Redazione Verifica Approvazione Centro Studi Qualità Ambiente CESQA Cristian Peotta Dennis Wellington
|
|
- Virgilio Costantini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RAPPORTO FINALE TASK 4.1 PIANO DI MONITORAGGIO Territorio e Area industriale del Comune di Padova Redazione Verifica Approvazione Centro Studi Qualità Ambiente CESQA Cristian Peotta Dennis Wellington Data emissione
2 Il Piano di Monitoraggio vuole essere lo strumento di valutazione e di controllo del grado di sostenibilità dell area industriale e, più in generale, del territorio cui essa fa riferimento. Tale documento nasce come logica conseguenza dell Analisi di sostenibilità, delle azioni di miglioramento e della politica ambientale del soggetto gestore dell area. Nel primo, sono state analizzate le criticità ambientali, economiche e sociali; sulla base di queste evidenze sono stati pianificati obiettivi, azioni e traguardi volti al miglioramento dei singoli aspetti di criticità analizzati. Al fine di verificare lo stato di avanzamento delle azioni di miglioramento e il raggiungimento degli obiettivi fissati, sono stati scelti idonei indicatori dedotti dal Protocollo di raccolta dati fornito dal responsabile di Task. Il Piano di Monitoraggio viene concepito come guida pratica alla raccolta dei dati, fornendo la definizione del indicatore, la fonte del dato, lo stato di raccolta per l anno 2006 e la periodicità dello stesso.
3 Periodicità di Raccolta Albo gestori rifiuti Indicatore Fonte Stato di raccolta Capacità di termovalorizzazione RSU (T/anno) RSU trattati in termovalorizzatori (T/anno) Capacità termovalorizzazione rifiuti speciali (T/anno) Rifiuti speciali trattati in termovalorizzatori (T/anno) Capacità di termovalorizzazione RSU (T/anno) RSU trattati in termovalorizzatori (T/anno) Capacità termovalorizzazione rifiuti speciali (T/anno) Quantitativo di rifiuti industriali trattati in termovalorizzatori (t/settore/anno) Numero di linee che conducono all area industriale/ lavoratori impiegati nell area industriale Numero di passeggeri medio/numero di passeggeri massimo trasportabile Numero di autovetture immatricolate nel Territorio di Riferimento Qualità delle Acque Superficiali (D.Lgs 152/99) Indice LIM (Livello Macrodescrittori: ph, O 2, COD, BOD 5, ecc.) Indice IBE (Analisi della struttura delle comunità bentoniche di macrovertebrati) Comune di Padova Comune di Padova CCIAA In attesa di comunicazione Dagli enti competenti ACI Comune di Padova ARPAV
4 Indice SECA (Stato di qualità ecologica LIM+IBE) Qualità delle Acque Sotterranee (D.Lgs 152/99) Indice SquAS (Stato quantitativo) Indice SCAS (Stato ARPAV qualitativo) Indice SAAS (Stato ambientale acque sotterranee) Emissioni Concentrazione media annua ARPAV Flusso di massa medio annuo Qualità dell aria Concentrazione media annua ARPAV Concentrazione picco/giorno Contenuto in metalli pesanti (Mg/m3 per ogni ARPAV metallo pesante) Acidità/basicità (ph) ARPAV Emissioni in atmosfera per settore di attività ARPAV (T/anno) Principali inquinanti: particolato COV non metanici NOx ARPAV SOx CO Contenuto di metalli pesanti in suolo ARPAV (Mg/Kg) Contenuto di metalli pesanti assimilabili in ARPAV suolo (Mg/Kg) Sostanze organiche inquinanti in falda ARPAV (Mg/l) Contenuto di metalli pesanti in falda (Mg/l) ARPAV Numero di addetti per ogni settore CCIAA Fatturato per settore CCIAA Numero di aziende per CCIAA
5 settore Reddito pro-capite CCIAA Valore aggiunto CCIAA Costo del lavoro CCIAA Importazioni CCIAA Esportazioni CCIAA Politiche per incentivare l utilizzo di fonti di CCIAA energia alternative Numero di persone impiegate nell area CCIAA industriale Numero di operai impiegati nell area CCIAA Non pervenuto industriale Numero di amministrativi impiegati CCIAA Non pervenuto nell area industriale Numero di persone residenti nel territorio di CCIAA Non pervenuto riferimento Numero di donne impiegate nell area CCIAA Non pervenuto industriale Numero di uomini impiegati nell area CCIAA Non pervenuto industriale Fatturato per settore di attività CCIAA Non pervenuto Numero di aziende per settore CCIAA Valore aggiunto CCIAA Non pervenuto Numero di Abitanti del Sistema Locale Comune di Estensione del Sistema Locale (km 2 ) Comune di Numero di Abitanti delle aree urbane Comune di Estensione delle Aree Urbane (km 2 ) Comune di Numero di Abitanti delle aree rurali Comune di Estensione delle Aree Rurali (km 2 ) Comune di Numero di Impiegati nell Area Industriale Comune di Estensione dell Area Industriale (km 2 ) Comune di Numero di Impiegati nell Amministrazione Comune di
6 Pubblica del Territorio di Riferimento Numero di parcheggi Comune di delle centraline di rilevamento dei flussi di Comune di traffico Numero di rilevazioni effettuate dalle Comune di centraline Lunghezza della rete ferroviaria (Km) Comune di Lunghezza della rete viaria (Km) Comune di Corsie preferenziali (Km) Comune di Zone a traffico limitato (Km 2 ) Comune di Numero di persone comprese nella Forza Comune di lavoro Numero di persone comprese nella Non Comune di forza lavoro Numero di occupati Comune di Numero di persone in cerca di occupazione Comune di Numero di casi di malattie respiratorie Comune di Numero di ricoveri totali Comune di Numero di giornate di degenza Comune di Numero di strutture sanitarie Comune di Numero di posti letto nelle strutture sanitarie Comune di Estensione Area industriale (km 2 ) Comune di Numero di imprese per tipologia Comune di Numero di impiegati per tipologia di impresa Comune di Quantità prodotte per tipologia di impresa Comune di (ton/anno equivalenti) Numero di imprese di servizi nell area Comune di Infrastrutture Stradali a <5km: Viabilità maggiore passaggi/ora Comune di
7 Infrastrutture Stradali a <5km: Viabilità maggiore passaggi/ora Infrastrutture Aeroportuali a <5km: Merci Arrivi- Partenze/giorno Numero Medio di passeggeri trasportati / treno di riferimento Numero di treni entro l orario lavorativo medio ( )/ lavoratori impiegati nell area industriale Numero di parcheggi ed estensione dell area industriale di riferimento Numero di transiti giornaliero di autoveicoli Numero di transiti giornaliero di veicoli pesanti Km di distanza tra scalo autostradale Numero di incidenti sui luoghi di lavoro Numero di incidenti mortali sui luoghi di lavoro Numero di denunce per malattie professionali Numero di incidenti sui luoghi di lavoro Numero di addetti oggetto di sorveglianza sanitaria Denominazione Comuni, Province e Regione interessati dal Sistema Locale Denominazione Area, Provincia e Regione di appartenenza Aziende dotate di Sistemi di Gestione Ambientale Numero di impianti di produzione di energia e relativa capacità Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di ENEL
8 produttiva Quantità di energia prodotta da fonte energetica non rinnovabile (GWh/anno) Quantità di energia prodotta da fonte energetica rinnovabile (GWh/anno) Presenza di reti di distribuzione di energia tipologia capacità ENEL ENEL ENEL Consumo di energia annuo (KWh/anno) Consumo di energia da fonti rinnovabili annuo (KWh/anno) Consumo di energia procapite annuo (KWh/N. abitanti) Consumo di energia da fonti rinnovabili procapite annuo (KWh/N. abitanti) Consumo di energia annuo per settore di utilizzazione (domestico, industriale, ecc.) (KWh/anno) Consumi suddivisi per fonte energetiche (gas, combustibili solidi e liquidi) (t, m 3 ) Quantità di energia fornita all Area Industriale da fonti esterne (GWh/anno) Quantità di energia auto prodotta nell Area Industriale (GWh/anno) Quantità di energia prodotta da fonte rinnovabile (GWh/anno) Quantità di energia prodotta da fonte non rinnovabile (GWh/anno) Presenza di reti di distribuzione energia ENEL ENEL ENEL ENEL ENEL Stimato ENEL ENEL ENEL ENEL ENEL ENEL
9 tipologia capacità Consumo di energia elettrica annuo per settore produttivo (KWh/settore) Consumo di energia termica annuo per settore produttivo (KWh/settore) Consumo di olio combustibile annuo per settore produttivo (Kg/settore) Consumo di metano annuo per settore produttivo (mc/settore) Consumo di energia da fonti rinnovabili annuo per settore produttivo (KWh/settore) m 3 /anno autorizzati allo scarico in acque superficiali ENEL ENEL ENEL APS ENEL m 3 /anno acque depurate m 3 /anno portata corsi d acqua delle centraline di rilevamento fisse delle centraline di rilevamento mobili di Unità di campionamento Numero di superamenti annui dei limiti Numero di impianti di smaltimento autorizzati Volume residuo discariche per RSU (m 3 ) Produzione totale annua di RSU (m 3 /anno) Volume residuo discariche rifiuti speciali (m 3 ) Produzione totale annua
10 rifiuti speciali (m 3 /anno) Quantità di rifiuti avviati ad operazioni di recupero (t/anno) Capacità impianti di recupero autorizzati (T/codice CER/anno) Capacità autorizzata per impianti di recupero smaltimento Superfici delle Aree di classe I, classe II, classe III, classe IV, classe V e classe VI delle centraline di rilevamento Numero di rilevazioni effettuate dalle centraline Numero e localizzazione dei superamenti annui dei limiti di rumore Fonti di campi elettromagnetici Numero di impianti emettitori a radiofrequenza e microonde Km di elettrodotti alla frequenza industriale di 50 Hz Superfici delle aree omogenee di emissione campo elettromagnetico Individuazione infrastrutture limitrofe ad abitazioni (a rischio vibrazione): < 10m Superfici degli edifici omogeneamente sottoposti a vibrazioni (m/s 2 ) Numero di siti contaminati Superficie dei siti contaminati (km 2 )
11 Estensione ed ubicazione delle aree recuperate e bonificate delle attività a rischio di incidente rilevante Superficie soggetta a potenziale incendio (km 2 ) Numero di incidenti che hanno interessato le matrici ambientali Censimento amianto m 3 /anno autorizzati allo scarico in acque superficiali m 3 /anno acque depurate m 3 /anno acque chiare scaricate Numero di centraline di monitoraggio nell Area Industriale Numero di Sistemi di Monitoraggio in Continuo per settore di attività (SME) Produzione di rifiuti industriali per settore (t/settore/anno) Quantitativo di rifiuti industriali smaltiti in discarica (t/settore/anno) Quantitativo di rifiuti industriali avviati a recupero (t/settore/anno) Quantitativo di rifiuti prodotti e recuperati all interno (t/settore/anno) Numero ed estensione di siti potenzialmente contaminati Numero ed estensione di siti effettivamente contaminati Numero ed estensione di siti industriali dimessi Numero ed estensione di siti bonificati VVFF Comune di
12 Numero di sversamenti sul suolo per eventi accidentali Numero di Impianti di trattamento e smaltimento rifiuti autorizzati Numero serbatoi di stoccaggio fuori terra o interrati Numero di siti di estrazione di minerali di 1 A e 2 A Categoria Numero di scarichi idrici industriali e misti delle attività a rischio di incidente rilevante Numero di incidenti che hanno interessato le matrici ambientali Carta di uso del suolo (Dimensione in Km 2 dell area per diversa destinazione d uso del suolo) PRG e PTCP del Territorio di Riferimento (Dimensione in Km 2 delle aree sottoposte a vincolo) Carta del Clima (Dimensione in Km 2 delle aree di inversione termica e di particolare sfavore climatico) Carta geologica e idrogeologica (Dimensione in Km 2 delle aree critiche) Numero delle frane potenziali, loro localizzazione e relative superfici interessate Superficie soggetta a potenziale inondazione (km 2 ) Classificazione sismica del territorio di riferimento REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO Carta di uso del suolo REGIONE VENETO
13 (Dimensione in Km 2 delle aree sensibili per Natura, Ecosistemi ed Archeologia) PRG e PTCP del Territorio di Riferimento Carta dei vincoli Paesistici, Archeologici Altre carte particolareggiate di aree protette m 3 /anno acque di rete utilizzate m 3 /anno capacità acque di rete m 3 /anno acque di falda (pozzi) utilizzate m 3 /anno capacità di emungimento Numero di allevamenti ed effluenti zootecnici Aree usate per agricoltura intensiva (km 2 ) Numero di fonti concentrate di potenziale inquinamento di suolo e sottosuolo m 3 /anno acque di rete utilizzate m 3 /anno acque di falda (pozzi) utilizzate m 3 /anno acque prelevate corpi idrici superficiali REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO Genio Civile di Padova Genio Civile REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO REGIONE VENETO
Redazione Verifica Approvazione Mauro Marani Cristian Peotta
RAPPORTO FINALE TASK 4.1 PIANO DI MONITORAGGIO Territorio e Area industriale della Provincia di Rovigo Redazione Verifica Approvazione Mauro Marani Cristian Peotta Data emissione 20-10-2006 Il Piano di
DettagliIMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale
IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo
DettagliComune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica
Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.
DettagliPIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE DELL AREA DEL COMUNE DI MOLFETTA TASK 4.1
Piano di e controllo territoriale del Comune di Molfetta Comune di Molfetta Progetto Life SIAM PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE DELL AREA DEL COMUNE DI MOLFETTA TASK 4.1 Redazione Verifica Approvazione
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliArpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione
Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Silvano Ravera Direttore Generale Arpa Piemonte Torino, 1 luglio 2009 Arpa Piemonte: facciamo
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione
DettagliAllegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa
Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai
DettagliIL QUADRO CONOSCITIVO A SUPPORTO DELLA GESTIONE DELLE RISORSE INERTI
IL QUADRO CONOSCITIVO A SUPPORTO DELLA GESTIONE DELLE RISORSE INERTI LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DELL EMILIA-ROMAGNA SECONDO GLI INDIRIZZI DEL PROGETTO SARMA RAFFAELE PIGNONE STEFANO FURIN
DettagliQuestionario per la Valutazione Contingente
Questionario per la Valutazione Contingente Dati sull intervistato (cittadino) Anni Professione Luogo di residenza Località di lavoro/studio Titolo di studio Dati sull intervistato (Impresa) Dimensione
DettagliINTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO
INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3
DettagliCaso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV
Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale Francesco Loro - ARPAV Contenuti Situazione nel Veneto (numero aziende IPPC, autorità
DettagliALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)
ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A
DettagliAllegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152
Allegato 1 D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152 SCHEDA DI RILEVAMENTO DI SCARICO DELLE ACQUE REFLUE PRODOTTE DALLO STABILIMENTO (da allegare sempre alla domanda di autorizzazione allo scarico) IDENTIFICAZIONE DELL
DettagliLe emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio
Le emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Qualità dell Aria. Competenza Regionale Zonizzazione, Classificazione, Valutazione
DettagliSCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale
IMPIANTO/COMPLESSO IPPC Realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio dell'impianto di Trattamento di Coldianu COMUNE DI OZIERI SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo
DettagliASPETTI AMBIENTALI: RAPPORTO AMBIENTALE PARTE I. σ Studio Geologico Sigma DOTT.GEOLOGO FRANCO MENETTI DOTT.SSA BIOLOGA ANTONELLA GRAZZINI
DOTT.GEOLOGO FRANCO MENETTI σ Studio Geologico Sigma DOTT.SSA BIOLOGA ANTONELLA GRAZZINI Responsabile del Procedimento DOTT.ARCH. MARIO DAMIANI (fino al 31/12/2007) DOTT.ING. ARISTIDE SERGIO BORRACCHINI
DettagliBONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa
(Politecnico di Milano - DIIAR - Sez. Ambientale) BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa Milano, 12 ottobre 2012 W: www.campus-sostenibile.polimi.it E: campus-sostenibile@polimi.it BONIFICHE: DI COSA E
DettagliAREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA Impianto di incenerimento (Cod.( IPPC 5.2) Impianto di trattamento chimico fisico (Cod.(
DettagliGUIDA ALLA CONSULTAZIONE
GUIDA ALLA CONSULTAZIONE La metodologia utilizzata in questa Relazione sullo stato dell Ambiente nella nostra Regione riprende lo schema già utilizzato nella precedenti edizioni. La situazione ambientale
DettagliINQUINAMENTO DA NITRATI
INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura
DettagliCONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE
CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA
DettagliSCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5
meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 da allegare alla domanda di autorizzazione allo scarico (D. Lgs. 152-11.5.99 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento) Si raccomanda, prima
Dettagli10.ESPOSIZIONE ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ACUSTICO E INDOOR
10.ESPOSIZIONE ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ACUSTICO E INDOOR INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO S. Curcuruto, M. Logorelli ISPRA Linee elettriche, stazioni e cabine di trasformazione Impianti radiotelevisivi
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliRagione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale)
PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 Norme in Materia Ambientale non in pubblica
DettagliQualità dell aria in provincia di Lecco. Vanda Berna-Anna De Martini ARPA Lombardia
Qualità dell aria in provincia di Lecco Vanda Berna-Anna De Martini ARPA Lombardia Qualche domanda. Ma si stava meglio una volta? La qualità della nostra aria migliora o peggiora? Quale è la principale
Dettagli10. Ambiente e territorio
10. Ambiente e territorio Rifiuti urbani Anche se negli ultimi anni la situazione sembra essersi un po stabilizzata, la provincia di Prato conosce un continuo aumento nella produzione di rifiuti. Il trend
DettagliINQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO E TRAFFICO VEICOLARE Problematiche attuali e prospettive future S. CERNUSCHI
INQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO E TRAFFICO VEICOLARE Problematiche attuali e prospettive future S. CERNUSCHI INQUINANTI ATMOSFERICI Primari emessi come tali dalle sorgenti CO 2, CH 4, N 2 O SO 2 CO COV
DettagliEVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM
EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente
DettagliLe Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale. Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia
Le Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia Emissioni in Lombardia nel 2008 ripartite per macrosettore
DettagliPGT del Comune di Grosio Valutazione Ambientale Strategica
PGT del Comune di Grosio Valutazione Ambientale Strategica Rapporto ambientale Allegato 3 Indicatori di settore elenco e calcoli Arch. M. Gioia Gibelli Prof. Ing. Gianluigi Sartorio Collaboratori: dott.
DettagliIndice: Consumo annuo di energia elettrica [kwh/anno] Consumo annuo di gas metano [m 3 /anno] Consumo idrico annuo [m 3 /anno]
Indice: Consumo annuo di energia elettrica [kwh/anno] Consumo annuo di gas metano [m 3 /anno] Consumo idrico annuo [m 3 /anno] Energia prodotta da fonti rinnovabili [kwh/anno] Bilancio emissioni di CO2
DettagliINDICE GENERALE DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI (l indice non deve ritenersi esaustivo ma esemplificativo)
INDICE GENERALE DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI (l indice non deve ritenersi esaustivo ma esemplificativo) 1. INQUADRAMENTO GENERALE 1.1. inquadramento territoriale 1.2.
Dettagli1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7
SOMMARIO 1 SCOPO...3 2 OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...4 3 OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 2 di 7 1 SCOPO Il presente elaborato è dedicato a descrivere gli interventi
DettagliTematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza.
Tematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza Tematismi importanti Rischio Idraulico - Censimento degli eventi di esondazione interessanti
DettagliIMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)
IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:
DettagliAmbiente. Consulenza Globale. Sicurezza
Ecoricerche S.r.l. nasce nel 1986 per iniziativa di professionisti operanti nel settore delle problematiche ambientali. Consulenza Globale Sicurezza Ambiente Successivamente, nel 1994, nasce anche grazie
DettagliALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE
VAS Rapporto Ambientale Allegato 1 Schede di valutazione ambientale ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE D.R.E.Am. Italia 2014 LE PREVISIONI NEL SISTEMA INSEDIATIVO Centro abitato San Martino 1
DettagliPiano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro
Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Corrado Soccorso Dipartimento Difesa del Suolo Sezione Geologia e Georisorse Settore Tutela Acque Iniziativa
Dettagli! "# $ % $ $ "# $ $$!!!' "( $!% $ ") "# * +, -*./0+ 111! )! $ 2 $. " 3!!%
# # % # & ' ( % ) # +, -./0+ 111 ) 2. 3% 4 ) 4 ) 3, # ' 2 5 67 ) ##.# % (% %3 4 #, ( % ' 6 7.#8)3 9 )' '%( # 4: % '# ' 4;' %2 0 0 ) % # 4 67 67 %% # % % % % & < %42 - - - 67 - +()) = # 2 - - ;67>,% & %
DettagliGREENPASS - STUDIO DI FATTIBILITA. 08/09/2008 Divisione Ambiente e Verde Settore Tutela Ambiente
GREENPASS - STUDIO DI FATTIBILITA 1 OBIETTIVO: MIGLIORARE LA QUALITA DELL ARIA Disincentivare l uso del trasporto privato, attraverso il pagamento di un pedaggio di ingresso in Città, per diminuire le
DettagliCartografie e tematismi del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza.
Cartografie e tematismi del e del Piano Provinciale di Emergenza Rischio Idraulico Cartografie : - Carta delle aree inondate per rotta del fiume Po in Provincia di Modena nel periodo 1839-1944. Scala 1:50.000
DettagliGESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
DettagliPolitiche per la sostenibilità ambientale
Politiche per la sostenibilità ambientale PERFORMANCE VERDE 2004 2005 * FONTE Verde pubblico (Vp) per abitante equivalente nei Piani Particolareggiati residenziali approvati Mq totali aree verdi sfalciati
DettagliISTRUZIONI OPERATIVE PER I SUAP DELLA PROVINCIA DI BERGAMO rev. 1 settembre Enti a cui mandare avvio procedimento. Provincia
allo scarico su suolo D.Lvo152/06 RR3/06 RR4/06 d Ambito (ATO) solo se lo scarico è dentro agglomerato d Ambito (ATO) solo se lo scarico è dentro agglomerato del parco solo se lo scarico ricade in area
DettagliANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO
ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle
Dettagli2016 Profilo aziendale
Profilo aziendale 2016 Il gruppo Interporto gestisce oggi una delle infrastrutture logistiche e intermodali più grandi in Europa, 1971 2016 piattaforma sostenibile di una logistica innovativa e globale
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 8 Codici indicatori: 8.2.1 8.2.2 8.10.1 Programma: Monitoraggio del gas radon nelle scuole (nidi e materne, pubbliche e private) e supporto alla
Dettagli1. IDENTIFICAZIONE DELL AZIENDA/DITTA
Sezione Riservata all Ente Prot. del Cat. Comune SCHEDA TECNICA DI RILEVAMENTO DELL ATTIVITA E DELLO SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA DELLE ACQUE REFLUE PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI DI TIPO NON RESIDENZIALE
DettagliDefinizioni Scarico: Scarico esistente: c)
¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
DettagliIl ruolo del recupero di energia in una gestione sostenibile dei rifiuti. Daniele Fortini Presidente Federambiente
Il ruolo del recupero di energia in una gestione sostenibile dei rifiuti Daniele Fortini Presidente Federambiente Viterbo, 24 settembre 2008 FEDERAMBIENTE DATI TECNICI ed ECONOMICI Abitanti serviti: 37
DettagliIl contributo del PON Metro alle Smart Cities
Il contributo del PON Metro 2014-2020 alle Smart Cities Massimiliano Pacifico PON Città Metropolitane Icity-LAB, Bologna 20 ottobre 2016 1 Massimiliano Pacifico Il contributo del PON Metro 2014-2020 alle
Dettagli2.1. EMISSIONI ODORIGENE
Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di
DettagliPSR REGIONE MOLISE 2014/ TAVOLI TEMATICI
PSR REGIONE MOLISE 2014/2020 - TAVOLI TEMATICI Tavolo tematico 4 Economie rurali : Priorità 6. Adoperarsi per l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali
DettagliCHECK-LIST AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO ANALISI DEGLI INDICATORI SANITARI
ORGANIZZAZIONE (LA DIMENSIONE DI RIFERIMENTO È DA CONSIDERARSI QUELLA RELATIVA ALLA SOLA STRUTTURA OSPEDALIERA SE NON ALTRIMENTI SPECIFICATA) DATI GENERALI N DIPENDENTI DELLA STRUTTURA OSPEDALIERA UFFICIO
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA
STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA 1. Premessa Nel rispetto del Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. si rende
DettagliPanel di indirizzo dell OTD Provinciale
Panel di indirizzo dell OTD Provinciale Indicatori di efficienza energetica per l Osservatorio Turistico di Destinazione per la Provincia di Livorno Roberto Bianco Livorno, 18 marzo 2013 Determinazione
DettagliProgramma di miglioramento territoriale Area industriale di Frosinone - rev.2 Data emissione:18/07/06. Proposta PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
Proposta PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO La presente bozza di Programma di Miglioramento è stata predisposta a seguito della valutazione della significatività degli aspetti individuati nel Rapporto di Analisi
DettagliCiclo idrico e governo delle acque Titolo contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo
Ciclo idrico e governo delle acque Il Titolo ruolo di ARPA Lombardia in materia di contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo Dr.ssa Paola Bossi Sede
DettagliIL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO
IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO Piano di monitoraggio 2005 2006 Report intermedio 28.10.2006 Confronto fra il vecchio e il nuovo impianto Entrata in esercizio 1973 Numero di linee 3
DettagliPer un Alto Adige pulito.
Per un Alto Adige pulito. 58 Comuni, Consorzio Smaltimento Acque Reflue, Comunità Comprensoriali Oltradige-Bassa Atesina, Burgraviato, Val Pusteria, Val Venosta, Salto Sciliar, Wipptal e Valle Isarco Provincia
DettagliLA CONFERENZA DI SERVIZI NEL SETTORE AMBIENTALE
LA CONFERENZA DI SERVIZI NEL SETTORE AMBIENTALE Giornata di formazione dell ARPA Parma, 26 aprile 2004 Rassegna dei principali strumenti di coordinamento di diversi soggetti nel processo di pianificazione
DettagliINIZIO PERCORSO PARTECIPATO
INIZIO PERCORSO PARTECIPATO PER IL PROGETTO DEL NUOVO POLO SCOLASTICO Redatto dall Ufficio Tecnico Area Servizi alla Collettività e il Territorio del Comune di Sasso Marconi RUP ing. Andrea Negroni arch.
DettagliIMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)
IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale
DettagliFANGHI BIOLOGICI NORMATIVA E CONTROLLO
FANGHI BIOLOGICI NORMATIVA E CONTROLLO COSA SONO I FANGHI BIOLOGICI: CARATTERISTICHE, ORIGINE, QUANTITÀ PRODOTTE Milano, 02/05/2017 L IMPEGNO DI A2A CICLO IDRICO SOSTENIBILITÀ EFFICIENZA ECONOMICA PROTEZIONE
DettagliProduzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo
ALLEGATO A Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo AL COMUNE DI PONTEDERA 1 Settore Pianificazione del Territorio e Ambiente 3 Servizio Ambiente RICHIESTA DI APPROVAZIONE PROGETTO
DettagliNumero di superamenti limite giornaliero (50 µg/m 3 ) nell'arco dell'anno solare (media tra le stazioni di misura) Trend dell'indicatore
n.1 Polveri sottili (PM10) della qualità dell'aria più conosciuto dall'opinione pubblica. Appartiene al gruppo di gas inquinanti primari. Viene emesso in atmosfera direttamente da una sorgente chiaramente
Dettaglisistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici
RICICLO QUATERNARIO: sistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici In questo caso i rifiuti plastici sostituiscono i combustibili
DettagliGUIDA AI SERVIZI DI ARPAV Rev. 1 del 19 Maggio 2016 MONITORAGGI
MONITORAGGI Una considerevole parte dell attività di ARPAV, rilevante in termini strumentali ed economici, è rappresentata dal complesso sistema delle reti di monitoraggio, che sono un grande patrimonio
DettagliARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile
Parametri meteorologici e inquinanti atmosferici ARIA PULITA E ARIA INQUINATA L aria naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile Azoto, ossigeno, argon e vapore
DettagliSTATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA ELENCO TAVOLE AGGIORNATE
STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA ELENCO TAVOLE AGGIORNATE Territorio e ambiente Ambiente, territorio e climatologia Tavola A.3 Aree comprese nelle zone di protezione speciale (zps), siti di importanza
DettagliALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA
(*) Scarico N. Estremi catastali del punto di scarico FOGLIO N. MAPPALI N. Scarico in : pubblica rete fognaria pubblica rete fognaria recapitante nel collettore consortile collettore consortile pubblico
DettagliCOMPENSAZIONI & MITIGAZIONI. Adozione di soluzioni tecnlogiche a basse emissioni e a basso consumo energetico
AMBITO DI TRASFORMAZIONE PRODUTTIVO DERIVATO DAL PGT 2007 A.T.I. 1 - via Abruzzi Generalità Area a seminativo semplice ai margini della zona industriale lungo la S.P. 179 7.138 Sup. Lorda di Pavimentazione
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ASPETTI ECOLOGICI E NORMATIVA PER IL CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLE ACQUE CORRENTI: CONFRONTO TRA
Dettagli! " # $ $% &' & & ! " " *++,-*./ &0+ 1 *++,-*./ 2# $!%$&!'%! ()
Linee guida per la CONTABILITÀ AMBIENTALE allegata indagine sui costi ambientali delle imprese in provincia di Padova negli anni 2003-2004-2005 ! " (! " " *++,-*./ &0+ 1 *++,-*./ 2 $!%$&!'%! ( $ $% &'
DettagliAssessore al turismo, politiche ambientali ed energetiche, politiche europee, eventi ed immagine della città, demanio marittimo.
Certificazione EMAS: le buone pratiche ambientali cambiano il turismo e la città Roberto Cantagalli Assessore al turismo, politiche ambientali ed energetiche, politiche europee, eventi ed immagine della
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2C ENI
DettagliCorso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Le interazioni tra i sistemi energetici e l ambiente Le interazioni
DettagliTabella indicatori di realizzazione
Tabella indicatori di realizzazione Realizzazione proposti Unità di misura di raccolta Rete fognaria collettore Depuratori e reti fognarie Capacità smaltimento reflui Capacità trattamento reflui Abit.
DettagliIl monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee
Seminario «Aggiornamenti sull applicazione della Direttiva Nitrati» Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee mercoledì 14 dicembre 2016 Settore Monitoraggi Ambientali CRQA (Centro Regionale
DettagliNome recettore. Trattamento fanghi. Inquinanti presenti nell emissione 5 e loro caratteristiche. Concentrazione media (mg/l) 7
Nella planimetria dell installazione (rif. Allegato 2d) devono essere individuati tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla S1, S2, S3,, Sn; si compilerà una tabella per ogni scarico (Esempio:
DettagliPresentazione del costituendo Servizio Energia dell ARPAS
AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Presentazione del costituendo massi a cura di Ignazio Farris Convegno di avvio lavori del Piano Energetico Ambientale della Provincia
DettagliAcque di prima pioggia: esperienze sul territorio e normativa. Genova, 21 novembre 2003
Acque di prima pioggia: esperienze sul territorio e normativa Genova, 21 novembre 2003 La disciplina degli scarichi delle acque meteoriche: i compiti della Provincia M. Bruzzone, G. Bruzzone Area 08 Ambiente
DettagliLogistica Urbana il caso di Roma
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE http://didattica.uniroma2.it 2014 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Logistica Urbana il caso di Roma Dimensione del fenomeno (1/2) Flussi veicolari 256.965 veic/giorno
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini
DettagliDiamo valore ai. rifiuti.
Diamo valore ai rifiuti. Company profile. chi siamo 3. mission & vision 5. raccolta e trasporto 7. bonifiche amianto e ambientali 11. i nostri numeri 12. impianto selezione e cernita 17. Soluzioni 19.
DettagliTORINO, 5 OTTOBRE 2011
TORINO, 5 OTTOBRE 2011 Gestire i rischi ambientali dalla sorgente.. alla nostra tavola Fonti di Vinadio SPA Responsabile Qualità Silvia Parola 1 Acqua sant anna: presentazione dell azienda Azienda nata
DettagliCensimento e progetto delle interferenze
LITE house POLO TECNOLOGICO per la qualità e l efficienza edilizia, ambientale ed energetica da insediare presso l area industriale di San Marco Censimento e progetto delle interferenze INDICE 1 Premessa...
DettagliSISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 5. Val Sabbia
SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE 5. Val Sabbia Agnosine Quadro sintetico del sistema insediativo ed ambientale comunale Comune Agnosine Viabilità Il comune è raggiunto dalla S.P. 79 a est da via Valle Sabbia
DettagliALLEGATO 1 NOTIZIE GENERALI
ALLEGATO 1 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE E/O ASSIMILABILI ALLE DOMESTICHE CHE RECAPITANO IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE, SUL SUOLO E NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO. NOTIZIE
DettagliTAV. D.1 - RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI (a) VALORI IN TONNELLATE
TAV. D.1 - RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI (a) VALORI IN TONNELLATE RACCOLTA RACCOLTA DIFFERENZIATA INGOM- TOTALE RIFIUTI URBANI % DIFFEREN- INDIFFE- RIFIUTI VETRO PLASTICA CARTA ALTRO TOTALE BRANTI VALORI
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio
DettagliInformazioni Statistiche N 2/2007
Città di Palermo Ufficio Statistica Osservatorio Ambientale Istat sulle città: i risultati di Palermo e delle grandi città Girolamo D Anneo Informazioni Statistiche N 2/2007 OTTOBRE 2007 Sindaco: Assessore
DettagliImpatto ambientale del trasporto di rifiuti
Impatto ambientale del trasporto di rifiuti Manuela Medoro, Ecocerved Convegno Il Nuovo Regolamento dell Albo Gestori Ambientali Venezia, 18 novembre 2014 Contesto globale Crescente mobilità di persone
Dettagli2.3. FATTORI CLIMATICI
2.3. FATTORI CLIMATICI Il Rapporto sullo stato dell ambiente (ARPAV 2004) classifica il clima della provincia di Verona quale clima temperato senza stagione secca e con estate calda con influenza mediterranea..
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da a 6 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
Dettagli10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2
10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico e piano
DettagliIL BILANCIO AMBIENTALE D AREA D DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA
IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA D DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA GRAFICI 1998-24 Le aziende firmatarie dell Accordo sulla Chimica* SETTORE DI ATTIVITA PRODUZIONI EX ENICHEM RAFFINAZIONE FIBRE ENERGIA
DettagliCosa sono? 16/04/2013. Bilancio Energetico ed Inventario delle Emissioni di CO 2 del Comune di Mereto di Tomba
Piano d Azione per l Energia Sostenibile Bilancio Energetico ed Inventario delle Emissioni di CO 2 del Nicole Del Linz 11 aprile 2013 Con il contributo di 1 BILANCIO ENERGETICO ED INVENTARIO DELLE EMISSIONI
Dettagli