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1 PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COOPERAZIONE ISTITUZIONALE VOLTA ALLO SVILUPPO DI INIZIATIVE DI SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI, GESTIONE DOCUMENTALE E POTENZIAMENTO DELLA SOCIETÀDELL'INFORMAZIONE PIANO DI ATTIVITA Aprile 2016

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3 Sommario 1. CONTESTO DI RIFERIMENTO MODALITÀ GESTIONALI ADOTTATE BENEFICI E PROSPETTIVE DELLA PRESENTE COLLABORAZIONE INTERREGIONALE LE INIZIATIVE REALIZZATE DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO D INTESA LE INIZIATIVE IN CORSO DI ESECUZIONE ED IN CANTIERE... 13

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5 1. Contesto di riferimento Il presente Piano attuativo trova il proprio inquadramento in un Accordo di più ampio respiro, in cui il Consiglio Regionale dell Abruzzo e il Consiglio Regionale del Piemonte (nel seguito Amministrazioni ) hanno espresso il reciproco interesse a dar vita ad una collaborazione prolungata nel tempo e finalizzata ad un evoluzione condivisa, pur nell'ambito delle rispettive autonomie e responsabilità, dei propri Sistemi Informativi. Tale Accordo, il Protocollo d Intesa per la cooperazione istituzionale volta allo sviluppo di iniziative di semplificazione amministrativa, dematerializzazione dei procedimenti, gestione documentale e potenziamento della società dell'informazione, approvato dall Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale dell Abruzzo con deliberazione n.77 del 21/5/2013 e dall Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte con propria deliberazione n.78 del 4/6/2013, ai sensi dell art. 15 della L. 241/90 e dell Art. 68 e 69 del CAD, prevede infatti: all Art. 6 (Piano di Attività) la redazione di un Piano di Attività e di Piani Operativi, specificando in particolare che: il Piano di Attività descrive i contenuti generali, i tempi di realizzazione e la ripartizione tra le Parti delle responsabilità nelle attività operative; le iniziative, atte a conseguire gli obiettivi espressi nel Piano di Attività, sono dettagliate nei Piani Operativi, in cui si descrive l'articolazione e la responsabilità delle attività, le modalità di sostenimento dei costi e i tempi di esecuzione; Il Piano di Attività e i Piani Operativi saranno approvati dai singoli Enti secondo i rispettivi ordinamenti e daranno attuazione al Protocollo; all Art. 7 (Coordinamento del Protocollo) la possibilità di aggiornare il Piano di Attività da parte del Tavolo di Coordinamento Tecnico al fine di adeguarlo a nuove necessità intercorse, a partire dagli ambiti di collaborazione indicati originariamente nel Protocollo d Intesa all art. 3 comma 4, e senza la necessità di apportare modifiche al Protocollo, nonché in coerenza al monitoraggio dell andamento degli interventi specifici di collaborazione descritti nei Piani Operativi; Pag. 5 di 14

6 all Art. 8 (Finanziamento) la copertura finanziaria per la realizzazione delle iniziative di collaborazione interregionale le risorse per il finanziamento delle iniziative di cooperazione vengono individuate con gli atti di approvazione del Piano di Attività e dei relativi Piani Operativi all Art. 9 (Relazione sullo stato di attuazione del Protocollo d Intesa) il monitoraggio delle iniziative interregionali con cadenza annuale verrà condivisa una relazione sullo stato di attuazione delle iniziative al fine di consentire al Tavolo di Coordinamento Tecnico di monitorare ed indirizzare la collaborazione. La collaborazione interregionale viene attuata in coerenza a quanto previsto dalla D.G.R. della Regione Piemonte del 2 Agosto 2010, n "Linee di indirizzo per la valorizzazione del patrimonio applicativo ed informativo della Regione Piemonte, la diffusione presso altre Pubbliche Amministrazioni e la promozione della collaborazione inter-ente nel campo della Società dell'informazione", che recitano che la collaborazione interregionale ed inter-ente, sia a livello nazionale e sia internazionale, per l'avvio di progetti di riuso e/o di communities per lo sviluppo/gestione condivisi di soluzioni applicative, avviene avvalendosi del CSI- Piemonte, quale partner organizzativo e tecnico della Regione Piemonte, coerentemente con le funzioni ad esso attribuite dalle specifiche leggi regionali. La collaborazione interregionale viene attuata nel rispetto di quanto indicato nella Convenzione per gli affidamenti diretti al CSI-Piemonte per la prestazione di servizi, in corso di validità tra il Consiglio Regionale del Piemonte ed il suo ente strumentale in house CSI Piemonte (Convenzione rep. n. 2187/CR), che regola il rapporto contrattuale tra il Consiglio Regionale del Piemonte ed il CSI per le attività di sviluppo e per le attività di erogazione di servizi, anche in caso di attività istituzionali di collaborazione inter ente, a fronte di accordi tra Pubbliche Amministrazioni, frutto di opportunità di collaborazione interregionale e/o in ottemperanza a normativa nazionale (ad es. ai sensi dell art. 15 della L. 241/90 e dell Art. 68 e 69 del CAD). Pag. 6 di 14

7 2. Modalità gestionali adottate La collaborazione interregionale viene attuata con riferimento quindi a: Linee Guida CNIPA/AGID per il riuso delle applicazioni informatiche nelle Amministrazioni pubbliche pplicazioni%20informatiche%20nelle%20amministrazioni%20pubbliche.pdf; Schede di presentazione delle soluzioni piemontesi riusabili pubblicate sui cataloghi istituzionali del riuso regionale e nazionale D.G.R. della Regione Piemonte del 2/8/2010, n per l'avvio di progetti di riuso e/o di sviluppo/gestione condivisi, specificando che per tali attività l Ente Regionale si avvale del CSI-Piemonte; Convenzione in corso di validità tra il Consiglio Regionale del Piemonte ed il suo ente strumentale in house, il CSI Piemonte, che regola il rapporto tra il Consiglio Regionale del Piemonte ed il CSI; Delibera Tariffe Professionali approvate dal CdA del CSI di riferimento per le offerte tecnico economiche predisposte dal CSI. Le Amministrazioni coinvolte concordano nell applicazione del modello amministrativo di seguito descritto: 1. Redazione ed approvazione di un Piano di Attività a supporto dello sviluppo della collaborazione interregionale ai sensi dell Art. 6 del Protocollo d Intesa; 2. CSI Piemonte è il partner tecnologico dei progetti di riuso/collaborazione, oggetto del presente Piano di Attività, in quanto ente strumentale del Consiglio Regionale così come indicato all art. 3 del Protocollo d intesa; 3. Predisposizione ed emissione a cura di CSI Piemonte delle Offerte tecniche ed economiche da rivolgere al Consiglio Regionale dell Abruzzo, condividendo ed Pag. 7 di 14

8 informando in parallelo il Consiglio Regionale del Piemonte. Tali offerte, quando approvate, rappresentano i Piani Operativi previsti dal Protocollo d Intesa all Art. 6; 4. Convocazione nel mese di ottobre, anche al fine di avere una prospettiva di previsione delle attività di interesse relative all anno successivo, di una seduta del Tavolo di coordinamento Tecnico, di stato dell arte delle attività prestate, di bilancio dei risultati raggiunti e di evidenza di ulteriori opportunità di collaborazione interregionale; 5. Condivisione delle rendicontazioni delle attività prestate da CSI con le Amministrazioni coinvolte con periodicità: - semestrale per i servizi, - come previsto nell offerta per le attività di sviluppo; 6. A fronte dell approvazione delle rendicontazioni delle attività prestate da CSI, che dovrà avvenire entro 30 gg, anche in modalità di silenzio assenso, il CSI emetterà le fatture direttamente al Consiglio Regionale dell Abruzzo, che provvederà ai pagamenti nel rispetto di quanto stabilito nelle offerte approvate; 3. Benefici e prospettive della presente collaborazione interregionale L attività collaborativa svolta nell ambito del Protocollo d Intesa ha consentito ad entrambi gli Enti di raggiungere risultati in termini di efficienza dei propri sistemi informativi, derivante dalla condivisione di alcune attività di progettazione, analisi e sviluppo del software, anche in logica di valorizzazione delle soluzioni piemontesi messe a riuso: 1. DoQui: Piattaforma di gestione documentale, sviluppata in modalità open source, che permette di organizzare, archiviare e condividere documenti in formato digitale. La Piattaforma è costituita da alcune componenti che svolgono precise funzioni, sia nel Pag. 8 di 14

9 complesso del Sistema, sia autonomamente: Acta, Index, Preserve. Acta assolve alle necessità di governo dell archivio ufficiale dell Ente e costituisce il nucleo portante della gestione documentale di un sistema informativo complesso, insieme al protocollo. Index è il motore di governo dei contenuti digitali su cui poggia Acta e rende disponibili servizi di gestione documentale. L'ultima componente, Preserve, è l'applicativo per la Conservazione Sostitutiva. Si inquadra nell ambito dei sistemi di gestione, archiviazione e condivisione di documenti informatici, prodotti da cartacei digitalizzati o digitali già in origine, in linea con la legislazione vigente, primo fra tutti il Codice della Pubblica Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82e s.m.i.). 2. Sigillo PA: soluzione che gestisce l iter redazionale e approvativo dematerializzato delle Determine dirigenziali, in modo aperto ed integrabile con altri sistemi in uso presso l ente. Il prodotto è nativamente integrato con DoQui Acta, che garantisce l archiviazione e conservazione dei documenti prodotti, è in linea con la normativa che disciplina il procedimento amministrativo (L 241/1990) e offre una soluzione per la dematerializzazione degli atti amministrativi coerente con le disposizioni in materia (DPR 445/2000; DLgs 82/2005 e s.m.i). Inoltre, per la definizione dei modelli degli atti sono stati utilizzati standard redazionali definiti in collaborazione con il CNR (ITTIG Istituto di Teoria e Tecnica Informatica Giuridica). 3. Arianna: la banca dati Arianna per la gestione dei testi delle leggi regionali nel tempo si è arricchita di strumenti legimatici sempre più complessi, realizzati grazie a importanti rapporti di cooperazione e collaborazione con realtà nazionali che da sempre operano in materia, in particolare con l Istituto di Teoria e Tecniche dell Informatica Giuridica del Centro Nazionale Ricerche. In particolare, Arianna è stata una delle prime banche dati in Italia ad adottare gli standard di Normeinrete, applicandoli oltre che alle leggi - ai progetti in itinere e ai regolamenti regionali, adottando un formato universalmente accettato per i testi normativi (XML), una struttura condivisa (DTD), un sistema di indirizzamento automatico (URN) dei riferimenti normativi, un analizzatore semantico in grado di rilevare automaticamente, all interno dei testi, i riferimenti ad altra normativa. Pag. 9 di 14

10 L attuale versione è composta da leggi in formato XML, all interno delle quali i riferimenti verso altre norme vengono automaticamente trasformati in link. La revisione delle architetture di base e l adozione di nuovi strumenti di gestione nell ambito del progetto di reingegnerizzazione completato nel 2014 permette di gestire ogni modifica di tipo testuale e non solo, insieme a tutti i testi delle leggi, vigenti o anche abrogate, in modo ancor più preciso e puntuale. Attraverso questo strumento è possibile ricostruire dinamicamente l'intera banca dati con i testi aggiornati a una qualsiasi data, con tutto il sistema di iperlink congruente rispetto alle date di vigenza del testo da cui si parte. Il percorso di riuso di Arianna del Consiglio Regionale del Piemonte ha comportato un adattamento della struttura dati utilizzata dall attuale applicativo IterLegis, al fine di permettere la migrazione dei dati dal vecchio server AS/400 del Consiglio Regionale dell Abruzzo. Pertanto, sono stati rimodulati gli ambienti back e front-office per la gestione e la pubblicazione dei dati e dei testi dei progetti di legge, dei pareri, dei provvedimenti e dei provvedimenti europei. Inoltre, sono stati migrati e sono disponibili, su un prodotto fruibile via web, tutti i progetti di legge presenti su AS/400 e sono state implementate funzionalità di esportazione sotto forma di spool di dati riepilogativi dei pareri e dei provvedimenti. 4. Dossier virtuale: il prodotto è nato per raccogliere il patrimonio informativo costituito da dati e testi che arricchiscono e definiscono un progetto di legge (verbali, trascrizioni stenotipiche dei dibatti, memorie, relazioni). Il Dossier Virtuale, nato nel 2003, è stato probabilmente il primo, e per alcuni aspetti oggi ancora unico, esempio di conversione in formato elettronico di tutto il dossier cartaceo che normalmente accompagna la legge in itinere. Il Dossier non ha in realtà dati propri, ma è costituito da un insieme di strumenti e metodi che permettono di fruire direttamente dei dati e dei testi conservati in altre entità e procedure. È in pratica una sorta di superindice di contenuti. I due esempi principali sono il Dossier delle leggi e il Dossier delle delibere, che possono essere consultati in ordine cronologico e per aree tematiche (per le delibere è possibile anche in base alla commissione). La condivisione delle buone prassi, il riuso di soluzioni e lo sviluppo congiunto ha permesso di dotare anche il Consiglio Regionale dell Abruzzo di: Pag. 10 di 14

11 - una piattaforma di gestione documentale che raccoglie la documentazione prodotta e ricevuta dall Ente in una struttura omogenea e unitaria della documentazione elettronica e cartacea, prescindendo dalle logiche della mera protocollazione e/o dalle politiche gestionali di ogni singolo ambito di procedimento; - dismettere il vecchio server AS/400, grazie alla migrazione dei dati sul prodotto intermedio creato per la definitiva transizione ad Arianna; - fruire di tutta la documentazione migrata dal vecchio server AS/400, tramite interfaccia web realizzata ad hoc. Il Consiglio Regionale del Piemonte ritiene che l attività collaborativa svolta nell ambito del protocollo d intesa possa contribuire all efficienza dei rispettivi sistemi informativi, ponendo le basi per condividere attività di progettazione, analisi e sviluppo del software. A fronte del percorso finora realizzato e della consapevolezza che tali collaborazioni possano portare benefici anche economici nella realizzazione di sviluppi e nell erogazione di servizi, sono già state individuate ulteriori attività di analisi e progettazione di interesse comune, in termini di ritorni verso i propri sistemi. In particolare, si manifesta interesse a: estendere la collaborazione nell ambito della Legimatica; condividere il processo di adeguamento ai nuovi standard Agid in materia di formati di interscambio legimatico e di popolamento di banche dati della legislazione regionale in ambito nazionale; avviare uno Studio di fattibilità congiunto, volto a valutare rischi ed opportunità, costi e benefici, derivanti dalla piena adozione delle soluzioni piemontesi Arianna e Dossier Virtuale, anche dal punto di vista degli impatti organizzativi, oltreché tecnici ed economici; delineare congiuntamente, qualora si addivenisse ad un esito positivo e convincente dello Studio di cui al punto precedente, un percorso pluriennale di accompagnamento da parte del contesto piemontese al contesto CR Abruzzo rispetto a tali ambiti ed al contempo di Pag. 11 di 14

12 arricchimento delle soluzioni piemontesi, in logica di valorizzazione delle stesse e di proficua collaborazione istituzionale tra Enti; condividere le attività di informatizzazione e dematerializzazione dell attività dei Comitati Regionali per le Comunicazioni. Le Amministrazioni si impegnano, inoltre, quale indirizzo di prospettiva, ad estendere la relazione istituzionale in corso da anni, ad altri Consigli Regionali di altre regioni, per stabilire nuovi processi di collaborazione trasversale e condivisione di soluzioni, derivanti da possibili riusi e da co-sviluppi e condivisione di attività di erogazione di servizio, al fine di adottare soluzioni condivise, governarle in logica di evoluzione congiunta e di contenere costi di sviluppo e spesa corrente per la gestione derivante. 4. Le iniziative realizzate dalla sottoscrizione del Protocollo d Intesa In attuazione del predetto Protocollo, il Consiglio Regionale dell Abruzzo ed il Consiglio Regionale del Piemonte, anche per il tramite della propria in house, il CSI-Piemonte, hanno finalizzato la collaborazione istituzionale alle seguenti iniziative: avvio all effettivo esercizio della soluzione Doqui avvio all effettivo esercizio della soluzione SigilloPA attività di manutenzione, assistenza, supporto specialistico delle soluzioni riusate. Le suddette attività riferite al triennio di validità del Protocollo sono descritte nelle offerte tecnico economiche presentate da CSI Piemonte, di seguito elencate: - Prot. n del 01/08/2013 Riuso soluzioni applicative Fase 1: Protocollo Informatico e Gestione Documentale DoQui Acta, Atti Amministrativi ; Pag. 12 di 14

13 - Prot. n del 05/12/2013 Riuso Legimatica Fase 2A per il Consiglio Regionale dell Abruzzo ; - Prot n del 04/08/2015 Integrazione attività per dismissione AS400 ; - Prot. n del 08/05/15 Affiancamento per l utilizzo degli applicativi in riuso ; 5. Le iniziative in corso di esecuzione ed in cantiere Si riepilogano di seguito le attività attualmente in corso di esecuzione, affidate a CSI, partner tecnico della presente collaborazione, individuato congiuntamente dalle parti per l espletamento delle attività medesime: - con comunicazione del dirigente dei Sistemi informativi dell Abruzzo, Ing. Mazzotta, del 5 febbraio 2016 Prot. n.3103, indirizzata ai referenti del Consiglio Regionale del Piemonte e del CSI, è stata riconfermata l intenzione di mantenere il rapporto di collaborazione interregionale con il Consiglio Regionale del Piemonte per il periodo di validità del rinnovo del Protocollo ovvero fino al giugno 2018; - con nota prot. n.7372 del 25/3/2061 il Consiglio Regionale dell Abruzzo ha accettato l offerta del CSI Piemonte (prot. n.6125 del 24/3/2016) relativa ai servizi di assistenza, manutenzione e supporto dei prodotti riusati dal CR Abruzzo. Per il periodo di validità del presente protocollo (triennio da giugno 2016 al giugno 2018) il Consiglio Regionale dell Abruzzo prevede di avvalersi dei servizi da parte di CSI/CR Piemonte, in continuità ai pregressi esercizi ed in conseguenza delle evoluzioni realizzate e via via messe in esercizio; in particolare il Consiglio Regionale dell Abruzzo ed il Consiglio Regionale Piemonte valuteranno la fattibilità di ulteriori sviluppi congiunti, in base alle esigenze ed alle risorse disponibili. Gli ambiti d interesse comune già individuati riguardano: - arricchimenti funzionali a partire dalle soluzioni in uso presso entrambi gli Enti DOQUI, Sigillo PA, Arianna, Dossier Virtuale; Pag. 13 di 14

14 - realizzazione nel 2016 di uno Studio di fattibilità congiunto, volto a valutare rischi ed opportunità, costi e benefici, derivanti dalla piena adozione delle soluzioni piemontesi Arianna e Dossier Virtuale, anche dal punto di vista degli impatti organizzativi, oltreché tecnici ed economici; - delineare congiuntamente e successivamente, qualora si addivenisse ad un esito positivo e convincente dello Studio di cui al punto precedente, un percorso pluriennale di accompagnamento da parte del contesto piemontese al contesto CR Abruzzo rispetto a tali ambiti ed al contempo di arricchimento delle soluzioni piemontesi, in logica di valorizzazione delle stesse e di proficua collaborazione istituzionale tra Enti Si evidenzia fin da ora, che potrebbero svilupparsi anche altri perimetri di collaborazione istituzionale tra enti, oltre la gestione documentale, la dematerializzazione e la legimatica, principali oggetti del Protocollo d Intesa in validità, in ottemperanza a risposte di interesse comune, relativamente ad esempio all adeguamento normativo o ad altri ambiti su cui si ritiene un opportunità la collaborazione tra enti. Pag. 14 di 14

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