Emanuele Cosenza Project Development SOGESCA Srl
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- Marcello Rossetti
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1 Pianificare la gestione ottimale delle risorse energetiche in un ottica di Sistema di Gestione dell Energia Principi, metodi e target della UNI ISO Emanuele Cosenza Project Development SOGESCA Srl e.cosenza@sogesca.it
2 Contenuti I Sistemi di Gestione dell Energia secondo la UNI ISO I Sistemi di Gestione dell Energia per i soggetti pubblici Gli strumenti finanziari Estensione dei Sistemi di Gestione dell Energia alle aree produttive
3 Definizione di Efficienza Energetica Molto schematicamente, l efficienza energetica di un sistema rappresenta la capacità del sistema stesso di sfruttare l energia che gli viene fornita per soddisfare il cosiddetto fabbisogno, cioè per ottenere il risultato voluto. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l efficienza energetica del sistema in questione
4 Quali strumenti per l Efficienza Energetica Normativa TEE Analisi Audit leggero Investmenti audit Finanza ESCO FTT POR
5 Definizione della UNI ISO 50001:2011 EnMS La UNI ISO è stata introdotta nel 2011 e rappresenta il nuovo standard per la gestione dell energia. La norma è valida a livello mondiale e prende il posto della precedente EN 16001:2009. Lo standard ISO focalizza l attenzione sulle prestazioni dell organizzazione, il rendimento energetico nello specifico e soprattutto richiede che la promozione dell efficienza energetica venga considerata lungo tutta la catena di distribuzione dell organizzazione e, importante novità, che sia un requisito da richiedere ai propri fornitori.
6 Contesto normativo della UNI ISO 50001:2011 EnMS Direttiva n. 2006/32/CE Misure e azioni per conseguire gli obiettivi generali di effcienza e risparmio energetico fissati. Gli Stati membri si impegnano a conseguire un obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico, tramite servizi energetici ed altre misure di miglioramento dell efficienza energetica. D.lgs.115/08 (art. 16) Implementazione di un approccio metodologico di sistema ad una gestione diffusa dell energia esercitata in modo specialistico e professionale attraverso: Certificazione volontaria per le ESCO e per gli Esperti in gesione dell energia; Apposita norma tecnica UNI-CEI, una procedura di certificazione per il Sistema di Gestione dell Energia e per le Diagnosi energetiche.
7 Settori industriali potenzialmente interessati dalla UNI ISO 50001:2011 EnMS Plastica Energia elettrica: estrusione, raffreddamento stampi, riscaldamento componenti Energia termica: poca, ma può diventare interessante.. Galvanica Energia elettrica: forni, movimenti, aria compressa, galvanizzazione Termica: Bagno galvanico Farmaceutica Energia elettrica: pompe, mescolamento Energia termica: reattori chimici Tessile Energia elettrica: filatura, tessitura Energia termica: bagni di tintura, trattamento filato Meccanica Energia elettrica: motori, saldatura Energia termica: trattamenti termici
8 Fasi della UNI ISO 50001:2011 EnMS 1. Definizione degli aspetti energetici significativi dell organizzazione (criticità e punti deboli); 2. Definizione delle scelte operative e realizzazione delle misure individuate (DO + PLAN); 3. Valutazione dell efficienza dei provvedimenti intrapresi (CHECK); 4. Definizione dei nuovi obiettivi di miglioramento.
9 Modello della UNI ISO 50001:2011 EnMS
10 La ratio della UNI ISO 50001:2011 EnMS
11 UNI ISO EnMS Un Sistema di Gestione dovrebbe essere: In linea con la vision e gli obiettivi dell organizzazione; Un quadro che permetta all organizzazione di realizzare la vision e raggiungere gli obiettivi; Progettato per soddisfare le esigenze degli stakeholders e migliorare la reputazione esterna; Applicabile a tutte le funzioni ed attività relative all organizzazione; Costruito attorno al modo in cui l organizzazione funziona, non con un approccio standard.
12 Termini e definizioni della UNI ISO Uso dell energia: modalità o tipologia di impiego dell energia (es.: illuminazione, riscaldamento); Uso significativo dell energia: utilizzo dell energia che determina un consumo sostanziale di energia e/o che offra considerevoli potenziali di miglioramento delle prestazioni energetiche; Consumo di riferimento (energy baseline): riferimento quantitativo che fornisce una base di confronto per le prestazioni energetiche (con riferimento ad un periodo di tempo specificato)
13 Termini e definizioni della UNI ISO Efficienza energetica: rapporto o altra relazione quantitativa tra i risultati in termini di prestazioni, servizi, beni op energia e l immissione di energia (esempio: efficienza di conversione; energia richiesta/energia utilizzata; energia teorica/energia utilizzata realmente); Prestazione energetica: risultati misurabili collegati all efficienza energetica, all uso dell energia e al consumo di energia. Indicatore di prestazione energetica (EnPI): valore o misura quantitativa della prestazione energetica così come definito dall organizzazione (numero semplica, rapporto o modello più complesso); Gruppo di gestione dell energia: persona/e responsabile/i per l effettiva implementazione delle attività del SGEn e per il raggiungimento del miglioramento della prestazione energetica.
14 Il miglioramento della Performance energetica Uso dell energia Intensità energetica Energy Performance Consumo energetico Efficienza energetica
15 Elementi chiave della UNI ISO EnMS Coinvolgimento organizzativo Energy Management Tecnica (controllo sulla gestione dell energia) Persone Cultura di efficienza energetica
16 Approccio di sistema 1. Analisi iniziale 1. Interventi organizzativi, di sensibilizzazione, tecnologici 1. Sistema di Gestione 1. Certificazione
17 La struttura interna all organizzazione Alta Direzione Creazione della politica energetica Scopi e confini dell EnMS Nomina l energy management team Revisione delle performance dell EnMS Tenere in considerazione le indicazioni sulle performance nelle decisioni
18 L Analisi Energetica iniziale L'organizzazione dovrà sviluppare, registrare e mantenere una analisi energetica. La metodologia ed i criteri utilizzati ( ) dovranno essere documentati. ( ) l'organizzazione dovrà: a) analizzare l'uso e consumo dell'energia basato su misure o altri dati, ( ) nel passato e nel presente; b) identificare le aree di utilizzo significativo dell'energia ( ) ad es. identificare le infrastrutture, apparecchiature, sistemi, processi e personale che lavori per o per conto dell'organizzazione che influenzano significativamente uso e consumo dell'energia, identificare le altre variabili rilevanti che influenzano il significativo uso dell'energia, determinare le prestazioni energetiche correnti delle infrastrutture, apparecchiature, sistemi e processi collegati agli usi significativi dell'energia identificati; stimare usi e consumi energetici futuri; c) Identificare, mettere in ordine di priorità e registrare le opportunità di miglioramento della prestazione energetica.
19 L Analisi Energetica iniziale (Energy Review)
20 Energy Baseline (consumi energetici) Stabilire una Baseline energetica; Misurare i cambiamenti delle Performance energetiche rispetto alla Baseline; Effettuare gli aggiustamenti alla Baseline; Registrare, aggiornare e mantenere una Baseline energetica.
21 Energy Baseline Indicatori di Performance EnPIs Indentificazione dei corretti EnPIs per il monitoraggio e la misurazione delle performance energetiche; Registrare la metodologia con la quale questi indicatori vengono selezionati; Regolare revisione della metodologia adottata ed eventuali correzioni; Revisione e confronto fra gli EnPIs selezionati e la Baseline in modo appropriato.
22 L Analisi Energetica Audit Indagine del complesso involucro/impianti mediante: Sopralluoghi e compilazione di schede descrittive delle utenze energetiche; Esame delle bollette; Ai fini della ripartizione precisa dei consumi
23 L Analisi Energetica dei consumi in bolletta 2013 Bolletta Ripartizione mensile m3 /m3 m3 kw 11/12/ /03/ ,48 Gennaio ,189 11/03-10/ ,47 Febbraio ,171 11/04-08/ ,47 Marzo ,156 09/05-06/ ,47 Aprile ,091 07/06-09/ ,50 Maggio ,044 10/07-10/ ,53 Giugno ,026 11/09-09/ ,54 Luglio ,026 10/10-10/ ,60 Agosto , Settembre ,031 Ottobre ,043 Novembre ,058 Dicembre ,
24 L Analisi Energetica dei consumi da processo industriale Grandezze estensive Fusione 2012 Coefficienti kg lordi prodotti E.E. fusione [kwh] E.E. servizi [kwh] Metano [m3] kwhe/kg fuso kwht/kg fuso Gennaio ,722 0,212 Febbraio ,689 0,177 Agosto ,745 0,179 Settembre ,714 0,104 Ottobre ,676 0,152 Novembre ,712 0,146 Dicembre ,694 0,155 Medie ,701 0,148 Fusione 2013 Grandezze estensive Coefficienti kg lordi prodotti E.E. fusione [kwh] E.E. servizi [kwh] Metano [m3] kwhe/kg fuso kwht/kg fuso Gennaio ,058 0,424 Febbraio ,947 0,282 Agosto ,361 0,588 Settembre ,925 0,193 Ottobre ,935 0,224 Novembre , ,923 0,202 Dicembre , ,870 0,256 Medie ,971 0,257
25 L Analisi Energetica dei consumi da processo industriale Es. compressori L aria compressa in Italia assorbe circa l 11% di tutta l energia elettrica impiegata da una industria Il 32.9 % potrebbe essere risparmiato Enormi potenziali tecnici ed economici di risparmio
26 L Analisi Energetica dei consumi da processo industriale Es. compressori Es. Curva dei consumi da utilizzo compressori
27 L Analisi Energetica dei consumi da processo industriale Es. compressori Es. Intervento ai fini del risparmio energetico
28 Bilancio energetico dell edificio
29 Avvio del processo di Revisione Politica energetica, obiettivi e piano d azione; Indicatori della Baseline ed indicatori di performance Suddivisione competenze, documentazione, requisiti legali; EnMS monitoraggio e misurazioni; Rapporti sull uso dell energia e sul suo consumo; Controllo operativo; Procedure relative all energy review ed energy audit; Procedure di approvazione dello schema di efficienza energetica; Revisione dell assetto gestionale
30 Interventi organizzativi di sensibilizzazione, tencologici Consapevolezza e motivazione Contrattazione con il fornitore di energia Interventi di efficienza per ridurre I consumi Acquisto di energia certificata a nuove condizioni contrattuali anche consorziandosi
31 Formulazione dell Action Plan Stabilire, implementare e mantenere documentati gli obiettivi ed i traguardi energetici di liello e funzione rilenvanti, processi e strutture all interno all organizzazione; Stabilire i tempi per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi; Garantire che gli obiettivi siano coerenti con i traguardi prefissati e che a loro volta questi siano in linea con la Politica Energetica.
32 Implementazione dell Action Plan Istruzioni di processo e di lavoro; Strumenti: diagrammi di flusso/consumo energetico; Base metodologica e di calcolo; Schema di efficienza energetica e della sua realizzazione; Piano Energetico ed Energy Review; Audit interni.
33 Monitoraggio e misure effettive Cosa misurare; Come misure; Chi è il responsabile; Frequenza delle misurazioni.
34 Monitoraggio del processo di implementazione del EnMS Fissare incontri cadenziati e regolari con i membri dell Energy team interno; Accordo sul quadro da seguire insieme al top management dell organizzazione; Comunicazione dei risultati raggiunti al top management; Mantenere quanto più monitorato e misurato il processo costituito; Revisione del processo ed update se necessario anche durante la sua implementazione.
35 Certificazione e registrazione Quali step per la certificazione e registrazione: Definizione di un Piano degli audit esterni; Valutazione preliminare (perform pre assessment); Sottoporsi al processo di audit (Stage 1 Stage 2); Intraprendere le azioni correttive; Ricevere la certificazione.
36 Certificazione: Stage 1 Stage 1: solitamente della durata di un giorno Audit della documentazione inerente l EnMS Riesame della direzione ed audit interni; Determinare se ci sono le condizioni per passare allo Stage 2
37 Certificazione: Stage 2 Stage 2: più giorni, audit su tutto l EnMS ed i suoi scopi Valutazione sull implementazione dell EnMS e sua effettività; Esame dell evidenza di conformità dei requisiti; Audit in riferimento ai requisiti, politica, obiettivi, responsabilità, competenze, procedure, performance.
38 I Sistemi di Gestione dell Energia applicati agli Enti Pubblici UNI ISO 50001
39 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES Gli ambiti di applicazione per l Ente Pubblico: Prestazioni energetiche degli edifici pubblici; Efficienza energetica e qualità delle linee della Pubblica Illuminazione; Tipologia dei consumi e dell utilizzo del parco veicoli in dotazione alla P.A.; Aspetti comportamentali.
40 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES Strutturarsi internamente Inventario di base delle emissioni PAES ISO Vision dei settori più rilevanti Piano di Azione Monitoraggio e reporting (ogni due anni) Mobilitare la società civile Organizzare Energy Days Ruoli e risorse, formazione e competenze Analisi degli aspetti energetici (diretti ed indiretti) Politica energetica Piano di miglioramento Monitoraggio e misurazione Controllare le registrazioni Audit interno Revisione del SGE Comunicazione interna ed esterna
41 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES PAES ISO Incentrato sulle emissioni di tutto il territorio comunale (con alcune eccezioni ) Incentrato sulle proprietà dell Ente (impatti diretti + indiretti )
42 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES Politica energetica Pianificazione energetica Monitoraggio Indicatori di performance Facilita il coinvolgimento degli amministratori (livello politico) Impone una definizione dei ruoli Attenzione ai vincoli di legge: certificazione edifici pubblici o manutenzione impianti Analisi aspetti energetici / IBE Piano di miglioramento / Piano di azione Revisioni: come fare il monitoraggio Enfasi su cosa misurare (e se è un valido parametro di valutazione della performance energetica)
43 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES Non conformità: obiettivi di miglioramento da realizzare nell anno 2011 in modo incoerente con la valutazione delle priorità: 1. Coerenza tra obiettivi prioritari, scala temporale del loro raggiungimento ed effettiva prassi di realizzazione 2. Payback time degli interventi 1. L analisi energetica DEVE diventare analisi di fattibilità: pragmatismo nell individuazione delle misure
44 EnMS applicato all Ente Pubblico: il caso dei PAES introduce una «cultura dell energia» nell Ente; facilita la collaborazione tra i settori dell Ente; supporta la raccolta dati e l analisi (bollette, ); introduce il concetto di miglioramento continuo e sostiene l approccio di «processo» al PAES Aiuta a misurare la scala di priorità degli interventi dal punto di vista economico e finanziario: evita il rischio green washing è un possibile e utile strumento di attuazione e controllo delle azioni del PAES in capo al Comune e può essere esteso a strumento di monitoraggio dell attuazione di tutto il SEAP...
45 Energy Management nelle aree produttive secondo gli schemi dell EnMS UNI ISO Quali passi utili per una gestione sovraordinata delle aree produttive in tema di energia
46 Energy Management per le aree produttive La gestione delle fonti di energia nelle attività di tipo industriale è regolamentata dalla Legge 10/1991, la quale prevede all art. 19 la presenza dell Energy manager (in Italia sono sole poche migliaia), nelle aziende con consumi rilevanti e quindi solitamente di grande dimensione. Il contesto industriale italiano è tuttavia caratterizzato da piccole e medie imprese, che avrebbero la necessità di razionalizzare i propri consumi attraverso interventi costo-efficienti, in grado di comportare bassi investimenti e di far risparmiare l azienda nel tempo. SUSREG masterclass #1
47 I compiti di un Energy Manager Programmare la gestione dell energia; Redigere il piano degli investimenti, a seguito dell individuazione degli obiettivi specifici di risparmio energetico; Monitorare la realizzazione operativa degli interventi di razionalizzazione; Redigere un piano di contabilizzazione dell energia, in grado di controllare tutte le possibilità di risparmio; Redigere il Contingency Plan, che consiste in tutte le possibili azioni correttive in grado di modificare le scelte errate in corso d opera. SUSREG masterclass #1
48 I compiti di un Energy Manager PAES UNI ISO PIANI DI AREA PRODUTTIVA Strutturarsi internamente Inventario base delle emissioni Ruoli e risorse, formazione e competenze Analisi degli aspetti energetici diretti e indiretti.. Vision dei settori più rilevanti Politica Energetica. Piano d Azione Piano di miglioramento. Monitoraggio e reporting (ogni due anni) Mobilitare la società civile tramite incontri ed Energy Days Monitoraggio, misurazione e controllo delle registrazioni Conunicazione interna ed esterna..
49 European Green Cities Network (EGCN) APEA Alberto Lopez T Burgos José María Diez T EAV Hana Zábranská T M European Green Cities Network (EGCN) Elsebeth Terkelsen eterkelsen@eterkelsen.dk M ISOCARP Martin Dubbeling dubbeling@isocarp.org T M Master of Urban & Area Development (MUAD) Sil Bruijsten sil.bruijsten@hu.nl T M Stadsregio Arnhem Nijjmegen Ron Josten rjosten@destadsregio.nl T M Tecnalia Patxi Hernandez patxi.hernandez@tecnalia.com T M Emilia Romagna region Guido Croce gcroce@ervet.it T IURS Karel Bařinka kbarinka@iurs.cz M ODMH Brenda Schuurkamp bschuurkamp@odmh.nl T Sogesca Federico De Filippi f.defilippi@sogesca.it T M W/E adviseurs Erik Alsema alsema@w-e.nl T M Gate21 Poul Erik Lauridsen poul.erik.lauridsen@gate21.dk T M Limassol Municipality Christina Constantinou Zanti eurolemesos@cytanet.com.cy T / Province of Treviso Valentina Mattara europa@provincia.treviso.it T Stratagem Alexis Violaris alexis@stratagem-ltd.com T M
50 Grazie per la cortese attenzione Emanuele Cosenza Project Development SOGESCA Srl
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