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1 CLAUDIO MASTROGIUSEPPE Il gruppo di lavoro, creato un anno fa, si è proposto di tracciare delle Linee guida per l attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (SGSA), previsto dall approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio di cui D.M. 9 maggio Tali Linee guida sono state sottoposte all esame del Comitato Tecnico Scientifico (CCTS) del Dipartimento dei VVF che le ha validate ( E in dirittura d arrivo la redazione formale delle Linee guida ). Il DM Direttive per l attuazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio ha introdotto, anche in Italia, il cosiddetto approccio prestazionale ( Sostanzialmente si è passati dal solo codice prescrittivo, ossia norme di carattere verticale la varie regole tecniche - che disciplinavano le singole attività sottoposte al controllo dei VVF, ad un codice prestazionale attraverso il quale possiamo costruirci gli scenari d incendio, per individuare le misure di prevenzione e protezione ). Pertanto, il DM definisce gli aspetti procedurali ed i criteri nella progettazione antincendio: oltre all attuale sistema prescrittivo (ponendosi in alternativa al DM ), introduce nel panorama normativo l approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, al fine di soddisfare gli obiettivi di prevenzione incendi. Campo di applicazione Il DM , all articolo 2, prevede l applicazione dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio agli insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata, agli edifici di particolare rilevanza architettonica e/o costruttiva, compresi quelli pregevoli per arte e storia, o ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità. Si applica: - per l individuazione delle misure di sicurezza per attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio ( laddove non c è una regola tecnica ma ci sono normative di carattere orizzontale ); - per l individuazione delle misure di sicurezza compensative, in caso di deroghe. Nei procedimenti di prevenzione incendi che utilizzano l approccio ingegneristico, la documentazione tecnica già prevista deve essere integrata con un documento contenente il programma per l attuazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio. Peraltro, con lettera circolare n. 427 del 31 marzo 2008 il Ministero dell Interno ha già emanato le Linee guida per la valutazione dei progetti sviluppati

2 secondo l approccio ingegneristico, al fine di uniformare la modalità di verifica da parte dei funzionari VVF ( Fondamentalmente, si tratta di una linea guida a d uso interno, anche se si è rilevata utile strumento per i progettisti ). E importante sottolineare come, con l approccio ingegneristico, il confronto dei progettisti con i VVF diventa indispensabile per condividere l identificazione degli obiettivi di sicurezza ( che devono essere definiti ), i livelli di prestazione, gli scenari d incendio e la scelta di modelli di analisi conseguenze. L articolo 6 e il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) L art. 6 del DM introduce la necessità di elaborare un documento contenente il programma per l attuazione del SGSA, tenuto conto che le scelte e le ipotesi poste a base del progetto costituiscono vincoli e limitazioni imprescindibili per l esercizio dell attività ( Proprio perché lo scenario d incendio non lo costruisce il normatore, come oggi avviene con il codice prescrittivo. Quando applichiamo una normativa antincendio, applichiamo pedissequamente quanto stabilito, senza renderci conto di qual è la valutazione del rischio fatta dal normatore; invece, in questo caso, lo scenario lo costruiamo. E per questo che la linea guida dice che deve essere condiviso con i professionisti ). Tale documento è sottoposto a verifica da parte del Comando Provinciale dei VVF: la prima volta in occasione del sopralluogo, finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione incendi (CPI); successivamente, con cadenza pari alla validità del CPI, e, in ogni caso, non superiore a 6 anni. Se la verifica del SGSA rileva la mancanza dei requisiti richiesti, è prevista la sospensione del CPI con comunicazione all interessato, al Sindaco, al Prefetto ed altre autorità per provvedimenti di competenza ( Come si può notare il SGSA costituisce un documento importantissimo, così come una buona progettazione del sistema necessaria al fine di rendere efficace il conseguimento degli obiettivi prefissati ). Il sistema di gestione della prevenzione incendi L allegato al DM , al punto 5, specifica la metodologia prestazionale, basandosi sull individuazione di misure di protezione correlate a scenari di incendio valutati ad hoc. Inoltre, richiede, affinché non ci sia una riduzione del livello di sicurezza prescelto, un attento mantenimento nel tempo di tutti i parametri posti alla base della scelta degli scenari e dei progetti ( In tal modo teniamo sotto controllo tutte le scelte che abbiamo adottato, sia nella definizione degli obiettivi che nella costruzione degli scenari antincendio specifici per la nostra attività ).

3 Ciò comporta che venga posto in atto un SGSA mediante uno specifico documento presentato all organo di controllo - Comando Prov. VVF fin dalla fase di approvazione del progetto, con una verifica iniziale e successive periodiche. Oltre a ciò, l uso dell opera nel rispetto delle limitazioni ipotizzate, del mantenimento delle misure di protezione previste e della gestione di eventuali modifiche, impone la realizzazione di un SGSA adeguato all importanza dell opera. L introduzione dei sistemi di gestione nella prevenzione incendi è una novità assoluta rispetto alle normative e alle metodologie finora utilizzate in questo campo. Un sistema di gestione della sicurezza non è un semplice adempimento o una norma di esercizio, ma un insieme strutturato di regole, di procedure e di tutto quanto sia necessario alla gestione della sicurezza, organizzato sulla base di una o più normative di riferimento. Tali metodiche sono già state trasferite in altri settori, quali la qualità della produzione (le serie ISO 9000), la tutela ambientale (ISO 14000) e anche nella sicurezza (OHSAS e BS 8800). Peraltro, il D.lgs 81 impone il sistema di gestione della sicurezza riferita al posto di lavoro e la redazione di questo documento, come esimente, per quanto concerne una serie di reati amministrativi in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. (MOSTRA SLIDE pag 15 quadro normativo sui sistemi di gestione della sicurezza - Tipologia dei sistemi di gestione della sicurezza (SGS) I sistemi di gestione della sicurezza si possono suddividere in standard, ossia sistemi certificabili (come OHSAS e la UNI per gli impianti a rischio di incidenti rilevanti); linee guida, vale a dire documenti interpretativi non certificabili (come le linee Inail, Ispels, Uni). La distinzione è legata al fatto che, quando c è la certificabilità del sistema, un ente terzo può garantire che il sistema stesso sia stato realizzato in modo corretto ed efficace, in ottica del raggiungimento degli obiettivi definiti. Abbiamo poi le norme cogenti, cioè quelle derivanti ad esempio dal DM del Ministero dell Ambiente, per l attuazione del SGS per aziende a rischio di incidente rilevante e l insieme alle attività soggette al controllo dei VVF, (per le quali viene effettuata la progettazione con l approccio prestazionale ed è obbligatorio realizzare il documento SGSA). Le norme da applicare ai sistemi di gestione della sicurezza antincendio

4 Tra le norme da applicare ai sistemi di gestione della sicurezza antincendio, un riferimento è rappresentato dalle norme di riferimento volontarie OAHSAS (Occupational Health and Safety Management Specification), valide indicazioni per costruire un sistema di gestione capace qualora si arrivasse alla certificazione di essere immediatamente certificabile. Le fasi fondamentali del ciclo dinamico OHSAS e degli altri sistemi, sono la pianificazione, l attuare le misure, il controllo e la verifica (definite con la terminologia inglese PDCA, ovvero plan-do-check-act-). Sono legate alla: - analisi iniziale della sicurezza, attraverso l identificazione dei pericoli; - valutazione dei rischi; - scelta misure riduzione rischi; controllo del rischio residuo, attraverso la gestione sicurezza. Contenuti delle Linee guida SGSA Le Linee guida descrivono i principi e i requisiti di base per predisporre ed attuare un efficace SGSA e contengono gli elementi fondamentali che dovranno essere sviluppati. Le linee guida hanno come obiettivo quello di facilitare il compito al progettista, in quanto l aderenza della struttura del SGSA alle linee guida ( averne riportato i requisiti e i criteri ), conferisce rispondenza allo stato dell arte in materia di sistemi di gestione sulla sicurezza. Il SGSA definisce le modalità per individuare, all interno della struttura organizzativa, le responsabilità, le procedure, i processi, le risorse e i controlli. Ciò al fine della realizzazione della politica in materia di sicurezza antincendio, nel rispetto delle norme vigenti sulla gestione della sicurezza ed, in particolare, ai fini dell approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, per il mantenimento nel tempo di: - condizioni e parametri posti alla base della scelta degli scenari d incendio e del progetto, nonché dell uso dell opera nel rispetto delle condizioni ipotizzate ( L approccio prestazionale ha necessità di avere un sistema che vincoli le scelte fatte, altrimenti in caso di modifiche o variazioni, tutto quello che è stato ipotizzato non risponderebbe più alla realtà ); - limitazioni e condizioni operative, nonché delle misure di prevenzione e protezione previste; - gestione delle modifiche.

5 Quindi, adottare un SGSA significa disporre di uno strumento per: - conoscere e mantenere sottocontrollo gli aspetti della sicurezza antincendio connessi all attività svolta; - individuare le prescrizioni normative cogenti e recepirle correttamente; - stabilire e mantenere specifiche responsabilità; - adottare le procedure necessarie per la gestione operativa (esercizio) della sicurezza antincendio e del controllo dei diversi fattori di rischio; - Individuare e soddisfare le necessità formative del personale; - Ridurre al minimo possibile i rischi di incendio, coinvolgendo le parti interessate. Finalità Il SGSA è finalizzato a: - garantire gli obiettivi di sicurezza antincendio (generali e specifici) che il titolare si è dato; - garantire nel tempo le condizioni e limitazioni riportate nella documentazione di progetto e nel sommario tecnico ( L altro documento obbligatorio da redigere per un approccio ingegneristico ); - consentire l esercizio dell attività, nel rispetto dell uso e delle limitazioni ipotizzate, delle misure di protezione e di tutti gli elementi che hanno influenza sugli scenari di incendio di progetto. Il documento SGSA deve essere a firma di professionista abilitato iscritto negli albi e del responsabile dell attività ( Che deve far proprio ciò che è stato definito in fase di progettazione, per soddisfare gli obiettivi proposti ). Qualora nell attività sia già previsto un sistema di gestione generale, il SGSA può integrare lo stesso ( Fermo restando che il documento resta unico ). Elementi fondamentali di un SGSA sono quelli riportati nel punto 5 dell Allegato e riguardano: Organizzazione e personale; Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall attività;

6 Controllo operativo; Gestione delle modifiche; Pianificazione di emergenza; Sicurezza delle squadre di soccorso; Controllo delle prestazioni; Manutenzione dei sistemi di protezione; Controllo e revisione. Ciascuna di queste attività si può trovare disciplinata nelle Linee guida, in modo tale che chi deve progettare un sistema venga condotto per mano nella costruzione e nella soddisfazione degli standard.

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