IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO A.S VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE PARTE PUBBLICA PARTE SINDACALE

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1 ISTITUTO TECNICO STATALE LUCA PACIOLI CREMA IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO A.S VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE Il giorno 31 GENNAIO 2017 alle ore 10,30 nel locale Presidenza di Via Delle Grazie viene sottoscritta la presente Ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell Istituto Tecnico Luca Pacioli di Crema per l A.S La presente Ipotesi sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnicofinanziaria e della Relazione illustrativa, per il previsto parere. L Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra: PARTE PUBBLICA Il Dirigente VICCARDI PAOLA LORI MASSIMO PARTE SINDACALE RSU ROSSI EGIDIO BIANCHINI MAURIZIO CGIL SINDACATI TERRITORIALI SCUOLA CISL UIL GILDA SNALS La presente ipotesi è stata firmata dal D.S. in rappresentanza della Parte Pubblica e le RSU d istituto in rappresentanza della parte sindacale in quanto i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL, benché invitati, non sono intervenuti Crema (CR) via Delle Grazie, 6 tel. 0373/ fax 0373/86193 via Dogali, 20 tel. 0373/ fax 0373/85115 e mail: paciolicrema@tin.it website: C.F

2 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA dell istituzione scolastica, con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato. 2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti per l anno scolastico 2015/ Il presente contratto può esser modificato in qualunque momento o a seguito di adeguamento a norme imperative o per accordo tra le parti. Art. 2 Interpretazione autentica 1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l interpretazione della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. TITOLO II RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I - RELAZIONI SINDACALI Art. 3 Obiettivi e strumenti 1. Il sistema delle relazioni sindacali d istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali. 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti: a. Contrattazione integrativa b. Informazione preventiva c. Informazione successiva d. Interpretazione autentica, come da art In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all istituzione scolastica, senza oneri per la scuola. Art. 4 Rapporti tra RSU e Dirigente 1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2

3 2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine. 4. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l oggetto della stessa. Art. 5 Oggetto della contrattazione integrativa 1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d istituto le materie previste dall articolo 6, comma 2, lettere j, k, l; dall articolo 9, comma 4; dall articolo 33, comma 2; dall articolo, 34 comma 1; dall articolo 51, comma 4; dall articolo 88, commi 1 e 2, del CCNL 2006/ Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all esercizio dei poteri dirigenziali. Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. 3. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/ Sono oggetto di informazione preventiva: Art. 6 Informazione preventiva a. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; c. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d. criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; e. utilizzazione dei servizi sociali; f. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; g. tutte le materie oggetto di contrattazione; 2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009, e cioè: a. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo; b. criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti 3

4 dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica. Ritorni pomeridiani; c. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. Si riconosce al dipendente dell istituzione scolastica il diritto di inoltrare al D.S. in forma preventiva richiesta motivata di assegnazione ad un ciclo e/o ad un corso specifico (personale docente) o a mansione e orario specifici (personale ATA), oltreché ad una sede specifica, secondo modalità e tempi precisati da apposita circolare. Si riconosce inoltre al dipendente il diritto di inoltrare al D.S. a posteriori e secondo modalità e tempi specificati da apposita circolare una richiesta motivata di modifica delle assegnazioni che lo riguardano. Ad entrambe suddette richieste il D.S. è tenuto a fornire risposta motivata secondo modalità e tempi precisati da apposita circolare. 3. Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione. 1. Sono materie di informazione successiva: Art. 7 Informazione successiva a. nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; b. verifica dell attuazione della contrattazione collettiva integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. CAPO II - DIRITTI SINDACALI Art. 8 Attività sindacale 1. I rappresentanti delle OO.SS. rappresentative dispongono di un proprio Albo sindacale, situato in ognuna delle due sedi, di cui sono responsabili; ogni documento affisso all'albo deve riguardare materia contrattuale o del lavoro e va siglato da chi lo affigge, che ne assume così la responsabilità legale. 2. La RSU dispone di un proprio albo ( pannello mobile ), distinto da quello riservato alle OO.SS., situato in ognuna delle sedi e posizionato in modo da garantire un adeguata visibilità al personale docente e Ata. Previa autorizzazione della RSU si ammette in suddetto spazio anche l affissione di materiale di natura politico-sindacale di movimenti e organizzazioni differenti dalle sigle sindacali di riferimento della RSU. 3. La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale un locale della scuola concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale stesso. 4. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. Art. 9 Assemblea in orario di lavoro 1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall articolo 8 del vigente CCNL di comparto. 4

5 2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora. 3. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola. 4. L indizione dell assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l adesione va espressa con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l obbligo di coprire il normale orario di servizio. 5. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. 6. Qualora non si dia luogo all interruzione delle lezioni e l assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 1 unità di personale ausiliario e n. 1 unità di personale amministrativo per ogni sede saranno addette ai servizi essenziali. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l ordine alfabetico. Art. 10 Permessi retribuiti e non retribuiti 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, all inizio dell anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima. 2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno due giorni di anticipo. 3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall organizzazione sindacale al Dirigente. Art. 11 Referendum 1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica. 2. In alternativa alla effettuazione del referendum, entro 15 giorni dalla stesura dell ipotesi di contratto ( da pubblicare on line sul sito dell istituto), ciascun dipendente dell istituzione scolastica può inoltrare alla RSU valutazioni, osservazioni, proposte, ecc. Art Procedura per lo sciopero 1. Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione a tutti i lavoratori, compresi quelli a tempo determinato. 2. Il lavoratore che intende aderire allo sciopero può darne volontariamente preavviso scritto al DS. Il lavoratore è libero di dichiarare o di non dichiarare cosa intende fare. Chi non dichiara nulla non può essere costretto a farlo e non è sanzionabile. 3. A fine di assicurare la tutela dei minori, nel caso in cui il DS abbia accertato preventivamente che non possono essere garantite le regolari lezioni, i docenti non scioperanti saranno invitati, con circolare interna ad essere presenti sin dall ora d inizio delle lezioni della giornata dello 5

6 sciopero, per consentire un adattamento dell orario didattico, prestando un monte ore totale pari, in ogni caso, alle ore di servizio di quel giorno. 4. Il dirigente scolastico trasmette la comunicazione dello sciopero al personale docente e ATA con una circolare cui allega elenco nominativo per firma di presa visione e per la libera e volontaria dichiarazione di adesione (si/no) 5. Chi dichiara di scioperare e poi cambia idea e si presenta a scuola il giorno di sciopero, potrebbe essere non utilizzato dal Dirigente Scolastico e sarebbe comunque considerato in sciopero. Il Dirigente, sulla base delle libere dichiarazioni, valuta l effetto previsto dallo sciopero sul servizio didattico (le lezioni): a. può disporre un servizio ridotto per una parte delle classi o per una parte dell orario e lo comunica ai docenti; b. può sospendere le lezioni se non è in grado di garantire neanche un servizio minimo; c. chiude la scuola qualora tutti abbiano dichiarato di scioperare; d. comunica alle famiglie 5 giorni prima dello sciopero, le modalità di funzionamento o la sospensione del servizio previsti per il giorno di sciopero; e. il giorno dello sciopero organizza il servizio anche avvalendosi della collaborazione di personale da lui delegato; f. può chiamare il docente a cambiare orario, ma non il totale delle ore di lezione previsto per il giorno dello sciopero, a cambiare classe per assicurare la mera vigilanza agli alunni, e ad essere presente sin dalla prima ora, ma solo per l orario che gli è stato comunicato preventivamente e pari a quello previsto per quel giorno 6. il dipendente, se il servizio è sospeso, si presenta a scuola, nel suo orario di lavoro o secondo le indicazioni date; 7. chi ha il giorno libero non può essere obbligato a dichiarare se sciopera o no e non può comunque perdere la retribuzione, non può essere chiamato a scuola per sostituire docenti in sciopero. 8. Il dirigente individua, tenuto conto dei servizi essenziali da garantire nel giorno di sciopero, il contingente di personale per assicurare le prestazioni indispensabili, lo comunica agli interessati 5 giorni prima dello sciopero, sostituisce, se possibile, persone del contingente che hanno dichiarato di voler scioperare con altre che non scioperano. Art Contingenti minimi del personale ATA in caso di sciopero 1. La materia è regolamentata dall art. 2 dell accordo sull attuazione della Legge 146/90, allegato al CCNL Scuola del 26 maggio 1999 e all allegato attuazione della Legge 146/90 al CCNL 26 maggio 1999 e alle norme in vigore nel comparto scuola. 2. Pertanto dovranno essere assicurate presso questa Istituzione Scolastica le seguenti attività, in caso di sciopero: - attività, dirette e strumentali, riguardanti lo svolgimento degli scrutini e degli esami finali nonché degli Esami di Stato; 3. Nelle more d accordo integrativo nazionale sulla questione ed in presenza di effettive esigenze di prestazioni indispensabili, il Dirigente Scolastico può chiedere la permanenza in servizio di un Assistente Amministrativo per l intero Istituto, di un assistente Tecnico e di due Coll. Scolastici in base ai seguenti criteri: a. volontarietà dei lavoratori; b. in mancanza di volontari, si procederà mediante rotazione dei lavoratori sulla base di un elenco alfabetico; 6

7 c. in base alle mansioni degli assistenti amministrativi ed individuando le procedure urgenti (es. stipendi, rilevazione delle assenze, rilevazione dello sciopero, scadenze contabili,...) 4. I dipendenti individuati ufficialmente per l espletamento dei servizi minimi vanno computati fra coloro che hanno aderito allo sciopero, ma devono essere esclusi dalle trattenute stipendiali. Art Servizi minimi ed essenziali 1. Oltre ai servizi minimi ed essenziali stabiliti previsti dalla legge 146/90, si stabiliscono quelli sotto elencati: a. apertura e chiusura dei locali scolastici; b. assistenza alunni H (in situazione di gravità) TITOLO III PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA Art. 15 Collaborazione plurime del personale docente 1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole che a ciò si siano dichiarati disponibili secondo quanto previsto dall art. 35 del vigente CCNL. 2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell istituzione scolastica che conferisce l incarico. 3. Prima di procedere al reperimento di collaborazioni esterne il D.S. attua i procedimenti necessari al fine dell accertamento della presenza o meno delle competenze richieste all interno del corpo docente e ATA dell istituto scolastico. Art. 16 Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA 1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente può disporre l effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l orario d obbligo. 2. Nell individuazione dell unità di personale il Dirigente tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti criteri: a. specifica professionalità, nel caso sia richiesta b. sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva c. disponibilità espressa dal personale d. graduatoria interna 3. Il Dirigente può disporre, inoltre, l effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse. 4. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico; tali prestazioni possono essere oggetto di retribuzione a carico del Fondo di Istituto nei limiti della programmazione e disponibilità o di recupero compensativo da fruirsi compatibilmente con le esigenze organizzative dell Istituto 5. Per particolari attività il Dirigente - sentito il Dsga - può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell istituzione scolastica. 7

8 TITOLO IV TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I - NORME GENERALI Art. 17 Risorse 1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da: a. stanziamenti previsti per l attivazione delle funzioni strumentali all offerta formativa b. stanziamenti previsti per l attivazione degli incarichi specifici del personale ATA c. stanziamenti del Fondo dell'istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti e. altre risorse provenienti dall'amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro f. eventuali contributi dei genitori e di privati 2. Il totale delle risorse finanziarie disponibili per l anno scolastico 2016/17 è di , 16 (lordo Stato) corrispondenti ad , 20 lordo dipendente ( ,19 senza ore eccedenti) così suddiviso: IMPORTO ISTITUTI CONTRATTUALI ,54 FIS ,47 Funzioni Strumentali ,67 Incarichi Specifici ,57 Economie anni prec. FIS ,01 Ore eccedenti ,94 Pratica sportiva (non ancora assegnate le risorse) Art. 18 Attività finalizzate 1. I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. CAPO SECONDO UTILIZZAZIONE DEL FIS Art. 19 Finalizzazione delle risorse del FIS 1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l efficienza dell istituzione scolastica, riconoscendo l impegno individuale e i risultati conseguiti. 8

9 Art. 20 Criteri per la suddivisione del Fondo dell istituzione scolastica 1. Le risorse del fondo dell istituzione scolastica sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dai vari progetti e dalle attività curricolari ed extracurricolari previsti dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente e dal Piano annuale delle attività del personale ATA. 2. Le risorse complessivamente disponibili saranno ripartite tra le componenti docenti e ata nel seguente modo: le risorse riservate alle varie componenti in base al CCNL 29/11/2007 vengono mantenute separate, la quota di risorse comuni viene ripartita in maniera proporzionale alle rispettive dotazioni organiche e alle diverse tariffe orarie previste dal medesimo contratto per le ore di attività aggiuntive (75% al personale docente e 25% al personale ata) 3. Viene prioritariamente accantonata la quota di indennità di direzione spettante al D.S.G.A. e il compenso per i due collaboratori del Dirigente Scolastico , ,00 - Indennità direzione D.S.G.A 3.500,00 = Collaboratori DS ,54.= FIS a disposizione Quota docenti 75 % ,39 + avanzi anni prec ,51 Quota ata 25 % ,15 + avanzi anni prec.. 852,06 La somma a disposizione per il FIS DOCENTI è quindi di ,90 La somma a disposizione per il FIS PERS. ATA è quindi di ,21 A tal fine sono assegnati: per le attività del personale docente ,38 (comprese le funzioni strumentali e collaboratori D.S.) per le attività del personale ATA ( compresi ,87 gli incarichi specifici) per le ore eccedenti ,01 per l indennità di direzione del D.S.G.A ,00 per la pratica sportiva ,94 per le Aree a rischio e a forte processo // migratorio Art. 21 Stanziamenti Al fine di perseguire le finalità di cui all articolo 19, sulla base della delibera del Consiglio d istituto, di cui all art. 88 del CCNL e del Piano Annuale, il fondo d istituto viene ripartito sulla base di quote orario assegnate in previsione, rispetto all incarico affidato. 9

10 1. PERSONALE DOCENTE Sulla base dell'importo di ,91, a cui viene sottratta la parte di spettanza riservata ai docenti delegati del Dirigente pari a ,00, risultano ,91 che corrispondono a ore di attività funzionali all insegnamento retribuite a Quindi per gli incarichi di dirigenza relativi all offerta formativa sono disponibili 2468 ore da ripartire come segue: PREMESSA A differenza del criterio di misurazione dell entità dell attività svolta adottato nel precedente contratto (autocertificazione oraria), si introduce una modalità di misurazione oraria forfettaria basata su un calcolo presuntivo del carico di lavoro implicato da ogni specifico progetto. Di seguito la tabella delle attività e progetti approvati per l a. s con relativa quantificazione oraria forfettaria. E assegnato al responsabile di ogni progetto la determinazione della quota oraria a carico del singolo componente del proprio staff. In casi particolari di accertato significativo incremento orario determinato dal verificarsi di circostanze straordinarie ed impreviste può essere prevista una maggiorazione delle seguenti quote. Destinatario della segnalazione da parte del docente è il Dirigente Scolastico che, previa consultazione della RSU, procede al nuovo computo. A questo scopo si prevede un accantonamento cautelativo di 350 ore. PROGETTO ENTITA ORARIA (1 ora: 17, 50 euro lordi) ORARIO 250 REGISTRO 170 SEGRETERIA DIGITALE 140 MANUT.TECNICA/AGGIORN. LABORAT. 140 FORMAZIONE RAPPRESENTANTI 140 PROGETTI VARI 100 ACCOGLIENZA ALUNNI 16 GITE 60 TUTOR NEOASSUNTI 15 MERCATINO LIBRO USATO 30 ANIMATORE DIGITALE 25 10

11 SUPPORTO ALUNNI 10 GIORNALINO 15 SITO E COMUNICAZIONE 30 ELEZIONI 10 ORIENTAMENTO 200 COMMISSIONE INCLUSIONE 100 COORDINAMENTO MATERIA 54 TUTOR MATERIA 58 PREPOSTI SICUREZZA 40 COOP 2 TOTALE ORE In relazione alla presente tabella si precisa che: 1) i docenti che usufruiscono di ore di esonero dall insegnamento per progetti particolari della scuola, saranno ricompensati per ore eccedenti l esonero. 2) i docenti la cui attività si svolge in progetti retribuiti con fondi differenti dal FIS non accedono per suddette prestazioni al FIS. 3) la quota destinata ai delegati delle prime e quinte classi sarà maggiorata rispetto a quella delle altre classi 4) nel caso in cui la quota assegnata per il pagamento delle sostituzioni dei docenti assenti si rivelasse insufficiente a coprire il fabbisogno si provvederà ad intaccare in modo percentuale le quote fisse destinate alle altre voci. 5) Qualora alcune delle succitate attività dovessero essere ricompensate con le risorse destinate al bonus previsto dalla Legge 107/2015 sulla base di quanto deliberato dal Comitato di Valutazione di cui alla medesima Legge, la relativa quota sarà detratta dal FIS e destinate al pagamento delle supplenze o cumulate a titolo di residuo attivo destinato alla contrattazione dell anno scolastico ) Viene messo a disposizione di ogni consiglio di classe un pacchetto annuale di 3 ore di lezione finalizzato al recupero di alunni della stessa classe in difficoltà (1 ora: 35 euro lordi). L individuazione dei docenti esecutori di suddetto intervento e dei relativi alunni è di competenza del Consiglio di classe stesso su richiesta specifica dei docenti. Superato il monte ore a disposizione di ogni Consiglio (3 ore) non potrà essere garantito il pagamento di eventuali ulteriori interventi, salvo residui. 11

12 2. PERSONALE ATA Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate: Descrizione Importi * A flessibilità oraria e ricorso alla turnazione ,50 B C intensificazione del carico di lavoro per sostituzione di colleghi assenti Incarichi e mansioni a supporto dell amministrazione o della didattica ( compresi gli incarichi specifici) *per la disamina degli importi vedi tabelle sottostanti , ,00 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ,00 Attività Numero addetti Numero ore cadauno Totale ore Importo orario Totale Flessibilità oraria e turnazioni Intensificazione carico lavoro per sostituzione colleghi assenti Incarichi e mansioni supporto amministrativo e didattico , , , , , ,00 TOTALE 9.570,00 12

13 ASSISTENTI TECNICI ,50 Attività Numero addetti Numero ore cadauno Totale ore Importo orario Totale Flessibilità oraria e turnazioni Intensificazione carico lavoro per sostituzione colleghi assenti Incarichi e mansioni supporto amministrativo e didattico , ,50 217, ,50 841,00 TOTALE 1.493,50 COLLABORATORI SCOLASTICI ,00 Attività Numero addetti Numero ore cadauno Totale ore Importo orario Totale Flessibilità oraria e turnazioni Intensificazione carico lavoro per sostituzione colleghi assenti Incarichi e mansioni supporto amministrativo e didattico , , , , , ,00 Mansioni Inc. Specifici Fattorino 1 250,00 Accompagnamento alunni 2 100,00 200,00 Reperibilità 2 100,00 100,00 Inventario libri biblioteca e arredi 2 100,00 50,00 Manutenzione ordinaria 2 50,00 100,00 Disponibilità mezzo 1 50,00 Gestione lavanderia 1 100,00 13

14 Magazzino materiale pulizie 4 200,00 200,00 Aiuto segreteria 1 150,00 Gestione assegnazione aule 3 800,00 Gestione armadietti 2 100,00 Gestione scorte e scarico materiale 2 200,00 TOTALE ,00 Art Conferimento degli incarichi 1. Il Dirigente conferisce gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. 2. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti. 3. Il personale docente può accedere al conferimento di incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive previa presentazione di progetto da sottoporre all approvazione del Collegio docenti. E compito del D.S. predisporre gli strumenti adeguati atti a fornire ai dipendenti la necessaria informazione relativa a suddetti progetti in tempi utili al fine di poter maturare adeguata valutazione. 4) Il responsabile di ogni progetto è tenuto alla presentazione, monitoraggio ed alla relazione finale sull attività svolta, dettagliando metodi ed obiettivi. Tale documentazione è messa a disposizione di chi ne faccia richiesta alla dirigenza scolastica. Art.23 Funzioni Strumentali L importo da destinare per le funzioni strumentali ammonta ad ,47 e sarà assegnato dopo la valutazione delle domande pervenute. Gli eventuali avanzi verranno utilizzati in aggiunta al FIS. Art Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA 1. Le attività aggiuntive, svolte nell ambito dell orario d obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, vengono conteggiate forfettariamente ai fini della liquidazione dei compensi. 2. E facoltà del D.S, su segnalazione del D.S.G.A., aumentare o diminuire i singoli compensi in seguito a maggiori o minori impegni lavorativi verificatisi nel corso dell anno. 3. Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all orario d obbligo sono remunerate con recuperi compensativi, compatibilmente con le esigenze di servizio. 14

15 4. Le quote del FIS relative ai collaboratori scolastici saranno ripartite in base alle presenze effettive (al netto delle assenze per malattia). L eventuale risparmio va ripartito tra i collaboratori scolastici che si sono assentati per un massimo di gg Per gli assistenti amministrativi e tecnici i periodi di assenza superiore a due settimane cumulative comportano una decurtazione della quota FIS prestabilita. L eventuale risparmio ottenuto va ripartito equamente tra tutti gli assistenti in organico. 6. Al personale con contratto di lavoro part time verrà ridotta la quota in modo proporzionale. Art Incarichi specifici Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica. L importo ammonta ad , Il Dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità: - comprovata professionalità specifica - disponibilità degli interessati - anzianità di servizio Gli eventuali residui verranno utilizzati in aggiunta al FIS. TITOLO V ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art Soggetti tutelati 1. I soggetti tutelati sono a. tutti coloro che nell Istituzione Scolastica prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed a tempo determinato; b. tutti gli studenti dell Istituzione Scolastica nella quale i programmi e le attività d insegnamento prevedono espressamente la frequenza e l uso di laboratori con possibile esposizione di agenti chimici, fisici e biologici, l uso di apparecchi e strumenti di lavoro, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminale; c. gli studenti presenti a scuola in orario curriculare ed extracurricolare per iniziative complementari ivi realizzate; d. tutti i soggetti che, avendo a qualsiasi titolo diritto di presenza presso i locali dell Istituzione scolastica, si trovino all interna di essa nella veste di: ospiti, alunni, uditori, ditte incaricate, genitori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti corsisti; 2. Gli studenti a. non sono numericamente computati ai fini degli obblighi che la legge correla al numero del personale impegnato presso l Istituzione Scolastica. b. sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione e la revisione annuale del Piano d emergenza. 15

16 Art Obblighi in materia di sicurezza del dirigente scolastico Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro individuato ai sensi del D.M. 292/96, ha i seguenti obblighi: 1. adozioni di misure e dotazioni personali protettive in materia di personale scolastico, locali, strumenti, materiali, apparecchiature,videoterminali; 2. valutazione dei rischi esistenti; 3. elaborazione di apposito documento nel quale siano esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le misure ed i dispositivi di prevenzione adottati, il programma di successivi miglioramenti; 4. designazione del personale incaricato di attuazione delle misure; 5. pubblicazione, informazione e formazione rivolti a favore degli studenti e del personale scolastico da organizzare compatibilmente con ogni altra attività sia per aggiornamento periodico che informazione e formazione iniziale dei nuovi assunti. Art Servizio di prevenzione e protezione 1. Nell unità scolastica il Dirigente Scolastico, in quanto datore di lavoro, deve organizzare il servizio di prevenzione e protezione designando per tale compito, previa consultazione del Rappresentante dei lavori per la Sicurezza (RLS), una o più persone tra i dipendenti, secondo le dimensioni della Scuola; 2. Il RSPP è designato dal Dirigente tra il personale docente a condizione che assicuri le necessarie competenze tecniche indispensabili all assunzione della funzione ovvero all esterno, in caso non vi sia tale possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia professionale. Al RSPP, se interno, compete un compenso di ,00 lordo dipendente, per il quale si attingerà ai fondi del bilancio dell istituzione scolastica. 3. I lavoratori designati, (ASPP) docenti o ATA, devono essere in numero sufficiente, almeno uno per edificio scolastico, possedere un adeguata formazione, capacità necessarie, disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti assegnati; 4. Per lo svolgimento delle attività di competenza saranno disposte delle Figure Sensibili di Primo Pronto Soccorso Antincendio. Art. 29- Documento di valutazione dei rischi 1. Il documento di valutazione dei rischi, è redatto dal Dirigente Scolastico che può avvalersi della collaborazione di esperti preposti alla tutela e sicurezza dei lavoratori (RSPP); 2. Il documento viene revisionato annualmente per tener conto delle eventuali variazioni intervenute. Art Sorveglianza sanitaria 1. Poichè sono presenti figure lavorative per le quali il documento di valutazione dei rischi ha evidenziato un rischio per la salute si ritiene opportuno fare ricorso al servizio del medico competente.. Art Riunione periodica di prevenzione e protezione dei rischi 1. Il Dirigente scolastico direttamente o tramite il personale del servizio di prevenzione e protezione, indice almeno una volta l anno una riunione di prevenzione e protezione dei 16

17 rischi, alla quale partecipano lo stesso Dirigente, o un suo rappresentante che la presiede, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il Medico Competente, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 2. Nel corso della riunione il Dirigente Scolastico sottopone all esame dei partecipanti il documento della sicurezza, l idoneità dei mezzi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della salute. 3. La riunione non ha poteri decisionali, ma carattere consultivo. 4. Il Dirigente Scolastico deciderà se accogliere in tutto o in parte, suggerimenti scaturiti dalla riunione, assumendosi tuttavia la responsabilità di non tener conto degli eventuali rilievi documentati nell apposito verbale che dovrà essere redatto ad ogni riunione. Art Rapporti con gli enti locali 1. Per gli interventi di tipo strutturale ed impiantistico deve essere rivolta all Ente Locale proprietario richiesta formale di adempimento motivandone l esigenza soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. 2. In caso di pericolo grave ed imminente il DS adotta i provvedimenti di emergenza resi necessari dalla contingenza ed informa tempestivamente l Ente locale. L Ente Locale con tale richiesta diventa responsabile ai fini della sicurezza a termini di legge. Art Attività di aggiornamento, formazione ed informazione 1. Nei limiti delle risorse disponibili debbono essere realizzate attività di informazione, formazione e aggiornamento nei confronti dei dipendenti e ove necessario, degli studenti. 2. I contenuti minimi della formazione sono quelli individuati dal DLgs n.81/2008 Art Prevenzione incendi e protezione contro rischi particolari 1. A questa Istituzione Scolastica si applica la normativa sulla prevenzione incendi e sulla protezione da agenti chimico-fisico-biologici particolari prevista dal DLgs n.81/2008 Art Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Nell unità scolastica le RSU, all interno del loro ambito, possono designare un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). 2. Le attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza designato, sono disciplinate dal DLgs n.81/2008. Art Controversie in materia di sicurezza 1. In merito a controversie che dovessero sorgere sull applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione, previsti dalle norme vigenti legislative e contrattuali, la funzione di prima istanza di riferimento è svolta dall organismo paritetico territoriale previsto dall art. 51 del d.lgs.81/2008. E fatta salva la via giurisdizionale. 17

18 TITOLO VI NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 37 Clausola di salvaguardia finanziaria 1. Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi uno sforamento del fabbisogno rispetto alla disponibilità finanziaria accertata, il Dirigente ai sensi dell art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001 può sospendere, parzialmente o totalmente, l esecuzione delle clausole contrattuali dalle quali derivino oneri di spesa. 2. Nel caso in cui l accertamento dell incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria. Art. 38 Natura premiale della retribuzione accessoria 1. Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, i progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica. 2. La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. 3. In caso di mancata corrispondenza, il Dirigente dispone a titolo di riconoscimento parziale del lavoro effettivamente svolto la corresponsione di un importo commisurato al raggiungimento degli obiettivi attesi e comunque in proporzione al periodo di impegno. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Viccardi Paola) LA R.S.U. Prof. Lori Massimo Prof. Rossi Egidio Sig. Bianchini Maurizio 18

19 Si segnala una differenza fra il parametro di calcolo del finanziamento per gli incarichi specifici del personale ATA stabilito nel contratto integrativo nazionale del 24/6/2016 e quello utilizzato dal MIUR per l'assegnazione alle scuole comunicato con la mail del 24 settembre Il parametro del contratto nazionale è di. 161,76 mentre quello utilizzato dal MIUR è di. 151,53. Il MIUR ha rettificato le tabella di calcolo dei parametri e ha informato le OO.SS. che verrà inviata a tutte le scuole una assegnazione ad integrazione del finanziamento. La scuola ha scelto di applicare il parametro previsto dal CIN, come indicato sia nella relazione del D.S. che in quella del D.S.G.A., considerato anche il fatto che comunque l'utilizzo totale del fondo è inferiore all'assegnazione (98,10%) e che l'avanzo di ,91 consentirebbe di riassorbire l'eventuale mancanza di assegnazione dell'integrazione da parte del Miur corrispondente ad. 254,40 lordo dipendente. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Viccardi Paola) LA R.S.U. Prof. Lori Massimo Prof. Rossi Egidio Sig. Bianchini Maurizio 19

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