APAT SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO AMBIENTALE. Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici
|
|
- Giulio Molinari
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 APAT SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO AMBIENTALE Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici Linee Guida per verifiche di compatibilità ambientale delle attività lavorative con NORM AGF-T-LGU OBIETTIVO SPECIFICO: OB TASK: TK b TEMI: T21 STATO: (1) Definitivo VERSIONE: 0 REDATTO DA: (2) Chiara Zampieri DATA: 03/10/2005 Flavio Trotti Laura Gaidolfi RIVISTO DA: (3) Chiara Zampieri DATA: 03/10/2005 APPROVATO PER IL RILASCIO DA: (4) Sandro Fabbri Giancarlo Torri DATA DI RILASCIO: 01/12/2005 (1) Bozza, definitivo (2) Autore/autori del documento (3) Responsabile della task (4) Responsabile CTN_AGF e Responsabile di Progetto APAT
2 II
3 INDICE INDICE... III 1. INTRODUZIONE NOVITÀ Produzione di piastrelle Produzione di smalti Acciaierie a ciclo integrale CONFRONTI TRA L ATTIVITÀ DEI RESIDUI E I LIVELLI DI ALLONTANAMENTO...6 CONCLUSIONI...9 RINGRAZIAMENTI...10 BIBLIOGRAFIA...10 III
4 IV
5 1. INTRODUZIONE Il progetto portato avanti finora nell ambito del CTN-AGF ha come obiettivo generale quello di valutare l impatto radiologico sull ambiente causato dalle attività produttive che impiegano o producono NORM. Le lavorazioni indagate sono state selezionate fra quelle previste nell Allegato I-bis del Decreto Legislativo n. 241/2000 e a queste sono state aggiunte la produzione di energia elettrica nelle centrali a carbone e la lavorazione del minerale di ferro nelle acciaierie sulla base della rilevanza del rischio radiologico e dell importanza economica per il territorio nazionale. Il progetto è stato strutturato su tre livelli: - il censimento delle aziende e degli impianti coinvolti, attraverso la raccolta di dati anagrafici, di dati tecnici sulle emissioni in atmosfera e sul tipo, la quantità e le caratteristiche delle materie prime, dei prodotti finali e dei residui di lavorazioni; - la stima della rilevanza radiologica attraverso misure di concentrazione di attività dei radionuclidi delle catene dell 238 U e del 232 Th in alcuni materiali selezionati in ingresso e in uscita; - la stima dell impatto radiologico sull ambiente da polveri, residui e prodotti attraverso modelli di calcolo. Finora sono state indagate le seguenti categorie lavorative: produzione di fertilizzanti (50 produttori principali), acciaierie a ciclo integrale (4 impianti), lavorazione delle sabbie zirconifere (9 aziende produttrici di refrattari, 50 principali produttori di piastrelle e 20 importanti aziende di smalti), estrazione di gas e petrolio (circa 7000 pozzi e 100 tra concessioni e permessi esplorativi), miniere di uranio (2 unità chiuse), centrali a carbone (12 stabilimenti) e lavorazione della bauxite (1 impianto di produzione di allumina). I risultati delle indagini e degli studi svolti sulle attività lavorative elencate sopra sono stati presentati nell ultimo documento RTI CTN_AGF 3/2004 Attività lavorative con materiali ad elevato contenuto di radioattività naturale (NORM: Naturally Occurring Radioactive Materials), recentemente pubblicato. In particolare, nel caso delle centrali a carbone, è stata stimata la dose efficace impegnata individuale e collettiva sulla base sia di un modello semplificato sia considerando uno scenario specifico di esposizione (Trotti et al., 2001; Bucci et al., 2001). Inoltre sono stati presentati i risultati delle misure di concentrazione di attività in materie prime e prodotti di aziende produttrici di fertilizzanti, in materie prime, prodotti e residui di una azienda produttrice di refrattari, nelle polveri provenienti da processi termici in acciaierie non-integrali e nelle materie prime e residui di un impianto di produzione di allumina a partire dalla bauxite (Trotti et al., 2005; Trotti et al., 2004; Zampieri et al., 2004). 1
6 Sono state, poi, fatte delle stime di dose efficace collettiva alla popolazione nei dintorni dell impianto di refrattari dovuta alle emissioni in atmosfera di polveri di fusione e di rifinitura e alla popolazione italiana a causa dell uso in agricoltura di fertilizzanti, usando il modello semplificato proposto dall UNSCEAR (Trotti et al., 2004; Zampieri et al., 2004; UNSCEAR, 1982), accompagnandole a valutazioni sulle dosi per caput. In questo documento vengono presentati nuovi dati disponibili provenienti da analisi di concentrazione di attività e dal proseguimento del censimento nazionale (paragrafo 1) e un primo tentativo di confronto tra le concentrazioni di attività misurate nei residui e i livelli di allontanamento previsti dall RP-122 parte II per ogni tipologia di lavorazione finora indagata (paragrafo 2). 2
7 2. NOVITÀ 2.1 Produzione di piastrelle Nel corso del 2005 ARPA Veneto ha svolto un indagine presso alcune aziende produttrici di piastrelle: sono stati prelevati campioni di calce esausta (proveniente dalla depurazione dei fumi in uscita dai forni di cottura delle piastrelle), di polveri abbattute dai filtri del sistema di aspirazione generale e di fanghi di depurazione delle acque di processo. I campioni sono stati analizzati da due laboratori e con due metodiche diverse: ARPA Veneto ha eseguito analisi di spettrometria gamma (con correzione dell effetto somma e dei fenomeni di autoassorbimento attraverso il software GESPECOR), l APAT ha condotto analisi di radiochimica (con determinazione del Po-210 attraverso spettrometria alfa e del Pb-210 attraverso conteggio beta). La Tabella seguente mostra i risultati delle misure fatte. CAMPIONI 238 U 226 Ra 210 Pb 210 Po calce esausta (campione 1) (6) 85 (5) (21) (7) calce esausta (campione 2) (6) 26 (9) (21) (1) calce esausta (campione 3) (7) 64 (5) (21) (5) calce esausta (campione 4) 9 (21) 10 (7) (4) (6) calce esausta (campione 5) 8 (21) 11 (6) (4) (6) polveri di abbattimento dal sistema di aspirazione generale fanghi 58 (33) 107 (25) 235 U 232 Th 1 (21) 1 (12) 40 K 115 (5) 1 (16) 1 (9) 16 (6) 1 (20) 3 (9) 39 (6) < 0,9 3 (9) 369 (5) 2 (26) 1 (11) 53 (6) 63 (6) 60 (5) 91 (7) 4 (21) 38 (6) 114 (6) 125 (4) 154 (6) 7 (16) 34 (6) Tabella n. 2.1: Concentrazione di attività (Bq/kg) in residui provenienti da aziende di produzione di piastrelle (tra parentesi l incertezza percentuale al 68% del livello di confidenza). 526 (5) 317 (5) 3
8 Nei cinque campioni di calce esausta sono state trovate concentrazioni elevate di 210 Po, a causa dell arricchimento dovuto alla volatilizzazione alle alte temperature di cottura, mentre il contenuto degli altri radionuclidi è abbastanza modesto. Nei campioni di fanghi e polveri, invece, le concentrazioni di attività riscontrate sono ordinarie per tutti i radionuclidi. 2.2 Produzione di smalti Nell impasto degli smalti ceramici possono essere usati sabbie zirconifere o silicati di zirconio per il loro effetto opacizzante; in relazione a questo fatto si è deciso di procedere con un indagine di settore. Ceramicolor è la principale Associazione di settore che rappresenta, a livello nazionale, le imprese produttrici di materiali correlati al mondo delle piastrelle: fritte e smalti, coloranti e relativi ausiliari per ceramica e metalli, pigmenti inorganici e ossidi metallici. L Associazione rappresenta 20 aziende, le cui dimensioni produttive totali costituiscono il 90% del mercato nazionale ( Attraverso Ceramicolor è stato mandato alle aziende associate un questionario conoscitivo semplificato, riguardante l uso di sabbie zirconifere o silicati di zirconio nella produzione di fritte, smalti, pigmenti e coloranti. Solo 13 aziende delle 20 intervistate hanno risposto (il campione rappresenta il 65% della produzione) e in Tabella n. 2.2 sono mostrati i risultati. Quantità di sabbie zirconifere/silicato di zirconio usate (t/anno) Stima delle rispettive quantità di fritte/smalti/pigmenti e coloranti prodotte (t/anno) Fritte Smalti Pigmenti inorganici e coloranti Tabella n. 2.2: Quantità di sabbie zirconifere/ silicato di zirconio usate dal 65% delle aziende produttrici di smalti nel Acciaierie a ciclo integrale Nel corso del 2005 sono stati prelevati alcuni campioni di residui provenienti da un acciaieria a ciclo integrale, e in particolare dai tre processi principali che la riguardano: cokeria (1 campione di catrame), altoforno (2 campioni di polveri abbattute) e agglomerazione minerale o sinterizzazione (2 campioni di polveri abbattute attraverso tecnologie diverse). 4
9 Su questi campioni sono state condotte misure di spettrometria gamma e in Tabella 2.3 sono presentati i risultati. 238 U 226 Ra CAMPIONI catrame 3 (24) < 0,3 < 0,7 1 (19) < 3,1 polveri di altoforno (campione 1) 18 (22) 26 (7) < 1,3 11 (7) 83 (6) polveri di altoforno (campione 2) 20 (22) 22 (7) 6 (34) 11 (8) 242 (6) polveri di sinterizzazione (elettrofiltro tradizionale) 27 (22) 32 (6) 2 (27) 5 (11) 180 (6) polveri di sinterizzazione (elettrofiltro meep) < 15,2 24 (7) < 3,6 7 (19) 6219 (5) 235 U 232 Th Tabella n. 2.3: Concentrazioni di attività (Bq/kg) in campioni provenienti da un acciaieria a ciclo integrale (tra parentesi l incertezza percentuale al 68% del livello di confidenza). In generale i campioni analizzati mostrano moderate concentrazioni di attività di tutti i radionuclidi naturali, a parte il caso del rilevante contenuto di 40 K nel campione di polveri di sinterizzazione (elettrofiltro meep). La determinazione di 210 Pb e 210 Po è in fase di realizzazione attraverso analisi di radiochimica allo scopo di verificare il loro possibile arricchimento dovuto alla volatilizzazione alle alte temperature a cui arrivano tutti e tre i processi produttivi dell impianto. 40 K 5
10 3. CONFRONTI TRA L ATTIVITÀ DEI RESIDUI E I LIVELLI DI ALLONTANAMENTO In Radiation Protection 122 Part II (Commissione Europea, 2001) sono stati definiti dei livelli di allontanamento per i radionuclidi naturali presenti nei residui e nei rifiuti provenienti da attività lavorative che impiegano o producono NORM (in riferimento al Titolo VII della Direttiva BSS). In particolare viene specificato che i residui con attività specifica più bassa dei livelli di allontanamento fissati possono essere riusati, riciclati e smaltiti senza ulteriori condizioni, per quanto riguarda gli aspetti radiologici. I livelli di allontanamento sono stati stimati considerando differenti scenari di esposizione (trasporto, stoccaggio, smaltimento, case costruite con materiali di risulta contenti NORM ), di persone coinvolte (lavoratori o popolazione), di vie di esposizione (irraggiamento, inalazione ) e di tipologie di materiali (rifiuti solidi, ceneri ): tra tutte queste condizioni è stata selezionata quella più restrittiva e la relativa concentrazione specifica del radionuclide, che porta a raggiungere il criterio di dose stabilito (pari a 300 μsv/anno come dose efficace individuale), è stata scelta come livello di allontanamento. La tabella 3.1 mostra i livelli di allontanamento approssimati. Quando ci sono più radionuclidi da considerare, ogni singola concentrazione viene normalizzata al rispettivo livello di allontanamento e la somma di tutti i rapporti (SUM INDEX) deve essere inferiore a 1 perché ci sia accordo. MATERIALE 238 Usec (*) Unat (**) 230 Th 226 Ra+ (***) 210 Pb+ (***) 210 Po 232 Thsec (*) 40 K tutti i materiali fanghi provenienti dall estrazione di gas e petrolio (*) tutta la catena di decadimento è in equilibrio secolare (la catena dell 235 U è inclusa secondo il rapporto isotopico naturale con l 238 U); (**) i tre isotopi dell uranio sono in rapporto naturale e in equilibrio secolare con i rispettivi figli di emivita breve; (***) i figli di emivita breve sono in equilibrio secolare. Tabella n. 3.1: Livelli generali di allontanamento approssimati (Bq/kg) definiti Radiation Protection 122 Part II. 6
11 I risultati della analisi fatte finora, nell ambito del progetto NORM del CTN-AGF, su residui e sottoprodotti sono stati utilizzati per il confronto con i livelli di allontanamento. Va sottolineato che le indagini condotte si riferiscono comunque ad attività lavorative che non necessariamente rientrano nell elenco soggetto a regolamentazione in accordo con la normativa italiana di radioprotezione (D.Lgs. n. 241/00). Nell uso dei dati disponibili sono state fatte alcune assunzioni: la catena dell 238 U si considera in equilibrio secolare quando le attività dei singoli nuclidi concordano entro l incertezza di misura; nel caso in cui siano disponibili solo i dati di alcuni nuclidi, la serei biene considerata in equilibrio in assenza di ragioni che facciano supporre la rottura della stessa a causa della tipologia del processo lavorativo. La serie del 232 Th viene generalmente considerata in equilibrio secolare e il valore dell 238 U viene assegnato al 230 Th. Le Tabelle 3.2 e 3.3 mostrano i risultati del confronto. Attività Materiali 238 Usec 232 Thsec 40 K SI lavorativa Produzione di Polveri di abbattimento ,7 refrattari macinazione scarti (azienda 1) (Zampieri, Polveri di abbattimento del sistema ,4 2004; Trotti, di aspirazione generale (azienda 2) 2005) Fanghi (azienda 2) ,4 Produzione di Polveri di abbattimento del sistema ,3 piastrelle di aspirazione generale (Tabella 1) Fanghi ,4 Produzione di Fanghi Rossi ,4 alluminio (Trotti, 2004) Polveri di abbattimento 9 (*) <0,1 (*) vengono presi in considerazione i valori più alti riportati. Tabella n. 3.2: Concentrazione di attività (Bq/kg) in residui provenienti da diverse attività lavorative e il risultante Sum Index (SI) come riportato nell RP 122. La catena dell 238 U è in equilibrio secolare. 7
12 Attività lavorativa Materiali Unat 226 Ra+ 210 Pb+ 210 Po 232 Th 40 K SI Produzione di Fosfogesso (ANPA, n.a. fertlizzanti 2000) 4000 (*) n.a. n.a. n.a. n.a. 2,6 Produzione di Polveri di refrattari abbattimento forno di (Zampieri, fusione (azienda 1) ,6 2004) Fanghi (azienda 1) ,4 Produzione di Calce esausta (**) piastrelle (Tabella 2.1) 452* 46100* Centrali a Ceneri (Bucci, 2001; carbone Trotti, 2001) ,7 Acciaierie non a ciclo integrale Polveri di abbattimento forno (Trotti, 2004) n.a. n.a. 360 (***) 422 (***) n.a. n.a. 0,2 Acciaierie a ciclo integrale (Tabella 2.3) Estrazione di gas e petrolio Catrame 3 0 n.a. n.a ,003 Polveri di altoforno (*) (*) n.a. n.a. 11 Polveri di sinterizzazione (elettrofiltro tradizionale) Polveri di sinterizzazione (elettrofiltro meep) (*) 0, n.a. n.a , n.a. n.a ,3 Fanghi (Trotti, 2005) 0 (****) (*) n.a. 0 (****) 0,3 (*) nel calcolo dell indice SI sono stati scelti i valori più bassi per fosfogesso e calce esausta, quelli più alti per fanghi da estrazione di gas\petrolio e polveri di altoforno; (**) Media tra i 5 campioni di Tabella 2.1 (a parte per pb e po); (***) vengono presi in considerazione i valori più alti riportati; (****) si assume che non ci sia contaminazione Tabella n. 3.3: Concentrazione di attività (Bq/kg) in residui provenienti da diverse attività lavorative e il risultante Sum Index (SI) come riportato nell RP 122. La catena dell 238 U non è in equilibrio secolare. Dal momento che le concentrazioni di attività di alcuni radionuclidi non sono ancora disponibili (n.a.), il confronto con i livelli di allontanamento dei materiali in questione risulta per ora preliminare. Nonostante questo fatto però, è già possibile constatare che per alcuni materiali non c è accordo con i rispettivi livelli di allontanamento (con sfondo grigio sono stati evidenziati i radionuclidi che superano il singolo livello di allontanamento, il SUM INDEX maggiore di 1 e i rispettivi materiali). I materiali conformi ai livelli di allontanamento si trovano nelle condizioni sostanziali che ne consentono un uso al di fuori dell attività lavorativa che li ha prodotti, privo di restrizioni da un punto di vista radiologico; non così per quelli che eccedono i livelli di 8
13 allontanamento che andrebbero riutilizzati all interno del ciclo lavorativo che li ha prodotti o, se allontanati, trattati secondo criteri di attenzione radiologica; va, tuttavia, sottolineato che non risultano sussistere al momento delle disposizioni specifiche sulle modalità di applicazione dei livelli di allontanamento all interno della legislazione nazionale. CONCLUSIONI Il presente documento rappresenta una prima approssimazione verso l elaborazione di Linee Guida per verifiche di compatibilità ambientale delle attività lavorative con NORM compiute ed idonee ad applicazioni pratiche. - Linee di sviluppo dell attività: 1) devono essere completate le valutazioni circa le conformità di residui e rifiuti ai livelli di allontanamento (esempio: acciaierie integrali); 2) devono essere completate/perfezionate le stime di dose al pubblico per uso di prodotti (esempio: fertilizzanti, piastrelle); 3) vanno completate le valutazioni di dose alla popolazione causata dagli effluenti, segnatamente quelli ove si rinvengano concentrazioni rilevanti di alcuni radionuclidi (esempio: emissioni in atmosfera di acciaierie integrali, produzione di refrattari, produzione di piastrelle). - Obiettivo generale: Attraverso le suddette linee di sviluppo si evidenzieranno le situazioni che possono comportare, per le diverse attività lavorative, prossimità o superamento del livello di azione per il pubblico della normativa italiana o del livello di allontanamento delle raccomandazioni tecniche della UE, che quantitativamente coincidono (300 μsv/anno di dose efficace individuale). - Obiettivi specifici: 1) la classificazione delle attività lavorative secondo le vie di contatto con l esterno che possono presentare criticità rispetto alle soglie della regolamentazione normativa e tecnica ha un carattere generale. Nelle applicazioni specifiche per gli operatori di radioprotezione, questo inquadramento dovrebbe fornire dei supporti per orientare in modo appropriato l azione di caratterizzazione e valutazione radiologica onde accertare in modo puntuale le modalità di assoggettazione a restrizioni di natura radiologica. 2) La classificazione generale di cui al precedente punto che risulterà dal completamento delle attività di questo progetto, da un punto di vista degli organismi tecnico/normativi di indirizzo, intende fornire un evidente supporto per la stesura di linee guida per l effettuazione di stime di impatto sull ambiente delle attività lavorative; intende, altresì, dare uno spunto per il decisore tecnico/normativo in ordine all opportunità di ampliare/restringere gli ambiti di applicazione delle disposizioni di controllo radiologico, sempre con espresso riferimento alle problematiche di natura ambientale e non occupazionale. 9
14 RINGRAZIAMENTI I risultati di questo lavoro sono stati possibili grazie alla collaborazione di ARPA PUGLIA Sezione di Taranto e di ARPA EMILIA ROMAGNA Sezione di Modena, distretto territoriale di Sassuolo-Vignola. BIBLIOGRAFIA 1. Trotti F. et al., Preliminary identification of work activities involving NORM in Italy, NORM III Conference (Brussels, 17-21/09/2001). Atti in fase di pubblicazione. 2. Bucci S. et al., The radiological impact of coal-fired power stations in Italy, NORM III Conference (Brussels, 17-21/09/2001). Atti in fase di pubblicazione. 3. Trotti et al., Towards the identification of work activities involving norm in Italy, Proceedings of the Seventh International Symposium Natural Radiation Environment (NRE-VII), Rhodes, Greece, May 2002, Radioctivity in the Environment, vol Trotti et al., The inventory and radiological impact of Naturally Occurring Radionuclides in some Italian non-nuclear industries, NORM IV Conference Szczyrk 2004, May 16 th - 21 th. Atti in fase di pubblicazione. 5. Zampieri et al., A study concerning NORM in refractories industries, NORM IV Conference Szczyrk 2004, May 16 th - 21 th. Atti in fase di pubblicazione. 6. UNSCEAR, 1982, Sources and Effects of Ionising Radiation, United Nations, New York e comunicazioni personali di Ceramicol, European Commission, Radiation Protection 122 Part II, ANPA, Le discariche di fosfogessi nella laguna di Venezia: valutazioni preliminari dell impatto radiologico, Serie Stato dell Ambiente 8/
B) PRODUZIONE DI PIASTRELLE
Caratterizzazione dei NORM nella produzione di piastrelle e di acciaio nelle acciaierie a ciclo integrale Zampieri 1, C., Trotti 1, F., Caldognetto 1, E., Ocone 2, R., Di Lullo 2, A., Jia 2, G. 1 Arpa
DettagliINQUINAMENTO DA NORM PRESSO SITI INDUSTRIALI
INQUINAMENTO DA NORM PRESSO SITI INDUSTRIALI IV Convegno nazionale Controllo ambientale degli agenti fisici: nuove prospettive e problematiche emergenti Vercelli, 24 27 Marzo 2009 Flavio Trotti ARPAV INQUADRAMENTO
DettagliIl recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione
Giornata Studio Il recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione Radioattività naturale 16 settembre 2016 Consiglio Nazionale delle Ricerche Piazzale Aldo Moro, 7 Roma Giancarlo
DettagliSeminario Quali strategie per l ecosostenibilità del Pianeta Casa? Latina, 5 ottobre 2016
Seminario Quali strategie per l ecosostenibilità del Pianeta Casa? Latina, 5 ottobre 2016 Analisi delle conseguenze nell'ambito edilizio della Direttiva U.E. 2013/59 EURATOM Radioattività naturale dei
DettagliSILICATO DI ZIRCONIO: ORIGINE, PRODUZIONE, RADIOATTIVITÀ
SILICATO DI ZIRCONIO: ORIGINE, PRODUZIONE, RADIOATTIVITÀ Michele Dondi CNR-ISTEC Faenza - Società Ceramica Italiana Massimo Esposito U-Series Lab, Bologna Contenuti Produzione e prezzo del silicato di
DettagliANPA SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO AMBIENTALE. Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici
ANPA SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO AMBIENTALE Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici Attività lavorative con materiali ad elevato contenuto di radioattività naturale AGF-T-RAP-01-05
DettagliARPA Piemonte - AIRP Convegno Agenti Fisici Alessandria, 6-8 giugno 2016
ARPA Piemonte - AIRP Convegno Agenti Fisici Alessandria, 6-8 giugno 2016 L'integrazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 230/1995 e s.m.i. nei procedimenti di autorizzazione ambientale ai sensi del D.Lgs.
DettagliRelazione tecnica n 406/IR del 16/06/2009
CENTRO REGIONALE PER LE RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI Struttura Semplice 21.01 Reti di monitoraggio, sviluppo e ricerca Relazione tecnica n 406/IR del 16/06/2009 STIMA DI DOSE ALLA POPOLAZIONE
DettagliMaterie prime alternative utilizzate nelle Cementerie Italiane
Scorie di acciaierie, scorie di fusione in forni elettrici a combustibile o in convertitori a ossigeno di leghe di metalli ferrosi Polvere di allumina 100201-100202 - 100903 16.120 36.316 72.408 41.826
DettagliDISTRETTO CERAMICO SASSUOLO - SCANDIANO Evoluzione dei controlli ambientali e delle tecnologie di prevenzione negli ultimi 40 anni
DISTRETTO CERAMICO SASSUOLO - SCANDIANO Evoluzione dei controlli ambientali e delle tecnologie di prevenzione negli ultimi 40 anni GRAZIANO BUSANI - 2016 BILANCIO AMBIENTALE D AREA DISTRETTO CERAMICO COMPARTO
DettagliATTIVITÀ DI ARPA FRIULI VENEZIA GIULIA PRESSO IL POLIGONO CELLINA-MEDUNA: MISURE DI RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE
ATTIVITÀ DI ARPA FRIULI VENEZIA GIULIA PRESSO IL POLIGONO CELLINA-MEDUNA: MISURE DI RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE Giovani C. S O S Fisica Ambientale ARPA FVG Area di indagine: inizio attività novembre 2013
DettagliStruttura Semplice Siti Nucleari
DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica
DettagliRELAZIONE N. R11/ 13 del 6/06/2013 CONTROLLI RADIOMETRICI PRESSO EX LIQUICHIMICA ZONA INDUSTRIALE TITO SCALO (PZ) - AREA FOSFOGESSI - 2 RAPPORTO
RELAZIONE N. R11/ 13 del 6/06/2013 CONTROLLI RADIOMETRICI PRESSO EX LIQUICHIMICA ZONA INDUSTRIALE TITO SCALO (PZ) - AREA FOSFOGESSI - 2 RAPPORTO In riferimento alla richiesta del Sindaco del Comune di
DettagliUTILIZZO CERAMICO DI SCARTI DI LAVORAZIONI INDUSTRIALI. Studio di fattibilità
UTILIZZO CERAMICO DI SCARTI DI LAVORAZIONI INDUSTRIALI Studio di fattibilità Correggio, 15 Settembre 2008 STUDIO MM s.r.l. - via Pedemontana 40/s - 43029 Mamiano (PR) - Tel. 0521.844092 - info@studio-mm.it
DettagliIl controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia
Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento: gli Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Riccardo Maramotti ARPA Emilia Romagna rmaramotti@arpa.emr.it Piacenza, 25
DettagliEcodesign mediante metodologia LCA di grès porcellanato smaltato funzionalizzato con nanotitania. Dott.ssa Rita Montecchi
Ecodesign mediante metodologia LCA di grès porcellanato smaltato funzionalizzato con nanotitania Dott.ssa Rita Montecchi Il distretto Ceramico di Sassuolo 2 3 Obiettivi dello studio Valutare l impatto
DettagliRicognizione regionale sull attuazione del D.Lgs. Lgs.. 31/2001
VERONA, 4 dicembre 2007 Ricognizione regionale sull attuazione del D.Lgs Lgs.. 31/2001 Roberto Sogni ARPA Emilia-Romagna, Sezione di PIACENZA La ricognizione è stata condotta mediante la somministrazione
DettagliMisurare la radioattività: esempi, tecniche, requisiti, costi
Misurare la radioattività: esempi, tecniche, requisiti, costi Maurizio Forte Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia Via Juvara 22-20129 Milano 1 MISURARE LA RADIOATTIVITA Parametri oggetto
DettagliRadioattività e acque potabili
Radioattività e acque potabili Silvia Arrigoni Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia 1 OBIETTIVO: INQUADRARE IL PROBLEMA Consideriamo le acque destinate al consumo umano vogliamo controllare
DettagliPercorsi di simbiosi industriale nel settore costruzioni, materiali lapidei ed inerti
Laboratorio valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali LA SIMBIOSI INDUSTRIALE IN ITALIA: L ESPERIENZA ENEA 12 Maggio 2016 Antonella Luciano (ENEA) antonella.luciano@enea.it Percorsi
DettagliLe misure radiometriche su materiali da costruzione
DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE, RADIOLOGICHE E ODONTOSTOMATOLOGICHE Direttore: Prof. R.Borio Le misure radiometriche su materiali da costruzione Dott. Andrea Calandra Sommario Introduzione: perché
DettagliLIFE11 ENV/IT/000256
LIFE11 ENV/IT/000256 COSMOS RICE 65% 20% 15% 10% Ceneri leggere (MSWI) Ceneri leggere (FGD) Ceneri leggere (CAR) Cenere di lolla di riso Acqua MilliQ Si mescola per 30 minuti a temperatura ambiente Si
DettagliLivello massimo ammissibile ( Bq kg -1 o Bq l -1 ) Prodotti lattiero caseari Isotopi dello Stronzio
Tabella A3.3. Livelli massimi ammissibili di radioattività per i prodotti alimentari in caso di emergenze nucleari e radiologiche (CCE 1989a; CCE 1989b) Radionuclide Alimenti per lattanti Livello massimo
DettagliDGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio
DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio Maria Teresa Cazzaniga Settore Attività Produttive e Controlli Origini della
DettagliAPAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici
APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici ATTIVITÀ LAVORATIVE CON MATERIALI AD ELEVATO CONTENUTO DI RADIOATTIVITÀ NATURALE (NORM: NATURALLY OCCURRING RADIOACTIVE MATERIALS) RTI
DettagliL unità di misura della dose nel S.I. è il Gray
LA LA DOSE DOSE DA DA RADIAZIONE Le radiazioni (particelle, raggi gamma ) quando interagiscono con un mezzo cedono (tutta o parte) della loro energia al mezzo stesso. Si definisce allora la dose assorbita
DettagliIL RIFIUTO COME RISORSA: benefici legati al recupero di nuove materie prime
Giovedì 13 Febbraio 2014 MATERIE PRIME PER PIASTRELLE CERAMICHE IL RIFIUTO COME RISORSA: benefici legati al recupero di nuove materie prime Elisa Rambaldi Centro Ceramico Premessa: la normativa D.L. 3/10/2010
DettagliProduzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti t n t n t n Comparto conciario Pisa (ATECO 191)
Il comparto conciario I dati estratti dal MUD si riferiscono a due gruppi di rifiuti che nel prosieguo verranno trattati separatamente: o quelli prodotti dalle aziende che dichiarano come attività prevalente
DettagliSpett.le FASSA S.p.A. Via Lazzaris, Spresiano (TV)
Via asarano n.102-73040 Melissano - 0833/587799 Melissano 12/05/2008 Spett.le FASSA S.p.A. Via Lazzaris, 3 31027 - Spresiano (TV) OGGETTO: Trasmissione dei certificati sulle analisi spettrometriche gamma,
DettagliREPORT Ambiente e Salute in provincia di Lecce. AGENTI FISICI Prof. Maurizio MARTINO Dipartimento di Matematica e Fisica Università del Salento
REPORT Ambiente e Salute in provincia di Lecce AGENTI FISICI Prof. Maurizio MARTINO Dipartimento di Matematica e Fisica Università del Salento L obiettivo del Report è di comprendere se le attuali conoscenze
Dettagli6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO
6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA R. De Lauretis, E. Taurino - ISPRA; E. Angelino, F. Antognazza, S. Caserini - ARPA Lombardia; M. Clemente - ARPA Piemonte;
DettagliMaterie Prime. Minerali. Rottami. Altoforno Forni elettrici. Convertitori. Operazioni fuori forno. Colata
ALTOFORNO Materie Prime Minerali Rottami Altoforno Forni elettrici Convertitori Operazioni fuori forno Colata Materie Prime Minerali Rottami Minerali Metalli presenti nella crosta terrestre: molto diffusi
DettagliLe riforme del Codice dell'ambiente VIA, AIA & RIFIUTI. Il punto di vista del settore del cemento. Roma, 21 marzo 2011
Le riforme del Codice dell'ambiente VIA, AIA & RIFIUTI Il punto di vista del settore del cemento Roma, 21 marzo 2011 Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento Associati Italcementi Buzzi Unicem
DettagliMichela Milani Divisione Progetti e Promozione mobile mail: Convegno. L Ecolabel UE: per un mercato di valore
Michela Milani Divisione Progetti e Promozione mobile 340.1271307 mail: milanim@florim.it Convegno L Ecolabel UE: per un mercato di valore giovedì 11 ottobre 2007 Camera di Commercio di Forlì-Cesena Sala
DettagliINDICE. Pagina 2 di 10
INDICE 1. PREMESSA 3 2. I LIMITI DI LEGGE 3 3. STRUMENTAZIONE DI MISURA UTILIZZATA 4 4. METODOLOGIA DI MISURA 4 5. CONTROLLI EFFETTUATI E RISULTATI DELLE MISURE 5 6. VALUTAZIONI DI RADIOPROTEZIONE 9 7.
DettagliLa componente radioattività nelle acque potabili nel progetto di gemellaggio con la Polonia Andrea Bertolo ARPAV Dipartimento di Padova
Verona 4 dicembre 2007 La componente radioattività nelle acque potabili nel progetto di gemellaggio con la Polonia Andrea Bertolo ARPAV Dipartimento di Padova Componente 3 Monitoraggio della radioattività
DettagliDati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale
Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore elaborazioni ARPA Servizio Territoriale periodo 1-3 novembre 21 Sommario Tabella 1: limiti per gli inquinanti misurati
DettagliNUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE
NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE Modena, 19 Settembre CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE Descrizione delle migliori tecnologie disponibili (DM
DettagliControllo degli effetti in Veneto degli incidenti alle centrali nucleari giapponesi ( ), a cura dell ARPAV. I-131 nel particolato atmosferico
mbq/m3 Controllo degli effetti in Veneto degli incidenti alle centrali nucleari giapponesi (19.04.11), a cura dell ARPAV PARTICOLATO ATMOSFERICO Ogni giorno (con eventuale integrazione nei fine settimana
DettagliMONITORAGGIO AMBIENTALE 5.1 RETE DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE
Pag. 5.1-1 5 MONITORAGGIO AMBIENTALE 5.1 RETE DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE Nel corso degli anni la Rete di Sorveglianza Ambientale dell Impianto Eurex ha subito diverse revisioni, in relazione soprattutto
DettagliIL TERMOVALORIZZATORE DI MODENA RISTRUTTURAZIONE DELLA 3^ LINEA ASPETTI CONOSCITIVI Provincia di Modena
IL TERMOVALORIZZATORE DI MODENA RISTRUTTURAZIONE DELLA 3^ LINEA ASPETTI CONOSCITIVI Provincia di Modena CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO L impianto è soggetto ad IPPC (Integrated Pollution Prevention
DettagliAlimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale
Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi
DettagliAssicurazione della qualità del dato in un laboratorio di radioattività ambientale: metodologia ed applicazioni pratiche
Assicurazione della qualità del dato in un laboratorio di radioattività ambientale: metodologia ed applicazioni pratiche Porzio L., Albertone L., Marga M.,Tozzi G. Arpa Piemonte Dipartimento Tematico Radiazioni
DettagliLa rete nazionale per la misurazione della radioattività negli alimenti
conferenza Ambiente Sano per una Alimentazione Sana Le agenzie ambientali tra partnership e funzioni di garanzia verso il sistema agroalimentare italiano Milano - Palazzo Pirelli, sala Pirelli - 5 e 6
Dettagli6. Conclusioni 6.1 Il metodo utilizzato 6.2 Efficacia delle misure locali
6. Conclusioni 6.1 Il metodo utilizzato In questo studio, il sistema modellistico NINFA (cap.1, pag.4 e segg.) è stato utilizzato per valutare la qualità dell aria in Emilia - Romagna e in tutta la pianura
DettagliProgetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali. Il ruolo di ARPA Piemonte
Progetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali Il ruolo di ARPA Piemonte Giuseppe Bianco, Antonino Runci ARPA Piemonte - Polo Regionale Igiene Industriale
DettagliDeterminazioni analitiche preliminari ad una variazione di materie prime argillose in impasto
Determinazioni analitiche preliminari ad una variazione di materie prime argillose in impasto Paolo Zannini - Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
DettagliI flussi di rifiuti e le necessità impiantistiche della Regione FVG
I flussi di rifiuti e le necessità impiantistiche della Regione FVG Dott. ssa Beatrice Miorini Analisi ed elaborazione dati rifiuti speciali Dott. ssa Elena Moretti Analisi ed elaborazione dati rifiuti
DettagliRIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI
RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Elena Caldognetto Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO
DettagliL economia circolare: ostacoli e opportunità del Regolamento REACH
L economia circolare: ostacoli e opportunità del Regolamento REACH Serena Santoro Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare santoro.serena@minambiente.it 1 L economia circolare Indice
DettagliPartiamo dalla problematica concreta
Gli inceneritori Partiamo dalla problematica concreta ci sono, in generale, diversi cassonetti, per l organico/scarti alimentari, per la carta, per plastica e metalli, per il vetro, per il rifiuto indifferenziato
Dettagli2.1. EMISSIONI ODORIGENE
Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di
DettagliFUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA "MAG" POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO...
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PRESSO IL LABORATORIO DI SALDATURA 1 INDICE STUDENTI... 3 FUMI DA OSSITAGLIO... 3 FUMI DA SALDATURA AL PLASMA... 5 FUMI DA SALDATURA "MAG"... 7 POLVERI METALLICHE
DettagliL industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività
Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l
DettagliDENUNCIA ALLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RIGUARDANTE INADEMPIMENTI DEL DIRITTO COMUNITARIO
DENUNCIA ALLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RIGUARDANTE INADEMPIMENTI DEL DIRITTO COMUNITARIO 1. Associazioni; gruppi e comitati denuncianti: 1) Medicina Democratica ONLUS Sede legale : via dei Carracci,
DettagliUNITA ACQUISITE DA MAFFEI UNITA GRUPPO MINERALI
Gruppo in Italia UNITA ACQUISITE DA MAFFEI UNITA GRUPPO MINERALI Gruppo nel Mondo Miniere Impianti GMM e MR -20-10 0 10 20 40 45 50 55 30 40-40 -30 60 65-110 -100-90 -80-70 -60-50 -40 30 35-10 -5 0 5 10
DettagliCase study: APEO s investigation report
Tintoria Cometa Case study: APEO s investigation report Prato, August 2016 1 L impegno Detox delle 27 aziende del distretto di Prato Tintoria Cometa riconosce l importanza di eliminare le sostanze pericolose
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione
DettagliUna esperienza di coincenerimento
Colacem Qualità del fare ECOMONDO 29 Ottobre 2009 Relatore: Ing. A.N. Farneti _ COLACEM - E il terzo gruppo cementiero italiano; - possiede sette impianti a ciclo completo per la produzione di cemento,
DettagliDecadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.
Decadimento a Nel decadimento vengono emesse particelle formate da 2 protoni e 2 neutroni ( = nuclei di 4He) aventi velocità molto elevate (5-7% della velocità della luce) E tipico dei radioisotopi con
Dettaglicome si ottiene un Campione Rappresentativo della partita/lotto?
Come noto Non tutti i materiali di scarto sono necessariamente rifiuti Non costituiscono, ai sensi della vigente normativa, rifiuti i sottoprodotti e i materiali sottoposti a recupero Ne consegue che affinché
DettagliMetodi radiometrici di misura: esperienze e nuovi risultati
Arpa Lombardia Dipartimento di Milano Metodi radiometrici di misura: esperienze e nuovi risultati Maurizio Forte* Giuseppe Abbate Michelino Palermo Gianni Gadaleta H α β totale 226 14 C 90 Sr 29 Pu 240
DettagliImpianti per l incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Maria Cristina Squarcialupi - Lasi s.r.l. Giovanni Prelazzi Chimet S.p.A.
Impianti per l incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi Maria Cristina Squarcialupi - Lasi s.r.l. Giovanni Prelazzi 1 Introduzione La presentazione ha l obiettivo di far conoscere quali sono
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE
PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE
DettagliMetodi di misura radiometrici: confronti e criticità. Rosella Rusconi ARPA Lombardia
Metodi di misura radiometrici: confronti e criticità Rosella Rusconi ARPA Lombardia La radioattività nelle acque potabili ed il gemellaggio di ARPA Veneto e ARPA Lombardia con la Polonia. Verona, 4 dicembre
DettagliINDICE 0. INDICE INTRODUZIONE DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE DI RIFIUTI Elenco rifiuti MODALITA DI GESTIONE...
COMMITTENTE: : GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 LINEA A.V. /A.C. TORINO VENEZIA Tratta MILANO VERONA Lotto Funzionale Brescia-Verona PROGETTO
DettagliL igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE
L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro La qualità dell
DettagliIndagine per la valutazione dell esposizione al Radon nelle Scuole Primarie del Comune di Reggio Calabria
A.R.P.A.Cal DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA Indagine per la valutazione dell esposizione al Radon nelle Scuole Primarie del Comune di Reggio Calabria RELAZIONE CONCLUSIVA LABORATORIO FISICO
DettagliSEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti
VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale
DettagliIL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO
IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO Eugenio Lanzi Regione Emilia Romagna Alfredo Pini APAT Gianna Sallese Arpa Emilia Romagna Rimini 30 giugno 2006 Schema
DettagliTutte Altre trasformazioni dei combustibili solidi (Produzione di coke, prodotti petroliferi e combustibile nucleare)
Tab. 1.6.1 Attività IPPC. Attribuzione codici NOSE-P e NACE Codic e IPPC Attività allegato I Direttiva 96/61 1. Attività energetiche 1.1 Impianti di combustione con potenza calorifica di combustione 1.2
DettagliI M P I A N TO D I R E C U P E R O ACIDI SOLFORICI Reflui pericolosi e non pericolosi
I M P I A N TO D I R E C U P E R O ACIDI SOLFORICI Reflui pericolosi e non pericolosi So.Ri.S. spa Serravalle Scrivia (AL) Relazione impianto 2006 1 I M P I A N TO D I R E C U P E R O ACIDI SOLFORICI Reflui
DettagliValori e parametri di riferimento per la determinazione delle garanzie finanziarie. Tabella 1
ALLEGATO B Valori e parametri di riferimento per la determinazione delle garanzie finanziarie Tabella 1 N. OPERAZIONI DI RECUPERO/SMALTIMENTO (escluse discariche) TIPOLOGIA RIFIUTI E CRITERIO DI CALCOLO
DettagliANALISI RADIOMETRICHE. Misure di caratterizzazione radiologica per la rilevazione di radionuclidi naturali e artificiali in ogni tipo di matrice
ANALISI RADIOMETRICHE Misure di caratterizzazione radiologica per la rilevazione di radionuclidi naturali e artificiali in ogni tipo di matrice Competenza Affidabilità Innovazione Approfondimento La caratterizzazione
DettagliLA GESTIONE DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE Le esperienze di Arpa Piemonte. Direttore Generale Arpa Piemonte ing. Angelo Robotto
LA GESTIONE DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE Le esperienze di Arpa Piemonte Direttore Generale Arpa Piemonte ing. Angelo Robotto La normativa di riferimento La Direttiva 67/548 CE regolamenta l emissione
DettagliIl Controllo Ufficiale presso un impianto di incenerimento a bassa capacità. Angela Soriani Ferrara, 28 ottobre 2014
Il Controllo Ufficiale presso un impianto di incenerimento a bassa capacità Angela Soriani Ferrara, 28 ottobre 2014 Regolamento (CE) n. 1069/2009 Articoli 12, 13 e 14 Smaltimento e uso di materiali di
DettagliELENCO DELLE ATTIVITÀ AMMISSIBILI
ELENCO DELLE ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLEGATO (art. 2, comma 2) B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 6 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE 06.1 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO 06.10 Estrazione
DettagliSezione 1 Valori limite di emissione di SO 2 - Combustibili solidi
Sezione 1 Valori limite di emissione di SO 2 - Combustibili solidi 1. Valori limite di emissione SO 2 espressi in mg/nm³ (tenore di O 2 di riferimento: 6%) che devono essere applicati agli impianti anteriori
DettagliSCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1
SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1 Qualifica professionale e nominativo del responsabile combustione oli usati: IMMAGAZZINAMENTO PRELIMINARE Codice CER Tipologia olio usato Descrizione Provenienza
DettagliALLEGATO 10. Tabella dei nuovi codici CER richiesti dall azienda Antinia srl con l attuale AIA. Nella tabella sono indicate:
ALLEGATO 10 Tabella dei nuovi codici CER richiesti dall azienda Antinia srl con l attuale AIA. Nella tabella sono indicate: - In carattere rosso i nuovi codici CER di cui si fa richiesta autorizzativa
DettagliIndicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
Luogo e data Eleonora Di Cristofaro Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Emissioni totali nette di gas serra del settore agricoltura
DettagliD.M. 29 gennaio 2007 Linea Guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili, in materia di gestione dei rifiuti
D.M. 29 gennaio 2007 Linea Guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliorie tecniche disponibili, in materia di gestione dei rifiuti v.ballantini@chimici.it valter.b@llantini.it 1 1 I.P.P.C.
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì Tel. 543/4514111 Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Amministrazione
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A
Stabilimento STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Indirizzo STRADA COMUNALE RONCODIGA`, - Comune TRESIGALLO Provincia FE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH175 INDICE 1. INFORMAZIONI
DettagliAutorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente
Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni
DettagliOrdinanza del DATEC sulle liste per il traffico di rifiuti. Modifica del
Ordinanza del DATEC sulle liste per il traffico di rifiuti 814.610.1 Modifica del Il Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni (DATEC), ordina: I Gli allegati
DettagliDITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI
COMUNE DI MALO PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI PROCEDURA GESTIONE RIFIUTI ALLEGATO n.4 alla RELAZIONE TECNICO
DettagliIL BILANCIO AMBIENTALE D AREA D DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA
IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA D DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA GRAFICI 1998-24 Le aziende firmatarie dell Accordo sulla Chimica* SETTORE DI ATTIVITA PRODUZIONI EX ENICHEM RAFFINAZIONE FIBRE ENERGIA
DettagliE U R O P E A N C O P P E R I N S T I T U T E
La Valutazione Volontaria del Rischio per Il Rame Lavorare con le autorità pubbliche per garantire la produzione e l utilizzo sicuro di prodotti in rame E U R O P E A N C O P P E R I N S T I T U T E www.eurocopper.org
DettagliDALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO
DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,
DettagliEMISSIONI IN ATMOSFERA 2012 Emissioni in atmosfera Emissioni industriali
EMISSIONI IN ATMOSFERA 2012 Emissioni in atmosfera Emissioni industriali Nome indicatore DPSIR Fonte dati Emissioni industriali P ISPRA EEA- Registro INES/E-PRTR Obiettivo Disponibilità Copertura dati
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 3 Estrazioni minerali - Altre industrie estrattive - Costruzioni Questo modulo si
DettagliACCIAIERIE E AMBIENTE VERSO UNA PIU EFFICACE APPLICAZIONE DELL AIA
ACCIAIERIE E AMBIENTE VERSO UNA PIU EFFICACE APPLICAZIONE DELL AIA Terni 18 Giugno 2014 Ing. Adriano Rossi Dipartimento Provinciale Terni stabilimento discarica Lo stabilimento AST spa si sviluppa una
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e s.m.
DGR 239 18.04.2008 AUTORIZZAZIONE IMPIANTI Oggetto: Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti
DettagliALLEGATI RISCHIO VIBRAZIONI
ALLEGATI RISCHIO VIBRAZIONI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA VIBRAZIONI AL CORPO INTERO L analisi del rischio da vibrazioni al corpo intero (W.B.V.) è stata effettuata sugli operatori dei mezzi semoventi operanti
DettagliRadiazioni. Arpa Emilia-Romagna - Annuario regionale dei dati ambientali 2006
Radiazioni 385 Cap 6A - Radiazioni ionizzanti Autori: Roberto SOGNI ( 1 ), Laura GAIDOLFI ( 1 ) ( 1 ) ARPA PC Cap 6B - Radiazioni non ionizzanti Autori: Francesca BOZZONI ( 1 ), Sabrina CHIOVARO ( 1 ),
DettagliQuesto progetto è cofinanziato dalla Unione europea (TEN-T) Ce projet est cofinancé par l Union européenne (RTE-T)
Questo progetto è cofinanziato dalla Unione europea (TEN-T) Ce projet est cofinancé par l Union européenne (RTE-T) MONITORAGGIO AMBIENTALE FASE: Mandataria R.T.I. ANTE OPERAM COMPONENTE AMBIENTALE / PARAMETRO:
DettagliParte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA
INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 21 1.2.1 La radiazione
DettagliIl recupero di rifiuti speciali nel settore delle costruzioni: aspetti normativi, tecnici e operativi
Il recupero di rifiuti speciali nel settore delle costruzioni: aspetti normativi, tecnici e operativi Alternative di recupero e principali problematiche tecnologiche Prof. Sabrina Sorlini Università degli
DettagliDirettore A.R.P.A.B Ing. Raffaele Vita
POTENZA P.zza VITTORIO EMANUELE CAMPAGNA MONITORAGGIO PM10 E METALLI IN TRACCIA ANNO 2011 1 Gestione Manutenzione ed Elaborazione a cura di : Ufficio Aria Dip. Prov. Potenza P.I. Giuseppe Taddonio P.I.
Dettagli