Formazione dei Lavoratori

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1 Formazione dei Lavoratori Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bari Servizio di Prevenzione Protezione

2 La percezione del rischio negli esseri umani [ fortemente condizionata dalle emozioni ovvero dalla paura che abbiamo per un determinato evento piuttosto che dalla reale probabilità che l evento si verifichi Pensate a come si tende a sovrastimare il numero di morti in incidenti aerei o ferroviari decisamente meno numero di quelli in auto

3 Molti pensano di sapere cosa siano il pericolo, il danno ed il rischio, ma non sempre questi concetti sono cosi intuitivi: Pericolo: Costituisce un pericolo tutto ciò che (materiali di lavoro, apparecchiature, metodi o prassi di lavoro) è potenzialmente in grado di arrecare danno. Danno: Magnituto (gravità) conseguenza dello scatenarsi di un evento pericolo (danno per i lavoratori) Rischio: Per rischio si intende la probabilità, elevata o ridotta, che qualcuno possa patire un danno da un determinato pericolo.

4 Dalla probabilità del verificarsi di un danno per la gravità del danno stesso si avrà la valutazione del rischio R= PxG R: Rischio P: Probabilità del verificarsi di un danno G: gravità del danno

5 Esempio: Se un bambino si accinge a tagliare a fettine una carota: Il pericolo è rappresentato dal coltello Il danno è dato dalla gravità della lesione che il bambino può procurarsi Il rischio è la probabilità che ha il bambino di tagliarsi per l entità del danno Il rischio quindi sarà... Basso!

6 Valutazione del Rischio: Si tratta quindi di un processo di valutazione dei rischi derivanti da pericoli presenti sul luogo di lavoro. Consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti dell attività lavorativa, volto a stabilire: cosa può provocare lesioni o danni; se è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in cui ciò non sia possibile, quali misure di prevenzione o di protezione sono o devono essere messe in atto per controllare i rischi.

7 Formula usata per la valutazione del rischio nella Sezione di Bari: R= G*F*P/(Ep +Em) dove: R= Valore del Rischio G= Gravità del possibile danno F= Frequenza con cui le persone si espongono al rischio P= Probabilità che si verifichi un danno Ep= Evitabilità (intesa come formazione ed informazione degli addetti) Em= Evitabilità (intesa come possibilità di evitare il danno)

8 Livelli dei fattori di rischio Fattori di rischio Livelli Definizione livello valore Gravità del possibile danno (G) Lieve (danno normalmente reversibile e comunque di entità contenuta) Grave (danno normalmente irreversibile di entità significativa) Lesioni reversibili 1 Lesioni permanenti 6 Morte Morte 9 Frequenza e durata dell esposizione (F) Probabilità che si verifichi un evento pericoloso (P) Possibilità di evitare il rischio (Ep) Possibilità di evitare il rischio (Em) Da raramente ad abbastanza spesso e/o tempo di esposizione breve Da frequente a continuo e/o tempo di esposizione lungo Bassa (Così improbabile che si può presumere che non si verifichi) Media (probabilità che si verifichi prima o poi nella vita di un elemento) Elevata (probabilità che si presenti frequentemente) Informazione/formazione addetto Possibilità di evitare il danno Meno di 15 minuti per turno di lavoro 1 Da 15 minuti ad 1 ora per turno di lavoro 2 Oltre 1 ora per turno di lavoro 3 Sicurezza garantita da dispositivi tecnici idonei 1 Sicurezza garantita da dispositivi tecnici (non del tutto idonei) e dal comportamento umano Sicurezza garantita solo dal comportamento umano Persona non informata/formata 1 Persona informata tramite OPL, cartellonistica, etc. Persona formata e informata 3 Presenza di ostacoli alla fuga e movimento veloce 1 Nessun ostacolo, ma il movimento è veloce 2 Nessun ostacolo e movimento lento (<5mt/min.)

9 Trasformazione dell indice di rischio in Valutazione del rischio P R Condizione Azione da intraprendere P=1 Qualunque TRASCURABILE Nessuna: il rischio è talmente ridotto da poter essere considerato ragionevolmente nullo = 4 ACCETTABILE Non necessaria a meno che la riduzione del rischio non possa essere conseguita con interventi semplici P>1 4<R<12 TOLLERABILE Attuare i provvedimenti atti a ridurre ulteriormente il rischio. Qualora, pur adottando diversi provvedimenti, il valore del rischio permanesse all interno di questo intervallo, questo sarà accettato (tollerato) 12<R<81 GRAVE INACCETTABILE Salvo i casi in cui non sia in alcun modo possibile ridurli, si dovrà obbligatoriamente intervenire, fintanto non sia stato raggiunto un valore almeno tollerabile.

10 ELEMENTI CHIAVE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI l identificazione delle sorgenti di pericolo e l individuazione dei lavoratori esposti ai potenziali rischi che derivano da tali pericoli; la stima dell entità dei rischi che può essere di tipo qualitativo o quantitativo e la classificazione in rischi che possono essere o meno eliminati. il programma delle misure necessarie per prevenire o ridurre i rischi.

11 Come si è proceduto nella Sezione di Bari? Identificato i pericoli (aiutati anche dalle norme) Individuato i lavoratori esposti per tipologia di rischio Individuati i luoghi dove i pericoli sono presenti Stabilito un programma di prevenzione e protezione

12 Elenco dei rischi valutati nella Sezione di Bari: Apparecchi di sollevamento Atex Biologico Campi elettromagnetici Chimico Elettrico Incendio Lavori in quota Manipolazione gas compressi Radiazioni ionizzanti (rischio valutato dall esperto qualificato) Meccanico Movimentazione Manuale dei carichi Radiazioni ottiche Rumore Vibrazioni Videoterminale Cancerogeno mutageno Stress lavoro correlato Cadute a livello Ambienti confinati Termico Microclima e illuminazione Furto e rapina

13 L approccio alla prevenzione può essere: Positivo quando è ben gestito ovvero quando il lavoratore ha la corretta percezione del rischio Negativo quando non è ben gestito ovvero quando il lavoratore è indifferente al rischio

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