Sintesi del ddl Boschi

Transcript

1 Sintesi del ddl Boschi

2 Contesto di riferimento La revisione costituzionale è il fulcro del Patto del Nazareno (dal nome della sede nazionale del PD), siglato, nel gennaio 2014, tra il premier Renzi (allora solo segretario del PD, Presidente del Consiglio era Letta) e il leader di FI, Berlusconi. Il Patto è naufragato dopo l elezione a Capo dello Stato di Mattarella a danno di Amato, gradito da FI. 2

3 L iter legis È cominciato nell agosto 2014, quando il Senato ha approvato ddl in prima lettura (con il voto favorevole di FI). Il testo ha avuto l ok definitivo dalla Camera il 12 aprile

4 Verso il referendum Si svolgerà nell autunno 2016 e non prevede il quorum. La Riforma sarebbe entrata subito in vigore solo qualora, in 2 approvazione, fosse stata approvata dai 2/3 del Parlamento. Numeri fuori dalla portata del Governo Renzi: almeno 420 deputati e 210 senatori. 4

5 I precedenti Ottobre Referendum sulla l. n. 3/2001. Esito: 64% di SÌ. Infografica sull esito del referendum del 2006 Giugno Referendum sulla l. n. 269/2005. Esito. 61,3% di NO. Il SÌ vinse in sole due Regioni. 5

6

7 Un bicameralismo imperfetto Il Parlamento continua ad articolarsi in due rami. Solo alla Camera spettano la titolarità del rapporto di fiducia e la funzione di indirizzo politico, nonché il controllo dell'operato del governo. 7

8 Le funzioni del nuovo Senato Rappresenta le Istituzioni territoriali e funge da organo di raccordo legislativo fra Stato ed Enti minori. Enti minori saranno Regioni, Città metropolitane e Comuni, essendo abrogato ogni riferimento alle Province. Il confronto fra centro-periferie viene integrato dalla Conferenza Stato-Regioni, che cura i rapporti fra Governo centrale ed Esecutivi regionali. 8

9 Inoltre La partecipazione si risolve in Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all attuazione degli atti normativi e delle politiche dell Unione. - obblighi di informazione e consultazione da parte del Governo, che deve illustrare alle Camere la posizione che intende assumere prima che si svolgano le riunioni del Consiglio europeo - atti di indirizzo al Governo da parte delle Camere 9

10 Ancora Concorre a Piero Grasso - valutare le politiche pubbliche e le attività delle PP.AA. - verificare l attuazione delle leggi dello Stato - esprimere pareri su nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge 10

11 Le leggi paritarie L esercizio collettivo della funzione legislativa resta per le - leggi costituzionali - legge elettorale - leggi di attuazione del diritto U.E. - leggi su prerogative senatori - leggi di attuazione titolo V - la ratifica dei trattati internazionali 11

12 Composizione fino a 100 senatori 74 consiglieri regionali 21 sindaci 5 nominati dal Quirinale Sono scelti "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi. Come? Le modalità sono rimesse ad una legge quadro da approvare entro 6 mesi dall entrata in vigore della riforma. 12

13 Modalità elettive I senatori non saranno più eletti in occasione delle elezioni politiche, ma durante le elezioni regionali. Proviamo ad ipotizzare il come. Ad esempio, attraverso un listino apposito di consiglieri e sindaci oppure nominando i più votati. 13

14 Elezione diretta o di 2 grado? I Consigli regionali si limiteranno ad una ratifica o convalida delle scelte degli elettori. Il primo rinnovo del Senato li vedrà eletti tutti contemporaneamente. Dopo, la loro elezione sarà legata al rinnovo dei Consigli regionali. Scompare, come ovvio, il limite d età oggi previsto per essere eletti senatori. 14

15 Altri dettagli Ogni Regione avrà almeno 2 senatori. Ecco la distribuzione geografica. Poiché un senatore è un consigliere regionale (e dunque può essere un presidente di Regione) o un sindaco, il regolamento del nuovo Senato potrà prevedere eventuali incompatibilità in relazione a cariche all interno del Senato stesso (a partire dalla Presidenza dell Assemblea o di Commissioni). 15

16 In Europa Il bicameralismo perfetto è un eccezione nel panorama europeo. Su 28 Paesi Ue quindici hanno un sistema monocamerale. Tra questi la Svezia, Danimarca, Ungheria che hanno riformato precedenti sistemi a doppia camera di rappresentanza. 16

17 Elezione diretta o di 2 grado? Dei 13 paesi con sistema bicamerale, 8 prevedono l'elezione indiretta di un ramo del Parlamento: Germania, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Olanda, Austria e Slovenia. Il Senato francese 4 sono i Paesi che eleggono direttamente deputati e senatori: Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania. In Spagna il sistema è misto, dato che 208 senatori sono eletti direttamente, mentre i restanti 58 sono nominati dalle comunità autonome. 17

18 Elezione diretta, una garanzia? Alcuni argomentano che l elezione diretta costituirebbe un necessario elemento di garanzia. La Costituzione vigente riconosce questo ruolo, principalmente, al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale. Entrambi questi organi NON traggono legittimazione da un voto popolare. 18

19 Criticità reali 1 Un Senato di dopolavoristi imporrà al Presidente dell Assemblea di prendere accordi con i Consigli regionali e le Amministrazioni comunali per convocare le riunioni. Quale impegno metteranno i senatori nel loro ruolo visto il contemporaneo ufficio di consiglieri regionali o di sindaci? 19

20 Criticità reali 2 I nuovi senatori saranno rappresentativi degli interessi delle Regioni che li esprimono? È possibile che, una volta a Palazzo Madama, le loro posizioni seguano la logica di schieramento, cioè divengano politiche in senso ampio e si sgancino dai problemi territoriali. 20

21 Altre modifiche I senatori di nomina presidenziale durano in carica 7 anni e non possono essere rinominati. Restano a vita gli ex Presidenti della Repubblica. Spariscono i senatori eletti nella circoscrizione Estero. Il Capo dello Stato potrà sciogliere solo la Camera. Per la sua composizione, il Senato è organo permanente. 21

22 Lo status dei senatori Non riceveranno indennità (per un risparmio stimato di 57 milioni di euro l anno), se non quella che spetta loro in quanto sindaci o membri del Consiglio regionale. L'indennità di un consigliere regionale non potrà superare quella attribuita ai sindaci dei comuni capoluogo di Regione. Resta l'indennità per i senatori a vita. 22

23 Restano - le immunità, come per i deputati (nonché la relativa autorizzazione) - l esercizio della funzione senza vincolo di mandato 23

24 Iter legis ordinario La maggior parte delle leggi è approvata dalla sola Camera dei deputati. Eppure, il Senato potrà avere un ruolo emendativo. Tempi stretti Ogni d.d.l. approvato dalla Camera è subito trasmesso al Senato che, entro 10 o 15 giorni a seconda della materia, su richiesta di un 1/3 dei suoi componenti, può (non deve) disporre di esaminarlo. 24

25 Potere emendativo Nei 30 giorni successivi, il Senato può deliberare, a maggioranza assoluta, proposte di modifica del testo. La regola generale Su tali proposte, entro 20 giorni, la Camera si pronuncia in via definitiva a maggioranza semplice dei propri componenti. 25

26 Un caso particolare Per respingere le modifiche sulle leggi che concernono i poteri delle regioni e degli Enti locali, la Camera dovrà esprimersi con la maggioranza assoluta dei suoi componenti. Si intende che se il Senato non esamina il ddl ricevuto dalla Camera, il testo viene direttamente inviato al Capo dello Stato per la promulgazione. 26

27 Governo-Camera, corsia preferenziale Una novità rilevante concerne l iniziativa legislativa del Governo. Ddl a data certa L Esecutivo potrà chiedere alla Camera di deliberare, entro 5 giorni dalla richiesta, la calendarizzazione con priorità di ddl indicati come essenziali per l attuazione del programma. La Camera si pronuncia entro 70 giorni dalla deliberazione. 27

28 Altri lifting Stato di guerra Viene modificata la maggioranza parlamentare necessaria a deliberare lo stato di guerra: la (sola) Camera dei deputati darà l ok a maggioranza assoluta dei voti (oggi basta quella semplice). Iniziativa popolare Sarà richiesta la raccolta di 150mila firme invece di 50mila ma si stabilisce anche che la deliberazione della Camera deve avvenire entro termini certi e passaggi definiti dai regolamenti parlamentari. 28

29 Una stretta sui decreti legge I decreti legge dovranno "recare misure di immediata applicazione e di contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo (norma anti decreti omnibus). Sono vietati i decreti legge: - in materia costituzionale ed elettorale; - che reiterano disposizioni di decreti non convertiti; - che ripristinano l efficacia di norme dichiarate illegittime dalla Consulta. 29

30 In compenso I provvedimenti governativi ritenuti essenziali dovranno essere votati dalla Camera entro il termine tassativo di 60 giorni, passati i quali il decreto sarà posto in votazione senza modifiche, articolo per articolo e con votazione finale. 30

31 Il nuovo Quirinale Non sono più previsti i delegati regionali. Cambia il quorum. Nelle prime tre votazioni, resta 2/3 delle Camere riunite. Dal 4 scrutinio si passa a 3/5 dei componenti dell'assemblea. Dal 7, ai 3/5 dei votanti. Sarà il Presidente della Camera (e non più del Senato) a sostituire il presidente della Repubblica 'ad interim'. 31

32 Le minoranze parlamentari Il Regolamento della Camera disciplinerà lo Statuto delle opposizioni. Un punto fumoso. Sarebbe forse stato opportuno prevedere strumenti di rafforzamento del ruolo delle minoranze direttamente in Costituzione. 32

33 La Corte Costituzionale I 5 giudici della Consulta di nomina parlamentare verranno eletti separatamente dalle due Camere. Al Senato ne spetteranno due, ai deputati tre. Palazzo della Consulta Per l'elezione è richiesta la maggioranza dei 2/3 dei componenti per i primi due scrutini, dagli scrutini successivi è sufficiente la maggioranza dei 3/5. 33

34 Titolo V Si elimina la competenza concorrente, con una redistribuzione delle materie tra legislazione esclusiva statale e delle Regioni. Una novità è la clausola di supremazia. La legge dello Stato, su proposta del Governo, può intervenire in materie regionali quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell'interesse nazionale. 34

35 Pro e contro Pro Riduzione, almeno nelle intenzioni, della conflittualità Stato-Regioni davanti alla Consulta. Contro Della clausola si dovrà fare un uso parsimonioso, altrimenti il rischio è una forte ritorno al centralismo. 35

36 Il CNEL Sparisce da subito (non come il resto della Riforma, dalla prossima legislatura). Si prevede la nomina di un commissario straordinario entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge, a cui affidare la gestione per la liquidazione e la riallocazione del personale presso la Corte dei conti. 36

37 Porcellum, mai più Le leggi elettorali (anche l Italicum) possono essere sottoposte, prima della loro promulgazione, al giudizio preventivo di legittimità costituzionale da parte della Consulta. Come? Ricorso motivato presentato da almeno 1/4 dei deputati o almeno 1/3 dei senatori Quando? Entro 10 giorni dall'approvazione della legge. 37

38 La Corte si pronuncia entro il termine di trenta giorni e, fino ad allora, resta sospeso il termine per la promulgazione della legge. In caso di dichiarazione di illegittimità costituzionale, la legge non può essere promulgata. 38

39 Democrazia diretta La proposta soggetta a referendum abrogativo è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto o, se avanzata da elettori, la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della Camera dei deputati. Si introducono nella Costituzione i referendum popolari propositivi e di indirizzo. Spetterà alle Camere varare una legge che ne stabilisca le modalità di attuazione. 39

40 Prendere o lasciare La Riforma coinvolge il 35 % degli articoli della Costituzione, il 57 % della seconda parte del testo. Le modifiche sono eterogenee. Vanno dalla fiducia monocamerale alla riforma del titolo V, passando per la revisione degli istituti di democrazia diretta e l abrogazione di CNEL e province. 40

41 Ricordiamo che per la giurisprudenza costante della Corte Costituzionale il referendum non è fine a se stesso ma tramite della sovranità popolare cosicché occorre che i quesiti posti agli elettori siano tali da esaltare e non da coartare la loro possibilità di scelta (sentenza n 16/1978). 41

42 Possibili soluzioni 1. Votare per parti separate Viene sottoposta al voto l intera legge ma divisa per singoli capitoli omogenei, corrispondenti ai macrotemi della riforma. Fulco Lanchester, autore della proposta Il criterio potrebbe essere per titoli della Costituzione oppure per i contenuti della Riforma. 42

43 Possibili soluzioni 2. Votare referendum parziali I promotori del referendum scelgono quali parti della legge sottoporre al voto; il resto della legge, sarebbe quindi già confermato. Ad esempio, le abolizioni di Cnel e Province ben potrebbero non essere messe al voto referendario godendo di un consenso diffuso. 43