COMUNE DI ACERNO. Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO. (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96)

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1 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 TRATTAMENTO Tagli successivi: taglio di preparazione piano dominato diradamento piano dominante Intervento sulle classi diametriche Pontecagnano Faiano 08 novembre 2016 IL TECNICO dott. for. Carmine Spina

2 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 1 RELAZIONE TECNICA

3 Progetto di taglio boschivo particella forestale 21 PREMESSA Il sottoscritto dr. For. Carmine Spina, iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Salerno con il n 702, su incarico dell Amministrazione comunale di Acerno (SA), con determina Responsabile Area Tecnica n 74 del 07/07/2016, ha redatto il presente progetto di taglio del lotto boschivo in località Serrotondo particella assestamentale n 21 (fustaia di faggio) del Piano di Assestamento Forestale (P.A.F.) valido per il decennio , regolarmente approvato con delibera di D.G.R. n 468 del 21/10/2015. Il Piano di Assestamento Forestale è corredato dal parere dell Autorità di Bacino regionale Campania Sud e Interregionale per il Bacino Idrografico del Fiume Sele n 18 del 21/05/2015, nulla osta del Parco Regionale dei Monti Picentini con prot. n 238 del 11/ , parere favorevole di Valutazione di Incidenza Appropriata n 165 del 23/09/2015, e dell autorizzazione al taglio boschivo della particella forestale n 21 da parte della Comunità Montana Monti Picentini n 36 del 25/11/2015. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il bosco è ubicato in località Serrotondo in agro del comune di Acerno (SA); vegeta a un altitudine compresa tra i 1150 e i 1400 m s.l.m. su un versante con esposizione prevalentemente a Ovest e pendenza media del 40 45%. La particella ha una superficie totale di ha 18,60 di cui la parte produttiva, al netto delle linee di confine, dalla viabilità esistente e dalle condizioni morfologiche, corrisponde a ha 16,74. La particella confina: Nord con particella forestale 20; Est con particella forestale 19; Sud con particella forestale 33; Ovest con particella forestale 22 e sentiero CAI 114 B. L area oggetto d intervento ricade: Zona B del parco regionale Monti Picentini, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n 1539 del 24/ ; Zona Protezione Speciale ZPS IT Monti Picentini ; Sito Importanza Comunitario SIC IT Monte Cervialto e Montagnone di Nusco Vincolo idrogeologico R.D. n 3267 del 30/11/1923; Vincolo paesaggistico ex D.lgs 42/2004 e ss.mm.ii.

4 ASPETTI GEOMORFOLOGICI Il substrato geologico, nell area interessata dal presente progetto, appartiene alla serie calcareo marnosa arenacea che caratterizza numerose aree del territorio, con terreni prevalentemente autoctoni, con formazioni scistose argillose. Tale struttura litologica costituisce l ossatura dei rilievi di tutto il comprensorio. Su tale substrato si sono formati suoli con abbondanza di materiali vulcanici accumulatisi per trasporto aereo durante l eruzione del Vesuvio e dei vulcani Flegrei e lembi di depositi tufacei, tale condizione porta ad avere suoli sciolti, fertili e assai permeabili ma risentono anche dell effetto dell aridità del clima specialmente nei versanti più soleggiati e sono soggetti all erosione superficiale ad opera delle piogge. La struttura minutamente frammentaria e la friabilità della roccia calcarea fanno si che le pendici non appena vengono denudate dalla vegetazione arborea a causa delle abbondanti piogge autunnali siano completamente esposte con asportazione quasi totale del suolo. ASPETTI CLIMATICI Il clima della zona in esame può considerarsi di tipo mediterraneo di transizione al temperato. Le caratteristiche climatiche possono essere così schematizzate: Precipitazioni abbondanti concentrate nei mesi autunno invernali, con nevicate nei mesi di gennaio e febbraio; Temperature medie annue di 16 C, con massime di 24 C, temperature del mese più freddo (gennaio) intorno a 7 C. Utilizzando la classificazione fitoclimatica del Pavari, l area in esame è ascrivibile alla zona del Fagetum, sottozona calda. CARATTERISTICHE VEGETAZIONALI La descrizione particellare inquadra un soprassuolo costituito da fustaia di faggio (compresa A), che rappresenta la tipologia forestale più significativa nel comune di Acerno con una superficie lorda di ettari corrispondenti a circa il 58% del territorio forestale, con una buona densità e copertura arborea. L area in oggetto si identifica con la località Serrotondo, altimetricamente l area si colloca tra i 1150 e 1400 mt. s.l.m. La particella si presenta in una formazione di bosco puro di faggio (Fagus sylvatica); dove le condizioni edafiche lo permettono si ha uno sviluppo di specie accessorie come acero (Acer pseudoplatanus e campestre), carpino (Ostrya carpinofolia), cerro (Quercus cerris) e frassino (Fraxinus ornus); nella parte

5 Nord-Est della particella tali specie formano una cenosi di bosco misto molto probabilmente sviluppatosi in seguito al taglio indiscriminato del faggio che, liberato il terreno dalla sua copertura ha favorito l insediamento di specie più eliofile, questa condizione è supportata anche dalla presenza di uno strato erbaceo (graminacee) molto sviluppato. Bosco di faggio con presenza di specie accessorie Cenosi di bosco misto confine Sud-Est con presenza di acero, cerro, carpino e frassino si noti l abbondante copertura erbacea Lo strato arbustivo è caratterizzato da specie sporadiche di agrifoglio (Ilex aquifolium), felce (Dryopteris filix-mas) in prossimità delle radure o nei tratti più esposti e rovi (Rubus spp.); sotto la piena copertura lo strato erbaceo è contraddistinto da specie basse per lo più a foglia larga dette fagetali tra cui

6 si ricorda: dafne (Dafne laureola), edera (Hedera helix), festuca (Festuca heterophylla), ranuncolo (Ranunculus spp.), asperula (Galium odoratum), ciclamino (Cyclamen spp.), aglio orsino (Alium ursinum). Il piano prescrive un taglio di preparazione per eliminare il piano dominato e diradare il piano dominante, prevedendo di intervenire sulle classi diametriche Secondo la classificazione fitoclimatica di Pavari il bosco è parte del piano del Fagetum sottozona Calda al limite della zona del Castanetum sottozona fredda, mentre secondo la classificazione del Gentile il bosco è ascrivibile alla tipologia delle faggete ad agrifoglio, associazione dell Aquifolio-Fagetum. Si tratta di un popolamento di faggio quasi monospecifico con presenza di ontano, cerro e acero che occupano un area al confine Sud Est della particella oggetto di intervento e riservate al taglio al fine di salvaguardarle così come indicato nelle prescrizioni tecniche del U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. Inoltre sono state riservate al taglio le specie sporadiche di Ilex aquifollium come prescritto nel decreto dirigenziale del U.O.D. Valutazioni Ambientali. La particella non è stata interessata negli anni passati da nessun intervento selvicolturale (diradamenti); pertanto così come indicato nel Piano di Assestamento si prevede di intervenire con un taglio di preparazione. Tale intervento prevede la liberazione dei soggetti a chioma più ampia lasciando al contempo un sufficiente numero di piante accessorie affinché coprano il terreno impedendo la rinnovazione anticipata. Per contrastare il fenomeno erosivo delle piste forestali sono state rilasciate le piante a monte e a valle delle stesse con la funzione di stabilizzare i versanti e limitare il processo erosivo delle acque superficiali. VIABILITA PRIMARIA E SECONDARIA La particella forestale oggetto d intervento è raggiungibile percorrendo la strada asfaltata che dalla Madonne delle Grazie raggiunge Piano del Gaudo dalla strada prima della biforcazione Piano del Gaudo Caserma del Gaudo si intercetta la strada trattorabile che conduce alla località Serrotondo, tale strada conduce fino alla parte alta della particella da dove si dipartono piste e stradelli di servizio che necessitano di opere di manutenzione. La particella è raggiungibile anche nella sua parte bassa intercettando il sentiero C.A.I. n 114 B; tale sentiero può essere in qualche modo sfruttato per consentire il trasporto del materiale legnoso ritraibile dalla parte bassa della particella; la limitazione è dovuta alla larghezza dello stesso che permetterebbe il trasporto del materiale legnoso solo esclusivamente con animali ed inoltre il sentiero nella sua parte iniziale percorre un castagneto privato. La predetta viabilità, come detto in precedenza, sarà oggetto esclusivamente di interventi manutentivi di ripristino e/o di adeguamento transitorio. Non è prevista la realizzazione di alcuna nuova pista di servizio forestale in quanto la particella boschiva presenta una viabilità forestale sufficientemente sviluppata. (vedi allegati cartografici)

7 Piste di esbosco ALLESTIMENTO E SGOMBERO DEL MATERIALE LEGNOSO L allestimento dei prodotti legnosi e lo sgombero degli stessi devono compiersi il più prontamente possibile con trattrice forestale lungo le vie di esbosco esistenti, evitando il più possibile l impiego di mezzi meccanici cingolati. Inoltre, possono essere utilizzati canali di avvallamento già esistenti, evitando così fenomeni di assolcamento del suolo.

8 Per quanto riguarda il materiale di risulta con diametro da 2 a 4 cm sarà utilizzato come fascina, mentre i residui della lavorazione inferiore a 2 cm di diametro vengono lasciati sul terreno per concorrere alla formazione dell humus. I cimali e le ramaglie che non saranno utilizzate come fascine, devono essere cippati in apposite piazzole di cippatura (vedi cartografia) così come indicato all art. 1 comma 7 punto 2 bis, modifiche attuate con la L.R. n 14/2006. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO SELVICOLTURALE La Particella Assestamentale n 21 ha una superficie totale di ha 18,60 di cui 17,7 produttivi a tale superficie così come descritto nel Piano di Assestamento va sottratta 0,9 ha di superficie improduttiva; tale condizione porta ad avere una superficie boscabile di ha 16,74. Trattasi di una fustaia pura di faggio con presenza sporadica di acero, carpino, cerro e frassino. In relazione alle prescrizioni contenute nel parere tecnico espresso dal competente Ufficio territoriale del Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno dalla superficie boscabile di ha 16,74 sono stati esclusi dall intervento selvicolturale i soggetti presenti lungo i confini con i valloni e gli impluvi per una larghezza di circa 10 metri sia tutti gli alberi di specie accessorie. La larghezza indicata da rispettare per i valloni e gli impluvi è stata considerata anche per i confini della particella, tale considerazione scaturisce dalla necessità di preservare al taglio aree di contatto con le altre particelle assestamentali e limitare, soprattutto nella zona prossima alla radura sul confine Sud-Est, l eventuale alterazione, una volta effettuato il taglio, del complesso bosco-radura. Inoltre durante le operazioni di campagna si è individuata un area dove la presenza di specie accessorie, Acero, Cerro, Carpino e Frassino, ha formato una cenosi all interno del bosco di faggio; tale area è stata anch essa esclusa, così come dettato dalle prescrizioni del settore U.O.D. di Salerno, dall intervento selvicolturale Pertanto la superficie utile, al netto delle indicazioni descritte, interessata dall intervento selvicolturale è pari a ha 14.00, con un prelievo in difetto di mc 1.978,46 rispetto ai mc 2.579,00 previsti nel PAF. Il taglio si è concentrato principalmente sulle classi diametriche 10-40, gli individui delle classi superiori sono stati asportati perché malformati, deperienti, ecc. Ai fini dell utilizzazione è stato prescritto, dagli organi competenti, il taglio di preparazione per eliminare il piano dominato e diradare il piano dominante, prevedendo di intervenire sulle classi diametriche

9 Tale intervento è stato effettato in modo organico sull intera superficie prevedendo la liberazione dei soggetti a chioma più ampia lasciando al contempo un sufficiente numero di piante accessorie affinché coprano il terreno impedendo la rinnovazione anticipata. Le operazioni sono state condotte attenendosi alle modalità espresse dalle normative regionali in vigore L.R. 11/96 e L.R. 14/06 e D.L.vo 81/08: Il lotto boschivo è stato perimetrato mediante la segnatura su piante con doppio anello in tinta verde e/o roccia mediante doppia striscia orizzontale in tinta verde riportante, all interno, un numero progressivo da n 1 a n 42 nella medesima tinta, tanto quanto da piedilista allegato al progetto di taglio; Pianta di confine

10 Confinazione della particella su roccia identificazione di soggetti cadenti al taglio, aventi diametro, a mt. 1,30 da terra, pari o superiore a cm. 18 nella misura di n soggetti delle seguenti specie: faggio n 1.863, ontano n 22, carpino n 2, cerro n 1. Dette piante, riportate nel relativo piedilista, sono state martellate e numerate progressivamente, su apposita specchiatura al ceppo dove vengono indicate le seguenti informazioni: impronta martello forestale SA 702 A; numero progressivo in tinta rossa; una freccia direzionale anch essa di colore rosso che indica l area di incidenza del letto di caduta della pianta assegnata; identificazione di soggetti cadenti al taglio, aventi diametro, a mt. 1,30 da terra, inferiore a cm. 18 nella misura di n 802 soggetti delle seguenti specie: faggio n 798, ontano n 2, carpino n 1, acero n 1. Dette piante, riportate nel relativo piedilista, sono state martellate su apposita specchiatura al ceppo dove vengono indicate le seguenti informazioni: impronta martello forestale SA 702 A; numero progressivo in tinta rossa; una freccia direzionale anch essa di colore rosso che indica l area di incidenza del letto di caduta della pianta assegnata. Inoltre tutti i soggetti cadenti al taglio sono stati contrassegnati con vernice rossa sul fusto.

11 Specchiatura con impresso il numero del martello forestale, numero di piedilista e letto di caduta Specchiatura con impresso il numero del martello forestale, crocetta e letto di caduta

12 Soggetti cadenti al taglio contrassegnati con vernice rossa sul fusto RILIEVI DENDROMETRICI La quantificazione della massa legnosa, per le piante martellate è stata effettuata utilizzando le tavole dendrometriche di soprassuoli che per struttura e grado di fertilità si avvicinano di più al bosco oggetto di stima. Gli elaborati dendrometrici sono: Tavola dendrometrica a doppia entrata del faggio dell Irpinia cresicuto in fustaia coetanea, valevole per i boschi dei Comuni di Volturara Irpina, Montella, Bagnoli Irpino, Calabritto, Senerchia ed Acerno (M.Cantiani ricerche sperimentali di dendrometria e auxometria fasc.iii pag 19). (Vedi elaborati) L altezza dendrometrica, rilevata attraverso l ipsometro Vertex ad ultrasuoni della Haglof (n 50 piante all interno del popolamento privilegiando le classi diametriche più rappresentative) ha consentito di costruire la curva ipsometrica, indispensabile per la determinazione della massa legnosa. La curva ipsometrica serve per visualizzare la regressione dell altezza in funzione dei diametri a mt. 1,30 utilizzata sia per rappresentare la struttura del soprassuolo sia per scopi di cubatura. La correlazione tra altezze e diametri sempre curvilinea viene ad essere amplificata mediante la trasformazione logaritmica delle variabili.

13 Una volta individuata la curva ipsometrica del popolamento forestale oggetto d intervento si passa al confronto con le curve ipsometriche delle tavole dendrometriche adottate; tali tavole a doppia entrata sono costruite su tre classi di fertilità e determinano la ripartizione della massa legnosa in assortimenti. Dal confronto delle curve ipsometriche si evidenzia una corrispondenza con la classe di fertilità ottima; per cui si procede alla cubatura del materiale legnoso prendendo in considerazione i valori corrispondenti a tale tavola. (si rimanda agli elaborati allegati). Gli assortimenti derivanti dalle operazioni di martellata sono stati: tronchi, tronchetti, legna da ardere e fascina (si rimanda agli elaborati allegati). La massa legnosa asportata con il presente progetto di taglio ammonta a mc ,46, di cui mc ,66 ritraibili dalle piante con diametro a 1,30 m> di 18 cm e mc. 113,80 ritraibili dalle piante con diametro a 1,30 m < di 18 cm. (si rimanda agli elaborati dendrometrici allegati). Resta obbligo per l aggiudicatario salvaguardare al taglio: N 42 piante di confine contrassegnate da un doppio anello in tinta verde e numero progressivo all interno su piante, mentre su roccia abbiamo doppio anello orizzontale e numero progressivo all interno la numerazione prosegue dal n 1 a n 42 come riportato nel piedilista allegato al progetto di taglio; Le specie forestali presenti lungo i confini con i valloni e gli impluvi per una larghezza di circa 10 metri; Le specie forestali lungo i confini della particella per una larghezza di circa 10 metri; Tutti i soggetti arborei di specie accessorie; Le specie forestali costituenti una cenosi di specie accessorie acero, carpino, cerro e frassino presente in prossimità del confine Sud-Est della particella; Le specie forestali rare e sporadiche presenti nel piano dominato; Le specie morte in piedi o deperienti, perché assumono un ruolo fondamentale per l avifauna e per l entomofauna. Per quanto concerne l utilizzazione boschiva devono essere rispettate le indicazioni riportate di seguito: (D. Dirigenziale Regione Campania parere V.I. n 165 del 23/09/2015) Le attività dei cantieri forestali siano interrotte dal 1 aprile al 1 agosto per le particelle forestali ubicate sopra i 900 m di quota; A fine utilizzazione la particella forestale oggetto d intervento deve essere esclusa dal pascolo e vengano eseguiti opportuni interventi di sistemazione idraulico-forestali che eliminano o quanto meno ridimensionano il processo erosivo delle acque superficiali; L esbosco dei prodotti legnosi avvenga nei modi e con mezzi consentiti dalla legge attraverso le piste esistenti;

14 Utilizzare tecniche di allestimento ed esbosco a basso impatto sul suolo, sulla vegetazione arbustiva endemica recante frutti eduli per l avifauna e sulla rinnovazione, quale la pratica del legno corto che prevede l allestimento sul letto di caduta e l esbosco del legname già in forma di assortimenti; VALORE E PREZZO DI MACCHIATICO Al fine di risalire al valore di macchiatico non si può non considerare che si tratta di un particolare valore di trasformazione che si ottiene dalla differenza tra il prezzo di mercato dei prodotti trasformati (assortimenti mercantili) e le spese necessarie per tale attività. Il valore di macchiatico rappresenta il più probabile valore di trasformazione del soprassuolo in piedi e come tale viene utilizzato dall ente proprietario e coincide con il prezzo di macchiatico al netto dei risultati dell asta di vendita assumendo la valenza di prezzo a base d asta. Dalle analisi mercantili eseguite presso industrie boschive, grossisti della legna da ardere, nonché dalla consultazione dei listini prezzi all ingrosso della Camera di Commercio della Provincia di Salerno, si stima il prezzo mercantile all imposto così come segue: mc 1 tronchi da sega di faggio 100,00; q. 1 legna da ardere e tronchetti di faggio 7,00; q. 1 fascine 4,00. Il Tecnico dott. for. Carmine Spina

15 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 2 CARTOGRAFIA

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18 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 3 PIEDILISTA PIANTE DI CONFINE

19 Comune di Acerno Particella N 21 del P.A.F. Piedilista piante di confine Numero Diam Specie Coordinate geografiche UTM - WGS 84 FUSO 33T a 1,30 progres. mt. legnosa EST OVEST NOTE (cm) 1 26 Cerro pianta spigolo 2 34 Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio pianta spigolo Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio pianta spigolo Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio pianta spigolo Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio / Roccia Cerro FINE FINE Le predette piante di confine sono state contrassegnate sul fusto a mt. 1,30 da terra con doppio anello in tinta verde indelebile e numerate progressivamente tra i due anelli, con la stessa tinta dal n 1 al n 42 incluso

20 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 4 PIEDILISTA PIANTE CON DIAM. PARI O SUPERIORE A 18 cm.

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34 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 5 PIEDILISTA PIANTE CON DIAM. INFERIORE A 18 cm.

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41 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 6 FREQUENZA PIANTE CON DIAM. PARI O SUPERIORE A 18 cm. CURVA IPSOMETRICA DEL POPOLAMENTO

42 DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI DIAMETRICHE DELLE PIANTE ASSEGNATE CON DIAM. PARI O SUPERIORE A 18 cm. 600 Numero di piante (n) Classe diametrica (cm) Classe diametrica Numero di piante Totale 1.888

43 N. N. ord. Specie Diam. Altezza cm 1 86 faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio m

44 35 P.lla 21"Serrotondo" -Curva ipsometrica Altezza (m) y = 12,29ln(x) - 19,64 R² = 0, Diametro (cm) Curva ipsometrica p.lla 21 Serrotondo

45 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 7 CONFRONTO CURVE IPSOMETRICHE TAVOLA DI CUBATURA ADOPERATA

46 35 P.lla 21 "Serrotondo" confronto curve ipsometriche , ,5 30 Altezza (m) ottima 2 buona 3 scadente P.lla Classi diametriche (cm) Diam 1 ottima 2 buona 3 scadente P.lla 21 10,0 12,4 10,2 8 15,0 15,2 12,8 10,4 20,0 17,7 15,1 12, , ,2 14, , ,0 23,7 20,7 17,7 24,9 40,0 25,2 22, ,0 26,5 23,3 20, ,0 27,5 24,3 21,1 28,5 55,0 28,4 25,1 21,8 30 Confronto curve ipsometriche valori compensati particella n 21 Serrotondo

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48 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 8 PIANTE RIPARTITE IN ASSORTIMENTI MERCANTILI TABELLA RIEPILOGATIVA VOLUME E MASSA LEGNOSA DELLE PIANTE MARTELLATE

49 PIANTE RIPARTITE IN ASSORTIMENTI MERCANTILI Classi diametriche (cm) Numero di piante Tronchi (%) numero di piante totale Tronchetti (%) tavola di cubatura Cantiani numero di piante totale Legna (%) numero di piante totale fascina (%) numero di piante totale numero di piante totale , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,61 3 7, , , ,34 2 5, , , ,58 2 1, ,20 7 1, ,09 2 0, ,98 5 0, ,60 2 0, ,88 4 0, ,70 2 0,14 7 TOTALE La ripartizione in assortimenti è stata determinata calcolando per ogni classe diametrica il numero delle piante e la percentuale per ogni assortimento legnoso individuato, così come indicato dalle tavole di cubatura adottate. Tuttavia, i tronchi di maggiore interesse, da destinare alla produzione di tavolame, sono quelli privi di nodosità ed altri difetti visibili come conicità, schiacciatura, curvatura, contrafforti, bozze e nodi. In funzione di tali parametri si è potuto constatare, nelle operazioni di assegno, come una parte di tali tronchi possa essere declassata a tronchetti e legna da ardere in ragione del 12% sul volume totale calcolato per l assortimento. Tale riduzione verrà distribuita in misura del 4% per l assortimento tronchetti e 8% per l assortimento legna da ardere.

50 Tronchi con evidenti segni di alterazione del legno e con difetti strutturali di conicità e curvatura.

51 Classi diametriche (cm) Numero di piante Volume dendrometrico (mc) Tabella riepilogativa volume legnoso delle piante martellate Tavola di cubatura Cantiani Volume dendrometrico totale (mc) Tronchi (mc) Tronchetti (mc) Legna (mc) fascina (mc) Volume totale tronchi (mc) Volume totale tronchi ridotto del 12% (mc) Volume totale tronchetti (mc) Volume totale legna (mc) Volume totale tronchetti 4% (mc) Volume totale legna 8% (mc) Volume totale fascina (mc) Volume totale assortimenti (mc) ,10 38,20 0,09 0,01 0,00 0,00 0,00 34,38 0,00 0,00 3,82 38, ,18 75,60 0,07 0,10 0,01 0,00 0,00 29,40 42,00 0,00 0,00 4,20 75, ,34 169,66 0,23 0,09 0,02 0,00 0,00 114,77 44,91 0,00 0,00 9,98 169, ,58 185,60 0,05 0,42 0,08 0,03 16,00 14,14 134,40 25,60 0,62 1,24 9,60 201, ,90 372,60 0,30 0,47 0,10 0,03 124,20 109,52 194,58 41,40 4,89 9,79 12,42 496, ,30 326,30 0,70 0,42 0,14 0,04 175,70 155,72 105,42 35,14 6,66 13,32 10,04 502, ,77 520,38 1,19 0,35 0,19 0,04 349,86 308,88 102,90 55,86 13,66 27,32 11,76 870, ,32 180,96 1,74 0,28 0,25 0,05 135,72 120,27 21,84 19,50 5,15 10,30 3,90 316, ,95 56,05 2,36 0,21 0,32 0,06 44,84 43,43 3,99 6,08 0,47 0,94 1,14 100, ,66 21,96 3,04 0,18 0,37 0,07 18,24 17,88 1,08 2,22 0,12 0,24 0,42 40, ,45 31,15 3,74 0,18 0,44 0,09 26,18 25,73 1,26 3,08 0,15 0,30 0,63 57,33 TOTALE ,46 890,74 795,57 709,64 310,17 31,72 63,45 67, ,46

52 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 9 ANALISI DEI PREZZI - VALORE DI MACCHIATICO VALORE DI MACCHIATICO COMPLESSIVO

53 Gli assortimenti, quali legna da ardere, tronchetti e fascina vengono venduti a peso (quintale), mentre i tronchi vengono commercializzati a volume (metri cubi). ANALISI DEL PREZZO DI MACCHIATICO ASSORTIMENTO: TRONCHI VALORE DI MACCHIATICO PER 1 MC DI TRONCHI DI FAGGIO Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile all'imposto 100,00 A) spese di taglio e allestimento 16,00 B) spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto 19,00 C) spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% D) spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) E) spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi F) spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ecc. (il 10% della differenza del prezzo mercantile e spese precedenti) 11,17 G) spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile) 1,00 redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 1,00 TOTALE SPESE 61,03 PREZZO DI MACCHIATICO mc. 38,97 2,31 6,00 4,55

54 ANALISI DEL PREZZO DI MACCHIATICO ASSORTIMENTO: LEGNA DA ARDERE E TRONCHETTI VALORE DI MACCHIATICO PER 1 Q.LE DI LEGNA DA ARDERE E TRONCHETTI DI FAGGIO Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile all'imposto 7,00 A) spese di taglio e allestimento 1,26 B) spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto 1,47 C) spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% D) spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) E) spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi F) spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ecc. (il 10% della differenza del perzzop mercantile e spese precedenti) G) spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile) 0,07 redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,07 TOTALE SPESE 4,63 PREZZO DI MACCHIATICO q.le 2,37 0,88 0,18 0,42 0,28

55 ANALISI DEL PREZZO DI MACCHIATICO ASSORTIMENTO: FASCINA VALORE DI MACCHIATICO PER 1 Q.LE DI FASCINADI FAGGIO Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile all'imposto 4,00 A) spese di taglio e allestimento 1,59 B) spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto 0,62 C) spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% D) spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) E) spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi F) spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ecc. (il 10% della differenza del prezzo mercantile e spese precedenti) G) spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile) 0,04 redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,04 TOTALE SPESE 3,52 PREZZO DI MACCHIATICO q.le 0,48 0,90 0,16 0,11 0,06 PARTICELLA N 21 COMUNE DI ACERNO DETERMINAZIONE VALORE DI MACCHIATICO Assortimenti Volume totale (mc) Totale (mc) Totale (q.li) Prezzo di macchiatico /mc Prezzo di macchiatico /q.le Valore di macchiatico Tronchi ridotti del 12% 795,57 795, ,48 38, ,36 Tronchetti 709,64 Tronchetti + 4% tronchi 31, , ,50 2, ,85 Legna 310,17 Legna + 8% tronchi 63,45 Fascina 67,91 67,91 713,05 0,48 342,26 TOTALE 1.978, , ,47 ARROTONDAMENTO ,00 Il valore del lotto boschivo è di ,00 (cinquantanovemiladuecento/00 euro) tale prezzo rappresenta il valore a base d asta per la vendita del materiale legnoso.

56 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 10 VERBALE DI ASSEGNO E STIMA

57 Dal materiale legnoso ritraibile dall utilizzazione di n alberi, di cui n soggetti delle seguenti specie: Faggio n 1.863, ontano n 22, carpino n 2, cerro n 1 con diametro, a 1,30 m da terra, maggiore o uguale a cm 18 contraddistinte con l impronta del martello forestale SA 702 A numerate su apposita specchiatura al ceppo progressivamente con vernice rossa da N.1 al N e di n 802 soggetti delle seguenti specie: faggio n 798, ontano n 2, carpino n 1, acero n 1, con diametro a 1,30 m da terra minore di cm 18 contraddistinte da una croce al ceppo in vernice rossa e recante con l impronta del martello forestale SA 702 A radicate nella sezione del bosco sita in località Serrotondo (Particella n. 21 del P.A.F ) in agro nel comune di Acerno (SA). Premesso che il Comune di Acerno (SA) con determina Responsabile Area Tecnica n 74 del 07/07/2016 conferiva incarico al sottoscritto dr. for. Carmine Spina, iscritto all ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Salerno al n 702, di redigere il progetto di taglio della particella forestale n 21 (fustaia di faggio) del Piano di Assestamento Forestale (P.A.F.) Vista l autorizzazione n 15 del 9 giugno 2016 rilascaita dalla comunità Montana Monti Picentini ; Visto il parere tecnico favorevole prot. n del 18/ ; Vista la descrizione particellare annessa al P.A.F. con validità del Comune di Acerno dove si prevedeva per detta sezione una ripresa complessiva di 2.579,00 mc su una superficie totale di ha ; La sezione boschiva si estende per una superficie totale di ha di cui produttivi ha e improduttivi ha per una superficie interessata dall intervento di ha A tale superficie vanno sottratte le superfici indicate in relazione. il sottoscritto verbalizza di aver proceduto alle operazione di assegno e stima del materiale legnoso ritraibile dal taglio boschivo menzionato: n alberi, di cui n con diametro, a 1,30 m da terra, maggiore o uguale a cm 18 contraddistinte con l impronta del martello forestale SA 702 A numerate su apposita specchiatura al ceppo progressivamente con vernice rossa da N.1 al N e di n. 802 alberi con diametro a 1,30 m da terra minore di cm 18 contraddistinte da una croce al ceppo in vernice rossa e recante con l impronta del martello forestale SA 702 A radicate nella sezione del bosco sita in località Serrotondo (Particella n. 21 del P.A.F ) in agro nel comune di Acerno (SA). Le piante assegnate al taglio, sono state tutte bollate con l impronta del martello con sigla SA 702 A. Vanno riservate dal taglio: N 42 piante di confine contrassegnate da un doppio anello in tinta verde e numero progressivo all interno su piante, mentre su roccia abbiamo doppio anello orizzontale e numero

58 progressivo all interno la numerazione prosegue dal n 1 a n 42 come riportato nel piedilista allegato al progetto di taglio; Le specie forestali presenti lungo i confini con i valloni e gli impluvi per una larghezza di circa 10 metri; Le specie forestali lungo i confini della particella per una larghezza di circa 10 metri; Tutti i soggetti arborei di specie accessorie; Le specie forestali costituenti una cenosi di specie accessorie acero, carpino, cerro e frassino presente in prossimità del confine Sud-Est della particella; Le specie forestali rare e sporadiche presenti nel piano dominato; Le specie morte in piedi o deperienti, perché assumono un ruolo fondamentale per l avifauna e per l entomofauna. Per quanto concerne l utilizzazione boschiva devono essere rispettate le indicazioni riportate di seguito: (D. Dirigenziale Regione Campania parere V.I. n 165 del 23/09/2015) Le attività dei cantieri forestali siano interrotte dal 1 aprile al 1 agosto per le particelle forestali ubicate al di sopra dei 900 m di quota; A fine utilizzazione la particella forestale oggetto d intervento deve essere esclusa dal pascolo e vengano eseguiti opportuni interventi di sistemazione idraulico-forestali che eliminano o quanto meno ridimensionano il processo erosivo delle acque superficiali; L esbosco dei prodotti legnosi avvenga nei modi e con mezzi consentiti dalla legge attraverso le piste esistenti; Utilizzare tecniche di allestimento ed esbosco a basso impatto sul suolo, sulla vegetazione arbustiva endemica recante frutti eduli per l avifauna e sulla rinnovazione, quale la pratica del legno corto che prevede l allestimento sul letto di caduta e l esbosco del legname già in forma di assortimenti; La massa è stata stimata tramite l impiego della tavola di cubatura dendrometria del faggio dell Irpinia cresciuto in fustaia coetanea, valevole per i boschi dei Comuni di Volturara Irpina, Montella, Bagnoli Irpino, Lioni, Calabritto, Senerchia ed Acerno (Avellino e Salerno), verificando la correlazione tra le curve ipsometriche. L assegno di massa legnosa totale cadente al taglio risulta essere di mc 1.978,46 L assegno risulta in difetto di mc 600,54 rispetto ai mc 2.579,00 previsti nel P.A.F. Dall analisi estimativa, è risultato che il valore di macchiatico della massa ritraibile dalle piante assegnate è di ,00 (cinquantanovemiladuecento/00 euro). Tale somma rappresenta il dato regolatore a base d asta per la vendita mediante pubblica gara con offerte segrete in aumento, così come previsto dall articolo 10 Capo II Allegato B L.R. 11/96.

59 L utilizzazione delle piante messe in vendita dovrà essere condotta in conformità a quanto prescritto dal Capitolato d Oneri, previsto dalla L.R. 24/07/2006 n 14, facente parte integrante e sostanziale del presente atto nonché, per quanto in esso non contemplato, dalle norme contenute nelle prescrizioni di massima e di polizia forestale vigenti e secondo le leggi e regolamenti forestali in vigore. Il Tecnico dott. for. Carmine Spina

60 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 11 VERBALE DI ASSEVERAMENTO

61 VERBALE DI ASSEVERAZIONE ANNESSO AL PROGETTO DI TAGLIO DELLA PARTICELLA FORESTALE N 21 DEL P.A.F. DEL COMUNE DI ACERNO (SA) Il sottoscritto dott. for. Carmine Spina, nato a salerno il 01/03/1970, residente a Pontecagnano Faiano (SA), in Via G. Budetti 53, codice fiscale SPNCMN70C01H703D, iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno al n 702, in adempimento all incarico conferitomi dal Comune di Acerno (SA) ha redatto il progetto di taglio boschivo, come da autorizzazione al taglio della Comunità Montana Monti Picentini, della particella forestale n 21 (fustaia di faggio) del P.A.F. del Comune di Acerno (SA) con validità Il sottoscritto dichiara che il giorno 8 novembre 2016 ha completato la relazione del progetto di taglio della particella forestale n 21; che il progetto viene redatto in conformità all art.7, allegato B della L.R. n 11/96 e ss.mm.ii.; che il predetto elaborato viene redatto in piena etica professionale al solo scopo di far conoscere Erga omnes e per ogni legale scienza la stima del valore complessivo degli assortimenti legnosi ritraibili dalla sezione in argomento. Tanto dichiarato il sottoscritto, con l osservanza del disposto dell art.76 del D.P.R. 445/200 ben consapevole dell importanza morale e delle pene sancite per coloro che falsamente asseverano; assevera il presente progetto di utilizzazione boschiva la cui relazione è stata consegnata all Ente Comunale il Si allega fotocopia della carta d identità. Pontecagnano Faiano, 8 novembre 2016 IL TECNICO Dott. for. Carmine Spina

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63 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO (Art. 7 allegato B Legge regionale 11/96) Particella forestale: 21 Località: Serrotondo P.A.F. validità Legge Regionale 11/96 e 14/06 ELABORATO 12 CAPITOLATO D ONERI

64 CAPITOLATO D ONERE A) CONDIZIONI GENERALI Art. 1 Ente che effettua la vendita Il Comune di Giffoni Sei Casali (SA), in esecuzione della delibera della Giunta Comunale, esecutiva ai sensi di legge, mette in vendita il materiale legnoso ritraibile dal taglio del bosco sito in località Serrotondo, di proprietà del Comune, corrispondente alla Particella Forestale n. 21 del P.A.F., come dal Progetto di taglio redatto dal tecnico incaricato dr. for. Carmine Spina di Pontecagnano, iscritto all Albo dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Salerno al n. 702, in conformità all autorizzazione al taglio rilasciata dalla Comunità Montana Monti Picentini n 15 del 09 giugno 2016 e parere tecnico favorevole della Regione Campania Settore U.O.D. Servizio Tecnico Provinciale Salerno in data 18 maggio 2016 protocollo n e le relative prescrizioni.. Art. 2 Forme di vendita La vendita avviene a mezzo di asta pubblica a termini normali con offerte segrete in aumento ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto ai sensi dell articolo 73 lettera C del Regolamento di contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827 e successive modifiche. E consentita la trattativa privata nei casi previsti e regolamentati dall art. 41 comma 1 del sopra citato Regio Decreto 23 maggio 1924, n 827 e ss.mm.ii. Art. 3 Prezzo e rischi di vendita La vendita avviene a corpo partendo dal prezzo base di ,00 (cinquantanovemiladuecento/00 euro) oltre IVA come per legge. La vendita è fatta a tutto rischio, pericolo ed utilità del deliberatario. Egli accetterà il presente progetto di taglio così come proposto, eseguirà il taglio, l allestimento ed il trasporto del legname, nonché tutti i lavori occorrenti e contemplati nel presente Capitolato di oneri a rischio, conto e spese proprie senza che possa pretendere indennizzi o compensi di sorta per qualsiasi causa, anche di forza maggiore. L aggiudicatario non potrà mai pretendere diminuzione alcuna di prezzo per qualsiasi ragione. L Amministrazione venditrice all atto della consegna, se trattasi di bosco ceduo, ne garantisce solamente i confini, mentre se trattasi di bosco di alto fusto garantisce solamente il numero e la specie delle piante, ma non le loro dimensioni, né la qualità e la quantità dei prodotti che potranno ricavarsi.

65 Art 4 Materiale posto in vendita Il materiale posto in vendita è costituito n alberi, di cui n soggetti delle seguenti specie: Faggio n 1.863, ontano n 22, carpino n 2, cerro n 1 con diametro, a 1,30 m da terra, maggiore o uguale a cm 18 contraddistinte con l impronta del martello forestale SA 702 A numerate su apposita specchiatura al ceppo progressivamente con vernice rossa da N.1 al N e di n. 802 soggetti delle seguenti specie: faggio n 798, ontano n 2, carpino n 1, acero n 1, con diametro a 1,30 m da terra minore di cm 18 contraddistinte da una croce al ceppo in vernice rossa e recante con l impronta del martello forestale SA 702 A radicate nella sezione del bosco sita in località Serrotondo (Particella n. 21 del P.A.F ) in agro nel comune di Acerno (SA). Art. 5 Metodo di vendita La vendita avrà luogo a mezzo di Asta Pubblica ai sensi dell Art. 2 del presente Capitolato nelle circostanze di tempo e di luogo precisate nell avviso d asta. Il suddetto avviso dovrà essere pubblicato su almeno due quotidiani a diffusione nazionale oppure in conformità a quanto disposto dalla delibera 39/1 del 29 maggio 1991 del Consiglio Regionale della Campania, la pubblicità della gara potrà avvenire mediante la pubblicazione dell avviso d asta sul F.A.L., l affissione del medesimo all Albo Pretorio del comune ed invitando alla gara almeno il 30% delle ditte iscritte all Albo Regionale. Eventuali offerte delle ditte non invitate, dovranno comunque essere prese in considerazione se presentate nei tempi e nei modi prescritti. Art. 6 Documenti Per essere ammessi alla gara i concorrenti debbono allegare all offerta: 1) Un certificato da cui risulti la loro iscrizione, come Ditta Boschiva, alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di data non anteriore a tre mesi a quella della gara. Nel caso si tratti di Società regolarmente costituite, dal detto certificato dovrà risultare che esso è stato rilasciato in base ad atti depositati presso la Camera stessa e dovrà indicare la persona a cui spetta la legale rappresentanza sociale. Sono escluse dalla gara le Società di fatto. 2) Un certificato rilasciato dall U.O.D Servizio Territoriale Provinciale Salerno della di data non anteriore a mesi tre attestante l iscrizione della Ditta all Albo Regionale delle Ditte Boschive. 3) La quietanza rilasciata dalla Cassa dell Ente proprietario comprovante l effettivo deposito provvisorio di 5.920,00 (cinquemilanovecentoventi/00 euro) pari al 10% del prezzo di stima posto a base d asta. Tale deposito servirà a garanzia dell offerta ed a pagare le spese di aggiudicazione, di contratto, di consegna, di martellata, di misurazione, di rilievi e di

66 collaudo, che sono tutte a totale carico del deliberatario. Se il deposito risultasse esuberante, l Ente stesso, a collaudo avvenuto, provvederà al conguaglio dell importo cauzionale. 4) Una dichiarazione con la quale il concorrente attesti di essersi recato sul luogo ove deve eseguirsi l utilizzazione e di aver preso visione delle condizioni locali, di tutte le circostanze generali e particolari relative all utilizzazione stessa e che il tutto è di suo gradimento, nonché di aver preso visione del presente Capitolato d onere in ogni sua parte. 5) La certificazione attestante di essere in regola con la normativa di cui alla legge 13 settembre 1982, n. 726 e con legge 23 dicembre 1982, n Art. 7 Incompatibilità Non possono essere ammessi alla gara: a) coloro che abbiano in corso con l Ente proprietario contestazioni per altri contratti del genere, o che si trovino comunque in causa con l Ente stesso per qualsiasi altro motivo; b) coloro che non abbiano corrisposto al detto Ente le somme dovute in base alla liquidazione di precedenti verbali di collaudo di altre vendite. Art. 8 Esclusione dall asta L Ente appaltante si riserva la piena ed insindacabile facoltà di escludere dall asta i concorrenti per i quali ricorrono i motivi di incompatibilità di cui al precedente art. 7, senza che gli esclusi abbiano diritto Ad indennizzo di sorta. Art. 9 Validità degli obblighi assunti dalle parti Il deliberatario, dal momento della aggiudicazione fattagli, resta vincolato per il pieno adempimento degli obblighi assunti verso l Ente proprietario, il quale invece non è vincolato sino a quando l aggiudicazione stessa ed il contratto di vendita non abbiano riportato le prescritte superiori approvazioni. Nel caso di mancata approvazione del contratto di vendita, per valide motivazioni che l Ente è comunque tenuto a specificare, il deliberatario potrà ottenere lo scioglimento del contratto e la restituzione del deposito previsto dall art. 6 senza diritto ad alcun indennizzo di sorta.

67 Art. 10 Verbale di aggiudicazione e domicilio eletto Il verbale di aggiudicazione, da redigersi su carta da bollo e da sottoscriversi subito dal Presidente della Commissione di gare, dell Ufficio rogante e da due testimoni, terrà luogo, quando approvato secondo il disposto del precedente articolo, di regolare contratto ed avrà la forza e gli effetti dell atto pubblico. All aggiudicatario verrà consegnata una copia autentica del contratto di vendita approvato, corredata dalla copia del verbale di aggiudicazione e del Capitolato d Oneri. L aggiudicatario dovrà eleggere, a tutti gli effetti del contratto, domicilio legale nel luogo ove ha sede l Ente appaltante. Art. 11 Deposito cauzionale Al momento dell aggiudicazione, o al più tardi entro dieci giorni dalla medesima, l aggiudicatario dovrà presentare all Ente cauzione definitiva, nei modi e nelle forme di legge a garanzia dell esatta esecuzione degli obblighi contrattuali, nella misura del dieci percento (10%) dell importo del contratto (L.R. 11/96 art. 12 Allegato B). Art. 12 Rescissione del contratto per mancata cauzione Se l Impresa aggiudicataria non costituirà la cauzione stabilita dal precedente art. 11 entro il termine ivi previsto, l Ente appaltante potrà senz altro rescindere il contratto dandone comunicazione all Impresa stessa mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e disporre liberamente per una nuova gara, restando inoltre incamerato il deposito provvisorio eseguito per concorrere alla gara. Art. 13 Consegna del lotto boschivo Con la stessa comunicazione dell approvazione e della registrazione del contratto di vendita da farsi all aggiudicatario a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, l Amministrazione appaltante inviterà l aggiudicatario stesso a prendere in consegna entro sessanta giorni il materiale venduto. La consegna del lotto boschivo deve farsi mediante sopralluogo, entro novanta giorni dall approvazione del relativo contratto; il sindaco o il responsabile del procedimento, può chiedere che alle operazioni di consegna sia presente anche un Funzionario dell U.O.D. Servizio Territoriale competente. La consegna è subordinata all adempimento degli obblighi derivanti dal contratto e relativo Capitolato tra i quali:

68 - accensione e deposito cauzionale pari al 10% (dieci percento) dell importo del contratto a cura e spese dell aggiudicatario; - versamento su apposito conto corrente dell Ente proprietario di importo pari al 10 % (dieci per cento) del prezzo di aggiudicazione, da detrarre dall importo totale, quale deposito per la realizzazione di migliorie del patrimonio boschivo Comunale, giusta applicazione dell articolo 12 dell Allegato B alla Legge Regionale n. 11/96 e ss.mm.ii. Se l aggiudicatario si rifiuta di sottoscrivere il predetto verbale ne saranno specificate le ragioni nel verbale stesso. Ove però egli rifiuti o condizioni la presa in consegna del materiale venduto, essa si ha come non avvenuta. Nel caso che l aggiudicatario non si presenti ad assumere la consegna e questa non avvenga entro i termini stabiliti dai precedenti commi del presente articolo, la durata dell utilizzazione ed ogni altro termine e conseguenza derivante dall applicazione del presente Capitolato decorreranno a tutti gli effetti dal sessantesimo giorno dalla avvenuta notifica dell approvazione del contratto anche se la consegna avvenga successivamente. Trascorsi quattro mesi senza che l Impresa aggiudicataria abbia preso regolare consegna del lotto vendutole, l Ente proprietario potrà procedere a norma del precedente art. 12 alla rescissione del contratto con i conseguenti provvedimenti ed incamerando il deposito cauzionale. Art. 14 Pagamento del prezzo di aggiudicazione L aggiudicatario dovrà pagare il prezzo di aggiudicazione in valuta legale al Tesoriere dell Ente stesso nel seguente modo: In un unica soluzione entro il termine di trenta giorni (30 g.) dalla data di aggiudicazione (verbale di aggiudicazione) fatte salve diverse disposizioni emanate dall Ente proprietario. In caso di ritardo decorreranno a favore dell Ente proprietario gli interessi legali sulle somme non pagate, interessi che saranno liquidati in sede di collaudo. Qualora il ritardo durasse oltre un mese, l Ente stesso potrà procedere alla rescissione del contratto con le modalità stabilite dall ultimo comma del precedente articolo 13. Art. 15 Giorno di inizio dei lavori L aggiudicatario dovrà indicare all Amministrazione dell Ente ed all U.O.D. Servizio territoriale Provinciale Salerno ed alla Stazione Forestale il giorno in cui saranno iniziati i lavori nel bosco.

69 Art. 16 Termine dei lavori Il taglio delle piante dovrà essere terminato entro mesi 12 (dodici) dalla consegna e lo sgombero del materiale legnoso e dei rifiuti della lavorazione entro lo stesso periodo di tempo dalla data stessa salvo eventuali proroghe concesse a termine dell art. 17 e salvo diverse indicazioni sulle modalità di taglio riportate nella Valutazione d Incidenza trattandosi di area SIC. Il legname e la legna non tagliati ed i prodotti non sgomberati entro i termini suindicati e loro eventuali proroghe, passeranno gratuitamente in proprietà dell Ente, rimanendo pur sempre l aggiudicatario responsabile di ogni spesa e conseguenza per il mancato sgombero e di quanto altro possa verificarsi per tale inosservanza. Art. 17 Proroghe La proroga dei termini stabiliti dall art. 16 per il taglio e lo sgombero dei prodotti dovrà essere chiesta al Sindaco del Comune proprietario (o al Presidente dell Ente appaltante) almeno un mese prima dello scadere dei termini stessi. Questi ha facoltà di concederla per un tempo correlato alla parte del lotto boschivo ancora da utilizzare e pertanto acquisirà le notizie necessarie ed il parere dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. La concessione di eventuale proroga è subordinata all avvenuto pagamento dell intero importo del prezzo di aggiudicazione. La proroga comporterà la corresponsione all Ente di un indennizzo da valutarsi dal Collaudatore in sede di collaudo (L.R. 14 art. 14 punto 3 dell Allegato B ). Art. 18 Divieto di subappalti L aggiudicatario non potrà cedere ad altri né in tutto né in parte gli obblighi ed i diritti relativi al presente contratto. La inosservanza di tale obbligo consente all Amministrazione dell Ente di avvalersi della rescissione del contratto e di tutti i conseguenti provvedimenti previsti dall ultimo comma del precedente art. 12. Art. 19 Rispetto delle leggi forestali L aggiudicatario, nella utilizzazione del lotto venduto, è obbligato alla piena osservanza sia delle norme stabilite dal presente Capitolato sia delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, sia dei regolamenti e delle leggi forestali in vigore. Art. 20 Rilevamento danni Durante la utilizzazione, nonché alla fine della lavorazione, i delegati degli uffici preposti giurisdizionalmente competenti al controllo procederanno, alla presenza dei rappresentanti o incaricati dall Ente e dell aggiudicatario, al rilevamento dei danni eventualmente arrecati al bosco, con la marcazione (per quanto possibile) del rilevamento stesso a mezzo di segni a vernice indelebile, picchettazione od altro.

70 Di tale rilevamento sarà redatto apposito verbale da sottoscriversi dai presenti. Tali verbali, in ogni caso, saranno sottomessi al giudizio ed alla liquidazione definitiva da parte del Collaudatore. Contemporaneamente per le infrazioni alle leggi e regolamenti in vigore, gli Agenti Forestali daranno corso ai provvedimenti contravvenzionali. Art. 21 Divieto di introdurre altro materiale e di lasciare pascolare animali E proibito all aggiudicatario di introdurre nel bosco materiale proveniente da altre lavorazioni e di lasciar pascolare animali da tiro od altri. Art. 22 Modalità del taglio Il taglio delle piante deve essere eseguito a regola d arte. Per le latifoglie destinate a riprodursi per via agamica il taglio deve essere effettuato con strumenti ben taglienti. La superficie di taglio deve essere lasciata liscia, inclinata e convessa (a schiena d asino od a chierica di monaco ) e senza lacerare la corteccia. Deve inoltre praticarsi in prossimità del colletto. Anche i monconi e le piante danneggiate, da abbattersi dietro assenso dell Amministrazione, dovranno essere recisi a regola d arte. Comunque per le piante martellate, il taglio dovrà aver luogo al di sopra della impronta del martello forestale. Art. 23 Penalità per la mancata conservazione delle impronte del martello; non trascrizione del numero sulla ceppaia; ceppaia mal recise o tagliate in epoca di divieto L aggiudicatario ha l obbligo di conservare intatti ed in modo che siano visibili il numero e l impronta del martello forestale impressi in apposita specchiatura sulla ceppaia delle piante da tagliarsi. Sulla sezione del ceppo dovrà essere trascritto il numero che porta la pianta martellata in colore indelebile. Per le sottoindicate infrazioni vengono stabilite a carico dell aggiudicatario le seguenti penalità: ceppaia; 1) di 15,00 (quindici) per ogni impronta cancellata o resa illeggibile; 2) di 15,00 (quindici) per mancata trascrizione del numero sullo specchio della 3) di 10,00 (dieci) per ogni ceppaia non recisa a regola d arte secondo le vigenti prescrizioni di massima e le norme del presente Capitolato; 4) di 10,00 (dieci) per mancato taglio o riceppamento totale o parziale dei frutici spinosi, ceppaie danneggiate, monconi, per ogni ara di superficie; 5) di 10,00 (dieci) per ogni moncone non tagliato; 6) di 10,00 (dieci) per ogni ceppaia recisa nel caso di esecuzione del taglio durante il periodo di divieto.

71 Art. 24 Penalità per danneggiamento alle piante sottocavallo Nell abbattere gli alberi si useranno tutti i mezzi suggeriti dalla pratica o dai funzionari dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno per non rompere, scortecciare o ledere in qualsiasi maniera le piante circostanti. Per ogni pianta non martellata o comunque non assegnata al taglio che venga stroncata e danneggiata dall aggiudicatario o dai suoi operai in modo così grave da obbligarne l abbattimento, l aggiudicatario stesso pagherà all Ente proprietario un indennizzo da calcolarsi nel modo seguente: A) per un numero di piante inferiore o pari al 10% del numero di piante costituenti il lotto boschivo, l aggiudicatario pagherà il valore di macchiatico delle medesime, da determinarsi sulla base del prezzo di aggiudicazione, maggiorato del 15%; B) per le piante eccedenti il suddetto 10% l aggiudicatario, pagherà il valore di macchiatico delle medesime, calcolato come sopra, maggiorato di quattro volte. Le piante rientranti nel dieci per cento saranno desunte dai verbali di verificazione redatti dai funzionari dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. La determinazione dell indennizzo verrà effettuata dal Collaudatore in sede di collaudo. danno. Qualora si tratti di piante giovani, non commerciabili, l indennizzo sarà commisurato al doppio del Art. 25 Sospensione del taglio Il Servizio Territoriale Provinciale Salerno U.O.D. competente, previo avviso all Amministrazione dell Ente, si riserva la facoltà di sospendere, con comunicazione spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno all aggiudicatario, il taglio e anche lo smacchio qualora, malgrado gli avvertimenti dell U.O.D o degli Agenti forestali, questi persista nell utilizzazione del bosco non in conformità alle norme contrattuali ed alle vigenti disposizioni di legge in materia forestale. Qualora dalla comunicazione dell utilizzazione non in conformità a quanto stabilito dalle norme contrattuali e dalle vigenti leggi forestali in materia, potessero derivare danni tali da compromettere la consistenza boschiva del lotto, la sospensione in parola può essere fatta verbalmente dai funzionari dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno e salva all Amministrazione dell Ente la facoltà di avvalersi della rescissione del contratto e dei conseguenti provvedimenti come al precedente art. 13. In ogni caso l utilizzazione non potrà essere ripresa fino a quando l aggiudicatario non avrà provveduto al pagamento degli eventuali danni arrecati come da stima provvisoria dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno salvo la loro determinazione definitiva in sede di collaudo.

72 Art. 26 Ripulitura della tagliata Per quanto riguarda la ripulitura della tagliata dai residui della lavorazione, l aggiudicatario deve attenersi al disposto dell art. 1 comma 7 2- bis della L.R. n 14 del 24/08/2006. E fatto divieto l accensione di fuochi, per cui si prevede la cippatura della ramaglia di diametro superiore ai 2 cm. I residui, devono essere allontanati dalla tagliata, entro un mese dal termine consentito per il taglio, e concentrati nelle piazzole, riportate in progetto, per la lavorazione o la riduzione in cippato. Art. 27 Obblighi dell aggiudicatario per i passaggi e la viabilità in genere L aggiudicatario è obbligato: 1) a tenere sgomberi i passaggi e le vie nella tagliata in guisa che vi si possa transitare liberamente; 2) a spianare la terra mossa per le operazioni permesse nel lotto boschivo; 3) a riparare le vie, i ponti, i ponticelli, i termini, le barriere, le siepi, i fossi, ecc. danneggiati o distrutti e qualunque altro guasto arrecato al bosco nel taglio e nel trasporto del legname; 4) ad esonerare e rivalere comunque l Ente, anche verso terzi, per ogni e qualunque fatto derivante dall utilizzazione dei predetti passaggi, vie, ecc. 5) la ditta aggiudicatrice del lotto boschivo, dovrà limitare l uso dei mezzi meccanici per le afsi di esbosco e dovrà rigorosamente utilizzare le piste di esbosco esistenti e individuate. E possibile procedere all adeguamento dei tracciati esistenti. Art. 28 Costruzione capanne L aggiudicatario non potrà costruire nel bosco tettoie, capanne ed altri manufatti senza espressa autorizzazione dell Ente. L autorizzazione è vincolata al parere favorevole del Settore Tecnico Amministrativo Provinciale delle Foreste di Salerno che provvederà altresì a designare il luogo ove potranno avvenire le costruzioni, da effettuare solo con il legname di proprietà dell aggiudicatario stesso, il quale dovrà altresì distruggerle e sgomberarle allo scadere del termine stabilito con l art. 16 del presente Capitolato d oneri, trascorso il quale passeranno gratuitamente in piena proprietà dell Ente. Art. 29 Carbonizzazione Penalità La carbonizzazione nel bosco è permessa con le modalità stabilite nelle Prescrizioni di massima e di polizia forestali vigenti. Essa si farà di norma, nelle aie carbonili preesistenti. Per ogni aia carbonile aperta senza autorizzazioni ed assegno l aggiudicatario pagherà una penale di 150,00 (centocinquanta).

73 Art. 30 Strade di esbosco Il trasporto dei prodotti si farà per le vie esistenti che, all occorrenza, saranno indicate dal personale addetto al controllo competente per territorio. Quando l autorizzazione al taglio rilasciata dall Ente delegato ed il progetto di taglio prevedano la costruzione di una pista d esbosco ex novo dovrà rispettarsi il tracciato ivi indicato ed attenersi alle modalità costruttive prescritte. Quando, nel corso delle utilizzazioni, si ravvisi la necessità di realizzare strabelli di servizio per il solo avvicinamento ed il concentramento del materiale sui piazzali di carico, l aggiudicatario potrà farne istanza all U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno che potrà procedere al richiesto assegno, previo nulla osta dell Ente proprietario, nei limiti di quanto previsto al riguardo nel Regolamento dei tagli boschivi allegato alla Legge Regionale 13/87, 11/96 e 14/06. Art. 31 Penalità per aperture o ampliamento di vie Per ogni decametro di via aperta o ampliata senza autorizzazione ed assegno, l aggiudicatario pagherà una penale di 150,00 (centocinquanta) fatte salve l applicazione delle leggi penali in materia di danni al patrimonio e di tutela ambientale. Art Collaudo Alla scadenza del termine originario o prorogato dell utilizzazione, questa si intende chiusa. Tale chiusura potrà essere anticipata all eventuale antecedente data di ultimazione qualora l aggiudicatario ne dia comunicazione raccomandata all U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno, in tal caso la chiusura prende data dall arrivo di tale comunicazione all U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. Il collaudo sarà eseguito da un funzionario del Settore Forestale centrale o periferico dell area Generale di Coordinamento Sviluppo Attività Settore Primario della Regione Campania, entro sei mesi dalla data di chiusura dell utilizzazione come avanti determinata. L aggiudicatario ed il rappresentante dell Ente saranno invitati ad intervenire al collaudo, al quale potranno anche farsi rappresentare; in caso di mancato intervento il collaudo verrà eseguito in loro assenza. Il collaudo eseguito come sopra ha valore di lodo arbitrale non soggetto ad appello o ricorso. Tutte le spese di collaudo sono a carico dell Ente appaltante che si rivarrà sul deposito provvisorio di cui al precedente art. 6. Art. 33 Disponibilità della cauzione L Amministrazione dell Ente potrà rivalersi senz altro direttamente sulla cauzione nonché contro l aggiudicatario in base alle risultanze del verbale di collaudo per quanto attiene alla stima dei danni ivi contenuta ed altri addebiti ivi ritenuti.

74 Art. 34 Interessi sulle penalità ed indennizzi Le somme che l aggiudicatario dovesse versare all Ente per indennizzi o penalità saranno pagate al più tardi entro otto giorni dalla notificazione del verbale amministrativo o di collaudo dell utilizzazione, e con le modalità contemplate nell art. 23. In caso di ritardo, l aggiudicatario dovrà versare anche gli interessi legali, salva ogni azione dell Ente. Art. 35 Assicurazione operai L aggiudicatario risponderà in ogni caso direttamente, tanto verso l Ente, quanto verso gli operai e chiunque altro, dei danni alle persone ed alle cose, qualunque ne sia la natura e la causa, rimanendo a suo completo carico sia ogni spesa e cura preventiva atta ad evitare danni sia al completo risarcimento di essi. Egli è obbligato a provvedere a termine di legge a tutte le varie assicurazioni previste dalle vigenti disposizioni nei confronti degli operai e dei lavori. Lo svincolo del deposito cauzionale è subordinato, in linea di massima, all acquisizione della certificazione di regolarità contributiva (DURC) nei modi e tempi di legge. Art. 36 Passaggio in fondi di altri proprietari L Ente proprietario non assume alcuna responsabilità né oneri per eventuali passaggi o piazze di deposito da formarsi in fondi di altri proprietari. Art. 37 Responsabilità dell aggiudicatario L aggiudicatario sarà responsabile fino all esecuzione del collaudo di tutti i danni, da chiunque e contro chiunque commessi, che si dovessero verificare nella zona assegnata per il taglio e lungo le zone attraversate per l esbosco ed il trasporto, esonerando e rivalendo l Ente di qualsiasi azione e responsabilità al riguardo. Art. 38 Svincolo deposito cauzionale Avvenuto il collaudo, il lotto aggiudicato si intende riconsegnato all Ente proprietario: il deposito cauzionale e la eventuale eccedenza del deposito per spese non saranno svincolati se non dopo che da parte della Autorità tutoria dell Ente e da parte dell aggiudicatario sarà regolata ogni pendenza amministrativa sia verso terzi, per qualsiasi titolo dipendente dall esecuzione del contratto, sia verso l Ente stesso e salvo sempre il disposto degli art. n. 34 e 36. Con il ritiro della cauzione il deliberatario rinuncia a qualsiasi diritto, azione o ragione verso l Ente per motivi comunque attinenti al presente contratto. Art. 39 Infrazioni non contemplate La valutazione dei danni derivanti dalle infrazioni alle clausole e condizioni del presente Capitolato d oneri che non sia stata prevista, sarà fatta dal Collaudatore.

75 Art. 40 Richiamo alla Contabilità Generale dello Stato Per quanto non disposto dal presente Capitolato si applicheranno le norme della Legge 18 novembre 1923, n e del Regolamento 23 maggio 1924, n Art. 41 Conoscenza del Capitolato da parte dell aggiudicatario L approvazione del presente contratto, secondo il disposto contenuto nel precedente art. 9, è subordinata al rilascio da parte dell aggiudicatario della seguente dichiarazione scritta di suo pugno, e da lui firmata in calce: - agli effetti tutti dell art del codice civile il sottoscritto aggiudicatario dichiara di aver preso visione e cognizione dei precedenti art. 2, da 7 a 12, da 14 a 16, 18, da 21 a 26, da 28 a 32, 35 e 36 del su esteso Capitolato che intende come qui riportati e che approva tutti specificatamente. (firma dell aggiudicatario) B) CONDIZIONI SPECIALI Art. 42 L aggiudicatario ha l obbligo di riservare dal taglio: L'aggiudicatario ha l'obbligo di riservare dal taglio: N 42 piante di confine contrassegnate da un doppio anello in tinta verde e numero progressivo all interno su piante, mentre su roccia abbiamo doppio anello orizzontale e numero progressivo all interno la numerazione prosegue dal n 1 a n 42 come riportato nel piedilista allegato al progetto di taglio; Le specie forestali presenti lungo i confini con i valloni e gli impluvi per una larghezza di circa 10 metri; Le specie forestali lungo i confini della particella per una larghezza di circa 10 metri; Tutti i soggetti arborei di specie accessorie; Le specie forestali costituenti una cenosi di specie accessorie acero, carpino, cerro e frassino presente in prossimità del confine Sud-Est della particella; Le specie forestali rare e sporadiche presenti nel piano dominato; Le specie morte in piedi o deperienti, perché assumono un ruolo fondamentale per l avifauna e per l entomofauna. Per quanto non contemplato nel presente capitolato d'oneri si rifà alle normative dettate dalla L.R. 14/06.

76 Art. 43 Dal deposito provvisorio da cui all art. 6 del presente Capitolato l Ente proprietario preleverà le somme occorrenti per la liquidazione delle indennità di missione e delle spese al personale dell U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno impegnato nelle operazioni di verifica preliminare, per la liquidazione dell onorario del tecnico incaricato che si è occupato delle operazioni di martellata, di consegna e di rilievi nonché quanto compete al Collaudatore, ogni qualvolta le suddette spese vengono a maturare. Art. 44 Penalità per mancato sgombero dei residui della lavorazione Per ogni ara o sua frazione di superficie della tagliata non sgomberata dai residui della lavorazione e/o dal frascame l'aggiudicatario, oltre a quanto previsto dall'art. 26 del presente Capitolato, è tenuto al pagamento di una penalità di 50,00 (cinquanta/00)per ara salvo quanto disposto dall allegato C, art.11 L.R. 11/96.. L'importo sarà determinato dal Collaudatore in sede di collaudo e la somma sarà versata all'ente proprietario che è tenuto ad impiegarla (entro sei mesi dall'avvenuto versamento) per lo sgombero del materiale di risulta della tagliata collaudata ad esclusione di quello di diametro inferiore ai 2 cm. Art Obbligo di presentazione del Piano Operativo di Sicurezza L aggiudicatario, per l utilizzazione boschiva è obbligato ad applicare le prescrizioni previste nel Piano Operativo di Sicurezza e fa salvo l Ente proprietario da ogni responsabilità. La ditta è tenuta a presentare all atto della consegna del lotto boschivo il Piano Operativo di Sicurezza e Coordinamento ai sensi delle Leggi D.Lgs. 81/2008 integrato con D.Lgs. 106/2009. Art. 46 Approvazione degli articoli aggiuntivi Si approvano gli articoli aggiuntivi dal n 42 al n 45 compreso le correzioni agli articoli del presente Capitolato d Oneri. (firma dell aggiudicatario)

77 ALLEGATO: ATTI AMMINISTRATIVI copia della nota del Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Genrale Politiche Agricole e Forestali U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno ; copia autorizzazione n 15 del 9 giugno 2016 della Comunita Montana zona Monti Picentini che autorizza al taglio boschivo ai sensi dell Allegato B capo II art. 6 della L.R. 11/96 e ss.mm.ii. la particella forestale n 21 Serrotondo del P.A.F. del comune di Acerno (SA); stralcio disciplinare di incarico.

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