LE VACCINAZIONI PER LA VITA:
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- Dino Romani
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1 Corso FAD Modulo 1 15 crediti ECM LE VACCINAZIONI PER LA VITA: accompagnare le vaccinazioni del bimbo
2 Il cittadino medio non può decidere da solo se vaccinarsi o no. (Fausto Francia) 1 CAPITOLO: PERCHÉ VACCINARE?
3 Indice argomenti: 1. La storia delle vaccinazioni 2. I principali vaccini per l infanzia: 2.1 Il vaccino esavalente: anti difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae b, polio 2.2 Il vaccino MPR 2.3 I vaccini MPR e varicella 2.4 I vaccini anti Rotavirus, Pneumococco, Meningococco B
4 IL VACCINO ESAVALENTE: anti difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae b, polio
5 2.1 Il vaccino esavalente: anti difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae b, polio Il vaccino esavalente è il miglior esempio di vaccino combinato. Contiene antigeni diversi in grado di immunizzare il vaccinato nei confronti di sei diverse malattie, senza che il potere immunizzante risulti modificato. Nessuna delle malattie che l esavalente aiuta a prevenire è ancora scomparsa. Si tratta di un vaccino moderno che consente anche di risparmiare numerosi accessi all ambulatorio vaccinale e di migliorare la compliance dei vaccinandi e delle loro famiglie. Sono previste 3 dosi entro il dodicesimo mese di vita. Le dosi di vaccino sono da somministrare per via intramuscolare al 3, 5-6 ed all mese. La via di somministrazione: intramuscolo nella regione antero-laterale della coscia per bambini con meno di un anno, nella regione deltoidea per tutte le altre età. E co-somministrabile con i vaccini anti-rotavirus, MPR o MPRV, antipneumococco, anti-meningococco B, C, ACWY, anti-influenzale.
6 La difterite Dal 1980 l incidenza della malattia nel mondo si sta progressivamente riducendo. Nel 2011 sono circa i casi segnalati rispetto ai che si verificavano nel L ultimo caso segnalato in Italia si è avuto nel La difterite è ancora presente in Africa (Nigeria), America (Brasile), Asia (India, Indonesia e Medio Oriente) e anche in alcune nazioni europee. Smettere di vaccinare i bambini contro la difterite è pericoloso poiché, in caso di ricomparsa del germe, si possono verificare casi non solo tra i più piccoli, ma anche tra gli adulti che da tempo non si rivaccinano o che non sono mai stati immunizzati. La difterite rappresenta ancora oggi un rilevante problema di sanità pubblica nella fascia pediatrica nei paesi con bassi livelli di copertura vaccinale, mentre nei paesi con elevate coperture vaccinali e bassi livelli di boosting naturali una larga parte della popolazione suscettibile sta gradualmente tornando suscettibile (OMS 2006) Le coperture vaccinali in Italia superano il 90%. L efficacia del vaccino esavalente contro la difterite è del 95%.
7 L emofilo L emofilo era la principale causa di meningite batterica nell infanzia prima dell utilizzo del vaccino esavalente a partire dal Il numero dei casi si è ridotto in maniera significativa soprattutto nei bambini sotto i 5 anni di età. Si stima che nel 2000 abbia causato nel mondo almeno 8 milioni di casi gravi di malattia. Tutti gli stati dell Unione Europea hanno inserito il vaccino contro l emofilo nel calendario vaccinale. Il vaccino esavalente è in grado di prevenire la malattia invasiva e di ridurre lo stato di portatore nasofaringeo, con un efficacia del %. Le coperture vaccinali sono attualmente superiori al 94%. La riduzione dell incidenza dei casi di meningite è stata particolarmente marcata nei bambini da 0 a 5 anni. L 84% dei casi di malattia invasiva da emofilo si verificano in soggetti con età superiore ai 15 anni.
8 L emofilo La malattia da Haemophilus Influenzae può dar luogo a forme invasive con quadri clinici molto gravi e talora fatali. Grazie all introduzione della vaccinazione che protegge dall Haemophilus Influenzae di tipo b, i casi dovuti a questo ceppo sono notevolmente diminuiti in particolare nei bambini al di sotto dei 5 anni di età. Prima dell introduzione della vaccinazione la letalità era del 3% nei Paesi sviluppati; tutto ciò nonostante la disponibilità di antibiotici, verso cui peraltro questi batteri tendono a sviluppare resistenza.
9 L epatite B Prima dell introduzione della vaccinazione obbligatoria, nel 1991, si segnalavano in Italia nuovi casi di epatite B all anno. Attualmente tutta la popolazione fino a 35 anni risulta protetta dalla strategia vaccinale adottata dal L incidenza è crollata da 12 casi ogni abitanti agli attuali 0.9 casi ogni abitanti. L epatite B è ancora endemica in Asia ed in Europa orientale, la prevalenza è del 5% in Russia e di oltre il 10% nella popolazione adulta in Cina. Nel mondo i morti sono ancora oltre per le conseguenze acute o croniche dell infezione da virus dell epatite B. Le coperture vaccinali in Italia si mantengono intorno al 95%.
10 L epatite B L epatite B è una malattia grave soprattutto per le complicanze che si sviluppano a distanza di anni nei portatori cronici. Più giovane è il paziente quando acquisisce la malattia, più è alto il rischio di sviluppare una malattia cronica del fegato o il tumore. L introduzione della vaccinazione contro l epatite B su larga scala ha prodotto un crollo dei casi di cirrosi e cancro del fegato legati a questa infezione a testimonianza della efficacia del vaccino.
11 La pertosse La malattia è ancora molto diffusa nel mondo, specie nei paesi dove la vaccinazione non viene ancora praticata. I casi di infezione nel mondo sono ancora dai 20 ai 40 milioni, nel 38% sono colpiti i lattanti con meno di 6 mesi. Nel 71% dei casi la pertosse interessa bambini di età inferiore ai 5 anni. I morti, che si verificano per il 90% nei paesi in via di sviluppo sono stimati circa nel In Europa i casi sono ancora quasi all anno, con un incidenza di 5 casi ogni abitanti. In Italia l incidenza è di 0.6 casi ogni abitanti. Prima dell introduzione della vaccinazione la pertosse era la principale causa di morte da malattia trasmissibile nei paesi industrializzati. Vi è un consenso internazionale sul fatto che l immunità sia naturale che acquisita a seguito di vaccinazione non persiste tutta la vita e tende a decadere dopo circa anni.
12 La pertosse La pertosse non è stata ancora eliminata in nessun Paese del mondo. Nei Paesi in cui si è vaccinato di più, come in Italia negli ultimi anni, l incidenza è diminuita notevolmente. Poiché la pertosse è una malattia molto grave nel primo anno di vita e soprattutto nei primi mesi, e la protezione si ha soltanto al termine del ciclo completo di vaccinazioni, è importante che prima della nascita i componenti del nucleo familiare si vaccinino in modo da creare una barriera di protezione per il neonato (strategia cocoon o del bozzolo). Dal momento che si tratta di una malattia piuttosto contagiosa, per eliminarla occorrono percentuali di vaccinati estremamente alte sia nei bambini che negli adulti (mediante somministrazione di richiami decennali); il superamento della pertosse infatti produce un immunità che dura soltanto anni.
13 La poliomielite Prima dell introduzione della vaccinazione antipolio in Italia venivano segnalati in media oltre casi di poliomielite paralitica. Dopo l introduzione della vaccinazione obbligatoria l ultimo caso segnalato in Italia risale al Attualmente la polio è ancora endemica in Afghanistan, Pakistan, Nigeria e recentemente in Siria. I casi segnalati annualmente sono ancora oltre L efficacia della vaccinazione è del % dopo la seconda dose. Poiché l Italia è stata certificata polio-free, al fine di ridurre al minimo i rischi di reazioni avverse è stabilito l utilizzo di vaccini tipo Salk per la minor presenza di effetti collaterali e per la maggior maneggevolezza in quanto combinati con altri vaccini.
14 La poliomielite Grazie all introduzione del vaccino contro la Poliomielite si è ottenuta una riduzione dei casi, tanto che nel 2002 la Regione europea dell OMS è stata dichiarata libera da polio. La malattia attualmente è ancora endemica in quattro Paesi: Afghanistan, India, Nigeria, Pakistan. Epidemie o singoli casi poliomielite si sono verificati recentemente in Paesi che da tempo avevano eliminato questa malattia. Tra Ottobre e Dicembre 2013 si è assistito al ritrovamento del virus della Polio in Israele e ad un focolaio di poliomielite in Siria, pertanto il livello di attenzione e sorveglianza è tornato ad essere alto anche nella Regione europea. Non vaccinare contro la polio può essere molto pericoloso perché, soprattutto se il numero dei soggetti non immuni diventa elevato (maggiore dell 1-5% della popolazione), l epidemia può sempre verificarsi, anche in Paesi industrializzati. Ciò va tenuto presente in un Paese come il nostro, in cui vi è una forte immigrazione di persone proveniente da zone in cui la malattia è ancora presente e diffusa.
15 La poliomielite E da prendere concretamente in considerazione e da applicare il recente Position paper dell OMS (2014) sulla poliomielite: Attenzione, la reintroduzione del virus selvaggio è possibile! Bisogna continuare a mantenere alti livelli di copertura vaccinale in tutti i paesi. Probabile necessità di interventi vaccinali aggiuntivi, ad esempio all età di 12 anni.
16 Il tetano L OMS riporta una riduzione dei casi di tetano in tutto il mondo anche in relazione all aumento delle coperture vaccinali. In Italia tutti i casi di tetano osservati riguardavano persone che non erano mai state vaccinate. Oltre l 80% dei casi avviene in persone con più di 85 anni di età, prevalentemente donne. I casi di tetano segnalati in Italia, mediamente oltre un centinaio, rappresentano quasi la metà di tutti i casi segnalati in Europa. Non è mai necessario ricominciare il ciclo vaccinale antitetanico anche se non completato. Le dosi per completare il ciclo e quelle di richiamo possono essere somministrate a qualsiasi distanza dall ultima dose, rispettando l intervallo minimo. L efficacia della vaccinazione antitetanica è quasi del 100%. A differenza di tutte le altre vaccinazioni, quella antitetanica conferisce solo una protezione individuale. Un elevata copertura vaccinale non costituisce una barriera alla circolazione dell infezione in grado di proteggere anche chi non è vaccinato (immunità di gregge).
17 Il vaccino esavalente: indicazioni pratiche Il vaccino esavalente si somministra per via intramuscolare e contiene parti inattivate di tutti e sei i germi che non sono in grado di provocare la malattia ma riescono a stimolare le difese dell'organismo verso questi agenti infettivi. L attuale calendario vaccinale prevede 3 dosi di esavalente somministrate con il seguente schema: la prima dose al 3 mese di vita la seconda dose al 5 mese di vita la terza dose all mese di vita una dose di richiamo per Difterite-Tetano-Pertosse e Polio è prevista a 5-6 anni di età; durante l adolescenza è raccomandata un ulteriore dose (con pertosse a dose ridotta, dtpa), associato possibilmente con la Polio un richiamo di Difterite-Tetano-Pertosse è raccomandato, nell adulto, ogni 10 anni.
18 Il vaccino esavalente: possibili reazioni indesiderate Nella maggior parte dei casi le reazioni indesiderate sono lievi e localizzate nel punto dove si effettua l iniezione (rossore, gonfiore e tumefazione), inoltre è possibile la comparsa di febbre. Questi sintomi insorgono in genere entro 24 ore dalla vaccinazione e possono durare 1-2 giorni. In rari casi si possono avere febbre elevata e convulsioni. Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche), è estremamente basso e nella maggior parte dei casi si verifica nei primi minuti dall inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere minuti prima di allontanarsi dalla struttura. L ambulatorio vaccinale è dotato di farmaci e di strumenti adeguati ed il personale sanitario è addestrato per il trattamento di questo tipo di reazioni.
19 Il vaccino esavalente: indicazioni pratiche su quando rimandare la vaccinazione In presenza delle seguenti particolari condizioni di salute il personale sanitario deve valutare l opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in ospedale: reazione allergica a precedenti dosi del vaccino esavalente od a componenti del vaccino malattia del sistema nervoso centrale entro 7 giorni dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino esavalente disturbi neurologici progressivi, epilessia non controllata malattie gravi o moderate in atto (con o senza febbre) nevrite periferica dopo la somministrazione di una precedente dose di vaccino esavalente Sindrome di Guillan-Barré entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino pianto ininterrotto per più di 3 ore dopo una dose di esavalente febbre oltre 40.5 C dopo una dose di esavalente convulsioni o collasso dopo una dose di esavalente
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