ANCE PADOVA COLLEGIO DEI COSTRUTTORI EDILI DELLA PROVINCIA DI PADOVA Codice Fiscale
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1 ANCE PADOVA COLLEGIO DEI COSTRUTTORI EDILI DELLA PROVINCIA DI PADOVA Codice Fiscale Prot. n. 657 circ. n. 282 Padova, 15 settembre 2005 Piazza De Gasperi, 45/A tel /299 fax E mail: info@costruttoripadova.it Web: FISCO ALLE IMPRESE ASSOCIATE L O R O S E D I OGGETTO: Legge Finanziaria Nuova base imponibile TARSU - Provvedimento dell`agenzia del Territorio 9 agosto L`Agenzia del Territorio, con Provvedimento del 9 agosto 2005 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 23 agosto 2005), ha fornito le attese indicazioni per la determinazione della superficie di riferimento delle unita` immobiliari, da assumere quale base imponibile ai fini della Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), in adempimento a quanto previsto dalla legge Finanziaria 2005 (L. 311/2004). Come noto, infatti, l`art.1, comma 340, della legge 311/2004 ha stabilito che, a decorrere dal 1 gennaio 2005, per le unita` immobiliari urbane di proprieta` privata a ordinaria (quindi rientranti nei gruppi catastali A, B e C), la superficie di riferimento, ai fini della Tarsu, non puo` essere inferiore all`80% della superficie catastale. A tal fine, la medesima disposizione normativa prevede che i Comuni provvedano a modificare d`ufficio le superfici denunciate dai contribuenti ai fini della Tarsu, che risultino inferiori alla predetta percentuale, dandone comunicazione agli interessati. Diversamente, qualora non sia possibile, attraverso gli atti catastali, determinare la superficie, i Comuni richiedono, direttamente ai soggetti privati intestatari, la presentazione agli uffici provinciali dell`agenzia del Territorio della planimetria catastale del relativo immobile. Al riguardo, con il citato Provvedimento, e` stato precisato che la superficie deve essere calcolata sulla base di quanto previsto dall`allegato C al D.P.R. 138/1998, che detta le norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unita` a ordinaria. Tuttavia, tenuto conto che quest`ultimo decreto (che in generale ha previsto la riforma del catasto, ad oggi non ancora completamente attuata), si basa sulla classificazione delle unita` in gruppi e categorie catastali non ancora vigenti, sono stati forniti i necessari criteri operativi per il raccordo con le categorie attualmente in vigore. Di seguito si riporta il prospetto di corrispondenza delle categorie specificato dall`agenzia del Territorio (Allegato A al Provvedimento in esame, valevole comunque ai soli fini dell`attuazione dell`art.1, comma 340, della legge Finanziaria 2005), ed alcuni criteri di calcolo delle rispettive superfici catastali, sulla base di quanto stabilito dal citato Allegato C al D.P.R. 138/1998.
2 GRUPPI DI CATEGORIE DPR 138/1998 CATEGORIE ATTUALI CALCOLO SUPERFICIE (ALLEGATO C, DPR 138/1998) R abitativa di tipo privato e locali destinati a funzioni complementari`` A/1 - Abitazioni di tipo signorile A/2 - Abitazioni di tipo civile A/3 - Abitazioni di tipo economico A/4 - Abitazioni di tipo popolare A/5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare A/6 - Abitazioni di tipo rurale A/7 - Abitazioni in villini A/8 - Abitazioni in ville A/9 - Castelli, palazzi di pregio artistico e storico A/11 - Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi C/6 - Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse a) vani principali e accessori a servizio diretto (bagni, ripostigli, ingressi, corridoi, etc); b) vani accessori a servizio indiretto dei principali (soffitte, cantine e simili) in misura pari al 50% se comunicanti con i vani principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili di pertinenza esclusiva in misura pari al 30%, fino a 25 mq e al 10% per la quota eccedente, se comunicanti con i vani principali (negli altri casi rispettivamente al 15% fino a 25 mq e al 5% per la quota eccedente); d) area scoperta o assimilata di pertinenza esclusiva dell`unita` immobiliare, nella misura del 10% fino alla superficie dei vani principali e accessori a servizio diretto e del 2% per la parte eccedente; e) vani accessori a servizio diretto dei posti auto in misura pari al 50%. P pubblica o di interesse collettivo`` T terziaria`` B/1 - Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, caserme, conventi, seminari B/2 - Case di cura e ospedali B/3 - Prigioni e riformatori B/4 - Uffici pubblici B/5 - Scuole e laboratori scientifici B/6 - Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie B/7 - Cappelle ed oratori A/10 - Uffici e studi privati B/8 - Magazzini sotterranei per deposito di derrate C/1 - Negozi e botteghe C/2 - Magazzini e locali di deposito C/3 - Laboratori per arti e mestieri C/4 - Fabbricati e locali per esercizi sportivi C/5 - Stabilimenti balneari e di acque curative C/7 - Tettoie chiuse o aperte a) vani principali e accessori a servizio diretto (bagni, ripostigli, ingressi, corridoi, etc); b) vani accessori a servizio indiretto dei principali (soffitte, cantine e simili) in misura pari al 50% se comunicanti con i vani principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili di pertinenza esclusiva in misura pari al 10%; d) vani accessori a servizio diretto dei posti auto in misura pari al 50%. a) locali aventi funzione principale nella specifica categoria e locali accessori a servizio diretto degli stessi; b) locali accessori a servizio indiretto dei principali in misura pari al 50% se comunicanti con i principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili in misura pari al 10%; d) area scoperta o assimilabile di pertinenza esclusiva alla singola unita` immobiliare in misura pari al 10%. In tal ambito, l`agenzia del Territorio ha ulteriormente precisato che, in deroga ai criteri previsti dal D.P.R. 138/1998: per le unita` immobiliari classificate nelle categorie vigenti da A/1 ad A/9 e A/11, non sono considerate le superfici delle aree scoperte relative a: balconi, terrazzi e simili comunicanti o meno con i vani principali aree scoperte, o comunque assimilabili, di pertinenza esclusiva; per tutte le unita` immobiliari non sono considerate: le superfici residue non riconducibili a vani principali, accessori e ad aree scoperte ad uso esclusivo; le superfici dei locali principali e degli accessori, o di loro porzioni, aventi altezza inferiore a 1,50 metri. Entro 30 giorni dalla richiesta del Comune, gli uffici provinciali dell`agenzia del Territorio mettono a disposizione dell`ente locale i dati, risultanti dagli archivi informatizzati del catasto, riguardanti la superficie (determinata in base ai criteri di cui sopra), l`ubicazione, l`identificativo catastale, l`indirizzo, i
3 dati metrici (ossia le superfici dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte delle unita` immobiliari a residenziale) e gli intestatari catastali per ciascuna unita` accertata. I contribuenti hanno la possibilita` di presentare al Comune le istanze per la correzione di eventuali errori contenuti nei dati trasmessi dagli uffici provinciali, tra i quali anche quelli connessi al calcolo della superficie delle unita` immobiliari. In questo caso, gli Enti locali segnalano le istanze dei contribuenti agli uffici dell`agenzia del Territorio che, effettuate le relative verifiche, possono aggiornare i dati catastali risultanti errati. I migliori saluti. IL DIRETTORE - dott. Leonardo Pesadori - All.: c.s.
4 AGENZIA DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE 9 agosto 2005 Determinazione del direttore dell'agenzia del territorio sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, ai sensi dell'articolo 1, comma 340, della legge 30 dicembre 2004, n Modalita' d'interscambio incrocio e allineamento dati. IL DIRETTORE DELL'AGENZIA Visto l'art. 1, comma 340, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 che ha previsto l'emanazione di un provvedimento del direttore dell'agenzia del territorio da adottare sentita la Conferenza Stato-citta' ed Autonomie locali; Sentita la Conferenza Stato-citta' ed Autonomie locali in data 28 luglio 2005 con parere di cui al repertorio n. 72.II (SC).8. Determina: Art. 1. Modalita' d'interscambio incrocio e allineamento dati 1. Gli uffici provinciali dell'agenzia del territorio, previa elaborazione da effettuare entro tre mesi dall'entrata in vigore del presente provvedimento, mettono a disposizione entro trenta giorni dalla richiesta del Comune, tramite appositi documenti informatici in formato TXT o XML, secondo le specifiche tecniche dettagliate nell'allegato B, i seguenti dati per ciascuna unita' immobiliare, come risultanti alla data di estrazione negli archivi informatizzati del catasto: la superficie, l'ubicazione, l'identificativo catastale, l'indirizzo, i dati metrici e gli intestatari catastali. Tali documenti informatici, nelle more dell'attivazione di appositi servizi telematici, vengono messi a disposizione mediante supporti informatici. Per quanto concerne la superficie, essa e' calcolata sulla base delle «norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unita' ordinaria (Gruppi R, P, T)» di cui all'allegato C di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138 e dei criteri operativi contenuti nell'allegato A al presente provvedimento, tenuto conto dell'art. 62, comma 1, del decreto legislativo del 15 novembre 1993, n. 507 e successive modificazioni, nonche' della necessita' di stabilire la corrispondenza tra le vigenti categorie e quelle di cui al suddetto decreto del Presidente della Repubblica. Per quanto concerne i dati metrici, essi riguardano la superficie dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte delle unita' immobiliari a residenziale; dette superfici sono calcolate senza tener conto dei coefficienti di ragguaglio previsti dal citato decreto del Presidente della Repubblica. Per quanto concerne l'ubicazione, con essa si intende l'indicazione dell'edificio, della scala, dell'interno e del piano dell'unita' immobiliare cui di riferisce la superficie. 2. In caso di assenza del dato relativo alla superficie, sono altresi' segnalate le unita' immobiliari urbane prive di planimetria, ovvero quelle in cui la planimetria esistente in Ufficio non ha consentito il calcolo della superficie, per l'attivazione delle procedure previste nell'ultimo periodo dell'art. 1, comma 340, della legge 30 dicembre 2004, n Eventuali documentate segnalazioni dei sopradetti soggetti, corredate di una copia della planimetria catastale, volte ad evidenziare la circostanza che le planimetrie catastali sono state gia' presentate agli uffici catastali, sono trasmesse dai Comuni agli Uffici provinciali dell'agenzia. 3. Al fine di favorire l'incrocio dei dati catastali con quelli comunali e per conseguire una piu' agevole ed esaustiva individuazione delle unita' immobiliari, i Comuni e l'agenzia del territorio cooperano, secondo modalita' da definirsi anche a livello
5 locale, per l'allineamento delle informazioni presenti negli archivi catastali con quelli presenti negli archivi comunali ed afferenti ai soggetti intestatari delle unita' immobiliari, alle unita' immobiliari medesime e alla loro localizzazione, prioritariamente per il completamento, l'aggiornamento e la normalizzazione della toponomastica e per il completamento ed allineamento dei soggetti intestatari catastali e dei relativi codici fiscali. 4. L'allineamento di cui al comma 3 e' conseguito dall'agenzia del territorio attraverso l'esame degli esiti delle elaborazioni effettuate dai comuni e delle eventuali proposte di aggiornamento puntuali avanzate dagli stessi, nonche' mediante l'incrocio con i dati degli archivi forniti dai Comuni. Gli esiti delle suddette elaborazioni e proposte di aggiornamento, sono trasmessi dai Comuni, su richiesta degli Uffici provinciali dell'agenzia, in conformita' alle specifiche tecniche di cui all'allegato B. Per consentire un processo di allineamento automatizzabile degli archivi catastali attraverso le informazioni disponibili negli archivi comunali, questi ultimi sono messi dai Comuni a disposizione, su richiesta degli Uffici provinciali dell'agenzia, in conformita' alle specifiche tecniche di cui all'allegato C. Le risultanze dei processi di allineamento alimentano periodici aggiornamenti dei dati di cui al comma 1 da parte dell'agenzia del territorio. 5. Gli Uffici provinciali dell'agenzia del territorio collaborano, su richiesta dei Comuni, all'esame delle istanze presentate dai contribuenti per la correzione di eventuali errori contenuti nei dati messi a disposizione ai sensi del comma 1. I Comuni segnalano, attraverso le modalita' indicate nell'allegato B, le predette istanze. Gli Uffici, previa acquisizione delle istanze stesse, ne verificano i contenuti e, ove ne ricorrano i presupposti, aggiornano i dati catastali. Gli esiti sono comunicati al Comune in conformita' alle specifiche tecniche di cui al predetto allegato B. 6. L'utilizzo di tutti i dati e le informazioni forniti dall'agenzia del territorio ai Comuni o dai Comuni all'agenzia del territorio, e' consentito ai soli fini istituzionali. Roma, 9 agosto 2005 p. Il direttore dell'agenzia: Molinari ----> Vedere ALLEGATO a pag. 35 della G.U. <---- Allegato A Allegato B ----> Vedere ALLEGATO da pag. 36 a pag. 58 della G.U. <---- Allegato C ----> Vedere ALLEGATO da pag. 59 a pag. 61 della G.U. <----
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