REGOLAMENTO DELL ATTIVITA NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
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- Bruno Martinelli
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII DI VAL BREMBILLA VIA VALLETTA, VAL BREMBILLA (BG) TEL/FAX Cod. Fisc Cod. Mecc. BGIC83000L sito: bgic83000l@istruzione.it REGOLAMENTO DELL ATTIVITA NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI Approvato con deliberazione del Consiglio di Istituto n. 4 del 27/06/2012 Aggiornato in data 05/02/2016 con delibera n. 16/3 e revisionato, a seguito dell emanazione del D.Lgs n. 50/2016, con delibera n. 41/5 del 27/06/2016
2 IL CONSIGLIO DI ISTITUTO VISTE le norme sull autonomia delle istituzioni scolastiche previste dalla Legge 59/97, dal D. Lgs. 112/98 e dal DPR 275/99; VISTO l art. 33, 2 comma, del D.I. n. 44 del 1/2/2001 con il quale viene attribuita al Consiglio d Istituto la competenza a determinare i criteri e limiti per lo svolgimento dell attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico; VISTO il nuovo regolamento di contabilità generale dello Stato di cui alla Legge 94/97 D.Lgs. 296/97; VISTO il D.Lgs. 165/2001 modificato dal D. Leg.vo 150/2009 di attuazione della Legge 15 del ; VISTA la legge 241/90 modificata e integrata dalla legge 15/2005; VISTO il nuovo codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 50/2016; CONSIDERATI anche gli obblighi concernenti la tracciabilità finanziaria nelle procedure di gestione in economia (Legge 13/08/2010 n 136 e successive modifiche); RITENUTO di dover individuare l oggetto ed i limiti di spesa con riguardo alle specifiche esigenze dell Istituto in base alle quali ammettere il ricorso al sistema di effettuazione delle spese per l acquisizione in economia di beni e servizi; nella seduta del 27/06/2012 con delibera n. 4 ha adottato, successivamente aggiornato in data 05/02/2016 con delibera n. 16 e rivisto in funzione dell emanazione del nuovo codice dei contratti e degli appalti pubblici, D.Lgs n. 50/2016 con deliberazione del Consiglio d Istituto N. 41/5 del 27 giugno 2016, REVISIONA il regolamento per lo svolgimento dell attività negoziale nei termini che seguono. ART. 1 - PRINCIPI E AMBITI DI APPLICAZIONE - 1. L'istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l acquisto di beni e/o per la fornitura di servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico, nonché la realizzazione di specifici progetti. Il Dirigente Scolastico svolge l attività negoziale nel rispetto delle deliberazioni del Consiglio d Istituto assunte ai sensi dell art.33 del D.I. n L attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza, tempestività, correttezza, concorrenzialità e pubblicità. 3. Ove i principi indicati pregiudichino l economia e l efficacia dell azione, nonché il perseguimento degli obiettivi dell Istituto, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del sistema ritenuto più congruo, nel rispetto delle norme vigenti. 4. Il presente regolamento disciplina il sistema delle procedure per l acquisizione in economia di forniture di beni e servizi da parte dell istituzione scolastica nell ambito delle disponibilità finanziarie previste nel Programma Annuale deliberato dal Consiglio di Istituto, per importi di spesa sino a ,00 Euro (IVA esclusa). 5. Le spese in economia sono quelle sostenute l esecuzione di lavori e per l acquisizione di servizi e forniture di beni, individuate nel successivo art. 6 e 7. ART. 2 - ACQUISTO, APPALTI e FORNITURE Le disposizioni del presente Regolamento sono redatte a norma del Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016 che, per servizi o forniture inferiori a quarantamila euro, consentono l'affidamento diretto da parte del Responsabile Unico del Procedimento (RUP). 2. Tuttavia, il Dirigente Scolastico, per importi di spesa oltre ,00 e fino a (IVA esclusa) richiede, con procedura informale, preventivi ad almeno 3 ditte ai sensi art. 34 D.I. n. 44 1/2/2001 e per importi di spesa da (IVA esclusa) fino a ,00 (IVA esclusa) pur in assenza di un obbligo giuridicamente rilevante, al fine di salvaguardare i canoni basilari del Codice e delle direttive europee, assicurando il perseguimento del miglior rapporto qualità-prezzo e, nel contempo, garantendo la snellezza operativa dell azione amministrativa, richiede, con procedura informale o negoziata, preventivi ad almeno 5
3 operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato. Per quanto concerne l affidamento di viaggi e visite d istruzione si effettuerà con procedura informale richiedendo preventivi ad almeno 5 operatori economici, con sede nel raggio di circa 20/25 KM dalla sede dell Istituto, secondo un elenco di operatori ai quali è già stato affidato l incarico e che abbiano offerto le necessarie garanzie in ordine alla sicurezza, puntualità e qualità del servizio. Ogni anno, il consiglio d istituto, nell ultima riunione di giugno, sulla base delle relazioni prodotte dai docenti responsabili del viaggio, effettua la valutazione delle ditte alle quali sono stati assegnati i contratti ed eventualmente procede alla sospensione o all esclusione dall elenco dell operatore che non ha offerto un sufficiente livello qualitativo del servizio e, nella riunione successiva, propone di integrare l elenco con altro operatore. L affidamento dei servizi di trasporto alle ditte si realizza attraverso una comparazione dei costi, offerta economicamente più vantaggiosa, riferita ad ogni singolo viaggio, nel rispetto del principio di economicità. 3. E fatta salva l adesione al sistema convenzionale previsto dall art.26 della Legge n. 488 del 23/12/1999 e successive modifiche e integrazioni (CONSIP). A tal proposito la L. n. 488/1999 Art. 26, commi 3 e 3 bis prevede che: le amministrazioni pubbliche possono fare ricorso alle convenzioni Consip o altrimenti, per beni e servizi comparabili con quelli oggetto delle medesime convenzioni, possono utilizzarne il parametro qualità/prezzo come soglia massima per gli acquisti eseguiti al di fuori della piattaforma Consip, anche quando vengono utilizzate procedure telematiche. 4. Per importi di spesa fino a 2.000,00 (IVA esclusa), il Dirigente Scolastico ricorrerà all affidamento diretto a un unico fornitore, ai sensi dell art. 34 del D.I. 1 febbraio 2001 n.44. ART. 3 - ATTIVITA CONTRATTUALE - L attività contrattuale spetta al Dirigente Scolastico il quale, ai fini delle connesse procedure, a norma dell art. 10 del Decreto Legislativo sopra citato, assume la qualifica di Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) con gli obblighi in esso previsti, per la individuazione delle ditte e la scelta dei preventivi di spesa che dovranno essere acquisiti per l eventuale sottoscrizione dei contratti e/o la lettera di ordinazione del materiale. Il Dirigente Scolastico si avvale dell attività istruttoria del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. ART. 4 Nessuna acquisizione di beni e servizi può essere artificiosamente frazionata. ART. 5 - LAVORI ESEGUITI IN ECONOMIA - Possono essere eseguiti mediante la procedura in economia, secondo gli importi finanziati indicati all art. 2, i seguenti lavori: lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell istituto scolastico; lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, etc.; lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente gare pubbliche; lavori necessari per la compilazione di progetti per l accertamento della staticità di edifici e manufatti; lavori finanziati da interventi approvati nell ambito del PON Per la Scuola: Competenze e Ambienti per l apprendimento per un importo superiore a ,01 e fino a ,00. ART. 6 - BENI E SERVIZI ACQUISTABILI IN ECONOMIA -
4 Possono essere acquisiti mediante la procedura in economia, secondo gli importi finanziati indicati all art. 2, i seguenti beni e servizi: materiali d ufficio, di cancelleria, registri e stampati; materiale sanitario, igienico sanitario e attrezzature di pulizia per i locali scolastici; vestiario da lavoro; prodotti hardware e software e materiale di consumo informatico; mobili, arredi e altre attrezzature d ufficio; attrezzature, strumenti, e materiale didattico; attrezzature, e materiale didattico per alunni diversamente abili; libri, periodici e pubblicazioni; acquisto e manutenzione di fotocopiatrici, stampanti, fax, personal computer, macchine d ufficio in genere, e laboratori multimediali; servizi di tipografia e stampa; servizi di organizzazione di convegni e conferenze; partecipazione a reti di scuole e consorzi servizi di assicurazione; servizi di agenzie di viaggio per viaggi di istruzione; servizi di autotrasporto per visite guidate; servizi per i corsi di formazione del personale; servizi di ristorazione, distributori automatici; servizi sicurezza e privacy; servizi medico-sanitarie; servizi bancari, postali e telegrafici; servizi di noleggio macchinari o altri beni; servizi di assistenza software e hardware; servizi di collaborazione, esperti esterni; beni e servizi finanziati da interventi approvati nell ambito del PON Per la Scuola: Competenze e Ambienti per l apprendimento per un importo superiore a ,01 e fino a ,99; altri servizi o forniture ART. 7 - PROCEDURE - Gli acquisti avranno luogo secondo le seguenti procedure: A. PROCEDURA DI SELEZIONE PER AFFIDAMENTO DIRETTO Spese sino a 2.000,00 (IVA esclusa) mediante ricorso all affidamento diretto a un unico fornitore, ai sensi dell art. 34 del D.I. 1 febbraio 2001, n. 44. Si derogherà al principio di rotazione di cui all art. 4, nel caso non sia possibile acquistare da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell Istituto perché la ditta è titolare di marchio o produce il prodotto desiderato (c.d. caso dell unico fornitore che legittima la trattativa diretta con l unico fornitore). Nel caso di materiale didattico, è indispensabile acquisire la dichiarazione del docente interessato. B. PROCEDURA DI SELEZIONE INFORMALE O PROCEDURA NEGOZIATA Spese superiori a 2.000,00 (IVA esclusa) e sino a ,00 (IVA esclusa) mediante procedura informale o negoziata. Procedura: 1. Il Dirigente Scolastico emette apposita determina per l indizione della procedura concernente gli acquisti da effettuare; 2. Il DSGA, il quale si avvale del referente degli acquisti, procede all indagine di mercato per l individuazione degli operatori economici, formalizza la richiesta di preventivo e ne cura l invio a mezzo fax, , raccomandata R.R. o tramite PEC;
5 3. Criteri di scelta che saranno utilizzati per l aggiudicazione: a. offerta economicamente più vantaggiosa, che tenga conto, oltre al prezzo, di altri fattori quali: l assistenza, la qualità, la garanzia, la funzionalità e l affidabilità o altri criteri stabiliti dal mercato b. miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni specifiche e qualora non sia indicato nella richiesta dell Istituto. 4. La lettera di invito indicherà: a. l oggetto della prestazione b. le caratteristiche tecniche e la qualità del bene o del servizio richiesto c. il criterio di aggiudicazione d. i termini e la modalità di fornitura del bene o del servizio e. le eventuali garanzie richieste f. i termini di pagamento g. le penalità h. la richiesta di comunicazione degli estremi del conto corrente dedicato, ai sensi dell art. 3 della legge n. 136/2010, mediante autocertificazione resa ai sensi e per gli effetti DPR 445 del 28 dicembre 2000 e s.m.i. i. quant altro ritenuto necessario per meglio definire la natura del bene o della prestazione richiesta. 5. L offerta, salvo diversa disposizione contenuta nella lettera di invito, può essere consegnata a mano, mediante fax o per posta elettronica entro il termine indicato nella richiesta di preventivo. 6. Il Dirigente può ritenere valida la procedura anche qualora pervenga una sola offerta. 7. Il referente degli acquisti riceve le offerte e predispone il prospetto comparativo da sottoporre al Dirigente per l aggiudicazione. 8. Il Dirigente Scolastico comunica l affidamento all aggiudicatario. E fatto salvo l esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura e della graduatoria nei limiti di cui alle Leggi 7/8/1990 n. 241 e 31/12/1996 n. 675 e successive modifiche e integrazioni. ART. 8 - MINUTE SPESE - 1. Nella predisposizione del Programma Annuale, il Consiglio d Istituto delibera, per l esercizio finanziario di riferimento, l ammontare del fondo che deve essere assegnato al Direttore S.G.A. per le minute spese. 2. L attività negoziale inerente la gestione del fondo per le minute spese è di competenza del D.S.G.A. ai sensi dell art. 32 del D.I. n. 44/2001. Per tali attività non sussiste obbligo di richiesta del CIG: 3. A carico del fondo, il D.S.G.A. può eseguire i pagamenti relativi alle seguenti spese, contenute di volta in volta nel limite massimo di 50,00: a) postali; b) telegrafiche; c) carte e valori bollati; d) occasionale acquisto di quotidiani, riviste, periodici; e) materiale di consumo per le esercitazioni degli alunni; f) materiale d ufficio e di cancelleria; g) materiale igienico e di pulizia; h) duplicazione chiavi armadi o locali scolastici; i) stampe e rilegature; j) piccole riparazioni e manutenzioni delle attrezzature tecniche, informatiche, fotocopiatrici, stampanti e macchine d ufficio;
6 k) altre piccole spese urgenti di carattere occasionale. 4. Le spese corredate dal buono di pagamento firmato dal D.S.G.A. vengono documentate con fattura quietanzata, scontrino fiscale o ricevuta di pagamento su C/C postale. Il D.S.G.A. provvede alla registrazione cronologica delle spese. 5. A chiusura dell esercizio finanziario, viene effettuato, se necessario, il reintegro al D.S.G.A. della somma occorrente al ripristino originario del fondo e, questi immediatamente provvede, mediante emissione di apposita reversale, a versare l importo dell intero fondo assegnatogli all inizio dell esercizio finanziario nel Programma Annuale dell Istituzione Scolastica. Copia del presente regolamento è pubblicata sul sito internet dell Istituto. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Franco Ambrosi)
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