IL CONGIUNTIVO ITALIANO E I SUOI CORRISPONDENTI ROMENI NELLE PROPOSIZIONI SUBORDINATE RELATIVE

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1 IL CONGIUNTIVO ITALIANO E I SUOI CORRISPONDENTI ROMENI NELLE PROPOSIZIONI SUBORDINATE RELATIVE Elena PÎRVU Così come dice il titolo, in questo lavoro saranno presentati e discussi l uso del congiuntivo italiano nelle proposizioni subordinate relative e le modalità in cui si traducono le rispettive proposizioni subordinate italiane in romeno; questo perché, nelle proposizioni subordinate relative, ai quattro tempi del congiuntivo italiano (presente, passato, imperfetto e trapassato) il romeno risponde, a seconda del contesto, con l indicativo, con il congiuntivo o con il condizionale. Prima di cominciare il nostro articolo ricordiamo che in italiano si suole dividere le proposizioni subordinate in proposizioni subordinate completive, proposizioni subordinate avverbiali o circostanziali e proposizioni relative (cf. Moretti - Orvieto 1979: 84, Sensini 1990: , Serianni 1989: 548). Le proposizioni subordinate relative sono le subordinate introdotte da un pronome o da un avverbio relativo, in romeno anche da un aggettivo relativo (cf. GALR 2005: 206), che precisano o arricchiscono il significato del nome della reggente cui si legano. Nelle proposizioni relative, i pronomi relativi che reggono la subordinata relativa devono essere collocati subito dopo l elemento della reggente per lo più un nome o un pronome cui si riferiscono. La subordinata relativa, pertanto, segue la reggente (1a) oppure la interrompe (1b) inserendosi in essa: (1) a. Cerco una dattilografa che non faccia errori. Caut o dactilografă care să nu facă greşeli. b. Le fotografie che guardi sono molto vecchie. Fotografiile pe care le priveşti sunt foarte vechi. Solo le relative introdotte dal pronome relativo cine chi / cine, dai pronomi indefiniti con valore relativo chiunque / oricine e checché / orice, dall aggettivo indefinito con valore relativo qualunque / orice o dagli avverbi di luogo relativi dovunque, ovunque / oriunde possono essere poste all inizio del periodo, davanti alla reggente: (2) a. Chi tace, acconsente. Cine tace, aprobă. b. Chiunque venga, non gli parlerò. Oricine vine, nu-i voi spune nimic. c. Checché tu ne dica, è una brava persona. Orice spui tu, este o persoană deosebită. 91

2 Elena PÎRVU d. Qualunque cosa abbia fatto, ha diritto di difendersi. Orice lucru a făcut, are dreptul să se apere. e. Dovunque vada, trova degli amici. Oriunde merge, găseşte prieteni. Raramente, in romeno il connettore relativo può mancare. Nei casi corrispondenti in italiano abbiamo una relativa esplicita introdotta dal pronome relativo necessario (3a) o una relativa implicita con il verbo all infinito preceduto dal pronome relativo indiretto (3b) o dalla preposizione (3c) richiesti dal contesto: (3) a. Nu-i nimeni [care] să-l ducă la aeroport. Non c è nessuno che lo conduca all aeroporto. b. Nu găsesc pe cineva [căruia / cui] să-i spun vestea asta. Non trovo nessuno cui poter dare questa notizia. c. Voi fi prima [care] să salut o asemenea realizare. Sarò la prima a salutare una simile realizzazione. Nel caso delle proposizioni subordinate relative, in certe situazioni sembra che si tratti di casi di identità, perché, come si può notare negli esempi più sotto, in entrambe le lingue il congiuntivo si usa nelle stesse situazioni. Così, sia in italiano che in romeno il congiuntivo si usa nei seguenti contesti: in contesto volitivo (cioè dopo un verbo volitivo (4a) o dopo una frase imperativa (4b)): (4) a. Preferisco un colore che si accordi con questa maglia. Prefer o culoare care să se potrivească cu acest tricou. b. Portami qualcuno che sia imparziale! Adu-mi pe cineva care să fie imparńial! in contesto negativo / interrogativo / ipotetico (l antecedente è negato (5a, b) o è soggetto (5c) o complemento (5d) di un verbo alla forma negativa o interrogativa, o di un verbo di una subordinata condizionale (5e)): (5) a. Questa non è un idea che possa essere accettata. Aceasta nu e o idee care să poată fi acceptată. b. Non ha addotto nessuna prova che lo discolpi. Nu a adus nicio dovadă care să-l disculpe. c. Non c è nessuno che lo conosca meglio di te. Nu există nimeni care să-l cunoască mai bine decât tine. d. Hanno qualcuno che li aiuti? Au pe cineva care să-i ajute? e. Se avesse un amico che lo aiutasse, finirebbe presto. De-ar avea un prieten care să-l ajute, ar termina repede. 92

3 Il congiuntivo italiano e i suoi corrispondenti romeni nelle proposizioni subordinate relative dopo un sintagma nominale indeterminato o dopo gli indefiniti qualcosa / ceva, qualcuno / cineva, alcuno / careva, che si trovano, di solito, in una frase interrogativa o in una frase ipotetica: (6) a. Raramente ho visto un uomo che fosse calmo in una tale situazione. Rar am văzut un om care să fie calm într-o asemenea situańie b. Conosci per caso una persona che sia contenta di se stessa? Cunoşti, din întâmplare, o persoană care să fie mulńumită de sine însăşi? c. Se conosci qualcuno che sia contento di sé, fammelo vedere. Dacă cunoşti pe cineva care să fie mulńumit de sine, arată-mi-l. quando il sintagma nominale da cui dipende la frase relativa segue dopo verbi come cercare / a căuta o comprare / a cumpăra; in questo caso, chi cerca non ha in mente nessuno in particolare, cerca qualcuno con la proprietà espressa nella proposizione relativa e può darsi che, in quel dato contesto, non ci sia nessuno con questa proprietà (Salvi-Vanelli 1992: 147): (7) a. Cerco un traduttore che non faccia errori. Caut un traducător care să nu facă greşeli. b. Comprerò qualcosa che ti sia utile. Voi cumpăra ceva care să-ńi folosească. L italiano richiede il congiuntivo anche dopo una proposizione relativa che segue dopo un superlativo relativo, a differenza del romeno, che usa l indicativo. In questo caso l antecedente al superlativo e la subordinata relativa si riferiscono ad una classe di uomini (8a), persone (8b) o esperienze (8c) più o meno chiaramente delimitata, che forma il campo di paragone della valutazione superlativa. L estensione del campo di paragone può essere esplicitata e messa in risalto dal avverbio generalizzante mai (Renzi-Salvi 1991: 465): (8) a. Mario è l uomo più simpatico che io conosca. Mario este cel omul cel mai simpatic pe care îl cunosc. b. È una delle persone più interessanti che abbia mai incontrato. Este una dintre cele mai interesante persoane pe care l-am întâlnit vreodată. c. Quella fu l esperienza più interessante che avessi mai avuto. Aceea a fost cea mai interesantă experienńă pe care am avut-o vreodată. L italiano richiede inoltre il congiuntivo dopo una proposizione relativa che segue dopo certe espressioni con valore restrittivo, con unico o solo, sempre a differenza del romeno, che usa l indicativo. Anche in questo caso la subordinata relativa non si riferisce alla persona o alla cosa in discussione, ma all insieme di persone o cose che funge da insieme di riferimento per unica o sola (Idem: 466): 93

4 Elena PÎRVU (9) a. Mia madre è l unica persona al mondo che mi capisca. Mama este unica persoană din lume care mă înńelege. b. La macchina è la sola cosa che io possieda. Maşina este singurul lucru pe care eu îl am. Infine, in italiano si costruiscono con il congiuntivo le subordinate introdotte dai pronomi indefiniti con valore relativo chiunque (nel significato di qualunque persona che ) e checché (nel significato qualunque cosa che ) o dall aggettivo indefinito con valore relativo qualunque (nel significato quale che sia ), a differenza del romeno, che usa l indicativo o il condizionale: (10) a. A questo corso può iscriversi chiunque abbia la licenza media. La acest curs se poate înscrie oricine are licenńa medie. b. Vengo, checché succeda. Vin, orice s-ar întâmpla. c. Qualunque cosa tu avessi deciso, avresti dovuto dirmela. Orice ai fi decis, ar fi trebuit să-mi spui. In italiano, si possono inoltre costruire con il congiuntivo anche le subordinate introdotte dagli avverbi di luogo relativi dovunque e ovunque ( in qualsiasi luogo in cui ) e dove ( il luogo in cui ). Anche in romeno, dopo l avverbio relativo unde dove si può usare il congiuntivo: (11) a. Dovunque sia stato, ha fatto un ottima impressione. Oriunde a fost, a făcut o impresie excelentă. b. Mario si trova bene ovunque vada. Mario se simte bine oriunde merge. c. Mi basterebbe una cameretta dove potessi studiare in pace. Mi-ar ajunge o cămăruńă în care să pot studia liniştit. BIBLIOGRAFIA Avram, Mioara, Gramatica pentru tońi, EdiŃia a III-a, Bucureşti, Editura Humanitas, Fornaciari, Raffaello, Sintassi italiana dell uso moderno, Ristampa anastatica dell edizione 1881, Firenze, Sansoni, Gramatica limbii române, vol. II, EnunŃul, Bucureşti, Editura Academiei, (GALR 2005) Irimia, Dumitru, Gramatica limbii române, Iaşi, Polirom, Lepschy, Laura e Lepschy, Giulio, La lingua italiana. Storia, varietà dell uso, grammatica, Nuova Edizione, Milano, Bompiani, Saggi Tascabili, Moretti, G. B. - Orvietto, G. R., Grammatica italiana, vol. II, Il Verbo (modi indefiniti e altri aspetti e problemi connessi con il verbo), Perugia, Editrice Benucci, (Moretti - Orvieto 1979) 94

5 Il congiuntivo italiano e i suoi corrispondenti romeni nelle proposizioni subordinate relative Moretti, G. B. - Orvieto, G. R., Grammatica Italiana, vol. III (Il verbo: morfologia e note generali di sintassi), Perugia, Editrice Benucci, Moretti, G. Battista, Per una didattica dell italiano (Il congiuntivo), in Linguistica, XXXI, 1991, pp Patota, Giuseppe, Grammatica di riferimento della lingua italiana per stranieri, Firenze, Società Dante Alighieri/Le Monnier, Renzi, Lorenzo e Salvi, Giampaolo (a cura di), Grande grammatica italiana di consultazione, vol. II: I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione, Bologna, Il Mulino, (Renzi-Salvi 1991) Renzi, Lorenzo; Salvi, Giampaolo e Cardinaletti, Anna (a cura di), Grande grammatica italiana di consultazione, vol. III: Tipi di frase, deissi, formazione delle parole, Bologna, Il Mulino, Salvi, Giampaolo; Vanelli, Laura, Grammatica essenziale di riferimento della lingua italiana, Firenze, Istituto Geografico De Agostini Le Monnier, (Salvi-Vanelli 1992) Sensini, Marcello, La grammatica della lingua italiana, Milano, Mondadori, (Sensini 1990) Serianni, Luca (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET-Libreria, (Serianni 1989) ABSTRACT This article briefly presents the use of the Italian subjunctive in subordinate relative clauses and the means of its translation into Romanian. In subordinate relative clauses, the Italian subjunctive may be rendered in Romanian by means of the indicative, subjunctive or conditional. Key words: subjunctive, subordinate relative clauses, correspondence 95

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