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1 de EQUAZIONE INFORMAZIONE Giornaino degi studenti de Istituto Omnicomprensivo di Fiadefia

2 E Q U A Z I O N E de I N F O R M A Z I O N E GIORNALINO DEGLI STUDENTI DELL ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI FILADELFIA Anno scoastico Redazione Francesca Bartucca Aessia Buccinà Vanessa Caruso Caterina De Caria Maria Chiara Destito Caudia Diaco Stefania Mazzotta Barbara Rondinei Coordinatore Prof. Domenico Sammarco Stampa Adhoc Vibo Vaentia S O M M A R I O 3 Luci di speranza Sergio Mattarea: un nuovo condottiero Viaggio su pianeta terra 5 4 Insieme per Teethon Non perdiamo a bussoa Borsa di studio dea Soidarietà Educare aa egaità Incontro con Gioacchino Criaco 7 6 Per non dimenticare... Giornaisti con... Focus IPSIA: aternanza scuoa-avoro 9 8 Nemico di me stesso I cyberbuismo Quai i mostri da temere? L insostenibie peso... dea cutura Expo 2015: nuovi metodi di aimentazione Liceo e IPSIA: stage a Dubino Open Lab: esperienza di aboratorio 12

3 In occasione dea Giornata Mondiae dea Gioventù Papa Francesco si è recato in Brasie, con intenzione di bussare aa porta dea casa di Maria affinché aiutasse tutti a trasmettere ai giovani i vaori che i rendano artefici di una nazione e di un mondo più giusti, soidai e fraterni. Durante omeia nea messa ne Santuario di Nostra Signora di Aparecida, i Papa ha vouto richiamare tre sempici atteggiamenti. Mantenere a speranza. Quante difficotà ci sono nea vita di ognuno, nea nostra gente, nee nostre comunità? Come dice Papa Francesco Abbiate sempre ne cuore questa certezza: Dio cammina accanto a voi, in nessun movimento vi abbandona! Non perdiamo mai a speranza! Non spegniamoa mai ne nostro cuore!. Sappiamo che i mae c è nea nostra storia, ma non è ui i più forte. I più forte è Dio, e Dio è a nostra speranza! Nea sua omeia Papa Francesco mira a sensibiizzare proprio questo punto, ovvero che a giorno d oggi un po tutti, e soprattutto i giovani, si sentono attratti da idoi che si mettono a posto di Dio: i denaro, i potere, i successo, i piacere. E spesso è proprio un senso di soitudine e di vuoto a farsi strada ne cuore di moti e a conduri aa ricerca di questi idoi passeggeri, che atro non sono se non compensazioni. Luci di speranza, questo siamo. Luci di speranza Non hanno bisogno soo di cose, hanno bisogno soprattutto che siano oro proposti quei vaori immateriai che sono i cuore spirituae di un popoo: spirituaità, generosità, soidarietà, perseveranza, fraternità, gioia... vaori che trovano a oro radice più profonda nea fede cristiana. Lasciarsi sorprendere da Dio. Ogni uomo di speranza - a grande speranza che ci dà a fede - sa che, in mezzo ae difficotà, Dio agisce e ci sorprende; riserva sempre i megio per noi. L unica cosa che chiede in cambio è che noi ci asciamo sorprendere da suo amore, che accogiamo e sue sorprese. Fidiamoci di Dio!, questo ci chiede Papa Francesco, di avvicinarci a Lui, di restare accanto a Lui. Vivere nea gioia. I cristiano è gioioso, non è mai triste. Dio ci accompagna. Gesù ci ha mostrato che i voto di Dio è queo di un Padre che ci ama. I peccato e a morte sono stati sconfitti. I cristiano non può essere pessimista! Non ha a faccia di chi sembra trovarsi in un utto perpetuo. Se siamo davvero innamorati di Cristo e sentiamo quanto ci ama, i nostro cuore si infiammerà di una gioia tae che contagerà quanti vivono vicini a noi. Aessia Buccinnà Casse II A Liceo Scientifico Fiadefia ATTUALITÀ Sergio Mattarea: un nuovo condottiero I 3 febbraio 2015 ha avuto inizio i mandato de 12 Presidente dea Repubbica Itaiana; Sergio Mattarea è i nuovo condottiero di un paese che da tempo sembra dover necessariamente andare aa deriva, un paese che, però, si ostina a vestirsi di un cima ottimista, in cui è ancora viva a speranza di poter venir fuori da una crisi che ha ricordato agi itaiani qua è i sapore dea povertà. L Itaia si è asciata corrodere da ingiustizia, daa corruzione, daa fasa meritocrazia, da istituzioni che da sempre hanno saputo far credere a popoo di essere que demos a cui appartiene a così famigerata crazia. In Itaia purtroppo que potere di tutti è diventato potere di nessuno proprio perché un paese che, fino aa metà de XX secoo era uno tra gi stati più potenti ed infuenti, non può finire nee mani di uomini corrotti, uomini avidi, uomini che hanno saputo costruire i oro imperi sue spae di un paese che oggi si ritrova a dover pagare e conseguenze di tutto ciò. Quae deve essere aora i ruoo de nostro Presidente dea Repubbica? Subito dopo a sua eezione, i media hanno saputo iustrare a megio quea che è stata in passato a figura di Sergio Mattarea i quae, otre ad essere stato un giurista, un ministro, un giudice che ha in effetti dedicato etteramente a sua vita aa poitica itaiana, è stato un uomo che ha visto morire tra e sue braccia un frateo, assassinato da uno di quei mai che, come acido, da sempre corrode, ogora e consuma i nostro paese. Venendo a conoscenza di quea che è stata a storia di Piersanti Mattarea e, di conseguenza esperienza che ha potuto intaccare, segnare a vita de Presidente, ho pensato che un uomo che porta su suo corpo o, quanto meno, nea sua anima i segni asciati da ingiustizia, saprà senza dubbio trovare a forza per combatterne ogni forma. Mattarea deve fare in modo che o Stato torni ad essere una Repubbica ; certo nessuno può pretendere che quea itaiana sia una Repubbica de tutto simie a quea che è stata a Repubbica nea sua forma più ata presso gi antichi Romani, ma credo che, tuttavia, tae organizzazione poitica debba necessariamente mantenere quei vaori, quei princìpi dovuti a suo stesso nome. Egi non può permettere che uomini mossi sotanto daa cupidigia, da desiderio di prevaere sugi atri possano ritrovarsi aa guida di una città, una regione, una reatà comune. Non è possibie continuare a vivere in un cima di indifferenza! Su una nave, ad esempio, ognuno deve impegnarsi ad adempiere i proprio compito, nessuno può pretendere di andare per a sua strada, di prendere dee iniziative che sicuramente potrebbero mettere a rischio a vita di tutti i passeggeri. L ammiragio ha quindi i dovere di ricordare a tutti che è necessario ottare insieme per raggiungere i medesimo obiettivo. In Itaia spesso si ha un idea distorta dea paroa democrazia, moti infatti a usano come arma per giustificare dee azioni che a tutto potrebbero condurre tranne che ad una forma di democrazia. I nostro paese ha bisogno di quacuno che sappia vaorizzaro in quanto patria di un patrimonio artistico inestimabie. L Itaia è un capoavoro, un opera d arte e forse è proprio da qui che bisogna partire, forse è necessario comprendere quai sono e vere ricchezze di questo paese per potergi dare a possibiità di riprendere a strada verso unica meta: i bene comune. Stefania Mazzotta Casse III B Liceo Scientifico Fiadefia 3

4 SOLIDARIETÀ Viaggio su pianeta terra Anche i Piccoo Principe, come accade a tutti i bambini, ha dovuto asciare a sua stea e a sua amata rosa per aprirsi a esistenza, per asciarsi trasportare da tempo ne beissimo viaggio dea sua vita. Parte quindi a esporazione degi atri pianeti. Cara piccoa rosa, oggi vogio raccontarti i mio viaggio su pianeta Terra. Que pianeta mi ha sempre incuriosito, ci sono già stato una vota ma non ho avuto a possibiità di esporaro, di conoscero. Sua Terra, però, ho incontrato Vope e ciò che mi spinge a ritornare su que pianeta è i desiderio di scoprire che cos è que quacosa di così misterioso che ha saputo fondere a sua anima aa mia. Vogio scoprire che cos è che iumina i suoi occhi quando mi sta vicino. L uomo, che è animae che su questo pianeta si distingue dagi atri per a capacità di pensare, di ragionare, ha saputo crearsi un mondo a sé, un mondo in cui i verde dea natura scompare e ascia i posto aa compessa reatà de uomo. Vope mi ha detto: «Soo conoscendo animo umano, a reatà in cui egi vive tu potrai capire davvero che cos è che fa battere i nostro cuore. Capirai che è proprio que mistero di cui tu pari a permettere a questo pianeta di vivere; esso è proprio i perno intorno a cui ruota instancabimente a Terra». Innanzitutto ho conosciuto dei bambini, oro mi hanno accoto come se mi conoscessero da sempre, nei oro occhi non ho visto paura, diffidenza,timore; in oro ho potuto intravedere un animo puro, candido, così impido e trasparente che e idee nere (simboo de Mae) non riuscirebbero sicuramente a corrompere. Que mistero avvoge anche oro ed è presente in essi nea sua forma più vera. Vope mi ha portato in un ospedae, que uogo dove vengono curati cooro i quai devono ottare contro e maattie. Purtroppo, anche su questo pianeta, i Mae ha saputo avviupparsi con e vite degi uomini. Ne ospedae ho intravisto, per a prima vota, negi occhi di acune persone, quacosa che mi ha spiazzato; ho visto dei visi segnati da doore, i oro occhi erano grigi, spenti, quacosa di mavagio aveva osato privari di quea uce straordinaria. Ho notato però che, mentre gi occhi degi aduti erano cupi, in quei dei bambini quea fiammea, anche se più affievoita, continuava a fare un pò di uce. Vope mi ha parato dei medici e a oro vita mia ha fatto davvero rifettere. Essi hanno fatto dea oro esistenza una missione; aeviare e sofferenze atrui, savare a vita degi atri è ciò che dà un senso aa oro vita. È da non crederci! Che cos è che induce un uomo a vivere per gi atri, ad essere que arcobaeno che moti uomini attendono dopo aver vissuto una tempesta infernae? Non mi era mai capitato di incontrare, negi atri pianeti, uomini che non fossero mossi soo da desiderio di arricchirsi, di prevaere sugi atri; uomini che vivevano sempicemente per oro stessi. Qui sua Terra non è così, c è quacosa che unisce, che fonde tra oro e vite di tutti gi esseri umani. Atrimenti non ci sarebbero medici che mettono a oro vita a disposizione de intera umanità; nessun uomo sentirebbe a necessità di donarsi agi atri. Qui non esistono frontiere, quando i Mae tenta di crearne quacuna, quacosa, come un fiume in piena, a distrugge, a annienta; esso non si ferma di fronte a nua, è una forza capace di stravogere tutto queo che incrocia a sua strada. In que ospedae ho assistito a quacosa di straordinario: ho visto un uomo donare i proprio sangue ad un atro uomo rimasto gravemente ferito durante un incidente. La sensazione che ho provato ne assistere a que miracoo è indescrivibie; que gesto conteneva que mistero, negi occhi di que uomo ho rivisto quea uce; in que momento ui stava facendo dea sua vita un dono, ma, contemporaneamente, aver ridato a vita a que giovane stava rendendo straordinaria a sua. Lui aveva avuto i coraggio di donarsi a atro. I sangue che i suo cuore aveva fatto scorrere nee sue vene ora scorreva nee vene de atro; e accarezzava come fa una madre quando i figio piange, togiendo da suo viso a tristezza, asciugando e sue acrime. Con a stessa forza i sangue inondava e vene de ragazzo unendo e anime di costoro indissoubimente. L uomo è addirittura capace di ridare a vita, ma o fa anche sempicemente con un sorriso. In questo pianeta non sarò soo a combattere i Mae perché gi uomini o fanno già, ottano ogni giorno que mae che sa impregnare a vita di tutti gi uomini, che si nasconde ovunque facendosi chiamare maattia, avidità, cupidigia, egoismo... Però uomo non sta con e mani in mano, è consapevoe che i Bene possa trionfare su ogni atra cosa. Mote persone riescono a trovare un momento nea freneticità dea oro vita e decidono di donaro agi atri, a chi ne ha bisogno, ad un anziano, ad un bambino maato di cancro, ad una donna soa. Oppure uomini che invece scegono di donare tutta a oro esistenza a chi è stato meno fortunato di oro. Vope aa fine ha vouto svearmi i mistero: quea fiamma che arde negi occhi di moti uomini ha un nome: soidarietá, amore, frateanza. Ora mi rendo conto che è proprio quea fiamma a dare a vita a questo pianeta; è a forza che permette a mondo di ruotare instancabimente facendo in modo che umanità non possa evitare di vivere in un eterno abbraccio. L amore è una forza invincibie, i mae non potrà mai contrastare una forza così grande, immensa, capace di sorreggere un mondo, capace di fare de umanità un oceano in cui ogni piccoa goccia non potrebbe esistere senza tutte e atre. È questa simbiosi, questa unione fra tutti gi uomini unica forza capace di vincerne ogni atra. L anima de mondo è stata divisa in tanti minuscoi frammenti, ogni uomo ne suo cuore ne possiede uno ed è proprio queo a fonte di quea uce abbagiante che mi ha tanto affascinato, a uce presente in quegi uomini che hanno saputo mantenere i proprio animo impido e candido quanto o è queo di un bambino. L uomo non deve arrendersi perché se ascia che i suo cuore venga inondato di amore niente potrà mai sconfiggero. Persino a morte non ha saputo annientare a forza, amore di quegi uomini che hanno segnato a storia de umanità in questo pianeta. Vope mi ha parato di uomini come Martin Luther King, Gandhi, a morte ha potuto appropriarsi de oro corpo ma non potrà mai annuare a forza de oro operato, a grandezza dei oro ideai, immensità de oro amore, dea oro frateanza, dea oro soidarietà che pervade ancora oggi questo pianeta. Stefania Mazzotta Casse III B Liceo Scientifico Fiadefia 4

5 Insieme per Teethon Raffaee, o megio Raffaé, un ragazzo di dodici anni che vive a Napoi, sta giocando a cacetto con degi amici e prima di tirare un cacio di rigore ripensa aa sua giornata, ma soprattutto aa sua vita, raccontando di sé, dea sua famigia e dea sua maattia. Magrado i suo carattere soare, a vita di Raffaee è piena di difficotà, infatti è affetto da mucopoisaccaridosi di tipo VI, una maattia rarissima, soo otto casi in Itaia. È una maattia genetica compessa che compare in genere durante infanzia, con manifestazione a carico di tre strutture principai de organismo: o scheetro (deformità scheetriche e bassa statura); gi occhi (opacità corneae); i cuore (inspessimento di acune vavoe). La mucopoisaccaridosi di tipo VI è una dee maattie di cui si occupa Teethon. La fondazione Teethon è una dee principai Charity itaiane. Da 1990 i suo obiettivo è queo di reaizzare a promessa dea cura dee maattie genetiche attraverso i finanziamento dea ricerca. Teethon si propone di sensibiizzare tutti su importanza dea ricerca come unica arma per regaare una speranza ae persone copite da queste patoogie. La otta contro e maattie genetiche merita sempre più impegno ed attenzione. Per queste maattie, infatti, proprio a causa dea oro rarità, spesso non esiste ricerca, non esistono terapie, non esiste una cura, poiché vengono trascurate dai principai investimenti pubbici. Per Teethon però a cura non è più i punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza. Infatti deve fare ogni sforzo possibie per garantire che e terapie di successo siano disponibii a tutti. Teethon è importante perché può savare una persona e savare una persona vuo dire savare intero mondo. È importante perché se per noi è un piccoo gesto quotidiano per atri è desiderio di vita Ritengo che sostenere questo tipo di ricerche sia rievante, ritengo si debba pensare ai bambini di oggi e a quei di domani, ritengo che a vote ci si debba fermare e asciare a routine quotidiana per occuparsi di cose che sembra non ci tocchino, eppure sono capaci di distruggere. Raffaee e i suo sorriso è soo uno dei tanti sorrisi da proteggere. Per ricordarsi cosa sia a vita, per ricordarsi come si possa apprezzare davvero. Dobbiamo impegnarci per a ricerca e, soprattutto, per dare a speranza di un futuro a tutti quei bambini che combattono ogni giorno con i oro sorrisi. Dobbiamo donare per oro, che sanno insegnarci i significato dea paroa vita, accompagnata da una massiccia dose di coraggio. Come i coraggio che ha Raffaee che, pur sapendo di essere affetto da una terribie maattia, non si abbatte, vuoe condurre una vita normae, come tutti i suoi coetanei, e dice di combattera, ogni giorno, con tutte e sue forze insieme aa sua famigia. La storia di Raffaee è stata raccota in un cortometraggio che è stato proiettato a inizio dea Teethonboa, manifestazione organizzata anche quest anno da noi aunni de Istituto Omnicomprensivo di Fiadefia. Da quache anno, infatti, i nostro istituto è tra e scuoe Amiche di Teethon, perché ogni anno vogiamo fare sempre di più, vogiamo aiutare Teethon perché a ricerca è vita e a ricerca non si ferma mai! Otre aa Teethonboa, i ragazzi de Liceo Scientifico e de Ipsia hanno dato vita ad un Partita de cuore, un incontro di cacio ne quae a contare non è stato i risutato, ma a sensibiità e a soidarietà che tutti noi abbiamo dimostrato prodigandoci a raccogiere fondi da devovere a Teethon. Positiva è stata a risposta di tutti i fiadefiesi, dei commercianti in particoare, che hanno contribuito a iniziativa con grande generosità. una piccoa goccia ne mare dea soidarietà che può fare a differenza e aimentare e speranze di chi soffre. Barbara Rondinei Casse II B Liceo Scientifico Fiadefia SOLIDARIETÀ Non perdiamo a bussoa Per a prima vota acune scuoe dea provincia di Vibo Vaentia, unedì 4 maggio 2015, hanno condiviso una nuova esperienza sportiva definita orienteering. L orientamento o orienteering è una discipina che consiste ne effettuare un percorso predefinito caratterizzato da punti di controo chiamati anterne con aiuto escusivo di una bussoa o di una cartina topografica che contiene particoari de uogo da percorrere. C eravamo anche noi a rappresentare a Scuoa secondaria di I grado di Fiadefia e, senza fasa modestia, ci siamo cassificati, accedendo ae gare regionai. In queste utime, che si sono disputate giovedì 14 maggio, ne borgo di Civita, ne territorio de Parco Nazionae de Poino, siamo riusciti a conquistare i terzo posto. Curiosi di vivere questa nuova avventura e, amanti di tutto ciò che riguarda o sport, abbiamo trascorso dee ore piacevomente istruttive a aria aperta in compagnia dei ragazzi dee scuoe partecipanti. Laura Peegrino Casse III B Scuoa secondaria di I grado Fiadefia Borsa di studio dea Soidarietà Si è svota, ne pomeriggio de 24 novembre 2014, a Cittanova, presso i Paazzo dei Congressi BCC, a Cerimonia di consegna dea Borsa di studio dea Soidarietà istituita da AVIS Regionae e daa BCC di Cittanova (RC). Destinatarie dea premiazione e nostre aieve de Liceo Scientifico, Maria Chiara Destito, casse IV B, Anna Maria Piieci, casse V B e Maria Dastoi, casse V A. Le aieve, accompagnate aa cerimonia e seguite daa prof.ssa Laura Sardanei, sono state premiate con targhe commemorative ed un assegno de rispettivo importo di 300,00, 200,00 e 100,00. Una targa speciae è stata assegnata a nostro Istituto per aver promosso particoare attenzione verso a Cutura dea Soidarietà. La redazione 5

6 ATTIVITÀ SCOLASTICHE Educare aa egaità Sabato 15 novembre 2014, presso Auditorium comunae di Fiadefia, ne ambito dea reaizzazione de Progetto sua egaità, programmato da nostro Istituto Omnicomprensivo, si è svoto un incontrodibattito sua seguente tematica: La scuoa come uogo di educazione aa egaità. Sono intervenuti Don Giacomo Panizza, fondatore di Comunità Progetto Sud, Antonio Gaati, direttore de Istituto Penitenziario di Vibo Vaentia, Francesco Bonei, assessore aa Cutura e aa pubbica istruzione de Comune di Rosarno. I avori sono stati aperti da nostro Dirigente Scoastico i quae, dopo aver accoto i partecipanti a convegno con un sauto di benvenuto, si è soffermato su concetto di egaità e su importanza che assume, ne percorso formativo degi studenti, i rispetto dee regoe. Successivamente è intervenuto Francesco Bonei i quae ha riportato a sua esperienza di amministratore, in quaità di assessore a istruzione, in un contesto territoriae fortemente inquinato daa mafia. I Direttore de Istituto Penitenziario di Vibo Vaentia ha poi esposto e probematiche che affronta quotidianamente con i detenuti di cui ha anche riferito acune sofferte vicende. Ma a testimonianza più interessante si è riveata quea di Don Giacomo Panizza, sacerdote bresciano trapiantato da 1976 a Lamezia Terme dove ha fondato un Associazione ( Comunità Progetto Sud ) che dirige, insieme a un gruppo di disabii. Egi è da tempo ne mirino dea Ndrangheta, da quando ha preso in gestione un paazzo confiscato a un organizzazione mafiosa ocae e ha subito minacce e avvertimenti tanto da essere costretto a vivere sotto protezione. I prete ci ha messo in guardia a non farci attrarre dai facii guadagni che spesso vengono proposti dai Padrini e ci ha indicati come obiettivi principai dea nostra vita o studio e i avoro. Infine acuni nostri compagni hanno posto dee domande ai reatori su tematiche egate a rispetto dea egaità. Caterina De Caria Casse III A Liceo Scientifico Fiadefia Incontro con Gioacchino Criaco Lunedì 18 maggio, ne ambito de progetto Bibioteca amica, promosso da Istituto Superiore di Decoatura e a cui i nostro Liceo partecipa, abbiamo incontrato Gioacchino Criaco, autore de noir Anime nere pubbicato ne Anime nere racconta a storia di tre ragazzi de Aspromonte, uogo caro a Criaco i quae ha vissuto a sua infanzia in quee terre meravigiose inquinate da un mae profondamente radicato. Desiderosi di vivere una vita diversa da quea sempice cui erano destinati, i tre imboccano sentieri privi di regoe. Nonostante gi studi, diventano maavitosi in proprio, senza egami con a Ndrangheta. Posti davanti a una sceta, vivere da servi o morire, i tra ragazzi scegono di vivere iberi ma egati ae armi, che avrebbero usato contro quasiasi nemico, fosse esso un maandrino o un poiziotto. I ibro di Criaco, benchè tratti argomenti già ampiamente sviuppati, è espressione de esperienza di vita de autore. Da ibro è stato tratto un fim, presentato aa Mostra di Venezia, che è stato anche candidato a Leone d oro. Francesco Munzi, i regista, ha apportato numerose modifiche a opera originae, non utima aver reso i tre amici fratei: Rocco ( ipocrita) che vive nea Miano da bere e, nonostante tenti di apparire diverso da frateo Luigi (i cattivo), sfrutta i denaro guadagnato da ui iecitamente e Luciano ( onesto), que frateo maggiore che tenta di sfuggire agi artigi de mae e si rifugia sui monti, tra e capre, nea più cassica dee battagie contro se stessi. Ma, quasi che a vita voesse remargi contro, i figio decide che a montagna e e capre non gi bastano, scegie di voer essere come gi zii che tanto ammira, e va incontro aa morte. Di fronte ad essa, quea che pareva essere unica anima pura fra tante, si tinge di nero... e di rosso. Disarma a voragine che i regista crea tra sud e nord, resa ancor più paese da atteggiamento sofisticato dea mogie di Rocco. Lo scrittore ne corso de incontro, dopo aver presentato brevemente i ibro, ha risposto voentieri ae domande poste da noi soffermandosi in particoare sua condizione vissuta dai giovani caabresi negi anni settanta, quei dopo a contestazione de 68, e sui oro rapporti con a maavita. Si è definito un emigrante ritornato a sud per contribuire aa crescita e a progresso dea nostra regione. Parando ad esempio dea trasposizione cinematografica de ibro, ha affermato come esso abbia offerto opportunità concrete di avoro e di reaizzazione sociae ad acuni ragazzi caabresi che hanno recitato ne fim. Criaco ha anche dichiarato che ha scritto i ibro a fine di paesare a reatà e non teme quei che, nea porta accanto aa sua, non hanno gradito e sue paroe. Francesca Bartucca Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia 6

7 Per non dimenticare... Ne nostro Istituto è stata aestita una mostra didattica sua Prima Guerra Mondiae. Nea ricorrenza de centenario de confitto abbiamo avvertito i desiderio di ricordare i caduti di tutti i fronti, ma speciamente i 131 ragazzi di Fiadefia. Forte è stato impatto emotivo nei momenti in cui abbiamo coaborato aa disposizione dei documenti. Foto originai, documenti e oggetti che ci hanno aiutato a comprendere quae fosse a vita de sodato in trincea. Attraverso e memorie contenute ne diario di guerra de cappeano miitare, Don Andrea Criscuoo, abbiamo visto gi eventi da una prospettiva priviegiata rispetto a ibro di testo. Due bossoi di cannone da 8 cm di diametro, sbazati a riievo con motivi foreai. Iscrizione Prigionieri ungheresi offrono a tenente cappeano. Marcati con punzone de aquia bicipite e i marchio dea fabbrica. Perfetto esempio di Trench-art (arte di trincea). Bossoo di cannone di piccoo caibro - anno Proietto per bombarda di circa 70 kg. di peso con circa 30 kg. di carica interna, munito di aette. Atarino da campo, reaizzato dai prigionieri ungheresi. Piccoo soprammobie sbazato ad atoriievo con motivi foreai. La saa video dea scuoa era stata trasformata. Entrando, si aveva impressione di fare un sato ne passato, di essere in prima inea a condividere per quache minuto e sofferenze e e paure dei nostri sodati; di essere testimoni impotenti degi ordini assurdi dei comandanti, dee decimazioni irrazionai, de inutie strage. Questa attività didattica ci ha fatto crescere non soo da punto di vista cuturae, ma soprattutto per quanto riguarda aspetto umano, per comprendere importanza di essere cittadini impegnati a costruire un mondo pacifico. Per questo abbiamo vouto condividere a nostra esperienza con i ragazzi dee atri cassi. Abbiamo compreso importanza di uno studio attivo, che ci ha consentito di diventare, per quache giorno, dei piccoi ricercatori di materiai e testimonianze. Lo studio dea storia riguarda i nostro futuro, ci guiderà nee scete da fare, sperando che, con aiuto dei docenti e dee persone adute, siano quee giuste. Da quasi un secoo, sui sacrari d Itaia e d Europa si fa memoria de sacrificio che migiaia di connazionai hanno compiuto per dare unità e senso aa nostra appartenenza, ed essere nazione che si riconosce in un vincoo di frateanza sempre più profondo. Questo vincoo viene tenuto vivo se si ha a capacità di ricordare. L omaggio ai caduti supera a vecchia visione su mito dea Vittoria. Le ragioni di Stato, a un secoo da evento, asciano i campo ae ragioni de uomo, a una vautazione più obiettiva dei fatti, a una ettura non soo rievocativa ma anche prospettica, orientata a migioramento umano, civie e cuturae dea nostra comunità. L impegno che in quest occasione stiamo assumendo rafforza e radici di un popoo ne fondamento ideae di una prospettiva di pace, che renda utie i sacrificio dea schiera di martiri che attraverso questo progetto onoriamo. La memoria dei vivi che riposano nei sacrari rafforza a consapevoezza che e istituzioni e e costituzioni hanno come fondamento i sacrificio di miioni di uomini sempici, che non hanno chiesto nua in cambio; non è un esagerazione dire che e eggi fondamentai sono scritte co sangue e non si possono rinnovare come fossero una merce di scambio. Le ceebrazioni de centenario sono finaizzate a trasmettere a memoria dei caduti e dispersi ne fango dee trincee, che hanno dato senso a Unità d Itaia e un egame più profondo ne nostro popoo. Aurora Serratore Barbara Mazzotta Davide Ieracitano Casse III C Scuoa secondaria di I grado Fiadefia ATTIVITÀ SCOLASTICHE Giornaisti con... Focus Quest anno, otre a partecipare aa redazione de giornaino scoastico, abbiamo vouto coaborare con a rivista Focus aa quae siamo abbonati, attraverso a stesura di due articoi nei quai abbiamo trattato di genetica e di un prodotto ocae. L articoo sua genetica riguarda a fecondazione in vitro, in particoare a three-parents IVF (Fecondazione con tre genitori), una tecnica messa a punto da acuni ricercatori dea Oregon Heath e Science University di Portand, ideata per consentire a nascita di neonati non affetti da gravi patoogie. La three-parents IVF è un esempio di progresso in campo medico, ma naturamente impica risvoti sia su piano egae sia su queo morae. I secondo articoo riguarda a produzione de vino zibibbo, un vitigno originario de Egitto. Ne tempo, però, questa cotivazione è diventata pecuiare di una ristretta zona geografica caabrese ed è diffusa anche in Siciia (o zibibbo di Panteeria è stato dichiarato patrimonio de Unesco). Ne nostro territorio è prodotto in una fascia che va da Francavia Angitoa a Pizzo dove i terreno è estremamente fertie e ricco di fosforo, potassio e zinco. Come veri e propri giornaisti, abbiamo visitato un azienda nee vicinanze di Francavia Angitoa, i cui proprietario, un giovane imprenditore agricoo, ha risposto ae nostre domande, mostrandoci come avviene a cotivazione di questo vitigno, successivamente a vinificazione e infine ci ha eencato e caratteristiche organoettiche deo zibibbo. Questa attività ci ha entusiasmato e speriamo di poter rivivere nuovamente un esperienza simie. A concusione de progetto, abbiamo reaizzato un mini focus che speriamo venga pubbicato daa rivista Focus. Francesca Bartucca Maria Chiara Destito Eisa Messina Marco Cristiano Sabrina Paonessa Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia 7

8 ATTIVITÀ SCOLASTICHE IPSIA: aternanza scuoa-avoro Le esperienze di aternanza scuoa-avoro di questo Anno Scoastico per IPSIA di Fiadefia sono state motepici. Già ne primo periodo annuae di fine novembre acuni fra i migiori aievi dea III e IV MAT sez. A de Istituto hanno intrapreso un esperienza di una settimana di stage aziendae ne isoa di Mata, dove hanno avuto modo di far visita ad aziende rinomate come a PayMobi Mata e a Medavia Mata, azienda di manutenzione ufficiae dea Air Mata, compagnia aerei nazionae de isoa. Apprezzata è stata a partecipazione degi aievi che hanno ricevuto i compimenti da parte dei tutor aziendai per i comportamento e a preparazione dimostrata. I progetto da titoo: Automazione industriae: La sfida robotica de futuro è stato reaizzato grazie aa voontà de Dirigente Scoastico prof. Antonio Rondinei, deo staff progettuae costituito dai proff. Vito Stucci e Leandro La Marca, accompagnatore degi aievi. Dopo questa prima esperienza di stage è stato portato a compimento anche i progetto di aternanza scuoa-avoro indetto da MIUR per anno scoastico da titoo Percorsi progettuai per industria meccanica, che ha permesso di coinvogere nea ormai consueta esperienza annuae di percorso formativo gi aievi dee stesse cassi accompagnati da prof. Francesco Lipari e da prof. Leandro La Marca e preparati in fase di pre-stage dai docenti prof. Vito Stucci e prof. Ranieri Daniee. Lo stage, come per gi anni scorsi, si è svoto per metà ne territorio circostante de Istituto, e per a restante parte in Umbria, nea spendida cornice di Città di Casteo, sede di soggiorno degi aievi, daa quae questi utimi si trasferivano giornamente a S. Giustino, sede dee Aziende-Partner deo stage, a pochissimi chiometri. Tra e più rappresentative ricordiamo ARROW Specia Parts, UNO Tech, DBmeccanica, ItaStampi, CMAStampi, TMB Tornerie, SIGIT (Gruppo FIAT); quest anno si è aggiunto un atro prestigioso partner aziendae che si trovava nea vicina regione toscana: a ULTRASY- STEM costruzioni stampi. I ragazzi de IPSIA di Fiadefia, distribuiti a piccoi gruppi nee ditte, hanno potuto così conoscere megio i mondo avorativo e confrontarsi con reatà aziendai atamente quaificate. Ne percorso di stage sono stati seguiti daa figura, prevista ne progetto, de tutor Aziendae: ing. Paoo Checcagini, che ha tenuto i corso propedeutico pre-aziendae preparando i ragazzi prima de ingresso vero e proprio in azienda. Otre ae fasi avorative vere e proprie, sono state effettuate anche visite compessive in atre aziende a fine di comprendere anche i carattere organizzativo e gestionae di produzione. Anche esperienza territoriae ha riservato però acune novità per gi aievi, impegnati in veri e propri percorsi di avoro che avevano per finaità obiettivi di reaizzo di manufatti. L esperienza più significativa è stata sicuramente quea fatta dagi aievi impegnati presso a ditta Paermo avorazioni in ferro battuto in Francavia Angitoa. I progetto, per certi versi ambizioso, è stato portato avanti grazie aa coaborazione de Associazione musicae Meody, de Comune di Fiadefia, nonché dea suddetta ditta Paermo che ha fornito e materie prime e e attrezzature. I avoro è consistito e proseguirà ne reaizzo di acuni pannei incisi con a tecnica CAD-CAM su acciaio CORTEN, rappresentanti un pentagramma musicae riportante e note dea meodia de Inno aa Gioia di Beethoven; verrà reaizzata una battuta musicae per ogni anno di coaborazione. Sono previste in totae 10 battute. La partitura verrà esposta, anno per anno, nea piazza centrae de paese durante a prima decade di maggio, in corrispondenza de periodo i cui viene svoto ormai consueto concorso musicae di Fiadefia. La sceta de motivo si riconduce anche a fatto che i 9 maggio ricorre a festa dea Comunità Europea i cui inno è appunto i ceeberrimo brano. La coocazione finae dei pannei dovrebbe essere infine accanto aa monumentae fontana a ingresso de paese, in maniera permanente su muro aterae. Resta soo da augurarsi che tutte queste esperienze, ormai in evouzione, raggiungano i vero obiettivo che i dirigente e i suo staff di docenti si sono prefissi fin da inizio: incrementare e opportunità di inserimento ne mondo avorativo di questi aievi, portandoi a conoscenza dee reatà più a avanguardia nea automazione, nea meccatronica e nea robotica. La redazione 8

9 Herman Hesse ha scritto: L uomo primitivo odia ciò di cui ha paura e, in acuni strati dea sua anima, anche uomo coto è primitivo. Anche odio dei popoi e dee razze contro atri popoi e razze non si basa sua superiorità e sua forza, ma su insicurezza e sua paura. L odio contro gi ebrei è un compesso di inferiorità mascherato... Più fortemente e più vioentemente questa brutta sensazione si manifesta nea veste dea superiorità, più è certo che dietro si nascondono paura e deboezza. Una serie di eventi scandì gi anni dea seconda guerra mondiae e da essi emerse i ato più sconcertante de uomo, un pozzo senza fondo di oscurità e paure, ae quai si deve a più nota e spaventosa espressione di xenofobia dea storia per mano de canceiere de Reich tedesco e di tutti cooro che si asciarono trascinare da ideoogia hiteriana. Pare che i futuro Führer fosse stato pervaso da idee razziste fin da infanzia, per via de padre e, in seguito, tai convinzioni si rafforzarono tra i banchi di scuoa, istituzione che più di quasiasi atra dovrebbe trasmettere a conoscenza e i rispetto reciproco, in quanto a interno di essa circoavano idee antiebraiche. L aspetto più sconfortante degi episodi razziai e xenofobi che insanguinarono i Novecento fu i coinvogimento di masse di persone, non di un singoo individuo, a dimostrazione che a paura, a chiave che aprì e porte dei ager, è i virus più dannoso e mortae che possa infuenzare gi esseri umani. Scavare nea storia per comprendere e motivazioni aa base de antisemitismo o di ogni atra forma di odio verso gi atri è come tentare di afferrare acqua, che inevitabimente scivoa tra e dita; è come sperare di afferrare un graneo di povere, come cercare a razionaità ne irrazionaità: impossibie. Tuttavia, a xenofobia e, neo specifico, antisemitismo costituiscono una parte significativa dea storia umana. In ciascun periodo storico è accaduto a degi individui di ritenere che ogni straniero è nemico, espressione utiizzata dao scrittore ebreo Primo Levi, anch egi vittima dee deportazioni nazifasciste. Sigmund Freud, ebreo di origini austriache fondatore dea psicoanaisi, nea sua opera I disagio dea cività spiega origine de odio per o straniero. Egi sostiene che ne interiorità de uomo imperversa un confitto perenne fra a pusione dea vita, ossia Eros, amore e a pusione dea morte, ossia Thanatos. La società, che impone doveri e convenzioni, soffoca eros, incanaandoo, ad esempio, ne amore per a famigia, che tuttavia non è sufficiente a soddisfare i bisogni de individuo, i quae già risente da confitto fra Io, a parte cosciente de uomo, e i Super-io, ovvero a coscienza umana, che punisce provocando sensi di copa che possono anche indurre aa nevrosi. La convinzione irrazionae in base ae quae o straniero è nemico forse non va ricercata nee profondità dea mente, ma ne istinto, quea voce che ura in noi sopra ogni atra e che percepisce i diverso come una minaccia, che provoca paranoia, paura e insicurezza. Ogni forma di razzismo e antiebraismo, oggi come ieri, si basa su pregiudizi, storie fase o ingigantite, voci dovute a una cutura, un inguaggio e costumi differenti, come se gi occhi non riuscissero a vedere un uomo, ma un corpo trasparente o uno specchio che rifette di esso unicamente un immagine demonizzata. Oggi i concetto di razza è stato smentito daa moderna genetica e daa teoria secondo cui gi uomini deriverebbero tutti da un soo ceppo africano. È sempre in nome dea Nemico di me stesso scienza e dea medicina che, nei campi di annientamento nazisti, vennero perpetrate atrocità definite esperimenti scientifici sui prigionieri-cavie, ridotti su fondo, aontanati dae persone amate, privati di un nome, dei capei, di una casa, dei ricordi che risiedono negi oggetti di cui ognuno di noi si circonda, dea ibertà e dea ragione perché, come Levi stesso afferma in Se questo è un uomo accade facimente, a chi ha perso tutto, di perdere anche se stesso. L Oocausto, a souzione finae pensata da Hiter per mettere fine aa questione ebraica è un esempio di ciò che accade quando i potere cade nee mani sbagiate. Mani fredde, guidate da una mente foe incapace di discernere a differenza fra ciò che è reae è ciò che non o è. Inutie sarebbe sottoineare a ferocia con cui i nazisti si impegnarono ad annuare vite umane diverse, ebrei, zingari, portatori di handicap, omosessuai o a convinzione con a quae perseguirono obiettivo di ampiare o spazio vitae conquistando atri territori ad est, servendosi di quasiasi mezzo, o a vioenza gratuita dee SS nei Lager e su quei treni dea morte, in cui gi uomini viaggiavano come animai a maceo, stipati in centinaia nei vagoni merci, circondati da un aria irrespirabie per via dei corpi sporchi e sudati, da pianto dei bambini piccoi e affamati e da odore dea paura. I pregiudizi, a paura istintiva deo straniero e irrazionaità non sono caratteristiche proprie dei bianchi, come si potrebbe pensare anciando uno sguardo a passato, ma sono infezioni atenti che giacciono in fondo agi animi degi uomini. La fortuna, che ci vide carnefici anziché vittime, è dovuta a quea serie di condizioni che ci permisero di conquistare non i diritto, ma i potere e autorità necessarie a sottomettere gi atri, perciò siamo noi a ricordare e vittime ebree anzichè gi ebrei a ricordare noi. Da potere deriva a convinzione di avere più diritti degi atri aa vita e a priviegio, a certezza di essere stati predietti da universo. Tante vote, per ricordare quanto simii siamo ne essere poco più che un ammasso di ceue, basterebbe vestire i panni uno de atro, sperimentare a fame, quando si critica a povertà, o a guerra, quando si gioca a fare i sodati o e camere a gas, quando si pensa di avere i diritto di poter decidere dea vita o dea morte di un atro essere umano o i doore di una frusta in piena schiena sotto i soe di una piantagione di tabacco, quando si pensa di poter sfruttare gi atri per i propri fini. A oggi questo non si è ancora verificato: e madri continuano a stringere a mano dei oro figi piccoi quando capita di passare accanto a un africano che chiede eemosina e gi arabi sono ancora tutti terroristi. Con i passare de tempo i ricordo di ciò che è stato in quegi anni di terrore viene sepoto sotto iusoria convinzione che appartenga a passato, a vote è più facie ignorare un episodio razziae o una svastica dipinta su un muro cui ci imitiamo a dare uno sguardo con a coda de occhio. I ricordo è un arma, sebbene non sufficientemente potente per sradicare e convinzioni e e paranoie di acuni individui, certi di appartenere ad una razza eetta. Tuttavia, suppongo che, fin quando non impareranno a respirare sott acqua, a voare o a vedere a buio, rimarranno sempici, piccoi esseri umani. Perché odiare un atro essere umano equivae ad odiare se stessi, a propria carne e i proprio sangue e ciò rende uomo i principae nemico di se stesso. Francesca Bartucca Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia ANTIEBRAISMO 9

10 VIOLENZA I cyberbuismo Internet ha aperto nuove possibiità per tutti noi. L atra faccia dea medagia è rappresentata dai rischi egati ad un uso improprio di questo strumento: tra questi i cyberbuismo. Le attività che i ragazzi svogono onine o attraverso i media tecnoogici hanno spesso conseguenze anche nea oro vita reae. Ao stesso modo, e vite onine infuenzano i modo di comportarsi dei ragazzi offine e ciò aimenta i cyberbuismo (ossia buismo onine): termine che indica atti di buismo e di moestia effettuati tramite mezzi eettronici come emai, a messaggistica istantanea, i socia network, i teefoni ceuari, i cercapersone e/o i siti web. La crescita esponenziae de uso di internet porta i buismo cyber ad espandersi in maniera atrettanto massiccia via web. Le minacce virtuai sono definite dagi psicoogi statunitensi cyberstaking, e possiamo notare due aspetti che caratterizzano questo nuovo buismo. Uno di questi è che esso non si manifesta in contatto diretto, faccia a faccia: i buo non è presente fisicamente ma si nasconde dietro un computer o un ceuare. Ciò favorisce una mancanza di visibiità, infatti i buo eettronico approfitta di questa sorta di maschera virtuae. Sarà quindi moto più difficie rintracciaro nea grande rete che è i web. I secondo aspetto de cyberbuismo è che esso non ascia pace a chi è preso di mira. Nemmeno tra e mura domestiche. Mentre i bui dea scuoa non possono penetrare nea sicurezza di una dimora, i cyberbuo trova terreno fertie anche in questa zona personae e intima dea vittima, a quae ovviamente sviupperà ancora più insicurezza e fragiità. Invece, paradossamente, è i cyberbuo a farsi più sicuro. Grazie a anonimato garantito da internet, si sente ancora meno responsabie dee azioni commesse a danno atrui. È per questo che i web, con e sue mie maschere e nickname, offre a possibiità di diventare bui anche a cooro che di persona non avrebbero nemmeno i coraggio di parare con a vittima. Anche oro, infatti, possono avere una personaità piuttosto fragie, che resta spesso a base e i motivo de oro comportamento aggressivo. Ovviamente non tutti sono dei potenziai cyberbui, ma bisogna anche tenere presente che in internet è facie spacciarsi per quacun atro, inventando età o caratteristiche fisiche diverse da quee reai. Questo può essere fatto tanto da chi ha intenzioni iecite, quanto da chi è sempicemente timido, e vorrebbe, in questo modo, nascondersi ne mondo virtuae, per vivere una reatà diversa, magari migiore. Ma bisogna ricordare che non è questo i modo corretto per affrontare i probemi; parare a quattro occhi con e persone può regaare momenti piacevoi e inaspettati: è sempre megio affrontare e proprie paure e timidezze! Aessia Buccinnà Vanessa Caruso Barbara Rondinei Casse II A e II B Liceo Scientifico Fiadefia Quai i mostri da temere? L ordinamento itaiano pone tra i diritti fondamentai e invioabii de uomo i pieno sviuppo dea persona umana in tutte e sue manifestazioni, nei rapporti sociai, su avoro e nea famigia. Proprio in quest utima accade spesso però che tai diritti vengono inspiegabimente vioati. Croa idea dea famigia pensata come nido protettivo e rassicurante ed emerge, così, a consapevoezza dea fragiità che proprio in tae nido sembra trovare dimora e che sempre più spesso si manifesta ne incapacità di tuteare nea saute, nea sicurezza e ne amore un membro di tae nuceo, trascurandoo e compromettendoo. E così, in innumerevoi casi, accade che a meravigiosa favoa dea famigia perfetta, in cui dopo aver sconfitto gi antagonisti, ucciso mostri e superato gi eventuai ostacoi durante i tragitto dea vita, tutti i personaggi sono destinati a vivere feici e contenti e in cui sopravvivono vaori fondamentai entrati in crisi, scompare. Acuni oppositori che possono ostacoare a vita di un individuo a vote non hanno i riconoscibie aspetto e atteggiamento de tipico antagonista di una favoa, non sono poi così diversi da noi, non si nascondono per poi attaccare inaspettatamente e quasi mai hanno un aspetto orribie. Spesso si confondono nei corpi dee persone a noi più vicine, che indossano i tipici vestiti con tanto di etichette con su scritto: brava madre, amorevoe frateo, padre affettuoso, genitore presente e affidabie. Etichette che sembrano staccarsi facimente quando a prevaere sono gi impusi, a rabbia, e preoccupazioni e e fragiità tramutati in nervosismo,. Una sorta di reazione aergica ae responsabiità. È impensabie, ma purtroppo succede, che sia proprio a persona che ci ha teso a mano per riazarci in seguito ad una caduta, che ci ha donato amore ameno per un po, che ci ha regao gioie e carezze incarna nea storia, per un motivo o un atro, a figura cattiva che ha tramutato con un crudee incantesimo i sentimento de amore in una convinta affermazione: SENTI-MENTO. Purtroppo e vioenze a interno di una famigia aumentano a dismisura e aumentano e paure e i timori dea vittima che, per non sentire que eco proiettarsi sue pareti di una casa vuota si chiude in se stesso creando così un guscio fatto di apparenza e sorrisi indossati come scudo. Sono tanti, troppi, i ragazzi sottoposti ad abusi, non rispettati e uccisi; uccisi spesso dae paroe che feriscono come ame; uccisi, a vote, anche con un piccoo schiaffo asciato su di una guancia che da tanto attende invece una carezza. Esorterei a non arrendersi mai di fronte a ciò che fa paura e a non dimenticare quanta magia ci sia ne mondo se soo si azasse o sguardo da terra. Siamo iberi di vivere e non di sopravvivere; iberi soprattutto da orrore dea sottomissione. Siamo noi i protagonisti di una vita in cui i soprusi e a vioenza non sono invitati a farne parte, siamo noi a scegiere chi sarà nea nostra storia a figura centrae intenzionata a guidarci e non ad oscurarci e, infine, siamo sempre e soo noi a far uscire di scena un personaggio che rovinerebbe camorosamente i nostro finae. Maria Dastoi Casse V A Liceo Scientifico Fiadefia 10

11 L insostenibie peso... dea cutura I peso dea cutura è spesso insostenibie perché costa fatica aggiornarsi e stare a passo con i tempi. Tuttavia senza cutura uomo non è padrone di se stesso, ma è succube dee decisioni degi atri, ed è ignaro di tutto ciò che gi sta attorno. È importante e fondamentae poter sostenere e proprie opinioni con basi sade, pensare fuori dagi schemi preposti, saper mantenere rapporti con e atre persone, essere ibero di scegiere in autonomia: tutto ciò può essere fatto soo attraverso o sviuppo de sapere e de bagagio cuturae personae. Purtroppo però nei giovani idea di considerare o studio come inutie e superfuo è moto diffusa. Bisogna prendere coscienza de fatto che soo attraverso istruzione e a cutura uomo ha a possibiità di essere reamente ibero. La ibertà che qui viene chiamata in causa va intesa in senso assouto: ibertà di pensiero, ibertà di poter prendere decisioni autonome sua base dee proprie conoscenze ed esperienze, ibertà di espressione, ibertà di poter decidere de proprio futuro. Di conseguenza, se non si sostiene a cutura non si creano e infrastrutture dea ibertà individuae e sociae. Istruzione e cutura rappresentano quindi e più vaide difese per a ibertà e a base per a crescita individuae e coettiva. È dunque necessario un sostegno economico e poitico importante a favore de settore cuturae e de istruzione ed è importante anche che e persone e soprattutto i giovani si rendano conto de vaore che ha a coscienza, unico strumento che può reamente permetterci di riscattarci e di essere reamente iberi. Conoscere è importante per avere un buon bagagio cuturae. Oggi informarsi è diventato moto sempice, grazie ai mezzi di comunicazione, in primo uogo internet, grazie ai quai è possibie aggiornarsi su tutto queo che succede ne mondo. Tuttavia non sempre e informazione che ci provengono dai media risutano essere veritiere. Di conseguenza è fondamentae avere e conoscenze necessarie per riuscire a distinguere e notizie vere da quee fase. Mote persone oggi non si informano abbastanza e non hanno particoari interessi cuturai. Invece è moto importante informarsi per partecipare attivamente aa vita di tutti i giorni e avere vogia di conoscere ciò che succede intorno a noi per poi poterci fare una nostra opinione e non accettare passivamente e decisioni atrui. Inotre è fondamentae apprendere ed essere a conoscenza di ciò che è stato i passato e di ciò che sta accadendo ne nostro presente in modo da cercare di evitare i gravi errori commessi in precedenza e progredire verso una società sempre più corretta, accuturata e indipendente. Documentarsi significa avere a vogia costante di imparare, significa essere consapevoi dea situazione poitica, sociae ed economica de Paese in cui si vive, significa soprattutto essere coscienti de fatto che a cutura non è soo quea che si impara soo a scuoa, ma è a vita quotidiana e atteggiamento che noi assumiamo verso di essa, che ci permette di acquisire uteriori conoscenze fondamentai. La conoscenza dunque è essenziae per vivere iberamente e a cutura e a vogia di sapere sono fondamentai per a nostra indipendenza. Maria Chiara Destito Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia NUTRIMENTI Expo 2015: nuovi metodi di aimentazione Gi aunni dee cassi terze dea Scuoa secondaria di I grado hanno vissuto un esperienza unica a Expo Miano 2015 in occasione de viaggio di Istruzione in Lombardia da 6 a 11 maggio. I manifesto di questo grande evento è Nutrire i pianeta, energia per a vita. Con questa espressione si intende incudere tutto queo che riguarda aimentazione: da probema dea mancanza di cibo e dea manutrizione presente soprattutto in Asia e in Africa, a educazione aimentare e ai probemi di obesità e sovrappeso presenti per a maggior parte in Europa e ne Nord-America. Gi obiettivi de Expo sono diversi tra cui queo di diminuire i forte divario tra i nord e i sud de mondo, migiorare a quaità dei prodotti, promuovere i cibi tipici di ogni area de mondo, vaorizzare e aziende che vogiono investire nei nuovi metodi di agricotura ed educare a non sprecare cibo. Anaizzando o sogan di questo grande evento, ci accorgiamo che è possibie attribuire diversi significati a termine-chiave nutrire: ad esempio, significa rafforzare a consapevoezza de egame tra cibo e saute; rispettare a biodiversità, e differenti tradizioni, ambiente; sfamare, ma anche educare aa convivenza, a rispetto; accogiere e condividere tradizioni e cuture. I probema che Expo cerca di risovere è come fare per riuscire ad assicurare i diritto a cibo a mondo intero?. Rispondere a questa domanda non è sempice, poiché ancora oggi e persone che soffrono a fame ne mondo sono circa 840 miioni. I fine di Expo è queo di ricercare nuovi modei di sviuppo che siano in grado di garantire cibo e acqua a intera popoazione mondiae, savaguardando a biodiversità e a saute de pianeta. Caudia Diaco Casse III B Liceo Scientifico Fiadefia 11

12 Liceo e IPSIA: stage a Dubino Ne estate de anno 2014, i nostro istituto ci ha offerto a possibiità di migiorare a conoscenza de ingese attraverso un viaggio studio in Iranda, isoa di Smerado. L esperienza, durata un mese, e che ha coinvoto noi studenti de triennio de Liceo e de IPSIA, si è riveata estremamente formativa. Ne nostro soggiorno abbiamo aoggiato presso i Lansdowne Hote, a Dubino. A mattino frequentavamo e ezioni in una scuoa a pochi metri da Hote dove, conversando rigorosamente in ingese, affrontavamo svariate tematiche tra cui i principai autori irandesi, a geografia de isoa, approfondivamo argomenti che avevamo trattato nea nostra scuoa, anche giocando. Consumato i pranzo a sacco, trascorrevamo i pomeriggio a spasso per a capitae, in compagnia dee nostre guide, due ragazzi de uogo moto gentii e aa mano. Le strade principai di Dubino erano affoate da una miriade di persone dee più svariate etnie, per o più giovani: acuni ragazzi suonavano, atri baavano Hip Hop, disegnavano, vendevano quadri Nei weekend visitavamo atre città, Kikenny, Befast ne Iranda de nord, uoghi tipici come e beissime scogiere di Ciff of Moher, musei, castei Ritornati in Hote, sfiniti ma soddisfatti, cenavamo. Abbiamo creato dei egami fra di noi, con studenti di atri stage, con gi insegnanti, con o staff de Hote. I viaggio in Iranda è quacosa che, difficimente, dimenticheremo. Non perché abbiamo imparato a baare e danze Irandesi, né perché siamo stati a teatro, abbiamo visto una corsa di cani, abbiamo fatto una caccia a tesoro o abbiamo scaato una torre. È stato inaspettato, emozionante. Cataputare dei ragazzi di provincia in un atro Paese per trenta giorni, far conoscere oro cuture, abitudini diverse significa educari aa vita, ampiare i oro orizzonti, dimostrare oro che non esistono confini, che in Itaia o in Iranda e persone sono sempre persone, che i duro avoro, aa fine, viene premiato. Francesca Bartucca Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia Open Lab: esperienza di aboratorio Anche quest anno Università dea Caabria ha dato opportunità a un gruppo di studenti dee cassi quarte de nostro Liceo Scientifico di partecipare a esperienza Open Lab cioè ad una esercitazione teoricopratica sua genetica umana, estrazione de DNA. L esperimento si basa su estrazione de DNA dae ceue dea mucosa orae eseguito ne aboratorio de dipartimento di genetica moecoare de Università dea Caabria. I DNA è un composto organico, costituito da una moecoa compessa formata da nuceotidi deo zucchero desossiribosio e dee basi azotate. È strutturato da due fiamenti a doppia eica in cui viene riportato i codice genetico ovvero e informazioni necessarie per a vita e che possono essere trasmesse ( ereditarietà). L esperimento è utie a far capire come sia possibie attraverso a rottura dea membrana ceuare, a sempice estrazione de soo DNA e a sua separazione in campo eettrico (centrifugazione) con seguente coorazione per rendero visibie, a fine procedimento, a occhio nudo. Inotre, incuriositi da argomento, abbiamo posto dee domande aa dottoressa de dipartimento e sono emerse anche questioni riguardanti: i DNA ricombinante e a conazione, utii poiché rivouzionano a medicina; i junk DNA ovvero DNA spazzatura, che rappresenta circa i 98-99% de nostro DNA umano privo di geni codificanti e serve per regoare atri geni; e informazioni che può riveare a genomica comparata su evouzione de genoma poiché si è potuto constatare che i DNA dee scimmie differisce da queo umano soo per 1% e, per concudere, anche utiità di conoscere i genoma di una persona per appicazioni mediche come prevedere insorgenza futura di una maattia o a predisposizione ad essa, per prevenirne gi effetti oppure simuare effetto di un determinato farmaco su paziente e e sue caratteristiche bioogiche, in modo da personaizzare a massimo a medicina de futuro. In seguito a quest esperienza un gruppo di studenti dea casse IV B ha coaborato con a rivista Focus, aa quae siamo abbonati, eaborando acuni articoi indirizzati aa rivista stessa. Maria Chiara Destito Casse IV B Liceo Scientifico Fiadefia

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