REDDITTOMETRO. GIURISPRUDENZA

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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO MASTER IN DIFESA TRIBUTARIA ASSISTENZA AL CONTRIBUENTE REDDITTOMETRO. GIURISPRUDENZA Dott. Amir Songhorian 1 1 luglio 2013

2 Redditometro e Studi di settore Presunzioni semplici 2

3 Cassazione Sentenza 23554/2012 D'altra parte, proprio l'accertamento sintetico disciplinato dal D.P.R. 600/1973, art. 38, già nella formulazione anteriore a quella successivamente modificata dall'art. 22, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, conv. con modif. con L. 30 luglio 2010, n. 122, tende a determinare, attraverso l'utilizzo di presunzioni semplici, il reddito complessivo presunto del contribuente mediante i c.d. elementi indicativi di capacità contributiva stabiliti dai decreti ministeriali con periodicità biennale. 3

4 Cassazione Ordinanza 2806/2013 La determinazione sintetica del reddito si basa su presunzioni semplici in virtù delle quali (art. 2727, Codice civile) l'ufficio finanziario è legittimato a risalire da un fatto noto (nella specie, l'esborso rilevante di somme di denaro per l'acquisto di quote sociali) e quello ignorato (sussistenza di un certo reddito e, quindi, di capacità contributiva. La presunzione semplice genera l'inversione dell'onere della prova. 4

5 CTP Bergamo Sentenza 102/10/2012 (Massimario 2012 Nr. 871) L obbligatorietà del dialogo tra Amministrazione Finanziaria e contribuente è dovuta al fatto che l accertamento sintetico da redditometro si incentra su presunzioni semplici, le cui caratteristiche di gravità precisione e concordanza non possono che emergere ed essere corroborate attraverso il contraddittorio. 5

6 CTR Torino Sentenza 76/14/2011 Le presunzioni che derivano dal cd. "redditometro" hanno la stessa valenza di quelle scaturenti dagli studi di settore e, più in generale, degli accertamenti standardizzati. I giudici evidenziano che su tale aspetto la giurisprudenza di Cassazione, anche recentemente, non si è espressa in maniera conforme, sancendo, nel contempo, che le suddette presunzioni hanno valore legale, con la conseguenza che il giudice non può "togliere la capacità contributiva presunta" ai cd. "indici reddito metrici" (Cass. 29/4/2011, n. 9549), e che esse hanno valore di presunzione semplice, la cui gravità, precisione e concordanza si formano nel contraddittorio tra le parti (Cass. 17 /6/2011, n ). 6

7 CTR Torino Sentenza 76/14/2011 (segue) La Commissione ritiene di accogliere l'orientamento espresso da Cass /2011, avallato anche dalla più accreditata dottrina. 7

8 CTP Torino Sentenza 39/04/2013 L accertamento redditometrico non può basarsi esclusivamente sull operatività dei coefficienti e moltiplicatori ministeriali. Acquisisce infatti rilevanza soltanto in esito al contraddittorio obbligatorio (ndr accertamento per anni 2006/2007), mediante il quale si realizza quel processo di adattamento agli standard della situazione concreta del contribuente, così da integrare i requisiti di gravità, precisione e concordanza (ndr presunzioni semplici) del meccanismo presuntivo adottato, in assenza dei quali risulterebbe inutilizzabile ai fini accertativi. 8

9 CTP Torino Sentenza 39/04/2013 (segue) Il vecchio accertamento redditometrico rappresenta un abuso del diritto poiché impone l applicazione astratta di indici e coefficienti che determinano un valore presunto di reddito non supportato da ragionevolezza e duttilità. Cfr Sole 24 Ore del 8/4/2012 9

10 Redditometro. Contraddittorio preventivo 10

11 Corte di Cassazione SSUU 26635/2009 Il contraddittorio tra le parti è un obbligo per l Ufficio ed un diritto per il contribuente. La fonte giuridica di tale assunto risiede nel principio costituzionale del giusto processo ed del diritto alla difesa. 11

12 Corte di Giustizia UE (Sentenza 349/2007 Soporè) Il diritto al contraddittorio è un diritto fondamentale ed indefettibile in tutti i procedimenti in cui si applicano o si possono applicare delle sanzioni. 12

13 CTR Lombardia 2/28/2012 CTR Brescia 70/65/2012 E un obbligo il contraddittorio, prima dell emissione di un qualsiasi atto di accertamento, sia che sia sancito dalla norma o richiesto dalla Giurisprudenza consolidata. 13

14 CTP Milano Sentenza 3/25/2012 (Massimario 2012 Nr. 841) Nel cosiddetto accertamento basato sul redditometro, il preventivo contraddittorio riveste carattere obbligatorio e necessario, al fine di adeguare alla concreta realtà economica del contribuente le elaborazioni standardizzate fissate dai decreti ministeriali 14

15 CTP Bergamo Sentenza 102/10/2012 (Massimario 2012 Nr. 871) In casi di avviso di accertamento emesso in seguito ad una ricostruzione sintetica del reddito mediante redditometro, tale atto è nullo se viene notificato alla parte in assenza di un contraddittorio preventivo. 15

16 CTP Varese Sentenza 13/3/2012 (Massimario 2012 Nr. 886) La mancata convocazione del contribuente per il contraddittorio preventivo rende nullo il successivo accertamento redditometrico. 16

17 CTP Varese Sentenza 53/1/2012 (Massimario 2012 Nr. 888) L accertamento basato sul redditometro fa parte degli accertamenti standardizzati al pari degli studi di settore e quindi ha la connotazione della presunzione semplice con conseguenza che il risultato del redditometro va corretto nel corso del contraddittorio da effettuarsi necessariamente in modo da evidenziare la reale e specifica situazione del contribuente. A prescindere dalla circostanza che la necessità del contraddittorio sia stabilita dalla legge per gli accertamenti riguardanti i periodi d imposta dal 2009 in poi anche la Corte di Cassazione, con sentenza n /2011 del 16 giugno 2011 ha affermato l obbligatorietà del contradditorio anche per il 17 passato.

18 CTR Puglia Sentenza 9/11/2012 L'avviso di accertamento con cui si rettifica la dichiarazione dei redditi con "metodo sintetico" è illegittimo tutte le volte in cui l'amministrazione finanziaria non abbia instaurato con il contribuente un preventivo contraddittorio. In merito al contestato vizio procedurale, il collegio pugliese ha affermato che l'instaurazione del contraddittorio costituisce uno specifico obbligo dell'ufficio, derivante anzitutto dal comma 6 dell'articolo 38 del Dpr 600/1973, che espressamente prevede(va) la facoltà per il contribuente di dimostrare, «anche prima della notificazione dell'accertamento», l'insussistenza del maggior reddito. 18

19 CTR Puglia 9/11/ CTR Firenze Sentenza 84/21/2012 In mancanza di un effettivo contraddittorio tra le parti, l atto emanato è nullo per violazione del diritto al giusto processo e del diritto alla difesa. 19

20 CTP Genova 49/13/2013 Un contraddittorio che deve essere effettivo e deve dare corpo e sostanza ad elementi che, basati su parametri astratti, diventano prove solo dopo un effettivo contraddittorio che trasforma il valore indiziario di tali elementi e dati parametrici in prova presuntiva. 20

21 Redditometro. Motivazioni e prove addotte del contribuente 21

22 Cassazione Sentenza 4624/2008 E' illegittimo l'avviso di accertamento fondato sulla mera applicazione dei coefficienti e parametri presuntivi di reddito derivanti dal cd. redditometro laddove l'amministrazione finanziaria abbia omesso di dare contezza, in sede di motivazione dell'atto impositivo, delle puntuali e dettagliate deduzioni difensive presentate dal contribuente a seguito della relativa richiesta di chiarimenti formulata nei propri confronti 22

23 CTR Lombardia Sentenza 70/65/2012 Se l Agenzia delle Entrate non ascolta il contribuente in fase di predisposizione dell atto di accertamento, la contestazione fiscale è nulla, a prescindere dal suo contenuto. Ignorare le osservazioni presentate nei termini dal soggetto che ha ricevuto la verifica, infatti, costituisce un fondamentale vizio procedimentale da parte dell Agenzia. 23

24 CTP Milano Sentenza 17/16/2012 (Massimario 2012 Nr. 703) La dimostrazione dell avvenuto acquisto di immobili, ancorché per un ammontare non congruo rispetto ai redditi dichiarati, con mezzi finanziari transitati sul conto bancario e provenienti da precedenti disinvestimenti rende illegittimo l accertamento ex art. 38 del DPR 600/

25 CTP Milano Sentenza 44/1/2012 (Massimario 2012 Nr. 707) È nullo l accertamento che non esplichi nel corpo della motivazione dell atto le ragioni per le quali le osservazioni, eccezioni e illustrazioni di parte ricorrente, esposte in memorie precedenti all avviso di accertamento, non siano state prese in considerazione, per violazione dell art. 42 comma 3 del DPR 600/1973, dell art. 56 comma 5 del DPR 633/1972 e dell art. 21 septies della Legge 241/

26 CTP Milano Sentenza 67/23/2012 (Massimario 2012 Nr. 857) Nel caso di accertamento sintetico redditometrico le presunzioni di redditività estrapolate dai dati statistici, per quanto analitiche e significative, devono essere adattate alla concreta situazione economica del contribuente al fine di addivenire e determinare l effettiva capacità economica del soggetto 26

27 CTP di Vicenza 115/9/12 ad un reddito accertabile con coefficienti sinteticoinduttivi può essere legittimamente opposta, quale elemento idoneo e sufficiente a vincere la presunzione redditometrica, anche la somma del reddito dichiarato integrata con redditi esenti e con disinvestimenti che hanno portato una disponibilità di liquidità, mentre non può essere accolta la pretesa dell Ufficio che richiede anche l ulteriore prova di come la somma disinvestita è stata utilizzata. 27

28 CTP Lodi Sentenza 23 del 4/2/2013 In sede di accertamento sintetico il contribuente deve dimostrare soltanto il possesso dei redditi e non l'utilizzo e la destinazione degli stessi. Conseguentemente, è illegittimo il comportamento dell'ufficio che, rilevata la validità della documentazione prodotta dal contribuente dalla quale si ricava la disponibilità di risorse finanziarie congrue rispetto all'acquisto dei beni considerati incrementi patrimoniali, contesti l'utilizzo di tali risorse per l'acquisto specifico dei beni costituenti incrementi patrimoniali. Si giunge a tale conclusione poiché simile richiesta non è prevista dall'art. 38, c. 6 del Dpr n. 600/

29 CTP Savona Sentenza 89/1/2011 (Massimario 2011 pag 134 ) La parte infatti ha prodotto documentazione attestante un versamento sul conto corrente di , del quale l Amministrazione non ha tenuto conto in quanto non era stata fornita traccia dell utilizzo di tali somme. Non si condivide la conclusione dell Ufficio: infatti, in base alla documentazione prodotta, la parte ha dimostrato di avere... disponibilità di danaro tali da consentire alla stessa di sostenere tutte le spese contestate dall Amministrazione. Né contrariamente a quanto sostiene l Ufficio, la parte era tenuta a fornire ulteriori prove: si può infatti agevolmente presumere che la parte abbia utilizzato tale disponibilità finanziaria per sostenere le 29 spese per l anno 2006.

30 CTR Reggio Emilia Sentenza 57/3/2013 E nullo l accertamento da redditometro che non motiva in relazione alle difese esposte dal contribuente nel contraddittorio. Il contraddittorio è un elemento istruttorio per ricevere e valutare le informazioni e le deduzioni del contribuente. L atto di accertamento che non motiva in relazione alle argomentazioni della parte è nullo per omessa motivazione, per violazione delle norme sulla completezza della fase istruttoria, per lesione del diritto alla difesa. Riferimenti Cassazione 26635/2009 CG.UE 349/2007 Soporé 30

31 Redditometro. Famiglia di fatto 31

32 CTP Milano Sentenza 271/1/2012 Negli accertamenti fondati sul cd. "redditometro", l'agenzia delle Entrate deve tenere nella dovuta considerazione l'instaurazione di una famiglia di fatto ad opera del contribuente. In tal caso, infatti, si è in presenza, anche alla luce delle prove che, nella specie, sono state fornite dal contribuente, di un'aumentata capacità contributiva, per cui occorre considerare che le spese sostenute dal contribuente possono essere anche giustificate dal possesso di redditi provenienti da altri componenti del nucleo familiare. Nessun rilievo, ai fini dell'accertamento sintetico, ha il fatto che i compagni non abbiano contratto regolare matrimonio. 32

33 Redditometro. Termine art. 12 c. 7 Legge 212/

34 Cassazione Sentenza 15 marzo 2011, n E' chiarito che l'accertamento notificato prima del decorso dei 60 giorni è nullo a prescindere dal tipo di verbale prodotto dai verificatori. A parere della Suprema Corte, dal tenore letterale della norma, il termine indicato è volto a garantire al contribuente la possibilità di interagire con l'amministrazione prima che essa pervenga all'emissione di un avviso di accertamento. Pertanto, deve essere generalmente riferito a qualunque atto dell'amministrazione al quale possa conseguire un avviso di accertamento. In tal senso Cassazione sentenza 16 settembre 2011, n

35 CTP Brescia, sent. 9/3/ CTP Trento, sent. 7/2/2011; CTP Reggio Emilia sent. 18/10/2010, n CTP Milano sent. 10/5/2010, n. 126; CTR di Milano sent. 38/2011 In caso contrario, verrebbe vanificato lo spirito della norma che ha dichiarato la finalità di far partecipare attivamente il contribuente nella fase precedente all'emissione dell'accertamento, proprio per evitare successivi atti infondati che costringerebbero lo stesso a ricorrere al contenzioso ovvero a tentare di risolvere il tutto in sede di adesione. 35

36 CTP Milano Sentenza 338/40/2011 (Massimario 2012 Nr. 326) In base all art. 12, comma 7 dello Statuto dei diritti del Contribuente è nullo l avviso di accertamento emanato prima del termine dei 60 giorni dalla conclusione delle indagini, e questa nullità trova applicazione anche nei casi in cui non sia stata svolta una vera e propria attività di verifica presso il contribuente conclusasi con la notifica di un PVC, ma vi sia stato un mero reperimento di documenti fiscali e contabili, in quanto la norma non effettua alcuna distinzione in questo senso (Cfr Cassazione 18906/2011). 36

37 CTP Pavia Sentenza 6/3/2012 (Massimario 2012 Nr. 766) È nullo l atto impositivo prima che sia decorso il termine di 60 giorni dalla chiusura delle operazioni di controllo o verifica ex art. 12, c. 7 Legge 212/2000. La norma pone precisi obblighi in capo agli organi accertatori finalizzati alla realizzazione dei principi di cooperazione tra amministrazione e contribuente L Ufficio può emettere l avviso prima del decorso de termine di 60 giorni solo per motivi di urgenza che devono essere espressamente indicati 37

38 Redditometro. Strumento più recente 38

39 CTP Reggio Emilia 272/1/ CTP Torino n. 3 dell 8/1/2013 CTP Rimini 41/2/ CTP Pistoia 100/2/2013 CTP Reggio Emilia 74/2/2013 Il nuovo redditometro, se più favorevole al contribuente, trova applicazione anche prima del 2009, così come avviene per gli studi di settore. (Sole 24 Ore 3/5/2013) 39

40 Redditometro. Accertamenti standardizzati 40

41 Cassazione Ufficio del Massimario Relazione Tematica n. 94 del 9 Luglio 2009 gli studi di settore ( e redditometro ndr) possono assumere valore di presunzioni gravi, precise e concordanti solo dopo che si sia attivato in contraddittorio tra le parti, tenuto conto delle motivazioni addotte dal contribuente. 41

42 Cassazione Ufficio del Massimario Relazione Tematica n. 94 del 9 Luglio 2009 lo scostamento tra dichiarato e standard, inteso come risultato di Gerico (e redditometro ndr), deve essere verificato anche dalla presenza di altri elementi e deve confrontare la situazione standard con la reale posizione del contribuente; 42

43 Cassazione Ufficio del Massimario Relazione Tematica n. 94 del 9 Luglio il contraddittorio è un obbligo per permettere al contribuente di fornire gli elementi che possono giustificare la non applicazione dello studio (e redditometro ndr) o i fatti che giustifichino lo scostamento; 43

44 Cassazione Ufficio del Massimario Relazione Tematica n. 94 del 9 Luglio Il contraddittorio ha una funzione di garanzia (sia per il contribuente che per l Amministrazione) per garantire il passaggio dalla fase statica degli standard alla fase dinamica di corretta applicazione al singolo contribuente; 44

45 Cassazione Ufficio del Massimario Relazione Tematica n. 94 del 9 Luglio 2009 se il contribuente presenta all Ufficio elementi che possono giustificare la non applicazione dello studio ( e redditometro ndr) o i fatti che giustifichino lo scostamento, l Amministrazione è obbligata non solo a prenderli in considerazione, ma anche ad esprimere, dopo la dimostrazione della loro attenta valutazione, le ragioni per cui non modificano l iter motivazionale approntato e non sono meritevoli di accoglimento. In mancanza di quanto sopra, l atto impositivo deve essere considerato nullo per difetto di motivazione. 45