SP 10 Padana Inferiore Intervento urgente di ricostruzione del viadotto al km PROVINCIA DI TORINO
|
|
- Sara Tarantino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 PROVINCIA DI TORINO INTERVENTO URGENTE DI RICOSTRUZIONE DEL VIADOTTO LUNGO LA S.P. 10 (EX S.R. 10) "PADANA INFERIORE" AL KM RELAZIONE DI CALCOLO OPERE PROVVISIONALI R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 1 di 19
3 INDICE PREMESSA 3 1. NORMATIVA 4 2. DOCUMENTI DI PROGETTO 4 3. STRATIGRAFIA DI CALCOLO E PARAMETRI GEOTECNICI Parametri di calcolo 5 4. ANALISI DELLE FONDAZIONI DELLE SPALLE PROVVISORIE Azioni di calcolo AZIONI SUL SINGOLO MICROPALO VERIFICA GEOTECNICA di CAPACITÀ PORTANTE VERIFICHE STRUTTURALI DEI MICROPALI VERIFICA DELLE BERLINESE Analisi tenso-deformativa Modello di calcolo Caratteristiche dei materiali Sezione A Sezione B BIBLIOGRAFIA 19 R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 2 di 19
4 PREMESSA La presente relazione riporta le verifiche relative alle opere di fondazione delle spalle provvisorie e delle berlinesi necessarie durante le lavorazioni per la ricostruzione del viadotto al km della S.P. 10 Padana Inferiore. La relazione si articola in: descrizione sintetica delle formazioni individuate, delle loro caratteristiche meccanico deformative e delle condizioni di falda; verifiche geotecniche e strutturali delle palificate delle spalle provvisorie; verifiche geotecniche e strutturali delle berlinesi. Le fondazioni relative alle spalle provvisorie sono realizzate mediante micropali del diametro pari a 240 collegati in sommità da una platea rigida in cemento armato. Le berlinesi in corrispondenza delle due spalle sono realizzate mediante micropali del diametro pari a 240 collegati in sommità da un cordolo in cemento armato. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 3 di 19
5 1. NORMATIVA Le verifiche sono state eseguite in accordo alle seguenti normative: - D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni. - Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio EN 1997 Eurocode 7: Geotechnical design - EN 1998 Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance 2. DOCUMENTI DI PROGETTO PANGEA s.a.s. Intervento urgente di ricostruzione del viadotto lungo la S.R. 10 Padana Inferiore al km 7+400: INDAGINI GEOGNOSTICHE, luglio 2010 R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 4 di 19
6 3. STRATIGRAFIA DI CALCOLO E PARAMETRI GEOTECNICI Le informazioni ricavate dai sondaggi effettuati ai lati della spalla hanno messo in evidenza la presenza di una coltre superficiale di basso spessore che può essere trascurata avendo poco interesse dal punto di vista ingegneristico. Al di sotto della coltre superficiale è presente un primo strato di materiale alterato costituito essenzialmente da marne poco consistenti; in profondità si rileva infine un substrato più consistente costituito da siltiti e marne siltose con presenza, per il sondaggio S2, di strati sottili di arenite. In particolare la stratigrafia del sondaggio S2, effettuato nelle immediate vicinanze della spalla A da realizzare nel corso dell intervento previsto, può essere sintetizzata come segue: 1) marna alterata da p.c. a -8.0 m 2) alternanze di siltiti e marne siltose oltre -8.0 m. La stratigrafia del sondaggio S1, effettuato nelle immediate vicinanze della spalla B da realizzare, può invece essere sintetizzata come segue: 3) marna alterata da p.c. a -5.0 m 4) alternanze di siltiti e marne siltose oltre -5.0 m PARAMETRI DI CALCOLO Per quanto riguarda la fondazione della spalla, posta a 5 m (per la spalla A) e a 4 m (per la spalla B) dal piano campagna si è pertanto considerata la seguente stratigrafia di calcolo: 1) strato superficiale di marne alterate; 2) siltiti e marne siltose. Per ciascun strato vengono in seguito individuati gli spessori, le caratteristiche generali ed i parametri di calcolo assunti in fase di calcolo. Strato superficiale (da p.c. a -8.0 m per la spalla A; da p.c. a -5.0 m per la spalla B) Questo strato si rinviene dal p.c. fino a profondità di circa 8.0m (per la spalla A, sondaggio S2) e 5.0 m (per la spalla B, sondaggio S1) ed è costituito da marne alterate. γ = 22 kn/m 3 peso di volume; V S = 600 m/s velocità delle onde di taglio; G 0 = 792 MPa modulo di taglio alle piccole deformazioni; E S = 380 MPa modulo di Young operativo; ϕ = 30 angolo di resistenza al taglio. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 5 di 19
7 Marne (da -8.0 m dal p.c. per la spalla A: da -5.0 m dal p.c. per la spalla B) Questo strato, sottostante al precedente, è costituito da siltiti e marne siltose. γ = 23 kn/m 3 peso di volume; V S = 1200 m/s velocità delle onde di taglio; G 0 = 3300 MPa modulo di taglio alle piccole deformazioni; E S = 2000 MPa modulo di Young operativo; ϕ = 32 angolo di resistenza al taglio. La falda non interferisce con l opera in progetto. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 6 di 19
8 4. ANALISI DELLE FONDAZIONI DELLE SPALLE PROVVISORIE La platea di fondazione presenta dimensioni in pianta pari a m rispettivamente nella direzione longitudinale (asse X) e trasversale (asse Y) rispetto l asse del ponte e poggia su n. 6 micropali di fondazione di diametro 240mm armati con un tubo spessore 10 mm e lunghezza pari a 25 m (n. 4 micropali verticali) e 18 m (n. 2 micropali inclinati di 45 rispetto alla verticale). Nel seguito vengono riportate le verifiche di capacità portante e quelle strutturali dei micropali AZIONI DI CALCOLO Le azioni che interessano la spalla provvisoria durante le fasi costruttive del viadotto sono di seguito riassunte. Per il rilevato a tergo della spalla provvisoria si prevede un riempimento con materiale avente un angolo di attrito pari almeno a 30. Considerata l elevata rigidezza della fondazione su micropali e l altezza ridotta della spalla, le spinte del terreno a tergo della spalla stessa sono state valutate facendo riferimento al coefficiente di spinta a riposo in quanto in tali condizioni non è possibile garantire l effettiva mobilitazione della spinta attiva. Nel valutare la spinta del terreno è stato inoltre preso in considerazione un sovraccarico stradale uniformemente distribuito di entità pari a 20 kpa; per quanto riguarda i carichi variabili si è fatto riferimento ad un ponte di 2 a categoria: R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 7 di 19
9 1. impalcato by-pass (L=44.50 m) soletta in calcestruzzo (sp=21.5 cm): = 24.6 kn/m struttura metallica e predalles (280 kg/m 2 ): = 12.6 kn/m cordoli e barriere: = 2.0 kn/m Totale = 39.2 kn/m 2. peso proprio spalla: ( ) = kn 3. variabili Q 1k : = 480 kn 4. variabili q 1k : = 21.6 kn/m 5. spinta del terreno / = kn 6. spinta del sovraccarico = kn Le verifiche statiche agli stati limite ultimi sono state condotte utilizzando l approccio di progetto DA2 che prevede l utilizzo di un unica combinazione di gruppi di coefficienti parziali (A1+M1+R3): in particolare γ G = 1.3 per le azioni permanenti e γ Q = 1.5 per le azioni variabili. Le verifiche della palificata sono state condotte prendendo in considerazione l intera palificata ed i carichi di peso proprio e spinta del terreno corrispondenti all intera spalla. Le azioni di calcolo risultanti all intradosso della fondazione sono complessivamente una reazione verticale F v,spalla pari a 3149 kn ed una reazione orizzontale F h,spalla pari a 998 kn AZIONI SUL SINGOLO MICROPALO Noti i carichi, orizzontali e verticali, trasmessi dalla spalla alla palificata e la geometria di quest ultima, è possibile calcolare le sollecitazioni agenti sul singolo palo facendo le seguenti ipotesi: plinto rigido; interazione fra i pali trascurabile; Infatti per l equilibrio si dovrà avere: essendo: R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 8 di 19
10 = forza verticale agente alla testa del singolo micropalo verticale; = forza agente alla testa del singolo micropalo inclinato di ; = numero di micropali verticali (pari a 4); = numero di micropali inclinati di (pari a 2) VERIFICA GEOTECNICA DI CAPACITÀ PORTANTE Come già indicato la verifica di capacità portante viene effettuata facendo riferimento all approccio di progetto DA2 che per i pali di fondazione prevede l utilizzo del set di coefficienti parziali (A1+M1+R3). Viene riportata di seguito la verifica per una sola spalla, la spalla A, che presenta un profilo stratigrafico più sfavorevole. La portata totale limite del micropalo singolo seguente equazione: sottoposto a carichi assiali è data dalla essendo: = portata ultima di base; = portata ultima per attrito laterale; = diametro del palo; = pressione ultima alla base del palo; = tensione tangenziale ultima lungo il fusto del palo; = profondità della base del palo dal p.c. originario; = profondità della testa del palo dal p.c. originario. In considerazione della ridotta area di base, la valutazione della capacità portante è stata effettuata prendendo in considerazione il solo contributo relativo alla portata laterale, facendo riferimento al seguente abaco per la previsione della resistenza limite valido per limi e argille. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 9 di 19
11 Abaco valido per limi e argille Prevedendo di realizzare i bulbi di fondazione con iniezioni semplici si adotta come valore di τ lim per le formazioni superficiali di marna alterata circa 80 kpa, tenendo conto in modo cautelativo del valore a circa 2 m di profondità ottenuto da prove SPT per il sondaggio S1 e pari a N SPT = 63 colpi/30 cm, mentre per gli strati marnosi molto competenti che si ritrovano più in profondità, per i quali è stato raggiunto il rifiuto nel corso della prova SPT, si è assunto τ lim pari a 120 kpa. La portata laterale è stata quindi calcolata con la seguente espressione: dove: è il diametro del bulbo; considerato uguale al diametro nominale di perforazione d, pari a 240 mm; è la lunghezza di ciascun tratto relativamente ai diversi materiali incontrati (3 m per lo strato superficiale in quanto la spalla è posizionata con l intradosso a quota -5.0 dal P.C., e 22.0 m per lo strato delle marne: la lunghezza complessiva dei pali verticali risulta dunque essere pari a 25 m). Quindi: Tenendo conto che le valutazioni sono riferite ad una singola verticale investigata per la progettazione dell intervento realizzato immediatamente a monte della stessa strada, la capacità R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 10 di 19
12 portante caratteristica viene stimata sulla base di quella calcolata applicando un coefficiente riduttivo, quindi Per quanto riguarda il palo in trazione, può essere assunto lo stesso valore di f s per la valutazione della resistenza per attrito lungo lo sviluppo del fusto considerando una lunghezza minima dei pali inclinati pari a 18 m, ottenendo: Infine il valore di progetto viene calcolato a partire dal valore caratteristico applicando un coefficiente parziale differente per i pali in compressione ed in trazione. Facendo riferimento ai valori relativi alla resistenza caratteristica laterale in compressione e in trazione di pali trivellati si ha: per i pali in compressione; per i pali in compressione; Confrontando tale valore con il valore delle sollecitazioni di calcolo, si deduce che le verifiche di stato limite ultimo sono soddisfatte, infatti: per il palo in compressione per il palo in trazione 4.4. VERIFICHE STRUTTURALI DEI MICROPALI I micropali di fondazione sono stati verificati con riferimento allo stato limite ultimo sia per lo sforzo assiale sia per le azioni taglianti. Le sollecitazioni allo stato limite ultimo ottenute sono pari a: Affidando la resistenza al solo tubo metallico è stata calcolata la tensione a stato limite ultimo che deve risultare inferiore alla tensione limite di calcolo pari a 338 MPa (uguale alla tensione limite caratteristica, 355 MPa per l acciaio S355, diviso il coefficiente di sicurezza ): PROFILO Area [mm 2 ] F max,sd [kn] σ max,sd [MPa] tubo φ 168,3 s = 10 mm La verifica è pertanto soddisfatta. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 11 di 19
13 5. VERIFICA DELLE BERLINESE A sostegno dello scavo per la realizzazione delle spalle provvisorie e di quelle definitive del nuovo impalcato del viadotto, che viene realizzato per fasi, è prevista la realizzazione di una berlinese di micropali come opera di sostegno provvisionale. Si possono delineare le modalità esecutive che vengono nel seguito esposte: 1) Realizzazione di micropali trivellati, φ240 mm armati con tubi in acciaio, φ193.7 mm spessore 10 mm con passo di 45cm; 2) Esecuzione della trave di coronamento; 3) Scavo fino a 4.0 m dalla sommità della paratia, quota di imposta della fondazione della spalla provvisoria; 4) Realizzazione della spalla provvisoria e ripristino piano campagna; 5) Realizzazione di micropali inclinati a 45 con funzione di ancoraggio passivo 6) Scavo fino a 5.0 m dalla sommità della paratia quota di imposta della fondazione della nuova spalla definitiva. Vengono prese in considerazioni 2 sezioni tipo, una relativa allo scavo per la realizzazione della spalla provvisoria (scavo di 4.0 m), l altra relativa allo scavo per la realizzazione della spalla definitiva (scavo di 5.0 m). Tenendo conto delle condizioni stratigrafiche, si fa riferimento alla spalla SPA lato Pino T.se che presenta le condizioni più sfavorevoli. Nel seguito vengono riportate le verifiche di capacità portante e quelle strutturali dei micropali ANALISI TENSO-DEFORMATIVA Di seguito si riportano la descrizione del modello di calcolo ed i risultati delle analisi effettuate. I risultati sono espressi in termini di azioni interne e deformate della paratia. Sono, inoltre, riportati nel seguito i risultati delle verifiche statiche dei profilati di armatura dei micropali. Al fondo della presente relazione sono riportati i risultati delle analisi effettuate. Lo schema statico di riferimento è quello di paratia con vincolo in testa, rappresentato dai micropali inclinati Modello di calcolo La determinazione dello stato tenso-deformativo nella struttura e nel terreno, è stata effettuata tramite il programma Paratie v. 6.1 (CeAS-Milano) per il calcolo delle sollecitazioni nelle strutture R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 12 di 19
14 di sostegno flessibili. L input del modello di calcolo viene riportato in allegato. Il programma Paratie affronta il problema della simulazione di uno scavo sostenuto da diaframmi flessibili attraverso il metodo degli elementi finiti; la schematizzazione del fenomeno fisico è del tipo Trave su suolo elastico con comportamento non lineare del terreno. Le paratie vengono schematizzate come elementi trave, il cui comportamento flessionale è definito dalla rigidezza flessionale EJ; il terreno viene simulato attraverso elementi elastoplastici monodimensionali connessi ai nodi delle paratie. Utilizzando questo modello di calcolo, è possibile seguire in tutte le successive fasi la realizzazione dello scavo sostenuto da paratie tirantate o comunque contrastate. L analisi con il modello ad elementi finiti è un analisi statica incrementale, in cui ogni passo coincide con una ben precisa configurazione caratterizzata da una data quota di scavo, da un determinato insieme di tiranti applicati, da una distribuzione di carichi applicati. Poiché il comportamento degli elementi finiti è di tipo elastoplastico, ogni configurazione dipende in generale dalle configurazioni precedenti e lo sviluppo di deformazioni plastiche ad un certo passo di carico condiziona la risposta della struttura nei passi successivi. I parametri che caratterizzano il modello possono essere distinti in due classi: parametri di spinta e parametri di deformabilità del terreno. I parametri di spinta sono il coefficiente di spinta a riposo K 0, il coefficiente di spinta attiva K a e il coefficiente di spinta passiva K p. I parametri di deformabilità del terreno compaiono nella definizione della rigidezza delle molle. Viene introdotta una funzione di plasticità dipendente da esse, che definisce i confini di una regione entro la quale è determinato lo stato tensionale. A seconda dello stato in cui l elemento si trova, questo reagisce con differenti caratteristiche di rigidezza. Sono possibili tre situazioni: 1) Fase elastica: l elemento si comporta elasticamente; questa fase corrisponde ad una porzione di terreno in fase di scarico-ricarico, sollecitato a livelli di sforzo al di sotto dei massimi livelli precedentemente sperimentati e viene identificata con la sigla UL-RL (Unloading-Reloading). 2) Fase incrudente: l elemento viene sollecitato a livelli di tensione mai prima sperimentati; la fase incrudente è identificata dalla sigla V-C (Virgin Compression). 3) Collasso : il terreno è sottoposto ad uno stato di sollecitazione coincidente con i limiti minimo o massimo dettati dalla resistenza del materiale; questa fase corrisponde a quelle che solitamente vengono chiamate condizioni di spinta attiva o passiva; il collasso viene identificato attraverso la parola Active o Passive 5.2. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali impiegati nelle opere sono: CALCESTRUZZO Micropali Paratia Rck 25 N/mm 2 resistenza caratteristica cubica R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 13 di 19
15 E c = N/mm 2 f cd = N/mm 2 ACCIAIO PER ARMATURE LENTE B 450C f yk 450 N/mm 2 f yd = N/mm 2 E s = N/mm 2 modulo elastico resistenza a compressione di calcolo tensione caratteristica di snervamento tensione di snervamento di calcolo modulo elastico ACCIAIO TUBI DI ARMATURA PARATIA E CARPENTERIA METALLICA S355 f yk = 355 N/mm 2 tensione di snervamento di calcolo 338 N/mm 2 tensione di snervamento di calcolo E s = N/mm 2 modulo elastico 5.3. SEZIONE A Lo schema relativo alla sezione di scavo per la realizzazione della spalla temporanea è riportato nella figura sottostante. Il rapporto generato dal programma Paratie contenente l input e l output del calcolo è riportato in appendice. Nel seguito si riportano le verifiche relative agli elementi strutturali. La verifica dei micropali verticali viene affidata, a favore della sicurezza, alla sola armatura in acciaio dei micropali, costituiti da tubi del diametro φ193.7 mm e spessore di 10.0 mm. Considerando l interasse tra i micropali e le sollecitazioni derivanti dal modello di calcolo, si calcola la tensione ideale massima agente sull armatura dei micropali a partire dalle sollecitazioni per unità di larghezza di paratia: il momento ottenuto dal programma Paratie risulta pari a 118 kn m/m che è moltiplicato il coefficiente parziale per la verifica allo stato limite ultimo pari a 1.35, R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 14 di 19
16 ottenendo così il momento di calcolo M d. I risultati ottenuti sono riportati nella tabella seguente: Paratia φ est s A J w i Md Vd σ τ σ id mm mm cm 2 cm 4 cm 3 m knm / m kn / m MPa MPa MPa Berlinese 1 193, , ,59 252,10 0,45 159,30 0,00 284,35 0,00 284,35 Si può notare che la tensione ideale massima risulta minore della tensione di snervamento di calcolo pari a 338 MPa per l acciaio S SEZIONE B Lo schema relativo alla sezione di scavo in corrispondenza della nuova spalla è riportato nella figura seguente. Il rapporto generato dal programma Paratie contenente l input e l output del calcolo è riportato in appendice. Nel seguito si riportano le verifiche relative agli elementi strutturali. La verifica dei micropali verticali viene affidata, a favore della sicurezza, alla sola armatura in acciaio dei micropali, costituiti da tubi del diametro φ193.7 mm e spessore di 10.0 mm. Considerando l interasse tra i micropali e le sollecitazioni derivanti dal modello di calcolo, si calcola la tensione ideale massima agente sull armatura dei micropali a partire dalle sollecitazioni R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 15 di 19
17 per unità di larghezza di paratia: il momento ottenuto dal programma Paratie risulta pari a 79 kn m/m che è moltiplicato il coefficiente parziale per la verifica allo stato limite ultimo pari a 1.35, ottenendo così il momento di calcolo M d. I risultati ottenuti sono riportati nella tabella seguente: Paratia φ est s A J w i Md Vd σ τ σ id mm mm cm 2 cm 4 cm 3 m knm / m kn / m MPa MPa MPa Berlinese 2 193, , ,59 252,10 0,60 106,65 0,00 253,83 0,00 253,83 Si può notare che la tensione ideale massima risulta minore della tensione di snervamento di calcolo pari a 338 MPa per l acciaio S355. La lunghezza libera dei micropali inclinati viene calcolata imponendo che l'ancoraggio possa sviluppare interamente la resistenza per attrito nella zona stabile, vale a dire che l'ancoraggio deve essere posizionato al di là della linea ideale di spinta dal fondo della paratia inclinata di 45 + ϕ/2 sull'orizzontale. Tale stima è stata prudenzialmente aumentata del 20% rispetto a quello calcolato geometricamente, come suggeriscono numerose raccomandazioni disponibili in bibliografia, giungendo a stimare una lunghezza libera di 3.5 m. La resistenza limite dei micropali inclinati è stata determinata sia nei confronti dello sfilamento dei bulbi di ancoraggio sia nei riguardi della resistenza a trazione dei tubolari in acciaio per ciascuna delle sezioni di verifica. Per il calcolo della resistenza allo sfilamento si è fatto riferimento al seguente abaco per la previsione della resistenza limite all aderenza (τ lim ), assumendo a favore di sicurezza che il micropalo fosse fondato nella marna alterata che costituisce il primo strato. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 16 di 19
18 Abaco valido per limi e argille Prevedendo di realizzare i bulbi di fondazione con iniezioni semplici si adotta come valore di τ lim per la formazione superficiale 80 kpa. La resistenza allo sfilamento T calc è stata calcolata con la seguente espressione: T calc = π d o L fond τ lim dove: d o è il diametro del bulbo; considerato pari a pari al diametro nominale di perforazione d= 240 mm. L fond è la lunghezza del tratto effettivamente utile ai fini dell ancoraggio pari alla lunghezza totale del micropalo meno la lunghezza libera di cui sopra e pertanto L fond = L-L lib = = 4.5m Quindi: T calc = π = 271 kn I valori della resistenza allo sfilamento T calc di cui sopra, è possibile ricavare, con riferimento alle NTC08 riguardo ai pali in trazione, la resistenza caratteristica T calc : Tcalc 271 T k = = = 160 ξ kn in cui il coefficiente ξ 3 può essere assunto pari a 1,7 tenendo conto che è stata investigata una singola verticale per ciascuna fondazione. La resistenza di progetto viene quindi calcolata applicando il fattore di sicurezza parziale γ R, che trattandosi di resistenza laterale per pali in trazione R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 17 di 19
19 ed utilizzando l approccio di verifica 2 (NTC08) è pari a 1.25, quindi T 160 Td = k = = 128 kn γ 1.25 R Considerato il massimo sforzo di trazione ottenuto con il programma Paratie, pari a 58.5 kn/m e l interasse tra i micropali inclinati, pari a 1.35 m si ottiene T max = 79.0 kn. Seguendo l approccio 2, tale valore deve essere ancora moltiplicato per il fattore di sicurezza sulle azioni del gruppo A1, che tenendo conto che si tratta prevalentemente di azioni permanenti può essere assunto pari a 1.35, ottenendo T d = 107 kn e pertanto la verifica risulta soddisfatta. Le verifiche strutturali di competenza ai tiranti passivi di ancoraggio si risolvono in una semplice verifica a trazione. La verifica strutturale è stata condotta verificando che la tensione massima di trazione calcolata allo stato limite ultimo non superasse la tensione di snervamento di calcolo pari a 338 MPa per l acciaio S355. R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 18 di 19
20 6. BIBLIOGRAFIA [1] Lancellotta R., Calavera J. (1999), Fondazioni McGraw-Hill, Milano [2] Matlock H., Reese L.C. (1960), Generalised solutions for laterally loaded piles - J. of Soil Mechanics and Foundation Division, ASCE, vol.86, n.5, pp [3] Kulhawy, F.H., and Mayne, P.W. (1990). Manual on Estimating Soil Properties for Foundation Design., Electric Power Research Institute, EL-6800, Research Project R011A - Relazione di calcolo opere provvisionali.doc pag. 19 di 19
VARIANTE STRADALE EX ANAS EX S.S
VARIANTE STRADALE EX ANAS EX S.S.460 LAVORI DI SISTEMAZIONE DELLE FONDAZIONI SCALZATE ED ALLARGAMENTO DELLA SEDE STRADALE DEL PONTE DI CUORGNE' AL KM 30+300 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GEOTECNICA FONDAZIONI
Dettagli1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali...
1 Relazione Generale sull Intervento... Determinazione dei parametri geotecnici... 3 Normativa di riferimento...3 4 Relazione sui materiali...3 5 Verifiche statiche...4 5.1 Formule di calcolo delle azioni...4
DettagliSP 97 DI CINZANO LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE AL KM 10+700 IN COMUNE DI CINZANO INTERVENTO DEFINITIVO
SP 97 DI CINZANO LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE AL KM 10+700 IN COMUNE DI CINZANO INTERVENTO DEFINITIVO VARIANTE IN CORSO D OPERA RELAZIONE DI CALCOLO VR010A - Relazione di calcolo.doc
DettagliCONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO. NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le costruzioni
GENERALITA COMUNE DI PREDOSA Provincia di Alessandria CONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO ZONA SISMICA: Zona 3 ai sensi dell OPCM 3274/2003 NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008
DettagliINDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8
2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
DettagliVALIDAZIONE DEL CODICE DI CALCOLO IS PLINTI
VALIDAZIONE DEL CODICE DI CALCOLO IS PLINTI Sommario PREMESSA 1 1 DATI GENERALI 1 2 BASI TEORICHE E ALGORITMI IMPIEGATI 1 2.1 Verifica a flessione, taglio e punzonamento: 1 2.2 Verifica dei bicchieri:
DettagliFondazioni a platea e su cordolo
Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata
DettagliCALCOLO DEL NUOVO PONTE
CALCOLO DEL NUOVO PONTE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali utilizzati sono: - Calcestruzzo Rck450 = 2500 Kg/m 3 Resistenza di esercizio a flessione: f cd = 0,44*45 = 19,8 N/mm 2 = 198 Kg/cm 2 -
DettagliSI CONFERMA LA RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE DEL PROGETTO DEFINITIVO REDATTA DALL ING. IVO FRESIA DELLO STUDIO. ART S.r.l..
SI CONFERMA LA RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE DEL PROGETTO DEFINITIVO REDATTA DALL ING. IVO FRESIA DELLO STUDIO ART S.r.l.. 1 Generalità... 1 2 Carichi massimi sui pali... 3 2.1 Pile... 3 2.2 Spalle...
DettagliFONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI
FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI 1.0 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI PALI Il dimensionamento dei pali viene eseguito tenendo conto dei criteri appresso riportati. a) Inizialmente vengono determinati i carichi
DettagliArch. Giuliano Moscon SERVIZIO TECNICO ASSOCIATO COMUNI DI FONDO E MALOSCO
COMUNE DI MALOSCO Provincia di Trento PROGETTO INTERVENTO DI SOMMA URGENZA RECUPERO E CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DEL MURO DI SOSTEGNO SU P.F. 666 C.C. MALOSCO I IN VIA MIRAVALLE. Relazione di calcolo COMMITTENTE
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)
ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati
DettagliCarichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.
Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano
DettagliSussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - III AGGIORNAMENTO 12/12/2014
Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - III AGGIORNAMENTO 12/12/2014 Progetto strutturale di una trave rovescia Alle travi di fondazioni
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta
DettagliHorae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale
1 IL MATERIALE X-LAM Nel programma CDSWin il materiale X-LAM pu ò essere utilizzato solo come elemento parete verticale. Quindi, dal punto di vista strutturale, il suo comportamento è prevalentemente a
DettagliRELAZIONE STRUTTURALE
RELAZIONE STRUTTURALE DESCRIZIONE DELL OPERA. Si prevede di realizzare una passerella pedonale in acciaio per l accesso secondario alla grotta. La struttura è costituita da due travi parallele in acciaio
DettagliDimensionamento delle strutture
Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle
DettagliINDICE. 1. Premesse pag. 2. 2. Regime normativo pag. 3
INDICE 1. Premesse pag. 2 2. Regime normativo pag. 3 3. Plinto di fondazione torre faro pag. 4 3.1 Sollecitazione massime di calcolo pag. 4 3.2 Determinazione massimi sforzi sui pali pag. 4 3.3 Dimensionamento
DettagliFORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI
OGGETTO LAVORI Committente: FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI Il Progettista Strutturale VERIFICA DELLE RIGIDEZZE. La rigidezza iniziale (K in ) si calcola con la formula: K = GAEl 2 h 3 G1,2hEl 2 dove: E,G
DettagliModelli di dimensionamento
Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di
DettagliOpere di Fondazione Profonde
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 Opere di Fondazione Profonde Email: sebastiano.foti@polito.it Web: www.polito.it/soilmech/foti 1 Indice Stati di
DettagliPali di fondazione = elementi strutturali in grado di trasferire il carico applicato alla loro sommità a strati di terreno più profondi e resistenti
FONDAZIONI SU PALI Pali di fondazione = elementi strutturali in grado di trasferire il carico applicato alla loro sommità a strati di terreno più profondi e resistenti Si ricorre a fondazioni su pali quando:
DettagliL ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito.
4.2 IL COLLAUDO STATICO DEI PONTI 4.2.1 Ponti stradali Per i ponti stradali le norme per l effettuazione del collaudo statico sono contenute nel D.M. LL. PP. del 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme
DettagliRistrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...
DettagliAllegato S-0 - Relazione di calcolo
Allegato S-0 - Relazione di calcolo 1. PREMESSA 1.1 Descrizione delle opere Il nuovo progetto prevede la demolizione del precedente fabbricato, la realizzazione di quattro nuovi blocchi, comprendenti ciascuno
DettagliPORTANZA DELLE FONDAZIONI
1 N.T.C. 2008, Capitolo 6.4 - OPERE DI FONDAZIONE Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite ultimo, sia a breve sia a lungo termine. Gli stati
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI
RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI pag. 1 / 12 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. STRATIGRAFIA E PARAMETRI GEOTECNICI ADOTTATI... 3 4. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... 5
DettagliFondazioni con grande eccentricità (al di fuori del terzo medio)
Fondazioni con grande eccentricità (al di fuori del terzo medio) Generalità Poco si trova in letteratura (eccezion fatta per Bowles, Fondazioni, ed. McGraw-Hill) riguardo le fondazioni con carico fortemente
DettagliRELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno
RISPOSTA A DOMANDA N. 2 RELAZIONE Generalità La presente relazione illustra gli aspetti geotecnici e delle fondazioni relativi alle strutture delle seguenti opere: EDIFICIO SERVIZI BUNKER PROTEXIMETRICO
DettagliPROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012
Cognome e nome PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Si ricorda al candidato di rispondere alle domande di Idraulica, Scienza delle costruzioni e Tecnica delle
DettagliDIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO
DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO Si dimensioni un pilastro nelle tre diverse tecnologie: legno, acciaio e cemento armato. Osservando una generica pianta di carpenteria, il pilastro centrale sarà quello maggiormente
DettagliLezione 9 GEOTECNICA
Lezione 9 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 9 A. Fondazioni su pali: requisiti di progetto B. Tecnologie esecutive nella realizzazione dei pali C. Pali
DettagliSTRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2
STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino
DettagliCOPYRIGHT. Informazioni e permessi sui prodotti o parti di essi possono essere richiesti a:
COPYRIGHT Tutto il materiale contenuto nella confezione (CD contenente i files dei software, chiave di protezione, altri supporti di consultazione) è protetto dalle leggi e dai trattati sul copyright,
DettagliIstruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno,
Come indicato al Par. 4.4.14 del D.M. 14/01/2008, VERIFICA DI RESISTENZA AL FUOCO ELEMENTI LIGNEI Le verifiche di resistenza al fuoco potranno eseguirsi con riferimento a UNI EN 1995-1-2, utilizzando i
DettagliSETTI O PARETI IN C.A.
SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE
DettagliI metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1
I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 3 Indice Parte I Schema generale 4 1 Richiamo... normativa 8 Parte II Tipologie di analisi 10 4 1 Enter the help project title here Schema generale Premessa
Dettagli0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m
ESERCITAZIONE n. 5 Carico limite di un palo trivellato Si calcoli, con le formule statiche, il carico limite di un palo trivellato del diametro di 0,4 m e della lunghezza di 11 m, realizzato in un sito
DettagliDESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO.
DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO. Verifica statica della struttura esistente, al fine di determinare la portata del solaio esistente; redazione
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliINDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5
RELAZIONE SISMICA INDICE 1 Introduzione 3 Quadro normativo di riferimento 4 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 3.1 Valutazione pericolosità sismica 5 3. Valutazione tempo di ritorno Tr 6 3..1 Periodo
DettagliFondazioni su pali 183
Fondazioni su pali 183 Fondazioni su pali Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) La verifica della condizione (6.2.1) Rd > Ed può essere effettuata per : - collasso per carico limite della palificata
DettagliPer prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;
!""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO GENERALITÀ OGGETTO: Completamento della riqualificazione di via del Porto fino al ponte di via della Repubblica, con sottopasso e collegamento al lungofiume Tavollo fino alla darsena
DettagliLAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E DI EFFICIENZA ENERGETICA PROGETTO ESECUTIVO. Sez III Art. 33 DPR 5 Ottobre 2010 N. 207 e s.m.i.
Ingegnere BIAGIO D AMATO E03b Via I.Lodato, 9 84025 Eboli (SA) tel 339.2183301 fax 0828.330614 biagiodamato@tiscali.it LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E DI EFFICIENZA ENERGETICA Liceo Scientifico Statale
DettagliStati limite di carattere idraulico (UPL-HYD) Norme e progettazione di opere geotecniche
Stati limite di carattere idraulico (UPL-HYD) Stati limite di carattere idraulico (UPL-HYD) Galleggiamento (uplift( uplift) Sollevamento (heave( heave) Sifonamento (piping) (Erosione interna) Sollevamento
DettagliScopo del presente manuale è di fornire elementi di validazione degli algoritmi di calcolo utilizzati dal Programma.
0 CRITERI E RISULTATI DI VALIDAZIONE Scopo del presente manuale è di fornire elementi di validazione degli algoritmi di calcolo utilizzati dal Programma. Esso intende garantire e rispondere alla necessità
DettagliDocumento #: Doc_a8_(9_b).doc
10.10.8 Esempi di progetti e verifiche di generiche sezioni inflesse o presso-tensoinflesse in conglomerato armato (rettangolari piene, circolari piene e circolari cave) Si riportano, di seguito, alcuni
DettagliSussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - II
Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - II AGGIORNAMENTO 12/12/2014 Fondazioni dirette e indirette Le strutture di fondazione trasmettono
Dettagli7. Pali UNITÀ. 2 Trivella di perforazione per la gettata di pali trivellati.
7. Pali UNITÀ I pali sono elementi strutturali utilizzati nelle opere di fondazione, nelle opere di contenimento della terra e dell acqua, negli interventi di miglioramento della stabilità dei pendii e
DettagliELEMENTI DI INGEGNERIA DELLE FONDAZIONI INDIRETTE
CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI I ELEMENTI DI INGEGNERIA DELLE FONDAZIONI INDIRETTE PROF. ING. BRUNO PALAZZO Prof. Bruno Palazzo - TIPOLOGIE: PALIFICATE Le fondazioni indirette sono un opzione quando:
DettagliTEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL
1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per
DettagliSICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...
INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...
DettagliCOMUNE DI BARLETTA. Tav. 1/Str. RELAZIONE GEOTECNICA
COMUNE DI BARLETTA Settore Manutenzioni Provincia di Barletta-Andria-Trani Tav. 1/Str. RELAZIONE GEOTECNICA OGGETTO: RECUPERO E RISTRUTTURAZIONE DELLA PALAZZINA COMUNALE DI VIA GALVANI DA DESTINARE A CENTRO
DettagliCertificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3
1 Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3 1) CARATTERISTICHE DEL CODICE Titolo programma : CAP3 - Travi precompresse ad armatura pretesa, Metodo agli stati limite. Autore : ing.
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
Istituto Scolastico Barbarigo Castello 6432/A Venezia Installazione di piattaforma elevatrice Progetto esecutivo per strutture di fondazione RELAZIONE DI CALCOLO Committente Provincia di Venezia Dipartimento
DettagliIl calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza
MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:
DettagliEDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA
Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso
DettagliPROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE
Via Turazza 48, 35128 Padova. Tel./Fax 049 774197. E-mail: albmazzu@libero.it PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 CANALE ALTIPIANO... 2 2.1 TRATTA 1... 2 2.2 TRATTA
DettagliD.M. 11.03.1988: NTC2008: 6.2.1. 6.2.2
D.M. 11.03.1988: [ ] la progettazione deve essere basata sulla caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione, ottenuta a mezzo di rilievi, indagini e prove [ ] NTC2008: [ ] Le scelte progettuali
DettagliSTRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - V
Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - V AGGIORNAMENTO 22/09/2012 DOMINIO DI RESISTENZA Prendiamo in considerazione la trave rettangolare
DettagliCommittente: Comune di Flero. Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine
Committente: Comune di Flero Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine ------------------------------------------------------------------
DettagliMECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO
MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMO RESISTENTE A PETTINE Un elemento di calcestruzzo tra due fessure consecutive si può schematizzare come una mensola incastrata nel corrente
DettagliCommittente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo
Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA SOMMARIO 1 DESCRIZIONE
DettagliNORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente:
Sono illustrati con la presente i risultati dei calcoli che riguardano il progetto della scala in c.a da realizzarsi nel rifugio Cima Bossola in località Marciana NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa
DettagliUn metodo di calcolo della capacità portante di micropali realizzati con resina espandente in terreni superficiali
Un metodo di calcolo della capacità portante di micropali realizzati con resina espandente in terreni superficiali Roberto Valentino e Davide Stevanoni Introduzione La ditta Novatek ha recentemente intrapreso
DettagliLe piastre Precompresse
Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Precompresse Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PIASTRE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliGEOSTRU SOFTWARE SLOPE Il software per la stabilità dei pendii naturali opere di materiali sciolti fronti di scavo
GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Il software per la stabilità dei pendii naturali opere di materiali sciolti fronti di scavo NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 Gennaio 2008 GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Prescrizioni
DettagliFlessione orizzontale
Flessione orizzontale Presso-flessione fuori piano Presso-flessione fuori piano Funzione dei rinforzi FRP nel piano trasmissione di sforzi di trazione all interno di singoli elementi strutturali o tra
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA
RELAZIONE GEOTECNICA GENERALITA La presente relazione ha come oggetto l analisi delle caratteristiche stratigrafiche e la determinazione dei parametrici geotecnici relativamente alle opere di allargamento
DettagliLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri
prof. Renato Giannini LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri (arch. Lorena Sguerri) Prescrizioni di normativa per le armature dei pilastri La normativa (D.M. 09/01/96, par.5.3.4) fornisce
DettagliProva penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test)
PROVE IN SITO Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test) Durante le fasi di perforazione si possono eseguire, oltre al prelievo di campioni indisturbati, prove SPT (Standard Penetration
DettagliCOMUNE DI MARZABOTTO
COMUNE DI MARZABOTTO RELAZIONE GENERALE La relazione in argomento è relativa ad un intervento di adeguamento viario delle rampe di accesso al cavalcavia carrabile della Linea Ferroviaria Pistoia Bologna
DettagliGEOTECNICA. ing. Nunziante Squeglia 13. OPERE DI SOSTEGNO. Corso di Geotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura
GEOTECNICA 13. OPERE DI SOSTEGNO DEFINIZIONI Opere di sostegno rigide: muri a gravità, a mensola, a contrafforti.. Opere di sostegno flessibili: palancole metalliche, diaframmi in cls (eventualmente con
DettagliIl c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche
Il c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche plizzari@ing.unibs.it Università di Brescia Corso di Tecnica delle Costruzioni Verifica di una struttura esistente Corso Tecnica delle Costruzioni 2/71 Comportamento
Dettagliwww.lavoripubblici.it
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,
DettagliSOLAI SOLAI RIFERIMENTO NORMATIVA D.M. 14.02.1992 CAPITOLO 7 Art.7.0 CLASSIFICAZIONE SOLAI PIENI IN C.A. o C.A.P. PER QUESTO TIPO DI STRUTTURE VALGONO TOTALMENTE LE INDICAZIONI STRUTTURALI E DI CALCOLO
DettagliProgetto delle armature longitudinali del solaio
prof. Renato Giannini Progetto delle armature longitudinali del solaio (arch. Lorena Sguerri) orrezioni del diagramma di momento flettente Prescrizioni di normativa specifiche per il solaio Progetto delle
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliSOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI
SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI travi secondarie
DettagliProf. Stefano Lonati 23/09/2013. Tipologie. Prof. Stefano Lonati. Prof. Stefano Lonati LE FONDAZIONI
23/09/2013 Tipologie LE FONDAZIONI? 1 23/09/2013 FUNZIONE DELLE FONDAZIONI Le strutture portanti di fondazione costituiscono l elemento di trasmissione al terreno dei carichi agenti sull edificio. Il sedime
DettagliSussidi didattici per il corso di PROGETTAZION PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì OPERE DI SOSTEGNO I
Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZION PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì OPERE DI SOSTEGNO I AGGIORNAMENTO 24/01/2015 OPERE DI SOSTEGNO Conoscenze Programma Abilità
DettagliIndice... 1 A1 Relazione di calcolo strutturale... 2
Indice Indice... 1 A1 Relazione di calcolo strutturale... 2 A1.1 Relazione generale illustrativa dell opera... 2 A1.2 Normativa di riferimento... 3 A1.3 Descrizione del modello strutturale... 4 A1.4 Valutazione
DettagliREALIZZAZIONE DI OPERE IN CEMENTO ARMATO CON TUBI IN GFRP TIPO ROCKWORM
REALIZZAZIONE DI OPERE IN CEMENTO ARMATO CON TUBI IN GFRP TIPO ROCKWORM 1 1. Premessa La presente relazione ha per oggetto lo studio delle strutture in cemento armato in cui il rinforzo interno, anzichè
DettagliIng. Marco Franceschini Ordine Geologi del Veneto 04/09/2009
Cedimento per la fondazione dimensionata, per gli stessi carichi, con l EC7. B x L x H = 1.5 m x 1.5 m x 1.0 m con l intradosso posto a 2.00 m dal piano di campagna. N B Terreno di riempimento 1,00 1,00
DettagliPALI DI FONDAZIONE E PALIFICATE
PALI DI FONDAZIONE E PALIFICATE 6. SPERIMENTAZIONE SUI PALI 1 SPERIMENTAZIONE -SCOPI - VERIFICA DELLA ESECUZIONE E DELLE PRESTAZIONI Prove di carico di collaudo Carotaggio Diagrafia sonica Metodi radiometrici
DettagliTrasportatori a nastro
Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1
DettagliCOPERTINA. Prototipo di Relazione geotecnica di esempio
COPERTINA Prototipo di Relazione geotecnica di esempio GENERALITA RELAZIONE GEOTECNICA SULLE FONDAZIONI (NTC 2008 CAP. 6 e CIRCOLARE 617/2009 punto C6.2.2.5) OGGETTO COMUNE: Progetto di una struttura in
DettagliDESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI
SOMMARIO 2 GENERALITA 3 3 DESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI 3 4 PERICOLOSITA SISMICA 4 5 CARATTERIZZAZIONE FISICO-MECCANICA DEL TERRENO 4 6 MODELLI GEOTECNICI DI SOTTOSUOLO 5 7 VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE
DettagliPrima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio
Prima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio 1 Cenni introduttivi ed Analisi dei carichi.... 2 1.1 Descrizione Tipologica...2 1.2 Schematizzazione strutturale...4 1.3 Analisi
DettagliGENERALITÀ La presente relazione sulle fondazioni riguarda il progetto Riqualificazione della scuola media C. Colombo in Taranto.
GENERALITÀ La presente relazione sulle fondazioni riguarda il progetto Riqualificazione della scuola media C. Colombo in Taranto. Il progetto prevede: la realizzazione di un nuovo intervento strutturale:
Dettagli1 RELAZIONE TECNICA GENERALE... 1 1.1 PREMESSA... 1 1.2 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO... 1
Sommario 1 RELAZIONE TECNICA GENERALE.... 1 1.1 PREMESSA.... 1 1.2 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO.... 1 1.3 VITA NOMINALE, CLASSE D USO, PERIODO DI RIFERIMENTO.... 1 1.4 METODO DI VERIFICA.... 1 2 RELAZIONE
DettagliLe prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.
Geo-Controlli s.a.s. Via l. Camerini 16/1 35016 Piazzola sul Brenta (PD) Italy P.I. e C.F. 04706820281 Tel. +39-049-8725982 Mobile 3482472823 www.geocontrolli.it www.scannerlaser.it www.vibrodina.it Info@geocontrolli.it
DettagliRESISTENZA DEI MATERIALI TEST
RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati
DettagliPARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON
PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di
Dettaglib. Discontinue o isolate zattere
Ordinarie o continue a.continue travi rovesce platee FONDAZIONI DIRETTE SUPERFICIALI plinti b. Discontinue o isolate zattere a.1 CONTINUE Quando il carico da trasmettere al terreno non è elevato e la struttura
DettagliAdriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO
Adriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO Indice VERIFICA DI UN NODO DI TRAVE RETICOLARE REALIZZATO MEDIANTE COLLEGAMENTO DI
Dettagli