Corso di Ingegneria del Software. Modelli di produzione del software
|
|
- Caterina Giorgi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Ingegneria del Software a.a. 2009/2010 Mario Vacca
2 1. Concetti di base Sommario Modello a cascata 2.2 Modelli incrementali 2.3 Modelli evolutivi 2.4 Modelli agili 3. Comparazione dei modelli 4. Bibliografia
3 1. Concetti di base Sommario Modello a cascata 2.2 Modelli incrementali 2.3 Modelli evolutivi 2.4 Modelli agili 3. Comparazione dei modelli 4. Bibliografia
4 Generalità Lo studio del modello a cascata è importante perchè 1. è il modello più noto 2. l analisi delle varie fasi permette di descrivere delle attività che fanno parte di tutti i modelli di processo, anche se raggruppate e pianificate in modi diversi. (waterfall) prevede una successione di fasi consecutive. Ciascuna fase produce dei semilavorati (deliverable). I semilavorati sono documenti relativi al processo, oppure documentazione del prodotto e codice sorgente o compilato, che vengono ulteriormente elaborati dalle fasi successive.
5 Generalità Lo studio del modello a cascata è importante perchè 1. è il modello più noto 2. l analisi delle varie fasi permette di descrivere delle attività che fanno parte di tutti i modelli di processo, anche se raggruppate e pianificate in modi diversi. (waterfall) prevede una successione di fasi consecutive. Ciascuna fase produce dei semilavorati (deliverable). I semilavorati sono documenti relativi al processo, oppure documentazione del prodotto e codice sorgente o compilato, che vengono ulteriormente elaborati dalle fasi successive.
6 Generalità Lo studio del modello a cascata è importante perchè 1. è il modello più noto 2. l analisi delle varie fasi permette di descrivere delle attività che fanno parte di tutti i modelli di processo, anche se raggruppate e pianificate in modi diversi. (waterfall) prevede una successione di fasi consecutive. Ciascuna fase produce dei semilavorati (deliverable). I semilavorati sono documenti relativi al processo, oppure documentazione del prodotto e codice sorgente o compilato, che vengono ulteriormente elaborati dalle fasi successive.
7 Generalità Lo studio del modello a cascata è importante perchè 1. è il modello più noto 2. l analisi delle varie fasi permette di descrivere delle attività che fanno parte di tutti i modelli di processo, anche se raggruppate e pianificate in modi diversi. (waterfall) prevede una successione di fasi consecutive. Ciascuna fase produce dei semilavorati (deliverable). I semilavorati sono documenti relativi al processo, oppure documentazione del prodotto e codice sorgente o compilato, che vengono ulteriormente elaborati dalle fasi successive.
8 Caratteristiche - 1/3 Il software è sviluppato attraverso una successione lineare ordinata di fasi (stadi) di lavoro. Il numero, il contenuto e la denominazione delle fasi può variare da un organizzazione all altra, e da un progetto all altro. Specifica dei requisiti! Disegno sistema! Codifica! Testing! Messa in esercizio! Gestione e Manutenzione Ogni fase ha in input i semilavorati usciti dalla fase precedente e produce output che sono in ingresso alla fase successiva.
9 Caratteristiche - 1/3 Contemporaneamente a queste fasi, e nel corso di tutto il processo, si svolgono anche queste attività di supporto: gestione controllo di qualità documentazione
10 Caratteristiche - 2/3 Le fasi sono descritte in termini di: prodotti in ingresso alle attività e dai task che le compongono attività e compiti da svolgere prodotti in uscita dalle attività e dai task che le compongono responsabilità e ruoli riguardo le attività controlli da effettuare per validare input ed output dipendenze causali e temporali tra le attività documentazione da produrre
11 Caratteristiche - 3/3 Una fase inizia solo quando la precedente è stata completata; assenza feedback Le fasi partizionano il progetto: ogno fase serve ad uno scopo In ingresso ad ogni attività è un documento/prodotto proveniente dalla fase immediatamente precedente, che, una volta lavorato, è in input alla fase successiva.
12 Figura: (waterfall model)
13 Studio di fattibilità: caratteristiche Lo studio di fattibilità serve a stabilire se un dato prodotto può essere realizzato e se è conveniente realizzarlo. Lo studio di fattibilità deve accertare quali sono le possibili strategie per la sua realizzazione valutare la quantità di risorse necessarie stimare costi In base al risultato dello studio di fattibilità, il committente decide se firmare o no il contratto per la fornitura del software.
14 Studio di fattibilità: caratteristiche Il semilavorato prodotto dallo studio di fattibilità è un documento che dovrebbe contenere queste informazioni: o una descrizione del problema che deve essere risolto dall applicazione, in termini di obiettivi e vincoli; o un insieme di scenari possibili per la soluzione, sulla base di un analisi dello stato dell arte, cioè delle conoscenze e delle tecnologie disponibili; o le modalità di sviluppo per le alternative proposte, insieme a una stima dei costi e dei tempi richiesti.
15 Studio di fattibilità: problemi CASO 1 La rilevanza economica di questa fase può influenzare negativamente la qualità dello studio di fattibilità poichè il produttore di software, per non perdere il contratto, può sottovalutare i costi e le difficoltà della proposta, ovvero sopravvalutare le proprie capacità e risorse. Questi errori di valutazione rischiano poi di causare ritardi e inadempienze contrattuali, con perdite economiche per il fornitore o per il committente. CASO 2 A volte il committente paga lo studio di fattibilità, che in questo caso si può considerare un prodotto finito anche se il progetto iniziale cade. In questo caso lo studio di fattibilità è servito ad evitare il danno economico derivante dalla decisione di sviluppare un prodotto eccessivamente costoso o addirittura irrealizzabile.
16 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti Questa fase serve a capire e descrivere nel modo più completo e preciso possibile che cosa vuole il committente dal prodotto software.
17 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti La Raccolta ed analisi dei requisiti utente deve produrre una descrizione formale delle esigenze del cliente che il software deve soddisfare. La fonte principale dei requisiti sono i futuri utenti del software che deve essere sviluppato. Il metodo di raccolta principale sono le interviste o dei test svolti con l ausilio di prototipi. In questa fase deve essere definito un accordo (senza ambiguità) tra cliente e fornitore su cosa deve fare il software (funzionalità) sulle caratteristiche che dovrà avere su come il software dovrà essere utilizzato dall utente
18 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti La fase di analisi e specifica può essere suddivisa nelle sottofasi di definizione dei requisiti specifica dei requisiti specifica dei requisiti del software.
19 Le fasi - - Esempio 1/3 Definizione dei requisiti dell utente 1. L applicazione deve permettere la rappresentazione di file creati da altre applicazioni l elaborazione di file creati da altre applicazioni (detti file esterni)
20 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti - Esempio 2/3 Specifica dei requisiti dell utente 1.1 L applicazione deve permettere all utente di definire i tipi dei file da elaborare. 1.2 Ad ogni tipo di file corrisponde un programma ed una icona che viene usata per rappresentare il file. Se al tipo di un file non è associata alcuna icona, viene usata un icona default non associata ad alcun tipo. 1.3 L applicazione deve permettere all utente di definire l icona associata ai tipi di file esterni. 1.4 La selezione di un icona rappresentante un file esterno causa l elaborazione del file rappresentato, per mezzo del programma associato al tipo del file stesso.
21 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti - Esempio 3/3 Specifica dei requisiti del software L utente può definire i tipi dei file sia per mezzo di menù L utente può associare un programma esterno ad un tipo di file esterno sia per mezzo di finestre di dialogo L utente può associare un icona ad un tipo di file esterno per mezzo di una finestra di selezione grafica L applicazione deve comprendere una libreria di icone già pronte ed uno strumento grafico che permetta all utente di crearne di nuove La selezione di un icona rappresentante un file esterno può avvenire sia per mezzo del mouse che della tastiera.
22 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti Tipologia di requisiti da definire: Funzionali (ciò che il software deve fare, i servizi che eroga per ĺıutente). Descritti generalmente in termini di relazioni fra dati di ingresso e dati di uscita. Non funzionali (caratteristiche generali che dovrà avere il software, quali affidabilità, usabilità, prestazioni, portabilità in vari ambienti, ecc.). Tecnologici (le tecnologie da utilizzare per lo sviluppo, ad es, JAVA, UML, ecc ). Inversi (le operazioni che il software non deve compiere e che riguardano spesso la sicurezza).
23 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti Il prodotto tipico della fase di specifica dei requisiti è costituito dai seguenti documenti: Documento di Specifica dei Requisiti (DSR). È il fondamento di tutto il lavoro successivo, e, se il prodotto è sviluppato per un committente esterno, ha anche un valore legale poichè viene incluso nel contratto. Manuale Utente Descrive il comportamento del sistema dal punto di vista dell utente Piano di Test di Sistema Definisce come verranno eseguiti i test finali per convalidare il prodotto rispetto ai requisiti. Anche questo documento può avere valore legale, se firmato dal committente: il piano di test serve come piano di collaudo per l accettazione del sistema.
24 Le fasi - Raccolta ed analisi dei requisiti Il DSR della fase di specifica dei requisiti deve essere completo Deve contenere esplicitamente tutte le caratteristiche consistente Non deve contenere requisiti contraddittori. Può essere scritto usando un linguaggio formale, il linguaggio naturale o linguaggi semi-formali (naturali più diagrammi esplicativi, glossari ecc.).
Ingegneria del Software
Ingegneria del Software Introduzione e Concetti Fondamentali Porfirio Tramontana, 2009 Corso di Ingegneria del Software Slide 1 Riferimenti Ian Sommerville, Ingegneria del Software, Capitolo 1 Porfirio
DettagliCorso di Ingegneria del Software. Modelli di produzione del software
Corso di Ingegneria del Software a.a. 2009/2010 Mario Vacca mario.vacca1@istruzione.it 1. Concetti di base Sommario 2. 2.1 Modello a cascata 2.2 Modelli incrementali 2.3 2.4 Comparazione dei modelli 2.5
DettagliGestione dello sviluppo software Modelli Base
Università di Bergamo Dip. di Ingegneria gestionale, dell'informazione e della produzione GESTIONE DEI SISTEMI ICT Paolo Salvaneschi A4_1 V1.0 Gestione dello sviluppo software Modelli Base Il contenuto
DettagliCorso di Ingegneria del Software. Activity Diagram
Corso di Ingegneria del Software a.a. 2009/2010 Mario Vacca mario.vacca1@istruzione.it Diagrammi di attività Diagrammi di attività 1. La notazione 2. Uso dei diagrammi di attività 3. TOOL di supporto 4.
DettagliMetodologie e modelli di progetto
Metodologie e modelli di progetto Ingg. Francesco Gullo, Giovanni Ponti D.E.I.S Università della Calabria fgullo@deis.unical.it gponti@deis.unical.it 1 I Sistemi Informativi Un sistema informativo èun
DettagliSQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi:
SQL e linguaggi di programmazione L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: in modo interattivo col server attraverso interfacce o linguaggi ad hoc legati a particolari DBMS attraverso i
DettagliProblema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe.
Problema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe. 1) Comprendere il problema 2) Stabilire quali sono le azioni da eseguire per risolverlo 3) Stabilire la
DettagliModelli di Ciclo di Vita del Software (CVS)
Modelli di Ciclo di Vita del Software (CVS) Una morfologia dell organizzazione del lavoro nelle fabbriche del software: fasi della produzione, tipi di attività, collegamento ed interfacciamento, pianificazione,
DettagliIS Corso di Ingegneria del Software 1
Contenuti Analisi dei requisiti L attività di analisi Lo studio di fattibilità L analisi dei requisiti 2001 Corso di Ingegneria del Software Specifica dei requisiti V. Ambriola, G.A. Cignoni C. Montenegro,
DettagliProgettazione di basi di dati
Progettazione di basi di dati Sistemi Informativi L-B Home Page del corso: http://www-db.deis.unibo.it/courses/sil-b/ Versione elettronica: progettazionedb.pdf Sistemi Informativi L-B Progettazione di
DettagliUn linguaggio per la rappresentazione formale di vincoli su scenari d'uso
Un linguaggio per la rappresentazione formale di vincoli su scenari d'uso Relatore: Benedetto Intrigila Realizzato da: Postoronca Maxim Anno accademico: 2009/2010 Introduzione Introduzione Lo scopo della
DettagliIntroduzione. Sommario. Il software. Definizione di Ingegneria del software
Sommario Introduzione Leggere Cap. 1 Ghezzi et al. Definizione Nascita dell ingegneria del software Ruolo Relazione con altre discipline Introduzione 2 Il software Il software e` definito come: i programmi,
DettagliMateriale didattico. Sommario
Diploma Universitario in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software Docente: ing. Anna Rita Fasolino Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università degli Studi di Napoli Federico II
Dettagli3. Ciclo di Vita e Processi di Sviluppo
3. Ciclo di Vita e Processi di Sviluppo come posso procedere nello sviluppo? Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 3. Ciclo di Vita e Processi di
DettagliUML I diagrammi implementativi
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - UML I diagrammi implementativi E. TINELLI I diagrammi implementativi In UML 2.x esistono 3 tipi di
DettagliFondamenti VBA. Che cos è VBA
Fondamenti VBA Che cos è VBA VBA, Visual Basic for Application è un linguaggio di programmazione, inserito nelle applicazioni Office di Microsoft (Ms Word, Ms Excel, Ms PowerPoint, Visio). VBA è una implementazione
DettagliProgrammazione con Java
Programmazione con Java Realtà e sistemi informatici Scopo dell informatica Studiare e produrre tecnologie, tecniche e metodi per rappresentare il mondo reale mediante dati, informazioni e conoscenza che
DettagliTraduzione e interpretazione
Traduzione e interpretazione Parte dei lucidi sono stati gentilmente forniti dal Prof. Salza VII.1 Linguaggi di programmazione Linguaggi ad alto livello Maggiore espressività Maggiore produttività Migliore
DettagliLa Raccolta dei Requisiti. Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/2013
La Raccolta dei Requisiti Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/2013 Introduzione La raccolta dei requisiti è il processo della determinazione in forma testuale (anche grafica) di che cosa
DettagliAnalisi e Progettazione del Software
Analisi e Progettazione del Software La Fase di Elaborazione: Introduzione versione 1.0 G. Mecca Università della Basilicata mecca@unibas.it La Fase di Elaborazione: Introduzione >> Sommario Sommario Il
DettagliWeb Application Engineering
Web Application Engineering analisi del dominio cristian lucchesi IIT-CNR Pescara, 15-16 Maggio 2007 Alei Ud A 1 Analisi del dominio l'obiettivo è di arrivare alla definizione sufficientemente rigorosa
DettagliIntroduzione ai casi d uso
Introduzione ai casi d uso versione 16 marzo 2009 http://www.analisi-disegno.com Introduzione ai casi d uso Pag. 1 Obiettivo di questa introduzione fornire elementi di base sui casi d uso fornire indicazioni
DettagliFasi di revisione del progetto
Fasi di revisione del progetto Revisione dei requisiti (comunicazione e pianificazione) Revisione della specifica architetturale Revisione della codifica e collaudo Accettazione (esame finale) Documentazione
DettagliCorso di Matematica per la Chimica. Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a
Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 2013-14 Programmi Un elaboratore riceve dei dati in ingresso, li elabora secondo una sequenza predefinita di operazioni e infine restituisce il risultato sotto forma
DettagliBasi di Dati. Progettazione di una Base di Dati. Progettazione di una Base di Dati
Basi di Dati Cosa vuol dire progettare una base di dati? Il DBMS non va progettato il DBMS si acquista o esiste già è impossibile pensare di sviluppare un DBMS anni di sviluppo necessità di elevate competenze
DettagliModelli di processo. Marina Zanella - Ingegneria del Software Processo 1
Modelli di processo Ciclo di vita di un prodotto sw = tutte le fasi che accompagnano tale prodotto dal concepimento dell idea dello stesso fino al suo ritiro Modello di processo = tentativo di organizzare
DettagliIntroduzione alla programmazione
Introduzione alla programmazione Risolvere un problema Per risolvere un problema si procede innanzitutto all individuazione Delle informazioni, dei dati noti Dei risultati desiderati Il secondo passo consiste
Dettagli4. Qualità. un concetto molte sfaccettature. Andrea Polini. Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica
4. Qualità un concetto molte sfaccettature Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 4. Qualità 1 / 23 Sommario 1 Tipiche Qualità del Processo (Ingegneria
DettagliCorso di Informatica. Problemi ed algoritmi. Ing Pasquale Rota
Corso di Problemi ed algoritmi Ing Pasquale Rota Argomenti Problemi ed algoritmi Proprietà degli algoritmi Pseucodice Diagrammi di flusso Problemi ed algoritmi - Ing. Pasquale Rota 2 Proprietà degli algoritmi
DettagliPiano di Testing. Fontolan Federico Giacomazzi Andrea Yoshida Kotono Rosada Fabio
Piano di Testing Fontolan Federico 854230 Giacomazzi Andrea 854522 Yoshida Kotono 853696 Rosada Fabio 851772 February 3, 2017 Indice 1 Introduzione 2 2 Requisiti 2 3 Fase e gerarchia di Test 3 3.1 Unit
DettagliAnalisi e specifica dei requisiti
Analisi e specifica dei requisiti Processo che stabilisce i servizi che il committente richiede al sistema da sviluppare ed i vincoli con cui lo si utilizzera` e sviluppera` Requisiti funzionali o non
DettagliProgramma operativo Regione Lombardia/Ministero del Lavoro/Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 3 Misura C3
Programma operativo Regione Lombardia/Ministero del Lavoro/Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 3 Misura C3 Progetto ID 24063 Moduli e contenuti professionalizzanti inseriti nei corsi di laurea e diplomi universitari
DettagliIngegneria del Software 3. Analisi dei requisiti. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15
Ingegneria del Software 3. Analisi dei requisiti Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 l attività di analisi Studiare e definire il problema da risolvere Per identificare il prodotto
Dettagli2. Modellazione dei casi d uso
2. Modellazione dei casi d uso Andrea Polini Laboratorio di Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Laboratorio di Ingegneria del Software) 2. Modellazione dei casi d uso 1 / 20 Sommario
DettagliProgrammazione Orientata agli Oggetti. Emilio Di Giacomo e Walter Didimo
Programmazione Orientata agli Oggetti Emilio Di Giacomo e Walter Didimo Una metafora dal mondo reale la fabbrica di giocattoli progettisti Un semplice giocattolo Impara i suoni Dall idea al progetto Toy
DettagliTecnico in meteo-climatologia operativa
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Area professionale Sottoarea professionale Descrizione Tecnico in meteo-climatologia
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di informatica Processo Sviluppo e gestione di prodotti e servizi informatici Sequenza di
DettagliConcetti di Base sulla Programmazione. Prof.Ing.S.Cavalieri
Concetti di Base sulla Programmazione Prof.Ing.S.Cavalieri 1 La Programmazione Dato un problema INFORMATICO, programmare significa: Definire i dati in ingresso e il risultato che si vuole raggiungere Definire
DettagliREGIONE BASILICATA UFFICIO S. I. R. S.
UFFICIO S. I. R. S. Modellazione dati Id Base Dati CONTROLLO DEL DOCUMENTO APPROVAZIONI Redatto da: Approvato da: Data Autore Ing. Vincenzo Fiore VARIAZIONI Versione prec. Data Autore Paragrafi modificati
DettagliNORME PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI FABBRICAZIONE E CONTROLLO (PFC)
Pag. 1 / 7 NORME PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI FABBRICAZIONE E CONTROLLO (PFC) Il presente documento è di proprietà intellettuale della società ENEL DISTRIBUZIONE S.p.A.; ogni riproduzione o divulgazione
DettagliProgramma del corso. Elementi di Programmazione. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Architettura del calcolatore
Programma del corso Introduzione agli algoritmi Rappresentazione delle Informazioni Architettura del calcolatore Reti di Calcolatori Elementi di Programmazione Algoritmi e programmi Algoritmo Sequenza
DettagliLezione 6 Introduzione al C++ Mauro Piccolo
Lezione 6 Introduzione al C++ Mauro Piccolo piccolo@di.unito.it Linguaggi di programmazione Un linguaggio formale disegnato per descrivere la computazione Linguaggi ad alto livello C, C++, Pascal, Java,
DettagliCorso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Ingegneria del software. Processo software. Marina Mongiello. il processo
Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Ingegneria del Processo Sommario 1. Prodotto e processo 2. Ciclo di vita del 3. Modelli del processo di sviluppo 1. Modelli a processo prescrittivo 2.
DettagliLA PROGETTAZIONE DELLA BASE DI DATI. la progettazione della base di dati 1
LA PROGETTAZIONE DELLA BASE DI DATI la progettazione della base di dati 1 Il progetto della base di dati si inserisce nel: Ciclo di vita del sistema informativo comprendente in generale le seguenti attività:
DettagliUML come abbozzo. Introduzione all UML. UML come linguaggio x programmi. UML come progetto dettagliato
Introduzione all UML UML come abbozzo UML - Unified Modeling Language E una famiglia di notazioni grafiche per la modellazione visuale del software Modellazione: rappresentazione di elementi che corrispondono
DettagliLez. 5 La Programmazione. Prof. Salvatore CUOMO
Lez. 5 La Programmazione Prof. Salvatore CUOMO 1 2 Programma di utilità: Bootstrap All accensione dell elaboratore (Bootsrap), parte l esecuzione del BIOS (Basic Input Output System), un programma residente
DettagliModulo 16. Introduzione ai Design Patterns. Tutte le case assolvono alla medesima funzione: offrire uno spazio abitativo
Modulo 16 Introduzione ai Design Patterns Partiamo da un analogia Obiettivo: costruire una casa. Tutte le case sono simili, ma non uguali, cioè: Tutte le case assolvono alla medesima funzione: offrire
DettagliCorso di Ingegneria del Software. Introduzione al corso
Corso di Ingegneria del Software a.a. 2009/2010 Mario Vacca mario.vacca1@istruzione.it I periodi 1. Anni 50: Software Engineering come Hardware Engineering 2. Anni 60: Code&Fix 3. Anni 70: Il modello Waterfall
DettagliPiano dei Test e Collaudo del software Titolo Documento
Controllo delle copie Il presente documento, se non preceduto dalla pagina di controllo identificata con il numero della copia, il destinatario, la data e la firma autografa del Responsabile della Documentazione,
DettagliImpostazioni progettuali dello stabilimento
Impianti industriali Unità 1 Impostazioni progettuali dello stabilimento Impostazioni progettuali dello stabilimento Studio del mercato e del prodotto Ubicazione di un impianto industriale Impianti generali
DettagliNEGOZIO ELETTRONICO. Premesse e Funzionalità
NEGOZIO ELETTRONICO Premesse e Funzionalità Indice INTRODUZIONE AL NEGOZIO ELETTRONICO... 3 PERCHÉ IL NEGOZIO ELETTRONICO...3 A CHI È RIVOLTO...3 COSA OFFRONO LE CONVENZIONI DELLE CENTRALE ACQUISTI...3
DettagliUnità di apprendimento 6. Dal problema al programma
Unità di apprendimento 6 Dal problema al programma Unità di apprendimento 6 Lezione 1 Conosciamo gli algoritmi e i linguaggi In questa lezione impareremo: cos è un problema come affrontarlo come descrivere
DettagliMODULO 1. Prof. Onofrio Greco. Prof. Greco Onofrio
ECDL MODULO 1 Prof. Onofrio Greco Modulo 1 Concetti di base dell ICT Modulo 2 Uso del Computer e Gestione dei File Modulo 3 - Elaborazione testi Modulo 4 Foglio Elettronico Modulo 5 Uso delle Basi di Dati
DettagliIntroduzione alla programmazione strutturata
FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Prof. ELIO TOPPANO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Introduzione alla programmazione strutturata 2001 Pier Luca Montessoro, Elio
DettagliProgetti di ricerca: cenni metodologici. Alessandro Tuccio Provincia Autonoma di Trento Servizio Università e ricerca scientifica
Progetti di ricerca: cenni metodologici Alessandro Tuccio Provincia Autonoma di Trento Servizio Università e ricerca scientifica 1 Di cosa parliamo oggi? Definizione di progetto Il triangolo dei vincoli
DettagliREGIONE PUGLIA P.O.R. PUGLIA Misura 1.5 Azione 1 - Costruzione del Sistema Informativo Pugliese dell Ambiente (SIPA )
MODALITÀ DI COLLAUDO Regione Puglia Modalità di collaudo Pag. 1 / 5 1. Premessa Il presente documento descrive le modalità di collaudo della fornitura per la Costruzione del Sistema Informativo Pugliese
DettagliProgetto sito web Gigli Elisa
Progetto sito web Gigli Elisa 1 Progetto sito web Indice Introduzione Progetto e Project Management PMBOK o PROJECT CHARTER WBS o o PDM Lista delle attività Matrice delle responsabilità Diagramma di Gantt
DettagliPROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI. Fasi e relativi approcci
PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI Fasi e relativi approcci OBIETTIVI 1. Descrivere un approccio generale per pianificare e impostare il progetto di un S.I. 2. Identificare i passi fondamentali 3. Illustrare
DettagliOggetto Progetto Responsabile di progetto GESTIONE DELLA MODIFICA
DIREZIONE EMITTENTE Oggetto Progetto Responsabile di progetto GESTIONE DELLA MODIFICA RICHIESTA DI MODIFICA Cliente richiedente Documento di riferimento (eventuale) Data della richiesta Data di scadenza
DettagliAcquisizione di prodotti e servizi Parte 2
Università di Bergamo Dip. di Ingegneria gestionale, dell'informazione e della produzione GESTIONE DEI SISTEMI ICT Paolo Salvaneschi A5_2 V1.0 Acquisizione di prodotti e servizi Parte 2 Il contenuto del
DettagliDESCRIZIONE. del brevetto per invenzione industriale dal titolo: METODO PER ASSOCIARE UNA IMMAGINE A UNA SEQUENZA DI
DESCRIZIONE del brevetto per invenzione industriale dal titolo: METODO PER ASSOCIARE UNA IMMAGINE A UNA SEQUENZA DI PRESSIONI DI TASTI INSERITA TRAMITE UNA TASTIERA 1) ANGUSTI GIULIO di nazionalità italiana
DettagliElementi di programmazione
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2003/04 Elementi di programmazione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Stefano Ferrari Università
DettagliContenuto del documento: Premessa...3 Principi Generali...3 Approccio Metodologico...3 Applicazione del Modello...5 Struttura del Modello...5 Definizi
Ordine degli ingegneri della provincia di Modena Regolamento per la tutela e la valorizzazione della professione di Ingegnere Informatico - ALLEGATO 1 - Versione 2.0 Allegato I - Regolamento Informatica
DettagliCorso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a
Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a. 2012-2013 Laboratorio 31B Esercitatori : Ing. G. Laboccetta Dott.ssa V. Policicchio Progetto Didattico Durante le lezioni saranno realizzate tutte le fasi
DettagliStato dell arte sulle tecniche di testing di Sistemi Embedded
tesi di laurea Anno Accademico 2011/2012 relatore Ch.mo prof. Porfirio Tramontana candidato Alfonso Cutolo Matr. 041/3068 Obiettivi Facoltà di Ingegneria Obiettivi Ordinare e descrivere in maniera metodologica
DettagliPratiche di XP [Beck] Extreme Programming (XP) Story Card. Gioco di pianificazione
Extreme Programming (XP) Pratiche di XP [Beck] Principi di XP Avere feedback rapidamente Assumere la semplicità Cambiamenti incrementali Supportare i cambiamenti Produrre lavoro di qualità Gioco di pianificazione
DettagliTesi di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica REALIZZAZIONE DI UN APPLICATIVO PER LA GESTIONE DI FOGLI DI LAVORO INTEGRATO IN OUTLOOK 2010
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Informatica Tesi di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica REALIZZAZIONE DI UN APPLICATIVO PER LA GESTIONE DI FOGLI
DettagliIl PROCESSO UNIFICATO
Corsi di laurea triennale in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del software Il PROCESSO UNIFICATO Modellazione ed Implementazione di un Sistema Software per la gestione informatizzata di un ristorante
DettagliCorso di Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione
Corso di Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione Anno Accademico Francesco Tortorella Linguaggi di programmazione Un calcolatore basato sul modello di von Neumann permette l esecuzione di
DettagliObblighi di controllo dei Fornitori esterni. Rischio tecnologico
Obblighi di dei Fornitori esterni Rischio tecnologico Area di 1. Gestione obsolescenza Garantire continue disposizioni di supporto Il Fornitore deve tempestivamente avvisare Barclays quando viene a conoscenza
DettagliIntroduzione ai casi d uso. Iolanda Salinari
Introduzione ai casi d uso Iolanda Salinari Dai requisiti ai casi d uso definire gli obiettivi gli obiettivi del committente derivano da una o più esigenze di cambiamento funzionale e/o organizzativo e/o
DettagliConcetti Introduttivi. Il Computer
Concetti Introduttivi Il Computer Introduzione Informazione Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere Messaggio Tutto ciò che porta
DettagliLez. 8 La Programmazione. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1
Lez. 8 La Programmazione Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1 Dott. Pasquale De Michele Dott. Raffaele Farina Dipartimento di Matematica e Applicazioni Università di Napoli
DettagliRappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart)
Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart) Questo tipo di rappresentazione grafica degli algoritmi, sviluppato negli anni 50, utilizza una serie di simboli grafici dal contenuto evocativo
DettagliRelease MOVIO SCMS. Versione Tutorial. Commenti Dichiarazione di copyright
Titolo Tutorial MOVIO: Pagetype Imagehotspot Release MOVIO SCMS 1.00 Versione Tutorial 1.00 Data 16/02/14 Autori e affiliation Rubino Saccoccio (Gruppometa) Commenti Dichiarazione di copyright Abstract
DettagliVerifica e validazione: introduzione
: introduzione Contenuti : introduzione 2001-9 Corso di Ingegneria del Software V. Ambriola, G.A. Cignoni, C. Montangero, L. Semini Con aggiornamenti di: T. Vardanega (UniPD) Dipartimento di Informatica,
DettagliIntroduzione agli Algoritmi 4. Problemi. Dal Problema alla Soluzione
Sommario Problemi e soluzioni Definizione informale di algoritmo e esempi Proprietà degli algoritmi Input/Output, Variabili Algoritmi senza input o output 1 2 Problema Definizione (dal De Mauro Paravia):
DettagliPIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI
PIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI ATTIVITA CHE ESAMINEREMO: 1. ANALISI PRELIMINARE identificazione problema / opportunita analisi di utenti, fabbisogni, requisiti, obiettivi, ecc. DOCUMENTO
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Medica. Compressione dati
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Medica Compressione dati Compressione dei dati Il processo di compressione consiste nell effettuare codifiche
DettagliCiclo di vita di un sistema informativo
Ciclo di vita di un sistema informativo 1) Studio di fattibilità definire, in maniera per quanto possibile precisa, i costi delle varie alternative possibili stabilire le priorità di realizzazione delle
DettagliAutomatic generation of test cases
Tecniche Automatiche per la Correttezza del Software 2016/2017 Automatic generation of test cases Prof. Salvatore La Torre Alessandro Sacco Overview Testing Manual Testing vs Automated Testing Generazione
DettagliModelli Matematici Ambientali 1. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 13/03 A.A.
Modelli Matematici Ambientali 1 Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 13/03 A.A. 2014/2015 Ottava lezione piano di lavoro Considerazioni teoriche su: usi dei modelli,
DettagliPianificazione e sviluppo SIT. Corso: Progettazione di SIT. Lezione 1: Corso: Progettazione di SIT. Progettazione SIT
Progettazione SIT Giorgio Ghelli Corso: Progettazione di SIT Argomenti delle lezioni Pianificazione e sviluppo di SIT Analisi dei requisiti Rassegna sorgenti dati e strumenti Modellazione concettuale Modellazione
DettagliLEZIONE 4. Hardware (periferiche) Software (algoritmi)
LEZIONE 4 Hardware (periferiche) Software (algoritmi) Prof. Valle Prof. Folgieri Lez4 Hardware e Software 1 PERIFERICHE DI INPUT E DI OUTPUT Periferiche di INPUT: Tastiera Mouse Trackball, touch pad, joystick
DettagliScrivere il software. Scrivere il software. Interprete. Compilatore e linker. Fondamenti di Informatica
FODAMETI DI IFORMATICA Prof. PIER LUCA MOTESSORO Prof. ELIO TOPPAO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Introduzione alla programmazione strutturata 2001 Pier Luca Montessoro, Elio Toppano
DettagliIL PROCESSO di PROGETTAZIONE
IL PROCESSO di PROGETTAZIONE In questa lezione vedremo: Ruolo della modellazione nella comunicazione tipi di modello nel progetto I modelli del prodotto Interpretazione delle informazioni del progetto
DettagliEMISSIONE DELL OFFERTA E RIESAME DEL CONTRATTO Rev. 00 del 11/11/08
P-32-01 1 DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2 SCOPO La presente Procedura ha lo scopo di definire come devono essere svolte tutte le attività relative all acquisizione e gestione
DettagliIS Corso di Ingegneria del Software 1
Contenuti Qualità del software Qualità e gestione della qualità Qualità di prodotto 2001-4 Corso di Ingegneria del Software Modelli della qualità del software V. Ambriola, G.A. Cignoni, C. Montangero,
DettagliAXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori
AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo organizzazione strutturata dei calcolatori I livelli I calcolatori sono progettati come una serie di livelli ognuno dei quali si basa sui livelli
DettagliCICLO DI VITA DEL PROGETTO
Minimaster in PROJECT MANAGEMENT CICLO DI VITA DEL PROGETTO Giovanni Francesco Salamone COMPETENZE TECNICHE CICLO DI VITA DEL PROGETTO ( ICB 3 - Elemento 1.11 ) Giovanni Francesco Salamone Ottobre 2009
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO. Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati
DettagliIngegneria del Software. Simulazione Prova parziale del 24/4/2015
Cognome Nome Matricola Ingegneria del Software Simulazione Prova parziale del 24/4/2015 Durata: 1h 30' Esercizio 1. Descrivere il seguente diagramma UML di attività, rappresentante la procedura di analisi
DettagliLA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE
LA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE OBIETTIVI Richiamare elementi di organizzazione Chiarire perché l informazione è chiave in qualsiasi organizzazione Evidenziare la relazione tra organizzazione,
DettagliLA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI
CLAUDIO NIDASIO LA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI Parte 1: Il contesto organizzativo di progetto Parte 2: La pianificazione strutturale del progetto ESERCITAZIONE Obiettivi dell esercitazione Obiettivo dell'esercitazione
DettagliTEORIE E TECNICHE PER LA COMUNICAZIONE DIGITALE
TEORIE E TECNICHE PER LA COMUNICAZIONE DIGITALE Riccardo Dondi Dipartimento di Scienze dei linguaggi, della comunicazione e degli studi culturali Università degli Studi di Bergamo Informazione sul corso
DettagliLINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RELAZIONE FINALE del PROGETTO STRADALE. I.S.IS. Buonarroti - Fossombroni SETTORE TECNOLOGICO
I.S.IS. Buonarroti - Fossombroni SETTORE TECNOLOGICO Costruzioni, ambiente e territorio Tecnologia del legno nelle costruzioni Prof. Fabrizio Martini Docente di laboratorio edilizio e topografia ISIS Buonarroti
DettagliPROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE
PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CLASSE SECONDA D PROGRAMMARE = SPECIFICARE UN PROCEDIMENTO CAPACE DI FAR SVOLGERE AD UNA MACCHINA UNA SERIE ORDINATA DI OPERAZIONI AL
DettagliMODULO 07. La soluzione dei problemi mediante gli algoritmi
MODULO 07 La soluzione dei problemi mediante gli algoritmi MODULO 07 Unità didattica 02 Impariamo a fare i diagrammi a blocchi In questa lezione impareremo: come descrivere l algoritmo risolutivo utilizzando
DettagliLA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE
LA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE OBIETTIVI Richiamare elementi di organizzazione Chiarire perché l informazione è chiave in qualsiasi organizzazione Evidenziare la relazione tra organizzazione,
DettagliIl nuovo riuso. L Innovazione in Campania
L Innovazione in Campania Risultati e sviluppi futuri degli Accordi di Programma Quadro per l e-government e la Società dell Informazione ] 22 maggio 2009 Il Maurizio Coppola Regione Campania - Dirigente
Dettagli