Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001?
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- Giustino Martini
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1 Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001? 1
2 Vantaggi Un ente appartenente al Terzo Settore si deve dotare di un MOGC perché, nonostante non ci sia un obbligo di legge, sono numerosi i vantaggi che se ne possono trarre, tra cui A. Vantaggi diretti e immediati L adozione di un MOGC protegge l ente dalle sanzioni previste nel D.lgs. 231/2001 e apporta un valore aggiunto alla struttura dell ente medesimo B. Vantaggi in termini di requisiti L adozione di un MOGC costituisce un requisito formale per la partecipazione dell ente alle gare d appalto per l affidamento della fornitura di beni e servizi 2
3 Ma cosa è un MOGC? È un documento che ha lo scopo di descrivere l attività e mappare le aree in cui si presenta il rischio che possano essere commessi i reati elencati nelle norme del Decreto 231, prevedendo i presidi che si ritengono adeguati. Il Modello di Organizzazione, gestione e controllo deve: individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati; prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni dell ente in relazione ai reati da prevenire; individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati; prevedere obblighi di formazione; prevedere specifici controlli per prevenire la commissione dei reati; Alcuni dei reati contenuti nel Decreto 231/2001 sono i seguenti: reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione di pubblico ufficiale); reati societari; delitti informatici; reati ambientali; reati di riciclaggio, ricettazione e autoriciclaggio; omicidio colposo o lesioni commesse in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro; 3
4 A. Tra i vantaggi diretti e immediati ci sono 1. La protezione dell ente dalle sanzioni previste nel D.lgs. 231/ L apporto di un valore aggiunto alla propria struttura 4
5 A. Protegge l ente dalle sanzioni del Decreto231 Le sanzioni previste nel caso in cui venga accertata la responsabilità dell ente, sono le seguenti: 1. sanzioni pecuniarie 2. confisca del prezzo o del profitto del reato 3. sanzioni che prevedono la sospensione dell attività 4. Sanzioni che prevedono l interdizione dall attività e vengono applicate se, un amministratore o un dipendente, ha commesso un reato nell interesse o a vantaggio dell ente 5
6 A. Come funziona il meccanismo della protezione dell ente dalle sanzioni? L ente non risponde dei reati commessi dai suoi amministratori o dipendenti se dimostra di avere adottato un MOGC fatto bene e se il reato è stato realizzato eludendo fraudolentemente i controlli che l ente ha posto in essere per prevenirne la commissione. Oltre al Modello 231, l ente deve adottare anche un Codice Etico che contiene norme di comportamento vincolanti, la cui violazione comporta delle sanzioni. L ente ha l obbligo di nominare un Organismo di Vigilanza che abbia determinati requisiti (autonomia e indipendenza, competenze tecniche e professionali specifiche) e che svolga specifiche funzioni (valutare l adeguatezza del modello, vigilare sul funzionamento e sull osservanza del Modello). 6
7 A. Perché il Modello 231 crea valore aggiunto? 1. Perché è un ottima occasione di fare una fotografia della propria organizzazione, dei processi e delle procedure, individuando punti di forza, debolezze e aree di miglioramento 2. Perché crea un momento di coesione aziendale 7
8 A. Il valore aggiunto della fotografia E necessario che il MOGC sia fatto bene! Solo così è possibile ottenere una protezione efficace! Che vuol dire? Un MOGC per essere fatto bene deve effettuare una fotografia dell ente che ne metta a fuoco la struttura, così da poter individuare le procedure e i processi efficienti per blindare le azioni di ognuno (soggetti apicali e non). In questo modo è possibile compiere un check-up completo della propria realtà organizzativa, individuando punti di forza o di debolezza, stimolando riflessioni e provvedimenti ritenuti necessari. 8
9 A. Valore aggiunto della coesione aziendale E fondamentale la partecipazione del personale perché con la formazione si raggiunge un duplice obiettivo 1 2 Assolvere all obbligo, imposto dal Decreto 231, di organizzare incontri formativi sui contenuti del MOGC e del Codice Etico e sulle responsabilità che ne derivano per tutti Creare occasione di integrazione e coesione aziendale 9
10 B. Vantaggi in termini di requisiti Adottare un MOGC è fondamentale, inoltre, per un ente che intende partecipare a gare d appalto. Ciò è stato stabilito dall Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), che ha il potere di dettare Linee Guida obbligatorie e vincolanti, secondo cui : «Gli enti no-profit devono dotarsi di un modello di organizzazione che preveda: l individuazione delle aree a maggior rischio di compimento di reati; la previsione di idonee procedure per la formazione e l attuazione delle decisioni dell ente nelle attività definite a maggior rischio di compimento di reati; l adozione di modalità di gestione delle risorse economiche idonee ad impedire la commissione dei reati; la previsione di un appropriato sistema di trasmissione delle informazioni all organismo di vigilanza; la previsione di misure di tutela dei dipendenti che denunciano illeciti; l introduzione di sanzioni per l inosservanza dei modelli adottati.» 10
11 B. Concretamente Sono molti gli enti del Terzo Settore che possono essere interessati a partecipare a gare d appalto, si pensi, tra l altro, a tutte le realtà che assicurano lo svolgimento di servizi, quali ad esempio: gestione degli asili nido comunali gestione case di accoglienza per bambini o anziani accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale; attività di assistenza diurna a persone disabili; servizi bibliotecari. 11
12 Casi di successo TELETHON Da febbraio 2012 ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in applicazione di quanto previsto dal D.lgs. 231/2001. «Attraverso l adozione volontaria del Modello la Fondazione ha voluto rafforzare gli strumenti di tutela e garanzia nel perseguimento della propria missione a beneficio di tutti i soggetti coinvolti nel proprio lavoro.» Unitamente al Modello 231 Telethon ha adottato un Codice etico e ha istituito un Organismo di Vigilanza con il compito di vigilare sul loro funzionamento. 12
13 Casi di successo (segue) EMERGENCY «Per assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle sue attività e per limitare quanto più possibile il rischio di esporre il patrimonio dell'associazione a sanzioni di carattere amministrativo derivanti dall'eventuale applicazione della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti, Emergency ha provveduto alla predisposizione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo previsto ai sensi del Decreto legislativo 231/2001. Il modello costituisce uno strumento utile a tutti coloro che operano in nome e per conto dell'associazione affinché, nell'espletamento delle proprie attività, seguano comportamenti corretti, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati che rientrano nell'ambito di applicazione della sopra indicata normativa» 13
14 Casi di successo (segue) CODESS SOCIALE «Il processo di costruzione del Modello, durato alcuni mesi, ha prioritariamente assicurato l adempimento sostanziale delle prescrizioni normative, ma è stato vissuto all interno di Codess soprattutto come occasione di ripensamento organizzativo, attraverso il coinvolgimento delle figure che hanno responsabilità apicali, l apporto delle figure intermedie, l informazione alla compagine dei soci e la possibilità data ai diversi interlocutori di intervenire segnalando eventuali criticità» 14
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