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1 ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA ALLA PROVINCIA DI PIACENZA In persona del Presidente p.t. Al Dirigente responsabile del Settore Energia Tutti domiciliati per la carica presso la sede della Provincia stessa in Piacenza, via Garibaldi n. 59 A mezzo Racc. r.r. Anticipata con deposito presso l Urpel OGGETTO: Impianti fotovoltaici contigui ed omessa procedura di screening ai fini della Valutazione dell Impatto ambientale. Legambiente Circolo di Piacenza premesso che 1. Si è venuti a conoscenza che nel corso del corrente anno un numero significativo di autorizzazioni alla realizzazione di impianti fotovoltaici sono state rilasciate da codesta Amministrazione, ai sensi dell art. 12 del D. L.vo n. 387/2003, valutando la loro soglia dimensionale ai fini dell esclusione dalla procedura di screening prevista dalla vigente disciplina in materia di Valutazione dell impatto ambientale (VIA) senza considerare la contiguità con 1

2 impianti già autorizzati o in corso di autorizzazione e quindi consentendo la frammentazione delle procedure e dei provvedimenti autorizzatori, evitando in questo modo la valutazione dell effettivo impatto sull ambiente degli impianti come oggettivamente si presentano(impianti presenti a Caorso, Borgonovo, Cortemaggiore, Gossolengo, Castel San Giovanni, Calendasco,Sarmato, ecc..). 2. Risulta inoltre che un certo numero di autorizzazioni, così artatamente frazionate, è in corso di istruttoria. 3. Non pare dubbio che l Ente procedente e le altre autorità partecipanti alle Conferenze di servizio, avessero ed abbiano il dovere di verificare che la presentazione di una pluralità di domande in particolare, ma non esclusivamente, ove esistano elementi di connessione soggettiva (es. collegamenti societari) o di connessione oggettiva(vicinanza del lotto, medesimi elettrodotti,inverter,contatori,trasformatori) per impianti che unitariamente considerati superino la soglia di un MW, non costituisca abuso di diritto, non avendo altra e diversa finalità che non sia quella di aggirare l obbligo di sottoposizione alla procedura imposta dalla disciplina della VIA. 2

3 4. Si consideri al riguardo, in primo luogo, che l impatto ambientale è definito dal legislatore anche in considerazione dell alterazione cumulativa dell ambiente (art.5, comma 1, lett. c, del D. L.vo n. 152/2006). Inoltre non pare dubbio che le finalità e gli scopi della Direttiva 85/337/CEE, i quali a loro volta attuano i principi in materia di ambiente dettati dalle norme del Trattato FUE (Artt. 9 e 191), verrebbero elusi ove un progetto che comporti, obiettivamente ed unitariamente considerato, un impatto rilevante sull ambiente, venisse autorizzato con una pluralità di provvedimenti, senza la previa valutazione delle loro probabili rilevanti ripercussioni sull ambiente. In questo senso va richiamato il fermissimo e consolidato insegnamento della Corte di Giustizia CE (a partire dalla sentenza 24 ottobre 1996 in causa c. 72/95) in base al quale spetta agli organi dello stato membro, nell ambito dello loro attribuzioni adottare i provvedimenti necessari per stabilire l idoneità dei progetti a produrre un impatto ambientale importante ed assoggettarli a valutazione. La sussistenza di un obbligo della Autorità dello stato membro di adottare nell ambito delle competenze tutti i provvedimenti necessari affinchè venga condotto un 3

4 esame sulla idoneità dei progetti ad avere un notevole impatto ambientale e affinchè, in caso di esito positivo di detto esame, venga effettuato uno studio dell impatto ambientale dei progetti è stato, del resto, affermato dalla stessa Corte di Giustizia, a partire dalla sentenza 16 settembre 1999, resa nel procedimento C-435/97. Anche la giurisdizione nazionale ha in più occasioni affermato il divieto di frazionamento dei progetti ai fini dell elusione delle norme in materia di VIA, imponendosi sempre la valutazione unitaria dell opera come essa si presenta oggettivamente sul territorio (Cons. Stato, Sez. V, 16 giugno 2009, n. 3849; idem, Sez. IV, 2 ottobre 2006, n. 5760; TAR Veneto, 22 maggio 2009 n. 1539). Tutto quanto sopra esposto e rilevato viene portato a conoscenza della Provincia di Piacenza e personalmente delle persone in epigrafe individuate ed agli stessi significato ad ogni effetto. Conseguentemente SI DIFFIDA - a voler sottoporre a procedura di screening tutti i progetti attualmente in istruttoria che 4

5 presentino elementi di connessione oggettiva e soggettiva e risultino quindi frazionati allo scopo di sottrarsi alla suddetta procedura; - ad esercitare prontamente i poteri di autotutela previsti dalla legge per annullare d ufficio le autorizzazioni già rilasciate che risultino illegittime, per omessa VIA, ai sensi dell art. 29, comma 1, del D. L.vo n. 152/2006. Con avviso che in difetto si valuterà se procedere in tutte le sedi competenti per l accertamento delle responsabilità civili ed amministrative e per l accertamento dei danni, nonché ad interessare l autorità giudiziaria in relazione ad eventuali aspetti di competenza. Piacenza, 22 dicembre 2010 Legambiente Circolo di Piacenza Il Presidente 5

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