Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide

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1 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Red Hat Network Satellite Edizione 1 Landmann

2 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Red Hat Network Satellite Edizione 1 Landmann rlandmann@redhat.co m

3 Nota Legale Copyright 2010 Red Hat, Inc. T his document is licensed by Red Hat under the Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported License. If you distribute this document, or a modified version of it, you must provide attribution to Red Hat, Inc. and provide a link to the original. If the document is modified, all Red Hat trademarks must be removed. Red Hat, as the licensor of this document, waives the right to enforce, and agrees not to assert, Section 4d of CC-BY-SA to the fullest extent permitted by applicable law. Red Hat, Red Hat Enterprise Linux, the Shadowman logo, JBoss, MetaMatrix, Fedora, the Infinity Logo, and RHCE are trademarks of Red Hat, Inc., registered in the United States and other countries. Linux is the registered trademark of Linus Torvalds in the United States and other countries. Java is a registered trademark of Oracle and/or its affiliates. XFS is a trademark of Silicon Graphics International Corp. or its subsidiaries in the United States and/or other countries. MySQL is a registered trademark of MySQL AB in the United States, the European Union and other countries. Node.js is an official trademark of Joyent. Red Hat Software Collections is not formally related to or endorsed by the official Joyent Node.js open source or commercial project. T he OpenStack Word Mark and OpenStack Logo are either registered trademarks/service marks or trademarks/service marks of the OpenStack Foundation, in the United States and other countries and are used with the OpenStack Foundation's permission. We are not affiliated with, endorsed or sponsored by the OpenStack Foundation, or the OpenStack community. All other trademarks are the property of their respective owners. Sommario Benvenuti alla RHN Satellite Reference Guide.

4 Indice Indice. Introduzione alla.... guida Altro ancora Inviateci i vostri suggerimenti 13. Capitolo Panoramica di.. Red..... Hat.... Network Update Management Provisioning Monitoring Notifiche errata ed installazioni programmate del pacchetto Sicurezza, Assicurazione sulla qualità e Red Hat Network Prima di iniziare 19. Capitolo Client rhn_register Come utilizzare rhn_register Versione a linea di comando di rhn_register 26. Capitolo Package Updater Come usare il Package Updater Applet del Package Updater Aggiornamento dei pacchetti dalla linea di comando con yum Comandi yum 31. Capitolo Red..... Hat.... Update Agent Avvio di Red Hat Update Agent Registrazione Registrazione di un account utente Attiva Canali Pacchetti indicati come da omettere Aggiornamenti del pacchetto disponibili Recupero dei pacchetti Installazione dei pacchetti Versione a linea di comando Installazione della chiave GPG di Red Hat Installazione manuale del pacchetto Sincronizzazione del Profilo File di log Configurazione Utilizzo del Red Hat Update Agent Configuration T ool Impostazioni generali Impostazioni per l'installazione/recupero Come impostare i pacchetti da escludere Versione a linea di comando Registrazione tramite le chiavi di attivazione Registrazione di un sistema ad una organizzazione 56. Capitolo Red..... Hat.... Network Daemon Configurazione Visualizzazione dello stato Disabilitazione T roubleshooting 58 1

5 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide. Capitolo Red..... Hat.... Network Alert Notification T. ool Configurazione dell'applet Icone di notifica Visualizzazione degli aggiornamenti Installazione degli aggiornamenti Lancio del sito web di RHN 63. Capitolo Sito..... web..... di.. Red..... Hat.... Network Navigazione Panoramica sugli Entitlement Categorie e pagine Icone Errata Alert Ricerca rapida Sistemi selezionati Elenchi Log in nel sito web di RHN Panoramica Account Indirizzi Modifica Disattivazione account Preferenze Preferenze locale Gestione sottoscrizione Entitlement del sistema Entitlement di virtualizzazione Entitlement del canale software Organization T rust Sistemi Panoramica Sistemi T utti Sistemi Virtuali Scaduti Senza entitlement Non raggruppati Inattivi Recentemente registrati Proxy Sistemi duplicati Informazioni sul sistema Dettagli del sistema Dettagli Dettagli del sistema Dettagli Panoramica Dettagli del sistema Dettagli Proprietà Informazioni sul sistema Dettagli Comando remoto Informazioni del sistema Dettagli Riattivazione Dettagli del sistema Dettagli Hardware Dettagli del sistema Dettagli Note Informazioni sul sistema Dettagli Informazioni personalizzate Dettagli del sistema Dettagli Proxy Dettagli del sistema Dettagli Satellite Dettagli del sistema Software Dettagli del sistema Software Errata Dettagli del sistema Software Pacchetti Dettagli del sistema Software Canali Software Informazioni del sistema Configurazione 87 2

6 Indice Dettagli del sistema Configurazione Panoramica Dettagli del sistema Configurazione File gestiti Dettagli del sistema Configurazione Confronta file Dettagli del sistema Configurazione Gestisci canali di configurazione Dettagli del sistema Configurazione Override locali Dettagli del sistema Configurazione Sandbox Informazioni sul sistema Provisioning Informazioni del sistema Provisioning Kickstart Informazioni del sistema Provisioning Snapshot Informazioni del sistema Provisioning Etichette della Snapshot Dettagli del sistema Virtualizzazione Dettagli del sistema Virtualizzazione Dettagli Informazioni del sistema Monitoring Informazioni del sistema Gruppi Informazioni del sistema Gruppi Elenca/Abbandona Informazioni del sistema Gruppi Sottoscrizione Dettagli del sistema Eventi Dettagli del sistema Eventi In attesa Dettagli del sistema Eventi Cronologia Gruppi di sistemi Creazione dei gruppi Aggiunta e rimozione dei sistemi in gruppi Informazioni gruppo di sistemi Informazioni gruppo di sistemi Dettagli Informazioni gruppo di sistemi Sistemi Informazioni gruppo di sistemi Sistemi di destinazione Informazioni gruppo di sistemi Errata Informazioni gruppo di sistemi Ammin Informazioni gruppo di sistemi Probe System Set Manager System Set Manager Panoramica System Set Manager Sistemi System Set Manager Errata System Set Manager Pacchetti System Set Manager Pacchetti Aggiornamento System Set Manager Pacchetti Installazione System Set Manager Pacchetti Rimozione System Set Manager Verifica System Set Manager Patch System Set Manager Patch Cluster System Set Manager Gruppi System Set Manager Canali System Set Manager Canali Sottoscrizioni canale System Set Manager Configurazione System Set Manager Configurazione Implementa File System Set Manager Configurazione Confronta File System Set Manager Configurazione Sottoscrivi ai canali System Set Manager Configurazione Rimuovi sottoscrizione dai canali System Set Manager Configurazione Abilitazione configurazione System Set Manager Provisioning System Set Manager Provisioning Kickstart System Set Manager Provisioning Etichetta sistemi System Set Manager Provisioning Rollback System Set Manager Provisioning Comando remoto

7 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide System Set Manager Misc System Set Manager Misc Aggiornamenti profilo del sistema System Set Manager Misc Informazioni del sistema personalizzate System Set Manager Misc Riavvia sistemi System Set Manager Misc Blocca sistemi System Set Manager Misc Cancella sistemi System Set Manager Misc Aggiungi o Rimuovi entitlement aggiuntivi System Set Manager Misc Preferenze del sistema Ricerca avanzata Chiavi di attivazione Gestione delle chiavi di attivazione Uso contemporaneo di chiavi multiple di attivazione Profili archiviati Informazioni del sistema personalizzate rhn-custom-info Kickstart Introduzione a kickstart Spiegazione di kickstart Prerequisiti di kickstart Creazione di ISO kickstart avviabili Interazione di kickstart con PXE Profili kickstart Crea un nuovo profilo kickstart Dettagli Kickstart Dettagli Dettagli Kickstart Sistema operativo Dettagli di Kickstart Variabili Dettagli di Kickstart Opzioni avanzate Dettagli di Kickstart Kickstart Bare Metal Dettagli del sistema Dettagli Dettagli del sistema Locale Dettagli del sistema Partizionamento Informazioni del sistema File Preservation Dettagli del sistema GPG e SSL Dettagli del sistema T roubleshooting Software Gruppi di pacchetti Software Profili dei pacchetti Chiavi di attivazione Script File di Kickstart Kickstart Bare Metal Kickstart Chiavi GPG e SSL Kickstart Distribuzioni Kickstart Distribuzioni Variabili Kickstart File Preservation 7.5. Errata Errata rilevanti Tutti gli Errata Come applicare gli Errata Update Informazioni Errata Informazioni Errata Informazioni Informazioni Errata Pacchetti Informazioni Errata Sistemi interessati Ricerca avanzata 7.6. Canali Canali software

8 Indice Canali di base Extended Update Support (EUS) Canali figlio Tutti i canali Canali di Red Hat Canali popolari I miei canali Canali condivisi Canali ritirati Informazioni sui canali software Informazioni sui canali software Informazioni Informazioni sui canali software Errata Informazioni sui canali software Pacchetti Informazioni sul canale software Sistemi registrati Informazioni sul canale software Sistemi target Ricerca pacchetto Gestione Canali software Gestione canali software Informazioni del canale Gestione canali software Informazioni del canale Informazioni del canale Gestione canali software Informazioni del canale Manager Gestione canali software Informazioni del canale Errata Gestione canali software Informazioni del canale Pacchetti Gestione canali software Gestione pachetti software Gestione canali software Gestione repositori 7.7. Configurazione Preparazione dei sistemi alla gestione della configurazione Panoramica Canali di configurazione Configurazione Canali di configurazione Dettagli del canale di configurazione File di configurazione File gestiti centralmente File gestiti localmente Come includere le macro nei vostri file di configurazione Sistemi Sistemi gestiti Sistemi di destinazione 7.8. Programma Azioni in attesa Azioni fallite Azioni completate Azioni archiviate Elenco delle azioni Dettagli azione Dettagli azione Informazioni Dettagli azione Sistemi completati Dettagli azione Sistemi in progresso Dettagli azione Sistemi con errori 7.9. Utenti Elenco utenti Attivi Elenco utenti Activi Informazioni utente Elenco utenti Attivi Informzioni utente Dettagli Elenco utenti Attivi Informazioni utente Gruppi di sistemi Elenco utenti Attivi Informazioni utente Sistemi Elenco utenti Attivi Informzioni utente Permessi del canale

9 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Elenco utenti Attivi Informazioni utente Permessi del canale Sottoscrizione Elenco utenti Attivi Informazioni utente Permessi del canale Gestione Elenco utenti Attivi Informazioni utente Preferenze Elenco utenti Attivi Informazioni utente Indirizzi Elenco utenti Attivi Informazioni utente Metodi di notifica Elenco utenti Disattivazione Elenco utenti Tutti Monitoring Stato di Probe Stato di Probe Critical Stato di Probe Warning Stato di Probe Unknown Stato di Probe Pending Stato di Probe OK Stato di Probe Tutti Stato corrente Notifica Notifica Filtri Notifica Filtri di notifica Filtri attivi Notifica Filtri di Notifica Filtri Scaduti Suite di Probe Scout Config Push Configurazione generale Ammin Ammin Organizzazioni Ammin RHN Satellite Configurazione Ammin Configurazione di Satellite Generale Ammin Configurazione di Satellite Monitoring Ammin Configurazione di Satellite Certificato Ammin Configurazione di Satellite Script Bootstrap Ammin Configurazione di Satellite Organizzazioni Ammin Configurazione di Satellite Riavvio Aiuto Reference Guide Satellite Installation Guide Proxy Guide Client Configuration Guide Channel Management Guide Note di rilascio API Ricerca 154. Capitolo Monitoring Prerequisiti Red Hat Network Monitoring Daemon (rhnmd) Probes che necessitano del demone Installazione del Red Hat Network Monitoring Daemon Come configurare SSH Come installare la chiave SSH pacchetto mysql Notifiche Creazione dei metodi di notifica Ricezione delle notifiche Ridirezionamento delle notifiche 162 6

10 Indice Filtraggio delle notifiche Cancellazione dei metodi di notifica 8.5. Probe Gestione dei probes Come stabilire i limiti Monitoring del server di RHN 8.6. T roubleshooting Come esaminare i probe tramite rhn-catalog Visualizzazione dell'output di rhn-runprobe Capitolo Organizzazioni multiple Modelli consigliati per l'utilizzo di organizzazioni multiple Satellite gestito centralmente per una organizzazione con dipartimenti multipli Gestione decentralizzata di organizzazioni di terze parti multiple Suggerimenti generali per l'utilizzo di Multi-Org Il certificato ha meno entitlement rispetto a quelli da me usati Il certificato ha un numero maggiore di entitlement rispetto a quelli da me utilizzati Ammin Organizzazioni Ammin Organizzazioni Dettagli Creazione di una organizzazione Come gestire gli entitlement Ammin Sottoscrizioni Entitlement canale software Ammin Sottoscrizioni Entitlement del sistema Come configurare i sistemi in una Organizzazione Organizational T rusts Come stabilire una Organizational T rust Condivisione contenuto dei canali tra organizzazioni fidate MIgrazione dei sistemi da una organizzazione fidata ad un'altra Come utilizzare migrate-system-profile Ammin Utenti Ammin Organizzazioni Dettagli Utenti 179. Capitolo Virtualizzazione Impostazione del sistema host per i vostri sistemi virtuali Creare un profilo kickstart per i sistemi guest Kickstart del vostro sistema host Il vostro sistema host ha installato Red Hat Enterprise Linux 4 o una versione più recente Red Hat Enterprise Linux non è installato sul vostro sistema host È stato installato Red Hat Enterprise Linux 5 sul vostro sistema host Impostazione dei vostri sistemi virtuali Creare un profilo kickstart per i sistemi guest Provision dei sistemi guest Gestione degli entitlement del guest virtuale Come operare con i vostri sistemi virtuali Esecuzione di un login sui sistemi virtuali tramite SSH Come accedere alla console tramite l'host Installazione software tramite l'interfaccia web di Satellite Installazione software usando Yum dal sistema virtuale Riavviare i guest al riavvio dell'host Rimozione dei sistemi virtuali 190. Capitolo Cobbler Requisiti di Cobbler Come configurare Cobbler con /etc/cobbler/settings Cobbler e DHCP 192 7

11 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Come configurare un server DHCP esistente Xinetd e TFTP Configurazione di SELinux e IPT ables per il supporto Cobbler Configurazione di SELinux Configurazione di IPT ables Sincronizzazione ed avvio del servizio Cobbler Aggiunta di una distribuzione al Cobbler Come aggiungere un profilo a Cobbler Come aggiungere un sistema a Cobbler Modelli di riferimento di Cobbler Come usare i modelli di riferimento Kickstart Snippets Come utilizzare Koan Utilizzo di Koan per il provision dei sistemi virtuali Come utilizzare Koan per reinstallare i sistemi in esecuzione Capitolo UNIX..... Support Guide Introduzione Varianti di UNIX supportate Prerequisiti Caratteristiche incluse Differenze di funzionalità Funzionalità escluse Preparazione/Configurazione del Satellite Server Preparazione del Sistema Client Scaricare ed installare i pacchetti aggiuntivi Installazione dei pacchetti T hird-party Configurazione percorso di ricerca della libreria Download pacchetti client di RHN Installazione dei pacchetti RHN Integrazione dei pacchetti RHN all'interno del PAT H Implementazione certificati SSL del client Configurazione dei client Registrazione e aggiornamenti Registrazione dei sistemi Acquisizione degli aggiornamenti Caricamento pacchetti sul Satellite solaris2mpm rhnpush con file.mpm Aggiornamento attraverso il sito web rhnsd Aggiornamento attraverso la linea di comando Comandi remoti Abilitazione dei comandi Come digitare i comandi 212. Red.... Hat.... Network Registration Client A.1. Configurazione di Red Hat Network Registration Client 214 A.2. Avvio del Red Hat Network Registration Client 215 A.3. Registrazione di un account utente 217 A.4. Registrazione di un Profilo del sistema 219 A.4.1. Profilo sistema hardware 219 A.4.2. Profilo del sistema software 220 A Raccolta delle informazioni del database RPM 220 A Scelta dei pacchetti RPM da escludere dal Profilo del sistema 221 A.5. Fine della registrazione 222 8

12 Indice A.6. Abilitare il vostro sistema A.7. Client di registrazione di RHN in modalità di testo T. ool.... della..... linea di.. comando per.... la... gestione della Configurazione B.1. Red Hat Network Actions Control 225 B.1.1. Opzioni generali della linea di comando 225 B.2. Red Hat Network Configuration Client 226 B.2.1. Elenco dei file di configurazione 226 B.2.2. Come ottenere un file di configurazione 227 B.2.3. Visualizzazione dei canali di configurazione 227 B.2.4. Differenze tra i file di configurazione 227 B.2.5. Verifica dei file di configurazione 228 B.3. Red Hat Network Configuration Manager 228 B.3.1. Creazione di un canale di configurazione 229 B.3.2. Come aggiungere un file ad un canale di configurazione 229 B.3.3. Differenze tra gli ultimissimi file di configurazione 230 B.3.4. Differenze tra diverse versioni 231 B.3.5. Come scaricare tutti i file all'interno di un canale 231 B.3.6. Come ottenere i contenuti di un file 232 B.3.7. Come elencare tutti i file in un canale 232 B.3.8. Come elencare tutti i canali di configurazione 232 B.3.9. Come rimuovere un file da un canale 233 B Come cancellare un canale di configurazione 233 B Come determinare il numero delle revisioni del file 233 B Come aggiornare un file presente all'interno di un canale 233 B Come caricare file multipli simultaneamente 234. Accesso API.... per.... RHN C.1. Utilizzo della classe auth ed acquisizione delle sessioni 235 C.2. Come ottenere il system_id 235 C.3. Determinazione del sid 235 C.4. Visualizzazione del cid 235 C.5. Come ottenere il sgid 235 C.6. Etichette del canale 236 C.7. Esempio di scrirpt API 236. Probe D.1. Direttive su Probe 239 D.2. Apache 1.3.x e 2.0.x 240 D.2.1. Apache::Processes 240 D.2.2. Apache::T raffic 241 D.2.3. Apache::Uptime 242 D.3. BEA WebLogic 6.x e versione più recente 242 D.3.1. BEA WebLogic::Execute Queue 243 D.3.2. BEA WebLogic::Heap Free 243 D.3.3. BEA WebLogic::JDBC Connection Pool 244 D.3.4. BEA WebLogic::Server State 244 D.3.5. BEA WebLogic::Servlet 245 D.4. General 245 D.4.1. General::Remote Program 246 D.4.2. General::Remote Program with Data 246 D.4.3. General::SNMP Check 247 D.4.4. General::T CP Check 247 D.4.5. General::UDP Check 248 D.4.6. General::Uptime (SNMP) 248 D.5. Linux 249 9

13 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide D.5.1. Linux::CPU Usage D.5.2. Linux::Disk IO T hroughput D.5.3. Linux::Disk Usage D.5.4. Linux::Inodes D.5.5. Linux::Interface T raffic D.5.6. Linux::Load D.5.7. Linux::Memory Usage D.5.8. Linux::Process Counts by State D.5.9. Linux::Process Count T otal D Linux::Process Health D Linux::Process Running D Linux::Swap Usage D Linux::T CP Connections by State D Linux::Users D Linux::Virtual Memory D.6. LogAgent D.6.1. LogAgent::Log Pattern Match D.6.2. LogAgent::Log Size D.7. MySQL D.7.1. MySQL::Database Accessibility D.7.2. MySQL::Opened T ables D.7.3. MySQL::Open T ables D.7.4. MySQL::Query Rate D.7.5. MySQL::T hreads Running D.8. Network Services D.8.1. Network Services::DNS Lookup D.8.2. Network Services::FT P D.8.3. Network Services::IMAP Mail D.8.4. Network Services::Mail T ransfer (SMT P) D.8.5. Network Services::Ping D.8.6. Network Services::POP Mail D.8.7. Network Services::Remote Ping D.8.8. Network Services::RPCService D.8.9. Network Services::Secure Web Server (HT T PS) D Network Services::SSH D Network Services::Web Server (HT T P) D.9. Oracle 8i, 9i, 10g, e 11g D.9.1. Oracle::Active Sessions D.9.2. Oracle::Availability D.9.3. Oracle::Blocking Sessions D.9.4. Oracle::Buffer Cache D.9.5. Oracle::Client Connectivity D.9.6. Oracle::Data Dictionary Cache D.9.7. Oracle::Disk Sort Ratio D.9.8. Oracle::Idle Sessions D.9.9. Oracle::Index Extents D Oracle::Library Cache D Oracle::Locks D Oracle::Redo Log D Oracle::T able Extents D Utilizzo di Oracle::T ablespace D Oracle::T NS Ping D.10. RHN Satellite D RHN Satellite::Disk Space D RHN Satellite::Execution T ime

14 Indice D RHN Satellite::Interface T raffic D RHN Satellite::Latency D RHN Satellite::Load D RHN Satellite::Probe Count D RHN Satellite::Process Counts D RHN Satellite::Processes D RHN Satellite::Process Health D RHN Satellite::Process Running D RHN Satellite::Swap D RHN Satellite::Users Glossario Cronologia della revisione Indice analitico A 286 C 287 D 288 E 288 G 291 H 292 I 292 K 293 L 293 M 294 N 294 O 295 P 296 R 297 S 300 T 302 U 302 V 303 W

15 12 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide

16 Introduzione alla guida Introduzione alla guida Benvenuti alla Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide. La RHN Reference Guide vi guiderà attraverso la registrazione dei sistemi con Red Hat Network, e all'uso dei suoi numerosi contenuti. Poichè Red Hat Network offre una varietà di livelli di servizio che vanno dal modulo Update di base al pacchetto Monitoring più avanzato, nel vostro caso alcuni contenuti di questa guida potrebbero risultare non validi. Tale concetto potrebbe essere particolarmente vero nel caso del sito web di RHN, il quale riporta categorie selezionate, pagine, e tabelle a seconda del livello di servizio dell'account utilizzato per il log in. Consultate il Capitolo 7, Sito web di Red Hat Network per maggiori informazioni. A seconda della versione di Red Hat Enterprise Linux installata e all'aggiunta di nuovi contenuti, Red Hat Network Registration Client e Red Hat Update Agent potrebbero risultare diversi dalla versione descritta su questo manuale. Utilizzate Red Hat Network per aggiornare queste applicazioni prima di far riferimento all'ultimissima versione di questo manuale. Tutte le versioni di questo manuale sono disponibili con i formati HTML e PDF su Avvertenza I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 2.1, devono utilizzare Red Hat Network Registration Client prima di iniziare Red Hat Update Agent. Consultate Appendice A, Red Hat Network Registration Client per maggiori informazioni. I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 3, 4, 5 e versioni più recenti, possono utilizzarered Hat Update Agent. Consultate il Capitolo 4, Red Hat Update Agent per maggiori informazioni. Per una panoramica delle offerte RHN Satellite, si prega di consultare le descrizioni disponibili su e 1. Altro ancora La Red Hat Network Reference Guide è in costante espansione poichè nuovi contenuti e nuovi servizi di Red Hat Network vengono resi disponibili. Le versioni HTML e PDF di questo e di altri manuali sono disponibili all'interno della sezione Aiuto, del sito web di RHN Satellite e su Nota Bene Anche se questo manuale riporta le informazioni più aggiornate possibili, vi preghiamo di leggere le Note di rilascio di RHN per le informazioni non disponibili prima della finalizzazione della nostra documentazione. Le note sono disponibili sul sito web di RHN e su La seguente documentazione di RHN è stata tradotta per questa release di RHN Satellite: RHN Satellite Reference Guide, RHN Satellite Installation Guide, RHN Client Configuration Guide, RHN Channel Management Guide, e le Note di rilascio di RHN Satellite. La documentazione tradotta è disponibile su in Red Hat Network Satellite Inviateci i vostri suggerimenti 13

17 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Se desiderate inviarci un suggerimento relativo alla Red Hat Network Reference Guide, vi preghiamo di inviare un report su Bugzilla ( nei confronti della componente Documentation_Reference_Guide (Prodotto: Red Hat Network Satellite, Versione: 520). 14

18 Capitolo 1. Panoramica di Red Hat Network Capitolo 1. Panoramica di Red Hat Network Avete mai provato a leggere una nuova versione di un pacchetto software, cercando di installarlo senza però poterlo trovare? Avete mai provato a cercare un RPM tramite un motore di ricerca di Internet, oppure una repository RPM e collegarvi successivamente ad un sito sconosciuto? Avete mai provato a cercare un RPM, e trovare i file sorgenti da dover compilare? Avete mai speso ore o addirittura giorni nel visitare siti web per controllare se eravate in possesso dei pacchetti più recenti installati nel vostro computer, e di ripetere lo stesso procedimento dopo pochissimi mesi? Oggi grazie all'avvento di Red Hat Network (RHN), tutti questi problemi sono finiti. RHN fornisce la soluzione a tutte le vostre esigenze di gestione del software del sistema. Red Hat Network è una soluzione basata su internet per la gestione di un sistema Red Hat Enterprise Linux singolo, o di una rete di sistemi Red Hat Enterprise Linux. Tutte le Security Alert, le Bug Fix Alert e le Enhancement Alert (conosciute come Errata Alerts), possono essere scaricate direttamente da Red Hat o dalla vostra collezione personale. Potete anche ottenere gli aggiornamenti in modo da essere consegnati direttamente al vostro sistema appena disponibili. Ecco riportati i componenti principali di Red Hat Network: il Red Hat Update Agent il sito web di Red Hat Network, sui server RHN centrali, su di un RHN Satellite, o servito attraverso un RHN Proxy Server Red Hat Network Daemon il Red Hat Network Registration Client - solo per i sistemi che eseguono il Red Hat Enterprise Linux 2.1. Red Hat Update Agent (up2date) fornisce il collegamento iniziale a Red Hat Network. Red Hat Enterprise Linux 3 ed i nuovi sistemi utilizzano Red Hat Update Agent per registrarsi con RHN. La registrazione consiste in una creazione di una password e di un nome utente RHN unici, eseguendo il probing del vostro hardware per creare un Profilo Hardware, ed il probing dei pacchetti software installati sul vostro sistema per creare un Profilo del Pacchetto. T utte queste informazioni vengono inviate a RHN, il quale a sua volta ritorna un ID unico del sistema. Una volta registrato Red Hat Update Agent permette la sottoscrizione del canale, le installazioni dei pacchetti, e la gestione dei Profili del sistema. Per maggiori informazioni consultate il Capitolo 4, Red Hat Update Agent. Il Red Hat Update Agent, come componente di base di RHN, è stato creato per gestire un sistema singolo. Permette al super utente del sistema di visualizzare e applicare gli Errata al sistema stesso. La web interface di RHN facilita la gestione, il monitoring ed il provisioning di numerosi di sistemi, inclusa la configurazione del Red Hat Update Agent per ogni sistema. Red Hat Network Daemon (rhnsd) viene eseguito nel background come un servizio, esso esegue il probe di Red Hat Network per aggiornamenti e notifiche ad intervalli di tempo regolari (consultate il Capitolo 5, Red Hat Network Daemon per maggiori informazioni). Questo demone è necessario se desiderate programmare degli aggiornamenti o altre azioni attraverso l'ausilio del sito web. Red Hat Enterprise Linux 5 utilizza l'applicazione rhn_register presente nel Capitolo 2, Client rhn_register, mentre Red Hat Enterprise Linux 3 e 4 presentano una funzionalità di registrazione interne al Red Hat Update Agent. 15

19 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide In questo manuale vengono utilizzati numerosi termini appartenenti a Red Hat Network. Durante la lettura della Red Hat Network Reference Guide si consiglia di consultare il Glossario per una spiegazione dei suddetti termini. Suggerimento Per una tabella di riferimento del livello dei servizi di RHN, consultate Update Il servizio di Update di RHN è l'ideale per un utente con un sistema Red Hat Enterprise Linux oppure con un piccolo numero di sistemi Red Hat Enterprise Linux. La sottoscrizione aggiornata di Update è acquistabile su Con ogni sottoscrizione Update riceverete i seguenti servizi: Scaricare il Software Per coloro che hanno acquistato le sottoscrizioni di Red Hat Network, le immagini ISO sono disponibili per un download immediato. Accesso prioritario durante i periodi di carico elevato Quando Red Hat rilascia un erratatum molto grande, agli utenti con un Priority Access verrà garantito un accesso immediato ai pacchetti aggiornati. Accesso al supporto di RHN Tutti gli utenti che hanno acquistato un prodotto RHN riceveranno un supporto web di base, per tutte le loro domande riguardanti RHN. Notifica Errata, Sistemi Multipli Le sottoscrizioni per i sistemi multipli vi permettono di ottenere una Notifica Errata per l'errata di tutti i sistemi in questione. Da notare che solo una viene inviata per ogni Erratum, senza tener conto del numero dei sistemi interessati. Aggiornamenti errata, sistemi multipli Ottenete rapidamenti gli aggiornamenti necessari per ogni sistema, con un semplice clic di un pulsante Management In aggiunta ai contenuti offerti con il livello di sottoscrizione di Update di RHN, il servizio di sottoscrizione per RHN Management vi permette di gestire la vostra rete di sistemi Red Hat Enterprise Linux, utenti, e gruppi del sistema attraverso la sua interfaccia System Set Manager. RHN Management si basa sul concetto di una organizzazione. Ogni cliente di Red Hat con un livello di Management possiede l'abilità di scegliere gli utenti che presentano privilegi di amministrazione nei confronti dei gruppi del sistema. Un Organization Administrator possiede un controllo generale su ogni organizzazione di Red Hat Network, con l'abilità di aggiungere e rimuovere sistemi e utenti. Quando gli utenti, ad eccezione dell'amministratore di Satellite, eseguono il login all'interno del sito web, essi possono solo visualizzare i sistemi che loro stessi possono amministrare. Per poter creare un account in grado di conferire i diritti necessari ai sistemi ad un RHN Management, andate su e fate clic sul link Crea Login, sotto i campi Sign in. Sulla pagina Crea un login di Red Hat, fate clic su Crea un nuovo login corporativo. Dopo aver creato un account corporativo, sarete in grado di aggiungere gli utenti desiderati al suo interno. I contenuti disponibili di Red Hat Network dipendono dal tipo di livello di sottoscrizione per ogni sistema Red Hat Enterprise Linux. Con ogni sottoscrizione Management, riceverete la funzionalità fornita agli utenti Update, in più riceverete: 16

20 Capitolo 1. Panoramica di Red Hat Network Confronto del profilo del pacchetto Confrontate l'insieme del pacchetto con insiemi di sistemi simili con un solo clic. Ricerca dei sistemi Eseguite una ricerca in base ad un certo numero di criteri: pacchetti, informazioni networking, ed anche hardware asset tag. Grouping del sistema Web server, server database, workstation ed altri sistemi incentrati su altri carichi di lavoro, possono essere raggruppati in modo da amministrare ogni insieme semplicemente. Amministratori multipli È possibile conferire agli amministratori il diritto di accedere a particolari gruppi del sistema, facilitando così la gestione del sistema di organizzazioni molto grandi. System Set Manager È possibile ora eseguire le azioni su di un gruppo di sistemi invece di un singolo sistema, lavorare con membri di un gruppo del sistema predefinito, oppure con una serie di sistemi ad-hoc. Installare un pacchetto software per ogni sistema, sottoscrivere i sistemi ad un nuovo canale, oppure applicare tutti gli errata con una sola azione. Batch Processing Per ottenere un elenco di pacchetti non aggiornati per un certo numero di sistemi, potrebbe esser necessario per un amministratore di sistema seguire un procedimento molto complesso. Il servizio di Management di Red Hat Network è in grado di eseguire tale operazione in pochi secondi Provisioning Poichè risulta essere il livello di servizio più elevato, il RHN Provisioning racchiude tutti i contenuti offerti nei livelli di servizio Update e Management di RHN. Tale livello è stato creato in modo da permettervi di impiegare e gestire la vostra rete di sistemi Red Hat Enterprise Linux, utenti e gruppi del sistema. Come Management, il Provisioning si basa su di una organizzazione ben precisa. T ale concetto però viene ampliato permettendo anche gli utenti che presentano entitlement di Provisioning di eseguire il kickstart, una riconfigurazione, un controllo ed al recupero dei valori del sistema in modo semplice e veloce. In aggiunta a tutti i contenuti elencati nei livelli di servizio minori, il Provisioning è in grado di fornire: Kickstarting I sistemi con entitlement di Provisioning possono essere reinstallati attraverso RHN, tramite una serie di opzioni nuove stabilite all'interno dei profili di kickstart. Le opzioni includono il tipo di bootloader, il fuso orario, i diversi pacchetti inclusi/esclusi, e la gamma di indirizzi IP abilitati. Anche le chiavi GPG e SSL possono essere pre-configurate. Configurazione client Gli utenti RHN Satellite possono utilizzare RHN per gestire i file di configurazione sui sistemi aventi diritto al Provisioning. Essi altresì possono caricare i file sui canali di configurazione personalizzati presenti su Satellite, verificare i file di configurazione locali rispetto a quelli conservati su Satellite, ed impiegare i file provenienti da Satellite. Snapshot Rollbacks Gli utenti con un livello di Provisioning hanno la possibilità di ripristinare il profilo del pacchetto, e le impostazioni RHN dei sistemi. I clienti di RHN Satellite possono anche eseguire un roll back dei file di configurazione locali. Ciò è possibile in quanto le istantanee vengono catturate ogni qualvolta si verifica un'azione su di un sistema. Queste istantanee sono in grado di identificare i gruppi, i canali, i pacchetti ed i file di configurazione. Nota Bene Le snapshot roll back supportano la possibilità di ripristinare alcune modifiche del sistema ma non in qualsiasi scenario. Per esempio, sarà possibile ritornare allo stato precedente di un set di pacchetti RPM, ma la stessa operazione eseguita su livelli di aggiornamento multipli non è supportata. 17

21 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Informazioni del sistema personalizzate Gli utenti che utilizzano il Provisioning sono in grado di identificare qualsiasi tipo di informazione riguardante i propri sistemi registrati. Esse differiscono dalle informazioni del Profilo del sistema, generate automaticamente, e dalle Note le quali non risultano essere riservate, in quanto esse vi permettono di sviluppare le chiavi specifiche di vostra scelta e di assegnare dei valori ricercabili per la chiave in questione, per ogni sistema avente diritto al Provisioning. Per esempio, questa caratteristica vi permetterà di identificare il luogo nel quale ogni sistema può risiedere, e di eseguire una ricerca attraverso tutti i sistemi registrati in base alla loro posizione Monitoring Gli entitlement di monitoring sono disponibili per i clienti di RHN Satellite con sistemi Red Hat Enterprise Linux. Il Monitoring permette ad una organizzazione di installare alcuni probe che possono rilevare immediatamente gli errori, ed identificare così la perdita di prestazione prima che si raggiungano livelli critici. Usato in modo corretto, l'entitlement di Monitoring vi permette di avere una panoramica sulle applicazioni, sui servizi e sui dispositivi di ogni sistema. In modo particolare il Monitoring è in grado di fornire: Probes Possono essere eseguite decine di verifiche su ogni sistema. T ali verifiche vanno dai semplici controlli ping, ai programmi personalizzati remoti creati per ritornare dati utili. Notifiche Gli Avvisi di allerta possono essere inviati ad indirizzi e pager, con dei metodi di contatto identificati da voi stessi al momento in cui lo stato di un probe risulta diverso. Ogni notifica probe può essere inviata con un metodo diverso o ad un indirizzo. Stato centrale I risultati di tutti i probes vengono riportati su di una singola pagina chiamata Stato di Probe, con i sistemi in questione suddivisi a seconda dello stato. Riporto Selezionando un probe ed identificando la metrica particolare ed un periodo, sarete in grado di generare dei grafici capaci di verificare così il comportamento di probe. Ciò può rivelarsi molto utile nel prevedere ed impedire la verifica di errori. Suite di probe È possibile assegnare contemporaneamente ad un sistema, o ad un set di sistemi, alcuni gruppi di probe. Questo processo permette agli amministratori di essere sicuri che sistemi simili vengono controllati allo stesso modo, permettendo un risparmio di tempo durante la configurazione individuale dei probe. Filtri di notifica Le notifiche dei probe possono essere ridirezionate ad un altro destinatario, arrestate, oppure inviate ad un destinatario aggiuntivo per un periodo di tempo specifico in base ad un criterio ben specifico, ad un metodo di notifica, ad uno scout o in base ad una organizzazione Notifiche errata ed installazioni programmate del pacchetto Potete configurare Red Hat Network in modo da inviare di notifica ogni qualvolta sono disponibili i pacchetti software nuovi o aggiornati, e disponibili attraverso RHN. Potrete ricevere una per Erratum, senza tener conto del numero di sistemi coinvolti. Sarete in grado di programmare anche le installazioni dei pacchetti o l'aggiornamento degli stessi. I benefici includono: Minore perdita di tempo, e una gestione più semplice da parte degli amministratori di sistema nei confronti di Red Hat Errata list Minore vulnerabilità grazie all'applicazione degli aggiornamenti rilasciati da Red Hat, non appena gli stessi risultano essere disponibili. Elenco filtrato di aggiornamenti del pacchetto (i pacchetti che non sono necessari alla vostra rete, non verranno inclusi) 18

22 Capitolo 1. Panoramica di Red Hat Network Metodo affidabile di gestione per sistemi multipli aventi una configurazione simile 1.6. Sicurezza, Assicurazione sulla qualità e Red Hat Network Red Hat Network è in grado di fornire benefici molto importanti per la vostra rete, incluso una maggiore sicurezza e qualità. Tutte le operazioni eseguite fra i vostri sistemi e Red Hat Network sono codificate, e tutti i pacchetti RPM vengono firmati con la firma GNU Privacy Guard (GPG) di Red Hat, in modo così da assicurare la loro autenticità. Red Hat Network presenta i seguenti contenuti sulla sicurezza: 1. Il profilo del vostro sistema disponibile su è accessibile solo con una password e nome utente verificati da RHN. 2. Dopo la registrazione del sistema client viene emesso un certificato digitale il quale viene utilizzato per autenticare il sistema durante ogni operazione eseguita tra il client e Red Hat Network. Il file può essere letto solo dall'utente root presente sul sistema client. 3. T utte le notifiche ed i messaggi vengono firmati da Red Hat con una firma elettronica utilizzando GPG. RPM può essere utilizzato per verificare l'autenticità del pacchetto prima della sua installazione. 4. Red Hat codifica tutte le operazioni utilizzando un collegamento di tipo Secure Sockets Layer (SSL). 5. Tutti i pacchetti vengono provati e verificati dal Red Hat Quality Assurance Team, prima che gli stessi vengano aggiunti al Red Hat Errata list e Red Hat Network Prima di iniziare Per default, tutti i pacchetti software da utilizzare per accedere a Red Hat Network, sono installati con le distribuzioni di Red Hat. T uttavia, se desiderate non installarli durante il processo di installazione, allora avrete bisogno di ottenere il Red Hat Update Agent (up2date) e possibilmente il Red Hat Network Registration Client (rhn_register). Con Red Hat Enterprise Linux 3 o con versioni più recenti, la funzionalità di registrazione è stata creata all'interno di Red Hat Update Agent, mentre gli utenti di Red Hat Enterprise Linux 2.1 avranno bisogno di Red Hat Network Registration Client. Avvertenza Il certificato SSL presente con le versioni più vecchie di Red Hat Update Agent e Red Hat Network Registration Client, hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita il 28 Agosto del Gli utenti che utilizzano questo certificato al momento del collegamento, riceveranno un errore di collegamento SSL oppure un errore di verifica del certificato. Potrete visualizzare e ottenere le versioni di queste applicazioni contenenti i nuovi certificati, tramite la pagina RHN Client Software. All'interno del sito web di RHN, fate clic su Aiuto, Ottieni il software di RHN nella barra di navigazione di sinistra, verificando le versioni ed i pacchetti al suo interno. Per poter determinare le versioni installate delle applicazioni client, eseguire il comando rpm -q, seguito dal nome del pacchetto. Per esempio, per Red Hat Network Registration Client, digitare il seguente comando: rpm -q rhn_register Se è stato installato il Red Hat Network Registration Client, verrà visualizzato qualcosa simile a: 19

23 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide rhn_register Il numero della versione potrebbe essere leggermente diverso. Se invece Red Hat Network Registration Client non è stato installato, il comando ritornerà: package rhn_register is not installed Eseguite questo controllo su ogni pacchetto presente nella T abella 1.1, «Pacchetti Red Hat Network» che riguardi il vostro sistema. Ricordate, solo gli utenti di Red Hat Enterprise Linux 2.1 hanno bisogno di un Red Hat Network Registration Client. Se preferite utilizzare le versioni a linea di comando, allora non è necessario installare i due pacchetti che terminano con gnom e. T abella 1.1. Pacchetti Red Hat Network Nome del pacchetto rhn_register rhn_register-gnom e up2date up2date-gnom e Descrizione Fornisce il programma Red Hat Network Registration Client e l'interfaccia con modalità di testo. Fornisce l'interfaccia GNOME (versione grafica) per Red Hat Network Registration Client; può essere eseguito se è disponibile il sistema X Window. Fornisce la versione della linea di comando di Red Hat Update Agent, e Red Hat Network Daemon Fornisce l'interfaccia GNOME (versione grafica) per Red Hat Update Agent; può essere eseguito se è disponibile il sistema X Window. 20

24 Capitolo 2. Client rhn_register Capitolo 2. Client rhn_register Red Hat Enterprise Linux 5 contiene un'applicazione chiamata rhn_register. Questa applicazione funziona con il RHN Hosted basato su yum e con il client RHN Satellite chiamato Package Updater (o pup) che sostituisce up2date. Per maggiori informazioni su pup, consultate il Capitolo 3, Package Updater. L'applicazione rhn_register normalmente viene eseguita come parte del processo di configurazione firstboot dopo l'installazione. Nel primo avvio di un nuovo sistema Red Hat Enterprise Linux 5, firstboot utilizza rhn_register per registrare il sistema con RHN Come utilizzare rhn_register Se avete la necessità di registrare nuovamente il vostro sistema in un determinato momento (o se non desiderate registrarlo durante firstboot), è possibile usare rhn_register. È possibile eseguire il comando rhn_register dalla linea di comando come utenti root. Se non avete mai eseguito la registrazione sarà possibile avviare rhn_register selezionando Applicazioni (il menu principale del pannello) T ool del sistema Package Updater. (Vi sarà richiesto di inserire la password.) Il Package Updater, se eseguito su di un sistema mai registrato, azionerà rhn_register se il file /etc/sysconfig/rhn/system id non è presente sul sistema. Se avete precedentemente eseguito la registrazione e /etc/sysconfig/rhn/system id è già presente sul sistema, rhn_register vi chiederà di confermare l'esecuzione di una nuova registrazione. Così facendo creerete un duplicato del profilo del sistema in RHN Satellite. A tal proposito considerate l'utilizzo di rhnreg_ks e delle chiavi di attivazione, per registrare nuovamente il sistema senza duplicare così la voce interessata. Consultate la Sezione , «Informazioni del sistema Dettagli Riattivazione» per maggiori informazioni. Figura 2.1. Verifica della registrazione Se siete sicuri di voler eseguire nuovamente il processo di registrazione in questo modo, selezionate il pulsante Si, Continua. 21

25 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura 2.2. Registrazione per gli aggiornamenti software La pagina Registrazione per gli aggiornam enti software riassume le fasi necessarie per il processo di registrazione. Per conoscere i benefici di Hosted e Satellite, selezionate Perchè devo collegarm i a RHN. Altrimenti cliccate Avanti per continuare. Figura 2.3. Selezionare una posizione per l'aggiornamento 22

26 Capitolo 2. Client rhn_register La pagina Selezionare una posizione per l'aggiornam ento vi permette di selezionare l'origine dei vostri aggiornamenti software - da RHN Hosted o da RHN Satellite Server o Proxy Server. Per Satellite o Proxy, il pulsante di selezione associato ed inserire l'url del vostro Satellite o Proxy nel campo Posizione di Red Hat Network Se eseguite un collegamento ad internet attraverso un HT T P Proxy, selezionare il pulsante Configurazione di rete avanzata. Nella finestra successiva utilizzate i campi appropriati per il vostro HTTP proxy; Se il vostro Proxy necessita di una autenticazione, inserite qui il nome utente e la password. Una volta terminato premere il pulsante Chiudi per continuare. A questo punto vi ritroverete nella pagina Selezionare una posizione per l'aggiornam ento. Premere Avanti per continuare. Figura 2.4. Inserire le informazioni del vostro account Nella pagina Inserire le inform azioni del vostro account sarà necessario inserire le informazioni del vostro login di RHN (se ne avete già uno), o di creare un nuovo account se ne siete sprovvisti. Per creare un nuovo account di RHN, premere il pulsante Crea un nuovo account. Inserite le informazioni necessarie all'interno dei campi contrassegnati da un asterisco, e qualsiasi altra informazione che desiderate inserire. Premere il pulsante Crea nuovo login per creare un nuovo login. 23

27 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Se state eseguendo una registrazione ad un RHN Hosted come parte di una organizzazione, si prega di non creare un nuovo account attraverso questa schermata. Contattate il vostro Amministratore dell'organizzazione e richiedete la creazione di un account, successivamente inserite le informazioni ottenute nella pagina Inserire le informazioni del vostro account. In caso contrario potreste non essere associati correttamente con la vostra organizzazione o con le sue risorse. Figura 2.5. Creare il profilo del vostro sistema La pagina Creare il profilo del vostro sistem a vi permette di selezionare un nome del profilo per il sistema da registrare. Il nome predefinito per qualsiasi sistema è quello dell'hostname, sebbene è possibile modificarlo a vostra discrezione. È possibile riportare le informazioni hardawre e del pacchetto a RHN. A tal proposito è consigliato riportare queste informazioni; così facendo permetterete a RHN di sotoscrivere automaticamente il vostro sistema ai canali figlio e di base più appropriati al vostro sistema. Se desiderate, è possibile selezionare Visualizza profilo hardware o Visualizza profilo del pacchetto per visualizzare le informazioni caricate da rhn_register per RHN o Satellite in questa fase. Nota Bene Questa registrazione automatica non sottoscrive automaticamente il vostro sistema ai canali figlio facoltativi, come ad esempio al canale Tool di RHN. Se desiderate registrare un sistema e sottoscriverlo automaticamente ad un set di canali da voi scelti, considerate l'utilizzo di un profilo kickstart o rhnreg_ks e delle chiavi di attivazione. 24

28 Capitolo 2. Client rhn_register Figura 2.6. Controlla le informazioni per la sottoscrizione del sistema La pagina Controlla le inform azioni per la sottoscrizione del sistem a mostra le informazioni relative al canale figlio e di base ai quali è stato sottoscritto il sistema. Ricontrollate i canali e successivamente premete Avanti per continuare. Figura 2.7. Fine impostazione aggiornamenti software 25

29 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide La pagina Fine im postazione aggiornam enti software indica l'esito positivo della registrazione di un sistema Red Hat Enterprise Linux 5 con RHN. Da qui non è necessario fare alcuna azione per ricevere gli aggiornamenti software. Una icona del pacchetto apparirà nell'angolo in alto sulla destra del vostro desktop, quando gli aggiornamenti risultano essere disponibili. Fate clic sull'icona per applicare gli aggiornamenti disponibili. Selezionate Fine per uscire dal wizard. Nota Bene Se non siete in possesso di alcun entitlement per questo sistema, la pagina finale indicherà che la registrazione è fallita. Ciò non significa che il profilo del sistema non è stato conservato da RHN, ma stà ad indicare che non riceverete automaticamente gli aggiornamenti senza intervenire manualmente. È possibile eseguire un login sull'interfaccia web di RHN o Satellite, ed acquistare gli entitlement aggiuntivi o richidere un entitlement dal vostro amministratore di Satellite. Fate clic sul pulsante Abbandona im postazione aggiornam ento software per uscire dal wizard Versione a linea di comando di rhn_register È disponibile anche una versione a linea di comando di rhn_register che vi permette di registrare il sistema per un accesso al RHN o Satellite senza un ambiente desktop grafico. Digitare rhn_register ad un prompt della shell. Se siete in una finestra della shell e desiderate eseguire la versione non grafica, digitate rhn_register --nox in modo da non aprire il client grafico. Figura 2.8. versione a linea di comando di rhn_register L'interfaccia a linea di comando dell'interfaccia di rhn_register presenta le stesse schermate di configurazione della versione grafica del desktop. T uttavia per navigare la schermata è necessario usare i tasti direzionali presenti sulla tastiera e quindi muoversi a sinistra o destra, e per evidenziare le diverse opzioni di scelta. Premere la barra spaziatrice per selezionare un tipo di azione. Premere T ab per muoversi attraverso gli elementi di navigazione come ad esempio le caselle di teso, le caselle (marcate con una x quando selezionate), ed i pulsanti di selezione (contrassegnati da un asterisco quando selezionate). 26

30 Capitolo 2. Client rhn_register 27

31 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 3. Package Updater In base alla versione di Red Hat Enterprise Linux i sistemi registrati con il Satellite possono aggiornare i sistemi client direttamente tramite i tool e le applicazioni installati sul sistema. Per Red Hat Enterprise Linux 5 o 5, è possibile usare Package Updater (o pup) per mantenere i sistemi aggiornati. Il Package Updater (pup) è l'applicazione per l'aggiornamento del desktop di Red Hat Enterprise Linux 5. Utilizzando questo tool è possibile aggiornare i pacchetti e leggere le informazioni sui pacchetti aggiornati, come ad esempio le informazioni relative ai bug fix, alle security alert, ai miglioramenti e molto altro Come usare il Package Updater Per iniziare il Package Updater dal desktop, aprite Applicazioni (il menu principale sul pannello) Tool del sistema Package Updater. Se visualizzate ora una finestra del prompt della shell digitate pup per aprire il Package Updater. Figura 3.1. Interfaccia del Package Updater Se sono disponibili aggiornamenti multipli, essi verranno elencati e contrassegnati con alcuni segni in modo da poter scegliere quale file aggiornare. Alcuni pacchetti (per esempio i pacchetti kernel) potrebbero avere una freccetta circolare al loro fianco, e ciò stà ad indicare la necessità di riavviare il sistema dopo aver eseguito l'aggiornamento del pacchetto. Per visualizzare le informazioni sull'aggiornamento di qualsiasi pacchetto, selezionate il pacchetto e fate clic sulla freccetta accanto a Dettagli aggiornam ento. Quando sarete pronti ad aggiornare il pacchetto fate clic su Applica aggiornam enti. Il programma di aggiornamento risolverà le dipendenze e vi notificherà quando un pacchetto dovrà essere installato per soddisfare una dipendenza per un pacchetto aggiornato. 28

32 Capitolo 3. Package Updater Figura 3.2. Dipendenza del pacchetto Selezionate Continua per accettare la dipendenza e continuare con l'aggiornamento. Se usate Package Updater per la prima volta il programma vi richiederà di importare la chiave di sicurezza GPG di Red Hat, la quale verifica che il pacchetto è stato firmato ed è certificato per Red Hat Enterprise Linux. Figura 3.3. Come importare la chiave GPG Selezionate Im porta chiave per accettare la chiave e continuare con il processo di aggiornamento. Una volta completato l'aggiornamento potrà esservi richiesto di riavviare il sistema per l'implementazione delle modifiche. 29

33 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura 3.4. Prompt per il riavvio È possibile eseguire il riavvio ora o più avanti, ma è consigliato selezionare Riavvia ora per poter utilizzare i pacchetti aggiornati Applet del Package Updater Red Hat Enterprise Linux 5 presenta anche un programma eseguito sul pannello desktop grafico che controlla periodicamente la presenza di aggiornamenti del server Satellite o di RHN, ed informa altresì gli utenti della presenza di nuovo aggiornamento. Figura 3.5. Applet del Package Updater L'Applet del Package Updater resta nell'area di notifica nel pannello desktop e controlla periodicamente la presenza di nuovi aggiornamenti. L'applet vi permette altresì di eseguire alcuni compiti di gestione dei pacchetti selezionando l'icona di notifica e scegliendo tra le seguenti azioni: Ricarica Controlla RHN o il Satellite per nuovi aggiornamenti Visualizza aggiornam enti lancia l'applicazione Package Updater in modo da poter visualizzare tutti gli aggiornamenti disponibili in dettaglio, e configura gli aggiornamenti a vostra discrezione. Applica aggiornam enti Scarica ed installa tutti i pacchetti aggiornati. Abbandona chiude l'applet 3.3. Aggiornamento dei pacchetti dalla linea di comando con yum La base del Package Updater è il Yum package manager, sviluppato dall'università di Duke per migliorare l'installazione degli RPM. yum ricerca i repositori supportati per pacchetti e dipendenze corrispondenti, in modo da installarli insieme ed alleviare le problematiche relative alle dipendenze. Red Hat Enterprise Linux 5 usa yum per ottenere ed installare i pacchetti. 30

34 Capitolo 3. Package Updater up2date non è disponibile su Red Hat Enterprise Linux 5, il quale utilizza Yum (Yellowdog Updater Modified). L'intero stack di tool che installa ed aggiorna il software in Red Hat Enterprise Linux 5, si basa ora su Yum. Ciò include l'installazione iniziale tramite il programma d'installazione Anaconda, fino ad ospitare i tool di gestione come pirut Comandi yum i comandi yum vengono generalmente digitati nel modo seguente: yum command [package_name] Per impostazione predefinita Yum cercherà automaticamente di controllare tutti i repositori configurati per risolvere tutte le dipendenze dei pacchetti durante una installazione o un aggiornamento. Di seguito viene riportato un elenco dei comandi yum più comunemente usati. Per un elenco completo di comandi yum disponibili consultate la m an yum. yum install package_name Usato per installare l'ultimissima versione di un pacchetto o di un gruppo di pacchetti. Se nessun pacchetto corrisponde al nome del pacchetto specificato, essi verranno considerati come shell wildcard, e quindi ogni corrispondenza verrà installata. yum update package_name Usato per aggiornare pacchetti specificati all'ultimissima versione disponibile. Se nessun pacchetto è stato specificato yum cercherà di aggiornare tutti i pacchetti installati. Se usate l'opzione --obsoletes (es. yum --obsoletes package_name, yum processerà i pacchetti obsoleti. Per questo motivo i pacchetti obsoleti verranno rimossi e sostituiti attraverso gli aggiornamenti. yum check-update Questo comando vi permette di determinare la disponibilità degli aggiornamenti per i vostri pacchetti. yum ritorna un elenco di tutti gli aggiornamenti da tutti i repositori se disponibili. yum remove package_name Usato per rimuovere i pacchetti specificati insieme a qualsiasi altro pacchetto dipendente sul pacchetto rimosso. yum provides package_name Usato per determinare quali pacchetti forniscono un file specifico o funzionalità. yum search parola chiave Questo comando viene utilizzato per trovare qualsiasi pacchetto contenente la parola chiave specificata nella descrizione, sommario, nei campi del nome del pacchetto e del packager degli RPM in tutti i repositori supportati. yum localinstall percorso assoluto per il filename Usato quando si utilizza yum per installare un pacchetto posizionato localmente nella macchina. 31

35 32 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide

36 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Capitolo 4. Red Hat Update Agent Red Hat Update Agent è il vostro collegamento a Red Hat Network su Red Hat Enterprise Linux 4. Esso vi permette di registrare i vostri sistemi, creare i Profili del sistema, e alterare le impostazioni con le quali la vostra organizzazione e RHN interagiscono. Una volta eseguita la registrazione, i vostri sistemi sono in grado di utilizzare Red Hat Update Agent, in modo da ripristinare gli ultimissimi pacchetti software provenienti da Red Hat. T ale strumento vi permette di possedere i sistemi più aggiornati di Red Hat Enterprise Linux, insieme a tutte le patch sulla sicurezza, i bug fix, ed i miglioramenti per il pacchetto software. Ricordate, questo tool deve essere eseguito sul sistema che desiderate aggiornare. Non è possibile utilizzare Red Hat Update Agent sul sistema, se lo stesso non risulta aver diritto ad una delle offerte sul servizio di RHN. Avvertenza Solo i sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 3 e versioni più recenti, possono utilizzare Red Hat Update Agent per potersi registrare a RHN. I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 2.1 devono utilizzare separatamente Red Hat Network Registration Client prima di iniziare ad utilizzare Red Hat Update Agent. Per maggiori informazioni consultate il Capitolo 2, Client rhn_register e successivamente consultate questo capitolo per usufruire delle informazioni su Red Hat Update Agent. Importante È necessario utilizzare la versione di Red Hat Update Agent o una versione più recente, per poter aggiornare il vostro kernel in modo automatico. Così facendo verrà installato il kernel aggiornato, sarete altresì in grado di configurare LILO o GRUB per eseguire un avvio del nuovo kernel, quando il sistema viene riavviato. Per essere sicuri che state eseguendo l'ultimissima versione, eseguire il comando up2date up2date. Se l'ultimissima versione non risulta installata, il suddetto comando eseguirà un aggiornamento della versione stessa Avvio di Red Hat Update Agent Se non eseguite il Sistema X Window, oppure se prefertite la versione a linea di comando di Red Hat Update Agent, andate alla Sezione 4.3, «Versione a linea di comando». È necessario essere utenti root per poter eseguire Red Hat Update Agent. Se iniziate come utenti normali, Red Hat Update Agent vi richiederà di inserire la password root. Red Hat Update Agent può essere avviato utilizzando uno dei seguenti metodi: Per Red Hat Enterprise Linux 5: Sul desktop KDE e GNOME, andate su Applicazioni (menu principale sul pannello) => Aggiungi/Rimuovi Software. Su di un prompt della shell (per esempio, un xterm oppure un gnome-terminal), digitate il comando system-config-packages. Per Red Hat Enterprise Linux 4: Sui desktop GNOME e KDE, andate su Applications (the main menu on the panel) => Tool del 33

37 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide sistema => Red Hat Network. Su di un prompt della shell (per esempio, un xterm oppure un gnome-terminal), digitate il comando up2date. Se selezionate l'ultima opzione ed iniziate l'applicazione dal prompt della shell sarà possibile specificare le opzioni nella T abella 4.1, «Opzioni del Graphical Update Agent». Per poter visualizzare queste opzioni digitate il comando up2date --help. Per esempio, utilizzate il seguente comando per specificare la directory nella quale eseguire il download dei pacchetti aggiornati (annullando momentaneamente la configurazione salvata): up2date --tmpdir=/tmp/up2date/ T abella 4.1. Opzioni del Graphical Update Agent Opzioni --configure -d, --download -f, --force -i, --install -k, --packagedir --nosig --tm pdir=directory --dbpath=dir Descrizione Configura le opzioni Red Hat Update Agent. Consultare Sezione 4.4, «Configurazione» per maggiori informazioni. Scarica i pacchetti; ma non li installa. Questo argomento annulla momentaneamente l'opzione di configurazione Non installare i pacchetti dopo averli recuperati.. Utilizzate questa opzione se preferite installare manualmente i pacchetti. Forza l'installazione del pacchetto. T ale opzione annulla momentaneamente il file, il pacchetto, e le skip list di configurazione. Installa i pacchetti dopo che gli stessi sono stati scaricati. Questo argomento annulla momentaneamente l'opzione di configurazione Non installare i pacchetti dopo averli ripristinati. Prima di scaricarli, specificate un percorso, separato da due punti, di directory idonee per la ricerca dei pacchetti. Non utilizza GPG per il controllo delle firme del pacchetto. Questa opzione annulla momentaneamente l'opzione di configurazione salvata. Annulla momentaneamente la directory del pacchetto configurato. La posizione di default è /var/spool/up2date. T ale opzione risulta essere utile se non siete in possesso, all'interno della posizione configurata, di sufficiente spazio. Specifica un database RPM alternativo da utilizzare momentaneamente. La prima volta che eseguite Red Hat Update Agent, verranno visualizzate due caselle di dialogo che non saranno visibili nei seguenti avvii: Configura Server Proxy e Installa la chiave GPG. Come mostrato nella Figura 4.1, «Configurazione del Proxy Server», la prima casella di dialogo visualizzata richiederà l'inserimento delle informazioni riguardanti il Server Proxy HT T P. Ciò sarà particolarmente utile se il vostro collegamento di rete necessita di un server proxy per creare i collegamenti HT T P. Per poter utilizzare questa funzione selezionare la casella Abilita proxy HT T P e digitare il vostro server proxy nel campo di testo con il formato HOST:PORT, come ad esempio squid.m ysite.org:3128. In aggiunta, se il vostro server proxy necessita di un nome utente e di una password, selezionare la casella Utilizza Autenticazione ed inserire il nome utente e password nei rispettivi campi. 34

38 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Il Server Proxy HTTP non è necessario per Red Hat Network. Se non desiderate utilizzare questa funzione fate clic su OK senza eseguire alcuna selezione. Da notare che il menu a tendina del server di Red Hat Network, nella parte superiore della casella di dialogo, è utile solo per i clienti di Satellite e Proxy RHN. I suddetti clienti dovrebbero far riferimento alla RHN Client Configuration Guide, per le fasi relative alla registrazione. Altresì è da notare che la suddetta casella di dialogo risulta essere la casella Generale del T ool di configurazione di Red Hat Update Agent. Per informazioni più dettagliate, consultate la Sezione 4.4, «Configurazione». Figura 4.1. Configurazione del Proxy Server La seconda casella di dialogo vi richiederà di installare la chiave GPG di Red Hat, come mostrato in Figura 4.2, «Installazione della chiave GPG». Questa chiave viene usata per verificare i pacchetti da voi scaricati che riguardano la sicurezza. Fate clic sul pulsante Si per poter installare la chiave ed evitare di visualizzare in futuro questo messaggio. Figura 4.2. Installazione della chiave GPG 4.2. Registrazione Prima di iniziare ad utilizzare Red Hat Network, è necessario creare un nome utente, una password ed 35

39 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide un Profilo del sistema. Previo avvio, Red Hat Update Agent è in grado di rilevare se questi compiti sono stati eseguiti. In caso contrario, verrete guidati attraverso il processo di registrazione. Se avete la necessità di forzare Red Hat Update Agent nella modalità di registrazione, ad esempio per registrare un sistema esistente, emettete il seguente comando al prompt della shell: up2date --register Importante Se il vostro nome utente è parte di un account organizzativo più grande, fate attenzione durante il processo di registrazione dei sistemi. Per default, tutti i sistemi registrati con Red Hat Update Agent, finiscono nella sezione dei sistemi visibili solo agli Amministratori Satellite. Per essere sicuri di mantenere la gestione dei suddetti sistemi Red Hat consiglia la creazione di una chiave di attivazione associata ad un gruppo specifico del sistema, in grado di garantirvi i permessi al gruppo stesso. Successivamente potrete registrare i vostri sistemi utilizzando la chiave di attivazione in questione, trovando immediatamente i Profili del sistema all'interno di RHN. Per informazioni consultate la Sezione 4.5, «Registrazione tramite le chiavi di attivazione». Dopo aver installato la chiave GPG di Red Hat, verrà visualizzata la schermata Figura 4.3, «Schermata di benvenuto». T ale schermata apparirà ogni qualvolta avvierete Red Hat Update Agent. Fate clic su Avanti per continuare. Figura 4.3. Schermata di benvenuto Registrazione di un account utente Prima di poter creare un Profilo del sistema è necessario creare un account utente. Red Hat consiglia di creare il vostro account utente attraverso il sito web su oppure tramite Red Hat Update Agent (up2date). 36

40 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Importante Gli utenti possono accedere e leggere il privacy statement di Red Hat da questa schermata. Per fare questo, fate clic sul pulsante Leggi il nostro Privay Statem ent. Red Hat si impegna nella protezione della vostra privacy. Le informazioni raccolte durante il processo di registrazione, vengono utilizzate per creare un Profilo del sistema, il quale risulta essere essenziale per poter ricevere le notifiche di aggiornamento riguardanti il vostro sistema. Una volta terminato fate clic su OK. Gli utenti che hanno precedentemente creato un login di Red Hat, potranno inserire i rispettivi nome utente e password, e successivamente fare clic sul pulsante Avanti per continuare. Gli utenti che hanno registrato almeno un sistema con Red Hat Network, possono aggiungere nuove modifiche allo stesso account. Per fare questo, eseguite Red Hat Update Agent sulla nuova macchina ed inserite, su questa schermata, il nome utente e la password esistente di Red Hat. Figura 4.4. Schermata di login di Red Hat I nuovi utenti devono selezionare il pulsante Non sono in possesso di un login di Red Hat. Ho bisogno di crearne uno nuovo., facendo successivamente clic su Avanti per continuare. Aggiungete le informazioni sul vostro conto e sulla vostra azienda, sulla schermata mostrata in Figura 4.5, «Crea un account utente», ed identificate i metodi attraverso i quali potete essere contattati. Il vostro nome utente presenta le seguenti restrizioni: Non può contenere alcuno spazio Non può contenere i seguenti caratteri &, +, %, o ' Non vi è alcuna differenza tra minuscolo e maiuscolo, eliminando così la possibilità di duplicare nomi utente con la sola differenza di avere lettere minuscole e maiuscole. In aggiunta vengono applicate le seguenti restrizioni sia al nome utente che alla password: 37

41 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Deve essere lunga almeno quattro caratteri Non può contenere alcun tab Non può contenere alcun carattere per il ritorno a capo Le password distinguono le maiuscole dalle minuscole per ovvi motivi. Nota Bene È necessario selezionare un nome utente unico. Se ne inserite uno già esistente, visualizzerete un messaggio di errore. Provate ad utilizzare diversi nomi utente fino a quando non ne troverete uno che fa' per voi. Completate tutti i campi segnati da un asterisco (*). L'indirizzo insieme ai vostri indirizzi risultano essere necessari, per far sì che Red Hat possa comunicare con voi e scambiare informazioni sul vostro account. Potete scegliere altresì di ricevere delle copie mensili di Red Hat Magazine, una fonte di suggerimenti molto utili, e di altre news appena disponibili. Una volta terminato fate clic su Avanti. Figura 4.5. Crea un account utente Attiva La schermata di attivazione permette di selezionare diverse informazioni per la vostra registrazione. Se siete in possesso di un numero di sottoscrizione, allora inseritelo nel campo appropriato. In caso contrario, selezionate il pulsante Utilizza una delle m ie sottoscrizioni attive. Nel gruppo delle opzioni Collega il tuo sistem a, selezionare se inviare un profilo hardware o software. Dopo aver creato un nome utente ed una password per il vostro account di Red Hat Network, Red Hat Update Agent andrà alla ricerca delle seguenti informazioni: 38

42 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Versione di Red Hat Enterprise Linux Hostname Indirizzo IP Modello CPU Velocità della CPU Quantità RAM Dispositivi PCI Misure del disco Mount point Il software System Profile consiste in un elenco di pacchetti RPM per i quali desiderate ottenere delle notifiche. Red Hat Update Agent mostra un elenco di tutti i pacchetti RPM elencati all'interno del database RPM presente sul vostro sistema, permettendovi di personalizzare l'elenco tramite la deselezione dei pacchetti stessi. Per poter visualizzare le informazioni raccolte dal vostro sistema, fate clic sul pulsante Dettagli accanto al profilo. Una volta terminato, fate clic su OK. Se deselezionate la casella sulla sinistra del profilo, le informazioni non verranno inviate a RHN. Nota Bene Se non inviate un Profilo Software, il sistema in questione non riceverà alcun Errata Updates. Fate clic su Avanti per inviare le informazioni a RHN. Figura 4.6. Attiva Figura 4.7, «Invio del Profilo del sistema a Red Hat Network» mostra la barra di progresso visualizzata 39

43 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide durante l'invio del vostro profilo. Figura 4.7. Invio del Profilo del sistema a Red Hat Network Canali Red Hat Update Agent visualizzerà sucessivamente tutti i canali del pacchetto ai quali avrete accesso. I canali che selezionerete da questa schermata, devono corrispondere al sistema operativo di base del sistema che state registrando. Se sono disponibili dei canali figlio 'child', come ad esempio RHEL AS (v.4 for x86) Extra, potrete a loro volta selezionarli. Le informazioni aggiuntive sul canale selezionato vengono visualizzate su Inform azioni sul canale. Una volta terminato, fate clic su Avanti per continuare. Figura 4.8. Canali Red Hat Update Agent ora confronta i pacchetti presenti nel vostro database RPM, con quelli disponibili sul canale da voi selezionato. Come mostrato dalla Figura 4.9, «Recupero elenco dei pacchetti» verrà visualizzata durante questo processo la barra di progresso. 4 0

44 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Figura 4.9. Recupero elenco dei pacchetti Nota Bene Se la versione di up2date presente sul vostro sistema, risulta essere più vecchia di quella presente sul canale da voi selezionato, il Red Hat Update Agent vi richiederà se desiderate aggiornare la sua versione. In caso affermativo, il solo pacchetto che sarà aggiornato sarà il pacchetto up2date. Tale operazione sarà equivalente all'esecuzione del comando up2date up2date dal prompt della shell. Una volta che il processo aggiornato sarà completato, il Red Hat Update Agent riavvierà e completerà l'aggiornamento iniziale del sistema Pacchetti indicati come da omettere La fase successiva di aggiornamento iniziale sarà quella di selezionare i file da omettere. Qualsiasi pacchetto controllato in questa fase non verrà nè scaricato e nè aggiornato dal Red Hat Update Agent. Questa schermata verrà visualizzata ogni qualvolta i pacchetti disponibili sono attualmente selezionati per essere ignorati. A questo punto potrete modificare le impostazioni in qualsiasi momento tramite il Red Hat Network Alert Notification T ool. Per informazioni aggiuntive consultate il Capitolo 6, Red Hat Network Alert Notification Tool. Eseguite le vostre selezioni e successivamente fate clic su Avanti per continuare. Figura Pacchetti indicati come da omettere Aggiornamenti del pacchetto disponibili Red Hat Update Agent visualizza successivamente tutti gli aggiornamenti disponibili ad eccezione di quelli che desiderate omettere. Selezionate quelli che desiderate scaricare, e fate clic su Avanti per 4 1

45 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide continuare. Per visualizzare il testo completo di Errata Advisory per un aggiornamento, evidenziate il pacchetto in questione, e fate clic sul pulsante Visualizza Advisory. Una volta terminato, fate clic su OK. Scegliete quelle che desiderate scaricare e fate clic su Avanti per continuare. Figura Aggiornamenti del pacchetto disponibili Figura Esempio di Errata Advisory 4 2

46 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Recupero dei pacchetti Il Red Hat Update Agent esegue il test dei pacchetti selezionati, in modo da assicurarsi che tutti i requisiti di ogni RPM siano stati rispettati. Se sono necessari pacchetti aggiuntivi, il Red Hat Update Agent visualizzerà un messaggio di errore. Fate clic su OK per continuare. Una volta soddisfatte tutte le dipendenze, il Red Hat Update Agent riprenderà i pacchetti da RHN. Durante il download dei pacchetti, essi verranno conservati temporaneamente in /var/spool/up2date/. Una volta scaricati tutti i pacchetti fate clic su Avanti per continuare. Figura Recupero dei pacchetti Installazione dei pacchetti Dopo aver eseguito il download dei pacchetti attraverso Red Hat Update Agent, essi devono essere installati. Se scegliete di non installare i pacchetti tramite Red Hat Update Agent, andate sulla Sezione 4.3.2, «Installazione manuale del pacchetto» per maggiori informazioni. Se avete configurato il Red Hat Update Agent in modo da installare i pacchetti (impostazione di default), il processo di installazione avrà inizio. Verranno visualizzati altresì, sia il progresso di installazione di ogni pacchetto, che quello di installazione totale. Una volta installati tutti i pacchetti, come riportato nella Figura 4.14, «Installazione dei pacchetti», fate clic su Avanti per continuare. 4 3

47 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura Installazione dei pacchetti Quando Red Hat Update Agent ha terminato di scaricare i pacchetti desiderati (e dopo averli installati, se l'opzione installa è stata selezionata), verrà visualizzata la schermata visualizzata in Figura 4.15, «Terminato». Fate clic su Fine per uscire dal Red Hat Update Agent. Figura Terminato 4 4

48 Capitolo 4. Red Hat Update Agent 4.3. Versione a linea di comando Se non state eseguendo X, sarete ancora in grado di eseguire Red Hat Update Agent da una console virtuale o da un terminal remoto. Se state eseguendo X ma desiderate utilizzare la versione a linea di comando, potete forzarlo con il seguente comando, in modo tale da non visualizzare l'interfaccia grafica: up2date --nox La versione a linea di comando di Red Hat Update Agent, vi permette di eseguire delle funzioni avanzate oppure di eseguire delle azioni con poca o nessuna interazione. Per esempio, il seguente comando aggiorna il vostro sistema senza alcuna interazione. I nuovi pacchetti verranno scaricati e installati se il vostro sistema è stato configurato per eseguire questo compito. up2date -u La versione a linea di comando della Red Hat Update Agent accetta i seguenti argomenti: 4 5

49 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide T abella 4.2. Argumento della linea di comando dell'update Agent Opzioni Descrizione -?, --usage Descrive brevemente le opzioni disponibili. -h, --help --arch=architecture --channel=channel --configure -d, --download --dbpath=dir --dry-run -f, --force --firstboot --get --get-source --gpg-flags --hardware -i, --install --installall=<channel-label> --justdb -k, --packagedir -l, --list --list-rollbacks --nodownload --nosig Elenca le opzioni disponibili ed esce. Forza up2date ad installare l'architettura del pacchetto. Non risulta valida con --update, --list, o --dry-run. Specifica da quali canali eseguire l'aggiornamento utilizzando i label. Configura le opzioni Red Hat Update Agent. Consultare Sezione 4.4, «Configurazione» per maggiori informazioni. Scarica i pacchetti; ma non li installa. Questo argomento annulla momentaneamente l'opzione di configurazione Non installare i pacchetti dopo averli recuperati.. Utilizzate questa opzione se preferite installare manualmente i pacchetti. Specifica un database RPM alternativo da utilizzare momentaneamente. Esegue tutto eccetto il download e l'installazione dei pacchetti. Questo risulta utile nel controllo delle dipendenze ed in altri requisiti precedenti all'installazione. Forza l'installazione del pacchetto. T ale opzione annulla momentaneamente il file, il pacchetto, e le skip list di configurazione. Appare al centro dello schermo in Firstboot. Riprende il pacchetto specificato senza risolvere le dipendenze. Seleziona il pacchetto sorgente specificato senza risolvere le dipendenze. Mostra i flag usati per invocare GPG, come ad esempio il keyring. Aggiorna questo profilo hardware del sistema su RHN. Installa i pacchetti dopo che gli stessi sono stati scaricati. Questo argomento annulla momentaneamente l'opzione di configurazione Non installare i pacchetti dopo averli ripristinati. Installa tutti i pacchetti disponibili da un dato canale Aggiunge solo i pacchetti al database ma non li installa. Prima di scaricarli, specificate un path, separato da due punti, di directory idonee per la ricerca dei pacchetti. Elenca i pacchetti rilevanti per il sistema. Mostra i rollback disponibili del pacchetto. Non scarica alcun pacchetto. T ale opzione è utile in fase di prova. Non utilizza GPG per il controllo delle firme del pacchetto. Questa opzione annulla momentaneamente l'opzione di configurazione salvata. 4 6

50 Capitolo 4. Red Hat Update Agent --nosrc --nox -p, --packages --proxy=proxy URL --proxypassword=proxy password --proxyuser=proxy user ID --register --serverurl=server URL --showall --show-available --show-channels --show-orphans --show-package-dialog --solvedeps=dependencies --src --tm pdir=directory -u, --update --undo --upgrade-to-release=release version --uuid=uuid -v, --verbose --version --whatprovides=dependencies Non scarica alcun pacchetto sorgente (SRPM). Non cerca di eseguire X. Tale opzione lancia la versione a linea di comando di Red Hat Update Agent. Aggiorna i pacchetti associati con questo profilo del sistema. Specifica un proxy HT T P da usare. Specifica una password da usare con un proxy HT T P autenticato. Specifica un nome utente da utilizzare con un proxy HT T P autenticato. Registra (o registra nuovamente) questo sistema con RHN. Per maggiori informazioni consultate Sezione 4.2, «Registrazione». Specifica un server alternativo attraverso il quale è possibile ripristinare i pacchetti. Elenca tutti i pacchetti disponibili per il download. Elenca tutti i pacchetti disponibili non ancora installati. Mostra il nome del canale associato con ogni pacchetto. Elenca tutti i pacchetti attualmente installati che non si trovano all'interno dei canali ai quali il sistema risulta registrato. Mostra il dialogo di installazione del pacchetto in modalità GUI. T rova, scarica e installa i pacchetti necessari per risolvere le dipendenze. Scarica i pacchetti sorgente e gli RPM binari. Annulla momentaneamente la directory del pacchetto configurato. La posizione di default è /var/spool/up2date. T ale opzione risulta essere utile se non siete in possesso, all'interno della posizione configurata, di sufficiente spazio. Aggiorna il sistema con tutti i pacchetti più importanti. Inverte l'ultimo aggiornamento dell'insieme del pacchetto. Aggiorna il pacchetto specificato. Passa un ID Unico dell'utente,generato dal tool di notifica dell'allerta. Mostra gli output aggiuntivi durante l'aggiornamento. Mostra le informazioni sulla versione up2date. Mostra i pacchetti in grado di risolvere l'elenco, separato da virgole, delle dipendenze. 4 7

51 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Le opzioni --solvedeps e --whatprovides possono essere utilizzate per risolvere le dipendenze per un RPM, anche se il vostro sistema non possiede un accesso ad un canale che contiene il pacchetto desiderato Installazione della chiave GPG di Red Hat La prima volta che eseguirete la versione grafica di Red Hat Update Agent, vi verrà richiesto di installare la chiave GPG di Red Hat. La suddetta chiave è necessaria per autenticare i pacchetti scaricati da Red Hat Network. Se eseguite la versione a linea di comando, quando avvierete per la prima volta Red Hat Update Agent, è necessario installare manualmente la chiave GPG di Red Hat. Se non avete eseguito quanto detto, verrà visualizzato il seguente messaggio: Your GPG keyring does not contain the Red Hat, Inc. public key. Without it, you will be unable to verify that packages Update Agent downloads are securely signed by Red Hat. Nota Bene Le chiavi GPG devono essere installate per ogni utente. Per poter installare la chiave da utilizzare con Red Hat Network, importatela mentre siete registrati come utenti root. Il metodo di installazione della chiave varia a seconda della versione dell'rpm. Iniziando con la versione 4.1, presente con Red Hat Enterprise Linux 3, è possibile importare le chiavi GPG utilizzando RPM. Come utente root emettete il seguente comando al prompt della shell: rpm --import /usr/share/doc/rpm-4.1/rpm-gpg-key Per RPM meno recenti, come ad esempio la versione presente in Red Hat Enterprise Linux 2.1, utilizzare il comando Red Hat Enterprise Linux 2.1, (come utente root): /usr/bin/gpg --import /usr/share/rhn/rpm-gpg-key Per eseguire prima un download della chiave GPG di Red Hat consultate per informazioni. Ecco un esempio: 4 8

52 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Type bits/keyid Date User ID pub 1024D/650D Red Hat, Inc. (Security Response Team) sub 2048g/7EAB9AFD BEGIN PGP PUBLIC KEY BLOCK----- Version: GnuPG v1.2.1 (GNU/Linux) mqgibdv70vqrbadh701rf8wuzdg88kqlv/n5kq1pf0amnodb/1eeuad7n6bcbrmv ekqwjcdfab0rf1s+vsfg6iaaamdiarvnactlqzqcdgjqtpxm/rgvplv+mch+omt9 QRFbjSzB0uPJOpiIvJwSS00D/wJ8XKzHkVNgW3DiJ9Qz2BHYszU2ISI6FwCgxY6d IVjWT5jblkLNjtD3+fR024ED/i0e2knetTX3S9LjC+HdGvP8Eds92Ti2CnJLaFJk Rp749PucnK9mzxPcO2jSHgdtjWAXst/st+gWFVbFmkjBQDVSd00B/xEwI1T1+LN8 V7R8BElBmg99IlJmDvA2BI/seXvafhzly9bxSHScFnceco/Az9umIs3NXwv3/yOm ZakDBAC6SAGHBmpVkOdeXJDdb4LcbEhErFU3CpRCjZ6AOnFuiV1MGdulZXvEUgBA I6/PDE5nBHfZY3zPjyLPZVtgYioJpZqcRIx/g+bX2O8kPqvJEuZ19tLCdykfZGpy bsv7qdsgqbk3snnoizmfj543rahyebnwkwbnadhujwmeuaxn+7q8umvkiehhdcwg SW5jLiAoU2VjdXJpdHkgUmVzcG9uc2UgVGVhbSkgPHNlY2FsZXJ0QHJlZGhhdC5j b20+ifceexecabcfaj3gczyfcwckawqdfqmcaxycaqixgaakcrbevicdzq1yghau AJoCeQfuMR2dKyLft/10O6qUs+MNLQCggJgdO8MUO2y11TWID3XOYgyQG+2InAQT AQIABgUCPtyYpQAKCRDurUz9SaVj2e97A/0b2s7OhhAMljNwMQS4I2UWVGbgtxdu D+yBcG/3mwL76MJVY7aX+NN/tT9yDGU+FSiQZZCL/4OFOHMvjpcDqfJY+zpTlBii ZMAPJWTs2bB+0QaXxUgWlwW84GVf2rA6RSbvMLTbDjTH8t7J1RGP9zAqu8SgraTA QbQdao6TNxVt+ohGBBMRAgAGBQI+3LjCAAoJECGRgM3bQqYOf5MAoIjiJDe+hDOj 9+jlR0qDs9lIi/C2AJ9SBBfd4A8hyR4z3lY7e0LzjWF51LkCDQQ7+9O3EAgA8tMs xdumutfa+x78fmxh7lcvrl4hi28cqvnm+au81xjjdlnawzvpvmflmmd9h0xb5jt2 BZWLR13rcDUByNdw1EWhVAzCz6Bp9Z3MIDhcP00iIBctIHn7YP9fi5vV0G03iryT XE01mhWoBlC233wr3XHwsqxFfZzaCZqqNKTl0+PNfEAIzJRgtYiW8nzFTPpIR05E orn6evmqfayof2uydx9sk//lod7t7rltkjm/hpw/9nocgwwroag+vuzvv4aelh1l djgejpftdxcroumd8xbkugmznu0mpdi+j2budh5n57yoyemagrq0jfy1zqdqdvzg osy1zha6klmucwntnwadbqf/xyhcicp6iletnpv6lytyrffrpnk98w3br+fthywc t81p2nkv8lio6osrbksgc1gx8zl6gohqyfde7hyschzpowerobecfds5e9m7cmzv TTyNTvrELrs07jyuPb4Q+mHcsYPILGR3M+rnXKGjloz+05kOPRJaBEBzP6B8SZKy QNqEfTkTYU4Rbhkzz/UxUxZoRZ+tqVjNbPKFpRraiQrUDsZFbgksBCzkzd0YURvi CegO2K7JPKbZJo6eJA10qiBQvAx2EUijZfxIKqZeLx40EKMaL7Wa2CM/xmkQmCgg Hyu5bmLSMZ7cxFSWyXOst78dehCKv9WyPxHV3m4iANWFL4hGBBgRAgAGBQI7+9O3 AAoJEF5UgINlDViCKWcAoMCeYStWVKXJTytzHEL6Wl8rXr8WAKCHuapJIA4/eFsf 4ciWtjY8cO0v8Q== =yovz -----END PGP PUBLIC KEY BLOCK----- Salvate il file di testo ed importatelo nel vostro keyring utilizzando il metodo applicabile alla vostra versione di RPM Installazione manuale del pacchetto Se decidete di scaricare, ma non installare, gli aggiornamenti software con il Red Hat Update Agent oppure dal sito web di RHN, è necessario installarli manualmente utilizzando RPM. Per poterli installare, utilizzate la directory che contiene i pacchetti scaricati. La directory di default è /var/spool/up2date. Successivamente digitate il comando rpm -Uvh *.rpm. Una volta terminata l'installazione, se desiderate potete rimuovere i pacchetti. Essi non sono più di alcun utilizzo. Dopo aver installato i pacchetti sarà necessario aggiornare il vostro profilo del sistema in modo da non scaricarli nuovamente in futuro. Per informazioni consultate la Sezione 4.3.3, «Sincronizzazione del Profilo» Sincronizzazione del Profilo Se avete configurato Red Hat Update Agent in modo da installare gli ultimissimi pacchetti, allora il 4 9

53 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide vostro Profilo conservato da Red Hat Network sarà aggiornato dopo aver installato i pacchetti. T uttavia se scaricate solo gli ultimissimi pacchetti RPM utilizzando Red Hat Update Agent, oppure se li scaricate tramite il sito web, o se eseguite voi stessi un aggiornamento/installazione/rimozione dei pacchetti RPM, il vostro Profilo non verrà aggiornato automaticamente. È necessario inviare il vostro Profilo aggiornato ai server di RHN. Per poter sincronizzare l'elenco dei pacchetti RPM presenti sul vostro sistema locale Red Hat Enterprise Linux 5 e su Red Hat Network, eseguite il comando: rhn-profile-sync Dopo aver eseguito questo comando, il vostro Profilo del sistema di RHN presenterà le ultimissime versioni software installate sul vostro sistema. Per i sistemi Red Hat Enterprise Linux 4 utilizzare il seguente comando per aggiornare l'elenco dei pacchetti: up2date -p File di log Red Hat Update Agent mantiene una registrazione all'interno del file /var/log/up2date, di tutte le azioni eseguite sul vostro sistema, per fare ciò viene utilizzato un metodo di registrazione standard di rotazione 'standard rotating log method'. In questo modo i log più vecchi saranno disponibili all'interno di /var/log/up2date.1, /var/log/up2date.2, e /var/log/up2date.3. Le azioni eseguite da Red Hat Update Agent e conservate dai file di log, possono comprendere l'apertura del database dell'rpm, il collegamento dello stesso a Red Hat Network il recupero delle informazioni dal vostro Profilo, l'identificazione dei pacchetti scaricati, quella dei pacchetti installati utilizzando Red Hat Update Agent, e quella dei pacchetti cancellati dal vostro sistema dopo aver eseguito l'installazione. Se desiderate voi stessi installare o cancellare i pacchetti, allora le suddette azioni non verranno registrate su questo file. È consigliato conservare i log delle azioni non eseguite con Red Hat Update Agent Configurazione Red Hat Update Agent offre diverse opzioni per configurare le proprie impostazioni. Se non state eseguendo il sistema X Window, oppure se preferite la versione a linea di comando, andate sulla Sezione 4.4.2, «Versione a linea di comando» Utilizzo del Red Hat Update Agent Configuration Tool È necessario essere utenti root per eseguire il Red Hat Update Agent Configuration T ool. Se eseguito da un utente diverso da root, Red Hat Update Agent richiederà l'inserimento della password root. Il Red Hat Update Agent Configuration Tool può essere avviato digitando il comando up2date-config al prompt della shell (per esempio, un xterm oppure un gnome-terminal) Impostazioni generali La tabella Generale vi permette di abilitare un proxy server HTTP. Se il vostro collegamento di rete vi richiede di utilizzare un proxy server HTTP, in modo da creare dei collegamenti HTTP, selezionate l'opzione Abilita proxy HT T P, e digitate il vostro server proxy all'interno del campo di testo con il formato Per esempio, per utilizzare il server proxy squid.mysite.org sulla porta 3128, dovreste inserire squid.m ysite.org:3128. Altresì, se il server proxy necessita di un nome utente ed una password, selezionate l'opzione Utilizza l'autenticazione, ed inserite il vostro nome utente 50

54 Capitolo 4. Red Hat Update Agent e password nei rispettivi campi. Figura Impostazioni generali In aggiunta, i clienti di RHN Proxy e Satellite hanno l'opzione di selezionare qui i Red Hat Network Server. I suddetti clienti possono consultare la RHN Client Configuration Guide per maggiori informazioni Impostazioni per l'installazione/recupero La tabella Recupero/Installazione vi permette di personalizzare le preferenze d'installazione dei pacchetti e di recupero dei pacchetti software. Avvertenza È necessario utilizzare la versione di Red Hat Update Agent o una versione più recente, per poter aggiornare il vostro kernel in modo automatico. Red Hat Update Agent installerà il kernel aggiornato e configurerà LILO o GRUB, in modo da avviare il nuovo kernel ogni qualvolta viene riavviato il sistema. 51

55 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura Impostazioni per l'installazione/recupero È possibile selezionare le seguenti opzioni di recupero del pacchetto (consultare la Figura 4.17, «Impostazioni per l'installazione/recupero»): Non installare i pacchetti dopo l'azione di recupero Eseguite il download dei pacchetti RPM selezionati su directory desiderate, ed ignorare le preferenze d'installazione. Non eseguire l'aggiornamento dei pacchetti quando il file di configurazione locale è stato modificato se il file di configurazione è stato modificato, ad esempio per il pacchetto apache o squid, non cercate di aggiornarlo. T ale opzione risulta utile se siete in procinto di installare RPM personalizzati sul vostro sistema, e non desiderate aggiornarli o invertirli in pacchetti Red Hat Enterprise Linux di default. Ripristina gli RPM sorgenti insieme con il pacchetto binario scarica sia i file sorgenti (*.src.rpm) che quelli binari (*.[architecture].rpm) Le seguenti opzioni d'installazione sono configurabili (consultate Figura 4.17, «Impostazioni per l'installazione/recupero»): Utilizza GPG per verificare l'integrità del pacchetto prima di installare i pacchetti, verificare la firma GPG di Red Hat (fortemente consigliato per ragioni di sicurezza) Dopo l'installazione, mantenere i pacchetti binari su disco salva i pacchetti binari nelle directory desiderate invece di cancellarli dopo aver eseguito l'installazione Le seguenti opzioni aggiuntive sono configurabili da questa tabella: Annulla la versione presente nel Profilo del sistema annulla la versione di Red Hat Linux presente nel vostro Profilo del sistema Directory di storage del pacchetto modifica la directory dove i pacchetti vengono scaricati; la posizione di default è /var/spool/up2date/ Come impostare i pacchetti da escludere La tabella Eccezione pacchetti vi permette di definire i pacchetti da escludere dall'elenco dei 52

56 Capitolo 4. Red Hat Update Agent pacchetti RPM, aggiornati a seconda del nome del pacchetto o dal nome del file (consultate la Figura 4.18, «Come impostare i pacchetti da escludere»). Per definire un insieme di pacchetti da escludere in base al nome, inserire una stringa che includa le wild card (*) all'interno del campo di testo Aggiungi nuovo, nella sezione Nom i di pacchetti da om ettere. La presenza di una wild card alla fine della stringa, significa che tutti i pacchetti che iniziano con la stessa stringa, verranno esclusi dall'elenco. Una wild card posizionata all'inizio della stringa, significa che tutti i pacchetti che terminano con la medesima stringa, verranno esclusi dall'elenco. Per esempio, se è presente la stringa kernel* all'interno della sezione Nom i dei pacchetti da om ettere, Red Hat Update Agent non visualizzerà alcun pacchetto che inizia con kernel. Per poter escludere i pacchetti in base al nome, applicate le stesse regole al campo sotto la sezione Nom i di file da om ettere. Figura Come impostare i pacchetti da escludere Versione a linea di comando La versione a linea di comando di questo tool esegue la stessa funzione della versione grafica. Vi permette di configurare le impostazioni utilizzate da Red Hat Update Agent, conservandole nel file di configurazione /etc/sysconfig/rhn/up2date. Per eseguire la versione a linea di comando del Red Hat Update Agent Configuration Tool, utilizzare il seguente comando: up2date --nox --configure Vi verrà presentato un elenco di opzioni insieme ai valori attuali corrispondenti: 53

57 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide 0. debug No 1. isatty Yes 2. depslist [] 3. networksetup Yes 4. retrieveonly No 5. enablerollbacks No 6. pkgskiplist ['kernel*'] 7. storagedir /var/spool/up2date 8. adminaddress localhost'] 9. nobootloader No 10. serverurl fileskiplist [] 12. sslcacert /usr/share/rhn/rhns-ca-cert 13. noreplaceconfig Yes 14. usenosslforpackage No 15. systemidpath /etc/sysconfig/rhn/systemid 16. enableproxyauth No 17. retrievesource No 18. versionoverride 19. headerfetchcount networkretries enableproxy No 22. proxypassword 23. nosslserverurl keepafterinstall No 25. proxyuser 26. removeskiplist ['kernel*'] 27. usegpg Yes 28. gpgkeyring /etc/sysconfig/rhn/up2date-keyring.gpg 29. httpproxy 30. headercachesize forceinstall No Enter number of item to edit <return to exit, q to quit without saving>: Inserire il numero corrispondente all'entità che desiderate modificare, inserendo un nuovo valore per l'opzione. Quando terminate la modifica della vostra configurazione, premete Invio per salvare le vostre modifiche ed uscite. Premere q e poi Invio per abbandonare senza salvare i vostri cambiamenti. Importante Anche se tale processo non è configurabile, gli utenti devono pur sempre notare che la porta utilizzata da Red Hat Update Agent, risulta essere 443 per SSL (HTTPS), e 80 per non-ssl (HT T P). Per default, up2date utilizza solo SSL. Per questo motivo, gli utenti devono assicurarsi che i propri firewall permettano il collegamento attraverso la porta 443. Per poter baipassare SSL, modificare nel file di configurazione /etc/sysconfig/rhn/up2date, il protocollo per serverurl da https a http Registrazione tramite le chiavi di attivazione In aggiunta all'interfaccia standard di Red Hat Update Agent, up2date offre una utility in grado di eseguire il batch processing della registrazione dei sistemi: chiavi di attivazione. Ogni chiave unica può essere utilizzata per registrare i sistemi Red Hat Enterprise Linux, abilitarli ad un livello di servizio di 54

58 Capitolo 4. Red Hat Update Agent RHN, e registrarli su specifici canali e gruppi del sistema, tutto in una sola azione. T ale meccanismo baipassa l'entitlement e la registrazione grazie all'utilizzo di Red Hat Network Registration Client e Red Hat Update Agent. In alternativa, sia Red Hat Network Registration Client che Red Hat Update Agent sono in grado di offrire la utility delle chiavi di attivazione rhnreg_ks come parte dei propri pacchetti. Nota Bene I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 2.1 necessitano della versione o di una versione più recente del pacchetto rhn_register. È fortemente consigliato ottenere l'ultimissima versione prima di utilizzare le chiavi di attivazione. Prima di utilizzare una chiave di attivazione è necessario generarne una attraverso il sito web di RHN. Per maggiori informazioni consultare la Sezione 7.4.6, «Chiavi di attivazione». Per utilizzare una chiave di attivazione eseguite dal prompt di una shell sul sistema da registrare il seguente comando come utente root: rhnreg_ks --activationkey=7202f3b7d218cf59b764f9f6e9fa281b Il valore esatto della chiave di attivazione varia. I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 2.1 utilizzeranno l'opzione --serialnum ber invece di --activationkey: rhnreg_ks --serialnumber=7202f3b7d218cf59b764f9f6e9fa281b In aggiunta, i sistemi aventi diritto al Provisioning, possono utilizzare simultaneamente chiavi di attivazione multiple, sia sulla linea di comando che all'interno dei profili kickstart. Ciò permette agli Amministratori di includere una varietà di valori senza creare una chiave speciale, in modo da ottenere i risultati desiderati. Per fare ciò, specificare le chiavi separate da una virgola: rhnreg_ks --activationkey=7202f3b7d218cf59b764f9f6e9fa281b,\ 39f41081f0329c f37cb9p6a3 Nota Bene Il carattere (\) presente in questo esempio di comando, risulta essere un carattere di continuità; per questo motivo esso può essere omesso. Consultate la Sezione , «Uso contemporaneo di chiavi multiple di attivazione meglio come vengono gestite le differenze tra le chiavi di attivazione.» per capire Questo comando esegue tutte le azioni di Red Hat Network Registration Client, e della funzione di registrazione di Red Hat Update Agent. Non eseguite queste applicazioni per la registrazione dopo aver eseguito rhnreg_ks. Viene creato un Profilo del sistema ed inviato, insieme alle informazioni hardware e software create, ai server RHN insieme ad una chiave di attivazione. Il sistema viene registrato con RHN sotto l'account 55

59 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide utilizzato per generare la chiave, avrà diritto ad una offerta riguardante il servizio di RHN, e registrato sui canali di RHN e sui gruppi di sistema selezionati durante la generazione della chiave. Il sistema non verrà registrato sui canali che contengono i pacchetti che non sono conformi al sistema stesso. Per esempio, un sistema Red Hat Enterprise Linux 2.1 non può essere registrato su di un canale Red Hat Enterprise Linux 3. Sul sistema verrà generato un Certificato digitale unico all'interno del file /etc/sysconfig/rhn/system id. Quando si utilizzano le chiavi di attivazione per assegnare i canali, considerate alcune regole: Una chiave è in grado di specificare uno o nessun canale di base. Se specificato, esso deve essere un canale di base personale. In caso contrario, verrà selezionato il canale corrispondente alla ditribuzione Red Hat del sistema. Per esempio, potreste non registrare un sistema Red Hat Enterprise Linux 2.1 su di un canale Red Hat Enterprise Linux 3. Una chiave è in grado di specificare qualsiasi numero di canali figlio. Una registrazione verrà eseguita per ogni canale figlio. Se lo stesso canale corrisponde al canale di base, la sottoscrizione avrà successo. In caso contrario, la registrazione fallisce. Per maggiori informazioni consultare la Sezione 7.6, «Canali». Le chiavi possono essere modificate da qualsiasi utente avente il ruolo di Activation Key Administrator o Amministratore Satellite (o entrambi). I permessi vengono impostati attraverso la tabella Utenti del sito web di RHN. Per maggiori dettagli consultate la Sezione 7.9, «Utenti». I sistemi registrati tramite le chiavi di attivazione vengono collegati all'account dell'organizzazione all'interno del quale è stata creata la chiave, e non alla chiave stessa. Dopo la registrazione, la chiave può essere cancellata senza avere alcuna ripercussione sul sistema utilizzato per la registrazione Registrazione di un sistema ad una organizzazione RHN Satellite ora supporta la funzione Organizzazioni la quale permette agli amministratori di ottenere gli entitlement del sistema e software appropriati attraverso diverse organizzazioni, controllando al tempo stesso l'accesso di una organizzazione alla gestione dei sistemi. I sitemi possono essere registrati direttamente su di una organizzazione. Per registrare un sistema su di una organizzazione presente sul satellite, è possibile utilizzare il nome utente e la passwrod di un account creato all'interno dell'organizzazione stessa. Per esempio, se è presente un'organizzazione chiamata Sales Team, con un nome utente salesadmin e password abc123, utilizzando queste credenziali sarà possibile registrare il sistema in questione sull'organizzazione corretta. Per esempio: rhnreg_ks --user=salesadmin --password=abc123 Importante L'opzione --orgid (per RHEL 4 e 5) e l'opzione --orgpassword (in RHEL 4) presenti nel comando rhnreg_ks, non si riferiscono alla funzione Organizzazioni, e non devono essere usate durante la registrazione dei sistemi sulle organizzazioni. Per maggiori informazioni sulla funzione Organizzazioni consultate la Sezione , «Ammin 56

60 Capitolo 4. Red Hat Update Agent Organizzazioni». 57

61 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 5. Red Hat Network Daemon Il Red Hat Network Daemon (rhnsd) si collega periodicamente a Red Hat Network per verificare la presenza di aggiornamenti e di notifiche. Il demone eseguito nel background, viene generalmente iniziato dagli script di inizializzazione in /etc/init.d/rhnsd o /etc/rc.d/init.d/rhnsd. Per verificare la presenza di aggiornamenti, rhnsd esegue un programma esterno chiamato rhn_check, il quale è posizionato in /usr/sbin/. Ciò rappresenta una piccola applicazione in grado di creare il collegamento di rete a RHN. Il Red Hat Network Daemon non è in ascolto su alcuna porta della rete o in comunicazione diretta con la rete. Tutta l'attività di rete viene eseguita tramite l'utility rhn_check Configurazione Il Red Hat Network Daemon può essere configurato modificando il file di configurazione /etc/sysconfig/rhn/rhnsd. Il suddetto file è il file di configurazione utilizzato dallo script di inizializzazione rhnsd. L'impostazione più importante offerta dal demone, risulta essere la propria frequenza di controllo. L'intervallo di default è di quattro ore (240 minuti). Se modificate il file di configurazione, è necessario (come utente root) avviare nuovamente il demone con il comando service rhnsd restart o /etc/rc.d/init.d/rhnsd restart. Importante L'intervallo minimo permesso è di una ora (60 minuti). Se impostate l'intervallo al di sotto di una ora, esso verrà impostato per default su quattro ore (240 minuti) Visualizzazione dello stato È possibile visualizzare lo stato di rhnsd, digitando il comando service rhnsd status o /etc/rc.d/init.d/rhnsd status al prompt della shell Disabilitazione Per poter disabilitare il demone, (come utente root) eseguire la utility ntsysv e deselezionate rhnsd. Potete anche eseguire, (come utente root), il comando chkconfig rhnsd off. Usando questi due metodi, avrete modo di disabilitare il servizio ogni qualvolta il sistema verrà riavviato. Per arrestare immediatamente il sistema, utilizzate il comando service rhnsd stop o /etc/rc.d/init.d/rhnsd stop Troubleshooting Se visualizzate alcuni messaggi i quali indicano il mancato check-in, allora il client di RHN presente sul vostro sistema non sarà in grado di raggiungere Red Hat Network Satellite. Quindi assicuratevi che: il vostro client sia stato configurato correttamente. che il vostro sistema sia in grado di comunicare con RHN attraverso SSL (porta 443). Potete provare tale procedura eseguendo il seguente comando da un prompt della shell: telnet xmlrpc.rhn.redhat.com

62 Capitolo 5. Red Hat Network Daemon che il Red Hat Network Daemon risulti essere attivato ed in esecuzione. A tal senso potreste eseguire i seguenti comandi: chkconfig --level 345 rhnsd on service rhnsd start Se tutte le suddette procedure risultano essere corrette, ed il vostro sistema indica ancora che tali controlli non sono stati effettuati, siete pregati di contattare il team di supporto tecnico. 59

63 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 6. Red Hat Network Alert Notification Tool Il Red Hat Network Alert Notification Tool è un notificatore che appare sul desktop, ed è in grado di allertare gli utenti ogni qualvolta sono disponibili gli aggiornamenti del pacchetto software per i sistemi Red Hat Enterprise Linux 4. L'elenco degli aggiornamenti viene reso disponibile dai server di RHN. Per visualizzare tali aggiornamenti, non è necessario registrare il sistema a Red Hat Network; tuttavia se desiderate ottenere i suddetti aggiornamenti con Red Hat Update Agent, è necessario registrarsi a Red Hat Network e sottoscriversi ad uno dei servizi di RHN. Il notificatore non invia ai server RHN, alcuna informazione rilevante riguardante l'utente o il sistema. Per poter utilizzare il Red Hat Network Alert Notification T ool, è necessario installare il pacchetto RPM rhn-applet, e utilizzare il sistema X Window. Red Hat Network Alert Notification T ool appare per default sul pannello come mostrato in Figura 6.1, «Pannello GNOME con il Red Hat Network Alert Notification T ool». Figura 6.1. Pannello GNOME con il Red Hat Network Alert Notification T ool Se non appare sul pannello sarete in grado di aggiungerlo: Con Red Hat Enterprise Linux 4 e versioni più recenti, selezionate Applications (the main menu on the panel) => Tool del sistema => Icona di Red Hat Network Alert. Per assicurarsi che l'icona appaia nelle sessioni seguenti selezionate la casella Salva im postazione corrente prima di uscire. In Red Hat Enterprise Linux 2.1, selezionare Pulsante del menù principale => Pannello => Aggiungi al pannello => Applet => Monitor di Red Hat Network. Per poterlo spostare, fate clic sull'applet con il pulsante destro, selezionare Muovi, e muovere il mouse fino a quando non ci si trova sulla posizione desiderata, a quel punto fate clic con il mouse per posizionare l'applet Configurazione dell'applet La prima volta che si esegue un Red Hat Network Alert Notification Tool verrà avviato un wizard di configurazione. In questo modo vengono visualizzati i termini del servizio e permetterà altresì all'utente di configurare un proxy HTTP come riportato in Figura 6.2, «Configurazione del proxy HTTP». 60

64 Capitolo 6. Red Hat Network Alert Notification Tool Figura 6.2. Configurazione del proxy HT T P Se la vostra connessione di rete ha bisogno di un server proxy HTTP per creare un collegamento HT T P, sulla schermata Configurazione Proxy digitare il vostro proxy server nel campo di testo, con il formato HOST:PORT. Per esempio, per poter utilizzare il proxy server sulla porta 3128, inserire squid.m ysite.org:3128 nel campo di testo. In aggiunta, se il vostro proxy server necessita di una password e di un nome utente, selezionare l'opzione Utilizza l'autenticazione aggiungendo il vostro nome utente e password nei rispettivi campi. Suggerimento Per eseguire nuovamente il wizard di configurazione, fate clic col pulsante destro del vostro mouse sull'applet, e selezionate Configurazione. Le vostre preferenze verranno scritte sul file.rhn-applet.conf, all'interno della home directory. Il Red Hat Network Alert Notification Tool utilizza anche il file di configurazione del sistema, /etc/sysconfig/rhn/rhn-applet. L'impostazione per server_url devrebbe essere impostata sul vostro server di satellite. Per esempio: server_url= Oppure per SSL: server_url= È possibile configurare il Red Hat Network Alert Notification T ool in modo da ignorare specifici pacchetti. Per selezionare questi pacchetti, fate clic sull'applet, e selezionare Pacchetti ignorati Icone di notifica L'applet è in grado di visualizzare una icona diversa a seconda dello stato degli aggiornamenti. 61

65 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide T abella 6.1, «Icone del Red Hat Network Alert Notification T ool» mostra le possibili icone con i significati relativi. Tabella 6.1. Icone del Red Hat Network Alert Notification Tool Icona Descrizione Gli aggiornamenti sono disponibili Il sistema è aggiornato Controllo degli aggiornamenti in corso Si è verificato un errore Se visualizzate l'icona, è fortemente consigliato applicare gli aggiornamenti. Consultate Sezione 6.4, «Installazione degli aggiornamenti» per maggiori informazioni su come applicare gli aggiornamenti. Se avete degli aggiornamenti precedentemente programmati da installare è possibile controllare l'icona applet per determinare quando gli aggiornamenti stessi possono essere applicati. L'icona cambia in dopo che gli Errata Update vengono installati. Se applicate un aggiornamento al kernel (o se l'aggiornamento del kernel viene automaticamente installato), l'applet visualizzerà l'icona fino a quando il sistema non verrà riavviato con il nuovo kernel. Se fate un doppio clic sul nuovo aplet, la scheda Aggiornam enti disponibili mostrerà un elenco di pacchetti da poter aggiornare Visualizzazione degli aggiornamenti Facendo clic sul Red Hat Network Alert Notification T ool è possibile visualizzare un elenco di aggiornamenti disponibili. Per modificare l'elenco di pacchetti esclusi, fate clic sulla tabella Pacchetti ignorati applicando le vostre modifiche. Figura 6.3. Aggiornamenti disponibili 62

66 Capitolo 6. Red Hat Network Alert Notification Tool 6.4. Installazione degli aggiornamenti Se il sistema risulta essere registrato con RHN ed è in grado di usufruire di uno dei servizi offerti, allora sarete in grado di installare gli Errata Update tramite Red Hat Update Agent. Per poter lanciare Red Hat Update Agent, fate clic sull'aplet, per poi fare clic sul pulsante Launch up2date. È possibile fare clic con il pulsante destro del vostro mouse sull'icona e selezionare Launch up2date. Per maggiori informazioni sul Red Hat Update Agent, consultate il Capitolo 4, Red Hat Update Agent Lancio del sito web di RHN Il modo più semplice per ottenere una panoramica completa sullo stato del vostro sistema è quello di accedere al sito web di RHN. Ciò può essere raggiunto attraverso l'uso del Red Hat Network Alert Notification T ool facendo clic con il pulsante destro e selezionando Sito web di RHN. Per maggiori informazioni sul sito web di RHN, consultare la Sezione 7.1, «Navigazione». 63

67 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Potete utilizzare il sito web di Red Hat Network per gestire simultaneamente sistemi multipli di Red Hat Enterprise Linux, incluso la visualizzazione degli Errata Alert, applicare gli aggiornamenti errata e installare i pacchetti. Questo capitolo identifica tutte le categorie, le pagine e le tabelle presenti all'interno del sito web, spiegandone il loro utilizzo Navigazione La Barra di navigazione superiore è suddivisa in schede. I Satellite Administrator saranno in grado di visualizzare la suddetta Barra di navigazione superiore. Da notare che solo i clienti di RHN Satellite potranno visualizzare il Monitoring e le schede diam m in. Figura 7.1. Barra di navigazione superiore RHN Satellite La Barra di navigazione di sinistra è suddivisa in pagine. I link sono suddivisi in base al contesto, e potranno variare leggermente tra le web interface non-satellite e RHN Satellite. Quanto segue è un esempio della Barra di navigazione di sinistra per la tabella Utenti. Figura 7.2. Barra di navigazione di sinistra Utenti Alcune pagine presentano delle sottoschede. Le suddette schede offrono dei livelli aggiuntivi di granularità, eseguendo compiti per gli utenti e per i sistemi. Quanto segue rappresenta un menu di tutte le sottoschede riguardanti i Dettagli del sistema. Questo sistema presenta degli entitlement di Management e Provisioning ma non di Monitoring: Figura 7.3. Sottoschede dettagli del sistema Panoramica sugli Entitlement Ricordate, poichè la guida affronta tutti i livelli di Entitlement, alcune schede, pagine ed anche intere categorie qui descritte, potrebbero non essere visibili. Per questa ragione vengono utilizzate delle icone, in modo da poter identificare le funzioni disponibili per ogni livello. 64

68 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network T abella 7.1. Icone degli Entitlement Icona Entitlement Management o più elevato Provisioning Monitoring Se nessuna icona segue una categoria, pagina o etichetta presenti all'interno di questo capitolo, l'area descritta risulta essere disponibile a tutti gli utenti di Red Hat Network. Se invece la suddetta icona viene fatta seguire, gli Entitlement associati risultano essere necessari. Ricordate che il Provisioning eredita tutte le funzioni di Management. Se una icona precede un paragrafo, solo la sezione della pagina o la tabella di seguito affrontata, richiederà il livello di Entitlement indicato. Quando una pagina o tabella viene associata con un livello di Entitlement particolare, tutte le sue schede o sottoschede potrebbero aver bisogno di almeno dello stesso livello, o di un livello più elevato, di Entitlement. Ad ogni modo, ogni tabella viene identificata in modo separato Categorie e pagine Questa sezione riporta tutte le categorie e le pagine principali (quelle collegate alle barre di navigazione superiore e di sinistra), presenti all'interno del sito web di RHN. Non vengono riportate le numerose sottopagine, schede e sottoschede accessibili tramite la barra di navigazione di sinistra e dalle pagine individuali. Ogni area del sito web viene affrontata in dettaglio in questo capitolo: Panoram ica Per poter ottenere l'aiuto necessario, visualizzare e gestire le informazioni del vostro account primario. Panoramica Per ottenere una rapida panoramica del vostro account. Esso è in grado di notificare se i sistemi necessitano di attenzione, fornisce un link rapido per il loro accesso, e mostra gli Errata Alert più recenti per il vostro account. Il vostro Account Aggiornate il vostro profilo personale e gli indirizzi. Vostre preferenze Indicate se desiderate ricevere le di notifica sull'errata Alert per i vostri sistemi, impostate il numero di elementi da visualizzare simultaneamente, per gli elenchi del sistema e per gli elenchi del gruppo del sistema, impostate il vostro fuso orario, ed identificate le vostre opzioni di contatto. Preferenze locale È possibile configurare la lingua, il fuso orario ed altri tipi di valori personalizzabili del vostro locale. Gestione sottoscrizione Gestisce gli entitlement del sistema aggiuntivi e di base, come ad esempio Management, Provisioning, e Virtualization. Sistemi Gestite da qui tutti i vostri sistemi (incluso i sistemi del virtual guest). Panoram ica Per visualizzare un sommario dei vostri sistemi o dei gruppi del sistema, mostrando il numero di Errata Alert presente su ogni sistema ed i sistemi che ne hanno diritto. Sistem i Selezionate e visualizzate i sottoinsiemi dei vostri sistemi seguendo un criterio specifico, come ad esempio i Sistemi virtuali, Senza alcun entitlement, Recentemente registrati, Proxy ed Inattivi. Gruppi del sistem a aggiuntivi. System Set Manager Per elencare i vostri gruppi del sistema. Creare gruppi Per eseguire alcune azioni su un insieme di sistemi, incluso la 65

69 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide programmazione degli errata updates, la gestione dei pacchetti, l'elenco e la creazione di nuovi gruppi, e la gestione degli entitlement del canale. Ricerca avanzata Ricerca veloce di tutti i vostri sistemi tramite un criterio ben preciso, come ad esempio il nome, il tipo di hardware, i dettagli del sistema, il networking, i pacchetti e la posizione. Chiavi di attivazione Per generare una chiave d'attivazione per un sistema con entitlement RHN. La suddetta chiave può essere utilizzata per garantire un livello specifico di entitlement o di appartenenza ad un gruppo per un sistema appena registrato con il comando rhnreg_ks. Profili archiviati sistemi. Per visualizzare i profili del sistema utilizzati per la fornitura ai Inform azioni personalizzate del sistem a Per creare e modificare le chiavi d'informazione del sistema contenenti valori completamente personalizzabili in grado di essere assegnati durante il provisioning del sistema. Kickstart Per visualizzare e modificare i diversi aspetti dei profili di kickstart utilizzati per il provisioning dei sistemi. Errata Visualizzate e gestite qui i vostri Errata Alerts. Errata Elenca gli Errata Alert e scarica gli RPM associati. Ricerca avanzata Ricerca gli Errata Alerts in base a criteri specifici, come ad esempio sinopsi, tipo di advisory e nome del pacchetto. Gestisci Errata Gestione dell'errata per i cnali dell'organizzazione. Clona Errata Clona errata per una organizzazioneper facilitarne la replica e la distribuzione attraverso una organizzazione. Canali Visualizzate e gestite i canali RHN disponibili, ed i file da essi contenuti. Canali Software Visualizzate un elenco di tutti i canali software e dei canali applicabili ai vostri sistemi. Ricerca del pacchetto Ricerca dei pacchetti utilizzando il nome intero o parziale dei pacchetti stessi, una descrizione o un sommario, con il supporto di ricerche limitate alle piattaforme supportate. Gestisci Canali software i file di configurazione. Per creare e modificare i canali utilizzati per impiegare Configurazione Per mantenere il controllo e gestire i canali di configurazione, le azioni ed il file di configurazione individuali. Panoram ica Una panoramica generale contenente un sommario sulla configurazione Canali di configurazione Elenca e crea i canali di configurazione dai quali ogni sistema sottoscritto può ricevere i file di configurazione. File di configurazione Elenca e crea i file dai quali i sistemi ricevono l'input di configurazione. Sistem i Elenco dei sistemi che possiedono i file di configurazione gestiti attraverso RHN. Program m a Per essere aggiornati sulle azioni programmate. Azioni in attesa Elenca le azioni programmate non ancora completate. Azioni fallite Elenca le azioni programmate che risultano fallite. Azioni com pletate Elenca le azioni programmate che sono state completate. Le suddette azioni possono essere archiviate in qualsiasi momento. Azioni archiviate Elenca le azioni completate selezionate per essere archiviate. 66

70 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Utenti Per visualizzare e gestire gli utenti della vostra organizzazione. Elenco utenti Per elencare gli utenti dell'organizzazione. Monitoring Per eseguire i probe e ricere le notifiche riguardanti i sistemi. Stato Visualizza i probe in base al loro stato. Notifica Visualizza i metodi di contatto stabiliti per la vostra organizzazione. Suite di Probe Gestisce la vostra infrastruttura di monitoring utilizzando le suite dei probe di monitoring applicabili ad uno o più sistemi assegnati. Scout Config Push Visualizza lo stato dell'infrastruttura di monitoring. Ammin (visibile solo agli amministratori di Satellite) Elenca, crea e gestisce una o più organizzazioni Satellite, dalle quali gli amministratori di Satellite possono assegnare gli entitlement del canale, creare ed assegnare amministratori per ogni organizzazione, insieme ad altri compiti aggiuntivi. Organizations Elenca e crea nuove organizzazioni Sottoscrizioni Elenca e gestisce il software e gli entitlement del sistema per tutte le organizzazioni presenti in Satellite. Utenti Elenca tutti gli utenti presenti su Satellite attraverso tutte le organizzazioni. Fate clic sul nome utente desiderato per modificare i privilegi amministrativi dell'utente in questione. Nota Bene Gli utenti creati per compiti amministrativi possono solo essere creati da un organization administrator, e non dal Satellite administrator. Configurazione di Satellite Per eseguire modifiche generali sulla configurazione del Satellite, incluso le impostazioni Proxy, la configurazione del Certificato, la configurazione dello Script di bootstrap, modifiche all'organizzazione e per riavviare il server di Satellite. T ask Engine Status configura il demone eseguito sul server di Satellite, eseguendo altresì operazioni generiche come la pulizia del database, gli Errata mailing, ed altri compiti eseguiti nel background Icone Errata Alert Nel corso di Red Hat Network troverete tre icone di Errata Allert. rappresenta una Security Alert. rappresenta un Bug Fix Alert. rappresenta una Enhancement Alert. All'interno della pagina Il vostro RHN, fate clic sull'errata advisory per poter visualizzare le informazioni sull'erratum, oppure fate clic sul numero dei sistemi interessati, per visualizzare quelli interessati dall'errata Alert. Entrambi i link vi direzioneranno sulle tabelle della pagina Inform azioni sull'errata. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni Errata» Ricerca rapida In aggiunta alla funzionalità di Ricerca avanzata dei pacchetti, Errata, Documentazione e sistemi offerta con alcune categorie, RHN Satellite offre anche un tool di Ricerca rapida Nella parte alta di ogni pagina. Per poterlo utilizzare, selezionate l'oggetto della ricerca (Sistem i, Pacchetti, Docum entazione e Errata) e digitate la parola chiave per la ricerca del nome corrispondente. Successivamente fate clic sul pulsante Cerca. I vostri risultati appariranno nella parte inferiore della pagina. 67

71 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Se avete fatto un errore di battitura durante la ricerca, il motore di ricerca di Satellite offre una stringa approssimata (o stringa fuzzy) corrispondente, dandovi risultati simili alle vostre richieste di ricerca. Per esempio, se desiderate eseguire una ricerca per un determinato sistema di sviluppo chiamato test-1.exam ple.com registrato con Satellite, ma avete fatto un errore di battitura tset nella vostra richiesta di ricerca, il sistema test-1.example.com apparirà comunque nei risultati della ricerca. Nota Bene Se aggiungete una distribuzione o registrate un sistema su Satellite, questo processo potrà richiedere diversi minuti per la sua indicizzazione ed apparire nei risultati della ricerca. Per ricerche avanzate del sistema consultate la Sezione 7.4.5, «Ricerca avanzata». Per ricerche avanzate dell'errata consultate la Sezione 7.5.3, «Ricerca avanzata». Per ricerche avanzate dei pacchetti consultate la Sezione 7.6.2, «Ricerca pacchetto». Per ricerche avanzate della Documentazione consultate la Sezione , «Ricerca» Sistemi selezionati In modo simile, vicino alla parte superiore della pagina, si trova un tool in grado di controllare i sistemi selezionati per il loro utilizzo all'interno del System Set Manager. Esso è in grado di identificare il numero selezionato di sistemi in qualsiasi momento, fornendo i contenuti disponibili ai sistemi stessi. Facendo clic sul pulsante Annulla, tutti i sistemi verranno deselezionati, mentre facendo clic sul pulsante Gestione, verrà lanciato il System Set Manager con i sistemi selezionati. Questi sistemi possono essere selezionati in modo diverso. Solo i sistemi con almeno un entitlement di Management sono disponibili per la selezione. Su tutti gli elenchi del sistema e dei gruppi del sistema è presente una colonna Seleziona per tale scopo. Selezionate le caselle accanto ai sistemi o ai gruppi, e fate clic sul pulsante Aggiorna elenco sotto la colonna. Il tool dei sistemi selezionati verranno modificati per riflettere il nuovo numero di sistemi pronti all'uso con il System Set Manager. Per informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager» Elenchi Elenchi tramite i quali vengono riportate le informazioni di numerose categorie. I suddetti elenchi presentano alcuni contenuti comuni per la navigazione. Per esempio, sarete in grado di navigare virtualmente attraverso tutti gli elenchi, selezionando le freccette indietro ed avanti sia nella parte superiore che nella parte inferiore sulla destra della tabella. Alcuni elenchi offrono anche la possibilità di riprendere gli oggetti in modo alfabetico, selezionando le lettere situate sopra la tabella stessa Log in nel sito web di RHN In un Web browser, andate su RHN visualizzerà la pagina di login mostrata qui di seguito, se non avete eseguito una delle due procedure qui riportate: Avete recentemente eseguito un login nel vostro account su Avete eseguito un login recente all'interno di RHN, oppure avete visitato la pagina di verifica del nuovo account. Se recentemente avete eseguito un login su o verrete 68

72 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network automaticamente autenticati e ridiretti sulla pagina Il Vostro RHN Figura 7.4. Sito web di RHN Se non avete ancora registrato il vostro sistema, oppure se non avete un account redhat.com, createne uno nuovo seguendo il link Per saperne di più, e successivamente selezionando Crea Login. Dopo aver creato un nuovo account utente è necessario registrare il vostro sistema prima di usare RHN. Per informazioni consultate il Capitolo 4, Red Hat Update Agent. Dopo aver registrato il vostro sistema con Red Hat Network, andate su e completate i campi riguardanti il nome utente e la password, con le stesse informazioni utilizzate durente una registrazione. Una volta completato, fate clic sul pulsante Log In. Suggerimento Se i campi non risultano ancora visibili, fate clic sul Sign In nella parte alta della schermata per poterli visualizzare. Se non avete precedentemente accettato l'agreement T 7 ed i T erm ini del sito di RHN, vi sarà richiesto di accettare ora prima di poter procedere. Per leggerne il loro contenuto fate clic sul titolo, così facendo aprirete una nuova finestra. Quando sarete pronti a procedere, selezionate la casella preposta per l'accetazione degli agreement, e successivamente premete il tasto Continua. Nota Bene Per poter utilizzare RHN sarà necessario accettare sia i termini del Sito che il T7 agreement. Una volta accettato gli agreement e premuto Continua, RHN visualizzerà la pagina Panoram ica Panoramica 69

73 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Dopo aver eseguito il login sull'interfaccia web di Red Hat Network, la prima pagina visualizzata è Panoram ica. Questa pagina contiene informazioni importanti sui vostri sistemi, incluso i sommari sullo stato del sistema, le azioni e gli Errata Alert. Suggerimento Se non avete mai utilizzato l'interfaccia web di RHN, consultate la Sezione 7.1, «Navigazione» per una migliore conoscenza della struttura e dei simboli utilizzati all'interno dell'interfaccia. Figura 7.5. Panoramica Questa pagina è stata suddivisa in diverse aree funzionali, le più critiche vengono riportate nella sezione iniziale. Gli utenti possono scegliere di visualizzare le suddette aree con un ordine a loro desiderato, selezionando Panoram ica Preferenze. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.3.2, «Preferenze». La sezione Compiti mostra tramite il web i compiti più comuni svolti da un amministratore. Fate clic sui link per essere direzionati sulla pagina all'interno di RHN, la quale vi permetterà di eseguire il compito in questione. Sulla destra sono riportati i Sistemi Inattivi. Se un sistema non ha eseguito il check in con RHN, esso verrà riportato in questa sezione. Questa procedura permette ad un amministratore di selezionare molto velocemente i sistemi interessati, ed eseguire processi di troubleshooting. Gli utenti che hanno abilitato Monitoring sul proprio Satellite, possono scegliere se includere un elenco di tutti i probe con uno stato Warning. Gli utenti che hanno abilitato Monitoring sul proprio Satellite, possono scegliere se includere 70

74 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network un elenco di tutti i probe con uno stato Critical. La sezione Sistem i critici mostra i sistemi con uno stato critico presenti all'interno della vostra organizzazione. Essa fornisce un link rapido per visualizzare i suddetti sistemi, e visualizza un sommario di tutti gli errata update che devono essere ancora applicati ai sistemi. Selezionate il nome del sistema da visualizzare all'interno della pagina Inform azioni del sistem a, ed applicate gli errata update. Sotto l'elenco è presente un link che si riferisce alla pagina dei sistemi Scaduti La sezione successiva è quella delle Azioni recentem ente program m ate. Qualsiasi azione programmata entro trenta giorni viene considerata un'azione recente. Questa sezione vi permette di visualizzare tutte le azioni ed il loro stato, fallite, completate oppure ancora in attesa. Fate clic sull'etichetta di qualsiasi azione per poter visualizzare la pagina contenente le informazioni per l'azione interessata. Sotto l'elenco viene riportato un link per la pagina Azioni in attesa, la quale riporta tutte le azioni che non sono state ancora selezionate dai vostri sistemi client. La sezione Security Errata rilevanti riporta i Security Errata disponibili non ancora applicati ai sistemi client del vostro sistema. È importantissimo applicare i suddetti security errata in modo da rendere sicuri i vostri sistemi. Sotto questa sezione sono presenti i link per tutti gli errata e per gli errata applicabili ai vostri sistemi. La sezione finale riporta i Gruppi del sistem a elenca i gruppi (se presemnti), ed indica se i sistemi interessati presenti all'interno dei gruppi indicati, sono stati aggiornati. Facendo clic sui link presenti in questa sezione, verrete direzionati sulla pagina Gruppi del sistem a, dalla quale potrete selezionare i Gruppi del sistem a da utilizzare con System Set Manager. La pagina Sistem i recentem ente registrati elenca i sistemi aggiunti sul Satellite negli ultimi 30 giorni. Fate clic sul nome del sistema per andare alla pagina Dettagli del sistem a per il sistema desiderato. Potete ritornare su questa pagina facendo clic su Panoram ica sulla barra di navigazione di sinistra Account La pagina Il vostro Account vi permette di modificare le vostre informazioni personalizzate, come ad esempio il nome, la password ed il titolo. Per poter modificare qualsiasi delle suddette informazioni, apportate la modifica desiderata nei campi di testo, e fate clic sul pulsante Aggiorna nell'angolo inferiore destro. Ricordate, se modificate la vostra password di Red Hat Network (quella usata per eseguire il log in su redhat.com e RHN), per motivi di sicurezza non sarete in grado di visualizzarla durante il suo inserimento. Sempre per motivi di sicurezza, la vostra password verrà visualizzata sotto forma di 12 asterischi senza tener in considerazione, il numero effettivo dei caratteri digitati. Sostituite gli asterischi nei campi di testo Password e Conferm a Password con la vostra nuova password Indirizzi La pagina Indirizzi vi permette di gestire i vostri indirizzi di posta, di consegna e per il pagamento insieme ai numeri di telefono associati. È necessario fare clic su Modifica questo indirizzo sotto l'indirizzo da modificare, eseguite le modifiche, e fate clic su Aggiorna Modifica Se scegliete di ricevere le Errata Alert o i sommari giornalieri per i vostri sistemi, sulla pagina Preferenze, l'indirizzo presente nella pagina Account, è l'indirizzo al quale Red Hat Network invia le di notifica. Per modificare il vostro indirizzo preferito, fate click su Cam bia em ail nella barra di navigazione di sinistra. Fatto questo vi verrà richiesto di specificare il nuovo indirizzo . Inseritelo e fate clic sul pulsante Aggiorna. A questo punto verrà inviata una di conferma al nuovo indirizzo ; 71

75 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide rispondendo alla suddetta il nuovo indirizzo verrà attivato. Da notare che gli indirizzi fasulli, come ad esempio quelli che terminano con verranno filtrati e respinti Disattivazione account La pagina Disattivazione Account fornisce il modo per cancellare il vostro servizio di Red Hat Network. Fate clic sul pulsante Disattivazione Account per disabilitare il vostro account. L'interfaccia web ritorna una schermata di login. Se cercate di eseguire nuovamente un login, verrà visualizzato un messaggio di errore che vi indicherà di contattare l'amministratore di Satellite della vostra organizzazione. Da notare che se siete il solo Amministratore di Satellite per la vostra organizzazione, non sarete in grado di disattivare il vostro account Preferenze Le pagine Preferenze vi permette di configurare le opzioni di Red Hat Network, incluso: Notifiche Scegliete se desiderate ricevere le di notifica, ogni volta una Errata Alert risulta essere applicabile ad uno o più sistemi presenti nel vostro account RHN. Importante Questa impostazione permette ai clienti di Management e Provisioning di ricevere un sommario giornaliero di eventi riguardanti il sistema. Essi includono azioni che possono interessare i pacchetti, come ad esempio gli aggiornamenti programmati degli Errata Updates, i processi di riavvio del sistema, oppure l'impossibilità di esecuzione del check in. In aggiunta alla selezione di questa casella, è necessario identificare ogni sistema per poter includerlo in questa riassuntiva. (Per default, tutti i sistemi di Management e di Provisioning sono presenti all'interno del sommario.) T ale operazione può essere eseguita attraverso la pagina Inform azioni del sistem a, oppure attraverso l'interfaccia System Set Manager per sistemi multipli in modo simultaneo. Da notare che RHN invierà questi sommari solo per verificare gli indirizzi . Per disabilitare tutti i messaggi, semplicemente deselezionate questa casella. Dimensione pagina di elenco di RHN Numero massimo di oggetti presenti all'interno di un elenco su di una pagina singola. Se un numero maggiore di oggetti è presente nell'elenco, facendo clic sul pulsante Successivo verrà visualizzato il gruppo successivo di oggetti. La suddetta preferenza viene applicata agli elenchi del sistema, agli elenchi Errata, agli elenchi dei Pacchetti e così via. Pagina d'inizio "Panoramica" seleziona le sezioni riguardanti le informazioni visualizzate sulla pagina d'inizio Panoram ica. Selezionate la casella sulla sinistra della sezione delle informazioni che desiderate includere. Dopo aver modificato le suddette opzioni, fate clic sul pulsante Salva preferenze, nell'angolo in basso a destra Preferenze locale Panoram ica La pagina Preferenze locale permette ad ogni utente di adattare la propria interfaccia RHN all'ora locale ed alla lingua preferita. Selezionate il fuso orario appropriato dal menù Fuso orario, e successivamente selezionate il pulsante Salva Preferenze per poterle applicare. Quando le preferenze della lingua sono impostate su Usa Im postazioni del Browser, RHN utilizza le preferenze del browser dell'utente (come ad esempio Firefox), per poter determinare la lingua da utilizzare per l'interfaccia web. Quando una delle lingue elencate viene selezionata, l'utente sarà in grado di visualizzare l'interfaccia web della lingua in questione ogni volta che esegue un login, senza 72

76 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network tener presente delle impostazioni del browser. La scelta di una lingua preferita si può dimostrare utile per utenti che viaggiano spesso in altre nazioni. Per selezionare una lingua predefinita, fate clic sul pulsante di selezione sulla sinistra della lingua desiderata, e successivamente su Salva Preferenze per applicare le modifiche Gestione sottoscrizione Per utilizzare tutte le funzioni di RHN, i vostri sistemi devono essere abilitati sottoscritti ad un livello di servizio di RHN. Utilizzate la pagina Entitlem ent del sistem a per configurare i sistemi aventi diritto ai diversi servizi. Sono disponibili sei entitlement primari: Update gestisce un singolo sistema Red Hat Enterprise Linux. Include gli Errata Alerts, Errata Updates programmati, installazione dei pacchetti ed il Red Hat Update Agent. Managem ent gestisce sistemi multipli con amministratori multipli di sistema. In aggiunta alle caratteristiche del Update, include anche la gestione dei gruppi del sistema, la gestione utente, e l'interfaccia System Set Manager per eseguire velocemente delle azioni su sistemi multipli. Provisioning offre il più alto livello di funzionalità. Da usare per predisporre sistemi multipli che avranno bisogno di una reinstallazione e riconfigurazione molto frequenti. Provisioning fornisce i tool necessari per eseguire il kickstart di una macchina, per la gestione dei propri file di configurazione, per la condotta di snapshot rollback e per l'inserimento di informazioni personalizzate ricercabili del sistema, insieme a tutte le funzionalità incluse all'interno del livello di servizio Management. Monitoring controlla lo stato di sistemi multipli. Questa offerta fornisce i probe per il controllo delle metriche del sistema, fornendo agli Amministratori una notifica ogni qualvolta si verifica un cambiamento. T ali notifiche avvisano gli amministratori su eventuali perdite di prestazioni del sistema, prima che il suo stato generale diventi critico. Virtualizzazione viene applicata ai sistemi host virtuali. Gli host virtuali con questo tipo di entitlement possono registrare fino ad un massimo di quattro sistemi guest, senza violare il Service Level Agreement di RHN. È possibile sottoscrivere i sistemi guest a qualsiasi canale con una etichetta di gruppo virtualization-free, e senza consumare gli entitlement del canale. La sottoscrizione di un guest a qualsiasi canale che non appartiene al virtualization-free, come ad esempio un Directory Server o un canale RHN Satellite, consumerà un entitlement aggiuntivo del canale. Virtualization Platform viene applicata anche sui sistemi host virtuali. I sistemi host ai quali viene applicato questo entitlement, possono registrare un numero illimitato di guest virtuali senza invalidare il vostro Service Level Agreement. I guest di un host con questo entitlement, possono sottoscriversi su qualsiasi canale che possiede una etichetta di gruppo del contenuto virtualization-platform-free, senza consumare entitlement del canale. La sottoscrizione di un guest a qualsiasi canale che non appartiene al virtualization-platform-free, come ad esempio un Directory Server o un canale RHN Satellite, consumerà un entitlement aggiuntivo del canale. Suggerimento I due entitlement di virtualizzazione sono applicati in modo specifico ai sistemi host. I sistemi guest presenti su host non registrati, vengono trattati allo stesso modo di un sistema fisico ogni guest consuma un canale ed un entitlement del sistema Entitlement del sistema La pagina Entitlem ent del sistem a vi permette di visualizzare, aggiungere e rimuovere gli entitlement per i vostri sistemi registrati. Red Hat Network Satellite vi permette di applicare e rimuovere 73

77 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide gli entitlement a vostra scelta, permettendovi di modificare la struttura del vostro Red Hat Network in base alle modifiche della vostra organizzazione. Per abilitare un entitlement di base selezionate la casella sulla sinistra del sistema, e successivamente su Im posta su entitlem ent di Managem ent Per gli entitlement aggiuntivi, selezionate la casella del sistema, seguto dall'entitlement desiderato dalla casella a tendina, e per finire Aggiungi Entitlem ent. Se selezionando un entitlement non si verifica alcun processo di aggiornamento delle informazioni presenti all'interno della tabella, allora sarà necessario acquistare entitlement aggiuntivi. Controllate il numero delle sottoscrizioni disponibili evidenziate in grassetto sotto la tabella. Gli utenti non-rhn Satellite possono acquistare un numero maggiore di entitlement; per fare questo fate clic sul link Com pra ora sulla sinistra della pagina. Quando un entitlement scade, l'ultimo sistema avente diritto allo stesso livello di servizio (ad esempio Management) non avrà più alcun entitlement. Per esempio, se siete in possesso di 10 sistemi Red Hat Enterprise Linux AS con Management, e se uno degli entitlement RHN o una delle sottoscrizioni del sistema operativo scade, verrà rimosso l'entitlement o la sottoscrizione in questone all'ultimo sistema sottoscritto o avente diritto Entitlement di virtualizzazione Questa pagina viene visualizzata solo se avete applicato gli entitlement di Virtualizzazione o Virtualization Platform. Essa vi permette di valutare velocemente se avete utilizzato questi entitlement nel modo migliore. La prima scheda su questa pagina mostra qualsiasi host con un entitlement di Virtualizzazione, con un numero di sistemi guest più elevato rispetto al numero massimo permesso dal service level agreement di Red Hat Network. Se desiderate eseguire l'upgrade dei suddetti sistemi con entitlement Virtualization Platform disponibili, fate clic sul nome del profilo del sistema in questione. In questo modo visualizzerete la pagina Inform azioni del sistem a. Selezionate il link Modifica proprietà presente sulla pagina, e modificate gli entitlement aggiuntivi del sistema. La seconda scheda mostra qualsiasi host con un entitlement Virtualization Platform con meno di quattro guest. È consigliato declassare gli entitlement dei suddetti sistemi ad un entitlement di Virtualizzazione. Per fare questo fate clic sul nome del profilo del sistema verso il quale desiderate eseguire la modifica, e successivamente modificate gli entitlement aggiuntivi dalla pagina risultante Inform azione del sistem a. La terza scheda mostra i sistemi guest non associati con un sistema host virtuale con entitlement sul Satellite (ne di Virtualizzazione che Virtualization Platform). Questi sistemi consumano gli stessi entitlement software e del sistema di un sistema fisico standard. È possibile convertire i suddetti sistemi ad un entitlement Flex Guest aggiungendo un entitlement di Virtualizzazione o Virtualization Platform sul sistema host registrato con Satellite. La quarta scheda elenca i Consum er entitlem ent Flex Guest, o guest associati con un host registrato con Satellite e con un entitlement di Virtualizzazione o di Virtualization Platform. La quarta scheda elenca i Guest che consumano entitlement regolari, o sistemi legacy registrati con versioni precedenti di Satellite che consumano entitlement standard e non entitlement Flex Guest Entitlement del canale software I canali software presenti in questa pagina, sono canali basati sulle sottoscrizioni alle quali la vostra organizzazione possiede un accesso a pagamento. La tabella elenca ogni sistema operativo supportato che può essere gestito tramite RHN, il numero dei suddetti sistemi da voi registrati con RHN, e per finire 74

78 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network il numero restante di entitlement per il sistema operativo in questione. Selezionando il nome del canale visualizzerete una pagina contenente le informazioni sui canali associati con l'entitlement del canale stesso. Facendo clic sul numero dei sistemi aventi diritto, visualizzerete l'elenco dei sistemi con l'entitlement in questione Organization Trust La pagina Organization T rust mostra i fidati presenti con l'organizzazione alla quale viene associato l'utente registrato. La suddetta pagina elenca i Canali condivisi dall'organizzazione con altri presenti nell'impostazione dei fidati. È possibile filtrare l'elenco dei fidati tramite una parola chiave utilizzando la casella di testo Filtra per organizzazione e successivamente facendo clic su Vai. Per maggiori informazioni sulle Organizational T rust consultate la Sezione 9.6, «Organizational T rusts» Sistemi Facendo clic su Sistem i nella barra di navigazione superiore, verrà visualizzata la categoria Sistem i insieme con i link relativi. Le pagine presenti all'interno della categoria Sistem i, vi permettono di selezionare i sistemi, in modo da eseguire su di essi le azioni e creare così i Profili desiderati Panoramica La pagina Panoram ica fornisce un sommario sui vostri sistemi, incluso il loro stato, il numero associato di Errata e di pacchetti, ed il livello degli Entitlement. Facendo clic sul nome di un sistema verrete direzionati sulla pagina corrispondente Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema». Facendo clic su Visualizza i gruppi di sistem i, nella parte superiore della pagina Panoram ica, verrete direzionati all'interno di un sommario simile che riporta i gruppi di sistemi. T ale sommario identifica lo stato del gruppo insieme al numero dei sistemi contenuti. Facendo clic sul numero dei sistemi, verrete direzionati sulla scheda Sistem i della pagina Inform azioni sul gruppo di sistem i, mentre facendo clic sul nome verrete direzionati sulla tabella Dettagli. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni gruppo di sistemi». Per andare direttamente sul System Set Manager, fate clic sul pulsante Usa gruppo, nella sezione Gruppi di sistem i della pagina Panoram ica. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager» Sistemi La pagina Sistem i, visualizza un elenco di tutti i vostri sistemi registrati. L'elenco Sistem i contiene diverse colonne con informazioni riguardanti ogni singolo sistema: Seleziona I sistemi senza entitlement o Aggiornati non possono essere selezionati. Per poter eseguire la selezione contrassegnare la casella appropriata. Così facendo verranno aggiunti al System Set Manager i sistemi selezionati. Dopo aver aggiunto i sistemi al System Set Manager, è possibile eseguire delle azioni simultanee su di essi. Per informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager». Stato Mostra il tipo di Errata Alert applicabile al sistema, oppure conferma che lo stesso sistema è stato aggiornato. Alcune icone sono collegate alle pagine in grado di fornire una risoluzione. Per esempio, l'icona standard degli Update è collegata alla sottotabella Aggiorna dell'elenco dei 75

79 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide pacchetti, mentre l'icona Critical Update si collega direttamente alla pagina Conferm a aggiornam ento. Altresì, l'icona Impossibile eseguire il Check in, è collegata alle istruzioni per la risoluzione del problema. Il sistema è aggiornato Critical Errata disponibile, aggiornamento fortemente consigliato Aggiornamenti disponibili e consigliati Il sistema è bloccato; Azioni proibite È stato eseguito kickstart sul sistema Gli aggiornamenti sono stati programmati Il sistema non esegue correttamente il check in (per un periodo uguale o maggiore a 24 ore) Il sistema non ha alcun diritto ad alcun servizio di aggiornamento Errata Numero totale di Errata Alert applicabili al sistema. Pacchetti Numero totale di aggiornamenti del pacchetto per il sistema. Include i pacchetti provenienti dall'errata Alert, insieme ai nuovi pacchetti provenienti da altre entità. Per esempio immaginate un sistema client che presenta una versione più vecchia di un particolare pacchetto. Se il suddetto client risulta essere registrato sul canale di base appropriato di RHN (come ad esempio Red Hat Enterprise Linux 5), il canale in questione potrebbe presentare una versione aggiornata del pacchetto. In questo caso, il pacchetto apparirà all'interno dell'elenco di aggiornamenti disponibili. Importante Se il sito web di RHN identifica gli aggiornamenti del pacchetto per il sistema Red Hat Update Agent risponde con "Your system is fully updated", è molto probabile che esista un conflitto all'interno del profilo del pacchetto del sistema o nel file di configurazione up2date. Per risolvere tale conflitto, programmate un aggiornamento dell'elenco del pacchetto, oppure rimuovete i pacchetti dall'elenco delle Eccezioni del Pacchetto per il Red Hat Update Agent. Per istruzioni consultate rispettivamente la Sezione , «Informazioni sul sistema» o Sezione , «Come impostare i pacchetti da escludere». Sistem a Il nome del sistema configurato quando registrato. Il nome di default risulta essere l'hostname del sistema. Facendo clic sul nome di un sistema verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultare la Sezione , «Informazioni sul sistema». Canale di base Il canale primario per il sistema, basato sulla propria distribuzione del sistema operativo. Per maggiori informazioni consultare la Sezione 7.6.1, «Canali software». Entitlem ent Sistema avente, o meno, diritto ad un livello di servizio. I link presenti sulla barra di navigazione di sinistra presenti sotto Sistem i, vi permettono di selezionare e visualizzare gli insiemi predefiniti dei vostri sistemi. T utte le opzioni descritte, possono essere applicate all'interno di queste pagine Tutti La pagina T utti contiene l'insieme di default dei vostri sistemi. Visualizza ogni sistema sul quale sono presenti i permessi di gestione. Un utente possiede il permesso di gestione di un sistema, se egli risulta essere il solo utente all'interno della sua organizzazione, se l'utente risulta essere un Amministratore di 76

80 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Satellite, oppure se il sistema risulta essere membro di un gruppo nel quale l'utente risulta avere diritti di amministrazione Sistemi Virtuali Per visualizzare questa pagina selezionate Sistem i seguito dalla sottotabella Sistem i della barra di navigazione di sinistra, e successivamente Sistem i Virtuali. La suddetta pagina elenca ogni host virtuale conosciuto da RHN Satellite, insieme ai sistemi guest sugli host corrispondenti. Sistem a Questa colonna visualizza il nome di ogni sistema guest. Aggiornam enti Questa colonna indica se i sistemi guest possiedono errata non ancora appllicati. Stato Questa colonna indica se il guest è in esecuzione, sospeso oppure se è stato arrestato. Canale di Base Questa colonna indica il canale di base al quale il guest è attualmente sottoscritto. Solo i guest registrati con RHN vengono visualizzati in blu. Facendo clic sull'hostname di un sistema guest, sarete in gardo di visualizzare la pagina Inform azioni del sistem a del sistema in questione Scaduti La pagina Scaduti visualizza i sistemi che presentano gli Errata Alert applicabili, i quali non sono stati applicati Senza entitlement La pagina Senza titolo visualizza i sistemi non aventi ancora diritto al servizio offerto da Red Hat Network Non raggruppati La pagina Non raggruppati visualizza i sistemi che non sono stati ancora assegnati ad un gruppo specifico Inattivi La pagina Inattivi visualizza tutti i sistemi che non sono stati in grado di eseguire un check-in con RHN, per un periodo uguale o maggiore a 24 ore. Quando Red Hat Update Agent si collega a RHN per controllare se sono disponibili gli aggiornamenti, oppure se è stata programmata un'azione, tali processi vengono considerati come processi di check-in. Se visualizzate un messaggio che indica che i check-in non sono stati eseguiti, il client di RHN presente sul vostro sistema, non è in grado di raggiungere Red Hat Network. Ciò indica: Il sistema non risulta avere alcun diritto al servizio offerto da RHN. I Profili che resteranno senza alcun entitlement per una durata di 180 giorni (6 mesi), verranno rimossi. Il sistema risulta avere un entitlement, ma il Red Hat Network Daemon è stato disabilitato. Per 77

81 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide maggiori informazioni su come eseguire il riavvio e su come eseguire il troubleshooting consultate il Capitolo 5, Red Hat Network Daemon. Il sistema si trova dietro un firewall che impedisce i collegamenti attraverso https (porta 443). Il sistema si trova dietro un proxy server HT T P non correttamente configurato. Il sistema risulta essere collegato ad un RHN Proxy Server o RHN Satellite configurato in modo non corretto. Il sistema stesso risulta non essere stato configurato in modo corretto, indicando il server RHN errato. Il sistema non risulta essere presente sulla rete. Sono esistenti alcuni ostacoli tra il sistema ed i server di RHN Recentemente registrati La pagina Recentem ente registrati visualizza qualsiasi nuovo sistema registrato in un determinato periodo. Utilizzate il menu a tendina per specificare i nuovi sistemi registrati in giorni, settimane, in periodi di 30 e 180 giorni ed annuali Proxy La pagina Proxy visualizza i sistemi RHN Proxy Server registrati sul vostro RHN account Sistemi duplicati La pagina Sistem i duplicati elenca i sistemi correnti insieme a qualsiasi entitlement attivo o inattivo associato. Gli entitlement attivi sono evidenziati in grigio mentre quelli inattivi entitlement nei confronti dei quali non è stato eseguito il check in con Satellite in un periodo specificato dal menu Un profilo del sistem a è inattivo se il proprio sistem a non ha eseguito il check in per: sono evidenziati in giallo e le rispettive caselle selezionate per impostazione predefinita per la cancellazione tramite il pulsante Cancella selezionati. È possibile filtrare gli entitlement duplicati in base all'indirizzo IP, Hostnam e, o Indirizzo MAC facendo clic sulle rispettive intestazioni. Per un ulteriore livello di filtraggio digitare l'hostname, l'indirizzo IP o l'indirizzo MAC del sistema nella casella Filtra per: corrispondente. Per confrontare contemporaneamente 3 entitlement duplicati fare clic su Confronta sistem i nella colonna Ultim o check in. I componenti inattivi del sistema sono evidenziati in giallo. È possibile determinare i sistemi inattivi o duplicati e cancellarli tramite il pulsante Cancella profilo del sistem a. Successivamente fare clic su pulsante Conferm a cancellazione per confermare la scelta fatta Informazioni sul sistema Facendo clic sul nome di un sistema su qualsiasi pagina, RHN mostrerà la pagina Dettagli del sistem a per quel client. Da qui è possibile modificare le informazioni visualizzate, oppure rimuovere il sistema facendo clic sul link cancella sistem a nell'angolo in alto sulla destra. 78

82 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Nota Bene Il link cancella sistem a nell'angolo alto sulla destra di questa schermata, si riferisce solo al profilo del sistema. Cancellando il profilo del sistema host, non verrà rimossa o distrutta la registrazione dei sistemi guest. Ricordiamo che se cancellate il profilo del sistema guest, lo stesso sistema non verrà rimosso dall'elenco dei guest per il suo host, e non ne risulterà l'arresto o la pausa del guest. Tale azione però rimuoverà la vostra abilità di gestirlo tramite RHN. Se cancellate accidentalmente il profilo di un sistema da RHN, sarà possibile registrare nuovamente il sistema in questione. La pagina Dettagli del sistem a viene suddivisa nelle seguenti schede: Dettagli Software Configurazione Provisioning Monitoring Gruppi Eventi Le seguenti sezioni affrontano in dettaglio le suddette schede e le relative sottotabelle Dettagli del sistema Dettagli Questa pagina non è accessibile dalle barre di navigazione standard. T uttavia facendo clic sul nome di un sistema in qualsiasi posto nell'interfaccia web sarete in grado di visualizzare questa pagina. La scheda predefinita visualizzata su questa pagina, è la sottotabella Dettagli Panoram ica. Sono altresì disponibili altre schede a seconda del livello corrente del sistema Dettagli del sistema Dettagli Panoramica La pagina di riassunto di questo sistema visualizza il messaggio sullo stato del sistema, e le seguenti informazioni sulla sua chiave: Inform azioni del sistem a Messaggio stato del sistema Questo messaggio indica lo stato attuale del vostro sistema in relazione a RHN. Nota Bene Se sono disponibili gli aggiornamenti per qualsiasi sistema avente diritto, allora verrà visualizzato il seguente messaggio Aggiornam enti critici disponibili. Per applicare i suddetti aggiornamenti fate clic sul link aggiorna ora. ID del sistema Un identificatore unico generato ogni qualvolta il sistema si regista con RHN. 79

83 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene L'ID del sistema può essere utilizzato per eliminare i profili doppi da RHN. Confrontate l'id del sistema presente su questa pagina, con le informazioni conservate sul sistema client all'interno del file /etc/sysconfig/rhn/system id. All'interno del file, l'id corrente del sistema viene elencato sotto "system_id". Il valore inizia dopo i caratteri "ID- " Se il valore presente nel file non corrisponde al valore presente nel profilo, lo stesso profilo non risulta essere quello più recente e quindi può essere rimosso. Hostname L'hostname come definito all'interno del sistema client. Queste informazioni per i sistemi Red Hat Enterprise Linux vengono trovate spesso in /etc/hostnam e. Indirizzo IP L'indirizzo IP del client. Kernel Il kernel installato e funzionante sul sistema client. Registrato La data e l'ora della registrazione del sistema con RHN, e della creazione di questo profilo. Check In La data e l'ora dell'ultimo check in del sistema con RHN. Ultimo avviato La data e l'ora dell'ultimo avvio o riavvio del sistema. Nota Bene I sistemi con un entitlement Management possono essere riavviati da questa schermata. Selezionate Program m a riavvio del sistem a Fornite la data e l'ora più prossima entro la quale può essere eseguito il riavvio. Fate clic sul pulsante Program m a riavvio nella parte bassa sulla destra. Quando il client esegue il check in dopo il periodo d'avvio programmato, RHN indicherà al sistema di eseguire un riavvio. Bloccatto Indica se un sistema è stato bloccato. Per i sistemi bloccati non è possibile programmare le azioni attraverso l'interfaccia web, fino a quando il blocco non viene rimosso. Ciò non impedisce l'applicazione degli auto-errata updates attraverso l'interfaccia web. Per impedire l'applicazione degli auto-errata updates, 80

84 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network deselezionate Auto Errata Update dalla sottotabella Dettagli del sistem a Dettgli Proprietà. Il blocco di un sistema può aiutarvi a prevenire le modifiche accidentali di un sistema. Per esempio, il suddetto sistema può far parte di un ambiente di produzione, sul quale non desiderate ricevere alcun aggiornamento o alcun nuovo pacchetto fino a quando non decidete di sbloccarlo. Importante Bloccando un sistema all'interno di una interfaccia web, non impedirete lo svolgimento di azioni originate dal sistema client. Per esempio, se un utente esegue il login direttamente sul client eseguendo up2date, il comando up2date installerà gli errata disponibili anche se il sistema risulta bloccato sull'interfaccia web. Altresì, bloccando un sistema non sarete in grado di limitare il numero di utenti in grado di accedere al sistema tramite l'interfaccia web. Se desiderate limitare l'accesso al sistema, associate il sistema stesso ad un Gruppo del sistema, ed assegnatelo ad un Amministratore del Gruppo del sistema. Per maggiori informazioni sui gruppi del sistema consultate la Sezione 7.4.3, «Gruppi di sistemi». È possibile anche bloccare sistemi multipli tramite il System Set Manager. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «System Set Manager Misc Blocca sistemi». viene altresì visualizzato lo stato OSA per i sistemi client registrati su di un Satellite, con un entitlement di Provisioning e con OSA abilitato. Push permette ai clienti di Satellite di iniziare immediatamente i propri compiti su sistemi con un entitlement di Provisioning, invece di attendere il check in con RHN da parte dei sistemi stessi. La programmazione delle azioni tramite push, è simile al processo di programmazione di qualsiasi altra azione, ad eccezione del fatto che il compito inizia immediatamente invece di aspettare l'intervallo prestabilito. In aggiunta alla configurazione di Satellite, ogni sistema client che riceverà azioni tramite push dovrà essere in possesso del pacchetto osad, ed il suo servizio dovrà essere in esecuzione. Consultate la sezione Come abilitare Push per i Client della RHN Satellite Server Installation Guide per informazioni. Canali sottoscritti Canale di base La prima riga indica il canale di base al quale questo client è sottoscritto. Il canale di base dovrebbe corrispondere al sistema operativo del sistema. Canali figlio Le righe di testo di seguito riportate, le quali dipendono dal canale di base, rappresentano i canali figlio. Esempi sono il canale Red Hat Network T ools ed il canale RHEL AS Extras. 81

85 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Il link finale sotto Canali sottoscritti, rappesenta il link Altera sottoscrizioni del canale. Fate clic su questo link per eseguire una selezione dai canali figlio e di base disponibili per questo sistema. Una volta terminato, fate clic sul pulsante Modifica sottoscrizioni per confermare i cambiamenti. Proprietà del sistem a Nome del profilo Questo nome modificabile per il profilo del sistema, viene impostato per default sull'hostname del sistema stesso. Esso serve per distinguere il profilo di questo sistema dagli altri profili. Entitlement L'entitlement di base attualmente applicato a questo sistema. Notifiche Indica le opzioni di notifica per questo sistema. Potete scegliere se ricevere le di notifica sulla disponibilità di errata updates per questo sistema. In aggiunta, è possibile includere i sistemi aventi un entitlement Management all'interno della riassuntiva giornaliera. Auto Errata Update Indica se il sistema è stato configurato per ricevere automaticamente gli aggiornamenti. Descrizione Queste informazioni vengono generate automaticamente al momento della registrazione. È possibile modificarle in modo da includere tutte le informazioni desiderate. Posizione Se inserito, questo campo mostra l'indirizzo fisico del sistema. Il link finale presente sulla pagina è Modifica queste proprietà. Facendo clic su questo link, aprirete la sottotabella Dettagli del sistem a Proprietà. Su questa pagina, modificate qualsiasi testo da voi selezionato, e successivamente cliccate il pulsante Aggiorna proprietà per confermare Dettagli del sistema Dettagli Proprietà Questa scheda vi permette di alterare le seguenti proprietà di base del vostro sistema: Nome profilo Per default questo è l'hostname del sistema. T uttavia è possibile alterare il nome del profilo in modo da permettervi di distinguere questo profilo dagli altri. Entitlement di base Selezionate un canale di base per il sistema, dagli entitlement di base disponibili. 82

86 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Entitlement aggiuntivi Se disponibili, applicate un entitlement di Monitoring, Provisioning o della piattaforma di virtualizzazione al sistema. Notifiche Scegliete se ricevere o meno le notifiche riguardanti questo sistema, e se includere il sistema stesso all'interno del sommario giornaliero. (Per default tutti i sistemi Management e Provisioning vengono inclusi all'interno del sommario.) Questa impostazione vi permetterà di essere aggiornati sulla presenza di tutte le advisory riguardanti il sistema. Ogni qualvolta che viene creato un aggiornamento per il sistema, verrà inviata una notifica tramite . Il sommario giornaliero riporta gli eventi del sistema che interessano i pacchetti come ad esempio gli Errata Update programmati, i processi di riavvio del sistema, o gli errori durante il check in. In aggiunta all'inclusione del sistema, è necessario selezionare sulla pagina Vostre preferenze della categoria Panoram ica, la ricezione delle di notifica. Auto-errata update Se è stata selezionata questa casella, gli errata disponibili verranno applicati automaticamente sul sistema al momento del check in. La suddetta azione si verifica senza l'intervento dell'utente. Desideriamo informare gli utenti che Red Hat non consiglia l'utilizzo della funzione auto-update per sistemi in abienti di produzione, poichè i conflitti che ne possono derivare tra i pacchetti e gli ambienti possono causare errori del sistema. Il Red Hat Network Daemon deve essere abilitato sul sistema per poter utilizzare questa funzione. Descrizione Per default questa casella registra il sistema operativo, la release e l'architettura del sistema al momento della registrazione. È possibile modificare queste informazioni a vostro piacimento. I campi restanti registrano l'indirizzo fisico sul quale è conservato il sistema. Per confermare qualsiasi cambiamento su questi campi, fate clic sul pulsante Aggiorna priorità. Nota Bene La maggior parte di queste proprietà può essere impostata contemporaneamente per sistemi multipli attraverso l'interfaccia System Set Manager. Per informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager» Informazioni sul sistema Dettagli Comando remoto Questa sottotabella vi permette di eseguire un comando remoto sul sistema se lo stesso possiede un entitlement di Provisioning. Prima di fare ciò, è necessario configurare il sistema in modo da poter accettare questi tipi di comandi. Come prima cosa sottoscrivete il sistema al canale RHN T ools ed utilizzate up2date per installare i pacchetti rhncfg, rhncfg-client, e rhncfg-actions. 83

87 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide up2date rhncfg rhncfg-client rhncfg-actions Eseguite il login sul sistema come utente root, ed aggiungete il seguente file nella directory di configurazione RHN locale: allowed-actions/scripts/run. Create la directory necessaria sul sistema target: mkdir -p /etc/sysconfig/rhn/allowed-actions/script Create un file vuoto run nella directory in questione, in modo da utilizzarlo come un flag per RHN, segnalando il permesso di abilitare i comandi remoti: touch /etc/sysconfig/rhn/allowed-actions/script/run Una volta completato il setup, aggiornate la pagina in modo da visualizzare i campi di testo per i comandi remoti. Successivamente potrete identificare su questa pagina un utente specifico, un gruppo, ed un periodo di timeout, insieme allo stesso script. Selezionate una data e l'ora per iniziare il tentativo di esecuzione del comando, per poi cliccare Program m a com ando rem oto Informazioni del sistema Dettagli Riattivazione Una chiave di attivazione specifica per questo Profilo del sistema. Le chiavi di riattivazione, disponibili solo per sistemi che possiedono un entitlement di Provisioning, includono l'id di questo sistema, la cronologia, i gruppi ed i canali. Queste chiavi possono essere utilizzate solo una volta con l'utilità della linea di comando rhnreg_ks, per eseguire una nuova registrazione del sistema e ottenere nuovamente tutte le impostazioni di Red Hat Network. Per informazioni consultate la Sezione 4.5, «Registrazione tramite le chiavi di attivazione». Diversamente dalle chiavi di attivazione tipiche, le quali non risultano associate con un ID specifico del sistema, le chiavi qui create non vengono visualizzate all'interno della pagina Chiavi di attivazione. È possibile combinare le chiavi di riattivazione con le chiavi di attivazione in modo da raggruppare le impostazioni di chiavi multiple per il profilo di un sistema. Per esempio: rhnreg_ks --server=<server-url> --activationkey=<reactivation-key>,<activationkey> --force Avvertenza Quando eseguite il kickstart di un sistema con un proprio RHN già esistente, il profilo di kickstart utilizza la chiave di attivazione specifica del sistema qui creata, per registrare nuovamente il sistema, ottenendo così le altre impostazioni del RHN. Per questo motivo non dovreste rigenerare, cancellare o utilizzare questa chiave (con rhnreg_ks), durante l'esecuzione di un kickstart basato sul profilo, in caso contrario kickstart fallirà Dettagli del sistema Dettagli Hardware Questa sottotabella fornisce informazioni dettagliate sul sistema, incluso il networking, BIOS, storage, ed altri dispositivi. Essa verrà visualizzata solo se avete scelto di includere il profilo hardware per questa macchina durante la registrazione. Se il profilo hardware sembra incompleto o non aggiornato, fate clic sul pulsante Program m a aggiornam ento Hardware, per programmare un aggiornamento del Profilo hardware per il vostro sistema. Quando il demone RHN eseguirà il collegamento con RHN, esso aggiornerà il vostro Profilo del sistema con l'ultimissimo elenco hardware. 84

88 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Dettagli del sistema Dettagli Note Questa sottotabella fornisce l'opportunità di creare alcune note relative al sistema. Per aggiungere una nuova nota, fate clic sul link crea nuova nota, digitate il soggetto e le informazioni necessarie, e successivamente cliccate il pulsante Crea. Per modificare una nota, fate clic sul suggetto corrispondente nell'elenco delle note, apportate i vostri cambiamenti e fate clic su Aggiorna. Per rimuovere una nota, fate clic sul soggetto corrispondente all'interno dell'elenco delle note, e successivamente sul link cancella nota Informazioni sul sistema Dettagli Informazioni personalizzate Questa scheda secondaria disponibile per sistemi con un entitlement di Provisioning, fornisce informazioni completamente personalizzabili relative al sistema. Diversamente da Note, le Inform azioni personalizzate sono strutturate, formalizzate e possono essere localizzate tramite una semplice ricerca. Prima di fornire informazioni personalizzate su di un sistema, è necessario essere in possesso delle Chiavi inform azioni personalizzate. T ale operazione viene eseguita tramite la pagina Inform azioni personalizzate del sistem a, disponibile sulla barra di navigazione di sinistra. Per informazioni consultate la Sezione 7.4.8, «Informazioni del sistema personalizzate». Una volta create una o più chiavi, sarà possibile assegnare un valore per questo sistema selezionando il link crea nuovo valore. Cliccate sul nome della chiave nell'elenco risultante, ed inserite un valore all'interno del campo Descrizione, e successivamente Aggiorna chiave Dettagli del sistema Dettagli Proxy Attiva un RHN Proxy Server. Questa scheda è disponibile solo per sistemi con un entitlement di Provisioning. Selezionate una versione di RHN Proxy Server e fate clic sul pulsante Attiva Proxy, per iniziare i processi di installazione e di attivazione. Per informazioni dettagliate consultate la RHN Proxy Server Guide e la Client Configuration Guide Dettagli del sistema Dettagli Satellite Visualizza il certificato di un Red Hat Network attivo. È possibile disattivare qui un vecchio certificato e caricarne uno nuovo se necessario. Questa scheda necessita di un entitlement di Provisioning. Per informazioni dettagliate su come attivare un Satellite, consultate la RHN Satellite Installation Guide Dettagli del sistema Software Questa scheda insieme alle sottotabelle che l'accompagnano, vi permette di gestire il software del sistema: errata, pacchetti e profili dei pacchetti, insieme all'appartenenza al canale software Dettagli del sistema Software Errata Questa scheda secondaria contiene un elenco di Errata Alerts applicabili al sistema. Consultate la Sezione 7.1.3, «Icone Errata Alert» per il significato delle icone su questa scheda. Per applicare gli aggiornamenti, selezionateli e successivamente fate clic sul pulsante Applica Errata. Controllate gli aggiornamenti da applicare sulla pagina di conferma, per poi selezionare il pulsante Conferm a. Dopo la conferma, l'azione viene aggiunta all'elenco Azioni in attesa sotto Program m a. Gli errata precedentemente programmati non possono essere selezionati per un aggiornamento. Al posto di una casella è disponibile una icona a forma di orologio che, se selezionata, permetterà la visualizzazione della pagina Dettagli azione. Per assistere l'utente nel determinare la programmazione di un aggiornamento, è presente una colonna Stato all'interno della tabella Errata. I valori possibili sono: Nessuno, In attesa, Selezionato, Completato e Fallito. Questa colonna identifica solo l'ultimissima azione relativa ad un Erratum. Per esempio, se 85

89 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide un'azione fallisce e se la stessa viene riprogrammata, questa colonna mostra solo uno stato Sospeso dell'erratum (con nessun riferimento sul fallimento dell'azione precedente). Facendo clic su di uno stato diverso da Nessuno, verrete direzionati sulla pagina Dettagli Azione. Questa colonna corrisponde alla scheda Sistem i interessati della pagina Dettagli Errata Dettagli del sistema Software Pacchetti Questa sottotabella vi permette di gestire i pacchetti sul sistema. Durante la selezione dei pacchetti da installare, aggiornare o rimuovere, gli utenti che usano il Provisioning hanno l'opzione di eseguire automaticamente un comando remoto, prima o dopo l'installazione del pacchetto. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema Dettagli Comando remoto». Pacchetti Il display di default della scheda Pacchetti descrive le opzioni a voi disponibili, e fornisce i mezzi necessari per aggiornare l'elenco dei vostri pacchetti. Per aggiornare o completare un elenco non aggiornato, possibilmente a causa di una installazione manuale dei pacchetti, fate clic su Aggiorna elenco pacchetti nell'angolo in basso sulla destra di questa pagina. La prossima volta che il demone di RHN esegue un collegamento con RHN, esso aggiornerà il vostro Profilo del sistema con l'ultimissimo elenco di pacchetti installati. Elenca/Rimuovi Elenca i pacchetti installati permettendone la loro rimozione. Visualizzare ed ordinare i pacchetti in base al loro nome, architettura e la data nella quale è stata eseguita l'installazione sul sistema. Eseguite la ricerca dei pacchetti desiderati digitandoli all'interno della casella di testo Filtra per nom e del pacchetto o facendo clic sulla lettera o numero corrispondente alla prima lettera del nome del pacchetto. Fate clic sul nome del pacchetto per visualizzare la pagina Dettagli del pacchetto relativa. Per cancellare i pacchetti dal sistema, selezionate la casella corrispondente e fate clic su Rim uovi pacchetti nell'angolo in basso sulla destra della pagina. A questo punto verrà visualizzata una pagina di conferma con tutti i pacchetti interessati. Fate clic sul pulsante Conferm a per rimuovere i pacchetti. Aggiorna Visualizza un elenco di pacchetti con una nuova versione disponibile, basata sulle versioni dei pacchetti presenti nei canali del sistema. Fate clic sul nome più recente del pacchetto per visualizzare la pagina Dettagli del pacchetto corrispondente. Per aggiornare immediatamente i pacchetti, selezionateli e fate clic su Aggiorna pacchetti. Per scaricare i pacchetti come file.tar, selezionateli e successivamente fate clic su Scarica pacchetti. Installa Vi permette di installare i nuovi pacchetti sul sistema dai canali disponibili. Fate clic sul nome del pacchetto per visualizzare la pagina Dettagli del pacchetto corrispondente. Per installare i pacchetti, selezionateli e fate clic sul pulsante Installa i pacchetti selezionati. Verifica Convalida i pacchetti installati sul sistema con il database RPM corrispondente. T ale operazione è equivalente all'esecuzione di rpm -V. In modo specifico, questa scheda vi permette di confrontare i metadati dei pacchetti del sistema con le informazioni provenienti dal 86

90 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network database come ad esempio il checksum, la dimensione del file, i permessi, il proprietario, il gruppo ed il tipo. Per verificare i pacchetti selezionateli e successivamente fate clic su Verifica pacchetti selezionati, confermando la suddetta azione. Una volta terminato, sarà possibile visualizzare i risultati selezionando l'azione all'interno della scheda Cronologia sotto Eventi. Profili Conferisce la possibilità di confrontare i pacchetti su questo sistema, con quelli dei profili salvati e di altri sistemi di Management e di Provisioning. Per eseguire un confronto con un profilo salvato, selezionate quello desiderato dal menu a tendina, e successivamente fate clic sul pulsante Confronta. Per eseguire un confronto con un altro sistema, selezionatelo dal menu a tendina e successivamente fate clic sul pulsante Confronta. Per creare un profilo salvato in base al sistema esistente, fate clic su Crea profilo del sistem a, inserite le informazioni desiderate e fate clic su Crea profilo. I suddetti profili vengono salvati all'interno della pagina Profili salvati collegata con la barra di navigazione di sinistra. Una volta confrontati i profili del pacchetto, gli utenti che utilizzano il Provisioning hanno la possibilità di sincronizzare i pacchetti del sistema selezionato con i pacchetti del profilo con il quale è stato eseguito il confronto. Da notare che tale azione potrebbe cancellare i pacchetti sul sistema e non quelli presenti nel profilo, e installare i pacchetti dal profilo stesso. Per installare pacchetti specifici selezionate le caselle corrispondenti presenti nel profilo. Per eseguire la rimozione di pacchetti precedentemente installati sul sistema, selezionate i pacchetti che presentano la dicitura Solo questo sistem a.. Per sincronizzare i pacchetti del sistema con il profilo confrontato, selezionate la casella master nella parte alta della colonna. Successivamente fate clic su Sincronizza pacchetti con. Sulla schermata di conferma controllate nuovamente le modifiche e selezionate il periodo entro il quale eseguire l'azione, per poi fare clic su Program m a sincronizzazione Dettagli del sistema Software Canali Software I canali software forniscono un metodo preciso per determinare i pacchetti disponibili ad un sistema per un processo d'installazione o aggiornamento, in base ai propri sistemi operativi, ai pacchetti ed alla funzionalità. Fate clic sul nome del canale per visualizzare la relativa pagina Dettagli canale. Per modificare i canali figlio associati con questo sistema, utilizzate le caselle corrispondenti ai canali interessati e successivamente fate clic su Modifica sottoscrizioni; a questo punto potrete visualizzare un messaggio con l'avvenuta modifica oppure visualizzare un messaggio d'errore. Per modificare il canale di base del sistema, selezionate il nuovo canale dal menu a tendina e successivamente Modifica canale di base. Per maggiorni informazioni consultate la Sezione 7.6.1, «Canali software» Informazioni del sistema Configurazione Questa scheda insieme alle sottotabelle corrispondenti, non visualizzabile senza un entitlement di Provisioning, è utile per la gestione dei file di configurazione associati con il sistema. I suddetti file di configurazione possono essere gestiti solo per il sistema corrente, oppure distribuiti tramite un Canale di configurazione. La seguente sezione descrive queste ed altre opzioni disponibili sulle sottotabelle Dettagli del sistem a Configurazione. 87

91 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Per gestire la configurazione di un sistema è necessario aver installato gli ultimissimi pacchetti rhncfg*. Consultate Sezione 7.7.1, «Preparazione dei sistemi alla gestione della configurazione» su come abilitare o disabilitare le azioni programmate per un sistema. Questa sezione è disponibile ad utenti normali con un accesso ai sistemi con un configuration management. In modo analogo ai canali software, i canali di configurazione contengono i file da installare sui sistemi. Mentre gli aggiornamenti software vengono forniti da RHN, i file di configurazione vengono gestiti solo da voi. Altresì diversamente dai pacchetti software, alcune versioni di file di configurazione possono essere utili ad un sistema in qualsiasi momento. Ricordate, solo l'ultimissima versione può essere implementata Dettagli del sistema Configurazione Panoramica Questa sottotabella fornisce un accesso alle statistiche di configurazione del vostro sistema, ed ai compiti più comuni usati per gestire i file di configurazione. È possibile modificare le impostazioni elencate all'interno delle Statistiche di configurazione, semplicemente cliccando sul testo in blu per l'impostazione corrispondente. Alternativamente è possibile eseguire qualsiasi compito relativo al configuration management sulla destra della schermata, facendo clic su uno dei link corrispondenti Dettagli del sistema Configurazione File gestiti Questa sottotabella elenca tutti i file di configurazione attualmente associati con il sistema. Filename Questa colonna mostra sia il nome che il percorso d'implementazione per questo file. Revisione Questa colonna aumenta ogni qualvolta viene eseguita una modifica sul file gestito. Dal canale di configurazione Questa colonna indica il nome del canale che contiene il file, oppure visualizza (l'override del sistem a) per i file disponibili solo per questo sistema. Override Se questo file di configurazione sovrascrive un altro file, il file sovrascritto viene elencato in questa colonna insieme al suo canale host. Se desiderate implementare uno qualsiasi di questi file sul sistema client, sovrascrivere qualsiasi cambiamento eseguito localmente, selezionate la casella sulla sinistra del file e successivamente fate clic sul pulsante Im plem enta configurazione. Sulla schermata seguente, scegliete l'ora entro la quale eseguirete l'implementazione, e successivamente fate clic su Program m a im plem entazione per confermare. 88

92 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Nota Bene Selezionando Filenam e di un file (override di un sistem a), sarà possibile modificarne i contenuti. La colonna Override identifica il file di configurazione dal quale verrà applicato il canale, se il sistema viene rimosso dalla sottoscrizione del canale di configurazione che fornisce il file. Per esempio, se un sistema possiede '/etc/foo' dal canale 'bar', e '/etc/foo' dal canale 'baz' si trova all'interno della colonna Override, allora la rimozione della sottoscrizione dal canale 'bar' comporterà l'applicazione del file proveniente dal canale 'baz'. Altresì, se la colonna 'Override' non presenta alcuna informazione per un dato percorso la rimozione della sottoscrizione da un canale che fornisce il file farà si che il file in questione non sarà più gestito (anche se il file non verrà rimosso dal sistema) Dettagli del sistema Configurazione Confronta file Questa sottotabella confronta un file di configurazione salvato su Satellite con il file esistente sul client. (Non confronta, per esempio, le versioni dello stesso file salvato su diversi canali.) Selezionate i file nei confronti dei quali desiderate visualizzare le differenze, fate clic sul pulsante Confronta file, selezionate l'ora entro la quale eseguire diff, e successivamente fate clic su Program m a confronto per confermare. Dopo aver terminato tale processo potrete tornare su questa pagina per visualizzare i risultati Dettagli del sistema Configurazione Gestisci canali di configurazione Questa sottotabella vi permette di eseguire una sottoscrizione e di ordinare i canali di configurazione che possono essere associati al sistema, iniziando da quello più basso. La sottotabella Elenca/Rim uovi sottoscrizione dai canali contiene un elenco di sottoscrizioni del canale di configurazione del sistema. Selezionate la casella situata accanto al canale desiderato, e successivamente il pulsante Rim uovi sottoscrizione, per rimuovere la sottoscrizione al canale. La sottotabella Sottoscrivi ai canali elenca tutti i canali di configurazione disponibili. Per sottoscriversi ad un canale selezionate la casella situata accanto al canale desiderato e successivamente su Continua. Per eseguire una sottoscrizione a tutti i canali di configurazione fate clic su Seleziona tutti e successivamente Continua. La pagina Visualizza/Modifica posizioni verrà caricata automaticamente. La sottotabella Visualizza/Modifica posizione permette agli utenti di conferire una priorità per mezzo della quale i file di un canale di configurazione particolare vengono pesati. Più alta è la posizione del canale all'interno dell'elenco, maggiore è la precedenza rispetto ad altri file presenti in un canale con una posizione più bassa (per esempio, il canale con una posizione più alta potrebbe avere un file httpd.conf con precedenza rispetto al file di un canale con una posizione più bassa) Dettagli del sistema Configurazione Override locali Questa scheda contiene i file di configurazione di default per il sistema e permette una loro gestione. Se non esiste alcun file sarà possibile utilizzare i link aggiungi file, carica file, e aggiungi directory all'interno della pagina descrizioni, in modo da associare i file con questo sistema. Le suddette schede corrispondono a quelle presenti all'interno della pagina Dettagli canale di configurazione ed interessano la vostra organizzazione, e sono disponibili solo per Configuration Administrator. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Configurazione Canali di configurazione Dettagli del canale di configurazione». 89

93 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Se esiste un file fate clic sul nome in modo da visualizzare la pagina Dettagli file di configurazione. Per informazioni consultate la Sezione 7.7.4, «File di configurazione». Per replicare il file all'interno di un canale di configurazione selezionate la casella corrispondente e successivamente il pulsante Copia sul canale di configurazione, per poi selezionare il canale di destinazione. Per rimuovere un file, selezionatelo per poi fare clic su Cancella file selezionati Dettagli del sistema Configurazione Sandbox Questa sottotabella vi permette di manipolare i file di configurazione senza implementarli. Il suddetto sandbox vi permette di utilizzare un'area all'interno della quale è possibile utilizzare i file senza interessare i vostri sistemi. Per aggiungere i file selezionte il link im porta nuovi file, inserite il percorso sul file presente nel vostro sistema locale, e selezionate il pulsante Aggiungi. Pigiate il pulsante Im porta File per confermare Informazioni sul sistema Provisioning Questa scheda, insieme alle schede secondarie relative, rendono possibile la programmazione ed il controllo di kickstart, permettendovi altresì di ritornare il vostro sistema al suo stato precedente. Kickstart è una utilità di Red Hat la quale vi permette di automatizzare il processo di reinstallazione di un sistema. Le snapshot mantengono le informazioni relative ad ogni modifica eseguita nei confronti di un sistema. Per esempio per implementare la versione precedente di un set di pacchetti RPM ma l'mplementazione di livelli di aggiornamento multipli precedenti non è supportato. Entrambe le funzioni sono descritte nelle sezioni seguenti Informazioni del sistema Provisioning Kickstart Questa sottotabella viene ulteriormente suddivisa in Stato sessione, la quale riporta il progresso dei kickstart precedentemente programmati, e Program m a, attraverso la quale è possibile configurare e programmare un kickstart per questo sistema. La scheda Program m a vi permette di programmare il sistema selezionato per un processo kickstart. Selezionate il vostro profilo dall'elenco dei profili kickstart disponibili, l'ora entro la quale iniziare kickstart, e successivamente fate clic sul pulsante Program m a Kickstart e term ina per iniziare il processo. È possibile alterare prima le impostazioni kickstart selezionando il pulsante Configurazione avanzata. Nota Bene È necessario creare un profilo kickstart prima che lo stesso possa essere visualizzato su questa scheda. Se non avete creato alcun profilo allora consultate la Sezione , «Crea un nuovo profilo kickstart» prima di programmare kickstart per il sistema desiderato. La scheda Variabili può essere utilizzata per creare le variabili kickstart, le quali sostituiscono i valori nei file di kickstart. Per definire una variabile create una coppia valore-nome (name/value) nella casella di testo. Per esempio, se desiderate eseguire il kickstart di un sistema il quale farà parte di una rete di un dipartimento specifico (per esempio Engineering), create una variabile del profilo per impostare l'indirizzo IP e l'indirizzo del server di gateway, per una variabile utilizzata da qualsiasi sistema che utilizza quel profilo. Aggiungere la seguente riga alla casella di testo Variabili. 90

94 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network IPADDR= GATEWAY= Per utilizzare la variabile del sistema è possibile usare il nome della variabile all'interno del profilo da sostituire nel valore. Per esempio la sezione network di un file kickstart potrà somigliare alla seguente: network --bootproto=static --device=eth0 --onboot=on --ip=$ipaddr --gateway=$gateway $IPADDR sarà , e $GAT EWAY sarà Nota Bene Nei file kickstart è presente una gerarchia durante la creazione e l'utilizzo delle variabili. Le suddette variabili kickstart del sistema hanno la precedenza sulle variabili del Profilo, le quali a loro volta hanno una precedenza sulle variabili di Distribuzione. La comprensione di questa gerarchia potrà mitigare una eventuale confusione durante l'utilizzo delle variabili con kickstart. L'utilizzo delle variabili rappresenta solo una parte dell'infrastruttura di Cobbler per la creazione dei moduli di riferimento condivisibili tra sistemi e profili multipli. Per maggiori informazioni sui modelli di riferimento Kickstart e Cobbler consultate il Capitolo 11, Cobbler Informazioni del sistema Provisioning Snapshot Gli snapshot vi permettono di eseguire un rollback del profilo del pacchetto del sistema, dei file di configurazione e delle impostazioni di RHN. Gli snapshot vengono catturati ogni qualvolta viene intrapresa un'azione su di un sistema con un entitlement di Provisioning. La sottotabella Snapshot elenca tutti gli snapshot per il sistema, incluso il motivo per il quale ne è stato eseguito uno, insieme al numero dell'etichette applicate. Per ritornare su di una configurazione precedente fate clic su Motivo, per sapere il perchè è stato eseguito uno snapshot, e successivamente ricontrollate le potenziali modifiche sulle sottotabelle presenti, iniziando con Rollback. Nota Bene I roll back delle snapshot supportano la possibilità di invertire alcune modifiche del sistema, tale comportamento non è disponibile per ogni scenario. Per esempio, sarà possibile eseguire il roll back di un set di pacchetti RPM; la stessa operazione però non è supportata per livelli di aggiornamento multipli. Ogni sottotabella fornisce i cambiamenti apportati al sistema durante il rollback: appartenenze al gruppo sottoscrizioni del canale pacchetti installati sottoscrizioni del canale di configurazione file di configurazione etichette snapshot Se siete soddisfatti con la revisione, ritornate alla sottotabella Rollback e fate clic su Ritorna alla 91

95 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Snapshot. Per visualizzare nuovamente l'elenco fate clic su Ritorna all'elenco snapshot Informazioni del sistema Provisioning Etichette della Snapshot Fornisce il mezzo attraverso il quale è possibile aggiungere delle descrizioni allo snapshot più recente del vostro sistema. Ciò può essere usato per indicare eventi significativi, come ad esempio una configurazione conosciuta o un aggiornamento eseguito con successo. Per etichettare lo snapshot più recente fate clic su crea nuova etichetta del sistem a, inserite un termine descrittivo all'interno del campo Nom e etichetta, e successivamente fate clic su Etichetta Snapshot Corrente. A questo punto sarà possibile eseguire il revert utlizzando questa etichetta, cliccando direttamente il nome corrispondente nell'elenco delle Etichette snapshot. Per cancellare le etichette selezionate le caselle corrispondenti e fate clic su Rim uovi etichette confermando l'azione Dettagli del sistema Virtualizzazione Questa scheda vi permette di creare un nuovo guest virtuale su di un sistema host, o di modificare lo stato dei guest virtuali. La scheda Virtualizzazione presenta due sottotabelle, Dettagli e Kickstart. Queste tabelle saranno uguali sia per il guest che per l'host virtuale, ma la loro funzionalità può essere utile solo per gli host virtuali. Non è possibile creare un sistema guest il quale viene eseguito su di un altro sistema guest Dettagli del sistem a Virtualizzazione Dettagli Dettagli è la scheda di default. Per i sistemi host è possibile visualizzare una tabella dei guest virtuali del sistema host. Per ogni sistema guest vengono fornite le seguenti informazioni: Stato Questo campo indica se il sistema virtuale è in esecuzione, sospeso, arrestato oppure se si è arrestato inaspettatamente. Aggiornam enti Questo campo indica se l'errata applicabile al guest deve essere ancora applicato. Canale software di base Indica il canale di base al quale il guest è sottoscritto. Suggerimento Se un sistema guest non si è registrato con Satellite, queste informazioni vengono visualizzate in testo semplice all'interno della tabella. Se ricoprite un incarico di System Group Administrator assegnato per i vostri sistemi guest, è possibile che un utente sia in grado di visualizzare il messaggio Non avete i perm essi per accedere a questo sistem a all'interno della tabella. Ciò è dovuto poichè è possibile assegnare guest virtuali su di un host singolo ad un certo numero di System Group Administrator. Solo gli utenti con privilegi System Group Administrator sul sistema host sono in grado di creare guest virtuali. 92

96 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network È possibile visualizzare questa scheda solo per i sistemi registrati ad un RHN Satellite all'interno dei quali è stato abilitato il Monitoring, ed in possesso di un entitlement di Monitoring. Nel suo interno sono riportati tutti i probe di controllo del sistema. La colonna Stato mostra le icone dello stato di ogni probe. Per una descrizione dei suddetti stati consultate la Sezione 7.10, «Monitoring». Facendo clic su Descrizione Probe verrete direzionati sulla pagina Stato corrente corrispondente. La colonna Stringa stato visualizza l'ultimo messaggio ricevuto dal probe. Per aggiungere un probe al sistema selezionate il link crea nuovo probe, nell'angolo alto sulla destra della pagina completando i campi corrispondenti. Consultate la Sezione 8.5.1, «Gestione dei probes» per maggiori informazioni. Una volta aggiunto il probe desiderato sarà necessario riconfigurare la vostra infrastruttura di Monitoring in modo da poterlo riconoscere. Per informazioni consultate la Sezione , «Scout Config Push». Una volta eseguito il probe, i risultati saranno disponibili sulla pagina Stato corrente. A tal proposito consultate la Sezione , «Stato corrente». Per rimuovere un probe dal sistema selezionate il nome corrispondente, e successivamente fate clic sul link cancella probe nell'angolo in alto sulla destra. Per finire, selezionate il pulsante Cancella Probe per completare il processo Informazioni del sistema Gruppi Questa scheda, insieme alle sottotabelle corrispondenti, vi permetterà di gestire le appartenenze al gruppo del sistema Informazioni del sistema Gruppi Elenca/Abbandona Questa sottotabella elenca i gruppi ai quali appartiene il sistema permettendovi di cancellare le associazioni interessate. Solo gli Amministratori del gruppo del sistema e gli Amministratori Satellite sono in grado di rimuovere il sistema dai gruppi. Gli utenti senza un ruolo amministrativo sono in grado solo di visualizzare una pagina Ricontrolla questa appartenenza al gruppo del sistem a. Per rimuovere il sistema dai gruppi, selezionate le caselle corrispondenti dei gruppi e fate clic sul pulsante Abbandona gruppi selezionati. Fate clic sul nome del gruppo per andare sulla pagina Dettagli gruppo del sistem a corrispondente. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni gruppo di sistemi» Informazioni del sistema Gruppi Sottoscrizione Elenca i gruppi ai quali il sistema può essere sottoscritto. Solo gli Amministratori gruppo del sistema e gli Amministratori di Satellite sono in grado di aggiungere il sistema ai gruppi. Gli utenti senza un ruolo amministrativo sono in grado solo di visualizzare una pagina Ricontrolla questa appartenenza al gruppo del sistem a. Per aggiungere il sistema ai gruppi, selezionate le caselle corrispondenti dei gruppi e fate clic sul pulsante Sottoscrivi ai gruppi selezionati Dettagli del sistema Eventi Mostra le azioni passate, presenti e future sul sistema, in aggiunta qui è possibile cancellare gli eventi In attesa. Le seguenti sezioni descrivono le sottotabelle della scheda Eventi e le funzionalità disponibili Dettagli del sistema Eventi In attesa Elenca gli eventi programmati non ancora iniziati. È necessario completare un'azione prerequisita prima di eseguire una data azione. Se l'azione in questione possiede un prerequisito, nessuna casella risulterà disponibile per cancellare l'azione. Al contrario verrà visualizzata una casella situata accanto 93

97 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide all'azione prerequisita, la cancellazione della suddetta azione causerà il fallimento del processo. Le azioni possono essere concatenate in questo modo, così l'azione 'a' necessita dell'azione 'b' la quale necessita a sua volta dell'azione 'c'. L'azione 'c' sarà la prima ad essere eseguita e per questo motivo avrà una casella al suo fianco fino a quando non sarà completata con successo - se qualsiasi azione presente all'iterno di questa catena fallisce, a loro volta le restanti azioni falliranno. Per rimuovere la programmazione di un evento in attesa, selezionate l'evento e cliccate il pulsante Cancella eventi situato nella parte bassa della pagina. Le icone seguenti indicano il tipo di eventi di seguito elencati: Evento del pacchetto Evento Errata Evento preferenze Evento del sistema Dettagli del sistema Eventi Cronologia Il display di default della scheda Eventi elenca il tipo e lo stato degli eventi falliti già verificatisi oppure in procinto di fallire. Per visualizzare le informazioni di un evento, fate clic sul sommario corrispondente nell'elenco Cronologia del sistem a. Per visualizzare nuovamente la tabella, fate clic su Ritorna all'elenco della cronologia nella parte bassa della pagina Gruppi di sistemi La pagina Gruppi di sistem i permette a tutti gli utenti di Management e di Provisioning di visualizzare l'elenco Gruppi di sistem i. Solo gli Amministratori del gruppo di sistemi e l'amministratore Satellite possono eseguire i seguenti compiti: 1. Creare gruppi di sistemi. (Consultare la Sezione , «Creazione dei gruppi».) 2. Aggiungere i sistemi ai gruppi di sistemi. (Consultare la Sezione , «Aggiunta e rimozione dei sistemi in gruppi».) 3. Rimuovere i sistemi dai gruppi di sistemi. (Consultare la Sezione , «Informazioni sul sistema».) 4. Assegnare i permessi del gruppo agli utenti. (Consultare la Sezione 7.9, «Utenti».) L'elenco dei Gruppi del sistem a mostra tutti i gruppi del sistema. L'elenco Gruppi del sistem a contiene diverse colonne per ogni gruppo: Seleziona Queste caselle vi permettono di aggiungere i sistemi in gruppi al System Set Manager. Per selezionare i gruppi, selezionate le caselle appropriate e fate clic sul pulsante Aggiorna situato sotto la colonna. T utti i sistemi presenti nei gruppi selezionati vengono aggiunti al System Set Manager. È possibile usare System Set Manager per eseguire delle azioni simultanee. Se desiderate aggiungere solo i sistemi comuni in tutti i gruppi selezionateli e successivamente fate clic sul pulsante Lavora con l'intersezione. Per aggiungere tutti i sistemi presenti all'interno dei gruppi selezionateli e fate clic sul pulsante Lavora con l'unione. Ogni sistema comparirà solo una volta, senza tener conto del numero dei gruppi ai quali appartiene. Per informazioni consultare la Sezione 7.4.4, «System Set Manager». Aggiornam enti Mostra il tipo di Errata Alert applicabile al gruppo o conferma l'aggiornamento dello stesso. Facendo clic sull'icona dello stato di un gruppo verrete direzionati sulla scheda Errata della pagina Inform azioni sul gruppo del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la 94

98 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Sezione , «Informazioni gruppo di sistemi». Le icone dello stato riportano un diverso stato di attenzione: T uttii sistemi all'interno del gruppo sono aggiornati Critical Errata disponibile, aggiornamento fortemente consigliato Aggiornamenti disponibili e consigliati Nome del gruppo Il nome del gruppo come riportato durante la sua creazione. Il nome deve essere sufficientemente esplicito in modo da differenziare facilmente il nome stesso da quelli dei gruppi restanti. Facendo clic sul nome di un gruppo verrete direzionati sulla scheda Dettagli della pagina Inform azioni del gruppo di sistem i relativa. Per informazioni consultate la Sezione , «Informazioni gruppo di sistemi». Sistem i Numero totale di sistemi presenti all'interno del gruppo. Facendo clic sul numero verrete direzionati sulla scheda Sistem i, della pagina Inform azioni sul gruppo di sistem i del gruppo in questione. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni gruppo di sistemi». Utilizza in SSM Facendo clic sul pulsante Usa gruppo in questa colonna, verrà caricato il gruppo dalla fila in questione, e verrà lanciato immediatamente il System Set Manager. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager» Creazione dei gruppi Per poter aggiungere un nuovo gruppo, fate clic sul pulsante crea nuovo gruppo nell'angolo in alto sulla destra. Digitate un nome ed una descrizione, facendo clic successivamente su Crea gruppo. Assicuratevi di utilizzare un nome in grado d'indificare in modo chiaro questo gruppo. Il nuovo gruppo apparirà nell'elenco dei Gruppi del sistem a Aggiunta e rimozione dei sistemi in gruppi I sistemi possono essere aggiunti e rimossi dai gruppi del sistema solo in due posizioni: nella tabella Sistem i T arget della pagina Inform azioni sul gruppo del sistem a, e sulla tabella Gruppi della pagina Inform azioni del sistem a. Il processo è in entrambi i casi molto simile. Selezionare i sistemi da aggiungere e rimuovere, e fare clic sul pulsante Aggiungi sistem i o Rim uovi sistem i Informazioni gruppo di sistemi Nella parte superiore di ogni pagina Inform azioni gruppo di sistem i sono presenti due link: lavora con il gruppo e cancella gruppo. Facendo clic su cancella gruppo verranno cancellati solo i gruppi in questione, tale funzione deve essere utilizzata con cautela. Facendo clic su Lavora con il gruppo essa funzionerà in modo simile al pulsante Usa gruppo, dall'elenco Gruppi di sistem i, e cioè verranno caricati i sistemi del gruppo e verrà lanciato immediatamente il System Set Manager. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.4.4, «System Set Manager». La pagina Inform azioni gruppo di sistem i viene suddivisa nelle seguenti schede: Informazioni gruppo di sistemi Dettagli Fornisce il nome del gruppo e la sua descrizione. Per modificare questa informazione, fate clic su Modifica proprietà del gruppo, eseguite le vostre modifiche nei campi appropriati, e fate clic sul pulsante Modifica dettagli. 95

99 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Informazioni gruppo di sistemi Sistemi Elenca i sistemi membri del gruppo. Facendo clic sui link presenti all'interno della scheda verrete direzionati sulle schede corrispondenti nella pagina Inform azioni del sistem a associate al sistema stesso. Per rimuovere i sistemi dal gruppo, selezionate le caselle appropriate e fate clic sul pulsante Rim uovi dal gruppo nella parte bassa della pagina. Ricordate che facendo clic sul suddetto pulsante i sistemi presenti in RHN non verranno cancellati. T ale operazione potrà essere eseguita attraverso le pagine System Set Manager o Inform azioni del sistem a. Consultate rispettivamente la Sezione 7.4.4, «System Set Manager sistema».» o Sezione , «Informazioni sul Informazioni gruppo di sistemi Sistemi di destinazione Sistem i T arget Elenca tutti i sistemi presenti nella vostra organizzazione. Questa tabella vi permette di aggiungere i sistemi ad un gruppo di sistemi specifico. Selezionate i sistemi utilizzando solo le caselle situate nella parte sinistra, e fate clic sul pulsante Aggiungi sistem i nell'angolo in basso a destra della pagina Informazioni gruppo di sistemi Errata Elenco di Errata rilevanti per i sistemi presenti nel gruppo. Facendo clic sull'advisory verrete direzionati sulla scheda Dettagli della pagina Inform azioni sull'errata. (Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni Errata».) Facendo clic sul numero dei sistemi interessati verranno elencati tutti i sistemi compresi dall'errata. Per poter aggiornare gli Errata Update in questo elenco, selezionate i sistemi e fate clic sul pulsante Applica Errata Informazioni gruppo di sistemi Ammin Elenca tutti gli utenti dell'organizzazione in grado di gestire i gruppi di sistemi. Gli Amministratori Satellite vengono identificati in modo chiaro. Gli Amministratori del gruppo di sistemi vengono contrassegnati con un asterisco (*). Per poter modificare gli utenti del gruppo, selezionate le caselle appropriate e fate clic sul pulsante Aggiorna Informazioni gruppo di sistemi Probe Elenca tutti i probe assegnati ai sistemi nel gruppo di sistemi. Lo Stato mostra lo stato di un probe. Selezionate il singolo Sistem a per informazioni sul probe e per eseguire le modifiche alla configurazione relativa. Fate clic su Probe per generare un riporto personalizzabile sul monitoring System Set Manager Numerose azioni eseguite per i sistemi individuali attraverso la pagina Informazioni del sistema, possono essere eseguite per sistemi multipli tramite il System Set Manager, incluso: 96 Applicazione degli aggiornamenti Errata Aggiornamenti dei pacchetti alle versioni più recenti disponibili Aggiunta/rimozione dei sistemi per/dai gruppi del sistema Sottoscrizione/annullamento sottoscrizione dei sistemi per/dai canali Aggiornamento profili del sistema Modifica preferenze del sistema, come ad esempio download programmato e installazione dei pacchetti Esegue contemporaneamente un processo kickstart su diversi sistemi abilitati al Provisioning Imposta la sottoscrizione e la posizione dei canali di configurazione per i sistemi abilitati al

100 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Provisioning Inserisce una etichetta alle snapshot più recenti dei sistemi abilitati al Provisioning selezionati Riporta i sistemi abilitati al Provisioning sulle snapshot precedenti Esegue i comandi remoti sui sistemi abilitati al Provisioning Prima di eseguire le azioni desiderate su sistemi multipli, è necessario selezionare i sistemi che desiderate modificare. Per fare questo fate clic sul link Elenco dei sistem i, selezionate le caselle desiderate, e fate clic sul pulsante Aggiorna elenco. È possibile accedere al System Set Manager in tre modi: 1. Fate clic sul link System Set Manager nell'area di navigazione di sinistra. 2. Fate clic sul pulsante Usa Gruppo nell'elenco Gruppi del sistem a. 3. Controllate il link Lavora con il gruppo sulla pagina Inform azioni gruppo del sistem a System Set Manager Panoramica Descrizioni di varie opzioni a voi disponibili nelle tabelle restanti System Set Manager Sistemi Elenco di sistemi selezionati. Per rimuovere i sistemi da questo insieme, selezionateli e fate clic sul pulsante Rim uovi System Set Manager Errata Elenco di aggiornamenti Errata applicabili all'insieme di sistemi correnti. Selezionate il numero presente all'interno della colonna dei sistemi per visualizzare i sistemi presenti sul System Set Manager, ai quali verranno applicati gli Errata. Per applicare gli aggiornamenti, selezionare l'errata e fate clic sul pulsante Applica Errata System Set Manager Pacchetti Opzioni per la modifica dei pacchetti presenti sul sistema all'interno delle seguenti sottotabelle (Fate clic sul numero presente all'interno della colonna dei sistemi, per poter visualizzare i sistemi presenti nel System Set Manager ai quali viene applicato un dato pacchetto): Durante la selezione dei pacchetti da installare, aggiornare o rimuovere, gli utenti che utilizzano il Provisioning hanno l'opzione di eseguire automaticamente un comando remoto, prima o dopo l'installazione del pacchetto. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema Dettagli Comando remoto» System Set Manager Pacchetti Aggiornamento Un elenco di tutti i pacchetti installati su sistemi selezionati in grado di essere aggiornati. Per permettere l'aggiornamento del pacchetto, i sistemi devono essere registrati su di un canale, il quale a sua volta fornisce il pacchetto al sistema in questione. Sono presenti versioni multiple del pacchetto, è da notare che solo l'ultimissima versione disponibile ad ogni sistema verrà aggiornata. Selezionate i pacchetti da aggiornare, e successivamente fate clic sul pulsante Aggiorna pacchetti System Set Manager Pacchetti Installazione Elenco dei canali dai quali è possibile riprendere i pacchetti. L'elenco è composto da tutti i canali sui quali 97

101 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide i sistemi risultano essere registrati; un pacchetto verrà installato su di un sistema, solo se il sistema risulta essere registrato sul canale di provenienza del pacchetto stesso. Fate clic sul nome del canale e selezionate i pacchetti presenti nell'elenco. Successivamente fate clic sul pulsante Installa pacchetti System Set Manager Pacchetti Rimozione Elenco di tutti i pacchetti installati sui sistemi selezionati che desiderate rimuovere. Verranno visualizzate versioni multiple se all'interno dei sistemi nel System Set Manager è presente più di una versione. Selezionate i pacchetti da cancellare, e successivamente fate clic su Rim uovi pacchetti System Set Manager Verifica Un elenco di pacchetti installati con contenuto, file checksum, ed altre informazioni verificabili. Durante il check in successivo, la verifica emette il comando rpm --verify per il pacchetto specificato. Se sono presenti alcune differenze le stesse verranno visualizzate all'interno della pagina Informazioni del sistema relativa al sistema in questione. Selezionate la casella situata accanto a tutti i pacchetti da verificare, e successivamente fate clic sul pulsante Verifica pacchetti. Nella pagina successiva, selezionate Program m a azioni ASAP, oppure scegliete una data ed un orario per la verifica e successivamente fate clic su Programma verifiche System Set Manager Patch Tool per la gestione delle patch per i client di Solaris. Le patch possono essere installate o rimosse tramite l'utilizzo delle sottotabelle System Set Manager Patch Cluster Tool per la gestione dei patch cluster per i client di Solaris. Le patch possono essere installate o rimosse tramite l'uso delle schede System Set Manager Gruppi T ool per la creazione dei gruppi e per la gestione dell'appartenenza del gruppo. Queste funzioni sono accessibili solo agli Amministratori Satellite ed ai System Group Administrator. Per poter aggiungere un nuovo gruppo, fate clic su crea nuovo gruppo in alto sulla destra. All'interno della pagina seguente digitate il nome del gruppo e la descrizione utilizzando il pulsante Crea gruppo. Per aggiungere o rimuovere i sistemi selezionati all'interno dei gruppi del sistema, variate i pulsanti radio appropriati e fate clic sul pulsante Altera Appartenenza System Set Manager Canali Opzioni per la gestione delle associazioni del canale attraverso le seguenti sottotabelle: System Set Manager Canali Sottoscrizioni canale Per eseguire una registrazione oppure per interrompere qualsiasi sottoscrizione di un sistema selezionato presente in qualsiasi canale, selezionate i pulsanti radio appropriati e fate clic su Modifica sottoscrizioni. Ricordate, le registrazioni ai canali utilizza gli entitlement dei canali stessi per ogni sistema presente nel gruppo selezionato. Se non sono disponibili un numero sufficiente di entitlement, non tutti i sistemi saranno registrati. I sistemi dovranno registrarsi ad un canale di base, prima di registrarsi su di un canale figlio. 98

102 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network System Set Manager Configurazione In modo simile alle opzioni della scheda Inform azioni del sistem a Canali Configurazione, le schede possono essere utilizzate per registrare i sistemi selezionati sui canali di configurazione, implementando e confrontando i file di configurazione sui sistemi. I canali vengono creati nell'interfaccia Gestione canali di configurazione, all'interno della categoria Canali. Per informazioni sulla creazione dei canali consultate la Sezione 7.7.2, «Panoramica». Per gestire la configurazione di un sistema è necessario installare gli ultimissimi pacchetti rhncfg*. Per informazioni su come abilitare e disabilitare le azioni programmate per un sistema, consultate la Sezione 7.7.1, «Preparazione dei sistemi alla gestione della configurazione» System Set Manager Configurazione Implementa File Utilizzate questa sottotabella per distribuire i file di configurazione dalla vostra repository centrale presenti su RHN, sui sistemi selezionati. La tabella elenca i file di configurazione associati con qualsiasi sistema selezionato. Selezionando il proprio conteggio del sistema, verranno visualizzati i sistemi precedentemente registrati sui file. Per registrare i sistemi selezionati sui file di configurazione disponibili, selezionate le caselle corrispondenti ad ogni file desiderato. Una volta terminato, fate clic su Im piega configurazione e programmate l'azione da intraprendere. Da notare che i file utilizzati, sono quelli che possiedono l'ultimissima versione al momento della programmazione, e non tengono in considerazione delle versioni che possono apparire prima che l'azione venga eseguita System Set Manager Configurazione Confronta File Utilizzate questa scheda per convalidare i file di configurazione presenti sui sistemi selezionati rispetto alle copie presenti nel vostro repositorio centrale su RHN. La scheda elenca i file di configurazione associati con qualsiasi sistema selezionato. Selezionando il proprio conteggio del sistema verranno visualizzati i sistemi precedentemente registrati sul file. Per confrontare i file di configurazione impiegati sui sistemi con quelli presenti in RHN, selezionate la casella di ogni file da convalidare. Successivamente fate clic su Analizza differenze e programmate l'azione. Da notare che i file confrontati presenteranno, al momento della programmazione, l'ultimissima versione e non verranno considerate successive versioni prima che l'azione in questione venga eseguita. Successivamente andate alla ricerca dei risultati presenti all'interno della categoria Program m a, oppure all'interno d ella tabella Inform azioni del sistem a Eventi System Set Manager Configurazione Sottoscrivi ai canali Registra i sistemi sui canali di configurazione a seconda dell'ordine delle preferenze. Questa tabella è disponibile solo per gli Amministratori di Satellite e Configuration Administrator. Inserire un numero all'interno della colonna Posizione, per eseguire la registrazione al canale. In questo modo verrà stabilito l'ordine attraverso il quale i canali vengono utilizzati, iniziando dal numero 1. I canali che non presenteranno dei valori numerici, non verranno associati ai sistemi selezionati. Il vostro canale di configurazione locale annullerà sempre tutti gli altri canali. Una volta stabilito l'ordine dei canali di configurazione, è necessario decidere come gli stessi verranno implementati sui sistemi selezionati. I tre pulsanti situati sotto i canali riflettono le vostre opzioni. Selezionando Sottoscrivi con la priorità più alta, tutti i canali presenti verranno posizionati prima di qualsiasi altro canale sul quale i sistemi selezionati sono attualmente registrati. Selezionando Sottoscrivi con priorità più bassa, tutti i canali interessati verranno posizionati dopo i canali sui quali i sistemi selezionati risultano essere registrati. Facendo clic su Sostituisci sottoscrizioni esistenti, verrà rimossa qualsiasi associazione esistente, eseguendo in modo corretto, un avvio con i canali presenti in 99

103 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide questa tabella, lasciando ogni sistema con gli stessi canali di configurazione e con lo stesso ordine. Nei primi due casi, se uno o più canali di configurazione presenti nella graduatoria risultano essere presenti nell'elenco dei canali di configurazione esistenti del sistema, i canali duplicati verranno rimossi e aggiunti nuovamente in accordo alla nuova posizione, riordinando così effettivamente i canali esistenti del sistema. Quando esiste tale conflitto, verrà visualizzata una pagina di conferma in modo da assicurare che l'azione da eseguire, risulti essere un'azione desiderata. Una volta apportato il cambiamento, verrà visualizzato un messaggio nella parte superiore della pagina, che indica l'avvenuto aggiornamento System Set Manager Configurazione Rimuovi sottoscrizione dai canali Gli amministratori possono rimuovere la sottoscrizione dai canali di configurazione selezionando la casella corrispondente al nome del canale, e successivamente Rim uovi sottoscrizione dei sistem i System Set Manager Configurazione Abilitazione configurazione Gli amministratori possono abilitare la gestione del canale di configurazione selezionando la casella corrispondente al nome del canale, e successivamente Abilita RHN Configuration Managem ent. È possibile programmare il suddetto processo selezionando Program m a installazione pacchetto non prim a del, ed utilizzando i menu a tendina per configurare la data e l'ora, e successivamente Abilita RHN Configuration Managem ent System Set Manager Provisioning Opzioni per il provisioning dei sistemi attraverso le seguenti sottotabelle: System Set Manager Provisioning Kickstart Utilizzate questa sottotabella per installare nuovamente Red Hat Enterprise Linux sui sistemi selezionati abilitati al Provisioning. Per programmare kickstart su questi sistemi, selezionate una distribuzione, identificatene il tipo (indirizzo IP o manuale), e selezionate Continua. Successivamente selezionate le opzioni desiderate presenti nella schermata successiva. Se uno dei sistemi si collega al RHN tramite un RHN Proxy Server, selezionate il pulsante Conserva la configurazione esistente, oppure Utilizza RHN Proxy. Se desiderate eseguire kickstart attraverso un RHN Proxy Server, scegliete il proxy desiderato utilizzando l'elenco disponibile di fianco al pulsante Utilizza RHN Proxy. T utti i sistemi selezionati, eseguiranno kickstart attraverso il proxy da voi scelto. Fate clic sul pulsante Program m a Kickstart per confermare la vostra scelta. Una volta programmato in modo corretto kickstart per i sistemi selezionati, la web interface vi presenterà la pagina System Set Manager System Set Manager Provisioning Etichetta sistemi Usare questa scheda per aggiungere delle descrizioni utili alle snapshot più recenti dei sistemi selezionati. Per inserire una etichetta alle snapshot più recenti del sistema, inserite un termine descrittivo nel campo Etichetta del nom e, selezionando successivamente il pulsante Etichetta delle Snapshot correnti System Set Manager Provisioning Rollback Utilizzate questa sottotabella per eseguire un rollback dei sistemi selezionati abilitati al Provisioning, sulle snapshot precedentemente segnate con una tag. Fate clic sul nome della tag, selezionate i sistemi da invertire e fate clic su Rollback dei sistem i. 100

104 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network System Set Manager Provisioning Comando remoto Utilizza questa tabella per digitare i comandi remoti sui sistemi selezionati aventi diritto al Provisioning. È necessario aver creato un file run sui sistemi client, per far sì che questa funzione venga abilitata. Consultate per maggiori informazioni, la descrizione della sottotabella Configurazione della tabella Canali. Potrete altresì identificare un utente specifico, un gruppo ed un periodo di timeout, insieme allo stesso script di questa pagina. Selezionate una data ed un orario per iniziare ad eseguire il comando, e successivamente fate clic su Program m a il com ando rem oto System Set Manager Misc Misc Aggiornamento dei Profili del sistema e delle preferenze per il set di sistemi attraverso i seguenti link: System Set Manager Misc Aggiornamenti profilo del sistema Facendo clic su Aggiorna profilo hardware, e successivamente sul pulsante Conferm a Ricarica, verrà programmato un aggiornamento del profilo hardware. Facendo clic su Aggiorna profilo del pacchetto, e successivamente sul pulsante Conferm a Ricarica, verrà programmato un aggiornamento del profilo del pacchetto System Set Manager Misc Informazioni del sistema personalizzate Selezionando Im posta un valore personalalizzato per i sistem i selezionati seguito dal nome di una chiave, sarete in grado di fornire dei valori per tutti i sistemi selezionati. Inserite le informazioni e fate clic sul pulsante Im posta valori. Selezionando Rim uovi un valore personalizzato dai sistem i selezionati seguito dal nome di una chiave, sarete in grado di rimuovere i valori per tutti i sistemi selezionati. Fate clic sul pulsante Rim uovi valori per finalizzare la rimozione System Set Manager Misc Riavvia sistemi Selezionate i sistemi appropriati e fate clic sul link Riavvia i sistem i, i sistemi in questione verranno impostati in modo da eseguire un riavvio. Per cancellare immediatamente questa azione, fate clic sul link elenco dei sistem i che apparirà all'interno del messaggio di conferma nella parte superiore della pagina, selezionate i sistemi e fate clic su Annulla azione System Set Manager Misc Blocca sistemi Selezionate i sistemi appropriati e successivamente fate clic sul link Blocca sistem i, in modo da evitare qualsiasi azione attraverso RHN in grado di influenzare i sistemi. T ale procedura può essere invertita facendo clic sul link Sblocca sistem i System Set Manager Misc Cancella sistemi Facendo clic su Cancella i profili del sistem a, e successivamente su Conferm a cancellazione, cancellerete in modo permanente i profili selezionati System Set Manager Misc Aggiungi o Rimuovi entitlement aggiuntivi Selezionate, tramite i pulsanti di selezione, se Aggiungere, Rim uovere, o non eseguire alcnua modifica,nessuna Modifica all'interno degli entitlement dei sistemi selezionati. Fate clic sul pulsante Modifica Entitlem ent per confermare la vostra scelta. 101

105 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide System Set Manager Misc Preferenze del sistema Selezionando i pulsanti Si e No, e successivamente facendo clic su Modifica preferenze, modificherete le vostre preferenze di notifica per i sistemi selezionati. Le preferenze in questione possono essere applicate sui sistemi in modo individuale attraverso la scheda Proprietà della pagina Inform azioni del sistem a. Per informazioni consultate la Sezione , «Dettagli del sistema Dettagli Proprietà». Ricevi notifiche di Aggiornam ento/errata Questa impostazione è in grado di mantenervi sempre aggiornati su tutte le advisory riguardanti i vostri sistemi. Ogni qualvolta viene reso disponibile un aggiornamento per il vostro sistema, il quale risulta essere sotto la vostra supervisione, verrà inviata una di notifica. Includi il sistem a nel som m ario giornaliero T ale impostazione include i sistemi selezionati all'interno di sommari giornalieri di eventi riguardanti i sistemi stessi. (Per default, tutti i sistemi Management e Provisioning vengono inclusi all'interno del sommario.) Questi eventi sono azioni in grado di interessare i pacchetti, un esempio possono essere gli Errata Update programmati, i riavvii del sistema o l'impossibilità di eseguire il check in. Oltre ad includere i sistemi, qui è necessario scegliere di ricevere le notifiche nella pagina Preferenze della categoria Il tuo RHN. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.3.2, «Preferenze». Da notare che RHN invierà questi sommari solo per verificare gli indirizzi . Applicazione autom atica di Errata rilevanti Questa impostazione vi permette di ottenere in modo automatico, tutti gli aggiornamenti Errata che riguardano il sistema selezionato. Ciò significa che tutti i pacchetti associati con l'errata, verranno aggiornati senza l'intervento dell'utente. È importante ricordare agli utenti che Red Hat non consiglia l'utilizzo dell'aggiornamento automatico con i sistemi di produzione, poichè i conflitti che si possono creare tra i pacchetti e gli ambienti possono causare errori all'interno del sistema Ricerca avanzata La pagina Ricerca sistem a vi permette di eseguire una ricerca attraverso i vostri sistemi in base a criteri specifici. I suddetti criteri includono informazioni personalizzate del sistema, dettagli del sistema, hardware, dispositivi, interfaccia, networking, pacchetti e posizioni. Le ricerche possono essere raffinate utilizzando il menu a tendina Cam pi da cercare, il quale è impostato su Nome/Descrizione per impostazione predefinita. Il seguente elenco contiene le informazioni del menu a tendina Cam pi da ricercare. DMI Info Il Desktop Management Interface (DMI) è lo standard per la gestione dei componenti sul sistema. È possibile eseguire una ricerca dei sistemi RHN Satellite utilizzando i seguenti metodi DMI: Sistema Numeri o nomi del prodotto, Nomi dei produttori, Numeri seriali, ed altre informazioni che possono essere unici per un sistema BIOS Informazioni del supporto BIOS come ad esempio la versione ed il nome del rivenditore BIOS, supporto hardware abilitato nel BIOS, e molto altro Asset Tag Un identificatore unico assegnato da un dipartimento IT (o rivenditore) ad un sistema per migliorarne il monitoraggio, gestione ed inventario Posizione La posizione fisica di un sistema, incluso: Indirizzo L'indirizzo del sistema o set di sistemi Compilazione La compilazione o sito in un indirizzo Stanza La stanza del sistema o del server all'interno di una compilazione Rack La posizione designata all'interno di una stanza del server dov'è situato un sistema. 102

106 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Dettagli Gli identificatori unici assegnati ad un sistema dagli amministratori del sistema ed in particolare dai Satellite Administrator, incluso: Nome/Descrizione Il nome assegnato ad un sistema dal Satellite Administrator previa aggiunta al server RHN Satellite. ID Un identificatore unico ad un sistema o set di sistemi. Informazioni personalizzate Informazioni relative al sistema uniche al sistema stesso. Etichetta della Snapshot Il nome assegnato ad una nuova o precedente snapshot del sistema Kernel in esecuzione Il kernel in esecuzione corrente su di un sistema registrato ad un Satellite Hardware È possibile eseguire una ricerca dei sistemi tramite componenti particolari presenti nel sistema, incluso: Modello CPU Il nome del modello dalla CPU (come ad esempio Pentium o Athlon) CPU MHz Minore di Esegue una ricerca dei sistemi con un processore con velocità minore di quella designata dall'utente in Megahertz. CPU MHz Maggiore di Esegue una ricerca dei sistemi con un processore con velocità maggiore di quella designata dall'utente in Megahertz. Numero di CPU Minore di Esegue una ricerca dei sistemi con un numero di processori minore di quella indicata dall'utente. Numero di CPU Maggiore di Esegue una ricerca dei sistemi con un numero di processori maggiore di quella indicata dall'utente. RAM Minore di Esegue una ricerca dei sistemi con una memoria minore di quella indicata dall'utente. RAM Maggiore di Esegue una ricerca dei sistemi con una memoria maggiore di quella indicata dall'utente. Pacchetti La ricerca dei sistemi può essere eseguita in base ai pacchetti installati (e non ancora installati) presenti sul sistema. Pacchetti installati Filtra i sistemi in base a particolari pacchetti installati Pacchetti necessari Filtra i sistemi in base a pacchetti particolari da installare Attività È possibile eseguire una ricerca dei sistemi in base alla quantità di tempo trascorsa dal primo o dall'ultimo check-in con RHN Satellite Giorni dall'ultimo check-in La quantità di tempo (in giorni) trascorsa dall'ultimo check-in dei sistemi sul RHN Satellite. Giorni dal primo check-in La quantità di tempo (in giorni) trascorsa dal primo check-in dei sistemi sul RHN Satellite. Inform azioni della rete È possibile eseguire una ricerca dei sistemi in base alle informazioni specifiche di networking come ad esempio l'indirizzo IP. Hostname Il nome associato con un sistema registrato su RHN Satellite Indirizzo IP L'indirizzo di rete del sistema registrato con RHN Satellite Dispositivi Hardware È possibile eseguire una ricerca dei sistemi in base alle informazioni hardware specifiche come ad esempio i nomi del driver e del dispositivo o tramite gli ID del rivenditore. Descrizione Informazioni sommario del dispositivo, nome/numero del modello o marca (ad esempio Intel 82801HBM/HEM) Driver Il driver del kernel o nome del modulo (come ad esempio tulip.o o iwl3945) ID del dispositivo Il numero esadecimale corrispondente per il dispositivo installato nel sistema. ID del rivenditore Il numero esadecimale corrispondente al rivenditore del dispositivo installato nel sistema. 103

107 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Le selezioni delle attività (per esempio i Giorni trascorsi dopo l'ultim o checkin), possono essere particolarmente utili per la ricerca e la rimozione dei Profili scaduti. Inserite la parola chiave, selezionate i criteri di ricerca, utilizzate i pulsanti selezione per identificare se desiderate interrogare tutti i sistemi, o solo quelli caricati nel System Set Manager, successivamente fate clic su Cerca. Potete anche selezionare la casella Inverti risultato, per elencare quei sistemi che non corrispondono ai criteri selezionati. I risultati verranno visualizzati nella parte inferiore della pagina. Per informazioni sull'uso dell'elenco dei sistemi consultate la Sezione 7.4.2, «Sistemi» Chiavi di attivazione Gli utenti di RHN Management e Provisioning con un ruolo di Activation Key Administrator (incluso gli Amministratori Satellite), possono generare le chiavi di attivazione attraverso il sito web di RHN. Queste chiavi possono essere usate per registrare un sistema Red Hat Enterprise Linux, predisporre un sistema al livello di servizio di RHN, e registrarlo a canali specifici e a gruppi del sistema attraverso la utilità della linea di comando rhnreg_ks. Per informazioni consultate la Sezione 4.5, «Registrazione tramite le chiavi di attivazione». Nota Bene Le chiavi di attivazione specifiche del sistema create attraverso la sottotabella Riattivazione della pagina Inform azioni del sistem a, non vengono visualizzate in questo elenco, poichè esse non possono essere riutilizzate attraverso i sistemi Gestione delle chiavi di attivazione Per generare una chiave di attivazione: 1. Selezionate Sistem i => Chiavi di attivazione dalla barra di navigazione superiore e di sinistra. 2. Fate clic sul link crea nuova chiave nell'angolo in alto a destra. Avvertenza In aggiunta ai campi sotto riportati, gli utenti di RHN Satellite sono in grado di popolare il campo Chiave. Questa stringa di caratteri definita dall'utente può essere emessa con rhnreg_ks per registrare i sistemi client con Satellite. Non inserite virgole all'interno della chiave. T utti gli altri caratteri vengono accettati. Le virgole possono creare problemi poichè esse vengono usate come caratteri separatori quando vengono incluse contemporaneamente due o più chiavi di attivazione. Per informazioni consultate Sezione , «Uso contemporaneo di chiavi multiple di attivazione». 3. Fornite le seguenti informazioni: Descrizione Descrizione definita dall'utente per identificare la chiave di attivazione generata. Lim iti Utilizzo Il numero massimo di sistemi sottoscritti che possono essere registrati contemporaneamente sulla chiave di attivazione. Per un uso illimitato lasciare in bianco questo campo. Cancelando un profilo del sistema ridurrete il conteggio di una unità, mentre registrando un profilo con la chiave, aumenterete il suddetto conteggio di una unità. 104

108 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Canale di base Il canale primario per la chiave. Se non è stata eseguita alcuna selezione, è possibile eseguire una selezione da tutti i canali figli, anche se i sistemi possono essere registrati solo su canali applicabili. Entitlem ent aggiuntivi Rappresentano gli entitlement supplementari per la chiave, ed includono il Monitoring, Provisioning, Virtualization, e Virtualization Platform. T utti i sistemi verranno registrati su questo livello insieme alla chiave. Default Universale Luogo nel quale la chiave può essere considerata come chiave di attivazione primaria per la vostra organizzazione. Fate clic su Crea chiave. Figura 7.6. Chiavi di attivazione Dopo aver creato la chiave unica, la stessa apparirà nell'elenco delle chiavi di attivazione insieme al numero di volte che la chiave è stata utilizzata. Da notare che solo gli Activation Key Administrator sono in grado di visualizzare tale elenco. A questo punto, potete associare i canali figlio ed i gruppi con la chiave, in modo tale che i sistemi registrati con essa, verranno automaticamente registrati ai canali figli ed ai gruppi. Per modificare le informazioni di una chiave, come ad esempio i canali oppure i gruppi, fate clic sulla descrizione relativa presente all'interno dell'elenco, eseguite la vostra modifica all'interno della tabella appropriata, e fate clic sul pulsante Aggiorna chiave. Per dissociare i canali ed i gruppi da una chiave, deselezionateli dai rispettivi menu facendo clic su Ctrl in corrispondenza dei nomi in questione. Per rimuovere interamente una chiave selezionate cancella chiave nell'angolo in alto a destra della pagina modifica. Durante la registrazione, un sistema può essere impostato per essere sottoscritto ad un canale di base con una chiave di attivazione. Tuttavia se la chiave di attivazione specifica un canale di base non compatibile con il sistema operativo dei sistemi, la registrazione fallirà. Per esempio, un Red Hat Enterprise Linux AS v.4 per un sistema x86, non potrà eseguire una registrazione con una Chiave di Attivazione che specifica un Red Hat Enterprise Linux ES v.4 per un canale di base x86. Un sistema 105

109 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide potrà sempre eseguire la registrazione ad un canale di base personalizzato. Se non desiderate utilizzare una chiave per attivare il sistema, potete disabilitarla deselezionando la casella corrispondente, presente sotto la colonna Abilitata nell'elenco delle chiavi. La chiave a sua volta può essere riabilitata selezionando nuovamente la casella. Dopo aver eseguito i cambiamenti, fate clic su Aggiorna chiavi nell'angolo destro nella parte inferiore della pagina Uso contemporaneo di chiavi multiple di attivazione È importante che gli utenti di Provisioning siano in grado di notare che le chiavi di attivazione multiple, possono essere incluse sulla linea di comando oppure in un profilo kickstart. Ciò vi permetterà di aggregare i vari aspetti delle diverse chiavi, senza la necessità di ricreare una nuova chiave specifica al sistema desiderato, semplificando così il processo di registrazione e di kickstart, rallentando la crescita del vostro elenco di chiavi. Senza questa abilità di stacking, la vostra organizzazione avrà bisogno di almeno sei chiavi di attivazione per poter gestire quattro gruppi server e per registrare un server a due gruppi. T enendo presente le due versioni del sistema operativo, Red Hat Enterprise Linux 4 e 5, è necessario possedere un numero doppio di chiavi di attivazione. A tale scopo una organizzazione più grande avrà bisogno di almeno di una dozzina di chiavi. Fate attenzione prima di registrare chiavi di attivazioni multiple, poichè la presenza di conflitti tra alcuni valori causano il fallimento della registrazione. I conflitti presenti nei seguenti valori, non comporteranno alcun errore, in tal senso verrà applicata una combinazione di valori: pacchetti software, canali figlio software, e canali di configurazione. Se siete in presenza di un conflitto tra le rimanenti proprietà, esso verrà risolto nel seguente modo: canali software di base errore nella registrazione entitlement errore nella registrazione impossibile configurare la flag configurazione della gestione impostata Non utilizzate le chiavi di attivazione specifiche del sistema, insieme ad altre chiavi di attivazione; in questo evento la registrazione fallirà. Ora serete pronti ad usare contemporaneamente chievi multiple di attivazione. T ale procedura verrà eseguita utilizzando una virgola con rhnreg_ks oppure in un profilo kickstart all'interno di Post della pagina Inform azioni Kickstart. Per informazioni consultare rispettivamente la Sezione 4.5, «Registrazione tramite le chiavi di attivazione» e Sezione , «Crea un nuovo profilo kickstart» Profili archiviati Gli utenti di Provisioning di RHN sono in grado di creare dei profili del pacchetto attraverso la sottotabella Profili della tabella principalepacchetti, all'interno della pagina Inform azioni del sistem a. I profili in questione vengono visualizzati sulla pagina Profili conservati, dove gli stessi possono essere modificati oppure cancellati. Per modificare un profilo, fate clic sul nome desiderato presente nell'elenco, modificate il nome e la descrizione, e fate clic su Aggiorna profilo. Per visualizzare il software associato al profilo, fate clic sulla sottotabella Pacchetti. Per rimuovere interamente il profilo, fate clic su cancella il profilo conservato, nell'angolo in alto a destra della pagina Informazioni del sistema personalizzate Gli utenti del Provisioning di RHN possono includere delle informazioni riguardanti i sistemi, completamente personalizzabili. Diversamente dalle note, le informazioni qui presenti risultano essere 106

110 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network più formali e possono essere utilizzate all'interno di ricerche. Per esempio, potreste decidere di identificare un asset tag per ogni sistema. Per fare questo è necessario creare una chiave asset all'interno della pagina Inform azioni personalizzate del sistem a. Fate clic su crea nuova chiave nell'angolo alto a destra della pagina. Inserite una etichetta descrittiva insieme ad una descrizione, come ad esempio Asset e Posizione esatta di ogni sistem a, facendo successivamente clic su Crea chiave. Di seguito la chiave comparirà all'interno dell'elenco chiavi informazioni personalizzate. Una volta creata la chiave potrete assegnare un valore attraverso la scheda Inform azioni personalizzate presente nella pagina Inform azioni del sistem a. Consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema Dettagli Informazioni personalizzate maggiori informazioni.» per rhn-custom-info In aggiunta all'interfaccia web di Satellite per la creazione e l'elenco di informazioni delle chiavi personalizzate, è disponibile per gli amministratori che non hanno un accesso all'interfaccia web un tool della linea di comando chiamato rhn-custom-info il quale esegue le stesse azioni del prompt della shell. Di seguito viene riportato come utilizzare rhn-custom-info: rhn-custom-info options key1 value1 Per esempio: rhn-custom-info --username=admin --password=f00b4rb4z --serverurl=satellite.example.com --list-values Il comando elenca le chiavi personalizzate ed i rispettivi valori per il server di Satellite satellite.example.com Per maggiori informazioni consultare il file d'aiuto digitando rhn-custom-info -h Kickstart I file di configurazione kickstart permettono agli amministratori di creare un ambiente in grado di automatizzare le installazioni del sistema le quali richiedono un periodo di tempo molto esteso, come ad esempio workstation e server multipli. I file kickstart possono essere creati, modificati e gestiti all'interno dell'interfaccia di RHN Satellite e personalizzati dall'interfaccia basata sul web di RHN Satellite. RHN Satellite contiene anche il server per l'installazione Cobbler, il quale permette agli amministratori di eseguire processi d'installazione senza supervisione utilizzando un server Pre-Execution Environment (PXE), permette l'installazione e configurazione di sistemi guest para-virtualizzati e completamente virtualizzati, e la reinstallazione di sistemi in esecuzione. Per maggiori informazioni su come configurare Cobbler ed il programma di assistenza relativo, Koan, consultare il Capitolo 11, Cobbler. Per soddisfare i requisiti di provisioning degli utenti, RHN Satellite rende disponibile una interfaccia per lo sviluppo dei profili kickstart utilizzabili per l'installazione di Red Hat Enterprise Linux o di altri sistemi operativi, su sistemi nuovi o precedentemente registrati. Ciò abiliterà una installazione automatica dei sistemi seguendo specifiche particolari. 107

111 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Importante Se i vostri sistemi sono collegati ai server di RHN Hosted, allora sarà necessario un albero d'installazione esterno per ogni distribuzione sulla quale eseguire kickstart. Il suddetto albero può essere posizionato in qualsiasi posto accessibile dal sistema target tramite HT T P. Se i sistemi sono collegati tramite RHN Proxy Server, allora è possibile posizionare l'albero di installazione in /var/www/htm l/pub/ sul Proxy. I RHN Satellite sono già in possesso di un albero per ogni distribuzione Red Hat, e per questo motivo non necessitano di alberi separati. Anche se un sistema esegue un collegamento tramite RHN Proxy Server per Satellite, i suddetti alberi risulteranno disponibili per kickstart. Consultate la Sezione , «Kickstart Distribuzioni» per informazioni su come impostare gli alberi di installazione. Red Hat punta a rendere disponibili gli alberi di kickstart per ogni release di Red Hat Enterprise Linux (RHEL) vicino alla data del suo General Availability (GA). Il processo di generazione, prova e convalida degli alberi prima della pubblicazione ai clienti può causare ritardi che vanno oltre la data del GA della versione di RHEL. Figura 7.7. Panoramica di kickstart Questa pagina visualizza lo stato di kickstart sui vostri sistemi client: il tipo ed il numero dei profili da voi creati, ed il progresso dei sistemi nei confronti dei quali avete programmato di eseguire il kickstart. In alto sulla destra si trova la sezione Azioni di Kickstart, la quale contiene una serie di link per le azioni di gestione per i vostri profili kickstart. Prima di affrontare le varie opzioni di kickstart disponibili su questa pagina, la sezione successiva fornisce alcune informazioni introduttive riguardanti kickstart Introduzione a kickstart Numerosi amministratori di sistema preferiscono utilizzare un metodo automatizzato d'installazione per installare Red Hat Enterprise Linux sulle proprie macchine. Per far fronte a tale tendenza Red Hat ha creato il metodo di installazione kickstart. Utilizzando kickstart, un amministratore di sistema sarà in grado di creare un file singolo contenente tutte le risposte alle domande formulate durante un processo di installazione. 108

112 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network I file di kickstart possono essere conservati su di un sistema server singolo e letti dai singoli computer durante l'installazione. Questo metodo d'installazione può supportare l'utilizzo di un file kickstart singolo per l'installazione di Red Hat Enterprise Linux su macchine multiple, risultando così ideale per amministratori di sistema e di rete. Base images, kickstart files, and other content can be accessed using HTTP by using the Satellite server URL. For example, to access kickstart files for Red Hat Enterprise Linux ES 4 Update 5 for 32bit on the Satellite server, the base URL would be ple.com/ks/dis/ksrhel-i386-es-4-u5, followed by the name of the package you wish to download, such as: ple.com/ks/dis/ks-rhel-i386-es-4-u5/gpl. La Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide affronta kickstart in modo dettagliato ed è disponibile su: Spiegazione di kickstart Prima di eseguire sulla macchina un kickstart basato sulla rete, è necessario verificare i suddetti eventi nell'ordine seguente: 1. Dopo averlo posizionato sulla rete ed abilitato, il PXE logic della macchina trasmette il proprio indirizzo MAC insieme ad una richiesta. 2. Se non avete utilizzato un indirizzo IP statico, il server DHCP riconosce la richiesta e conseguentemente estende una offerta per informazioni di rete necessarie per l'avvio della nuova macchina. Ciò include un indirizzo IP, il gateway predefinito da utilizzare, la maschera di rete, l'indirizzo IP del server TFTP o HTTP contenente il programma del bootloader, ed il percorso completo compreso il nome del file del programma in questione (relativo al root del server). 3. La macchina quindi applicherà le informazioni per il networking, inizializzando una sessione con il server in modo da richiedere il programma del bootloader. 4. Una volta caricato il bootloader, esso andrà alla ricerca dei propri file di configurazione sul server sul quale è stato precedentemente caricato. Questo file indica quale kernel e quali opzioni, come ad esempio la RAM disk (initrd) image iniziale, devono essere eseguite sulla macchina che state per avviare. Se assumiamo che il programma del bootloader sia SYSLINUX, questo file si trova all'interno della directory pxelinux.cfgsul server, e risulta essere l'equivalente esadecimale del nuovo indirizzo IP della macchina. Per esempio un file di configurazione del bootloader per Red Hat Enterprise Linux AS 2.1 dovrebbe contenere: port 0 prompt 0 timeout 1 default My_Label label My_Label kernel vmlinuz append ks= initrd=initrd.img network apic 5. La macchina accetta e decomprime init image ed il kernel, avvia il kernel stesso, ed inizializza una installazione kickstart con le opzioni fornite dal file di configurazione del bootloader, incluso il server contenente il file di configurazione di kickstart. 6. Il suddetto file di configurazione di kickstart guida la macchina alla posizione dei file d'installazione. 7. La nuova macchina viene creata in base ai parametri stabiliti all'interno del file di configurazione di kickstart Prerequisiti di kickstart 109

113 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Anche se Red Hat Network ha facilitato il processo di provisioning dei sistemi, è ancora necessario predisporre la vostra infrastruttura in modo tale da gestire correttamente i processi kickstart. Per esempio, prima di creare i profili kickstart sarà necesario considerare: Anche se il server DHCP non è necessario per l'esecuzione di kickstart, esso è in grado di facilitarne lo svolgimento del processo. Se state utilizzando gli indirizzi IP statici, selezionate un IP statico durante lo sviluppo del vostro profilo kickstart. È possibile utilizzare un server FT P invece di eseguire l'hosting degli alberi della distribuzione kickstart tramite HT T P. Se eseguite un bare metal kickstart, sarà necessario 1) Configurare DHCP in modo da assegnare i parametri di networking richiesti, e la posizione del programma del bootloader. 2) Specificare quale kernel da utilizzare all'interno del file di configurazione del bootloader, insieme alle opzioni del kernel stesso Creazione di ISO kickstart avviabili Anche se è possibile programmare kickstart per un sistema registrato su di un nuovo sistema operativo e profilo del pacchetto, è utile anche poter eseguire kickstart per un sistema non registrato con RHN, o non in possesso di un sistema operativo. Un metodo comune per eseguire quanto detto è rappresentato dalla creazione di un CD-ROM avviabile, il quale viene inserito all'interno di un sistema target. Una volta riavviato il sistema, il CD-ROM verrà avviato, e la configurazione kickstart verrà caricata dai server di RHN o dal vostro Satellite, procedendo così all'installazione di Red Hat Enterprise Linux in base al profilo kickstart da voi creato. Per fare questo copiate i contenuti di /isolinux presente sul primo CD-ROM della distribuzione target. Successivamente modificate il file isolinux.cfg su 'ks'. Modificate poi la sezione 'ks' nel seguente modo: label ks kernel vmlinuz append text ks={url} initrd=initrd.img lang= devfs=nomount ramdisk_size=16438 \ {ksdevice} Gli URL di kickstart IP addressed-based saranno simili a quanto segue: La distribuzione kickstart selezionata dall'ip range, dovrebbe corrispondere alla distribuzione dalla quale state eseguendo il processo di compilazione, in caso contrario potrebbero verificarsi alcuni errori. {ksdevice} è facoltativo e somiglierà a quanto segue: ksdevice=eth0 È possibile modificare la distribuzione per un profilo kickstart all'interno della stessa famiglia, ad esempio da Red Hat Enterprise Linux AS 4 a Red Hat Enterprise Linux ES 4, semplicemente specificando la nuova etichetta di distribuzione. Da notare che non sarà possibile modificare le versioni (da 2.1 a 3) o gli aggiornamenti (da U1 a U2). Successivamente sarà possibile personalizzare ulteriormente isolinux.cfg, come ad esempio aggiungere le opzioni di kickstart, messaggi d'avvio diversi, oppure periodi di timeout più corti. Creare le ISO in modo simile a quello riportato nella sezione Creazione di un CD-ROM d'avvio per l'installazione della Red Hat Enterprise Linux 3 Installation Guide. Alternativamente digitare il comando: 110

114 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network mkisofs -o file.iso -b isolinux.bin -c boot.cat -no-emul-boot -boot-load-size 4 \ -boot-info-table -R -J -v -T isolinux/ Da notare che isolinux/ è il percorso relativo per la directory contenente i file isolinux dal CD di distribuzione, mentre file.iso è il file ISO di output, posizionato nella directory corrente. Successivamente sarà possibile copiare le ISO sul CD-ROM. Per utilizzare il disco in questione (assumendo che abbiate lasciato l'etichetta per l'avvio di kickstart in "ks"), avviate il sistema e digitate "ks" al prompt. Quando pigiate il tasto Invio, il processo kickstart dovrebbe avviarsi Interazione di kickstart con PXE In aggiunta alle installazioni basate sul CD-ROM, RHN supporta processi kickstart attraverso il Pre-Boot Execution Environment (PXE). T ale processo è meno propenso ad errori rispetto all'utilizzo dei CD, e permette l'esecuzione del kickstart bare metal, eseguendo altresì una integrazione con ambienti PXE/DHCP esistenti. Per utilizzare questo metodo assicuratevi che i vostri sistemi abbiano delle network interface cards (NIC) in grado di supportare PXE, installate e configurate un server PXE ed assicuratevi che DHCP sia in esecuzione; successivamente posizionate i file appropriati su di un server HT T P per l'implementazione. Una volta creato il profilo kickstart, utilizzate l'url presente nella pagina Inform azioni Kickstart, come per le installazioni basate sul CD-ROM. Per ottenere informazioni specifiche per l'esecuzione di kickstart PXE, consultate il capitolo Installazioni di rete PXE della Red Hat Enterprise Linux 4 System Administration Guide. Suggerimento Previa esecuzione del Network Booting T ool, come descritto nella Red Hat Enterprise Linux 4: System Administration Guide, assicuratevi di selezionare "HT T P" come protocollo, includendo il domain name di RHN Satellite nel campo Server, se desiderate utilizzarlo per la distribuzione dei file d'installazione. Le seguenti sezioni descrivono le opzioni di kickstart disponibili dalla pagina Sistem i Kickstart Profili kickstart Figura 7.8. Profili kickstart 111

115 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Questa pagina elenca tutti i profili per la vostra organizzazione insieme al loro stato, se attivi, insieme all'albero di distribuzione alla quale si riferisce il profilo. Sarà possibile creare un nuovo profilo kickstart selezionando il link crea nuovo profilo kickstart, caricare o incollare i contenuti di un nuovo kickstart utilizzando carica nuovo file kickstart, o modificando un profilo esistente selezionando il nome del profilo Crea un nuovo profilo kickstart Fate clic sul link Crea nuovo profilo Kickstart della pagina Sistem i Kickstart, per avviare il wizard in grado di popolare i valori di base per un profilo kickstart. 1. Nella prima riga inserire una etichetta del profilo kickstart. Questa etichetta non può contenere spazi, quindi utilizzare i trattini (-) o i trattini bassi (_) come separatori. 2. Selezionare un Canale di base per questo profilo contenente i pacchetti basati su di una architettura specifica ed una versione di Red Hat Enterprise Linux, ad esempio Red Hat Enterprise Linux (v.5 per 32-bit x86). 3. Selezionare un albero sul quale poter eseguire un kickstart per questo profilo. Il menu a tendina del suddetto albero viene popolato solo se avete creato una o due distribuzioni per il canale di base selezionato. 4. Selezionare il T ipo di Virtualizzazione dal menu a tendina. Per maggiori informazioni sulla virtualizzazione consultare il Capitolo 10, Virtualizzazione. Nota Bene Se non desiderate utilizzare il profilo kickstart per creare i sistemi guest virtuali, lasciate l'impostazione predefinita Guest virtualizzato KVM del menu a tendina. 5. Sulla seconda pagina selezionate (o inserite) l'url dell'albero di kickstart. 6. Sulla terza pagina selezionate una password root per il sistema. Assicuratevi di seguire i consigli relativi alla password presenti nella sezione Sicurezza della Password della Red Hat Enterprise Linux Security Guide, disponibile su In base al canale di base, il vostro nuovo profilo kickstart appena creato può essere sottoscritto ad un canale che non possiede i pacchetti necessari. Per la funzione corretta di kickstart è necesario che i pacchetti di seguito riportati siano presenti nel canale di base di kickstart: pyopenssl, rhnlib, libxm l2-python, e spacewalk-koan insieme ai pacchetti associati. Per risolvere questa problematica assicuratevi una corretta impostazione dei seguenti: Assicuratevi che il canale software figlio rhn-tools, per il canale di base del profilo di kickstart, sia disponibile alla vostra organizzazione. In caso contrario è necessario richiedere gli entitlement per il canale software rhn-tools all'amministratore di Satellite. Assicuratevi che il canale figlio rhn-tools per questo canale di base del profilo kickstart, sia disponibile al vostro RHN Satellite. In caso contrario, contattare l'amministratore di Satellite e richiedere un satellite-sync di rhn-tools. Assicuratevi che rhn-kickstart ed i pacchetti associati corrispondenti a questo kickstart siano disponibili nel canale figlio rhn-tools di kickstart. In caso contrario, è necessario renderli disponibili per questo profilo kickstart per una sua funzione corretta. 112

116 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network La fase finale del wizard presenta la tabella Dettagli di Kickstart Dettagli. Su questa scheda e su altre schede secondarie, quasi ogni opzione per il nuovo profilo kickstart può essere personalizzata. Le seguenti sezioni descrivono le opzioni disponibili su ogni scheda secondaria. Una volta creato sarà possibile accedere al profilo kickstart scaricandolo dalla pagina Dettagli Kickstart facendo clic sulla scheda secondaria File di Kickstart e successivamente sul link Scarica file di Kickstart. Se il file di kickstart non è gestito da Satellite usare il seguente URL per il suo accesso: Nell'esempio sopra riportato ARCH è l'architettura del file di kickstart, VARIANT può essere client o server, e VERSION è la versione di Red Hat Enterprise Linux associata con il file di kickstart. Le seguenti sezioni descrivono le opzioni di kickstart disponibili su ogni scheda secondaria Dettagli Kickstart Dettagli Figura 7.9. Dettagli di kickstart La figura sopra riportata mostra le sottotabelle disponibili su Dettagli di Kickstart. Dalla tabella Dettagli di Kickstart Dettgli sarà possibile: Rinominare il profilo Modificare il sistema operativo installato facendo clic su (Modifica) Modificare il T ipo di Virtualizzazione Nota Bene La modifica del T ipo di Virtualizzazione potrebbe richiedere alcune modifiche al bootloader del profilo di kickstart e alle opzioni della partizione, e possibilmente la sovrascrittura delle impostazioni personalizzate dell'utente. Consultare la scheda Partizionam ento per verificare qualsiasi impostazione nuova o modificata. Modificare la quantità di Mem oria Virtuale (in Megabyte di RAM) assegnata ai guest virtuali sui quali è stato eseguito kickstart con questo profilo. Modificare il numero di CPU Virtuali per ogni guest virtuale Modificare il Percorso dello storage virtuale dall'impostazione predefinita in /var/lib/xen/ Modificare la quantità di Spazio del disco virtuale (in Gigabyte) assegnato ad ogni guest virtuale Modificare il Bridge virtuale per il networking del guest virtuale Disattivare il profilo deselezionando la casella Attivo, in modo da non poterlo più usare per programmare un processo di kickstart. 113

117 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Controllare se abilitare il login per gli script %post personalizzati per il file /root/ks-post.log Controllare se abilitare il login per gli script %pre personalizzati per il file /root/ks-pre.log Controllare se conservare il file ks.cfg e tutti i frammenti %include per la directory /root/, di tutti i sistemi sui quali è stato eseguito kickstart con questo profilo. Selezionate se desiderate, o meno, questo profilo come default per tutti i kickstart della vostra organizzazione, tramite la selezione o la deselezionando della casella corrispondente. Aggiungere qualsiasi Opzione del Kernel nella casella di testo corrispondente. Aggiungere qualsiasi Opzione Post Kernel nella casella di testo corrispondente. Inserite i commenti a voi utili per la distinzione di questo profilo dagli altri profili Dettagli Kickstart Sistema operativo In questa pagina è possibile eseguire le seguenti modifiche al sistema operativo installato dal profilo di kickstart: Modifica del canale di base Selezione dai canali di base disponibili, come ad esempio Red Hat Enterprise Linux v.5 per 32-bit x86. Gli amministratori di Satellite possono visualizzare un elenco contenente tutti i canali di base attualmente sincronizzati con i rispettivi Satellite. Canali figlio Sottoscrizione a qualsiasi canale figlio disponibile del canale di base, ad esempio il canale rhn-tools*. Alberi disponibili Utilizzare il menu a tendina per scegliere gli alberi disponibili associati al canale di base. Posizione del file La posizione esatta dalla quale viene montato l'albero di kickstart. Questo valore viene determinato al momento della creazione del profilo. È possibile visualizzarlo su questa pagina ma non è possibile modificarlo Dettagli di Kickstart Variabili È possibile utilizzare le variabili di kickstart per sostituire i valori nei profili di kickstart. Per definire una variabile create una coppia nome-valore (nome/valore) nella casella di testo. Per esempio, se desiderate eseguire il kickstart di un sistema facente parte di una rete di un dipartimento specifico (per esempio Engineering), è possibile creare una variabile del profilo per impostare l'indirizzo ip e l'indirizzo del server di gateway, su di una variabile la quale verrà utilizzata da qualsiasi sistema che usa quel profilo. Aggiungere la seguente riga nella casella di testo Variabili. IPADDR= GATEWAY= Per usare la variabile del profilo utilizzare il nome della variabile all'interno del profilo da sostituire nel valore. Per esempio, la sezione network di un file kickstart somiglia alla seguente: 114

118 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network network --bootproto=static --device=eth0 --onboot=on --ip=$ipaddr -- gateway=$gateway $IPADDR sarà , e $GAT EWAY sarà Nota Bene Nei file kickstart è presente una gerarchia durante la creazione e l'utilizzo delle variabili. Le suddette variabili kickstart del sistema hanno la precedenza sulle variabili del Profilo, le quali a loro volta hanno una precedenza sulle variabili di Distribuzione. La comprensione di questa gerarchia potrà mitigare una eventuale confusione durante l'utilizzo delle variabili con kickstart. L'utilizzo delle variabili rappresenta solo una parte dell'infrastruttura di Cobbler per la creazione dei moduli di riferimento condivisibili tra sistemi e profili multipli. Per maggiori informazioni sui modelli di riferimento Kickstart e Cobbler consultate il Capitolo 11, Cobbler Dettagli di Kickstart Opzioni avanzate T ramite questa pagina è possibile impostare su on e off le diverse opzioni d'installazione, tramite la selezione o la deselezione delle caselle corrispondenti. Per la maggior parte delle installazioni le opzioni di default sono corrette. La Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide affronta in dettaglio ogni singola opzione Dettagli di Kickstart Kickstart Bare Metal Questa sottotabella fornisce le informazioni necessarie per eseguire il kickstart dei sistemi non attualmente registrati con RHN. Utilizzando le istruzioni presenti sulla schermata, sarà possibile eseguire il kickstart dei sistemi utilizzando il media d'avvio (CD-ROM) o tramite l'indirizzo IP Dettagli del sistema Dettagli Figura Dettagli del sistema La figura sopra riportata mostra le sottotabelle disponibili tramite la tabella Dettagli del sistem a. Dalla sottotabella Dettagli del sistem a Dettagli sarà possibile: Eseguire una selezione tramite il DHCP e l'ip statico a seconda della vostra rete Scegliere il livello di SELinux configurato sui sistemi nei confronti dei quali è stato eseguito kickstart Abilitare il configuration management oppure il remote command execution su sistemi nei quali è stato eseguito kickstart Modificare la password root associata con questo profilo Dettagli del sistema Locale Da questa sottotabella è possibile modificare il fuso orario associato con i sistemi sui quali è stato eseguito kickstart. 115

119 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Dettagli del sistema Partizionamento Da questa sottotabella è possibile indicare le partizioni che desiderate creare durante l'installazione. Per esempio: partition /boot --fstype=ext3 --size=200 partition swap --size=2000 partition pv.01 --size= grow volgroup myvg pv.01 logvol / --vgname=myvg --name=rootvol --size= grow Informazioni del sistema File Preservation Se avete precedentemente creato un elenco per il file preservation, è possibile includere l'elenco in questione come parte di kickstart. T ale operazione non permetterà ai file presenti sull'elenco di essere sovrascritti durante il processo d'installazione. Consultate la Sezione , «Kickstart File Preservation» per informazioni su come creare un elenco per il file preservation Dettagli del sistema GPG e SSL Da questa sottotabella selezionare le chiavi GPG e/o i certificati SSL da importare sul sistema in questione durante la sezione %post di kickstart. Per utenti Satellite questo elenco include il certificato SSL usato durante l'installazione del Satellite. Nota Bene Qualsiasi chiave GPG che desiderate importare sul sistema sul quale avete eseguito kickstart, deve essere in un formato ASCII e non binario Dettagli del sistema Troubleshooting Da questa sottotabella è possibile modificare le informazioni utilizzabili per il troubleshooting di problemi hardware: Bootloader Per alcuni sistemi headless è consigliabile selezionare il bootloader non grafico LILO. Parametri del kernel Inserire qui i parametri del kernel in grado di assistervi alla identificare dei problimi harware Software Gruppi di pacchetti Figura Software La figura sopra riportata mostra le sottotabelle disponibili tramite la tabella Software. Inserite i gruppi del pacchetto all'interno del campo di questa pagina, come ad o 116

120 Capitolo 7. Sito web di Red Hat adm in-tools, che desiderate installare sul sistema sul quale avete eseguito kickstart. Se desiderate sapere quale gruppo risulta disponibile, e quali sono i pacchetti da essi contenuti, consultate il file RedHat/base/ dell'albero del vostro kickstart. Gli utenti di Satellite molto probabilemente potranno visualizzare il suddetto file su /var/www/satellite/rhn/kickstart/<kickstart label>/redhat/base/com ps.xm l Software Profili dei pacchetti Se avete precedentemente creato un Profilo del pacchetto da uno dei vostri sistemi registrati è possibile utilizzare quel profilo come template per i file da installare su di un sistema sul quale avete eseguito kickstart. Consultate Sezione , «Dettagli del sistema Software Pacchetti» per maggiori informazioni sui profili del pacchetto Chiavi di attivazione Figura Chiavi di attivazione La scheda Chiavi di attivazione, la quale non presenta alcuna sottotabella, vi permette di selezionare le Chiavi di attivazione da includere come parte del profilo kickstart. Le suddette chiavi, che devono essere create prima del profilo kickstart, saranno usate durante la registrazione dei sistemi sui quali avete eseguito kickstart Script Figura Script La scheda Script, la quale non presenta alcuna sottotabella, rappresenta il luogo dove %pre e %post sono stati creati. Questa pagina elenca qualsiasi script precedentemente creato per questo profilo kickstart. Per creare un nuovo script di kickstart: 1. Fate clic sul link aggiungi nuovo script di kickstart nella parte alta sulla destra 2. Inserite il percorso sul linguaggio di scripting usato per creare lo script, come ad esempio /usr/bin/perl 3. Inserite lo script completo all'interno della casella grande di testo 4. Indicate se questo script deve essere eseguito nella sezione %pre o %post del processo kickstart. 5. Indicate se il suddetto script deve essere eseguito esternamente all'ambiente chroot. Consultate la sezione Script post installazione della Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide, per maggiori informazioni sull'opzione nochroot 117

121 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene RHN supporta le inclusioni dei file separati all'interno della sezione Dettagli partizione del profilo kickstart. Per esempio, è possibile generare dinamicamente un file di partizione in base al tipo di macchina ed al numero di dischi presenti al momento dell'esecuzione di kickstart. Questo file può essere creato tramite uno script %pre e posto sul sistema, come ad esempio /tm p/partinclude. Successivamente potrete far riferimento al suddetto file includendo la seguente riga all'interno del campo Dettagli partizione della scheda Dettagli del sistem a Partizionam ento: %include /tmp/part-include File di Kickstart Figura File di kickstart La scheda File di Kickstart, la quale non presenta alcuna sottotabella, vi permette di visualizzare o scaricare il profilo kickstart generato dalle opzioni scelte nelle precedenti schede Kickstart Bare Metal Elenca gli indirizzi IP associati con i profili kickstart creati dalla vostra organizzazione. Fate clic sul range o sul nome del profilo, per accedere alle diverse schede della pagina Dettagli di Kickstart Kickstart Chiavi GPG e SSL Elenca le chiavi ed i certificati disponibili per la loro inclusione nei profili kickstart, fornendo altresì la possibilità di crearli nuovi. Ciò è importante per gli utenti di RHN Satellite o RHN Proxy Server poichè i sistemi sui quali è stato eseguito kickstart, necessitano dell'importazione della chiave del server all'interno di RHN, e di una successiva associazione con i profili kickstart rilevanti. Importatela creando qui una nuova chiave e successivamente eseguite l'associazione col profilo all'interno della sottotabella Chiavi GPG e SSL della pagina Dettagli di Kickstart. Per sviluppare un nuovo certificato/chiave, fate clic sul link crea nuovo cert/chiave conservata, nell'angolo alto sulla destra della pagina. Inserite una descrizione, selezionate il tipo, caricate il file e fate clic sul pulsante Aggiorna chiave. Da notare che sarà necessaria una descrizione unica. Importante La chiave GPG da voi caricata su RHN deve avere un formato ASCII. Utilizzando una chiave GPG con un formato binario, causerete il fallimento di anaconda e quindi anche del processo kickstart Kickstart Distribuzioni La pagina Distribuzioni vi permette di trovare e creare alberi d'installazione personalizzati da utilizzare per il processo di kickstart. 118

122 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Nota Bene La pagina Distribuzioni non mostra le distribuzioni di Red Hat precedentemente fornite. Esse sono disponibili all'interno del menu a tendina Distribuzioni della pagina Dettagli di Kickstart. Prima di creare una distribuzione è necessario creare un albero d'installazione come descritto nel capitolo Installazioni Kickstart della Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide. Il suddetto albero deve trovarsi in una directory pubblica su di un server HTTP o FTP. Importante Ricordiamo agli utenti di RHN Satellite che i canali importati con satellite-sync, sono disponibili automaticamente e non necesitano di alcuna creazione di alberi d'installazione separati. I suddetti alberi sono disponibili ai sistemi client che eseguono kickstart attraverso Satellite. Anche se è possibile accedere ai file da un cleint non-kickstarting, questa funzionalità non risulta essere supportata e potrà essere rimossa in futuro. Per creare una nuova distribuzione inserite una etichetta (senza spazi) nel campo Etichetta di distribuzione, come ad esempio m y-orgs-rhel-as-5. Nel campo Percorso albero, incollate il percorso o l'url alla base dell'albero d'installazione. (Potete eseguire una prova aggiungendo "README" sull'url di un Web browser, e successivamente pigiando il pulsante Invio, assicurandovi di poter visualizzare il file readme della distribuzione.) Selezionate la distribuzione corrispondente dai menu a tendina Canale di base e Generazione installatore, come ad esempio Red Hat Enterprise Linux (v. 5 per 32-bit x86) e Red Hat Enterprise Linux 5 rispettivamente. Una volta terminato, fate clic sul pulsante Crea distribuzione kickstart Kickstart Distribuzioni Variabili È possibile utilizzare le variabili di kickstart per sostituire i valori nei profili di kickstart. Per definire una variabile create una coppia nome-valore (nome/valore) nella casella di testo. Per esempio, se desiderate eseguire il kickstart di un sistema facente parte di una rete di un dipartimento specifico (per esempio Engineering), è possibile creare una variabile del profilo per impostare l'indirizzo ip e l'indirizzo del server di gateway, su di una variabile la quale verrà utilizzata da qualsiasi sistema che usa quel profilo. Aggiungere la seguente riga nella casella di testo Variabili. IPADDR= GATEWAY= Per poter utilizzare la variabile, usare il nome della variabile all'interno del profilo da sostituire nel valore. Per esempio, la sezione network di un file kickstart somiglierà alla seguente: network --bootproto=static --device=eth0 --onboot=on --ip=$ipaddr -- gateway=$gateway $IPADDR sarà , e $GAT EWAY sarà

123 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Nei file kickstart è presente una gerarchia durante la creazione e l'utilizzo delle variabili. Le suddette variabili kickstart del sistema hanno la precedenza sulle variabili del Profilo, le quali a loro volta hanno una precedenza sulle variabili di Distribuzione. La comprensione di questa gerarchia potrà mitigare una eventuale confusione durante l'utilizzo delle variabili con kickstart. L'utilizzo delle variabili rappresenta solo una parte dell'infrastruttura di Cobbler per la creazione dei moduli di riferimento condivisibili tra sistemi e profili multipli. Per maggiori informazioni sui modelli di riferimento Kickstart e Cobbler consultate il Capitolo 11, Cobbler Kickstart File Preservation Raccoglie gli elenchi di file da proteggere e da implementare nuovamente sui sistemi durante kickstart. Per esempio, se siete in possesso di numerosi file di configurazione personalizzati, i quali sono situati su di un sistema sul quale eseguire kickstart, inseriteli qui come un elenco ed associate l'elenco stesso con il profilo kickstart da utilizzare. Per poter utilizzare questa funzione, fate clic sul link crea nuovo elenco di file preservation nella parte alta, ed inserite sulla pagina risultante l'etichetta rilevante insieme a tutti i file e le directory da conservare. Inserite i percorsi assoluti su tutti i i file e le directory e successivamente fate clic su Crea elenco. Importante Anche se il file preservation è molto utile, esso presenta delle limitazioni. Come prima cosa ogni elenco è limitato ad una dimensione totale di 1MB. Ed ancora, dispositivi speciali come ad esempio /dev/hda1 e /dev/sda1, non sono supportati. Per finire è possibile inserire solo i nomi delle directory e dei file, nessuna wildcard per espressioni regolari può essere inclusa. Una volta terminato, è possibile includere l'elenco del file preservation all'interno del profilo kickstart da utilizzare sui sistemi contenenti i file in questione. Consultate la Sezione , «Crea un nuovo profilo kickstart» per informazioni dettagliate sulle fasi Errata Selezionate la tabella Errata dalla barra di navigazione superiore, per controllare la disponibilità e l'applicazione dell'errata per i vostri sistemi. La prima pagina ad essere visualizzata risulterà essere Panoram ica Errata. La suddetta pagina visualizza gli errata rilevanti, i quali risultano essere errata applicabili su almeno uno dei sistemi verso il quale avete un accesso amministrativo, e sul quale lo stesso errata non è stato ancora applicato. Suggerimento Se desiderate ricevere una ogni qualvolta vengono emessi gli Errata Update per il vostro sistema andate su Panoram ica Vostre Preferenze e selezionate Ricevi notifiche em ail. 120

124 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Red Hat emette tre tipi o categorie di Errata Update: Security Update, Bug Fix Update, e Enhancement Update. Ogni Errata Update è composto da una descrizione del problema e dalla sua soluzione, incluso i pacchetti RPM necessari per risolvere il problema stesso. Vengono utilizzate delle icone per identificare i tre tipi di Errata Update: Security Update disponibili, aggiornamenti di strongly consigliato Aggiornamenti Bug Fix disponibili e consigliati Enhancement Update disponibili Viene fornito un sommario di ogni erratum sotto forma di elenchi. In questo modo sarete in grado di essere informati in modo tempestivo sul tipo, sulla severità (per le Security Update) e sul soggetto dell'erratum, insieme al numero di sistemi interessati. In aggiunta alle pagine descritte all'interno di questo capitolo, è possibile visualizzare l'errata a seconda del prodotto tramite: Errata rilevanti Come mostrato in Figura 7.15, «Elenco errata», la pagina Errata rilevanti visualizza un elenco personalizzato di Errata Update applicabili ai vostri sistemi registrati. L'elenco fornisce un sommario di ogni Errata Update, incluso il tipo,la severità (per Security Update), il numero dell'advisory, il sinopsi, i sistemi interessati e la data di aggiornamento. Figura Elenco errata Facendo clic sull'advisory verrete direzionati sulla scheda Dettagli della pagina Inform azioni Errata. Cliccando sul numero dei sistemi associati, verrete direzionati sulla tabella dei Sistem i interessati, della pagina Inform azioni Errata. Consultate la Sezione , «Informazioni Errata» per maggiori informazioni. 121

125 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Tutti gli Errata La pagina T utti gli Errata mostra un elenco di tutti gli Errata Update rilasciati da Red Hat. Funziona in modo simile alla pagina Errata rilevanti, e cioè facendo clic sull'advisory o sul numero dei sistemi interessati, verrete così direzionati sulle tabelle della pagina Inform azioni Errata. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni Errata» Come applicare gli Errata Update Gli Errata Update includono un elenco di pacchetti aggiornati necessari per applicare l'errata Update. Per applicare i suddetti aggiornamenti il vostro sistema deve essere in grado di ricevere gli aggiornamenti stessi. È possibile applicare tutti gli Errata Update per un sistema facendo clic su Sistemi Sistemi sulla barra di navigazione superiore e di sinistra. Fate clic sul nome di un sistema avente diritto, e salezionate la tabella Errata della pagina Inform azioni del sistem a risultante. Quando appare l'elenco Errata rilevanti, fate clic su Seleziona tutti e poi Applica Errata nell'angolo basso a destra della schermata. Vengono elencati solo gli Errata non programmati o che non hanno avuto successo. Gli aggiornamenti in attesa verranno esclusi dall'elenco. In aggiunta, gli utenti di Management possono applicare gli Errata Update utilizzando due metodi: Per poter applicare un Agiornamento Errata specifico su uno o più sistemi, trovate l'aggiornamento all'interno degli elenchi Errata. Nella tabella, fate clic sul numero dei sistemi interessati, a questo punto verrete direzionati sulla tabella Sistem i interessati della pagina Inform azioni Errata. Successivamente, selezionate individualmente i sistemi da aggiornare e fate clic sul pulsante Applica Errata. Ricontrollate l'elenco dei sistemi da aggiornare presente sulla pagina di conferma, per poi selezionare il pulsante Conferm a. Per poter applicare più di un Errata Update su uno o più sistemi selezionate i sistemi interessati tramite l'elenco Sistem i e selezionate il pulsante Aggiorna elenco. Fate clic sul link System Set Manager sulla barra di navigazione di sinistra, per poi selezionare la scheda Sistem i. Dopo aver controllato la selezione dei sistemi corretti, fate clic sulla scheda Errata, selezionate gli Errata Update da applicare, e successivamente il pulsante Applica Errata. Potete scegliere di applicare gli errata appena possibile (appena Red Hat Network Daemon presente sui sistemi client esegue una connessione a RHN), oppure programmare una data ed una ora per gli Errata Update. Successivamente fate clic sul pulsante Program m a aggiornam enti. A questo punto è possibile seguire il processo degli Errata Update attraverso l'elenco Azioni in attesa. Per maggiori informazioni consultate Sezione 7.8, «Programma». Importante Se utilizzate l'installazione programmata del pacchetto, i pacchetti verranno installati tramite il RHN Daemon. A tale scopo è necessario aver abilitato RHN Daemon sui vostri sistemi. Per maggiori informazioni consultate il Capitolo 5, Red Hat Network Daemon. Le seguenti regole vengono applicate sugli Errata Update: Ogni pacchetto risulta essere il membro di uno o più canali. Se un sistema selezionato non risulta essere sottoscritto ad un canale contenente il pacchetto, il pacchetto stesso non verrà installato su quel sistema. Se versioni più recenti del pacchetto risultano essere già presenti sul sistema, il pacchetto non verrà installato su quel sistema. 122

126 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Se versioni più vecchie del pacchetto risultano essere già presenti nel sistema, il pacchetto verrà aggiornato Informazioni Errata Se fate clic sull'advisory di un Errata Update nelle pagine Rilevanti o T utti, verrà visualizzata la pagina Inform azioni Errata relativa. Questa pagina viene suddivisa nelle seguenti tabelle: Informazioni Errata Informazioni Questa sottotabella visualizza l'erratum Report emesso da Red Hat. Al suo interno è presente una panoramica sull'erratum, incluso il livello di severità (per le security update), la data di emissione, e qualsiasi data di aggiornamento. Le suddette informazioni vengono seguite da descrizioni brevi ma dettagliate dell'erratum e dalle fasi necessarie per risolvere il problema. Con l'etichetta Canali interessati vengono riportati tutti i canali contenenti il pacchetto interessato. Facendo clic sul nome del canale, verrà visualizzata la sottotabella Pacchetti della pagina Inform azioni sul canale. Per maggiori informazioni consultare la Sezione , «Informazioni sui canali software». Sotto la voce Fixes vengono riportate tutte le voci specifiche di Bugzilla risolte da questo erratum. Facendo clic su qualsiasi testo per il riassunto delle informazioni, verrà aperta la voce di Bugzilla interessata su Nota bene che per poter visualizzare la voce in questione sarà necessario avere un account di Bugzilla. I Security update elencano in particolare il tipo di vulnerabilità come riportato da Queste informazioni sono riportate sotto l'etichetta CVE Red Hat fornisce informazioni sul security update in formato OVAL. OVAL è un linguaggio di verifica e di vulnerabilità aperto promosso da Mitre, Facendo click sul link di seguito riportato l'etichetta Oval scaricherà queste informazioni sul vostro sistema Informazioni Errata Pacchetti Fornisce i link di ogni pacchetto RPM aggiornato a seconda del canale. Facendo clic sul nome del pacchetto, verrà visualizzata la pagina relativa alleinform azioni sul pacchetto Informazioni Errata Sistemi interessati Elenca i sistemi interessati dall'errata Update. Qui potete applicare gli aggiornamenti. (Consultate la Sezione , «Come applicare gli Errata Update».) Facendo clic sul nome di un sistema verrete direzionati sulla pagina relativa Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema». Per far sì che l'utente sia a conoscenza della programmazione di un aggiornamento, è presente all'interno della tabella dei sistemi interessati, una colonna rappresentante lo Stato dei sistemi. I valori possibili sono: Nessuno, In attesa, Selezionato, Completato e Fallito. La suddetta colonna identifica solo l'ultimissima azione relativa ad una Errata. Per esempio, se un'azione fallisce, e se la stessa viene riprogrammata, la colonna mostrerà uno stato di Sospesa (senza indicare il fallimento della precedente azione). Selezionando uno stato diverso da Nessuna, verrete direzionati sulla pagina Inform azioni sull'azione. A questo punto, la colonna corrisponde ad uno sulla tabella Errata della pagina Inform azioni del sistem a Ricerca avanzata La pagina Ricerca erratum vi permette di eseguire una ricerca attraverso l'errata seguendo criteri specifici. 123

127 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura Ricerca erratum T utti i cam pi Esegue la ricerca degli errata in base ai sinopsi, descrizione, argomento o soluzione. Erratum Advisory Il modo attraverso il quale il Red Hat Security Response T eam codifica l'advisory, ad esempio: RHBA-2007:0530 È possibile eseguire le ricerche in base all'anno (ad esempio 2007), dal tipo di Advisory (RHBA per Bug fixes, RHEA per i Miglioramenti e RHSA per le Security advisories), o in base al nome dell'advisory come nell'esempio sopra riportato. Nom e del pacchetto Gli utenti interessati a pacchetti specifici possono eseguire la ricerca in base al nome del pacchetto, ad esempio: kernel La ricerca del pacchetto può avere i suoi benefici poichè i suoi risultati verranno raggruppati in base all'advisory. Per esempio, la ricerca dei bug relativi al kernel, potrebbe ritornare risultati dove tutti i pacchetti con il termine kernel appaiono raggruppati in base all'advisory al quale il bug si riferisce. Nom e CVE Il nome assegnato al Security advisory (RHSA) dal progetto Common Vulnerabilities and Exposures su Per esempio: CVE È possibile altresì filtrare i risultati della ricerca in base al tipo di errata emesso. Selezionate o deselezionate le caselle situate accanto al tipo di advisory da ricercare. Bug Fix Advisory Errata contenente le correzioni da apportare riportate dall'utente o scoperte durante il processo di sviluppo o di test. Security Advisory Errata che corregge una problematica relativa alla sicurezza identificata durante 124

128 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network il processo di sviluppo, testing o riportata dagli utenti o da un software security clearing house. Un security advisory generalmente presenta uno o più nomi CVE associati con ogni vulnerabilità presente in un erratum. Product Enhancement Advisory Errata contenete nuove funzioni, una funzionalità migliorata, o migliori prestazioni nel software del pacchetto Canali Se fate clic sulla tabella Canali sulla barra di navigazione superiore, appariranno sia la categoria Canali che i link. Le pagine nella categoria Canali vi permettono di visualizzare e gestire i canali ed i pacchetti associati con il vostro sistema. In aggiunta, qui potete ottenere le immagini ISO Canali software La pagina Canali software è la prima pagina ad apparire nella categoria Canali. Un canale software risulta essere un elenco di pacchetti Red Hat Enterprise Linux raggruppati a seconda del loro uso. I canali vengono utilizzati per selezionare i pacchetti da installare su di un sistema. Sono disponibili due tipi di canali software: canali di base e canali figlio Canali di base Un canale di base consiste in un elenco di pacchetti basati su di un'architettura specifica ed una versione di Red Hat Enterprise Linux. Per esempio, tutti i pacchetti in Red Hat Enterprise Linux 5 per l'architettura x86 costituiscono un canale di base. L'elenco di pacchetti in Red Hat Enterprise Linux 5 per l'architettura Itanium costituiscono un canale di base differente. Un sistema deve essere sottoscritto solo ad un canale di base. Il suddetto canale viene assegnato automaticamente durante la registrazione in base alla versione di Red Hat Enterprise Linux e sull'architettura selezionata. Nel caso di canali pubblici gratuiti, l'azione avrà successo. Nel caso di canali di base pagati, quest'azione fallirà se un entitlement associato non risulta essere esistente Extended Update Support (EUS) In aggiunta ai canali di base per versioni più importanti di Red Hat Enterprise Linux, sono presenti alcuni canali per eseguire l'aggiornamento delle versioni di Red Hat Enterprise Linux, i quali sono separati in base all'architettura e presentano canali figlio. I canali Extended Update Support (EUS) sono idonei per amministratori che preferiscono usare una versione principale o aggiornata di Red Hat Enterprise Linux, e personalizzare gli aggiornamenti dei pacchetti per la versione interessata, invece di aggiornare i propri sistemi ad una nuova versione la quale installa un nuovo tipo di software, di driver dell'hardware e di funzioni sui sistemi di produzione. Per esempio, gli amministratori possono standardizzare i propri sistemi desktop implementando Red Hat Enterprise Linux 5.1 per x86, mentre gestiscono i server su Red Hat Enterprise Linux 4.5 per AMD64 e EM64T. Essi possono utilizzare la propria versione per tutta la durata del supporto di EUS, utilizzando così una versione software sempre sicura ed aggiornata. In aggiunta, gli amministratori possono installare aggiornamenti software critici senza l'introduzione di bug provenienti da nuove funzioni o nuovi software non ancora testati Canali figlio Un canale figlio è un canale associato con un canale di base il quale contiene pacchetti aggiuntivi. Per esempio, una organizzazione può creare un canale figlio associato con Red Hat Enterprise Linux 3 per l'architettura x86, la quale contiene pacchetti aggiuntivi necessari solo per l'organizzazione, come ad esempio l'engineering application personalizzata. 125

129 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Un sistema può essere registrato su canali figlio multipli del proprio canale di base. Solo i pacchetti inclusi nei canali sottoscritti del sistema, possono essere installati oppure aggiornati su quel sistema. Altresì, gli utenti di RHN Satellite e RHN Proxy Server possiedono una facoltà di gestione del canale. T ale facoltà o autorità, conferisce loro la possibilità di creare e gestire i propri canali personalizzati. Per maggiori informazioni consultate Guida alla gestione del canale di RHN. Nota Bene Assicuratevi di non creare canali figlio disponibili ai sistemi client che contengono pacchetti non compatibili con il sistema. I canali figlio non dovrebbero contenere copie di contenuti dei canali rhn-tools o rhelvirtualization poichè tali pacchetti sono usati per identificare questi canali durante l'autosottoscrizione dei sistemi utilizzando l'interfaccia utente web. I pacchetti specifici sono rhncfg (usato per identificare il canale rhn-tools) e libvirt (usato per identificare il canale rhel-vt). I canali possono essere suddivisi a seconda della loro importanza rispetto al vostro sistema ed includono T utti i canali, Canali di Red Hat, Canali popolari, I miei canali, Canali condivisi, e Canali ritirati Tutti i canali Come mostrato in Figura 7.17, «T utti i canali» la pagina T utti i canali viene mostrata per default quando si seleziona Canali software nella barra di navigazione sinistra. Seguendo tale procedura sarà possibile visualizzare un elenco di canali associati al vostro sistema. I link all'interno di questo elenco vi direzioneranno su diverse schede della pagina Inform azioni sul canale software. Facendo clic sul nome di un canale verrete direzionati sulla tabella Dettagli. Facendo clic sul numero dei pacchetti, verrete direzionati sulla tabella Pacchetti. Mentre facendo clic sui numeri dei sistemi, verrete direzionati sulla tabella Sistem i registrati. Per informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sui canali software» Figura Tutti i canali 126

130 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Canali di Red Hat La pagina Canali di Red Hat mostra i canali di Red Hat insieme ai propri canali figlio disponibili. Le versioni di Red Hat Enterprise Linux sincronizzate direttamente dal RHN Hosted, sono elencate in questo canale Canali popolari La pagina Canali popolari mostra i canali software più sottoscritti da parte dei sistemi registrati alla vostra organizzazione. È possibile raffinare maggiormente la ricerca, utilizzando il menu a tendina in modo da elencare solo i canali con un numero minimo di sistemi sottoscritti I miei canali La pagina I m iei canali mostra tutti i canali software che appartengono alla vostra organizzazione che includono i canali di Red Hat ed i canali personalizzati. È possibile raffinare maggiormente la ricerca usando la casella di testo per filtrare in base al nome del canale Canali condivisi La pagina Canali condivisi mostra i canali presenti condivisi con altri membri fidati della vostra organizzazione. Per maggiori informazioni sui membri fidati della vostra organizzazione e sulla condivisione dei canali consultate la Sezione 9.6.2, «Condivisione contenuto dei canali tra organizzazioni fidate» Canali ritirati La pagina Canali ritirati visualizza i canali disponibili alla vostra organizzazione, che hanno raggiunto la fine del proprio ciclo di vita. I suddetti canali non riceveranno alcun aggiornamento Informazioni sui canali software Se fate clic sul nome di un canale, apparirà la pagina Inform azioni sul canale software. La suddetta pagina viene suddivisa nelle seguenti tabelle: Informazioni sui canali software Informazioni Informazioni generali sul canale e sul canale genitore, nel caso di un canale figlio. Questa è la prima tabella che sarete in grado di visualizzare quando selezionate un canale. Verranno visualizzate informazioni essenziali sul canale stesso, come ad esempio il sommario, la descrizione ed il tipo di architettura. In aggiunta, può essere visualizzata dagli Amministratori di Satellite e dagli Amministratori del canale una casella sottoscrivibile globalmente. Ciò segna il comportamento predefinito di ogni canale permettendo ad ogni utente di sottoscrivere ad esso i sistemi. Deselezionando questa casella e facendo clic su Aggiorna verrà visualizzata la tabella Sottoscrittori, la quale può essere utilizzata per garantire alcuni permessi al canale. Gli Amministratori di Satellite e gli Amministratori del canale, possono sempre sottoscrivere i sistemi a qualsiasi canale. Solo i clienti con canali di base personalizzati possono modificare il compito del canale di base del sistema. T ale procedura può essere eseguita in due modi, attraverso l'ausilio del sito web: Gli utenti che possiedono un canale di base personalizzato, possono assegnare il sistema a quel canale di base. Gli utenti possono modificare le proprie sottoscrizioni dal canale di base personalizzato,ad un canale di base, basato sulla distribuzione, più appropriato. 127

131 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene La variante di distribuzione del canale di base del sistema, deve corrispondere alla variante installata presente sul sistema. Per esempio, un sistema che presenta Red Hat Enterprise Linux AS v.4 per x86, non può essere registrato ad un Red Hat Enterprise Linux ES v.4 per un canale di base x Informazioni sui canali software Errata Elenco di Errata che influenzano il canale. L'elenco mostra i tipi di advisory, i nomi, i sommari e le date di emissione. Facendo click su di un tipo di advisory, verrete direzionati sulla rispettiva pagina delle Inform azioni sull'errata. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni Errata» Informazioni sui canali software Pacchetti Elenco dei pacchetti presenti nel canale. Per poter scaricare i pacchetti come.tar file, selezionateli, e successivamente fate clic sul pulsante Scarica pacchetti, nell'angolo in basso a sinistra della pagina. Facendo clic sul nome del pacchetto verrete direzionati sulla pagina Inform azioni sul pacchetto. Questa pagina visualizza un insieme di tabelle contenenti le informazioni sul pacchetto, incluso il tipo di architettura sul quale è in esecuzione, la dimensione del pacchetto, la data di creazione, le sue dipendenze, le modifiche al log, l'elenco di file presenti nel pacchetto, le versioni più recenti e l'elenco dei sistemi che presentano il tipo di pacchetto in questione. Da qui è possibile scaricare i pacchetti come RPM o SRPM. Se state cercando un pacchetto specifico oppure un sottoinsieme di pacchetti, potete utilizzare il filtro presente nella parte alta dell'elenco. Per fare questo, inserite una stringa all'inizio, nel mezzo o alla fine del nome del pacchetto. Per esempio, digitando ks all'interno del filtro, è possibile ottenere ksconfig, krb5-workstation, e links. È importante ricordare che il filtro riconosce le lettere minuscole da quelle maiuscole Informazioni sul canale software Sistemi registrati Elenco dei sistemi aventi diritto e registrati al canale. L'elenco mostra i nomi dei sistemi, i canali di base, ed il livello dei rispettivi Entitlement. Facendo clic sul nome del sistema, verrete direzionati sulla rispettiva pagina delle Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema». Se siete in presenza di un canale figlio, all'interno di questa scheda avrete la possibilità di annullare la sottoscrizione dal canale dei sistemi selezionati. Utilizzate le caselle per selezionare i sistemi facendo clic sul pulsante Annulla sottoscrizione nell'angolo in basso a destra Informazioni sul canale software Sistemi target Elenco di sistemi aventi diritto, ed in grado di essere registrati sul canale. Questa tabella appare solo per i canali figlio. Utilizzate queste caselle per selezionare i sistemi, successivamente fate clic sul pulsante Registra nell'angolo in basso a destra. Verrete informati tramite un messaggio sull'esito positivo o negativo del processo. T ale procedura può essere eseguita attraverso la scheda Canali sulla pagina Inform azioni del sistem a. Consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema» per maggiori informazioni Ricerca pacchetto 128

132 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Figura Ricerca pacchetto La pagina Ricerca pacchetto vi permette di eseguire una ricerca dei pacchetti seguendo vari criteri: Free Form una ricerca generale usata dagli utenti i quali non conoscono completamente le informazioni dei pacchetti ed i contenuti relativi. Solo nom e Una ricerca più dettagliata per utenti che desiderano visualizzare pacchetti specifici e non informazioni più generali. Nom e e Descrizione Ricerche ancora più specifiche per determinati nomi del pacchetto o programmi, i quali anche se non risultano nel nome del pacchetto, possono risultare all'interno della riga di descrizione (per esempio, eseguendo una ricerca per l'apache HTTP Server, ed il nome vero e proprio del pacchetto di Red Hat Enterprise Linux è httpd). Nom e e Som m ario Simile ad una ricerca Nom e e Descrizione, questa ricerca utilizza un criterio il quale si basa sul nome del pacchetto e sul sommario relativo. Quindi, una ricerca del "web browser" può generare molteplici risultati i quali includono sia il browser grafico che quello di testo. Il campo Form ato libero vi permette di eseguire una ricerca aggiuntiva utilizzando i nomi dei campi, da voi aggiunti alle interrogazioni di ricerca e sui risultati filtrati utilizzando la parola chiave di quel campo. Per esempio, se desiderate eseguire una ricerca di tutti i pacchetti di Red Hat Enterprise Linux v.5 con la parola java nella descrizione e sommario, digitare quanto segue utilizzando il campo Form ato libero: summary:java and description:java Altri nomi del campo supportati di ricerca per la Documentazione includono: name Ricerca i nomi del pacchetto per una parola chiave particolare version Esegue una ricerca della versione di un particolare pacchetto filename Esegue la ricerca dei filename di un pacchetto per una parola chiave specifica 129

133 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide description Esegue una ricerca del campo di informazioni dettagliate dei pacchetti per una particolare parola chiave summary Esegue la ricerca del sommario per una parola chiave in particolare arch Esegue la ricerca in base all'architettura (ad esempio x86, x86_64, or s390) Insieme ai criteri di ricerca sarà possibile limitare le ricerche ai soli Canali rilevanti ai vostri sistem i, facendo clic sulla casella interessata. In aggiunta è possibile limitare la vostra ricerca in base al tipo di piattaforma o architettura. Le scelte possono includere IA-32, IA-64, s390, s390x, x86_64, PPC, Sparc Solaris, e i386 Solaris Gestione Canali software Questa tabella permette agli amministratori di creare, clonare e cancellare i canali personalizzati. Questi canali possono contenere delle versioni alterate di canali basati sulla distribuzione, o sui pachetti personalizzati Gestione canali software Informazioni del canale La scheramata di default della tabella Gestione dei Canali Software rappresenta un elenco di tutti i canali disponibili. Il suddetto elenco include i canali personalizzati, basati sulla distribuzione, ed i canali figlio. Per poter clonare un canale esistente, fate clic sul link clona canali nella parte alta a destra sulla schermata, selezionate il canale da clonare dal menu a tendina, e selezionate il pulsante Crea Canale. La schermata successiva presenta le varie opzioni per il nuovo canale, incluso l'architettura di base e le opzioni GPG. Eseguite le vostre selezioni e fate clic sul pulsante Crea Canale per completare il processo. Per creare un nuovo canale, fate clic sul link crea nuovo canale nella parte alta sulla destra della schermata. Selezionate le varie opzioni per il nuovo canale, incluso l'architettura di base e le opzioni GPG. Esguite le vostre scelte e fate clic sul pulsante Crea Canale. Da notare che la creazione di un canale seguendo questa modalità, darà luogo ad un canale vuoto, cioè senza pacchetti. In questo caso sarà necessario caricare i pacchetti software o aggiungere i pacchetti da un altro canale. Sarete in grado altresì di includere gli Aggiornamenti Errata all'interno del vostro canale personalizzato Gestione canali software Informazioni del canale Informazioni del canale Questa schermata elenca le selezioni da voi fatte durante il processo di creazione del canale. Questa pagina include la casella Sottoscrvibile Globalm ente, la quale permette a tutti gli utenti di registrarsi al canale Gestione canali software Informazioni del canale Manager Questa sottotabella vi permette di selezionare gli utenti in grado di modificare o cancellare questo canale. Gli Amministratori di Satellite e gli Amministratori del canale possono modificare o cancellare qualsiasi canale. Per permettere ad un utente di modificare il canale, selezionare la casella situata accanto al nome dell'utente e fate clic sul pulsante Aggiorna. Per permettere a tutti gli utenti di gestire il canale, selezionate il pulsante Seleziona T utti, seguito dal pulsante Aggiorna. Per rimuovere l'abilità di gestione di un canale ad un utente specifico, deselezionate la casella corrispondente al nome dell'utente, e succesivamente fate clic sul pulsante Aggiorna Gestione canali software Informazioni del canale Errata Questa sottotabella permette ai channel manager di elencare, rimuovere, clonare ed aggiungere Errata 130

134 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network ai propri canali personalizzati. I canali personalizzati non clonati da una distribuzione, non saranno in grado di aggiungere Errata, fino a quando non saranno presenti nel loro interno dei pacchetti. Solo gli Errata che corrispondono all'architettura di base del canale, e applicati ad un pacchetto presente in quel canale, potranno essere aggiunti al canale in questione. Per finire, solo gli Errata clonati o personalizzati possono essere aggiunti ai canali personalizzati. Gli Errata possono essere inclusi in un canale personalizzato, se essi sono stati selezionati durante la creazione del canale Gestione canali software Informazioni del canale Pacchetti Questa sottotabella risulta essere simile alla sottotabella Errata. Essa permette ai Channel Administrator ed agli Organization Administrator di elencare, rimuovere, confrontare e aggiungere i pacchetti sui canali personalizzati. Per poter elencare ogni pacchetto presente nel canale, fate clic sul link Elenca / Rim uovi pacchetti. Selezionate ogni casella corrispondente ai pacchetti che desiderate rimuovere, e successivamente fate clic sul pulsante Rim uovi pacchetti nell'angolo in basso sulla destra della schermata. Per aggiungere i pacchetti, fate clic sul link Aggiungi pacchetto. Scegliete un canale dal quale selezionare i pacchetti dal menu a tendina, e fate clic sul pulsante Visualizza per continuare. Selezionate le caselle sulla sinistra di ogni pacchetto che desiderate aggiungere al canale, e successivamente fate clic sul pulsante Aggiungi pacchetto nell'angolo in basso sulla destra della schermata. Per confrontare i pacchetti presenti all'interno del canale corrente con quelli di un altro canale, selezionate il canale scelto dal menu a tendina, e fate clic sul pulsante Confronta. T utti i pacchetti presenti su entrambi i canali verranno confrontati, e i risultati verranno visualizzati sulla schermata successiva. Queste informazioni includono l'architettura e la versione di ogni pacchetto. Per rendere i due canali identici tra loro, fate clic sul pulsante Esegui Merge nella parte bassa a destra. La schermata seguente vi permetterà di selezionare il modo di risoluzione dei conflitti. Fate clic sul pulsante Anteprim a di Merge, per visualizzare i risultati del processo di unione senza apportare alcuna modifica ai canali. Per finire, selezionate i pacchetti desiderati e fate clic su Esegui Merge dei Pacchetti, seguito dal pulsante Conferm a, per eseguire tale processo Gestione canali software Gestione pachetti software Questa tabella vi permette di gestire i pacchetti software personalizzati presenti all'interno della vostra organizzazione. Potrete visualizzare un elenco di tutti i software personalizzati, oppure visualizzare solo i pacchetti presenti in un canale personalizzato specifico. Per selezionare il canale che contiene i pacchetti personalizzati che desiderate visualizzare, selezionate il canale in questione dal menu a tendina, e fate clic sul pulsante Visualizza Gestione canali software Gestione repositori Questa scheda permette all'utente di aggiungere e gestire repositori per pacchetti di terze parti o pacchetti personalizzati esistenti e per eseguire il collegamento dei repositori ad un canale esistente. La funzione dei Repositori presenta il supporto per i repositori yum. Per creare un nuovo repositorio selezionare il link Crea nuovo repositorio nella parte alta a destra della pagina Gestione repositori. La scheramata Crea repositorio richiederà l'inserimento di una Etichetta del repositorio (come ad esempio fedora-13-i386) ed un URL del repositorio (come ad esempio Sarà possibile inserire altresì URL che indicano elenchi mirror ed URL per un download diretto. Previo completamento fate clic su Crea repositorio. 131

135 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Per collegare un repositorio appena creato ad un canale software esistente selezionate il link Gestione canali software nel menu di sinistra e successivamente selezionare il Canale desiderato per il collegamento. Dalla pagina dei Dettagli del canale selezionate la sottoscheda Repositori e la casella corrispondente al repositorio che desiderate collegare e successivamente Aggiorna repositori. Per sincronizzare i pacchetti da un repositorio personalizzato con il vostro canale selezionate Sinc dalla scheda secondaria Repositori del canale, e confermate il tutto selezionando il pulsante Sinc. Sarà possibile anche eseguire una sincronizzazione tramite la linea di comando usando il comando spacewalk-repo-sync. Per esempio: spacewalk-repo-sync --channel=<channel_name> --url=< Per esempio, per sincronizzare il repositorio di Fedora 13 per l'architettura i386 inserire quanto di seguito riportato: spacewalk-repo-sync --channel=fedora-13-i url= Configurazione Questa tabella rappresenta il portale per la gestione dei vostri file e canali di configurazione, indica se gli stessi sono centralmente gestiti o se limitati ad un sistema singolo. È necessario essere un Amministrtore della configurazione o un Amministratore di Satellite, per poter visualizzare la tabella Configurazione. In aggiunta, è necessario avere almeno un entitlement di Provisioning per poter visualizzare la suddetta tabella. I file centralmente gestiti sono file disponibili per sistemi multipli; le modifiche apportate ad un file singolo in un canale di configurazione centrale, possono interessare numerosi sistemi. In aggiunta, sono anche presenti i canali di configurazione locali. Ogni sistema con un entitlement di Provisioning possiede un canale di configurazione centrale (chiamato anche canale override), ed un canale Sandbox. Sia il configuration management centrale che quello locale vengono affrontati in dettaglio all'interno di questo capitolo Preparazione dei sistemi alla gestione della configurazione Per poter gestire la configurazione di un sistema tramite RHN è necessario installare sul sistema in questione il file config-enable ed avere i tool appropriati. I suddetti tool potrebbero essere già presenti se avete eseguito il kickstart del sistema attraverso una funzionalità di gestione della configurazione. In caso contrario essi sono disponibili all'interno del canale figlio di RHN T ool per la vostra distribuzione. Scaricate ed installate gli ultimissimi pacchetti rhncfg*. Essi sono: rhncfg Le funzioni e librerie di base necessari a tutti i pacchetti rhncfg-*. rhncfg-actions Il codice necessario per eseguire le azioni per la configurazione, programmate tramite il sito web di RHN. rhncfg-client Una interfaccia della linea di comando per le funzioni del client del sistema RHN Configuration Management. rhncfg-m anagem ent Una interfaccia della linea di comando usata per gestire la configurazione di RHN. Successivamente sarà necessario abilitare il vostro sistema alla programmazione delle azioni necessarie per la configurazione. È possibile eseguire tale procedura attraverso il comando rhn- 132

136 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network actions-control sul sistema client. Il suddetto comando è incluso nell'rpm rhncfg-actions. RHN Actions Control (rhn-actions-control) è in grado di abilitare o disabilitare le modalità specifiche relative ad azioni eseguibili. Consultate la Sezione B.1, «Red Hat Network Actions Control» per maggiori informazioni Panoramica La pagina Panoram ica sulla configurazione vi permette di controllare lo stato dei vostri file di configurazione, insieme ai sistemi che li utilizzano. Sommario della configurazione Questa schermata fornisce alcune informazioni relative ai vostri file di configurazione. Facendo clic sul qualsiasi testo in blu, sarete in grado di visualizzare un elenco appropriato di sistemi rilevanti, di informazioni relative al canale, o un elenco di file di configurazione. Azioni per la configurazione Questa schermata offre un accesso diretto ai compiti di gestione più comuni della configurazione. È possibile visualizzare o creare file o canali, oppure abilitare il configuration management sui vostri sistemi. File di configurazione recentemente modificati L'elenco qui riportato indica i file modificati, i canali ai quali essi appartengono, ed il periodo nel quale sono stati modificati. Se ultimamente non è stato modificato alcun file, allora non verrà visualizzato alcun elenco. Fate clic sul nome del file interessato per visualizzarlo sulla pagina Dettagli del file in questione. Fate clic sul nome del canale interessato per visualizzarlo sulla pagina Dettagli del canale del canale in questione. Implementazioni configurazione recentemente programmate Ogni azione programmata viene elencata qui insieme al suo stato. Ogni compito programmato e relativo alla configurazione, come ad esempio l'abilitazione del configuration management su di un sistema per impiegare un file di configurazione specifico, viene visualizzato in questa sezione. Ciò vi permetterà di controllare velocemente se i vostri compiti hanno avuto successo, e di intraprendere azioni per correggerne eventuali errori. Facendo clic sul testo blu sarete in grado di visualizzare le pagine Dettagli del sistem a Program m a per ogni specifico sistema Canali di configurazione Come precedentemente riportato, RHN è in grado di gestire file e canali di configurazione locali e centrali. Il configuration management centrale vi permette d'implementare i file di configurazione su sistemi multipli. Il configuration management locale vi permette invece di specificare gli override, oppure i file di configurazione che non sono stati modificati, sottoscrivendo il sistema ad un canale centrale. I canali di configurazione centrali devono essere creati tramite il link presente su questa pagina. I canali di configurazione locali non vengono creati qui; essi vengono creati automaticamente per ogni sistema al quale viene conferito un entitlement di Provisioning. Fate clic sul nome del canale di configurazione da portare sulla pagina dettagli del canale. Se fate fate clic sul numero dei file presenti all'interno del canale, verrete direzionati sulla pagina Elenca/Rim uovi File del canale in questione. Se fate clic sul numero di sistemi sottoscritti al canale di configurazione, 133

137 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide verrete direzionati sulla pagina Sistem i Sistem i sottoscritti. Per creare un nuovo canale di configurazione centrale: 1. Cliccate il link crea nuovo canale di configurazione nella parte alta a destra della schermata. 2. Inserite un nome per il canale. 3. Inserite una etichetta per il canale. Questo campo deve contenere solo caratteri alfanumerici, "-", "_", e "." 4. Inerite una descrizione per il canale. È necessario inserire una descrizione, in questo caso non vi è alcuna restrizione sui caratteri utilizzabili. Questo campo è in grado di contenere qualsiasi informazione utile per la distinzione di questo canale da altri canali. 5. Pigiate il pulsante Crea Canale di configurazione per creare il nuovo canale. 6. La pagina seguente risulta essere un sottoinsieme della pagina Dettagli del canale; essa presenta tre sottotabelle: Panoram ica, Aggiungi file, e Sistem i. La pagina Dettagli del canale viene affrontata in dettaglio su Sezione , «Configurazione Canali di configurazione Dettagli del canale di configurazione» Configurazione Canali di configurazione Dettagli del canale di configurazione Panoramica Questa sottotabella è molto simile alla pagina Panoram ica sulla configurazione. Le Inform azioni sul canale fornisce le informazioni sullo stato per i contenuti del canale. Le Azioni per la configurazione fornisce un accesso ai compiti di configurazione più comuni. La differenza più sostanziale è rappresentata da Proprietà del canale. Facenco clic sul link Modifica proprietà, sarà possibile modificare il nome, l'etichetta e la descrizione del canale. Elenca/Rimuovi file Questa tabella, visualizzata solo se i file di configurazione risultano presenti all'interno del canale di configurazione, elenca i file contenuti dal canale stesso. È possibile rimuovere i file, copiare l'ultimissima versione all'interno di un set di override locali oppure all'interno di altri canali di configurazione centrali. Selezionate le caselle corrispondenti ai file che desiderate modificare, e successivamente pigiate uno dei pulsanti corrispondenti all'azione desiderata situati nella parte bassa della schermata. Aggiungi file La tabella Aggiungi File presenta tre sottotabelle le quali a loro volta vi permetteranno di Creare, Im portare, o Creare i file di configurazione da includere nel canale. Carica file Per caricare un file all'interno di un canale di configurazione andate alla ricerca del file interessato sul vostro sistema locale, popolate tutti i campi e fate clic sul pulsante Carica file di configurazione. Il campo Filenam e/percorso è il percorso assoluto dove il file verrà implementato. È altresì possibile indicare l'ownership (il nom e utente ed il nom e del gruppo) ed i Perm essi da conferire al file durante la sua fase d'implementazione. Se SELinux è stato abilitato sul client sarà possibile configurare i contesti di SELinux per abilitare gli attributi del file necessari (come ad esempio l'utente, il ruolo 134

138 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network ed il tipo di file) per poter essere usato sul sistema. Per maggiori informazioni sulla configurazione del contesto del file di SELinux consultare la Red Hat Enterprise Linux Security-Enhanced Linux User Guide. Per finire, se il file di configurazione include una macro, inserite il simbolo che segna l'inizio e la fine della macro. Importa file Da questa pagina è possibile importare i file da altri canali di configurazione, incluso ogni canale localmente gestito. Selezionate la casella corrispondente al file che desiderate importare, e successivamente pigiate il pulsante Im porta file di configurazione Nota Bene Una icona sandbox indica che il file elencato si trova attualmente in un canale sandbox locale. I file in un canale sandbox del sistema, vengono considerati in uno stato sperimentale e possono risultare non stabili. Fate attenzione durante la loro implementazione in un canale di configurazione centrale. Crea file Da questa pagina sarà possibile creare un file di configurazione, una directory o un link simbolico da includere nel canale di configurazione. Scegliere prima se creare un file di testo, directory o un link simbolico (symlink) nella sezione T ipo di file. Indicate il percorso assoluto insieme al quale verrà implementato il file nella casella di testo Filenam e/percorso. Se create un link simbolico indicate un file di destinazione ed un percorso nella casella di testo Filenam e di destinazione del link sim bolico/percorso. Inserire Nom e utente e Nom e gruppo per il file nella sezione Ownership insieme alla Modalità perm essi del file per il file. Se SELinux è stato abilitato sul client sarà possibile configurare i contesti di SELinux per abilitare gli attributi del file necessari (come ad esempio l'utente, il ruolo ed il tipo di file) per poter essere usato sul sistema. Per maggiori informazioni sulla configurazione del contesto del file di SELinux consultare la Red Hat Enterprise Linux Security-Enhanced Linux User Guide. Se il file di configurazione include una macro inserire il simbolo che contrassegna l'inizio e la fine della macro. Successivamente inserire il contenuto del file di configurazione nel campo Contenuti del file usando il menu a tendina dello script per selezionare il linguaggio di programmazione appropriato. Per finire selezionare il pulsante Crea file di configurazione per creare un nuovo file. Implementa file Questa sottotabella viene visualizzata se sono presenti all'interno del canale alcuni file. È possibile implementare tutti i file pigiando il pulsante Im plem enta tutti i file, oppure 135

139 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide selezionando i file desiderati e successivamente pigiando il pulsante Im plem enta i file selezionati. A questo punto vi verrà chiesto di selezionare a quale sistema desiderate applicare i file. I sistemi elencati risultano essere sottoscritti a questo canale. Se desiderate applicare il file su di un sistema non presente in questo elenco, come prima cosa sottoscrivete quel sistema al canale, successivamente pigiate il pulsante Conferm a ed Im plem enta sui sistem i selezionati, in modo da implementare i file in questione. Sistemi Questa tabella, la quale presenta due sottotabelle, vi permette di gestire i sistemi sottoscritti al canale di configurazione. Sistemi sottoscritti Questa sottotabella contiene un elenco di tutti i sistemi sottoscritti al canale corrente. Facendo clic sul nome del sistema, verrete direzionati sulla pagina Dettagli del sistem a per il sistema in questione. Sistemi di destinazione Questa sottotabella contiene un elenco dei sistemi abilitati per il configuration management ma non ancora sottoscritti al canale. Per aggiungere un sistema al canale di configurazione, selezionate la casella corrispondente al nome del sistema e pigiate Sottoscrivi sistem a File di configurazione Questa tabella vi permette di gestire i vostri file di configurazione in modo indipendente. Sia i file localmente gestiti che quelli gestiti centralmente possono essere raggiunti per mezzo di sottotabelle. Nota Bene Per default la dimensione massima del file per i file di configurazione è 128KB. Se desiderate modificare il suddetto valore, cercate o create la seguente riga nel file /etc/rhn/default/rhn_web.conf: web.maximum_config_file_size=128 È necessario altresì trovare e modificare la seguente riga nel file /etc/rhn/default/rhn_server.conf allo stesso valore: maximum_config_file_size= Modificate il valore in entrambi i file da al valore desiderato in byte File gestiti centralmente I file gestiti centralmente sono quei file disponibili per i sistemi multipli. La modifica di un file all'interno di un canale gestito centralmente, potrebbe risultare in alcune modifiche di numerosi sistemi. Questa pagina elenca tutti i file attualmente conservati all'interno dei vostri canali di configurazione 136

140 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network centrali. Fate clic su Percorso di un file, in modo da visualizzare la pagina Dettagli file di configurazione per quel file. Selezionate il nome del canale di configurazione da visualizzare sulla pagina Dettagli del canale del canale che contiene il file. Facendo clic sul numero dei sistemi potrete visualizzare un elenco dei sistemi attualmente sottoscritti sul canale che contiene quel file. Per finire, facendo clic sui sistemi che eseguono l'override sarete in grado di visualizzare un elenco di sistemi che presentano una versione locale (o override), dei file di configurazione (ciò significa che il file centralmente gestito non verrà implementato su quei sistemi.) File gestiti localmente I file di configurazione gestiti localmente sono quei file applicabili ad un solo sistema. Essi possono trovarsi all'interno del sandbox del sistema, oppure possono essere file implementabili sul sistema in qualsiasi momento. I file locali hanno una priorità più elevata rispetto ai file gestiti centralmente - ciò significa che se un sistema viene sottoscritto ad un canale di configurazione con un determinato file, e se lo stesso possiede una versione gestita localmente del file, allora verrà implementata la versione gestita localmente. Questa pagina elenca tutti i file di configurazione locali (override) per i vostri sistemi. Ciò include i canali di configurazione locali ed il canale sandbox per ogni sistema con un entitlement di Provisioning. Fate clic su Percorso del file, per andare sulla pagina Dettagli file di configurazione per il file desiderato. Cliccate sul nome del sistema al quale appartiene per poter visualizzare le pagine Dettagli del sistem a Configurazione Configurazione Panoram ica per il sistema in questione Come includere le macro nei vostri file di configurazione È importante essere in grado di conservare e condividere le configurazioni simili, ma come ci si comporta se si è in possesso di numerose varianti dello stesso file di configurazione? Cosa fareste se siete in possesso di alcuni file di configurazione, che differiscono solo attraverso i dettagli specifici al sistema, come ad esempio l'indirizzo MAC e l'hostname? Nella gestione tradizionale dei file è necessario caricare e distribuire ogni file in modo separato, anche se presente una distinzione nel nome, e se il numero delle varianti è nell'ordine delle centinaia o delle migliaia. RHN affronta questa tendenza permettendo l'inclusione delle macro, o variabili, all'interno del file di configurazione da esso gestito per i sistemi aventi diritto al Provisioning. In aggiunta alle variabili per le informazioni del sistema personalizzate, sono supportate le seguenti macro standard: rhn.system.sid rhn.system.profile_name rhn.system.description rhn.system.hostname rhn.system.ip_address rhn.system.custom_info(key_name) rhn.system.net_interface.ip_address(eth_device) rhn.system.net_interface.netmask(eth_device) rhn.system.net_interface.broadcast(eth_device) rhn.system.net_interface.hardware_address(eth_device) rhn.system.net_interface.driver_module(eth_device) Per utilizzare questa potentissima funzione, caricate o create un file di configurazione attraverso la pagina Inform azioni canale di configurazione. Successivamente aprite la pagina Dettagli file di configurazione corrispondente, ed includete le macro supportate da voi 137

141 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide scelte. Assicurtevi che i delimitatori usati per eseguire un offset delle vostre variabili, corrispondono a qualli impostati nei campi Delim itatore Inizio Macro e Delim itatore Fine Macro, e che non entrino in conflitto con altri caratteri presenti nel file. I delimitatori devono essere composti da due caratteri e non possono contenere il simbolo percentuale (%). Ad esempio, è possibile essere in possesso di un file applicabile a tutti i vostri server che differisce solo per il proprio indirizzo IP e hostname. Invece di gestire un file di configurazione separato per ogni server, è possibile creare un file singolo come ad esempio server.conf, con incluso delle macro hostname e indirizzo IP come di seguito riportato: hostname={ rhn.system.hostname } ip_address={ rhn.system.net_interface.ip_address(eth0) } Previo conferimento del file ad ogni singolo sistema, sia attraverso un'azione programmata nel sito web di RHN, che attraverso la linea di comando con Red Hat Network Configuration Client (rhncfgclient), le variabili verranno sostituite con l'hostname e con l'indirizzo IP del sistema, come riportato sul Profilo del sistema di RHN. Nel file di configurazione sopra riportato, la versione implementata somiglia a quanto segue: hostname=test.example.domain.com ip_address= Per catturare le informazioni personalizzate del sistema, inserite l'etichetta della chiave all'interno della macro delle informazioni personalizzate (rhn.system.custom_info). Per esempio se avete sviluppato una chiave etichettata "asset", potete aggiungerla alla macro delle informazioni personalizzate in un file di configurazione, in modo da sostituire il valore su qualsiasi sistema che lo contiene. La macro sarà simile a quanto segue: asset={@ Previa implementazione del file su di un sistema contenente un valore per quella chiave, la macro viene tradotta, risultando in una stringa simile alla seguente: asset=example#456 Per includere un valore di default, per esempio se è necessario prevenire la generazione di errori, aggiungetela alla macro delle informazioni personalizzate nel modo seguente: asset={@ rhn.system.custom_info(asset) = 'Asset Il suddetto default viene sovrascritto dal valore presente su ogni sistema che lo contiene. Utilizzando Red Hat Network Configuration Manager (rhncfg-m anager) non verrà alterato o tradotto alcun file, poichè il tool è 'system agnostic' rhncfg-m anager non dipende dalle impostazioni del sistema. I file binari non possono essere interpolati Sistemi Questa pagina riporta le impostazioni sullo stato del vostro sistema in relazione alla configurazione. Sono presenti due sottotabelle: Sistem i gestiti e Sistem i T arget Sistemi gestiti 138

142 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Questa pagina è il display predefinito per la pagina Configurazione Sistem i. I sistemi qui visualizzati sono stati predisposti per una implementazione del file di configurazione, vengono altresì visualizzati sia i file gestiti centralmente che localmente. Cliccando sul nome del sistema, verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a Configurazione Panoram ica per il sistema. Facendo clic sul numero di file locali verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a Configurazione Visualizza/Modifica File File gestiti localm ente, la quale vi permette di gestire il file locali (override) applicabili al sistema. Facendo clic invece sul numero dei canali di configurazione gestiti centralmente, verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a Configurazione Gestisci canali di configurazione Elenca/Rim uovi sottoscrizione dai canali. Ciò vi permetterà di rimuovere la sottoscrizione dai canali desiderati Sistemi di destinazione Questa pagina riporta i sistemi non predisposti per l'implementazione del file di configurazione, oppure i sistemi non ancora sottoscritti ad un canale di configurazione. La tabella presenta tre colonne le quali identificano il nome del sistema, se il sistema è stato predisposto per l'implementazione del file di configurazione, ed un elenco delle fasi da completare prima della predisposizione del sistema. Selezionando la casella corrispondente al nome del profilo e successivamente pigiando il pulsante Abilita il RHN Configuration Managem ent, tutte le fasi della predisposizione che possono essere automatizzate vengono programmate da RHN. Nota Bene Ricordiamo che è ancora necessario eseguire manualmente alcune fasi per poter abilitare l'implementazione del file di configurazione; a tal proposito vengono fornite sulla schermata, tutte le informazioni necessarie per asistervi durante questa fase Programma Se fate clic sulla scheda Programma sulla barra di navigazione superiore, appariranno i link e la categoria Program m a. Queste pagine vi permetteranno di avere un resoconto delle azioni avvenute all'interno dei vostri sistemi. Un'azione è un incarico RHN programmato, che deve essere eseguita su uno o più sistemi client. Per esempio, è possibile programmare un'azione in modo da applicare degli Aggiornamenti Errata per un sistema. Red Hat Network mantiene una cronologia delle seguenti azioni: 1. Alterazione del pacchetto (installazione, aggiornamento, e rimozione) 2. Azioni di rollback del pacchetto 3. Riavvio del sistema 4. Aggiornamenti Errata 5. Alterazione del file di configurazione (impiego, caricamento e differenze 'diff') 6. Aggiornamenti del profilo hardware 7. Aggiornamenti del profilo dell'elenco del pacchetto 8. Inizializzazione di kickstart 9. Comandi remoti Ogni pagina nella categoria Program m a rappresenta uno stato Azioni in attesa 139

143 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Come mostrato in Figura 7.19, «Programma - Azioni in attesa», la pagina Azioni in attesa viene mostrata per default quando si esegue il clic di Program m a nella barra di navigazione superiore. Esso mostra tutte le azioni che sono state iniziate e che sono ancora in progresso. Figura Programma - Azioni in attesa Azioni fallite Azioni non completate. Se un'azione ritorna un errore, essa verrà visualizzata qui Azioni completate Azioni che hanno avuto successo Azioni archiviate Azioni che avete scelto di conservare per un ulteriore controllo Elenco delle azioni Su ogni pagina, ogni riga rappresenta un evento singolo programmato, oppure un'azione in grado di influenzare sistemi multipli, interessando un certo numero di pacchetti. L'elenco contiene una serie di informazioni: Seleziona Utilizza le caselle presenti in questa colonna per selezionare le azioni. Dopo aver selezionato le suddette azioni, sarete in grado sia di aggiungerle al vostro elenco di selezione, che di muoverle sull'elenco delle Azioni archiviate. Se archiviate un'azione in attesa, essa non verrà cancellata; L'icona dell'azione verrà spostata dall'elenco delle Azioni sospese su quello delle Azioni archiviate. Azione T ipo di azione da eseguire come ad esempio l'aggiornamento errata o l'installazione dei pacchetti. Facendo clic sul nome dell'azione, verrete direzionati sulla pagina Dettagli azione. Consultate la Sezione , «Dettagli azione» per maggiori informazioni. Il prim a possibile Il primo giorno ed ora disponibili per l'esecuzione dell'azione. 14 0

144 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Riusciti Numero di sistemi sui quali l'azione ha avuto successo. Falliti Numero di sistemi sui quali l'azione è stata eseguita ma senza successo. In corso Numero di sistemi sui quali l'azione in questione viene eseguita. T otale Numero totale di sistemi sui quali l'azione è stata programmata Dettagli azione Se fate clic sul nome di un'azione, sarete in grado di visualizzare la pagina Dettagli azione. La suddetta pagina viene suddivisa nelle seguenti tabelle: Dettagli azione Informazioni Informazioni generali sull'azione. Essa sarà la prima scheda visualizzata una volta fatto clic sull'azione. Sarete in grado di visualizzare il tipo di azione, programmare l'amministrazione e l'esecuzione dell'azione stessa e di usufruire della disponibilità di note utili. Facendo clic sulla Errata Advisory, verrete direzionati sulla pagina Inform azioni sull'errata. L'errata advisory apparirà solo se l'azione risulta essere un aggiornamento errata. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni Errata» Dettagli azione Sistemi completati Elenco dei sistemi sui quali l'azione ha avuto successo. Facendo clic sul nome del sistema, verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema» Dettagli azione Sistemi in progresso Elenco di sistemi sui quali è stata eseguita un'azione. Per cancellare un'azione, selezionare il sistema utilizzando la casella appropriata e fare clic sul pulsante Azione non program m ata. Facendo clic sul nome del sistema verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema» Dettagli azione Sistemi con errori Elenco dei sistemi sui quali si è cercato di eseguire una azione fallendo. Qui è possibile riprogrammare le azioni. Facendo clic sul nome del sistema verrete direzionati sulla pagina Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema» Utenti Solo gli Amministratori di Satellite possono visualizzare la scheda Utenti sulla barra di navigazione superiore. Se fate clic sulla scheda Utenti, appariranno i link e la categoria degli Utenti stessi. Queste pagine vi permettono di modificare e garantire i permessi a coloro che amministreranno i gruppi del vostro sistema. Fate clic su Elenco utenti per modificare gli utenti all'interno della vostra organizzazione. Per aggiungere nuovi utenti alla vostra organizzazione fate clic sul link crea nuovo utente sulla destra della pagina. La pagina successiva sarà la pagina Crea utente. Qui potrete inserire i valori necessari relativi al nuovo utente. Selezionate il pulsante Crea Login una volta completati tutti i campi. RHN ora invia una all'indirizzo specificato, ed è in grado altresì di reindirizzare l'utente sulla pagina Utenti Elenco Utenti. Se desiderate selezionare i permessi e le opzioni per l'utente appena creato selezionate il nome corrispondente dall'elenco. Facendo questo visualizzerete la pagina Inform azioni utente per l'utente in questione, ed al suo interno saranno presenti diverse 14 1

145 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide sottotabelle contenenti le opzioni desiderate. Consultate la Sezione , «Elenco utenti Activi Informazioni utente» per maggiori informazioni Elenco utenti Attivi Questa scheda elenca tutti gli utenti attivi del vostro RHN account. Vengono visualizzate le seguenti informazioni di base riguardanti ogni utente: username, nome vero e proprio dell'utente, ruoli e la data dell'ultimo sign in. Come mostrato in Figura 7.20, «Elenco utenti», ogni riga all'interno di Elenco utenti rappresenta un utente all'interno della vostra organizzazione. In aggiunta sono presenti quattro colonne che riportano le informazioni su ogni utente: Nome utente Il nome di login dell'utente. Se fate clic su di un nome utente la pagina Inform azioni utente verrà visualizzata. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Elenco utenti Activi Informazioni utente». Nom e reale Il nome completo dell'utente (prima il cognome). Ruoli Elenco dei privilegi dell'utente, come ad esempio Amministratore dell'organizzazione 'Organization Administrator', Amministratore del canale 'Channel Administrator' e utente normale. Gli utenti possono avere molteplici ruoli. Ultim o sign in Mostra quando l'utente ha eseguito l'ultimo log in all'interno di RHN. Figura Elenco utenti Elenco utenti Activi Informazioni utente La pagina Inform azioni utente permette agli Amministratori di Satellite di gestire i permessi e le attività di tutti gli utenti. Inclusa all'interno della pagina Inform azioni utente è la possibilità di cancellare o disabilitare gli utenti. 14 2

146 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network È possibile disabilitare gli utenti direttamente tramite l'interfaccia web di RHN. Gli utenti di RHN Satellite saranno in grado di disabilitare o rimuovere gli utenti direttamente dai loro sistemi, mentre gli utenti non- Satellite dovranno contattare il Customer Service per poter eseguire tale procedura. Gli utenti possono essere disabilitati o cancellati dagli Amministratori di Satellite, oppure potranno disabilitare direttamente i propri account. Gli utenti precedentemente disabilitati non potranno eseguire il login sull'interfaccia web di RHN, inoltre essi non saranno in grado di programmare alcuna azione. Gli Amministratori di Satellite non potranno essere rimossi fino a quando non verrà rimosso il loro ruolo dall'account. Le azioni programmate dall'utente prima della propria disabilitazione, resteranno in coda alle azioni da eseguire. Per una maggiore flessibilità, gli utenti disabilitati potranno essere riattivati dagli Amministratori di Satellite. La funzione di cancellazione degli utenti dall'interfaccia web, è permessa solo ed esclusivamente aigl utenti di RHN Satellite. Il ruolo di gli Amministratore di Satellite deve essere rimosso dall'utente prima che lo stesso possa essere cancellato. Avvertenza La cancellazione di un utente risulta essere irreversibile, per questo motivo esercitatela con molta cautela. Considerate prima la disabilitazione dell'utente, in modo da poter valutare l'effetto che una cancellazione potrebbe avere sulla vostra infrastruttura. Per disattivare un utente: 1. Navigate all'interno della scheda Inform azioni utente. 2. Verificate che l'utente non sia un Amministratore di Satellite. In caso contrario deselezionate la casella corrispondente al ruolo, e fate clic sul pulsante Conferm a, nella parte bassa sulla destra della schermata. 3. Fate clic sul link disattiva utente nella parte alta a destra della schermata. 4. Fate clic sul pulsante Disattiva utente nella parte bassa a destra per confermare. Per cancellare un utente: 1. Navigate all'interno della scheda Inform azioni utente. 2. Verificare che l'utente in questione non sia un Amministratore di Satellite, e se necessario, rimuovere il suddetto ruolo. 3. Fate clic sul link cancella utente nella parte alta sulla destra. 4. Fate clic sul pulsante Cancella utente per cancellare in modo permanente l'utente. Per informazioni sulla disattivazione del vostro account consultate la Sezione , «Disattivazione account» Elenco utenti Attivi Informzioni utente Dettagli Questa è la scheda Inform azioni utente di default, tale scheda è in grado di visualizzare il nome utente, il nome vero e proprio, il cognome, l'indirizzo ed i ruoli dell'utente. T utte queste informazioni sono modificabili. Per fare questo, eseguite le vostre modifiche e fate clic sul pulsante Aggiorna. Ricordate, quando modificate una password, visualizzerete solo degli asterischi. Per delegare i compiti all'interno della vostra organizzazione, Red Hat Network fornisce numerosi ruoli con diversi livelli di responsabilità e accesso. Questo elenco descrive i permessi di ogni ruolo e le varie differenze: 14 3

147 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Utente Conosciuto come un Utente del gruppo del sistema, esso rappresenta il ruolo standard per qualsiasi utente appena creato. Può essere garantita alla persona in questione un accesso per la gestione dei gruppi del sistema e dei canali software. I sistemi devono trovarsi all'interno dei gruppi del sistema ai quali l'utente stesso presenta i permessi per la loro gestione, oppure gli stessi sistemi devono essere visibili. T uttavia ricordate, che tutti i canali sottoscrivibili globalmente possono essere utilizzati da tutti. Activation Key Adm inistrator Questo ruolo è stato creato per gestire la collezione di chiavi di attivazione della vostra organizzazione. Grazie a questo ruolo è possibile creare, modificare e cancellare qualsiasi chiave all'interno del vostro account. Am m inistratore del canale Il suddetto ruolo possiede un accesso completo ai canali software e alle associazioni relative presenti all'interno della vostra organizzazione. Esso necessita di RHN Satellite o RHN Proxy Server. La persona che ricopre questo ruolo sarà in grado di modificare i canali di base dei sistemi, rendere i canali globalmente sottoscrivibili, e creare nuovi canali. Configuration Adm inistrator Questo ruolo permette all'utente di gestire la configurazione dei sistemi all'interno della organizzazione, utilizzando sia l'interfaccia basata sul web di RHN Satellite oppure Red Hat Network Configuration Manager. Monitoring Adm inistrator Questo ruolo permette la programmazione dei probes ed il controllo di un'altra infrastruttura Monitoring. Il suddetto ruolo è disponibile solo sulla versione 3.6 di RHN Satellite abilitato al Monitoring o su di una versione più recente. Am m inistratore di Satellite Questo ruolo permette l'esecuzione di qualsiasi funzione disponibile all'interno di Red Hat Network. In quanto master account per la vostra organizzazione, la persona che ricopre il suddetto ruolo sarà in grado di alterare i privilegi di tutti gli altri account, e condurre qualsiasi altro compito disponibile per gli altri ruoli. Come altri ruoli è possibile l'esistenza di Amministratori di Satellite multipli. System Group Adm inistrator Questo ruolo occupa un gradino inferiore rispetto all'amministratore di Satellite, esso possiede un controllo completo attraverso i sistemi ed i gruppi del sistema nei confronti dei quali è in grado di accedere. Questa persona sarà in grado di creare nuovi gruppi, cancellare qualsiasi gruppo assegnato, aggiungere sistemi ai gruppi, e gestire l'accesso utenti ai gruppi. Anche se è possibile per un Amministratore di Satellite rimuovere i diritti di Amministratore Satellite di un altro utente, è impossibile rimuovere i diritti di Amministratore Satellite all'ultimo Amministratore Satellite restante. È possibile rimuovere i propri privilegi se non si è l'ultimo Amministratore. Per assegnare un nuovo ruolo ad un utente, selezionate la casella appropriata. Ricordate che agli Amministratori di Satellite viene garantito automaticamente un accesso di gestione a tutti gli altri ruoli segnati da caselle disabilitate. Per garantire ad un utente la possibilità di gestire i sistemi di configurazione, selezionate la casella Am m inistratore configurazione. Quando si è soddisfatti delle modifiche apportate, fate clic su Aggiorna Elenco utenti Attivi Informazioni utente Gruppi di sistemi Questa scheda visualizza un elenco di gruppi che l'utente può gestire. Gli Amministratori di Satellite possono utilizzare le caselle per impostare i permessi di accesso dell'utente per ogni gruppo del sistema. Selezionate o deselezionate le caselle appropriate e fate clic sul pulsante Aggiorna perm essi per salvare le modifiche. Gli Amministratori di Satellite possono selezionare uno o più gruppi di default per l'utente in questione. Quando l'utente registra un sistema, quel sistema viene assegnato al gruppo (o gruppi) selezionato. Ciò permette all'utente di avere un accesso immediato al sistema appena registrato, se l'utente stesso possiede i permessi corretti per uno o più gruppi ai quali il sistema è stato assegnato. I gruppi nei quali questo utente può accedere sono preceduti con un (*). 14 4

148 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Elenco utenti Attivi Informazioni utente Sistemi Questa scheda elenca tutti i sistemi verso i quali l'utente possiede il permesso d'accesso. Questi sistemi provengono dai gruppi di sistemi assegnati all'utente nella scheda precedente. Potete selezionare un set di sistemi con il quale lavorare, selezionando le caselle sulla sinistra dei sistemi, e successivamente selezionare il pulsante Aggiorna Elenco. Utilizzate la pagina System Set Manager per eseguire le azioni sui sistemi interessati. Facendo clic sul nome di un sistema, verrete direzionati sulla pagina corrispondente Inform azioni del sistem a. Per maggiori informazioni consultare la Sezione , «Informazioni sul sistema» Elenco utenti Attivi Informzioni utente Permessi del canale Questa scheda elenca tutti i canali disponibili per la vostra organizzazione. Potrete garantire all'utente il permesso di sottoscrizione al canale per ogni canale elencato selezionando la casella sulla sinistra del canale e facendo clic sul pulsante Aggiorna perm essi. I permessi garantiti attraverso lo stato di Amministratore Satellite, Amministratore del canale o a causa di un canale registrabile globalmente, non presentano alcuna casella, al contrario viene mostrata una icona di selezione Elenco utenti Attivi Informazioni utente Permessi del canale Sottoscrizione Identifica i canali sui quali l'utente potrebbe sottoscrivere i sistemi. Per modificare i canali, selezionate o deselezionate le caselle appropriate e fate clic sul pulsante Aggiorna perm essi. Notate che i canali sottoscrivibili attraverso lo stato di gestione dell'utente o le impostazioni globali del canale, non possono essere alterati. Essi vengono identificati con una icona di controllo Elenco utenti Attivi Informazioni utente Permessi del canale Gestione Identifica i canali che l'utente potrebbe gestire. Per poterli modificare selezionate e deselezionate le caselle appropriate, e fate clic sul pulsante Aggiorna perm essi. T ale stato non abilita l'utente alla creazione di nuovi canali. Notate che i canali gestibili automaticamente attraverso lo stato di gestione dell'utente, non possono essere alterati. Essi vengono identificati con una icona di controllo. Ricordate, gli Amministratori di Satellite e gli Amministratori del canale, possono sottoscrivere o gestire qualsiasi canale Elenco utenti Attivi Informazioni utente Preferenze Questa pagina vi permette di configurare la ricezione di di notifica da parte dell'utente, il numero di entry visualizzate per pagina, ed il fuso orario dell'utente. Eseguite la selezione e fate clic sul pulsante Salva Preferenze per eseguire l'aggiornamento. Notifica Determina se l'utente in questione riceva o meno una ogni qualvolta un Errata Alert viene applicato ad uno o più sistemi presenti nel suo account, insieme ad un sommario degli eventi del sistema stesso. Dimensione della pagina di elenco di RHN Numero massimo di oggetti visualizzati in un elenco, su di una pagina singola. Se un numero maggiore di oggetti è presente nell'elenco, facendo clic sul pulsante Successivo verrà visualizzato il gruppo di oggetti successivo. Questa preferenza viene applicata sulla panoramica degli elenchi del sistema dell'utente, sugli elenchi Errata, elenchi dei pacchetti e così via. Fuso orario Impostare il fuso orario dell'utente in modo tale che le azioni programmate siano organizzate in accordo all'ora del fuso orario in questione. Opzioni di contatto di Red Hat Identificate in quale modo ( , telefono, fax o tramite posta) Red 14 5

149 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Hat possa contattare l'utente. Per poter modificare una di queste opzioni, eseguite le vostre modifiche e fate clic sul pulsante Salva Preferenze Elenco utenti Attivi Informazioni utente Indirizzi Questa scheda elenca gli indirizzi associati con l'acount dell'utente. Per aggiornare queste informazioni, fate clic sul link Modifica questo indirizzo, eseguite le modifiche e fate clic sul pulsante Aggiorna Elenco utenti Attivi Informazioni utente Metodi di notifica Questa scheda elenca gli indirizzi e pager designati per ricevere gli alert dai probes di Monitoring. Per creare un nuovo metodo, fate clic su crea nuovo metodo e completate i campi in questione. Se riceverete questi alert tramite il pager, selezionate la casella associata per ricevere i messaggi inviati con un formato più breve. Quando avete terminato, fate clic su Crea m etodo. Il metodo creato verrà visualizzato sull'apposito elenco, dal quale potrà essere modificato e cancellato. Qui è anche possibile cancellare i metodi di notifica. Se tale metodo è collegato ai probe, allora sarete in grado di visualizzare un loro elenco. Notate che se siete un Monitoring Administrator e non siete in grado di gestire il sistema in questione, le Inform azioni del sistem a e la pagina Stato attuale di probe, non risulteranno essere accessibili tramite i link presenti nei rispettivi nomi. Un Amministratore di Satellite possiede un accesso completo a tutti gli aspetti del vostro account di RHN Elenco utenti Disattivazione Questa pagina elenca tutti gli utenti che sono stati disattivati. Per poter riattivare qualsiasi utente presente in questo elenco, fate clic sulla casella sulla sinistra e selezionate il pulsante Riattiva seguito dal pulsante Conferm a. Gli utenti riattivati mantengono i permessi e le associazioni ai gruppi posseduti in precedenza, prima della loro disabilitazione. Facendo clic su qualsiasi Nome Utente, verrete direzionati sulla pagina Informazioni Utente Elenco utenti Tutti La pagina T utti elenca tutti gli utenti che appartengono alla vostra organizzazione. In aggiunta ai campi elencati nelle due schermate precedenti, la scheda di utenti include un campo Stato. Il suddetto campo indica se l'utente sia Attivo o se invece è stato Disattivato. Gli utenti disattivati non saranno in grado di indicare il proprio stato. Fate clic sul nome utente per andare sulla pagina Inform azioni Utente dell'utente desiderato Monitoring Se fate clic sulla tabella Monitoring nella barra superiore di navigazione, appariranno i link insieme alla categoria Monitoring. Queste pagine, le quali richiedono il possesso degli entitlement di Monitoring, vi permettono di visualizzare i risultati dei probes impostati nei confronti dei sistemi aventi diritto al Monitoring, e di gestire la configurazione della vostra infrastruttura di monitoring. Iniziate il vostro processo di monitoring di un sistema attraverso la scheda Probe della pagina Inform azioni del sistem a. Consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema» per una descrizione della tabella e Appendice D, Probe per un elenco dei probe disponibili Stato di Probe 14 6

150 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network La pagina Stato di Probe viene mostrata per default quando si seleziona Monitoring nella barra superiore di navigazione. La pagina Stato di Probe visualizza un sommario del conteggio dei probes nei vari stati, e fornisce una interfaccia semplice in grado di rilevare velocemente i probe problematici. Si prega di notare che il totale delle verifiche presente nelle tabelle della parte superiore della pagina, potrebbe non corrispondere al numero di probe visualizzato nelle tabelle inferiori. I conteggi situati nella parte superiore includono i probe per tutti i sistemi presenti nella vostra organizzazione, mentre le tabelle visualizzano i probe eseguiti solo sui sistemi ai quali avete accesso, attraverso il ruolo di System Group Administrator. Altresì il conteggio dei probe qui mostrato, potrebbe essere sfasato di un massimo di un minuto. Il seguente elenco descrive ogni stato ed identifica le icone ad essi associati: Critical - Il probe ha oltrepassato il limite CRITICAL. Warning - Il probe ha oltrepassato il limite WARNING. Unknown - Il probe non è in grado di riportare in modo accurato le metriche o i dati relativi allo stato. Pending - Il probe è stato programmato per una sua esecuzione ma ancora non è stato eseguito, oppure non è in grado di partire. OK - Il probe è in esecuzione corretta. La pagina Stato di Probe contiene delle tabelle per ogni stato, insieme alla tabella in grado di elencare tutti i probe. Ogni tabella contiene delle colonne che indicano lo stato di probe, il sistema monitorato, i probe utilizzati, e la data ed ora dell'ultimo aggiornamento dello stato. Facendo clic sul nome del sistema presente all'interno delle suddette tabelle, verrete direzionati sulla tabella Probes della pagina Inform azioni del sistem a. Da lì sarete in grado di modificare il probe, cancellarlo, e di generare i riporti basati sui propri risultati. I dati di Monitoring e le informazioni sullo stato di probe precedentemente disponibili solo attraverso l'interfaccia web di Satellite, possono ora essere esportati come file CSV. Selezionate i link Scarica CSV su tutte le pagine relative al Monitoring, per scaricare i file CSV contenenti informazioni rilevanti. I dati esportati possono includere e non limitarsi a quanto segue: Stato di Probe Tutti i probe in un particolare stato (OK, WARN, UNKNOWN, CRITICAL, PENDING) Una cronologia degli eventi di Probe Stato di Probe Critical I probes che hanno superato i propri limiti CRIT ICAL, o che hanno semplicemente raggiunto uno stato critico. Per esempio, alcuni probe raggiungono il loro stato critico (invece di quello sconosciuto), quando oltrepassano il loro periodo di scadenza 'timeout' Stato di Probe Warning I probes che hanno oltrepassato i propri limiti di WARNING Stato di Probe Unknown I probes che non sono in grado di raccogliere le metriche necessarie per determinare il loro stato. La maggior parte dei probe entrano in uno stato di unknown 'sconosciuto' quando oltrepassano il loro 14 7

151 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide maggior parte dei probe entrano in uno stato di unknown 'sconosciuto' quando oltrepassano il loro periodo di timeout. Ciò potrebbe significare che il limite di timeout deve essere aumentato, in caso contrario non sarà possibile eseguire il collegamento col sistema monitorato. È possibile anche che i parametri di configurazione dei probes non siano corretti, e per questo motivo i propri dati non risultano essere reperibili. Per finire, il suddetto stato potrebbe indicare che si è verificato un errore al software Stato di Probe Pending Informazioni riguardanti i probes non ricevute da RHN. T ale stato è indicativo di una verifica che risulta essere stata programmata, ma che non è stata ancora eseguita. Se tutte le verifiche sono in uno stato di In attesa, la vostra infrastruttura di monitoring potrebbe avere alcuni problemi Stato di Probe OK I Probe eseguiti con successo senza alcuna eccezione. Questo rappresenta lo stato desiderato per tutte le verifiche Stato di Probe Tutti T utti i probes programmati sui sistemi del vostro account, elencati in ordine alfabetico iniziando dal nome del sistema Stato corrente Identifica lo stato della verifica selezionata e quando la stessa è stata eseguita per l'ultima volta, fornendo altresì la possibilità di generare un riporto sulla verifica. Anche se tale pagina fà parte del monitoring, essa risulta essere disponibile nella tabella Probes, all'intenro della pagina Inform azioni del sistem a, poichè la propria configurazione risulta essere specifica al sistema monitorato. Per poter visualizzare un riporto su probe, selezionate una durata utilizzando i campi data, e scegliete se desiderate visualizzare dati metrici, la cronologia dei cambiamenti oppure entrambi i riporti. Per ottenere i dati metrici selezionate il tipo di metrica desiderata, e decidete (utilizzando le caselle) se i risultati devono essere visualizzati in modo grafico, tramite un log di errore o seguendo entrambi i metodi. Successivamente fate clic su Genera riporto nella parte inferiore della pagina. Se non esistono dati riguardanti le metriche di probe, verrà visualizzato un messaggio che indica:no DATA SELECT ED T IME PERIOD AND MET RIC Notifica Identifica i metodi di contatto stabiliti per la vostra organizzazione. Questi metodi contengono gli indirizzi o pager ideati per ricevere i messaggi d'allerta provenienti dai probes. Qui sulla schermata di default Notifica, vengono elencati i metodi di notifica disponibili per la vostra organizzazione. I suddetti metodi vengono elencati a seconda del tipo di utente ad essi applicati. Per creare un nuovo metodo di notifica, fate clic sul nome dell'utente al quale applicare la notifica. Apparirà la pagina Informazioni Utente Metodi di Notifica. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Elenco utenti Attivi Informazioni utente Metodi di notifica titolo del metodo di notifica, per modificare le proprietà del metodo Notifica Filtri I filtri di notifica vi permettono di creare delle regole per un utilizzo duraturo, permettendovi di sospendere, ridirezionare, di essere a conoscenza automaticamente della presenza di notifiche». Fate clic sul 14 8

152 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network standard, oppure di inviare notifiche supplementari. Il tutto vi assisterà nella gestione delle comunicazioni con probe frequenti o di tipo verbose Notifica Filtri di notifica Filtri attivi Questa risulta essere la schermata di default per la tabella Filtri di notifica. Vengono elencati tutti i filtri attivi disponibili per la vostra organizzazione. Fate clic sul nome del filtro per modificarne le sue proprietà. Per creare un filtro di notifica, fae clic sul link crea nuovo filtro di notifica nella parte alta sulla destra della schermata. Configurate ogni opzione e fate clic sul pulsante Salva Filtro, per creare un nuovo filtro. 1. Descrizione: Inserire un valore che vi permetta di distinguere il suddetto filtro dagli altri. 2. Tipo: Determina il tipo di azione che il filtro deve intraprendere: ridireziona, accetta, sospende, o integra informazioni alla notifica in ingresso. 3. Invia a: Le opzioni Ridireziona Notifica e Notifica Supplem entare nella seconda fase, richiedono un indirizzo al quale inviare le notifiche. Le opzioni restanti non necessitano di alcun indirizzo Scopo: Determina quale componente è soggetto all'zione del filtro. 5. Organizzazione/Scout/Probe: Questa opzione vi permette di selezionare l'organizzazione, lo scout o il probe ai quali viene applicato il suddetto filtro. Per poter selezionare degli oggetti multipli da questo elenco, tenere premuto il tasto Ctrl mentre cliccate i nomi degli oggetti. Per poter selezionare una gamma di oggetti, tenere pigiato il tasto Shift mentre cliccate sul primo e sull'ultimo oggetto della gamma. 6. Probe con Stato: Seleziona quale stato sia in relazione al filtro. Per esempio, potreste scegliere di creare una notifica supplementare solo per i probe con uno stato critical. Deselezionate ogni casella corrispondente agli stati che devono essere ignorati dal filtro. 7. Notifiche inviate a : Questo è il metodo con il quale viene inviata la notifica se non viene eseguito alcun tipo di filtro. Per esempio potreste ridirezionare tutte le notifiche di un utente, se quest'ultimo risulta essere in vacanza, lasciando inalterate le altre notifiche provenienti dal probe. 8. Match Output: Seleziona in modo preciso i risultati della notifica, inserendo qui una espressione regolare. Se la sezione "Message:" della notifica non corrisponde alla espressione regolare, allora il filtro non viene applicato. 9. Ricorrente: Selezionate se il filtro deve essere costantemente eseguito oppure eseguito in tempi prestabiliti. Un filtro ricorrente 'recurring filter' viene eseguito diverse volte in un periodo di tempo più piccolo, rispetto alla durata del filtro stesso. Per esempio, un filtro ricorrente può essere eseguito per 10 minuti ogni ora, tra l'inizio e la fine della durata del filtro in questione. Un filtro non ricorrente viene eseguito continuamente tra il tempo di inizio e quello di fine del filtro. 10. Inizio: Inserire una data ed un orario di inizio delle operazioni da parte del filtro. 11. Fine: Inserire una data ed un orario di fine operazioni del filtro. 12. Recurring Duration: La durata entro la quale il filtro risulta attivo. Questo campo, applicabile solo ai filtri ricorrenti, avrà luogo al momento dell'inizio sopra pecificato. Qualsiasi notifica generata all'esterno della durata specificata, non verrà filtrata. 13. Recurring Frequency: La frequenza con la quale viene attivato il filtro. I filtri di notifica non possono essere cancellati. T uttavia un filtro può essere cancellato impostando la data di fine attività nel passato. (Da notare che la data di fine attività del filtro, deve essere uguale o successiva alla data di inizio, altrimenti la modifica desiderata fallirà.) Un altro metodo è quello di selezionare un set di filtri dalla pagina Attivi e fare clic sul pulsante Filtri di notifica scaduti. Così facendo il filtro verrà cancellato, visualizzando la tabella Filtri scaduti. 14 9

153 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Notifica Filtri di Notifica Filtri Scaduti Questa tabella elenca tutti i filtri di notifica scaduti. I suddetti filtri vengono conservati in modo indefinito; tale processo di conservazione permette alle organizzazioni di reciclare i filtri più utili in base alle proprie esigenze, fornendo altresì una cronologia per eventuali operazioni di troubleshooting Suite di Probe Le Suite di Probe vi permettono di configurare ed applicare uno o più probe ad uno o più sistemi. Esse possono essere configurate una sola volta, e poi applicate a qualsiasi gruppo di sistemi. T ale processo permette di risparmiare tempo e conferisce una certa continuità per il Monitoring dei clienti. Per creare e applicare una Suite di Probe, create prima una Suite di Probe vuota, successivamente configurate i probe da essa contenuti, e per finire applicate la Suite sui sistemi selezionati. 1. Dal Monitoring pagina Suite di Probe, selezionare il link crea suite di probe. Inserire un nome facilmente distinguibile per la Suite di Probe. Potreste scegliere di aggiungere una breve descrizione della Suite. Per continuare fate clic su Crea Suite di Probe 2. Aggiungere e configurare i probe che compongono la suite. Fate clic sul link crea nuovo probe in alto a destra. 3. Come descritto nella Sezione , «Informazioni del sistema Monitoring», configurate il probe e fate clic sul pulsante Crea Probe in basso a destra. Ripetere questo processo fino a quando sono stati aggiunti tutti i probe desiderati. Nota Bene Sendmail deve essere configurato in modo corretto sul vostro RHN Satellite, e su ogni sistema client, sul quale la suite di probe verrà applicata, deve essere installato il demone rhnm d il quale deve risultare installato ed in esecuzione. Per informazioni aggiuntive consultate la RHN Satellite Server Installation Guide. 4. A questo punto è necessario aggiungere i sistemi sui quali viene applicata la Suite di Probe. Per continuare fate clic sul link aggiungi sistem i alla suite di probe, nella parte alta a destra della schermata. 5. La pagina successiva visualizza un elenco di tutti i sistemi con gli entitlement di Monitoring. Selezionate le caselle corrispondenti ai sistemi sui quali desiderate applicare la Suite di Probe ed il monitoring scout da utilizzare, e successivamente fate clic sul pulsante Aggiungi sistem i alla suite di probe per completare la creazione della Suite di Probe. Potete cancellare o scollegare i probe dalla suite. Scollegando un probe, verranno dissociati i probe dalla suite, convertendoli in probe specifici al sistema per il sistema specificato. Ciò significa che le modifiche ai probe scollegati, influenzeranno solo il sistema interessato. Cancellando un probe, rimuoverete il probe stesso dalla Suite di ogni sistema. Per rimuovere i probe dalla Suite di Probe: 1. Dal Monitoring pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare. 2. Selezionate la sottotabella Probe. 3. Selezionate la casella corrispondente al probe che desiderate rimuovere. 4. Fate clic sul pulsante Cancella probe dalla Suite di Probe È possibile altresì rimuovere un sistema dalla Suite di Probe. Per fare questo sono disponibili due 150

154 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network modalità. La prima è quella di separare il sistema dalla Suite di Probe. Quando eseguite questa procedura il sistema avrà ancora gli stessi probe ad esso assegnati. T uttavia, ora avrete la possibilità di configurare questi probe individualmente senza influenzare altri sistemi. Per maggiori informazioni su come rimuovere i probe da un sistema individuale, consultate la Sezione , «Informazioni del sistema Monitoring». Per scollegare un sistema dalla suite: 1. Dal Monitoring pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare. 2. Selezionate la sottotabella Sistem i. 3. Selezionate la casella corrispondente ai sistemi che desiderate rimuovere dalla Suite di Probe. 4. Fate clic sul pulsante Scollega sistem a dalla Suite di Probe Il secondo metodo è quello di rimuovere il sistema dalla suite. T ale procedura rimuove il sistema dalla suite stessa, e cancella tutti i probe in esecuzione dal sistema. Nota Bene La suddetta azione cancella tutti i probe della Suite di Probe dal sistema insieme alla cronologia Time Series e ai dati di Event Log. Tale azione risulta essere irreversibile. Per rimuovere un sistema dalla Suite di Probe e cancellare tutti i probe associati dal sistema: 1. Dal Monitoring pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare. 2. Selezionate la sottotabella Sistem i. 3. Selezionate la casella corrispondente ai sistemi che desiderate rimuovere dalla Suite di Probe. 4. Fate clic sul pulsante Rim uovi sistem a dalla Suite di Probe E per finire, come con Probe singoli, è possibile scaricare un file CSV contenente informazioni sulle Suite di Probe. Selezionate il link Scarica CSV nella parte bassa della pagina Monitoring Suite di Probe, per scaricare il file Scout Config Push Visualizza lo stato della vostra infrastruttura di monitoring. Ogni qualvolta viene eseguita una modifica alla vostra configurazione di monitoring, come ad esempio l'aggiunta di un probe ad un sistema, oppure la modifica dei limiti stessi di probe, è necessario riconfigurare la vostra infrastruttura di monitoraggio. Eseguite tale procedura selezionando la casella del server di RHN, facendo clic su Push Scout Config. La tabella su questa pagina identifica la data e l'ora delle azioni di invio 'push' richieste e completate. Facendo clic sul nome del server, aprirete la chiave pubblica SSH del Red Hat Network Monitoring Daemon corrispondente. Ciò vi permetterà di copiare ed incollare la chiave SSH sui sistemi controllati dallo scout. T ale processo è necessario per eseguire il collegamento del demone Red Hat Network Monitoring Daemon sul Satellite Configurazione generale Racoglie le informazioni applicabili in modo universale alla vostra infrastruttura di Monitoring. Modificando qualsiasi cosa su questa pagina verranno annullati tutti i servizi di Monitoring presenti su 151

155 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide RHN Satellite. Altresì, è possibile programmare il riavvio delle azioni per i servizi di Monitoring presenti su tutte le RHN Proxy Server abilitate-monitoring che si collegano al Satellite in questione. T ale operazione viene eseguita in modo che i servizi di Monitoring presenti sui server, siano in grado di eseguire immediatamente il caricamento della propria configurazione. Generalmente i valori di default forniti con gli altri campi sono accettabili, poichè essi derivano dalla vostra installazione di Satellite. T uttavia, potete utilizzare i campi presenti in questa pagina, per alterare la vostra configurazione di Monitoring. Per esempio, qui sarete in grado di modificare il server di scambio posta. Questa pagina vi permette altresì di alterare la destinazione di tutte le amministrative provenienti da Satellite. Una volta terminato, fate clic su Aggiorna configurazione Ammin La pagina Ammin permette agli utenti di RHN Satellite di gestire la configurazione di base di Satellite, incluso la creazione e gestione della funzione Organizzzioni di RHN Satellite. Solo il Satellite Administrator è in grado di accedere la pagina Ammin Ammin Organizzazioni La funzione organizzazioni multiple permette agli amministratori di creare e gestire organizzazioni multiple presenti sul Satellite. T ale funzione permette agli amministratori di usare un software appropriato e gli entitlement su numerose organizzazioni, e di controllare l'accesso ai compiti di gestione dei sistemi di una organizzazione. Per maggiori informazioni su come usare la funzione organizzazioni multiple consultate il Capitolo 9, Organizzazioni multiple Ammin RHN Satellite Configurazione Questa scheda viene suddivisa in sottoschede che vi permetteranno di configurare numerosi aspetti di RHN Satellite. Una volta apportati i cambiamenti desiderati sarà importante riavviare il Satellite, tale procedura sarà presente all'interno della scheda finale Ammin Configurazione di Satellite Generale La pagina Configurazione di Satellite Configurazione Generale vi permetterà di alterare le impostazioni di base di Satellite, come ad esempio l'indirizzo dell'amministratore, e se il processo di Monitoring sia stato o meno abilitato Ammin Configurazione di Satellite Monitoring La pagina Configurazione di RHN Satellite Monitoring vi permette di configurare gli aspetti riguardanti il monitoring di Satellite. Il mail exchanger locale ed il dominio locale principale, vengono utilizzati per inviare i messaggi di notifica agli amministratori riguardanti il monitoring. Ciò è necessario solo se desiderate ricevere le notifiche di allerta dai probe, in caso affermativo fornite il server di posta (exchanger) ed il dominio da utilizzare. Da notare che sendmail deve essere configurato per gestire il ridirezionamento delle di notifica. Una volta terminato fate clic su Aggiorna Config Ammin Configurazione di Satellite Certificato La pagina Configurazione di RHN Satellite Certificato vi permette di caricare un nuovo certificato di Satellite. Per identificare il percorso del certificato fate clic su Cerca, navigate all'interno del file, ed una volta individuato selezionatelo. Per inserire il suo contenuto aprite il vostro certificato con un editor di testo, copiate tutte le linee ed incollatele direttamente all'interno di un campo di testo nella parte bassa. Red Hat consiglia l'utilizzo di un file browser in quanto esso risulta essere meno propenso ad errori. Per continuare fate clic su Aggiorna. Se ricevete alcuni errori relativi al DNS, assicuratevi che il vostro Satellite sia stato configurato correttamente. 152

156 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Ammin Configurazione di Satellite Script Bootstrap La pagina Configurazione di RHN Satellite Bootstrap vi permette di creare uno script bootstrap in grado di ridirezionare i sistemi client dai server RHN centrali su Satellite. Questo script, da posizionare all'interno della directory /var/www/htm l/pub/bootstrap/ di Satellite, riduce sensibilmente lo sforzo richiesto per riconfigurare tutti i sistemi, i quali per default, ottengono i pacchetti dai server RHN centrali. I campi in questione vengono popolati con dei valori provenienti da fasi di installazione precedenti. Assicuratevi che queste informazioni siano accurate. Le caselle offrono la possibilità di includere i contenuti interni di security SSL e GNU Privacy Guard (GPG), entrambi consigliati. In aggiunta è possibile abilitare l'accettazione del comando remoto e la gestione remota della configurazione dei sistemi, designati a ricevere il processo di bootstrap. Entrambi questi processi risultano essere molto utili per il completamento della configurazione del client. Per finire, se state utilizzando un server proxy HT T P, completate i campi interessati. Una volta terminato fate clic su Genera lo script di Bootstrap Ammin Configurazione di Satellite Organizzazioni La pagina Configurazione RHN Satellite Organizzazioni contiene le informazioni sulla funzione Organizzazioni di RHN Satellite, insieme ai link usati per iniziare a creare e configurare le organizzazioni. Per informazioni su come configurare le Organizzazioni consultate la Sezione , «Ammin Organizzazioni» Ammin Configurazione di Satellite Riavvio La pagina Configurazione RHN Satellite Riavvia contiene la fase finale del processo di configurazione di Satellite. Selezionate il pulsante Riavvia per riavviare Satellite ed incorporare tutte le opzioni di configurazione aggiunte nelle schermate precedenti. Il processo di riavvio richiederà quattro o cinque minuti prima di terminare Aiuto Le pagine Aiuto forniscono un accesso alla suite completa di documentazione e supporto disponibile per gli utenti di RHN. Fate clic su Aiuto nella categoria Panoramica, per visualizzare un elenco di opzioni a voi disponibili Reference Guide La pagina Reference Guide vi direziona su questo documento, esso rappresenta il set più completo di istruzioni per l'utilizzo di Red Hat Network. Da notare che i link di altre guide tecniche possono apparire sulla barra di navigazione di sinistra, a seconda del livello dell'entitlement e dell'offerta del prodotto dell'acount, con il quale avete eseguito il login Satellite Installation Guide L'implementazione di un RHN Satellite pienamente funzionale richiede più di una semplice installazione software e del database. I sistemi client devono essere configurati in modo da utilizzare Satellite. I pacchetti personalizzati ed i canali devono essere creati per un loro uso ottimale. Poichè tali compiti vanno oltre l'installazione di base, essi vengono affrontati in dettaglio in altre guide e nel RHN Satellite Installation Guide. Informazioni dettagliate sul RHN Satellite server e sulla sua installazione e configurazione iniziale Proxy Guide RHN Proxy Server è un meccanismo package-caching che riduce i requisiti della larghezza di banda per 153

157 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide i server Satellite e RHN, e permette l'impiego dei pacchetti personalizzati. I clienti Proxy memorizzano gli RPM nella cache, come ad esempio gli Aggiornamenti Errata di Red Hat o gli RPM personalizzati generati dalle proprie organizzazioni, in un server interno posizionato centralmente. I sistemi client ricevono i suddetti aggiornamenti dal Proxy invece di accedere internet in modo individuale. La RHN Proxy Server Installation Guide fornisce le informazioni dettagliate relative all'installazione del server di RHN Proxy e sulla sua configurazione iniziale Client Configuration Guide Per impostazione predefinita tutte le applicazioni client di Red Hat Network sono configurate in modo da comunicare con i server Red Hat Network centrali. Quando si esegue il collegamento dei client al RHN Satellite o RHN Proxy Server, molte di queste impostazioni devono essere alterate. L'alterazione di queste impostazioni client per uno o due sistemi può essere relativamente semplice. Un ambiente enterprise molto grande, contenente centinaia o migliaia di sistemi, potrà trarre vantaggio dalle fasi di riconfigurazione di seguito elencate. Il Client Configuration Guide è un manuale contenente le pratiche migliori per assistere gli utenti di RHN Satellite e RHN Proxy Server a configurare in modo efficiente i propri sistemi client Channel Management Guide Un canale software Red Hat Network e RHN Satellite rappresenta una raccolta di pacchetti software. I canali vi aiuteranno a suddividere i pacchetti in base ad alcune regole molto importanti. Per esempio un canale può contenere pacchetti di una versione Red Hat Enterprise Linux specifica. Esso può contenere pacchetti per una applicazione o una famiglia di applicazioni. Gli utenti possono anche definire i canali per le proprie esigenze particolari; per esempio una compagnia può creare un canale che contiene pacchetti per tutti i laptop dell'organizzazione. La Channel Management Guide documenta la creazione e la gestione di canali personalizzati utilizzando RHN Satellite Note di rilascio La pagina Note di rilascio elenca tutte le note che accompagnano ogni release recente di Red Hat Network. Le suddette note descrivono tutte le modifiche più significative presenti in ogni ciclo della release, e vanno dai maggiori miglioramenti della user interface, alle modifiche meno importanti relative alla documentazione API Documentazione per l'utilizzo dell'application Programming Interface (API) di Red Hat Network, per la creazione dei tool e dei programmi per l'automatizzazione dei compiti comuni tramite Red Hat Network. La pagina API contiene una panoramica delle API, insieme ai link per le descrizioni dettagliate di varie chiamate API disponibili agli amministratori e sviluppatori. È disponibile altresì una pagina FAQ per le risposte alle questioni comuni relative alle API di Red Hat Network. Per finire, è disponibile una pagina Esem pi di Script la quale mostra agli utenti alcuni esempi sul codice utilizzando le chiamate API Ricerca La pagina Ricerca docum entazione presenta un motore di ricerca molto potente che indicizza e ricerca le documentazioni relative a RHN Satellite e RHN Proxy Server. 154

158 Capitolo 7. Sito web di Red Hat Network Figura Ricerca documentazione Gli utenti possono eseguire una ricerca della documentazione online disponibile e filtrare i risultati utilizzando il menu a tendina Cosa cercare: Contenuto & Titolo Esegue una ricerca sia in base al titolo che al contenuto di tutti i documenti disponibili Form ato libero Esegue una ricerca dei documenti e degli indici per qualsiasi parola chiave corrispondente, tale ricerca aumenta il numero dei risultati. Contenuto Esegue solo una ricerca del contenuto della documentazione per risultati corrispondenti più specifici. T itolo Esegue una ricerca dei titoli della documentazione prescelta, questo è un tipo di ricerca specifica. Il campo Form ato libero vi permette altresì di eseguire una ricerca utilizzando i nomi dei campi aggiunti alle interrogazioni di ricerca ed al filtro dei risultati nel campo interessato. Per esempio, se desiderate eseguire una ricerca di tutti i manuali Satellite usando la parola Virtualization nel titolo, e kickstart nel contesto, allora digitate quanto di seguito riportato nel campo Form ato libero: title:virtualization and content:kickstart Altri nomi dei campi supportati per una ricerca della Documentazione includono: url Esegue una ricerca dell'url attraverso una parola chiave title Esegue una ricerca dei titoli attraverso una parola chiave content Esegue una ricerca del contenuto per la documentazione in base ad una parola chiave Se si ottengono numerose pagine con i risultati della ricerca, sarà possibile limitare il numero di risultati visibili per ogni pagina selezionando Visualizza quantità per pagina dal menu a tendina, il quale può offrire dai 10 ai 500 risultati per pagina. Per navigare attraverso le pagine cliccare sulle parentesi angolari destra o sinistra (> per andare avanti 155

159 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Per navigare attraverso le pagine cliccare sulle parentesi angolari destra o sinistra (> per andare avanti o < per andare indietro) 156

160 Capitolo 8. Monitoring Capitolo 8. Monitoring L'entitlement Red Hat Network Monitoring vi permette di eseguire un insieme di azioni, ideate per mantenere i vostri sistemi in corretta esecuzione ed efficienti. Con questo tipo di entitlement sarete in grado di controllare le risorse del vostro sistema, i servizi di rete, i database ed entrambi le applicazioni standard e personalizzate. Monitoring è in grado di fornire sia informazioni in tempo reale, che quelle riguardanti la cronologia sulle modifiche dello stato, insieme ai dati metrici specifici. Oltre ad essere informati immediatamente sulla presenza di errori, e sul degrado delle prestazioni prima di raggiungere il livello critico, verrete anche informati sulla necessità di condurre una pianificazione sulla capacità e degli eventi ad essa correlati. Per esempio, i risultati di un probe sulla registrazione dell'utilizzo della CPU attraverso i sistemi, risulterà avere un enorme valore per il bilanciamento dei carichi sui sistemi in questione. Monitoring rende possibile la creazione di metodi di notifica, l'installazione dei probes sui sistemi, la regolazione del controllo sullo stato di tutti i probe, e la generazione dei riporti in grado di visualizzare i dati sulla cronologia per un sistema o per un servizio. Il suddetto capitolo cerca di identificare i compiti comuni associati con l'entitlement di Monitoring. Ricordate, virtualmente tutte le modifiche che interessano la vostra infrastruttura di Monitoring, devono essere finalizzate aggiornando la vostra configurazione, attraverso la pagina Scout Config Push Prerequisiti Prima di implementare il RHN Monitoring con la vostra infrastruttura, assicuratevi di avere tutti i tool necessari. Come minimo avrete bisogno di: Entitlement di Monitoring Questi entitlement sono necessari per tutti i sistemi da controllare. Monitoring è supportato solo sui sistemi Red Hat Enterprise Linux. RHN Satellite con Monitoring I sistemi Monitoring devono essere collegati ad un Satellite con un sistema operativo di base che utilizza Red Hat Enterprise Linux AS 4, Red Hat Enterprise Linux 5 o una versione più recente. Consultate la RHN Satellite Installation Guide all'interno della tabella Aiuto, per le istruzioni sull'installazione. Monitoring Administrator Questo ruolo deve essere garantito a tutti gli utenti che istallano i probe, per la creazione dei metodi di notifica, o alterano in alcun modo l'infrastruttura di monitoring. (Ricordate, l'amministratore di Satellite eredita in modo automatico le caratteristiche di ogni altro ruolo presente all'interno dell'organizzazione, e quindi risulta essere in grado di condurre tali compiti.) Assegnare questo ruolo attraverso la pagina Inform azioni utente. Red Hat Network Monitoring Daemon Questo demone, insieme con la chiave SSH per scout, risulta essere necessario sui sistemi monitorati per poter eseguire i processi interni di controllo. Potreste, tuttavia, essere in grado di eseguire questi probe utilizzando il demone SSH già esistente (sshd). Per informazioni sull'installazione consultate la Sezione 8.2, «Red Hat Network Monitoring Daemon (rhnm d)», e un breve elenco di probe che richiedono questo tipo di collegamento sicuro. Per un elenco completo di probes disponibili, consultate l'appendice D, Probe Red Hat Network Monitoring Daemon (rhnmd) Per ottenere il massimo dal vostro entitlement di Monitoring, Red Hat suggerisce l'installazione del Red Hat Network Monitoring daemon sui vostri sistemi client. Basato su OpenSSH, rhnm d permette a RHN Satellite di comunicare in modo sicuro con il sistema client, in modo da poter accedere i processi interni e di poter recuperare lo stato di probe. Si prega di notare che il Red Hat Network Monitoring Daemon ha come requisito la possibilità da parte dei sistemi controllati di abilitare i collegamenti sulla porta È possibile installare il demone 157

161 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide utilizzando sshd senza utilizzare la porta in questione. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 8.2.3, «Come configurare SSH» Probes che necessitano del demone Per poter eseguire i seguenti probe, è necessario stabilire sui sistemi client un collegamento cifrato attraverso il Red Hat Network Monitoring Daemon o sshd. Linux::CPU Usage Linux::Disk IO T hroughput Linux::Disk Usage Linux::Inodes Linux::Interface T raffic Linux::Load Linux::Memory Usage Linux::Process Counts by State Linux::Process Count T otal Linux::Process Health Linux::Process Running Linux::Swap Usage Linux::T CP Connections by State Linux::Users Linux::Virtual Memory LogAgent::Log Pattern Match LogAgent::Log Size Network Services::Remote Ping Oracle::Client Connectivity General::Remote Program General::Remote Program with Data Notate che tutti i probe presenti su Linux presentano questo requisito Installazione del Red Hat Network Monitoring Daemon Installate il Red Hat Network Monitoring Daemon per poter preparare i sistemi al monitoring utilizzando i probe identificati nella Sezione 8.2.1, «Probes che necessitano del demone». Da notare che le fasi presenti in questa sezione risultano essere facoltative se desiderate usare sshd, per ottenere i collegamenti sicuri tra l'infrastruttura di RHN monitoring ed i sistemi controllati. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 8.2.3, «Come configurare SSH». Il pacchetto rhnmd è disponibile all'interno del canale RHN Tools su tutte le distribuzioni di Red Hat Enterprise Linux. Per poterlo installare: 1. Registrate i sistemi da monitorare sul canale RHN T ools associato al sistema. T ale processo può essere eseguito in modo individuale, attraverso la sottotabella Inform azioni del sistem a Canali Software, oppure simultaneamente per tutti i sistemi tramite la tabella Inform azioni sul canale Sistem i target. 2. Una volta eseguita la registrazione, aprite la tabella Inform azioni del sistem a Pacchetti, e cercate il pacchetto rhnm d (sotto la lettere 'R'). 3. Per poter aprire la pagina Inform azioni sul pacchetto fate clic sul nome del pacchetto 158

162 Capitolo 8. Monitoring stesso. Andate sulla tabella Sistem i target, selezionate i sistemi desiderati, e fate clic su Installa i pacchetti. 4. Installate la chiave pubblica SSH su tutti i sistemi client da controllare, come riportato nella Sezione 8.2.4, «Come installare la chiave SSH». 5. Avviate il Red Hat Network Monitoring Daemon su tutti i sistemi client utilizzando il comando: service rhnmd start 6. Quando aggiungete i probes che necessitano del demone, accettate i valori di default rispettivamente per l'utente RHNMD e la Porta RHNMD: su nocpulse e Come configurare SSH Se non desiderate installare il Red Hat Network Monitoring Daemon e aprire la porta 4545 sui sistemi client, potrete configurare sshd in modo da fornire il collegamento cifrato necessario tra i sistemi e RHN. Ciò potrebbe risultare particolarmente utile se sshd è già in esecuzione. Per configurare il demone al controllo: 1. Assicuratevi che il pacchetto SSH sia installato sui sistemi da controllare: rpm -qi openssh-server 2. Identificate l'utente da associare con il demone, esso può essere qualsiasi utente disponibile sul sistema, sul quale è possibile inserire la chiave SSH all'interno del file ~/.ssh/authorized_keys. 3. Identificate la porta utilizzata dal demone, come riportato nel proprio file di configurazione /etc/ssh/sshd_config. Per default risulta essere la porta Installate la chiave pubblica SSH su tutti i sistemi client da controllare, come riportato nella Sezione 8.2.4, «Come installare la chiave SSH». 5. Avviate sshd su tutti i sistemi cleint utilizzando il comando: service sshd start 6. Quando aggiungete i probes che necessitano del demone, inserite i valori derivati dalle fasi 2 e 3 nei campi Utente RHNMD e Porta RHNMD Come installare la chiave SSH Se usate rhnmd o sshd, è necessario installare la chiave SSH pubblica del Red Hat Network Monitoring Daemon sui sistemi da controllare, in modo da poter completare il collegamento sicuro. Per installarla: 1. Sull'interfaccia Satellite, navigando all'interno della pagina Monitoring Scout Config Push selezionate il nome relativo allo Scout che controllerà il sistema client. La chiave id_dsa.pub SSH verrà visualizzata sulla pagina risultante. 2. Copiate la stringa relativa al carattere (iniziando con ssh-dss, e finendo con l'hostname del server RHN). 3. Selezionare i sistemi ai quali desiderate inviare la chiave usando il menu Sistem i, successivamente selezionate Sistem i dal menu sulla sinistra e la casella accanto ai sistemi ai quali desiderate inviare la chiave SSH, per finire selezionate il pulsante Gestisci nella parte alta. 4. Dal System Set Manager, selezionate Esegui com andi rem oti, e nella casella Script digitate la seguente riga: 159

163 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide #!/bin/sh cat <<EOF >> ~nocpulse/.ssh/authorized_keys Premere successivamente Invio ed incollate la chiave SSH. Il risultato dovrebbe essere simile al seguente: #!/bin/sh cat <<EOF >> /opt/nocpulse/.ssh/authorized_keys ssh-dss AABBAB3NzaC3kc3MABCCBAJ4cmyf5jt/ihdtFbNE1YHsT0np0SYJz7xk hzokuuwnzmouqj7exotbgeczjzlppozgzaepw1vuhxfa/l9xixvsv8k5qmcu70h0 1gohBIder/1I1QbHMCgfDVFPtfV5eedau4AAACAc99dHbWhk/dMPiWXgHxdI0vT2 SnuozIox2klmfbTeO4Ajn/Ecfxqgs5diat/NIaeoItuGUYepXFoVv8DVL3wpp45E 02hjmp4j2MYNpc6Pc3nPOVntu6YBv+whB0VrsVzeqX89u23FFjTLGbfYrmMQflNi j8yyngrepimfhi= satellite.example.com EOF 5. Impostate la data e l'ora desiderate per l'azione e successivamente Program m a com ando rem oto. Quando la chiave risulta accessibile e nel posto corretto, tutti i probes interessati dovrebbero abilitare i collegamenti ssh tra l'infrastruttura di Monitoring, ed il sistema controllato. Succesivamente potreste programmare l'esecuzione di probes che necessitano del demone di monitoring, nei confronti dei sistemi appena configurati pacchetto mysql Se il vostro RHN Satellite verrà utilizzato per servire i sistemi client abilitati al Monitoring nei confronti dei quali desiderate eseguire i probe MySQL, allora è necessario configurare il pacchetto m ysql sul RHN Satellite. Per un elenco di tutti i probe disponibili consultate Appendice D, Probe. Registrate Satellite sul canale di base di Red Hat Enterprise Linux e successivamente installate il pacchetto m ysql tramite up2date, yum o RHN Hosted. Una volta terminato, Satellite potrà essere utilizzato per programmare i probe MySQL Notifiche In aggiunta alla possibilità di poter visualizzare lo stato di probe all'interno dell'interfaccia RHN, è possibile ricevere una notifica ogni qualvolta varia lo stato di un probe. T ale procedura risulta essere particolarmente importante durante il monitoring dei sistemi mission-critical. Per questo motivo, Red Hat consiglia di sfruttare questa caratteristica. Per poter abilitare le notifiche di probe all'interno di RHN, è necessario identificare un server di scambio posta, ed un dominio di posta durante l'installazione del vostro RHN Satellite, ed aver configurato sendmail per gestire in modo corretto la posta in arrivo. Per maggiori informazioni consultate il capitolo Installazione del RHN Satellite Installation Guide Creazione dei metodi di notifica Le notifiche vengono inviate tramite un metodo di notifica, oppure tramite un indirizzo o pager associato con un utente RHN specifico. Anche se l'indirizzo è legato ad un account particolare dell'utente, esso potrebbe servire amministratori multipli per mezzo di un alias o una mailing list. A loro volta ogni account utente è in grado di contenere metodi multipli di notifica. Per poter creare un metodo di notifica: 160

164 Capitolo 8. Monitoring 1. Registratevi su di un sito web di RHN come Amministratore di Satellite oppure come Monitoring Administrator. 2. Navigate all'interno della tabella Inform azioni utente Metodi di notifica, e fate clic su crea nuovo m etodo. 3. Inserite una etichetta intuitiva e descrittiva per il nome del metodo, come ad esempio DBA day em ail, e fornite l'indirizzo o pager corretto. Ricordate, le etichette per tutti i metodi di notifica, saranno disponibili in un elenco singolo durante la creazione di probe, per questo motivo esse devono essere uniche alla vostra organizzazione. 4. Se desiderate inviare messaggi abbreviati al pager, selezionate allora la casella di controllo. Il suddetto formato contiene solo lo stato di probe, l'hostname del sistema, il nome di probe, l'orario del messaggio, e l'id d'invio. Il formato standard e quindi più lungo, visualizza testi aggiuntivi di messaggio, informazioni su probe e sul sistema, e le istruzioni per la risposta. 5. Una volta terminato, fate clic su Crea m etodo. Il nuovo metodo apparirà all'interno della tabella Inform azioni sull'utente Metodi di notifica e sulla pagina Notifica sotto la categoria principale Monitoring. Fate clic sul suo nome per apportare una modifica o per cancellarlo. 6. Durante l'aggiunta dei probe, selezionate la casella Notifiche probe, selezionando il nuovo metodo di notifica presente sul menu a tendina. Da notare che i metodi di notifica assegnati ai probe, non possono essere cancellati fino a quando non si rimuove l'associazione corrispondente Ricezione delle notifiche Se create alcuni metodi di notifica, associandoli ai probe, allora dovete essere pronti anche alla loro ricezione. Queste notifiche arriveranno sottoforma di brevi messaggi di testo inviati sia agli indirizzi , che agli indirizzi pager. Ecco un esempio di una di notifica: Subject: CRITICAL: [hostname]: Satellite: Users at 1 From: "Monitoring Satellite Notification" (rogerthat01@ redhat.com) Date: Mon, 6 Dec :42: To: user@ organization.com This is RHN Monitoring Satellite notification 01dc8hqw. Time: Mon Dec 06, 21:42:25 PST State: CRITICAL System: [hostname] ([IP address]) Probe: Satellite: Users Message: Users 6 (above critical threshold of 2) Notification #116 for Users Run from: RHN Monitoring Satellite Come potete vedere, le di notifica più lunghe contengono virtualmente ogni informazione necessaria per conoscere il probe associato. In aggiunta al comando di probe, del tempo di esecuzione, del sistema monitorato, e dello stato, il messaggio contiene l'id d'invio, il quale risulta essere una stringa di carattere unica, che rappresenta il messaggio preciso ed il probe. Nel messaggio sopra riportato, l'id d'invio è 01dc8hqw. Per necessità, le notifiche del pager contengono solo le informazioni più importanti, e cioè il soggetto del messaggio della (contenente lo stato, il sistema, il probe, e l'orario), e l'id d'invio. Ecco un esempio della notifica del pager: 161

165 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide CRITICAL: [hostname]: Satellite: Users at 21:42 PST, notification 01dc8hqw Ridirezionamento delle notifiche Dopo aver ricevuto una notifica, sarete in grado di ridirezionarla implementando le regole avanzate di notifica presenti all'interno di una di conferma. È necessario solo rispondere alla notifica ed includere l'opzione desiderata. Ecco le possibili opzioni di ridirezionamento, o tipi di filtro: ACK MET OO Invia la notifica alla destinazione finale dopo aver eseguito la ridirezione, in aggiunta alla destinazione di default. ACK SUSPEND Sospende il metodo di notifica per un periodo di tempo specificato. ACK AUT OACK Non modifica la destinazione della notifica, ma automaticamente riconosce le alert corrispondenti appena inviate. ACK REDIR Invia la notifica alla destinazione finale dopo aver eseguito un processo di ridirezionamento, invece della destinazione di default. Il formato della regola deve essere filter_type probe_type duration _address, dove filter_type risulta essere uguale ad uno dei seguenti comandi avanzati, probe_type indica il probe oppure il sistema, duration indica il tempo necessario per eseguire una procedura di ridirezionamento, e _addresscorrisponderà al destinatario. Per esempio: ACK METOO system 1h boss@domain.com La capitalizzazione non sarà necessaria. La durata può essere elencata in minuti (m), ore (h), oppure in giorni (d). Gli indirizzi sono necessari solo per eseguire le procedure di ridirezionamento (REDIR), e per notifiche (MET OO) supplementari. La descrizione del tipo d'azione contenuta all'interno della risultante, risulterà essere il comando di default inserito dell'utente. Il contenuto elencato risulterà essere il riassunto dell'azione, come ad esempio em ail ack redirect by user@ dom ain.com dove l'utente sarà uguale al mittente dell' . Nota Bene Potete arrestare o ridirezionare tutte le notifiche di probe, rispondendo alle di notifica con una variante del comando ack suspend host. T uttavia non è possibile arrestare le notifiche probe di Satellite rispondendo con ack suspend host, o utilizzando altri tipi di comandi per il ridirezionamento. È necessario per questi probe, modificare le notifiche all'interno della web interface di Satellite Filtraggio delle notifiche Poichè le notifiche possono essere generate ogni qualvolta si verifica una modifica allo stato di probe, piccoli cambiamenti nella vostra rete potrebbero risultare in un flusso elevatissimo di notifiche. La creazione, cancellazione, e l'applicazione dei filtri di notifica viene affrontata in modo dettagliato nella Sezione , «Notifica Filtri» Cancellazione dei metodi di notifica In teoria la rimozione dei metodi di notifica dovrebbe risultare facile tanto quanto la loro creazione. Dopotutto non è necessario popolare alcun campo per poter eseguire la cancellazione, ed è presente un pulsante per tale scopo. Sfortunatamente l'esistenza di un rapporto tra metodi e probe, potrebbe 162

166 Capitolo 8. Monitoring complicare questo processo. Le seguenti fasi vi aiuteranno nella rimozione di un metodo di notifica: 1. Registratevi su di un sito web di RHN come Amministratore di Satellite oppure come Monitoring Administrator. 2. Navigate sulla pagina Notifiche Monitoring, e fate clic sul nome del metodo da rimuovere. 3. Sulla tabella Inform azioni utente Metodi di notifica, fate clic su cancella m etodo. Se il metodo non è associato con alcun probe, visualizzerete una pagina di conferma. Fate clic su Confirm a cancellazione. A questo punto il metodo di notifica è stato rimosso. Suggerimento Poichè sia il nome del metodo di notifica che l'indirizzo possono essere modificati, considerate aggiornare il metodo invece di cancellarlo. Ciò ridirezionerà le notifiche di tutti i probe, senza modificarli, creando quindi un nuovo metodo di notifica. 4. Se il metodo è stato associato con uno o più probe, visualizzerete un elenco di probe che utilizzano il metodo ed i sistemi ai quali i probe stessi sono collegati. Fate clic sul nome dei probe per andare direttamente sulla tabella Inform azioni del sistem a Probes. 5. Sulla tabella Inform azioni del sistem a Verifiche, selezionate un altro metodo di notifica e fate clic su Aggiorna probe. 6. Ora potete ritornare sulla pagina Notifiche Monitoring e cancellare il metodo di notifica Probe Ora che il Red Hat Network Monitoring Daemon è stato installato e che i metodi di notifica sono stati creati, potrete iniziare ad installare i probe sui sistemi aventi diritto al Monitoring. Se un sistema ha diritto al Monitoring, all'interno della pagina Inform azioni del sistem a apparirà la tabella Probe. È proprio qui che sarete in grado di eseguire molti dei compiti relativi ai probe Gestione dei probes Per aggiungere un probe al sistema, il sistema stesso deve aver diritto al Monitoring. Ancora, è necessario avere un accesso al sistema stesso, sia come utente root del sistema attraverso il ruolo di System Group Administrator, o come Amministratore di Satellite. Successivamente: 1. Registratevi sul sito web di RHN come Amministratore di Satellite o come System Group Administrator. 2. Navigate all'interno della tabella Inform azioni del sistem a Probes facendo clic su crea un nuovo probe. 3. Nella pagina Creazione probe del sistem a, completate tutti i campi necessari. Come prima cosa selezionate il Gruppo di comando di probe. T ale operazione modificherà l'elenco dei probes disponibili insieme ad altri campi e requisiti. Per un elenco completo basato sul gruppo di comando dei probes, consultate l'appendice D, Probe. Ricordate che alcuni probes necessitano della presenza sul sistema client del Red Hat Network Monitoring Daemon. 4. Selezionate il Comando probe desiderato ed il Monitoring Scout, generalmente RHN Monitoring Satellite, ma possibilmente un RHN Proxy Server. Inserite una breve ed unica descrizione per probe. 5. Selezionate la casella Notifiche Probe per poter ricevere le notifiche dopo il cambiamento dello stato di un probe. Utilizzate il menu a tendina Intervallo di controllo dei Probe, 163

167 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide per determinare quando inviare le notifiche. Selezionando 1 m inute (e la casella Notifica probe), riceverete le notifiche ogni minuto, ogni qualvolta probe supererà i suoi limiti CRIT ICAL o WARNING. Consultate la Sezione 8.4, «Notifiche» per sapere come creare i metodi di notifica e come accettare i relativi messaggi. 6. Utilizzate i campi Utente RHNMD e Porta RHNMD, se appaiono, per forzare probe a comunicare tramite sshd, invece di utilizzare il Red Hat Network Monitoring Daemon. Per informazioni consultare la Sezione 8.2.3, «Come configurare SSH». In caso contrario accettate i valori di default nocpulse e Se appare il campo Timeout, ricontrollate i valori di default e regolateli in modo da far fronte alle vostre esigenze. La maggior parte dei timeout risultano in uno stato di UNKNOWN. Se le metriche dei probe sono basate su intervalli di tempo, assicuratevi che il timeout non risulti essere inferiore al tempo limite selezionato. In caso contrario, le metriche non avranno alcuno scopo, poichè il probe raggiungerà il tempo di scadenza prima di superare qualsiasi valore limite. 8. Se applicabile utilizzate i campi restanti per stabilire i limiti di allerta di probe. I valori CRIT ICAL e WARNING determinano in quale punto probe ha modificato il suo stato. Per maggiori informazioni su questi limiti consultate la Sezione 8.5.2, «Come stabilire i limiti». 9. Una volta terminata tale operazione, fate clic su Crea Probe. Ricordate, è necessario confermare le modifiche apportate alla configurazione di Monitoring sulla pagina Scout Config Push. Per cancellare un probe, navigate attraverso la sua pagina Stato attuale (facendo clic sul nome del probe presente sulla tabella Inform azioni del sistem a Probe), e fate clic su cancella probe. Per finire, confermare la rimozione Come stabilire i limiti La maggior parte dei probe offerti da RHN contengono dei limiti di allerta che, una volta superati, indicano un cambiamento dello stato. Per esempio, il probe Linux::CPU Usage, vi permette d'impostare i limiti CRIT ICAL e WARNING per la quantità di CPU utilizzata. Se il sistema monitorato riporta 75 percento della CPU, ed il limite WARNING è stato impostato su 70, il probe entrerà in uno stato di WARNING. Alcuni probe offrono una certa varietà dei suddetti limiti. Per poter ottenere il massimo dai vostri entitlement di Monitoring e quindi evitare le notifiche false, Red Hat consiglia l'esecuzione dei probes senza alcuna notifica per un certo periodo di tempo, in modo tale da stabilire una prestazione di base per ogni vostro sistema. Anche se il valore di base offerto potrebbe risultare a voi ideale, ogni organizzazione presenta un ambiente diverso che potrebbe richiedere una modifica dei suddetti limiti Monitoring del server di RHN In aggiunta al monitoring di tutti i vostri sistemi client, potreste anche utilizzare RHN per controllare lo stesso server di RHN, sia esso un RHN Satellite o un RHN Proxy Server. Per poter controllare il server di RHN, trovate un sistema controllato dal server e andate sulla tabella Inform azioni sul sistem a Probe, del sistema in questione. Fate clic su crea nuovo probe e selezionate il Gruppo di comando probe Satellite. Successivamente completate i campi rimanenti. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 8.5.1, «Gestione dei probes». Anche se il server di RHN appare esser controllato dal sistema client, probe verrà eseguito dal server stesso. I limti e le notifiche funzioneranno normalmente. 164

168 Capitolo 8. Monitoring Nota Bene Qualsiasi probe che richiede dei collegamenti al Red Hat Network Monitoring Daemon, non potrà essere utilizzato nei confronti di un RHN Satellite o RHN Proxy Server sui quali il software di Monitoring risulta essere in esecuzione. Ciò include numerosi probe nel gruppo di comando di Linux, i probe del Log Agent e quelli del Remote Program. Utilizzate i probe del gruppo di comando di Satellite per controllare i RHN Satellite ed i RHN Proxy Server. Nel caso di Proxy scouts, i probe vengono elencati sotto il sistema per il quale essi riportano i dati Troubleshooting T utte le attività relative al Monitoring vengono condotte attraverso il sito web di RHN, Red Hat permette l'accesso ad alcuni tool di diagnosi della linea di comando, in grado di aiutarvi a determinare la causa dell'errore. Per poter utilizzare i suddetti tool, è necessario diventare un utente nocpulse sul server di RHN che esegue il monitoring. Come prima cosa eseguite il log in all'interno del server di RHN come utente root. Successivamente selezionate l'utente nocpulse attraverso il seguente comando: su - nocpulse Ora potrete utilizzare i tool di diagnosi descritti all'interno di questa sezione Come esaminare i probe tramite rhn-catalog Per eseguire il troubleshooting di un probe è necessario ottenere l'id del probe stesso. Potrete ottenerlo eseguendo rhn-catalog sul server di RHN come l'utente nocpulse. L'output somiglierà al seguente: 2 ServiceProbe on example1.redhat.com ( ): test 2 3 ServiceProbe on example2.redhat.com ( ): rhel2.1 test 4 ServiceProbe on example3.redhat.com ( ): SSH 5 ServiceProbe on example4.redhat.com ( ): HTTP L'ID di probe risulta essere il primo numero presente sulla riga, mentre il suo nome (inserito nel sito web di RHN), risulta essere la voce finale della stessa riga. Per esempio, l'id 5 di probe corrisponde al probe HTTP. Ancora, potete passare le opzioni --commandline (-c) e --dump (-d), insieme all'id di probe, a rhn-catalog, in modo da ottenere informazioni aggiuntive: rhn-catalog --commandline --dump 5 L'opzione --com m andline produce i parametri di comando impostati per probe, mentre --dum p riprende qualsiasi altra informazione, incluso i limiti alert, i metodi e gli intervalli di notifica. Il comando sopra riportato risulterà in un output simile al seguente: 5 ServiceProbe on example4.redhat.com ( ): linux:cpu usage Run as: Unix::CPU.pm --critical=90 --sshhost= warn=70 --timeout=15 --sshuser=nocpulse --shell=sshremotecommandshell --sshport=

169 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Una volta ottenuto l'id, utilizzatelo con rhn-rhnprobe per poter esaminare l'output di probe. Per informazioni consultate la Sezione 8.6.2, «Visualizzazione dell'output di rhn-runprobe» Visualizzazione dell'output di rhn-runprobe Ora che siete riusciti ad ottenere l'id di probe tramite rhn-catalog, potrete utilizzarlo insieme con rhn-runprobe, in modo da poter esaminare l'output completo di probe. Notate che per default, rhnrunprobe funziona in modalità test, ciò significa che nessun risultato verrà inserito all'interno del database. Ecco le sue opzioni: T abella 8.1. Opzioni rhn-runprobe Opzioni --help --probe=probe_id --prob_arg=parameter --m odule=perl_module --log=all=level --debug=level --live Descrizione Elenca le opzioni disponibili ed esce. Esegue probe con questo ID. Annulla ogni parametro di probe dal database. Nome del pacchetto di un codice alternativo da eseguire. Imposta il livello di log per un pacchetto o per un prefisso. Imposta un livello di debugging numerico. Esegue il probe, ordina i dati ed invia le notifiche (se necessario). Come minimo è necessario includere l'opzione --probe e --log con i relativi valori. L'opzione -- probe assume il probeid come proprio valore, e l'opzione --log prende come valore "all" (per tutti i run level), ed il livello di verbosità numerico. Ecco un esempio: rhn-runprobe --probe=5 --log=all=4 Il comando sopra riportato necessita di un output di probe per probeid 5, per tutti i run level, con un livello più alto di verbosità. In modo più specifico, potrete fornire i parametri di comando derivati da rhn-catalog: rhn-runprobe 5 --log=all=4 --sshuser=nocpulse --sshport=4545 Ciò produrrà un output verbose che riproduce il tentativo di esecuzione di probe. Gli errori vengono chiaramente identificati. 166

170 Capitolo 9. Organizzazioni multiple Capitolo 9. Organizzazioni multiple RHN Satellite supporta la creazione e la gestione di organizzazioni multiple all'interno di una installazione Satellite, e permette una divisione dei sistemi, del contenuto e delle sottoscrizioni tra gruppi specifici e diverse organizzazioni. Questo capitolo guida l'utente attraverso i compiti per l'impostazione di base e ne spiega i concetti per la gestione e la creazione di organizzazioni multiple all'interno di RHN Satellite Modelli consigliati per l'utilizzo di organizzazioni multiple I seguenti esempi riportano due scenari possibili utilizzando la funzione organizzazioni multiple (o multiorg) L'installazione o l'aggiornamento a RHN Satellite 5.1 o versione più recente non necessita di un utilizzo della funzione multi-org. È possibile creare organizzazioni aggiuntive sul Satellite ed iniziare ad utilizzare quelle organizzazioni nel modo a voi desiderato. È una buona prassi creare una organizzazione aggiuntiva ed utilizzarla a scopo di prova, per un set limitato di sistemi/utenti in modo da comprendere pienamente l'impatto di un Satellite con organizzazioni multiple sulle politiche e sui processi della vostra organizzazione Satellite gestito centralmente per una organizzazione con dipartimenti multipli Nel primo scenario RHN Satellite viene gestito da un gruppo centrale all'interno di un'azienda o di un'altra organizzazione (consultare la Figura 9.1, «Gestione centralizzata di Satellite per organizzazioni con dipartimenti multipli»). L'amministratore Satellite dell'organizzazione 1 (l'organizzazione amministrativa creata durante la configurazione di Satellite) usa l'organizzazione 1 (l'organizzazione amministrativa') come area di staging per gli entitlement e le sottoscrizioni del sistema e software. Le responsabilità dell'amministratore di Satellite includono la configurazione di Satellite (qualsiasi compito disponibile con l'area Am m in dell'interfaccia web), la creazione e rimozione di organizzazioni aggiuntive di Satellite, e l'assegnazione e rimozione degli entitlement e sottoscrizioni del sistema e software. In questo esempio le organizzazioni aggiuntive sono mappate in dipartimenti interni ad una compagnia. Un modo per decidere a che livello dividere i vari dipartimenti di una organizzazione, è quello di considerare il modo attraverso i quali i dipartimenti acquistano gli entitlement e le sottoscrizioni per l'utilizzo con RHN Satellite. Per mantenere un controllo centralizzato sulle organizzazioni all'interno di un Satellite, create un account Organization Administrator in ogni organizzazione successivamente creata, in modo tale da poter accedere l'organizzazione interessata per qualsiasi motivo. 167

171 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura 9.1. Gestione centralizzata di Satellite per organizzazioni con dipartimenti multipli Gestione decentralizzata di organizzazioni di terze parti multiple In questo esempio Satellite viene gestito da un gruppo centrale, ma ogni organizzazione viene considerata separatamente senza alcuna relazione o legame con le altre organizzazioni presenti sul Satellite. Ogni organizzazione potrebbe essere un cliente del gruppo che gestisce la stessa applicazione Satellite. Mentre un Satellite con organizzazioni facenti parte della stessa compagnia, potrebbe rappresentare un ambiente più tollerante per la condivisione dei sistemi e del contenuto tra le organizzazioni stesse, in questo esempio 'decentralizzato' il processo di condivisione sarà meno tollerabile. Gli amministratori saranno in grado di assegnare gli entitlement in quantità specifiche ad ogni organizzazione. Ogni organizzazione avrà un accesso a tutti i contenuti di Red Hat sincronizzati con Satellite, se l'organizzazione possiede gli entitlement del canale software per il contenuto. T uttavia, se una organizzazione invia un contenuto personalizzato alla propria organizzazione, esso non sarà disponibile alle altre organizzazioni. Ciò significa che non sarà possibile fornire contenuto personalizzato a tutte o parte delle organizzazioni, senza inviare il contenuto in questione singolarmente ad ogni organizzazione. Con questo scenario Satellite Administrator potrebbero riservare un account in ogni organizzazione in modo da avere sempre un login d'accesso. Per esempio, se state utilizzando Satellite per fornire servizi di hosting gestiti per gruppi esterni, è possibile riservare un account a voi stessi in modo da accedere ai sistemi presenti in quella organizzazione ed inoltrare il contenuto. 168

172 Capitolo 9. Organizzazioni multiple Figura 9.2. Gestione decentralizzata di Satellite per organizzazioni con dipartimenti multipli Suggerimenti generali per l'utilizzo di Multi-Org Senza considerare il modello specifico scelto nella gestione del vostro multi-org Satellite, i seguenti suggerimenti possono essere a voi utili. Non è consigliato utilizzare l'organizzazione amministrativa (organizzazione 1) per la resgitrazione dei sistemi e la creazione degli utenti in qualsiasi situazione, a meno che non si desidera utilizzare Satellite come Satellite con organizzazione singola, oppure se si è in processo di migrare da un Satellite con organizzazione singola ad uno con organizzazioni multiple. Ciò è causato dai seguenti motivi: 1. L'amministrazione organizzativa viene considerata come un caso particolare per quanto riguarda gli entitlement. È possibile aggiungere o rimuovere gli entitlement a questa organizzazione, rimuovendoli o aggiungendoli da altre organizzazioni presenti sul Satellite. 2. L'organizzazione amministrativa viene intesa come area di staging per le sottoscrizioni e gli entitlement. Quando associate Satellite con un nuovo certificato, qualsiasi nuovo entitlement verrà garantito all'organizzazione per default. Per rendere i nuovi entitlement disponibili ad altre organizzazioni presenti sul Satellite, sarà necessario assegnare esplicitamente gli entitlement ad altre organizzazioni dell'organizzazione amministrativa Il certificato ha meno entitlement rispetto a quelli da me usati Se avete ricevuto un nuovo certificato Satellite con un numero minore di entitlement rispetto a quelli utilizzati dalle organizzazioni sul vostro Satellite, allora non sarete in grado di attivare questo nuovo certificato durante il caricamento attraverso l'interfaccia web di Satellie, Am m in Configurazione di Satellite Certificato, o tramite il profilo del sistema Satellite nella scheda Satellite, o eseguendo il comando rhn-satellite-activate. A questo punto riceverete un errore il quale indica che non è presente un numero sufficiente di entitlement nel certificato. Sono disponibili diversi modi per ridurre l'utilizzo di un entitlement di Satellite in modo da poter attivare il vostro nuovo certificato. Red Hat consiglia di valutare l'utilizzo di ogni entitlement dell'organizzazione presente sul Satellite, e decidere di conseguenza quali organizzazioni possono abbandonare alcuni entitlement e continuare ad operare in modo corretto. Successivamente sarà possibile contattare ogni amministratore dell'organizzazione direttamente, e richiedere di rimuovere gli entitlement o cancellare i 169

173 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide profili del sistema di qualsiasi sistema estraneo presente nell'organizzazione. Se siete in possesso di un login per l'accesso alle suddette organizzazioni, allora sarete in grado di eseguire questa operazione. Se avete eseguito un login come amministratore di Satellite, allora non sarete in grado di ridurre gli entitlement assegnati ad una organizzazione al di sotto del numero di entitlement che l'organizzazione ha associato attivamente con i profili del sistema. In alcune situazioni vi troverete costretti a rimuovere gli entitlement avendo a disposizione una quantità di tempo molto limitata, e possibilmente senza avere accesso ad ogni organizzazione per poterlo fare da soli. In questa circostanza è disponibile una opzione in Multi-Org Satellite, la quale permette all'amministratore di Satellite di ridurre gli entitlement rispetto all'utilizzo previsto. Per fare questo è necessario essere registrati all'interno dell'organizzazione amministrativa. Per esempio, dopo aver eseguito il login all'interno dell'organizzazione amministrativa, se al vostro certificato risultano mancare cinque entitlement di gestione del sistema per essere in grado di coprire tutti i sistemi registrati sul vostro Satellite, allora verranno rimossi gli entitlement ai cinque sistemi registrati per ultimi all'organizzazione in questione. Di seguito viene descritto il seguente processo: 1. Nel file /etc/rhn/rhn.conf, impostare web.force_unentitlement=1 2. Riavviare Satellite 3. Ridurre gli entitlement assegnati alle organizzazioni desiderate tramite la scheda Sottoscrizioni di ogni organizzazione, o tramite le schede Organizzazioni dei singoli entitlement. 4. Un certo numero di sistemi all'interno dell'organizzazione dovrebbe avere uno stato di unentitled 'senza entitlement'. Il numero di sistemi senza gli entitlement all'interno di una organizzazione, dovrebbe essere uguale alla differenza tra il numero totale di entitlement rimossi dall'organizzazione, ed il numero di entitlement non applicati sui sistemi da parte dell'organizzazione. Per esempio, se avete rimosso 10 entitlement dall'organizzazione nella fase 3 e l'organizzazione possiede 4 entitlement non utilizzati dai sistemi, allora 6 sistemi presenti nell'organizzazione saranno sprovvisti di entitlement. Se siete in possesso del numero necessario di entitlement dovreste essere in grado di attivare il vostro certificato Satellite. Da notare che la modifica della variabile web.force_unentitlement è necessaria solo per la riduzione degli entitlement assegnati di una organizzazione al di sotto del numero di entitlement utilizzati. Se una organizzazione possiede un numero maggiore di entitlement rispetto a quelli da essa utilizzati attivamente, allora non sarà necessario impostare questa variabile per una loro rimozione Il certificato ha un numero maggiore di entitlement rispetto a quelli da me utilizzati Se avete ricevuto un nuovo certificato Satellite con un numero maggiore di entitlement rispetto a quelli utilizzati dalle organizzazioni sul vostro Satellite, qualsiasi entitlement aggiuntivo verrà assegnato all'organizzazione amministrativa. Se eseguite un login nell'interfaccia web come amministratore di Satellite, sarà possibile assegnare i suddetti entitlement ad altre organizzazioni. Gli entitlement precedentemente assegnati ad altre organizzazioni non verranno interessati Ammin Organizzazioni L'interfaccia web Organizzazioni permette agli amministratori di visualizzare, creare e gestire organizzazioni multiple presenti sul Satellite. Gli amministratori possono assegnare gli entitlement del sistema e quelli software attraverso varie organizzazioni, e controllare l'accesso di una organizzazione ai compiti di gestione dei sistemi. 170

174 Capitolo 9. Organizzazioni multiple Figura 9.3. Ammin La pagina Organizzazioni contiene un elenco di organizzazioni presenti sul Satellite, con il conteggio di Utenti e Sistemi assegnati ad ogni organizzazione. La pagina Organizzazioni contiene anche una pagina Fidate per ogni entità fidata dell'organizzazione stabilita. A tale scopo consultate la Sezione 9.6, «Organizational T rusts» Ammin Organizzazioni Dettagli Selezionando una organizzazione verrà visualizzata la pagina Dettagli nella quale viene fornito agli amministratori un sommario di vari aspetti dell'organizzazione. Utenti attivi Il nuemero di utenti presenti nell'organizzazione Sistem i Il numero di utenti sottoscritti all'organizzazione Gruppi del sistem a Il numero di gruppi sottoscritti all'organizzazione Chiavi di attivazione Il numero di chiavi di attivazione disponibile all'organizzazione. Profili Kickstart Il numero di profili kickstart disponibili all'organizzazione. Canali di configurazione Il numero di canali di configurazione disponibili all'organizzazione. Da questa pagina è possibile cancellare l'organizzazione facendo clic sul link Cancella organizzazione La pagina Dettagli presenta tre sottoschede: Utenti, Sottoscrizioni, e Fidate Creazione di una organizzazione È possibile accedere alla pagina Crea nuova organizzazione all'interno dell'interfaccia web di RHN Satellite tramite Am m in Organizzazioni Crea nuova organizzazione. Gli amministratori possono creare nuove organizzazioni ed assegnare entitlement, gruppi, sistemi ed utenti per il gruppo, in modo tale che le organizzazioni stesse siano in grado di eseguire compiti amministrativi in modo indipendente senza interessare altre organizzazioni. 171

175 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura 9.4. Creazione nuova organizzazione 1. Inserire il Nom e dell'organizzazione nella casella di testo. Il nome dovrà contenere un minimo di 3 ed un massimo di 128 caratteri. 2. Come creare un amministratore per l'organizzazione: a. Inserire un Login desiderato per l'amministratore dell'organizzazione, esso dovrà contenere un minimo di 3 ed un massimo di 128 caratteri. b. Creare una Password desiderata e Conferm arla. c. Digitare l'em ail dell'amministratore dell'organizzazione. d. Inserire il Nom e ed il Cognom e dell'amministratore dell'organizzazione. 3. Fate clic sul pulsante Crea organizzazione per completare il processo. Una volta creata la nuova organizzazione la pagina Organizzazioni mostrerà all'interno dell'elenco la nuova organizzazione. Suggerimento I Satellite Administrator dovrebbero considerare la possibilità di conservare l'account Organization Administrator amministrativo, in modo da poter eseguire un login all'interno di questa organizzazione per svariati motivi. Se il vostro Satellite è stato configurato per una autenticazione PAM, evitate di usare account PAM per l'account dell'amministratore dell'organizzazione amministrativa all'interno delle nuove organizzazioni. Al contrario, create un account locale a Satellite per gli amministratori dell'organizzazione e riservate gli account autenticati con PAM per i login Satellite con meno privilegi, così facendo scoraggerete gli utenti ad eseguire login frequenti nel Satellite con privilegi più elevati, poichè è più probabile fare errori all'interno di questi account. Altresì, considerate la creazione di un nome per il login dell'account Organization Administrator amministrativo (per esempio, orgadm in-m ktg o eng-dept-adm in), per eguagliare i nomi di login di ammin con l'organizzazione Come gestire gli entitlement 172

176 Capitolo 9. Organizzazioni multiple Un compito importante dopo aver creato una nuova organizzazione è quello di assegnare gli entitlement di management system alla nuova organizzazione. Gli entitlement di management system sono un requisito di base per il funzionamento di una organizzazione con Satellite. Il numero di entitlement di gestione assegnati ad una organizzazione è equivalente al numero massimo di sistemi che possono essere registrati all'organizzazione in questione sul Satellite, senza considerare il numero di entitlement software disponibili. Per esempio, se sono presenti 100 entitlement Red Hat Enterprise Linux Client ma solo 50 entitlement di sistema di gestione per una organizzazione, solo 50 sistemi saranno in grado di essere registrati a quella organizzazione. È necessario garantire ad ogni organizzazione anche gli entitlement del canale software RHN T ools. Il canale RHN T ools contiene vari client software necessari per una funzionalità estesa di Satellite, come ad esempio i client necessari per la gestione della configurazione ed il supporto di kickstart, insieme al pacchetto rhn-virtualization, necessario per gli entitlement dei guest virtuali KVM o Xen per il conteggio corretto in base al numero di sottoscrizioni Red Hat Enterprise Linux ad essi associati. Accedere alla scheda Sottoscrizioni tramite Am m in Organizzazioni Dettagli Sottoscrizioni. La scheda Sottoscrizioni presenta due sottoschede per la gestione degli entitlement del sistema e del canale software per l'organizzazione Ammin Sottoscrizioni Entitlement canale software La pagina Entitlem ent canale software su Satellite elenca tutti gli entitlement presenti sul Satellite, per tutte le organizzazioni, insieme al loro utilizzo. A tal proposito fate clic su Nom e Entitlem ent per informazioni più dettagliate. La scheda Dettagli per l'entitlement del canale software, contiene le informazioni sull'accesso al canale software conferito dopo la sottoscrizione all'entitlement. La scheda Organizzazioni permette agli amministratori di Satellite di modificare il numero di canali software disponibili ad ogni organizzazione. Digitare il numero (all'interno della gamma presente in Valori possibili) e fare clic sul pulsante Aggiorna corrispondente a quella organizzazione. Nota Bene Gli Organization Administrator che creano un canale personalizzato possono utilizzare solo quel canale all'interno della propria organizzazione, a meno che non venga stabilita una 'Organizational T rust' tra le organizzazioni che desiderano condividere il canale. Per maggiori informazioni sulla fiducia nell'organizzazione consultare la Sezione 9.6, «Organizational T rusts». La scheda Organizzazioni contiene anche le informazioni sull'utilizzo esteso nella sezione Utilizzo entitlem ent dell'intero sistem a, incluso: T otale Numero di entitlement totali disponibili per Satellite. Disponibile Il numero di entitlement attualmente disponibili per l'assegnazione. In uso Numero di entitlement attualmente in uso da tutte le organizzazioni (a parte le organizzazioni di base), rispetto al numero totale di entitlement assegnati. Per esempio se la colonna Totale è 100 e quella Disponibile è 70, ciò significa che 30 entitlement sono stati assegnati alle organizzazioni. La colonna In uso mostra quanti dei 30 entitlement assegnati sono usati dalle organizzazioni senza contare le organizzazioni di base. Quindi se la colonna In uso 173

177 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide presenta 24 di 30 (80%), ciò significa che 24 entitlement del canale sono distribuiti alle organizzazioni Satellite (diverse dalle organizzazioni di base) su 30 assegnate Ammin Sottoscrizioni Entitlement del sistema La pagina Entitlem ent del sistem a su Satellite elenca tutti gli entitlement del sistema su Satellite, di tutte le organizzazioni, insieme al rispettivo uso. Fare clic sul nome dell'entitlement per maggiori informazioni. Gli entitlement del sistema includono Managem ent, Provisioning, Monitoring, e Virtualizzazione. Inserire il valore interessato di assegnazioni degli entitlement del sistema nella casella di testo, senza eccedere il limite indicato all'interno dei Valori possibili. La scheda Dettagli per l'entitlement del sistema, contiene le informazioni relative all'entitlement insieme al tipo di accesso. La scheda Organizzazioni permette agli amministratori di Satellite di modificare il numero di assegnazioni dell'entitlement del sistema disponibile ad ogni organizzazione. Digitare il numero (all'interno della gamma indicata in Valori possibili), e successivamente fare clic su Conferm a m odifiche di quella organizzazione. La scheda Organizzazioni per l'entitlement del sistema, contiene anche le informazioni dettagliate sull'utilizzo all'interno della sezione "Utilizzo entitlement dell'intero sistema", incluso: T otale assegnato Numero di entitlement totali disponibili per l'intero Satellite. Uso entitlem ent Il numero di entitlement attualmente usati. Utilizzo organizzazione mostra il numero di organizzazioni con un accesso all'entitlement Come configurare i sistemi in una Organizzazione Dopo aver creato una organizzazione ed assegnato gli entitlement necessari, sarà possibile assegnare i sistemi ad ogni organizzazione. È possibile registrare un sistema con una particolare organizzazione in due modi: 1. Registrazione tramite Login e Password Se fornite un login ed una password creati per una organizzazione specifica, il sistema verrà registrato a quella organizzazione. Per esempio, se user-123 è un membro dell'organizzazione Central IT su Satellite, il seguente comando su qualsiasi sistema registrerà quel sistema all'organizzazione Central IT del vostro Satellite: rhnreg_ks --username=user password=foobaz Nota Bene I parametri --orgid (per Red Hat Enterprise Linux 4 e 5) e --orgpassword (in RHEL 4) in rhnreg_ks non sono relativi alla registrazione di Satellite o al supporto di organizzazioni multiple di RHN Satellite. 2. Registrazione tramite una chiave di attivazione È possibile registrare un sistema ad una organizzazione utilizzando una chiave di attivazione dell'organizzazione. Le chiavi di attivazione registreranno i sistemi all'organizzazione nella quale è stata creata la chiave di attivazione usata. Le chiavi di attivazione rappresentano un buon metodo di registrazione se 174

178 Capitolo 9. Organizzazioni multiple desiderate abilitare gli utenti alla registrazione dei sistemi in una organizzazione, senza fornire un login d'accesso all'organizzazione stessa. Se desiderate spostare i sistemi tra diverse organizzazioni, potrete automatizzare questo processo con gli script utilizzando le chiavi di attivazione. Nota Bene Con RHN Satellite le chiavi di attivazione hanno un nuovo formato, i primi caratteri delle chiavi sono usati per indicare l'organizzazione (tramite il numero ID) che detiene l'attivazione Organizational Trusts Le organizzazioni possono condividere le proprie risorse stabilendo una organizational trust in Satellite. Una organizational trust è bidirezionale, ciò significa che quando un Satellite Administrator stabilisce un rapporto di fiducia con due o più organizzazioni, l'organization Administrator di ogni organizzazione è libero di condividere una quantità di risorse in base alle proprie esigenze. L'Organization Administrator determina quali risorse possono essere condivise e usate con altre organizzazioni fidate. Nota Bene Solo gli amministratori dell'organizzazione sono in grado di condividere il proprio contenuto personalizzato; Gli amministratori di Satellite possono solo assegnare entitlement software e del sistema ad ogni organizzazione Come stabilire una Organizational Trust Un Satellite Administrator è in grado di creare un rapporto di fiducia tra due o più organizzazioni. Per fare questo fate clic su Organizzazioni, sul menu della pagina principale Am m in. Selezionate il nome di una delle organizzazioni, e all'interno della pagina Dettagli selezionate la scheda Fidate. Sulla scheda Fidate è presente un elenco di tutte le altre entità fidate sul RHN Satellite. Qui è possibile utilizzare la casella di testo Filtra per organizzazione, per raffinare la ricerca ad un elenco di organizzazioni specifiche. 175

179 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura 9.5. Organizational T rusts Selezionate la casella di testo accanto ai nomi delle organizzazioni che desiderate includere nell'organizational trust con l'organizzazione attuale, e successivamente fate clic sul pulsante Modifica fidate Condivisione contenuto dei canali tra organizzazioni fidate Una volta stabilita l'organizational trust le organizzazioni potranno condividere il contenuto, come ad esempio canali software personalizzati, con altre organizzazioni fidate. A tale scopo sono disponibili tre livelli di condivisione dei canali applicabili ad ogni canale per un controllo più dettagliato dell'accesso. Nota Bene Le organizzazioni non possono condividere i canali di Red Hat poichè essi sono disponibili a tutte le organizzazioni con entitlement a quei canali. Per condividere un canale personalizzato con un'altra organizzazione, seguire le seguenti fasi: 1. Eseguite il login to Satellite con il nome utente di Organization Administrator. 2. Fate clic sulla scheda Canali 3. Sul menu laterale fate clic su Gestisci canali software. 4. Fate clic sul canale personalizzato che desiderate condividere con altre organizzazioni. 5. Dalla sezione Controllo accesso al canale della pagina Dettagli, sono disponibili tre tipi di condivisioni in Condivisione organizzativa. Privata Per rendere privato il canale; in questo modo le altre organizzazioni non potranno accedere al canale in questione ad eccezione del proprietario del canale stesso. Protetta Permette l'accesso al canale da parte di organizzazioni fidate da voi scelte. 176

180 Capitolo 9. Organizzazioni multiple Nota Bene Con la selezione di Protetta potrete visualizzare una pagina separata che vi richiederà di confermare il conferimento dell'accesso al canale alle organizzazioni tramite le selezione di Conferisci accesso e conferm a. Pubblica Permette a tutte le organizzazioni fidate di accedere al canale personalizzato. Fate clic sul pulsante di scelta accanto alla vostra selezione e successivamente Aggiorna canale. Ora qualsiasi altro Organization Administrator fidato, al quale è stato conferito l'accesso al vostro canale fidato, potrà permettere ai propri sistemi client di installare e aggiornare i pacchetti dal canale condiviso. Nota Bene Se siete in possesso di un sistema sottoscritto ad un canale condiviso, e l'amministratore dell'organizzazione del canale condiviso modifica i permessi d'accesso al canale, in tal caso il sistema in questione perde il canale. Se invece viene modificato il permesso del canale di base, allora il sistema non avrà alcun canale di base sulla pagina Sistemi e non riceverà alcun aggiornamento MIgrazione dei sistemi da una organizzazione fidata ad un'altra In qggiunta alla condivisione dei canali software le organizzazioni fidate possono migrare i sistemi su altre organizzazioni fidate tramite l'utilità m igrate-system-profile. L'utilizzo di m igrate-system-profile si basa sulla linea di comando ed utilizza i systemid e orgid come argomenti, per specificare ciò che è stato spostato e la sua organizzazione di destinazione. Per usare il comando migrate-system-profile è necessario aver installato il pacchetto spacewalk-utils. Non è necessario aver eseguito il login sul server Satellite per poter usare m igrate-system-profile; tuttavia se non eseguite tale operazione sarà necessario specificare l'hostname e l'indirizzo IP del server come switch della linea di comando. Nota Bene Quando una organizzazione esegue una migrazione di un sistema con il comando m igratesystem-profile, il sistema non conserverà alcun entitlement precedente o sottoscrizione al canale dell'organizzazione originale. T uttavia la cronologia del canale verrà conservata, e potrà essere accessa dal nuovo Organization Administrator, semplificando così il resto del processo di migrazione, il quale include la sottoscrizione ai canali di base ed il conferimento degli entitlement Come utilizzare m igrate-system-profile L'utilizzo di m igrate-system-profile è molto semplice. È necessario sapere l'id del sistema da migrare, l'id dell'organizzazione nella quale verrà migrato il sistema, e l'hostname o l'indirizzo IP del server di Satellite se eseguite il comando da un'altra macchina. L'utilizzo tramite la line di comando è il seguente: 177

181 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide migrate-system-profile --satellite {SATELLITE HOSTNAME OR IP} --systemid={system ID} --to-org-id={destination ORGANIZATION ID} Per esempio, se il Dipartimento delle Finanze (creato come organizzazione all'interno di RHN Satellite con OrgID 2), desidera migrare una workstation (con SystemID ) dal Dipartimento Engineering ma l'organization Administrator del Dipartimento delle Finanze non possiede un accesso shell per il server di RHN Satellite. L'hostname di RHN Satellite è satserver.exam ple.com. L'Organization Administrator del Dipartimento delle Finanze digiterà quanto di seguito riportato da un prompt della shell: migrate-system-profile --satellite satserver.example.com --systemid= to-org-id=2 Successivamente verrà richiesto all'organization Administrator stesso di inserire il nome utente e la password (a meno che non siano stati specificati utilizzando --usernam e= e --password= sulla linea di comando). L'Organization Administrator sarà in grado di visualizzare il sistema nella pagina Sistem i dopo il login nell'interfaccia web di RHN Satellite. L'Organization Administrator del Dipartimento delle Finanze potrà terminare il processo di migrazione assegnando una canale di base e conferendo gli entitlement al client, come fatto per ogni sistema registrato alla propria organizzazione disponibile dalla pagina Cronologia nella scheda Eventi. Figura 9.6. Cronologia del sistema Nota Bene Il Satellite Administrator è in grado di migrare un sistema da una organizzazione fidata ad un'altra organizzazione presente nell'organizational trust. T uttavia gli Organization Administrator possono solo migrare un sistema dalla propria organizzazione ad un'altra presente all'interno della organizational trust. 178

182 Capitolo 9. Organizzazioni multiple I Satellite Administrator che desiderano migrare numerosi sistemi contemporaneamente possono usare l'opzione --csv di m igrate-system-profile, così facendo verrà automatizzato il processo usando un elenco separato da virgole di sistemi da migrare. Una riga all'interno del file CSV dovrebbe contenere l'id del sistema da migrare insieme all'id dell'organizzazione di destinazione nel seguente formato: systemid,to-org-id per esempio system Id potrà essere , mentre to-org-id potrebbe essere 4. Quindi un file CSV compatibile somiglierà al seguente: , , ,4 Per maggiori informazioni su come utilizzare m igrate-system-profile consultate le pagine del manuale digitando m an m igrate-system-profile, oppure per una schermata d'aiuto di base digitate m igrate-system-profile -h Ammin Utenti La pagina Utenti di Satellite contiene un elenco di tutti gli utenti presenti sul Satellite di tutte le organizzazioni. Nota Bene Sarete in grado di modificare le informazioni degli utenti dell'organizzazione solo se avete eseguito un login come Organization Administrator. Facendo clic su Nom e utente verrà visualizzata la pagina Dettagli utente. Consultate la Sezione 7.9, «Utenti» per maggiori informazioni sulla configurazione dell'utente Ammin Organizzazioni Dettagli Utenti La scheda Utenti elenca gli utenti assegnati all'organizzazione incluso i nomi veri, gli indirizzi ed un segno il quale indica se l'utente è un amministratore dell'organizzazione. Se siete un Organization Administrator potrete selezionare il nome utente per visualizzare la pagina Detagli utente per l'utente in questione. Per informazioni sulla gestione degli utenti consultare la Sezione , «Elenco utenti Activi Informazioni utente». Nota Bene È necessario eseguire un login come Organization Administrator per poter modificare i dettagli degli utenti per una organizzazione. I Satellite Administrator non sono in grado di modificare le informazioni riguardanti gli utenti dell'organizzazione. 179

183 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 10. Virtualizzazione Per poter gestire i vostri sistemi client è necessario sincronizzare prima il contenuto dei server centrali di RHN con il vostro Satellite. RHN consiglia sincronizzare almeno i seguenti canali: Red Hat Network T ools per RHEL Server (v. 5 per x86 a 32-bit) rhn-tools-rhel-i386-server-5 RHN T ools rhn-tools-rhel-5-i386 Red Hat Enterprise Linux Server (v. 5 per x86 a 32-bit) rhel-i386-server-5 (e tutti i canali figlio) Red Hat Enterprise Linux Server Virtualization (v. 5 per x86 a 32-bit) rhel-i386-server-vt-5 (e tutti i canali figlio) Impostazione del sistema host per i vostri sistemi virtuali Prima di creare i sistemi guest è necessario predisporre il vostro sistema host. Per fare questo create un profilo kickstart del server di Red Hat Enterprise Linux 5, successivamente utilizzare il profilo kickstart in questione per installare il sistema operativo sul vostro host. Una volta completato queste fasi sarà possibile procedere alla preparazione dei guest virtuali Creare un profilo kickstart per i sistemi guest 1. Eseguite un login sull'interfaccia web di Satellite. Navigate fino ad arrivare alla schermata Panoram ica Kickstart, facendo clic sul link Gestisci Kickstart nel widget Com piti all'interno de Il vostro RHN, oppure selezionando la scheda Sistem i, seguita dalla sottotabella Kickstart nella barra di navigazione di sinistra. 2. Sulla pagina Panoram ica Kickstart selezionate il link Crea nuovo profilo kickstart nel widget Azioni Kickstart nell'angolo alto sulla destra. 3. Ora dovreste trovarvi nella Fase 1 del processo di creazione del profilo kickstart: a. Inserite una etichetta per il vostro profilo la quale vi permetterà di distinguerlo dagli altri profili. Per le istruzioni restanti prenderemo in considerazione come etichetta hostsystem-for-virtual-guests. b. Per il campo Canale di Base, selezionate Red Hat Enterprise Linux (v.5 per $ARCH) (dove $ARCH è l'architettura del vostro sistema host. Nota Bene È possibile installare un Red Hat Enterprise Linux 5 a 32-bit su di un sistema host a 64-bit. T uttavia, se desiderate fare ciò fate attenzione che i vostri sistemi guest eseguano anche la versione a 32-bit di Red Hat Enterprise Linux. c. All'interno del campo Kickstartable T ree, selezionate ks-rhel-$arch-server-5 dove $ARCH è l'architettura del vostro sistema host. d. Per il campo T ipo di virtualizzazione selezionate Host Para-virtualizzato. 180

184 Capitolo 10. Virtualizzazione Nota Bene Se state modificando il T ipo di virtualizzazione di un profilo kickstart esistente, fate attenzione perchè potreste modificare anche le opzioni della partizione e del bootloader, sovrascrivendo così qualsiaisi personalizzazione fatta dall'utente. Assicuratevi di controllare la scheda Partizionam ento in modo da verificare le impostazioni quando modificate il T ipo di virtualizzazione. e. Per finire, fate clic su Successivo nella parte bassa sulla destra della schermata per poter continuare con la fase successiva. Nota Bene Se uno dei campi non presenta le opzioni sopra riportate, ciò potrebbe significare la mancata esecuzione corretta della sincronizzazione del contenuto del canale software con il vostro Satellite dai server di Red Hat. 4. Per la fase 2 del processo di creazione del profilo kickstart, selezionate la posizione dei file di distribuzione per l'installazione del vostro sistema host. Su questa schermata dovrebbe esserci una Posizione di download predefinita già selezionata. Fate clic sul pulsante Successivo per continuare con la Fase 3. Nota Bene Come nella fase precedente, se la posizione di download predefinita risulta mancante, ciò potrebbe significare la mancata esecuzione corretta della sincronizzazione del contenuto del canale software con il vostro Satellite dal server di Red Hat. 5. Per la Fase 3 del processo di creazione del profilo kickstart, selezionate una password root da impostare sul sistema host interessato, e successivamente selezionate Fine per terminare la creazione del profilo. 6. Ciò completerà il processo di creazione del pofilo kickstart. Dopo aver completato la Fase 3 verrete direzionati sul nuovo profilo kickstart appena creato. Potrete navigare attraverso le diverse schede del profilo e modificare le impostazioni come desiderate, ma tale modifica non è necessaria poichè le impostazioni di default dovrebbero funzionare correttamente per la maggior parte dei casi Kickstart del vostro sistema host Successivamente eseguite kickstart sul vostro sistema host utilizzando il vostro profilo kickstart appena creato. Si possono verificare tre diversi scenari per l'esecuzione di kickstart nei confronti del vostro sistema host. Vi preghiamo di leggere i suddetti scenari, seguendo le istruzioni per quello a voi interessato: Il vostro sistema host ha installato Red Hat Enterprise Linux 4 o una versione più recente In questo caso registrate il vostro sistema host sul Satellite e programmate kickstart tramite l'interfaccia web di Satellite. 181

185 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide 1. Come prima cosa registrate il vostro sistema host sul vostro Satellite. Utilizzate ssh per eseguire un collegamento sul vostro sistema host. Eseguite la registrazione del vostro sistema host emettendo il seguente comando come utente root: rhnreg_ks --serverurl= \ --username=username --password=password Nota Bene Se il sistema host è già registrato su di un server Red Hat Network diverso, aggiungete l'opzione --force al comando. 2. Successivamente aprite il profilo del sistema host all'interno dell'interfaccia web di Satellite. Eseguite il login all'interno dell'interfaccia web del vostro Satellite su Fate clic sulla scheda Sistem i sulla barra di navigazione. A questo punto dovreste visualizzare il sistema host appena registrato fate clic sul nome del profilo corrispondente per accedere alla pagina relativa del profilo del sistema. 3. Aggiungete un entitlement di provisioning sul vostro sistema host. Dalla pagina del profilo del sistema host fate clic sulla scheda Dettagli Proprietà. Selezionate la casella Provisioning nel campo Entitlem ent aggiuntivi, e fate clic sul pulsante Aggiorna Proprietà nell'angolo basso sulla destra della schermata. 4. Subito dopo eseguite la programmazione di kickstart. A questo punto verrete direzionati sulla pagina del profilo del sistema host, ed in grado di visualizzare una scheda di Provisioning all'interno del profilo del sistema. Selezionando la suddetta scheda visualizzerete la pagina Program m a Kickstart per il sistema. 5. Selezionate il profilo kickstart creato precedentemente per questo host. Successivamente selezionate il pulsante Program m a Kickstart e term ina nell'angolo basso sulla destra della schermata. Nota Bene Se non potete visualizzare il profilo kickstart da voi precedentemente creato sull'host della pagina Program m a Kickstart del sistema, allora potreste aver creato un profilo kickstart per un'architettura che non corrisponde a quella del sistema host da voi registrato. In tal caso aprite il profilo kickstart navigando attraverso Sistem i Kickstart Profili all'interno dell'interfaccia web di Satellite, selezionando l'etichetta per il profilo kickstart del sistema host. Fate clic sulla scheda Dettagli Kickstart Sistem a operativo, e selezionate gli oggetti presenti in Canale di Base e Alberi disponibili che corrispondono all'architettura del vostro sistema host. Fate clic sul pulsante Aggiorna Kickstart nell'angolo destro in basso della schermata, e navigate a ritroso fino a giungere alla pagina Program m a Kickstart del sistema host, seguendo le fasi situate sopra questa nota. 6. Dopo aver programmato kickstart verrete direzionati su di una schermata Stato Kickstart dell'interfaccia web di Satellite. Mantenete aperto il vostro web browser su quella pagina in modo da seguire i progressi del sistema host. 7. Utilizzate il comando ssh per un collegamento con il sistema host e successivamente eseguite il comando rhn_check. T ale operazione causerà l'esecuzione immediata nel background del 182

186 Capitolo 10. Virtualizzazione processo kickstart, invece di eseguirlo quando si eseguirà il processo rhn_check sul sistema. A questo punto dovreste visulizzare l'output il quale indica l'inizio di un processo kickstart sul sistema host avvertendovi che il sistema eseguirà un riavvio in tre minuti. 8. Dopo tre minuti il sistema eseguirà il reboot. Seguite i progressi di kickstart tramite l'interfaccia web di Satellite. 9. A seconda di alcuni fattori, il tempo necessario per un processo kickstart varia tra i dieci ed i trenta minuti. Al termine di questo periodo la pagina relativa allo stato di kickstart di Satellite, dovrebbe indicare se il suddetto processo è terminato correttamente. Suggerimento Se il processo kickstart fallisce, la pagina sullo stato di kickstart di Satellite dovrebbe indicare il fallimento di tale processo. Per maggiori informazioni a tal proposito, fate clic su Eventi Cronologia nel profilo del sistema host, e successivamente sul nome dell'evento kickstart fallito, per poter ottenere maggiori informazioni. Sarà utilie altresì consultare /var/log/up2date sul sistema host per ulteriori chiarimenti Red Hat Enterprise Linux non è installato sul vostro sistema host Come prima cosa create un CD d'avvio per iniziare il processo kickstart sul vostro sistema host. Sarete in grado di utilizzare il profilo kickstart precedentemente creato per l'host in questione. Da notare che sarà necessario un accesso fisico alla macchina da utilizzare per poter seguire le fasi riportate: 1. Per creare un CD d'avvio per il vostro host sarà a vostra disposizione una ISO, utilizzando ssh per eseguire il login all'interno del vostro Satellite. Essa si troverà all'interno del vostro Satellite nella seguente posizione: /var/satellite/rhn/kickstart/ks-rhel-i386-server-5/images/boot.iso Per informazioni su come utilizzare questa immagine ISO per copiare un CD utilizzando Linux, consultate il seguente articolo su Red Hat Knowledgebase: Se desiderate copiare questa immagine ISO su di un CD utilizzando un altro sistema operativo, consultate il seguente articolo relativo al Knowledgebase: Suggerimento È possibile utilizzare una chiave flash-memory USB per avviare il vostro sistema per poter eseguire kickstart. A tal proposito consultate la Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide (disponibile su Da notare che l'hardware del vostro sistema host deve supportare l'avvio tramite questi dispositivi. 2. Inserite il CD d'avvio nel drive e riavviate il sistema, assicurandovi che l'unità CD-ROM sia stata impostata come dispositivo d'avvio primario nel BIOS del sistema. 3. Dopo il riavvio dovreste essere in grado di visualizzare un prompt d'avvio. Digitate il seguente comando per iniziare il vostro kickstart: 183

187 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide linux \ ks= profile label you created earlier Nota Bene Per alcuni sistemi potreste aver bisogno di aggiungere ksdevice=eth0 al comando, oppure disabilitare uno dei due o più NIC presenti nel BIOS del sistema, per evitare una possibile confusione durante il processo kickstart. 4. Il processo kickstart per il vostro sistema host dovrebbe ora iniziare. Per il suo completamento dovrebbero essere necessari quindici minuti circa. Previo corretto completamento di kickstart, sarete in grado di renderete disponibile un sistema host per il vostro guest virtuale, il quale risulterà registrato sul vostro Satellite È stato installato Red Hat Enterprise Linux 5 sul vostro sistema host Registrate il sistema host sul vostro Satellite e controllate se i pacchetti xen o kvm necessari sono stati installati sul sistema. In caso contrario installateli utilizzando Satellite 1. Come prima cosa registrate il vostro sistema host su Satellite. Utilizzate ssh per collegarvi sul vostro sistema host. Registrate il sistema host sul vostro satellite emettendo il seguente comando come utente root: rhnreg_ks --serverurl= \ --username=username --password=password Nota Bene Se il vostro sistema host è stato già registrato su di un server Red Hat Network diverso, aggiungete --force al comando. 2. Successivamente aprite il profilo del sistema host all'interno dell'interfaccia web di Satellite. Eseguite il login all'interno dell'interfaccia web del vostro Satellite su Fate clic sulla scheda Sistem i sulla barra di navigazione. A questo punto dovreste visualizzare il sistema host appena registrato - fate clic sul nome del profilo corrispondente per accedere alla pagina relativa del profilo del sistema. 3. Assicuratevi che il vostro sistema abbia un accesso ai canali software necessari in modo da accedere al software richiesto per ospitare i guest virtuali. Dalla pagina del profilo del sistema host, fate clic sul link Altera sottoscrizioni del canale nella parte alta sulla destra della pagina del profilo, sotto l'intestazione Canali sottoscritti. Selezionate le caselle Virtualizzazione RHEL e Red Hat Network T ool per il RHEL Server, e successivamente fate clic su Modifica sottoscrizioni sotto l'elenco dei canali. 4. La fase successiva è quella di controllare se è stato installato il software necessario per poter ospitare un guest virtuale sul sistema. Sul sistema host emettete il seguente comando come utente root: rpm -q xen kernel-xen rhn-virtualization-host Per kvm, emettete il seguente comando come utente root: 184

188 Capitolo 10. Virtualizzazione rpm -q kvm kmod-kvm rhn-virtualization-host Se rpm indica che i suddetti pacchetti non sono stati installati, installateli eseguendo il seguente comando come utente root sul sistema: yum install xen kernel-xen rhn-virtualization-host Per gli utenti kvm eseguite l'installazione tramite il seguente comando come utente root: yum install kvm kmod-kvm rhn-virtualization-host Per Xen, modificate il file di configurazione /etc/grub.conf per poter avviare il nuovo kernel xen predefinito. Per fare questo selezionate le righe in grub.conf che si riferiscono al kernel xen, dall'inizio della riga title fino alla fine della riga initrd, copiate le righe, cancellatele ed incollatele in modo da essere le prime voci del kernel in grub.conf. Assicuratevi altresì che il valore della variabile di default nella parte alta di grub.conf sia stato impostato su '0'. Nota Bene Se avete la necessità di aggiornare il kernel sul sistema host, il kernel standard risulterà essere la scelta predefinita dopo il riavvio. Per essere sicuri che il kernel Xen venga selezionato per default modificate il seguente valore nel file /etc/sysconfig/kernel: DEFAULTKERNEL=kernel Modificare il valore su kernel-xen: DEFAULTKERNEL=kernel-xen 5. Riavviate il sistema all'interno del kernel xen. Il sistema non dovrebbe eseguire un avvio automatico nel kernel xen durante il processo di riavvio ma se desiderate, è possibile eseguire un controllo al solo scopo di troubleshooting utilizzando il comando unam e -r, per controllare se il kernel in esecuzione risulta essere un kernel xen. Se non riuscite a visualizzare la stringa xen all'interno del nome del kernel, ciò sognifica che l'avvio non è stato eseguito all'interno del kernel corretto. Nota Bene Se xen e kernel-xen sono stati precedentemente installati sul sistema, allora non sarà necessario riavviare il sistema stesso dopo l'installazione di rhn-virtualizationhost. 6. Sarà necessario installare ed eseguire il pacchetto osad per far si che il vostro sistema host sia in grado di rispondere ai comandi inviati da Satellite, come ad esempio start, pause, resume, e shutdown. Per installare: yum install -y osad dopo l'installazione iniziate il processo osad: 185

189 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide /sbin/service osad restart 7. Il vostro sistema host dovrebbe essere pronto per il provisioning del guest virtuale di RHN Impostazione dei vostri sistemi virtuali Per poter operare con i sistemi guest virtuali è necessario prima creare un profilo kickstart che vi permetterà di fornire facilmente guest virtuali, e successivamente sarà necessario rendere disponibile i guest Creare un profilo kickstart per i sistemi guest 1. Eseguite un login all'interno dell'interfaccia web di Satellite. Visualizzate la schermata Panoram ica Kickstart facendo clic sul link Gestisci Kickstart nel widget Com piti in Panoram ica, oppure cliccando Sistem i nella barra di navigazione superiore Kickstart dalla barra di navigazione di sinistra. 2. Sulla pagina Panoram ica Kickstart fate clic sul link Crea nuovo profilo Kickstart nel widget Azioni Kickstart nell'angolo alto sulla destra. 3. La pagina successiva rappresenta la Fase 1 del processo di creazione del profilo kickstart: a. Inserite un'etichetta per il profilo che vi permetterà di distinguerlo dagli altri profili. Una scelta consigliata potrebbe essere guest-system. b. Per il campo Canale di Base selezionate Red Hat Enterprise Linux $PRODUCT (v.5 per $ARCH) dove $ARCH è l'architettura del sistema operativo del sistema host, e $PRODUCT rappresenta il Server o il Client. Nota Bene Red Hat Enterprise Linux Client 5 potrebbe non essere disponibile per la selezione se non avete eseguito la sincronizzazione dei canali software del client con il vostro Satellite. Suggerimento Ricordate che le etichette del canale per Red Hat Enterprise Linux 5 e per il desktop di Red Hat Enterprise Linux 5 si riferiscono rispettivamente al 'server' ed al 'client'. c. Per il campo Kickstartable T ree, è necessario selezionare ks-rhel-$arch- $PRODUCT-5 dove $ARCH risulta essere l'architettura del vostro sistema host e $PRODUCT può essere 'server' o 'client', a seconda di quale prodotto utilizzato per il vostro guest. d. Selezionate Guest Para-virtualizzati per il campo T ipo di virtualizzazione. 186

190 Capitolo 10. Virtualizzazione Nota Bene Se state modificando il T ipo di virtualizzazione di un profilo kickstart esistente, fate attenzione perchè potreste modificare anche le opzioni della partizione e del bootloader, sovrascrivendo così qualsiaisi personalizzazione fatta dall'utente. Assicuratevi di controllare la scheda Partizionam ento in modo da verificare le impostazioni quando modificate il T ipo di virtualizzazione. e. Per finire, fate clic su Successivo nella parte bassa sulla destra della schermata per poter continuare con la fase successiva. 4. Nella Fase 2 del processo di creazione del profilo kickstart, selezionate la posizione dei file di distribuzione per l'installazione del vostro sistema guest. Dovrebbe essere presente una Posizione di Download predefinita già completa e selezionata per voi sulla schermata. Fate clic su Successivo su questa schermata, per arrivare alla Fase 3. Nota Bene Come nella fase precedente, se la posizione di download predefinita risulta mancante, ciò potrebbe significare la mancata esecuzione corretta della sincronizzazione del contenuto del canale software con il vostro Satellite dal server di Red Hat. 5. Nella Fase 3 del processo di creazione del profilo kickstart, selezionate una password root per il sistema guest sul quale state eseguendo il provisioning, e per terminare la creazione del profilo fate clic su Successivo. 6. Ciò completerà la creazione del profilo kickstart. Dopo aver completato la Fase 3 dovreste essere in grado di visualizzare i dettagli del profilo. È possibile navigare attraverso le schede del profilo e modificare le impostazioni in modo a voi più opportuno, ma tale operazione non dovrebbe essere necessaria poichè le impostazioni predefinite dovrebbero funzionare correttamente per la maggior parte dei casi. Anche se l'interfaccia vi permette di assegnare una quantità minore, vi consigliamo di assegnare almeno 2GB per il vostro sistema guest con questo profilo kickstart Provision dei sistemi guest 1. Eseguite un login sull'interfaccia web di Satellite. Andate alla ricerca del vostro profilo del sistema cliccando sulla scheda Sistem i nella barra di navigazione superiore, e selezionate il nome del sistema. 2. Per programmare il kickstart per un sistema guest, andate su Virtualizzazione Provisioning nel profilo del sistema host. Per il campo Nom e Guest selezionate guest1. Per i campi Assegnazione m em oria, CPU virtuali, e Storage, i valori di default dovrebbero andare bene. Modificateli a vostro piacimento, considerando il suggerimento fornito per ogni campo all'interno dell'interfaccia. Per il campo Profilo Kickstart, selezionate il profilo del sistema guest creato nell'ultima fase. 3. Per finire, fate clic su Program m a Kickstart e term ina nell'angolo basso sulla destra dello schermo. A questo punto verrete direzionati sulla pagina Stato di Kickstart dove potrete seguire il progresso del processo kickstart del guest. Dopo circa dieci o quindici minuti la schermata dovrebbe indicare il completamento corretto di kickstart. Per visualizzare il nuovo guest fate clic su Virtualizzazione del profilo del sistema host su Satellite. Per visualizzare un elenco dei sistemi virtuali andate su Sistemi Sistemi Sistemi Virtuali. 187

191 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Se non siete in grado di visualizzare il messaggio guest Inizia kickstart per uno Xen sulla pagina Stato di Kickstart, subito dopo il kickstart del guest, ciò indicherà la mancanza di osad sul vostro host. I sistemi host necessitano del pacchetto osad per poter rispondere ai comandi inviati da Satellite, come ad esempio start, pause, resume, e shutdown. Se osad non risulta essere installato e quindi non è in esecuzione, il sistema host non riceverà questi comandi dall'interfaccia web per 2.5 ore, oppure durante l'esecuzione successiva del demone di RHN. È possibile controllare se osad è stato, o meno, installato e se lo stesso è in esecuzione, tramite il campo Stato di OSA all'interno del profilo del sistema host sul Satellite. Se il campo non esiste oppure se non indica alcun errore da parte del sistema durante il tentativo di contatto del sistema stesso con Satellite, allora sarà necessario installare yum (utilizzando il comando yum install -y osad) prima di poter fornire il guest ad un host. Suggerimento Durante il kickstart del guest è possibile ricevere il seguente messaggio dalla pagina Kickstart Status: Il processo d'installazione sul sistema guest non comunica con RHN da n minuti. Ciò può essere causato dalla sospensione del processo d'installazione, o dalla lentezza del processo stesso causato dalle limitazioni hardware. Per poter risolvere questo problema è disponibile un log del processo d'installazione. Se non sono trascorsi più di venti minuti siate pazienti e non preoccupatevi se visualizzate questo messaggio. Per controllare se il processo kickstart è in esecuzione, controllate il log d'installazione ed assicuratevi che non siano presenti errori, e durante l'aggiornamento della pagina realtiva allo Stato di kickstart, controllate che il campo Richiesta ultimo file continui ad essere aggiornato. 4. Ripetete le fasi sopra riportate se desiderate registrare guest aggiuntivi sul vostro host. È importante ricordare che è possibile fornire solo un guest per volta. Se cercate di programmare un kickstart del guest durante un altro processo kickstart, il processo in corso verrà cancellato e verrà iniziato quello appena programmato. 5. Visualizzate il sistema del guest virtuale appena creato tramite l'interfaccia web di Satellite, facendo clic sulla scheda Virtualizzazione nel profilo del sistema host. Successivamente fate clic sul nome del profilo del vostro sistema virtuale. A questo punto verrete direzionati sul profilo del sistema Satellite corrispondente Gestione degli entitlement del guest virtuale RHN Satellite presenta gli entitlement Flex Guest i quali consentono di assegnare gli entitlement ai guest virtuali senza usare un entitlement standard riservato ai sistemi fisici. Per gestire gli entitlement Flex Guest selezionare Panoram ica -> Gestione sottoscrizione -> 188

192 Capitolo 10. Virtualizzazione Entitlem ent di virtualizzazione -> Consum er Entitlem ent Flex Guest. Questa pagina elenca tutti i guest virtuali che consumano entitlement Flex Guest. Per trovare e convertire un guest virtuale che consuma entitlement standard selezionate Guest che consum ano entitlem ent regolari Come operare con i vostri sistemi virtuali Dopo aver impostato il vostro sistema virtuale sarà possibile eseguire una gestione e personalizzazione attraverso diversi metodi, incluso un collegamento via SSH o tramite l'interfaccia di gestione della virtualizzazione sul sistema host Esecuzione di un login sui sistemi virtuali tramite SSH 1. In questo caso sarà necessario trovare l'indirizzo IP del sistema virtuale. Per fare ciò navigate attraverso le schede Sistem i Sistem i Virtuali, facendo clic sul nome del profilo del sistema virtuale. 2. Sulla pagina del profilo del sistema virtuale, sarà possibile trovare l'indirizzo IP nella parte sinistra della colonna delle informazioni all'interno del campo Indirizzo IP. 3. Collegatevi all'indirizzo IP utilizzando ssh come utente root, e la password da voi impostata per il sistema virtuale nel profilo kickstart precedentemente creato Come accedere alla console tramite l'host 1. Come prima cosa collegatevi al sistema host e determinate il numero ID del guest con il quale desiderate lavorare. Eseguite il collegamento al sistema host tramite ssh, e successivamente emettete il seguente comando: xm list Ciò dovrebbe fornirvi un elenco di tutti i guest da voi creati sul vostro Satellite, con il loro numero ID. Su questo elenco andate alla ricerca del guest guest1, creato precedentemente. Se per esempio è stato assegnato al suddetto guest un ID di 2, allora: 2. Eseguite il seguente comando per accedere alla console del sistema virtuale: xm console 2 A questo punto dovreste essere in grado di visualizzare un prompt di login sul guest1. 3. Eseguite un login sul guest1 come utente root, utilizzando la stessa password impostata nel profilo kickstart da voi usato per il sistema. (Potrebbero essere presenti alcuni messaggi sulla schermata. In questo caso pigiate il tasto Invio per ricevere un nuovo prompt di login.) 4. Per abbandonare la console guest e ritornare al prompt del comando del sistema host, potete pigiare simultaneamente i tasti Ctrl e ] Installazione software tramite l'interfaccia web di Satellite 1. Andate alla ricerca del profilo del sistema virtuale nella vostra interfaccia web di Satellite, eseguite il login e navigate tramite le schede Sistemi Sistemi Sistemi Virtuali, e successivamente facendo clic sul nome del profilo del sistema virtuale. 2. All'interno del profilo del sistema virtuale, fate clic sulla scheda Software Pacchetti. 189

193 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide 3. Fate clic su Installa nuovi pacchetti nel menu Pacchetti. 4. Selezionate i pacchetti che desiderate installare e fate clic sul pulsante Installa i pacchetti selezionati, nell'angolo basso sulla destra della schermata. 5. Ricontrollate i dettagli dell'installazione del pacchetto e pigiate il pulsante Conferm a nell'angolo basso sulla destra della schermata. 6. L'installazione del pacchetto avverrà quando il sistema guest eseguirà nuovamente il check in con Satellite. Per forzare l'installazione in modo da eseguirla immediatamente, potete eseguire il comando rhn_check sul sistema guest Installazione software usando Yum dal sistema virtuale Il vostro sistema virtuale registrato sul Satellite è parte del processo di provisioning del guest, quindi sarà possibile utilizzare il comando yum per installare ed aggiornare il software. Per esempio, installate l'editor di testo vim emettendo il seguente comando: yum install -y vim-enhanced Riavviare i guest al riavvio dell'host Per impostazione predefinita, quando un sistema host esegue il riavvio i guest non vengono riavviati e devono essere iniziati manualmente dall'amministratore. T uttavia il servizio rhn-virtualization-host è in grado di riavviare automaticamente i guest in presenza di un riavvio del sistema host. Per utilizzare questo servizio seguire le seguenti fasi: 1. T rovate il file di configurazione del guest sull'host in /etc/sysconfig/rhn/virt/. Esso verrà nominato dall'uuid, ma il file corretto può essere trovato utilizzando il comando grep ricercando il nome del guest all'interno dei file UUID. 2. Una volta trovato il file UUID corrispondente al vostro sistema guest, create un link simbolico dal file UUID per la directory /etc/sysconfig/rhn/virt/auto/. ln -s /etc/sysconfig/rhn/virt/guest_uuid.xml /etc/sysconfig/rhn/virt/auto/ Rimozione dei sistemi virtuali La rimozione di un sistema virtuale è un processo a fasi multiple. 1. Come prima cosa arrestate il sistema virtuale che desiderate rimuovere. Per fare questo andate alla ricerca del profilo del sistema host sull'interfaccia web di Satellite, fate clic sulla scheda virtualizzazione, e deselezionate i sistemi virtuali che desiderate rimuovere. T erminate questo processo eseguendo l'arresto tramite il pulsante Arresta i sistem i nella parte bassa della schermata. 2. Successivamente cancellate il sistema virtuale dal Satellite. È possibile eseguire questa operazione deselezionando la casella sistema virtuale, e pigiando il pulsante Cancella sistem a nella parte bassa della schermata> 190

194 Capitolo 10. Virtualizzazione Suggerimento Vi preghiamo di attendere almeno due minuti dopo l'arresto del sistema di virtualizzazione, prima di poterlo rimuovere. In caso contrario il sistema virtuale potrebbe non arrestarsi correttamente e voi potreste cancellarlo quando il sistema stesso risulta ancora in esecuzione. Se cancellate un sistema virtuale da Satellite mentre lo stesso è ancora in esecuzione, esso apparirà nuovamente sul Satellite quando verrà eseguito il check in. Se si dovesse verificare tale problema, arrestate il sistema in questione, fate trascorrere due minuti, e successivamente cancellatelo. 3. Cancellate l'immagine del disco per il sistema virtuale che desiderate rimuovere. L'immagine del disco per guest1 sarà disponibile per esempio, sul sistema host in questa posizione: /var/lib/xen/disk-images/guest1.disk Cancellatela con il seguente comando: rm /var/lib/xen/disk-images/guest1.disk 4. Per finire, è necessario cancellare i file di configurazione di RHN dal sistema host. Determinate il file di configurazione di RHN per guest1, eseguendo il seguente comando: grep guest1 /etc/sysconfig/rhn/virt/*.xml E cancellate il file indicato. Per esempio: rm /etc/sysconfig/rhn/virt/14e5cfbf ad74b260c2f6b.xml 5. A questo punto avrete cancellato un sistema guest dal vostro sistema host e da Satellite. 191

195 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 11. Cobbler RHN Satellite presenta il server Cobbler il quale permette agli amministratori di centralizzare le proprie infrastrutture per il provisioning e l'installazione del sistema. Cobbler è un server per l'installazione che raccoglie i vari metodi per le installazioni del sistema non visionate dall'utente (unattended), server, workstation o sistemi guest in una impostazione completamente virtualizzato o para-virtualizzato. Cobbler contiene diversi tool per assistervi alla pre-installazione,gestione dei file kickstart, gestione ambiente di installazione e molto altro. Le caratteristiche di Cobbler includono: Analisi ambiente d'installazione utilizzando il comando cobbler check Configurazione Multi-site installation server con cobbler replicate Creazione modelli di riferimento kickstart e gestione utilizzando Cheetah template engine e Kickstart Snippets Automatizzazione installazione guest della macchina virtuale con il tool del client koan Requisiti di Cobbler Per usare Cobbler come un server d'avvio PXE controllare le seguenti linee guida: Se pianificate di usare Cobbler per l'installazione dei sistemi utilizzando PXE è necessario aver installato e configurato tftp-server. Se desiderate usare Cobbler per l'avvio PXE dei sistemi per l'installazione, è necessario avere la possibilità di comportarsi come un server DHCP per il Cobbler PXE booting, o accedere al vostro server DHCP di rete /etc/dhcp.conf e modificare next-server sull'hostname o indirizzo IP del vostro server Cobbler Come configurare Cobbler con /etc/cobbler/settings La configurazione di Cobbler viene eseguita principalmente all'interno del file /etc/cobbler/settings. Il file contiene diverse impostazioni configurabili ed offre spiegazioni dettagliate per ogni impostazione e sui loro effetti nei confronti della funzionalità di Cobbler. Inoltre sono contenuti i suggerimenti sulla modifica delle impostazioni per i rispettivi ambienti. Per un corretto funzionamento di Cobbler è possibile lasciare la maggior parte delle impostazioni nella loro posizione predefinita. Per maggiori informazioni su come configurare le impostazioni di Cobbler consultate il file /etc/cobbler/settings, il quale documenta ogni impostazione in dettaglio Cobbler e DHCP Cobbler supporta l'installazione kickstart bare-metal dei sistemi configurati per eseguire gli avvii dalla rete utilizzando un server d'avvio PXE. Per implementare in modo corretto un server per l'installazione di Cobbler, gli amministratori dovranno avere un accesso amministrativo al server DHCP della rete o implementare DHCP sullo stesso server di Cobbler Come configurare un server DHCP esistente Se impiegate un server DHCP su un altro sistema presente sulla rete, è necessario avere un accesso amministrativo al server DHCP per poter modificare il file di configurazione DHCP, in modo che esso faccia riferimento al server Cobbler e all'immagine d'avvio PXE. Come utente root sul server DHCP, modificate il file /etc/dhcpd.conf ed aggiungete una nuova classe con opzioni per l'esecuzione della PXE boot installation. Per esempio: 192

196 Capitolo 11. Cobbler allow booting; allow bootp; class "PXE" { match if substring(option vendor-class-identifier, 0, 9) = "PXEClient"; next-server ; filename "pxelinux.0"; } Seguendo ogni azione dell'esempio sopra riportato: 1. L'amministratore abilita l'avvio dalla rete con il protocollo bootp. 2. Successivamente l'amministratore crea una classe chiamata PXE la quale, se un sistema configurato per avere prima PXE come propria priorità d'avvio, identifica se stesso come PXEClient. 3. Il server DHCP dirige il sistema verso il server di Cobbler su E per finire il server DHCP recupera il file del bootloader pxelinux Xinetd e TFTP Xinetd è un demone che gestisce una suite di servizi, incluso TFTP, il server FTP usato per trasferire l'immagine d'avvio ad un client PXE. Per configurare TFTP è necessario prima abilitare il servizio tramte Xinetd. Per fare questo modificate /etc/xinetd.d/tftp come utente root e cambiate la riga disable = yes in disable = no. Prima che T FT P possa iniziare a servire l'immagine d'avvio pxelinux.0 è necessario avviare il servizio Xinetd. chkconfig --level 345 xinetd on /sbin/service xinetd start Il comando chkconfig abilita il servizio xinetd per tutti i runlevel dell'utente, mentre il comando /sbin/service abilita xinetd immediatamente Configurazione di SELinux e IPTables per il supporto Cobbler Red Hat Enterprise Linux viene installato con il supporto SELinux in aggiunta al firewall sicuro abilitato per default. Per configurare correttamente un server di Red Hat Enterprise Linux in modo da utilizzare Cobbler, è necessario prima configurare il sistema e le precauzioni della rete per permettere i collegamenti da e per il server Cobbler Configurazione di SELinux Per abilitare SELinux ad un supporto di Cobbler è necessario impostare i valori booleani di SELinux su abilita i componenti del servizio web HT T PD. Eseguire il comando come utente root sul server Cobbler: setsebool -P httpd_can_network_connect true -P è molto importante poichè abilita un collegamento persistente HT T PD attraverso tutti i processi d'avvio del sistema. È necessario anche impostare le regole del contesto del file di SELinux in modo da assicurare la funzione corretta di Cobbler in un sistema SELinux. Eseguite quanto di seguito riportato come utente root sul server Cobbler: 193

197 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide semanage fcontext -a -t public_content_t "/tftpboot/.*" Il comando imposta il contesto del file per TFTP in modo da servire il file immagine d'avvio Configurazione di IPT ables Una volta aver configurato SELinux è necessario configurare IPT ables per permettere il traffico di rete in entrata ed in uscita sul server Cobbler. Se avete un set esistente di regole per il vostro firewall usando IPT ables, sarà necessario aggiungere le seguenti regole per poter aprire le porte relative al Cobbler. Di seguito viene riportato un elenco di ogni regola necessaria insieme ai servizi associati. Per TFTP: /sbin/iptables -A INPUT -m state --state NEW -m tcp -p tcp --dport 69 -j ACCEPT /sbin/iptables -A INPUT -m state --state NEW -m udp -p udp --dport 69 -j ACCEPT Per HTTPD: /sbin/iptables -A INPUT -m state --state NEW -m tcp -p tcp --dport 80 -j ACCEPT /sbin/iptables -A INPUT -m state --state NEW -m tcp -p tcp --dport 443 -j ACCEPT Per Cobbler e Koan XMLRPC: /sbin/iptables -A INPUT -m state --state NEW -m tcp -p tcp --dport j ACCEPT Una volta inserite le regole per il firewall assicuratevi di salvare la configurazione del firewall stesso: /sbin/iptables-save Sincronizzazione ed avvio del servizio Cobbler Una volta configurati i prerequisiti specificati in cobbler check sarà possibile avviare il servizio Cobbler. Iniziare il server Satellite con il seguente comando: /usr/sbin/rhn-satellite start Avvertenza Non arrestate o avviate il servizio cobblerd autonomamente dal servizio Satellite poichè così facendo potreste causare una serie di errori ed altre problematiche. Usare sempre /usr/sbin/rhn-satellite per avviare o arrestare RHN Satellite Aggiunta di una distribuzione al Cobbler Se tutti i prerequisiti di Cobbler sono stati soddisfatti ed ora Cobbler è in esecuzione, sarà possibile aggiungere una distribuzione al Cobbler se siete in possesso del contenuto sul server Cobbler. 194

198 Capitolo 11. Cobbler Per informazioni sulla creazione e la configurazione delle distribuzioni kickstart dall'interfaccia di RHN Satellite, consultate la Sezione , «Kickstart Distribuzioni». Utilizzo di cobbler per creare una distribuzione dalla linea di comando nel modo seguente: cobbler distro add --name=string --kernel=path --initrd=path --nam e=string è una etichetta usata per differenziare una scelta fatta per una distribuzione rispetto ad un'altra (per esempio, rhel5server) --kernel=path specifica il percorso per il file immagine del kernel --initrd=path specifica il percorso del file immagine dell'initial ramdisk (initrd) Come aggiungere un profilo a Cobbler T erminata la configurazione di una distribuzione per Cobbler è possibile aggiungere i profili su Cobbler. I profili Cobbler associano una distribuzione alle opzioni aggiuntive, come ad esempio i file kickstart. I profili sono le unità principali del provisioning, ed è necessario avere almeno un profilo Cobbler per ogni distribuzione aggiunta. Per esempio, è possibile creare due profili per un web server e una configurazione desktop. Mentre entrambi i profili utilizzano la stessa distribuzione, essi sono per tipi diversi d'installazione. Per informazioni sulla creazione e configurazione dei profili kickstart dall'interfaccia RHN Satellite consultate la Sezione , «Profili kickstart». Di seguito viene riportato l'utilizzo di cobbler per la creazione dei profili tramite la linea di comando: cobbler profile add --name=string --distro=string [--kickstart=url] [--virt-filesize=gigabytes] [--virt-ram=megabytes] --name=string è l'etichetta unica per il profilo, come ad esempio rhel5webserver o rhel4 workstation. --distro=string specifica la distribuzione che verrà usata per questo particolare profilo. Le distribuzioni sono state aggiunte in Sezione 11.2, «Aggiunta di una distribuzione al Cobbler». L'opzione --kickstart=url specifica la posizione del file kickstart (se disponibile). L'opzione --virt-file-size=gigabytes permette l'impostazione della misura del file immagine del guest virtuale. Il default è 5 gigabyte se non specificato. L'opzione --virt-ram =megabytes specifica quanti megabyte di RAM fisica può essere consumata da un sistema del guest virtuale. Il default è 512 megabyte se non specificato Come aggiungere un sistema a Cobbler Una volta create le distribuzioni ed i profili per Cobbler sarà possibile aggiungere successivamente i sistemi. I record del sistema mappano una parte di hardware sul client con un profilo cobbler assegnato sul quale verrà eseguito. 195

199 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Nota Bene Se state eseguendo il provisioning solo tramite i menu PXE e koan, non sarà necessario creare i record del sistema, anche se essi sono utili per il kickstart templating specifico del sistema, o per stabilire che è sempre necessario installare un contenuto specifico su un sistema specifico. Se è disponibile un ruolo specifico per un determinato client, in tal caso i record del sistema devono essere creati. Per informazioni sulla creazione e configurazione dei kickstart dall'interfaccia RHN Satellite consultate la Sezione , «Informazioni sul sistema Provisioning». Il seguente comando aggiunge un sistema alla configurazione del Cobbler: cobbler system add --name=string --profile=string --mac=aa:bb:cc:dd:ee:ff --name=string è una etichetta unica per il sistema, come ad esempio engineeringserver o frontofficeworkstation. --profile=string specifica uno dei nomi del profilo aggiunti in Sezione 11.3, «Come aggiungere un profilo a Cobbler». L'opzione --m ac=aa:bb:cc:dd:ee:ff permette ai sistemi con un indirizzo MAC specifico, nei confronti dei quali è stato eseguito kickstart, di ricevere automaticamente il profilo associato con il record del sistema Per maggiori opzioni, ad esempio l'impostazione di indirizzi IP e dell'hostname, consultate la pagina man di Cobbler digitando m an cobbler al prompt della shell Modelli di riferimento di Cobbler All'interno dell'interfaccia web di RHN Satellite sono disponibili alcune funzioni per la creazione delle variabili per l'utilizzo con i profili e le distribuzioni kickstart. Per esempio, per creare una variabile del profilo kickstart consultate la Sezione , «Dettagli di Kickstart Variabili». Le variabili kickstart sono parte di una modifica infrastrutturale in Satellite per supportare il templating nei file kickstart. Nel contesto dei file kickstart, i template rappresentano dei campi contenenti le descrizioni usate per la creazione dei file kickstart e non per la creazione di kickstart specifici. Questi modelli di riferimento (template) vengono condivisi da vari profili e sistemi che possiedono le propri variabili e valori corrispondenti. Queste variabili modificano i tamplate ed un template engine analizza il template e i dati della variabile in un file kickstart utilizzabile. Cobbler utilizza un template engine avanzato chiamato Cheetah il quale fornisce un supporto per i template, per le variabili e per gli snippets. I vantaggi derivati dall'utilizzo dei modelli di riferimento includono: Contenuti molto potenti che permettono agli amministratori di creare e gestire un numero molto grande di profili o sistemi in modo semplice, o di creare manualmente i kickstart per ogni situazione specifica. Anche se i template possono divenire complessi e comportare la presenza di cicli, condizioni ed altre caratteristiche e sintassi complesse, essi possono essere usati in modo semplice per creare i file kickstart. 196

200 Capitolo 11. Cobbler Come usare i modelli di riferimento I template di kickstart possono avere valori statici per alcune entità comuni, come ad esempio PXE image filename, indirizzi della sottorete e percorsi comuni come ad esempio /etc/sysconfig/networkscripts/. T uttavia la differenza tra template e file kickstart standard è nell'utilizzo da parte dei primi delle proprie variabili. Per esempio un file kickstart standard può avere un passaggio di networking simile al seguente network --device=eth0 --bootproto=static --ip= netmask= gateway= nameserver= T uttavia in un kickstart template file, il passaggio del networking potrebbe somigliare al seguente: network --device=$net_dev --bootproto=static --ip=$ip_addr --netmask= gateway=$my_gateway --nameserver=$my_nameserver Queste variabili verranno sostituite con i valori impostati nelle variabili del vostro profilo kickstart o all'interno delle variabili del sistema. Se sono state definite le stesse variabili nelle informazioni del profilo e in quelle del sistema, allora le variabili del sistema avranno precedenza. Per maggiori informazioni sui template di kickstart consultate la pagina del progetto Cobbler sul seguente URL: emplating Kickstart Snippets Se avete configurazioni comuni uguali su tutti i template di kickstart e sui profili, è possibile utilizzare la caratteristica Snippets di Cobbler per trarre vantaggio sul riutilizzo del codice. Gli snippets di kickstart sono sezioni del codice di kickstart invocabili da una fuzione $SNIPPET() la quale verrà analizzata da Cobbler e sostituita dai contenuti di snippet. Per esempio, se siete in possesso di una configurazione comune della partizione del disco fisso per tutti i server: clearpart --all part /boot --fstype ext3 --size=150 --asprimary part / --fstype ext3 --size= asprimary part swap --recommended part pv.00 --size=1 --grow volgroup vg00 pv.00 logvol /var --name=var vgname=vg00 --fstype ext3 --size=5000 Potete prendere lo snippet in questione, salvarlo su di un file (my_partition) e posizionarlo in /var/lib/cobbler/snippets/ in modo da renderlo accessibile al Cobbler. Successivamente usate snippet tramite la funzione $SNIPPET() nei vostri template kickstart. Per esempio: $SNIPPET('my_partition') 197

201 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Ogni qualvolta viene invocata la suddetta funzione, il parser Cheetah sostituirà la funzione con lo snippet del codice contenuto nel file m y_partition Per maggiori informazioni sugli snippet di kickstart consultate la pagina del progetto Cobbler al seguente URL: Come utilizzare Koan Sia che stiate eseguendo il provisioning del guest su di una macchina virtuale o che stiate reinstallando una nuova distribuzione su di un sistema in esecuzione, koan opera insieme a Cobbler in modo da servire i sistemi durante la loro esecuzione Utilizzo di Koan per il provision dei sistemi virtuali Se avete creato un profilo della macchina virtuale come riportato in Sezione 11.3, «Come aggiungere un profilo a Cobbler», è possibile utilizzare koan per inizializzare l'installazione di un guest virtuale sul sistema. Per esempio, se avete creato un profilo Cobbler come nel modo seguente: cobbler add profile --name=virtualfileserver --distro=rhel-i386-server-5 --virtfile-size=20 --virt-ram=1000 Questo profilo è per un fileserver in esecuzione di Red Hat Enterprise Linux 5 con una dimensione dell'immagine guest di 20GB ed una RAM del sistema di 1GB. Per identificare il nome di un profilo del sistema del guest virtuale eseguite quanto di seguito riporato con koan: koan --server=hostname --list=profiles Questo comando elenca tutti i profili disponibili creati con cobbler profile add. Successivamente iniziate il processo di creazione del file immagine ed avviate l'installazione del sistema del guest virtuale. koan --virt --server=cobbler-server.example.com --profile=virtualfileserver -- virtname=marketingfileserver Il comando specifica che un sistema del guest virtuale è stato creato dal server Cobbler (hostname cobbler-server.example.com) utilizzando il profilo virtualfileserver. L'opzione virtnam e specifica una etichetta per il guest virtuale il quale viene, per impostazione predefinita, etichettato con l'indirizzo MAC del sistema. Una volta completata l'installazione del guest virtuale, esso può essere utilizzato come qualsiasi altro sistema del guest virtuale Come utilizzare Koan per reinstallare i sistemi in esecuzione Si potranno verificare in alcuni casi situazioni nelle quali è necessario installare nuovamente una macchina durante la sua esecuzione con un diverso sistema operativo. koan è in grado di sostituire un sistema in esecuzione con una nuova installazione dai profili Cobbler disponibili. 198

202 Capitolo 11. Cobbler Per sostituire un sistema in esecuzione ed installarne uno nuovo eseguite il seguente comando sul sistema stesso: koan --replace-self --server=hostname --profile=name Questo comando, quando eseguito sul sistema in esecuzione da sostituire, avvierà il processo di provisioning e sostituirà il proprio sistema usando il profilo in --profile=nam e sul server Cobbler specificato in --server=hostnam e. 199

203 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Capitolo 12. UNIX Support Guide Introduzione Questo capitolo documenta la procedura di installazione, identificando altresì le differenze nella funzionaltà di Red Hat Network quando utilizzato per gestire i sistemi client basati su UNIX. RHN offre un supporto UNIX per assistere i clienti durante il processo di migrazione da UNIX a Linux. A causa delle limitazioni di questo compito, le caratteristiche offerte per UNIX client management non risultano essere complete tanto quanto quelle disponibili per la gestione dei sistemi Red Hat Enterprise Linux. Le sezioni seguenti specificano le varianti UNIX supportate, le caratteristiche RHN supportate dal sistema di gestione di UNIX, i prerequisiti per la gestione di un sistema UNIX con RHN, insieme alla procedura di installazione per i client di UNIX Varianti di UNIX supportate Le seguenti varianti, versioni ed architetture di UNIX sono supportate da RHN Satellite: T abella Versioni ed architetture di Solaris supportate: Versioni di Solaris sun4 m sun4 d sun4 u sun4 v sun4 us x86 Solaris 8 si no si n/a no no Solaris 9 si n/a si n/a no si Solaris 10 n/a n/a si si no si Prerequisiti Di seguito vengono riportati i requisiti per il supporto UNIX: RHN Satellite o una versione più recente Un certificato Satellite con entitlement di Management Entitlement di Management per ogni client di UNIX Pacchetti RHN per UNIX incluso python, pyopenssl, ed i pacchetti del Red Hat Network Client. Pacchetti Sunfreeware in grado di fornire librerie di supporto. Questi pacchetti sono anche presenti su RHN Satellite. Per un elenco completo consultate la Sezione , «Scaricare ed installare i pacchetti aggiuntivi» Caratteristiche incluse Le seguenti caratteristiche sono state incluse con UNIX support service level all'interno di RHN: Il Red Hat Network Service Daemon (rhnsd), il quale aziona il rhn_check in base ad un intervallo configurabile Il Red Hat Network Configuration Client (rhncfg-client), il quale esegue tutte le azioni di configurazione programmate dal Satellite Il Red Hat Network Configuration Manager (rhncfg-m anager), il quale abilita la gestione dalla linea di comando dei canali di configurazione di RHN Il programma rhn_check, il quale esegue il check in con Satellite, ed esegue qualsiasi azione programmata dal server T utte le funzionalità Management-level, come ad esempio il grouping, il confronto del profilo del pachetto, e l'utilizzo del System Set Manager in modo da amministrare contemporaneamente i sistemi 200

204 Capitolo 12. UNIX Support Guide multipli Una caratteristica di Provisioning chiamata Comando Remoto, che permette agli utenti di programmare dei comandi root-level, su qualsiasi client gestito attraverso il sito web di Satellite, sempre se il client sia stato configurato in modo da abilitare la suddetta azione Differenze di funzionalità Le seguenti funzionalità di RHN operano in modo diverso in un ambiente UNIX: Red Hat Update Agent per UNIX offre un set più piccolo di opzioni rispetto alla sua controparte di Linux e si affida al toolset nativo del sistema operativo per l'installazione dei pachetti al posto di rpm - Per un elenco preciso di opzioni consultate la Sezione , «Aggiornamento attraverso la linea di comando». L'applicazione RHN Push è stata modificata in modo simile per poter caricare tipi di file UNIX nativi, incluso i pacchetti, le patch ed i cluster di patch. Dal pacchetto Solaris, il patch ed i patch cluster file risultano essere diversi dai file rpm, il meccanismo per il caricamento del canale risulta essere differente. Per Solaris sono presenti due applicazioni nel pacchetto rhnpush: Il primo, solaris2mpm, è una utility RHN in grado di creare un file MPM per ogni pacchetto Solaris o patch. Il formato neutrale del file MPM, permette a Satellite di comprendere e gestire i file caricati. Il secondo, rhnpush, è stato esteso in modo da poter gestire MOM insieme ai file RPM. In caso contrario esso opera in modo identico alla versione Linux di rhnpush. La categoria Canali del sito web di RHN, è stata allargata in modo da facilitare lo storage e l'installazione di tipi di file UNIX nativi Funzionalità escluse Le seguenti funzionalità di RHN non sono disponibili con UNIX support system: T utte le funzionalità del Provisioning-level, come ad esempio il kickstarting ed il rollback del pacchetto, con l'eccezione della gestione del file di configurazione T utte le opzioni relative all'errata, poichè in UNIX il concetto di Aggiornamenti Errata non viene compreso File sorgenti per i pacchetti In aggiunta, i file answer non sono ancora supportati. T ale supporto è previsto per release future. In aggiunta il riposizionamento dei file RHAT*.pkg durante l'installazione non è ancora supportato Preparazione/Configurazione del Satellite Server È necessario configurare Satellite per poter supportare i client UNIX, prima che i file necessari risultino essere disponibili all'impiego da parte dei sistemi client. T ale processo può essere eseguito seguendo le modalità riportate, a seconda se avete installato il vostro Satellite Server: 1. Durante l'installazione di Satellite: Abilitate il supporto UNIX su Satellite selezionando la casella "Abilita Supporto Solaris" durante il processo di installazione, come di seguito mostrato: 201

205 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura Abilitazione del supporto UNIX durante l'installazione di Satellite 2. Dopo aver installato Satellite: Abilitate il supporto UNIX configurando Satellite dopo la sua installazione. Per fare questo, selezionate T ool di Satellite nella barra del menù superiore, e successivamente selezionate Configurazione Satellite sulla barra di navigazione sinistra. Nella schermata seguente selezionate la casella Abilita Supporto Solaris, come di seguito indicato: Figura Abilitazione del supporto UNIX dopo l'installazione di Satellite 202

206 Capitolo 12. UNIX Support Guide Fate clic sul pulsante Aggiorna Configurazione per confermare le modifiche. 3. Per finire, sarà necessario creare un canale di base al quale i vostri sistemi client devono essere sottoscritti, questo poichè RHN non fornisce alcun contenuto UNIX; come risultato, non sarà possibile utilizzare satellite-sync per creare il canale desiderato. Per creare un canale Solaris, eseguite il login sull'interfaccia web di Satellite come Amministratore di Satellite o come certificate authority. Andate sulla tabella Canale, e successivamente da Gestisci canali software della barra di navigazione di sinistra. Fate clic sul link crea nuovo canale nella parte alta sulla destra della schermata risultante. Fornite un nome e l'etichetta per il vostro nuovo canale, e successivamente selezionate Sparc Solaris o i386 Solaris come architettura, a seconda dell'architettura del vostro client Preparazione del Sistema Client Prima che i vostri sistemi client basati su UNIX siano in grado di usufruire dei vantaggi offerti da Red Hat Network, gli stessi devono essere pronti al collegamento: 1. Scaricate ed installate gzip insieme alle librerie third-party necessarie. 2. Scaricate la RHN application tarball dal Satellite sul client, installandone i contenuti. 3. Successivamente implementate i certificati SSL necessari per un collegamento sicuro. 4. Configurate le applicazioni client da collegare al RHN Satellite. Una volta terminato, i vostri sistemi saranno pronti a ricevere gli aggiornamenti di RHN. Le seguenti sezioni affrontano in dettaglio queste fasi Scaricare ed installare i pacchetti aggiuntivi Questa sezione vi guida attraverso il processo di download ed installazione di applicazioni third-party, e delle applicazioni RHN dal Satellite su client UNIX. Di primaria importanza è il Red Hat Update Agent for UNIX (up2date), il quale fornisce un link tra i vostri sistemi client e Red Hat Network. La versione specifica a UNIX del Red Hat Update Agent risulta essere limitata in funzionalità rispetto alla propria controparte di Linux, ma è in grado di permettere una registrazione del sistema e di facilitare le installazioni del pacchetto e dei patch. Consultate la Sezione 12.4, «Registrazione e aggiornamenti» per una descrizione dettagliata delle opzioni del tool. Nota Bene Al momento della registrazione all'interno del client Solaris è consigliato inserire il comando bash. Se la shell BASH risulta disponibile, verrà conferito al sistema un comportamento molto simile a quello di Linux Installazione dei pacchetti T hird-party L'installazione delle applicazioni RHN non può procedere se le seguenti utility e librerie risultano mancanti: gzip libgcc openssl zlib 203

207 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide L'utilità gzip viene fornita dal pacchetto SUNWgzip e può essere scaricata tramite Sulle versioni recenti di Solaris, le librerie necessarie vengono fornite dai seguenti pacchetti nativi installati: SUNWgccruntim e SUNWopenssl* SUNWzlib Per versioni più vecchie di Solaris è possibile scaricare i seguenti pacchetti tramite SMClibgcc o SMCgcc SMCossl SMCzlib Utilizzate il comando pkginfo per verificare se un pacchetto è stato installato sul client. Per esempio, per la ricerca di un pacchetto che contiene all'interno del suo nome "zlib", eseguite il comando di seguito riportato: # pkginfo grep zlib Nota Bene I nomi dell'archivio del pacchetto di Solaris differiscono dal nome del pacchetto installato. Per esempio, l'archivio del pacchetto libgcc<version>-sol<solaris-version>-sparclocal.gz diviene SMClibgcc dopo l'installazione Configurazione percorso di ricerca della libreria Per abilitare l'utilizzo delle librerie installate durante la fase precedente da parte di Solaris, è necessario aggiungere la loro posizione all'interno del percorso di ricerca della libreria. Per fare questo controllate prima il percorso corrente di ricerca della libreria:": # crle -c /var/ld/ld.config Prendete nota del Percorso corrente della libreria di ricerca. Successivamente modificate il percorso in modo da includere anche i componenti mostrati qui di seguito. Da notare che l'opzione -l resetta il valore invece di aggiungerlo, quindi se sono stati precedentemente impostati alcuni valori all'interno del vostro sistema, aggiungeteli al parametro -l. Su sparc: # crle -c /var/ld/ld.config -l /other/existing/path:/lib:/usr/lib:/usr/local/lib Su x86: # crle -c /var/ld/ld.config -l /other/existing/path:/lib:/usr/lib:/usr/local/lib:/usr/sfw/lib 204

208 Capitolo 12. UNIX Support Guide Download pacchetti client di RHN Scaricate il tarball appropriato dei pacchetti dalla directory /var/www/htm l/pub/ del vostro Satellite. Se siete in grado di utilizzare un GUI web browser come Mozilla, andate sulla directory /pub di Satellite, e salvate il tarball appropriato sul vostro client: Se è necessario scaricare il tarball dalla linea di comando, allora potreste utilizzare ftp per trasferire il file dal Satellite al client. Utilizzando gzip sarete in grado di decomprimere il tarball. In tal senso i seguenti pacchetti dovrebbero essere presenti: RHAT possl RHAT rcfg RHAT rcfga RHAT rcfgc THATrcfgm RHAT rhnc RHAT rhnl RHAT rpush RHATsmart SMClibgcc e SMCosslg possono essere inclusi all'interno del tarball Installazione dei pacchetti RHN Dalla directory non compressa utilizzate il tool d'installazione nativo della variante UNIX in modo da installare ogni pacchetto. Per esempio su Solaris utilizzate il comando pkgadd. Rispondete "si" ad ogni prompt durante l'installazione del pacchetto. Ecco come potrebbe procedere una installazione tipo: # pkgadd -d RHATpossl p24.6.pkg all # pkgadd -d RHATpythn rhn.4.sol9.pkg all # pkgadd -d RHATrhnl p23.pkg all... Nota Bene È possibile utilizzare -n di pkgadd, il quale esegue il comando in modalità non-interattiva. T uttavia ciò potrebbe causare il fallimento 'silenzioso' durante l'installazione di alcuni pacchetti su Solaris 10. Continuate fino a quando ogni pacchetto è stato installato all'interno del percorso specifico di RHN: /opt/redhat/rhn/solaris/ Integrazione dei pacchetti RHN all'interno del PAT H Aggiungete al vostro PATH i pacchetti in modo da renderli disponibili ad ogni login. Per fare questo 205

209 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide aggiungete i seguenti comandi allo script di login: # PATH=$PATH:/opt/redhat/rhn/solaris/bin # PATH=$PATH:/opt/redhat/rhn/solaris/usr/bin # PATH=$PATH:/opt/redhat/rhn/solaris/usr/sbin # export PATH Per abilitare l'accesso alle pagine man del RHN client command, aggiungetele al vostro MANPAT H. Per fare questo aggiungete i seguenti comandi al vostro script di login: # MANPATH=$MANPATH:/opt/redhat/rhn/solaris/man # export MANPATH Alternativamente è possibile accedere alle pagine man direttamente dalla linea di comando tramite il seguente comando: # man -M /opt/redhat/rhn/solaris/man <man page> Per finire, aggiungere le librerie di Red Hat al vostro PATH come fatto in precedenza con libgcc, openssl e zlib. crle -c /var/ld/ld.config -l <current library paths>:/opt/redhat/rhn/solaris/lib Implementazione certificati SSL del client Per assicurare un trasferimento sicuro dei dati, Red Hat consiglia vivamente l'utilizzo di SSL. RHN Satellite è in grado di facilitare l'implementazione SSL attraverso la generazione dei certificati necessari durante la propria installazione. Il certificato rigurdante il server viene installato automaticamente sullo stesso Satellite, mentre il certificato client viene posto nella directory /pub/ del Web server di Satellite. Per installare il certificato seguite le fasi di seguito riportate per ogni client: 1. Scaricate il certificato SSL dalla directory /var/www/htm l/pub/ di RHN Satellite sul sistema client. Il certificato verrà nominato in modo simile a RHN-ORG-T RUST ED-SSL-CERT. Potrete accedere al suddetto certificato tramite web sul seguente URL: ple.com/pub/rhn-org-t RUST ED-SSL-CERT. 2. Spostate il certificato SSL del client sulla directory RHN-specifica per la vostra variante di UNIX. Per Solaris tale operazione può essere eseguita con un comando simile al seguente: mv /path/to/rhn-org-trusted-ssl-cert /opt/redhat/rhn/solaris/usr/share/rhn/ Una volta terminato, il nuovo certificato client verrà installato nella directory appropriata per il vostro sistema UNIX. Se siete in possesso di un gran numero di sistemi da predisporre per il RHN management, sarà possibile creare uno script per questo processo. Ora è necessario riconfigurare le applicazioni client di RHN in modo da riferirsi al nuovo certificato SSL installato. Per informazioni consultate la Sezione , «Configurazione dei client» Configurazione dei client La fase finale prima della registrazione dei vostri sistemi client con Red Hat Network, è quella della 206

210 Capitolo 12. UNIX Support Guide riconfigurazione delle rispettive applicazioni in modo da utilizzare il nuovo certificato SSL ed ottenere gli aggiornamenti da RHN Satellite. Entrambe queste modifiche possono essere effettuate modificando il file di configurazione del Red Hat Update Agent, il quale fornisce una funzionalità di registrazione e di aggiornamento. Seguite le fasi di seguito riportate su ogni sistema client: 1. Come utente root andate sulla directory di configurazione di RHN per il sistema. Per Solaris il percorso completo è /opt/redhat/rhn/solaris/etc/sysconfig/rhn/. 2. Aprite il file di configurazione up2date in un editor di testo. 3. T rovate la voce serverurl ed impostate i valori per il fully qualified domain name (FQDN) per il vostro RHN Satellite: serverurl[comment]=remote server URL serverurl= 4. Assicuratevi che l'applicazione si riferisca al RHN Satellite anche quando SSL è disabilitato, impostando il valore nosslserverurl per il Satellite: nosslserverurl[comment]=remote server URL without SSL nosslserverurl= 5. Con il file di configurazione up2date ancora aperto, trovate la voce sslcacert ed impostatene il valore sul nome e la posizione del certificato SSL descritto nella Sezione , «Implementazione certificati SSL del client», per esempio: sslcacert[comment]=the CA cert used to verify the ssl server sslcacert=/opt/redhat/rhn/solaris/usr/share/rhn/rhn-org-trusted-ssl-cert I vostri sistemi client sono ora pronti per la registrazione con Red Hat Network, e alla gestione del vostro Satellite Registrazione e aggiornamenti Ora che avete installato i pacchetti relativi a RHN, implementato SSL e riconfigurato i vostri sistemi client in modo da eseguire un collegamento con il RHN Satellite, sarete pronti ad iniziare la registrazione dei sistemi e ottenere quindi gli aggiornamenti Registrazione dei sistemi Questa sezione descrive il processo di registrazione di RHN per i sistemi UNIX. È necessario utilizzare rhnreg_ks per eseguire questa fase, l'utilizzo delle chiavi di attivazione per registrare i vostri sistemi è facoltativo. Le suddette chiavi vi permetteranno di predeterminare le impostazioni presenti all'interno di RHN, come ad esempio i canali di base ed i gruppi del sistema, e come applicarle automaticamente sui sistemi durante la loro fase di registrazione. Poichè la generazione delle chiavi ed il loro utilizzo vengono affrontati in modo più dettagliato in altri capitoli, questa sezione si concentrerà sulle differenze presenti quando applicate sulle varianti UNIX. Per una descrizione più completa di questo processo consultate la Sezione , «Gestione delle chiavi di attivazione». Per registrare i sistemi UNIX con il vostro RHN Satellite, soddisfate le seguenti fasi nell'ordine di seguito riportato: 207

211 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide 1. Eseguite il login sull'interfaccia web di Satellite e fate clic sulla tabella Sistem i nella barra di navigazione superiore, seguito da Chiavi di attivazione nella barra di navigazione di sinistra. Successivamente fate clic sul link crea nuova chiave nell'angolo in alto a destra della pagina. 2. Sulla seguente pagina selezionate il canale di base creato alla fine della Sezione 12.2, «Preparazione/Configurazione del Satellite Server». 3. Dopo aver creato la suddetta chiave, fate clic sul nome corrispondente all'interno dell'elenco Chiavi di attivazione, per migliorare le proprie impostazioni RHN associando il software, i canali di configurazione ed i gruppi del sistema. 4. Aprite un terminal sul sistema client da registrare, ed eseguite un login come utente root. 5. Utilizzate rhnreg_ks insieme con l'opzione --activationkey, per registrare il client con Satellite. La stringa di caratteri della chiave può essere copiata direttamente dall'elenco di Chiavi di attivazione all'interno del sito web. Il comando sarà simile al seguente: rhnreg_ks --activationkey=b25fef ef bd9f3af 6. Tornate sul sito web, fate clic sul nome della chiave di attivazione, ed assicuratevi che il nuovo sistema compaia all'interno della tabella Sistem i Attivati Acquisizione degli aggiornamenti Gli aggiornamenti dei pacchetti con UNIX vengono gestiti in modo molto diverso rispetto a Linux. Per esempio, Solaris si affida ai Patch Clusters per aggiornare contemporaneamente pacchetti multipli, mentre i sistemi operativi di Red Hat utilizzano gli Errata Updates per associare gli aggiornamenti stessi ai pacchetti specifici. In aggiunta, Solaris utilizza i file di risposta per automatizzare le installazioni interattive dei pacchetti, tale procedura non viene compresa da Linux, mentre Red Hat offre il concetto dei pacchetti sorgenti. Per questo motivo, la suddetta sezione cerca di evidenziare le differenze nell'utilizzo dei tool di RHN sui sistemi UNIX. (Nota: RHN non supporta i file di risposta di Solaris con la release corrente, tale supporto verrà implementato nelle release future.) Nonostante le differenze, come ad esempio un numero non sufficiente di Errata, il canale e le interfacce di gestione del pacchetto presenti all'interno del sito web di RHN su Satellite, funzionano in modo piuttosto simile per i sistemi UNIX. I canali software creati per servire le varianti di UNIX, possono essere creati in modo del tutto simile ai canali personalizzati descritti nella RHN Channel Management Guide. La differenza sostanziale è presente nell'architettura. Durante la creazione di un canale software UNIX, assicuratevi di selezionare l'architettura appropriata del canale di base per i sistemi da servire. Red Hat consiglia altresì la suddivisione dei vostri pacchetti in canali di base e canali figlio in base alla loro natura. Per esempio, su Solaris, i pacchetti d'installazione dovrebbero andare nel canale di base di Solaris, mentre le patch ed i Cluster di Patch dovrebbero risiedere nel canale figlio del canale di base di Solaris. I pacchetti Extra di installazione, possono risiedere in canali figlio Extra. RHN affronta le patch in modo simile ai pacchetti; le suddette patch vengono elencate ed installate nello stesso modo e con la stessa interfaccia dei pacchetti normali. Le patch vengono numerate da Solaris, e avranno nomi simili al seguente "patch-solaris ". La versione di una patch di Solais viene estratta dal metadata originale di Solaris, e la release è sempre 1. I Cluster di Patch sono un gruppo di patch installate sotto forma di una unità. RHN mantiene informazioni sull'ultima installazione, con esito positivo, di un Cluster di Patch sul sistema. T uttavia i Cluster di Patch non vengono controllati sul client come entità installate, quindi non appaiono nei pacchetti installati o all'interno dell'elenco delle patch. I nomi dei Cluster di Patch somiglieranno al seguente "patch-clustersolaris-7_recommended". La versione viene rappresentata da una stringa riportante la data, come ad esempio " ", e la release è sempre 1 ed epoch è sempre

212 Capitolo 12. UNIX Support Guide Caricamento pacchetti sul Satellite RHN non fornisce alcun contenuto UNIX; qualsiasi pacchetto Solaris, patch o Patch Clusters deve essere caricato su Satellite in un formato comprensibile da un sistema client. Il pacchetto in questione può essere gestito e distribuito su altri sistemi. RHN ha creato solaris2mpm in modo da tradurre i pacchetti Solaris, le patch ed i patch cluster in un formato comprensibile da parte di Satellite solaris2m pm Come precedentemente affrontato nella Sezione , «Differenze di funzionalità», solaris2m pm è parte integrante di RHN Push per Solaris. Il contenuto inviato ad un canale Solaris su Satellite deve essere prima in formato.mpm. Un file.mpm è un archivio contenente una descrizione dei dati relativi al pacchetto ed il pacchetto/pacth stesso. Il comando solaris2mpm deve essere eseguito col client e mai su Satellite. Nota Bene solaris2mpm necessita di uno spazio disponibile uguale a tre volte la misura di qualsiasi pacchetto, patch o patch cluster da convertire. Nornalmente lo spazio in /tm p/ verrà utilizzato a tale scopo. L'opzione --tem pdir vi permette di specificare se necessario un'altra directory. File multipli possono essere specificati sulla linea di comando di solaris2mpm. Di seguito viene riportato un esempio: # solaris2mpm RHATrpush pkg RHATrpush pkg Opening archive, this may take a while Writing out RHATrpush sparc-solaris.mpm Opening archive, this may take a while Writing out RHATrpush sparc-solaris.mpm Poichè non è stata specificata alcuna directory, i file.mpm risultanti vengono scritti sulla directory /tmp/. Da notare che il nome del file.mpm risultante, include l'architettura del client sul quale è stato creato, in questo caso Sparc Solaris. Il formato generale dei nomi del file mpm è: name-version-release.arch.mpm Patch clusters sono "esplosi" in ogni cluster vengono generati file.mpm per ogni patch, insieme ai file.mpm "meta" di livello superiore, contenenti informazioni sull'intero cluster. Di seguito vengono riportate le opzioni di solaris2mpm: T abella Opzioni solaris2mpm Opzioni --version -h, --help Descrizione Mostra il numero della versione del programma ed esce Mostra queste informazioni ed esce -?, --usage Stampa le informazioni relative all'utilizzo del programma ed esce --tem pdir=<tem pdir> --select-arch=<arch> Directory temporanea dalla quale poter lavorare Seleziona l'architettura (i386 o Sparc) per pacchetti usati su architetture multiple. 209

213 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide rhnpush con file.mpm La versione Solaris di rhnpush funziona come una utility standard, con l'aggiunta di una funzione che gli permette di gestire i file.mpm. Di seguito viene riportato un esempio sul suo utilizzo: % rhnpush -v --server testbox.example.com --username myuser -c solaris-8 \ RHATrpush *.mpm Red Hat Network password: Connecting to Uploading package RHATrpush sparc-solaris.mpm Uploading package RHATrpush sparc-solaris.mpm Nota Bene I file.mpm del Patch cluster devono essere inviati simultaneamente, insieme o subito dopo mai prima, ai file.mpm per le patch contenute nel cluster in questione. Utilizzate solaris2mpm su ogni pacchetto, patch o patch cluster che desiderate gestire tramite Satellite, e successivamente utilizzate RHN Push per caricarli sul canale creato appositamente per loro Aggiornamento attraverso il sito web Per installare i pacchetti o le patch su di un sistema individuale, fate clic sul nome del sistema corrispondente nella categoria Sistem i, selezionare i pacchetti dagli elenchi Installa o Aggiorna della tabella Pacchetti o Patches, e fate clic su Installa/Aggiorna pacchetti selezionati. Per eseguire un comando remoto mentre installate il pacchetto, fate clic su Esegui Com ando Rem oto invece di Conferm a. Per istruzioni consultate la Sezione 12.5, «Comandi remoti». Per installare contemporaneamente i pacchetti o le patch su sistemi multipli, selezionate i sistemi e fate clic su System Set Manager sulla barra d navigazione di sinistra. Successivamente, nella tabella Pacchetti, selezionate i pacchetti dagli elenchi Aggiorna o Installa e fate clic su Installa/Aggiorna Pacchetti. Per completare l'azione, programmate gli aggiornamenti rhnsd Sui sistemi Red Hat Enterprise Linux, il demone rhnsd, il quale indica al sistema client di eseguire un check in con RHN, viene avviato automaticamente al momento dell'avvio. Sui sistemi Solaris, rhnsd non viene avviato per default al momento dell'avvio, ma può essere avviato dalla linea di comando nel seguente modo: rhnsd --foreground --interval=240 La posizione di default per rhnsd è /opt/redhat/rhn/solaris/usr/sbin/rhnsd. Di seguito vengono riportate le opzioni disponibili per rhnsd su Solaris: 210

214 Capitolo 12. UNIX Support Guide T abella Opzioni rhnsd Opzioni -f, --foreground -i, --interval=mins -v, --verbose -h, --help -u, --usage -V, --version Descrizione Eseguito in primo piano Collega a Red Hat Network ogni MIN minuti Registra tutte le azioni su syslog Conferisci questo elenco d'aiuto Conferisci questo elenco d'aiuto Stampa versione programma Aggiornamento attraverso la linea di comando In modo simile al sito web, l'utilizzo di Red Hat Update Agent da parte della linea di comando viene interessato dalle limitazioni di UNIX package management. Detto questo, è posibile eseguire la maggior parte delle funzioni principali tramite il comando up2date. La differenza più importante è l'assenza di tutte le opzioni che riguardano i file sorgenti. Consultate la T abella 12.4, «Argumento della linea di comando dell'update Agent» per un elenco completo di opzioni disponibili per i sistemi UNIX. La versione della linea di comando di Red Hat Update Agent accetta i seguenti argomenti sui sistemi UNIX: T abella Argumento della linea di comando dell'update Agent Argomento --version -h, --help -v, --verbose -l, --list -p, --packages --hardware --showall --show-available --show-orphans --show-channels Descrizione Mostra le informazioni sulla versione del programma. Mostra questo messaggio di aiuto ed esce. Mostra output aggiuntivi. Elenca le ultimissime versioni di tutti i pachetti installati. Aggiorna i pacchetti associati con questo profilo del sistema. Aggiorna questo profilo hardware del sistema su RHN. Elenca tutti i pacchetti disponibili per il download. Elenca tutti i pacchetti disponibili che non sono attualmente installati. Elenca tutti i pacchetti attualmente installati ma che non sono presenti all'interno dei canali ai quali il sistema è sottoscritto. Mostra i nomi del canale insieme ai nomi del pacchetto dove appropriato. --installall Installa tutti i pacchetti disponibili. Utilizzare con l'opzione -- channel. --channel=channel --get Specifica da quale canale aggiornare utilizzando le etichette dei canali. Riprende il pacchetto specificato senza risolvere le dipendenze. 211

215 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Comandi remoti Insieme al supporto UNIX, RHN offre la possibilità di digitare comandi remoti su sistemi client attraverso il sito web RHN di Satellite. Questa caratteristica vi permette di eseguire virtualmente qualsiasi applicazione (compatibile) o script, su qualsiasi sistema presente all'interno del vostro dominio, senza aprire alcun teminale Abilitazione dei comandi Insieme alla flessibilità offerta dal tool in questione è da tener presente anche i rischi ad esso connessi. La suddetta caratteristica garantisce un prompt BASH di root con accesso amministrativo, al sistema presente sul sito web. T ale tendenza può essere controllata attraverso lo stesso meccanismo 'config-enable', utilizzato per determinare su quale sistema è posibile gestire i rispettivi file di configurazione attraverso Red Hat Network. Per maggiori informazioni consultate la Sezione , «Informazioni del sistema Configurazione». In breve, è necessario creare una directory ed un file sul sistema UNIX, che indicano a RHN la possibilità di eseguire sulla macchina i comandi remoti. La directory deve essere chiamata script, il file run, ed entrambi devono essere posizionati all'interno della directory /etc/sysconfig/rhn/allowedactions/ specifica alla vostra variante UNIX. Per esempio, in Solaris digitare questo comando per creare la diretory: mkdir -p /opt/redhat/rhn/solaris/etc/sysconfig/rhn/allowed-actions/script Digitare questo comando in Solaris per creare il file richiesto: touch /opt/redhat/rhn/solaris/etc/sysconfig/rhn/allowed-actions/script/run Come digitare i comandi È possibile programmare un comando remoto in diversi modi: su di un sistema individuale, contemporaneamente su sistemi multipli, e per accompagnare un'azione relativa ad un pacchetto. Per eseguire un comando remoto su di un sistema individuale, aprite la pagina Inform azioni del sistem a, fate clic sulla sottotabella Com ando Rem oto. (Da notare che questa sottotabella appare solo se il sistema presenta un entitlement di Provisioning.) Su questa pagina stabilite le impostazioni per il comando in questione. Potrete identificare un utente specifico, un gruppo ed un periodo di timeout, insieme allo stesso script. Scegliete l'ora e la data entro le quali inizierete a digitare il comando, facendo clic sul link Programma Comando Remoto. In modo simile, è possibile digitare un comando remoto su sistemi multipli contemporaneamente attraverso il System Set Manager. Selezionate i sistemi, andate su System Set Manager, fate clic sulla tabella Misc, e raggiungete la sezione Com ando Rem oto. Da li potrete eseguire contemporaneamente un comando remoto sui sistemi selezionati. Per eseguire un comando remoto con l'azione di un pacchetto, programmate l'azione attraverso la tabella Pacchetti della pagina Inform azioni del sistem a, e fate clic su Esegui Com ando Rem oto durante la conferma dell'azione. Usate i comandi di selezione nella parte alta, per determinare se il comando deve essere eseguito prima o dopo l'azione del pacchetto, stabilite le impostazioni per il comando, e fate clic su Program m a installazione/aggiornam ento del pacchetto. Notate che l'installazione di pacchetti multipli che presentano comandi remoti differenti, richiede la 212

216 Capitolo 12. UNIX Support Guide programmazione di installazioni separate, o la combinazione dei comandi all'interno di uno script singolo. 213

217 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Red Hat Network Registration Client Prima d'iniziare ad usare Red Hat Network, è necessario creare un nome utente, una password ed un Profilo del sistema. Red Hat Network Registration Client vi guiderà attraverso questo processo. Warning Solo i sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 2.1 hanno bisogno di utilizzare Red Hat Network Registration Client prima di iniziare Red Hat Update Agent. I sistemi che eseguono Red Hat Enterprise Linux 3 o una versione più recente, presentano questa funzionalità di registrazione interna al Red Hat Update Agent. Dopo aver registrato il vostro sistema, consultate il Capitolo 4, Red Hat Update Agent per ottenere informazioni su come avviare Red Hat Update Agent. A.1. Configurazione di Red Hat Network Registration Client Per avviare l'interfaccia grafica di configurazione dell'applicazione per il collegamento attraverso un server proxy HTTP, digitate il seguente comando al prompt della shell: rhn_register --configure Apparirà la finestra mostrata in Figura A.1, «Configurazione del Red Hat Network Registration Client». Figura A.1. Configurazione del Red Hat Network Registration Client Per avviare la versione della linea di comando, utilizzate il comando: rhn_register --nox --configure Presenta un maggior numero di opzioni di configurazione rispetto alla versione grafica. 214

218 Red Hat Network Registration Client Visualizzerete un elenco di opzioni con i rispettivi valori attuali: 0. enableproxyauth No 1. nosslserverurl 2. oeminfofile /etc/sysconfig/rhn/oeminfo 3. enableproxy No 4. networksetup Yes 5. httpproxy 6. proxyuser 7. serverurl 8. proxypassword 9. debug No Enter number of item to edit <return to exit, q to quit without saving>: Inserite il numero di oggetti che desiderate modificare, inserendo successivamente il nuovo valore per l'opzione. Una volta terminata la vostra configurazione, premete Invio per salvare le modifiche ed uscire. Premere q e poi Invio, per uscire senza salvare le modifiche. Per abilitare un server proxy, le opzioni più comuni configurate sono enableproxy e httpproxy. Per poter abilitare un server proxy, cambiare il valore per enableproxy su Yes, ed il valore di httpproxy sul nome del server proxy e sul numero della porta nel formato HOST:PORT. Per esempio, per utilizzare il server proxy squid.mysite.org sulla porta 3128, cambierete il valore su squid.m ysite.org:3128. Se avete bisogno di un nome utente proxy ed una password, impostate enableproxyauth su Yes per abilitare l'autentiicazione nome utente/password per il proxy, e impostate proxyuser e proxypassword per il nome utente e password appropriati per il proxy. Per baipassare SSL, modificate il protocollo per serverurl, da https a http nel file /etc/sysconfig/rhn/rhn_register. A.2. Avvio del Red Hat Network Registration Client È necessario essere root per poter registrare un sistema con RHN. Se avviate Red Hat Network Registration Client come utenti normali, vi verrà richiesto di inserire la password root prima di proseguire. Importante Se il vostro nome utente compare all'interno di un account di una organizzazione più grande fate attenzione quando eseguite la registrazione dei vostri sistemi. Per default, tutti i sistemi registrati con Red Hat Network Registration Client, finiscono nella sezione Non raggruppati, di sistemi visibili solo dagli Amministratori di Satellite. Per poter mantenere la gestione di questi sistemi, Red Hat consiglia alla vostra organizzazione di creare una chiave di attivazione associata con un gruppo specifico del sistema, garantendovi così i permessi al gruppo in questione. Successivamente potrete registrare i vostri sistemi utilizzando la chiave di attivazione, trovando immediatamente i profili del sistema all'interno di RHN. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 4.5, «Registrazione tramite le chiavi di attivazione». Per avviare Red Hat Network Registration Client, utilizzare uno dei seguenti metodi: 1. Sul desktop GNOME, andate su Applications (the main menu on the panel) => Programmi => Sistema => Red Hat Network 2. Sul desktop KDE, andate su Applications (the main menu on the panel) => Sistema => Red Hat Network 3. Digitate il comando rhn_register sul prompt della shell (per esempio un XT erm or GNOME terminal) 4. Se non state eseguendo il Sistema X Window, digitate il comando rhn_register su di un 215

219 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide prompt della shell. Per informazioni consultate la Sezione A.7, «Client di registrazione di RHN in modalità di testo». Attenzione Con il supporto Secure Sockets Layer (SSL) è necessario utilizzare Python o versioni più recenti. In caso contrario, le informazioni passate non verranno cifrate. Se siete in possesso di una versione più recente di Python, visualizzerete il messaggio in Figura A.2, «Utilizzo di Python o di una versione più recente». Per determinare la versione di Python sul vostro sistema utilizzate il comando rpm -q python. È fortemente consigliato utilizzare la versione Python oppure una versione più recente. Figura A.2. Utilizzo di Python o di una versione più recente Se avete precedentemente registrato il vostro sistema e se provate a registrarlo nuovamente, verrà visualizzata la casella di dialogo mostrata in Figura A.3, «Avvertenza: Questo sistema risulta essere già registrato». Se continuate, verrà sovrascritto il file esistente del Certificato Digitale (/etc/sysconfig/rhn/system id), creando così un Profilo del sistema diverso. Facendo questo, non sarete più in grado di utilizzare il vostro Profilo precedente del sistema assicuratevi di aver fatto la scelta giusta prima di selezionare Yes. Se annullate una registrazione esistente del sistema, potrete cancellare il profilo non utilizzato, tramite il sito web Figura A.3. Avvertenza: Questo sistema risulta essere già registrato La schermata iniziale di Red Hat Network Registration Client rende disponibile una breve panoramica dei servizi disponibili, e delle fasi necessarie alla registrazione (consultate Figura A.4, «Schermata di benvenuto»). Per continuare il processo di registrazione, fate clic su Successivo. Se fate clic su Cancella, il processo di registrazione terminerà senza inviare alcuna informazione. 216

220 Red Hat Network Registration Client Figura A.4. Schermata di benvenuto Red Hat è impegnata a fondo per la protezione della vostra privacy (consultate Figura A.5, «Dichiarazione sulla privacy di Red Hat»). Le informazioni raccolte durante il processo di registrazione di Red Hat Network, vengono utilizzate per creare un Profilo del sistema. T ale profilo risulta essere essenziale se desiderate ricevere le notifiche di aggiornamento sul vostro sistema. Figura A.5. Dichiarazione sulla privacy di Red Hat A.3. Registrazione di un account utente 217

221 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Prima di poter creare un Profilo del sistema, è necessario creare un account utente. Le sole informazioni necessarie in questa sezione risultano essere un nome utente, una password ed un indirizzo valido. Nella schermata mostrata in Figura A.7, «Creare una password ed un nome utente unico» è necessario selezionare un nome utente ed una password. Una volta eseguito il log in su Red Hat Network, potrete modificare le preferenze, visualizzare il Profilo del sistema esistente, oppure ottenere gli ultimissimi pacchetti software di Red Hat. È necessario selezionare un nome utente unico. Se ne inserite uno già in uso, comparirà un messaggio di errore (consultate Figura A.6, «Errore: Il nome utente scelto è già esistente»). Provate nomi utente diversi fino a quando non ne troverete uno che non è stato ancora utilizzato. Figura A.6. Errore: Il nome utente scelto è già esistente Nota Bene Se siete già un membro di redhat.com, potrete utilizzare la stessa password e lo stesso nome utente. T uttavia, dovrete ancora continuare con il processo di registrazione per poter creare il vostro Profilo del sistema. Il vostro nome utente presenta le seguenti restrizioni: Non può contenere alcuno spazio Non può contenere i seguenti caratteri &, +, %, o ' Non vi è alcuna differenza tra minuscolo e maiuscolo, eliminando così la possibilità di duplicare nomi utente con la sola differenza di avere lettere minuscole e maiuscole. In aggiunta vengono applicate le seguenti restrizioni sia al nome utente che alla password: Deve essere lunga almeno quattro caratteri Non può contenere alcun tab Non può contenere alcun carattere per il ritorno a capo Le password distinguono le maiuscole dalle minuscole per ovvi motivi. Se avete già registrato una macchina e creato un Profilo del sistema, allora potrete aggiungere una nuova macchina al vostro account. Eseguite Red Hat Network Registration Client sulla nuova macchina che desiderate aggiungere, ed inserite la password e il nome utente di Red Hat Network esistenti. La nuova macchina verrà aggiunta al vostro account esistente, e potrete eseguire un log in su Red Hat Network con la vostra password e nome utente, per visualizzare così tutti i vostri sistemi simultaneamente. 218

222 Red Hat Network Registration Client Figura A.7. Creare una password ed un nome utente unico La maggior parte degli utenti possono lasciare vuota la sezione Org Info. Se avete un account esistente, contattate il vostro Amministratore Satellite per assicurare che il vostro sistema venga aggiunto all'account in questione. T ale procedura richiederà l'inserimento dell'id dell'organizzazione con la rispettiva password all'interno dei campi di testo. Se i valori risultano validi, il sistema verrà aggiunto all'account di Red Hat Network dell'organizzazione. Il vostro Amministratore Satellite sarà in grado di creare il vostro account utente attraverso la categoria Utenti del sito web di RHN. Consultate la Sezione 7.9, «Utenti» per maggiori informazioni. Per continuare fate clic su Successivo. A.4. Registrazione di un Profilo del sistema Ora che avete un account utente, potrete creare un Profilo del sistema capace di contenere informazioni hardware e software sul vostro sistema Red Hat Enterprise Linux. Le informazioni sul profilo del sistema software vengono utilizzate da Red Hat Network per determinare le notifiche di aggiornamento del software da ricevere. A.4.1. Profilo sistema hardware Dopo aver creato un nome utente ed una password per il vostro account di Red Hat Network, Red Hat Network Registration Client verifica il vostro sistema andando alla ricerca delle seguenti informazioni: Versione di Red Hat Enterprise Linux Hostname Indirizzo IP Modello CPU Velocità della CPU Quantità di RAM Dispositivi PCI 219

223 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Misure del disco Mount point La fase successiva è quella di scegliere un nome del profilo per il vostro sistema, come mostrato in Figura A.8, «Profilo del sistema - Hardware». Il valore predefinito risulta essere quello dell'hostname per il sistema. Potrete modificarlo in modo da avere una stringa più descrittiva come ad esempio Server for Support T eam. Alternativamente, potete inserire un numero seriale o di identificazione del computer per il sistema. Se non desiderate inserire alcuna informazione sull'hardware o sulla rete all'interno del vostro Profilo del sistema, deselezionate Includi inform azioni hardware e di rete (consultate Figura A.8, «Profilo del sistema - Hardware»). Fate clic su successivo per continuare con il processo di registrazione. Figura A.8. Profilo del sistema - Hardware A.4.2. Profilo del sistema software Il profilo del sistema software consiste in un elenco di pacchetti RPM per i quali desiderate ricevere le notifiche. Red Hat Network Registration Client mostra un elenco di pacchetti RPM elencati nel database di RPM sul vostro sistema, e vi permette di personalizzare l'elenco deselezionando i pacchetti. A Raccolta delle informazioni del database RPM Solo i pacchetti selezionati durante questa parte della registrazione verranno inclusi nel vostro Profilo del sistema, in tal modo potrete ricevere solo le notifiche sui pacchetti presenti nel suddetto Profilo. Così facendo se desiderate utilizzare una versione più vecchia di un pacchetto e se lo deselezionate dall'elenco, esso non verrà sostituito con una nuova versione. Questo elenco di pacchetti RPM può essere modificato attraverso il sito web di Red Hat Network, oppure utilizzando Red Hat Update Agent. La Figura A.9, «Wizard di registrazione» mostra la barra di progresso visualizzata durante il processo di raggruppamento di tutti i pacchetti RPM installati sul vostro sistema, da parte di Red Hat Network Registration Client. T ale operazione potrebbe richiedere una certa quantità di tempo a seconda del vostro sistema. 220

224 Red Hat Network Registration Client Figura A.9. Wizard di registrazione Una volta creato l'elenco dei pacchetti RPM, l'elenco stesso verrà mostrato in Figura A.10, «Informazioni sul pacchetto RPM». Deselezionando Includi i pacchetti RPM installati su questo sistem a nel m io Profilo, escluderete queste informazioni dal vostro Profilo del sistema. Figura A.10. Informazioni sul pacchetto RPM A Scelta dei pacchetti RPM da escludere dal Profilo del sistema Per default, tutti i pacchetti RPM presenti nel vostro database RPM vengono inclusi nel vostro Profilo del sistema, in modo da essere aggiornati da Red Hat Network. Per escludere un pacchetto, deselezionatelo dall'elenco tramite la casella situata vicino al nome del pacchetto. Per esempio, la Figura A.11, «Selezionare i pacchetti RPM da escludere dal Profilo del sistema» mostra che i pacchetti procm ail, procps, e psgm l sono stati omessi dall'elenco. Selezionate quale pacchetto è da escludere dal Profilo del sistema, successivamente fate clic su Successivo per continuare con il processo di registrazione. 221

225 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Figura A.11. Selezionare i pacchetti RPM da escludere dal Profilo del sistema A.5. Fine della registrazione Come visto in Figura A.12, «T ermine della raccolta di informazioni per il Profilo del sistema», l'ultima fase della registrazione consiste nel confermare se desiderate inviare il vostro Profilo a Red Hat Network. Se a questo punto scegliete Cancella, nessuna informazione verrà inviata. Facendo clic su Successivo il vostro Profilo di RHN verrà registrato. Figura A.12. T ermine della raccolta di informazioni per il Profilo del sistema Figura A.13, «Invio del profilo del sistema a Red Hat Network» mostra la barra dello stato visualizzata durante l'invio del vostro profilo. Questo processo potrà richiedere una certa quantità di tempo a seconda della velocità del vostro collegamento. 222

226 Red Hat Network Registration Client Figura A.13. Invio del profilo del sistema a Red Hat Network Red Hat Network Registration Client mostra la schermata Registrazione term inata (Figura A.14, «Registrazione terminata» una volta che il vostro profilo è stato inviato correttamente. Fate clic su Fine per uscire da Red Hat Network Registration Client. Dopo aver completato la fase di registrazione, è necessario abilitare il vostro sistema ad un livello di servizio di RHN. Per informazioni consultate la Sezione A.6, «Abilitare il vostro sistema». Figura A.14. Registrazione terminata A.6. Abilitare il vostro sistema Ora che avete registrato il vostro sistema sarà necessario abilitarlo per poter ricevere i pacchetti aggiornati. In altre parole è necessario registrarlo ad una delle offerte dei livelli di servizio. Per abilitare un sistema andate su ed eseguite il log in utilizzando la stessa password e stesso nome utente appena utilizzati con Red Hat Network Registration Client. Fate clic su Sistemi sulla barra di navigazione superiore, e poi su Entitlement dei sistemi nella barra di navigazione di sinistra. La pagina Entitlement del sistema visualizza quanto segue: un elenco del sistema per il quale l'utente è in grado di selezionare un livello di entitlement gli entitlement correnti vengono applicati a ciascuno dei suddetti sistemi pulsanti che consentono ad un utente di modificare il livello dell'entitlement una panoramica sul numero e sui tipi di entitlement acquistati e disponibili per l'organizzazione 223

227 Red Hat Network Satellite 5.4 Reference Guide Per poter modificare il livello di entitlement di uno o più sistemi, selezionate la casella sulla sinistra dei sistemi interessati, e fate clic sul pulsante appropriato per il livello di entitlement desiderato. Da notare che è necessario applicare un entitlement Management ad un sistema prima di poter aggiungere un entitlement di Provisioning. È possibile modificare entitlement per qualsiasi livello disponibile in ogni istante. Nota Bene La rimozione di un entitlement necessario (come ad esempio Provisioning), non cancellerà un'azione precedentemente programmata (come ad esempio kickstart). Modificando gli entitlement selezionati per i vostri sistemi, il numero di entitlement disponibili verrà aggiornato nella parte bassa della schermata. A.7. Client di registrazione di RHN in modalità di testo Se state eseguendo il Sistema x window, Red Hat Network Registration Client verrà avviato in modalità di testo. Potete forzare Red Hat Network Registration Client con il seguente comando, in modo da essere eseguito in modalità di testo: rhn_register --nox Le schermate per la modalità di testo di Red Hat Network Registration Client sono quasi identiche alle schermate per Red Hat Network Registration Client versione grafica. Alcuni testi nella versione della modalità di testo risultano essere più brevi a causa dello spazio ristretto all'interno dell'interfaccia. Tuttavia sono presenti un numero uguale di schermate e di campi in entrambe le versioni. Qundi se state utilizzando la versione in modalità di testo potrete ancora seguire le istruzioni presenti nella Sezione A.2, «Avvio del Red Hat Network Registration Client». Figura A.15. Schermata di benvenuto in modalità di testo 224

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