LE PROFESSIONI LEGALI. Avvocati, procuratori, notai

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1 LE PROFESSIONI LEGALI Avvocati, procuratori, notai

2 seconda metàdell XI secolo nei processi compaiono esperti di diritto, che sostengono le posizioni delle parti con l ausilio delle fonti giustinianee: CAUSIDICI ADVOCATI IURIS PERITI LEGIS DOCTORES

3 Placito di Marturi (1076) davanti a Nordilo, missus di domina Beatrice duchessa e marchesa, e di Giovanni visconte,.. in loro presenza e alla presenza del giudice Guglielmo, e di Pepone dottore in legge (legisdoctor), e di Rodolfo figlio di Signore, e di Rolando figlio di Rustico, e di Aldiberto figlio di Baroncello, e di Stefano figlio di Petrone, e di Benzo figlio di Benzo, e di Signorotto figlio di Bonito, e di molti altri, Giovanni avvocato rivendicò per la chiesa e monastero di San Michele siti nel castello, che è chiamato Marturi.

4 Placito di Garfagnolo (1098) gli avvocati (causidici) della chiesa mostrarono la legge del serenissimo imperatore Giustiniano, nella quale si prescrive che coloro che hanno ricevuto qualcosa dall erario o dal patrimonio del principe, devono immediatamente essere al sicuro da ogni pretesa o chiamata in giudizio, come chiaramente mostrano sia il codice di Giustiniano sia le Istituzioni

5 anche nella prassi notarile, iniziano a usarsi tipologie di atti più varie e formule giuridiche più tecniche e più precise, tratte dalla compilazione giustinianee

6 AVVOCATI Per esercitare l avvocatura, è necessario lo studio del diritto

7 Cod. 2, 6, 2, de postulando l. nec caeterorum (né ai liberti degli altri né ai miei sia proibito esercitare l avvocatura, qualora abbiano studiato) (sunt literis eruditi) Cod. 2, 8, 3, 4, de advocatis diversorum iudicum l. iubemus nec de cetero (nessuno potrà essere ammesso fra gli avvocati se prima non avrà compiuto l intero corso degli studi legali) Cod. 2, 8, 5, 4, de advocatis diversorum iudicum l. petitiones nec de cetero (nessuno potrà essere ammesso fra gli avvocati se prima non avrà compiuto l intero corso degli studi legali)

8 Gl. exponere a Dig. 1, 3, 1, de postulando l. hunc titulum (l avvocato deve dunque avere studiato (literasscire)? Sembra di sì, in base a Cod. 2, 6, 2, de postulando l. nec caeterorum, ma tu dì il contrario, perché anche chi non ha studiato (illiteratus) può acquisire perizia e esperienza nell avvocatura Bartolo da Sassoferrato, Comm. in Dig. 1, 3, 1, de postulando l. hunc titulum (chiede la glossa se l avvocato debba avere studiato e dice che non è richiesto. Ma i dottori dicono il contrario della glossa e dicono bene. Bartolo da Sassoferrato, Comm. in Cod. 2, 8, 5, de advocatis diversorum iudicum l. petitiones (nessuno può essere ammesso all esercizio dell avvocatura se non ha studiato per il tempo stabilito dalla costituzione omnem del Digesto, cioè per cinque anni, anche se è figlio di un avvocato)

9 Gli statuti dei collegi richiedono anche il requisito della cittadinanza Nel passaggio dal medioevo all età moderna, i collegi iniziarono a richiedere anche il requisito del patriziato svolta aristocratica

10 AVVOCATI e PROCURATORI Gli avvocati svolgono la vera e propria funzione di difesa (giudiziale e stragiudiziale), attraverso lo studio delle questioni giuridiche I procuratori rappresentano la parte in giudizio e si occupano dell istruzione della causa (raccolta del materiale probatorio, redazione e deposito degli atti processuali, verifica degli adempimenti e delle scadenze) fattisti (Giovanni Battista de Luca)

11 gli avvocati si formano studiando il diritto presso le università i procuratori si formano con la pratica nel foro (non è richiesta l istruzione accademica)

12 gli avvocati fanno parte del Collegio dei giudici e avvocati commistione di funzioni tra funzioni di difesa, di consulenza e di giudizio i procuratori entrano nel Collegio dei notai e causidici funzioni legali considerate meno prestigiose

13 ALTRE FIGURE PROFESSIONALI Sollecitatori (seguono ed aiutano i procuratori nello svolgimento del processo: presentano memorie, chiedono termini) agenti intervenienti, praticanti (giovani che apprendevano la professione)

14 Nel Seicento, Giovanni Battista De Luca individua a Roma cinque ordini di curiali, rappresentati da avvocati, procuratori, sollecitatori, spedizionieri e agenti (Giovanni Battista De Luca, Il Dottor Volgare) Alla fine del Settecento, Pietro Verri rileva la presenza nel foro milanese di causidici, sollecitatori, notai, attuarii, scrittori, giudici, fiscali, questori e senatori [ ] avvocati e giureconsulti di prima sfera, e la folta turba degli inservienti alle liti non registrati (Pietro Verri, Orazione panegiricasulla giurisprudenza milanese)

15 AVVOCATI: REGOLE PROFESSIONALI

16 L esercizio delle nostre funzioni si identifica nella società alle necessità stesse della protezione e della difesa degli umani diritti (Giuseppe Zanardelli)

17 Cod. 3, 1, 14 (cost. rem non novam) Gli avvocati (patroni causarum) che assistono le parti, all inizio di ogni processo, devono giurare di difendere il proprio cliente con il massimo impegno possibile e di non patrocinare la causa ad essi affidata, qualora la ritengano vessatoria (improba), temeraria(penitus desperata) e fraudolenta(ex mendacibus allegationibus composita). Se ciò è scoperto nel corso del processo, abbandonino immediatamente la difesa della causa. Non sia permesso alle parti abbandonate di avvalersi del patrocinio di altri avvocati.

18 Azzone, Lectura Codicis Un giudice dell Imperatore disse a Bulgaro (B.) e a Martino (M.) che se avessero voluto davanti all Imperatore avrebbero dovuto giurare in forza di questa legge (costituzione rem non novam). Bulgaro (B.) rispose che sebbene la legge lo prescrivesse, il giuramento non era osservato per consuetudine (legecavetur, sedin consuetudine non habetur)

19 Roffredo da Benevento, Libelli iuris civilis L imperatore Federico chiese a Bulgaro (B.) se gli avvocati dovessero giurare come prescriveva la costituzione rem non novam. Bulgaro rispose che la legge lo stabiliva, ma nella prassi non era osservato (iure cavetur, sedconsuetudine non habetur)

20 Odofredo, Lectura super Codicem Un giorno l Imperatore Federico chiese a Bulgaro e a Martino: Ditemi, io so che dopo la contestazione della lite, gli avvocati (patroni causarum) devono giurare di non difendere una causa ingiusta (iniquam litem) e che, se avessero scoperto nel corso del processo che la causa del loro cliente è ingiusta, avrebbero abbandonato la stessa causa: perché dunque nelle corti imperiali (in foro nostro) gli avvocati non giurano così? Alla domanda gli stessi risposero che la legge lo stabiliva, benchè nella prassi non fosse osservato (iure cavetur, sed consuetudine non habetur)

21 Azzone, Lectura Codicis Si tratta di una consuetudine generale (generalisconsuetudo) poiché né in Italia né in Francia gli avvocati giurano nelle cause. Quindi questa consuetudine ha abrogato la legge

22 Cino da Pistoia, Super Codice et Digesto veteri lectura Ma Pierre de Belleperche dice che Bulgaro rispose male [all Imperatore], perché le leggi non sono abrogate, anche se non sono osservate, se non da una consuetudine contraria. Infatti, se le leggi potessero essere abrogate per desuetudine, molte diposizioni del Digesto infortiato sarebbero abrogate

23 Enrico da Susa, Summa Decretalium Dicono che sia abrogata per consuetudine generalissima la legge che impone agli avvocati di giurare all inizio del processo di non difendere cause infondate contro la propria coscienza (contra conscientiam), tanto che Bulgaro disse che la legge lo stabiliva, ma nella prassi non era osservato Ma io non approvo la risposta di Bulgaro, perché contro quella legge non credo che valgano né la consuetudine né la desuetudine affinchè questa consuetudine non sia occasione di peccato se gli avvocati difendono una causa contro la propria coscienza (contra conscientiam) andranno all inferno

24 Giovanni d Andrea, Comm. alle Decretali Gli avvocati devono giurare i base alla costituzione rem non novam. Ciononostante, Bulgaro disse che, pur essendo previsto dalla legge, il giuramento non veniva prestato per consuetudine Ma la consuetudine non vale Il motivo per cui la consuetudine in questo caso non vale è che aumenta i pericoli per l anima

25 NOTAI I notai si formavano con la pratica presso un notaio, dove imparavano le tecniche di redazione degli atti Formulario di Ranieri da Perugia Formulario di Martino da Fano Ars notaria di Salatiele Summa totius artis notariae di Rolandino dei Passeggeri

26 I NOTAI e IL DIRITTO COMMERCIALE Il diritto commerciale nasce dall incontro tra il notaio e il mercante i notai danno forma giuridica alle esigenze dei mercanti Es. lettera di cambio Es. fallimento Es. società in accomandita Es. contratto di assicurazione