REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITA DI BARBIERE O PARRUCCHIERE PER UOMO PARRUCCHIERE PER DONNA PARRUCCHIERE PER UOMO E DONNA - ESTETISTA

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1 REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITA DI BARBIERE O PARRUCCHIERE PER UOMO PARRUCCHIERE PER DONNA PARRUCCHIERE PER UOMO E DONNA - ESTETISTA Adottato con delibera consiliare n. 42 del Modificato con deliberazione consiliare n. 49 del

2 CAPO I: DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina in tutto il territorio comunale le attività di: - BARBIERE O PARRUCCHIERE PER UOMO: trattasi di attività esclusivamente su persona maschile consistente nel taglio della barba; taglio, colorazione e decolorazione dei capelli, in prestazioni semplici di manicure e pedicure estetico, e in servizi tradizionalmente complementari. - PARRUCCHIERE PER DONNA: trattasi di attività esercitabile su persona femminile comprendente: - taglio dei capelli - esecuzione di acconciature - colorazione e decolorazione dei capelli - applicazione di parrucche - prestazione semplici di manicure e pedicure estetico - ogni altro servizio inerente o complementare al trattamento estetico dei capelli. - PARRUCCHIERE PER UOMO E DONNA: trattasi di attività esercitabile indifferentemente su uomo o donna, comprendente: - taglio della barba - taglio dei capelli - esecuzione di acconciature - colorazione e decolorazione dei capelli - applicazione di parrucche - prestazione semplici di manicure e pedicure estetico - ogni altro servizio inerente o complementare al trattamento estetico. - ESTETISTA: l attività di estetista comprende tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l aspetto estetico modificando attraverso la eliminazione o l attenuazione degli inestetismi presenti. Tale attività e l uso dei prodotti definiti in base alle direttive CEE ed alla legge regionale 713 dell , delle apparecchiature in essa consentite sono regolamentate dalla legge n. 1/90 siano esse esercitate da imprese individuali o in forma societaria di persone o di capitale e svolte in luogo pubblico e privato, anche a titolo gratuito, secondo quanto stabilito dalla legge n. 161, modificata dalla legge n. 1142, ed integrata dalla legge n. 735 e dalla legge n Nel caso in cui tali attività vengano svolte in palestra, club, istituti di estetica medica, profumerie e in qualsiasi altro luogo pubblico devono sottostare alle leggi e disposizioni del presente regolamento. 3. Non sono soggette al presente regolamento: - Le attività della lavorazione del capello che non comportano prestazioni applicative sulla persona ma soltanto la produzione di un bene commerciabile; - le attività nelle quali si compiono atti cruenti o curativi propri delle professioni sanitarie o delle arti ausiliarie previste dal testo unico delle leggi sanitarie approvato con R.D n e successive modificazioni ed integrazioni. 2

3 Le attività disciplinate dal presente regolamento possono essere esercitate in pubblico locale o presso enti, istituti, uffici, ospedali, alberghi, hotel, sedi o distaccamenti delle F.F.A.A. e simili, sempre che dotati di apposito locale in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 11. Nei casi in cui tali attività vengano svolte in circoli privati, case di cura, ospedali, ricoveri per anziani o a domicilio degli stessi, presso enti, istituti, uffici, alberghi, hotel, sedi o distaccamenti delle F.F.A.A. e simili e in qualsiasi altro luogo non aperto al pubblico anche a titolo di prestazione gratuita per soci o per promozione di qualche prodotto sempre che dotati di apposito locale in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 17. Articolo 2 - Autorizzazione amministrativa all esercizio 1. Chiunque intenda esercitare nell ambito del territorio comunale le attività di cui all art. 1 comma 1 deve essere provvisto di apposita autorizzazione rilasciata dal Sindaco, previo parere della competente commissione comunale. 2. Non è consentito lo svolgimento delle attività di barbiere o parrucchiere per uomo, parrucchiere per donna, parrucchiere per uomo e donna, estetista in forma ambulante, salvo che le stesse siano esercitate a favore di persone impegnate in attività inerenti la moda, spettacolo o persone ammalate, immobilizzate o handicappate, ovunque esse residenti, da titolari, collaboratori, soci o dipendenti di imprese già autorizzati ad operare in sede fissa, come previsto dal presente regolamento. Articolo 3 Contenuti dell autorizzazione 1. L autorizzazione è valida per l intestatario e per i locali in essa indicati. 2. L autorizzazione può essere concessa anche per l esercizio congiunto delle attività disciplinate dal presente regolamento nella stessa sede compatibilmente con le prescrizioni previste dagli artt. 20 e 21 purché per ogni specifica attività il titolare sia in possesso delle rispettive qualificazioni professionali o esista un socio lavorante provvisto delle relative qualificazioni professionali e che, fatta eccezione per quella di manicure e pedicure semplice, ogni attività sia svolta in appositi, distinti e separati ambienti. Articolo 4 Requisiti 1) L autorizzazione viene concessa previo accertamento del possesso da parte dell impresa richiedente dei seguenti requisiti: 1. Idoneità sanitaria del personale addetto, ivi compreso il titolare, ai sensi delle disposizioni vigenti; 2. idoneità igienico sanitaria dei locali e delle attrezzature; 3. qualificazione professionale del titolare o della maggioranza dei soci lavoranti o del direttore dell azienda, conseguita ai sensi dell art. 2 della legge n e dell art. 3 della legge n. 1. 3

4 Articolo 5 Tipologia delle autorizzazioni 1. Le autorizzazioni di cui al precedente art. 2 potranno essere rilasciate per una o più delle tipologie previste. 2. Nel caso di società non artigiane deve essere indicata la persona che assume la direzione dell azienda. Il direttore dovrà essere in possesso della qualificazione professionale relativa all autorizzazione richiesta. I soci ed i dipendenti che esercitano professionalmente l attività di estetica devono essere comunque in possesso della qualificazione professionale. Articolo 6 Attività svolte nel domicilio Le attività di cui all art. 1 possono essere svolte anche presso il domicilio dell esercente a condizione che i locali, gli ingressi ed i servizi igienici siano separati dagli altri adibiti a civile abitazione, abbiano un idonea sala d attesa e siano consentiti i controlli e rispettate tutte le disposizioni vigenti. Articolo 7 Commissione consultiva comunale 1. La commissione consultiva comunale, prevista dall art. 2 bis della legge , n. 161 come modificata dalla legge n e dalla legge n. 1 è nominata dal Consiglio comunale e decade alla scadenza del Consiglio stesso. 2. La commissione consultiva presieduta dal Sindaco o da un suo delegato è così composta: a) n. 3 rappresentanti effettivi delle associazioni degli artigiani aderenti alle confederazioni nazionali firmatari dei CCNL e presenti nel CNEL; b) da n. 3 rappresentanti dei lavoratori nominati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative; c) dal responsabile del settore Igiene pubblica dell ASL o da un suo delegato; d) dal Comandante dei Vigili urbani o da un suo delegato ; e) da un rappresentante della commissione provinciale per l artigianato o da un suo delegato artigiano della categoria residente nel Comune; f) da un rappresentante della categoria estetista. Articolo 8 - Compiti della commissione consultiva comunale 1) La commissione consultiva comunale esprime pareri preventivi e obbligatori ma non vincolanti nei seguenti casi: a) domande di nuove autorizzazioni; b) domande di trasferimento dei laboratori esistenti in zone diverse; c) revoca dell autorizzazione nei casi previsti dai successivi articoli. 1 1 Modificato con deliberazione consiliare n. 49 del

5 2) La commissione dovrà essere sentita, altresì, nel caso di modifica o revisione del presente regolamento. 3) Il presidente potrà sottoporre all esame della commissione quegli argomenti che l amministrazione comunale ritenesse utili per una corretta gestione dello specifico comparto. 4) Le domande devono essere esaminate secondo l ordine cronologico di presentazione delle stesse all ufficio protocollo del Comune. Nel caso in cui la domanda fosse presentata incompleta, si considererà valida la data di presentazione del documento che successivamente la completerà. Articolo 9 Funzionamento della commissione consultiva comunale 1) Per la validità delle riunioni della commissione è necessaria la presenza di almeno la metà dei suoi componenti convocati per iscritto otto giorni prima della riunione con trasmissione dell o.d.g. I pareri sono adottati con la maggioranza dei voti espressi dai presenti, e in caso di parità prevale il voto del presidente. 2) Funge da segretario della commissione un funzionario comunale designato dal Sindaco. 3) In caso di dimissioni o perdita dei requisiti, decesso o assenza ingiustificata per oltre tre sedute consecutive di uno o più rappresentanti di cui alle lettere a), b), e) del presente articolo 7 il Comune provvede alla sostituzione con il membro supplente designato dall organizzazione che aveva provveduto alla prima designazione, nominato con la stessa procedura dei membri effettivi. Articolo 10 Ricorsi 1) Il provvedimento del Sindaco di rifiuto di accordare l autorizzazione deve essere motivato e notificato al richiedente entro trenta giorni dalla data di presentazione della domanda. 2) Contro il provvedimento del Sindaco che rifiuta l autorizzazione o ne dispone la revoca è ammesso ricorso secondo le disposizioni delle leggi vigenti. 5

6 CAPO II: NORME PER IL RILASCIO E L ESERCIZIO DELL AUTORIZZAZIONE Articolo 11 Domanda di autorizzazione 1) La domanda di autorizzazione all esercizio delle attività di tipologia a), b), c) e d) come da articolo 1 comma 1) va presentata su carta legale al Sindaco tramite il competente ufficio comunale e deve contenere i seguenti requisiti essenziali: a) cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza e codice fiscale del richiedente; b) denominazione della ditta che intende esercitare l attività; c) precisa indicazione della zona ove si intende esercitare l attività. 2 2) Alla domanda dovranno essere allegati al momento della presentazione i seguenti documenti: a) certificato di residenza; b) planimetria dei locali in scala 1/100 dove si intende esercitare l attività; 3 c) certificazione della qualificazione professionale del richiedente o della maggioranza dei soci, o del direttore nel caso di società non artigiana; d) copia autentica dell atto costitutivo e dello statuto della società depositato alla cancelleria del tribunale o dell atto costitutivo di s.d.f. depositato all ufficio del registro. 3) Nel caso di impresa individuale, l autorizzazione deve essere richiesta dal titolare della stessa in possesso della qualificazione professionale, come previsto dall art. 2 della legge 1142/70, dall art. 3 della legge 1/90, qualora l autorizzazione sia richiesta da impresa gestita in forma societaria questa deve essere presentata dal legale rappresentante della società o da tutti i soci nel caso di una s.d.f. 4) Nel caso di società artigiana, ai sensi della legge n. 443, deve essere indicato il socio o i soci in possesso della qualifica professionale relativa all autorizzazione richiesta. Prima di iniziare l attività il richiedente deve inviare comunicazione con l esatta ubicazione del locale, allegando la seguente documentazione: a) planimetria dei locali in scala 1/100 con misure e legenda più dichiarazione tecnica; b) destinazione d uso dei locali; c) certificato igienico sanitario dei locali; d) dichiarazione di un tecnico per impianto elettrico legge 46/90; e) certificato r.s.u. e acquedotto; f) dichiarazione disponibilità locale o fitto. 4 Articolo 12 Rilascio dell autorizzazione 1) L autorizzazione di cui all art. 5 è rilasciata con provvedimento del Sindaco, sentita la commissione di cui al precedente art. 7 entro trenta giorni dalla presentazione della domanda. 2) L autorizzazione per l attività di estetista deve essere corredata da un atto notorio sostitutivo in cui si dichiarerà che le apparecchiature utilizzate sono conformi alla legge 1/90. 2 Modificato con deliberazione consiliare n. 49 del Testo abrogato con deliberazione consiliare n. 49 del Integrato con deliberazione consiliare n. 49 del

7 3) L autorizzazione, insieme a quella dell idoneità dei locali dovrà essere esposta nel locale destinato all attività ed esibita su richiesta dei funzionari o agenti della forza pubblica e di quelli predisposti al controllo sanitario. 4) Coloro che esercitano occasionalmente le attività previste dall art. 1 comma 1) presso enti, istituti, associazioni o eccezionalmente presso il domicilio del cliente devono recare con sé l autorizzazione o copia di essa ed esibirla ad ogni richiesta degli organi di vigilanza. 5) Della decisione del Sindaco viene data comunicazione all interessato a mezzo messo comunale. 6) Del rilascio dell autorizzazione il Sindaco provvede ad informare i seguenti uffici: a) la commissione provinciale per l artigianato; b) la camera di commercio, industria, artigianato, agricoltura; c) la sede provinciale dell INAIL; d) l ufficio tributi del Comune; e) l ufficio igiene pubblica dell ASL; f) l ufficio urbanistica del Comune per la destinazione dell uso dei locali; g) Questore con generalità e codice fiscale del proprietario dei locali. Articolo 13 Inizio attività 1) Chi ha ottenuto l autorizzazione dovrà produrre, entro 60 giorni dall inizio di attività i seguenti documenti: a) certificato di iscrizione all albo imprese artigiane o registro delle ditte per le imprese non artigiane. 2) La mancata presentazione del suddetto documento comporta la decadenza dell autorizzazione. Articolo 14 Modifiche Ogni modifica sostanziale dei locali rispetto a quanto autorizzato inizialmente, dovrà essere preventivamente autorizzata dal Sindaco, sentito il responsabile sanitario del settore igiene pubblica dell ASL, salvo che si tratti di diminuzione della superficie autorizzata, per la quale dovrà essere sentita la competente commissione. Articolo 15 Cessazione dell attività o modificazione della titolarità dell impresa 1) Entro 90 giorni dalla cessazione dell attività il titolare deve consegnare al competente ufficio comunale l autorizzazione che comunque, dopo tale termine, è da intendersi decaduta. 2) Nel caso in cui il richiedente, in possesso della qualificazione professionale, succeda ad una attività esistente e regolarmente autorizzata, questi potrà ottenere dal Sindaco una nuova autorizzazione purché alleghi alla domanda di cui all art. 11 copia del contratto di cessione d azienda. 3) In caso di morte o di invalidità permanente del titolare dell autorizzazione, il coniuge e i figli potranno trasferire ugualmente l autorizzazione come previsto dal precedente comma. 4) In caso di decesso del titolare, gli aventi diritto indicato nel 3 comma dell art. 5 della legge n. 443, possono essere titolari dell autorizzazione per il periodo previsto in detto articolo senza l accertamento della qualificazione professionale, purché l attività venga condotta da personale qualificato. 7

8 5) Decorso il citato periodo l autorizzazione potrà essere revocata, salvo che uno dei legittimi eredi non comprovi di essere in possesso dei requisiti richiesti dall art. 2 della legge 1142/70, dall art. 3 della legge 1/90. Articolo 16 Trasferimento della sede 1) Coloro che intendono trasferire la sede dell attività in un altra località del territorio comunale, dovranno presentare domanda al Sindaco osservando le norme del presente regolamento. 2) Il trasferimento in altra zona potrà avvenire nel rispetto degli articoli 20 e 21 del regolamento, salvo in caso di sfratto o di calamità naturali, per i quali si deroga dalle distanze esclusivamente per trasferimento nella stessa zona. 5 5 Modificato con deliberazione consiliare n. 49 del

9 CAPO III: NORME IGIENICO SANITARIE Articolo 17 Requisiti igienico sanitari 1) I requisiti igienico sanitari dei locali, delle attrezzature e delle suppellettili destinati allo svolgimento delle attività per le quali viene richiesta l autorizzazione, nonché dell idoneità sanitaria delle persone addette sono disciplinati dalle disposizioni seguenti: a) i locali adibiti all esercizio delle attività oggetto del presente regolamento devono avere un altezza non inferiore a m 2,70 e superficie finestrata non inferiore a 1/8 della superficie del pavimento. Se la superficie illuminante è la porta a vetri, essa dovrà essere dotata di idonea apertura a vasistas. b) Nei locali ad uso dell esercizio ed in quelli accessori i pavimenti e le pareti fino ad un altezza di m 1,80 devono essere rivestiti con materiale impermeabile e lavabile che consenta la pulizia e la disinfezione più completa. c) Nei locali di lavoro devono esistere lavandini fissi in maiolica o materiale similare dotati di acqua corrente potabile, calda e fredda, per l uso diretto dell attività, per la pulizia dei ferri e di ogni altra attrezzatura. Tali lavandini devono essere dotati di adatto sistema di smaltimento delle acque di rifiuto, coloro che usano prodotti coloranti per capelli devono munirsi di autorizzazione per lo smaltimento degli stessi in ossequio della legge 319/76. d) Gli esercizi nei quali si depositano solventi volatili ed infiammabili devono essere provvisti di un retrobottega o comunque di appositi recipienti ed essere adeguatamente aerati per un facile e rapido cambio d aria. e) Ogni esercizio deve essere provvisto di idoneo servizio igienico proprio, munito di antilatrina con le caratteristiche previste dalle norme e dalle disposizioni vigenti in materia. f) Tutti gli esercizi dove vengono svolte le attività disciplinate dal presente regolamento devono essere dotati di contenitori chiudibili, lavabili e disinfettabili per la biancheria usata e di un armadio con sportelli per quella pulita, nonché di un recipiente pure chiudibile, lavabile e disinfettabile per la raccolta delle immondizie. I prodotti residui di sostanze organiche (capelli e similari) devono essere smaltiti attraverso ditte autorizzate. Detto smaltimento può avvenire o individualmente o attraverso un consorzio comunitario onde ripartire le spese g) Tutti gli esercizi devono essere forniti di asciugamani e biancheria in quantità sufficiente onde poter essere ricambiata ad ogni servizio, di rasoi, forbici, pennelli ed accessori in proporzione all importanza dell esercizio stesso ed al numero di lavoranti, nonché di un armadietto contenente materiale per il pronto soccorso. Bisogna avere a disposizione asciugamani a perdere sia eventualmente richiesto dai clienti sia per l uso a giudizio del titolare dell attività stessa. h) Il mobilio e l arredamento devono essere tali da permettere una completa pulizia giornaliera e una periodica disinfezione. Gli esercizi per l attività di barbiere e di parrucchiere per uomo e donna debbono essere forniti di sedili rivestiti di materiale lavabile. i) Al titolare dell autorizzazione incombono l obbligo e la responsabilità dell osservanza delle seguenti norme igieniche, anche se la loro applicazione è affidata al personale dipendente: - l esercizio ed i locali annessi devono essere tenuti con la massima pulizia e disinfettati periodicamente; 9

10 - i rasoi e gli altri ferri taglienti del mestiere devono essere sempre tenuti accuratamente puliti e prima dell uso devono essere immersi nell alcol denaturato o in altra sostanza disinfettante; - nelle attività di manicure e pedicure estetico la parte da trattare deve essere abbondantemente lavata con acqua e sapone ed accuratamente disinfettata; - dopo la rasatura della barba deve essere assicurata ai clienti la possibilità di lavarsi con abbondante acqua corrente e la possibilità che la superficie rasata sia spruzzata con soluzione alcolica al 50% o con altri appositi idonei preparati disinfettanti; - per spargere il talco si deve esclusivamente fare uso di polverizzatore. E proibito l uso di piumini e dei preparati essiccatori (albume ecc.); - le spazzole che servono per i capelli devono essere accuratamente lavate e disinfettate dopo ogni servizio; - tutti gli attrezzi in genere occorrenti per l esercizio dell attività devono essere tenuti con la massima pulizia e ove la loro natura lo richieda, disinfettati. La disinfezione degli utensili e degli oggetti che vengono a contatto diretto con le parti cutanee del cliente, come rasoi, forbici, pennelli e simili, deve anche eseguirsi a mezzo del calore o raggi ultravioletti; - le tinture, i fissativi e gli altri preparati dovranno rispondere ai requisiti delle norme vigenti in materia; - i procedimenti di lavorazione, nei quali vengono impiegati prodotti o solventi le cui esalazioni possono risultare fastidiose o nocive, devono essere sempre seguiti da rapidi e abbondanti aerazioni dell ambiente; - durante l applicazione e l uso di liquidi o sostanze infiammabili devesi evitare che nell esercizio siano accese fiamme; - di perfetta nettezza; - prima di iniziare ciascun servizio l addetto al servizio stesso deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone. l) Il titolare dell autorizzazione è tenuto a segnalare al servizio di igiene pubblica casi o focolai, anche sospetti, di tigna o pediculosi dei quali sia venuto a conoscenza nell esercizio della sua attività e di eventuali danni derivati o riferiti all uso di tinture o di altri prodotti cosmetici. m) Il personale di lavoro e di assistenza di entrambi i sessi, adibito all esercizio dell attività, deve essere munito di libretto di idoneità sanitaria rilasciato dal servizio di igiene pubblica. n) I libretti di idoneità sanitaria delle persone indicate nel comma precedente devono essere tenuti in custodia dal titolare dell autorizzazione per essere esibiti ad ogni richiesta dell autorità competente e sono soggetti a rinnovo annuale di validità. o) La dichiarazione di idoneità igienico sanitaria di cui all art. 12 deve essere richiesta oltre che per l apertura di nuovi esercizi per il subentro e per il trasferimento di quelli esistenti e ogniqualvolta vengano a mutare le condizioni oggettive precedentemente accertate. p) Le domande tendenti ad ottenere la dichiarazione di idoneità igienico sanitaria devono essere indirizzate all ufficio competente e contenere: - generalità del richiedente; - ubicazione dell esercizio; - pianta planimetrica dell esercizio in duplice copia, sottoscritta dal richiedente in scala 1/100 indicante la destinazione dei singoli vani, la loro superficie ed altezza e la disposizione degli arredi; - relazione, in duplice copia, sullo stato dei locali, delle attrezzature e delle suppellettili da destinare all esercizio dell attività, nel numero dei posti di lavoro e sui procedimenti 10

11 tecnici che saranno usati, nonché l elenco dei macchinari e delle apparecchiature impiegate; - copia fotostatica del libretto di idoneità sanitaria del richiedente, se trattasi di impresa avente i requisiti di cui alla legge n. 443 del 1985, rilasciata dal servizio di igiene pubblica. Per le imprese non previste dalla legislazione sull artigianato, tale documentazione dovrà concernere la persona che assumerà la direzione dell azienda. ORARI E TARIFFE Articolo 18 Orari 1) Gli orari giornalieri delle attività e delle giornate di chiusura annuali vanno stabiliti con ordinanza del Sindaco sentita la commissione di cui all art. 7. 2) E fatto obbligo al titolare d esercizio di esporre l orario preventivamente segnalato e vidimato dall amministrazione comunale in maniera ben visibile dall esterno del negozio. 3) E concessa la prosecuzione dell attività a porte chiuse per l ultimazione delle prestazioni in corso oltre i limiti d orario. 4) Le organizzazioni sindacali di categoria indicheranno al Sindaco gli orari di chiusura ed apertura degli esercizi per i periodi concomitanti le festività e quelli feriali in zone turistiche o dello stabile, in caso di attività svolta in locali interni allo stesso. Articolo 19 Tariffe Il titolare dell esercizio dovrà esporre le proprie tariffe, in maniera ben visibile all attenzione della clientela, possibilmente in prossimità della cassa dell esercizio. 11

12 CAPO V: SUPERFICI Articolo 20 Superficie minima autorizzabile a) Barbieri o parrucchieri per uomo, parrucchiere per donna, parrucchiere per uomo e donna. La superficie minima viene fissata in mq 30, di cui mq 5 per il bagno e antibagno e mq 10 per la sala d attesa. La superficie per l attività congiunta in un unico esercizio di parrucchiere per uomo e donna è stabilita di mq 50. Le attività debbono essere costituite da locali, nettamente separate da opere fisse con comunicazione interna. A tale ultima ipotesi l esercizio dovrà essere dotato di doppi servizi per complessivi mq 10 inderogabili e separati tra loro. La tolleranza di tali minimi complessivi è del 10%. b) Estetista La superficie minima viene fissata in mq 50, con la stessa suddivisione di cui al punto a). La cabina di estetica annessa ad un esercizio di parrucchiere per uomo e donna è fissata in mq 25. I servizi devono essere separati, con l accesso in comune. La cabina estetica deve essere fornita in ogni caso, di un lavabo, ai sensi delle vigenti norme igienico sanitarie. L estetista che voglia esercitare l attività annessa alla tipologia a), b), c) dovrà richiedere autonoma autorizzazione amministrativa, che sarà sottratta al contingente disponibile considerando ogni due cabine autorizzate un contingente. Articolo 21 Obblighi e divieti del titolare dell autorizzazione a) Ripartizione del territorio in zone commerciali: CENTRO COMMERCIALE PRIMARIO E ANTICO CENTRO COMMERCIALE SECONDARIO CENTRO COMMERCIALE DI QUARTIERE Il centro primario e antico si colloca all interno della parte antica e nell aggregato urbano definito topograficamente dalle aree a ridosso del centro antico. Il centro secondario è localizzato nelle aree a ridosso della ferrovia e della SS. Tirrenia inferiore che sono tangenti all aggregato urbano di Cava de Tirreni. Il centro di quartiere si colloca nelle aree intermedie prevalentemente di campagna (S. Annunziata, S. Pietro, S. Lorenzo, Pregiato, S. Lucia, Passiano, S. Arcangelo e Pianesi). 12

13 b) Contingente disponibile: AUTORIZZAZIONI RILASCIABILI Piazza E. Abbro, 1 tel Zona commerciale Aut. barbieri e parrucchieri Estetiste C.A.P C.S C.Q TOTALE RILASCIABILE Articolo 22 Controlli Gli agenti di Polizia municipale e della forza pubblica, incaricati alla vigilanza delle attività previste nel presente regolamento, sono autorizzati ad accedere per gli opportuni controlli in tutti i locali, compresi quelli presso il domicilio in cui si svolgono le attività suddette. Articolo 23 Sanzioni Le trasgressioni alle norme del presente regolamento, quando non costituiscono un reato contemplato dal codice penale o da altre leggi o regolamenti generali, sono accertate e soggette alle sanzioni previste dall art. 106 T.U. della legge comunale e provinciale approvato con R.D , n. 383, modificato dall art. 9 della legge n. 530 e dell art. 3 della legge n. 603 e con legge n. 317 nonché ai sensi della legge n Articolo 24 Abusivismo 1) Il Sindaco ordina la cessazione delle attività quando queste siano esercitate senza autorizzazione. 2) Decorsi 10 giorni dall ordinanza, qualora la stessa non venga eseguita, il Sindaco dispone l esecuzione forzata a spese dell interessato e la trasmissione degli atti all autorità giudiziaria. 3) Nel caso di esercizio abusivo delle attività previste dal presente regolamento, le sanzioni amministrative sono regolamentate dalla normativa vigente. 13

14 INDICE CAPO I: DISPOSIZIONI GENERALI... 2 Articolo 1 - Oggetto del regolamento... 2 Articolo 2 - Autorizzazione amministrativa all esercizio... 3 Articolo 3 Contenuti dell autorizzazione... 3 Articolo 4 Requisiti... 3 Articolo 5 Tipologia delle autorizzazioni...4 Articolo 6 Attività svolte nel domicilio...4 Articolo 7 Commissione consultiva comunale...4 Articolo 8 - Compiti della commissione consultiva comunale...4 Articolo 9 Funzionamento della commissione consultiva comunale... 5 Articolo 10 Ricorsi... 5 CAPO II: NORME PER IL RILASCIO E L ESERCIZIO DELL AUTORIZZAZIONE... 6 Articolo 11 Domanda di autorizzazione... 6 Articolo 12 Rilascio dell autorizzazione... 6 Articolo 13 Inizio attività... 7 Articolo 14 Modifiche... 7 Articolo 15 Cessazione dell attività o modificazione della titolarità dell impresa... 7 Articolo 16 Trasferimento della sede... 8 CAPO III: NORME IGIENICO SANITARIE... 9 Articolo 17 Requisiti igienico sanitari... 9 ORARI E TARIFFE Articolo 18 Orari Articolo 19 Tariffe CAPO V: SUPERFICI...12 Articolo 20 Superficie minima autorizzabile...12 Articolo 21 Obblighi e divieti del titolare dell autorizzazione...12 AUTORIZZAZIONI RILASCIABILI...13 Articolo 22 Controlli...13 Articolo 23 Sanzioni...13 Articolo 24 Abusivismo

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