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3 S g u a r d o g e n e r a l e...3 P o p o l a z i o n e...4 R i c c h e z z a...5 L a v o r o...7 I m p r e n d i t o r i a l i t à...8 S t r u t t u r a p r o d u t t i v a...9 S e r v i z i a l l e i m p r e s e S e r v i z i f i n a n z i a r i A g r i c o l t u r a I n d u s t r i a m a n i f a t t u r i e r a C o s t r u z i o n i C o m m e r c i o i n t e r n o C o m m e r c i o e s t e r o T u r i s m o T r a s p o r t i A r t i g i a n a t o C o o p e r a z i o n e N o n P r o f i t...3 7

4 Cesena Cesenatico Gambettola Gatteo Longiano San Mauro Pascoli Savignano sul Rubicone 2

5 C O M U N I e aggregazioni territoriali TERRITORIO Superficie kmq POPOLAZIONE ED ECONOMIA Situazione al 31/12/2015 POPOLAZIONE Popolazione (a) Densità ab/kmq ATTIVITÀ ECONOMICHE iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio Imprese attive Imprese/ 100 ab. Addetti alle imprese attive Localizzazioni (sedi e unità locali) Bagno di Romagna , Bertinoro , Borghi , Castrocaro-Terra del Sole , Cesena , Cesenatico , Civitella di Romagna , Dovadola , Forlì , Forlimpopoli , Galeata , Gambettola , Gatteo , Longiano , Meldola , Mercato Saraceno , Modigliana , Montiano , Portico e San Benedetto , Predappio , Premilcuore , Rocca San Casciano , Roncofreddo , San Mauro Pascoli , Santa Sofia , Sarsina , Savignano sul Rubicone , Sogliano al Rubicone , Tredozio , Verghereto , PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA , , Comprensorio di Forlì , , Montagna Forlivese , , Collina Forlivese , , Pianura Forlivese , , Comprensorio di Cesena , , Montagna Cesenate , , Collina Cesenate , , Pianura Cesenate , , Altimetria Montagna , , Collina , , Pianura , , Vallate Valle del Tramazzo , , Valle del Montone , , Valle del Rabbi , , Valle del Bidente , , Valle del Savio , , Valle Uso-Rubicone , , Area del Basso Rubicone , , Grandi Centri , , Comuni di Cintura , , Comuni marittimi , , Comuni termali , , Unione amministrative Unione dei Comuni della Romagna Forlivese , , Unione Valle del Savio , , Unione Rubicone Mare , , (a) Dati ISTAT (banca dati GeoDemo) Fonte: Infocamere (Stock View) ISTAT 3

6 Al 31 dicembre 2015 sono residenti in provincia di Forlì- Cesena persone, con una flessione pari al -0,33% (dati ISTAT). In provincia si è riscontrato, nel 2015, un saldo naturale negativo per unità e un saldo migratorio negativo (-51 unità, comprensivo anche delle variazioni d ufficio che sono negative per unità). Il saldo migratorio effettivo è invece pari a unità (dunque positivo), in particolare quello riguardante i movimenti con l'estero è pari a Sempre con riferimento ai dati ISTAT, i cittadini stranieri residenti nella provincia di Forlì-Cesena al 31 dicembre 2015 ammontano a (-3,3% rispetto al 2014), di cui il 53,7% sono di sesso femminile. L incidenza degli stranieri residenti sul totale dei residenti è lievemente diminuita (10,7%). MOVIMENTO POPOLAZIONE RESIDENTE - ANNO 2015 Forlì-Cesena Variazione % 2015/2014 Emilia- Italia Emilia- Romagna Forlì-Cesena Italia Romagna Popolazione iniziale ,19 +0,09 +0,02 (+) Nati ,94-2,33-3,35 (-) Morti ,45 +8,07 +8,22 (+) Iscritti ,19-1,56-5,72 (-) Cancellati ,05-0,38-1,45 Popolazione finale ,33-0,05-0,21 Fonte: ISTAT Banca dati GeoDemo (bilancio demografico) e I.Stat PRINCIPALI INDICATORI DEMOGRAFICI (ANNO 2015) Provincia di Forlì-Cesena Indicatore Metodo di calcolo Valore età media = media delle età ponderata con l ammontare della popolazione in ciascuna classe di età a fine anno = 45,2 numero medio di componenti famiglia = 2,3 tasso di nuzialità = (matrimoni celebrati nell'anno) (popolazione media) x = 2,3 tasso generico di natalità = (nati nell'anno) (popolazione media) x = 8,0 tasso generico di mortalità = (morti nell'anno) (popolazione media) x = 11,1 tasso generico di fecondità = (nati nell'anno) (popolazione femminile da 15 a 49 anni) x = 38,0 tasso di immigrazione = (immigrati nell'anno) (popolazione media) x = 11,7 tasso di emigrazione = (emigrati nell'anno) (popolazione media) x = 9,0 indice di vecchiaia = (pop. da 65 anni e oltre) (pop. da 0 a 14 anni) x 100 = 175,3 indice di dipendenza totale (o di carico sociale) = (pop. da 0 a 14 anni) + (pop. da 65 anni e oltre) (pop. da 15 a 64 anni) x 100 = 59,3 indice di dipendenza giovanile = (pop. da 0 a 14 anni) (pop. da 15 a 64 anni) x 100 = 21,6 indice di dipendenza degli anziani = (pop. da 65 anni e oltre) (pop. da 15 a 64 anni) x 100 = 37,8 indice di struttura della pop. in età lavorativa = (pop. da 40 a 64 anni) (pop. da 15 a 39 anni) x 100 = 144,0 indice di ricambio della pop. in età lavorativa = (pop. da 60 a 64 anni) (pop. da 15 a 19 anni) x 100 = 140,3 rapporto di mascolinità = (maschi) (femmine) x 100 = 94,3 Fonte: Comuni della provincia (Demografia on-line) e ISTAT 4

7 Nel 2014 (ultimo anno disponibile) il Valore Aggiunto della provincia di Forlì-Cesena è stato pari a milioni di euro, così ripartiti: agricoltura 3,6% del totale, industria 26,4% e "servizi" 70,0%. Dal confronto con i corrispondenti valori regionali appare maggiormente rilevante a livello provinciale il peso del settore agricolo (3,6% contro 2,6%) e dei servizi (70,0% contro 67,9%). A livello nazionale risulta ancora più bassa l incidenza dell agricoltura (2,2%) e dell industria (23,5%), mentre preponderante risulta la ricchezza prodotta dal settore servizi (74,3%). Con riferimento al 2015, la provincia di Forlì-Cesena, con un valore pari a euro, si colloca al 20 posto nella graduatoria nazionale decrescente (su 107 province) del valore aggiunto procapite (a prezzi correnti) e al sesto posto in regione. Il posizionamento rimane praticamente invariato rispetto al Il valore aggiunto totale del 2015 è stimato pari a milioni di euro. VALORE AGGIUNTO TOTALE(*) A PREZZI CORRENTI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA - ANNO 2014 Valori assoluti - dati in milioni di euro correnti Agricoltura Industria Servizi Totale Piacenza 347, , , ,5 Parma 312, , , ,2 Reggio nell'emilia 436, , , ,1 Modena 459, , , ,3 Bologna 438, , , ,9 Ferrara 496, , , ,7 Ravenna 463, , , ,0 Forlì-Cesena 375, , , ,2 Rimini 93, , , ,1 Emilia-Romagna 3.424, , , ,1 Italia , , , ,9 (*) Il Valore Aggiunto rappresenta l'aggregato principale della contabilità nazionale e fornisce una misura quantitativa della ricchezza prodotta dal sistema economico nell'arco di tempo considerato Fonte: Unioncamere - Istituto Tagliacarne VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE(*) Valori in euro a prezzi correnti 2014 Classifica nazionale Classifica nazionale 2015 decrescente decrescente Bologna , ,51 3 Parma , ,96 7 Modena , ,12 9 Reggio nell'emilia , ,50 10 Piacenza , ,77 16 Forlì-Cesena , ,31 20 Ravenna , ,78 22 Rimini , ,65 28 Ferrara , ,69 48 Emilia-Romagna , ,70 4 Nord-Ovest , ,16 1 Nord-Est , ,93 2 Centro , ,50 3 Sud e isole , ,01 4 Italia , ,46 - (*) La ricchezza prodotta dal sistema economico è stata rapportata alla popolazione residente al 31/12. I valori del 2014 sono definitivi, quelli del 2015 provvisori Fonte: Unioncamere - Istituto Tagliacarne 5

8 A fronte di una copertura totale in provincia dei comuni serviti da sportelli bancari, al 31/12/2015 il rapporto tra depositi e residenti risulta minore di quello regionale ma superiore al dato nazionale. Gli impieghi per abitante risultano invece superiori in provincia rispetto al dato regionale e nazionale. Forlì-Cesena, con i suoi euro di impieghi per abitante, occupa il 12 posto nella graduatoria nazionale decrescente e il quarto in quella regionale (dopo Bologna, Reggio nell'emilia e Ravenna). La provincia di Forlì-Cesena registra una crescita dei depositi (+4,8% al 31/12/2015 rispetto ai 12 mesi precedenti) e una contrazione degli impieghi totali (di imprese e famiglie, al lordo delle sofferenze) pari all'1,4%. La tendenza è pressoché la medesima a livello nazionale ma più accentuata a livello regionale. La percentuale delle sofferenze sul totale degli impieghi (11,76%) risulta in lieve crescita rispetto ai 12 mesi precedenti e peggiore del dato nazionale e quasi ai livelli di quello regionale. La provincia di Forlì-Cesena si colloca al 36 posto nella graduatoria nazionale crescente delle sofferenze bancarie e al quarto posto a livello regionale. PRINCIPALI INDICATORI DEL CREDITO Dati al 31/12/2015 Forlì-Cesena Emilia-Romagna Italia Comuni serviti da almeno uno sportello bancario 100,0% 96,6% 71,1% Sportelli bancari ogni 100 mila abitanti Depositi per abitante (in euro) Impieghi vivi per abitante (in euro) Variazione depositi per localizzazione della clientela (31/12/2015 su 31/12/2014) +4,8% +4,0% +3,5% Variazione degli impieghi per localizzazione della clientela (31/12/2015 su 31/12/2014) -1,4% -4,6% -1,0% Sofferenze/impieghi totali 11,76% 11,92% 10,25% Fonte: Banca d'italia, Unioncamere Emilia-Romagna e ISTAT 6

9 I dati relativi al mercato del lavoro nella provincia di Forlì-Cesena (anno 2015) evidenziano un tasso di occupazione per la popolazione compresa tra 15 e 64 anni (68,1%) superiore a quello regionale (66,7%) e a quello medio nazionale (56,3%). La provincia di Forlì- Cesena occupa il 4 posto nella classifica nazionale decrescente (su 110 posizioni) e il secondo a livello regionale (preceduta solo da Bologna). I livelli occupazionali assumono valori diversi per genere: 74,7% per i maschi e 61,6% per le femmine. Il tasso di occupazione femminile provinciale risulta essere superiore rispetto a quello regionale (59,7%) e nazionale (47,2%). Il tasso di disoccupazione totale della provincia, pari al 6,2%, è inferiore a quello regionale (7,7%), nonché decisamente più contenuto di quello medio nazionale (11,9%). La provincia di Forlì-Cesena si colloca al 10 posto nella graduatoria nazionale crescente del tasso di disoccupazione (su 110 posizioni) e al secondo posto a livello regionale. Anche il tasso di disoccupazione assume valori differenti tra i maschi (5,4%) e le femmine (7,2%). In relazione alla disoccupazione femminile, il valore provinciale risulta migliore sia di quello nazionale (12,7%) sia del dato regionale (9,1%). MERCATO DEL LAVORO Dati medi 2015 Tasso di occupazione % (15-64 anni) Tasso di disoccupazione % (15 anni e oltre) Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piacenza 72,7 56,0 64,4 7,5 10,5 8,8 Parma 74,6 59,8 67,2 5,2 9,1 6,9 Reggio nell'emilia 73,7 58,9 66,3 5,8 4,8 5,4 Modena 73,6 58,3 65,9 6,7 8,4 7,4 Bologna 75,0 63,5 69,2 6,5 8,1 7,2 Ferrara 71,7 59,0 65,3 11,0 13,8 12,3 Ravenna 74,1 59,0 66,5 5,8 12,5 8,9 Forlì-Cesena 74,7 61,6 68,1 5,4 7,2 6,2 Rimini 71,6 54,5 62,9 6,9 12,7 9,5 Emilia-Romagna 73,8 59,7 66,7 6,6 9,1 7,7 Italia 65,5 47,2 56,3 11,3 12,7 11,9 Definizioni: Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la popolazione di riferimento Tasso di disoccupazione: rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro Fonte: ISTAT COMPOSIZIONE DEGLI OCCUPATI PER SETTORE Dati in migliaia Anno 2015 Industria Agricoltura di cui in senso stretto Servizi Totale Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia-Romagna Italia Fonte: ISTAT 7

10 Alla fine del 2015 le imprese registrate presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena sono risultate , delle quali attive. Nel corso dell anno si sono iscritte imprese e ne sono cessate (dato al netto delle cancellazioni d ufficio); il saldo è pertanto negativo (-191 unità), in linea con l anno precedente (-198). Tuttavia, considerando il rapporto imprese attive ogni residenti si osserva che la nostra provincia continua a presentare un elevata imprenditorialità (96 imprese ogni abitanti), superiore al dato regionale (92,2) e a quello nazionale (84,8), posizionandosi alla 24 sima posizione nella graduatoria nazionale decrescente (su 110 province). Con esclusione dell agricoltura (che comunque costituisce circa il 18,3% del totale delle imprese attive), la struttura produttiva della provincia è principalmente caratterizzata da ditte individuali (in linea con il dato regionale e nazionale). L incidenza delle società di capitali appare ridotta (19,1%, contro il 23,4% regionale e nazionale) sebbene sia in crescita in questi ultimi due anni, mentre quella della società di persone (24,1%) è in controtendenza rispetto agli altri aggregati territoriali. IMPRENDITORIALITÀ Dati al 31/12/2015 Imprese attive Popolazione residente Imprese ogni Abitanti per impresa al 31/12/2015 abitanti Forlì-Cesena ,4 96,0 Emilia-Romagna ,8 92,2 Italia ,8 84,8 Fonte: Infocamere (Stock View), ISTAT IMPRESE ATTIVE PER NATURA GIURIDICA Valori assoluti (dati al 31/12/2015) (esclusa agricoltura) Società Società Ditte di capitale di persone individuali Altre forme Totale Forlì-Cesena Emilia-Romagna Italia Fonte: Infocamere (Stock View) IMPRESE ATTIVE PER NATURA GIURIDICA Indici % di composizione (dati al 31/12/2015) (esclusa agricoltura) Società Società Ditte di capitale di persone individuali Altre forme Totale Forlì-Cesena 19,1 24,1 53,8 3,0 100,0 Emilia-Romagna 23,4 20,7 53,4 2,5 100,0 Italia 23,4 17,6 56,3 2,7 100,0 Fonte: Infocamere (Stock View) 8

11 Al 31 dicembre 2015, le imprese attive iscritte al Registro Camerale della provincia di Forlì-Cesena risultano La percentuale degli addetti dichiarati sul totale della popolazione residente in provincia risulta pari al 37,6%. Tale rapporto è superiore a quello regionale (36,1%) e a quello nazionale (30,0%). Con riferimento a tale ultimo indicatore, in Emilia Romagna si riscontrano valori superiori a quello di Forlì-Cesena solo per le province di Reggio nell'emilia e Modena. In provincia di Forlì-Cesena vi sono 9,6 imprese ogni 100 residenti, valore superiore a quello regionale (9,2) e nazionale (8,5). Il numero medio di addetti per impresa della provincia (incluse le aziende agricole) è di 3,9 unità; il corrispondente valore regionale è pari a 3,9 e quello nazionale 3,5: un dato che nell insieme conferma la diffusa imprenditorialità nella nostra provincia e la significativa presenza di aziende di piccola dimensione. La distribuzione delle imprese attive provinciali è concentrata principalmente nei settori del commercio (incidenza pari al 22,4% del totale), in agricoltura (18,3%, valore superiore all incidenza regionale e nazionale, pari al 14,6% per entrambi), nelle costruzioni (15,3%) e nei servizi di alloggio e ristorazione (7,2%). La distribuzione degli addetti delle imprese attive della provincia, con riferimento ai principali settori di attività, risulta la seguente: il 10,5% è impiegato nell agricoltura e nella pesca; il 28,1% nell industria; l'8,8% nelle costruzioni; il 20,5% nel commercio; l'8,5% nel turismo (alloggio e ristorazione) e il restante 23,7% nei servizi. STRUTTURA PRODUTTIVA Situazione al 31/12/2015 Residenti Imprese attive Addetti alle Addetti ogni 100 Dimensione media imprese attive residenti delle imprese Piacenza ,0 3,1 Parma ,0 4,0 Reggio nell'emilia ,1 4,3 Modena ,2 4,0 Bologna ,5 4,4 Ferrara ,1 2,9 Ravenna ,3 3,7 Forlì-Cesena ,6 3,9 Rimini ,9 3,6 Emilia-Romagna ,1 3,9 Italia ,0 3,5 Fonte: Infocamere (Stock View) e ISTAT ADDETTI ALLE IMPRESE Provincia di Forlì-Cesena al 31/12/2015 Codifica Addetti alle Indice di Settore ATECO2007 imprese attive composizione % A Agricoltura e pesca ,5 BCDE Industria, att. estrattive ed energia ,1 F Costruzioni ,8 G Commercio ,5 I Alloggio e ristorazione ,5 H-X Servizi ,7 Totale settori ,0 Fonte: Infocamere (Stock View) Elaborazione: Ufficio Statistica e Studi - Camera di Commercio di Forlì- Cesena 9

12 CONSISTENZA DELLE IMPRESE ATTIVE PER SETTORE Situazione al 31/12/2015 Valori assoluti Indici di composizione Sezioni di attività economica Forlì- Emilia- Forlì- Emilia- (codici ATECO2007) Italia Italia Cesena Romagna Cesena Romagna A Agricoltura, silvicoltura pesca ,3 14,6 14,6 B Estrazione di minerali da cave e miniere ,0 0,0 0,1 C Attività manifatturiere ,9 10,9 9,7 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ,4 0,2 0,2 E Fornitura di acqua; reti fognarie ,2 0,1 0,2 F Costruzioni ,3 16,6 14,8 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,4 22,8 27,5 H Trasporto e magazzinaggio ,8 3,5 3,0 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,2 7,2 7,2 J Servizi di informazione e comunicazione ,6 2,1 2,2 K Attività finanziarie e assicurative ,9 2,1 2,2 L Attività immobiliari ,3 6,6 4,8 M Attività professionali, scientifiche e tecniche ,1 3,8 3,4 N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese ,2 2,7 3,2 O Amministrazione pubblica e difesa ,0 0,0 P Istruzione ,3 0,4 0,5 Q Sanità e assistenza sociale ,6 0,5 0,7 R Attività artistiche, sportive e ricreative ,6 1,4 1,2 S Altre attività di servizi ,8 4,3 4,4 T Attività di famiglie e convivenze ,0 0,0 U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 6 0,0 0,0 X Imprese non classificate ,0 0,0 0,1 Totale ,0 100,0 100,0 Fonte: Infocamere (Stock View) 10

13 I dati riportati si riferiscono alle imprese appartenenti a differenti codifiche ISTAT ATECO2007, ma sostanzialmente rientranti nell erogazione di servizi per la maggior parte rivolti alle aziende. L aggregato è costituito da: informatica e servizi informatici (J62 e J63), attività professionali, scientifiche e tecniche (M69, M70, M71, M72, M73, M74), attività di noleggio e leasing operativo (N77, con esclusione delle attività di noleggio di beni per uso personale e per la casa N77.2), ricerca/selezione del personale (N78) e attività di supporto per le funzioni di ufficio (N82). In provincia di Forlì-Cesena vi sono circa 54 imprese di servizio ogni aziende attive. Il valore è inferiore al dato regionale (65) e nazionale (66). La medesima tendenza si osserva per la percentuale degli addetti. In termini di incidenza percentuale (numerosità delle imprese attive nel territorio provinciale di Forlì-Cesena) si riscontra una notevole importanza del comparto M74 (attività professionali, scientifiche e tecniche), insieme alle attività di supporto per le funzioni d ufficio (N82) e alle attività di direzione e consulenza aziendale (M70). SERVIZI ALLE IMPRESE Situazione al 31/12/2015 Servizi alle imprese (*) Totale attività Imprese nei Addetti nei Imprese Addetti alle Addetti alle servizi ogni servizi ogni Imprese imprese imprese imprese addetti Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia-Romagna Italia (*) Il settore in esame, alquanto eterogeneo, è stato ottenuto dalla combinazione delle seguenti codifiche ATECO2007: informatica e servizi informatici (J62 e J63), attività professionali, scientifiche e tecniche (M69, M70, M71, M72, M73, M74), attività di noleggio e leasing operativo (N77, escluso il noleggio per uso personale e/o domestico N77.2), ricerca/selezione del personale (N78) e attività di supporto per le funzioni di ufficio (N82) Fonte: Infocamere (Stock View) 11

14 I dati riportati, al 31/12/2015, si riferiscono alle imprese appartenenti alla codifica K ATECO2007, concernente i servizi finanziari e assicurativi. L aggregato è costituito da tre comparti: le attività dei servizi finanziari (K64); le attività assicurative (K65) e le attività ausiliarie dei servizi finanziari (K66). Le imprese di tale aggregato, nel 2015, sono aumentate dell'1,1% a livello provinciale (stessa variazione per la regione e +1,4% per l Italia). L incidenza rispetto al totale delle imprese attive è leggermente inferiore con riferimento alla provincia di Forlì-Cesena, rispetto a quelle regionale e nazionale. SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI Situazione al 31/12/2015 Servizi finanziari e assicurativi Imprese nei Totale attività Addetti nei (sezione K ATECO2007) servizi finanziari servizi finanziari Addetti alle Addetti alle ogni 100 Imprese Imprese ogni 100 addetti imprese imprese imprese Piacenza ,1 1,7 Parma ,4 5,0 Reggio nell'emilia ,7 3,4 Modena ,1 4,1 Bologna ,6 5,0 Ferrara ,9 1,6 Ravenna ,9 2,1 Forlì-Cesena ,9 2,6 Rimini ,8 2,0 Emilia-Romagna ,1 3,6 Italia ,2 3,1 Fonte: Infocamere (Stock View) 12

15 La provincia di Forlì-Cesena presenta, al 31/12/2015, imprese agricole attive (-1,5% rispetto al 2014), che rappresentano il 18,3% delle imprese (attive), incidenza superiore al dato regionale e nazionale (entrambi pari al 14,6%). In regione, le province di Ravenna, Ferrara e Piacenza presentano valori superiori. La produzione lorda vendibile (PLV) della provincia di Forlì-Cesena nell anno 2015 (valutata a prezzi correnti) risulta pari a 533,6 milioni di euro, registrando una flessione del 3,0% rispetto al 2014, variazione sostanzialmente riconducibile alla generalizzata riduzione dei prezzi medi del comparto (-3,1%). Circa i due terzi della PLV provinciale (66,4%) deriva dal comparto zootecnico, specialmente avicoli e uova. Il 18,5% è rappresentato da coltivazioni erbacee e il restante 15,1% da coltivazioni arboree. La produzione agricola provinciale, espressa a valori correnti, costituisce il 12,8% di quella regionale, con elevate punte di specializzazione per quanto riguarda il comparto frutticolo, quello delle carni (avicunicoli) e delle uova. IMPRESE AGRICOLE E TOTALE IMPRESE Situazione al 31/12/2015 Imprese agricole attive Totale imprese attive Imprese agricole ogni 100 imprese Indice di composizione agricoltura Indice di composizione totale imprese Piacenza ,4 8,8 6,6 Parma ,9 10,3 10,1 Reggio nell'emilia ,5 10,4 12,1 Modena ,6 14,0 16,2 Bologna ,5 14,9 20,8 Ferrara ,7 13,5 8,0 Ravenna ,6 12,3 8,7 Forlì-Cesena ,3 11,6 9,2 Rimini ,6 4,4 8,4 Emilia-Romagna ,6 100,0 100,0 Italia ,6 Fonte: Infocamere (Stock View) PRODUZIONE LORDA VENDIBILE IN AGRICOLTURA Anno 2015 Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia-Romagna Valori in migliaia di euro Valori assoluti (*) Incidenza % Indici di composizione Forlì-Cesena Forlì-Cesena su Emilia-Romagna Emilia-Romagna Forlì-Cesena Emilia-Romagna Coltivazioni erbacee ,1 18,5 29,2 di cui: Cereali ,4 3,0 11,6 Coltivazioni arboree ,6 15,1 25,5 di cui: Pesche e Nettarine ,5 5,4 2,3 Prodotti zootecnici ,8 66,4 45,4 di cui: Carni ,7 46,4 18,8 Uova ,9 18,5 5,5 Totale generale ,8 100,0 100,0 (*) I dati relativi alla provincia sono desunti dal calcolo della PLV effettuato dall'ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì- Cesena. I dati relativi alla regione derivano dal Rapporto 2015 sul sistema agro-alimentare dell Emilia-Romagna Fonte: Servizio provinciale Agricoltura e Spazio Rurale; ASL della Romagna - Servizio Veterinario di Forlì e di Cesena, Ufficio Prezzi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, regione Emilia-Romagna (Assessorato agricoltura) 13

16 La tavola seguente riporta il valore della PLV provinciale degli ultimi due anni, con riferimento alle sue tre componenti e alle relative principali coltivazioni, con evidenziazione della variazione totale, di prezzo e di quantità. PRODUZIONE LORDA VENDIBILE (PLV) PROSPETTO RIASSUNTIVO Provincia di Forlì-Cesena Dati in migliaia di euro (valori nominali) 2015 (a) 2014 (b) Incidenza % su totale Variazioni % Descrizione PLV Prezzi Quantità Coltivazioni erbacee ,5 18,7-3,8-1,4-2,4 di cui: Orticole in pieno campo ,5 7,2 +14,6 +15,2-0,5 Cereali ,0 2,6 +14,2-3,4 +18,3 Erba medica ,1 4,1-49,9-39,4-17,2 Orticole in serra ,7 0,7 +2,7 +15,7-11,2 Coltivazioni arboree ,1 14,1 +3,4 +3,3 +0,1 di cui: Pesche e Nettarine ,4 4,2 +24,4 +31,7-5,5 Vite ,3 3,5-8,2-16,7 +10,1 Albicocche ,5 1,8-22,0 +17,6-33,7 Pere ,2 0,6 +76,2 +30,2 +35,3 Actinidia ,1 1,8-41,3-42,1 +1,3 Mele ,7 0,5 +34,3 +40,7-4,5 Susine ,6 0,6-11,6 +16,5-24,2 Zootecnia ,4 67,2-4,1-4,8 +0,8 di cui: Carni ,4 45,6-1,4-2,3 +0,9 di cui: Avicoli ,3 40,5-1,1-2,2 +1,1 Uova ,5 20,2-11,3-11,9 +0,7 Altri prodotti zootecnici ,0 0,8 +24,3 +22,6 +1,4 Latte ,6 0,6-4,7 +0,9-5,6 TOTALE ,0 100,0-3,0-3,1 +0,1 (a) Valori stimati (b) Valori definitivi Fonte: Servizio provinciale Agricoltura e Spazio Rurale; ASL della Romagna - Servizio Veterinario di Forlì e di Cesena, Ufficio Prezzi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, regione Emilia-Romagna (Assessorato agricoltura) 14

17 L'attività manifatturiera locale, storicamente caratterizzata dalla presenza di settori tradizionali per i quali la concorrenza di paesi in via di sviluppo è più forte, sta compiendo sforzi per tentare un riposizionamento delle imprese su produzioni a tecnologia più complessa, a valore aggiunto maggiore e su nuovi mercati. In altri casi, invece, si è assistito ad una riduzione dell attività produttiva in termini di volume della produzione e di addetti impiegati. Le attività manifatturiere, secondo la definizione del settore C della classificazione delle attività economiche Ateco 2007 che qui si adotta, rappresentano quasi il 10% del totale delle imprese ma oltre il 25% degli addetti impiegati. A fine dicembre del 2015 in media si contano 10 addetti per impresa. Strutturalmente il settore ha registrato nel corso dell anno una lieve contrazione nel numero delle imprese attive (30 imprese in meno). I settori di maggiore peso in termini di addetti sono quelli della lavorazione di prodotti alimentari, della fabbricazione di prodotti in metallo, della costruzione di macchine e macchinari, della produzione di calzature; fra le ulteriori specializzazioni va citata la produzione di poltrone e divani. Secondo quanto rilevato dall'indagine congiunturale provinciale, dopo i devastanti effetti della crisi internazionale, l industria locale ha conosciuto un periodo di contenuta ripresa avviatosi alla fine del Il 2015 si è chiuso con risultati positivi: la produzione è cresciuta del 2,4% come pure il fatturato (+10,7% a valori correnti). La percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell Italia è aumentata attestandosi al 29,7% del fatturato complessivo. Anche la domanda è stata superiore rispetto al Nella media dell anno rispetto a quello precedente le commesse italiane, che rappresenta la fetta più grossa degli ordinativi delle imprese locali, sono cresciute del 2,4% analogamente all andamento degli ordini provenienti dall estero (+3,2%). L'occupazione ha registrato una crescita del numero INDUSTRIA MANIFATTURIERA Situazione al 31/12/2015 Valori assoluti Incidenza % sul totale delle attività economiche Imprese Addetti alle Addetti alle Unità locali Imprese imprese imprese Unità locali Forlì-Cesena ,9 25,6 10,3 Emilia-Romagna ,9 28,0 11,6 Italia ,7 21,5 10,1 Fonte: Infocamere (Stock View) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali settori 15

18 degli addetti (+1,5%). Questo risultato è la sintesi fra valori abbastanza differenti rilevati nei vari settori come si vedrà in seguito ma fra i quali prevalgono comunque i valori positivi. 16

19 In termini di produzione e occupazione il settore alimentare (divisioni 10, 11 e 12 della classificazione Ateco 2007) in provincia di Forlì-Cesena è uno dei più rappresentativi; è principalmente caratterizzato dal comparto avicolo seguito, in termini sia di imprese che di addetti da quello dei prodotti da forno e amidacei e da quello delle altre industrie alimentari e delle bevande. Le imprese di maggiori dimensioni svolgono attività di macellazione e lavorazione carni (prevalentemente di avicoli); ad esse sono strettamente correlate quelle di produzione di mangimi. Non sono rare le realtà interessanti e innovative con diverse specializzazioni anche fra le imprese di più piccole dimensioni. Alla fine del 2015 annoverava 407 imprese (+1,2%) e addetti con una media di 23 addetti per impresa. Il settore è caratterizzato da forti oscillazioni stagionali, ma ha sempre segnato, nel lungo periodo, una certa stabilità. Anche il 2015 ha confermato questa tendenza dopo la brusca impennata dell anno precedente. Ha, infatti, segnato una lieve contrazione produttiva (-0,4%) accompagnata però da un aumento del fatturato (+32,6%). Gli ordinativi dall interno, che rappresentano circa il 97% del totale, sono cresciuti dell 1,1% mentre quelli provenienti dall estero sono risultati stabili (+0,1%). L occupazione (+1,3%) è in costante crescita. Le esportazioni del 2015 sono state appena il 3,1% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: ALIMENTARE Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: ALIMENTARE Indagine congiunturale Produzione e fatturato 17

20 Questo settore (divisioni 13 e 14 della classificazione Ateco 2007 cioè le industrie tessili e gli articoli di abbigliamento) è caratterizzato dalla prevalenza di attività di confezionamento di capi d abbigliamento a cui si affiancano attività legate al tessile ed alla maglieria. Le produzioni, pur di ottima qualità, negli ultimi decenni hanno subito una forte concorrenza dei paesi in via di sviluppo che ha determinato un forte ridimensionamento del settore sia in termini di addetti che di imprese; recentemente questa tendenza pare invertita. Alla fine del 2015 annoverava 333 imprese (+3,4%) che occupavano addetti cioè con una media di quasi 5 addetti per impresa. La serie che nel breve periodo è condizionata da una forte stagionalità, anche nell ultimo biennio ha segnato una fase altalenante. Si è registrato comunque un aumento della produzione industriale (+2,0%) accompagnato da una crescita del fatturato (+3,9%). La domanda è apparsa in calo dall interno (-1,5%) ma in crescita dall estero (+12,9%). In calo pure l occupazione (-3,9%). Le esportazioni del 2015 sono state il 14,3% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CONFEZIONI Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CONFEZIONI Indagine congiunturale Produzione e fatturato 18

21 In questo settore (divisione 15 della classificazione Ateco 2007), che comprenderebbe una grande varietà di lavorazioni del cuoio e di produzione di articoli da viaggio come borse, valigie ecc., in provincia quasi il 90% degli addetti sono impegnati nella produzione di calzature finite o di loro parti (tomaie, tacchi, suole ecc.); è caratterizzato dalla presenza di alcuni importanti marchi supportati da piccoli laboratori artigianali. Queste attività sono localizzate per oltre il 75% delle imprese e degli addetti nell'area del basso Rubicone, in particolare nel comune di San Mauro Pascoli. Alla fine del 2015 annoverava 270 imprese (come nell anno precedente) che occupavano addetti cioè con una media di quasi 15 addetti per impresa. Da ormai quattro anni il settore non segna più crescite significative. Il 2015 si è chiuso con un lieve calo della produzione industriale (-1,0%) e con una diminuzione del fatturato del 7,1%. Anche gli ordinativi sono stati meno dell anno precedente sia quelli dall Italia (-1,7%) che quelli esteri (-4,7%). L occupazione è risultata tuttavia in crescita (+2,4%). Le esportazioni del 2015 sono state il 34,0% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CALZATURE Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CALZATURE Indagine congiunturale Produzione e fatturato 19

22 Il settore del legno (divisione 16 della classificazione Ateco 2007) comprende imprese che svolgono attività molto diverse tra loro: in prevalenza si tratta di produzioni di infissi o altri manufatti di falegnameria destinati all edilizia a cui si affiancano altre lavorazioni che vanno dal taglio e la piallatura del legno, alla produzione di semilavorati, alla fabbricazioni di imballaggi. Alla fine del 2015 annoverava 216 imprese (nove in meno dello scorso anno) che occupavano addetti cioè con una media di 8 addetti per impresa. La serie negativa degli anni scorsi non si è interrotta: nel 2015 la produzione è apparsa di nuovo il diminuzione (-5,2%) assieme al fatturato, calato dello 0,8%, e all occupazione (-6,7%). Contraddittorio l andamento della domanda che ha segnato una contrazione per quella proveniente dall Italia (-2,1%) ma un aumento per quella estera (+13,6%). Le esportazioni del 2015 sono salite al 42,8% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: LEGNO Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: LEGNO Indagine congiunturale Produzione e fatturato 20

23 Questo settore (divisioni 19, 20, 21 e 22 della classificazione Ateco 2007) in provincia è poco omogeneo: le produzioni più importanti sono quelle di articoli in plastica seguite dai prodotti di chimica di base e da pitture e vernici. Alla fine del 2015 annoverava 161 imprese (due in più) che occupavano addetti cioè con una media di quasi 18 addetti per impresa. Nel 2015 il settore ha confermato l andamento poco vivace riscontrato l anno scorso. La produzione è cresciuta (+1,9%) ma con un recupero nel fatturato di appena lo 0,2%. L andamento tutto sommato positivo della domanda interna (+2,1%) è stato affiancato dalla stazionarietà di quella estera. L occupazione è cresciuta (+1,1%). Le esportazioni del 2015 sono state il 38,1% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CHIMICA E PLASTICA Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: CHIMICA E PLASTICA Indagine congiunturale Produzione e fatturato 21

24 Nella provincia di Forlì-Cesena il settore dei prodotti in metallo (divisioni 24 e 25 della classificazione Ateco 2007) in termini di imprese è il principale fra quelli osservati. E rappresentato prevalentemente da unità che operano nella produzione di elementi da costruzione affiancate da lavorazioni di trattamento e rivestimento del metallo; poco significativa la metallurgia. Alla fine del 2015 annoverava 741 imprese (-1,5%) che occupavano addetti cioè con una media di oltre 8 addetti per impresa. La fase negativa registrata negli anni scorsi sembra superata. Nel 2015 si sono confermati in crescita sia la produzione (+5,7%) che il fatturato (+6,5%). In aumento anche la domanda interna (+8,5%) e quella estera (+2,7%). In ripresa anche l occupazione (+5,9%). Le esportazioni del 2015 sono state il 22,5% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: PRODOTTI IN METALLO Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: PRODOTTI IN METALLO Indagine congiunturale Produzione e fatturato 22

25 Il settore dei macchinari (divisioni 26, 27, 28, 29 e 30 della classificazione Ateco 2007) è uno dei più importanti nel panorama manifatturiero provinciale. E rappresentato da imprese che operano nella fabbricazione di una grande varietà di macchine e macchinari. Fra le produzioni principali troviamo quelle delle apparecchiature elettriche, macchine per l agricoltura, imbarcazioni, parti di autoveicoli, elettronica, ottica, elettromedicali, macchine e impianti per l industria alimentare. Alla fine del 2015 annoverava 491 imprese (-3,2%) che occupavano addetti cioè con una media di oltre 10 addetti per impresa. I segni di ripresa registrati nel 2014 hanno trovato conferma anche quest anno. La produzione è cresciuta del 5,9% ed il fatturato del 10,4%. Positivo anche il valore sia della domanda interna (+3,2%) che di quella estera (+6,8%). L occupazione è invece parsa stazionaria. Le esportazioni del 2015 sono state ben il 58,3% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: MACCHINARI Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: MACCHINARI Indagine congiunturale Produzione e fatturato 23

26 Il settore dei mobili (divisione 31 della classificazione Ateco 2007) copre numerose produzioni che rappresentano quasi tutte le tipologie di mobili (soggiorno, letto, cucina, ufficio, materassi ecc.) ma per circa la metà è costituito dalla produzione di poltrone e divani particolarmente concentrata nel comune di Forlì. Alla fine del 2015 annoverava 339 imprese (-3,7%) che occupavano addetti cioè con una media di 7 addetti per impresa. Si continuano a registrare segnali di ripresa. La produzione è aumentata del 3,2% ed il fatturato del 7,5%. Alla riduzione degli ordinativi interni (-0,7%) si è accompagnata la crescita dalle commesse estere (+11,3%). L occupazione è cresciuta dell 1,7%. Le esportazioni del 2015 sono state il 44,6% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: MOBILI Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: MOBILI Indagine congiunturale Produzione e fatturato 24

27 Questo settore (divisioni 17, 18, 23, 32 e 33 della classificazione Ateco 2007) è residuale rispetto ai precedenti e, di conseguenza, è molto vario: le produzioni più significative sono quelle della cartotecnica (stampa e lavorazione della carta e del cartone) e della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, pietre ecc.); da segnalare anche quelle della produzione di attrezzature mediche e dentistiche, delle lavorazioni di gioielleria e oreficeria, dell installazione, manutenzione e riparazione di macchinari industriali. Alla fine del 2015 annoverava 784 imprese (una in più rispetto all anno precedente) che occupavano addetti cioè con una media di quasi 6 addetti per impresa. La fase recessiva degli anni precedenti si è finalmente interrotta nel La produzione è risultata in crescita del 6,9% ed il fatturato del 12,1%. L andamento degli ordinativi raccolti è stato positivo sia per la domanda interna (+5,0%) sia per quella estera (+3,5%). In crescita anche l occupazione (+1,2%). Le esportazioni del 2015 sono state il 14,4% del fatturato. INDUSTRIA MANIFATTURIERA: ALTRE INDUSTRIE Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti INDUSTRIA MANIFATTURIERA: ALTRE INDUSTRIE Indagine congiunturale Produzione e fatturato 25

28 La provincia di Forlì-Cesena conta, al 31/12/2015, imprese operanti nel settore delle costruzioni, che rappresentano il 15,3% delle imprese attive in provincia, incidenza inferiore rispetto a quella rilevata in regione (16,6%) ma superiore a quella nazionale (14,8%). Gli addetti che vi operano sono pari all 8,8% del totale provinciale. Il comparto è caratterizzato dalla presenza di piccole imprese: la dimensione media è di 2,2 addetti per ogni impresa. Per l 81,6% sono imprese artigiane. Anche per quanto riguarda la natura giuridica si nota che le forme più ricorrenti sono per il 67,9% l impresa individuale e per il 16,1% la società di persone. Le attività più rappresentate in termini di addetti sono quelle legate al completamento e alla finitura degli edifici (posa di pavimenti e rivestimenti, tinteggiatura, posa di infissi ecc.), all installazione di impianti (prevalentemente elettrici, idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell aria) e alla costruzione degli edifici residenziali e non. Le difficoltà del settore, iniziate a partire dal 2008 si sono attenuate nel corso del 2015 tuttavia, in termini di fatturato, l anno si è chiuso ancora con un dato negativo (-0,7% rispetto al 2014). COSTRUZIONI Situazione al 31/12/2015 Imprese attive Unità locali Addetti alle Incidenza % sul totale della attività economiche attive imprese attive Imprese Unità locali Addetti Piacenza ,3 15,4 9,9 Parma ,5 15,6 9,7 Reggio nell'emilia ,2 20,4 8,9 Modena ,2 14,6 9,6 Bologna ,1 13,7 7,2 Ferrara ,6 13,1 9,2 Ravenna ,3 13,5 9,6 Forlì-Cesena ,3 13,6 8,8 Rimini ,7 12,8 8,2 Emilia-Romagna ,6 14,8 8,8 Italia ,8 13,3 11,1 Fonte: Infocamere (Stock View) COSTRUZIONI Imprese attive e addetti al 31/12/2015 Incidenza dei principali comparti 26

29 COSTRUZIONI - FATTURATO - FORLÌ-CESENA Variazione del volume di affari (fatturato) sullo stesso trimestre dell'anno precedente e variazione degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti 27

30 Al 31 dicembre 2015 le imprese attive del commercio nella provincia di Forlì-Cesena risultano 8.480, con un incidenza sul totale delle imprese attive provinciali (compresa l agricoltura), del 22,4%, in linea con quella regionale (22,8%) ma minore di quella nazionale (27,5%). La numerosità delle imprese del commercio risulta pressoché stabile (-0,2%) anche se continua il trend leggermente negativo registrato negli anni passati che ne ha determinato, dal 2009 ad oggi, una variazione del -2,8%. L andamento negativo del commercio interno (-0,2%) non riguarda tutti i settori, in particolare la numerosità delle imprese operanti nel Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli), che sono il 51,1%, ha registrato un lieve aumento dello 0,3%, in controtendenza rispetto a quanto si osserva in regione (-0,6%) e alla stabilità rilevata in Italia. Nelle imprese del Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (che costituiscono il 10,9% del totale del settore commercio in provincia, 11,3% in regione e 10,7% in Italia) si rileva una flessione (-1,3%) non osservata in Emilia-Romagna e a livello nazionale (entrambi con +0,8%). Le imprese del Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) hanno un incidenza (38,0% sul totale del commercio) simile a quella rilevata a livello regionale (38,5%) e decisamente maggiore di quella a livello nazionale (31,9%). Rispetto ai dati al 31/12/2014, il settore registra una lieve flessione (-0,7%) compresa tra il -1,2% dell Emilia-Romagna e il -0,3% dell Italia. IMPRESE ATTIVE DEL COMMERCIO Confronto territoriale Situazione al 31 dicembre Valori assoluti provincia di Forlì-Cesena, Incidenza % all'interno della sezione G e G su totale (ATECO 2007), Variazioni % G45 - Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli Valori assoluti Incidenza % Var. % 2015 su FC ER IT FC ER IT ,9 11,3 10,7-1,3 0,8 0,8 di cui Manutenzione e riparazione di autoveicoli ,1 6,8 6,3-0,5-1,0-0,7 G46 - Commercio all'ingrosso (escluso quello ,0 38,5 31,9-0,7-1,2-0,3 di autoveicoli e di motocicli) di cui: Intermediari del commercio ,1 22,1 16,1-2,7-2,0-1,5 G47 - Commercio al dettaglio (escluso quello ,1 50,2 57,4 + 0,3-0,6 + 0,0 di autoveicoli e di motocicli) di cui: Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di altri prodotti in esercizi specializzati ,0 7,0 7,6-1,3 + 0,2 + 0, ,2 5,0 6,1-1,3-1,5-1, ,1 14,7 15,5 + 0,2-0,8-1,1 Commercio al dettaglio ambulante ,1 9,9 13,5 + 0,9-0,5 + 2,9 Totale settore G ,0 100,0 100,0-0,2-0,7-0,0 Totale settori ,4 22,8 27,5-1,1-0,6-0,1 Fonte: Infocamere (Stock View) 28

31 Il valore delle esportazioni della provincia di Forlì- Cesena nel periodo gennaio-dicembre 2015 è stato pari a 3.215,8 milioni di euro correnti, con un aumento, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, pari al +7,1%. L analisi delle esportazioni per settore merceologico conferma il trend generale di ripresa, fenomeno che si riscontra per la maggior parte delle categorie di prodotti ESPORTAZIONI PROVINCE DELL'EMILIA-ROMAGNA E ITALIA Gennaio-Dicembre Valori in euro Valori assoluti Var. % Indici % di composizione / su Emilia-Romagna Piacenza ,9 7,0 7,1 Parma ,6 10,9 11,5 Reggio nell'emilia ,2 17,0 16,8 Modena ,5 21,5 21,3 Bologna ,5 22,7 22,9 Ferrara ,2 4,7 4,6 Ravenna ,2 7,0 6,6 Forlì-Cesena ,1 5,7 5,8 Rimini ,5 3,6 3,4 su Italia Emilia-Romagna ,4 13,3 13,4 Italia ,8 Fonte: ISTAT - banca dati Coeweb: 2014 dati definitivi, 2015 dati rettificati ESPORTAZIONI PER SETTORE Gennaio-Dicembre Valori in euro Forlì-Cesena Indice % di composizione Var. % FC ER IT Agricoltura, silvicoltura e pesca ,8 8,1 1,6 1,6 Estrazione di minerali ,1 0,0 0,0 0,3 Alimentari, bevande e tabacco ,1 7,1 8,9 7,3 Tessili ,5 0,6 1,0 2,4 Abbigliamento ,2 2,1 7,1 4,6 Pelle, calzature e accessori ,1 12,0 2,9 4,6 Legno e prodotti in legno ,2 1,6 0,3 0,4 Carta e stampa ,2 0,4 0,7 1,6 Coke e prodotti petroliferi ,5 0,0 0,2 3,0 Prodotti chimici ,5 4,2 5,3 6,5 Prodotti farmaceutici ,3 0,4 2,2 5,3 Gomma e plastica ,1 5,3 2,5 3,6 Minerali non metalliferi ,0 1,4 7,5 2,4 Metalli e prodotti in metallo ,4 12,6 7,4 10,6 Macchinari ,7 25,4 36,5 26,8 Mezzi di trasporto ,7 4,8 12,1 10,9 Mobili ,7 5,5 1,1 2,2 Articoli sportivi ,9 7,7 0,5 0,2 Altri prodotti manifatturieri ,2 0,7 1,6 3,4 Altre esportazioni ,7 0,3 0,6 2,2 Totale ,1 100,0 100,0 100,0 Fonte: ISTAT - banca dati Coeweb: 2014 dati definitivi, 2015 dati rettificati 29

32 esportati. Il settore dei macchinari ( Computer, apparecchi elettronici e ottici, Apparecchi elettrici e Macchinari ed apparecchi n.c.a. ), che costituisce il 25,4% delle esportazioni della provincia, ha registrato un incremento dell 8,7%. L incidenza provinciale di tale comparto risulta lievemente inferiore rispetto alla media nazionale (26,8%), mentre è notevolmente inferiore a quella regionale (36,5%). Tra gli altri settori ad elevata importanza per l export provinciale, registrano una performance positiva Metalli e prodotti in metallo (+10,4%), Articoli sportivi (+10,9%) e Alimentari, bevande e tabacco (+5,1%). Positive le performance anche per quanto riguarda altri comparti di minore rilevanza della manifattura come i mobili, la gomma e plastica, la chimica, i mezzi di trasporto e quelli minerali non metalliferi. Tra i settori rilevanti per l export provinciale, registrano una performance negativa Pelle, calzature e accessori (-2,1%) e Agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,8%) L andamento generale di crescita nelle esportazioni della provincia si riflette anche sul saldo commerciale che nella maggior parte dei settori merceologici risulta in attivo. Dall analisi delle esportazioni per mercato di destinazione è possibile notare che nel 2015, analogamente a quanto registrato nelle analisi degli anni precedenti, il maggior mercato di sbocco per le imprese della provincia è costituito dall Unione Europea, verso la quale sono indirizzate il 58,9% delle esportazioni, percentuale in aumento rispetto l'anno precedente. L area dei paesi europei Extra-UE ha un incidenza dell 8,6% sull export provinciale, in flessione rispetto all anno precedente. L Europa nel suo complesso risulta quindi essere destinataria di ben il 67,5% delle esportazioni della provincia. In quasi tutte le aree si registrano dinamiche positive, in particolare nell'unione Europea (+7,9% pari ad una variazione assoluta di circa 139,4 milioni di euro) e nell America Settentrionale (+24,4% pari ad una variazione assoluta di circa 51,8 milioni di euro). Performance negative si rilevano invece nei confronti dei Paesi Europei non UE (-9,5%, che risentono principalmente della diminuzione di esportazioni verso la Federazione Russa per oltre 34,9 milioni di euro) e dell Asia orientale (-3,8% pari ad una variazione assoluta di circa 10,8 milioni di euro). I dati a disposizione consentono di affinare l analisi dei mercati di sbocco con l identificazione dei Paesi maggiormente attrattivi. Il leader di questa graduatoria è la Germania col 13,0%, in leggera diminuzione rispetto il 2014 (era 14,4%), seguita dalla Francia con l 11,2%, in leggero aumento rispetto l anno precedente (era 10,6%). Seguono, a distanza, gli Stati Uniti (7,5%), il Regno Unito (7,3%), la Spagna (4,1%), la Polonia (3,6%) e la IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI PER SETTORE Gennaio-Dicembre 2015 Provincia di Forlì-Cesena Valori in euro Import Export Saldo commerciale Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Alimentari, bevande e tabacco Tessili Abbigliamento Pelle, calzature e accessori Legno e prodotti in legno Carta e stampa Coke e prodotti petroliferi Prodotti chimici Prodotti farmaceutici Gomma e plastica Minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchinari Mezzi di trasporto Mobili Articoli sportivi Altri prodotti manifatturieri Altre esportazioni Totale Fonte: ISTAT - banca dati Coeweb: 2015 dati rettificati 30

33 Federazione Russa (3,1%). Fra i partner commerciali della provincia di Forlì-Cesena che hanno registrato un aumento delle importazioni superiori ai 10 milioni di euro troviamo gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito, l Egitto e la Spagna. Tra i Paesi che hanno fatto registrare un andamento negativo importante vi sono la Federazione Russa, la Germania (in diminuzione di oltre 13,5 milioni di euro), la Cina e Hong Kong (in diminuzione rispettivamente di 11,5 e 3,6 milioni di euro). ESPORTAZIONI PER PAESE Gennaio-Dicembre Valori in euro Forlì-Cesena Indice % di composizione Var. % FC ER IT Europa ,4 67,5 62,7 65,7 Unione Europea ,9 58,9 54,4 54,9 di cui: Germania ,1 13,0 12,3 12,3 Francia ,3 11,2 10,3 10,3 Regno Unito ,3 7,3 6,2 5,4 Spagna ,7 4,1 4,5 4,8 Polonia ,7 3,6 2,8 2,6 Paesi Bassi ,1 3,6 2,6 2,3 Belgio ,5 2,0 2,3 3,5 Austria ,5 1,9 2,0 2,1 Romania ,2 1,6 1,5 1,6 Repubblica Ceca ,6 1,7 1,1 1,2 Danimarca ,1 1,1 0,8 0,6 Grecia ,8 1,2 1,1 0,9 Paesi europei non Ue ,5 8,6 8,2 10,8 di cui: Federazione Russa ,7 3,1 2,3 1,7 Svizzera ,0 2,2 2,2 4,6 Turchia ,1 1,5 2,0 2,4 Africa ,5 5,4 4,4 4,5 Africa settentrionale ,0 2,9 2,5 3,2 di cui: Egitto ,8 1,2 0,8 0,7 Altri paesi africani ,2 2,5 1,8 1,4 America ,4 10,7 15,6 12,9 America settentrionale ,4 8,2 11,9 9,6 di cui: Stati Uniti ,3 7,5 10,9 8,7 America centro-meridionale ,4 2,5 3,7 3,3 Asia ,0 15,0 15,8 15,0 Medio Oriente ,7 4,6 5,3 5,2 di cui: Emirati Arabi Uniti ,4 1,3 1,2 1,5 Asia centrale ,5 1,7 1,6 1,4 Asia orientale ,8 8,7 8,9 8,4 di cui: Giappone ,1 1,5 1,7 1,3 Cina ,9 2,0 2,7 2,5 Hong Kong ,6 1,9 1,3 1,4 Repubblica di Corea ,5 1,0 0,8 1,1 Oceania e Altri territori ,6 1,3 1,5 1,0 Oceania ,6 1,3 1,5 1,0 di cui: Australia ,3 1,1 1,3 0,9 Altri territori ,0 0,0 0,0 Altre destinazioni n.s. 0,1 0,0 0,8 Totale ,1 Fonte: ISTAT - banca dati Coeweb: 2014 dati definitivi, 2015 dati rettificati 31

34 IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI PER PAESE Gennaio-Dicembre 2015 Provincia di Forlì-Cesena Valori in euro Import Export Saldo commerciale Europa Unione Europea di cui: Germania Francia Regno Unito Spagna Polonia Paesi Bassi (**) Belgio Austria Romania Repubblica Ceca Danimarca Grecia Slovacchia Paesi europei non Ue di cui: Federazione russa Svizzera Turchia Africa Africa settentrionale di cui: Marocco Egitto Altri paesi africani di cui: Zambia Mozambico America America settentrionale di cui: Stati Uniti America centro-meridionale di cui: Argentina Asia Medio Oriente di cui: Emirati Arabi Uniti Asia centrale di cui: India Pakistan Bangladesh Asia orientale di cui: Cina Hong Kong Giappone Taiwan Oceania e Altri territori Oceania di cui: Australia Altre destinazioni Totale Fonte: ISTAT - banca dati Coeweb: 2015 dati rettificati 32

35 Per l anno 2015 il settore turistico provinciale ha fatto registrare un andamento positivo nel flusso sia degli arrivi (+1,8%) sia nelle presenze (+0,8%) e la durata media del soggiorno invariata. In crescita gli arrivi nelle località balneari della provincia (che costituiscono il 66,3% degli arrivi totali è l 83,2% delle presenze), con un soggiorno medio di 6,0 giorni (superiore a quello medio provinciale e di tutte le altre tipologie di località). Altre mete interessanti sono le località termali (7,1% delle presenze) e le città di interesso storico-artistico, vale a dire Forlì e Cesena, che accolgono complessivamente il 6,4% dei turisti. Gli arrivi del 2015 sono in crescita per i turisti italiani e in flessione per quelli stranieri, sebbene questi ultimi riportino una presenza media superiore al dato provinciale. I turisti stranieri costituiscono, tuttavia, il 17,0% degli arrivi e il 21,0% delle presenze provinciali. La consistenza della struttura ricettiva provinciale ad agosto 2015 comprende 534 esercizi alberghieri, 472 alloggi complementari e 138 B&B. I posti letto totali disponibili sono (comprensivi anche di quelli negli alloggi privati in affitto). MOVIMENTO DEI TURISTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI ED EXTRA ALBERGHIERI Provincia di Forlì-Cesena Periodo Gennaio-Dicembre Var. % 2015/2014 Arrivi Presenze Presenza media (gg) Arrivi Presenze Presenza media (gg) Arrivi Presenze Vocazione del Comune Marittimo , ,0 +2,0 +0,6 Termale , ,9 +1,5-1,6 Montano , ,8 +22,6 +9,0 Parchi montani , ,6 +8,8 +37,1 Città di interesse storico-artistico , ,8-1,8-2,0 Altre località , ,3 +8,7 +7,8 Totale provincia , ,8 +1,8 +0,8 di cui: Turisti italiani , ,5 +3,8 +2,6 Turisti stranieri , ,9-7,0-5,5 Fonte: Amm.ne Prov.le Forlì-Cesena - Ufficio Statistiche sul turismo 33

36 Al 31 dicembre 2015 il settore dei trasporti terrestri su strada conta, nella provincia di Forlì-Cesena, imprese attive. Il numero medio di addetti per impresa è di 3,4, leggermente inferiore al dato regionale (3,6) e nazionale (4,2). Tuttavia, in provincia di Forlì-Cesena le imprese dei trasporti presentano un incidenza leggermente superiore alla media degli altri territori in esame (ad esclusione della provincia di Bologna). ESTENSIONE RETE STRADALE(*) IN PROVINCIA E IN REGIONE Situazione al 15/06/2016 Forlì-Cesena Emilia-Romagna Autostrada* Statale Provinciale Comunale Vicinale Privata Demaniale 0 9 Non classificata 4 69 Totale Incidenza % 10,9 100,0 km ogni abitanti 15,0 12,3 (*) Il dato di Forlì-Cesena è riferito al 2011 ed è desunto dallo studio Dotazione di infrastrutture stradali in Italia dell'automobile Club Italia Fonte: Regione Emilia-Romagna - Assessorato trasporti e turismo (OPEN ARS - archivio regionale delle strade), ANAS SpA, Automobile Club Italia, ISTAT TRASPORTI TERRESTRI DI MERCI E PASSEGGERI Situazione al 31/12/2015 (Esclusi quelli ferroviari e mediante condotte) Trasporti terrestri (gruppo H49.3 e H49.4 ATECO2007) Addetti alle Imprese Imprese Totale attività Addetti alle imprese Addetti per impresa nei trasporti Imprese nei trasporti ogni 100 imprese totali imprese Piacenza ,5 3,1 Parma ,8 2,2 Reggio nell'emilia ,1 2,5 Modena ,4 2,8 Bologna ,3 3,9 Ferrara ,5 2,5 Ravenna ,9 2,8 Forlì-Cesena ,4 3,4 Rimini ,8 2,5 Emilia-Romagna ,6 3,0 Italia ,2 2,3 Fonte: Infocamere (Stock View) 34

37 In provincia di Forlì-Cesena al 31 dicembre 2015 risultano attive imprese artigiane (in flessione del 2,1% rispetto al 2014). Il loro peso sul totale delle imprese attive incide in misura diversa nelle province dell'emilia-romagna: Forlì-Cesena, con il 32,7%, occupa il secondo posto nella graduatoria regionale, preceduta da Reggio nell'emilia (39,2%), mentre è alla 23 a posizione a livello nazionale (su 105 province). L incidenza di imprese artigiane sul totale di quelle attive, in provincia di Forlì-Cesena, risulta superiore al valore nazionale (26,2%) e in linea con quello regionale (32,1%). La distribuzione delle imprese artigiane tra le diverse attività economiche nella provincia di Forlì-Cesena (imprese artigiane nei singoli settori rapportate alle imprese artigiane complessive) vede l'attività artigiana concentrata principalmente sui seguenti settori: costruzioni (38,2% del totale), manifatturiero (22,8% del totale), servizi (19,6% del totale) e trasporti (9,3% del totale). Invece, i settori ad elevata intensità di artigianato (imprese artigiane/totale imprese attive per settore) sono: le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero con valori superiori alla media provinciale (32,7%). IMPRESE ARTIGIANE E TOTALE IMPRESE Situazione al 31/12/2015 Imprese artigiane attive Totale imprese attive Incidenza % imprese artigiane sul totale delle imprese Piacenza ,1 Parma ,2 Reggio nell'emilia ,2 Modena ,2 Bologna ,2 Ferrara ,7 Ravenna ,1 Forlì-Cesena ,7 Rimini ,8 Emilia-Romagna ,1 Italia ,2 Fonte: Infocamere (Stock View) INCIDENZA DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA Situazione al 31/12/2015 Fonte: Infocamere (Stock View) 35

38 La cooperazione in provincia di Forlì-Cesena è un settore trasversale di notevole importanza da un punto di vista economico e sociale. I dati delle cooperative iscritte alle Organizzazioni di rappresentanza nel 2014 (ultimo anno disponibile) riportano la presenza di più di soci (+2,8% rispetto al periodo precedente), occupati totali (soci lavoratori e lavoratori non soci) e un volume d affari di circa 7 miliardi di euro (in tali conteggi sono comprese anche le iscrizioni multiple, vale a dire di quelle cooperative affiliate a più di una associazione di categoria). Il valore aggiunto del settore è stimato in circa 1,1 miliardi di euro, pari al 10,1% di quello totale prodotto in provincia di Forlì-Cesena. A fine 2015, secondo le risultanze del Registro Imprese le cooperative attive in provincia sono 548, prevalentemente concentrate nelle attività artistiche, ricreative e sociali, nelle attività professionali e tecniche, nel settore delle costruzioni e nell agricoltura. La loro numerosità è lievemente aumentata (+2,4% il dato provinciale), così come a livello nazionale (+2,5%) e in controtendenza rispetto l'andamento regionale (-0,1%). In provincia la forma cooperativa rappresenta l 1,4% del totale delle imprese attive, superiore al valore regionale (1,3%), ma inferiore a quello nazionale (1,5%). La provincia di Forlì-Cesena, nel 2015 è al primo posto in regione per incidenza delle cooperative sul totale delle imprese attive e al 45 a livello nazionale (su 105 posizioni). IMPRESE COOPERATIVE ATTIVE ISCRITTE AL REGISTRO DELLE IMPRESE Numero cooperative attive Var. % IMPRESE COOPERATIVE ATTIVE ISCRITTE AL REGISTRO DELLE IMPRESE PER SETTORE DI ATTIVITÀ Forlì-Cesena Consistenza al 31/12/2015 Settori ATECO2007 Cooperative Indice % di attive composizione A Agricoltura, silvicoltura pesca 52 9,5 B Estrazione di minerali da cave e miniere - - C Attività manifatturiere 37 6,8 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e vapore 2 0,4 E Fornitura di acqua; reti fognarie, ecc. 4 0,7 F Costruzioni 54 9,9 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 32 5,8 H Trasporto e magazzinaggio 30 5,5 I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 15 2,7 J Servizi di informazione e comunicazione 33 6,0 K Attività finanziarie e assicurative 14 2,6 L Attività immobiliari 15 2,7 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 58 10,6 N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 34 6,2 O Amministrazione pubblica e difesa - - P Istruzione 17 3,1 Q Sanità e assistenza sociale 71 13,0 R Attività artistiche e sportive 68 12,4 S Altre attività di servizi 12 2,2 T Attività di famiglie e convivenze - - X Imprese non classificate - - TOTALE ,0 Fonte: Infocamere (Stock View) Totale imprese attive al 31/12/2015 Incidenza % delle cooperative sul totale delle imprese al 31/12/2014 al 31/12/2015 Forlì-Cesena , ,4 Emilia-Romagna , ,3 Italia , ,5 Fonte: Infocamere (Stock View) 36

39 I risultati del 9 Censimento ISTAT industria e servizi istituzioni Non Profit fornisce una fotografia del settore provinciale, con riferimento al 31/12/2011. Le informazioni ricavate dal recente Censimento mettono in evidenza quella che può considerarsi una caratteristica del sistema economico della nostra provincia: il ruolo fondamentale di questo settore all interno del sistema stesso. La provincia di Forlì-Cesena si dimostra, infatti, un territorio ad elevata intensità di organizzazioni Non Profit (ONP). Nei confronti tra le province dell Emilia- Romagna, Forlì-Cesena risulta al primo posto per quanto riguarda la diffusione delle ONP tra i residenti (7 ogni mille) e al quinto posto per la percentuale di volontari sugli abitanti residenti (99 ogni mille, che corrisponde anche alla media regionale). Il Non Profit provinciale si sviluppa parallelamente alla struttura produttiva locale, con 64 ONP ogni mille imprese attive (59 in Emilia-Romagna e 57 in Italia), partecipando non solo alla distribuzione del valore economico ma anche alla sua creazione. Nel periodo il settore Non Profit provinciale è cresciuto in modo rilevante: +22,3% per le unità attive, +84,5% per gli addetti e +14,4% per i volontari (anche per l'effetto di emersione statistica). Più dei due terzi delle locali ONP attive opera nel settore cultura, sport e ricreazione (che coinvolge la maggioranza dei volontari), mentre la maggioranza relativa dei dipendenti (il 41,1%) nelle ONP della provincia di Forlì-Cesena è impiegato nelle attività di assistenza sociale e protezione civile. SETTORE NON PROFIT: CONFRONTO TRA I DUE CENSIMENTI (2001 e 2011) Analisi per territorio Territorio Numero unità attive (ONP) Numero addetti Numero volontari Var. % Var. % Var. % Forlì-Cesena , , ,4 Emilia-Romagna , , ,5 Italia , , ,5 Incidenza % FC su ER 10,7 10,3 10,8 11,9 11,0 9,1 ER su IT 8,4 8,3 7,8 9,5 9,3 9,0 Fonte: ISTAT Censimento istituzioni Non Profit (2011) STRUTTURA DEL SETTORE NON PROFIT Provincia di Forlì-Cesena e confronti territoriali (Censimento del 2011) Territorio Num. Unità attive (ONP) Addetti Volontari Ogni Ogni Ogni Comp. Comp. Comp. imprese Num Num. % % % attive residenti residenti Ogni residenti Piacenza , , ,6 114 Parma , , ,2 112 Reggio nell'emilia , , ,4 111 Modena , , ,2 95 Bologna , , ,2 89 Ferrara , , ,4 90 Ravenna , ,9 111 Forlì-Cesena , , ,1 99 Rimini , , ,9 79 Emilia-Romagna , Italia Fonte: ISTAT Censimento istituzioni Non Profit (2011) 37

40 SETTORI DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Confronto territoriali (Incidenze percentuali - anno 2011) Numero unità attive (ONP) Numero addetti Numero volontari IT ER FC IT ER FC IT ER FC Cultura, sport e ricreazione 65,0 67,8 69,2 6,7 6,9 2,8 59,2 61,3 60,7 Istruzione e ricerca 5,2 4,9 3,6 17,8 15,6 6,1 3,7 2,8 4,4 Sanità 3,6 3,7 3,4 23,3 17,0 16,8 7,1 7,1 5,0 Assistenza sociale e protezione civile 8,3 7,0 6,6 33,1 41,2 41,1 12,6 13,4 11,6 Ambiente 2,1 2,1 2,1 0,6 1,8 10,5 2,9 2,9 2,3 Sviluppo economico e coesione sociale 2,5 2,0 2,1 10,8 9,0 16,5 1,2 1,1 1,1 Tutela dei diritti e attività politica 2,3 2,5 2,0 0,7 0,4 0,3 3,3 3,5 3,8 Filantropia e promozione del volontariato 1,6 1,6 1,5 0,4 0,4 0,5 2,5 2,4 3,4 Cooperazione e solidarietà internazionale 1,2 1,3 1,4 0,3 0,2 0,1 1,7 2,0 2,7 Religione 2,3 1,7 2,4 0,4 0,1 0,0 3,3 2,2 3,4 Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi 5,4 5,3 5,4 5,4 7,2 5,0 2,4 1,3 1,6 Altre attività 0,5 0,2 0,3 0,5 0,3 0,4 0,2 0,1 0,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: ISTAT Censimento istituzioni Non Profit (2011) 38

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