Indicazioni sulle conoscenze tradizionali della lavorazione del feltro con coloranti naturali (robbia,reseda, guado) in ambito artigianale

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1 DOCUP OB. 2 ANNI MISURA 1.7 Trasferimento della innovazione alle P.M.I. AZIONE Reti per il trasferimento tecnologico Progetto NATURALTEX Relazione Indicazioni sulle conoscenze tradizionali della lavorazione del feltro con coloranti naturali (robbia,reseda, guado) in ambito artigianale A cura di: Sara Mezzalira INTRODUZIONE Infeltrire è uno dei metodi più antichi e semplici per ottenere un tessuto. La sua zona d'origine è l'asia centrale,dove i popoli delle steppe usavano feltro per le loro tende, per le selle dei cavalli, per stivali e copricapi, per tappeti e coperte. Antichi feltri ritrovati risalgono al I sec.a.c.in tombe sciite sui monti Altai in Siberia, altri reperti sono stati rinvenuti in Novegia in Turchia. I Greci importarono questa tecnica che appresero anche i Romani. Le loro tuniche da combattimento,i loro stivali erano in feltro. Marco Polo descrive poi le usanze tartare di portare copricapi in feltro e di tenere nelle abitazioni statuette infeltrite dei loro dei. Le zone dove l'arte del feltro non si è mai persa sono la Mongolia, la Turchia, l'ungheria, la Scandinavia, la Cina e il Giappone. Dagli anni 70 in poi i paesi occidentali si sono interessati a recuperare quest'arte. Negli Stati uniti sono nate diverse scuole,così come in Scandinavia e in Ungheria. La materia prima utilizzata per creare oggetti in feltro è la lana, fibra ricavata dal vello di pecora. La qualità, la finezza e l'arriciatura della lana dipendono principalmente dalla razza della pecora. Le lane più pregiate utilizzabili per fare feltro sono: merinos e bergschaf. Una rapida e semplice lavorazione del pelo della pecora, trasforma le fibre di lana in un materiale leggero, molto resistente e versatile, che può essere utilizzato per realizzare tappeti isolanti dal suolo o per abbigliamento che protegga dal freddo, dall'acqua e dal sudore. La fibra di lana al microscopio assomiglia alla struttura di una pigna, la sua superficie è rivestita di scaglie sovrapposte fra loro costituite da cheratina. Sotto questo rivestimento esterno la fibra ha una struttura molto robusta capace di assorbire vapore acqueo fino a un terzo del suo peso. Le lane di minor finezza oltre alla cuticola esterna e alla corteccia interna contengono un midollo centrale molto poroso che le rende più gonfie e meno malleabili. Le fibre della lana sono ricoperte da squame che grazie all'acqua calda, resa alcalina dal sapone, si gonfiano, si aprono e si agganciano l'una all'altra in un processo detto appunto infeltrimento. I saponi utilizzabili sono principalmente quello di Marsiglia e quello a base di olio d'oliva o di pino. Non si possono utilizzare saponi aggressivi perche sgrassando troppo la lana ne fanno perdere l'elasticità. La temperatura dell'acqua è decisiva per i tempi di infeltrimento, quella ideale è 40/50 C.

2 COME PREPARARE LA LANA La lana di pecora dopo la tosa va selezionata.le parti con le fibre più morbide e lunghe vanno pulite dalle parti dure e secche, poi messe in ammollo. L'acqua dolce delle sorgenti è la migliore per sgrassarla e pulirla.va tenuta in sacchi di iuta una giornata intera in un torrente con un po' di corrente. Se non fosse sufficiente si può utilizzare acqua appena tiepida con un po' di detersivo e poi risciacquare più volte.la lana lavata si fa asciugare su dei graticci all'ombra in un posto ben ventilato. Occorre separare eventuali mucchietti formatisi, per far si che la lana asciughi omogeneamente e senza far muffa. Una volta lavata, la lana viene cardata e pettinata, cioè fatta passare attraverso pettini di metallo che aprono e allineano le fibre tutte nella stessa direzione.esistono delle spazzole a mano per cardare piccole quantità di lana, mentre per quantità maggiori si usano cardatrici meccaniche. La lana può poi venir mordenzata e tinta dei colori preferiti. Lavorare la lana risulta semplice se disponiamo di un buon tavolo da lavoro. Questo deve essere grande e robusto, leggermente inclinato e con uno sgrondo delle acque di lavorazione. Possiamo eventualmente ricoprirlo di un lenzuolo doppio o di asciugamani che servono ad assorbire l'acqua in eccesso. Sono necessari inoltre: una bacinella per l'acqua calda, uno spruzzatore, una bilancia per pesare la quantità di lana. Del sapone neutro non profumato tipo quello di marsiglia. Della plastica a bolle, quella che si usa negli imballaggi. Un bastone rotondo lungo circa 1 metro. Forbici,metro,un telo di plastica spessa per ritagliare i modelli degli oggetti tridimensionali PROCESSO DI INFELTRIMENTO Per realizzare tessuti di feltro bisogna stendere diversi strati sottili di lana incrociandoli uno sopra l'altro verificando che lo spessore sia uguale su tutta l'area di lavoro. Il procedimento cambia a seconda che la lana sia a pelo lungo o a pelo corto. Per la lana a pelo lungo si devono disporre le mani a circa 15 cm di distanza per permettere al pelo lungo di essere estratto dal nastro senza fare resistenza. Bisogna fare attenzione che le punte non si pieghino e che la quantità sia molto sottile. Essendo lana molto dritta, per ottenere un buon feltro, bisogna stendere su un foglio di plastica a bolle un primo strato di peli in modo parallelo, sovrapponendo solo una piccola parte della lunghezza sui successivi. Si applica un secondo strato in senso trasversale rispetto al primo, continuando a stendere gli strati per raggiungere lo spessore desiderato. Va tenuto presente che per es. fare una borsa occorrono quattro strati, mentre per l'abbigliamento ne bastano due. Più strati sottili infeltriscono in modo più uniforme rispetto a pochi strati spessi. Nel caso di lana a pelo corto per la stesura si procede più velocemente: una volta srotolata si taglia con le mani nel verso della cardatura e si strappa la lunghezza desiderata. Si creano diversi strati più o meno spessi che si dispongono uno incrociato sull'altro fino a raggiungere lo spessore totale desiderato in relazione al tipo di oggetto da fare. Sapone e acqua calda non bastano per iniziare il processo di infeltrimento, ma incidono sopratutto il movimento e la pressione esercitati. Per feltrare esistono due tecniche principali: il massaggio e il

3 rullaggio; in una fase successiva più energica si esegue la follatura, quando la lana ha cominciato a restringersi, per conferire compattezza e morbidezza al feltro. Il massaggio consiste in una serie di pressioni circolari sulla lana. Una volta stesi, bisagna inumidire gli strati di lana con acqua calda saponata. Bisogna inumidire con pochissima acqua in modo che le fibre si amalghimino bene, velocemente e senza la formazione di buchi. Prima di bagnare, bisogna premere con il palmo della mano il lavoro per percepire eventuali strati troppo sottili o buchi, che vanno aggiustati con eventuale aggiunta o ridistribuzione di lana. Bisogna appoggiare sopra la lana un foglio di plastica a bolle e con le mani leggermente insaponate, per scivolare meglio, fare un massaggio circolare esercitando poca pressione dall'esterno verso il centro. Bisogna procedere su ambodue i lati e aumentare la pressione quando la lana diventa più compatta. Raggiunta una buona consistenza bisogna passare alla follatura che consiste in un energica rullata eseguita dopo aver avvolto il feltro in uno strato di plastica. L'operazione va ripetuta su tutti i lati dell'oggetto. Il rullaggio è il metodo più utilizzato per ottenere il feltro. Si presta per realzzare feltri di grandi superficie, come capi di abbigliamento, tappeti e tessuti, ma anche feltri sottili o di grande spessore. Bisogna stendere gli strati di lana direttamente su una stuoia e bagnarli con acqua saponata. Si disegna con un pennarello su un foglio di plastica a bolle la sagoma che si vuole ottenere, poi si stende la plastica sopra la lana e si arrotola il tutto formando un rullo. Per le superfici grandi e sottili bisogna mettere un bastone per tenere teso il lavoro mentre si arrotola. Legare il rotolo alle estremità e farlo rotolare esercitando pressione con le mani o schiacciando con l'avambraccio. La pressione deve essere distribuita uniformemente su tutta la superficie del rullo. Siccome il feltro si accorcia nella direzione del movimento del rullo bisogna aprire spesso il rotolo per girare il pezzo e cambiare lato. Dopo il primo passaggio il feltro è molto fragile e bisogna controllare se ha buchi, strati sottili, pieghe o tasche. In questa fase, se dovesse essercene bisogno, sugli strati sottili si può ancora aggiungere lana. In seguito si arrotola dal lato opposto e si tratta ogni lato come il primo, per lo stesso tempo. Bisogna lavorare tutti i lati dell'oggetto per ottenere un feltro robusto. Bisogna proseguire nel rullaggio finchè la lana non comincia a restringersi e non è piu possibile estrarre fibre singole. Si tolgono quindi la sagoma e il foglio di plastica. Controllato se i bordi hanno infeltrimento e spessore regolare (altrimenti vanno strofinati con mani e sapone sino a renderli regolari). Spremuta con cautela la sagoma va inumidita senza sapone e arrotolata. Si procede con la follatura muovendo il rotolo avanti e indietro con molta energia. Questa operazione va ripetuta su tutti i lati del lavoro aumentando di volta in volta la pressione. Di tanto in tanto bisogna spremere il pezzo e bagnarlo solo con acqua calda. Più si va avanti con l'operazione e piu si ottiene un feltro ben spesso e non più elastico. Per essere sicuri di aver realizzato un buon tessuto si prova a tirare i lati opposti di un angolo: se non cede molto è stato fatto un ottimo lavoro. In questo momento si può modificare l'altezza o larghezza della pezza con le mani o aiutandosi con supporti di legno o polistirolo. La follatura, completa, rendendo il lavoro più compatto e togliendo i residui di sapone, risciacquando la lana almeno tre o quattro volte alternando acqua fredda e calda. Eseguito un ultimo risciacquo con un pò di aceto per ripristinare il ph originario della lana si può asciugare il pannello con dei teli asciugamani e successivamente all'aria aperta. Per follare meglio un pannello si può metterlo in lavatrice attivando la centrifuga e verificandone spesso lo stadio di infeltrimento. Per unire tra loro due pezzi di lana cardata non si usano né i normali aghi da cucire né il filo. Il principio è lo stesso che sta alla base della preparazione del feltro: per la loro struttura le fibre della lana, grazie all'acqua calda resa alcalina dal sapone, si gonfiano, si aprono e si agganciano l'una all'altra. Si compattano poi definitivamente tramite la serie di massaggi e follatura.

4 Lana appena tosata (sin.) e lavata (dx) a confronto. Oggetti per la lavorazione del feltro in casa

5 TECNICA REALIZZAZIONE DI SEMPLICI OGGETTI IN LANA COLARATA IN NATURALE 1. Come formare una pallina in feltro. Serve: lana pulita non colorata per l'interno circa 10 gr. lana colorata robbia c.a. 10 gr. acqua calda sapone un asciugamano e un pezzo di plastica a bolle Presa in mano della lana bianca, gli diamo la forma di una palla grossolana Insaponiamo e bagnamo bene le mani con l'acqua calda

6 Prendiamo la lana e cominciamo a rotolarla tra le dita molto dolcemente. Aggiungiamo di tanto in tanto un po'di gocce d'acqua e sapone, senza esagerare. La lana deve essere tutta umida ma senza sgocciolare.dopo 5 min.circa possiamo aggiungere lo strato di lana colorata che abbiamo scelto. Le fibre devono essere ben aperte e avvolgere il nucleo che abbiamo arrotolato per primo. Si possono ottenere effetti sfumati o delle righe a seconda di come si posiziona la lana. Si continua ad accarezzare la pallina delicatamente tenendola calda con l'acqua e il calore delle mani

7 Dopo circa 5 10 min.la lana colorata comincera ad infeltrirsi e non si muoverà più.la seconda fase può iniziare :si impasta la pallina utilizzando più forza. La si comprime e la si rotola alternativamente, sempre cercando di dare alla lana la forma sferica Piano piano la lana al centro si infeltrisce formando una palla sempre più piccola e dura. Al termine sciacquare bene con acqua pulita.

8 2. Come formare una corda. Serve: una striscia di lana più lunga di un terzo della corda finita piccole striscie di lana colorata con guado per la decorazione acqua calda sapone un asciugamano e un pezzo di plastica a bolle Esecuzione: Prendiamo con le mani un po' di acqua calda e sapone e inumidiamo la striscia di lana delicatamente sopra la plastica, rotoliamola. Dopo qualche minuto possiamo aggiungere le striscie per la decorazione. Continuiamo a rotolare avanti e indietro la striscia un po' tra le mani un po' appoggiati sulla plastica

9 Più avanti si va nel lavoro più la corda risulterà robusta.si possono unire 2 pezzi di corda semi infeltriti lasciando le estremità sfilacciate e asciutte Sovrapponendole poi con cura e bagnandole con acqua e sapone, si lavorano delicatamente avanti e indietro fino a quando la lana si sarà unita bene.

10 Una volta ultimata, la corda può essere utilizzata ad es. come manico per una borsa.

11 3 Come formare una pezza. Serve: della lana ben pettinata per la base della lana colorata reseda per il disegno acqua calda sapone asciugamano e un pezzo di plastica a bolle un pezzo di zanzariera di circa 1 m. per 1 m. un bastone tondo lo spruzzatore spago o velcro Esecuzione: Individuato il senso di cardatura della lana, separiamola in strati più sottili (Figura n 1).Bisogna poi sovrapporre gli strati uno sull'altro, alternando il senso orizzontale con il verticale (Figura n 2 3). La fibra si deve incrociare per favorire l'infeltrimento. Bastano circa 4 6 strati per ottenere una pezza di medio spessore. Riempiamo lo spruzzatore di acqua calda e sapone e spruzziamo sopra la lana (Figura n 4 ). Poi con la zanzariera sopra (Figura n 5), facciamo con le mani piccoli movimenti circolari sù e giù (Figura n 6). Ci aiutiamo insaponandoci le mani che scivolano meglio sulla superficie (Figura n 7). Bisogna levigare la lana. Spruzzare di acqua calda, rimettere la zanzariera e strofinare ancora verificando che tutta la lana sia umida e calda a sufficienza. E' importante rifinire i bordi ripiegando una parte della lana verso l'interno (Figura n 7 8). Dopo 3 4 min. togliamo la zanzariera e possiamo applicare il disegno(figura n 9 10). Si possono fare righe cerchi,o altro ancora... Strofiniamo con forza ai lati per min. Non bisogna esagerare con l'acqua perchè serve solo a rallentare il lavoro, il sapone invece aiuta ad impastare omogeneamente. Verificato che la lana della decorazione non si sollevi più dalla base, (Figura n ),possiamo procedere alla seconda fase del lavoro: la follatura. Bagnamo bene con acqua calda la pezza e con il bastone di legno arrotoliamola dentro alla plastica (Figura n 13) a bolle formando un cilindro chiuso ai lati con due spaghi o il velcro (Figura n 14). Adesso bisogna essere molto attenti a cio che si fa: rotoliamo 10 volte per lato, sia la parte sopra che quella sotto.ogni volta riapriamo il rotolo e verifichiamo che i bordi e il disegno non siano deformati e che la lana sia calda. Giriamo il lavoro nel senso successivo e ricominciamo. Il tempo necessario per un buon infeltrimento è variabile, ma si può sentire tra le dita se il materiale è solido e fisso o si muove. Nel caso non sia sufficientemente compatto si ricomincia a rullare. Per applicare una forza maggiore possiamo usare i gomiti (Figura n ). Terminato l'infeltrimento la pezza deve risultare morbida ma compatta, e il disegno ben inserito dentro alla base. Immergiamo in acqua pulita alternando la calda con la fredda, sciacquando bene dal sapone. Le dimensioni finali della pezza sono circa un buon 30% in meno di quelle di partenza.la lana merino da luogo a inferiori restringimenti rispetto ad altre tipologie di lana. Una volta ultimata la pezza può essere usata ad es. tasche di un abito o di una borsa.

12 Figura n 1 Figura n 2

20 3 Come formare un oggetto con un volume, per esempio una borsa. Serve: un pezzo di plastica spessa per disegnare la sagoma della borsa lana cardata bianca o colorata, circa 200gr. un po' di lana colorata per i disegni spruzzatore acqua calda sapone di marsiglia rete di zanzariera asciugamani da appoggiare sul tavolo telo di plastica a bolle o un lenzuolo bastone di legno forbici ben affilate Esecuzione: Inizialmente conviene progettare bene la forma e le dimensioni della borsa. Disegnamo su un foglio la forma voluta e ingrandiamola di un 30%. Ritagliamola e usiamola come modello da ritagliare nella plastica (Figura n 1 ). Ricopriamo poi la plastica da ambo le parti di circa 4 6 stratidi lana cardata nel modo descritto nel capitolo precedente (Figura n 2 ). I bordi che superano la sagoma in plastica vanno ripiegati indietro con cura senza formare troppe irregolarità (Figura n 3 4). E' importante non confondere il numero degli strati applicati e soprattutto il verso della fibra. Cominciamo poi a levigare le fibre con la zanzariera e le mani un poco da ambo i lati. Applichiamo il disegno scelto (Figura n 5 6 ) e continuiamo il lavoro di compattamento e levigatura come detto nel capitolo precedente, avendo cura di farlo da entrambe le parti. Curiamo bene i bordi lisciandoli con il palmo delle mani. Quando la sagoma sarà ben avvolta dalla lana possiamo iniziare la follatura. Con le forbici facciamo un taglio lungo il lato che sarà la parte alta della borsa e liberiamo la plastica (Figura n 6 7). Facciamo ben attenzione a lavorare strofinando con le mani insaponate i bordi per impedire che si sfilaccino, ugualmente gli angoli e i bordi interni (Figura n 7 8 ). Cominciamo poi a ripetere la rullatura con il bastone e il lavoro avvolto nel telo di plastica come descritto nel capitolo precedente. Dobbiamo aver cura di riaprire ogni volta il lavoro e controllare che all'interno la due parti della borsa non si attacchino tra loro. Lavoriamo sempre anche all'interno con le mani e lungo i bordi. Al termine sciacquare bene e far asciugare in piano. Si possono fare due corde per i manici ed inserirli con dei buchi nella borsa oppure cucirli (Figura n 9 10).