BANDO DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 223 Imboschimento di superfici non agricole

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1 BANDO DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 223 Imboschimento di superfici non agricole 1. Riferimenti normativi I principali presupposti normativi a base del presente bando sono i seguenti: Regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 e successive modificazioni; Regolamento (CE) n. 1698/05 del Consiglio del 20 settembre 2005 e successive modificazioni; Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e successive modificazioni; Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni; Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 e successive modificazioni; Legge Regionale 27 febbraio 2007, n. 3, recante Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania ; Protocollo di legalità approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n del ; Decreto del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali n del 20 marzo 2008, che reca disposizioni in materia di violazioni riscontrate nell ambito del Regolamento (CE) n. 1782/03 del Consiglio del 29 settembre 2003 sulla PAC e del Regolamento (CE) 1698/05 e successive modificazioni. Vigenti Disposizioni generali per l attuazione delle misure del PSR Campania ; Regolamento (CE) 73/2009 del 19 gennaio 2009 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003; Regolamento (CE) 482/2009 dell'8 giugno 2009 che modifica il regolamento (CE) n.1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Pagina 1 di 28

2 (FEASR) e il regolamento (CE) n. 883/2006 recante modalità d applicazione del regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio per quanto riguarda la tenuta dei conti degli organismi pagatori, le dichiarazioni delle spese e delle entrate e le condizioni di rimborso delle spese nell ambito del FEAGA e del FEASR; Regolamento (CE) 484/2009 del 9 giugno 2009 recante modifica del regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale; Regolamento (CE) 1122/2009 del 30 novembre 2009 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio per quanto riguarda la condizionalità, la modulazione e il sistema integrato di gestione e di controllo nell'ambito dei regimi di sostegno diretto agli agricoltori di cui al medesimo regolamento e modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda la condizionalità nell'ambito del regime di sostegno per il settore vitivinicolo; Decreto del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali n del 22 dicembre Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale; Piano Forestale Generale 2007/2013 approvato con DGR n 1764 del 27/11/2009 e con DGR n 44 del 28/01/2010 (presa d atto parere VIII Commissione); Regolamento (CE) 146/2010 del 23 febbraio 2010 recante modifica del regolamento (CE) 1122/2009 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio per quanto riguarda la condizionalità, la modulazione e il sistema integrato di gestione e di controllo nell'ambito dei regimi di sostegno diretto agli agricoltori di cui al medesimo regolamento e modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda la condizionalità nell'ambito del regime di sostegno per il settore vitivinicolo. Decisione della Commissione Europea C(2010) 1261 del che approva la revisione del PSR Campania e modifica la decisione della Commissione C(2007) 5712 del 20 novembre 2007 recante approvazione del programma di sviluppo rurale recepita con Deliberazione della Giunta Regionale n. 283 del 19/03/2010; Decisione della Commissione C(2010) 3538 del che specifica la compatibilità dell aiuto N 52 A/2010 Imboschimenti di terreni agricoli con il Trattato sul funzionamento dell Unione Europea. Pagina 2 di 28

3 Legge 4 giugno 2010, n. 96 Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle Comunità europee Legge comunitaria Vigenti "Linee guida sull'ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e ad interventi analoghi" redatte dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. 2. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria disponibile per la realizzazione degli interventi previsti dalla Misura 223 per il presente bando é fissata in euro , Finalità della Misura e tipologie di intervento La misura finanzia un aiuto diretto a coloro che provvedono all imboschimento delle superfici non agricole al fine di contribuire alla protezione dell ambiente, alla mitigazione del cambiamento climatico, alla tutela ed al potenziamento della biodiversità anche attraverso la creazione di corridoi ecologici. La misura persegue i seguenti obiettivi: estendere la superficie forestale con formazioni permanenti per attenuare il cambiamento climatico e l effetto serra in coerenza con gli obblighi derivanti dall applicazione del protocollo di Kyoto; migliorare il paesaggio attraverso la tutela e l ampliamento delle superfici ad alto valore naturale; prevenire la marginalizzazione dei terreni agricoli; recuperare aree marginali quali quelle dismesse industriali periurbane; prevenire e mitigare i fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico; potenziare la biodiversità. Ai fini della presente misura, si definisce superficie non agricola qualunque superficie a destinazione non agricola ed i terreni agricoli incolti (non coltivati nei due anni che precedono la presentazione della domanda di aiuto), compresi i terreni già sottoposti a forestazione produttiva (ex progetto speciale 24). Gli impianti sui terreni in questione devono aver completato il proprio ciclo colturale e devono essere stati utilizzati prima della presentazione della domanda. La misura è articolata in due tipologie di intervento (azioni): a) costituzione di boschi naturaliformi; b) imboschimento con specie arboree a ciclo lungo; Pagina 3 di 28

4 Tipologia a. Costituzione di boschi naturaliformi Con il termine bosco naturaliforme si intende un bosco misto di origine artificiale assimilabile nella sua conformazione finale ad un bosco naturale. I terreni imboschiti saranno permanentemente assoggettati alle norme ed ai vincoli forestali con cambio di destinazione d uso a bosco. La durata dell impegno, ai fini del Programma di Sviluppo Rurale, è fissata in 15 anni. Tipologia b. Imboschimento con specie arboree a ciclo lungo. Arboricoltura da legno. L azione finanzia impianti di arboricoltura da legno con specie a ciclo lungo per la produzione di assortimenti mercantili di pregio. A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo. La durata del ciclo, a seconda delle specie, delle condizioni stazionali e delle tecniche colturali può variare da 20 a 40 anni. La durata dell impegno, ai fini del Programma di Sviluppo Rurale, è fissata in 15 anni. Indirizzi e prescrizioni tecniche Per ciascuna tipologia si riportano sinteticamente le prescrizioni tecniche e le indicazioni relative alle operazioni finanziabili: a) costituzione di boschi naturaliformi Per questa tipologia è previsto il sostegno, sotto forma di contributo in conto capitale, ai costi di impianto, il premio annuale per la manutenzione degli imboschimenti, in caso di impianti realizzati su terreni agricoli incolti. Per la realizzazione dell impianto il numero totale di piante da porre a dimora non dovrà essere inferiore a per ettaro; nel primo ventennio sono ammessi tagli di diradamento fino ad una densità minima di 800 piante/ettaro. Il sesto é libero; per facilitare l esecuzione di cure colturali, è ammessa la creazione di corridoi di larghezza compresa tra 2 e 4,5 metri. L impianto deve essere effettuato con materiale di propagazione proveniente da vivai autorizzati, provvisto di certificato di provenienza o di identità clonale ai sensi del Dlgs 10 novembre 2003, n Nella scelta delle specie si dovrà rispettare l adattabilità alla fascia fitoclimatica d intervento con il supporto di un adeguata analisi stazionale (geomorfologica, pedologica, climatica, vegetazionale e storica). Dovranno essere utilizzate esclusivamente specie autoctone. Operazioni finanziabili: 1. realizzazione dell impianto Pagina 4 di 28

5 profilo pedologico, analisi chimico fisica, livellamento del terreno, scarificatura o lavorazione mediante scasso, concimazione di fondo, amminutamento superficiale, apertura di buche, acquisto, trasporto e messa a dimora di piantine a radice nuda o in fitocella, acquisto e posa in opera di pali tutori di altezza di m 2, opere connesse all impianto (chiudende, strade di servizio, fossi di guardia ecc.). Il costo per la realizzazione delle opere connesse all impianto non può eccedere il 30% del costo totale al netto delle spese generali. 2. manutenzione dell impianto 1-2 anno: lavorazione del terreno, potatura di formazione, sostituzione fallanze (massimo 10% delle piante messe a dimora), irrigazione di soccorso, concimazione, trattamenti antiparassitari, etc.; anno: potatura di allevamento, irrigazione di soccorso, lavorazioni del terreno, concimazioni, trattamenti antiparassitari, etc.. b) imboschimento con specie arboree a ciclo lungo. Per questa tipologia è previsto il sostegno, sotto forma di contributo in conto capitale, ai costi di impianto ed il premio annuale per la manutenzione degli imboschimenti in caso di impianti realizzati su terreni agricoli incolti. Gli impianti possono essere realizzati con una o più specie principali da governare ad alto fusto, eventualmente accompagnate da specie accessorie, che possono essere trattate a ceduo. Si definiscono principali le specie dalle quali il beneficiario prevede di ricavare il reddito principale al momento della utilizzazione finale dell impianto, ed in funzione delle quali dovranno essere effettuati gli interventi previsti dal piano di coltura. Il numero minimo di piante della specie principale non può essere inferiore a 300 piante ad ettaro. Si definiscono secondarie le specie arboree impiegate per migliorare lo sviluppo delle specie principali e facilitare gli interventi colturali. Nel caso di impianti monospecifici il numero minimo di piante per ettaro è 400 per noce e ciliegio e 800 per le altre latifoglie di pregio. Non sono comunque ammissibili impianti monospecifici su appezzamenti di superficie superiore a 3 ettari. Nella scelta delle specie si deve rispettare l adattabilità alla fascia fitoclimatica d intervento con il supporto di un adeguata analisi stazionale (geomorfologica, pedologica, climatica, vegetazionale e storica), ricorrendo alle specie indicate nell allegata tabella 1. Per gli impianti di castagno, al fine di contribuire all equilibrio dell ecosistema forestale alterato dall arrivo di un parassita alloctono, Dryocosmus kuriphilus Y, cinipide galligeno del castagno, è obbligatoria la messa a dimora di un numero di piante appartenenti al genere Quercus (escludendo Quercus ilex) almeno pari al 5% del numero di piante di castagno. Le piante di quercia devono essere collocate in maniera uniforme nel castagneto. Pagina 5 di 28

6 Operazioni finanziabili: 1. realizzazione dell impianto profilo pedologico, analisi chimico fisica, livellamento del terreno, scarificatura o lavorazione mediante scasso, concimazione di fondo, amminutamento superficiale, squadro e picchettamento, apertura di buche, acquisto trasporto e messa a dimora di piantine a radice nuda o in fitocella, acquisto e posa in opera di pali tutori di altezza di ml 3, protezione individuale, opere connesse all impianto (chiudende, strade di servizio, fossi di guardia etc.). Il costo per la realizzazione delle opere connesse all impianto non può eccedere il 30% del costo totale al netto delle spese generali. 2. manutenzione dell impianto 1-2 anno: potatura di formazione, sostituzione fallanze (massimo 10% delle piante messe a dimora), irrigazione di soccorso, lavorazione meccanica del terreno, concimazione, trattamenti antiparassitari, etc.; anno: potatura di allevamento, irrigazione di soccorso, lavorazioni del terreno, concimazioni, trattamenti antiparassitari, etc.. Per tutte le tipologie, l analisi chimico fisica del terreno é un indagine obbligatoria, da computare nelle spese generali. L esecuzione del profilo pedologico é obbligatoria per gli interventi da realizzare su superfici a destinazione non agricola e discrezionale, in relazione alle caratteristiche geomorfologiche del terreno, per interventi da realizzare su terreni agricoli incolti. Per la progettazione/realizzazione di fascia boscate e filari si rimanda alle indicazioni contenute nel Piano Forestale Generale pubblicato sul BURC n. 35 del 04/05/ Ambiti territoriali di attuazione La misura trova applicazione in tutto il territorio regionale. Tuttavia sono state individuate azioni (tipologie di imboschimento) prioritarie per ciascuna macroarea del PSR. Macroaree Tipologie di imboschimento A1 A2 A3 B C D1 D2 a) Costituzione di boschi naturaliformi xxx xxx xxx xxx xxx xxx xxx b) Imboschimento con specie arboree a ciclo lungo x xx x xx xxx xxx xxx Legenda: x bassa priorità; xx: media priorità; xxx alta priorità Pagina 6 di 28

7 5. Soggetti beneficiari dell intervento Il sostegno è concesso ai soggetti di seguito elencati: imprenditori agricoli professionali (I. A. P.) singoli o associati; imprenditori agricoli singoli o associati; altri possessori o detentori dei terreni in base ad un legittimo titolo, ad eccezione del comodato d uso, e loro associazioni comprese le società e altri soggetti dotati di personalità giuridica di diritto privato; enti pubblici proprietari dei terreni da imboschire. 6. Requisiti di ammissibilità I soggetti destinatari degli aiuti del PSR che intendono presentare domanda, sono obbligati, preventivamente, alla costituzione o all aggiornamento del fascicolo aziendale, così come indicato nelle disposizioni generali. Le informazioni contenute nel fascicolo aziendale costituiscono parte integrante e sostanziale dell istanza presentata, necessarie ai fini dell ammissibilità della stessa. La non corrispondenza dei dati indicati nel fascicolo con quelli riportati nella domanda di aiuto comportano la non ammissibilità della domanda di aiuto. Per accedere ai benefici previsti dalla misura il richiedente deve aver inserito nel fascicolo il titolo di legittimo possesso del terreno che intende imboschire per una durata almeno pari al ciclo di utilizzazione dell impianto. Ai fini dell accesso ai benefici previsti dal presente bando è escluso il comodato d uso. Il progetto presentato sia dai soggetti pubblici che privati deve essere esecutivo e cantierabile ai sensi del Dlgs 163/06, munito di tutte le autorizzazioni, pareri, nulla osta necessari per la realizzazione dell impianto. Nel caso di operazioni realizzate da enti pubblici, deve essere garantito il rispetto della vigente normativa sugli appalti pubblici. Il progetto deve assicurare che: siano rispettati i seguenti limiti di superficie agricola minima: o o o 1,0 ettaro in un unico corpo; 0,50 ettari per particelle di terreno contigue a formazioni boschive o imboschimenti già esistenti; 0,25 ettari in un unico corpo nelle macroaree A1, A2, A3 la suscettività all uso agroforestale del suolo; la compatibilità dell intervento con gli strumenti di pianificazione territoriale (piano del parco, piano di bacino, ecc.) Pagina 7 di 28

8 la compatibilità dell intervento con gli strumenti di pianificazione forestale (piano forestale regionale, piani di assestamento/piani di coltura e conservazione); la compatibilità, nel caso di imboschimenti realizzati in siti Natura 2000 designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE e nelle aree naturali protette con gli obiettivi di gestione del sito interessato; la rispondenza dell intervento agli obiettivi della misura; il beneficio ambientale derivato dall intervento attraverso la valutazione degli effetti sulle componenti ambientali suolo, acqua e biodiversità; che le specie da utilizzare per l imboschimento rispettino l adattabilità alla fascia fitoclimatica d intervento, siano compatibili con le caratteristiche del suolo, siano state selezionate, in funzione delle condizioni locali e compatibili con i requisiti ambientali del territorio, con particolare riferimento alla tutela della biodiversità. L aiuto non è concesso per imboschimenti su superfici agricole investite a pascolo e/o prato pascolo, su superfici a bosco, in zone umide, dune sabbiose costiere, macchia mediterranea; imboschimenti su superfici soggette al regime di aiuti previsti dal Reg. (CEE) 2080/92 o dalla misura H del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006 di cui al Reg. (CE) 1257/1999 e per i quali persistono obblighi di mantenimento da parte dei beneficiari; impianti consociati con colture agrarie; impianti di abeti natalizi. Inoltre l aiuto non é concesso per imboschimenti su superfici utilizzate ai sensi del Progetto Speciale 24 percorse dal fuoco nei cinque anni che precedono la presentazione della domanda di contributo o sulle quali risulta già insediata una soddisfacente rinnovazione naturale di specie forestali autoctone distribuite uniformemente sulla superficie da imboschire. Non possono fruire delle agevolazioni previste dalla presente misura i soggetti già destinatari di finanziamenti a valere su Fondi FEOGA (Orientamento e PSR ) e FEASR, i quali si trovino nelle seguenti condizioni: - nell anno civile in corso o in quello precedente sono stati emessi provvedimenti definitivi di revoca dei benefici concessi non determinati da espressa volontà di rinuncia manifestata dagli interessati; - sono stati adottati e permangono ancora vigenti provvedimenti di sospensione del finanziamento; - nell anno civile in corso o in quello precedente si sia dato corso alle procedure di recupero delle somme liquidate e garantite con dichiarazione Pagina 8 di 28

9 di impegno sottoscritta dal legale rappresentante (per i beneficiari pubblici); - nell anno civile in corso o in quello precedente si è dovuto procedere a recuperi delle somme liquidate a mezzo escussione delle polizze fideiussorie mantenute in garanzia degli importi pagati (per i beneficiari privati); - è ancora atteso il pagamento delle sanzioni comminate e/o la restituzione dei finanziamenti liquidati sulla base di provvedimenti provinciali e/o regionali adottati per cause imputabili al beneficiario. 7. Regime di incentivazione In conseguenza dell approvazione della revisione del P.S.R. Campania , il regime di aiuti concessi con la misura è stato notificato alla Commissione Europea che, con decisione C(2010) 3538 del ha stabilito la compatibilità dell aiuto N 52 B/2010 Imboschimento di superfici non agricole con il Trattato sul funzionamento dell Unione Europea. L aiuto concesso a titolo della misura prevede i seguenti sostegni: contributo in conto capitale ai costi di impianto; premio annuale per la manutenzione degli imboschimenti per interventi realizzati su superfici agricole, attualmente incolte. Gli enti pubblici possono beneficiare solo del sostegno ai costi di impianto. Importo massimo finanziabile e intensità di aiuto Contributo per i costi di impianto L importo massimo ammissibile per le spese di impianto è fissato come segue: Tipologia di intervento Importo massimo ammissibile per ettaro Importo massimo ammissibile per progetto Tipologia a 6.000,00 euro ,00 euro Tipologia b 6.000,00 euro ,00 euro Sull importo massimo ammissibile è riconosciuto un contributo pari al: 100% delle spese di impianto per interventi realizzati da enti pubblici; 80% delle spese di impianto per interventi realizzati da soggetti privati nelle zone montane, nelle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane, nelle zone ZPS e SIC della Rete Natura Direttiva Habitat; 70% delle spese di impianto negli altri casi. Per interventi realizzati parzialmente in aree svantaggiate, ai fini del riconoscimento dell aliquota dell 80%, almeno il 50% della superficie di Pagina 9 di 28

10 intervento dovrà essere ubicata in zone montane e/o in zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane e/o in aree ZPS e SIC della Rete Natura Premio annuale per la manutenzione degli imboschimenti E il premio annuale per ettaro imboschito, destinato a concorrere, per i primi cinque anni successivi all'impianto, ai costi di manutenzione sostenuti per eseguire le operazioni colturali degli imboschimenti realizzati. Il premio annuale massimo per ettaro è quantificato in: 700 Euro/ettaro/anno nel 1 e 2 anno successivi all'impianto; 400 Euro/ettaro/anno nel 3-4 e 5 anno successivi all'impianto La manutenzione degli impianti ammessi a contributo dovrà prevedere l impegno da parte del beneficiario ad eseguire le cure colturali previste dal progetto e sottoscritte nel piano di coltura. La prima annualità di premio per manutenzione decorre dall anno successivo alla richiesta di accertamento finale. Ai fini della determinazione e liquidazione del premio annuo, saranno considerate ammissibili le spese effettivamente sostenute dal beneficiario finale, entro i limiti autorizzati per l annualità di riferimento, comprovate da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probante equivalente. 8. Spese ammissibili Ai fini della determinazione della spesa ammissibile a finanziamento, il computo metrico deve essere redatto facendo riferimento al Prezzario per le opere di miglioramento fondiario approvato con Delibera di Giunta Regionale n 569 del e ss. mm. ii. ovvero la versione più aggiornata vigente al momento della presentazione dell istanza di finanziamento. Per le voci non previste in tale documento può essere utilizzato il Prezzario Regionale dei lavori pubblici, vigente al momento della presentazione dell istanza. Per le forniture di beni e servizi non previsti nei suddetti prezzari di riferimento dovranno essere presentati dettagliati e confrontabili preventivi proposti da almeno tre ditte diverse. Ai sensi dell'art.71, punto a) del Reg. (CE) n. 1698/2005, non è ammissibile a contributo del FEASR l IVA, tranne l'iva non recuperabile se realmente e definitivamente sostenuta da beneficiari diversi da soggetti non passivi di cui all'articolo 4, paragrafo 5, primo comma, della sesta direttiva 77/388/CEE del Consiglio, del 17 maggio. Per i soggetti pubblici, quali lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri organismi di diritto pubblico, qualora beneficiari di misure a valere sul Pagina 10 di 28

11 PSR CAMPANIA , il riconoscimento dell IVA potrà avvenire, a seguito di specifica richiesta inoltrata allo stesso soggetto che ha istruito l istanza di finanziamento di cui si è beneficiario, e graverà sul fondo speciale IVA. Resta inteso che la procedura di liquidazione dell IVA resterà del tutto estranea e distinta dalle consuete procedure di rendicontazione adottate dall Organismo Pagatore secondo le regole comunitarie. Le procedure per l accesso al Fondo Speciale IVA sono disciplinate dal DRD n 24 del 14/04/2010, al quale si rimanda. Le spese tecniche ovvero spese generali possono essere ammesse a contributo sino alla percentuale massima del 12% dell importo ammissibile dei lavori e sino al 7% dell importo relativo ad acquisti e/o forniture. Sono computabili nelle spese generali le spese tecniche di progettazione, direzione lavori, collaudo ecc., le spese per relazioni specialistiche e per indagini (profilo pedologico, analisi chimico - fisica del terreno, indagine vegetazionale ecc). Sono ammissibili, inoltre le spese di tenuta del conto corrente dedicato, delle eventuali polizze fideiussorie e le spese inerenti l obbligo di informare e sensibilizzare il pubblico sugli interventi finanziati dal FEASR (targa informativa ecc). Ai fini della determinazione e liquidazione del contributo, in fase di accertamento finale, saranno considerate ammissibili le spese effettivamente sostenute dal beneficiario, entro i limiti previsti dall atto autorizzativo, comprovate da fatture o da documenti contabili aventi forza probante equivalente. I pagamenti potranno avvenire esclusivamente attraverso bonifici bancari o postali, emessi a valere sul conto corrente dedicato. I bonifici dovranno risultare effettuati in data successiva a quella della comunicazione di formale concessione del contributo ed essere disposti direttamente a favore del creditore per il pagamento delle fatture relative agli acquisti effettuati ed alle prestazioni fornite. La causale di ciascun bonifico dovrà riportare in maniera chiara ed univoca gli estremi della/e fatture di volta in volta pagate. Le fatture dovranno riportare la chiara e completa specificazione dei materiali, dei beni e dei servizi cui le stesse si riferiscono e risultare riferibili al progetto finanziato mediante l indicazione della misura, della tipologia e degli estremi del decreto regionale di concessione del contributo. In considerazione della natura stagionale delle operazioni agronomiche finanziate dalla Misura, sono inoltre ammissibili le spese sostenute dal beneficiario a partire dal 1 luglio 2010, data di chiusura del precedente bando, comprovate da fatture o documenti contabili aventi forza probante equivalente. In tali casi, all istanza di aiuto, si dovranno allegare copie delle fatture di pagamento corredate dalle dichiarazioni liberatorie rese dal venditore, dall impresa e/o dal fornitore dei servizi. Le liberatorie in questione dovranno risultare chiaramente riferibili agli interventi realizzati e dovranno riportare gli estremi dei bonifici postali o bancari, utilizzati per il pagamento di quanto dovuto. Inoltre si dovrà allegare il riscontro dei pagamenti effettuati nei documenti bancari/postali intestati allo stesso richiedente. Pagina 11 di 28

12 Lavori in economia Sono ammissibili a cofinanziamento le operazioni di carattere agronomico e forestale eseguite direttamente dagli imprenditori agricoli e dai propri familiari. A questo proposito le ore di lavoro previste devono essere quantificate da un tecnico qualificato, terzo rispetto al beneficiario. Il valore deve essere stimato tenendo conto del tempo e dei salari medi giornalieri determinati per ogni provincia e del costo orario delle macchine utilizzate. Alle singole operazioni potrà essere attribuito al massimo il relativo costo riportato nel prezzario regionale di riferimento Le operazioni da eseguire in economia dovranno risultare: compatibili con le strutture ed i mezzi tecnici in dotazione dell azienda (per tipo, potenza, condizioni, efficienza.); compatibili con le capacità professionali e le condizioni generali del beneficiario e/o dei familiari preposti alla specifica attività (età, competenze specifiche richieste, condizioni assicurative.); realizzabili nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Il possesso dei suddetti requisiti dovrà essere espressamente esplicitato nella relazione tecnica che accompagna l istanza. In occasione della richiesta di accertamento tecnico finale o parziale degli investimenti realizzati, i costi sostenuti per l attuazione dei lavori in economia, dovranno essere quantizzati sulla base di computo metrico consuntivo redatto con riferimento alle voci ed ai costi indicati nell istanza di finanziamento. I documenti in questione dovranno essere completati da specifica dichiarazione resa a termine di legge, nella quale saranno riportate dettagliatamente: la descrizione dei lavori effettuati, le epoche di realizzazione e la loro durata; le macchine e le attrezzature utilizzate; i nominativi degli esecutori dei lavori distinti per ciascun intervento. In ogni caso l importo dei lavori in economia non può eccedere la quota di partecipazione a carico dell imprenditore agricolo. 9. Criteri di selezione Gli interventi previsti dalla misura possono essere sottoposti ad accertamento in situ nel corso della istruttoria tecnico amministrativa. I progetti di investimento che risulteranno ammissibili saranno valutati sulla base di una griglia di parametri di valutazione (Tabella 1a) riferita alle seguenti principali categorie: a) requisiti del richiedente; Pagina 12 di 28

13 b) localizzazione dell intervento; c) validità del progetto. Il punteggio derivante da ognuno dei parametri adottati sarà pari al prodotto tra il peso dello stesso ed i coefficienti dimensionali il cui valore, compreso tra 0 e 1, esprime la presenza di un determinato requisito o il grado di soddisfacimento dello stesso. Il valore del coefficiente, in relazione al fattore considerato è definito sulla base delle informazioni fornite dal richiedente nell istanza di finanziamento oppure nel progetto presentato. Ai fini della predisposizione della graduatoria di merito, il punteggio totale attribuito a ciascun progetto sarà dato dalla somma dei punteggi assegnati per ognuno dei parametri di valutazione considerati (massimo 100,00 punti). I punteggi conseguiti saranno arrotondati alla seconda cifra decimale. In ogni caso saranno valutati positivamente e quindi inserite in graduatoria, solo le iniziative che avranno riportato un punteggio pari ad almeno 35 punti. In caso di parità di punteggio sarà osservato l ordine di preferenza in base al seguente criterio: punteggio assegnato con riferimento alla categoria validità del progetto ; punteggio assegnato con riferimento alla categoria localizzazione dell intervento". Pagina 13 di 28

14 Tabella 1 a PUNTEGGI ATTRIBUITI AI FATTORI DI VALUTAZIONE PARAMETRI DI FATTORI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE Descrizione Peso Valore Punteggio A B C = AxB A Requisiti soggettivi del richiedente SEZIONE 1- REQUISITI DEL RICHIEDENTE interventi proposti da giovani imprenditori agricoli e/o da donne 1 interventi proposti da altri beneficiari 10 0 sub-totale a) 10 SEZIONE 2 - LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO B - coerenza con le priorità territoriali definite nel PSR per ciascuna macroarea 1 Alta *** 1 Media ** 20 0,7 Bassa * 0,4 sub-totale b) 20 SEZIONE 3 - VALIDITA DEL PROGETTO C - requisiti ambientali dell area oggetto di intervento interventi realizzati in aree artificiali (aree industriali dismesse, 1 etc.) interventi realizzati anche parzialmente in aree soggette a tutela ambientale (aree vulnerabili ai nitrati, aree con vincolo 0,7 ambientale/paesaggistico, aree sottoposte a vincolo idrogeologico 25 R.D. 3267/23) interventi realizzati anche parzialmente in aree protette (aree parco e riserva), aree SIC e ZPS della rete Natura 2000, in aree 0,5 contigue a complessi boscati interventi realizzati in altre aree. 0,3 sub-totale c) 25 D - requisiti ambientali del progetto 2 progetto per la realizzazione di boschi naturaliformi progetto per la realizzazione di impianti di arboricoltura con specie arboree a ciclo lungo 25 progetto per la realizzazione di impianti monospecifici con specie arboree a ciclo lungo sub-totale d) 25 E - economicità dell intervento (costo unitario per ettaro/spesa massima ammissibile per ettaro) rapporto < 0,90 1 rapporto compreso tra 0,90 e ,7 rapporto = 1 0,4 sub-totale e) 20 TOTALE ,7 0,4 1 Nel caso di aziende la cui superficie ricada in più di una macroarea l appartenenza verrà attribuita alla macroarea nella quale ricade la maggior parte della superficie ammessa a contributo. Nel caso in cui la superficie ammessa a contributo sia ripartita equamente fra due macroaree, la macroarea di appartenenza sarà quella più favorevole al richiedente salvo diverse determinazioni del richiedente stesso. 2 Nel caso di progetti che comprendono più tipologie di intervento verrà assegnato il punteggio corrispondente alla tipologia prevalente in termini di superficie di intervento. Pagina 14 di 28

15 a. Varianti 10. Proroghe, varianti e recesso dai benefici L intervento ammesso a contributo deve essere realizzato conformemente al progetto approvato. Se, in corso di realizzazione, si dovessero rendere necessarie eventuali modifiche, è consentita la richiesta di una sola variante in corso d opera, accolta solo se motivata e giustificata da cause di natura tecnica non prevedibili, riscontrate in corso d opera e non imputabili a carenza progettuale. La variante deve essere preventivamente autorizzata dal Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Foreste che ha emesso il decreto di concessione, non deve determinare riduzioni dei punteggi al di sotto della soglia minima e non può prevedere aumenti di spesa del contributo concesso. Nel caso la variante approvata dal Soggetto Attuatore comporti un incremento del costo totale dell investimento ammesso al quale si riferisce, la parte eccedente l importo originariamente approvato resta a totale carico del beneficiario, ma costituirà parte integrante dell oggetto del sopralluogo che sarà effettuato anche ai fini dell accertamento finale tecnico e amministrativo della regolare esecuzione dell intervento. Le spese per lavori realizzati in difformità al progetto presentato e non autorizzate saranno considerate inammissibili in sede di liquidazione finale. b. Proroghe I lavori devono essere eseguiti entro il termine fissato dal provvedimento di concessione del finanziamento. Tale termine può essere prorogato, una sola volta e per un periodo massimo di 180 giorni con preventiva autorizzazione del Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Foreste competente solo in caso di accertati giustificati motivi e non imputabili al richiedente. 11. Presentazione della domanda di aiuto e documentazione richiesta Le aziende che intendono presentare domanda sono obbligate preventivamente alla costituzione del fascicolo aziendale, che avviene attraverso procedure certificate del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). Per la costituzione del fascicolo, l azienda può avvalersi, mediante specifico mandato, dei Centri di Assistenza Agricola (CAA) autorizzati dall Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA). In tal caso l azienda dovrà avvalersi del CAA anche per la successiva presentazione della domanda. Pagina 15 di 28

16 Coloro i quali non intendono servirsi dei CAA, possono rivolgersi ai Settori Tecnico Amministrativo Provinciali Agricoltura e CePICA (STAPA CePICA) sia per la costituzione del fascicolo che per la compilazione della domanda. Per l attuazione della presente misura viene adottata la formula del bando aperto a sessioni predeterminate, come indicato nelle disposizioni generali. La compilazione delle domande di aiuto deve avvenire per via telematica, utilizzando le funzionalità on - line messe a disposizione da AGEA sul portale del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). Il modulo di domanda stampato e rilasciato a seguito della compilazione sul portale del SIAN, firmato in calce e corredato della documentazione di seguito indicata, deve pervenire alla Regione Campania - Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Foreste (STAPF) competente per territorio, entro la data di scadenza della sessione. Nel caso in cui l ultimo giorno utile sia sabato o festivo, il termine si intende automaticamente prorogato al primo giorno seguente non festivo. La documentazione dovrà essere contenuta in un plico chiuso riportante sul frontespizio la dizione: P.S.R. Campania 2007/2013 Misura 223 e il nominativo e recapito postale del richiedente. Il plico può essere inviato allo STAP Foreste competente tramite il servizio postale nazionale (Poste Italiane SpA), corriere espresso o consegnato a mano. Ad ogni effetto, verrà ritenuta valida unicamente la data di arrivo risultante dal protocollo dell ufficio ricevente. Nessuna responsabilità è addebitabile agli Uffici per disguidi dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del richiedente, né per eventuali disservizi postali o comunque dovuti a fatto di terzi, a casi fortuiti o di forza maggiore. All istanza dovrà essere acclusa copia fotostatica di un documento di identità o di riconoscimento ai sensi dell art. 35 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n Documentazione tecnica Il progetto esecutivo e cantierabile redatto da un tecnico agricolo/forestale abilitato, dovrà essere costituito da: relazione tecnica nella quale dovranno essere riportate o la localizzazione topografica e catastale dell area da imboschire nonché il titolo di possesso della stessa; o planimetria della superficie interessata all intervento con indicazione dell uso del suolo della stessa area e delle particelle adiacenti; o i vincoli urbanistici, paesaggistici, ambientali e forestali eventualmente insistenti sull area; o i principali aspetti che caratterizzano l area sotto il profilo geomorfologico, vegetazionale, geopedologico e climatico. Pagina 16 di 28

17 Nella relazione dovrà inoltre essere indicato il responsabile tecnico e descritto il tipo di rapporto stabilito con il beneficiario. relazione illustrativa dell investimento da realizzare, nella quale si dovranno evidenziare: o gli obiettivi che si intendono perseguire; o le modalità ed i tempi di realizzazione dell imboschimento nonché il programma degli interventi colturali da eseguire dopo l impianto; o le modalità di dissodamento dei terreni e di sgrondo delle acque; o la coerenza dell intervento con la pianificazione urbanistico/ territoriale e ambientale e, nel caso di imboschimenti realizzati in siti Natura 2000 designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE e nelle aree naturali protette, con gli obiettivi di gestione dei siti interessati e con le disposizioni del Decreto del Ministro dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 ottobre 2007 criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) e ss.mm.ii.; o la conformità dell intervento ai principi e/o disposizioni del piano forestale regionale, del piano antincendio boschivi (A.I.B.) in vigore e dell eventuale piano di gestione (piano di assestamento, piano di coltura, piano di coltura e conservazione e strumenti equivalenti) approvato nelle forme e nei modi previsti dalla Legge Regionale 11/96 e ss.mm.ii; o l analisi e la valutazione degli impatti diretti ed indiretti che l intervento potrebbe avere sia in fase di cantiere che di regime sulle componenti ambientali. L analisi deve fare riferimento al sistema ambientale nel suo complesso considerando quindi le componenti biologiche, abiotiche ed ecologiche. o la specie o le specie che saranno impiantate, il sesto d impianto, il numero di piante per ettaro e lo schema d impianto. La scelta delle specie, dovrà essere motivata dallo studio e dall analisi della vegetazione circostante, dalla compatibilità con le caratteristiche del suolo rilevate dall analisi chimico - fisica e dall eventuale profilo pedologico e dalla coerenza con le condizioni locali e con i requisiti ambientali del territorio con particolare riferimento alla tutela della biodiversità. La sintonia con le condizioni locali dovrà tenere conto della realtà storico, culturale, paesaggistica del territorio sul quale si realizza l intervento, nonché dei limiti, dei divieti e delle prescrizioni imposti dalle norme e dagli strumenti di pianificazione e di gestione del territorio, in particolare quelli relativi alla gestione delle aree protette e dei siti compresi nella rete Natura 2000; dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell art. 47 del D.P.R. del 28/12/2000 n. 445, resa dal tecnico progettista attestante(allegato F): Pagina 17 di 28

18 o la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati ed a quelli adottati; o che per l esecuzione delle opere sono state acquisite tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla osta, pareri, valutazioni, permessi ed atti di assenso comunque denominati degli Enti, Amministrazioni o persone aventi competenza per materia e/o territorio, indicandone gli estremi; o la conformità allo stato di fatto dei rilievi e delle misurazioni effettuate; o la rispondenza del progetto ai pareri vincolanti acquisiti; o l esattezza dei dati riportati nella relazione tecnica e nella relazione illustrativa e negli elaborati progettuali presentati allo STAP Foreste competente; o che l intervento progettato non altera gli equilibri idrogeologici dell area interessata e non pregiudica la stabilità dell area in relazione alla costituzione del sottosuolo, alla natura ed alle caratteristiche del suolo; o che l intervento progettato é conforme alle prescrizioni e agli obblighi del Decreto del Ministro dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 ottobre 2007 criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) e ss.mm.ii.; o che l impianto precedente é stato utilizzato conformemente al piano di coltura e, nel caso di superfici percorse dal fuoco, che sono trascorsi almeno cinque anni dall incendio (limitatamente agli interventi da realizzare nelle aree sulle quali in passato sono stati finanziati impianti forestali a scopo produttivo ai sensi del Progetto Speciale 24); analisi chimico - fisica del terreno ed eventuale profilo pedologico; certificato di destinazione urbanistica; limitatamente alla tipologia a) ed ai Comuni ed altri Enti pubblici proprietari di foreste e boschi, parere di compatibilità con il Piano di assestamento e/o gestione forestale approvato in conformità alla Legge Regionale 11/96 e ss.mm.ii. e relativi allegati; visure di mappa e partita delle particelle d intervento; corografia dell area in scala 1:25.000; planimetria particellare in scala adeguata con localizzazione delle aree oggetto dell intervento; elaborati grafici delle eventuali opere connesse all impianto; rilievo fotografico e planimetria con indicazione dei coni ottici per la identificazione dell area da imboschire; cronoprogramma dei lavori (massimo 300 giorni); Pagina 18 di 28

19 proposta di piano di coltura dell impianto da realizzare; cronoprogramma quinquennale di manutenzione dell imboschimento. Nel cronoprogramma devono essere indicate le operazioni che si prevede di eseguire nei cinque anni successivi all impianto per la manutenzione dell imboschimento. Per le tipologie a e b occorre indicare, per ciascuna operazione anche il costo unitario ed il costo totale, con riferimento al vigente prezzario di miglioramento fondiario; computo metrico estimativo analitico relativo alla realizzazione dell impianto; quadro economico riepilogativo delle spese. Gli elaborati progettuali, devono essere a firma di un tecnico agricolo/forestale abilitato che è responsabile per le sue scelte tecniche, quali la scelta delle specie, del sesto d impianto e del programma delle cure colturali. Documentazione amministrativa 1. Dichiarazione conforme al modello allegato A) nella quale il richiedente/rappresentante dichiara: o di essere titolare della ditta oppure di essere munito dei poteri di rappresentanza per presentare la richiesta di contributo; o di essere pienamente a conoscenza del contenuto del bando di attuazione della Misura 223 e degli impegni specifici assunti con l adesione alla misura, delle disposizioni generali e di accettare gli obblighi derivanti dalle disposizioni in essi contenute; o che tutte le superfici aziendali in conduzione (anche se non oggetto di aiuto) sono state indicate in domanda e coincidono con quelle riportate nel fascicolo aziendale; o di non avvalersi di piani individuali di emersione ai sensi della Legge 383/2001 e ss. mm. ed ii., ovvero di aver concluso il periodo di emersione, come previsto dalla medesima legge (solo soggetti privati); o di non aver riportato condanne con sentenza passata in giudicato o con emissione di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero con applicazione della pena su richiesta ai sensi dell art. 444 del c.p.p. per reati contro la Pubblica Amministrazione e per i delitti di truffa aggravata (se il fatto è commesso in danno dello Stato o di un altro ente pubblico:art. 640 co.2 n.1 c.p.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), partecipazione a una organizzazione criminale (art. 416 bis c.p.), riciclaggio (art. 648 bis c.p.), impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648 ter c.p.), reati di frode o sofisticazione di prodotti alimentari di cui al Titolo VI capo II e Titolo VIII capo II del C.P. ed agli artt. 5, 6 e 12 della L. 283/1962 (nel caso di più soggetti dotati di rappresentanza, tale dichiarazione deve essere resa da ciascuno di essi); Pagina 19 di 28

20 o di non aver commesso violazioni, definitivamente accertate, alle norme in materia di sicurezza sul luogo di lavoro (D.L.vo 81/08) ovvero di aver regolarizzato la propria posizione; o di essere a conoscenza delle conseguenze derivanti dall inosservanza degli adempimenti riportati nelle norme che regolano l erogazione dei premi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale ; o di essere a conoscenza delle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali e regionali in ordine alle riduzioni, esclusioni e sanzioni per l erogazione dei contributi pubblici previsti dal Programma di Sviluppo Rurale ; o che sulle superfici oggetto di intervento non persistono obblighi di mantenimento previsti dal Reg. (CEE) 2080/92 o dalla misura H del Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006; o di accettare sin d ora le modifiche al regime di cui al Reg. CE n. 1698/05 introdotte con successivi regolamenti e disposizioni comunitarie e/o nazionali; o la conformità tra la versione cartacea e quella informatica della domanda; o di essere informato, ai sensi e per gli effetti del Dlgs. n. 196/03, che i dati personali raccolti saranno trattati anche con strumenti informatici, nell ambito del procedimento teso all ottenimento dei benefici economici. Nel caso il richiedente sia una società, il legale rappresentante deve, oltre a ciò, allegare i seguenti documenti: o statuto e atto costitutivo in copia conforme all originale secondo le vigenti disposizioni; o elenco dei soci; o copia conforme all originale, secondo le vigenti disposizioni, della delibera adottata dal Consiglio di Amministrazione o del competente organo con la quale si approva il progetto con la relativa previsione di spesa, si accetta il versamento della quota di cofinanziamento a carico della società e si autorizza il legale rappresentante alla presentazione dell istanza. Nel caso il richiedente sia un ente pubblico, va inoltre allegata la seguente documentazione: o dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/00 (conforme al modello Allegato C) nella quale é attestata la operatività dell Ente, la disponibilità dei terreni da imboschire, l inserimento dell intervento nel piano triennale ed in quello annuale degli interventi dell Ente (indicandone gli estremi Pagina 20 di 28

21 di approvazione), indicato il responsabile unico del procedimento e dichiarato che l ente non si trova in stato di dissesto finanziario o di amministrazione controllata e che non sono in corso procedimenti per la dichiarazione di una di tali condizioni; o copia conforme all originale, ai sensi delle vigenti disposizioni, della deliberazione dell organo esecutivo con la quale é approvato il progetto con la relativa previsione di spesa, é approvato l atto di impegno ad effettuare a spese dell ente le cure colturali previste nel piano di coltura presentato, ed è autorizzato il legale rappresentante alla presentazione dell istanza di finanziamento. 2. Dichiarazione sostitutiva, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. del 28/12/2000, n. 445, conforme al modello allegato B) nella quale il richiedente/rappresentante legale: o attesta, indicandone gli estremi, di aver acquisito tutte le autorizzazioni, i pareri, i nulla osta e altri atti di assenso, comunque denominati degli Enti, Amministrazioni o persone aventi competenza per materia e/o territorio necessarie per la esecuzione degli interventi; o se il richiedente non é proprietario dei terreni, é necessario allegare il consenso all intervento di imboschimento del proprietario corredato da copia del relativo documento di riconoscimento in corso di validità, con espressa accettazione degli obblighi e dei vincoli derivanti. Il contratto di comodato è espressamente escluso; o per tutte le particelle, indica l uso del suolo nei due anni che hanno preceduto la presentazione della domanda di aiuto; o dichiara che i terreni oggetto di intervento non sono stati percorsi dal fuoco nei cinque anni che hanno preceduto la presentazione della domanda di finanziamento (per interventi realizzati su superfici utilizzate ai sensi del PS24). 3. Dichiarazione sostitutiva, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. del 28/12/2000 n. 445, conforme al modello allegato D) nella quale il richiedente/rappresentante legale attesta le priorità soggettive e territoriali cui ha diritto ai fini della determinazione del punteggio; 4. Dichiarazione conforme al modello allegato E) nella quale il richiedente /rappresentante legale si impegna a non distogliere l impianto finanziato per un periodo pari almeno alla durata del turno prevista nel piano di coltura e a rispettare tutti gli obblighi previsti dalla misura; 5. Certificato della C.C.I.A.A. con dicitura antimafia e fallimentare.(solo per le imprese) Le accertate false dichiarazioni, a qualsiasi titolo rese, comporteranno, oltre alla denunzia alla competente autorità giudiziaria: Pagina 21 di 28

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