RESOCONTO STENOGRAFICO

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1 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati RESOCONTO STENOGRAFICO PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO CLEMENTE MASTELLA La seduta comincia alle 10,05. GIOVANNI BIANCHI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri. (È approvato). Missioni. PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell articolo 46, comma 2, del regolamento, i deputati Amoruso, Ballaman, Benedetti Valentini, Boato, Bono, Brancher, Buemi, Buontempo, Carboni, Castagnetti, Cè, Cicu, Cola, Colucci, Cusumano, Galati, Gasparri, Giordano, Giovanardi, La Malfa, Manzini, Martinelli, Martino, Pecoraro Scanio, Ramponi, Rosso, Saponara, Selva, Stucchi, Tabacci, Tortoli, Viceconte, Violante e Vitali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna. Pertanto i deputati complessivamente in missione sono ottantotto, come risulta dall elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell allegato A al resoconto della seduta odierna. Ulteriori comunicazioni all Assemblea saranno pubblicate nell allegato A al resoconto della seduta odierna. Discussione del disegno di legge: S Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica (Approvato dal Senato) (5069) (ore 10,13). PRESIDENTE. L ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica. Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell Assemblea (vedi calendario). (Discussione sulle linee generali A.C. 5069) PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali. Avverto che le Commissioni X (Attività produttive) e XII (Affari sociali) si intendono autorizzate a riferire oralmente. Il relatore per la XII Commissione, onorevole presidente Palumbo, ha facoltà di svolgere la relazione. GIUSEPPE PALUMBO, Relatore per la XII Commissione. Signor Presidente, il provvedimento in esame reca disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie legate alla carenza iodica. Tale provvedimento è già stato approvato dal Senato. Vorrei ricordare che l Organizzazione mondiale della sanità considera a tutt oggi la carenza iodica (di cui il gozzo è una delle manifestazioni più frequenti) uno dei principali problemi riguardanti la salute pubblica. In Italia, attualmente, vi sono dai cinque ai sei milioni di abitanti affetti dal gozzo endemico. Le più recenti indagini hanno evidenziato che, a differenza di quanto si riteneva in passato, il deficit nutrizionale di iodio è diffuso in tutta la nazione e non soltanto nelle ragioni subalpine del centronord. È stato infatti verificato che in alcune zone del centro-sud, anche costiere, vi è una grave carenza di iodio.

2 Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati La regolarizzazione della ghiandola tiroidea, che svolge una serie importante di funzioni di ordine endocrinologico tra cui lo sviluppo del sistema nervoso centrale, la regolarizzazione del metabolismo basale, la crescita dell apparato scheletrico nei bambini, la maturazione sessuale negli adolescenti quando è in carenza di iodio provoca gravi alterazioni che possono apportare gravi danni alla salute. L organismo umano ha bisogno di circa 150 mg di iodio al giorno, in genere introdotti con il sale iodurato. Quando questa percentuale di iodio diminuisce, la ghiandola tiroidea si ingrossa e avviene quel caratteristico fenomeno patologico che si chiama gozzo. Inoltre, le carenze di iodio provocano patologie anche a carico della cute, che appare secca e pallida, dell apparato cardiocircolatorio, con frequente bradicardia fino, nei casi gravi, a sindromi dolorose ed anginose e dell apparato produttivo, che provoca un ritardo puberale e nelle donne mature mancanza di ovulazione e sterilità. Le alterazioni senz altro più conosciute sono quelle a carico del sistema nervoso centrale, con diminuzione delle capacità e delle funzioni intellettive, il cosiddetto cretinismo endemico. Da questa breve premessa si evince come sia molto importante prevenire una carenza che sicuramente, con la profilassi, porterà ad un grosso risparmio economico nella spesa sanitaria, che sarebbe stato calcolato pari a circa 160 milioni di euro l anno fra accertamenti diagnostici e terapie che attualmente vengono seguite da coloro i quali hanno queste patologie. La materia che prendiamo in esame oggi è stata già oggetto di altri provvedimenti e regolamentata in tempi diversi attraverso decreti ministeriali la cui base giuridica è costituita dall articolo 7 della legge n. 283 del 1962, sulla disciplina della profilassi igienica nella produzione e nella vendita delle sostanze alimentari e bevande. Tale disposizione prevede che il ministro della sanità, con decreto, sentito il Consiglio superiore di sanità, può consentire la produzione ed il commercio di sostanze alimentari e bevande che abbiano subito aggiunte o sottrazioni o speciali trattamenti, ivi compreso l impiego di raggi ultravioletti, radiazioni ionizzanti, antibiotici, ormoni, prescrivendo anche le indicazioni che debbono essere riportate sul foglio illustrativo del prodotto finito. Venendo al merito delle singole disposizioni dell articolato, l articolo 1 indica le finalità del provvedimento, volto a disporre misure per ostacolare l endemia gozzigena definendo le modalità di utilizzo e di vendita del sale alimentare arricchito con iodio (articoli da 1 a 5), nonché nuove campagne informative ai fini della iodioprofilassi (articolo 6). L articolo 2 richiama le disposizioni ministeriali vigenti in merito alla definizione delle due tipologie di sale: il sale alimentare comune è il prodotto ottenuto dall acqua di mare, dai giacimenti salini sotterranei oppure dalle salamoie naturali. Per sale arricchito con iodio, invece, si intende il sale definito dal regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e iodato di cui al decreto del ministro della sanità 10 agosto 1995 n In particolare, il sale arricchito con iodio può essere del tipo addizionato di ioduro di potassio, di iodato di potassio e di ioduro di potassio e di iodato di potassio, per garantire e ciò costituisce l aspetto fondamentale un tenore di iodio ionico di 30 milligrammi per chilogrammo di prodotto, consentendo una divergenza fino a 40 e a 20 punti percentuali rispettivamente al di sopra e al di sotto di tale valore. L articolo 3 reca le disposizioni forse più significative dell intero provvedimento che investono, più specificamente, la competenza della X Commissione. Il comma 1 di tale articolo prevede che nei punti vendita di sale alimentare sia assicurata la disponibilità di sale comune e di quello arricchito con iodio. Il sale comune, tuttavia e ciò è importante, sarà fornito solo su specifica richiesta dei consumatori, il che, invero, ha determinato qualche perplessità. Però, solamente in tal modo può essere attuata una valida profilassi;

3 Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati normalmente, quindi, il fornitore ed il venditore forniranno il sale iodato ma, a fronte di una richiesta specifica, anche da parte del compratore, si potrà acquistare il sale non iodurato. Solo così, riusciremo a portare la profilassi in tutte le regioni e ad abbattere la diffusione del gozzo endemico così diffuso nella nostra nazione. La ristorazione collettiva, inoltre, nelle sue varie tipologie, utilizza e mette a disposizione dei consumatori il sale arricchito con iodio (comma 2). Con decreto del Ministero della salute, si individua una specifica locandina, da apporre negli espositori dei punti vendita, al fine di informare i consumatori sui benefici della iodoprofilassi (comma 3). Il comma 4 prevede, infine, che l applicazione delle disposizioni richiamate a decorrere da sei mesi dopo la data di entrata in vigore della presente legge. L articolo 4 prevede disposizioni riguardanti l assunzione indiretta del sale arricchito con iodio, consentendo, in via generale, che il sale arricchito con iodio possa essere usato quale ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari, laddove la disciplina attuale limita la possibilità d impiego ai soli fini del consumo diretto. Si estende, dunque, la fattispecie. L articolo 5 detta norme specifiche per l etichettatura del prodotto in esame, stabilendo che con decreto del Ministro della salute si individui un logo specifico per le confezioni di vendita di sale arricchito di iodio e per quelle dei prodotti contenenti sale iodato quale ingrediente. L articolo 6, infine, prevede che il Ministero della salute possa concedere il proprio patrocinio, non oneroso, ai messaggi pubblicitari di ordine informativo, molto importanti, per l utilizzo del sale arricchito di iodio, per promuovere una migliore e più completa informazione in ordine ai disturbi provocati da carenza iodica ed ai benefici di una profilassi basata sull impiego di sale addizionato di iodio. Ricordo che già nel 1997, per soddisfare gli impegni assunti in occasione della Conferenza internazionale sulla nutrizione FAO-OMS tenutasi a Roma nel 1992 era allora Presidente Andreotti e relativi alla eradicazione del gozzo endemico entro l anno 2000, che in Italia vede coinvolto circa il 10 per cento della popolazione, il Ministero della sanità promosse la Campagna di educazione alimentare «Sale nell alimentazione per la profilassi della carenza iodica e la prevenzione dell ipertensione». L articolo 7, infine, dispone la soppressione dei limiti massimi stabiliti per il peso delle confezioni di sale iodurato e iodato, stabiliti con decreto ministeriale. In conclusione, signor Presidente, posso affermare che l approvazione di questo importante provvedimento, ormai da circa dieci anni all attenzione del nostro Parlamento, costituisce una misura rilevante sia ai fini della tutela della salute pubblica, sia in considerazione dei positivi effetti economici conseguenti all attuazione della prevenzione della malattia tiroidea. PRESIDENTE. La relatrice per la X Commissione, onorevole Milanato, ha facoltà di svolgere la relazione. LORENA MILANATO, Relatore per la X Commissione. Signor Presidente, rinuncio ad intervenire. PRESIDENTE. Sta bene. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo. ANTONIO GUIDI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, il Governo si riserva di intervenire in sede di replica. PRESIDENTE. Sta bene. È iscritta a parlare l onorevole Labate. Ne ha facoltà. GRAZIA LABATE. Signor Presidente, stiamo esaminando un provvedimento che riguarda una patologia che è stata classificata dall Organizzazione mondiale della sanità come uno dei principali problemi di salute pubblica. In un recente rapporto, infatti, l Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato che oltre un miliardo

4 Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati e 500 milioni di persone sono esposte alle sue conseguenze, che 800 milioni di persone hanno il gozzo e che oltre 11 milioni, infine, sono affette da endemia gozzigena. Voglio segnalare che ancora oggi, in gran parte del nostro territorio nazionale, sia pure con un ampia variabilità da zona a zona, siamo caratterizzati da un apporto iodico insufficiente. La maggior parte della popolazione italiana, inoltre, è esposta alla carenza di tale micronutriente. Vorrei altresì ricordare che, nella maggior parte delle aree endemiche nel nostro paese, la carenza iodica è lieve o moderata, anche se non mancano aree in cui il deficit di carenza iodica è assai rilevante, con conseguenze marcate anche per quanto concerne patologie derivanti da una scarsa funzionalità della ghiandola tiroidea. È evidente (ne faceva riferimento il relatore) come il nostro paese, a partire dal 1990, abbia individuato, attraverso atti amministrativi (vale a dire decreti ministeriali) le disposizioni per affrontare tale tipo di patologia. Il tema, tuttavia, risulta più complesso, e richiede, innanzitutto, un azione efficace di prevenzione della patologia stessa, nonché la messa in campo di strumenti atti non solo a prevenire, ma anche a considerare nel tempo le evidenze scientifiche. L ultimo documento disponibile, infatti, è un analisi scientifica condotta, nel nostro paese, dai rappresentanti dell Istituto di endocrinologia dell università di Pisa, il quale ha sorvegliato la nostra popolazione negli ultimi vent anni, giungendo ad alcune considerazioni scientifiche che hanno consentito di individuare le grammature di iodio necessarie affinché, nei soggetti che soffrono di carenza iodica, la malattia sia non solo prevenuta, ma anche curata. È stato comunemente ritenuto, dalla comunità scientifica internazionale, che il metodo più efficace per prevenire la malattia, o per curarne le conseguenze, sia una misura molto semplice, che deve essere disponibile per tutta la popolazione. I massimi organismi mondiali preposti alla tutela della salute (l Organizzazione mondiale della sanità, l Unicef e l International council for control of iodine deficiency disorders), infatti, hanno stabilito che tale mezzo, universalmente riconosciuto, consiste nel sale arricchito. Questa è la misura che risponde pienamente alle caratteristiche individuate dalla comunità scientifica internazionale per prevenire la malattia e curare le disfunzioni da essa provocate. Il programma lanciato dall Organizzazione mondiale della sanità, dall UNICEF e dall ICCIDD, in risposta alle raccomandazioni dell ONU del 1990, è stato ora reiterato da quasi tutti i paesi membri della comunità, per l eradicazione dei disordini da carenza iodica, allegando protocolli comportamentali che individuino la metodica di distribuzione del sale arricchito con iodio. Il sale arricchito va inteso quale un semplice veicolo per assicurare a tutta la popolazione un apporto sufficiente e costante di iodio. A questo proposito, vorrei sottolineare che in condizioni normali, lo iodio è, in massima parte, introdotto nell organismo da altri alimenti. Tuttavia, la sua capacità di assorbibilità, in carenza della grammatura necessaria per il nostro metabolismo, provoca questa endemia di tipo gozzigeno, che, a tutt oggi, è un problema che investe quasi 5 milioni di cittadini italiani. Fatte queste premesse, ricordo anche che il sale marino, come, del resto, il salgemma, è privo delle caratteristiche necessarie e sufficienti per garantire la correzione del deficit da iodio, fermo restando che il sale marino e il salgemma può essere utilizzato, e lo è, di fatto, anche con arricchimento di iodio. Avevamo fatto riferimento alla legislazione vigente. È ovvio affermare in quest aula che tale problema poteva certamente essere affrontato con un altro decreto ministeriale, che predisponesse una campagna di profilassi per la popolazione del nostro paese. Tuttavia, credo che bene si sia fatto ad adottare un provvedimento legislativo, non fosse altro che per adeguarsi alla normativa comunitaria, di cui la legge più recente è quella austriaca, che ha individuato vere e proprie modalità di

5 Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati comportamento, che sono divenute linee guida per tutto il servizio sanitario austriaco. Il relatore ha fatto riferimento agli aspetti più importanti del provvedimento in esame, ricordando come lo stesso provvedimento, nei suoi primi articoli, non solo affronta i principi di riferimento per i quali la normativa è stata predisposta, ma stabilisce ancorché ciò sia esplicitato per la profilassi la tutela della libertà di scelta del cittadino, consentendo, qualora lo stesso cittadino lo voglia, di poter continuare ad usare il sale che tutti quotidianamente usiamo. Un provvedimento di questo tipo presenta anche una maggiore efficacia laddove affronta la necessità di potenziare il sale marino, o il salgemma, con iodio, anche qualora si tratti di alimenti destinati al grande consumo e alla ristorazione. Noi crediamo che, nel complesso, il provvedimento sia positivo e necessario. Esso consentirà al nostro paese di attuare un efficace profilassi riguardo tale endemia. Tuttavia, noi riteniamo altresì che, considerata la particolarità delle insorgenze patologiche, sarebbe anche compito del Ministero competente istituire, assieme all Istituto superiore di sanità, un osservatorio specifico per l andamento di questa patologia, monitorare l efficacia applicativa di questo provvedimento e concordare, nell ambito della Conferenza Statoregioni, opportune linee guida che permettano, attraverso gli osservatori epidemiologici regionali, di verificarne la pratica attuazione in tutte le regioni, ancorché e noi ne siamo convinti l evidenza scientifica ci assicuri che questa patologia non è più tipica solo delle zone montane. È una patologia che si è riversata in gran parte del territorio italiano, in zone isolane e costiere. Addirittura, le evidenze scientifiche propongono di rivolgere l attenzione anche ai grandi centri urbani che, a seguito dell urbanizzazione degli ultimi vent anni, hanno visto una commistione di popolazione portatrice dell endemia con popolazione non portatrice e che, a seguito della mancata profilassi e del non uso di sale iodato, hanno registrato picchi elevati delle malattie tiroidee nel corso dell ultimo ventennio. Ci auguriamo, pertanto, che questa Assemblea e il nostro Parlamento approvino il provvedimento in discussione. Ovviamente, ci riserviamo di entrare nel merito dell articolato e di suggerire al Governo, attraverso un opportuno ordine del giorno, ulteriori misure che possano arricchire la giusta scelta che stiamo compiendo. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l onorevole Burtone. Ne ha facoltà. GIOVANNI MARIO SALVINO BUR- TONE. Signor Presidente, il provvedimento in discussione interviene in un ambito sanitario che necessita, ancora oggi, di alcune azioni di prevenzione e di profilassi. L organizzazione mondiale della sanità, in un recente studio, ha sottolineato che la carenza iodica, di cui il gozzo endemico è la manifestazione più frequente, è uno dei più seri problemi di salute pubblica mondiale. Nel nostro territorio nazionale sono presenti tante zone a rischio. Molto spesso la causa è riconducibile all approvvigionamento idropotabile, che presenta carenze lievi o marcate di questo micronutriente: lo iodio. Le nostre università hanno svolto studi molto seri e, personalmente, ho esaminato uno studio prodotto dall università di Catania dall istituto del professor Riccardo Vigneri che sottolinea l importanza di una politica di profilassi e di prevenzione su questo terreno. Per meglio chiarire tale patologia dal punto di vista scientifico, mi permetto di svolgere alcune considerazioni. La ghiandola interessata è la tiroide è già stato detto anche da parte di alcuni colleghi che svolge una funzione fondamentale nella vita umana, nella regolarizzazione del metabolismo basale, nello sviluppo del sistema nervoso centrale e dell apparato muscolare scheletrico e nella maturazione sessuale. La carenza di iodio determina una ridotta funzione tiroidea l ipotiroidismo con diversi gradi di patologia: dal

6 Atti Parlamentari 6 Camera dei Deputati gozzo al cretinismo, al nanismo ipotiroideo. Abbiamo voluto svolgere queste valutazioni proprio per sottolineare che un intervento preventivo molto elementare potrebbe portare ad una fortissima contrazione di una patologia che, invece, si presenta ancora in maniera molto grave con notevoli risvolti sociali. Tra l altro, intervenire significa anche ridurre i costi economici. Questo è veramente un caso in cui svolgere un azione di profilassi significa spendere molto meno per cure che, invece, diventano necessarie, specialmente quando la patologia si presenta in maniera estremamente grave. Tuttavia, più che far rilevare gli aspetti economici, mi permetto di sottolineare gli aspetti sociali. È una patologia che colpisce, a volte, le aree più deboli del paese e le fasce meno abbienti, coloro i quali spesso non sottopongono a visite periodiche e preventive, innanzitutto, i bambini. Vi è, quindi, la necessità di intervenire in maniera seria. La legge coglie questo obiettivo perché promuove una profilassi igienica con un intervento molto elementare: definire quasi la obbligatorietà di un consumo del sale arricchito di iodio. Tutto questo lo si fa dando un orientamento, ossia mettendo chiaramente in evidenza che i soggetti deputati alla vendita debbono innanzitutto avere questo prodotto, che deve essere facilitato nel consumo. Ciò non viene fatto per meri motivi economici, ma si deve intervenire sulla sfera della profilassi, perché, altrimenti, gli interventi dovrebbero essere diversi e mirati nelle aree a rischio e molto più costosi. Diciamolo con franchezza: la comunità scientifica da oltre vent anni aspetta una risposta su questa frontiera. Se non si interviene in maniera diffusa con una soluzione che può apparire estremamente semplice ed elementare, si finisce per non colpire un ambito che lo ripeto riveste un aspetto di natura sociale che non va assolutamente trascurato. Siamo convinti della necessità di dare questa risposta. Qualche collega in Commissione ha messo in evidenza che in maniera consequenziale potrebbero esserci alcuni aumenti di un altra sfera patologica, quella dell ipertiroidismo. Sappiamo, tuttavia, che nel sistema endocrino del nostro organismo si attivano dei sistemi di feedback delle ghiandole e, in modo particolare, dell ipofisi, che regolamenta la funzione della tiroide, facendo in modo che ciò non accada. Tra l altro, la sperimentazione la collega Labate parlava della scelta compiuta in Austria ha dimostrato che il numero di casi di ipertiroidismo determinanti dell utilizzo nell alimentazione di sale arricchito di iodio è assolutamente irrilevante. Quindi, ritengo che siamo veramente di fronte ad una scelta significativa nelle politiche di prevenzione per lottare contro le patologie sociali ancora presenti nel nostro paese. Parlare ancora di cretinismo ipofisario (abbiamo studi che mettono in evidenza la diffusione di tale patologia) suona come una mortificazione delle autorità scientifiche, ma, soprattutto mi permetto di dirlo, delle autorità politiche. La nostra scelta è quella di attuare questi interventi di natura preventiva e per la profilassi. Certamente la legge richiama anche l esigenza di una etichettatura e di una informazione. Noi non abbiamo presentato emendamenti perché riteniamo che la scelta da compiere in questo momento sia proprio quella di dare risposte immediate su tale problema e di evitare ulteriori ritardi. Confermo che da oltre vent anni il mondo scientifico aspetta queste risposte e ci auguriamo che il Governo si attivi dando soluzioni a quanto abbiamo sostenuto in Commissione come, per esempio, l importanza di effettuare degli studi scientifici per mettere in evidenza una mappatura delle aree a rischio, che sono soprattutto le aree interne e quelle più povere. Il problema è legato alla natura geologica dei terreni e all approvvigionamento idropotabile e, quindi, vi è la necessità di allargare il fronte anche sulle questioni che riguardano la produzione zootecnica e agricola.

7 Atti Parlamentari 7 Camera dei Deputati Su questi temi ci auguriamo che il Governo possa essere consequenziale e che non si limiti ad una legge che dà una risposta sul piano della prevenzione e della profilassi, ma attivi una serie di misure che possano seriamente debellare le patologie che abbiamo messo in evidenza con questo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L Ulivo). Preavviso di votazioni elettroniche (ore 10,42). PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall articolo 49, comma 5, del regolamento. Si riprende la discussione. (Ripresa discussione sulle linee generali A.C. 5069) PRESIDENTE. È iscritto a parlare l onorevole Galeazzi. Ne ha facoltà. RENATO GALEAZZI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi affrontiamo un tema che sembra settoriale ma, in realtà, costituisce una misura classica di prevenzione primaria. La prevenzione primaria è fondamentale perché è quella componente che ci permette di abbattere i costi e di impedire che un individuo si ammali. Sappiamo che le malattie, in una popolazione tra le più longeve del mondo, molto spesso dipendono da fattori ambientali. Non è questa la sede, ma a tale proposito si potrebbe svolgere una discussione approfondita, ad esempio, sulle malattie neoplastiche. Sicuramente abbiamo eliminato malattie storiche come quelle infettive, che causavano stragi nel secolo passato (basti pensare alle polmoniti o alle appendiciti acute). Però, vi sono malattie croniche che richiedono trattamenti più prolungati: questo ha cambiato anche la medicina moderna. Oggi affrontiamo una malattia che consideravamo scomparsa e che, invece, è ancora presente in tutto il mondo: i dati dimostrano che interessa milioni di persone in Africa, in Asia, ma anche nell Europa occidentale e negli Stati Uniti. Vorrei ricordare che l ipotiroidismo da gozzo endemico interessa non soltanto tale ghiandola, come hanno già detto i colleghi che mi hanno preceduto, ma tutto l organismo umano. I danni, ad esempio, sono evidenti sulla cute, che è più pallida e più sottile, sui capelli, sul cuore (spesso vi sono problemi seri nel ritmo cardiaco, vi è diminuzione del flusso ematico e della gittata cardiaca), sull apparato digerente ed anche sulla sfera genitale (sterilità maschili e femminili spesso sono dovute all ipotiroidismo). Ancora più interessato è il sistema nervoso centrale. Sappiamo che Lombroso, nel secolo passato, parlava della quasi identità tra cretinismo e gozzo. Sicuramente, alcune persone affette da tale malattia dimostrano un quoziente di intelligenza mediamente più basso di punti rispetto a quello della popolazione generale. Dunque, tale malattia, causando un danno cerebrale cronico, interessa anche il comportamento e l apprendimento. Vi è un interessamento importante specialmente nell infanzia, quindi si capisce l importanza di prevenire un disturbo che, tra l altro, diventa costoso. È stato calcolato che le spese per tale malattia, tra accertamenti diagnostici e farmaci, equivalgono a circa 160 milioni di euro l anno, oltre 300 miliardi delle vecchie lire. Dunque, si tratta di una malattia ancora presente (interessa circa il 5 per cento della popolazione, pertanto parliamo di endemia), costosa ma facile da prevenire. Siamo in ritardo: fin dagli anni Novanta si pensava ad un progetto di legge che permettesse un eradicazione di tale malattia nel mondo. A tale proposito vi sono raccomandazioni e dati sia dell UNI- CEF, sia dell Organizzazione mondiale della sanità, che aveva preparato addirit-

8 Atti Parlamentari 8 Camera dei Deputati tura un manuale con linee guida per i programmi di prevenzione riguardanti malattie da carenza iodica. Dopo circa dieci anni, l OMS e l Unicef, nel 2002, hanno riaffermato l obiettivo di eradicare il gozzo nel mondo entro il A tutt oggi, non siamo in grado di poter dire che tale malattia è stata sconfitta. Alcuni progressi minori sono stati compiuti in Europa, soprattutto nei paesi scandinavi ed in Austria. L Italia è decisamente interessata soprattutto nelle zone delle valli alpine e delle dorsali appenniniche e subappenniniche. Viviamo in una società del benessere e sembra strano che vi siano disturbi da carenza iodica. Al riguardo, valgono alcune raccomandazioni, come quella di non usare molto sale, il quale favorisce non solo l ipertensione arteriosa, ma anche alcune malattie neoplastiche. A fronte di un basso consumo di sale iodato, ben venga comunque la iodazione del sale comune. Inoltre, anche le modalità di alimentazione ed il consumo di alcuni farmaci influiscono sull assorbimento dello iodio da parte dell intestino. Per esempio, l amiodarone, un farmaco che viene usato nelle cardiopatie e nelle aritmie cardiache, influisce sull assorbimento di iodio; allo stesso modo, il fenilbutazone ed altri farmaci antinfiammatori, come anche l acido paraminosalicilico. Anche alcuni elementi, come quelli della famiglia dei cavoli o la verza, riducono l assorbimento di iodio. Vi è quindi la necessità di intervenire anche in un epoca in cui la nutrizione è più che sufficiente a garantire la fisiologia dello sviluppo e della crescita per garantire un adeguato assorbimento di iodio. Questo è dunque l obiettivo ultimo di tale provvedimento legislativo, che permetterà all Italia di mettersi alla pari con altri paesi europei, al fine di consentire nei prossimi anni la scomparsa di questa patologia, che può essere molto dannosa specialmente in età infantile; si calcola che un bambino nato ogni sia affetto da ipotiroidismo. Comprendete dunque quanto tale malattia possa influire sullo sviluppo dei nostri bambini. Alcuni colleghi hanno già accennato ad altre problematiche. L obbligatorietà prevista, che in realtà definirei «semi-obbligatorietà», non crea alcun problema, perché in realtà è disponibile in commercio anche il sale comune. Tuttavia, le quantità che vengono somministrate in tal modo sono talmente basse che posso tranquillamente affermare che la iodazione prevista è addirittura cento volte inferiore alla quantità ritenuta pericolosa; pertanto, siamo ben al di sotto di una «sovramedicazione» della popolazione. Queste riflessioni giustificano la nostra disponibilità ad approvare il provvedimento in esame, che, anche se sembra settoriale, costituisce sicuramente un passo avanti nella prevenzione primaria e nel miglioramento delle condizioni di salute di tutta la popolazione italiana (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l Ulivo e della Margherita, DL-L Ulivo). PRESIDENTE. È iscritto a parlare l onorevole Ercole. Ne ha facoltà. CESARE ERCOLE. La prima questione che il provvedimento in esame sembra sollevare è quella relativa alla opportunità o necessità di un intervento legislativo volto a promuovere una modifica delle abitudini alimentari dei cittadini, orientandone le preferenze verso quei consumi funzionali al perseguimento degli obiettivi di tutela della salute. Perché potremmo domandarci se spetta allo Stato decidere quali prodotti è meglio includere nell alimentazione individuale quotidiana? Perché ricorrere ad una legge statale per promuovere la commercializzazione di un prodotto, che in fondo è alla base della nostra alimentazione? I motivi che giustificano la tempestiva approvazione del provvedimento in esame in realtà sono numerosi, sia che si voglia analizzare il tema in discussione da una prospettiva più prettamente individuale, sia che invece si preferisca un approccio di tipo collettivo. Da un punto di vista individuale, infatti, non possono essere sotto-

9 Atti Parlamentari 9 Camera dei Deputati valutati i dati statistici, che confermano che oltre cinque milioni di italiani sono affetti da gozzo endemico. Tra questi, il 25 per cento è rappresentato da studenti iscritti alle scuole dell obbligo. In alcune zone, la patologia ricorre in alta percentuale nella popolazione, collegandosi spesso ad altre patologie, tra cui i disturbi dell apparato cardiocircolatorio, dell apparato genitale e del sistema nervoso centrale. Tra le aree dove la patologia in esame presenta una maggiore diffusione è significativo segnalare le aree montane del nord, dove la carenza di iodio nell acqua e nell alimentazione è da tempo ritenuta responsabile della comparsa del disturbo. Secondo recenti indagini epidemiologiche, la malattia presenterebbe comunque una crescente diffusione anche nelle aree del Mezzogiorno. A fronte di questi dati statistici, le ricerche della scienza medica hanno portato ad individuare la carenza di sale iodato come una delle principali cause della diffusione del gozzo endemico. Le indagini statistiche hanno infatti confermato che, fra tutti i continenti, l Europa è quello che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare il minore incremento nell uso di questo prodotto. In particolare, in Italia, il consumo di sale iodato, nonostante la maggiore diffusione negli ultimi tempi, è ancora molto basso. Di qui, l esigenza di diffondere programmi di prevenzione basati sull uso del sale iodato che, come è stato ricordato anche dai miei colleghi oggi e nelle audizioni in Commissione, al di là della prevenzione del gozzo endemico, possono contribuire ad evitare il diffondersi di patologie gravi, come l aborto spontaneo, l alterato sviluppo cerebrale, il sordomutismo, o alterazioni molto frequenti come il ritardato sviluppo psicomotorio ed il ritardo nell accrescimento. È evidente che la prevenzione della patologia in esame può essere agevolata e realizzata attraverso il ricorso ad una misura di per sé non invasiva e, comunque, accessibile per il singolo individuo, al quale i programmi di prevenzione contemplati dal provvedimento in esame si limitano a chiedere una lieve modifica delle proprie abitudini alimentari. Anche volendo analizzare il provvedimento in esame da una prospettiva collettiva, non si possono sottovalutare i vantaggi che, con l attuazione del provvedimento in esame, ci si augura di ottenere nell ambito delle azioni finalizzate all attuazione dell articolo 32 della nostra Costituzione. Il dato di fondo da cui non è possibile prescindere è che, finalmente, iniziano a comparire i primi interventi atti a prevenire il diffondersi delle patologie sanitarie piuttosto che a curare i sintomi o a contenerne gli effetti collaterali. Per troppo tempo, infatti, è stata scarsa l attenzione dedicata sia a livello programmatico sia a livello legislativo nel settore della prevenzione. Proprio la prevenzione, invece, rappresenta il terreno su cui tutti quanti dovranno inevitabilmente confrontarsi negli anni a venire, al fine di conciliare il nostro sistema di welfare State con il fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione. In questa prospettiva di intervento, è oggi più che mai importante apprezzare, anche a livello legislativo, il ruolo che l alimentazione riveste ai fini della tutela della salute e della preservazione del benessere dell individuo. Per questi motivi, provvedimenti come questo in esame non costituiscono una lesione della libertà individuale o una complicazione delle procedure commerciali in atto, ma un importante impegno collettivo verso la tutela di un bene, la salute, che non è mera prerogativa del singolo, ma anche una risorsa per l intera società. PRESIDENTE. È iscritta a parlare l onorevole Valpiana. Ne ha facoltà. TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, l argomento in discussione è estremamente importante, al di là della semplicità dell articolato e delle misure proposte, perché importanti e drammatiche sono le patologie che una carenza di iodio può determinare. Ancora oggi, nella mag-

10 Atti Parlamentari 10 Camera dei Deputati gior parte del territorio italiano, con una variabilità molto grande tra zona e zona, vi è un apporto iodico insufficiente e, quindi, la maggior parte della popolazione italiana è esposta alla carenza di iodio. Nella maggior parte delle aree endemiche del nostro paese, la carenza di iodio è lieve o moderata, ma non mancano aree nelle quali, invece, la carenza di iodio è più marcata, con conseguenti gravissime patologie, soprattutto, a livello neuro-psichico. La prevenzione dei disordini da carenza iodica, che, come è stato ricordato dai miei colleghi, possono produrre patologie molto gravi (dall ipotiroidismo ad altre patologie mentali estremamente gravi), può essere molto semplice, nel senso che potrebbe essere sufficiente un introduzione adeguata di iodio attraverso l alimentazione per prevenire i deficit dello stesso che creano così gravi patologie. Il problema è come effettuare questa prevenzione. Con riferimento ad un argomento estremamente serio, come la prevenzione di patologie così drammatiche ed importanti per la popolazione ed il suo sviluppo intellettivo, ci troviamo di fronte ad una scelta impositiva o di educazione sanitaria. La scelta individuata con questo provvedimento è di tipo impositivo: viene proposto di introdurre nel circuito di vendita, quindi sostanzialmente nei circuiti dei tabaccai e dei negozi alimentari, la presenza di sale iodato. Ciò evidentemente ci lascia perplessi in ordine al tipo di strumento individuato. Non condividiamo il fatto che, ancora una volta, si scelga lo strumento legislativo per risolvere un problema che il Ministero della salute avrebbe facilmente potuto affrontare attraverso l adozione di linee guida o di strumenti di rango normativo secondario. Infatti, riteniamo che la legislazione italiana di tutto abbia bisogno fuorché di essere continuamente appesantita e spezzettata attraverso l individuazione di soluzioni specifiche per le singole patologie. Ancora una volta, invece, giunge all esame dell Assemblea un testo rispetto al quale il Parlamento dimentica il proprio ruolo politico per sostituirsi nello svolgimento di un ruolo tecnico; dunque, ci troviamo a dissertare di patologie, di prevenzioni e di sistemi sanitari. Crediamo che la soluzione del problema della carenza iodica non si sarebbe dovuta fornire attraverso una legge, ma semplicemente attraverso una specifica scelta da parte del Ministero della salute. Ciò, tra l altro, è quanto veniva suggerito dagli organismi internazionali; infatti, l Organizzazione mondiale della sanità invita gli Stati a costituire una commissione nazionale, formata da rappresentanti della medicina, della nutrizione, della legislazione, della salute pubblica, dell industria del sale, dei mezzi di comunicazione e delle altre parti interessate, al fine di garantire la realizzazione e il monitoraggio continuo dei programmi di introduzione di sale iodato nell alimentazione della popolazione. Quindi, le raccomandazioni dell Organizzazione mondiale della sanità, dell UNICEF e di altre organizzazioni internazionali che di tale tema si sono occupate avevano rimandato specificamente ad una commissione individuata dal Ministero della salute o dall Istituto superiore di sanità. Invece, il Parlamento ha scelto la via della legge quindi, una norma rigida per definizione e, soprattutto, quella dell introduzione dell obbligatorietà per legge dell assunzione del sale iodato. Ciò ci lascia estremamente perplessi, in quanto non riteniamo che si possa attribuire tout court a tutta la popolazione nazionale indipendentemente dall età, dal sesso, dalla situazione sanitaria e dallo stato di salute individuale un unica profilassi e un unica scelta. Quindi, non concordiamo con l opportunità dell intervento legislativo e non concordiamo nemmeno con lo strumento dell obbligatorietà, in quanto riteniamo che il cittadino debba essere informato dalle autorità sanitarie e che debbano essere attivate campagne di educazione sanitaria, ma che poi lo Stato non possa imporre per legge scelte che spettano al singolo individuo.

11 Atti Parlamentari 11 Camera dei Deputati L altro aspetto importante è che, nel presente testo, manca qualsiasi riferimento all educazione alimentare. Sappiamo che corrette scelte alimentari potrebbero assicurare un acquisizione di iodio sufficiente, mentre in questo provvedimento ci viene proposta solo l adozione del sale iodato, senza nessuna altra argomentazione più rispettosa dell autonomia e dell intelligenza dei cittadini, come ad esempio quella di campagne informative su una corretta alimentazione. Abbiamo ascoltato altri colleghi intervenire in ordine all interferenza che sulla metabolizzazione e sull assorbimento del sale iodato può avere l assunzione di farmaci o la presenza di particolari patologie. Anche in questo caso non ci sembra corretto prevedere una soluzione identica per tutti i cittadini; al contrario, agli italiani dovrebbero essere concessa la scelta tra sale iodato e non iodato, in modo da poter optare insieme al proprio medico per la soluzione singolarmente più idonea. Quindi, abbiamo presentato alcuni emendamenti sui quali interverremo nel corso del dibattito; tali proposte emendative non mirano certo a modificare sostanzialmente il provvedimento che individua una soluzione seria e semplice per affrontare patologie molti gravi ma si sforzano di migliorarne il testo. Innanzitutto si chiede di obbligare il Ministero della salute a svolgere campagne informative; in proposito non capiamo, ancora una volta, come si possa prevedere una modifica così profonda della nostra organizzazione senza prevedere costi a carico del bilancio pubblico. Al contrario, chiediamo che il Ministero della salute si occupi di campagne informative, rendendo edotta la popolazione sulla gravità delle patologie derivanti dal disordine di carenza iodica e sulla facilità della loro prevenzione attraverso diete alimentari corrette. Inoltre, chiediamo un altra semplice correzione che, a mio avviso, dovrebbe incontrare l attenzione di tutti i parlamentari. Infatti, nel momento in cui viene imposta alla popolazione la scelta del sale iodato, il relativo costo dovrebbero essere a carico del Monopolio di Stato, così come avviene per il sale marino normalmente in commercio. Quindi, non riteniamo per nulla corretto approvare una norma che di fatto prevede l obbligatorietà della vendita del sale iodato e del suo utilizzo nella ristorazione collettiva ponendo i costi di tale innovazione a carico del singolo cittadino. Inoltre, vorrei ricordare che si tratta di un costo di cui non siamo a conoscenza, visto che nel provvedimento non si parla assolutamente di tale argomento. Pertanto, chiediamo che con l introduzione della norma di obbligatorietà sia il Monopolio di Stato a garantire la produzione di sale iodato e che lo stesso sia posto in vendita nel circuito delle tabaccheria allo stesso prezzo del sale normale, o comunque ad un costo compatibile. Le stesse organizzazioni internazionali sottolineano il fatto che il sale iodato non dovrebbe avere un costo più elevato della varietà non iodata. Non si comprende come mai in questo provvedimento non si voglia inserire tale norma particolare, scegliendo di far ricadere il costo sulle tasche dei cittadini, altissimo, bassissimo o equivalente che sia. Ritengo dunque che stabilire in una norma l obbligatorietà in capo al Monopolio di Stato di tale produzione sarebbe una previsione molto importante perché garantirebbe il cittadino nei confronti di un ulteriore spesa imprevista, che potrebbe ricadere solo sulle sue tasche. In proposito, sento l obbligo così come ho già fatto in sede di Commissioni riunite di ricordare l adagio di un nostro collega parlamentare, che siede sui banchi del Senato; tale adagio recita che «a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca». Infatti, mi incuriosisce innanzitutto la data di trasmissione dal Senato del provvedimento, ovvero il 17 giugno Ebbene, il 2 luglio 2004 è stato firmato un protocollo di intesa tra l ATISALE, che produce il sale iodato in regime di concessione presso le saline di Stato di Margherita di Savoia, e la Federazione italiana tabaccai per la vendita di tale tipo di sale.

12 Atti Parlamentari 12 Camera dei Deputati Allora, «a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca» e quindi non vorrei che questo importante provvedimento che potrebbe prevenire e scongiurare patologie molto gravi in grado di arrecare seri danni alla salute dei cittadini si risolvesse in un business. Per tale ragione chiediamo che sia il Monopolio di Stato a produrre il sale iodato. Inoltre, chiediamo che le campagne pubblicitarie non siano pagate dai produttori di sale iodato (e specificherò meglio tale punto quando si discuterà l emendamento in oggetto), ma che l informazione corretta ai cittadini sia data senza scopo di lucro dal Ministero della salute. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l onorevole Lucchese. Ne ha facoltà. FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo brevemente per offrire una testimonianza, in particolar modo quale pediatra neonatologo, sul provvedimento in esame, volto a risolvere numerosi problemi che, fino ad ora, sono stati affrontati ma non risolti. Il provvedimento, infatti, inverte la logica che finora è stata alla base dell uso del sale iodato, in virtù della quale l uso del sale comune costituisce la norma mentre l uso del sale iodato è frutto di una scelta. Il testo in esame inverte i termini, prevedendo l uso prioritario del sale iodato e in subordine l uso del sale senza iodio. Abbiamo approfondito la questione nel corso dell esame da parte delle Commissioni, e siamo giunti alla conclusione di ritenere opportuna la soluzione prevista dal provvedimento. Infatti, l uso in via facoltativa del sale iodato non ha dato i risultati sperati. Non mi soffermo sulla patologia legata alla carenza di iodio, sulla quale sono intervenuti ampiamente i colleghi che mi hanno preceduto. Mi limito a citare, per quanto concerne il neonato, lo screening neonatale per l ipotiroidismo, che costituisce un importante strumento di prevenzione, in quanto in assenza di una diagnosi precoce parlo quale pediatra neonatologo si va incontro al cretinismo endemico e ad altri danni notevoli di natura psichiatrica e intellettiva. Detto questo, ritengo che il provvedimento sia sostanzialmente ispirato a due principi: la tutela della salute e il risparmio economico. La prevenzione delle malattie legate alla carenza di iodio comporta infatti un risparmio per lo Stato. Quest ultima è tuttavia certamente una considerazione secondaria rispetto alla tutela della salute: l aspetto principale, dal punto di vista sociale e civile, è costituito dalla tutela dei nostri cittadini nei confronti di tale patologia. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l onorevole Potenza. Ne ha facoltà. ANTONIO POTENZA. Signor Presidente, intervengo brevemente per annunciare il voto favorevole dei Popolari- UDEUR sul testo in esame, in quanto esso interviene in un ambito sanitario che oggi necessita di serie azioni di prevenzione e profilassi. L Organizzazione mondiale della sanità, in diversi studi, ha sottolineato che la carenza iodica, di cui il gozzo endemico è la manifestazione più frequente, è uno dei più seri problemi mondiali di salute pubblica. Nel nostro territorio nazionale sono presenti numerose zone a rischio, ed alcune aree della Basilicata sono particolarmente toccate dal fenomeno. La carenza di iodio determina ipotiroidismo con diversi livelli di gravità, dal gozzo al cretinismo al nanismo. Esprimiamo dunque voto favorevole sul provvedimento, in quanto esso ha l obiettivo di promuovere una profilassi igienica, prevedendo l obbligo della disponibilità del sale arricchito con iodio in tutti i punti di vendita e facilitandone il consumo: in tal modo, viene condotta una seria azione di prevenzione e di tutela della salute (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Popolari-UDEUR). PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.

13 Atti Parlamentari 13 Camera dei Deputati (Repliche dei relatori e del Governo A.C. 5069) PRESIDENTE: Prendo atto che il relatore per la X Commissione, onorevole Milanato, ed il relatore per la XII Commissione, onorevole Palumbo, rinunciano alla replica. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo. ANTONIO GUIDI, Sottosegretario di stato per la salute. Signor Presidente, intendo limitarmi ad alcune brevi osservazioni. Vorrei solamente ricordare che si è parlato molto di patologia ed è giusto, ma che la prevenzione mediante il sale iodato è legata anche a microproblemi non visibili in fase di anamnesi, ma che con il tempo creano gravi patologie. Aggiungo, inoltre, che considero ottimo il provvedimento in esame; mi dispiace solo che quando non si prendono delle misure per anni si sta zitti, ma quando si propone una misura che fa bene ad un ampia fascia della popolazione si sostiene che era meglio non fare nulla. Quello in esame è un buon provvedimento e ottima è anche la possibilità di ridurre le patologie realizzando una vera prevenzione. Detto ciò, mi compiaccio con i proponenti del testo in esame e auspico una rapida conclusione del suo iter legislativo. (Esame degli articoli A.C. 5069) PRESIDENTE. Passiamo all esame degli articoli del disegno di legge, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato. Avverto che la V Commissione (Bilancio) ha espresso il prescritto parere (vedi l allegato A A.C sezione 1). (Esame dell articolo 1 A.C. 5069) PRESIDENTE. Passiamo all esame dell articolo 1, (vedi l allegato A A.C sezione 2) al quale non sono state presentate proposte emendative. Passiamo dunque ai voti. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull articolo 1. (Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione. Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni). (Presenti e votanti Maggioranza Hanno votato sì ). Prendo atto che gli onorevoli Castellani e Mereu non sono riusciti a votare e che avrebbero voluto esprimere voto favorevole. (Esame dell articolo 2 A.C. 5069) PRESIDENTE. Passiamo esame dell articolo 2 e dell unica proposta emendativa ad esso presentata (vedi l allegato A A.C sezione 3). Nessuno chiedendo di parlare, invito i relatori ad esprimere il parere delle Commissioni. LORENA MILANATO, Relatore per la X Commissione. Signor Presidente, le Commissioni invitano l onorevole Valpiana a ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.01, sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario. Rivolgiamo, altresì, l invito all onorevole Valpiana a trasfondere il contenuto della sua proposta emendativa in un ordine del giorno. PRESIDENTE. Il Governo? ANTONIO GUIDI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

14 Atti Parlamentari 14 Camera dei Deputati PRESIDENTE. Onorevole Valpiana, accoglie l invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.01? TIZIANA VALPIANA. No, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, già nel corso della discussione sulle linee generali ho affrontato questa tematica: con la norma di legge al nostro esame introduciamo, di fatto, l obbligatorietà dell uso del sale iodato. Viene previsto, infatti, che il sale destinato al consumo posto in vendita sia quello di tipo iodato, mentre solo su richiesta specifica verrebbe venduto ai consumatori il sale di tipo non iodato, quello che attualmente tutti noi utilizziamo. Credo non sia corretto lasciare al consumatore l obbligo di conoscere tale norma e quindi di dover richiedere specificamente il sale non iodato: dovrebbero essere posti in vendita entrambi i tipi di sale, lasciando al singolo la scelta del sale iodato una volta che sia stato informato della sua superiorità e necessità ai fini della profilassi della carenza iodica. Aggiungo che, attualmente, nei normali supermercati una confezione da un chilogrammo di sale marino normale costa circa 0,51 centesimi di euro, mentre una di sale iodato costa 0,86 centesimi. Vi è, quindi, di una differenza di prezzo del 40 per cento. Non capisco perché, se lo Stato ritiene che questa profilassi sia importante per tutta la popolazione, essa debba essere posta a carico del singolo cittadino. Con la mia proposta emendativa chiedo che sia l amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato a produrre il sale iodato, analogamente a quanto avviene per il sale normale. Tale ipotesi mi sembra una misura di correttezza nei confronti dei nostri concittadini, che debbono essere obbligati ad acquistare un alimento sapendo a quale costo vanno incontro; inoltre ci adegueremmo a quanto consigliato dalle organizzazioni internazionali, le quali richiedono che il sale iodato non abbia un prezzo mediamente superiore a quello del sale normale, consentendo così a tutta la popolazione di accedere a tale profilassi. Credo che sia un argomento di buonsenso, che vada segnalato. Signor Presidente, sarei disponibile a votare la mia proposta emendativa per parti separate: la prima relativa alla produzione del sale iodato e l altra relativa al suo prezzo. Credo sia importante prevedere che anche l amministrazione dello Stato produca sale iodato, altrimenti lasceremmo il campo libero ai produttori privati, ignorandone le conseguenze sui prezzi. PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull articolo 2. (Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione. Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni). (Presenti Votanti Astenuti... 6 Maggioranza Hanno votato sì Hanno votato no... 1). Prendo atto che gli onorevoli Falanga e Zorzato non sono riusciti ad esprimere il proprio voto. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull articolo aggiuntivo Valpiana 2.01, non accettato dalle Commissioni né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario. (Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione. Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni). (Presenti Votanti

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