Terzo Piano Strategico dell area metropolitana di Torino
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- Mariana Linda Massaro
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1 Terzo Piano Strategico dell area metropolitana di Torino Sintesi a cura di Osservatorio Caritas Torino Inquadramento degli obiettivi Il Piano delinea obiettivi e strategie di sviluppo per l area metropolitana di Torino, interessando il capoluogo e i 37 comuni dell area conurbata, altamente integrati con il capoluogo. In termini di visione, Torino metropolitana punta a essere, nel 2025, una «Città delle opportunità» e «del poter fare», in grado di offrire un sistema efficiente per le imprese e attraente per le persone in quanto in grado di garantire alti livelli di realizzazione economica e personale. Il Piano individua, inoltre, otto obiettivi crescita degli investimenti locali, nazionali e internazionali mantenimento, insediamento e crescita di imprese e attività economiche crescita dell occupazione, a tutti i livelli incremento della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica efficientamento dei servizi pubblici crescita del capitale umano qualificato e attrazione di talenti valorizzazione della cultura, della creatività e del turismo incremento della qualità della vita e dell inclusione sociale Che saranno perseguiti attraverso l implementazione di due strategie interdipendenti: 1. costruzione della governance metropolitana 2. abilitazione del sistema economico a una nuova fase di crescita e sviluppo Si punta, da un lato, a incentrare il governo del territorio e dei servizi sull intercomunalità e l integrazione delle politiche, dall altro ad aumentare la competitività non tanto dei singoli settori, quanto piuttosto dei fattori abilitanti lo sviluppo economico e sociale: le eccellenze del territorio, l attrazione di investimenti, lo snellimento della burocrazia, la qualificazione del capitale umano, tecnologie nuove e mobilità efficiente. I progetti con i quali si intende dare concretezza al Piano, ai suoi obiettivi e alle sue strategie sono complessivamente una trentina (otto sulla strategia che insiste sulla costruzione della governance metropolitana e 21 in tema di abilitazione del sistema economico a nuova fase di sviluppo). Vi sono poi tre ambiti che il Piano individua come «parzialmente autonomi» per i quali disegna «Strategie complementari»: Università Internazionalizzazione Welfare A cura di Osservatori Caritas Torino Pag 1 di 5
2 Strategie, ambiti e azioni A. Strategia per costruire la governance metropolitana Territorio investimenti e mobilità A1. Strategia territoriale metropolitana per individuare una visione comune di città fisica del futuro a scala metropolitana. A2. Agenzia strategica torinese per l economia e gli investimenti - riferimento per gli attori pubblici e privati per promuovere e attirare investimenti strategici. A3. Agenzia per la Mobilità metropolitana e regionale per la regolazione del trasporto privato e non solo pubblico. Ambiente e sostenibilità A4. Agenzia Metropolitana Corona Verde - per potenziare la gestione e promozione delle aree verd. A5. Manager per la Città Metropolitana Sostenibile struttura di coordinamento sovracomunale per verificare la rispondenza degli interventi attuati dalla Città Metropolitana a criteri di sostenibilità ambientale. Pubblica Amministrazione A6. Task force metropolitana per la semplificazione per monitorare il rapporto tra PA e imprese e promuovere procedure più efficienti. A7. Task force per il Welfare metropolitano piano di lavoro per integrare la gestione del Welfare tra Comuni e in condivisione con la Regione, ripensando i servizi in ottica di accessibilità, qualità e equità, sfruttando le economie di scala, la diffusione di buone pratiche e ripartendo più equamente i costi tra Comuni. Si vuole inoltre promuovere l integrazione con il secondo welfare e il passaggio da un modello di protezione sociale a uno di promozione sociale. A8. Finanza pubblica aggregata programma di assistenza tecnica ai Comuni per incentivare la collaborazione in materia contabile e finanziaria. A cura di Osservatori Caritas Torino Pag 2 di 5
3 B. Abilitazione del contesto a una nuova fase di crescita Spazi e Loghi B1. Piano per i luoghi dell economia metropolitana per riqualificare e razionalizzare aree industriali che possano essere recuperate o riconvertite a nuove economie, favorendo l incontro tra domanda e offerta. B2. 15 Progetti pilota per la qualità pubblica urbana per riqualificare 15 contesti periferici scarsamente valorizzati o ad alto potenziale, allo scopo di migliorare i servizi urbani (es. mercati, stazioni ferroviarie, aree verdi) e promuovere forme di presa in carico di spazi pubblici da parte della comunità locale: la Città Metropolitana promuoverà la coprogettazione tra gruppi e associazioni locali e giovani professionisti, e punterà a coresponsabilizzare risorse professionali e finanziarie pubbliche, private, di comunità. Accelerazione B3. Accelera.TO programmi di accelerazione per start-up e PMI. Capitale Umano B4. Scuola di alta formazione manageriale per formare manager locali e internazionali. B5. Connessione educazione-lavoro per supportare istituzioni formative e imprese e promuovere reti di orientamento e reti territoriali con offerte formative integrate. B6. Lab Accesso AperTO - programmi di co-utilizzo e co-investimento delle infrastrutture di ricerca tra imprese, università e organizzazioni pubbliche. B7. LaboraTO partenariato tra imprese manifatturiere per riqualificare i laboratori degli istituti tecnici. Attrattività locale B8. Talenti a Torino. B9. Esperienza Torino. B10. Torino bilingue per favorire la crescita dei talenti locali, attrarne di nuovi, promuovere le esperienze da offrire a target diversi (talenti, turisti, ecc ), diffondere l inglese per l internazionalizzazione della città. Semplificazione e pubblica amministrazione B11. Portale unico delle imprese ambiente informatico che integra tutte le piattaforme di gestione dei procedimenti tra PA e imprese B12. Ecosistema digitale e open data valorizzazione del patrimonio informativo pubblico in quanto fattore abilitante trasversale che modifica le politiche pubbliche e alimenta il legame di fiducia tra pubblico e privato in materia di salute, territorio, sostenibilità, formazione e lavoro. B14. Acquisti pubblici per lo sviluppo promozione a tutti i livelli della PA di un nuovo modello di acquisti pubblici in grado di privilegiare prodotti e servizi con migliori impatti ambientali, sociali ed economici sul territorio. A cura di Osservatori Caritas Torino Pag 3 di 5
4 Abilitazione del contesto a una nuova fase di crescita segue Qualità urbana e impatto sociale B13. Social Innovation - programma per mettere a sistema e sostenere l imprenditorialità pubblica e non profit con impatto sociale, e valorizzare le numerose esperienze di innovazione e imprenditorialità sociale, proseguendo esperienze avviate in tal senso per aggregare attori imprenditoriali, istituzionali, finanziari (come Torino Social Innovation) e posizionare Torino come laboratorio attivo su questi temi Sono citati: Centro Open Innovation in creazione presso l ex Incet; Social Fare e Top-ix, Social Hub della Fondazione Rosselli). La pubblica amministrazione può agire su tre leve: innovare gli acquisti pubblici stimolando nuovi mercati per l innovazione sociale, incubare e accelerare iniziative di imprenditorialità sociale, sperimentare strumentazioni finanziarie ad hoc. B15. Rigenerazione metropolitana programmi di rigenerazione degli spazi degradati, in abbandono o con difficile integrazione sociale, attraverso l attivazione di risorse pubbliche e private e la capitalizzazione delle esperienze Progetto Speciale Periferie e Case del Quartiere. B16. Nuovo Housing sociale promozione di modelli innovativi di housing sociale per rispondere all emergenza abitativa favorendo nuove forme di investimento paziente e a bassa redditività, nuovi contratti per un migliore incontro tra domanda e offerta regolari, e forme di co-housing e autocostruzione che decentrino alcuni costi sui beneficiari valorizzandone il ruolo attivo e le competenze. B17. Cittadinanza attiva e beni comuni definizione di un Regolamento unico metropolitano, sulla base di quello in fase di elaborazione da parte del Comune di Torino, per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e gestione dei beni comuni urbani (fisici, digitali, culturali). Si vuole valorizzare le iniziative di sharing economy, volontariato e cittadinanza attiva già promosse da alcune comunità locali. Mobilità e smart city Cibo B18. Piattaforma tecnologica per la mobilità intelligente. B19. Logistica intelligente realizzazione di un unica piattaforma tecnologica per l informazione ai viaggiatori sulla mobilità metropolitana, e sviluppo di infrastrutture fisiche e informatiche a scala metropolitana. B20. Coordinamento Smart City metropolitano estensione a scala metropolitana del piano di Torino Smart City SMILE (Smart Mobility, Inclusion, Life&Health and Energy) a partire dagli ambiti mobilità, social innovation, energia. B21. Food Commission per valorizzare il settore del cibo di qualità sviluppando la comunicazione dei prodotti del territorio, i contatti tra produttori e mercato, la formazione professionale. A cura di Osservatori Caritas Torino Pag 4 di 5
5 Torino Universitaria e dell innovazione Si punta a favorire le cooperazione strategiche tra i due Atenei torinesi per valorizzare la formazione e la ricerca in quanto fattori di sviluppo cruciali nell economia della conoscenza, perché contribuiscano all attrattività e alla competitività internazionale del territorio. Tra gli ambiti di sinergia individuati, figurano l impresa sociale e il welfare, in quanto settori che necessitano di un forte sforzo di rinnovamento dei modelli economici, sociali e normativi per rispondere alla crisi delle risorse pubbliche e alla crescita della domanda di servizi da parte di alcuni target. Torino Internazionale Si vuole continuare a investire sull internazionalizzazione passando da una pluralità di politiche a una strategia di sistema concordata tra enti e comunità, maggiormente strategica, che affronti i temi dell esportazione, dell attrattività, dell accoglienza. Torino Sociale Il piano afferma la coesione sociale come valore irrinunciabile e prioritario per lo sviluppo della società locale; parte dall assunto che il primo fattore di inclusione sociale sia il lavoro e quindi il rilancio dell economia locale, che deve misurarsi con la lotta alla disoccupazione e alle vulnerabilità sociali. Sostiene l innovazione complessiva del sistema di welfare metropolitano, per dare vita a modelli di gestione dei servizi alla persona più efficaci ed efficienti, in cui l intera società si fa carico della promozione (e non più solo protezione) sociale secondo modelli di welfare mix o community welfare, costruendo reti di prossimità territoriale. Si intende far fare il salto di qualità e di scala alle esperienze innovative in atto, e costruire la strategia mobilitando tutti gli attori pubblici, privati e non profit che operano nel campo dell integrazione sociale, attraverso un percorso articolato in: - racconto del Welfare ai cittadini, perché siano informati rispetto ai servizi e possano fare richieste e proposte - conoscenza oggettiva della situazione attuale e degli scenari futuri, con un cantiere integrato di valutazione che permetta di rivedere le politiche sulla base di evidenze fattuali - individuazione delle azioni concrete di rinnovamento del welfare, studiando l impatto e la praticabilità in diversi ambiti di modelli locali e non, e le condizioni amministrative per garantirne l attuazione. A cura di Osservatori Caritas Torino Pag 5 di 5
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