Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. L abitudine al fumo nella AULSS 13 I dati del sistema di sorveglianza PASSI

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1 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia L abitudine al fumo nella AULSS 13 I dati del sistema di sorveglianza PASSI

2 Rapporto a cura di: Antonella Dal Pra, Federica Boin, Damiano Dalla Costa, Flavio Valentini (Dipartimento di Prevenzione AULSS 13) Intervistatori: Angela Boscolo, Claudia Carraro, Antonella Dal Pra, Marina Romanato, Monica Terrin, Giorgia Zuin (Dipartimento di Prevenzione AULSS 13) Campionamento a cura di: Alessandro Calzavara (Dipartimento Risorse Informatiche e Tecnologiche) Un ringraziamento particolare: a tutte le persone intervistate per la cortesia e la disponibilità dimostrate ai Medici di medicina Generale dell Azienda ULSS n. 13 al personale delle Anagrafi comunali per approfondimenti sulla sorveglianza PASSI: sito nazionale sito regionale Agosto

3 L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare ed è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte prematura. A seconda del metodo usato, si stima che, in Italia, siano attribuibili all abitudine al fumo, fra i 70 e gli 80 mila decessi all anno con oltre un milione di anni di vita potenziale persi. Negli ultimi 40 anni la percentuale di fumatori negli uomini si è progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le donne, fino a raggiungere in alcune Regioni valori paragonabili nei due sessi. È inoltre in aumento la percentuale di giovani che fumano. Abitudine al fumo di sigaretta AULSS 13 - PASSI (n=1.100) % (IC95%) Non fumatori 1 55,9 (53,0-58,7) Fumatori 2 21,9 (19,6-24,4) in astensione 3 0,57 (0,26-1,26) occasionali 4 0,55 (0,25-1,23) quotidiani 5 20,8 (17,7-24,4) Ex fumatori 6 22,2 (19,9-24,7) Numero medio di sigarette fumate 10,1 (9,2-10,9) 1 Non fumatore = soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e che attualmente non fuma. 2 Fumatore = persona che ha fumato 100 o più sigarette nella sua vita e che fuma tuttora (o che ha smesso di fumare da meno di sei mesi). 3 Fumatore in astensione = fumatore che ha smesso di fumare da meno di sei mesi. 4 Fumatore occasionale = fumatore che non fuma tutti i giorni. 5 Fumatore quotidiano = fumatore che fuma almeno una sigaretta ogni giorno (fumatore medio + forte fumatore). 6 Ex fumatore = persona che attualmente non fuma e che ha smesso da almeno 6 mesi. Nel periodo nella AULSS 13, tra gli adulti di anni, più della metà degli intervistati è non fumatore, il 22,2% è classificabile come ex fumatore e il 21,9% è fumatore. Nell intera popolazione, coloro che hanno dichiarato di fumare tutti i giorni sono il 20,8% e gli occasionali lo 0,55%. 3

4 Rispetto al dato Regionale, nella AULSS 13 vi è una minore prevalenza di fumatori (21,9% vs 23,1%) nel periodo considerato. Questo dato viene altresì evidenziato confrontando il trend annuale di fumatori che, nel 2015, mostrano una ulteriore tendenza alla diminuzione sia rispetto al dato regionale che nazionale dove invece si accenna ad una inversione di tendenza (grafico). 40% Trend annuale dei fumatori : confronto ASL 13, Veneto, Italia PASSI % 20% 10% 0% ASL 13 Veneto Italia Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta nell Asl 13? Nella AULSS 13, la percentuale di fumatori nel periodo è del 21,9%. Abitudine al fumo di sigaretta per sesso ASL 13 - PASSI (n=1.100) Solo lo 0,57% degli intervistati ha dichiarato di aver sospeso di fumare da meno di sei mesi (fumatori in astensione, considerati non ancora ex fumatori in base alla definizione OMS). I fumatori occasionali, cioè quelli che non fumano tutti i giorni, sono meno dell 1% (0,55). L abitudine al fumo è più alta negli uomini che nelle donne (28% versus 16%); tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono nettamente le donne (67% versus 45%). *Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma **Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma, da oltre 6 mesi ***Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno, oppure soggetto che attualmente non fuma, ma ha smesso da meno di 6 mesi 4

5 Quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? L abitudine al fumo risulta più alta tra 18 e 24 anni, mentre nelle classi di età più mature la prevalenza diminuisce fino a quasi dimezzarsi tra i 50 e 69 anni. Persiste ancora una forte differenza tra uomini (circa uno su tre), e donne (una su cinque); se confrontiamo i dati con il precedente periodo si registra una sostanziale stabilità di fumatori uomini e una lieve flessione di donne fumatrici (dal 17,9% al 16,2%). La prevalenza di fumatori è più elevata tra le persone con livello di istruzione intermedio, rispetto a quelle senza alcun titolo o con la licenza elementare e aumenta all aumentare delle difficoltà economiche. Non si evidenziano differenze significative per cittadinanza, anche se gli stranieri sembrano più propensi al fumo di sigaretta rispetto ai cittadini italiani. Fumatori Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche ASL I fumatori abituali nell ASL 13 hanno dichiarato di fumare in media 10 sigarette al giorno. Tra questi, il 16,4% - pari al 3,5% del campione - ne fuma più di 20 (forti fumatori). Fumatori Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Nel Pool di ASL PASSI il 27 % è fumatore, il 18 % è ex fumatore e il 55 % è non fumatore. 5

6 Fumatori Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Uno sguardo all intero pool di ASL, ci permette di osservare differenze statisticamente significative nel confronto di prevalenze di fumatori tra le Regioni. Il range varia dal 21,8% della Basilicata al 30,3% dell Umbria. Il Veneto si colloca al subito dopo la Basilicata con una prevalenza pari al 23,2%. Analisi di trend nazionale Osservando il fenomeno per mese, nel periodo a livello di pool di Asl omogeneo, si osserva una riduzione significativa della prevalenza di fumatori nelle diverse aree: Nord, Centro, Sud ed isole. Nel Nord si passa dal 28% al 24,5%; nel Centro dal 31,7 al 27,5 e nel Sud e Isole si passa dal 30,8% al 27,3%. Nello stesso periodo, nella AULSS 13 si è passati dal 28,1% al 19,7% 6

7 A quante persone sono state fatte domande in merito alla loro abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario? Attenzione degli operatori sanitari AULSS 13 - PASSI (n=944) Domanda del medico/operatore sull abitudine al fumo 1 (% di intervistati a cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo) % (IC95%) 47,8 (44,7-50,9) Il 47,8% degli intervistati ha dichiarato che un operatore sanitario si è informato sul comportamento in relazione all abitudine al fumo. Persone a cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo ASL 13 - PASSI (n=944)* In particolare, è stato chiesto a: - il 66% dei fumatori - il 49% degli ex fumatori - il 40% dei non fumatori. *Intervistati che hanno riferito di essere stati da un medico o da un operatore sanitario nell ultimo anno Persone a cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo Prevalenze per AULSS di residenza Regione Veneto Tra le ASL regionali, la 13 si posiziona ad un livello medio alto, superiore alla media regionale; si ritiene, tuttavia che l attenzione al problema da parte degli operatori sanitari sia ancora migliorabile. Sorveglianza Passi 7

8 Persone a cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale nel periodo è ancora troppo bassa la percentuale di soggetti ai quali viene posta la domanda sull abitudine al fumo: la percentuale è pari al 38,9%, senza un evidente gradiente geografico Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni. Il range varia dal 17,9% della Basilicata al 51,4% della Sardegna. Il Veneto si situa al quinto posto dopo Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento e Lazio. 8

9 A quanti fumatori è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare? Perché? Attenzione degli operatori sanitari AULSS 13 - PASSI (n=199) Consiglio del medico/operatore di smettere di fumare, ai fumatori attuali 1 (% attuali fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare) % (IC95%) 49,8 (42,9-56,6) Consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari e motivazione ASL 13 - Passi (n=199)* Tra i fumatori, il 49,8% ha riferito di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario, valore inferiore alla media regionale e nazionale rispettivamente pari a 51,8% e a 52,2%. Il consiglio è stato dato sia a scopo preventivo che per motivi di salute al 20% del campione. * Fumatori che sono stati da un medico o da un operatore sanitario nell ultimo anno Fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare nel periodo è risultata pari al 52,2%. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni. Il range varia dal 35,2% della P.A. di Bolzano al 64,5% della Sardegna. 9

10 Smettere di fumare: quanti hanno tentato, esito e modalità del tentativo Nella AULSS 13, nel periodo , il numero delle persone che ha tentato di smettere di fumare è stato importante tanto da rappresentare quasi il 45% di coloro che fumavano nei dodici mesi precedenti l intervista. % dell esito del tentativo di smettere di fumare tra chi ha tentato negli ultimi 12 mesi ASL 13 - Passi (n=109) Tra tutti coloro che hanno tentato di smettere: - quasi il 90% ha fallito (fumava al momento dell intervista); - il 5,7% stava ancora tentando di smettere (non fumava al momento dell intervista ma aveva smesso da meno di 6 mesi); - il 4,5% è riuscito a smettere (non fumava al momento dell intervista e aveva smesso da oltre 6 mesi e meno di un anno). Nel Pool di ASL PASSI il 36,9% ha tentato di smettere di fumare e tra questi l 81,8% ha fallito, il 9,7% stava ancora tentando al momento dell intervista e l 8,5% è riuscito nel tentativo. Come si vede i dati locali non sono migliori di quelli nazionali se non per la percentuale di soggetti che hanno tentato di smettere di fumare. Analisi di trend sul pool di ASL Osservando il fenomeno per mese nel periodo , a livello di pool di Asl omogeneo, si nota un decremento significativo del tentativo di smettere di fumare. A livello nazionale, si passa in media dal 43% al 35,7%. Stratificando per macroarea, si conferma il decremento è più marcato per Sud e isole per il quale il valore medio decresce dal 44,6% al 32,2%. Anche a livello locale si evidenzia una progressiva diminuzione del tentativo passando dal 55% nel 2008 al 39% nel 2015 Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell ultimo anno, indipendentemente dall esito del tentativo, il 94,3% l ha fatto da solo, il 2% è ricorso all uso di farmaci e il 2,8% ha partecipato a incontri o corsi organizzati dalle ASL (l 1% circa ha dichiarato di non ricordare). Nel Pool di ASL PASSI , il 94% degli intervistati che hanno tentato di smettere di fumare l ha fatto da solo, il 3% ha fatto uso di farmaci e meno dell 1% ha partecipato a incontri o corsi organizzati dalle ASL. 10

11 Fumo passivo Fumo passivo AULSS 13 - PASSI (n=1.017) Divieto di fumare rispettato: sempre e/o quasi sempre % (IC95%) nei locali pubblici (uffici, ospedali, stazioni, bar, ristoranti, centri commerciali ) 92,6 (90,8-94,0) sul luogo di lavoro 93,1 (90,9-94,8) Divieto assoluto di fumare nella propria abitazione 92,3 (90,5-93,7) Divieto assoluto di fumare nella propria abitazione con minori in famiglia 97,6 (95,2-98,7) Percezione del rispetto del divieto di fumo nei locali pubblici Nel periodo quasi il 93% delle persone intervistate ha dichiarato che il divieto di fumare, nei locali pubblici, è rispettato: sempre nel 75% circa quasi sempre nel 18% circa. L 8% circa degli intervistati ha invece dichiarato che il divieto non è mai rispettato nel 2% circa o lo è raramente nel 6% circa dei casi. Percezione del rispetto del divieto di fumo nei locali pubblici ASL 13 Passi * (n=1.017) }93%~ }8%~ Percezione del rispetto del divieto di fumo nei locali pubblici Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL * intervistati che sono stati in locali pubblici negli ultimi 30 giorni Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, nel il divieto di fumare nei locali pubblici è rispettato sempre e/o quasi sempre nel 90,4% dei casi. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni, con un gradiente Nord-Sud. Il range varia dal 78,4% delle Asl della Calabria al 97,2% del Valle d Aosta. Il Veneto si posiziona al 6 posto con il 95,4%. 11

12 Serie storica - Percezione del rispetto del divieto di fumo nei locali pubblici per area geografica Pool di ASL Osservando il fenomeno per mese nel periodo , a livello di pool di Asl omogeneo, si osserva un aumento significativo del rispetto del divieto di fumo sia per il dato nazionale che per tutte e tre le macroaree: il valore medio nazionale passa dall 87% al 91%; per il Nord dal 93% a un 95%; per il Centro 87% al 90%, per il Sud e Isole dal 78% all 86%. Rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro Tra i lavoratori* intervistati nel , il 93% ha dichiarato che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato: sempre (83%) o quasi sempre (10%). Il 7% circa ha dichiarato che il divieto non è mai rispettato (3%) o lo è a volte (4%). Percezione del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di lavoro ASL 13 Passi (n= 671)* }93% }7% * lavoratori che operano in ambienti chiusi (escluso chi lavora solo) 12

13 Percezione del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di lavoro per area geografica Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il rispetto del divieto di fumare nei luoghi di lavoro risulta rispettato sempre e/o quasi sempre nel 93,2% dei casi. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni, con un gradiente Nord-Sud. Il range varia dal 76,3% del Molise al 97% della P.A. di Bolzano. Il Veneto si colloca al 4 posto con il 94,9%. Serie storica Percezione del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di lavoro per area geografica Pool di ASL Osservando il fenomeno per mese nel periodo , a livello di pool di Asl omogeneo, si osserva un aumento significativo della prevalenza per il dato nazionale e in tutte e tre le macroaree: il valore medio del pool nazionale passa da 87,0% a 92,7%; per il Nord da 90,1% a un 93,9%; per il Centro 84,1% a 92,2%, per il Sud 83,6% a un 91,0%. 13

14 L abitudine al fumo in ambito domestico Rispetto all abitudine al fumo nella propria abitazione, nella AULSS 13, nel periodo : Percezione del rispetto del divieto di fumo In ambiente domestico AULSS 13 - Passi (n=1.100) - il 92,3% degli intervistati ha dichiarato che non si fuma in casa; - il 6,3% che si fuma in alcuni luoghi: - l 1,5% che si fuma ovunque. In caso di convivenza con minori di 15 anni, il divieto assoluto di fumo in casa, riferito dagli intervistati, sale al 97,5%. Divieto di fumo in casa per regione di residenza Pool di ASL Nel Pool di ASL PASSI , il 79,6% degli intervistati ha riferito che è assolutamente vietato fumare nella propria abitazione. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni. Il range varia dal 71,2% dell Umbria, al 90,9% del Veneto, con una curiosa prevalenza per le regioni che si affacciano sul Tirreno, ad eccezione della Sardegna. In presenza di minori di 15 anni, l 86,6% degli intervistati ha riferito il divieto di fumo nella propria abitazione (95,6% per il Veneto). Serie storica - Divieto di fumo In casa per area geografica Pool di ASL Osservando il fenomeno per mese nel periodo , a livello di pool di Asl omogeneo, si osserva un aumento significativo della prevalenza del divieto di fumo per il pool di Asl e per tutte e tre le macroaree. Infatti il valore medio nazionale passa dal 71,2% all 80,5%; per il Nord dal 76,2% all 83,6%; per il Centro dal 66,1% al 77,4%; per il Sud e Isole dal 67,9% al 78,9%. In Veneto, nello stesso periodo, si passa dall 85,2% al 91,9%. 14

15 Conclusioni Nella AULSS 13, nel periodo , si stima che circa una persona su cinque sia classificabile come fumatore a differenza del livello nazionale dove il rapporto è 1 a 4; in particolare le prevalenze più alte si riscontrano negli uomini, giovani e adulti, nella fasce comprese tra 18 e 49 anni. L iniziazione al fumo trova terreno fertile già nella fascia adolescenziale per poi continuare nelle fasce adulte oggetto del sistema di sorveglianza PASSI (vedere grafici HBSC sotto). Meno di un fumatore su quattro ha riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere, evidenziando uno scarso livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari, livello che necessita di essere migliorato. La maggior parte degli ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; un numero veramente esiguo ha smesso di fumare grazie all ausilio di farmaci, gruppi di aiuto ed interventi da parte di operatori sanitari. Questa situazione sottolinea la necessità di un ulteriore consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti, offrendo informazioni utili e coordinate sulle diverse opportunità per smettere di fumare. Attualmente gli operatori sanitari impegnati nei percorsi per smettere di fumare stanno gestendo solo il 5,7% delle persone intervistate e che tentano di smettere di fumare. Nella Azienda ULSS 13, oltre agli Ambulatori del Dipartimento di Prevenzione nei quali il contatto con l utenza rappresenta l occasione per proporre uno stile di vita senza il fumo, vi sono tre Strutture che possono offrire un aiuto agli utenti: la Pneumologia di Dolo, il Servizio per le Dipendenze (Serd) e la Medicina dello Sport a Noale. Tali strutture specializzate sono coinvolte in percorsi di disassuefazione dal fumo ma, dai dati in nostro possesso, non sembrano particolarmente appetibili agli utenti sani intervistati. A nostro avviso è necessario rinforzare la rete degli operatori sanitari della ULSS (MMG, ambulatori, servizi) per individuare modalità che possano attirare e indirizzare l utenza che intende smettere di fumare. Va peraltro evidenziato che la prevalenza di fumatori nella AULSS 13 è inferiore sia a quella regionale che nazionale e che pertanto siamo probabilmente di fronte ad una parte di popolazione particolarmente difficile da convincere sulla necessità di modificare abitudini sia per la propria salute che per quella altrui. Ottenere risultati con le risorse disponibili diventa particolarmente difficile. Anche il SEPS (Settore Educazione e Promozione della Salute) è interessato in questa battaglia tramite il mantenimento delle attività di formazione e sensibilizzazione degli adolescenti considerato che i dati sotto riportati non sono certo confortanti. Pur essendo in diminuzione la prevalenza di adolescenti che si avvicina al fumo e che ne fa un uso quotidiano, le percentuali si presentano ancora troppo elevate. L esposizione al fumo passivo in abitazioni, nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro, rimane un aspetto che, per non perdere il vantaggio faticosamente ottenuto, va monitorato nel tempo per raggiungere l obiettivo del 100%, con particolare riguardo alla presenza di minori o donne in gravidanza 15

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