9. LA CHIESA: CERIMONIE E RITI
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- Emilia Nigro
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1 Sabato 24 novembre Preghiamo per Chiesa di Gela Meditazione del mattino: 1 Pietro 4: novembre 9. LA CHIESA: CERIMONIE E RITI Letture: Matteo 28:19,20; 26:26-28; Romani 6:3-8; Giovanni 13:1-17; 1 Corinzi 11:24-26 «E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo» Atti 2:38 Pensiero chiave Dio ha istituito alcuni riti religiosi che, compresi nel modo giusto, contribuiscono al consolidamento della nostra fede. Molte società prevedono rituali di iniziazione, talvolta chiamati «riti di passaggio». In alcune culture, dovevano accompagnare la persona nella fase di transizione da una fase della vita a un altra. Per esempio, all inizio della pubertà, venivano compiuti riti di ingresso nell età adulta, che variavano a seconda del luogo; avevano tutti l obiettivo di formare i membri più giovani perché diventassero individui produttivi e responsabili, con un interesse per la comunità. Durante questo processo, ai ragazzi e alle ragazze venivano insegnate le caratteristiche dell età matura, ovvero veniva mostrato loro cosa avrebbero dovuto fare una volta diventati membri adulti della comunità. Anche quella cristiana prevede dei riti, atti che formalizzano l impegno dell individuo nei confronti della fede professata. Queste azioni sacre confermano non solo la partecipazione e il legame della persona con la comunità ma, da un punto di vista ideale, aiutano a prepararla perché diventi membro fedele e produttivo della stessa. Esse costituiscono anche uno strumento di sostegno per far comprendere a tutti i membri che cosa comporti il loro impegno nei riguardi di Cristo. Questa settimana analizzeremo tre riti che esprimono la nostra fede: il battesimo, la lavanda dei piedi e la Cena del Signore novembre
2 domenica 25 novembre Preghiamo per Anziani di Trieste DARE UN NOME AI RITI SACRI Meditazione del mattino: 1 Giovanni 3:1 Nei primi anni di storia della chiesa cristiana, i credenti che vivevano a Oriente e parlavano comunemente il greco, usavano la parola mysterion, «mistero», per individuare i riti sacri cristiani. A Occidente, dove predominava il latino, il termine impiegato era «sacramento» (dal latino sacramentum). Un sacramento era un giuramento pronunciato da un soldato romano, il quale dichiarava la propria ubbidienza agli ordini del comandante. Chi utilizzava questo vocabolo era convinto che raffigurasse al meglio la natura dei riti sacri. Con il passare del tempo, però, si fece strada l idea di rappresentare un «atto» dotato di una forza interiore invisibile. La chiesa del medioevo ne identificò sette, definiti «sacramenti», percependoli quali strumenti utili a infondere la grazia nell animo di un individuo. Nel periodo della Riforma, i sacramenti furono sottoposti a un vaglio e a una critica accurata. Per tanti, il termine «sacramento» suonava contaminato. Si avvertiva l esigenza di trovare un vocabolo nuovo e la scelta cadde su «ordinanza», parola che deriva dal verbo «ordinare». La cerimonia diventa così un atto speciale istituito o ordinato da Cristo stesso. Preferire il termine «cerimonia» a «sacramento» equivale a dire che la persona prende parte agli atti perché sono strumenti divinamente ordinati per consentirci di dimostrare ubbidienza e lealtà a Gesù in quanto Signore. Gli avventisti del settimo giorno considerano il battesimo, la lavanda dei piedi e la Cena del Signore, «ordinanze» - atti - che rivelano la nostra fedeltà a Cristo. Modi simbolici per esprimere la nostra fede. Leggere Matteo 28:19,20; Giovanni 13:14 e 1 Corinzi 11: In che misura questi passi avvalorano l idea secondo cui gli atti sacri debbano essere definiti «cerimonie»? Per quanta importanza si possa attribuire alle «ordinanze», ricordiamoci sempre che non sono passaggi segreti della grazia o atti per mezzo dei quali ci guadagniamo la salvezza o acquisiamo meriti davanti a Dio. Il peccato, e tutte le conseguenze che ne derivano, è una questione troppo grave perché siano sufficienti alcuni riti, anche quelli istituiti da Cristo, a redimerci. Solo la morte di Gesù sulla croce ha ottenuto il risultato di salvare l uomo dalla condizione in cui è precipitato. Detto questo, le cerimonie sono simboli esteriori con i quali dichiariamo ciò che Cristo ha fatto per noi e riconosciamo il nostro legame con lui (con tutto quello che implica). Essi assolvono al meglio all obiettivo; sono mezzi per raggiungere un fine, non un fine in sé. 176
3 IL BATTESIMO lunedì 26 novembre Preghiamo per Laterza Vincenza (Ce) Meditazione del mattino: Proverbi 17:9 Il Nuovo Testamento ricorre a varie immagini per trasmettere il significato del battesimo. Innanzitutto, è simbolo di un unione spirituale con Cristo (Rm 6:3-8), che comporta la partecipazione alla sua sofferenza, morte e risurrezione, la rinuncia al proprio precedente stile di vita. In questo modo, il battesimo si collega al pentimento e al perdono dei peccati (At 2:38); alla nuova nascita e all effusione dello Spirito (1 Cor 12:13), di conseguenza, all ingresso nella chiesa (At 2:41,47). Il battesimo è simbolo di un patto e di una relazione spirituale con Dio tramite Cristo (Col 2:11,12); esso rappresenta ciò che la circoncisione significava nell Antico Testamento. Il battesimo evoca poi una coerenza, tale da collocare l individuo all interno di una comunità consacrata al servizio di Cristo. L effusione dello Spirito durante il battesimo permette al credente di servire la chiesa e di lavorare per la salvezza di quanti ancora non sono nella fede (At 1:5,8). Diversi anni fa, il Comitato congiunto della Chiesa anglicana giunse a un ammissione di grande portata su battesimo, cresima e santa Cena. Il documento ufficiale stabiliva che «i destinatari del battesimo erano normalmente adulti e non neonati; e deve essere riconosciuto che nel Nuovo Testamento non vi è alcuna evidenza definitiva in favore del battesimo dei bambini» - Baptism and Confirmation Today (London: SCM, 1955) p. 34; op. cit da M.J. ERICkSON, Christian Theology, Baker Book House, Mich., 1988, p Il significato del battesimo preclude ai neonati di esserne legittimi candidati, perché il rito biblico richiede fede e pentimento da parte di chi vi accede. E ancora, l idea del ruolo svolto dalla Parola di Dio nello sviluppo della fede (Rm 10:17), indica come il pentimento debba essere abbinato alla formazione biblica e spirituale. Questi elementi sono indispensabili affinché i candidati producano «dei frutti degni del ravvedimento» (Lc 3:8) a testimonianza della loro relazione con Cristo. La natura del battesimo ci aiuta a capire la differenza tra una cerimonia e un sacramento. Il battesimo, secondo quelli che lo considerano un sacramento, è lo strumento che determina nella persona la trasformazione dalla morte spirituale alla vita. Secondo questa interpretazione, l età del soggetto non ha importanza, perché comunque si tratta di un evento soprannaturale. Il battesimo come cerimonia, invece, è indicazione o simbolo di un cambiamento interiore (evento soprannaturale) già avvenuto nella vita dell individuo grazie alla sua esperienza con Gesù. In una simile ottica, i candidati al battesimo dovrebbero già aver sperimentato la fede in Cristo; quindi, la questione del come e del quando assume estrema importanza. Se sei stato battezzato, ripensa all esperienza. Quando capisci cosa significa, perché (in un certo senso) hai bisogno di essere ribattezzato ogni giorno? In che modo può essere fatto? 177
4 martedì 27 novembre Preghiamo per Unione Germania Nord LA CERIMONIA DELL UMILTÀ Meditazione del mattino: Isaia 54:10 È difficile immaginare la pena che deve essersi fatta strada nel cuore di Gesù mentre - sul punto di dover affrontare la croce, la più grande umiliazione possibile - notava la gelosia e le contese sorte tra i suoi discepoli per stabilire chi tra loro sarebbe stato il maggiore nel suo regno. Leggere Luca 22:24-27 (cfr. Matteo 18:1 e 20:21). I discepoli, quale verità fondamentale non avevano ancora appreso? Il nostro mondo è talmente deformato e contaminato dal peccato da suggerirci di fare ogni cosa a rovescio, per quanto possa apparire «razionale» e «assennato». Chi, in piena facoltà mentale, preferirebbe servire piuttosto che essere servito? Lo scopo principale della vita non è forse avanzare, diventare ricchi, essere una persona ossequiata piuttosto che dedita al servizio del prossimo? Non c è da meravigliarsi, allora, se in occasione dell ultima Cena, Gesù lavò i piedi ai discepoli. Nessuna parola avrebbe potuto veicolare la realtà della vera grandezza agli occhi di Dio quanto la forza del suo gesto di lavare i piedi di quelli che avrebbero dovuto baciare i suoi. Cosa ci insegna Giovanni 13:1-17 circa la funzione della lavanda dei piedi all interno del servizio di santa Cena? Una verità straordinaria emerge da questi passi. Secondo il versetto 3, Gesù sapeva che il Padre «gli aveva dato tutto nelle mani». Cosa succede dopo? Gesù, pienamente consapevole «che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava» si alzò da tavola e iniziò a lavare i piedi dei discepoli (v. 5). Anche senza comprendere pienamente chi fosse davvero il Maestro, devono essere rimasti stupiti. Com è possibile che non abbiano compreso l insegnamento insito in quell atto? Riflettiamo anche sul perché la lavanda dei piedi preceda la Cena del Signore. Prima di reclamare personalmente tutto quello che Cristo ci ha offerto, è fondamentale accostarsi alla santa Cena avendo piena coscienza della nostra umiltà, della nostra condizione d inferiorità e della necessità di ricevere la grazia divina. La lavanda di quali piedi sarebbe per te un immenso beneficio spirituale? 178
5 LA CENA DEL SIGNORE mercoledì 28 novembre Preghiamo per Valenza Marco (U) Meditazione del mattino: Galati 5:13 Leggere Matteo 26: Qual è il significato evidente delle cose che Gesù ci dice di fare? Perché bisogna considerarli in termini di simboli? La Cena del Signore sostituisce la festa della Pasqua risalente all era dell antico patto. La Pasqua si adempie quando Cristo, l Agnello pasquale, dona la propria vita. Prima della sua morte, Cristo stesso istituì la rievocazione, la grande festa della chiesa del Nuovo Testamento all epoca del nuovo patto. Proprio come la Pasqua commemorava la liberazione di Israele dalla schiavitù in Egitto, la Cena del Signore ricorda la redenzione dall Egitto spirituale, dal giogo del peccato. Il sangue dell agnello pasquale versato sull architrave e sui montanti delle porte protesse le famiglie dalla morte; il nutrimento garantito dalla sua carne dette loro la forza per uscire dall Egitto (Es 12:3-8). Allo stesso modo, il sacrificio di Cristo determina la liberazione dalla morte; i credenti vengono salvati prendendo parte al suo corpo e al suo sangue (Gv 6:54). La Cena del Signore proclama che la morte di Cristo in croce ci garantisce la salvezza, il perdono e ci promette la vittoria sul peccato. Leggere 1 Corinzi 11: Quale importante verità dottrinale riguardante la croce è rivelata in questi versetti? Nei passi appena letti possiamo chiaramente cogliere l aspetto sostitutivo della morte di Cristo. Il suo corpo fu spezzato e il suo sangue versato per noi; sulla croce, egli si fece carico di ciò che giustamente sarebbe spettato a noi. Ogni volta che prendiamo parte alla Cena del Signore, dobbiamo ricordarci quello che Cristo ha realizzato per amore nostro. Aggiungendo alla Cena la lavanda dei piedi, grazie alla quale i nostri cuori sono preparati prima di partecipare al servizio che seguirà, dovremmo anche riuscire a percepire la natura comunitaria di questa cerimonia. Con la croce così efficacemente simboleggiata mediante l assunzione del pane e del vino, ci viene ricordato che, indipendentemente da qualsiasi cosa terrena ci divida, siamo tutti peccatori in costante bisogno della grazia. Il servizio della santa Cena ci deve far prendere coscienza dei nostri obblighi, non solo nei confronti del Signore ma anche reciproci. 179
6 giovedì 29 novembre Preghiamo per Lautizi Laura (U) ANTICIPAZIONE DEL SECONDO AVVENTO Meditazione del mattino: Efesini 4:2 «Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga» 1 Corinzi 11:26. Quale grande speranza ci viene presentata? Queste parole ci mostrano la profonda convergenza tra ritorno di Cristo e servizio della santa Cena. La cosa ha perfettamente senso, perché la seconda venuta costituisce davvero l apice di quanto avvenuto alla croce. Si potrebbe dire che la principale ragione del primo avvento - durante il quale il suo corpo venne spezzato e il suo sangue versato per noi - fu il ritorno. La prima venuta ha aperto la strada alla seconda. A che sarebbe servito il primo avvento di Cristo senza un suo ritorno? Il servizio della santa Cena copre l arco intermedio tra il Calvario e il ritorno di Cristo. Ogni volta che vi prendiamo parte, riflettiamo sulla croce e su quello che ha voluto significare per noi uomini. Tuttavia, il risultato conseguito non può essere separato dalla seconda venuta. In realtà, quanto Gesù ha compiuto sulla croce si completerà definitivamente solo al suo ritorno. Leggere Matteo 26:29. Cosa dice Gesù in questo versetto? Il Signore ci consegna una promessa, una certezza e una speranza. Le parole da lui pronunciate contengono una prossimità, un intimità tra redenti e Redentore che si protrarranno nell eternità. Gesù ci promette che non berrà di questo frutto della vigna fino a quando non potrà farlo di nuovo insieme a noi nel regno eterno. Quando pensiamo che egli è il Creatore dell universo (Col 1:16), questa promessa ci suona ancora più sorprendente. E così, oltre a ogni altro significato che può assumere, il servizio della santa Cena ci rimanda alla grande speranza che ci attende: il ritorno di Gesù. Scoraggiato? Tormentato? Benvenuto in un mondo caduto. Perché, nonostante tutto quello che avviene intorno a te, è importante guardare alla croce, al suo significato e alle sue implicazioni per il tuo futuro immutabile? 180
7 APPROFONDIMENTO venerdì 30 novembre Preghiamo per Vararu Valentin (Va) Meditazione del mattino: 1 Giovanni 4:18 Tramonto del sole: ore 16,39 Leggere i capitoli 15 a 18 del Confessione di fede degli avventisti del 7 giorno, Edizioni ADV, Impruneta, 2010, pp e «Il battesimo è una cerimonia particolarmente sacra e importante; perciò il suo significato deve essere perfettamente compreso. Esso implica pentimento dal peccato e accesso a una nuova vita con Cristo Gesù. Non ci deve essere eccessiva fretta di ricevere il battesimo: genitori e figli devono valutarne bene la portata e le conseguenze» - 6T, p «La Pasqua ricordava la liberazione dei figli di Israele ed era anche il tipo di Cristo, l Agnello di Dio, immolato per la redenzione dell uomo caduto. Il sangue spruzzato sugli stipiti delle porte prefigurava il sangue di Cristo, ma anche la dipendenza ininterrotta dell uomo peccatore dai meriti di quel sangue per la protezione dal potere di Satana e per la redenzione finale» - The Spirit of Prophecy, vol. 1, p Domande per la condivisione 1. Da quanto tempo non partecipi a una lavanda dei piedi? Perché è un servizio di così grande rilevanza? 2. Leggi 1 Pietro 3:20,21. A quale analogia ricorre l apostolo per spiegare il significato del battesimo? 3. I primi cristiani furono accusati di tanti errori dei quali non erano colpevoli, tra cui anche il cannibalismo, per via dei seguenti versetti: «Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui» (Gv 6:53-56). Gesù che cosa ci insegna con queste parole? Perché è importante comprendere il significato spirituale di passi come questi? 4. Discutere nei particolari l aspetto comunitario del servizio della santa Cena. Perché dovrebbe aiutare la tua chiesa a capire meglio i nostri obblighi reciproci e quelli nei confronti della realtà esterna? 181
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