Regione Piemonte. Applicazione del DMV e criticità dell approccio sperimentale. walter mattalia. Parma 25 giugno 2013
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1 Regione Piemonte Applicazione del DMV e criticità dell approccio sperimentale walter mattalia Parma 25 giugno 2013
2 DMV - definizioni e terminologia DMV La portata minima istantanea che deve essere presente in alveo immediatamente a valle dei prelievi, al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati DMV idrologico: una frazione della portata naturale media annua naturale del corpo idrico in una data sezione, calcolata sulla base delle caratteristiche idrologiche peculiari delle diverse aree idrografiche DMV di base: il DMV idrologico corretto in funzione della morfologia dell'alveo (M) e dei fenomeni di scambio idrico tra corso d'acqua e falda (A) DMV ambientale: il valore di DMV di base comprensivo degli eventuali fattori correttivi riguardanti la naturalità (N), la qualità dell'acqua (Q), la fruizione (F) e le esigenze di modulazione della portata residua a valle dei prelievi (T)
3 Componenti del Deflusso Minimo Vitale componente idrologica fattori correttivi A interscambio con la falda M - morfologia dell alveo N - naturalità F - fruizione Q - qualità dell acqua K = 0,15 K variabile tra 0,07 nell area appenninica 0,13 area alpina occidentale T - esigenze di diversificare il regime di deflusso
4 Fattore correttivo A
5 Fattore correttivo M M1 = 0,90 M4= 1,30 M3 = 1,10 Classe 2
6 Gradualità di applicazione DMV Nuove derivazioni rilasciate a decorrere dal 1 gennaio 2009 Derivazioni in essere alla data del 31 dicembre 2008 DMV completo di tutti i fattori correttivi, da valutare caso per caso, modulazione compresa se il prelievo è >Q120 nat e comunque se è >500 l/s devono rilasciare il DMV di base dal 1/01/2009 ( 0,9 1,95 * DMV idrologico) devono rilasciare il DMV ambientale decorsi 5 anni dalla definizione dei fattori correttivi; un primo step di maggiorazione è richiesto decorsi 2 anni (50%)
7 Deroghe In funzione di esigenze di approvvigionamento per il consumo umano qualora non siano disponibili o reperibili fonti alternative, ovvero di utilizzi marginali (rifugi da valutare caso per caso In funzione di esigenze irrigue di importanti comprensori della pianura nelle aree caratterizzate da rilevanti squilibri di bilancio idrico- DMV ridotto ad 1/3 nel periodo di massima idroesigenza ambiti e riduzione definiti a priori Per ragioni di interesse pubblico generale in caso di particolare carenza idrica, previa informativa all AdB e alla Regione, a condizione che sia contestualmente attivata la regolazione dei prelievi
8 Tratti di corsi d acqua della pianura piemontese in regime di deroga estiva al DMV applicazione del valore ridotto a 1/3 Alto Tanaro Pesio Gesso Stura di Demonte Grana Mellea Maira Vafaita Alto Po tratto di asta Po Pellice Chisone Dora Riparia Stura di Lanzo Orco Dora Baltea Cervo Basso Sesia Agogna Terdoppio Bormida Orba Scrivia
9 LG sui rilasci dagli invasi esistenti 59 grandi dighe (invaso > mc o altezza > di 15 m) Programma di rilasci quantificazione del DMV regola operativa di rilascio accompagnata da - una valutazione dei prevedibili impatti sull ambiente idrico interessato - una illustrazione delle modalità di monitoraggio. fissazione del limite al DMV ambientale che non potrà comunque eccedere il 100% del DMV di base. Stato di attuazione 47 programmi di gestione dei rilasci ricevuti, pari a circa L 80% 18 programmi di gestione approvati.
10 distribuzione neldmv temponeldel DMV Distribuzione tempo distribuzione nel tempo del volume corrispondente al DMVb, se superiore a 200 l/s due o tre gradini stagionali: di norma 07-2 DMVb (volume annuo di rilascio non minore dell integrale del DMVb) variazione in continuo del rilascio in relazione alle portate affluenti all invaso (ammesso rilascio inferiore al DMVb quando le portate in arrivo sono inferiori) documentazione efficacia del rilascio modulato da valutare attraverso il monitoraggio
11 Riduzioni nel caso di integrazioni estive per l agricoltura Riduzioni per integrazioni agricoltura DMV ridotto a 1/3 invasi di capacità > 1 milione di mc, con obblighi di integrazione estiva per agricoltura periodo: quello di massima idroesigenza irrigua DMV ridotto al 50% - da motivare (coerenza con scenari di anno medio e scarso) durata: 90 gg distribuiti prima e dopo la fase topica per l agricoltura - programma predisposto dal gestore - comunicazione di eventuali variazioni con anticipo di 15 - rilascio compensativo nel restante periodo dell anno possibilità per il gestore di proporre alternative giorni Possibilità di estensione alle prese sussidiarie meccanismo di compensazione
12 Sospensioni Sospensioni invernali invernali sospensioni o riduzioni del DMV (valori inferiori a 0,7*DMV) limitate allo stretto indispensabile (ghiaccio organi rilascio /impossibilità o inefficacia rilascio), compatibilità con obblighi pregressi periodo: dicembre/febbraio invasi: quelli con quota di massima regolazione > mslm motivare eventuale proposta di estensione a quote inferiori ampliamento periodo da novembre a marzo per quote superiori a mslm adattamento regola rilasci nel restante periodo di tempo (volume non inferiore all integrale dello 0,7*DMVb su 365 giorni) distribuzione rilasci per DMV > 200 l/s incremento valore di base a compensazione dei minori rilasci Programma predisposto dal gestore e approvato dalla PA, con possibilità di limitati adattamenti in relazione alle condizoni meteo climatiche reali previa comunicazione all Autorità concedente.
13 Sperimentazioni rilasci concluse ENEL, impianto Cimena, fiume Po, traversa in comune di San Mauro T.se, DMV attuale stabilito in 11 mc/sec. (rispetto ai 20 mc/sec previsti dal PTA a quella sezione, pari al 55% del DMV previsto dal PTA) IREN, impianto di San Mauro, traversa del Pascolo situata in comune di Torino, DMV attuale definito a 18 mc/sec (rispetto ai 20 mc/sec previsti a quella sezione, pari al 90% del DMV previsto dal PTA) ENEL sul fiume Toce b. traversa in località Ponte, in Comune di Formazza, al servizio della Centrale di Fondovalle DMV finale 336 l/s pari al 70% del valore del DMV di base; c. invaso di Piedilago, in Comune di Premia, al servizio della Centrale di Crego: 610 l/s pari al 70% del valore del DMV di base; d. traversa in località Fondovalle, in Comune di Formazza: 430 l/s pari al 70 % del DMV di base.
14 Fiume Toce parametri monitorati e relativi esiti Periodo : due gradini di rilascio pari al 50% e 70% del DMV di base Utilizzo del protocollo previsto dal dlgs 152/2006: - campionamenti e misure effettuati in tre sezioni rappresentative si sono considerati Toceparametri monitorati edinesiti ti della rete ARPA di anche i risultati dei monitoraggi effettuati due stazioni monitoraggio regionale - rilevamento parametri chimico e microbiologici con cadenza mensile: presenza di lieve criticità sui Nitrati dovuta a reflui domestici o di animali, qualche criticità per il fosforo nell autunno-inverno 207/2008 e in alcuni momenti successivi - calcolo IBE con cadenza trimestrale - Macrobenthos_ prima classe con qualche valore in seconda lasse - Sintesi esiti con rilasci al 70% del DMV base (valore applicato ai prelievi): sezione di monte: stato ecologico cl2 e ambientale buono sezione intermedia: stato ecologico cl1 e ambientale elevato sezione di valle: stato ecologico cl1 e ambientale elevato
15 SPERIMENTAZIONI IN CORSO ENEL: 3 impianti cui corrispondono 13 punti di prelievo dal fiume Toce e dai torrenti, Cairasca, Bondolero, Devero e affluenti minori nel bacino del Toce ENEL: 3 impianti situati nel bacino del Varaita cui corrispondono 5 prese, due delle quali da dighe (Castello e Sampeyre) Consorzio del Ticino sul Ticino dalla presa del Panperduto al ponte di Turbigo con rilasci di portate diversificate nel corso dell anno di 12, 18 e 22 mc/sec; in fase di attuazione: è previsto l utilizzo di CARAVAGGIO: protocollo di caratterizzazione degli habitat fluviali e ripari
16 Cariasca, Devero, Diveria e altri corsi d acqua avvio 2008 conclusione 2016 Rilevamento idromorfologico e dell habitat con il metodo Caravaggio (in condizioni di magra e morbida) ripetizione del rilievo a seguito di eventi di piena ordinari e significativi per valutarne l evoluzione Misura di portate e livello nelle stazioni di campionamento biologico - due misure/anno Diatomee: un campionamento/anno (Cairasca e Devero) Cariasca e altri corsi d acqua Macrofite: da verificare se significativa (solo Devero) Macroinverterti di fondo: 2 volte/anno con campionamento qualitativo e semi quantitativo (in magra e morbida): Cairasca, Devero, Avino e Diveria Comunità ittica: analisi della comunità, struttura ed età dei componenti Vegetazione riparia: presenza di alneto di ontano bianco: campionamento vegetazionale da ripetere dopo sei anni Calcolo degli indici sintetici: HMS, HQA, LUI, LRD e IQH Confronto dei dati del monitoraggio nei tratti sottesi con quelli di siti di riferimento con situazioni ecologiche simili (una stazione a monte del prelievo da utilizzare per identificare i valori di riferimento - il cd bianco- per diatomee macroinvertebrati e fauna ittica) Coinvolti: l Ente Parco, la Comunità montana, il Comune e la Provincia
17 Cariasca, Devero, Diveria e altri corsi d acqua Primi risultati Regime delle portate: verificata la fattibilità delle misure in alveo ma non ancora attuata, si cercherà di acquisire dal gestore anche i dati di misura sui rilasci effettuati; si tratta di informazioni importanti da correlare con i risultati del monitoraggio sul comparto biologico Diatomee: qualità due elevata-in tutto il periodo, in un intervallo addirittura superiore a Cariasca quella della sezione di riferimento di monte (dovuta d un fermo macchine) Macroinverterti di fondo:generale tendenza alla diminuzione degli indici rispetto al sito di riferimento, stato ecologico da buono ad elevato Comunità ittica: medio incremento della densità, ma in alcuni ambiti resta una struttura poco equilibrata l ISECI documenta uno stato di qualità ecologica migliore per il Devero Vegetazione riparia: la campagna di rilevamento sarà ripetuta dopo sei anni Registrato un incremento dello STAR ICMi in corrispondenza del passaggio ad un livello di rilasci superiore dati del 2011 condizionati anche dalla situazione meteo climatica particolarmente favorevole. Effetti del previsto incremento di rilascio dal 2012 non valutabili a causa del fermo impianto nel primo semestre: la ripresa della produzione ha portata ad un calo brusco dello STAR ICMi pur restando all interno dello stato elevato
18 Varaita: parametri monitorati e primi risultati Quattro campagne di misura di portata in 14 sezioni nei periodi di deflussi ridotti invernali ed estivi, a monte e nei tratti sottesi: osservati significativi incrementi di portata nei tratti sottesi dai prelievi Parametri rilevati in sei sezioni: nessuna criticità rilevata Varaitachimico-fisici parametri monitorati Macrobenthos: cinque siti di indagine, IBE trimestrale : (decadimento IBE a III/IV classe su un tratto da collegare a disalvei) e STAR ICMi semestrale (stabilmente in prima e seconda classe) Fauna Ittica: tre siti di indagine con frequenza semestrale: comunità non strutturate o poco strutturate (trote fario di immissione) Indice IFF: rilevato con una campagna estiva:in generale buono tranne un giudizio di mediocre e uno di mediocre scadente Stato idromorfologico: parametri idrulico strutturali, miocrohabitat (specie bersaglio: trota fari e marmorata), %ADP _ superiore alla soglia minimia di sopravvvienzxa
19 Problematiche emerse dalle sperimentazioni Inadeguatezza dei parametri previsti dal d.lgs 152/2006 per i monitoraggi biologici impiegati ai fini della valutazione dello stato di qualità dei corpi idrici, non idonei a registrare le alterazioni prodotte dalla modifica del regime delle portate causate dai prelievi. Conseguente necessità di identificare metodiche d indagine complementari, spendibili anche sotto il profilo dei costi, da applicare per la valutazione sperimentale del deflusso ambientale e più in generale per la verifica di efficacia dei rilasci. Difficoltà di trovare indicatori di alterazione delle componenti biotiche (habitat e comunità fluviali e riparie) più mirati e sensibili alle alterazioni prodotte dalle variazioni del regime delle portate liquide e solide. Mancanza di parametri e soglie condivise per la valutazione e accettazione dei risultati delle indagini effettuate in campo e conseguente difficoltà di definire targets specifici della sperimentazione.
20 altre problematiche rilevanti Opere di presa prive di manufatti in alveo: la maggior parte delle prese irrigue utilizzano filarole realizzate mediante accumulo temporaneo di materiale sciolto: in questi casi il rilascio a valle è perlopiù garantito attraverso dispositivi di sfioro situati nel primo tratto del canale di adduzione, mentre non è quantificabiile a priori la portata che filtra attraverso lo sbarramento precario Controlli da parte degli uffici provinciali preposti alla vigilanza del rispetto degli obblighi di rilascio effettuati di norma solo seguito di specifiche segnalazioni di associazioni o cittadini. Ritardo nell attuazione del regolamento sulla misura dei prelievi che rende problematica la verifica del rispetto degli obblighi di regolazione imposti durante i periodi di carenza idrica. Le regolazioni costituiscono lo strumento fondamentale attraverso il quale l Autorità concedente, monitorando i deflussi in alveo in opportune sezioni, dovrebbe assicurare il rispetto del DMV nei tratti in cui è presente una pluralità di prelievi irrigui sulla medesima asta fluviale.
21 Esito ricerca CIPE sul DMV dei piccoli bacini montani piemontesi di estensione inferiore a 50 kmq Promossa dalla Regione Piemonte (finanziata con fondi CIPE) in collaborazione con il Politecnico di Torino - Caratterizzazione idrologica di piccoli bacini (< 50 kmq) e definizione di linee guida per la quantificazione ed il controllo del rilascio del DMV ( ) Obiettivo Individuare, mediante l analisi delle caratteristiche di alcuni bacini campione, criteri di quantificazione del DMV da applicare alle derivazioni insediate in tali ambiti, nonché di modalità operative per la relativa applicazione e il conseguente monitoraggio e controllo del rilascio (mesohabsim) Soggetti impegnati Dipartimenti DITIC e DITAG del Politecnico di Torino
22 MESOHABSIM Approccio innovativo con maggiore rappresentatività ecologica: dalla sezione trasversale al mesohabitat (pool, riffle, rapid, etc.) Taro (PR)
23 MESOHABSIM Mappatura dei mesohabitat (10 tipologie) mediante rilievi speditivi multiparametrici delle caratteristiche idromorfologiche ed ambientali (h, v, substrato, cover, etc.) Rilievi in campo effettuati in diverse condizioni idrologiche per la valutazione reale degli habitat determinati dalle diverse portate defluenti Svincolo dall utilizzo di modelli idraulici per corsi d acqua con pendenza > 1-2% Metodologia applicabile in corsi d acqua ad elevata pendenza e morfologia complessa Q= 62 l/s Q= 220 l/s Q= 590 l/s
24 MESOHABSIM I mesohabitat classificati idonei e ottimali per determinate specie target vengono aggregati per la costruzione della curva habitat-portata, che mette in relazione la portata defluente (in l/s km2) e l area disponibile (% dell area bagnata) Possibilità di elaborare serie storiche di habitat e curve di durata e conseguente definizione di regole di rilascio (modulazioni) in funzione della durata continua di habitat disponibile nei vari bioperiodi dell ittiofauna
25 Confronto Qeco e q347 regionalizzata Scatter Plot qeco - q347 regionalizzata qeco [l/s/km2] y = 1.36 x 2 R = q347 new [l/s/km2]
26 Confronto Q eco e DMV AdB Po Scatte r Plot qe co - qdm V_base AdBPo qeco [l/s/km2] y = 3.47 x 2 R = qdm V_base AdBPo [l/s/km2] 30.0
27 MESOHABSIM- bibliografia Vezza P., Parasiewicz P., Calles O., Spairani M., Comoglio C Modelling habitat requirements of bullhead (Cottus gobio) in Alpine streams. Aquatic Sciences. Under review. Vezza P., Parasiewicz P., Spairani M. and Comoglio C., Habitat modelling in high gradient streams: the meso-scale approach and application. Ecological Applications. In press. Parasiewicz P., Rogers J.N., Vezza P., Gortazar J., Seager T., Pegg M., Wiśniewolski W., Comoglio C Applications of the MesoHABSIM Simulation Model. In Ecohydraulics: an integrated approach. Edited by: Maddock I., Harby A., Kemp P. and Wood P., John Wiley & Sons Ltd. pp Parasiewicz P., Ryan K., Vezza P., Comoglio C., Ballestero T., Rogers J.N Use of quantitative habitat models for establishing performance metrics in river restoration planning. Ecohydrology. DOI: /eco.1350 Vezza P., Parasiewicz P., Rosso M. and Comoglio C., Defining minimum environmental flows at regional scale: application of mesoscale habitat models and catchments classification. River Research and Applications. DOI: /rra.1571 Vezza P., Regional meso-scale habitat models for environmental flows assessment, Ph.D. thesis. Parasiewicz P.,2007, The MesoHABSIM Model Revisited. River Research and Application 23 (8): Parasiewicz P.,2001, MesoHABSIM - a concept for application of instream flow models in river restoration planning. Fisheries 29 (9) p
28 alcune considerazioni per concludere Necessità di identificare parametri e soglie di accettabilità delle alterazioni idromorfologiche in f(metriche e indicatori biologici più sensibili) Nel definire i targets della sperimentazione fare riferimento agli habitat e alle comunità fluviali e riparie, da valutare al livello di mesoscala Valorizzare la modulazione temporale del rilascio per transitare dal concetto di DMV a quello di regime ecologico e verificare l adeguatezza del rilascio sulla base delle condizioni di deflusso nella sezione più critica. Rendere obbligatoria la misura dei rilasci nel caso di applicazione della modulazione e comunque per le prese dotate di opere fisse in alveo prive di dispositivi che escludano la possibilità di prelievo per portate in arrivo all opera di prelievo <= DMV Monitorare l efficacia dei rilasci previa identificazione delle sezioni maggiormente critiche e procedere all eventuale integrazione delle reti idrometriche. Difficoltà di conciliare un elevato livello di integrità degli ecosistemi fluviali e ripari con la presenza di derivazioni che alterano profondamente il regime delle portate sottraendo al corpo idrico una frazione prevalente della risorsa naturale: necessità di una tutela più elevata per le aree protette. Condividere i criteri per la valutazione della portata media annua naturale sulla quale si basa la quantificazione del DMV, a partire dalla scelta dell intervallo temporale cui fare riferimento
29 grazie
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