COINONIA. Praenotanda. Comunità Pastorale di Caronno Pertusella con Bariola

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1 Comunità Pastorale di Caronno Pertusella con Bariola COINONIA Numero 7 gennaio - marzo 2008 Praenotanda Carissimi parrocchiani, vi scrivo a pochi giorni dall inizio del nuovo anno. Considerando il tempo che ci è dato da riempire, arricchiamolo prima ancora che dal fare, dal meditare. Maria e i pastori nella scena natalizia sono maestri nel conservare memoria e nel riflettere su ciò che capitava loro di vivere. Cogito ergo sum ripeteva Cartesio, invitandoci a esistere, godendo della razionalità di cui siamo dotati. E l altro filosofo francese Biagio Pascal costatando la nostra fragilità umana abbinata a un grande segreto impulso di spiritualità e di nobiltà, definiva l uomo come una fragile canna, e aggiungeva canna sì, ma pensante!. Purtroppo, invece, il nostro vivere si riduce spesso a meccanicità o a banalità. Ad esempio all inizio dell anno si è soliti fare auguri di salute e di prosperità meramente materiale, di benessere fisico. Basta la salute si dice quando essa c è, c è tutto! Badiamo che la salute non è davvero tutto. C è qualcosa altro di più importante. Alla salute fisica va preferita la salute intellettuale, ossia avere idee, voglia di confronto e di conoscere. Fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza, ci potrebbe ripetere, citando Dante, Benigni che così bene ai nostri tempi lo commenta. Alla salute fisica e intellettuale si aggiunga anche la salute morale ossia sapere a che cosa tendiamo, per quali valori lavoriamo, ci affatichiamo e ci diamo una posterità. Allora come vivere bene il 2008? 1) Cerchiamo il tempo per amare e per essere amati; acquisteremo il senso di una pienezza e di una soddisfatta realizzazione umana. Coltiviamo l amore con tenerezza, stando più tempo possibile col coniuge, che si è scelto un giorno, coi figli, con gli amici. Non bastano il lavoro, gli interessi, i vestiti, l apparire scick... il cuore rimarrebbe sempre inquieto, se dovessimo dimorare tra le cose superficiali. L amore, dopo la stagione dell innamoramento, non sempre è un sentimento spontaneo. Talora bisogna superare l istintività e andar contro meschine opportunità. Amare è superare se stessi. Diventate lo sponsor degli altri. Io sento nella parola sponsor qualcosa che assomiglia a sposo. Lo sponsor paga o appaga gli altri; perciò soprattutto chi è sposo (o sposa) deve sapersi dare con sacrificio al proprio coniuge, pagando di persona. 2) Dedichiamo più tempo a leggere e a studiare. Sapere è potere! Non appiattiamoci come tele-video dipendenti! Lasciamo spento il televisore talora! E apriamo un libro, un giornale ragionandoci sopra. Abbiamo bisogno di gente colta, non accademica, non cerimoniosa soltanto o peggio, semplicemente informata. 3) E troviamo un po di tempo per pregare. Archimede aveva sostenuto: Datemi un punto d appoggio e vi solleverò il mondo. E commentava S. Teresa di Lisieux: Datemi la preghiera e vi solleverò l umanità. Sì, con la preghiera tante difficoltà si superano e anche se le prove rimangono subentra una qualche serenità nell affrontarle. La preghiera cambia l uomo; ci rende più altruisti; ci slaccia dall egocentrismo; ci solleva in più spirabile aria. Una statistica americana, ha messo in evidenza che, chi frequenta più spesso la chiesa campa di più e campa più serenamente. Poiché è l anno in cui l Arcivescovo ci richiama a rendere la famiglia trasmettitrice di valori e comunicatrice di fede, ricordiamo: la famiglia è l officina per costruire il miglior futuro che desideriamo. In essa Ama! In essa Parla! Dialoga! In essa Prega! don Francantonio

2 ...dal Cronicon S. Margherita Ripercorriamo gli eventi che hanno ritmato la vita delle due parrocchie da novembre a gennaio Cronicon Parrocchia S. Margherita V.M. La festa dei Santi e la commemorazione dei defunti dà avvio al mese di novembre. Si succedono in parrocchia e al cimitero momenti per la confessione, le preghiere e le Sante Messe di suffragio. Sono giorni di riflessione sul valore della santità e sul significato della morte. In una concezione cristiana della vita la morte è una realtà dura ma presente, accettata come un aspetto dell esistere; il riandare alla fine dei nostri giorni terreni dà senso e valore alla vita. Oggi purtroppo sempre più si cerca di nascondere la morte, dimenticandola o allontanandola nel culto della forma fisica, del salutismo esasperato. Oggi si teme la morte nel suo aspetto di consunzione del corpo, si vuole esorcizzare la vecchiaia cercando una bellezza estetica senza età che talora risulta patetica e ripugnante. Dobbiamo preoccuparci del nostro cuore, della nostra mente perchè non cadano nella banalità, nella stupidità ma coltivino i valori veri dell amore cristiano, fondamento di un umanità ricca e completa. Solo in questo modo trasmetteremo a chi verrà dopo di noi la chiave di una esistenza degna di essere vissuta. Certo la morte è separazione, è dolore che diventa tragedia nella solitudine, nella disperazione. Cristo è la speranza dell uomo, è lui che ci sostiene, ci è vicino anche nei momenti più bui della sofferenza, della lacerazione, dello strappo dalla vita terrena. Domenica 4 novembre nell ambito della pastorale familiare il Gruppo Famiglie invita all incontro con Mons. Eros Monti Vicario Episcopale per la vita sociale sul tema: Famiglia e società, come trasmettere la fede. L incontro dà il via al programma di incontri dei gruppi familiari che quest anno affronteranno dal punto di vista personale e comunitario, tre percorsi: l accoglienza, l ascolto, la condivisione L Avvento prende avvio accogliendo l invito di 2 Benedetto XVI, espresso nell Enciclica Spe Salvi, a risvegliare nel nostro cuore la speranza di poter rinnovare il mondo, cercando di vivere vigilianti e operosi nell attesa del Signore. Le benedizioni natalizie portano nelle case la vicinanza della comunità parrocchiale offrendo un occasione, se pur breve, di incontro, di ascolto, di preghiera insieme. Si susseguono momenti formativi e culturali: presso l Asilo due serate sono dedicate a genitori, insegnanti ed educatori mentre al cinema teatro di via Adua il Centro Culturale organizza una conferenza di astrofisica. Tutta la comunità pastorale viene invitata al consueto ritiro d Avvento, predicato quest anno da Don Luciano, la sera di martedì 4 dicembre. Viene rallegrato dalle note di Andrea. L Avvento è anche momento di condivisione e di attenzione a chi è più povero: i salvadani, il banco missionario e quello dei prodotti equosoli-...pastore...

3 ...dal Cronicon S. Margherita Presepe in S. Margherita dali, la vendita di panettonii e pandori sulla piazza della chiesa sono opportunità per condividere con gli altri anche la nostra ricchezza materiale. Quando l attesa si fa più vigilante perché la venuta di Cristo si avvicina, la Chiesa ci offre una festa mariana: chi meglio della Vergine può essere icona di apetura, di attesa, di ricerca, di adesione? L Immacolata viene preparata con l invito a una novena di preghiere e sacrifici. Il giorno stesso della festa si ricordano le nostre Suore dell Immacolata Concezione che rinnovano i loro voti religiosi. Un altro gesto significativo di questo giorno è la benedizione delle mamme in attesa che possono trovare in Maria una sollecita e attenta mamma, la migliore. La Messa con le mamme in attesa è stata presieduta da Monsignor Inos Biffi nel 50 di sacerdozio. Egli è venuto, come all inizio di settembre Mons. Giacomo Mellera, anch egli Messa d oro, per un amicizia col parroco è vero, tuttavia l uno e l altro ci richiamano al vivo il Card. Colombo, essendo stati al suo fianco per collaborazioni varie. Il tradizionale Concerto di Natale organizzato dal Centro Culturale e dalla corale Santa Margherita quest anno ha come ospiti la Corale di Solaro e il coro Januenses Academici Cantores dell Università di Genova. E una bellissima serata che ci introduce ai giorni della Novena sempre frequentata con entusiasmo da bambini, genitori e nonni. Fervono i preparativi per il presepe vivente che domenica 23 rievoca dal vivo la nascita di Gesù, si allestisce il presepe in chiesa e nelle case. Costruire il presepe non è solo rievocare l incarnazione del Verbo ma è un occasione per diventare anche noi personaggi del presepe: mettersi in cammino verso il futuro, seguendo la cometa della speranza per accogliere nella grotta buia del nostro cuore la luce che illumina la notte. Giunge la Vigilia e l annuncio della nascita: Nel Bambino di Betlemme Dio si è rivelato nell umiltà della forma umana, nella condizione di servo. Quest annuncio ci rimane nel cuore, confermato dalle parole di Vladimir Solov ev a commento del presepe nella Chiesa parrocchiale : Dio con noi! Non nell azzurra volta, non al di là degli infiniti mondi, non nel fuoco violento e in tempesta, non nell oblio dei trascorsi tempi... Egli ora è qui! Nel fiume che la vita ansiosa turba... Dio è con noi!. Meditando questo grande evento con l aiuto della liturgia dei giorni dell Ottava giungiamo al primo giorno del nuovo anno: giornata della pace. In questa occasione il Pontefice ci propone come slogan per la riflessione La famiglia prima agenzia di pace. La famiglia ha bisogno di essere difesa perché chi la osteggia indebolisce l intera comunità umana. La festa dell Epifania ci pone davanti ai Magi cercatori di Cristo: anche noi dobbiamo imitarli. Dobbiamo andare, indagare, viaggiare con l intelligenza e con il cuore verso il Cristo perché cercarlo è già un po trovarlo: ma, come i Magi, dobbiamo camminare insieme alla nostra famiglia, alla nostra comunità e ci sentiremo meno soli e sperduti. Riprendono le attività negli oratori: la catechesi e domenica 13 si va in gita sulla neve; inizia un nuovo corso fidanzati a Pertusella per entrambi le parrocchie. Domenica 13, Festa del Battesimo del Signore, durante i Vespri delle 10.45, si ritrovano i battezzati del In tre mercoledì dal 16 gennaio al 6 febbraio presso il Centro Giovanile di Pertusella sono invitati lettori, commentatori, addetti di sacrestia e quanti intendono vivere al meglio attorno all altare per tre incontri di formazione sulla liturgia. 3

4 ...dal Cronicon S. Alessandro Cronicon Parrocchia S. Alessandro M....una nuova torre a Bologna... Giovedì 25 ottobre un folto gruppo di parrocchiani allargato ad altri amici hanno fatto corona in serata a Don Carlo Garavaglia ritornato tra noi a festeggiare il 30 di Sacerdozio; si era unito anche don Marco Barbetta che ha tenuto l omelia. La gioia e la compostezza dell incontro prolungato anche nel rinfresco esprimevano la viva riconoscenza per chi ha lavorato a suo tempo con chiara impostazione ecclesiale tra noi. Eccoci a Novembre...! Nel primo giorno del mese, festa di Tutti i Santi, la processione al cimitero è seguita da scoppiettanti caldarroste, castagne raccolte dagli oratori il 14 ottobre in gita autunnale a Be. Il ricordo dei nostri cari defunti si fa più sentito, nel giorno a loro dedicato, attraverso i Vespri e la S. Messa celebrata al cimitero. I defunti dell anno verranno ricordati in specifico appuntamento a metà mese: una iniziativa familiare e commovente. La domenica pomeriggio, in oratorio femminile, continua l animazione dal titolo Ora et Colora : un viaggio colorato che cominciato il 28 ottobre terminerà con l inizio dell Avvento e vede i bambini vestiti, ciascuna settimana, con un colore diverso dell arcobaleno. Mentre i bambini giocano e colorano la loro domenica, il 4 novembre i genitori sono invitati all incontro con Mons. Eros Monti, Vicario Episcopale per la vita sociale, sul tema Famiglia e società, come trasmettere la fede. La settimana seguente abbiamo le 40 ore ossia giornate con al centro l adorazione eucaristica; esse culminano colla domenica di Cristo Re, segnando la fine dell anno liturgico. Il 15 novembre promosso da varie realtà della Caritas e del centro Peri di Caronno, si è tenuto presso la Biblioteca Civica un incontro informativo e formativo sull anno dei diritti umani. Con l Avvento, i ritiri ritmano la domenica dei ragazzi di elementari e medie, mentre agli adolescenti è offerta la possibilità di cenare insieme tutti i giovedì dopo l incontro di catechismo, grazie alla disponibilità di alcune mamme volenterose. A metà novemre, i Sacerdoti, il Diacono e le Suore cominciano il loro tour casa per casa annunciando il prodotto migliore del Natale: Gesù, con il desiderio di illuminare ogni famiglia col dono di una preghiera e di una benedizione. Un magnifico gospel con il Rejoice Gospel Choir, proposto dalla biblioteca civica, è ospitato in chiesa parrocchiale la sera del 7 dicembre. La simpatia e il carisma del direttore del coro riescono a coinvolgere il pubblico numeroso che si lascia guidare in qualche più o meno intonato gorgheggio. La gioia della venuta di Gesù tra noi si fa più grande nell ultima settimana prima 4

5 ...dal Cronicon S. Alessandro 5 dell evento tanto atteso; la Novena in Chiesa Parrocchiale dal lunedì al sabato sostituisce il catechismo e i confessori si mettono all opera più del solito. Prima i bambini della scuola materna, poi adolescenti e giovani, e infine ragazzi di elementari e medie, mettono in scena tre spettacoli per fare gli auguri ai loro genitori, parenti ed amici. I tre momenti richiamano moltissimi spettatori e danno la possibilità, quest anno in modo particolare, sia a maschi che a femmine di mostrare il proprio talento sul palco dell oratorio femminile. Si può sperare che l esito e l impegno dimostrati siano garanzie per andare in scena in altre prossime occasioni. E dopo tanta attesa e tanti preparativi, come il presepe in chiesa e nelle case, ecco la Vigilia che precede il S. Natale: la S. Messa delle non è più dedicata ai bambini col dispiacere di qualche adulto, e non solo... Si sono però introdotti i Vespri vigiliari più consoni a preparare liturgicamente con la Chiesa la notte imminente. Anche l ufficio delle letture prima dello scoccare delle ventiquattro ha fornito un introduzione più riflessiva al Natale. Celebra tra noi nella notte per la prima volta, il parroco Mons. Francantonio. La S. Messa è come ogni anno molto partecipata e stupisce parecchi per la sua insolita brevità; si dilungano, invece, sul piazzale della chiesa, gli auguri per un sereno Natale, e per tutto il tempo è offerto del the caldo e del buon vin brulè. I giovani si ritrovano al bar del centro giovanile per scambiarsi gli auguri e mangiare una fetta di panettone o pandoro e magari giocare e chiacchierare un po. Agli appuntamenti del 25 dicembre segue la celebrazione del giorno dedicato a S. Stefano e i ragazzi sono sempre più concentrati ad inaugurare al meglio l anno nuovo! Una festa di capodanno super, organizzata da un gruppetto di adolescenti, riscuote un successo strepitoso, anche tra gli amici dei nostri ragazzi, che arrivano persino da Saronno e dintorni. Non si può che notare l impegno con cui i ragazzi si sono lanciati in questa impresa, naturalmente con l aiuto degli educatori, che non si sono risparmiati nemmeno di fronte al freddo del 31 dicembre. Sono puntuali anche nelle pulizie del salone dell oratorio femminile, trasformato per l occasione in modo molto originale. Per iniziare bene il 2008, un pulmino di ragazzi (decisamente più ragazze) di Caronno e di Pertusella ha raggiunto Bologna per invaderla di allegria! Una casa d accoglienza presso le Suore Minime dell Addolorata in San Giovanni in Persiceto ha fatto d alloggio per il gruppetto, che, al rientro, ha salutato la bella Bologna innevata. Sabato 5 gennaio alle 21 si è tenuta la tombolata, che era solita in qualche pomeriggio domenicale. Essa ha portato ricchi premi come ogni anno soprattutto nelle case di qualche famiglia super fortunata. Gli altri si sono dovuti accontentare di un po di divertimento, con la speranza di fare tombola l anno prossimo... L Epifania, nonostante tutte le feste si porti via, è vissuta in modo intenso nel nostro paese; alle 15, dal piazzale della chiesa, inizia una sacra rappresentazione a cui fa seguito la recita dei Vespri e il bacio del Santo Bambino; contemporaneamente a Bariola si svolge la tombolata. Sembra di prolungare le vacanze con la gita sulla neve di domenica 13, infatti l oratorio si trasferisce a Pila per una bianca giornata di divertimento! Solo il ritorno è ritardato da un banale incidente di parcheggio. La Messa ci ha visto alla fine della giornata nel tempio, di Ivrea un Santuari che celebra le origini delle Suore di Caronno. La settimana seguente, mentre l attenzione oratoriana si centrava nella preparazione della festa di S. Agnese, siamo stati sorpresi e disgustati dalle polemiche suscitate a Roma che hanno fermato il Papa dal visitare l Università più nota. Se così inizia l anno... Non siamo pessimisti! Con l augurio di un felice 2008 attendiamo i prossimi appuntamenti!

6 ... ci si scalda... 3 giorni a Bologna Durante le vacanze di Natale alcune ragazze degli Oratori hanno vissuto una bella esperienza insieme a don Matteo e ad alcuni educatori. Mercoledì 2 gennaio siamo partiti tutti insieme con il pulmino per quel di Bologna (anche se in pochi, siamo riusciti a partire in ritardo) diretti alla casa che ci avrebbe ospitati, una casa di accoglienza delle Suore Minime dell Addolorata, a S Giovanni in Persiceto. Una volta sistemati (con qualche scivolata sulle scale), siamo andati a Bologna e abbiamo iniziato a visitare la città. Arrivando in Piazza Maggiore, in cui si trova il Duomo dedicato a San Petronio, il Palazzo comunale, dove è collocata la statua in bronzo di papa Gregorio XIII, abbiamo visitato San Petronio, caratterizzata dalle tante cappelle...dagli Oratori 6 laterali, come il Duomo di Milano. In seguito alla visita della chiesa di San Domenico, abbiamo cercato un bar per prendere tutti insieme una bella cioccolata calda e dopo esserci riposati un po e aver scherzato, abbiamo deciso di tornare a casa. Mentre le ragazze si riposavano e qualcuna preparava la tavola, Don Matteo con gli educatori preparava la cena; ma anche le ragazze hanno sudato, lavando i piatti e sparecchiando. Il giorno dopo abbiamo continuato la visita della città, ma, questa volta, sotto la neve. E a San Luca, sopra Bologna, abbiamo anche giocato un po a palle di neve (le ragazze non aspettavano altro!). Nel pomeriggio è continuata la visita: in particolare ricordo la Chiesa di Santo Stefano, caratterizzata da tre distinte chiese al suo interno. Dopo cena, visto il tempo, abbiamo rinunciato a Bologna by night e siamo rimasti a casa a giocare tutti insieme! Abbiamo tirato la mezzanotte e così abbiamo potuto fare gli auguri a Martina che compiva 16 anni proprio il 5 gennaio. Una volta pulito tutto e radunato le nostre cose, salutato le suore e ringraziate per la loro accoglienza, siamo tornati a Bologna lasciando un po di tempo libero alle ragazze per poter girare tra i negozi, mentre i più grandi cercavano un luogo in cui si potesse gustare l ottima cucina emiliana. Nel pomeriggio siamo partiti per tornare a Caronno Pertusella. Questi tre giorni sono stati un esperienza bellissima per tutti, esperienza di divertimento, di preghiera e di condivisione. Insieme abbiamo riso e scherzato, ma ci siamo anche messi ciascuno al servizio dell altro anche nelle piccole cose, e proprio per questo ci siamo divertiti un sacco. Di questa piccola vacanza ho un bellissimo ricordo e voglio ringraziare don Matteo per averci permesso di viverla insieme organizzandola e insegnandoci anche nuove cose per vivere insieme, ringrazio Martina, Michela, Stefania, Giulia, Silvia e Cecilia che hanno deciso di venire e si sono divertite e che mi hanno arricchito, ringrazio Stefania che con me si è messa a disposizione delle ragazze. Penso di poter dire che tutti avremo sempre un bel ricordo di questa esperienza, e mi auguro che le prossime volte ci possa essere la partecipazione di molti altri. Matteo... riflessione...

7 ...dagli Oratori Abbiamo regalato un emozione Domenica 23 dicembre sul sagrato della chiesa di Santa Margherita, è stata rievocata, dal vivo, la nascita di Gesù. Il Natale regala sempre tante emozioni, vecchie e nuove, ma quest anno ne abbiamo avuta una particolare: il PRESEPE VIVENTE. Nato dall idea di alcune catechiste, è partito un po in sordina e senza molta consapevolezza su quello che significava organizzare Presepe vivente di Caronno 23 Dicembre questo evento che si è rivelato, con il passare delle settimane, sempre più sentito soprattutto dai bambini. Con l aiuto e l assistenza di alcune volontarie, delle suore, degli adolescenti e dei giovani, abbiamo preparato i vestiti, la capanna, il palco, l ambientazione e l impianto audio. Per i bambini è stata una grande impresa, anche per le catechiste, ma una volta iniziate le prove hanno capito che il loro impegno era alla base della buona riuscita della rappresentazione. Anche il coro di voci bianche, sotto la guida di due attenti genitori, ha ottenuto ottimi risultati. Durante la rappresentazione molto toccante è stato l intervento di due nonni che si sono prestati, involontariamente, a portare in alto l emozione durante il momento del ringraziamento davanti al Bambino. Ricordiamo che il bambino Gesù era una bimba di tre mesi di nome Greta. Un grazie anche per l inaspettata ma molto gradita partecipazione di un pastore particolare: don Francantonio, che si è aggirato tra i bambini aumentando la loro gioia; e poi chi ci ha portato (di peso) gli animali, e anche questi ultimi che hanno fatto da comparsa. Speriamo di mantenere anche nei prossimi anni la tradizione iniziata con altre rappresentazioni, con un sempre maggior numero di bambini e di volontari, perché si mantenga sempre vivo il senso del Natale. Elena Teruzzi (catechista IV elementare) 7

8 Nelle parole di Silvana e Renzo, da poco residenti a Caronno un suggerimento prezioso: mantenere salde le proprie tradizioni incontrando e valorizzando quelle degli altri....per le Famiglie Una famiglia a Caronno Pertusella Era il 30 aprile 2005 quando, spaventati ma colmi di attese, abbiamo messo piede nella nostra nuova dimora di Caronno Pertusella; provenivamo da Garbagnate Milanese, dove avevamo vissuto per 31 anni insieme ai nostri figli: un maschio e una femmina. Entrambi si erano da poco sposati e noi, da bravi calabresi quali siamo, pensavamo che una volta accasati, sistemati avremmo potuto godere della meritata pensione di mio marito e della mia, fra breve. E invece? Ci siamo lasciati prendere dal desiderio, nostro e di nostra figlia, di stare vicini; il figlio, poi, abitava anch egli a Caronno, nella frazione di Bariola. Sono passati quasi tre anni e adesso, calmate le acque, ci ritroviamo a ripensare ai primi momenti. Non conoscevamo nessuno, e quando ha suonato alla porta Don Francantonio, per conoscerci e darci il benvenuto nella nuova Comunità Cristiana, ci siamo sentiti veramente accolti. Non eravamo abituati a tanto! Il sacerdote lo vedevamo solo in Chiesa durante la Messa o quando veniva a benedire la casa. Adesso possiamo affermare che è stato forse questo il momento in cui abbiamo deciso di aprirci noi per primi, iscrivendoci al Centro Culturale E. Appuntamenti per le famiglie Peri, per conoscere la nuova realtà e allacciare così nuove relazioni. Col tempo ci siamo accorti che è una Comunità Cristiana viva e palpitante, che offre occasioni di condivisione, anche con altre culture; tante persone si prodigano per accogliere e aiutare chi è in difficoltà: basta pensare al corso di italiano per le badanti! Si, qui abbiamo scoperto valori e tradizioni religiose perse: stiamo riscoprendo riti e funzioni vissute da giovani e la cosa ci piace! Stiamo incontrando persone che con semplicità ci accolgono e vogliono conoscerci. Forse questo potrebbe essere il segreto per affrontare i problemi relativi ai nuovi insediamenti: offrire occasioni di conoscenza reciproca, mantenendo salde le proprie tradizioni, i propri stili di vita, la propria cultura, incontrando e valorizzando però anche le peculiarità di quelle altrui. Certo non sarà facile affrontare i numerosi problemi che la forte espansione territoriale porterà alla Comunità Cristiana di Caronno; noi siamo sicuri però che il far sentire importanti e non più soli le persone che affrontano cambiamenti radicali nella loro vita è l arma vincente per ben iniziare. Silvana e Renzo Il percorso di lavoro del Gruppo Famiglie Prendendo spunto dal piano pastorale di quest anno sono stati individuati tre temi di riflessione accoglienza, ascolto, condivisione. I tre temi saranno affrontati dal un duplice punto di vista: personale e comunitario. Cioè si partirà dalla responsabilità personale di farci educare per ripensare alla responsabilità comunitaria di divenire testimoni ed educatori. Come nessun componente della famiglia può dirsi educatore in proprio, così anche nella comunità cristiana il compito educativo sarà più efficace se assunto responsabilmente in modo unitario. I temi saranno affrontati da sottogruppi che leggeranno, approfondiranno, rifletteranno e infine prepareranno una relazione da esporre negli incontri a gruppo intero. E una metologia che rende più compartecipi, permette un confronto e uno scambio più coinvolgente, meno anonimo dato il numero più ristretto dei presenti. Nello stesso tempo non si viene esclusi dalla trattazione degli altri argomenti che verranno presentati dai singoli gruppi negli incontri plenari. Le date degli incontri plenari Domenica 3 febbraio ore Centro familiare Pertusella - Gruppo Peppino Scorti - L accoglienza Domenica 24 febbraio ore Oratorio femminile Caronno - Gruppo Marco Roveda - L ascolto Domenica 27 aprile ore Centro familiare Pertusella - Gruppo Pertusella - La condivisione 8

9 Da quando sono papà mi sono riappropriato di un senso del Natale che credevo di aver perso e Sara, mia figlia, è stata l inconsapevolm ente protagonista di questa evoluzione....eventi Con gli occhi di un bambino Avvento. Questo periodo è intriso di una aspettativa speciale e nelle famiglie aleggia una atmosfera di attesa e di raccoglimento unica. E sono soprattutto i bambini ad aiutarci a viverlo nel modo più vero. Infatti, all interno delle nostre case la presenza dei più piccoli ci spinge a spiegar loro, in modo semplice ma efficace, il messaggio che il Vangelo porta a tutti gli uomini attraverso il Natale: quello di un Dio che viene in mezzo agli uomini facendosi bambino; ed in modo educativo cerchiamo di insegnare ai nostri bimbi come prepararsi e vivere questo momento, adottando a nostra volta, per una sorta di virtuosismo, uno spirito del tutto speciale. Ed infatti, da quando sono papà mi sono riappropriato di un senso del Natale che credevo di aver perso e Sara, mia figlia, è stata l inconsapevolmente protagonista di questa evoluzione. La mia riscoperta è partita dalla necessità di vivere questo periodo attraverso gesti e ritualità semplici, che potessero essere capiti anche -e soprattutto- da lei. Quanto mai vere ed attuali sono le parole del Signore: Se non tornerete come bambini...! Si dice che il Natale sia la loro festa; ma credo di non sbagliare affermando che è anche la festa di quanti sono disposti a leggere questa storia della nostra fede con gli occhi, appunto, dei più piccoli; con la loro semplicità, che sconvolge perché parte dal cuore. Con questo spirito in famiglia abbiamo cercato di vivere l Avvento e con Sara abbiamo preparato la nostra casa -e con essa i nostri cuori- al Natale di Gesù, così come ci si prepara ad accogliere l arrivo di una nuova vita. Abbiamo addobbato la casa e allestito il Presepe, un po come si allestisce la stanzetta del fratellino che deve nascere; abbiamo accolto la suora che portava la benedizione della Chiesa, un po come si farebbe per una amica invitata a gioire per l attesa di un lieto evento; e ancora, abbiamo pregato tutti insieme preparando l animo, così come si crea un senso di accoglienza per il bimbo che deve arrivare. Ed il Natale è stato così un momento di gioia, durante il quale la famiglia si è stretta per fare festa insieme! Lorenzo Gabbatore Qualche riflessione personale sul Natale di Gesù In preparazione a questo S. Natale mi sono interrogato sulle ragioni del processo di secolarizzazione che ormai tocca direttamente ognuno di noi e sta mettendo a dura prova anche la Chiesa stessa: mi sono chiesto se la nascita di Gesù potesse offrirmi quelche motivo di speranza e ne ho effettivamente trovati più d uno Da fedele so che siamo chiamati a leggere i segni dei tempi alla luce della parola di Dio, così da discernere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. Già nei tempi antichi il nostro Creatore invitava, per bocca del profeta Isaia, a giudicare responsabilmente gli avvenimenti, : Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. L aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti... aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. e addirittura chiedeva agli abitanti di Gerusalemme e agli uomini di Giuda un giudizio che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica?... attende- 9

10 ...Eventi vo giustizia, ed ecco spargimento di sangue. Il libro della Sapienza ci propone di chiedere aiuto a Dio per saper discernere Dio dammi la sapienza che siede accanto al Tuo trono perché mi assista e mi affianchi nella fatica, quella stessa sapienza con cui Dio ha formato l uomo perché governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto. In questo contesto di secolarizzazione quelle domande di Dio sono ancora attuali e ci chiamano ad un di più di responsabilità; mi pare allora che sia attuale anche l invito fattoci da Dio a richiedere il suo aiuto. Nel Santo Natale, appena celebrato, abbiamo contemplato l iniziativa di Dio perché la sua vigna finalmente produca uva : la venuta tra noi, nel tempo, nel nostro tempo, della Sapienza di Dio, della Sua Parola, del Suo Verbo, il virgulto è diventato vite dagli ampi tralci. Nel battesimo di Gesù il Padre ha unto con lo Spirito Santo il Figlio Unigenito, rendendolo il Cristo, e ha invitato ad ascoltarlo. In preparazione alla prossima Pasqua sento di dover rivolgere a me la domanda del Padre: che cosa dovevo fare ancora a te che non abbia fatto? Perché non hai ascoltato mio Figlio?. Per preparare la mia incerta risposta sto leggendo il recente libro di Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, nel quale Il nostro Papa ci invita a meditare il magistrale discorso che Gesù fece ai tanti che ormai lo seguivano, dopo averlo incontrato nel Suo andare per la Galilea a predicare il Regno. Il Santo Padre ci invita a considerare come Gesù, nel Discorso della Montagna, volle istruire i suoi discepoli proclamando il nuovo decalogo, le beatitudini. In quel discorso Gesù insegna anche, anche in questo nostro tempo di secolarizzazione, quali siano le condizioni per entrare nel Regno già presente, come si possa vivere da suoi discepoli riconoscendoci figli di un Padre misericordioso. Quello stesso Padre che Gesù ci ha insegnato a pregare ogni giorno come il Padre Nostro a cui chiedere che venga il suo Regno, che sia fatta la sua volontà. Il Cardinale Martini in un suo commento al Discorso della Montagna ci invita a pregare perché ci venga concessa la grazia necessaria per vivere e praticare ciò che Gesù chiede nelle beatitudini, consapevoli che si tratta di richieste impegnative ma possibili, confidando nel suo insegnamento chiedete e vi sarà dato... il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano. Quanto ci è utile fare nostro il Salmo 36 Confida nel Signore e fa il bene, abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. Sta in silenzio davanti al Signore e spera in Lui. Quanto ci è necessario riuscire a proclamare con convinzione e gratitudine ogni mattina il Benedictus Benedetto il Signore Dio D Israele perché ha visitato e redento il suo popolo... concedendoci di servirlo ogni giorno in santità e giustizia, al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.. Carlo Gandini CONDIZIONI PER POTER FARE IL PADRINO E LA MADRINA Avere l attitudine e l intenzione di esercitare questo incarico; avere compiuto 16 anni; essere cattolici e avere ricevuto l Eucaristia e la Cresima; condurre una vita conforme alla fede. Non è ammesso chi vive in situazioni matrimoniali irregolari: divorziato, risposato, convivente, sposato solo civilmente. 10

11 Le offerte dei salvadanai d Avvento della parrocchia di Santa Margherita sono state destinate alla sistemazione del tetto della missione dove ora vive Suor Carla Restelli Indirizzo: Suor Carla Restelli Madres Salesianas Macas (Morana-Santiago) Ecuador Suor Carla sempre avanti!...gente di Missione La mia vita è la missione La vita di Suor Carla Sono nata a Caronno Pertusella il 13 aprile 1941, il 12 agosto1958 sono entrata nell Istituto delle Figlie di Maria Ausliatrice a Torino ed il 18 ottobre1962 sono partita missionaria per l Ecuador. Sono rimasta per due mesi nella capitale Quito per imparare la lingua e quindi destinata come infermiera all Ospedale di Mendez, che si trova nella foresta amazzonica. Il clima era torrido, caldo umido, a volte la temperatura arriva a 40 gradi. In ospedale arrivava gente da tutta la selva: i coloni che erano discendenti degli spagnoli e gli Slam, gli indigeni del posto che venivano chiamati tagliatori di teste. Il luogo era inospitale, mancava la luce o c era per poche ore al giorno. L unico mezzo di trasporto era un piccolo aereo o altrimenti bisognava inoltrarsi nella selva a piedi. A volte gli ammalati giungevano all ospedale stremati e a volte erano già morti. In 35 anni di missione sono stata destinata in tre ospedali: Mendez, Sucua e Gualaquiza, tutti situati nella selva. Per molti mesi all anno mancava il medico, così ho dovuto fare da chirurgo, anestesista, ostetrica, dentista, ortopedico per ingessare, eseguire esami di laboratorio. Sono stati anni difficili. C era l ospedale ma mancavano le medicine, il cibo era scarso e per questo molta gente moriva, in modo particolare i bambini. Le malattie più frequenti erano le infezioni polmonari, tetano, morsi di serpenti, anemie, denutrizione, ferite con il macete, utilizzato dagli uomini per tagliare la canna da zucchero. Nel 1992 i Superiori mi hanno destinato a Cuenca, seconda città dell Ecuador, che si trova nell altopiano della cordigliera delle Ande a 1800 metri d altezza.con altre consorelle dirigevo la scuola materna e le scuole fino alle superiori. Al sabato accoglievo circa 100 giovani e insegnavo a leggere e a scrivere. Di sabato iniziava anche l oratorio e alla domenica più di 11 mille bambini e giovani arrivavano dai diversi rioni della città circa 400 dai paesi vicini. Nel salone dell oratorio si celebrava la S. Messa, la catechesi e c erano momenti per il gioco, a mezzogiorno si dava qualche cosa da mangiare. Erano giovani soli e senza lavoro, per migliorare il loro tenore di vita si è fondato la scuola di taglio e cucito. Dal 1998 al 2000 ho avuto diversi cambi di missioni, sono stata all Ocha un paesino vicino al Perù e poi ancora a Sucua. Dal 2000 al 2005 sono tornata a Cuenca, ancora con la gioventù. Dopo un anno trascorso in Italia, a Roma, dove le Superiore mi hanno voluto come assistente delle giovani suore provenienti da diverse nazioni, ma in Italia per studiare; ho chiesto di ritornare in missione perchè la mia vita è la missione e nel luglio 2006 sono rientrata in Ecuador a Playas, un villaggio di pescatori, sulla costa del Pacifico; c era la scuola e si insegnava alle giovani un mestiere e la catechesi. A marzo 2007 ho avuto di nuovo un cambio. La nuova missione era un paesino sulle Ande: Sig Sig a 3000 metri d altitudine. In questo periodo mi sono ammalata, una grave malattia tropicale: il Dengue, causata dalla puntura di una zanzara, che poteva portarmi alla morte. A poco a poco mi sono rimessa in salute, ma il clima freddo e l altitudine mi davano problemi così nel mese di agosto ho avuto un altro cambio. Ora mi trovo a Macas, nel vicariato delle missioni, che si trova nella selva. Sono impegnata nella parrocchia, visito i villaggi vicini per insegnare la catechesi e sono responsabile della formazione dei catechisti del vicariato. Lettera di Suor Carla Rev.do Don Francantonio, Pinuccia e gruppo missionario della mia cara parrocchia di Caronno. chiedo scusa se non mi sono fatta presente prima, ma adesso lo faccio con tutto il cuore e con doveri di ringraziamenti per il ricordo, la preghiera e anche con le offerte frutto di impegno, di rinunce e di amore per la Chiesa. Così pure ringrazio per l intenzione dell Avvento che la parrocchia si é impegnata per aiutare il mio posto di lavoro in questo tempo liturgico. Ormai mi sono rimessa nella salute e con gioia ogni giorno cerco di vivere la fede che voi carissimi concittadini mi avete trasmesso, in bene di questa chiesa. Ringrazio tutti i bambini, giovani e adulti, che in questo mese, con i piccoli sacrifici riescono ad aiutarci anche materialmente. A Lei Sig. Parroco, al gruppo missionario e a tutti i miei concittadini il mio Grazie riconoscente e la mia preghiera. Con affetto Suor Carla Restelli

12 Nell anno 2008 ricorre il 60 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, il 60 anniversario della Costituzione italiana e dell anno europeo del dialogo interculturale....attenzione all Altro Tutti i diritti umani per tutti Come Caritas Parrocchiale ci siamo sentiti partecipi di questi grandi eventi e con altre realtà presenti sul territorio, come i Centri culturali E. Peri ed Aquaedotte e l Amministrazione (Comunale, abbiamo lavorato insieme per dar voce e occasione di riflettere sul significato dei diritti umani: Tutti i diritti umani uguali per tutti. Perchè sottolineare l universale importanza dei diritti umani? Perchè la pace che tutti dicono di volere non è solo assenza di guerre, ma un mondo dove Ie persone possano godere di tutti i diritti umani: il diritto alla vita, alla libertà, al cibo, alla salute, all educazione, a un lavoro dignitoso, alla pace. La prima iniziativa si è svolta il 15 Novembre scorso, presso la Biblioteca civica, con tre testimonianze di uomini e donne che hanno dedicato o dedicano il proprio tempo gratuitamente per gli altri: La dott.sa Rosa Locati ha parlato della sua esperienza in Camerun, come educatrice professionale in un centro per giovani. Fratel Stuart Menajame, Congolese di nascita e appartenente alla congregazione dei Padri concezionisti di Saronno, dove risiede per perfezionarsi in fisioterapia e ritornare in Africa per mettersi al servizio degli ultimi, ha richiamato Ie difficoltà sanitarie dell Africa e la speranza che un domani il proprio popolo possa godere liberamente dei diritti basilari di assistenza. La Prof.ssa Rita Sidoli, docente presso l Università Cattolica ed impegnata con l associazione La Nostra Famiglia in azioni di volontariato in Darfur ed Afganistan, ci ha raccontato con emozione lo stato di miseria e abbandono in cui versano, in particolare, i bambini disabili in queste zone del Mondo. II ricordarci e soprattutto il sensibilizzarci su questi diritti negati ci porta a riflettere sui nostri modi di vita, sul nostro agire quotidiano, su quello che siamo in grado di spendere per chi sta peggio di noi. É stato anche un momento di incontro tra cultura laica e cattolica, dimostrando che la 12 speranza nell uomo e nella sua dignità diventa punto d incontro e dialogo per costruire, insieme, un future di pace. Luciano e Maria Rosa Viganò Una goccia d acqua Non ho mai pensato di cambiare il mondo. Ho solo cercato di essere una goccia di acqua pulita. Se anche tu diventerai una goccia d acqua pulita, saremo già in due. E se lo sarà anche tua moglie o tuo marito, saremo in tre e poi in quattro, dieci, cento... Rispose così madre Teresa di Calcutta, durante la conferenza stampa a Oslo per la consegna del Nobel della pace nel 1979, a un giornalista che banalmente le chiedeva se fosse sua intenzione cambiare il mondo. Spesso, infatti, c è un comodo alibi che accampiamo di fronte al male del mondo: anche se io dovessi rinunciare a un po del mio cibo, non potrei mai liberare il mondo dalla fame; anche se dovessi cancellare una piccola ingiustizia, non per questo la società diventerebbe diversa e più giusta e così via. Con questo ragionamento, delegando le soluzioni degli scandali immani che avvolgono il nostro pianeta agli Stati, alle politiche, ai grandi organismi internazionali, ci ritroviamo sempre al punto di partenza, con un mondo ingiusto, egosita, malato, inquinato. Ecco allora quella semplice eppur efficace via della goccia d acqua pulita. É dal piccolo che ci si deve muovere, proprio come ha fatto Cristo che ha scelto il seme minimo della senapa. I Centri d Ascolto Caritas sono aperti ogni sabato dalle alle A Pertusella presso il Centro Giovanile Familiare (Oratorio Maschile) in via Sant Alessandro A Caronno presso i locali adiacenti il Cinema Teatro Nuovo in Via Adua

13 ...Formazione e Cultura La Corale Santa Margherita La Corale Santa Margherita è nata nel 1978 per supportare il canto nella liturgia e conferire alle più rilevanti celebrazioni della nostra parrocchia quella solennità che solo un coro può offrire; questa caratteristica rappresenta tuttora il motivo fondante della propria attività La vita della corale nel suo complesso è certamente fonte di tante gratificazioni ma rappresenta allo stesso modo una realtà in cui ciascuno può sentirsi educato attraverso la fatica che il lavoro di preparazione esige, spesso dopo una giornata già pesante. Educazione anche allo stare insieme, a privilegiare l esito corale di un brano piuttosto che la propria capacità individuale, all obbedienza verso chi ha il compito di dirigere e che deve rappresentare l unico riferimento durante l esecuzione del canto. Sono questi alcuni elementi che fanno parte del bellissimo mondo della corale Santa Margherita che quest anno ricorderà il 30 anniversario della sua fondazione. Per questa importante ricorrenza il consiglio del coro dovrà a breve individuare qualche particolare iniziativa che possa essere richiamo e stimolo per chi già fa parte della schola a rinnovare il proprio impegno e nello stesso tempo un occasione per tutti coloro che possiedono buone capacità vocali ad aggregarsi a questa bella compagnia per dare gratuitamente il proprio tempo in una attività faticosa ma anche affascinante e vivacissima. Piero Colombo Sacrificium laudis Dunque, un servizio alla chiesa locale che i componenti del coro vivono e devono vivere come impegno gratuito equivalente a qualsiasi altro tipo di presenza nei vari ambiti che la parrocchia offre come occasione per la crescita personale e comunitaria. Da una quindicina di anni, la Schola Cantorum ha ritenuto di estendere la propria attività al di là degli spazi propri della liturgia e di proporsi in diverse occasioni di carattere ricreativo e culturale come ad esempio il tradizionale Concerto di Natale per citare la manifestazione più partecipata o la partecipazione a rassegne corali e ad altre iniziative anche fuori dall ambito caronnese. Le prove di canto della Corale si svolgono ogni lunedì sera nella Chiesa parrocchiale di Santa Margherita alle ore 21. Chi avesse idea di entrare a far parte del coro, è il benvenuto!! Il Centro Culturale Eugenio Peri propone la lettura dell articolo di Gian Maria Vian, direttore dell Osservatore Romano La paura della verità... a proposito di SAPIENZA! Quello che era inimmaginabile è accaduto: la visita di Benedetto XVI alla Sapienza in occasione dell inaugurazione dell anno accademico non si terrà. La notizia ha scosso l Italia e ha poi cominciato a fare il giro del mondo, mentre cresce la marea delle reazioni, sincere o strumentali: incredule, addolorate, indignate, enfatiche, in alcuni casi persino più o 13 meno soddisfatte. L ondata decrescerà, naturalmente, ma resta il fatto grave che il Papa ha dovuto rinunciare a recarsi nella prima università di Roma, la città di cui è vescovo, nell ateneo più grande del Paese del quale è primate. Perché si è arrivati a tanto? La risposta è semplice: a causa dell intolleranza, radicalmente antidemocratica, di pochi, anzi

14 ...Formazione e Cultura di pochissimi. E ora, come nella favola dell apprendista stregone, tra quanti, a diversi livelli, hanno lasciato, in modo irresponsabile, che montasse questa opposizione preconcetta e ottusa - che va distinta da possibili dissensi, ovviamente legittimi quando siano espressi in modi civili e con metodi democratici - alla visita papale, vi è addirittura chi si preoccupa e rammarica. Dopo aver osservato nei giorni precedenti un silenzio pressoché totale. E la gravità del fatto, senza precedenti nella storia della Repubblica italiana, è confermata dalla lettera al Papa del capo dello Stato, un gesto sincero e nobile che attenua in parte l incidente. L intenzione di Benedetto XVI era evidente: dimostrare interesse e simpatia nei confronti della più vasta comunità accademica italiana, da decenni afflitta da molteplici problemi e che vive in questi ultimi tempi la crisi più ampia delle istituzioni universitarie, in Italia e più in generale nel contesto europeo. Per dire la sua sul ruolo dell università, certo, ma con una chiarezza ragionevole e desiderosa di confronto che si accompagna a una mitezza fuori del comune. Da teologo e pastore quale è sempre stato. Senza dimenticare la statura intellettuale e accademica, di respiro davvero internazionale, in genere riconosciutagli anche dai suoi avversari. Per di più in una istituzione laica e autonoma la cui storia secolare è profondamente intrecciata a quella del papato - sin dalla fondazione nel 1303 da parte di Bonifacio VIII, e con benemerenze culturali indubbie - e dove i successori di Pietro si sono di conseguenza sentiti quasi come a casa propria, come sottolineò il 15 marzo 1964 durante la sua visita Paolo VI, antico studente nell ateneo romano, e come mostrò il 19 aprile 1991 Giovanni Paolo II, quel giorno ospite dell antico studium urbis. In continuità con i suoi predecessori, Benedetto XVI avrebbe voluto tornare in un luogo dov era già stato da cardinale il 15 febbraio 1990 per sostenere la necessità di una dialettica positiva tra fede e ragione, ma ha dovuto rinunciare. Già Paolo VI, avvertendo l atteggiamento oppositorio fondato su luoghi comuni e toni polemici di quanti mantengono occhi chiusi e animo ostile, volle rassicurarli: il Papa - disse - non forzerà il loro raziocinio chiuso, non scardinerà alcuna porta e starà fuori a bussare, come il testimone descritto dall Apocalisse (3, 20), dicendo a chi non apre: studia, capisci te stesso, leggi nella tua anima, guarda l esperienza autentica che il nostro tempo sta vivendo proprio nella negazione dei valori religiosi e delle verità trascendenti, e troverai, in così diffuso tormento, un numero ingente di paurose rovine; a cominciare dalla più ampia e desolata: la disperazione, l assurdo, l arido nulla. Ora anche Benedetto XVI bussa senza stancarsi alla porta di ogni essere umano, fiducioso che la ragione non vorrà chiudersi alla fede, all incontro con Cristo. Davvero c è qualcuno che onestamente può considerare questo atteggiamento oscurantista, prevaricatore, nemico della scienza? Chi può davvero temere quest uomo mite e ragionevole, questo pastore che appena eletto alla sede di Roma ha dichiarato di avere assunto il suo ministero nella consapevolezza di non essere solo? E il Papa non è solo: tutta la Chiesa oggi prega per lui, come pregava per Pietro a Gerusalemme, e sono moltissimi anche i non cattolici e i non cristiani che gli sono vicini. Senza paura di confrontarsi con la verità. g.m.v. ( da L OSSERVATORE ROMANO di giovedì 17 gennaio 2008.) 14

15 Sono stati avviati i lavori di sistemazione della torre campanaria e delle campane della Chiesa di Santa Margherita Il campanile Alcuni cenni storici Il 23 luglio 1910 un memorabile ciclone danneggiò il campanile della Parrocchiale, che il 29 agosto dello stesso anno venne puntellato con un intervento durato due settimane. Il 12 Settembre 1910 furono calate le cinque campane per opera di un lavorante del fornitore di campane Barigozzi di Milano. Dopo due anni di esortazioni del Parroco perchè si ricostruisse il campanile, finalmente il 24 febbraio 1912 s incominciò a formare il primo fondo di L. 1300: questa cifra, offerta dalla Cassa di Risparmio di Milano alla Congregazione di Carità per le persone danneggiate dal ciclone venne devoluta in massima parte al Parroco pro - Campanile. Il 12 gennaio 1913 (sulla base di un preventivo di L ) s incominciarono le fondamenta del nuovo campanile. All inizio del 1914 veniva terminato il nuovo campanile, che si slanciava nel cielo accanto ai ruderi dell antico, rappresentanti entrambi d una medesima fede. Il 20 luglio 1920 le cinque campane partono per Udine per essere fuse e riformate. La partenza venne ritardata dallo sciopero ferroviario che durava già da più di un mese e mezzo. Si cita: Ora si sta aspettando i nuovi bronzi che ridoneranno la loquace favella al...caleidoscopio nostro paese, perché le campane della Chiesa Nuova non sono che un esile voce in confronto all espansione dei nostri tetti. Ultimi di luglio anche i ruderi dell antico campanile vennero rasi al suolo. Il 7 Ottobre 1920 arrivarono le nuove campane, accolte dal popolo entusiasmato che in corteo le accompagnò alla piazza della Chiesa, dove l 8 dicembre vennero benedette dall Ill.mo Mons. Angelo Nasoni. Il 24 dicembre sul nuovo campanile dopo dieci anni dalla costruzione (in realtà si tratta di poco meno di 8 anni, essendo iniziate le fondamenta il ), si rimontarono le campane,... che per la prima volta cantano la gloria a Dio e la pace agli uomini di buona volontà. Nel 1931 si dovette cambiare il castello delle campane perché era diventato pericoloso (eppure non erano passati che dieci anni dalla messa in opera), il nuovo ha riscosso l approvazione dei competenti... Il 9 gennaio 2008 le campane sono state nuovamente rimosse per la loro manutenzione, il rifacimento del castello ed il consolidamento della torre campanaria. Gli interventi in atto Elenchiamo gli interventi che verranno realizzati: * Adeguamento impianto campane: 15

16 ...Caleidoscopio Sulla base delle osservazioni e dei rilievi operati e dai dati ricavati dalle misurazioni eseguite con opportuna strumentazione sulla torre campanaria sollecitata dalle campane in movimento, si propongono interventi che risolvono i problemi statici e che al contempo portino alla messa a norma della parte meccanica e di automazione dell impianto: - Sistemazione meccanica - Incastellatura ammortizzata. - Impianto di automazione * Ristrutturazione impianto di movimentazione quadranti ( dell orologio) * Realizzazione di un nuovo impianto antivolatili Sulla cella campanaria si realizzerà un impianto antivolatili con linee attrezzate con punte di metallo su fascia in policarbonato flessibile. Le punte in acciaio chiaro saranno inossidabili e temperate per non subire alterazioni chimiche dovute a fattori climatici. Come integrazione a questa tipologia di impianto verrà posizionata una rete tessuta con fili di propilene stabilizzati contro i raggi UV, applicata alle aperture-archi della cella con leggera intelaiatura metallica, per non permettere ai volatili l ingresso alla cella ed alla torre. * Adeguamento normativo dell impianto elettrico e di illuminazione: Adeguamento normativo dell impianto elettrico del campanile con revisione - sostituzione delle linee, revisione quadro di protezione, illuminazione di servizio, predisposizione illuminazione della cella campanaria. Si redigerà l analisi del rischio per valutare l eventuale messa a norma dell impianto di protezione contro le scariche atmosferiche: Dice il diritto canonico: le esequie ecclesiastiche vanno celebrate per tutti i fedeli anche per chi chiede siano disperse le proprie ceneri, a meno che tale scelta sia stata fatta per ragioni contrarie alla fede cristiana. Dispersione delle Ceneri... dopo morte 16 L articolo, tratto dal quotidiano Avvenire, è di Silvano Sirboni, parroco e liturgista docente presso lo Studio interdiocesano di Alessandria. L intervento puntualizza un episodio capitato ad Aosta. Il parroco di Aosta che, in un primo tempo, sembrava aver rifiutato le esequie cristiane (di fatto poi celebrate) ad una persona in quanto questa aveva disposto che le proprie ceneri fossero disperse sui monti, ha riportato alla ribalta della cronaca alcune problematiche riguardanti la cremazione con le solite inesattezze alle quali i mezzi di comunicazione di massa ci hanno purtroppo abituati (cf La Stampa del 6/11/2007 p. 18). È pertanto opportuno riprendere sinteticamente l argomento per precisarne la normativa a scanso di equivoci e di interpretazioni oltremodo severe. La cremazione o incinerazione dei cadaveri è una prassi antichissima che con la diffusione del cristianesimo, decadde in favore dell inumazione ad imitazione della sepoltura di Cristo. La cremazione fu reintrodotta in Italia in epoca napoleonica per ragioni igieniche e, purtroppo, assunta dall anticlericalismo allora imperante come segno di avversione nei confronti della Chiesa e della sua dottrina. Atteggiamento che costrinse la Chiesa a negare le esequie cristiane a quanti avessero scelto la cremazione (cf Cic del

17 ...Caleidoscopio 1917, can. 1240, 5). Prendendo atto delle mutate circostanze fin dal 1963 l allora Sant Uffizio concede il funerale cristiano anche a chi sceglie di far cremare il proprio cadavere purché sia chiaro che tale scelta non sia fatta contro la fede cristiana. Questa prassi è accolta dal Rito delle Esequie (1969; trad. it. 1974) pur ribadendo la preferenza della Chiesa per la sepoltura dei corpi, come il Signore stesso volle essere sepolto (n.15). Nel 2001 il Parlamento italiano ha promulgato la legge 130 con la quale permette ai familiari di custodire in casa le ceneri dei loro congiunti defunti e ne autorizza anche l eventuale dispersione negli spazi cimiteriali come in altri spazi legalmente stabiliti. Il sussidio pastorale pubblicato dalla Commissione episcopale per la liturgia nello scorso novembre, per accompagnare il Rito delle Esequie, tra le altre proposte di preghiera subito dopo la morte, per la veglia, per la chiusura della bara e per il momento della sepoltura al cimitero, offre anche orientamenti pastorali e testi di preghiera adatti per i funerali in caso di cremazione (cf Proclamiamo la tua risurrezione, pp ). Orientamenti e testi di cui si sentiva il bisogno poiché non sono previsti dal rituale attuale. Fra le novità emerge la possibilità di celebrare le esequie anche in presenza dell urna cineraria: ciò avviene eccezionalmente quando per ragioni pratiche i riti esequiali non possono aver luogo prima della cremazione. Il gruppo di lavoro incaricato di redigere il sussidio sotto la guida della Cei si è trovato di fronte alla diffusione di una prassi del tutto conforme alla legge civile ma che va oltre la semplice cremazione: la dispersione delle ceneri. Una scelta che potrebbe sottintendere motivazioni o mentalità panteistiche o naturalistiche, ma che soprattutto sembra essere l ultimo atto di quella diffusa tendenza ad occultare la morte fino ad abolirne anche la memoria. Il cristiano, per il quale deve essere familiare e sereno il pensiero della morte, non deve aderire interiormente al fenomeno dell intolleranza verso i morti (Direttorio su pietà popolare e liturgia 259). È soprattutto la preoccupazione di perdere il luogo comune della memoria che sta all origine dell orientamento espresso dal sussidio: Avvalersi della facoltà di spargere le ceneri, di conservare l urna cineraria in un luogo diverso dal cimitero o prassi simili, è comunemente considerato segno di una scelta compiuta per ragioni contrarie alla fede cristiana e pertanto comporta la privazione delle esequie ecclesiastiche (can. 1184, 1, 2) (p 117). Poiché questo testo è contenuto in un semplice sussidio non costituisce una norma nel senso pieno di questo termine. Si tratta piuttosto di un orientamento pedagogico che cerca di dissuadere da certe scelte. Scelte che, se comunemente, cioè in generale, possono far supporre ragioni contrarie alla fede cristiana, nei singoli casi ciò deve essere verificato per non arrivare ad assumere posizioni che vanno ben oltre la norma e le intenzioni: della persona defunta. Opportuno e chiarificatore è il comunicato della Curia vescovile di Aosta che, dopo aver precisato che il funerale è stato comunque celebrato per il defunto che ha disposto la dispersione delle sue ceneri, aggiunge che, a norma del diritto canonico, le esequie ecclesiastiche vengono celebrate per tutti i fedeli, anche coloro che hanno scelto la dispersione delle proprie ceneri, a meno che tale scelta sia stata fatta per ragioni contrarie alla fede cristiana. 17

18 Riflessioni, auguri e un caro invito da Bariola Pertusella Caronno...Caleidoscopio Le feste di Natale a Bariola Puntuale come tutti gli anni è arrivato Natale, con le luminarie, il presepe e Gesù Bambino che è stato messo nella sua culla illuminata davanti all altare durante la S. Messa della Vigilia presieduta da Don Luciano. Che tenerezza quel bimbo adagiato nella mangiatoia. Allora ci siamo chiesti: ma cosa significa Natale? Significa forse accettare ogni nuova vita che nasce? Significa forse amare come Gesù ci ha amato? Significa forse aiutare gli altri? Abbiamo riflettuto su questo e con l aiuto di Suor Teresa, sorella di Padre Giuseppe Genoni, l Associazione Bariolese ha adottato cinque bambini a distanza. Una cosa, però, non è stata molto gradita a tutti i Bariolesi che si sono un po risentiti: la sospensione della della S. Messa il giorno di Santo Stefano. Eravamo abituati ad andare a messa il 26 dicembre... Ci hanno sempre detto che anche se non è festa di precetto, una messa in più non ci avrebbe fatto male... Ma si sa... scarseggiano davvero i preti. Il 31 dicembre, dopo aver recitato in chiesa, alla fine della Messa il TE DEUM ringraziando Dio per il 2007, abbiamo pensato all anno trascorso che per la nostra piccolo comunità si è rivelato abbastanza positivo. Sono arrivati nuovi abitanti, alcuni dei quali hanno aderito alle varie iniziative organizzate. Altri, speriamo che nel 2008, si facciano avanti. Abbiamo sperimentato, su iniziativa di Don Francantonio, la festa di San Giuseppe con ottimi risultati e che ripeteremo ancora a marzo (Vi aspettiamo il 6, 8 e 9 marzo ) per dare il benvenuto ad altri nuovi Bariolesi!!!!! Il giorno di Capodanno è iniziato con la S. Messa celebrata da Don Francantonio, che ha rivolto gli auguri di buon anno a tutta la comunità. Poi, si sa, l Epifania tutte le feste porta via e abbiamo concluso le festività natalizie con il bacio del Bambino durante la Messa di domenica 6 gennaio e la consueta tombolata presso il bar dell Associazione Bariolese, dove il pomeriggio è volato in compagnia di tanti amici e per i più fortunati c è stata l opportunità di vincere un panettone, lo spumante ed altre golosità. Auguriamo a tutti un 2008 di pace, salute e serenità e Vi aspettiamo per la festa di San Giuseppe! I nomi che fanno la nostra storia Nati alla nuova vita Veselinovic Carlotta - Pitaro Rebecca - Bogni Agostino Luigi Leone - Barletta Greta - Mancino Antonio - Zocco Lucrezia - Pedrani Giulia - Busnari Nicole Risorti in Cristo Ciccone Giuseppe - Spinelli Virginio - Cattaneo Lucia - Cassarà Antonio - Monti Luigi - Croci Silvia Maria Teresa - Pedrazzini Cecilia - Volontè Concetta - Giudici Angelina - Beretta Gaetano - Saibene Enrichetta - Chieba Luigi - Codarri Erminio - Bianchi Carlo - Calò Anna - Legnani Maria - Suor Antonietta Perfetti - Commiso Maria Teresa Nati alla nuova vita Soriani Giada - Selce Beatrice Camilla - Vergna Alessia - Calvitti Bruna - Bonfieni Mattia - Guffi Elisa - Cesena Eleonora - Cacchioni Anya - Costa Ginevra Uniti in un solo amore Rabbolini Roberto Angelo Silvio e Palmisano Eleonora Risorti in Cristo Turconi Aldo - Tognoni Paola - Baiardi Damiano - Tenconi Gian Carlo - Rimoldi Luigi - Sanavio Rosina - Maradini Mario - Leva Pietro - Barbetti Maria Carmen - Radici Giuseppe - Borghi Irene - Colombo Carolina - Cozzi Giannino - Seveso Vittorio - Tuffanelli Ireno - Colombo Giuseppina - Banfi Marilena - La Franca Maria Giovanna - Giudici Vinati Annunciata - Uboldi Paolo 18

19 Febbraio Marzo Aprile...la storia del nostro popolo Calendario della Comunità Pastorale 2 Festa della Chiesetta a Caronno 2 Incontro dei bimbi e dei nonni Candelora degli asili 3 Festa della vita e del gruppo famiglie 3 Incontro Gruppo famiglie (a Pertusella) 3 Benedizione della mamme in attesa 5 S. Agata festa delle donne 8 Carnevale tra famiglie a Pertusella 9 Sfilata di carnevale 10 Quaresima Vesperi e ceneri con lacci 10 Processione col Crocifisso a Caronno 10 Proposte Caritas diocesana a Caronno - Proposta del riso a Pertusella 11 Madonna di Lourdes 1 venerdì - Quaresimali Via Crucis, ecc. 17 Ritiro 3ª elementare 17 Ritiro corso fidanzati Ritiro 4ª elementare 19 Ritiro di Quaresima per i Consigli Pastorali 24 Incontro Gruppo famiglie (a Caronno) 2 Ritiro 5 elementare 6 Inizio Corso fidanzati a Bariola 9 Ritiro 1^ media 9 Festa S. Giuseppe a Bariola 9 Banco pro-missionari a Caronno 15 Sabato in Traditione Simboli Sacra rappresentazione 16 Domenica delle Palme 16 Banco pro-missionari a Caronno 16 Vendita Pro-Goccia a Caronno 17 Ufficio Generale a Caronno 18 Liturgia penitenziale a Pertusella 19 Liturgia penitenziale a Caronno Triduo Pasquale 21 Via Crucis unitaria 23 Pasqua tre giorni extra per 3^ media 30 A Caronno visita pasquale a Cimitero 1-4 Pellegrinaggio a Lourdes per Prime confessioni a Pertusella 13 Prime confessioni a Caronno 20 Domenica straordinaria a Caronno 21 Inizio catechismo 2^ elementare tre giorni extra 2^ media 27 Incontro Gruppo famiglie (a Pertusella) 27 Ritiro Corso Fidanzati 30/4-1/5 Fiaccolata oratoriana per Caronno 30 Festa delle Suore di Pertusella * Tre sere formative Caritas Pertusella 19

20 ...riferimenti pastorali Caronno Pertusella Parroco Mons. Francantonio Bernasconi - Tel parr.smargherita@libero.it parr.salessandro@libero.it Sommario...dal Cronicon S. Margherita 2 S. Alessandro 4...dagli Oratori 3 giorni a Bologna 6 abbiamo regalato un emozione 7...per le Famiglie Una famiglia a Caronno Pertusella 8...Eventi Con gli occhi di un bambino 9 Qualche riflessione personale sul natale di Gesù 9...gente di Missione La mia vita è la Missione 11...Attenzione all altro Tutti i diritti umani per tutti 12...Formazione e Cultura La corale di Santa Margherita 13 La paura della verità 13...Caleidoscopio Il campanile 15 Dispersione delle Ceneri 16 Le feste di Natale a Bariola 18 I nomi che fanno la storia 18...la storia del nostro popolo Calendario della Comunità Pastorale 19 Vicario parrocchiale Don Matteo Gignoli - tel Sacerdote in aiuto Sacerdote residente Mons. Attilio Grassi - tel Don Luciano Cometti - tel SUORE DELL IMMACOLATA CONCEZIONE SUORE DEL COTTOLENGO tel tel Celebrazioni Eucaristiche giorni feriali giorni feriali lun., mer., giov., ven. ore in Chiesa parrocchiale lun., mart. in Chiesa parrocchiale e ven. ore 9.00 mart. ore in Chiesa Nuova in Chiesetta mer. ore giov. ore 7.00 sab. ore 8.30 in Chiesa Nuova sab. ore 7.00 in Casa Cova giov. ore giorni festivi ore (sabato o vigilia) ore Rosari al lunedì ore gruppo Padre Pio n Chiesa parrocchiale ore gruppo missionario in Chiesa Nuova giorni festivi ore (sabato o vigilia) ore (sabato o vigilia a Bariola) ore (Bariola) Sacramento della Confessione Ogni sabato in Chiesa parrocchiale dalle ore venerdì ore 14,30 in Chiesetta Rosario pro Missioni Celebrazione comunitaria Santo Battesimo Ogni 4 a domenica del mese alle ore Ogni 3 a domenica del mese alle ore (tranne Quaresima e Avvento) Corso Fidanzati a Bariola dal 06/03/08 al 27/04/08 Liturgia delle Ore Lodi martedì, giovedì e domenica ore 8.15 Vesperi sabato ore e domenica ore Lodi tutti i giorni feriali Segreteria parrocchiale in Chiesa Parrocchiale (per le S. Messe) in Chiesetta lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle mercoledì dalle 9.30 alle in Casa Parrocchiale in Casa Parrocchiale sabato dalle alle martedì dalle alle Centro Ascolto Caritas via Adua c/o Centro Giovanile Familiare sabato dalle alle sabato dalle alle Patronato sociale INAS-CISL ACLI via Dante 268 Patronato in Via Trieste, 1007 mercoledì dalle alle lunedì dalle alle Centro Consulenza Famiglie Via Marconi, 5/7 - Saronno - Tel

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