Autostrada SALERNO REGGIO CALABRIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Autostrada SALERNO REGGIO CALABRIA"

Transcript

1 sede legale e operativa via campana, pozzuoli (na) tel fax web pec stragospa@legpec.it mail info@strago.it STRAGO S.p.A. p.iva rea na cap. soc. deliberato ,00 cap. soc. versato ,00 Autostrada SALERNO REGGIO CALABRIA LAVORI DI AMMODERNAMENTO ED ADEGUAMENTO AL TIPO 1/a DELLE NORME CNR/80 Dal km al km MONITORAGGIO AMBIENTALE FASE CORSO D OPERA APRILE MAGGIO GIUGNO 2016 COMMITTENTE SIS S.c.p.a. CODICE DOC 725 GC R123a LUGLIO 16 DESCRIZIONE MA RELAZIONE TRIMESTRALE (APRILE MAGGIO GIUGNO 2016) Dott. M. GUARINO a 29/07/2016 TCAA Ing. M. D'ANIELLO Dott. L. FARACE Sig. G. RUSSO REVISIONE DATA ELABORATO VERIFICATO APPROVATO

2 INDICE Introduzione Monitoraggio acqua profonda (AP) Trattamento dati Monitoraggio Acque Sorgive (AS,s) Trattamento dati Stato Ambientale delle Acque Sotterranee (SAAS) Monitoraggio Acque Superficiali (As,c) Trattamento dati Stato Ecologico dei Corsi d Acqua (S.E.C.A.) Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (L.I.M.) Indice Biotico Esteso (IBE) Monitoraggio Rumore 7 giorni (RM,7g) Monitoraggio Rumore 24 ore (RM,24h) Monitoraggio Vibrazione (VB) Monitoraggio Traffico (TR) Monitoraggio Terre e rocce da scavo (TS) Suolo e Sottosuolo (SS) Atmosfera (AT) Dati pluviometrici Monitoraggio Vegetazione Monitoraggio Fauna Avifauna Conclusioni Avifauna Mammalofauna ed erpetofauna Conclusioni Mammalofauna ed Erpetofauna ALLEGATI Allegato 1 Schede generali (tutte le matrici) Allegato 2 Andamento portate sorgenti Allegato 3 Andamento portate corsi d acqua superficiali (principali) Allegato 4 Certificati di analisi II trimestre 2016 Pagina 2 di 73

3 Introduzione La presente relazione concerne l attività di Monitoraggio Ambientale nel trimestre APRILE MAGGIO GIUGNO 2016 eseguito sulle aree interessate dai Lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo 1 Norme CNR/80 dell autostrada Salerno Reggio Calabria, Macrolotto 2 (dal km al km ). Ogni singola matrice monitorata è inserita in tabelle suddivise per mese, in cui sono presenti i principali parametri misurati ed eventuali esuberi. Si rimanda alle schede di dettaglio e a quelle generali per informazioni quali giorno del monitoraggio, ubicazione del punto, diagrammi ed eventuali specifiche tecniche. Tutte le schede con i dati dei monitoraggi eseguiti, sono caricati settimanalmente su apposita piattaforma informatica GIS. Il numero di monitoraggi sulle singole matrici è il seguente: MATRICE II TRIMESTRE 2016 AP 16 AS,s 8 AS,c 36 AT 9 misure speditive di polveri RM,7g 6 RM,24h 5 SS 7 TS TR 1 VG 2 VB 5 FN 6 Tabella 1 Numero di monitoraggi nel secondo trimestre del Pagina 3 di 73

4 1. Monitoraggio acqua profonda (AP) In questo capitolo verranno trattati sinteticamente tutti i risultati del monitoraggio eseguito sulle acque profonde (AP) in riferimento al periodo in oggetto e rapportato con gli esiti degli anni precedenti in modo da poter avere un quadro di massima della situazione e del trend in corso. Per ulteriori approfondimenti sull ubicazione, livello piezometrico, specifiche di ciascun punto di monitoraggio e confronti con dati precedenti (corso d opera e ante operam), si rimanda alle schede generali allegate alla presente relazione (Allegato 1) ed alle schede di dettaglio realizzate espressamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Nel prossimo paragrafo verranno trattati in maniera sintetica i risultati e i riscontri delle indagini eseguite presso i punti già oggetto di precedenti indagini con l esclusione di piezometri/dreni rotti o dispersi (al tempo debitamente segnalati nelle relative relazioni). AP (acqua profonda) AP.1.01 AP.8.03 AP AP.1.02 AP.9.01 AP AP.7.01 AP.9.04 AP AP.7.05 AP.9.06 AP AP.7.06 AP AP.7.07 AP Tabella 2 Piezometri e/o dreni monitorati. 1.1 Trattamento dati Dal monitoraggio eseguito sui piezometri e i dreni (vedi tabella 2) nel trimestre in oggetto le misure dei parametri chimico fisici e le misurazioni dei livelli di falda non risultano aver dato riscontro a particolari variazioni rispetto alle precedenti misure se non quelle legate alla stagionalità. Evidenti variazioni o significative anomalie nei parametri monitorati saranno all occorrenza debitamente segnalate. Le analisi chimiche di laboratorio che sono state condotte sulle acque profonde per il trimestre in oggetto sono state presso i seguenti ricettori: AP.7.05 piezometro nei pressi della spalla RC del V. Noce in data 15/06/2016: leggera presenza di carica batterica molto inferiore a quanto riscontrato nelle precedenti campagne di monitoraggio, il trend in calo del Ferro continua rispetto alle concentrazioni rilevate nelle ultime misure; il Manganese è leggermente diminuito anche rispetto alla precedente misura; trend in calo per i Cloruri e Solfati. Azoto ammoniacale costante e Azoto nitrico in diminuzione. Pagina 4 di 73

5 Foto 1 Piezometro AP.7.05 nei pressi del V. Noce AP.8.03 piezometro nei pressi del viadotto Caduti sul Lavoro in data 26/05/2016: presenza di Coliformi (totali e fecali) in concentrazioni estremamente ridotte; Streptococchi costanti; Ferro in leggero aumento come il Manganese; valori estremamente bassi confermati anche in quest ultima campagna per l Azoto ammoniacale e per quello nitrico. AP dreno presso la SS.19 vicino non lontano dal Lago Sirino in data 25/05/2016: Carica batterica presente ma con concentrazioni inferiori alla precedente campagna e comunque ben al di sotto della media del punto di monitoraggio; assenza di Streptococchi; Ferro e Manganese presenti in concentrazioni entro la media; Cloruri leggermente in crescita rispetto la media del punto di monitoraggio mentre i Solfati sono pressoché costanti; confermato il valore della precedente misure per l Azoto ammoniacale così come la concentrazione estremamente bassa dell Azoto nitrico. Foto 2 Dreno AP nei pressi del Lago Sirino. Pagina 5 di 73

6 AP piezometro in pressione nell area del viadotto Torbido in data 25/05/2016: assenza di contaminazioni batteriche; Ferro e Manganese presentano concentrazioni estremamente basse; Cloruri e Solfati entro i valori medi del punto di monitoraggio; confermati valori estremamente bassi per l Azoto Ammoniacale e per l Azoto Nitrico. I seguenti piezometri/dreni sono stati rinvenuti privi di acqua: AP.9.06 piezometro presso la spalla SA del viadotto noce (da sempre rinvenuto asciutto). AP dreno presso l area Taggine rinvenuto privo d acqua. 2. Monitoraggio Acque Sorgive (AS,s) In questo capitolo verranno trattati sinteticamente tutti i risultati del monitoraggio eseguito sulle acque sorgive (AS,s) in riferimento al periodo in oggetto e rapportato con gli esiti degli anni precedenti in modo da poter avere un quadro di massima della situazione e del trend in corso. Per ulteriori approfondimenti sull ubicazione, confronti con dati precedenti (corso d opera e ante operam), richiamo alle caratteristiche e specifiche di ciascun punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali allegate alla presente relazione (Allegato 1) ed alle schede di dettaglio realizzate espressamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Nell allegato 2 sono rappresentati i grafici recanti l andamento delle portate delle sorgenti. Nel prossimo paragrafo verranno trattati in maniera sintetica i risultati e i riscontri delle indagini eseguite presso i punti già oggetto di precedenti indagini con l esclusione dei punti non più monitorati (al tempo debitamente segnalati nelle relative relazioni). AS,s (acqua sorgiva) AS,s.7.00 AS,s.8.00 AS,s AS,s AS,s AS,s AS,s AS,s Tabella 3 Sorgenti monitorate Trattamento dati Dal monitoraggio eseguito presso le sorgenti (vedi tabella 3) nel trimestre in oggetto le misure dei parametri chimico fisici e le misure speditive di portata non risultano aver dato riscontro a Pagina 6 di 73

7 particolari variazioni rispetto alle precedenti misure se non quelle legate alla stagionalità. Evidenti variazioni o significative anomalie nei parametri monitorati saranno all occorrenza debitamente segnalate. Le analisi chimiche di laboratorio che sono state condotte sulle acque sorgive per il trimestre in oggetto sono state presso i seguenti ricettori: La sorgente AS,s.7,00 denominata Sorgente Accampamento a valle dell omonimo viadotto: valori costanti per la componete biologica; Ferro in calo e Manganese costante; continua il trend in diminuzione per i Cloruri ed i Solfati; Azoto Ammoniacale e Azoto Nitrico mantengono concentrazioni costanti ed estremamente basse. Foto 3 Sorgente Accampamento AS,s.7,00. La sorgente AS,s.8.00, denominata Sorgente Madonna delle Nevi : Carica batterica estremamente bassa; Ferro e Manganese con concentrazioni <10 µg/l; calo dei Cloruri e dei Solfati; idrocarburi totali molto bassi; concentrazioni estremamente basse confermate per l Azoto Ammoniacale e l Azoto Nitrico. 2.2 Stato Ambientale delle Acque Sotterranee (SAAS) Lo Stato Ambientale delle Acque Sotterranee (SAAS) viene definito esclusivamente per l intero acquifero e pertanto non è applicabile al nostro caso: le tabelle che seguono recanti il SAAS di ciascun singolo pozzo/piezometro e sorgente sono state inserite esclusivamente per una semplice valutazione puntuale. L indice viene individuato incrociando il giudizio sullo Stato quantitativo (SquAS) e Stato Chimico (SCAS) delle Acque Sotterranee. Pagina 7 di 73

8 In base alle ricerche storiche effettuate, per quanto riguarda lo Stato quantitativo, si ritiene di poter attribuire al sistema idrico sotterraneo presente nell area di interesse del Monitoraggio Ambientale il seguente Indice SquAS: SquAS Classi Classe B Giudizio Impatto antropico ridotto, vi sono moderate condizioni di disequilibrio del bilancio idrico, senza che tuttavia ciò produca una condizione di sovrasfruttamento, consentendo un uso della risorsa sostenibile sul lungo periodo. In merito allo Stato Chimico e sulla base della classe di attribuzione della tabella 4 si presentano nelle tabelle 5.1 e 5.2 le singole fonti puntuali (piezometri e sorgenti) con i rispettivi parametri mediati con i trimestri precedenti relativi all anno in corso necessari alla definizione della rispettiva classe di attribuzione: Unità di Misura Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 0 Conducibilità elettrica μs/cm (20 C) > 2500 > 2500 Cloruri mg/litro > 250 > 250 Manganese μg/litro > 50 > 50 Ferro μg/litro < 50 < > 200 > 200 Nitrati mg/litro di NO > 50 Solfati mg/litro si SO > 250 > 250 Ione Ammonio mg/litro di NH4 0,05 0,5 0,5 > 0,5 > 0,5 Tabella 4 Rappresentazione delle Classi e relative concentrazioni dei parametri di base per la definizione delle classi dello Stato Chimico delle Acque Sotterranee. p.ti monitoraggio AP.7.05 AP.8.03 AP AP Parametri di Periodo II trimestre II trimestre II trimestre II trimestre Unità d'indagine base di misura Conducibilità elettrica μs/cm (20 C) Cloruri mg/litro 30,1 22,4 11,8 40,1 Manganese μg/litro 14,1 8,7 5 8,9 Ferro μg/litro 48, ,7 10 Nitrati (Nitrico x 4,427) mg/litro di NO3 9,74 4,43 4,43 7,97 Solfati μg/litro si SO4 38,5 32,8 14,3 17,3 Ione Ammonio mg/litro di NH4 <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 S C A S classe Tabella 5.1 Giudizio di impatto antropico sullo Stato Chimico delle Acque Sotterranee (piezometri). Pagina 8 di 73

9 p.ti monitoraggio AS,s 7.00 AS,s 8.00 AS,s Parametri Periodo II trimestre II trimestre II trimestre Unità d'indagine di base di misura Conducibili tà elettrica μs/cm (20 C) Cloruri mg/litro 40,4 22,8 18 Manganes e μg/litro Ferro μg/litro 21, ,4 Nitrati (Nitrico x mg/litro di NO3 2,21 7,53 5,76 4,427) Solfati μg/litro si SO4 15,1 5,2 15 Ione Ammonio mg/litro di NH4 <0,02 <0,02 <0,02 S C A S classe Tabella 5.2 Giudizio di impatto antropico sullo Stato Chimico delle Acque Sotterranee (sorgenti). La sovrapposizione delle classi chimiche (1,2,3,4, o 0) e quantitative (A, B, C, D) definisce lo stato ambientale del corpo idrico sotterraneo così come indicato nelle tabelle successive. Stato Elevato Stato Buono Stato Sufficiente Stato scadente Stato Particolare 1 A 1 B 3 A 1 C 0 A 2 A 3 B 2 C 0 B 2 B 3 C 0 C 4 C 0 D 4 A 1 D 4 B 2 D 3 D 4 D Tabella 6 Schema per la stima dello Stato Ambientale Quali Quantitativo dei corpi Sotterranei. Parametri di base AP.8.03 AP.8.03 AP AP Periodo indagine II trimestre 2016 II trimestre 2016 II trimestre 2016 II trimestre 2016 SCAS SquAS B B B B SAAS (del singolo piezometro o sorgente) Buono Buono Buono Buono Tabella 7.1 Stato Ambientale Quali Quantitativo dei corpi Sotterranei (piezometri). Parametri di base AS,s 7.00 AS,s 8.00 AS,s Periodo indagine II trimestre 2016 II trimestre 2016 II trimestre 2016 SCAS SquAS B B B SAAS (del singolo piezometro o sorgente) Buono Buono Buono Tabella 7.2 Stato Ambientale Quali Quantitativo dei corpi Sotterranei (sorgenti). Pagina 9 di 73

10 Da un confronto eseguito con i dati del SAAS degli anni precedenti risulta che: AP.7.05, conferma lo stato BUONO riscontrato nelle precedenti misure ad eccezione che nel 2014 in cui è risultata SCADENTE; AP.8.03 conferma lo stato BUONO riscontrato nelle precedenti misure ad eccezione che nel 2012 in cui è risultata SCADENTE; AP stato BUONO confermato; AP confermato anche per questa misura lo stato del SAAS BUONO riscontrato in tutte le precedenti misure; AS,s.7.00 confermato lo stato BUONO già riscontrato in precedenza; AS,s.8.00 confermato lo stato BUONO già riscontrato in precedenza; AS,s conferma lo stato BUONO riscontrato nelle precedenti misure ad eccezione che nel 2012 in cui è risultata SUFFICIENTE. Nelle tabelle di seguito proposte, i confronti nel corso degli anni delle classi SAAS riscontrati: ANNO AP.7.05 AP.8.03 AP AP BUONO BUONO BUONO BUONO 2015 BUONO BUONO - BUONO 2014 SCADENTE BUONO BUONO BUONO 2013 BUONO BUONO 2012 BUONO SCADENTE BUONO BUONO 2011 BUONO BUONO BUONO 2010 BUONO BUONO BUONO BUONO 2009 BUONO BUONO BUONO Tabella 8.1 SAAS dei corpi idrici Sotterranei (piezometri). ANNO AS,s.7.00 AS,s.8.00 AS,s BUONO BUONO BUONO 2015 BUONO BUONO BUONO 2014 BUONO BUONO BUONO 2013 BUONO 2012 BUONO BUONO SUFFICIENTE 2011 BUONO BUONO BUONO 2010 BUONO BUONO BUONO 2009 BUONO BUONO BUONO Tabelle 8.2 SAAS dei corpi idrici Sotterranei (sorgenti). Pagina 10 di 73

11 3. Monitoraggio Acque Superficiali (As,c) In questo capitolo verranno trattati sinteticamente tutti i risultati del monitoraggio eseguito sulle acque superficiali (AS,c) in riferimento al periodo in oggetto e rapportato con gli esiti degli anni precedenti in modo da poter avere un quadro di massima della situazione e del trend in corso. Per ulteriori approfondimenti sull ubicazione, confronti con dati precedenti (corso d opera e ante operam), richiamo alle caratteristiche e specifiche di ciascun punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali allegate alla presente relazione (Allegato 1) ed alle schede di dettaglio realizzate espressamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Nell allegato 3 sono raffigurati alcuni grafici indicanti l andamento delle portate dei corsi d acqua maggiormente rappresentativi. Nel prossimo paragrafo verranno trattati in maniera sintetica i risultati e i riscontri delle indagini eseguite presso i punti già oggetto di precedenti indagini suddividendo i ricettori in corsi d acqua principali, secondari e minori. L eventuale confronto monte/valle viene realizzato comparando i risultati di parametri/analisi della stazione di valle (rispetto le attività associate all opera) con quelli di monte (considerati ipoteticamente di bianco ) qual ora vengano riscontrate particolari e/o significative variazioni dei parametri monitorati. AS,c (acqua superficiale) principali secondari fossi rii torrenti minori AS,c.1.01 AS,c.4.02 AS,c.4.01 AS,c.5.06 AS,c.5.12 AS,c.7.06 AS,c AS,c.1.02 AS,c.4.03 AS,c.5.01 AS,c.5.07 AS,c.5.13 AS,c.8.02 AS,c AS,c.1.03 AS,c.7.01 AS,c.5.02 AS,c.5.08 AS,c.5.14 AS,c AS,c.1.06 AS,c.2.01 AS,c.7.02 AS,c.5.03 AS,c.5.09 AS,c.7.03 AS,c AS,c.1.07 AS,c.3.01 AS,c AS,c.5.04 AS,c.5.10 AS,c.7.04 AS,c AS,c.4.00 AS,c AS,c.5.05 AS,c.5.11 AS,c.7.05 AS,c Tabella 9 Corsi d acqua superficiali monitorati 3.1.Trattamento dati Dal monitoraggio eseguito presso i corsi d acqua superficiali (vedi tabella 9) nel trimestre in oggetto le misure dei parametri chimico fisici e le misure di portata non hanno riscontrato variazioni significative ed evidenti rispetto a quanto rilevato in precedenza e nello stesso periodo. Le variazioni riscontrate sono da attribuirsi ad un naturale andamento stagionale. Pagina 11 di 73

12 Evidenti variazioni o significative anomalie nei parametri monitorati saranno all occorrenza debitamente segnalate. Di seguito i corsi d acqua e punti di monitoraggio presso i quali sono state condotte le analisi chimiche di laboratorio: AS,c.1.01 (a valle del campo base sul fiume Calore): BOD 5 e COD in concentrazioni <10 mg/l; Coliformi totali e fecali presentano concentrazioni simili a quelle rilevate precedentemente; Escherichia coli presenti ma in concentrazioni estremamente basse; Azoto nitrico in calo rispetto l ultima analisi eseguita; Fosforo totale e Azoto Ammoniacale in linea con quanto riscontrato nelle precedenti analisi. AS,c.4.00 (vicino alla SS19 sul fiume Calore loc. Cerritello): BOD 5 e COD costante rispetto alle precedenti misure; Presenza di Coliformi ma in concentrazioni estremamente inferiori a quanto riscontrato nelle precedenti analisi; Confermata l assenza di Escherichia coli; Azoto nitrico in calo rispetto l ultima analisi eseguita; Fosforo totale e Azoto Ammoniacale in linea con quanto riscontrato nelle precedenti analisi. AS,c.7.02 (valle del V. Noce): BOD 5 e COD in concentrazioni <10 mg/l e in linea con quanto riscontrato in precedenza; Presenza di Coliformi in concentrazioni pressoché in linea con la media del punto di monitoraggio; Escherichia coli presenti ma in concentrazioni esigue; Azoto nitrico in calo rispetto le ultime analisi eseguite; Fosforo totale e Azoto Ammoniacale in linea con quanto riscontrato nelle precedenti analisi. AS,c (valle del V. Torbido): BOD 5 e COD in concentrazioni <10 mg/l; Contaminazione batterica presente ma in concentrazioni estremamente basse; Escherichia coli assenti; Azoto nitrico in calo rispetto alle ultime analisi eseguita; Pagina 12 di 73

13 Fosforo totale e Azoto Ammoniacale in linea con quanto riscontrato nelle precedenti analisi. I seguenti corsi d acqua sono stati rinvenuti asciutti: AS,c.4.02 e AS,c.4.03 (monte e valle V.Secco) AS,c.5.01 e AS,c.5.01 (monte e valle V. Ospedale) AS,c.5.05 e AS,c.5.06 (monte e valle V. Calabria) AS,c.5.07 e AS,c.5.08 (monte e valle V. Pennarone II) AS,c e AS,c (monte e valle V. Paccioni) AS,c e AS,c (monte e valle V. Calanchi III) AS,c e AS,c (monte e valle V. Calanchi II) I corsi d acqua classificati come FOSSI/RII/TORRENTI MINORI, di seguito riportati, così come confermato già nelle precedenti campagne di monitoraggio eseguite negli scorsi sono stati rinvenuti privi d acqua anche nel trimestre in oggetto. fossi rii torrenti minori AS,c.1.04 AS,c.1.08 AS,c.1.12 AS,c AS,c AS,c.1.05 AS,c.1.09 AS,c.1.13 AS,c AS,c AS,c.1.06 AS,c.1.10 AS,c AS,c AS,c AS,c.1.07 AS,c.1.11 AS,c AS,c AS,c Tabella 10 fossi rii torrenti minori Tutti i restanti corsi d acqua presso i quali sono state condotte le misure di portata e le indagini speditive dei parametri chimico fisici non hanno dato riscontro a particolari variazioni rispetto a quanto già riscontrato in precedenza Stato Ecologico dei Corsi d Acqua (S.E.C.A.) Il SECA deve essere considerato come un indice sintetico per descrivere lo stato dei corsi d acqua considerando sia fattori chimici che biologici: dall incrocio fra la classe IBE ed il livello LIM si può ricavare lo Stato Ecologico del Corso d Acqua (SECA) Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (L.I.M.) L indicatore LIM fornisce una stima del grado di inquinamento dovuto a fattori chimici e microbiologici: viene eseguito il Trequartile dei valori analitici di 7 parametri considerati Pagina 13 di 73

14 fondamentali (Domanda d Ossigeno, COD, BOD 5, Azoto ammoniacale, Nitrati, Fosfati ed E.Coli) per la valutazione del livello di inquinamento ed, a ciascun valore, viene assegnato un punteggio. La sommatoria dei valori sopracitati genera un numero a cui sarà attribuito un livello (da 1 a 5) di inquinamento. L I M Classe di Qualità Punteggio Livello Livello Livello Livello Livello 5 < 60 Tabella 11 Rappresentazione delle Classi, e relativi punteggi, del Livello da Inquinamento da Macrodescrittori Nelle prossime pagine viene descritto il "LIM" per i corsi d acqua principali per la stazione direttamente a valle dell opera impattante. I valori considerati sono strettamente collegati al limite di rilevabilità del metodo analitico: si è deciso, nel caso di valori sottosoglia, di approssimare il BOD 5 ad un valore di 4 mg/l, il COD ad un valore di 9 mg/l, l Escherichia Coli ad un valore di 9 UFC/100ml e lo Ione ammonio a 0,09 mg/l. FIUME CALORE AS,c 1.01 (Valle) Trequartile Valore Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Totale Livello OD (%) 93, > 50 BOD5 9 9 < < 8 15 > 15 COD 9 9 < 5 < 10 <15 < 25 > 25 Azoto ammoniacale 0,02 0,02 < 0.03 < 0.10 < 0.5 < 1.50 > 1.50 Azoto nitrico 2,95 2,95 < 0.3 < 1.5 < 5.0 < 10 > 10 Fosforo 0,010 0,010 < < > 0.60 E.Coli 7,5 7,5 < 100 < 1000 < 5000 < > valore punteggio Livello di inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) < 60 Pagina 14 di 73

15 FIUME NOCE AS,c 7.02 (Valle) Trequartile Valore Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Totale Livello OD (%) 72, > 50 BOD5 9 9 < < 8 15 > 15 COD 9 9 < 5 < 10 <15 < 25 > 25 Azoto ammoniacale 0,02 0,02 < 0.03 < 0.10 < 0.5 < 1.50 > 1.50 Azoto nitrico 2,35 2,35 < 0.3 < 1.5 < 5.0 < 10 > 10 Fosforo 0,01 0,01 < < > 0.60 E.Coli 8 8 < 100 < 1000 < 5000 < > valore punteggio Livello di inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) < 60 FIUME TORBIDO AS,c (Valle) Trequartile Valore Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Totale Livello OD (%) 65, > 50 BOD5 9 9 < < 8 15 > 15 COD 9 9 < 5 < 10 <15 < 25 > 25 Azoto ammoniacale 0,02 0,02 < 0.03 < 0.10 < 0.5 < 1.50 > 1.50 Azoto nitrico 2,80 2,80 < 0.3 < 1.5 < 5.0 < 10 > 10 Fosforo 0,01 0,01 < < > 0.60 E.Coli 0 0 < 100 < 1000 < 5000 < > valore punteggio Livello di inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) < 60 Per il torrente SECCO, non essendo stato riscontrata presenza di acqua nel trimestre di riferimento, non è stato possibile eseguire il calcolo del LIM. I risultati per il corso d acqua è definito dal seguente punteggio: CALORE NOCE TORBIDO Indice Punteggio Livello Indice Punteggio Livello Indice Punteggio Livello LIM LIM LIM Tabella 12 Tabella riassuntiva del livello di Inquinamento da Macrodescrittori. Il valore del Livello di Inquinamento da Macrodescrittori prende in considerazione il valori di valle di ciascun corso d acqua. Di seguito la tabella riassuntiva per il confronto dei LIM relativi al medesimo periodo di riferimento dal 2011 al 2016: Pagina 15 di 73

16 Confronto SECA Trimestre di riferimento Aprile-Maggio-Giugno Fiume Anno 2016 Anno 2015 Anno 2014 Anno 2013 Anno 2012 Anno 2011 CALORE Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 Classe 3 NOCE Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 TORBIDO Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 Classe 2 Classe 3 Tabella 13 Tabella di confronto dei LIM tra i diversi anni. Confrontando i LIM dei corsi d acqua dal 2011 al 2016, relativamente al trimestre in oggetto, si evince che la Classe di Qualifica è rimasta invariata dal 2014 ad oggi, mentre precedentemente per alcuni di essi la Classe di attribuzione era stata di 3 ed in particolare nel 2011 tale classe è stata riscontrata per tutti i corsi d acqua Indice Biotico Esteso (IBE) Questo indice si basa sull analisi della struttura della comunità di macroinvertebrati che colonizzano le differenti tipologie fluviali: presenza o assenza di determinati taxa permettono di qualificare il corso d acqua. La raccolta di campioni di benthos lungo un transetto del corso fluviale ed i successivi riconoscimenti e catalogazioni a livello di genere e famiglia permettono di ottenere un valore numerico di IBE tramite una tabella a doppia entrata incrociando sensibilità degli organismi e numero delle unità sistematiche presenti. I B E Classe di Qualità Giudizio di qualità Valori Classe I Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibili 10 Classe II Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o di alterazione 8 9 Classe III Ambiente inquinato o comunque alterato 6 7 Classe IV Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato 4 5 Classe V Ambiente fortemente inquinato o comunque fortemente alterato Tabella 14 Rappresentazione delle Classi, e relativi valori, dell Indice Biotico Esteso. Le schede successive presentano le caratteristiche principali dell alveo (peculiarità di fondale e rive) associate al monitoraggio dei Macroinvertebrati con l indicazione della presenza e della relativa abbondanza delle singole unità sistematiche. Pagina 16 di 73

17 Scheda rilevamento IBE Fiume Calore Descrizione generale dell ambiente e del corso d acqua Data 25/05/2016 Ora 11,30 Località Fiume Calore Altitudine Circa 500 m.s.l.m. Annotazioni sulle modalità di raccolta Retino 3 percorsi circa 30 m cadauno 2 a valle e 1 a monte del viadotto Condizioni meteo Sereno Temperatura esterna 16,2 Periodo stagionale primavera Portata media 710 l/s Tipo di rive Naturali Terreno delle rive Sabbioso Struttura del fondale Sabbioso Ciottoloso Tipologia litologica prevalente Larghezza alveo Fino a 8 mt Velocità della corrente 0,70 m 3 /s Profondità Tra i 10 e i 14 cm Presenza di scarichi nelle immediate vicinanze No Manufatti artificiali (sponda dx, sponda sx) ed altre caratteristiche ambientali Piloni autostrada Sponde naturali allontanandosi dal tracciato autostradale. GRUPPO FAUNISTICO UNITA SISTEMATICA QUANTITA PLECOTTERI (genere) Perla L Leuctra L EFEMEROTTERI (genere) Ephemerella U Cloeon Baetis Caenis Ecdyonurus I TRICOTTERI (famiglia) Hydropsychidae L Hydroptilidae I COLEOTTERI (famiglia) Elmidae Dytiscidae I Haliplidae Dryopidae ODONATI (genere) Calopteryx Ischnura U Platycnemis I Orthetrum DITTERI (famiglia) Chironomidae I Ceratopogonidae Simuliidae Limoniidae Tipulidae I ETEROTTERI (famiglia) Naucoridae Corixidae Notonectidae Gerridae U CROSTACEI (famiglia) Asellidae Gamaridae Atyidae Pagina 17 di 73

18 Palaemonidae GASTEROPODI (famiglia) Bithyniidae Planorbidae Phisidae Neritidae Limneidae Valvatidae BIVALVI (famiglia) Pisidiidae Unionidae Sphaeriidae TRICLADI (genere) Dugesia Planaria IRUDINEI (genere) Dina Helobdella Herpobdella Hirudo Glossiphonia OLIGOCHETI (famiglia) Lumbriculidae U Lumbricidae L Naididae Tubificidae ALTRI ORGANISMI (Tutte le unità sistematiche sopra assenti) TOTALE UNITA SISTEMATICHE 14 INDICE BIOTICO ESTESO 8 CLASSE DI QUALITA II Legenda: U Molto abbondanti L Da comuni ad abbondanti I Da rari a comuni Dalle attività di monitoraggio e campionamento per la determinazione dell IBE per il fiume Calore risulta che: Valore Classe I.B.E. fiume Calore 8 II Tabella 15 Schede relative alle caratteristiche principali, al campionamento di Macroinvertebrati e dei valori/classi rilevati per il fiume Calore. Scheda rilevamento IBE Fiume Noce Descrizione generale dell ambiente e del corso d acqua Data 25/05/2016 Ora 13,00 Località Fiume Noce Altitudine Circa 600 m.s.l.m. Annotazioni sulle modalità di raccolta Retino 3 percorsi circa 30 m cadauno 2 a valle e 1 a monte del viadotto Condizioni meteo Sereno Temperatura esterna 16,8 Periodo stagionale primavera Portata media 700 l/s Tipo di rive Naturali Terreno delle rive Sabbioso Struttura del fondale Sabbioso Ciottoloso Tipologia litologica prevalente Pagina 18 di 73

19 Larghezza alveo Velocità della corrente Profondità Presenza di scarichi nelle immediate vicinanze Manufatti artificiali (sponda dx, sponda sx) ed altre caratteristiche ambientali Fino agli 8 mt 0,70 m/s Tra i 10 e i 15 cm SI Piloni autostrada Sponde naturali allontanandosi dal tracciato autostradale. GRUPPO FAUNISTICO UNITA SISTEMATICA QUANTITA PLECOTTERI (genere) Perla I Leuctra L EFEMEROTTERI (genere) Ephemerella I Cloeon L Baetis L Caenis Ecdyonurus TRICOTTERI (famiglia) Hydropsychidae I Hydroptilidae L COLEOTTERI (famiglia) Elmidae Dytiscidae I Haliplidae Dryopidae L ODONATI (genere) Calopteryx Ischnura L Platycnemis Orthetrum I DITTERI (famiglia) Chironomidae Ceratopogonidae Simuliidae Limoniidae I Tipulidae ETEROTTERI (famiglia) Naucoridae Corixidae Notonectidae Gerridae CROSTACEI (famiglia) Asellidae Gamaridae Atyidae Palaemonidae GASTEROPODI (famiglia) Bithyniidae L Planorbidae Phisidae Neritidae Limneidae Valvatidae BIVALVI (famiglia) Pisidiidae Unionidae Sphaeriidae TRICLADI (genere) Dugesia Planaria IRUDINEI (genere) Dina Helobdella Herpobdella Hirudo I Glossiphonia OLIGOCHETI (famiglia) Lumbriculidae I Lumbricidae L Pagina 19 di 73

20 Naididae Tubificidae ALTRI ORGANISMI (Tutte le unità sistematiche sopra assenti) TOTALE UNITA SISTEMATICHE 16 INDICE BIOTICO ESTESO 9 CLASSE DI QUALITA II Legenda: U Molto abbondanti L Da comuni ad abbondanti I Da rari a comuni Dalle attività di monitoraggio e campionamento per la determinazione dell IBE per il fiume Noce risulta che: Valore Classe I.B.E. fiume Noce 9 II Tabella 16 Schede relative alle caratteristiche principali, al campionamento di Macroinvertebrati e dei valori/classi rilevati per il fiume Noce. Scheda rilevamento IBE Fiume Torbido Descrizione generale dell ambiente e del corso d acqua Data 25/05/2016 Ora 15,30 Località Viadotto Torbido Sorgenti Altitudine Circa 890 m.s.l.m. Annotazioni sulle modalità di raccolta Retino 3 percorsi circa 30 m cadauno 2 a valle e 1 a monte del viadotto Condizioni meteo Sereno Temperatura esterna 15,1 Periodo stagionale primavera Portata media 130 l/s Tipo di rive Naturali Terreno delle rive Roccioso Struttura del fondale Ciottoloso Tipologia litologica prevalente Larghezza alveo Fino a 3 mt Velocità della corrente 0,13 m/s Profondità Tra i 7 e 10 cm Presenza di scarichi nelle immediate vicinanze No Manufatti artificiali (sponda dx, sponda sx) ed altre caratteristiche ambientali Corso d acqua che si forma dopo un manufatto artificiale proveniente dalla sorgente Vegetazione riparia Ontano, Juncus, Equisetum Vegetazione acquatica Macrofite acquatiche, Nasturtium, Veronica. Presenza di Chara sp. GRUPPO FAUNISTICO UNITA SISTEMATICA QUANTITA PLECOTTERI (genere) Perla L Leuctra I EFEMEROTTERI (genere) Ephemerella L Cloeon Baetis L Caenis Ecdyonurus L Pagina 20 di 73

21 TRICOTTERI (famiglia) Hydropsychidae I Hydroptilidae COLEOTTERI (famiglia) Elmidae Dytiscidae I Haliplidae Dryopidae ODONATI (genere) Calopteryx I Ischnura L Platycnemis Orthetrum DITTERI (famiglia) Chironomidae Ceratopogonidae Simuliidae I Limoniidae Tipulidae I ETEROTTERI (famiglia) Naucoridae Corixidae Notonectidae Gerridae L CROSTACEI (famiglia) Asellidae Gamaridae Atyidae Palaemonidae GASTEROPODI (famiglia) Bithyniidae Planorbidae I Phisidae Neritidae Limneidae Valvatidae BIVALVI (famiglia) Pisidiidae Unionidae Sphaeriidae TRICLADI (genere) Dugesia Planaria IRUDINEI (genere) Dina Helobdella Herpobdella Hirudo Glossiphonia OLIGOCHETI (famiglia) Lumbriculidae L Lumbricidae Naididae Tubificidae ALTRI ORGANISMI (Tutte le unità sistematiche sopra assenti) TOTALE UNITA SISTEMATICHE 14 INDICE BIOTICO ESTESO 9 CLASSE DI QUALITA II Legenda: U Molto abbondanti L Da comuni ad abbondanti I Da rari a comuni Dalle attività di monitoraggio e campionamento per la determinazione dell IBE per il fiume Torbido risulta che: Pagina 21 di 73

22 Considerazioni Valore Classe I.B.E. fiume Torbido 9 II Tabella 17 Schede relative alle caratteristiche principali, al campionamento di Macroinvertebrati e dei valori/classi rilevati per il fiume Torbido. Gli esiti del campionamento del Biota fluviale (IBE) eseguiti solo sul fiume Calore, un valore di 8 attribuito ad una Classe II così come riscontrato anche nello scorso trimestre e negli anni precedenti relativamente al trimestre in oggetto (eccetto che per il 2011 in cui è risultato essere 7 con una Classe III). L IBE riscontrato per il fiume Noce ha dato un valore 8 e Classe II così come riscontrato negli anni precedenti relativamente al trimestre in oggetto eccetto che per il 2011 in cui è stato riscontrato un IBE con valore 7 e Classe III. Per quanto riguarda il fiume Torbido l IBE riscontato rientra sempre in classe II come per gli scorsi anni eccetto che per il Gli indicatori sopramenzionati possono essere utilizzati per valutare lo Stato Ecologico di ciascun corso d acqua principale in base alla tabella sotto riportata. S E C A Classe di Qualità Punteggio LIM valori IBE Classe Classe Classe Classe Classe 5 < Tabella 18 Rappresentazione dei punteggi LIM e valori IBE che determinano le Classi dello Stato Ecologico del Corso d Acqua Fiume Calore Fiume Noce Indice Valore/ punteggio Classe/Livello Indice Valore/ punteggio Classe/Livello I.B.E. 8 Classe II I.B.E. 9 Classe II L.I.M. 390 Classe 2 L.I.M S.E.C.A. Classe 2 S.E.C.A. Classe 2 Tabella 19 Stato ecologico dei corsi d acqua principali (si consideri il risultato peggiore tra I.B.E. e macrodescrittori). Il confronto del livello di IBE col valore dei Macrodescrittori (LIM) ha originato per il Calore e Noce il livello dello Stato Ecologico in classe 2. Fiume Torbido Indice Valore/ punteggio Classe/Livello I.B.E. 8 Classe II L.I.M. 320 Classe 2 S.E.C.A. Classe 2 Pagina 22 di 73

23 L indice S.E.C.A. individuato per il fiume Calore, nel trimestre in oggetto, è attribuibile alla classe 2 così come riscontrato precedentemente fino al 2013; nel 2012 e 2011 la classe S.E.C.A. era risultata 3. L indice S.E.C.A. individuato per il fiume Noce, nel trimestre in oggetto, è attribuibile alla classe 2 così come riscontrato precedentemente fino al 2012; nel 2011 la classe S.E.C.A. era risultata 3. Il fiume Torbido ha confermato per il trimestre in oggetto, ma stessa classe 2 così come riscontrato nel 2015, 2014 e 2012; nel 2013 e 2011 è stata attribuita la classe 3. Per il Torrente Secco, anche nel trimestre di riferimento, non sussistono le condizioni idrauliche sufficienti al calcolo dell'indice. Di seguito una tabella riassuntiva con i valori di SECA nei diversi anni: Confronto SECA Trimestre di riferimento Aprile Maggio Giugno Fiume Anno 2016 Anno 2015 Anno 2014 Anno 2013 Anno 2012 Anno 2011 Calore Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 Classe 3 Noce Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 Torbido Classe 2 Classe 2 Classe 2 Classe 3 Classe 2 Classe 3 Tabella 20 Confronto temporale del SECA per singolo corso d acqua. Pagina 23 di 73

24 4. Monitoraggio Rumore 7 giorni (RM,7g) In questo capitolo verranno trattati in maniera schematica tutti i risultati dei monitoraggi matrice rumore 7 giorni (RM,7g) eseguiti in riferimento al periodo di cui in oggetto. Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione, confronti con i dati relativi al monitoraggio in CO ed in Ante Operam, sulle caratteristiche e sulle specifiche di ogni punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali e di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Si precisa che gli esuberi dei limiti inferiori e/o uguali a 0,5 db sono paragonabili all errore strumentale, quindi trascurabili. Di seguito le tabelle riassuntive con i parametri misurati. Punto di monitoraggio RUMORE (RM,7g) Riferimento cantiere Ubicazione PZA Limiti Valori rilevati Diurno Notturno Diurno Notturno RM,7g Albergo Nemoli NO ,6 47,3 RM,7g Abitazione privata Nemoli NO ,8 47,0 RM,7g Abitazione privata Nemoli NO ,5 46,5 RM,7g Abitazione privata Pecorone Lauria NO ,2 48,3 RM,7g Abitazione privata Nemoli NO ,5 46,7 RM,7g Abitazione privata Lauria NO ,2 43,8 Tabella 21 Valori riscontrati nel II Trimestre Il Monitoraggio del Rumore prodotto dal Traffico Veicolare (Rm.7gg.) lungo la SS.19 e lungo la SS.104 (in contrada Pecorone) eseguito nel trimestre in oggetto hanno rilevato valori dei livelli sonori entro i limiti normativi. Pagina 24 di 73

25 5. Monitoraggio Rumore 24 ore (RM,24h) In questo capitolo verranno trattati in maniera schematica tutti i risultati dei monitoraggi matrice rumore 24 ore (RM,24h) eseguiti in riferimento al periodo di cui in oggetto. Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione, confronti con i dati relativi al monitoraggio in CO ed in Ante Operam, sulle caratteristiche e sulle specifiche di ogni punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali e di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Si precisa che gli esuberi dei limiti inferiori e/o uguali a 0,5 db sono paragonabili all errore strumentale, quindi trascurabili. Di seguito le tabelle riassuntive con i parametri misurati. Punto di monitoraggio RUMORE (RM,24h) Riferimento cantiere Ubicazione PZA Limiti Valori rilevati Diurno Notturno Diurno Notturno RM,24h Rilevato stradale Nemoli NO ,8 47,6 RM,24h.7.02 Svincolo autostradale Lagonegro Nord/ viadotto Noce Lagonegro NO ,2 44,6 RM,24h.7.04 Imb Sud Gall. Renazza Lagonegro NO ,3 46,5 RM,24h.8.04 V. San Francesco Lagonegro NO ,2 50,2 RM,24h.9.03 V. San Salvatore Lagonegro NO ,7 45,2 Tabella 22 Valori riscontrati nel II Trimestre Il Monitoraggio del Rumore, eseguito nei pressi dell infrastruttura autostradale per una durata di Rm.24h. all intero del II trimestre 2016 ha riscontrato per tutti i ricettori monitorati, valori acustici inferiori ai limiti normativi. Pagina 25 di 73

26 6. Monitoraggio Vibrazione (VB) In questo capitolo verranno trattati in maniera schematica tutti i risultati dei monitoraggi della matrice vibrazione (per 24 ore) (VB) eseguiti in concomitanza al monitoraggio fonometrico di 24 ore in riferimento al periodo di cui in oggetto. Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione, confronti con i dati relativi ai monitoraggio in CO ed in Ante Operam, sulle caratteristiche e sulle specifiche di ogni punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali e di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Punto di monitoraggio Riferimento cantiere Ubicazione VB Rilevato stradale Nemoli VB.7.02 VB.7.04 Svincolo autostradale Lagonegro Nord/ viadotto Noce Imb Sud Gall. Renazza Lagonegro Lagonegro VB.8.04 V. San Francesco Lagonegro VB.9.03 V. San Salvatore Lagonegro VIBRAZIONI (VB) periodo Abitazioni (notte) Abitazioni (giorno) Abitazioni (notte) Abitazioni (giorno) Abitazioni (notte) Abitazioni (giorno) Abitazioni (notte) Abitazioni (giorno) Abitazioni (notte) Abitazioni (giorno) Limiti Asse x y [db] Asse z [db] Tabella 23 Valori riscontrati nel II Trimestre Asse x [db] Valori rilevati Asse y [db] Asse z [db] ,3 45,5 47, ,5 52,7 51, ,6 51,4 52, ,1 53,5 52, ,6 51,0 50, ,9 51,5 51, ,0 51,0 52, ,6 52,1 53, ,2 50,2 51, ,6 50,6 55,3 Per il monitoraggio della matrice Vibrazione (per 24 ore), non si è verificato, per le tre componenti (x,y,z), alcun superamento dei limiti (UNI 9641) nei punti di misura investigati nel periodo in oggetto. Pagina 26 di 73

27 7. Monitoraggio Traffico (TR) In questo capitolo verranno trattati in maniera schematica tutti i risultati dei monitoraggi matrice traffico (per 7 giorni) (TR) in riferimento al periodo di cui in oggetto. Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione, confronti con i dati relativi al monitoraggio in CO ed in Ante Operam, sulle caratteristiche e sulle specifiche di ogni punto di monitoraggio, si rimanda alle schede generali e di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. TR (traffico) TR Tabella 24 Sezioni di monitoraggio del traffico eseguite nel II Trimestre Di seguito le tabelle riassuntive con i parametri misurati. Pagina 27 di 73

28 Ricettore PERIODO DI CAMPIONAMENTO TD TG DATI DELLE STAZIONI DI MONITORAGGIO CONTATRAFFICO Q30,tot (0+1) Flusso ore di punta TOTALE (DIREZIONE 0+1) Flusso feriali Flusso feriali CLASSI DI VELOCITA' (per l'intero periodo di monitoraggio) Veicoli tot. transitati nell'arco della settimana V10 Km/h V50 Km/h CLASSI DI LUNGHEZZA (solo per i giorni feriali) Veicoli transitati giorni feriali ( ) Lunghezza < 5.00 m Lunghezza m Lunghezza > 7.50 m MAGGIO TR maggio 01 giugno , ,3% 10,8% 1,9% Tabella 25 Dati relativi alle sezioni monitorate nel II Trimestre NOTE: Traffico diurno (TD) (7 19) Traffico giornaliero (TG) (0 24) 30,tot (0+1) Flusso alla 30esima ora V10 velocità (in Km/h) superata dal 10% dei veicoli transitati V50 velocità (in Km/h) superata dal 50% dei veicoli transitati Pagina 28 di 73

29 Dal confronto dai dati A.O. e corso d opera (dal 2008 al 2016), si evince che: Per il ricettore TR.12.01, punto di misura presso comune di Lauria (c.da Pecorone) risulta che: il trend del flusso veicolare in transito dalle ore e tra le risulta essere in diminuzione rispetto a quanto riscontrato nei precedenti anni. Anche il flusso veicolare rilevato nei giorni feriali dalle ore e dalle presente una diminuzione dei passaggi. Le velocità registrate per il 10% dei veicoli è all incirca di 38 km/h con valore entro la media di quanto riscontrato ad oggi; la velocità superata dal 50% dei veicoli transitati questa, invece, risulta essere di 26 km/h leggermente in calo rispetto la media della sezione di misura. La percentuale dei veicoli con lunghezza inferiore ai 5 mt si attesta intorno al 87,3% risultando in diminuzione rispetto gli ultimi anni; i veicoli con lunghezza compresa tra i 5 ed i 7,5 mt sono leggermente aumentati rispetto la precedente misura ma come valore medio è leggermente al di sotto di quanto riscontrato in precedenza; netta flessione è per la percentuale di transito dei veicoli avente lunghezza maggiore di 7,5 mt con una percentuale che si attesa di poco al di sotto del 2%. Pagina 29 di 73

30 8. Monitoraggio Terre e rocce da scavo (TS) Terminati gli scavi delle gallerie e terminata la fase di rivestimento definitivo delle stesse, nel trimestre in oggetto non sono stati eseguiti campionamenti di Terre e rocce da scavo. Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione dei punti di monitoraggio e sul risultato delle analisi di laboratorio eseguite, si rimanda alle schede di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Pagina 30 di 73

31 9. Suolo e Sottosuolo (SS) In questo capitolo verranno elencati i campioni prelevati di suolo e sottosuolo (circa 2 Kg per punto di monitoraggio). Per un ulteriore approfondimento sull ubicazione dei punti di monitoraggio, sui risultati delle analisi di laboratorio e per il confronto con i valori riscontrati nelle scorse campagne, si rimanda alle schede generali e di dettaglio realizzate appositamente e presenti su piattaforma informatica GIS. Di seguito la tabella riassuntiva con la sigla, località di campionamento, data di campionamento ed eventuali esuberi (Colonna B tabella 1 allegato 5 parte IV titolo V del D.Lgs 152/2006). In allegato le schede di monitoraggio con gli esiti delle analisi chimiche. Sigla RIFERIMENTO CANTIERE DATA di campionamento C.O Superamenti limiti (Col. B Tab. 1 All. 5 P. IV Titolo V D. Lgs. 152/06) SS Area Taggine 25/05/2016 nessuno SS GN09 Sirino Imb Nord 25/05/2016 nessuno SS Sinistra idrografica Fosso Torbido 25/05/2016 nessuno SS A Sud Est della Galleria Torbido 25/05/2016 nessuno SS.3.01 Nei pressi del V. Albanese 16/06/2016 nessuno SS.8.00 Cava Perruolo (presso Tempa Ospedale) 15/06/2016 nessuno SS Presso Viadotto Paccioni 16/06/2016 nessuno Tabella 27 Suolo e sottosuolo campionati nel trimestre di riferimento ed eventuali superamenti. Dagli esiti delle analisi chimiche eseguite sui campioni di Suolo e Sottosuolo (SS), non risultano superamenti dei limiti normativi (Colonna B tabella 1 allegato 5 parte IV titolo V del D.Lgs 152/2006). Pagina 31 di 73

32 10. Atmosfera (AT) In questo capitolo saranno trattati i risultati delle attività relative alla matrice Atmosfera, previste dal Piano di Monitoraggio Ambientale, eseguito nei pressi delle aree interessate dai lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo 1/a delle norme CNR/80 dal km al km al dell autostrada Salerno Reggio Calabria, Macrolotto 2. Sono stati rilevati polveri e gas sul cantiere durante le diverse attività lavorative con strumentazione portatile. Dai monitoraggi eseguiti con la metodica speditiva non risultano essere stata riscontrata la presenza di gas pericolosi di combustione (quali NO, NO 2, CO 2, SO 2 ). Si ribadisce ancora una volta l importanza di alcuni accorgimenti al fine di limitare ed abbattere la diffusione di polveri sulle piste di cantiere prossime all asse stradale si consiglia l'adozione delle seguenti opere di mitigazione: Infittire la frequenza di lavaggio di aree (anche non pavimentate) e piste di cantiere interessate dai lavori. Posizionare teli anti polvere sui cumuli di materiale e lungo le piste di cantiere. Inumidire i cumuli di materiali inerti e ubicare gli stessi al riparo dal vento e lontani dalle aree di transito dei veicoli. Verificare la copertura con teli protettivi/chiusura degli autocarri in transito. Tali attività devono essere mantenute costanti tutto l anno con particolare attenzione ai periodo più secchi, dunque in primavera ed in estate. Nel trimestre di riferimento, la presenza di polvere nelle aree di cantiere e sulle piste risulta estremamente bassa. I rilevi sono stati eseguiti presso le aree di cantiere ancora attive e sotto i viadotti presso cui devono essere ancora terminate le attività di ripristino ambientale. Gran parte delle suddette aree, essendo interessate da lavorazioni più sporadiche e meno impattanti sul sistema ambientale, rispetto a qualche tempo fa, queste ultime risultano essere interessate da una graduale rinaturalizzazione delle stessa, riducendo sempre più le porzioni di territorio che precedentemente erano a causa del cantiere aride e secche (piste di servizio, aree di stoccaggio ecc) e dunque principale sorgente nella diffusione delle polveri. Di seguito la tabella con i risultati dei campionamenti di polveri e gas speditivi: Pagina 32 di 73

33 PUNTO CAMPIONAMENTO DATA OPERA LAVORAZIONE ATTIVITÁ VALORE MAX (mg/m3) MISURA POLVERI VALORE MIN (mg/m3) VALORE MEDIO (mg/m3) Limite Normativo (*) 10 mg/m3 CO 2 (VOL %) GAS DI COMBUSTIONE VI1 20/04/2016 SOTTO VIADOTTO CALORE NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,17 0, VI07 20/04/2016 VIADOTTO SECCO NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,26 0, VI31 20/04/2016 VIADOTTO CALANCHI III NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,22 0, VI28 25/05/2016 VIADOTTO TORBIDO NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI VI24 26/05/2016 VIADOTTO PACCIONI NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0, VI07 25/05/2016 VIADOTTO SECCO NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,18 0, VI08 24/06/2016 VIADOTTO TEMPA OSPEDALE ESTERNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,31 0, VI14 24/06/2016 VIADOTTO PALAZZO ESTERNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,09 0, VI03 15/06/2016 SOTTO VIADOTTO SALESE NESSUNA TRANSITO AUTOMEZZI 0,10 0, (*) D.L. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale ; D. L. 9 Aprile 2008, n.81 Testo unico sulla sicurezza ; D. L. 19 Settembre 1994, n. 626; (**) LIMITI TLV/TWA ACGIH Tabella 28 Risultati dei monitoraggi sulle polveri eseguite in maniera speditiva presso aree di cantiere. Limite (**) 25 % NO 2 (ppm) Limite (**) 3 ppm SO 2 (ppm) Limite (**) 2 ppm NO (ppm) Limite (**) 25 ppm Pagina 33 di 73

34 10.1 Dati pluviometrici Di seguito i dati pluviometrici forniti da Regione Basilicata Dipartimento Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Ufficio Protezione Civile in riferimento alla stazione meteo climatica di Lagonegro (PZ) relativi al periodo APRILE MAGGIO GIUGNO 2016 Fig.2 Ubicazione stazione pluviometrica. MESE VALORI MENSILE (mm) Periodo di disponibilità dei dati (giorni) APRILE 56,4 su 30 gg MAGGIO 183,2 su 31 gg GIUGNO 42,8 su 30 gg Tabella 29 Valori pluviometrici mensili del II trimestre Confronto tra i dati pluviometrici di questo trimestre con quanto riscontrato nel medesimo periodo ma dello scorso anno si evince che: in termini di valore medio risulta che il II trimestre 2016 è risultato maggiore rispetto al medesimo trimestre del 2015; in termini assoluti, invece, risulta che i mm di pioggia riscontrati a Maggio 2016 sono stati superiori a Maggio 2015 mentre la piovosità di Aprile e Giugno 2016 è stata inferiore dei rispettivi mesi del precedente anno. Di seguito i risultati di questo confronto: da un valore di 90,4 mm a Aprile 15 a un valore di 56,4 mm ad Aprile 16; da un valore di 23,2 mm a Maggio 15 a un valore di 183,2 mm a Maggio 16; da un valore di 81,6 mm a Giugno 15 a un valore di 42,8 mm a Giugno 16; La disponibilità dei dati forniti dalla Protezione Civile per questo trimestre è risultata completa. Pagina 34 di 73

35 11. Monitoraggio Vegetazione Monitoraggio C.O II Trimestre Di seguito sono rappresentati i punti di monitoraggio relativi al secondo trimestre PUNTI DI MONITORAGGIO FVF 01 FVF 02 FVF 06 FVF 07 CALORE GALLERIOA CERRETA FIUME SECCO IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI DI MONITORAGGIO DA N GALLERIA T. OSPEDALE A S GALLERIA T PERTUSATA FVF 08 FIUME NOCE FVF 09 DA LATO SUD VIADOTTO NOCE A LATO NORD T. RENAZZA FVF 10 GALLERIA T. RENAZZA SUD AREA SVINCOLO LAGONEGRO SUD FVF 11 AREA COMPRESA TRA IL VIADOTTO S. FRANCESCO ED IL VIADOTTO CADUTI SUL LAVORO FVF 15 AREA COMPRESA TRA GALLERIA CALANCHI I A VIADOTTO CALANCHI II FVF 16 AREA COMPRESA TRA LA GALLERIA PECORONE A LO SVINCOLO LAURIA NORD VEG 01 F01 VEG 02 F02 VEG 03 F03 VEG 04 F04 VEG 06 F06 VEG 08 F08 FVF 01 CALORE AREA TRA VECCHIO TRACCIATO E NUOVA GALLERIA CERRETA AREA DELLA RISERVA REGIONALE CERRETA COGNOLE CONFINANTE CON IL PNCVD AREA AD EST DELLA GALLERIA SCARGITELLE AREA FRA VIADOTTO TORRETTE E FIUME CALORE AREA AD OVEST DELLA NUOVA GALLERIA TEMPA OSPEDALE AREA AD OVEST DEL VIADOTTO CALABRIA VEG 09 F09 AREA SUD SVINCOLO LAGO NEGRO NORD VEG 10 F10 AREA NEI PRESSI DELLA GALLERIA T. RENAZZA Tabella 30 Aree monitorate nel II trimestre 2016 componente Vegetazione. PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 08/07/08; 10/09/08; 10/11/08; 05/02/09; 09/03/09; 22/07/2009; 27/10/2009 Monitoraggi c.o. 08/07/08; 10/09/08; 10/11/08; 05/02/09; 09/03/09 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 22/07/2009; 27/10/2009; 04/05/10; ; 20/03/2012; 01/11 13; 18/02/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/2016 Tutte le opere relative ai due nuovi viadotti ed agli imbocchi delle gallerie sono in servizio da due anni, la sistemazione delle specie previste per il ripristino della scarpata sovrastante gli imbocchi ha contribuito efficacemente alla veloce ricolonizzazione dell area. Pagina 35 di 73

36 Foto 4 Nuovo viadotto Calore e Imb Nord GN01 Cerreta. Nel medio periodo il bosco di quercia circostante si espanderà naturalmente sulla scarpata, ricomponendo parzialmente l unità paesaggistica del bosco nella parte sovrastante le gallerie. Attorno alle basi delle pile dei viadotti sono state ulteriormente sistemati i profili del terreno, aumentandone la quota attorno alla base. Sono in corso ancora le ultime fasi della demolizione del preesistente doppio viadotto che seguiva il corso del Calore oggi sostituito dalle gallerie con movimentazione di detriti. Foto 5 Macerie da demolizione del vecchio viadotto Calore. Contesto L area fluviale direttamente attraversata dai viadotti ha trovato una nuova sistemazione artificiale delle sponde che ha integrato/sostituito/modificato opere diverse di sponda e di fondo già preesistenti. L impatto definitivo della nuova opera sul sistema fluviale del Calore, mantiene invariato il peso dell impatto per il tratto attraversato dai viadotti, ed abbassa l impatto paesaggistico con l abbattimento e la rimozione del tratto di viadotto dismesso e sostituito dalle gallerie. Pagina 36 di 73

37 L altro aspetto dell impatto paesaggistico dell insieme delle opere del viadotto e delle gallerie, è la radura aperta nel bosco della Cerreta nella scarpata sovrastante le gallerie. OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Al di fuori delle aree direttamente interessate dalla sede del cantiere base, oggi largo spiazzo pavimentato, anche le aree più a diretto contatto con le numerose piste di cantiere e le aree costipate sono interessate ad una vivace rinaturalizzazione spontanea, la vegetazione non presenta sintomi di sofferenza. Sul fiume, allontanandosi per un tratto di qualche centinaio di metri a monte ed a valle non sono apprezzabili modifiche alla vegetazione ed allo sviluppo delle specie che caratterizzano le sponde. La pendice sovrastante gli imbocchi si è rapidamente ricoperta di vegetazione, in parte costituita dalle piante previste dal ripristino, e potenziata dalla diffusione delle specie presenti nel bosco FVF 02 CALORE PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 16/10/07; 29/11/07; 08/02/08; 20/09/07; 16/10/07; 07/02/08; 08/02/08; 07/02/08; 07/02/08 Monitoraggi c.o. 08/07/08; 10/09/08; ; 08/07/08; 10/09/08; 09/07/08; 10/09/08; 08/08/08 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 22/07/2009; 27/10/2009; 14/11/2009; 04/05/10; 12/09/11; 22/11/12; 01/11/13; 27/11/13; 18/02/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/2016 SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA L insieme degli interventi realizzati nel tratto che attraversa la riserva regionale del bosco demaniale Cerreta Cognole, oltre agli imbocchi delle gallerie, comprende il nuovo cavalcavia d accesso alla stazione della Guardia Forestale ed una estesa risagomatura delle pendici dei tratti in trincea ed in rilevato che allargano la sezione dell opera mantenendo il medesimo asse precedente. Pagina 37 di 73

38 Foto 6 Sistemazione delle aree in prossimità del vecchio tracciato autostradale in loc. Cerreta. OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Tra gli interventi volti a migliorare lo sviluppo della copertura vegetale delle scarpate, in alcuni tratti, sono stati realizzati e recentemente ripristinati interventi di consolidamento delle pendici con tecniche di ingegneria naturalistica. La rapida rinaturalizzazione in corso su tutti i suoli naturali delle nuove scarpate, è caratterizzata da una velocità di colonizzazione legata esclusivamente ai fattori naturali ambientali presenti. L ambiente vegetale circostante, di bosco ceduo maturo di quercia, appare con l ordinario aspetto stagionale e non sono osservabili specifiche manifestano di deperimento. FVF 06 FIUME SECCO PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 25/01/08; 11/11/08 Monitoraggi c.o. 05/02/09; 09/03/09 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 27/10/2009; giugno2010; 20/03/2012; 27/09/13; 18/02/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/2016 SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA I nuovi viadotti che attraversano il corso del fiume Secco sostituiscono i precedenti senza modificare l impatto paesaggistico complessivo, mentre più direttamente rimodellano in modo significativo la sponda in sx per la costruzione delle nuove pile dei viadotti. Nell alveo la nuova sistemazione è intervenuta su un tratto di fiume fortemente antropizzato da precedenti interventi, Pagina 38 di 73

39 restituendo alla fine dei lavori una sistemazione del tutto omogena con quella preesistente. Allontanandosi dalle opere, lungo le sponde del fiume, si ritrova rapidamente la limitata fascia di rilevanza naturalistica dell area, circoscritta alla stretta fascia ripariale, che non appare compromessa. OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Il corso d acqua del Secco è spesso lasciato senza acqua per la deviazione delle acque a monte, in oltre i seminativi confinano spesso con il ciglio della scarpata dell alveo, per tali motivi probabilmente la vegetazione nel tratto di corso d acqua attraversato dai viadotti non presenta aspetti naturalistici rilevanti, l aspetto della vegetazione è quello di un bosco ceduo spontaneo con prevalenza di cerro, con limitate presenze di specie più tipiche dell ambiente fluviale (pioppo, salice, ontano). La sottile fascia fluviale costeggia il corso d acqua con aspetti raramente peculiari della vegetazione ripariale. Non sono osservabili deperimenti o altre situazioni di sofferenza delle associazioni vegetali presenti. Foto 7 Panoramica del nuovo viadotto Secco con evidenza della sistemazione delle aree nei pressi delle nuove pile. FVF 07 DA N GALLERIA T. OSPEDALE A S GALLERIA T PERTUSATA PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 16/10/07 Monitoraggi c.o. 07/02/08 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 27/10/2009; 25 26/08/10; 18/05/2011; 27/09/13; 18/02/14; 11/03/15 Pagina 39 di 73

40 Foto 8 Rinaturalizzazione spontanea dell imbocco Sud GN05 Tempa Ospedale. Contesto L area di pendice collinare in cui ricadono gli imbocchi del lato nord delle gallerie è caratterizzata dalla presenza di un rimboschimenti di pino nero, che in tratti anche estesi, si presenta degradato, con sintomi diffusi di clorosi. La naturale capacità di colonizzazione di questa resistente specie la presenza della pineta ha costituito motivo di diffusione spontanea del pino originando lembi di boschi misti di latifoglie caducifolia (quercia, ontano carpino) e pino. Nella copertura boschiva che riveste le colline attorno all area predomina il cerro, ma si segnalno anche latifoglie sempreverdi come il leccio. SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Il nuovo tratto si sviluppa su un tracciato alternativo al precedente che aggirava il rilievo con un lungo tratto curvilineo, che ora risulta esse dismesso e demolito. La nuova area direttamente utilizzata per la realizzazione delle opere taglia le pendici di un bosco di pino nero, creato con un rimboschimento negli anni 60. La nuova sagomatura della pendice attorno agli imbocchi è stata risistemata, man mano che ci si allontana dai manufatti in c.a. che coronano gli imbocchi, i suoli non sono stati interessati da lavorazioni e dai cantieri ed hanno quindi mantenuto un alto grado di naturalità; questa circostanza offre buone condizioni alla naturale ricolonizzazione delle aree soprattutto nelle parti immediatamente con il confine di taglio della pineta, così da recuperare una parte del consumo di territorio boscato. Pagina 40 di 73

41 Monitoraggio C.O. 16/06/2016 A distanza di oltre 2 anni dall ultimazione delle opere lo sviluppo della vegetazione, principalmente cespugliosa, messa a dimora dopo gli interventi di rimodellamento con suoli di riporto è ben visibile e concorre al consolidamento delle aree delle scarpate artificiali. Dall osservazione della vegetazione si può quindi segnalare, un buon sviluppo ed uno stato di ordinario vigore vegetativo nella piena fioritura stagionale, non sono segnalate condizioni anomale per aspetti parassitari o situazioni fitosiopatologiche, salvo quelle preesistenti di clorosi diffusa a carico del pino nero. FVF08 FIUME NOCE PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 08/11/2007 Monitoraggi c.o. 08/08/2008; 11/11/2008 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 27/10/2009; 04/05/2010; 18/05/2011; 20/03/2012; 17/09/2013; 09/10/2014; 2015 Monitoraggio C.O. 19/04/16 Contesto Le opere di adeguamento dell autostrada per il viadotto noce sono state ultimate definitivamente alla fine dello scorso anno con la messa la realizzazione delle opere di intercettazione e trattamento delle acque provenienti dall asse autostradale, dopo che erano state definitivamente sistemate le quote delle pendici della valle del Noce, attraversate da viadotto; Foto 9 Sotto V. Noce. Tutte le superfici interessate dalla ridefinizione delle quote, che ha interessato quasi esclusivamente il lato in dx del vallone alla cui base scorre il corso del Noce, ospitano una ricca Pagina 41 di 73

42 vegetazione pioniera erbacea e piccole piante di giovani cespugli e specie arboree. La velocità della colonizzazione dei suoli è in funzione delle caratteristiche degli stessi e dei fattori microclimatici. La natura dei suoli varia in continuità, secondo l occasionale prevalere di un substrato a granulometria grossolana o con prevalenza di componenti fini. SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Il lungo fiume, in particolare per la sponda in destra orografica, non è stato direttamente interessato dalle opere e non mostra elementi estranei mantenendo l aspetto di un ambiente naturale apparentemente non modificato, il lato in sinistra presenta per un lungo tratto un imponente muro di contenimento in c.a. e lo stesso argine del fiume è artificiale con un argine in c.a. che prolunga alla base il muro di contenimento. Si tratta di opere realizzate precedentemente, in concomitanza con le opere realizzate in occasione della prima costruzione dell opera. Foto 10 Sotto V. Noce. OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Le fasce più direttamente limitrofe alle sponde si presentano con una vegetazione rigogliosa sia verso valle che verso monte, anche con la veloce ricrescita della cortina di Ontano che nella fare preliminare dei lavori era stata sottoposta a taglio. Le aree del vallone sulla destra caratterizzate dalla completa ricostituzione dei suoli sono ora caratterizzate da una continua copertura di vegetazione erbacea, e con il progressivo arricchimento di plantule di specie arboree e arbustive. Lo stato complessivo della vegetazione è pienamente in linea con le suscettibilità dei suoli e le condizioni microclimatiche dei versanti e non si osservano specifici sintomi di deperimento e/o la Pagina 42 di 73

43 presenza di fenomeni di sofferenza della vegetazione. FVF 09 DA LATO S VIADOTTO NOCE A LATO N. GALLERIA T. RENAZZA PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 07/11/2007 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/11/2009; 26/08/2010; 07/12/2011; 14/06/2012; 27/09/2013; 27/09/14; 2015 SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Il tracciato dell autostrada attraversa la stessa area che ospitava il precedente asse viario e dove erano presenti i relitti della viabilità alternativa creata per aggirare un area in frana e gli interventi geotecnici realizzati per la stabilizzazione. Foto 11 Svincolo autostradale di Lagonegro Nord carr nord e GN07 Renazza imb Nord. Nel tratto erano già presenti anche vaste aree di ex cantieri succedutesi nel tempo per le lavorazioni ed i monitoraggi del movimento franoso, inoltre a ridosso degli imbocchi nord della gallerie Renazza era presente un area di cava e di stoccaggio e movimento di materiali inerti. La realizzazione del nuovo tracciato appare anche l occasione per ripristinare larghe aree che non sono più direttamente interessate al tracciato. Monitoraggio C.O. 19/04/16 OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Con la realizzazione in corso delle ultime sistemazioni delle opere attorno agli imbocchi nord della galleria Renazza, l intera area è quasi completamente ripristinata, anche nelle aree già utilizzate per i cantieri. Pagina 43 di 73

44 Foto 12 Sopra GN07 Renazza In tutte le aree che non sono state più interessate dalle lavorazioni e quindi lasciate indisturbate, la spiccata capacità di rinaturalizzazione delle specie, erbacee, cespugliose ed arboree che caratterizzano il bosco di latifoglie misto, limitrofo all area, sta rapidamente consentendo alla vegetazione di colonizzare i suoli denudati. Non sono apprezzabili modifiche significative rispetto alle precedenti rilevazioni, sia le due fasce laterali al tracciato definitivo, di profondità variabile, che le ex aree di cantiere ospitano una ricca vegetazione erbacea ed arbustiva arborea; le specie più presenti sono pirus, carpino, frassino, ontano ginestra con rovo e vitalba, oltre al Cerro che caratterizza il bosco di latifoglie del territorio circostante. Si distinguono le radure delle aree di ex cantiere, con suoli fortemente costipati, ove predominano rade vegetazione erbacea con rovo e vitalba. FVF 10 GALLERIA T. RENAZZA SUD AREA SVINCOLO LAGONEGRO SUD PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 07/11/2007; 13/09/2007; 05/12/2007 Monitoraggi c.o. 08/08/2008; 05/02/2009 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/11/2009; 25 26/08/2010; 18/05/2011; 14/06/2012; 27/09/2013; 18/02/2014; 11/03/2015 Contesto Il breve tratto che costituisce l oggetto del rilievo si sviluppa in un area già fortemente antropizzata dalle opere del preesistente tracciato e dallo svincolo di Lagonegro Sud. Le opere in questo tratto prevedono un breve viadotto, un breve tratto tra questo e gli imbocchi delle gallerie e lo svincolo. Pagina 44 di 73

45 Foto 13 Area nei pressi del V. Vurriello. SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Le opere realizzate per l adeguamento dell autostrada e la nuova sistemazione dell intera area evidenziano l eliminazione del tratto in superficie del torrente Vurriello per la larghezza della sezione del viadotto che lo attraversa; il corso d acqua viene immesso nella presa a monte che viene immessa in un tracciato interrato tombato realizzato con ARMCO. Le opere connesse ai due imbocchi delle nuove gallerie sono state ultimate con la risagomatura delle pendici e del breve tratto di tracciato a raso che unisce gli imbocchi delle gallerie con i brevi viadotti che superano il valloncello del Vurriello. Il progetto realizzato oltre a prevedere l eliminazione del corso naturale del tratto di valloncello perpendicolare al tracciato, ha ridimensionato la piccola area a monte che si caratterizzava con un micro ambiente ripariale. Foto 14 Sopra l imbocco Nord della GN07 T. Renazza. Pagina 45 di 73

46 Monitoraggio C.O. 18/04/16 Sono state realizzate anche le ultime sistemazioni delle quote delle scarpate attorno all imbocco della galleria sul lato a valle, a meno delle opere di messa a dimora delle specie previste. La rare presenza di vegetazione all interno del perimetro di cantiere sono costituite da specie pioniere che danno luogo ad associazioni vegetali poco significative, le scarse specie presenti si presentano in ordinarie condizioni vegetative, anche nei casi dove la vistosa presenza di polveri sulle lamine fogliari evidenziano la presenza del cantiere. FVF11 AREA COMPRESA TRA IL VIADOTTO S. FRANCESCO ED IL VIADOTTO CADUTI SUL LAVORO PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 07/11/2007; 17/10/2007 Monitoraggi c.o. 08/08/08; 10/10/2008; 11/11/2008; 05/02/2009 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 23/07/2009; 26/11/2009; 10 11/08/2010; 18/05/2011, 13/06/2012; 2014; 11/03/2015 Foto 15 Vegetazione ai lati dell autostrada. SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA La vegetazione che caratterizza il lato verso monte che costeggia il tracciato, nel tratto più vicino allo svincolo di Lagonegro Sud, è una copertura vegetale in cui predomina il ceduo di Ontano, con ricca presenza di Cerro. L area per un buon tratto s intreccia con le propaggini dell espansione urbana di Lagonegro e si caratterizza per la presenza di aree antropizzate, limitati campi coltivati e aree abbandonate e ricolonizzate dalla vegetazione spontanea. Pagina 46 di 73

47 La parte di viadotto verso sud ed il tratto a raso s inserisce in un contesto ove prevalgono coltivi e parcelle di bosco, con insediamenti edilizi sparsi. Dove il tracciato supera con il viadotto Sant Angelo lo stretto vallone omonimo, con pareti ripide o subverticali, l impossibilità di svolgere le ordinarie attività forestali sulle pendici, ha preservato interessanti caratteristiche naturalistiche. Monitoraggio C.O. 19/04/16 Tutte le opere di questo tratto sono state completate, anche con la risagomatura del fronte della scarpata sottostante i viadotti, in particolare per il viadotto dell Angelo avanzato per il riversamento di materiali di scavo del cantiere. Tutte le scarpate artificiali sono sagomate e raccordate con le opere d intercettazione delle acque meteorologiche. Foto 16 Viadotto Caduti sul Lavoro e Imb Sud GN08 Bersaglio. OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE La molteplicità di situazioni nel lungo tratto osservato restituisce un variegato mosaico di vegetazione boschiva, coltivi e insediamenti urbani della periferia di Lagonegro. Spiccano per le caratteristiche naturalistiche i due ripidi versanti del vallone dell Angelo che costituiscono un lembo di copertura vegetale naturale. La fascia di vegetazione che fiancheggia sui due lati il tracciato si presenta in condizioni di ordinario sviluppo e rigoglio vegetativo e la differenziazione di copertura e di composizione floristica sono attribuibili esclusivamente alle diverse condizioni microclimatiche e pedologiche ed ai molteplici impieghi del territorio, con diffusi insediamenti residenziali e/o di piccole attività produttive con le relative infrastrutture, oltre alle coperture boschive ed ai coltivi. Pagina 47 di 73

48 Le condizioni generali possono definirsi di ordinario sviluppo, non sono rilevabili sintomi di sofferenza o fisiopatologie della vegetazione che differenziano le popolazioni vegetali confinanti con le opere con quelle delle più distanti. FVF15 AREA COMPRESA TRA GALLERIA CALANCHI I A VIADOTTO CALANCHI II PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 06/12/2007; 05/12/2007 Monitoraggi c.o. 11/11/2008 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 14/10/2009; 10/08/2010; 18/05/2011; 07/12/2011; 23/07/2012; 01/11/2013; 2014; 11/03/2015 Monitoraggio C.O. 19/04/16 SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Il nuovo tracciato coincide sostanzialmente con quello preesistente, l allargamento della sezione stradale è stato realizzato confermando il percorso sul fianco di una serie di pendici irregolari con andamento sinuoso che sono risolti con un susseguirsi di tratti in trincea e brevi viadotti. Foto 17 Galleria Calanchi I. Il conseguente rimodellamento dell orografia di tutte le aree delle scarpate e dei terrapieni ha seguito il naturale susseguirsi delle ondulazioni del suolo e la sistemazione delle quote è sottolineata dal disegno delle cunette che delimitano le scarpate, episodicamente consolidate con la tecnica delle terre armate, che raccolgono le acque meteoriche (realizzate in TNT nero). OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE La vegetazione spontanea presente osservabile sui suoli, al completamento delle opere sulle due fasce laterali all asse stradale, è quella tipica di un sub strato molto povero praticamente Pagina 48 di 73

49 senza suolo agrario, derivando dal taglio delle rocce costituite da scisti rocciose presenti. Le piante iniziano a colonizzare le nuove scarpate e dove la natura del suolo lo consente il grado di copertura della vegetazione è pressoché totale con l azione spontanea della vegetazione pioniera. Lo stato di sviluppo e rigoglio della vegetazione presente nelle aree confinanti con le opere, caratterizzata dal bosco di cerro, si presenta del tutto omogenea a quello dell ambiente circostante. Non sono osservabili condizioni di deperimento e sofferenza della vegetazione dovute a fisiopatie, patologie o infestazioni di particolare intensità. FVF16 AREA COMPRESA TRA LA GALLERIA PECORONE A LO SVINCOLO LAURIA NORD PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev a PMA) Monitoraggi a.o. 17/10/2007; 05/12/2007; 06/12/2008 Monitoraggi c.o. 08/08/2008; 11/11/2008; 09/03/2009 PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 14/10/2009; 26/11/2009; 10/08/2010; 27/05/2011; 07/12/2011; 23/07/2012; 01/11/2013;2014; 11/03/2015 SINTESI DELLE INTERAZIONI OPERA ECOSISTEMA Le variazioni introdotte dalla nuova sistemazione dello svincolo di Lauria nord paesaggisticamente riducono la percezione dell opera. Rispetto alla situazione precedente è stata ridotta l altezza del viadotto principale e, più significativamente, lo sviluppo e l altezza dei rami del viadotto dello svincolo, riducendo la presenza visiva dell opera. Foto 18 Sotto Nuovo Viadotto Torretta. L inserimento delle nuove rampe ed il posizionamento delle nuove pile ha reso necessario una nuova sistemazione orografica dell intero vallone del viadotto Pecorone. Per raccordare le nuove Pagina 49 di 73

50 quote si è scelto di realizzare serie di terrazzamenti che modellano geometricamente le pendici, come disegnassero le curve di livello. Monitoraggio C.O. 19/04/16 OSSERVAZIONI SU FLORA E VEGETAZIONE Il completamento della sistemazione orografica dell intera area restituisce all ampio vallone l aspetto ondulato e regolare, che lo raccorda al contesto circostante. L intero comprensorio dello svincolo ha visto una completa ricostituzione dei suoli che pertanto sono interessati lentamente dalla progressiva ricolonizzazione della vegetazione spontanea. Alcune scarpate artificiali, sistemate definitivamente già negli scorsi anni, sono già ricoperte da fitta vegetazione pioniera cespugliosa ed erbacea. Le opere di regimazione superficiale delle acque meteoriche in alcuni tratti sono costituiti da canalette di generose sezione rivestiti con TNT nero raccordati alle opere in cemento quali caditoie e paratie di contenimento. Foto 19 Sotto V. Pecorone. La distribuzione della vegetazione osservabile all intorno della vasta area di cantiere è caratterizzato dal bosco di cerro ceduo, predominante in tutto questo tratto del vallone Pecorone; essa si presenta come una vegetazione omogenea che non evidenzia nessun sintomo di deperimento o condizione d sofferenza e non appare influenzata dalla realizzazione delle opere. Anche la vegetazione presente sul limite del cantiere si presenta in piena ripresa primaverile con uno stato vegetativo coerente con la situazione stagionale. Non si osservano aspetti fitopatologici anomali o infestazioni rilevanti. Pagina 50 di 73

51 VEG 01 F 01 AREA TRA VECCHIO TRACCIATO E NUOVA GALLERIA CERRETA PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/08/10; 15/11/11; 22/11/12; 01/11/13; 09/10/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 Punto centrale dell area d osservazione è sulla pendice del rilievo ora attraversato da galleriericoperta dal bosco, delimitata a valle dal vecchio tracciato ed a monte dal pianoro alla sommità del rilievo occupato dalle strutture della riserva del bosco della riserva regionale Cerreta Cognole I due punti estremi del lungo transetto, si trovano, rispettivamente, nel folto del bosco di cerro quello di monte, mentre a valle siamo nel pianoro coltivato che costeggia il Calore. La parte di territorio compreso tra la vasta area pianeggiante coltivata, dai margini della statale alla pendice del rilievo, è quella interessata direttamente al possibile effetto delle attività di demolizione realizzate attorno al vecchio tracciato e all opere di ripristino ambientale. Foto 20 Area tra vecchio tracciato e nuova galleria Cerreta. Lo stato generale della vegetazione ed il suo aspetto sono quello di un buon rigoglio vegetativo, la fascia di fitto cespuglieto che segna il limite dei coltivi verso la pendice si presenta compatta, e salendo sulla pendice la robinia cede il passo al cerro. La composizione della copertura vegetale non offre differenziazioni rilevabili con le aree limitrofe non interessate dalle opere, in particolare con quanto osservabile nella confinante area limitrofa del bosco della riserva regionale Cerreta Cognole. Gli aspetti fitopatologici osservati, sono del tutto ordinari, e non si osservano stati di deperimento. Pagina 51 di 73

52 Foto 21 Aspetto del bosco Cerreta. VEG 02 F 02 AREA DELLA RISERVA REGIONALE CERRETA COGNOLE CONFINANTE CON IL PNCVD PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/08/10; 15/11/11; 22/11/12; 01/11/13; 09/10/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 Dal punto di vista ambientale la caratteristica di questa area è di essere parte della riserva regionale della Cerreta Cognole gestita dall assessorato all agricoltura. La vegetazione presente si differenzia, in questo bosco, rispetto a quella esterna alla riserva, per la presenza di grandi esemplari di cerro emergenti a distanze più o meno regolari, assenti o rari nei boschi cedui limitrofi, anche essi caratterizzati dal Cerro. Il sottobosco, oggetto, almeno in passato, di costante manutenzione ha consentito la presenza di una più ricca presenza di specie presenti. Foto 22 Vegetazione all intero della riserva regionale Cerreta-Cognole. Altro aspetto ambientale è la presenza del confine del parco del Cilento e Vallo di Diano, che in Pagina 52 di 73

53 questo lembo si presenta del tutto omogeneo con l area esterna al parco. Il bosco appare in buono stato vegetativo, il vigore appare omogeneo, la diversa condizione della copertura vegetale è facilmente attribuibile alle diverse micro condizioni determinate dalla giacitura, potenza del suolo, si caratterizza per una forte densità di giovani cerri e piccole variazioni dell esposizione conferiscono una modesta variabilità, in termini di flora e di dimensioni della vegetazione del tratto osservato oggetto di osservazione. Dal punto di vista fitosanitario o del rilevamento di segni di deperimento non sono state osservate manifestazioni che possano definirsi anomale, non sono presenti infestazioni e le condizioni di sviluppo e vitalità delle piante appaiono pienamente rispondenti alle condizioni generali e stagionali. Foto 23 Panoramica dell area. VEG 03 F 03 AREA AD EST DELLA GALLERIA SCARGITELLE PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/08/10; 14/11/11; 22/11/12; 01/11/13; 09/10/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 Il tracciato segnato dal transetto attraversa un area dall andamento ondulato, con pendici dolci in un aperto paesaggio disegnato da una larga maglia di aree boscate, seminativi e prati pascolo. Il percorso d osservazione più efficace segue la carrareccia che disegna il crinale e che distribuisce attorno a sé le linee del leggero reticolo di sentieri e tratturi, che disegna il paesaggio. La vegetazione boschiva ricopre prevalentemente le pendici più irregolari e scoscese, la densità delle diverse parcelle è funzione del turno di ceduazione cui sono state assegnate. Pagina 53 di 73

54 I rari insediamenti abitativi sono disposti lungo la strada e per lo più sono accompagnati da orti e campi coltivati. La variabilità della distribuzione delle specie latifoglie, nettamente prevalenti per la copertura arborea, è direttamente influenzata dalla loro posizione: a netta prevalenza di cerro nelle parcelle a bosco, quasi esclusivamente di carpino e frassino, accompagnati da cespugli e rampicanti, per le fitte siepi che accompagnano i tratturi e spesso delimitano i campi. La vegetazione si presenta in buono stato ed in pieno vigore vegetativo con tutte le tonalità del verde delle diverse specie con le tonalità naturali della stagione e dei diversi ambienti agricoli presenti: seminativi, prati e pascoli, il grado di copertura della vegetazione è funzione dell uso agricolo e delle conseguenti le lavorazioni dei terreni. Foto 24 Panoramica dell area. Non sono stati osservati aspetti fitopatologici di particolare diffusione o intensità e non sono osservabili sintomi di deperimento o di stati di sofferenza della vegetazione. VEG 04 F04 AREA FRA VIADOTTO TORRETTE E FIUME CALORE PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/08/10; 14/11/11; 22/11/12; ; 09/10/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 Il largo vallone che scende verso il corso del fiume Calore, rappresenta l unita di paesaggio su cui si esercita, prevalentemente, l impatto delle opere. Gli attuali viadotti sostituiscono. divergendo progressivamente i preesistenti del vecchio tracciato e quindi sostanzialmente non si altera la percezione complessiva dell opera in questo tratto. Pagina 54 di 73

55 Lo sviluppo dei nuovi viadotti ha modificato l andamento dei piccoli rilievi arrotondati caratteristici della lieve pendenza della vallata. La fascia di suoli su cui sono poste le nuove pile è stata adattata alle quote più idonee per le fondazioni, con relativi movimenti terra anche per la viabilità di cantiere; l attuale orografia è quindi, per una larga fascia a cavallo dei viadotti, quella ripristinata alla fine delle lavorazioni. Concentrando l osservazione sulla componente vegetazionale sull area prevista dal PMA attraversiamo le pendici della collinetta che si eleva ai piedi dell abitato di Casalbuono; circondata dal pianoro con seminativi e boschetti, è caratterizzata da una vegetazione prevalentemente rada, a portamento cespuglioso, dove domina il cerro, ed il carpino. L aspetto della vegetazione è piuttosto rado ed il portamento delle specie è compatto per la povertà del suolo, non sono osservabili comportamenti diversi dal naturale sviluppo e stato vegetazionale delle specie nelle condizioni ambientali limitanti, non sono stati rilevati stati patologici o sintomi specifici di deperimento o fisiopatie. Foto 25 Panoramica del Nuovo viadotto Torretta. Le sistemazioni superficiali che hanno rimodellato l orografia dei luoghi interessano comprendono anche i tratti di alvei torrentizi attraversati dai viadotti le cui sponde sono state consolidate con massi ciclopici e murature a secco. Qui lo sviluppo, ancora iniziale, della nuova vegetazione da luogo ad una copertura vegetale piuttosto rada. Pagina 55 di 73

56 Foto 26 Panoramica dell imbocco sud della nuova GN03 Deruitata. Foto 27 Panoramica della vegetazione in fase di sviluppo. VEG 06 F06 AREA AD OVEST DELLA NUOVA GALLERIA TEMPA OSPEDALE PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 12/11/2010; 13/09/2011; 26/09/13; 09/10/14; 11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 L area oggetto d osservazione si sviluppa in un contesto orografico collinare, di piccole ed arrotondate emergenze intervallate da brevi pianori. Il territorio in cui si svolge il percorso d osservazione offre un susseguirsi alternato di aree coltivate, boschi e pascoli; la vegetazione che ricopre i suoli è direttamente legata alle diverse destinazioni d uso definite dall agricoltura in base alla giacitura ed alla potenzialità dei suoli. Pagina 56 di 73

57 Foto 28 Panoramica della vegetazione in fase di sviluppo. Sono presenti quindi circoscritte aree coltivate, impiegate come seminativi e prati pascoli, e più vasti spazi che la vegetazione ricopre con boschi e cespuglieti (a prevalenza di carpino e cerro) o con rade coperture erbacee (pascolate), la cui maggiore o minore compattezza e legata all intensità della ceduazione o al carico di bestiame. Il carpineto caratterizza in modo specifico alcune delle pendici che circondano il tracciato; per la conduzione cui è stato sottoposto, con intensa ceduazione della specie mantenuta a larga ceppaia, esso si presenta con la densità del fitto cespuglieto o dell altezza di una compatta fustaia. La forma così assunta dalla vegetazione dal carpineto consente un esbosco limitato di legname, ma compatibile con le condizioni pedoclimatiche che hanno come fattore limitante il suolo a roccia affiorante, Lo stato generale della vegetazione è di pieno vegetativo e non sono presenti elementi che distinguono lo stato della vegetazione dell area d osservazione con quella circostante. Non sono state osservate manifestazioni di fisiopatie, patologie o infestazioni anomale. Foto 29 Panoramica dell area a valle della galleria. Pagina 57 di 73

58 VEG 08 F08 AREA AD OVEST DEL VIADOTTO CALABRIA PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 12/11/2010; 13/09/2011;22/11/12; 26/09/13; 09/10/14;11/03/15 Monitoraggio C.O. 16/06/16 Percorrendo il tracciato definito dal transetto d osservazione si attraversa un paesaggio caratterizzato da un mosaico di copertura vegetale che alterna la copertura arborea di bosco di caducifolie, aree di sola vegetazione erbacea ed elementi di bosco misto maturo. Anche numerosi campi arati di prato pascolo si susseguono irregolari seguendo la conformazione del suolo, i piccoli dislivelli sono sottolineati da siepi di cespugli ed arbusti e rari elementi arborei, che seguono l andamento dei campi e lo delimitano, segnando inoltre gli impluvi del terreno. Un limitato pianoro ricoperto da un pascolo sommitale, offre da una lieve collina una sintesi da cui si può riconoscere la differenziazione, in termini di distribuzione, della copertura e dello sviluppo dei diversi piani vegetazionali, dovuta alle micro condizioni pedo climatiche delle diverse esposizioni dei suoli, ed alla loro potenza. Oltre ad una distribuzione della vegetazione dovuta alla vocazione naturale delle diverse aree, l uso agricolo del suolo ne ha nel tempo stabilizzato la distribuzione. Lo stato della vegetazione appare buono ed il suo sviluppo del tutto congruo con la stagione ed il contesto ambientale, non sono presenti fenomeni di deperimento, fisiopatie o patologie specifiche. Foto 30 Panoramica dell area. Pagina 58 di 73

59 VEG09 F09 AREA A SUD SVINCOLO LAGONEGRO NORD PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o. 26/08/2010; 27/05/2011; 14/06/2012; 26/09/2013; 2014:2015 Contesto L area dell osservazione è costituita da un dolce ed irregolare pendio che allontanandosi a sud dell asse viario scende verso Rivello. Nell area predomina una fitta vegetazione di bosco di latifoglie in cui si alternano parcelle di ceduo di castagno e di cerro ed altre miste in cui sono diffuse altre specie come l ontano; negli episodi ove la pendice è più scoscesa, il numero di specie arboree si amplia ed al castagno ed al cerro si aggiungono frassino assieme a biancospino il pero con un limitato sottobosco. Foto 31 Vegetazione nei pressi dell area monitorata. Monitoraggio C.O. Nessuna modifica nella struttura del fitto bosco, salvo registrare il taglio di alcune parcelle di castagno poste al centro dell area d osservazione; la parte del bosco confinante con le strette pendici più lontane dall autostrada, con un fitto bosco di quercia mostra una vegetazione in pieno sviluppo con un folto sottobosco. Nell insieme il bosco ceduo di latifoglie si presenta con una vegetazione rigogliosa e con diversi gradi di copertura in relazione allo stadio di maturità del bosco e delle condizioni pedoclimatiche. Pagina 59 di 73

60 Foto 32 Vegetazione nei pressi dell area monitorata. L area mantiene spiccate doti di naturalità già osservate e non sono state osservate manifestazioni di sofferenza dovute a fisiopatie o ad attacchi parassitari e/o infestazioni. VEG 10 F10 AREA NEI PRESSI DELLA GALLERIA T. RENAZZA PRECEDENTI OSSERVAZIONI DEL MONITORAGGIO realizzate (rev b PMA) Monitoraggi c.o /08/10; 18/05/2011; 14/06/2012; 27/09/13; 2014; 11/03/15 Contesto Dall inizio delle osservazioni l area non è stata soggetta ad interventi diversi dall uso agricolo, con l abbandono della coltivazione ordinaria, i terreni incolti hanno permesso la progressiva colonizzazione della vegetazione spontanea con cespugli, arbusti e giovani esemplari di querce. I preesistenti gruppi di querce si sono ulteriormente sviluppati e hanno l aspetto naturale della vegetazione arborea matura. Lo sviluppo delle numerose specie spontanee della macchia e del bosco e loro distribuzione appare esclusivamente legato alla naturale potenzialità dei suoli e all esposizione. Pagina 60 di 73

61 Foto 33 Area oggetto dei rilievi. Monitoraggio C.O. 19/04/15 L osservazione si è svolta nel periodo della piena ripresa vegetativa ed evidenzia un buon sviluppo della vegetazione e conferma le condizioni generali già osservate nei precedenti sopralluoghi. Foto 34 Area oggetto dei rilievi. L aspetto delle specie che compongono i diversi orizzonti della vegetazione appare di ordinario sviluppo e vigoria e del tutto comparabile a quello assunto, nelle aree confinanti, alle medesime specie. Le condizioni fisiopatologiche e la presenza di patologie o infestazioni specifici delle specie presenti non assumono rilevanza tale da evidenziare stati di sofferenza nella vegetazione. Pagina 61 di 73

62 12. Monitoraggio Fauna Questo capitolo ha lo scopo di esporre le attività svolte e di chiarire le metodologie di raccolta e di analisi dei dati relativi alle specie di anfibi, mammiferi e di uccelli di cui, rispettivamente, agli allegati II e IV della Direttiva Habitat e allegato I della Direttiva Uccelli. Il lavoro svolto in questa fase è consistito nelle attività di monitoraggio, mediante raccolta dati sul campo, relativamente all avifauna all erpetofauna e alla mammalofauna. Gli obiettivi del monitoraggio della componente faunistica riguardano la verifica degli effetti delle attività lavorative e delle opere realizzate sulle componenti biologiche presenti negli ecosistemi ricadenti nelle zone SIC IT MONTAGNA DI CASALBUONO, SIC IT MONTE SIRINO e ZPS IT APPENNINO LUCANO, VALLE AGRI, MONTE SIRINO, MONTE RAPARO, nonché in aree limitrofe, a cui si aggiunge la valutazione dell eventuale adozione di azioni correttive e/o di tutela. Alla luce dei rilievi svolti e dei percorsi individuati nelle precedenti campagne, è stato necessario rivedere alcuni siti e sostituirli con altre stazioni di monitoraggio; sono stati, a causa della rappresentatività ambientale in termini di Habitat e della distanza dal punto di interferenza, altresì integrati altri punti di avvistamento. Considerata la stagione riproduttiva già in uno stato avanzato per molte delle specie animali in questione è stata data priorità ad avifauna, mammalofaunaed erpetofaunaal fine di acquisire il maggior numero possibile di informazioni; lo studio della chirotterofauna è stato pertanto rimandato ai mesi successivi. Per gli approfondimenti sulle ubicazioni (cartografia IGM 1:25.000) dei punti di misura si rimanda alle schede di dettaglio riportate in allegato alla presente relazione; i riscontri sul campo e le tipologie di specie rilevate per ciascun punto di monitoraggio sono presenti all interno di tabelle in cui sono rappresentati i dati di rilevamento suddivisi per stazione di ascolto. Pagina 62 di 73

63 12.1. Avifauna Il metodo standardizzato prescelto per lo studio delle comunità ornitiche dei diversi ambienti dell area investigata è stato quello delle stazioni d ascolto o IPA (Blondel et al. 1970). Inoltre si è deciso di ridurre a quindici minuti, rispetto ai venti della metodologia standard (Blondel et al. 1970), il periodo di permanenza in ogni stazione, in quanto la maggioranza delle specie viene registrata nei primi minuti di rilevamento (cfr. Bibby e Burghess 1992; Sorace et al. 2000). In questo modo, si può inoltre programmare un numero maggiore di stazioni d ascolto, migliorando il grado di copertura dell area studiata. Secondo tale metodologia, in ogni stazione si effettua un rilevamento in condizioni meteorologiche non sfavorevoli (vento, nebbia o pioggia intensa). Durante il rilevamento sono stati distinti gli uccelli entro ed oltre un raggio di 100 m, in modo da poter correlare con precisione i dati ornitologici alle variabili ambientali. I dati così ottenuti, saranno elaborati per ottenere informazioni sui seguenti parametri delle comunità ornitiche: ricchezza (S), ossia il numero complessivo di specie campionate; abbondanza (A), numero medio di individui registrati per stazione d ascolto; % di non Passeriformi; numero di specie dominanti, cioè numero di specie in cui la frequenza relativa (fi) >0,05; diversità delle specie (H); Al rilevamento faunistico è stata abbinata una seconda scheda per la raccolta di dati ambientali. Di seguito e rappresentata la scheda di rilevamento tipo adottata durante il monitoraggio. Il fronte della scheda di rilevamento è impiegato per la raccolta di dati di carattere "generale" sulla stazione in cui viene effettuato il punto d'ascolto e per la raccolta dei dati faunistici. Le indicazioni generali richieste includono: 1. il nome del rilevatore; 2. il nome di eventuali altri osservatori; 3. la maglia UTM (50x50 km) di riferimento; 4. il numero della stazione. Tale numero corrisponde ad un codice di rilevamento adottato per l area di campionamento; 5. eventualmente le coordinate del punto in cui si rileva o per lo meno fornire al coordinamento centrale copia della carta usata sul campo con indicazione chiara della localizzazione dei punti eseguiti con indicato il relativo numero di stazione (numero progressivo). Tali copie delle carte utilizzate sono riportare a lato le coordinate e il sistema di riferimento; Pagina 63 di 73

64 6. un toponimo contenuto all'interno del quadrato di un km di lato in cui si sta rilevando (tale informazione serve per risalire al quadrato rilevato in caso di eventuali errori di inserimento o trasmissione dei dati); 7. la data; 8. la quota, il più esatta possibile, del punto; 9. l'ora (legale) d'inizio del censimento. Scheda di rilevamento Avifauna Autostrada SA-RC, LAVORI DI AMMODERNAMENTO ED ADEGUAMENTO AL TIPO 1/a DELLE NORME CNR/80 Dal km al km (STRAGO S.P.A. - ANAS S.p.A. - SIS S.c.p.a) Scheda di rilevamento tipo adottata durante il monitoraggio. Pagina 64 di 73

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente acque sotterranee Obiettivi specifici Descrizione dell area

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

Classificazione relativa allo stato di qualità ambientale e idoneità alla vita dei pesci

Classificazione relativa allo stato di qualità ambientale e idoneità alla vita dei pesci Classificazione relativa allo stato di qualità ambientale e idoneità alla vita dei pesci Dott.. Ferdinando De Rosa, Presidente Ordine Regionale dei Chimici delle Marche Direttore Tecnico Scientifico ARPAM

Dettagli

Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione

Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione Laura Maria Bianchi, Geologo professionista Arianna Chines,

Dettagli

12. LA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

12. LA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO 12. LA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO 12.1. Introduzione Il comune di San Martino Buon Albergo è caratterizzato da una direttrice viaria principale, che attraversa l area centrale

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO (Classe delle lauree in Ingegneria Civile ed Ambientale, Classe N. L-7) DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA

Dettagli

Esperienze nell applicazione del metodo Multi Habitat Sampling APPA BZ

Esperienze nell applicazione del metodo Multi Habitat Sampling APPA BZ Abteilung 29 - Umweltagentur Amt 29.9 Biologisches Labor Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Ufficio 29.9 Laboratorio biologico Esperienze nell applicazione del metodo Multi Habitat Sampling APPA BZ

Dettagli

AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO FIRENZE SUD INCISA VALDARNO MONITORAGGIO AMBIENTALE

AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO FIRENZE SUD INCISA VALDARNO MONITORAGGIO AMBIENTALE AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO FIRENZE SUD INCISA VALDARNO MONITORAGGIO AMBIENTALE RAPPORTO TRIMESTRALE DI SINTESI OTTOBRE DICEMBRE 2013 Approvato Responsabile

Dettagli

Monitoraggio I.B.E. del torrente Soligo e del torrente Lierza in comune di Pieve di Soligo (TV) MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ BIOLOGICA METODO I.B.E.

Monitoraggio I.B.E. del torrente Soligo e del torrente Lierza in comune di Pieve di Soligo (TV) MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ BIOLOGICA METODO I.B.E. Provincia di Treviso Comune di Pieve di Soligo Monitoraggio I.B.E. del torrente Soligo e del torrente Lierza in comune di Pieve di Soligo (TV) MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ BIOLOGICA METODO I.B.E. CODICE

Dettagli

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Silvano Ravera Direttore Generale Arpa Piemonte Torino, 1 luglio 2009 Arpa Piemonte: facciamo

Dettagli

ACQUE SUPERFICIALI PROGETTO BALNEABILITA F. TREBBIA HIDROSOURCE 2005

ACQUE SUPERFICIALI PROGETTO BALNEABILITA F. TREBBIA HIDROSOURCE 2005 CODICE: 15_HS_B DATI BACINO Nome bacino: TREBBIA Nome corso d acqua: F. TREBBIA Sup. bacino (km 2 ): 1085 Lungh. corso d acqua (km): 119.98 Ordine corso d acqua: 2 DATI STAZIONE Provincia: PIACENZA Comune:

Dettagli

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena STRUTTURA COMPLESSA Dipartimento di Torino Sede di Torino Struttura Semplice Attività di produzione Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena MONITORAGGIO

Dettagli

ARPA Sezione di Rimini

ARPA Sezione di Rimini ARPA Sezione di Rimini Melo Rio Melo 211 B Ponte Via Venezia Riccione Bacino idrografico Corso d acqua Codice Tipo Localizzazione Pagina 76 Pagina 77 Livello di Inquinamento da Macrodescrittori Anche per

Dettagli

Comune di Castelnovo Monti

Comune di Castelnovo Monti Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di Monti Seconda postazione: S.S. 513 A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio

Dettagli

Campagna di monitoraggio della Qualità

Campagna di monitoraggio della Qualità Periodo di osservazione: dal 30/11/ al 16/02/2011 dell Aria: Gioia Tauro Il presente lavoro descrive i risultati dell'indagine sulla qualità dell'aria effettuata nel comune di Gioia Tauro nel periodo compreso

Dettagli

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena STRUTTURA COMPLESSA Dipartimento di Torino Sede di Torino Struttura Semplice Attività di produzione Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena MONITORAGGIO

Dettagli

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena STRUTTURA COMPLESSA Dipartimento di Torino Sede di Torino Struttura Semplice Attività di produzione Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena MONITORAGGIO

Dettagli

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali Workshop Stato di avanzamento dei lavori per la revisione delle zone vulnerabili Milano, 13 febbraio 2014 Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali ARPA LOMBARDIA

Dettagli

Acqua ACQUA. Unità di misura. Anno di riferimento

Acqua ACQUA. Unità di misura. Anno di riferimento Acqua ACQUA Lo stato ambientale dei corsi d acqua superficiali risulta fortemente condizionato dalle pressioni antropiche che risultano sempre più significative procedendo da aree montane, fino alla media

Dettagli

Il monitoraggio delle acque correnti dell Alto Adige secondo la direttiva Europea 2000/60

Il monitoraggio delle acque correnti dell Alto Adige secondo la direttiva Europea 2000/60 Abteilung 29 - Umweltagentur Amt 29.9 Biologisches Labor Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Ufficio 29.9 Laboratorio biologico Il monitoraggio delle acque correnti dell Alto Adige secondo la direttiva

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. Relazioni (settembre-dicembre 2015)

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. Relazioni (settembre-dicembre 2015) SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale RUMORE Risultati Monitoraggio Corso d Opera Relazioni 33-40 (settembre-dicembre 2015) Febbraio

Dettagli

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena STRUTTURA COMPLESSA Dipartimento di Torino Sede di Torino Struttura Semplice Attività di produzione Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena MONITORAGGIO

Dettagli

Comune di Reggio Emilia

Comune di Reggio Emilia Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria di Agenzia

Dettagli

Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano

Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano Piano di Tutela delle Acque 2016 8 aprile 2016 - Primo Forum di partecipazione pubblica Pietro Capodaglio, Fulvio Simonetto ARPA VdA Inquadramento

Dettagli

8 IL BACINO DEL FIUME CONCA

8 IL BACINO DEL FIUME CONCA 8 IL BACINO DEL FIUME CONCA Pagina 72 8.1 GENERALITÀ Il fiume Conca nasce in provincia di Pesaro-Urbino, dalle pendici del monte Carpegna a 1415 metri sul livello medio del mare, e sfocia nei pressi di

Dettagli

AREA EX FONDERIE, VIALE CIRO MENOTTI

AREA EX FONDERIE, VIALE CIRO MENOTTI COMUNE DI MODENA Settore Ambiente Unità Specialistica di Impatto Ambientale Telefax Settore: 059.206176 Telefono Centralino: 059.206111 VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO AREA EX FONDERIE, VIALE

Dettagli

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto

Dettagli

Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica Carpaneta ( Bigarello Mantova )

Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica Carpaneta ( Bigarello Mantova ) Dipartimento Sistemi agricoli Struttura Sviluppo dei centri agricoli Via Carpaneta, 7-46030 - Bigarello (MN) Tel. 0376.459.561; Fax. 0376.459.334; Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica

Dettagli

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA. - Laboratorio Mobile - Comune di Rubiera. Via Gramsci c/o Monumento Caduti

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA. - Laboratorio Mobile - Comune di Rubiera. Via Gramsci c/o Monumento Caduti Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di c/o Monumento Caduti A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio

Dettagli

Lo stato ecologico degli ambienti fluviali

Lo stato ecologico degli ambienti fluviali Abteilung 29 - Umweltagentur Amt 29.9 Biologisches Labor Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Ufficio 29.9 Laboratorio biologico Lo stato ecologico degli ambienti fluviali Macrozoobenthos Renate Alber

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 4 Trimestre 2014

Dettagli

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE IL RUOLO DEL MONITORAGGIO NELLA POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE Bari, novembre 2010 Regione Puglia Servizio Tutela delle Acque Dott.ssa M.A. Iannarelli LA TUTELA DELLE ACQUE ANALISI

Dettagli

5 IL BACINO DEL FIUME USO

5 IL BACINO DEL FIUME USO 5 IL BACINO DEL FIUME USO Pagina 39 5.1 GENERALITÀ Il bacino idrografico del fiume Uso è costituito da una superficie, stretta e lunga, di 141 km 2 compresa tra i bacini idrografici dei fiumi Savio, Rubicone

Dettagli

Acque destinate al consumo umano in distribuzione a nel Comune di Piombino Caratteristiche chimiche, microbiologiche e parametri in deroga

Acque destinate al consumo umano in distribuzione a nel Comune di Piombino Caratteristiche chimiche, microbiologiche e parametri in deroga Acque destinate al consumo umano in distribuzione a nel Comune di Piombino Caratteristiche chimiche, microbiologiche e parametri in deroga Fonti di approvvigionamento Gli acquedotti di Piombino sono alimentati

Dettagli

CALCOLO STAR_ICMi (multi habitat proporzionale) DM 260/2010

CALCOLO STAR_ICMi (multi habitat proporzionale) DM 260/2010 Comune di Limone Piemonte Provincia di Cuneo Regione Piemonte PROGETTO: Impianto idroelettrico SUL TORRENTE VERMENAGNA Committente: Ezio Odasso Via Regione Meani n.12 12015 Limone Piemonte CN ezio.odasso@pec.it

Dettagli

VALUTAZIONE PROGETTI DI RISANAMENTO ACUSTICO SULLA RETE FERROVIARIA NAZIONALE Ing. Renzo Tommasi

VALUTAZIONE PROGETTI DI RISANAMENTO ACUSTICO SULLA RETE FERROVIARIA NAZIONALE Ing. Renzo Tommasi VALUTAZIONE PROGETTI DI RISANAMENTO ACUSTICO SULLA RETE FERROVIARIA NAZIONALE Ing. Renzo Tommasi Italia Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) Responsabile Servizio

Dettagli

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee Seminario «Aggiornamenti sull applicazione della Direttiva Nitrati» Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee mercoledì 14 dicembre 2016 Settore Monitoraggi Ambientali CRQA (Centro Regionale

Dettagli

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo Wew32q4e2 Monitoraggio Diga del Pertusillo Campionamento relativo al mese MAGGIO 2011 L attività di monitoraggio dell A.R.P.A.B. della qualità delle acque dell invaso del Pertusillo, prosegue con i campionamenti

Dettagli

PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI:

PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI: PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI: GIOVIALI! GIOvani idee per la ValorIzzazione degli Ambienti fluviali è un progetto co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della

Dettagli

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Materiale: Retini Pipette Vaschette Microscopi Vetrini a orologio Stivali in gomma Località del campionamento: Comune di Molare, Torrente Orba nei pressi della

Dettagli

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO INQUINAMENTO ACUSTICO RUMORE DA TRAFFICO FERROVIARIO COMUNE DI VIGNOLA ANNO 2011

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO INQUINAMENTO ACUSTICO RUMORE DA TRAFFICO FERROVIARIO COMUNE DI VIGNOLA ANNO 2011 CAMPAGNA DI MONITORAGGIO INQUINAMENTO ACUSTICO RUMORE DA TRAFFICO FERROVIARIO COMUNE DI VIGNOLA ANNO 2011 1/10 PREMESSA Al fine di verificare i livelli di rumorosità provocati dal traffico ferroviario

Dettagli

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA 551 LUCCA Via A. Vallisneri, 6 - Tel. 553261 Fax 5553568 P.I. e C.F.: 468619481 cl. DP_LU.1.35.2/1 CAMPAGNA

Dettagli

Estate Monitoraggio Fiume Arno. Bollettino n 8. Settimana luglio

Estate Monitoraggio Fiume Arno. Bollettino n 8. Settimana luglio Estate 2016 Monitoraggio Fiume Arno Bollettino n 8 Settimana 25 31 luglio Introduzione Il monitoraggio in continuo del Fiume Arno operato da ARPAT a partire dal 2007 dispone oggi di serie consistenti e

Dettagli

PIANO DI CAMPIONAMENTO

PIANO DI CAMPIONAMENTO PIANO DI CAMPIONAMENTO Il piano di campionamento predisposto dall ufficio coniuga le esigenze di controllo della qualità delle acque con le esigenze di bilancio (disponibilità finanziaria dell Ente). ACQUE

Dettagli

AUTOSTRADA MILANO LAGHI (A8) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA QUINTA CORSIA DEL TRATTO AUTOSTRADALE COMPRESO TRA LE BARRIERE DI

AUTOSTRADA MILANO LAGHI (A8) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA QUINTA CORSIA DEL TRATTO AUTOSTRADALE COMPRESO TRA LE BARRIERE DI AUTOSTRADA MILANO LAGHI (A8) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA QUINTA CORSIA DEL TRATTO AUTOSTRADALE COMPRESO TRA LE BARRIERE DI MILANO NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE RAPPORTO TRIMESTRALE

Dettagli

AREA FUNZIONALE TECNICA AMBIENTE E NATURA

AREA FUNZIONALE TECNICA AMBIENTE E NATURA AREA FUNZIONALE TECNICA AMBIENTE E NATURA Istruttoria Regionale per la procedura di V.I.A. di competenza statale ai sensi dell art. 18 della L.R. 40/98 Infrastrutture strategiche L.443/01 (legge obiettivo)

Dettagli

DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447

DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447 DPIA redatta secondo DGR n. 673/2004 Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 Legge 26 ottobre 1995, n. 447 PROCEDURA SEMPLIFICATA (ai sensi dell art. 4 LR n.15/2001) INTEGRAZIONE 0.1!!" # $ $ Comune di Ferrara

Dettagli

SAT LAVORI. S. c. a r. l. - C A P I T A L E S O C I A L E E u r o S E D E I N R O M A V I A L E F R A N C O A N G E L I, 5

SAT LAVORI. S. c. a r. l. - C A P I T A L E S O C I A L E E u r o S E D E I N R O M A V I A L E F R A N C O A N G E L I, 5 RELAZIONE DI SINTESI MONITORAGGIO AMBIENTALE Premessa In relazione all esecuzione dei lavori riguardanti il Lotto 6A, tratto Tarquinia Civitavecchia, del completamento autostradale dell A12 da Rosignano

Dettagli

Comune di Castelnovo Sotto

Comune di Castelnovo Sotto Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Dettagli

Fiume ADDA. Cornate d Adda. Dati biologici. Dati generali. Caratteristiche ambientali. Stato biologico. Tendenza

Fiume ADDA. Cornate d Adda. Dati biologici. Dati generali. Caratteristiche ambientali. Stato biologico. Tendenza Fiume ADDA Cornate d Adda Periodo di campionamento: - Numero campionamenti: Numero dati : POADCN Cornate d Adda Frazione Porto d Adda m km Caratteristiche ambientali Il territorio circostante è coperto

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

Report mensile: MARZO 2013

Report mensile: MARZO 2013 Report mensile: MARZO 213 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA MARZO LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 26 27 28 29 3 31

Dettagli

INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA

INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA RIEPILOGO MENSILE Dati acustici rilevati dalle centraline fonometriche ubicate presso l area del cantiere Nuova Stazione A.V. di Bologna Centrale Lotto 11 Mese

Dettagli

Creazione di una rete di monitoraggio e controllo degli aspetti idrogeologici relativi alle cave della provincia di Parma

Creazione di una rete di monitoraggio e controllo degli aspetti idrogeologici relativi alle cave della provincia di Parma Creazione di una rete di monitoraggio e controllo degli aspetti idrogeologici relativi alle cave della provincia di Parma Barbara Dellantonio ARPA Sezione di Parma Servizio Sistemi Ambientali Ecosistema

Dettagli

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

La situazione del Lambro. Luca Bonomo

La situazione del Lambro. Luca Bonomo La situazione del Lambro Luca Bonomo Inquadramento Geografico Alps F. Ticino Milano F. Adda Mare Adriatico F. Po Lambro-Seveso Seveso-Olona La Lombardia è la più popolosa regione d Italia: 9 milioni di

Dettagli

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA CONFIGURAZIONE DELLA RETE Il sistema di controllo della qualità dell aria in Valle d Aosta è finalizzato al monitoraggio della qualità dell aria dell intero

Dettagli

ACQUE SUPERFICIALI PROGETTO BALNEABILITA F. TREBBIA HIDROSOURCE 2005

ACQUE SUPERFICIALI PROGETTO BALNEABILITA F. TREBBIA HIDROSOURCE 2005 CODICE: 01_BALN DATI BACINO Nome bacino: TREBBIA Nome corso d acqua: F. TREBBIA Sup. bacino (km 2 ): 1085 Lungh. corso d acqua (km): 119.98 Ordine corso d acqua: 2 DATI STAZIONE Provincia: PIACENZA Comune:

Dettagli

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire dalle

Dettagli

INDAGINE CHIMICO- FISICA

INDAGINE CHIMICO- FISICA Fiume: Biedano Stazione: Casalone Corpo idrico ricettore: Marta Comune interessato : Vetralla Codice: MA 06 La sesta stazione (F. Biedano) si trova in località Casalone (42 21 04 N, 11 56 33 E), in una

Dettagli

INDAGINE SUI FLUSSI DI TRAFFICO

INDAGINE SUI FLUSSI DI TRAFFICO INDAGINE SUI FLUSSI DI TRAFFICO Campagna di monitoraggio presso il Comune di Cazzago San Martino Dal 19/6/212 al 21/6/212 Redatta Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario

Dettagli

INTERREG III A GRECIA_ITALIA

INTERREG III A GRECIA_ITALIA INTERREG III A GRECIA_ITALIA PROGETTO GoW REALIZZAZIONE DI STRUMENTI DI GOVERNANCE DELLA RISORSA IDRICA E DI TUTELA DELL ECOSISTEMA MARINO COSTIERO DOTT.SSA CHIM. Anna Maria D Agnano MONITORAGGIO QUALI-QUANTITATIVO

Dettagli

COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE

COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DELL AREA INTERESSATA DALLA PROSSIMA EDIFICAZIONE DEL PEEP N 42 - Villanova CAPO SETTORE ING. SILVANO

Dettagli

Monitoraggio, controllo e valutazioni ambientali sulle risorse idriche dei bacini idrografici di Salto e Turano

Monitoraggio, controllo e valutazioni ambientali sulle risorse idriche dei bacini idrografici di Salto e Turano Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia Lega Navale Italiana Delegazione del Turano I LAGHI COME RISORSA PER LO SVILUPPO DELLE VALLI DEL SALTO E DEL TURANO Condividiamo le conoscenze per elaborare

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

Report campagne di misura CEM per il sito: via Canale Molini, 1 cortile - Comune: Solarolo - Periodo: 2003;

Report campagne di misura CEM per il sito: via Canale Molini, 1 cortile - Comune: Solarolo - Periodo: 2003; Report campagne di misura CEM per il sito: via Canale Molini, 1 cortile - Comune: Solarolo - Periodo: 2003; 2005-2008 1. PARAMETRI IDENTIFICATIVI DELLA CAMPAGNA DI MISURA - Luogo dei rilievi: Abitazione

Dettagli

Report Monitoraggio Traffico

Report Monitoraggio Traffico 2012 Campagna di Monitoraggio presso il Comune di Calcio nel periodo da 03/07/2012 al 05/07/2012 Redatta Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario Premessa... 3 Obiettivo

Dettagli

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE: COME INTERPRETARE I DATI

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE: COME INTERPRETARE I DATI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE: COME INTERPRETARE I DATI All interno del progetto denominato I Sentieri dell Acqua una delle attività effettuate è stata il monitoraggio della qualità acquatica

Dettagli

Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, Modena - Tel Fax

Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, Modena - Tel Fax Sezione Provinciale di Modena Viale Fontanelli, 23 41121 Modena - Tel. 059 433611 - Fax 059 433658 e-mail: urpmo@arpa.emr.it pec: aoomo@cert.arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, 23

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne

Dettagli

Il monitoraggio e il controllo delle acque nel bacino del fiume Olona

Il monitoraggio e il controllo delle acque nel bacino del fiume Olona Contratto di fiume Olona-Bozzente-Lura Comitato di Coordinamento lunedì 17 ottobre 2016 Il monitoraggio e il controllo delle acque nel bacino del fiume Olona Fagnano Olona, febbraio 2010 Settore Monitoraggi

Dettagli

Comune di San Martino in Rio

Comune di San Martino in Rio Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Dettagli

1 PREMESSA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CAVA AREA I17 POLO ESTRATTIVO 5 PIANO DI MONITORAGGIO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI

1 PREMESSA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CAVA AREA I17 POLO ESTRATTIVO 5 PIANO DI MONITORAGGIO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI 1 PREMESSA Su incarico della ditta TURCHI CESARE S.r.l., proponente ed esercente l attività estrattiva nella cava di proprietà LA MODENESE S.C.a r.l. denominata AREA I17, sita nel territorio comunale di

Dettagli

Nel territorio comunale sono presenti i seguenti corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche:

Nel territorio comunale sono presenti i seguenti corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche: Nel territorio comunale sono presenti i seguenti corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche: 1. Corsi d acqua appartenenti all Elenco Principale delle Acque Pubbliche D.Luog. 23.5.1918:

Dettagli

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino Estate 2012 Monitoraggio tramite centraline sul fiume Arno Settimana 13-19 agosto 2012 11 bollettino INDICE SOGLIE di attenzione e di allarme per ossigeno e temperatura...2 Stazione di BUONRIPOSO...3 Stazione

Dettagli

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI Cap. 4 INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI 4.1 Quadro normativo vigente Il D.Lgs. n. 351/99 (recepimento della direttiva 96/62/CE) in materia di valutazione e gestione della qualità dell

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE PER OPERE INFRASTRUTTURALI IN AMBITO URBANO: PROGETTAZIONE E PROSPETTIVE

MONITORAGGIO AMBIENTALE PER OPERE INFRASTRUTTURALI IN AMBITO URBANO: PROGETTAZIONE E PROSPETTIVE MONITORAGGIO AMBIENTALE PER OPERE INFRASTRUTTURALI IN AMBITO URBANO: PROGETTAZIONE E PROSPETTIVE Expoferroviaria 2014 Convegno «FERROVIA E AMBIENTE» Marco Acquati M. Giovanna Limongelli 1- SOMMARIO Progettazione

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE VARIANTE S.P. 65 DELLA FUTA A RASTIGNANO E VIABILITA COMPLEMENTARE RELAZIONE TERZO MESE DI MONITORAGGIO - LUGLIO 2016

MONITORAGGIO AMBIENTALE VARIANTE S.P. 65 DELLA FUTA A RASTIGNANO E VIABILITA COMPLEMENTARE RELAZIONE TERZO MESE DI MONITORAGGIO - LUGLIO 2016 Comuni di Bologna, Pianoro, San Lazzaro di Savena (BO) MONITORAGGIO AMBIENTALE VARIANTE S.P. 65 DELLA FUTA A RASTIGNANO E VIABILITA COMPLEMENTARE RELAZIONE TERZO MESE DI MONITORAGGIO - LUGLIO 2016 Agosto

Dettagli

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo

Dettagli

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del

Dettagli

QUALITA ACQUE SOTTERRANEE

QUALITA ACQUE SOTTERRANEE APAT Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici QUALITA ACQUE SOTTERRANEE Lo stato di qualità ambientale dei corpi idrici sotterranei è definito sulla base dello stato quantitativo

Dettagli

AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO BARBERINO DI MUGELLO - FIRENZE NORD MONITORAGGIO AMBIENTALE

AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO BARBERINO DI MUGELLO - FIRENZE NORD MONITORAGGIO AMBIENTALE AUTOSTRADA MILANO NAPOLI (A1) INTERVENTO DI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA TRATTO BARBERINO DI MUGELLO - FIRENZE NORD MONITORAGGIO AMBIENTALE RAPPORTO TRIMESTRALE DI SINTESI LUGLIO SETTEMBRE 2010 Approvato

Dettagli

Bollettino Monitoraggio Ambientale VAL POLA

Bollettino Monitoraggio Ambientale VAL POLA Bollettino Monitoraggio Ambientale VAL POLA SOMMARIO Premessa 3 La componente acqua e l ecosistema acquatico 4 Relazione sulla Qualità dell Aria 33 La componente meteo-climatica 37 Relazione di caratterizzazione

Dettagli

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena

Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena STRUTTURA COMPLESSA Dipartimento di Torino Sede di Torino Struttura Semplice Attività di produzione Progetto: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione Cunicolo esplorativo La Maddalena MONITORAGGIO

Dettagli

2. USO DELLE RISORSE 2.3 TRASPORTO STRADALE. Tiziano Pastore, Ettore Valentini. Foto: Vittorio Triggiani

2. USO DELLE RISORSE 2.3 TRASPORTO STRADALE. Tiziano Pastore, Ettore Valentini. Foto: Vittorio Triggiani 2. USO DELLE RISORSE 2.3 TRASPORTO STRADALE Tiziano Pastore, Ettore Valentini Foto: Vittorio Triggiani 1 Introduzione Il settore dei trasporti legato al tema della mobilità sostenibile è tra gli argomenti

Dettagli

5.4. La matrice di correlazione

5.4. La matrice di correlazione 6 CO 4 (mg/m 3 ) 2 domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato Giorni della settimana P. Bissuola Outliers Extremes P. Matter Outliers Extremes Le distribuzioni degli inquinanti non mostrano

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2014 - I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I fiumi La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I corsi d acqua rappresentano la fase terrestre del ciclo dell acqua I corsi d acqua sono masse d acqua che fluiscono

Dettagli

committente data n. pagine commessa cod. doc VIDONI SPA GIUGNO 2014 C

committente data n. pagine commessa cod. doc VIDONI SPA GIUGNO 2014 C ADEGUAMENTO DELLA S.S. 534 COME RACCORDO AUTOSTRADALE CAT.B MEGALOTTO 4 Collegamento tra l Autostrada A3 (Svincolo di Firmo) e la S.S. 106 Jonica (Svincolo di Sibari) ANAS SpA Direzione Centrale Progettazione

Dettagli

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale

Dettagli

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Report ARPAT Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Agosto 2014 Dipartimento provinciale ARPAT di Grosseto 1 Introduzione

Dettagli

Di seguito l'aggiornamento dei capitoli 6.3, 6.3.1, 6.3.3, 7.2, 8.2, 10 del PMeC agli atti approvato con D.D. n. 3028/2011 e s.m.i.

Di seguito l'aggiornamento dei capitoli 6.3, 6.3.1, 6.3.3, 7.2, 8.2, 10 del PMeC agli atti approvato con D.D. n. 3028/2011 e s.m.i. Allegato al protocollo ARPAT n 0060658 del 04/09/2015 ALLEGATO B Di seguito l'aggiornamento dei capitoli 6.3, 6.3.1, 6.3.3, 7.2, 8.2, 10 del PMeC agli atti approvato con D.D. n. 3028/2011 e s.m.i. Capitolo

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO ESTERNO

PIANO DI MONITORAGGIO ESTERNO PIANO DI MONITORAGGIO ESTERNO REV. 01 Emiss in atmosfera-lab esterno emissione E1-Camino vasca 1 Pretrattamento Metodo di Campionamento Taratura Tecniche Analitiche Taratura Strumentazioni per Tecniche

Dettagli

Laboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA

Laboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì Tel. 543/4514111 Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Amministrazione

Dettagli

I RISULTATI WQI 1) BOD

I RISULTATI WQI 1) BOD WQI I RISULTATI I parametri raccolti permettono di calcolare il Il WQI; questo è un indice combinato in un singolo numero che rappresenta il livello di qualità dell acqua, eliminando le valutazioni soggettive

Dettagli

INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA

INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA INFO POINT NUOVA STAZIONE A.V. DI BOLOGNA RIEPILOGO MENSILE Dati delle polveri (PM10-PTS) rilevati dalla centralina atmosferica ubicata presso l area del cantiere Nuova Stazione A.V. di Bologna Centrale

Dettagli

MONITORAGGIO CHIMICO-BIOLOGICO DEL TORRENTE GRANA A PRADLEVES

MONITORAGGIO CHIMICO-BIOLOGICO DEL TORRENTE GRANA A PRADLEVES MAGGIO 2014 MONITORAGGIO CHIMICO-BIOLOGICO DEL TORRENTE GRANA A PRADLEVES Dott. Massimo Pascale N. iscrizione Albo dei Biologi 045787 1 1 MACROINVERTEBRATI BENTONICI ED ITTIOFAUNA Pag. 3 2 PARAMETRI CHIMICI

Dettagli