DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver. 9.5

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1 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver. 9.5 COMUNE DI PERUGIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 DEL PROT. n. Codice Archiv.ne Documenti non allegati Al l egati del VARI (in apposito registro) L'anno DUEMILAQUINDICI il giorno DUE del mese di FEBBRAIO, alle ore 17,19, nella consueta sala delle adunanze di Palazzo dei Priori, convocato nelle forme e nei termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale. Risultano presenti e assenti, alla deliberazione in oggetto, i consiglieri: Pres. Ass. ROMIZI ANDREA (Sindaco) 1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA 2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO 3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO 4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA 5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA 6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO 7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA 8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA 9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO 10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO 11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH 12 ROMIZI GABRIELE 28 MENCARONI DIEGO 13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO 14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE Pres. Ass. Presiede la seduta il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO, con l assistenza del SEGRETARIO GENERALE SUPPLENTE Dr. SSA LAURA CESARINI. Scrutatori designati i Signori Consiglieri. La seduta è PUBBLICA CON VOTAZIONE PALESE. OGGETTO: ADOZIONE VARIANTE AL PRG, PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER IL RECUPERO E LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL MERCATO COPERTO DI PERUGIA AI SENSI DELL'ART. 18 COMMI 3 E 4 L.R. 11/05 Dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134, comma 4, D.Lgs n. 267 Pubblicata all'albo Pretorio a decorrere dal Divenuta esecutiva ai sensi dell'art.134, comma 3, D.Lgs n.267, il IL CONSIGLIO COMUNALE SETTO Su proposta della G.C. n. 60 del PREMESSO che: - il Comune di Perugia è dotato del Piano Regolatore Generale (PRG), Parte Strutturale e Parte Operativa approvato, ai sensi della L.R. 31/97, con atto del C.C. n. 83/2002 modificato ed aggiornato con successive varianti; - l edificio del mercato coperto ricade nell At.Cs. 6, relativa all area Pincetto, disciplinata dall art.59 del TUNA aree trasformabili del centro storico At.Cs ; in particolare l attuale disciplina Strutturale e Operativa deriva da una specifica variante al PRG, approvata con atto del C.C. n. 85 del , conseguente ad un procedimento, dichiarato di pubblico interesse con atto di G.C. n. 68/06, finalizzato alla realizzazione, mediante lo strumento del project financing, di un intervento di riqualificazione del mercato coperto e realizzazione di opere complementari; PUBBLICATA ALL ALBO PRETORIO: dal al RIPUBBLICATA ALL ALBO PRETORIO: dal al PERUGIA, li - con tale variante veniva, fra l altro, prevista la delocalizzazione dell attività mer- Foglio 1 di 5

2 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver. 9.5 catale in un nuovo edificio, parzialmente ipogeo, da realizzare a valle dell attuale struttura del mercato coperto, con accesso da via delle Conce oltre all apposizione del vincolo preordinato all esproprio sulle aree di proprietà SIPA, interessate dall intervento proposto dalla variante stessa; CONSIDERATO che: - con delibera n.124 del la Giunta Comunale, preso atto dell impossibilità, determinata da cause oggettive nonché dalle mutate condizioni economiche conseguenti alla crisi finanziaria, di procedere alla riqualificazione del mercato coperto mediante la procedura del project financing e quindi di fatto ritenuto non più attuabile il progetto stesso, ha dichiarato definitivamente conclusa la suddetta procedura; - l Amministrazione Comunale, a seguito di quanto determinato con l atto di G.C. 124/2012 sopra richiamato, ha deciso di riconsiderare complessivamente la strategia d intervento di riqualificazione dell area urbana su cui insiste l immobile del Mercato Coperto; - pertanto, con delibera della Giunta comunale n. 81 del , è stato approvato un nuovo progetto preliminare relativo al recupero dello storico Mercato Coperto di Perugia, che in sintesi prevede: il recupero filologico e il restauro conservativo dell edificio del mercato coperto all interno del quale è previsto: 1) il mantenimento del parcheggio esistente posto al piano terra dell edificio; 2) un autonomo luogo di commercio mercatale con possibile punto di ristoro panoramico in corrispondenza della terrazza di copertura dell edificio; 3) un innovativo modello urbano di distribuzione agroalimentare hub agroalimentare collocato nello spazio interno articolato su due livelli aventi una superficie pari a circa mq., imperniato su una grande hall a doppia altezza, illuminata dall alto dal lucernario posto sulla terrazza; il recupero ed il riuso degli spazi denominati Arconi che si affacciano direttamente sulla piazza della Rupe nei quali è prevista la sede di una biblioteca di pubblica lettura; la riqualificazione, attraverso l eliminazione della cupola degli attuali ascensori, di Piazza della Rupe nella quale verranno trasferite le attività commerciali non alimentari, attualmente collocate sulla terrazza del mercato coperto; -con la stessa deliberazione 81/2014 la Giunta comunale ha, altresì, dato atto che: la spesa complessiva prevista dal suddetto progetto per il recupero architettonico e funzionale dell edificio ammonta a e sarà finanziata per con contributo della Regione Umbria, giusta nota prot del e per quale quota di cofinanziamento comunale reperito per il tramite della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia; per l attuazione dell intervento in oggetto si dovrà procedere in via preliminare e propedeutica alla assunzione dei provvedimenti di parziale sdemanializzazione del Mercato coperto e soppressione e trasferimento delle attuali aree mercatali presenti nella struttura; a seguito della concessione del finanziamento dovranno essere apportate le necessarie modifiche al Piano Triennale ed all Elenco annuale delle opere pubbliche, nonché le conseguenti variazioni in sede di Bilancio di Previsione 2014/2016; Foglio 2 di 5 Pagina 2

3 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver. 9.5 CONSIDERATO altresì che: - l attuale disciplina prevista dall art. 59 del TUNA introdotta nel PRG con la detta variante C.C. 85/07, che prevede una volumetria aggiuntiva di mc, appare sproporzionata rispetto ai contenuti del nuovo progetto preliminare redatto dal Comune e recentemente approvato dalla Giunta comunale con il richiamato atto n. 81/14 che tende a mantenere ed a valorizzare la sola struttura mercatale esistente; - si rende pertanto necessario, al fine di conferire coerenza urbanistica all intervento di rifunzionalizzazione del nuovo mercato coperto di proprietà comunale e per le finalità previste dallo stesso progetto sopra menzionato, adottare specifica variante grafica e normativa al PRG vigente, Parte Strutturale e Parte Operativa; - in particolare, la presente variante, meglio descritta nell allegata relazione illustrativa, prevede in sintesi: una considerevole riduzione (di circa mc ) della potenzialità edificatoria, dagli attuali mc ai previsti mc (corrispondenti a mq 1.000), provenienti in gran parte dalla ristrutturazione delle strutture esistenti sulla terrazza del Mercato e solo in minima parte di nuova previsione. Gli stessi mq saranno utilizzati per consentire la nuova localizzazione delle attività commerciali non alimentari (mq 200), la rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti, di recente costruzione, localizzate sulla terrazza (mq 800); la riduzione del limite della zona At.Cs.6, che viene così ricondotta alla sola parte di proprietà comunale, con la conseguente riclassificazione delle aree escluse da detta riduzione ad aree non edificate, di cui all art. 86 del TUNA; la modifica delle prescrizioni particolari Parte Strutturale e Parte Operativa contenute nell art. 59 del TUNA, conseguente alla nuova progettazione di cui in premessa; - tutte le aree oggetto dell intervento (quelle, cioè, comprese nella zona At.Cs.6 così ridefinita) sono di proprietà comunale; - la variante non modifica la vocazione commerciale-mercatale dell'immobile cioè la sua funzione principale; - si persegue, in questo modo, l obiettivo prioritario e strategico dell Amministrazione Comunale, consistente nella riqualificazione e recupero del Mercato Coperto nelle sue funzioni: mercatale, culturale e sociale; VALUTATO che: - le modifiche alla Parte Strutturale sono apportabili ai sensi dell art. 18, comma 3, della LR 11/05 che prevede, in caso di varianti al PRG parte strutturale necessarie per la localizzazione o realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità, l applicazione delle medesime procedure utilizzate in caso di varianti al PRG, parte operativa (art. 13, commi 2 e seguenti e 14 della medesima legge regionale), fatto salvo che: - i tempi indicati sono ridotti della metà; - le varianti sono inviate alla Provincia, la quale entro trenta giorni dal ricevimento degli atti e previa istruttoria, può convocare la conferenza istituzionale di cui all art. 15 della L.R. 11/05 o comunicare di non doverla attivare; in assenza di tali iniziative nel tempo indicato il Comune approva definitivamente la variante; in caso di convocazione, la Provincia dovrà motivare, in ragione della complessità dei contenuti della variante, del relativo impatto territoriale prodotto e in caso di modifica sostanziale dei criteri e strategie informatori del PRG; - le modifiche alla Parte Operativa sono apportabili ai sensi dell art. 18, comma 4 della L.R. 11/05 che prevede Foglio 3 di 5 Pagina 3

4 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver. 9.5 anch esso tempi di deposito e pubblicazione ridotti della metà qualora le varianti riguardino la localizzazione o realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità; - la variante in oggetto non rientra nelle tipologie previste dall art. 6, comma 3 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. e art. 3, comma 2 della L.R. 12/2010 in quanto non riguarda alcun intervento da sottoporre a procedura di VIA (realizzazione di progetti elencati negli allegati II, III e IV alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.), né interessa ambiti delimitati e classificati dal PRG come siti di importanza comunitaria (SIC); - non è di conseguenza necessario attivare la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS di cui all art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., ai sensi dell art. 3, comma 4 lett. e) della L.R. 12/2010 e della DGR 423/13, in quanto la presente variante al PRG, Parte Strutturale e Parte Operativa, non comporta impatti significativi sull ambiente ed è esclusa dal campo di applicazione della VAS; DATO ATTO che la presente variante è stata sottoposta, ai sensi degli artt. 18 c. 6 e 37 della L.R. 11/05, al parere della Commissione comunale per la qualità architettonica e il paesaggio, previsto dall art. 89 del D.P.R. 380/2001, nonché quello in materia idraulica e idrogeologica, che nella seduta del ha espresso parere favorevole; RITENUTO di rendere il presente l atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, D. Lgs. 267/2000 per la necessità di dare corso nei tempi più brevi agli adempimenti di pubblicazione della variante in oggetto; VISTO il parere di regolarità tecnica favorevole espresso ai sensi dell art. 49 del T.U. n. 267/2000 dal Dirigente dell Unità Operativa Urbanistica Arch. Franco Marini; VISTO l art. 18, commi 3 e 4, della L.R. 11/05; Dato atto del parere espresso dalla Commissione Consiliare competente; Dato atto altresì, dell avvenuta prepubblicazione ai sensi dell art. 39 del D.Lgs. 33/2013; Udita la relazione del Presidente della Commissione, gli interventi e le dichiarazioni di voto;... O M I S S I S... Con voti 22 favorevoli (Castori, Felicioni, Giaffreda, Luciani, Nucciarelli, Pastorelli, Pietrelli, Romizi A., Rosetti, Sorcini, Varasano, Cenci, Fronduti, Leonardi, Mignini, Numerini, Perari, Pittola, Romizi G., Scarponi, Traccheggiani, Vignaroli) espressi con sistema di votazione elettronico dai 22 Consiglieri votanti, su 30 presenti dei quali 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione (Arcudi, Borghesi, Mencaroni, Mori, Bistocchi, Bori, Mirabassi, Vezzosi); D E L I B E R A - di adottare, ai sensi dell art. 18, commi 3 e 4, della LR 11/05, la Variante al PRG Parte Strutturale e Parte Operativa, per il recupero e la rifunzionalizzazione del Mercato Coperto di Perugia, così come riportato negli allegati di seguito indicati che vengono a formare parte integrante e sostanziale del presente atto: 1. Relazione; 2. Tuna (stralcio); 3. Tav. 4/7 PRG, Parte Strutturale, vigente e variante in scala 1:10.000; Foglio 4 di 5 Pagina 4

5 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 11 del Pagina volume N. Ver Tavv. A/1, A/2, A/3 PRG, Parte Operativa, vigente e variante in scala 1:2.000; 5. Relazione geologica microzonazione sisimica ed aspetti idraulici; 6. Relazione di verifica della zonizzazione acustica; - di dare atto, ai sensi dell art. 3, comma 4 lett. e) della L.R. 12/2010 e s.m.e i. e della DGR 423/13, che la presente variante è esclusa dalla VAS e dalla Verifica di Assoggettabilità a VAS; - di dichiarare che, visto l art. 49 del TUEL, il presente atto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrate a carico del bilancio comunale per l anno 2014, né per il triennio 2014/2016; Escono dall aula i Consiglieri Bistocchi, Bori, Sorcini. I presenti sono 27. Indi, attesa l urgenza su proposta del Presidente con voti 22 favorevoli (Arcudi, Cenci, Fronduti, Leonardi, Mignini, Numerini, Perari, Pittola, Romizi G., Scarponi, Varasano, Castori, Felicioni, Giaffreda, Luciani, Nucciarelli, Pastorelli, Pietrelli, Romizi A., Rosetti, Traccheggiani, Vignaroli), 5 Consiglieri presenti che non partecipano alla votazione (Borghesi, Mencaroni, Mirabassi, Vezzosi, Mori) espressi con sistema di votazione elettronico dai 22 Consiglieri votanti su 27 Consiglieri presenti, dichiara l atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, D. Lgs. 267/2000; Foglio 5 di 5 Pagina 5

6 6 COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del Territorio e dell Economia U.O. Urbanistica VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL AREA DEL MERCATO COPERTO Relazione Gruppo di lavoro: D.ssa Francesca Sacco p.i. Franco Cappelletti geom. Claudio Cicioni Dirigente. arch. Franco Marini (Dicembre 2014) Pagina 6

7 PREMESSE Il Comune di Perugia è dotato del Piano Regolatore Generale (PRG), Parte Strutturale e Parte Operativa approvato, ai sensi della L.R. 31/97, con atto del C.C. n. 83/2002 modificato ed aggiornato con successive varianti; - l edificio del mercato coperto è disciplinato dall art. 59 del TUNA aree trasformabili del centro storico At.Cs ; in particolare l attuale disciplina Strutturale e Operativa riportata nell At.Cs. 6 deriva da una specifica variante al PRG, approvata con atto del C.C. n. 85 del , conseguente alla proposta di project financing, dichiarata di pubblico interesse, per l intervento di riqualificazione del mercato coperto e realizzazione di opere complementari approvata con atto di G.C. n. 68/06; - con tale variante veniva, fra l altro, prevista la delocalizzazione dell attività mercatale in un nuovo edificio, parzialmente ipogeo, da realizzare a valle dell attuale struttura del mercato coperto, con accesso da Via delle Conce oltre all apposizione del vincolo preordinato all esproprio sulle aree di proprietà SIPA, interessate dall intervento proposto dalla variante stessa; - con delibera n. 124 del la Giunta Comunale, preso atto dell impossibilità, anche a causa delle mutate condizioni economiche conseguenti alla crisi finanziaria, di procedere alla riqualificazione del mercato in project financing e quindi di fatto ritenuto non più attuabile il progetto stesso, ha dichiarato definitivamente conclusa la suddetta procedura. IL NUOVO PROGETTO L Amministrazione Comunale a seguito di quanto determinato con l atto di Giunta sopra richiamato, ha deciso di riconsiderare complessivamente la strategia d intervento di riqualificazione dell area urbana su cui insiste l immobile del Mercato Coperto, struttura pubblica realizzata nei primi anni 30. Con delibera della Giunta Comunale n. 81 del è stato approvato il progetto preliminare relativo al recupero dello storico Mercato Coperto di Perugia che in sintesi prevede: il recupero filologico e il restauro conservativo dell edificio del mercato coperto all interno del quale è previsto: 1) il mantenimento del parcheggio esistente posto al piano terra dell edificio; 2) un autonomo luogo di commercio mercatale con possibile punto di ristoro panoramico in corrispondenza della terrazza di copertura dell edificio; 3) un innovativo modello urbano di distribuzione agroalimentare hub 1 Pagina 7

8 agroalimentare collocato nello spazio interno articolato su due livelli aventi una superficie pari a circa mq., imperniato su una grande hall a doppia altezza, illuminata dall alto dal lucernario posto sulla terrazza; il recupero ed il riuso degli spazi denominati Arconi che si affacciano direttamente sulla piazza della Rupe nei quali è prevista la sede di una biblioteca di pubblica lettura; la riqualificazione, attraverso l eliminazione della cupola degli attuali ascensori, di Piazza della Rupe nella quale verranno trasferite le attività commerciali non alimentari, attualmente collocate sulla terrazza del mercato coperto. LA VARIANTE AL PRG La presente variante utilizza la procedura indicata dall art. 18, comma 3, della L.R. 11/05 che prevede, in caso di varianti al PRG parte strutturale necessarie per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità, l applicazione delle medesime procedure utilizzate in caso di varianti al PRG, parte operativa (art. 13 e 14 della medesima legge regionale), fatto salvo che: - i tempi indicati sono ridotti della metà; - la varianti sono inviate alla Provincia, la quale entro trenta giorni dal ricevimento degli atti e previa istruttoria, può convocare la conferenza istituzionale di cui all art. 15 della L.R. 11/05 o comunicare di non doverla attivare; in assenza di tali iniziative nel tempo indicato il Comune approva definitivamente la variante. La disciplina vigente per la zona At.Cs. 6 prevede fra l altro: 1. recuperare l edificio del Mercato Coperto, integrandolo, con un nuovo corpo di fabbrica, ai retrostanti spazi voltati posti al piano seminterrato del Palazzo del Capitano del Popolo; 2. realizzare nuovi spazi ipogei integrati all edificio del Mercato Coperto; 3. recuperare gli spazi denominati Arconi, posti al piano seminterrato dell edificio quattrocentesco dell ex-università; 4. realizzare nuovi spazi parzialmente ipogei al di sotto dell area Rupe- Pincetto, destinati a parcheggi, pubblici e residenziali, in parte sostitutivi di quelli attualmente allocati nel Mercato Coperto, attività commerciali ed attività ricreative; 5. qualificare gli spazi aperti attraverso la rimodellazione di via della Rupe e del giardino del Pincetto per realizzare una piazza ed un area verde; 6. dotare gli Uffici Giudiziari di un autorimessa ipogea sullo slargo terminale di via Angusta; 7. garantire un sistema articolato di collegamenti pedonali, in gran parte meccanizzati, ad integrazione della scala mobile di risalita dalla stazione 2 Pagina 8

9 del Minimetrò e sostitutivi degli ascensori via XIV Settembre - via della Rupe. La nuova volumetria ammessa per gli interventi di cui ai punti 1, 2 e 4, con esclusione della volumetria relativa ai parcheggi e agli spazi connettivi pedonali pubblici, è pari a mc La proposta di variante urbanistica, al PRG parte strutturale e parte operativa, nel recepire il nuovo progetto finalizzato al recupero e alla ristrutturazione edilizia dell edificio mercatale, consiste: a) Nella modifica, in riduzione, del limite della zona At.Cs. 6; b) Nella riclassificazione delle aree non più comprese dall ambito dell At.Cs. 6, come aree non edificate di cui all art.86 del TUNA; c) Nella realizzazione di un SUC aggiuntiva pari a mq.; d) Nella riduzione della potenzialità edificatoria ammessa rispetto a quella vigente; e) Nella modifica normativa contenuta all art. 59 del TUNA. Relativamente ai punti a) e b) la variante propone la modifica delle seguenti cartografie: la tav. 4/7 in scala 1: della cartografia generale del territorio comunale; le tavv. A1, A2 e A3 con la sigla At.Cs 6 in scala 1:2.000 del centro storico. In particolare viene ridotto il perimetro della zona At.Cs.6, mentre le aree residue (classificate At.Cs.6 nel PRG vigente) vengono classificate come AREE NON EDIFICATE di cui all art. 86 del Tuna e quindi come aree a verde pubblico (identificate con apposita retinatura) ed in minima parte come aree per viabilità (individuate in cartografia senza campitura). Relativamente ai p.ti c) e d), La proposta di variante urbanistica, al PRG parte strutturale e parte operativa, nel recepire il nuovo progetto finalizzato al recupero e alla ristrutturazione edilizia dell edificio mercatale, prevede una SUC aggiuntiva pari a mq. (3000 mc), proveniente in gran parte dalla ristrutturazione delle strutture esistenti sulla terrazza del mercato e solo in minima parte di nuova previsione. Detta SUC è destinata ad attività connesse a quelle del Mercato. Si evidenzia come la nuova potenzialità edificatoria ammessa (3.000 mc), sia considerevolmente minore rispetto a quella prevista dalla vigente norma (art. 59 del TUNA), che come visto ammette un incremento volumetrico pari a mc. Detta SUC, destinata ad attività connesse a quelle del Mercato, è articolata secondo le seguenti modalità: mq. finalizzata alla rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza (le strutture mercatali esistenti presenti sulla terrazza esprimono una SUC che risulta pari a 571 mq. circa); 3 Pagina 9

10 - 200 mq., localizzati nell ambito dell area At.Cs.6 previa la delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, finalizzati alla riallocazione delle attività commerciali non alimentari, attualmente collocate sulla terrazza del mercato coperto, nonché per la realizzazione di un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica. Relativamente al punto e) la variante procede altresì alla riscrittura delle prescrizioni particolari per l At.Cs. 6 contenute all art. 59 del TUNA prevedendo: A) Disciplina strutturale - L ammissibilità del recupero e la ristrutturazione edilizia dell edificio denominato Mercato Coperto, ivi inclusa la ristrutturazione e ampliamento delle strutture presenti sulla terrazza per una SUC di 800 mq. E ammessa, altresì, la realizzazione di strutture leggere in legno e metallo per attività di tipo mercatale, reversibili e di alta qualità architettonica, per una SUC massima di mq B) Disciplina operativa - L ammissibilità con attuazione diretta: - del recupero e la ristrutturazione edilizia dell immobile denominato Mercato Coperto, conservandone e valorizzandone le caratteristiche architettoniche originarie nonché la rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza per una SUC complessiva max. di 800 mq.; - la realizzazione di una nuova SUC pari a 200 mq., previa delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, per attività mercatali e per un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica; l altezza max dovrà essere pari a 4 m. e le strutture dovranno essere leggere (in legno e acciaio), reversibili e di elevata qualità architettonica; - la ristrutturazione degli spazi denominati Arconi per la realizzazione di servizi di tipo culturale con connesse attività di ristorazione. - Oltre alla funzione di tipo mercatale e commerciale che resta la principale vocazione dell immobile, sono ammesse tutte le attività consentite dall art. 11, comma 3 della L.R. 12/2008. In relazione invece alla verifica delle disposizioni del D.I. n.1444/68 che limita la densità edilizia nelle zone omogenee "A" occorre fare riferimento a quanto già verificato in occasione della precedente variante approvata con atto del C.C. n. 85 del citata in premessa; la relazione illustrativa allegata alla variante medesima esplicitava il seguente contenuto: Limiti di densità ammissibile 4 Pagina 10

11 La variante al PRG è redatta nel rispetto delle disposizioni del D.I. n.1444/68 che limita la densità edilizia nelle zone omogenee "A" ad un tetto di 5 mc/mq e comunque non superiore alla metà della densità edilizia media della zona. L istruttoria del progetto, già compiuta ai fini della dichiarazione di pubblico interesse, ha infatti espressamente rilevato che: a) la superficie dell area comprendente i giardini del Pincetto, il piazzale della Rupe ed il Mercato Coperto - pari a mq in base alla densità massima prevista di mc/mq 5 consente, teoricamente, la presenza di una volumetria max. pari a mc ; b) la densità fondiaria media della zona circostante è di mc/mq 10,42; c) la densità fondiaria media dell intero ambito del centro storico è superiore a mc/mq 10. Rilevato, pertanto, che il progetto comporta una volumetria urbanistica di circa mc (ripartita in: - nuovo edificio ipogeo mc ; - mercato coperto mc ; - collegamento mercato coperto / spazi voltati mc ; - nuovo mercato rionale mc ) la stessa risulta, ai sensi della sopra citata disposizione normativa, ammissibile. E evidente che avendo drasticamente ridotto la volumetria ammissibile nel PRG vigente, la capacità edificatoria della nuova zona At.Cs.6, ai sensi D.I. n.1444/68, risulta ampiamente soddisfatta. 5 Pagina 11

12 COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del Territorio e dell Economia U.O. Urbanistica NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL AREA DEL MERCATO COPERTO TESTO UNICO DELLE NORME DI ATTUAZIONE Parte strutturale e parte operativa Novembre 2014 Pagina 12

13 CAPO VII : ZONE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA ART. 58 QUINQUIES CARATTERI STRUTTURALI DELLE ZONE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA L individuazione delle zone At.Cs, Ac.fi, Ae.r e Ai.c, di cui ai successivi artt. 59, 60, 61 e 62, nella Cartografia Generale del Territorio Comunale integra la parte strutturale del PRG, unitamente al dimensionamento delle volumetrie o superfici utili complessive attribuito ad ognuna di esse. Integrano la parte operativa del PRG le altre disposizioni, generali e particolari, presenti nei sopra richiamati articoli del TUNA nonché le schede di cui all allegato 2 contenenti la perimetrazione delle zone, la disciplina dei mix funzionali, le prescrizioni plano volumetriche, i parametri edificatori ammessi e i possibili obiettivi di qualificazione. ART. 59 AREE TRASFORMABILI DEL CENTRO STORICO At.Cs. Per ogni zona At.Cs, individuata nella Cartografia Generale del territorio comunale parte strutturale e perimetrata nelle tavole del PRG parte operativa, sono ammessi, nei limiti di seguito indicati, interventi di ristrutturazione urbanistica, di cui alla lett. f), comma 1, art. 3 LR 1/2004, o di nuova costruzione, finalizzati alla riqualificazione ed alla rifunzionalizzazione dell area storica della città. Modalità attuative Gli interventi di ristrutturazione urbanistica sono consentiti previa approvazione di piano attuativo esteso all intera area perimetrata in cartografia, fatte salve prescrizioni diverse. Prescrizioni particolari Per ogni area identificata, con le lettere At.Cs ed un numero che la contraddiddingue, nella Cartografia Generale del territorio comunale di PRG parte strutturale alla scala 1: e del PRG parte operativa 1:2.000, sono stabilite le destinazioni d uso, i parametri urbanistici e le prescrizioni di seguito indicati: AREA DESTINAZIONI D USO PARAMETRI E PRESCRIZIONI At.Cs.6 Nell ambito della At.Cs. 6 è ammesso il recupero e la ristrutturazione edilizia dell edificio denominato Pincetto Mercato Coperto, ivi inclusa la ristrutturazione e Disciplina strutturale ampliamento delle strutture presenti sulla terrazza per una SUC di 800 mq. E ammessa, altresì, la realizzazione di strutture leggere in legno e metallo per attività di tipo mercatale, reversibili e di alta qualità architettonica, per una SUC massima di mq Comune di Perugia Pagina 1 T.U.N.A Pagina 13

14 At.Cs.6 Pincetto Disciplina operativa Le destinazioni d uso ammesse nella zona At.Cs.6 e nelle aree limitrofe indicate con la linea puntinata, sono : 1. mercato; 2.esercizi commerciali per attività alimentare e non alimentare; 3.esercizi di ristorazione; 4.servizi ricreativi; 5. attività culturali; 6. parcheggi pubblici. Sono inoltre ammesse le destinazioni d uso di cui all art. 11, comma 3 della L.R. 12/2008. L area di intervento è quella identificata nelle tavv. A1, A2 e A3 con la sigla At.Cs6. Essa è altresì estesa, nei termini e per le finalità espresse dalla presente normativa, alle aree limitrofe perimetrate nelle medesime tavole con linea puntinata, riguardante i piani seminterrati degli edifici ivi esistenti e l area a verde pubblico del Pincetto. E ammesso con attuazione diretta: 1. Il recupero e la ristrutturazione edilizia dell immobile denominato Mercato Coperto, conservandone e valorizzandone le caratteristiche architettoniche originarie nonché la rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza per una SUC complessiva max di 800 mq. 2. La realizzazione di una nuova SUC pari a 200 mq., previa delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, per attività mercatali e per un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica. L altezza massima dovrà essere pari a 4 m; le strutture dovranno essere leggere (in legno e acciaio), reversibili e di elevata qualità architettonica. 3. La ristrutturazione degli spazi denominati Arconi per la realizzazione di servizi di tipo culturale con connesse attività di ristorazione. Comune di Perugia Pagina 2 T.U.N.A Pagina 14

15 - Comune di Perugia - TAV.4-7 Stralcio - Scala 1:10000 SV.113 SV.113 EB EB EB EB B B COMUNE DI PERUGIA B Ufficio del Piano B B B Ppu Ppu EB EB EB EB EB EB EB EB EB MONTE LUCE EB NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE PERUGIA F EB MONTE LUCE EB EB PERUGIA F At.Cs n.3 EB At.Cs n.3 Parte Strutturale At.Cs n.4 At.Cs n.4 At.Cs n.6 4 SV At.Cs n SV Tavola VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL' AREA DEL MERCATO COPERTO 4/ 7 F stralcio F At.Cs n.1 At.Cs n.1 M M Scala 1: Fa TB At.Cs n.5 Fa TB At.Cs n.5 Data / Aggiornamenti Cartografia Generale del territorio comunale Giugno 2002 DPGR 242 del 22/8/2002 TAR Umbria n.871 del 13/11/03 D.P.G.R. 221 del 16/11/04 CC n.28 del 24/1/05 D.P.G.R. 130 del 26/6/2006 CC n.75 del 12/04/06 D.P.G.P. n330 del 4/09/06 CC n.85 del 21/5/07 CC n.14 del 22/01/07 CC n.126 del 09/07/07 Rettifica del CC 61 del 16/4/07 CC 219 del 19/12/07 DPGR n.26 del 15/04/09 C.C. n.19 del 07/09/09 C.C. n.30 del 14/09/09 C.C. n.29 del 08/02/10 DD n.14 del 28/04/10 C.C. n.185 del 15/11/10 C.C. n.29 del 14/02/11 C.C. n.185 del 21/12/11 C.C. n.18 del 05/03/12 Dicembre 2014 Ac.fi n.1b Ac.fi n.1b B F F B F VARIANTE VIGENTE Pagina 15 F

16 COMUNE DI PERUGIA Assessorato all Urbanistica Ufficio del Piano LEGENDA Edifici monumentali Edifici di rilevanza architettonica e tipologica NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE Parte Operativa Edifici recenti di interesse storico Edifici da riqualificare At. Cs6 At. Cs6 Complessi edilizi suscettibili di ampliamento Tavola CENTRO STORICO Classificazione degli edifici e interventi ammessi Astralcio 1 At. Cs Aree trasformabili Scala 1:2.000 VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL' AREA DEL MERCATO COPERTO Data / Aggiornamenti Giugno 2002 DPGR 242 del 22/8/2002 DPGR 130 del 26/6/2006 CC n. 85 del 21/5/2007 CC n. 57 del 17/03/2008 Dicembre 2014 VIGENTE VARIANTE Pagina 16

17 LEGENDA Edifici residenziali COMUNE DI PERUGIA Assessorato all Urbanistica Ufficio del Piano Edifici residenziali in aree commerciali Edifici a prevalente funzione terziaria Edifici con destinazione speciale 2 2 Edifici religiosi e per il culto 1 1 NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE Parte Operativa Edifici a prevalente funzione ricettiva Edifici a prevalente funzione culturale Edifici per residenze collettive 3 4 At. Cs At. Cs CENTRO STORICO Disciplina delle destinazioni d'uso degli edifici Tavola A stralcio 2 At. Cs Aree trasformabili ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE Istruzione universitaria P P Scala 1:2.000 Istruzione superiore VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL' AREA DEL MERCATO COPERTO Data / Aggiornamenti Giugno 2002 DPGR 242 del 22/8/2002 CC n.105 del 04/05/2005 DPGR 130 del 26/6/2006 CC n. 85 del 21/5/2007 CC n. 57 del 17/03/2008 Dicembre 2014 Istruzione dell' obbligo Grandi infrastrutture per parcheggi Percorsi pedonali meccanizzati con scale mobili Percorsi pedonali meccanizzati con ascensori VIGENTE VARIANTE Pagina 17

18 COMUNE DI PERUGIA Assessorato all Urbanistica Ufficio del Piano LEGENDA Aree a verde pubblico Aree a verde pubblico di particolare pregio NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE Parte Operativa Aree verdi private Aree a verde privato di particolare pregio At. Cs6 At. Cs6 Aree pubbliche pedonali Tavola CENTRO STORICO Disciplina degli spazi aperti Astralcio 3 At. Cs Aree trasformabili Parcheggi interrati Scala 1:2.000 VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL' AREA DEL MERCATO COPERTO Data / Aggiornamenti Giugno 2002 DPGR 242 del 22/8/2002 DPGR 130 del 26/6/2006 CC n. 85 del 21/5/2007 CC n.57 del 17/03/2008 Dicembre 2014 VIGENTE VARIANTE Pagina 18

19 1 COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del territorio e dell'economia U.O Urbanistica VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA ZONA At.Cs. 6 RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL AREA DEL MERCATO COPERTO RELAZIONE GEOLOGICA MICROZONAZIONE SISMICA ED ASPETTI IDRAULICI Data: dicembre 2014 Dott. Geol. Guendalina Antonini Pagina 19

20 2 Sommario PREMESSA... 3 STUDI GEOLOGICI E PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE... 3 Cartografia geologica di Piano Regolatore Generale... 4 Carta geologica... 4 Carta idrogeologica... 4 Carta geomorfologica... 5 Carta del comportamento geomeccanico... 5 Cartografia di sintesi Carta dello zoning geologico-tecnico... 5 RECENTI STUDI GEOLOGICI ESEGUITI PER L ADEGUAMENTO AL PTCP... 6 LA VARIANTE... 7 Prescrizioni particolari di TUNA... 8 PIANO REGOLATORE GENERALE... 9 Cartografie dei Vincoli del PRG Quadro normativo Studi pregressi Dati storici Indagini CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE Ubicazione indagini e stratigrafie Terreno di riporto Sintema di Perugia CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE MODELLAZIONE SISMICA PERICOLOSITÀ E SUSCETTIBILITÀ SISMICA LOCALE VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO CARATTERISTICHE GEOTECNICHE CONCLUSIONI Considerazioni finali Pagina 20

21 3 PREMESSA La presente relazione è finalizzata alla verifica sulla fattibilità geologica, sismica ed idraulica, relativa alla variante al PRG - parte strutturale ed operativa. Si tratta della zona del Mercato Coperto di Perugia per il quale gli interventi di ristrutturazione urbanistica sono consentiti previa approvazione di piano attuativo dell area perimetrata in cartografia At.Cs 6. Per la zona At.Cs, individuata nella Cartografia Generale di PRG del territorio comunale parte strutturale e perimetrata nella parte operativa, sono ammessi, nei limiti di seguito indicati, interventi di ristrutturazione urbanistica, di cui alla lett. f), comma 1, art. 3 LR 1/2004, o di nuova costruzione, finalizzati alla riqualificazione ed alla rifunzionalizzazione dell area storica della città. Per quanto riguarda la fattibilità geologica e sismica, la recente normativa in materia di Microzonazione Sismica D.G.R 377/10 impone, per varianti operative indagini di livello 2 di approfondimento nelle aree soggette a deformazioni e amplificazioni sismiche già definite dal livello 1 di M.S della parte strutturale. Il livello 1 che fa parte integrante del PRG - strutturale, è rappresentato da una serie di zone aventi caratteristiche omogenee dal punto di vista litologico, morfologico e di comportamento sismico; si tratta di una cartografia di suscettibilità o pericolosità sismica già adottata dal PRG vigente in occasione dell ultima variante strutturale finalizzata all adeguamento al PTCP. Gli aspetti geologici, sismici ed idraulici sono estrapolati dagli studi condotti in passato per la redazione dello stesso Piano Regolatore Generale, degli studi di microzonazione sismica ed una serie di indagini geologiche realizzate nel tempo, nello stesso contesto At.Cs (Aree Trasformabili) di cui all art. 59 del TUNA, in occasione di altri lavori pubblici. Di seguito si riportano, in maniera semplificata, gli studi pregressi di carattere geologico effettuati per il Piano Regolatore Generale e per l adeguamento al PTCP; studi che risultano di fondamentale importanza al fine di valutare la fattibilità geologica della presente variante. STUDI GEOLOGICI E PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE Gli studi, a carattere geologico relativi allo strumento urbanistico generale (PRG), approvato con D.C.C n 83 del 24/06/2002, sono stati svolti negli anni 90 attraverso analisi specialistiche finalizzate alla valutazione delle diverse componenti ambientali. Sulla base di quanto stabilito dalla normativa in materia di pianificazione territoriale, i risultati degli studi geologici hanno definito i limiti di compatibilità e di sviluppo in funzione delle caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche ed idrauliche, disciplinando l uso del territorio attraverso delle norme di attuazione. In occasione della redazione del PRG 2002 sono state redatte una serie di cartografie tematiche: geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e geotecniche, che hanno condotto alla stesura di una carta finale denominata carta dello zoning geologico tecnico; le cartografie tematiche sono state realizzate in tempi diversi ed a scala diversa (1:25:000 e 1:10.000). Lo zoning rappresenta l elaborato di sintesi che ha consentito di suddividere il territorio in classi di potenziale d uso. Gli elaborati cartografici allegati al Piano sono il frutto di una serie di studi che si sono via via approfonditi negli anni consentendo continui aggiornamenti sugli aspetti geologici e geomorfologici del territorio anche a seguito della pubblicazione della carta inventario dei movimenti franosi dell Umbria, realizzata dal CNR-IRPI di Perugia di cui alla Tav. n.5 del P.U.T. Pagina 21

22 Cartografia geologica di Piano Regolatore Generale 4 Al fine di comprendere lo stato delle conoscenze sugli aspetti geologici del territorio comunale, di seguito viene presentata la legenda della cartografia tematica realizzata in occasione della redazione del PRG La cartografia tematica, allegata al Piano è stata estrapolata da un precedente studio in scala 1:25.000, che copriva l intero territorio comunale; successivamente, ad una scala di maggior dettaglio (1:10.000), sono stati prodotti i seguenti tematismi per le aree oggetto di nuove previsioni urbaniste: - Geologia e litologia - Geomorfologia - Idrogeologia e idrologia - Comportamento fisico-meccanico - Microzonazione sismica Cartografia in scala 1: Gli elaborati cartografici in scala 1: allegati al PRG, sono stati redatti in occasione del Piano Urbanistico Comprensoriale nel 1988 e la cartografia a suo tempo elaborata rappresenta una prima valutazione degli aspetti territoriali del Comune di Perugia. Gli studi di carattere geologico, condotti secondo gli standard tecnico - scientifici ufficiali, sono stati realizzati attraverso approfondimenti della cartografia geologica ufficiale in scala 1: (Servizio Geologico D Italia) ed integrati con analisi fotointerpretative coadiuvate da un rilevamento geologico di campagna. Il rapporto illustrativo comprende anche un analisi sulla geologia ambientale (cave, discariche, pozzi). Cartografia in scala 1: Le carte realizzate in scala 1: sono il risultato di indagini di dettaglio; rappresentano il frutto dell elaborazione della cartografia a scala 1: approfondita sulla base di studi e pubblicazioni ufficiali più recenti. I dati relativi a ciascun tematismo, sono stati trasferiti sul supporto cartaceo rappresentato dall ortofotocarta, in quanto l unica disponibile al momento degli studi di PRG e la sola esistente in grado di coprire l intero territorio Comunale. Carta geologica La carta riporta i principali litotipi presenti in affioramento, la loro giacitura e le principali strutture tettoniche; in particolare, le varie formazioni affioranti vengono classificate sulla base della caratterizzazione litologica in 10 classi che ragionevolmente rappresentano e caratterizzano il territorio dal punto di vista geologico. Nella cartografia geologica sono stati anche riportati alcuni elementi di idrogeologia per la definizione della permeabilità derivata; solo per la pianura del fiume Tevere sono riportate le informazioni relative ai pozzi e l andamento della falda freatica, attraverso la rappresentazione delle isofreatiche. La carta, così strutturata, rappresenta un primo studio di sintesi tra due tematismi che definiscono, al tempo stesso, le condizioni litologiche ed il comportamento idrogeologico del sottosuolo. Carta idrogeologica La realizzazione della carta idrogeologica, sulla base di indagini puntuali, ha permesso di acquisire importanti informazioni sulle modalità di accumulo e di circolazione idrica, sia superficiale che sotterranea, nonché di approfondire le conoscenze sul grado di permeabilità dei diversi litotipi. Gli studi hanno anche riguardato la rilevazione dei punti di prelievo delle falde sotterranee (pozzi pubblici e privati) e l individuazione delle aree di ricarica delle principali risorse idriche destinate al consumo umano. Pagina 22

23 5 Carta geomorfologica La carta illustra le forme ed i processi morfologici operati dalle acque sia diffuse che incanalate, i processi gravitativi, quelli di origine carsica e le forme del modellato superficiale legate ai processi antropici. I dati riportati in cartografia si riferiscono non solo alla bibliografia, all analisi fotointerpretativa, ma anche alle informazioni reperite direttamente dai sopralluoghi ed a seguito di segnalazioni di pronto intervento pervenute negli anni. Per meglio comprendere la genesi e le cause dei processi morfologici individuati, i dati relativi alla carta geomorfologica sono stati sovrapposti a quelli della litologica; come nel caso della cartografia precedente, si tratta di una prima sintesi utile alla definizione e alla redazione della carta dello zoning. Carta del comportamento geomeccanico Si tratta di un elaborato di fondamentale importanza per la definizione dei caratteri geotecnici dei terreni e, unitamente alle precedenti cartografie (geologica- idrogeologica e litologica - morfologica), rappresenta uno strumento di base per la redazione della carta di sintesi (zoning). La carta del comportamento fisico - meccanico dei terreni è stata realizzata attraverso l incrocio dei parametri fisico meccanici delle varie unità litostratigrafiche; la procedura utilizzata è rappresentata da una matrice di base, alla quale si associano alcuni elementi di microzonazione sismica. Per la sua definizione, sono state valutate: - le caratteristiche geotecniche dei diversi complessi clastici e delle formazioni rocciose; - i parametri indice e fisici come il contenuto d acqua, lo stato di consistenza e compattezza dei terreni, cementazione, grado di fratturazione ed alterazione etc. Non mancano dati relativi agli indici di resistenza al taglio e misure di resistenza estrapolate da prove penetrometriche realizzate in sito. Cartografia di sintesi Carta dello zoning geologico-tecnico La cartografia dello zoning è uno strumento di estrema importanza ai fini delle scelte di pianificazione territoriale; consente di dare informazioni sintetiche sulle caratteristiche litologiche, morfologiche, geotecniche e di risposta sismica attraverso la suddivisione del territorio in classi di potenziale d uso. Nel contesto del territorio comunale sono state identificate numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche, possono dar luogo a significativi incrementi della fase sismica e dare origine a fenomeni d instabilità locale. La carta dello zoning del PRG 2002 fa riferimento infatti alla presenza di terreni liquefacibili, a morfologie particolari, a coltri di terreni rimaneggiati (colluvioni e riporti), a terreni direttamente interessati dalla falda ecc. Una prima suddivisione è stata fondata sulla natura e costituzione dei litotipi affioranti; sono state infatti distinte le rocce litiche, dai terreni clastici. Le rocce litiche sono state a sua volta suddivise in gruppi in funzione dell acclività, della giacitura degli strati, del grado di fratturazione e dell eventuale presenza di faglie. Quelle clastiche, affioranti soprattutto nelle aree collinari, sono state suddivise sulla base della pendenza, sulla presenza o meno di fenomeni di dissesto etc. La carta, così redatta, evidenzia ambiti omogenei per caratteristiche e problemi di carattere geologico tecnico; sulla base di tale zonazione il territorio viene classificato in 9 classi principali identificando prioritariamente: Aree stabili rappresentate dalle zone in cui la pendenza è inferiore a 20 ed il substrato roccioso è affiorante o dove le coperture, rappresentate dal fluvio lacustre o/e dall eluvio colluviale, non presentano segni di instabilità. Pagina 23

24 Aree potenzialmente stabili con possibili incrementi della fase sismica rappresentate da rocce affioranti con modesta copertura detritica, terreni a comportamento geomeccanico differenziato e presenza di una falda idrica superficiale. Aree instabili, ad alto rischio geologico. In questa classe si rinvengono fenomeni di dissesto accertati o presunti e fenomeni legati a dissoluzione chimica. I rischi che vengono presi in considerazione sono principalmente legati al fenomeno dei dissesti idrogeologici e all alluvionamento per esondazione da parte di corsi d acqua. Per quanto riguarda la normativa di riferimento in materia di costruzioni in zone sismiche, si ricorda che al momento della redazione del PRG vigeva il D.M 11/03/88; attualmente vanno applicate le nuove norme tecniche NTC08 concernenti i criteri per le indagini geognostiche e geofisiche (D.M 14/01/08). La fase sismica che, a partire dal settembre del 1997, ha interessato il territorio dell Umbria e delle Marche ha riproposto l esigenza di sviluppare una corretta attività di studio, tesa all identificazione di zone a diversa pericolosità e suscettibilità sismica. Con la D.G.R 852/03 (Approvazione classificazione sismica del territorio regionale dell Umbria), il territorio del Comune di Perugia è stato classificato come zona 2. Come previsto dalla normativa regionale (D.G.R. 377/2010) in materia di criteri di microzonazione sismica, si è provveduto alla valutazione delle possibili amplificazioni o instabilità dinamica locale in funzione della specificità delle situazioni geologiche e geomorfologiche locali. Nel contesto del territorio comunale, il PRG identifica numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche, possono dar luogo a significativi incrementi della fase sismica e/o dare origine a possibili fenomeni di instabilità locale. Tali situazioni si verificano in presenza di terreni liquefacibili, in condizioni di morfologie particolari, in presenza di coltri rimaneggiate dotate di scarsa capacità di resistenza al taglio o interessati direttamente da una falda idrica superficiale. Lo zoning è uno strumento di estrema importanza ai fini delle scelte di pianificazione territoriale; consente di dare informazioni sintetiche sulle caratteristiche litologiche, morfologiche, geotecniche e di risposta sismica attraverso la suddivisione del territorio in classi di potenziale d uso. Nel contesto del territorio comunale sono state identificate numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche, possono dare luogo a significativi incrementi della fase sismica e dare origine a fenomeni di instabilità locale. RECENTI STUDI GEOLOGICI ESEGUITI PER L ADEGUAMENTO AL PTCP A distanza di anni, a seguito delle nuove normative in tema geologico-ambientale, si è proceduto ad aggiornare la cartografia dei vincoli, in materia geologica, del PRG vigente. Per la presente variante sono state, infatti, consultate le cartografie del PAI, dall IFFI, le norme ambientali (D.Lgs 152/06 e s.m.i) e le nuove indagini ed elaborazioni di microzonazione sismica redatte dalla Regione Umbra. Quest ultima cartografia è finalizzata alla valutazione della suscettibilità dei terreni di amplificare a seguito di un evento sismico. La cartografia dello zoning geologico, idrogeologico ed idraulico indispensabile per la definizione della fattibilità geologica rappresenta la carta di sintesi derivata dai vari tematismi di base dai quali è possibile suddividere il territorio in zone ad alta, media e bassa pericolosità geologica e quindi a diverso grado di edificabilità. Le cartografie tematiche di base sono state realizzate in GIS in scala 1: sono: carta geologica carta di microzonazione sismica di livello 1, carta geomorfologica dell inventario dei movimenti franosi, carta della propensione al dissesto, carta della pericolosità e del rischio idraulico, 6 Pagina 24

25 7 LA VARIANTE La proposta di variante urbanistica, al PRG parte strutturale e parte operativa, nel recepire il nuovo progetto finalizzato al recupero e alla ristrutturazione edilizia dell edificio mercatale, consiste: a) Nella modifica, in riduzione, del limite della zona At.Cs. 6; b) Nella riclassificazione delle aree non più comprese dall ambito dell At.Cs. 6, come aree non edificate di cui all art.86 del TUNA; c) Nella realizzazione di un SUC aggiuntiva pari a mq.; d) Nella riduzione della potenzialità edificatoria ammessa rispetto a quella vigente; e) Nella modifica normativa contenuta all art. 59 del TUNA. Relativamente ai punti a) e b) la variante propone la modifica delle seguenti cartografie: la tav. 4/7 in scala 1: della cartografia generale del territorio comunale; le tavv. A1, A2 e A3 con la sigla At.Cs 6 in scala 1:2.000 del centro storico. In particolare viene ridotto il perimetro della zona At.Cs.6, mentre le aree residue (classificate At.Cs.6 nel PRG vigente) vengono classificate come aree non edificate di cui all art. 86 del Tuna e quindi come aree a verde pubblico (identificate con apposita retinatura) ed in minima parte come aree per viabilità (individuate in cartografia senza campitura). Relativamente ai pti c) e d), La proposta di variante urbanistica, al PRG parte strutturale e parte operativa, nel recepire il nuovo progetto finalizzato al recupero e alla ristrutturazione edilizia dell edificio mercatale, prevede una SUC aggiuntiva pari a mq. (3000 mc), proveniente in gran parte dalla ristrutturazione delle strutture esistenti sulla terrazza del mercato e solo in minima parte di nuova previsione. Detta Suc è destinata ad attività connesse a quelle del Mercato. Si evidenzia come la nuova potenzialità edificatoria ammessa (3.000 mc), sia considerevolmente minore rispetto a quella prevista dalla vigente norma (art. 59 del TUNA), che come visto ammette un incremento volumetrico pari a mc. Detta SUC, destinata ad attività connesse a quelle del Mercato, è articolata secondo le seguenti modalità: mq. finalizzata alla rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza (le strutture mercatali esistenti presenti sulla terrazza esprimono una SUC che risulta pari a 571 mq. circa); mq., localizzati nell ambito dell area At.Cs.6 previa la delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, finalizzati alla riallocazione delle attività commerciali non alimentari, attualmente collocate sulla terrazza del mercato coperto, nonché per la realizzazione di un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica. Pagina 25

26 8 Prescrizioni particolari di TUNA Per ogni area identificata, con le lettere At.Cs ed un numero che la contraddistingue, nella Cartografia Generale del territorio comunale di PRG parte strutturale alla scala 1: e del PRG parte operativa 1:2.000, sono stabilite le destinazioni d uso, i parametri urbanistici e le prescrizioni di seguito indicate: At.Cs.6 Pincetto Disciplina strutturale Nell ambito della At.Cs. 6 è ammesso il recupero e la ristrutturazione edilizia dell edificio denominato Mercato Coperto, ivi inclusa la ristrutturazione e ampliamento delle strutture presenti sulla terrazza per una SUC di 800 mq. E ammessa, altresì, la realizzazione di strutture leggere in legno e metallo per attività di tipo mercatale, reversibili e di alta qualità architettonica, per una SUC massima di mq At.Cs.6 Pincetto Disciplina operativa Le destinazioni d uso ammesse nella zona At.Cs.6 e nelle aree limitrofe indicate con la linea puntinata, sono : 1. mercato; 2. esercizi commerciali per attività alimentare e non alimentare; 3. esercizi di ristorazione; 4. servizi ricreativi; 5. attività culturali; 6. parcheggi pubblici. Sono inoltre ammesse le destinazioni d uso di cui all art. 11, comma 3 della L.R. 12/2008. L area di intervento è quella identificata nelle tavv. A1, A2 e A3 con la sigla At.Cs6. Essa è altresì estesa, nei termini e per le finalità espresse dalla presente normativa, alle aree limitrofe perimetrate nelle medesime tavole con linea puntinata, riguardante i piani seminterrati degli edifici ivi esistenti e l area a verde pubblico del Pincetto. E ammesso con attuazione diretta: 1. Il recupero e la ristrutturazione edilizia dell immobile denominato Mercato Coperto, conservandone e valorizzandone le caratteristiche architettoniche originarie nonché la rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza per una SUC complessiva max di 800 mq. 2. La realizzazione di una nuova SUC pari a 200 mq., previa delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, per attività mercatali e per un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica. L altezza massima dovrà essere pari a 4 m; le strutture dovranno essere leggere (in legno e acciaio), reversibili e di elevata qualità architettonica. 3. La ristrutturazione degli spazi denominati Arconi per la realizzazione di servizi di tipo culturale con connesse attività di ristorazione. Pagina 26

27 - Comune di Perugia - 9 PIANO REGOLATORE GENERALE Piano Regolatore Generale- Parte Strutturale zona a Bosco Piano Regolatore Generale- Parte Operativa Art.59 del TUNA: aree trasformabili del centro storico Pagina 27

28 Cartografie dei Vincoli del PRG 10 Pagina 28

29 11 Ai sensi dell art. 36 del PTCP, dalla cartografia La zona non risulta essere classificata zona SIC Pagina 29

30 12 Quadro normativo D.G.R.8 marzo 2010 n.377, Criteri per l esecuzione degli studi di microzonazione sismica. D.G.R.18 giugno 2008 n. 707 Piano di bacino del fiume Tevere - Stralcio per l'assetto idrogeologico - PAI - PS6. Disposizioni regionali per l'attuazione del Piano - Integrazioni. D.M 14/01/08 Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC08) D.G.R.28 aprile 2008 n 447 Piano di bacino del fiume Tevere - Stralcio per l'assetto idrogeologico - PAI - PS6. Disposizioni regionali per l'attuazione del Piano. Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 "Norme in materia ambientale.. D.G.R.18 giugno 2003 n 852 Approvazione classificazione sismica del territorio regionale dell Umbria. O.P.C.M.20 marzo 2003 n 3274 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. D.G.R. del 31 luglio 1998 n 4363 " Indagini urgenti di microzonazione sismica". Approvazione della relazione conclusiva, degli elaborati e delle tabelle dei coefficienti di amplificazione per i centri abitati sottoposti ad indagine". D.M. 11 marzo 1988 "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle opere di fondazione". Studi pregressi pubblicazione Il Colle di Perugia (D.J. Laren 1946) relazione finale sui sondaggi geotecnici effettuati per conto della SIPA in località Monterone (Pincetto) dall Ing. F. Cucchia ( ); la relazione geologica allegata al progetto di ristrutturazione della galleria Kennedy (C. Ribaldi - G. Felicioni ); relazione geognostica relativa ai lavori sulla galleria (Geol. P. Sabatini ); relazione geognostica per la realizzazione del locale di accesso agli ascensori di via XIV settembre (Geol. V. Piro ); pubblicazione Il Colle di Perugia: note di Geologia, idrogeologia e geomorfologia (C. Cattuto e L. Gregori 1988); la relazione geologica sui terreni di fondazione della Chiesa di Sant Ercolano (Geol. V. Piro 1987); risultati dell indagine geognostica sui terreni di Piazza Matteotti per l identificazione della cinta muraria etrusca (Comune di Perugia, 1990); risultati dell indagine geognostica sui terreni di fondazione della Fontana Maggiore (Comune di Perugia, ). Piano regolatore Generale (2002) rifacimento muro in Via del Cortone (2005) relazione geologica Piano di Recupero della Piazza della Rupe, giardini del Pincetto e del Mercato Coperto (2009). Indagini di microzonazione sismica di livello 1 della città di Perugia ( Regione Umbria Comune di Perugia 2011) adeguamento PRG al PTCP (2012) relazione geologica Palazzo di Giustizia (2013) relazione geologica biblioteca degli Arconi (2014) Pagina 30

31 13 Dati storici Le informazioni raccolte attraverso i dati bibliografici hanno permesso di ricostruire l originaria morfologia dell area; la zona doveva originariamente costituire la testata del fosso di S.Margherita con i suoi affluenti minori che rappresentava l impluvio esistente tra l attuale Piazza Italia (Colle Landone) e l attuale Porta Sole (Colle del Sole). L andamento morfologico è ben ricostruibile sulla base dello sviluppo della cinta muraria etrusca che si doveva trovare sulla testata del fosso di Santa Margherita. In particolare, anche in epoca medievale, le aree depresse venivano colmate con terra e materiale di riporto. La progressiva espansione urbana verso i margini dell acropoli è avvenuta attraverso ripetuti livellamenti del terreno prodotti dall accumulo di riporto o di materiale di scarto e demolizione di vecchie strutture. Tali modificazioni si sono verificate dall epoca etrusca fino ai nostri giorni ed il loro rinvenimento testimonia la dinamica con è avvenuto lo sviluppo del centro abitato. Non meno importanti sono le problematiche geologiche, legate alla stabilità dei versanti, alla regimazione delle acque superficiali e alla canalizzazione di quelle profonde, che nel corso dei secoli hanno interessato il colle perugino e l antica idrografia periurbana. Il susseguirsi nel tempo di fenomeni erosivi lineari (ruscellamenti) e di massa (frane), hanno portato alla costruzione di opere di contenimento ed al controllo del fenomeno erosivo che anche oggi si manifesta in testata del fosso di S. Margherita. In tal senso, molteplici sono i riscontri relativi agli interventi di consolidamento e di regimazione delle acque, alle opere di adduzione e di stoccaggio di acque piovane sia superficiali sia profonde. Le opere che venivano storicamente eseguite erano rivolte prevalentemente alla bonifica idraulica; quelle di drenaggio che maggiormente interessano la città storica, sono i cunicoli ed i pozzi etruschi. Gli etruschi, maestri di idraulica, con la realizzazione di tali opere hanno contribuito alla regimazione ed al drenaggio delle acque fuori dalle aree in dissesto; queste avevano una duplice funzione, la captazione delle acque e la regimazione delle stesse al fine di consolidare i terreni. I pozzi ed i cunicoli sono tutt oggi funzionanti ed ispezionabili. Le acque drenate venivano poi confluite più a valle nei corsi d acqua o riemergevano sotto forma di fonti (sorgenti). Numerose sono infatti le fonti che si localizzano negli impluvi dei principali fossi presenti attorno alla città di Perugia. (Fonte di Veggio, Fonte di San Prospero...) Oltre alla realizzazione di opere e strutture drenanti sia superficiali che profonde, all esterno della cinta muraria etrusca e medioevale sono ben conservate le Briglie di Braccio che vennero costruite allo scopo di limitare l erosione regressiva del corso d acqua ed il muro di sostegno sul cui riempimento insiste attualmente la piazza del Sottomuro destinata a mercato. Tutti gli interventi di contenimento, regimazione e di colmamento degli impluvi, hanno modificato in maniera sostanziale sia la morfologia originaria naturale del rilievo collinare, sia l andamento del drenaggio superficiale e profondo dell area. L analisi degli aspetti geologici è stata articolata principalmente mediante la raccolta di informazioni relative a progetti, pubblicazioni e documenti storici che hanno interessato l area del versante Est del colle perugino. In particolare, sono stati consultati gli esiti delle indagini geologiche e geofisiche svolte per la riqualificazione urbanistica dell area del Pincetto - Via Oberdan, il Palazzo di Giustizia e la biblioteca degli Arconi. Indagini Le molteplici campagne geognostiche e sismiche, realizzate negli anni e le prove di laboratorio su campioni di terreno prelevato in sede di perforazione (sondaggi a carotaggio continuo), sono da ritenersi sufficienti per la valutazione della fattibilità geologica degli interventi proposti. Infatti, data la moltitudine delle informazioni, non si ritiene necessario effettuare ulteriori campagne geognostiche, geofisiche e prove geomeccaniche sia in sito che in laboratorio. Le informazioni in ordine alla risposta sismica del sottosuolo, consente inoltre di attribuire una categoria di sottosuolo, secondo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni D.M.14/01/2008 (NTC08). Pagina 31

32 In particolare, fra tutte le indagini pregresse eseguite in zona, si ritengono utili e sufficientemente esaustivi gli studi effettuati per i seguenti progetti: Per il progetto dell autoparcheggio Sipa studio Ing. Cucchia ( ), sono da ritenersi utili il sondaggio 9 ed il sondaggio 10; Per il progetto Nova Oberdan (2005), l unica indagine geognostica ubicata in prossimità del Mercato coperto è il sondaggio 5 Per il Piano Attuativo della Piazza della Rupe, Giardini del Pincetto e del Mercato Coperto (2009), sono disponibili due sondaggi S1 ed S2, una sismica in foro Down Hole (DH) e tutte le prove di laboratorio eseguite sui campioni prelevati durante le fasi di carotaggio. Questi ultimi studi sono stati realizzati su incarico del Comune di Perugia alla GTA di Luca Carmeli e Alfredo Bartoccioni. 14 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE Le informazioni raccolte attraverso i dati bibliografici e geognostici, hanno permesso di ricostruire l originaria morfologia dell area; la testata del fosso di S.Margherita che rappresentava l impluvio esistente era localizzata tra l attuale Piazza Italia (Colle Landone) e l attuale Porta Sole (Colle del Sole). L andamento morfologico è anche ben ricostruibile sulla base dello sviluppo della cinta muraria etrusca che si doveva trovare sul margine dell impluvio su cui erano già in atto fenomeni di erosione tanto che successivamente, in epoca medievale, le aree depresse venivano colmate con materiale di riporto. Dalla relazione della Dott.ssa Geol. Claudia Ribaldi redatta per il progetto della nuova biblioteca degli Arconi in Perugia si riporta la ricostruzione delle varie modifiche succedutesi nel tempo nella zona. Seguendo l andamento delle curve di livello, è probabile che l andamento planimetrico delle mura etrusche formasse una profonda V con apice collocabile dove attualmente è sito Palazzo delle Poste. Alle due estremità della V, dove il pendio si faceva meno ripido, erano collocate due porte, una ancora visibile a S. Ercolano, l altra ormai distrutta all inizio di Via Alessi. Nel Medioevo le nuove esigenze urbanistiche della città in espansione si concretizzano in tentativi di allargamento della pianta urbana, dapprima con la costruzione di un muro di sostegno (1276) smussando la cuspide del muro etrusco, per aprire una via, poi ampliata in una piazza nel trecento (non ancora con la configurazione di quella attuale). Vista la geomorfologia così accidentata dei luoghi, venne costruito un vero e proprio viadotto con piloni e volte, di cui si ha notizia di successive costruzioni e ricostruzioni (sostruzioni del Sopramuro) nel 1275 negli Annali Decenvirali del libero Comune di Perugia, e più tardi nel 1333 nelle Memorie manoscritte di Macinara e Sozzi. Prende inizio così il complesso intervento urbanistico che si concretizzerà nei due secoli successivi nella realizzazione del complesso apparato delle Volte, indispensabile supporto per l area soprastante, destinata a trasformarsi da via a piazza pensile. È però nella seconda metà del Quattrocento che il complesso giunge a compimento nella sua interezza, grazie all edificazione, nella zona nord, del Palazzo del Capitano del Popolo ( ) sorretto anch esso da un sistema di volte, sia nella zona sud alla costruzione di una successione di botteghe dell Ospedale (1468) e, al di sopra di esse, al Palazzo dello Studio (1483). Dalla Cedola dei quattro voltoni si evince che nel 1468 i piloni del viadotto erano già stati costruiti con fondazioni a circa 25 metri sotto il livello della piazza, mentre i voltoni erano ancora da realizzare. Informa inoltre che la spalla sud del viadotto (lato Via Oberdan) è costruita sfruttando una porzione di muro etrusco che proprio lì devia di circa 90, disponendosi quasi parallelo ai piloni. Con la costruzione di questi due palazzi la piazza è chiusa verso est e la voragine posteriore e sottostante divenne luogo di pubbliche discariche che via via colmarono il dislivello. L influenza antropica sull assetto geomorfologico generale, esercitata in maniera massiccia fin dai tempi remoti, è stata finalizzata a controllare e a rendere inattivi i processi naturali che tendevano ad destabilizzarla, prima tra tutti l attività erosiva del F.so di S. Margherita. Pagina 32

33 Opere di contenimento, briglie e la definitiva occlusione del deflusso naturale che persiste a quote molto profonde entro una coltre di riporto sostanzialmente permeabile, hanno reso l area, nella sua configurazione attuale, stabile, anche se i riporti, accumulati via via nel tempo, hanno creato una scarpata con un angolo di pendenza piuttosto accentuato. A valle del Sopramuro, per contenere i materiali di riporto venne costruito un secondo muro di sostegno sul cui riempimento insiste attualmente la piazza del Sottomuro destinata a mercato. Il susseguirsi nel tempo degli eventi antropici nella zona, sono stati finalizzati anche al controllo dell azione erosiva che si stava manifestando in testata del fosso di S. Margherita. Tutti gli interventi di contenimento e di colmamento hanno modificato in maniera sostanziale la morfologia naturale e l andamento del drenaggio sia superficiale che profondo dell area. Per quanto riguarda l attuale conoscenza sugli aspetti morfologici legati alla dinamica dei versanti, la carta inventario dei movimenti franosi, redatta dall Autorità di Bacino del Fiume Tevere (PAI), approvato con D.P.C.M 10 novembre 2006 e la carta Inventario Fenomeni Franosi in Italia (IFFI), rileva all interno del bacino idrografico del F.so di S.Margherita, una serie di dissesti e movimenti franosi superficiali e profondi (scorrimenti e colate) sia attivi, sia quiescenti, localizzati a valle delle Briglie di Braccio. La causa principale di tali dissesti è da ricondurre alle disordinate condizioni di deflusso superficiale, alle rilevanti pendenze del versante ed alle scarse caratteristiche fisico meccaniche dei terreni affioranti. I fenomeni franosi interessano non solo i terreni superficiali di tipo eluvio colluviale, ma anche i sedimenti fluviali - deltizi sottostanti. Carta geomorfologica 1: ( PAI-IFFI- zoning geologico di PRG) 15 Per quanto riguarda la valutazione sulla stabilità del sottostante versante, al momento non sono rilevati sulla cartografia ufficiale (PAI - IFFI) elementi di disequilibrio idrogeologico. A valle della struttura, è comunque presente un antico muro in pietra sostenuto da contrafforti, in calcestruzzo armato, realizzati proprio in occasione della realizzazione del Mercato Coperto. Dall esame della situazione geomorfologica locale (assenza di dissesto) e dall esito delle indagini geologiche e sismiche, si ritiene che le attuali fondazioni siano intestate nel riporto al passaggio tra lo strato superficiale e quello più profondo caratterizzato da maggiori velocità delle onde di taglio Vs (412 m/s). Le caratteristiche di resistenza meccanica, ottenute dalle prove penetrometriche SPT in foro, attribuiscono al riporto caratteristiche geomeccaniche mediocri. Pagina 33

34 16 CARATTERISTICHE GEOLOGICHE In linea con la vigente normativa, in materia di costruzioni in zona sismica (D.M ), la definizione del modello geologico locale è stata effettuata attraverso al caratterizzazione dei terreni fondali e di quelli interagenti nel sottosuolo per effetto del carico trasmesso in profondità (volume significativo) dalla struttura del Mercato Coperto. Partendo dalla cartografia geologia ufficiale redatta dalla regione dell Umbria in scala 1:10.000, si è cercato, attraverso sopralluoghi ed indagini geognostiche e sismiche puntali, di definire la situazione litologica locale. Nel sito oggetto di variante al PRG sono presenti i depositi fluviali Pliocenici ricoperti da una coltre di alterazione eluviale e/o colluviale e superficialmente da una copertura antropica costituita da materiale di riporto. Quest ultimo raggiunge anche notevoli spessori soprattutto dove l originaria morfologia del versante costituiva la testata di un fosso, il Fosso dei Bottinelli, oggi denominato Fosso di S. Margherita, che prendeva origine dalla depressione esistente tra il Colle Landone (attuale Piazza Italia) ed il Colle del Sole (attuale Porta Sole). Su questi due colli, si svilupparono i primi insediamenti della città storica di Perugia, delimitata inizialmente dal così detto Sopramuro. Geologicamente, la struttura collinare di Perugia trae origine dall'azione di sedimentazione, avvenuta in ambiente deltizio, di un corso d'acqua che possiamo definire Paleo - Tevere (C. Cattuto, 1986). Tale genesi ha determinato la presenza di depositi clastici che, per composizione e caratteristiche litostratigrafiche, differiscono sostanzialmente dalle rocce che costituiscono i rilievi circostanti, formatesi in epoche precedenti e che si ritrovano quale substrato ai sedimenti fluviali e lacustri del Colle Perugino. I sedimenti del Colle di Perugia costituiscono l apparato deltizio del corso d acqua del Paleo Tevere che sfociava nel lago Tiberino (C.Cattuto & L.Gregori 1988). La zona del centro storico di Perugia è contraddistinta dai depositi conglomeratici sabbiosi con schema di sedimentazione di tipo Top set, mentre i sedimenti limo sabbiosi con subordinati orizzonti limo-argillosi e ghiaiosi sono caratteristici della zona di Monteluce. La frazione più fine, rappresentata dai depositi di Bottom Set (Ricci Lucchi 1969), si trova soprattutto alla base dei rilievi e nelle aree più depresse della struttura collinare come a Fontivegge e nella zona di Piscille. Le successive modifiche (con l'innalzamento dei rilievi, la variazione di tracciato dei corsi d'acqua e lo svuotamento del lago Tiberino, hanno determinato l'attuale morfologia, che è caratterizzata da profonde incisioni, sviluppatesi all'interno dei sedimenti continentali in funzione dell'azione erosiva dei corsi d'acqua che affluiscono al Tevere. Dal punto di vista geologico-stratigrafico l'insieme dell'apparato collinare, sul quale è posto il centro storico di Perugia, è caratterizzato da una grande variabilità litologica. Dall alto verso il basso, in profondità, si rinviene la presenza di terreni di riporto sia antichi che recenti; si tratta di accumuli di terreno eterogeneo localizzati soprattutto in corrispondenza delle preesistenti incisioni di versante ad opera dei corsi d acqua come, nel caso specifico, il fosso di S.Margherita. Anche le aree interessate storicamente da imponenti strutture murarie sono interessate dalla presenza di riporti di terreno come a Piazza del Sopramuro (attuale Piazza Matteotti), gli Arconi di Piazza della Rupe. Dai dati dei sondaggi geognostici emerge che in alcuni punti lo spessore dei terreni di riporto supera ampiamente i 20 metri di profondità. Pagina 34

35 Seguono, in profondità, i sedimenti fluviali in posto, appartenenti al Sintema di Perugia PGU, del Pliocene superiore p.p. Pleistocene superiore p.p., costituiti prevalentemente da argille, limi argillosi, travertini e calcari micritici prevalenti, con rari livelli sabbiosi e ghiaiosi. Nell area del Mercato Coperto sono prevalenti i conglomerati (tassello) ed i limi argillosi grigi consistenti. Dagli scavi e dai rilievi effettuati per la realizzazione della sottostante galleria Kennedy, il deposito deltizio, ben esposto in occasione della realizzazione dell opera, presenta una immersione variabile dei livelli sabbioso conglomeratici tra 200 e 230 Nord ed un inclinazione di circa I molteplici dati a disposizione consentono, con sufficiente dettaglio, di caratterizzare la successione geologico-stratigrafica locale. Al di sotto dei depositi fluviali deltizi e lacustri, si rinviene il substrato roccioso miocenico rappresentato dalla formazione della Marnoso Arenacea che affiora lungo alcuni impluvi e sui bassi versanti nei rilievi collinari limitrofi; la roccia è costituita da un alternanza di strati arenacei e marnoso-arenacei, con interstrati argillitici di ridotto spessore. Le numerose indagini svolte dal Comune di Perugia mediante sondaggi a carotaggio continuo confermano in pieno tale ricostruzione; dalle stratigrafie, si è accertato che il substrato roccioso, costituito dalla formazione della Marnosa-Arenacea, è posto a oltre i 100 metri di profondità. 17 Carta geologica 1: Ubicazione indagini e stratigrafie La carta di seguito allegata riporta uno stralcio del censimento delle indagini geologiche e geofisiche eseguite nel tempo su tutto il territorio comunale ed appositamente raccolte in un archivio (data base) georeferenziato (GIS). Si tratta prevalentemente di dati ed informazioni relative a studi geologici (relazioni geologiche corredate da indagini in sito ed in laboratorio) realizzati per la caratterizzazione dei terreni in occasione di lavori pubblici. Nella zona del Mercato Coperto, e più in generale dei giardini del Pincetto e degli Arconi è ben visibile la densità dei punti di indagine a cui corrispondono relazioni geologiche, sondaggi, stratigrafie, analisi e prove in sito ed in laboratorio. Pagina 35

36 18 In particolare, per la variante del Mercato Coperto, si riportano i punti di indagine che interessano direttamente i terreni fondali della struttura. Stralcio della carta delle indagini geognostiche Sondaggi geognostici a carotaggio continuo ed indagine sismica in foro DH S1-S2 Piano Attuativo della Piazza della Rupe, Giardini del Pincetto e del Mercato Coperto (2009) S5 Nova Oberdan (2005) S2 S9-S10 autoparcheggio Sipa studio Ing. Cucchia ( ) S9 S10 S5 S1 + DH Pagina 36

37 I dati stratigrafici estrapolati dalle indagini sopra indicate (S1, S2, S5, S9, S10) risultano prevalentemente coerenti con la situazione geologica generale di vasta area che si riscontra nei punti di indagine contermini della zona degli Arconi, del Pincetto (stazione Minimetrò) ecc.. Dalle stratigrafie estrapolate durante le perforazioni (sondaggi) è possibile ricostruire la geometria e l andamento dei vari livelli litologici nel sottosuolo. In particolare, sono disponibili i dati di 5 sondaggi realizzati, a carotaggio continuo, nelle immediate vicinanze delle fondazioni del mercato Coperto; di questi, tre sono allineati sul lato di valle del Mercato coperto: - S1 e S2 relativi al Piano Attuativo della Piazza della Rupe, Giardini del Pincetto e del Mercato Coperto (2009), - S5 realizzato per il progetto Nova Oberdan (2005) Attraverso le tre stratigrafie è stato possibile ricostruire la seguente sezione geologica: 19 Pagina 37

38 Come accennato precedentemente, le indagini più prossime al Mercato Coperto riguardano principalmente due lati del fabbricato: su quello di valle (lato Est) sono disponibili tre sondaggi (S1, S2 e S5), come da sezione geologica soprariportata e due altri sondaggi (S9 e S10) sul lato Sud dove, nel 1963 l Ing. Cucchia ha effettuato gli studi geologici per il progetto dell autoparcheggio SIPA. Il sondaggio S9 (Cucchia) ha intercettano la fondazione del Mercato Coperto fino a 6 metri; la stratigrafia mette in evidenza lo spessore della muratura e per ragioni non chiare il sondaggio non è stato approfondito ulteriormente. Successivamente, nelle immediate vicinanze, è stato effettuato un altro sondaggio S10, al limite della platea di fondazione, intercettando subito materiale di riempimento fino alla profondità di 13,0 metri. In generale, il riporto raggiunge metri dal p.c ed è in contatto con i depositi fluviali-deltizi costituiti da limi argillosi e argille grigio azzurre talvolta molto consistenti, seguono in profondità livelli conglomeratici (Tassello) e livelli di sabbie limose grigie e nocciola. Nei due sondaggi S1 e S2, posti sul lato di valle ad Est del Mercato Coperto, sono state eseguite, nel novembre del 2008, delle prove penetrometriche in foro (prove SPT) e solo sul S1 un indagine sismica tipo Down Hole. E stato inoltre installato un piezometro e prelevati alcuni campioni per le prove geotecniche di laboratorio. 20 Terreno di riporto Nel Sondaggio S1 il riporto è costituito prevalentemente da materiale clastico fine, mentre diventa più grossolano da 13,45 m fino a 18 m dal p.c.; quest ultimo è costituito da pietrame calcareo, travertinoso e laterizio a pezzatura eterogenea in abbondante matrice limo sabbiosa. Il riporto è generalmente mal classato e presenta parametri geotecnici piuttosto scadenti (In S1 a 9,45 m SPT = 4 ; In S2 a 10,45 m SPT = 3). In corrispondenza del sondaggio S2 non è possibile effettuare una netta distinzione tra riporto fino e grossolano con la profondità. L indagine sismica DH in S1 ha permesso la suddivisione del terreno di riporto in due strati a differenti caratteristiche geomeccaniche: Strato superficiale dello spessore di 6 metri caratterizzato da bassi valori di velocità delle onde di taglio Vs (Vs=232 m/s); Strato profondo dello spessore di 12 metri caratterizzato da più alti valori delle Vs (412 m/s). Le prove SPT eseguite in corrispondenza di S1 sembrano spostare il limite tra i due tipi di riporto alla profondità di 10 m. Nel sondaggio S5, la situazione stratigrafica risulta molto simile ai primi due sondaggi S1 e S2; qui il riporto raggiunge la profondità massima dei 22,5 metri di profondità. La resistenza meccanica lungo la verticale, definita attraverso le prove SPT in foro, risulta scarsa. Nei due sondaggi S9 ed S10 ( Cucchia ), non furono eseguite prove in foro. Sintema di Perugia Al disotto del terreno di riporto si rileva la presenza di depositi fluviali e lacustri di delta. In tutti i sondaggi, prevale la componente clastica fine (sabbie limose ed argille); i depositi conglomeratici cementati così detti Tassello testimoniano una forte eteropia laterale. Nel sondaggio S1 questo livello è quasi assente seppur la distanza con S2 risulta a soli 50 metri. Infatti, nel sondaggio S2 i materiali di riporto poggiano su un esiguo spessore (circa 2,60 m) di depositi limo-argillosi grigi, al di sotto dei quali è presente il conglomerato cementato costituito da ciottoli e trovanti arenitici arrotondati, in matrice sabbiosa cementata, tipici depositi di top set del delta fluviale del Paleo Tevere. Lo spessore del conglomerato è piuttosto rilevante circa 10 m. Stratigraficamente sottostante al conglomerato è presente uno strato di sabbie limose localmente argillose di colore grigio fino a 39 m dal p.c.. Pagina 38

39 Di seguito si riportano le stratigrafie dei sondaggi eseguiti durante le campagne geognostiche sopra menzionate: 21 Sondaggio S1 (progetto mercato Coperto GTA) Pagina 39

40 continua S1 22 Indagini: SPT in foro, prelevati campioni per prove geotecniche di laboratorio ed effettuata Down Hole in foro Pagina 40

41 - Comune di Perugia - 23 Sondaggio S2 ( progetto mercato Coperto GTA) Pagina 41

42 24 continua S2 Indagini: SPT in foro e prelevati campioni per prove geotecniche di laboratorio Pagina 42

43 Sondaggio S5 ( progetto Nova Oberdan) 25 Indagini: SPT in foro Pagina 43

44 26 Sondaggio 9 (autoparcheggio Sipa - Ing. Cucchia) Pagina 44

45 Sondaggio 10 (autoparcheggio Sipa - Ing. Cucchia) 27 Ai fini della Variante, non si riportano i report delle prove di laboratorio che verranno invece allegati al Progetto di rifunzionalizzazione del Mercato Coperto. Pagina 45

46 28 CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE Alle condizioni di sostanziale variabilità dei litotipi presenti nell'area del Mercato Coperto corrispondono caratteri differenziati di permeabilità, i quali influenzano sensibilmente le modalità di circolazione ed accumulo di acqua nel sottosuolo e contribuiscono alla definizione del complesso idrogeologico locale. L esatta definizione degli aspetti geologico-stratigrafici e la verifica dei livelli piezometrici hanno permesso la ricostruzione delle modalità di accumulo e circolazione idrica nel sottosuolo, in rapporto con la morfologia del sito e le caratteristiche di permeabilità dei terreni. La distribuzione lenticolare dei sedimenti fluviali e lacustri, la presenza di una spessa coltre di terreno di riporto antropico, l'esistenza di morfologie sepolte e la variabile composizione granulometrica contribuiscono alla definizione di un modello idrogeologico estremamente complesso. In termini generali, esso può essere così riassunto: all'interno dei terreni di riporto, distribuiti su gran parte dell'area oggetto di variante, di spessore variabile compreso tra 13 e 22 metri, si rinviene una falda freatica di modesto spessore. L'alimentazione è garantita dagli afflussi meteorici e da condizioni di collegamento con le falde più profonde. Ciò giustifica la presenza di alcune emergenze alla base del versante, in corrispondenza della galleria Kennedy e dei vecchi lavatoi presenti in passato. Dalle letture piezometriche effettuate nei fori di sondaggio, il livello freatico si attesta mediamente attorno ai metri dal piano di campagna. La permeabilità del riporto è molto variabile e indicativamente è di circa 10-4 cm/sec nella parte sottostante, ove è prevalente la presenza di sedimenti conglomeratici, di origine fluviale (delta) l'accumulo e la circolazione idrica si sviluppa in relazione alla distribuzione ed alla giacitura delle lenti; l'esistenza di sedimenti a più bassa permeabilità (sabbie molto addensate, limi-sabbiosi) determina locali modifiche a tali condizioni con la formazione di falde sospese spesso in pressione. La permeabilità risulta indicativamente attorno a cm/sec in corrispondenza dei sedimenti limo-sabbiosi con argilla (parte intermedia dei depositi fluviali e lacustri Plio-Pleistocenici) le possibilità di circolazione idrica sono sostanzialmente limitate dal medio-basso grado di permeabilità valutato pari a circa cm/sec. Localmente sono state rinvenute modeste falde, per lo più in pressione, all'interno di lenti a granulometria più grossolana. La parte più argillosa rappresenta il limite di permeabilità inferiore del complesso idrogeologico analizzato. L'elevato stato di sovra-consolidazione, che caratterizza tali sedimenti, non permette la formazione di accumuli idrici al loro interno, mentre la circolazione avviene per lo più al contatto tra queste ed i sovrastanti depositi sabbiosi e conglomeratico-sabbiosi. In generale, gli assi di deflusso delle acque sotterranee sono correlabili con i principali assi di drenaggio morfologico. Di seguito si riporta la cartografia idrogeologica con indicati i pozzi ed i piezometri ( inseriti nei fori di sondaggio a fine perforazione), le isofreatiche o isopieze con le relative quote assolute del livello di falda. Pagina 46

47 Isopiezze e quote relative Pozzi Piezometri Impluvi e corsi d acqua Zona Mercato Coperto I livelli piezometrici della zona compresa tra la Chiesa di Sant Ercolano sino a monte di Piazza Matteotti, non risultano correlabili tra loro; tale situazione è dovuta anche alla presenza di numerosi cunicoli di drenaggio presenti al limite della cinta muraria etrusca o al suo interno. Queste opere di regimazione e di captazione delle acque avevano una duplice funzione legata sia all alimentazione idrica a scopo potabile e sia alla stabilizzazione di aree compromesse da fenomeni di dissesto. Pagina 47

48 30 MODELLAZIONE SISMICA Caratterizzazione sismica dell area (sismicità storica) Catalogo dei terremoti italiani Epicentri negli ultimi 25 anni Come visibile dalle cartografie estrapolate dal catalogo dei terremoti italiani, dell ING/SGA, tutto il territorio italiano è da considerarsi altamente sismico; per quanto riguarda la Regione Umbria, sono state raccolte le mappe di localizzazione dei principali terremoti che dal 1279 al 1997 hanno interessato l Italia centrale. La documentazione di carattere generale è stata consultata direttamente in quegli enti di ricerca nazionali deputati all analisi del rischio sismico, quali l Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (IGNV), il Gruppo Nazionale di Difesa dai Terremoti (GNDT) e il Dipartimento della Protezione civile (DPC), si sono aggiunte quelle ottenute mediante l analisi di fonti archivistiche, bibliografiche e cronachistiche di carattere più strettamente locale reperite presso l Archivio di Stato di Perugia, l Archivio Storico di San Pietro in Perugia e la Biblioteca Augusta di Perugia. Tutte le informazioni sono state raccolte in un archivio digitale appositamente redatto. Il lavoro di ricerca ha avuto come obiettivo primario l approfondimento delle conoscenze storiche relative ad eventi sismici verificatisi nel territorio della città di Perugia e soprattutto in merito agli eventuali danni da essi prodotti ad edifici pubblici e privati. Malgrado la cospicuità del materiale archivistico e bibliografico visionato le notizie di danni prodotti da eventi sismici storici nella città di Perugia si sono rilevate poche e di scarso dettaglio. I terremoti che a vario titolo hanno interessato Perugia dal 1349 fino al 1997 sono 52 e fra questi sono solo 11 (21%) quelli per i quali si è risaliti a notizie di danni materiali alla città. Pagina 48

49 31 Dalla documentazione consultata non sono emersi dati relativi a vittime, mentre, in occasione dei 2 eventi (3,8%) del 1832 e del 1854, si sono avuti alcuni feriti nel monastero di San Pietro e nella caserma unita al convento di San Domenico rispettivamente. Per quanto riguarda i terremoti avvenuti nell arco cronologico che comprende la ricerca storica, oggetto specifico dell incarico, sono stati individuati, localizzati e georeferenziati 23 siti vulnerati ricadenti nell area considerata. La fase sismica, che a partire dal settembre del 1997 ha interessato il territorio dell Umbria e delle Marche, ha riproposto l esigenza di sviluppare una corretta attività di studio tesa alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi ed alla identificazione del rischio sismico. Nel contesto del territorio comunale, sono state quindi identificate numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche possono dar luogo a significativi incrementi della fase sismica e/o dare origine a possibili fenomeni di instabilità locale. Sulla base dell elenco delle località sismiche di prima, seconda e terza zona definite dalla Delibera della Giunta Regionale 852/2003 Approvazione classificazione sismica del territorio regionale dell Umbria, il territorio di Perugia è stato dichiarato di Zona sismica 2. Per i terreni ricadenti nella zona sismica 2, sono possibili cedimenti differenziali, fenomeni gravitativi e liquefazione dei terreni. Nel caso in esame e per i terreni presenti nel sottosuolo (riporto fino a 22 metri), a seguito di un evento sismico di magnitudo M 5-5,5 sono probabili fenomeni di deformazione ed amplificazione sismica. In particolare, in occasione della redazione delle carte geologiche e di microzonazione sismica di livello 1 della città di Perugia, sono state effettuate indagini di maggior dettaglio e di approfondimento rispetto al livello 1, raggiungendo in alcune zone particolari, il livello 3 che ha portato alla definizione dello spettro di risposta del sito specifico e del fattore di amplificazione sismica locale. Questi studi sono stati condotti dalla Regione dell Umbria nell ambito di un programma Operativo POR-FESR 2007/13 che ha visto la collaborazione dell INOGS di Trieste e del CNR-IDPA di Milano. Le considerazioni sulle condizioni di pericolosità sismica relative al territorio comunale hanno portato alla valutazione della risposta sismica in funzione della stratigrafia tipo e del relativo spettro di risposta. PERICOLOSITÀ E SUSCETTIBILITÀ SISMICA LOCALE Dal punto di vista della pericolosità e suscettibilità sismica, nel territorio comunale sono state identificate numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche e morfologiche possono dar luogo a significativi incrementi della fase sismica e/o dare origine a possibili fenomeni di instabilità locale. Le amplificazioni del moto sismico e le deformazioni permanenti si hanno in presenza di terreni liquefacibili, di morfologie particolari, e di coltri rimaneggiate dotate di scarsa capacità di resistenza al taglio o interessate direttamente da una falda idrica. Per la definizione degli elementi suscettibili di amplificazioni e deformazioni del moto sismico, è stato necessario acquisire tutti gli elementi geomorfologici e litologici che condizionano di fatto il comportamento sismico del terreno. La carta delle zone suscettibili di amplificazioni o instabilità dinamiche locali è, infatti, una carta derivata ed è stata effettuata per sovrapposizione di situazioni tipo individuate dalle cartografie geologica e geomorfologia. Pagina 49

50 32 La cartografia di M.S di livello 1, di seguito riportata e redatta dalla Regione dell Umbria, indica le zone a diversa pericolosità e/o suscettibilità sismica. Carta delle zone suscettibili di amplificazioni o instabilità dinamiche locali di Microzonazione sismica di livello1 Dalla cartografia, in scala 1:10.000, si evince che il sito del Mercato Coperto ricade in una zona in cui sussistono depositi delle unità sintemiche (12Z) di età Plio-Pleistocenica sui quali però è stata rinvenuta dai sondaggi una copertura clastica di riporto per uno spessore variabile tra 13 e 22 metri. Nel dettaglio ed alla luce delle risultanze geologico-stratigrafiche, la situazione locale risulta diversa da quella rappresentata nella cartografia ufficiale; la presenta di una coltre detritica di riporto comporta maggiori amplificazioni del moto sismico. Infatti, la zona del Mercato Coperto può essere assimilata, per caratteristiche geologiche e geotecniche, alla zona 4Z sulla quale, peraltro, sono state eseguite apposite campagne sismometriche e modellazioni numeriche finalizzate alla definizione dello spettro di risposta sismica in linea con le NTC08. La cartografia seguente riporta l approfondimento effettuato rispetto al livello 1 di Microzonazione Sismica ; in particolare la carta del comportamento sismico omogeneo (MOPS) e la carta di microzonazione sismica finale indicano l estendibilità dei risultati delle indagini sismiche e delle risposte sismiche locali per periodi compresi tra 0,1s e 0,7s. Pagina 50

51 33 CARTA A COMPORTAMENTO SISMICO OMOGENEO La carta del comportamento sismico omogeneo, riporta in dettaglio non solo l estendibilità dei risultati delle indagini sismiche, ma anche la perimetrazione delle microzone omogenee (MOPS) ed il rispettivo spettro di risposta. Dalla cartografia di microzonazione sismica di livello 1, la struttura del Mercato Coperto ricadrebbe all interno dei depositi del Sintema di Perugia; considerando però, come accennato precedentemente, che per metri di profondità, il fabbricato insiste su terreni di riporto, si ritiene necessario prendere in considerazione il dato di amplificazione sismica ottenuto durante la campagna geofisica di M.S della città di Perugia. Profilo 7 Sezione2 Pagina 51

52 La modellazione svolta sull adiacente profilo 7 della sezione 2, dove è presente una copertura clastica di riporto come al Mercato Coperto, consente di estrapolare direttamente lo spettro di risposta sismica ed i relativi fattori di amplificazione sismica. Queste informazioni sono da considerarsi di livello 3 di microzonazione sismica, così come richiesto nel caso di terreni suscettibili di deformazioni ed amplificazioni sismiche di cui alla D.G.R 377/ In particolare, per il profilo 7 della sezione 2, i valori dei fattori di amplificazione sismica locale (Fa) sono calcolati per tre diversi intervalli di frequenza: 34 Per il profilo 7, sono stati valutati i seguenti fattori di amplificazione, rispettivamente per i periodi Fa 0,1-0,5 0 =1,53 Fa 0,5-1,5 =1,55 Fa 0,1-2,5 =1,51 Pagina 52

53 Lo spettro di risposta in accelerazione dei 5 accelerogrammi scelti come riferimento e per la modellazione, riporta la media ( in nero) e lo spettro di norma (in rosso) che meglio di raccorda con i dati misurati. 35 Sulla base della modellazione, si sono definiti gli spettri di risposta sismica locale lisciati rispetto a quelli del grafico precedente. Per il sito in oggetto lo spettro di riferimento è quello indicato in blu per il profilo 7 che porta ad attribuire una categoria di sottosuolo C. Pagina 53

54 36 VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO Sulla base della Delibera della Giunta Regionale n. 100 del e s.m.i, per la variante al PRG, si è provveduto a valutare la pericolosità idraulica dell area. L area oggetto di variante si localizza ad una quota di 447 m s l.m circa, in un ambito collinare nel quale è eclusa la possibilità di fenomeni di alluvionamento da parte di corsi d acqua. Le fasce di pericolosità idraulica del Tevere e dei corsi d acqua secondari approvati e pubblicati dall Autorità di bacino del fiume Tevere, con il Piano stralcio di Assetto Idrogeologico, PAI e PAI bis, non interessano al zona oggetto di variante. In riferimento ai corsi d acqua minori e marginali, non si rileva la presenza di situazioni di pericolosità e di rischio idraulico in corrispondenza del Mercato Coperto e dei giardini del Pincetto. Carta di pericolosità e rischio idraulico In considerazione di quanto emerso dalle indagini si ritiene che la zona non presenta elementi di pericolosità di tipo idrogeologico; dovrà comunque essere sempre garantito l adeguamento della rete scolante in direzione di valle. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Sulla base delle indagini geognostiche e sismiche effettuate, è stato possibile classificare i diversi tipi litologici presenti nell area investigata. Molteplici sono le prove di laboratorio effettuate per la caratterizzazione fisico-meccanica dei terreni e per i parametri indici. Sono disponibili anche prove SPT in foro per la caratterizzazione geomeccanica lungo le verticali investigate (sondaggi). - I dati geotecnici puntuali derivanti dalle prove in laboratorio, saranno ampiamente rappresentati nella relazione di progetto esecutivo del Mercato Coperto. Per la prevista costruzione mercatale esterna di 200 mq, localizzata nello stesso ambito dell area At.Cs.6, è ipotizzabile una struttura leggera in legno e ferro previa la delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre. Pagina 54

55 37 CONCLUSIONI Le modifiche proposte dalla Variante apportano di fatto delle riduzioni in termini di volumi per il progetto di rifunzionalizzazione del Mercato Coperto; il progetto sarà finalizzato alla ristrutturazione ed al recupero funzionale dell edificio nonché al riutilizzo dei piani 1 e 2 del Mercato Coperto facendo in modo di non modificare la destinazione a parcheggio pubblico degli altri due piani inferiori. La variante contempla inoltre la rilocalizzazione di spazi, per le attività commerciali non alimentari, nell area dei giardini del Pincetto, nel punto ove oggi è presente l ascensore che da Via XIV settembre raggiunge i suddetti giardini. Il presente studio geologico è stato eseguito ai sensi della Delibera della Giunta Regionale 3806/85 e s.m.i e della D.G.R 377/10. Nella zona del Pincetto e del Mercato Coperto sono stati effettuati, negli anni, numerosi lavori pubblici e studi che hanno riguardato anche gli aspetti geologici e geofisici; in particolare, sono risultati utili e sufficientemente esaustivi i seguenti progetti: - Progetto di costruzione della Galleria Kennedy e del pozzo scala che dalla galleria sale a quota di Via della Rupe, realizzato tra il 1940 e il 1947; - Progetto di costruzione di un autoparcheggio dalla S.I.P.A. allo studio di Ingegneria Ingg. Carlo e Franco Cucchia negli anni , non più attuato. - Progetto di recupero degli Arconi di Via della Rupe e riqualificazione urbana di Via Oberdan, commissionata dal Comune di Perugia nel 1998; - Progetto di costruzione della stazione del Minimetrò, la cui indagine geologica e geotecnica è stata realizzata nel Progetto preliminare per la riqualificazione di Piazza della Rupe e dei Giardini del Pincetto (Progetto della Nova Oberdan s.r.l. nel 2003) - Progetto di Piano Attuativo della Piazza della Rupe, Giardini del Pincetto e del Mercato Coperto nel 2009, sono disponibili due sondaggi S1 ed S2, una sismica in foro Down Hole (DH) e tutte le prove di laboratorio eseguite sui campioni prelevati durante le fasi di carotaggio. Questi ultimi studi sono stati realizzati su incarico del Comune di Perugia alla GTA di Luca Carmeli e Alfredo Bartoccioni. Inoltre, sono stati consultati anche il Piano di Assetto Idrogeologico PAI e PAI bis, l IFFI e gli studi di microzonazione sismica recentemente prodotti dalla Regione dell Umbria; questi ultimi, di livello superiore al livello 1, hanno consentito di attribuire al sito lo spettro di risposta sismica locale, il fattore di amplificazione sismico Fa e la categoria di sottosuolo. Considerazioni finali Per quanto attiene la stima del rischio geologico, si riassumono di seguito gli esiti delle valutazioni: Rischio idrogeologico: La conformazione orografica del sito non ha evidenziato al momento, in ordine alla pericolosità di frana, la presenza di dissesti attivi e/o quiescenti. Lungo la scarpata dei giardini del Pincetto è però in atto una naturale erosione di versante dovuta prevalentemente all eccessiva acclività del versante. Particolare attenzione dovrà pertanto essere posta alla regimazione delle acque superficiali. In prossimità della suddetta scarpata morfologica dei giardini del Pincetto, la variante prevede anche l ipotesi progettuale relativa alla rilocalizzazione degli spazi per le attività commerciali da realizzarsi esternamente, dove oggi insiste l ascensore. Rischio sismico: Dal punto di vista della pericolosità sismica si è provveduto ad una valutazione delle possibili amplificazioni o instabilità dinamica locale in funzione della specificità della Pagina 55

56 situazione geologica e geomorfologica locale. Gli studi di Microzonazione sismica della città di Perugia, hanno consentito di estrapolare i dati sino alla definizione dello spettro di risposta sismica locale e del fattore di amplificazione Fa. Come riferito precedentemente, per quanto riguarda l eventuale struttura mercatale esterna, data la conformazione topografica e geologica, la pericolosità sismica locale risulta molto elevata sia per la presenza di terreni scarsamente addensarti e consistenti (riporto), sia per l effetto di sito (bordo di scarpata) dovuto a riflessioni e rifrazioni onde sismiche Rischio idraulico: la zona, per ubicazione e quota, non risulta essere soggetta ad alluvionamento, anche gli studi e la cartografia del PAI e PAI bis redatta dall Autorità di Bacino del F.Tevere rilevano che non vi sono rischi di alluvionamento. Relativamente alla eventuale previsione di rilocalizzazione esterna degli spazi per le attività commerciali, per la specifica situazione di elevata pericolosità morfologica (versante particolarmente acclive), sismica (orlo di scarpata amplificazione per effetto topografico di sito) e geologico-geotecnica (presenza i terreni di riporto con scarse caratteristiche fisico meccaniche), si ritiene non auspicabile la realizzazione di opere permanenti nel sito individuato dal progetto preliminare. In alternativa, si consiglia di arretrare la struttura prevista in quanto oggetto di possibili deformazioni del suolo. Eventuali valutazioni tecniche relative alla fattibilità geotecnica e alla scelta della tipologia fondale, si rimandano alla progettazione esecutiva degli interventi. Inoltre, nell eventualità che si realizzi l ipotesi progettuale, è necessaria la dismissione dell attuale ascensore di Via XIV Settembre; per questo si ritiene opportuno provvedere alla messa in sicurezza definitiva della cavità dell ascensore al fine di evitare problemi connessi con cedimenti e deformazioni del suolo in superficie. In linea con l art. 59 del TUNA e con le NTC08 (D.M 14/01/2018), si ritiene necessario che qualsiasi intervento venga realizzato nella zona del Mercato Coperto e dei giardini del Pincetto, debba prevedere un monitoraggio sulla stabilità dell area; il monitoraggio avrà lo scopo di verificare la funzionalità delle strutture dei manufatti vicini, soprattutto per quelli posti nella zona di monte. A tal proposito sarà necessario predisporre un piano di monitoraggio che dovrà essere attivato antecedentemente alla realizzazione degli interventi (stato attuale), proseguire nelle fasi di realizzazione delle opere e continuare anche a seguito dell ultimazione dei lavori. Dopo la fine lavori, il monitoraggio potrà essere modulato con tempistiche di lettura più dilazionate nel tempo. Per quanto riguarda la regimazione delle acque superficiali, questa dovrà essere effettuata in maniera opportuna già durante le prime fase cantieristiche; al fine di evitare ruscellamenti superficiali sulla scarpata di valle e/o infiltrazioni inopportune, le acque dovranno essere allontanate e canalizzate efficacemente negli attuali sistemi di smaltimento presenti nella zona. Gli eventuali scavi dovranno essere eseguiti in modo graduale al fine di non compromettere la stabilità dei fronti di scavo e degli edifici posti a monte per i quali è necessario, come riferito precedentemente, posizionare strumenti di monitoraggio in corrispondenza delle fondamenta. Il monitoraggio degli edifici di monte avrà lo scopo di rilevare eventuali cedimenti legati alle opere di scavo, se previste dal progetto. La soluzione progettuale, l esecuzione dei calcoli di verifica e la puntuale definizione delle modalità costruttive, dovranno allinearsi con le NTC08 anche in funzione della scelta dei fattori di sicurezza. 38 Perugia, dicembre 2014 Dott. Geol. Guendalina Antonini Pagina 56

57 COMUNE DI PERUGIA SETTORE GOVERNO E SVILUPPO DEL TERRITORIO E DELL ECONOMIA U. O. AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE VARIANTE AL PRG PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA PER LA ZONA At.Cs. 6 FINALIZZATA ALLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL AREA DEL MERCATO COPERTO RELAZIONE DI VERIFICA DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA (art. 7 L.R. 8/2002; art. 7 R.R. 1/2004) Perugia, Dicembre 2014 Pagina 57

58 1 INDICE 1. PREMESSA 2 2. VERIFICA DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA 8 3. VERIFICA DELLA MAPPATURA ACUSTICA 9 4. CONCLUSIONI 11 Pagina 58

59 2 1. PREMESSA L art. 4 della legge 447/95 ha affidato alle Regioni la competenza ad emettere una specifica normativa per la definizione dei criteri in base ai quali i Comuni procedono alla zonizzazione acustica del territorio. Inoltre, con la stessa normativa le Regioni dovevano stabilire i criteri e le modalità per la valutazione di clima acustico. La Regione Umbria ha ottemperato a tale obbligo emanando la L.R. 6 giugno 2002, n. 8, Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell inquinamento acustico ed il successivo Regolamento regionale 13 agosto 2004, n. 1 Regolamento di attuazione della legge regionale 6 giugno 2002, n. 8 disposizioni per il contenimento e la riduzione dell inquinamento acustico. L art. 3 comma 3, let. i) della L.R. 11/2005, prevede che il PRG parte strutturale stabilisce, con riferimento a discipline quali l inquinamento acustico, eventuali verifiche da effettuare in sede di PRG, parte operativa, sul territorio da quest ultimo interessato. Per "zonizzazione acustica", si intende la suddivisione del territorio comunale nelle sei classi individuate dal D.P.C.M Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, sulla base della prevalente destinazione d'uso del territorio stesso, dell effettiva condizione di fruizione del territorio, della situazione topografica esistente e degli indicatori di valutazione rappresentativi delle attività antropiche. Ad ogni classe corrispondono specifici limiti distinti in valori limite di immissione, valori limite di emissione, valori di qualità e valori di attenzione. Il Piano di zonizzazione acustica disciplina l uso e vincola le modalità di sviluppo del territorio, ponendosi, quale obiettivo prioritario, la tutela dal degrado delle zone non inquinate ed il risanamento di quelle ove si riscontrano livelli di rumorosità ambientale non compatibili con il benessere e la salute della popolazione. Pagina 59

60 3 Lo stesso R.R. 1/2004 definisce il clima acustico di una determinata area come la distribuzione nello spazio dei livelli di rumore che la caratterizzano nei tempi di riferimento diurno e notturno. L art. 7, comma 2 della L.R. 8/2002 stabilisce che i Comuni adottano il piano di classificazione acustica garantendo il necessario coordinamento con gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale e che qualsiasi modifica di tali strumenti, comporta la preventiva verifica di compatibilità con le previsioni del piano di classificazione acustica e l eventuale revisione dello stesso. L art. 7, comma 7 del R.R. 1/2004 ribadisce cha la classificazione in zone acustiche del territorio comunale, costituisce allegato tecnico al piano urbanistico comunale e sue varianti ed ai piani urbanistici operativi comunali. Inoltre, l art. 9 del medesimo Regolamento regionale prevede che i Comuni, in seguito alla classificazione acustica, debbano effettuare i rilievi sperimentali necessari per procedere alla verifica della corrispondenza dei livelli di rumore effettivo con le classi individuate nel territorio ( Mappatura acustica ) al fine di adottare successivamente il Piano di risanamento acustico di cui all art. 9 della L.R. 8/2002. Al fine di ottemperare agli obblighi introdotti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico (D.P.C.M. 1/03/91, L. 447/95 e successivi decreti di attuazione, D.P.R. n. 142/2004, L.R. 8/02 e relativo R.R. n. 1/2004), con deliberazione del Consiglio Comunale n. 143 del , è stato approvato il Piano di zonizzazione acustica del Comune di Perugia e con determinazione n. 188 del , la Giunta Comunale ha preso atto che, ai sensi dell art. 9 della L.R. 8/2002, è stata realizzata Mappatura acustica del Comune di Perugia. Pagina 60

61 4 Con delibera della Giunta Comunale n. 81 del è stato approvato il progetto preliminare relativo al recupero dello storico Mercato Coperto di Perugia che in sintesi prevede: il recupero filologico e il restauro conservativo dell edificio del mercato coperto all interno del quale è previsto: o il mantenimento del parcheggio esistente posto al piano terra dell edificio; o un autonomo luogo di commercio mercatale con possibile punto di ristoro panoramico in corrispondenza della terrazza di copertura dell edificio; o un innovativo modello urbano di distribuzione agroalimentare hub agroalimentare collocato nello spazio interno articolato su due livelli aventi una superficie pari a circa mq.; il recupero ed il riuso degli spazi denominati Arconi che si affacciano direttamente sulla Piazza della Rupe nei quali è prevista la sede di una biblioteca di pubblica lettura; la riqualificazione, attraverso l eliminazione della cupola degli attuali ascensori, di Piazza della Rupe nella quale verranno trasferite le attività commerciali non alimentari, attualmente collocate sulla terrazza del mercato coperto. La variante urbanistica proposta, nel recepire il nuovo progetto finalizzato al recupero e la ristrutturazione edilizia dell edificio mercatale, prevede altresì la realizzazione di una SUC aggiuntiva pari a mq. (corrispondenti a mc., proveniente in buona parte dal recupero delle strutture mercatali site sulla terrazza) per attività connesse a quelle dello stesso edificio; si evidenzia come la nuova potenzialità edificatoria ammessa è considerevolmente minore rispetto a quella prevista dalla vigente norma (art. 59 del TUNA) che come visto ammette un incremento volumetrico pari a mc. Pagina 61

62 5 In ordine alle destinazioni d uso previste oltre alla funzione di tipo mercatale e commerciale che resta la principale vocazione dell immobile, sono ammesse tutte le attività consentite dall art. 11, comma 3 della L.R. 12/2008. Rispetto alla delimitazione riportata nelle cartografie del PRG vigente, la variante propone una modifica dell At.Cs 6 nei termini di una nuova riperimetrazione dell area medesima a fronte della nuova proposta progettuale. Conseguentemente procede altresì alla modifica delle prescrizioni particolari per l At.Cs 6 contenute all art. 59 del TUNA prevedendo: Disciplina strutturale - l ammissibilità del recupero e la ristrutturazione edilizia dell edificio denominato Mercato Coperto nonché la realizzazione di una nuova SUC pari a mq. per attività connesse a quelle dello stesso edificio; Disciplina operativa - l ammissibilità del recupero e la ristrutturazione edilizia dell immobile denominato Mercato Coperto, conservandone e valorizzandone le caratteristiche architettoniche originarie nonché la rimodulazione e l ampliamento delle volumetrie esistenti localizzate nella terrazza per una SUC complessiva max. di 800 mq.; La realizzazione di una nuova SUC pari a 200 mq., previa delocalizzazione degli ascensori di risalita da via XIV Settembre, per attività mercatali e per un nuovo accesso alla Biblioteca degli Arconi ed alla Sala Gotica. L altezza massima dovrà essere pari a 4 m.; La ristrutturazione degli spazi denominati Arconi per la realizzazione di servizi di tipo culturale con connesse attività di ristorazione. Pagina 62

63 6 Figura 1 area interessata da variante Pagina 63

64 7 Figura 2 area interessata da variante Pagina 64

65 8 2. VERIFICA DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA Ai sensi dell art. 7, comma 2 della L.R. 8/2002 e dell art. 7, comma 7 del R.R. 1/2004, è necessario verificare la compatibilità, dal punto di vista acustico, delle modifiche proposte nella variante rispetto compatibilità con le previsioni del piano di classificazione acustica. Il Piano di zonizzazione acustica, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 143 del , classifica l area oggetto di variante in Classe III Aree di tipo misto, con i seguenti valori limite di immissione: tempo di riferimento Limite diurno Limite notturno III AREE DI TIPO MISTO 60 LAeq [db(a)] 50 LAeq [db(a)] Figura 3 area interessata da variante Pagina 65

66 9 3. VERIFICA DELLA MAPPATURA ACUSTICA La mappatura acustica (insieme dei rilievi fonometrici e delle stime effettuate) delle aree interessate dalla proposta di variante è la seguente: Figura 4 Standard Italiano Ld (periodo di riferimento diurno) Pagina 66

67 10 Figura 5 Standard Italiano Ln (Periodo di riferimento notturno) Pagina 67

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