ANDREA BROGI (*), GIANLUCA CORNAMUSINI (*) & FABIO SANDRELLI (*)

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1 Boll. Soc. Geol. It., Volume Speciale n. 3 (200), , 11 ff. Geological setting of the Bagno Vignoni area (northern side of the Mt. Amiata geothermal area, Italy): collisional structures recorded in the Tuscan Nappe ANDREA BROGI (*), GIANLUCA CORNAMUSINI (*) & FABIO SANDRELLI (*) ABSTRACT Geological studies carried out in the Bagno Vignoni area (southern Tuscany) for the realisation of the new Geological Map of Tuscany (1:10,000 scale), and the interpretation of the Cro.P.18 crustal seismic line, highlighted new structural data for the Tuscan Nappe occurring on the northern side of the Mt. Amiata geothermal area. The Tuscan Nappe was affected by polyphase tectonics, as documented by structural data mainly detected from map-scale and microstructural analyses. The Tuscan Nappe in the Bagno Vignoni area consists of small outcrops emerging from Ligurian l.s. Units, mainly composed of the «S. Fiora» Unit. The Tuscan Nappe is typified by repetitions of its stratigraphical succession due to the presence of imbricate thrusts. They are associated with a collisional, southeast-verging thrust system which produced three Tuscan Nappe subunits, highlighted by field mapping and borehole stratigraphy. The lowermost outcropping subunit (SU3) is composed of the stratigraphical succession ranging from the «Marne a Posidonomya» Fm. to the «Scaglia Toscana» Fm.; the overlying SU2 is characterised only by the «Diaspri» and «Maiolica» Fms., whereas the uppermost SU1 is composed of the «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. and the «Calcare Massiccio» Fm. The Tuscan Nappe subunits stack was later deformed by Early-Middle Miocene low-angle normal faults which produced widespread tectonic elision between the thickened Tuscan Nappe and Ligurian Units. In fact, in the study area, the «S. Fiora» Unit, mainly composed of «S. Fiora» and «Pietraforte» Fms., lies on different Tuscan Nappe formations, suggesting the tectonic elision of the uppermost Tuscan Nappe formations, of the Subligurian Unit and of the lowermost formations of the «S. Fiora» Unit. On the whole, Tuscan Nappe collisional structures occurring in the Bagno Vignoni area represent relict structures preserved during extensional tectonics. The evidence also demonstrates the occurrence of collisional structures in the northern part of the Mt. Amiata geothermal area, as well as in the western and eastern sides (Mt. Aquilaia-Mt. Buceto and Poggio Zoccolino- Campiglia d Orcia). KEY WORDS: Tuscan Nappe, polyphase tectonics, collisional structures, thrusting, Northern Apennines. RIASSUNTO (*) Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Siena, Via Laterina 8, brogiandrea@unisi.it Assetto geologico dell area di Bagno Vignoni (parte settentrionale dell area geotermica del Monte Amiata): strutture collisionali nella Falda Toscana. Lo studio geologico dell area di Bagno Vignoni (Toscana meridionale), realizzato nell ambito degli studi sul Cro.P.18 e della realizzazione della nuova carta geologica della Regione Toscana (scala 1:10.000), hanno messo in evidenza una assetto strutturale piuttosto articolato del nucleo di Falda Toscana che emerge dalle estese coltri di ricoprimento liguri. In particolare la Falda Toscana di Bagno Vignoni è stata interessata da una evoluzione tettonica polifasata responsabile di complessi rapporti geometrici tra le formazioni, diversamente interpretati in passato (LOSACCO, 199). Questo studio ha messo in luce un nuovo quadro geologico caratterizzato dalla presenza di ripetizioni della successione stratigrafica della Falda Toscana, in base alle quali si sono individuate tre diverse sottounità (SU1, SU2 e SU3), riconosciute sia in affioramento che in sondaggio. La SU1 costituisce la sottounità di Falda Toscana più profonda affiorante, incontrata anche in sondaggio. Essa è costituita da una successione stratigrafica compresa principalmente tra le Marne a Posidonomya e la Scaglia Toscana, anche se localmente si hanno affioramenti discontinui e di modeste dimensioni di Macigno. La sovrastante SU2 è costituita dalle formazioni dei Diaspri e della Maiolica, mentre la sottounità superiore SU3 dai Calcari a Rhaetavicula contorta e dal Calcare Massiccio. Tali ripetizioni di serie sono state causate da sovrascorrimenti imbricati e collegati con un trasporto tettonico verso SE, e sviluppati con la tettonica collisionale della catena. Le poco favorevoli condizioni di affioramento, dovute essenzialmente alla fitta copertura vegetale, unitamente alla limitatezza degli affioramenti, hanno impedito la completa ricostruzione dell assetto geometrico dei thrust ed allo stesso tempo l individuazione di indicatori cinematici direttamente sulle superfici di sovrascorrimento, per altro mai osservabili direttamente. Tuttavia, osservazioni alla scala cartografica hanno permesso, mediante l analisi degli elementi lineari e planari, di ricostruire la geometria del sistema di sovrascorrimenti. In particolare, la posizione dei punti di cut off e di branch unitamente alle giaciture di strato, hanno permesso di attribuire la superficie di sovrascorrimento che separa la SU1 dalla SU2 ad un probabile flat di tetto e flat di muro; per quanto riguarda invece la superficie di sovrascorrimento che separa la SU1 e la SU2 dalla SU3 è probabile che essa coincida con la rampa di muro e con il flat di tetto. Alla scala mesoscopica sono state riconosciute pieghe orientate in direzione media N40 -N70 vergenti verso SE le quali, per la loro orientazione e cinematica potrebbero essere collegate con lo sviluppo dei sovrascorrimenti; questa ipotesi, tuttavia, non è stata confermata dai dati microstrutturali i quali hanno fornito elementi non del tutto compatibili. Infatti, come emerge dall analisi di sezioni sottili realizzata su campioni di Marne a Posidonomya, le pieghe precedentemente citate deformano una foliazione a basso angolo localmente molto pervasiva, che forma un piccolo angolo con la superficie di stratificazione o che, localmente, vi si sovrappone. Tale foliazione, come osservato anche in altre aree della Toscana (PERTUSATI et alii, 1977; ELTER & SANDRELLI, 1994, 199; CAMPETTI et alii, 199, 1999; BONINI, 1999; AQUÉ et alii, 2002) e più in particolare in quella del Monte Amiata (BROGI & LAZZAROTTO, 2002), è generalmente associata a pieghe isoclinali e sradicate, che nell area amiatina costituiscono strutture parassite localizzate in prossimità della superficie di sovrascorrimento. Tali strutture sin-collisionali non sono state riconosciute nell area di Bagno Vignoni, pur tuttavia la loro presenza è ipotizzabile sulla base della foliazione che mostra, negli stessi litotipi ed alla scala microscopica, le medesime caratteristiche osservate nell area amiatina. Inoltre, a sostegno di tale ipotesi, tale foliazione è deformata dalle pieghe orientate N40 -N70. Se questo è il caso, allora le pieghe vergenti verso SE costituirebbero pieghe tarde confrontabili con le pieghe F 2 descritte sia nell area del Monte Amiata sia nel resto della Toscana meridionale (ELTER & SANDRELLI, 1994, 199; CAMPETTI et alii, 199, 1999; BONINI, 1999). Il nucleo di Falda Toscana è costituito da un assetto a sovrascorrimenti e pieghe. Esso è stato successivamente interessato da importanti fenomeni di elisione tettonica causati da faglie dirette a basso angolo che si sono sviluppate a seguito della tettonica distensiva del Miocene inferiore-medio (BERTINI et alii, 1991; DECANDIA et alii, 1993; BALDI et alii, 1994; LIOTTA et alii, 1998). Tali strutture han-

2 90 A. BROGI ET ALII no deformato gli originari contatti di sovrascorrimento tra le diverse Unità Liguri l.s. e la Falda Toscana ed allo stesso tempo sono stati responsabili dello sviluppo di contatti sottrattivi tra le diverse unità. L Unità di S. Fiora, infatti, principalmente costituita dalla formazione di S. Fiora e della Pietraforte, giace direttamente su diverse formazioni più recenti della Falda Toscana, suggerendo pertanto la completa elisione dell Unità Subligure e di parte delle formazioni della Falda Toscana. Ne consegue che anche nell area di Bagno Vignoni, che costituisce il settore settentrionale dell area geotermica del Monte Amiata, è ipotizzabile la presenza di relitti dell originaria strutturazione a thrust e pieghe relativa alla fase collisionale della catena, interessati dalle strutture estensionali che dominano il quadro tettonico della Toscana meridionale. CHIAVE: Falda Toscana, tettonica polifasata, strutture collisionali, sovrascorrimenti, Appennino Settentrionale. TERMINI INTRODUCTION The thickening process related to the collisional event of the Northern Apennines caused the stacking of tectonic units deriving from different palaeogeographical domains (CARMIGNANI et alii, 2001 and references therein). The eastward emplacement of these tectonic units (Cretaceous-Early Miocene) produced a tectonic pile composed of sedimentary cover units overlying the metamorphic units known as Tuscan Metamorphic «Basement» (BERTINI et alii, 1991; ELTER & PANDELI, 1994). The Tuscan Nappe, composed of non-metamorphic to anchimetamorphic rocks, Late Triassic to Early Miocene in age, is the deepest sedimentary tectonic unit of the chain and derives from the Tuscan Domain. During the emplacement in the Northern Apennines tectonic pile, the Tuscan Nappe recorded contractional structures mainly consisting of imbricate thrust systems and related minor structures (e.g. detached folds, s-c structures, reverse faults), mainly developed along shear zones corresponding to the thrust planes. This tectonic framework has recently been described in the Tuscan Nappe cropping out in the Mt. Amiata geothermal area (BROGI, 2003) and in the Colline Metallifere region (BROGI et alii, 2004a, this volume). Recently, geological studies carried out to assist with the interpretation of the Cro.P.18 seismic line, and for the realisation of the new geological map of Tuscany (1:10,000 scale), highlight the collisional structures, consisting of imbricate thrusts and related minor structures within the Tuscan Nappe cropping out in the Bagno Vignoni area, located on the northern side of the Mt. Amiata geothermal area, along the Orcia river (fig. 1). On the whole, the geological evidence attests to, for the Bagno Vignoni area, a similar Tuscan Nappe tectonic setting as inferred for the other areas around Mt. Amiata (e.g. Poggio Zoccolino- Campiglia d Orcia area, BROGI, 2004 and Mt. Aquilaia- Mt. Buceto area, BROGI & LAZZAROTTO, 2002), contributing to the definition of the tectonic history of the Tuscan Nappe during the Northern Apennines structural evolution. GEOLOGICAL BACKGROUND Geological investigations have been performed, in the past, in the Bagno Vignoni area (fig. 1) (LOTTI, 189; SIMONELLI, 1912; LOSACCO, 199) which described the geological setting of the study area. However, a large part of our geological knowledge derives from mining exploitation, performed in the Mt. Amiata area since the 1960s, mainly for geothermal reasons (ELTER & PANDELI, 1991; BATINI et alii, 2003 with references therein), and from the Cro.P.18 crustal seismic line (BROGI et alii, 2004b, this volume). The geological framework is characterised by a Ligurian Complex, composed of three tectonic units (Ligurian l.s. Units) and the Tuscan Nappe (CALAMAI et alii, 1970; PANDELI et alii, 2003). Neogene deposits, consisting of continental-marine Miocene and Pliocene sediments lying unconformably on the pre-neogene units, infilled the morphological depressions neighbouring the Mt. Amiata area (BOSSIO et alii, 1991, 1993, 1994; LIOTTA & SALVATORINI, 1994; LIOTTA, 1994, 1996; BENVENUTI et alii, 2001). The Ligurian l.s. Units in the Mt. Amiata area consist of, from top to bottom (BATINI et alii, 2003; PANDELI et alii, 2003) (fig. 2): (1) Ophiolitic Unit: it comprises isolated outcrops of ophiolites mainly composed of serpentinites, shales and the limestone sedimentary sequences of «Calcari a Calpionelle» and «Argille a Palombini» Fms. (Early Cretaceous); (2) S. Fiora Unit: it is represented by a stratigraphic succession composed of marly-limestones, marls, sandstones and shales («S. Fiora», «Pietraforte» Fms. Late Cretaceous and «Monte Morello» Fm. Paleocene-Eocene); (3) Subligurian Unit (Canetolo or «Argille e calcari»): it is composed of a sequence characterised by calcarenites, shales and limestones «Canetolo» and «Calcareniti di Groppo del Vescovo» Fms. (Paleocene-Eocene). The Tuscan Nappe is composed of a Late Triassic evaporite succession («Formazione anidritica di Burano»), a Mesozoic carbonate succession (from «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. to «Maiolica» Fm., Late Triassic-Early Cretaceous), a Mesozoic-Cenozoic shale-limestone succession («Scaglia Toscana», Cretaceous-Oligocene) and a Cenozoic siliciclastic turbidite succession («Macigno» Fm., Late Oligocene- Early Miocene). The Tuscan Metamorphic «Basement» has only been documented by deep boreholes (GIANELLI et alii, 1988; ELTER & PANDELI, 1991). It is represented by the Monticiano-Roccastrada Unit (COSTANTINI et alii, 1988; CONTI et alii, 1991) which is composed of very low-grade Palaeozoic-Triassic metamorphic sequences (ELTER & PANDELI, 1991 with references therein). The tectonic features reflect the collisional and extensional processes of the structural evolution of the Northern Apennines. Compressional features are represented by stacking of the tectonic units. Extensional structures dominate the geological framework and profoundly modified the geometric relationships among the tectonic units after their emplacement. Two main extensional events affected the Mt. Amiata area: (a) the first extensional event (Early-Middle Miocene) produced widespread tectonic elision by means of low-angle normal faults (e.g. «serie ridotta» = reduced sequence, LA- VECCHIA, 1988; LAVECCHIA et alii, 1984; BERTINI et alii, 1991; DECANDIA et alii, 1993); (b) the second extensional event (Late Miocene-Quaternary) produced normal and transtensional faults, respectively NW-SE and SW-NE oriented, displacing all the preceding structures. Along one such SW-NE oriented normal fault, the Quaternary magmatic activity of the Mt. Amiata volcano occurred (FERRARI et alii, 1996, ACOCELLA & FU- NICIELLO, 2002).

3 COLLISIONAL STRUCTURES RECORDED IN THE TUSCAN NAPPE CROPPING OUT IN THE BAGNO VIGNONI AREA 91 Fig. 1 - Location of the study area. (a) The Bagno Vignoni area is located in southern Tuscany, in the northern part of the Mt. Amiata geothermal area; (b) trace of the Cro.P.18 crustal seismic profile; (c) geological sketch corresponding to the enlarged area indicated by the black rectangle shown in (a). Symbols: 1) Magmatic rocks; 2) Pliocene marine deposits; 3) Miocene continental deposits; 4) Ligurian l.s. Units; ) Tuscan Nappe. Ubicazione dell area studiata. a) L area di Bagno Vignoni si colloca in Toscana meridionale nella parte settentrionale dell area geotermica del Monte Amiata; b) traccia del profilo sismico crostale Cro.P. 18; c) Schema geologico dell area indicata nel rettangolo nero in figura (a). Spiegazione dei simboli: 1) Rocce magmatiche; 2) Depositi marini pliocenici; 3) Depositi continentali miocenici; 4) Unità Liguri l.s.; ) Falda Toscana.

4 92 A. BROGI ET ALII Fig. 2 - Sketch showing the relationships between the cover tectonic units of the upper part of the Northern Apennines in the Mt. Amiata area. Symbols: 1) Triassic evaporites («Formazione delle anidriti di Burano» and «Calcare Cavernoso» Fm.); 2) Triassic-Cretaceous carbonatic succession; 3) Cretaceous-Oligocene shaly-calcareous succession («Scaglia Toscana»); 4) Oligocene-Miocene arenaceous turbiditic succession («Macigno» Fm.); ) Paleocene-Eocene shaly-calcareous succession («Canetolo» Fm.); 6) carbonatic succession («calcareniti di Groppo del Vescovo»); 7) Cretaceous-Eocene shaly-marly succession («S. Fiora» Fm.); 8) Cretaceous «Pietraforte»; 9) Jurassic Ophiolitic Complex; 10) Cretaceous shaly-calcareous succession («Argille a Palombini» Fm.). The hooped numbers indicate the outcropping units. Schema dei rapporti tra le unità tettoniche di copertura che costituiscono la parte più superficiale dell edificio a falde nord appenninico affiorante nell area del Monte Amiata. Spiegazione dei simboli: 1) successione evaporitica triassica (Formazione delle anidriti di Burano e Calcare Cavernoso); 2) successione carbonatica triassico-cretacea; 3) successione argillitico-calcarea cretaceo-oligocenica (Scaglia Toscana); 4) successione torbiditico arenacea oligocenico-miocenica (Macigno); ) successione argillitico-calcarea paleocenico-eocenica (Formazione di Canetolo); 6) successione carbonatica (calcareniti di Groppo del Vescovo); 7) successione argilloso-marnosa cretaceo-eocenica (Formazione di S. Fiora); 8) successione cretacea delle arenarie Pietraforte; 9) complesso ofiolitico giurassico; 10) successione argillitico-calcarea cretacea (Argille a Palombini). I numeri cerchiati indicano le unità affioranti nell area studiata. GEOLOGICAL SETTING In the Bagno Vignoni area, pre-neogene rocks (LOSACCO, 199 with references therein) involved in the Northern Apennines structural evolution and Neogene- Quaternary post-orogenic deposits occur (fig. 1). In particular, the pre-neogene rocks include the Ligurian l.s. Units and the Tuscan Nappe. This latter is the deepest tectonic unit cropping out in the study area. This is exposed in a nucleus emerging from the Ligurian Units l.s. which are composed of the «Argille e Calcari», «S. Fiora» and «Ophiolitic» tectonic units. Post-orogenic deposits consist of Pliocene marine clay and sandy-clay, in turn overlain by Quaternary travertines cropping out close to Bagno Vignoni village (LOSACCO, 199 with references therein), and alluvial deposits mainly located along the Orcia river. STRATIGRAPHY In the Bagno Vignoni area (fig. 3) the «S. Fiora» Unit is composed of the «S. Fiora» and «Pietraforte» Fms. (Late Cretaceous). They consist of brown shales, marls and grey limestones («S. Fiora» Fm.), and brown sandstones («Pietraforte» Fm.). The Tuscan Nappe consists of (from bottom to top): (a) the «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. (Rhaetian), composed of dark limestones with interbedded brown marls; (b) the «Calcare Massiccio» Fm. (Early Lias), composed of grey unstratified limestones; (c) the «Marne a Posidonomya» Fm. (Dogger), composed of red and grey marly-limestones and marls; (d) the «Diaspri» Fm. (Malm), composed of red and green cherts; (e) the «Maiolica» Fm. (Early Cretaceous), composed of grey limestones with nodular cherts and red marls and marly-limestones; (f) the «Scaglia Toscana» Fm. (Early Cretaceous-Oligocene), composed of red and green shales, grey calcilutites, calcarenites and calcirudites, grey and brown marls; (g) the «Macigno» Fm. (Late Oligocene-Early Miocene), composed of micaceous quartz-feldspar sandstones and siltites. Borehole stratigraphy Some wells have recently been drilled in the Bagno Vignoni area for hydrothermal fluid extraction. In particular, shallow productive wells (reaching m) and one deeper well (reaching 18 m) have been realised close to Bagno Vignoni village. Shallow wells encountered only the rocks cropping out in the drilling place, but the deeper well (Bagno Vignoni 1, shown in fig. 3) drilled several Tuscan Nappe formations. From the surface, they are (from top to bottom) (fig. 4): travertines (12. m thick); dark limestones with interbedded brown marls belonging to the «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. (62. m thick); red marls and marly limestones of the «Marne a Posidonomya» Fm. (20. m thick); and red and green shales with grey calcilutites of the «Scaglia Toscana» Fm. (90 m thick). The perforated stratigraphic succession highlighted an anomalous Tuscan Nappe sequence consisting of the repetition of some stratigraphic horizons, as also shown by field mapping (see below).

5 COLLISIONAL STRUCTURES RECORDED IN THE TUSCAN NAPPE CROPPING OUT IN THE BAGNO VIGNONI AREA 93 Fig. 3 - Geological map and related cross-section of the Bagno Vignoni area. Carta geologica e relativa sezione dell area di Bagno Vignoni. TECTONIC SETTING Map-scale observation Map analysis reveals much on the relationships between the different tectonic units, and has some indicators on the tectonic framework. The «S. Fiora» Unit overlies the «Argille e Calcari» Unit, and locally also the Tuscan Nappe (fig. 1). In particular, in some cases the «Pietraforte» overlies the Tuscan Nappe Mesozoic and Cenozoic formations (fig. 3), suggesting the complete or partial elision of the Early and Late Cretaceous rocks of the «S. Fiora» Unit (respectively the «Villa la Selva» and «S. Fiora» Fms., in COSTANTINI et alii, 1978) and the complete elision of the «Argille and Calcari» Unit. Delamination of the upper part of the Tuscan Nappe succession is also documented. On this basis, we can hypothesise that the contacts between the different tectonic units correspond to low-angle extensional detachments, or low-angle

6 94 A. BROGI ET ALII normal faults (BERTINI et alii, 1991; DECANDIA et alii, 1993, 2001; LIOTTA et alii, 1998). These tectonic contacts were later displaced by high-angle normal faults, mainly NNW-SSE oriented, which, in the Bagno Vignoni area, caused upwelling of hydrothermal fluids and related thermal springs and travertine deposition. The Tuscan Nappe is typified by repetitions of its stratigraphic succession, corresponding to overthrusted Tuscan Nappe subunits (hereafter SU). These have been detected in the «il Poggione» hill and on the northern side of Bagno Vignoni village (fig. ). In particular, three subunits occur both in the «il Poggione» hill and at Bagno Vignoni village (figs, 6). The lowermost subunit (SU1) consists of the stratigraphic succession between the «Marne a Posidonomya» and «Scaglia Toscana» formations, even if the «Macigno» Fm. occurs discontinuously as small blocks probably involved in the thrust cataclasite; SU2 comprises the stratigraphic succession between the «Diaspri» Fm. and the «Maiolica» Fm.; SU3 is composed of the «Calcari a Rhaetavicula contorta» and «Calcare Massiccio» formations. Outcrop-scale structures Fig. 4 - Stratigraphic log of the Bagno Vignoni 1 well. Log stratigrafico del sondaggio Bagno Vignoni 1. Outcrop-scale structures have been recognised mainly in the Tuscan Nappe formations, which consist of a few outcrops mainly located west of Bagno Vignoni village, in the «il Poggione» hill. There, metre to decimetre-scale folds, N40 -N70 oriented (fig. 7) have been observed. They show interlimb angles ranging from 0 to 70 (close folds, sensu RAMSAY & HUBER, 1987) and from 70 to 90 (open folds, sensu RAMSAY & HUBER, 1987). They belong to the 1b and 1c classes of Ramsay (1967). These folds show asymmetric attitudes and are typified mainly by overturned shorter limbs. Their asymmetry, as well as the stratigraphic polarity of the deformed strata, confirm a southeastern vergence of the folds. A discontinuous tectonic foliation (spaced cleavage) is associated with the folds. In particular, tectonic foliation is mainly developed in the fold hinges, but is very discontinuous in the fold limbs. In the calcareous strata of the «Maiolica» Fm., stylolytic cleavage developed at high angles with respect to the bedding surface, whereas in the cherty strata of the «Diaspri» Fm. disjunctive cleavage occurs. The beddingfoliation relationship is always coherent with the geometry and sense of shear of the folds, confirming the southeast vergence. Parasitic structures are associated with the folds. In particular, second-order parasitic folds occur at the hinges of major structures, and reverse folds with centimetre displacements have been observed in the fold limbs (fig. 7). Regarding the lowermost strata of the overthrust «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. occurring at the top of the «il Poggione» hill (fig. 3), pervasive fracture systems affect the calcareous rocks. These fractures, consisting of calcite veins centimetres in size, belong to a fracture network deriving from different and superimposed fracture systems which are not resolvable because of their intensity and pattern. A cataclastic horizon affecting the cherty strata of the «Diaspri» Fm. occurs in correspondence of the thrust plane separating the SU1 unit from SU2 in the «il Poggione» hill. The cataclasite is composed of a breccia consisting of centimetre-sized cherty clasts and a siliceous matrix (fig. 8).

7 COLLISIONAL STRUCTURES RECORDED IN THE TUSCAN NAPPE CROPPING OUT IN THE BAGNO VIGNONI AREA 9 Fig. - Panoramic view of the Bagno Vignoni area (a) and detail of the «il Poggione» thrust system (b). SU1, SU2 and SU3 indicate the Tuscan Nappe tectonic subunits as described in the text. Vista panoramica dell area di Bagno Vignoni (a) e dettaglio del sistema a thrust presso il Poggione (b). SU1, SU2 e SU3 indicano le sottounità di Falda Toscana descritte nel testo. Fig. 6 - Tectono-stratigraphic relationships between the Tuscan Nappe formations exposed in the Bagno Vignoni area. Three subunits (SU1, SU2 and SU3) related to a southeast-verging thrust system have been detected. The Ligurian l.s. Units are not involved in the thrusting. Symbols: ce) «Scaglia Toscana» Fm.; ma) «Maiolica» Fm.; g3) «Diaspri» Fm.; g2m) «Marne a Posidonomya» Fm.; g1) «Calcare Massiccio» Fm.; t2) «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. Relazioni tettono-stratigrafiche tra le formazioni della Falda Toscana affiorante nell area di Bagno Vignoni. Sono state riconosciute tre sottounità tettoniche (SU1, SU2 e SU3) collegate con un sistema di thrust vergenti verso SE. Spiegazione dei simboli: ce) Scaglia Toscana; ma) Maiolica; g3) Diaspri; g2m) Marne a Posidonomya; g1) Calcare Massiccio; t2) Calcari a Rhaetavicula contorta.

8 96 A. BROGI ET ALII Fig. 7 - Fold system consisting of recumbent N40 -N70 oriented folds affecting the «Diaspri» Fm. Minor structures are associated with major folds: parasitic folds occurring at the hinges of the major structures (A) and reverse faults with centimetre displacements occurring in the fold limbs (B). The stereonets (Schmidt diagram, lower hemisphere) show the main axial directions (a) and the cyclograph related to the axial planes (p). Sistema di pieghe caratterizzato da pieghe orientate N40 -N70, rovesciate, che hanno deformato i Diaspri. Strutture minori associate al sistema di pieghe sono: pieghe parassite a nucleo delle strutture maggiori (A) e faglie inverse con rigetto centimetrico presenti in corrispondenza dei fianchi delle pieghe (B). I diagrammi stereografici (diagramma di Schmidt, emisfero inferiore) mostrano le direzioni medie degli assi di piega (a) e le ciclografiche delle loro superfici assiali (p). Fig. 8 - Along the thrust plane separating SU1 from SU2, a discontinuous cataclastic horizon affecting the «Diaspri» Fm. occurs. This tectonic breccia is composed of radiolarite clasts only. B is a detail of A, as shown by the dashed white rectangle. In corrispondenza della superficie di sovrascorrimento che separa la SU1 dalla SU2 è presente un livello discontinuo di cataclasite sviluppato a spese dei Diaspri. Tale breccia tettonica, infatti, è costituita esclusivamente da clasti di radiolariti. B rappresenta un dettaglio di A corrispondente al rettangolo bianco tratteggiato.

9 COLLISIONAL STRUCTURES RECORDED IN THE TUSCAN NAPPE CROPPING OUT IN THE BAGNO VIGNONI AREA 97 Fig. 9 - The microstructural study of the samples belonging to the «Marne a Posidonomya» Fm. indicates a polyphase tectonics. The microphotographs A, B and C correspond to the white dashed rectangle indicated in the rock sample. In particular, three foliations have been recognised: the first foliation (primary foliation, S 0 ) corresponds to the bedding (B). S 0 has later been deformed by S 1, consisting of a continuous tectonic foliation (sensu PASSCHIER & TROUW, 1996) which produced widespread flattening of the fossil remains (C). The S 0 /S 1 system has later been folded; the S 2 tectonic foliation corresponds to the axial planes of the folds (A). Magnification: 10 (A); 4 (B); 2 (C). Lo studio strutturale su campioni che derivano dalla formazione delle «Marne a Posidonomya» ha messo in evidenza una tettonica polifasata principalmente messa in evidenza dalla studio microstrutturale. Le foto delle sezioni sottili (A, B e C) coincidono circa con i rettangoli bianchi tratteggiati riportati sul campione roccia. Sono state riconosciute tre foliazioni: la prima foliazione (foliazione primaria, S 0 ) corrisponde alla superficie di stratificazione (B); la S 0 è stata deformata da una foliazione tettonica (continuous foliation, PASSCHIER & TROUW, 1996) che ha prodotto il diffuso appiattimento dei resti fossili (C); il sistema S 0 /S 1 è stato successivamente piegato. La superficie S 2 corrisponde ai piani assiali di tali pieghe (A). Ingrandimento: 10 (A); 4 (B); 2 (C).

10 98 A. BROGI ET ALII A Il Poggione B m Trailing branch line Footwall cutoff point Footwall cutoff line Trailing branch point Trailing branch point Leading branch line Leading branch point Hangingwall cutoff point Footwall cutoff point A 12 Il Poggione m 0 NNW B 2 SSE Fig Brogi et al. Fig Detailed geological sketch of the thrust system exposed in the «il Poggione» hill. The geometry of the thrust planes and their relationships with the Tuscan Nappe formations suggest that the thrusts are typified by southeast vergence. In fact, the planar and linear elements as shown in the schematic models are only compatible with southeast vergence. Symbols: 1) Detritus; 2) Quaternary travertines; 3) S. Fiora Unit: «Pietraforte» Fm.; 4) «S. Fiora» Unit: «S. Fiora» Fm.; ) Tuscan Nappe: «Macigno» Fm.; 6) Tuscan Nappe: «Scaglia Toscana, Calcareniti di Montegrossi» Fm.; 7) Tuscan Nappe: «Scaglia Toscana, Argilliti e calcareniti di Dudda» Fm.; 8) Tuscan Nappe: «Scaglia Toscana, Argilliti di Brolio» Fm.; 9) «Maiolica» Fm.; 10) «Diaspri» Fm.; 11) «Marne a Posidonomya» Fm.; 12) «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm.; 13) Bedding; 14) Fold axis; 1) Fold axes and their sense of asymmetry; 16) High-angle normal fault; 17) Lowangle normal fault; 18) thrust plane. Schema geologico di dettaglio del sistame di thrust affiorante presso «Il Poggione». L assetto geometrico delle superfici di sovrascorrimento e le loro relazioni con le formazioni della Falda Toscana suggerisce che i sovrascorrimenti hanno una vergenza sudorientale. Gli elementi planari e lineari infatti, come schematizzato nei modelli riportati a lato, sono soltanto compatibili con una vergenza sudorientale. Spiegazione dei simboli: 1) detrito; 2) Travertini quaternari; 3) Unità di S. Fiora: Pietraforte; 4) Unità di S. Fiora: S. Fiora; ) Falda Toscana: Macigno; 6) Falda Toscana: Scaglia Toscana, Calcareniti di Montegrossi; 7) Falda Toscana: Scaglia Toscana, Argilliti e calcareniti di Dudda; 8) Falda Toscana: Scaglia Toscana, Argilliti di Brolio; 9) Maiolica; 10) Diaspri; 11) Marne a Posidonomya; 12) Calcari a Rhaetavicula contorta; 13) Stratificazione; 14) Assi di piega; 1) Assi di piega e loro senso di rovesciamento; 16) Faglie dirette ad alto angolo; 17) Faglie dirette a basso angolo; 18) Superfici di sovrascorrimento. Microscopic structures Microscopic observations of the marly rocks belonging to the «Marne a Posidonomya» Fm. indicate three different foliations (fig. 9). The first foliation (hereafter S 0 ) is the bedding, which is defined by fossil alignment and lithological variations. The other two foliations are tectonic foliations (hereafter S 1 and S 2 respectively). S 1 crosscuts the bedding at a low angle (about 10-1 ) and it is characterised by a disjunctive cleavage with smooth and parallel shape of cleavage domains (PASSCHIER & TROUW, 1996) and associated flattening of the fossil remains (fig. 9). A calcite±oxides mineralogical assemblage is related to the S 1 development: in particular, iron oxides are concentrated along the foliation surfaces. The S 2 foliation coincides with the axial planes (lines in 2D) of microfolds deforming the S 0 /S 1 system. No mineralogical paragenesis is associated with the S 2 development. DISCUSSION AND CONCLUSION A thrust system affected the Tuscan Nappe stratigraphic succession in the Bagno Vignoni area, as detected by field mapping and borehole stratigraphy. Unfortunately, the scarcity of exposure and the lack of kinematic indicators prevents better definition of the geometry of the thrust system and its tectonic vergence. Nevertheless, some considerations derive from map analyses (fig. 10): on the basis of linear (cut-off lines and branch lines with

11 COLLISIONAL STRUCTURES RECORDED IN THE TUSCAN NAPPE CROPPING OUT IN THE BAGNO VIGNONI AREA 99 corresponding points) and planar elements (footwall and hangingwall ramps or flats) deduced from the map, we can conclude that the thrust plane separating the «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. occurring at the top of the «il Poggione» hill (SU1) from the «Maiolica» and «Diaspri» Fms. (SU2) corresponds to the hangingwall flat and to the footwall ramp, as attested to by the location of the cut-off points. The thrust plane separating SU2 from SU3 corresponds to the footwall flat and probably to the hangingwall flat. Trailing branch and cut-off points, as well as the planar elements, indicate that the overthrusting could be a consequence of a southeastward tectonic transport (fig. 10). The age of the thrusting is suggested by two main factors: (a) the «Calcari a Rhaetavicula contorta» Fm. overthrusted on to the «Macigno» Fm., as suggested by discontinuous and small outcrops occurring along the thrust plane separating SU1 from SU3; (b) the Ligurian Units were not involved in the thrusting. These points allow us to assign the thrusting to the Late Oligocene-Early Miocene time span. In fact, to this time period is also attributed the deposition of the «Macigno» Fm. (CORNAMUSINI, 2002 with references therein) and the stacking of the Ligurian l.s. Units on to the Tuscan Nappe (CARMIGNANI et alii, 2001 and references therein). The structural setting of the Tuscan Nappe poses some problems. The scarcity of exposures hampers the determination of the structural relationships and so the reconstruction of the tectonic history. At the outcrop scale the relationships between the thrust system and the N40 -N70 oriented and southeast-verging folds are not easily resolvable. Consequently, it is not possible to detect the relationships between the southeast-verging folds and the thrusts. On the whole, on the basis of outcrop-scale considerations, some contrasting hypotheses can be proposed: (a) the N40 - N70 oriented folds are associated with thrust development; (b) the folds developed subsequent to the thrusting, as documented in other parts of Tuscany (CARMIGNANI et alii, 1991, 1993; ELTER & SANDRELLI, 1994, 199; CAMPETTI et alii, 199, 1999; DEL TREDICI & PERILLI, 1997; FAZZUOLI et alii, 1998; BONINI, 1999; AQUÉ et alii, 2002). The first hypothesis seems not to be supported by the microstructural data from the «Marne a Posidonomya» marly rocks (fig. 9). In fact, the microstructures indicate that the folds deform an older tectonic foliation (S 1 ) which is at a low angle with respect to the bedding surface (S 0 ). S 1, as documented in other parts of Tuscany (PERTUSATI et alii, 1977; ELTER & SANDRELLI, 1994, 199; CAMPETTI et alii, 199, 1999; BONINI, 1999; AQUÉ et alii, 2002) and in particular in the Mt. Amiata area (BROGI & LAZZAROTTO, 2002), is associated with detached isoclinal folds which consist of parasitic structures related to the thrusting, later deformed by N2 -N30 southeastverging folds. Parasitic structures associated with the thrusting have been not recognised in the Bagno Vignoni area, but their occurrence is strongly supported on the basis of the S 1 foliation which shows, in the same rocks, the same features as observed in the Mt. Amiata area (BROGI & LAZ- ZAROTTO, 2002). If this is the case, a polyphase folding event is also hypothesised for the Tuscan Nappe cropping out in the Bagno Vignoni area, and N40 -N70 oriented folds could be considered as F 2 folds described in the Mt. Amiata area (BROGI & LAZZAROTTO, 2002) and in southern Tuscany generally (ELTER & SANDRELLI, 1994, 199; CAMPETTI et alii, 199, 1999; BONINI, 1999). The relationships between the different Ligurian l.s. Units and the Tuscan Nappe suggest that their contacts Fig The Tuscan Nappe nucleus exposed in the Mt. Amiata geothermal area is typified by thrusts which produced tectonic repetitions of the Tuscan Nappe stratigraphical succession. This tectonic setting is related to the collisional tectonics which strongly involved the Tuscan Nappe during the Northern Apennines tectonic evolution. KEY: 1) Volcanics rocks; 2) Pliocene marine sediments; 3) Miocene continental sediments; 4) Ligurian Units; ) Tuscan nappe. I nuclei di Falda Toscana affioranti nell area geotermica del Monte Amiata sono caratterizzate da sovrascorrimenti che hanno causato la ripetizione della successione stratigrafica della Falda Toscana. Tale assetto tettonico è dovuto alla tettonica collisionale che ha fortemente coinvolto la Falda Toscana durante l evoluzione dell Appennino Settentrionale. SIMBOLI: 1) Rocce vulcaniche; 2) Sedimenti marini pliocenici; 3) Sedimenti continentali miocenici; 4) Unità Liguri; ) Falda Toscana. originally coincided with thrust planes, but presently they correspond to low-angle normal faults, as documented in other parts of the inner Northern Apennines (LAZ- ZAROTTO, 1967; CALAMAI et alii, 1970; LAZZAROTTO & MAZZANTI, 1978). In fact, tectonic elision affected the Tuscan Nappe and the Ligurian l.s. Units, as documented in the study area by the overlying of the Ligurian Units on to the «Scaglia Toscana» Fm. and locally on to the «Macigno» Fm. On the whole, the contacts between the Ligurian Units and Tuscan Nappe were created by the extensional tectonics; consequently the thrust system recognised in the Bagno Vignoni area represents a collisional structure affecting the Tuscan Nappe, preserved during the extensional tectonics which affected the inner Northern Apennines during Early-Middle Miocene times. In conclusion, the Bagno Vignoni area is typified by at least three tectonic slices which are related to a southeast-verging thrust system developed during the syncollisional tectonics of the Northern Apennines. The Bagno Vignoni thrust system gives us a better understanding of the tectonic setting and structural evolution of the Tuscan Nappe occurring in the Mt. Amiata area, being affected by widespread collisional tectonics producing east-verging thrusts (fig. 11) with associated minor structures. ACKNOWLEDGEMENTS This work has been supported by Regione Toscana Cartographic Project. P.P. Pierantoni and F.M. Elter are thanked for their constructive remarks and critical reading of a previous version of the manuscript.

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