Comune di Acerno PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO

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1 Comune di Acerno (Provincia di Salerno) PROGETTO DI TAGLIO BOSCHIVO Particella forestale: 5B Classe economica: A- Fustaia di faggio Località: Valle Bona Superficie totale: ha e superficie produttiva: ha PAF validità Legge regionale n 11/96 e ss.mm.ii TRATTAMENTO Tagli successivi: taglio di preparazione e localmente taglio secondario Caposele, 16 maggio 2016 La progettista Dott.ssa for. Francesca Ceres

2 Indice 1. Premessa Riepilogo della descrizione del tipo forestale... 4 Inquadramento geografico... 4 Caratteristiche vegetazionali e selvicolturali... 4 Cartografia delle aree escluse dall utilizzazione boschiva (1:5000) Riepilogo normativo, vincoli e prescrizioni... 7 Normative... 7 Vincoli... 7 Prescrizioni Corografia 1: Piante di confine Localizzazione cartografica delle piante di confine (scala 1:5000) Piedilista delle piante di confinazione Coordinate geografiche delle piante di confine: UTM- WGS Fasi di lavorazione in bosco Viabilità forestale e planimetria (1:5000) Allestimento e sgombero delle tagliate Esbosco dei prodotti Martellata forestale Martello forestale Curva ipsometrica Assegno delle piante con diametro a petto d uomo uguale e/o superiore a 18 cm Valore di Macchiatico Assortimenti mercantili Raggruppamento in classi diametriche delle piante martellate Volume e massa legnosa delle piante martellate Analisi ricavi-costi Valore di macchiatico complessivo Verbale di asseverazione

3 Documento di riconoscimento Capitolato d oneri per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dal lotto boschivo di proprietà del Comune di Acerno (Sa) A) CONDIZIONI GENERALI B) CONDIZIONI SPECIALI Dichiarazione sostitutiva Dichiarazione sostitutiva d atto di notorietà resa ai sensi art. 47 D.P.R. del 28 dicembre 2000, n Documento di riconoscimento Verbale di assegno e stima della particella forestale n 5B del P.A.F Allegati Atti e provvedimenti

4 1. Premessa Progetto di taglio boschivo-5b 2016 Il Comune di Acerno (Sa) con determina n 167 del 03/12/2015 conferiva l incarico per la redazione del progetto di taglio della particella forestale n 5B (fustaia di faggio) del Piano di Assestamente Forestale (P.A.F.), alla dott.ssa for. Francesca Ceres regolarmente iscritta al relativo albo dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Avellino al n Il P.A.F. con validità decennale 2015/2024 regolarmente approvato con delibera di D.G.R. n 468 del 21/10/2015, munito del parere dell Autorità di Bacino Regionale di Campania Sud ed Interregionale per il Bacino Idrografico del Fiume Sele n 18 del 21/05/2015, nulla osta del Parco Regionale dei Monti Picentini con prot. n 238 del 11/03/2015, parere favorevole di Valutazione di Incidenza Appropriata n 165 del 23/09/2015, nonché dell autorizzazione al taglio boschivo della particella forestale n 5B da parte della Comunità Montana Monti Picentini n 36 del 25 novembre Riepilogo della descrizione del tipo forestale Inquadramento geografico L area oggetto di intervento selvicolturale è ubicata sulla destra orografica del Vallone Valle Bona, ad una altitudine compresa tra i m s.l.m, su un versante con esposizione prevalentemente Nord. Essa confina a Nord con la particella forestale n. 5A, a Sud con la particella forestale n. 26, Sud-Ovest e Sud- Est con le radure, Est con la particella forestale n. 6A e ad Ovest con la particella forestale n. 4A. Caratteristiche vegetazionali e selvicolturali La particella forestale n 5B rientra nella compresa principale del P.A.F (compresa A- fustaie di faggio) che costituisce il tipo forestale più rappresentato nel Comune di Acerno con una superficie di ettari e corrisponde a circa il 58% del territorio forestale. Si tratta di un popolamento di faggio quasi monospecifico ed eterogeneo nella struttura sociale, con presenza sporadica di ontano, cerro e acero. Tali specie presenti nel piano dominato durante le operazioni di martellata sono state riservate dal taglio al fine di proteggerle e salvaguardarle. Inoltre, sono state escluse dal taglio le piante che fungono da abbeveratoi naturali per la fauna selvatica ad elevata valenza naturalistica. Nelle note del piedilista di martellata sono state riportate indicazioni per la salvaguardia delle specie sporadiche Ilex aquifolium e Taxus baccata come prescritto nel decreto dirigenziale del U.O.D. Valutazioni Ambientali. Per contrastare il fenomeno erosivo delle piste forestali sono state rilasciate le piante lungo le piste forestali (a monte e a valle) con la funzione di stabilizzazione dei versanti e limitare il processo di erosione delle acque superficiali. Sino ad ora, gli interventi selvicolturali pregressi sono assimilabili in forma molto localizzata sulla particella a tagli di preparazione, che hanno determinato una affermata 4

5 rinnovazione di faggio a distribuzione pressoché uniforme. In queste aree, dove è presente un abbondante rinnovazione affermata di faggio, segno inequivocabile di un precedente intervento di preparazione/sementazione, si è intervenuti con un taglio secondario a carico delle piante dominanti più ramose in maniera tale da rendere minima l azione aduggiante delle piante del vecchio ciclo nei confronti del novellame. Nelle aree dove la rinnovazione è quasi assente si è eseguito, un taglio di preparazione, per eliminare il piano dominato e diradare il piano dominante, consentendo a quest ultimo di espandere le chiome e far penetrare luce al suolo così da favorire l insediamento della rinnovazione. Il taglio si è concentrato sulle classi diametriche inferiori a 50 (asportazione delle classi <30 e diradamento debole delle classi tra il 30 ed il 50) gli individui delle classi superiori (pari al 4,6%) sono stati asportati perché malformati, stroncati, deperienti, ecc.. frequenza (n) Distribuzione diametrica delle piante da abbattere Classe diametrica (cm) Distribuzione diametrica delle piante assegnate al taglio. Nei rilievi di campo si è proceduto, quindi, all individuazioni delle piante con le caratteristiche sopra descritte, rilevandone una massa da prelevare in difetto in relazione alle prescrizioni contenute nel parere tecnico espresso dal competente Ufficio Territoriale del Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali U.O.D. "Servizio Territoriale Provinciale Salerno". Di conseguenza, la superficie produttiva è di 20,70 ettari, di cui 2,07 ettari sono state escluse dall intervento selvicolturale (vedi cartografia di seguito), per i seguenti motivi: elevata pendenza al di sotto delle linee di displuvio, dove è difficile l accumulo della lettiera; i soprassuoli presenti su dossi rocciosi; zona a monte della particella con funzione di schermo frangivento costituita da piante con portamento prostrato, altezze ridotte e presenza di polloni. Infine, la superficie utile interessata dall intervento selvicolturale è pari a 18,63 ha, con un prelievo in difetto di 1.514,16 mc e l assegno ad ettaro di 81,28 mc/ha. 5

6 Progetto di taglio boschivo-5b 2016 Cartografia delle aree escluse dall utilizzazione boschiva (1:5000) 6

7 3. Riepilogo normativo, vincoli e prescrizioni Normative Applicazione legge Regione Campania 14/2006 In applicazione delle circolari esplicative emanate dalla Regione Campania in merito alla citata legge pubblicate sul BURC n 1 DEL 2 GENNAIO 2007, è tollerato che si lascino al suolo distribuiti in modo sparso senza la formazione di cumuli, frascame con diametro inferiore a cm 2. Nella orografia annessa alle planimetrie della sezione sono indicati i confini delle sezioni, le aree di lavorazione e destinate alla cippatura nonché il tracciato delle piste di esbosco già esistenti. Le piste vengono indicate cartografia con la lettera P1 e P2 di colore celeste impresse su piante e su roccia. Nel rispetto della normativa sopra richiamata e di concerto con l Amministrazione proprietaria del lotto in argomento il Tecnico obbliga gli acquirenti del materiale legnoso al rispetto di tutte le normative vigenti e in particolare il disposto della legge Regione Campania n 14/2006 a eseguire l eventuale cippatura nelle apposite aree. Ritenuto attivo il valore di macchiatico delle fascine è concesso l abbandono sul letto di caduta della ramaglia e dei residui della lavorazione aventi diametro inferiore a cm 2 come per legge; si vieta la bruciatura dei residui della lavorazione (cimali e ramaglie) sul letto di caduta o nelle aree libere. D.L.vo 81/08 Mitigazione dei rischi derivanti dalle lavorazioni La pianificazione relativa alla valutazione dei rischi che interesserà il cantiere di utilizzazione forestale da parte della ditta acquirente secondo il D.L.vo n 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori prevede una serie di adempimenti organizzativi volti alla mitigazione del rischio degli infortuni. La redazione del Piano Operativo della Sicurezza verrà elaborato per la tipologia di lavori e per il cantiere specifico valutando i relativi rischi durante le fasi di lavorazione nonché devono essere nominati i responsabili RSSPP, RLS, addetto al primo soccorso e addetto alla gestione delle emergenze come dettato dal D.L.vo 81/08. L elaborato, prima dell inizio dei lavori, dovrà essere consegnato dal predetto acquirente del materiale legnoso in copia conforme all originale all Ente Comunale; il R.U.P. previa acquisizione di detto elaborato da tenere agli atti, eseguirà, ai sensi della L.R. n 11/96 la consegna del lotto a chi di diritto. Ove non diversamente specificato nel progetto di taglio boschivo, trovano applicazione le vigenti norme in materia di gestione ed utilizzazione forestale, ed in particolare agli allegati della L.R. n 11/96 e ss.mm.ii.. Vincoli Per quanto riguarda gli aspetti vincolistici per la particella forestale 5B si devono considerare 3 tipologie di cui 2 di carattere generale e legati alla protezione idrogeologica e alla protezione delle bellezze naturali e del paesaggio ed una legata alla presenza del Parco dei Monti Picentini. Per cui l area oggetto d intervento ricade: 7

8 - nella zona B (riserva generale) del Parco Regionale dei Monti Picentini, ai sensi della la deliberazione di Giunta Regionale n del 24 aprile 2003; - nella ZPS IT Monti Picentini ; - nella SIC IT Monte Cervialto e Montagnone di Nusco ; - vincolo idrogeologico, RD n del 30 dicembre 1923; - vincolo Paesaggistico ex d.lgs 42%2004 e ss.mm.ii.. Prescrizioni Le operazioni di assegno sono state condotte garantendo le seguenti condizioni: - asportazione, compatibilmente con la condizione dei luoghi, delle piante a cima secca e quelle fenotipicamente compromesse; - nel piano dominante si è intervenuti prioritariamente a carico dei soggetti di vecchio ciclo soprattutto nelle zone dove si è andata differenziandosi una promettente rinnovazione; - esclusione dal taglio gli alberi di dimensioni monumentali localizzati in prossimità o all interno di radure; - la massa legnosa è stata asportata in difetto rispetto alla pianificazione selvicolturale prevista dal P.A.F.; - sono stati salvaguardati i soprassuoli presenti su dossi rocciosi e quelli su versanti molto acclivi localizzati al di sotto delle linee di displuvio, dove è anche difficile l'accumulo di lettiera; - è stato previsto il letto di caduta per i soggetti da abbattere e valutata anche la massa legnosa da asportare proveniente dalle piante sottocavallo; - sono state riservati dal taglio i soggetti secchi e/o monconi che fungono da rifugio all'avifauna stanziale; - sono state riservate dal taglio piante morte o morienti di qualsiasi specie almeno cinque esemplari ad ettaro di piante, ove presenti per biodiversità ed in particolare come sito di rifugio, nidificazione e alimentazione per la fauna; - sono state rimarcate le piste esistenti ed assegnate le piante interferenti; - le piste sono state riportate nella cartografia di progetto; - alla protezione e salvaguardia delle specie forestali rare e sporadiche presenti nel piano dominato (rinuncia al taglio, interventi di protezione e rilascio); - alla scelta ed identificazione di esemplari da destinare al rilascio per l invecchiamento naturale a fini ecologici e paesaggistici. Per quanto attiene all utilizzazione boschiva nella particella devono essere rispettate le prescrizioni riportate di seguito: - tutte le attività dei cantieri forestali siano interrotte dal 15 marzo al 15 luglio nelle particelle forestali ubicate al di sotto dei 900 m di quota e dal 1 aprile al 1 agosto al di sopra di questa quota. - a fine utilizzazione la particella in argomento deve essere esclusa dal pascolo e vengano eseguiti opportuni interventi di sistemazione idraulico-forestali che eliminano o quanto meno ridimensionano il processo di erosione ed avulsione delle acque superficiali soprattutto in corrispondenza della pista o negli assolcamenti lasciati dai mezzi di esbosco; 8

9 - l'esbosco dei prodotti legnosi avvenga nei modi e con mezzi consentiti dalla legge attraverso le piste esistenti; - utilizzare tecniche di allestimento ed esbosco, anche se caratterizzate da minore produttività, a basso impatto sul suolo, sulla vegetazione arbustiva endemica recante frutti eduli per l avifauna e sulla rinnovazione, quale la pratica del legno corto che prevede l allestimento sul letto di caduta e l esbosco del legname già in forma di assortimenti; - evitare la localizzazione della viabilità di esbosco nei pressi di importanti siti riproduttivi di Anfibi. 9

10 Progetto di taglio boschivo-5b Corografia 1:

11 Progetto di taglio boschivo-5b Piante di confine I confini dell area di intervento sono stati individuati e contrassegnati su piante (a mt 1,30 da terra) con doppio anello in tinta verde e/o roccia con doppia striscia orizzontale in tinta verde, numerate progressivamente (da n 1 a n 30) da rilasciare in dote al bosco e localizzate a ridosso del margine della tagliata. Segni convenzionali per la confinazione della particella forestale Segni convenzionali per la confinazione della particella forestale 11

12 Progetto di taglio boschivo-5b 2016 Localizzazione cartografica delle piante di confine (scala 1:5000) 12

13 Piedilista delle piante di confinazione N ordine progressivo Specie Diametro a mt 1.30 da terra (cm) 1 Faggio 70 2 Faggio 55 3 Faggio 39 4 Faggio 52 5 Faggio 52,5 6 Faggio 50 7 Faggio 52 8 Faggio 34 9 Faggio 44,5 10 Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio 54,5 19 Faggio Roccia - 21 Roccia - 22 Faggio Faggio Roccia - 25 Roccia - 26 Faggio 63,5 27 Faggio 53,5 28 Faggio Faggio 60,5 30 Faggio 72,5 13

14 Coordinate geografiche delle piante di confine: UTM- WGS 84 N ordine progressivo Fuso Est Nord 1 33T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

15 Progetto di taglio boschivo-5b Fasi di lavorazione in bosco Viabilità forestale e planimetria (1:5000) La particella forestale interessata dall utilizzazione boschiva presenta una viabilità forestale sufficientemente sviluppata da piste trattorabili, piste di esbosco (P1 e P2) e piazzali di carico. Le piste trattorabili presentano un fondo in terra battuta ed una larghezza di circa 1,50 m che permette di raggiungere facilmente la strada rotabile. In detta sezione boschiva, alcune piste forestale necessitano di manutenzione ordinaria per l accesso in sicurezza per il passaggio dei mezzi per l esbosco. L esbosco sarà effettuato utilizzando la viabilità esistente, la sezione è ben servite da viabilità primaria e secondaria. P1 P2 Viabilità forestale (planimetria 1:5000) 15

16 Progetto di taglio boschivo-5b 2016 Allestimento e sgombero delle tagliate L'allestimento dei prodotti del taglio e lo sgombero dal bosco dei prodotti stessi deve compiersi il più prontamente possibile e in modo da non danneggiare il soprassuolo evitando di lavorare durante le giornate piovose. Detti prodotti devono essere asportati dalle tagliate o almeno concentrati negli spazi vuoti delle tagliate stesse ed a detto scopo destinati, non oltre un mese dal termine consentito per il taglio, di cui all'art. 22 L.R. 07/05/1996 n 11. Piazzole per la lavorazione dei residui (scala 1:5000) Per quanto riguarda il materiale di risulta, si prescrive, che i cimali e le ramaglie dello spessore da 4 a 2 cm vengano utilizzati per la realizzazione delle fascine, mentre i restanti residui inferiori a 2 cm di diametro vengano lasciati sul letto di caduta e negli spazi vuoti per concorrere alla formazione dell humus e per favorire l insediamento degli invertebrati. In alternativa, i cimali le ramaglie e i residui della lavorazione che non saranno utilizzati come fascine, devono essere trasformati, in apposite piazzole come individuate in cartografia, in cippato, manualmente o con apposite macchine art. 1 comma 7 punto 2 bis, modifiche attuate con la L.R. n 14/

17 Esbosco dei prodotti L esbosco dei prodotti deve farsi, attraverso le strade e le piste esistente come indicato in apposita planimetria (pag.15). Inoltre, possono essere utilizzati condotti e canali di avvallamento già esistenti, evitando il transito ed il ruzzolamento nelle parti di bosco in rinnovazione. I tronchi ritraibili si dovranno smacchiare, dal loro letto di caduta sino a raggiungere la viabilità trattorabile esistente, mediante l impiego del verricello a gru. Al fine di evitare il possibile assolcamento del suolo, per l'operazione di esbosco si prescrive l'impiego di appositi carrellini a ciò omologati. L'intervento consiste nel fare appoggiare sull'asse del predetto carrellino la testata del tronco e far sì che durante la fase di traino la richiamata testata risulti sollevata dal suolo. Gli assortimenti mercantili quali tronchi, tronchetti, legna da ardere e fascine ritraibili dalla sezione, si dovranno trasportare dal loro letto di caduta sino a raggiungere gli stradelli trattorabili mediante l'impiego di animali da soma (muli). Dai predetti stradelli dovranno essere caricati su rimorchi e avviati all'imposto o su viabilità principale. Nell impiego dei muli o di altri animali da soma il conducente deve prestare attenzione quando il luogo di lavoro è limitrofo a zone in cui è presente la rinnovazione. 7. Martellata forestale Le operazioni di martellata sono state guidate dalla dott.ssa for. Francesca Ceres e le modalità e i segni convenzionali sono conformi a quanto dettato dalla L.R. n 11/96 art. 9, allegato B, comma 1, lettera a) paragrafo I) II) III): 1. le piante aventi diametro, preso a m 1,30 dal colletto, pari o superiore a cm 18; vengono individuate per l assegno con idonea specchiatura o tacca praticata al ceppo, nei pressi del colletto, o su radice fuori terra bene salda ove su detta tacca viene impressa: a) l impronta del martello forestale (AV 258 A) della dott.ssa for. Francesca Ceres; b) trascritto il numero progressivo in numerazione araba di colore rosso; c) una freccia direzionale anch essa di colore rosso che indica l area di incidenza del letto di caduta della pianta assegnata. Per ogni pianta in apposito piedilista si indicano i punti cardinali della caduta. Nell ambito delle sezioni sono state assegnate n 1051 piante con diametro preso a metri 1,30 dal colletto pari e/o superiore a cm Le piante aventi diametro, preso a m 1,30 dal colletto, inferiore a cm 18, vengono individuate per l assegno con idonea specchiatura o tacca praticata al ceppo, nei pressi del colletto, o su radice fuori terra ben salda ove si pratica la tacca che reca: a) l impronta del martello forestale (AV 258 A) della dott.ssa for. Francesca Ceres; b) il simbolo della crocetta di colore rosso; c) una freccia direzionale anch essa di colore rosso che indica l area di incidenza del letto di caduta della pianta assegnata. Anche per tale assegno viene elaborato un apposito piedilista. Nell ambito della sezione sono state assegnate n 56 piante di diametro inferiore a cm

18 Martello forestale Il martello forestale della sottoscritta il cui marchio viene di seguito riprodotto, AV 258A non deve essere inteso come un sigillo di Stato, bensi come segno convenzionale indicante la scelta delle piante da utilizzare. Curva ipsometrica La curva ipsometrica è stata costruita rilevando in campo 35 altezze delle piante assegnate al taglio ed i corrispettivi diametri. Il grafico a dispersione serve per visualizzare l altezza in funzione del diametro e trovare la funzione matematica di correlazione tra le due variabili Curva Ipsometrica y = 10,42ln(x) -12,44 Altezza (m) Diametro (cm) Curva ipsometrica delle piante assegnate al taglio Una volta trovata la correlazione è utilizzata per l individuazione e l adozione delle tavole di cubatura più adatte al soprassuolo forestale oggetto di stima. Per il confronto si considera la tavola dendrometrica locale del faggio cresciuto in fustaia coetanea allo stato puro nei boschi dell Avellinese, valevole per i boschi dei Comuni di Volturara Irpinia, Montella, Bagnoli Irpino, Lioni, Calabritto, Senerchia ed Acerno (Avellino e Salerno). La tavola è a doppia entrata, su tre classi di fertilità, e dà la ripartizione della massa in assortimenti. (M. Cantiani, ricerche sperimentali di dendrometria e di auxometria fasc. III, pag. 19). La curva ipsometrica delle piante assegnate al taglio è confrontata con le curve ipsometriche delle suddette tavole alle tre classi di fertilità. 18

19 Altezze (m) Confronto curve ipsometriche Classe diametriche (cm) Abbattere Fertilità_ottima Fertilità_buona Fertilità_scadente Il confronto delle curve ipsometriche mostra una elevata corrispondenza con la classe di fertilità ottima, per cui si procede alla cubatura del soprassuolo con i valori corrispondenti a tale tavola. Faggio dell Irpinia, M-Cantiani 19

20 Assegno delle piante con diametro a petto d uomo uguale e/o superiore a 18 cm Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.1 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 1 Faggio E Libera Diradamento 2 Faggio O Libera Diradamento 3 Faggio E Libera Diradamento 4 Faggio N Libera Lesione sul fusto 5 Faggio NE Libera Lesione sul fusto 6 Faggio 36 NE 6-7 Diradamento 7 Faggio 36 NE 7 Diradamento 8 Faggio 43 NE Libera Diradamento 9 Faggio NO Libera Diradamento 10 Faggio NO Libera Diradamento 11 Faggio 45 N Libera Diradamento 12 Faggio 38 NE Libera Diradamento 13 Faggio NE Libera Fusto curvato 14 Faggio 50 N Libera Diradamento 15 Faggio 44 NE Libera Biforcata a 5 m 16 Faggio 26 NE Libera Diradamento 17 Faggio NE Libera Diradamento 18 Faggio NO Libera Diradamento 19 Faggio 45 NO Libera Diradamento 20 Faggio 31 NE Libera Diradamento 21 Faggio 36 NE Libera Diradamento 22 Faggio 41 NE 21 Diradamento 23 Faggio 35 N Libera Diradamento 24 Faggio 50 N Libera Diradamento 25 Faggio NO Libera Diradamento 26 Faggio NE Libera Diradamento 27 Faggio N Libera Diradamento 28 Faggio 58 NO Libera Forma irregolare del fusto 29 Faggio 45 N Libera Forma irregolare del fusto 30 Faggio NE Libera Diradamento 31 Faggio N Libera Diradamento 32 Faggio NE Libera Diradamento 33 Faggio NE Libera Diradamento 34 Faggio 53 S Libera Diradamento 35 Faggio NE Libera Diradamento 36 Faggio 40 NO Libera Diradamento 37 Faggio 55 NO Libera Diradamento 38 Faggio 38 N Libera Lesioni sul fusto 39 Faggio N Libera Diradamento 40 Faggio 41 NO Libera Diradamento 41 Faggio 27 SE Libera Diradamento 42 Faggio NE Libera Diradamento 43 Faggio N Libera Diradamento 44 Faggio 56 N Libera Diradamento 45 Faggio 39 NE Libera Diradamento 46 Faggio 48 NO Libera Forma irregolare del fusto 47 Faggio 33 N Libera Diradamento 48 Faggio 30 N 18 Diradamento 49 Faggio 38 N Libera Diradamento 50 Faggio 36 NE Libera Forma irregolare del fusto 20

21 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.2 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 51 Faggio 43 E Libera Diradamento 52 Faggio 40 NE Libera Diradamento 53 Faggio 40 N Libera Diradamento 54 Faggio 32 N Libera Diradamento 55 Faggio 36 N Libera Diradamento 56 Faggio 26 NE Libera Diradamento 57 Faggio 34 NE Libera Diradamento 58 Faggio NE Libera Diradamento 59 Faggio NE Libera Diradamento 60 Faggio NE Libera Forma irregolare e lesioni sul fusto 61 Faggio 26 N Libera Diradamento 62 Faggio 27 NE Libera Diradamento 63 Faggio 23 NO 61 Diradamento 64 Faggio 37 E Libera Diradamento 65 Faggio 27 NE Libera Diradamento 66 Faggio 26 NE Libera Diradamento 67 Faggio 26 N Libera Diradamento 68 Faggio 34 NE 61 Diradamento 69 Faggio 21 N Libera Diradamento 70 Faggio 29 NO 56 Diradamento 71 Faggio 48 NE Libera Diradamento 72 Faggio 30 N Libera Diradamento 73 Faggio 44 N Libera Forma irregolare del fusto 74 Faggio 36 N Libera Diradamento 75 Faggio 27 NO Libera Diradamento 76 Faggio 28 N Libera Diradamento 77 Faggio 27 N Libera Diradamento 78 Faggio 26 N Libera Diradamento 79 Faggio 23 NO 78 Diradamento 80 Faggio 29 N Libera Diradamento 81 Faggio 26 N Libera Diradamento 82 Faggio 34 N Libera Diradamento 83 Faggio 47 E Libera Diradamento 84 Faggio 32 E 83 Diradamento 85 Faggio 33 NE Libera Diradamento 86 Faggio 25 NE Libera Diradamento 87 Faggio 27 N 81 Diradamento 88 Faggio 28 N Libera Diradamento 89 Faggio 24 NO Libera Diradamento 90 Faggio 37 N 78 Diradamento 91 Faggio 41 NO Libera Diradamento 92 Faggio 40 N Libera Diradamento 93 Faggio 32 NO Libera Diradamento 94 Faggio 33 NE Libera Diradamento 95 Faggio 51 N Libera Diradamento 96 Faggio 48 N Libera Diradamento 97 Faggio 43 NE Libera Diradamento 98 Faggio 30 N Libera Diradamento 99 Faggio 37 NO Libera Diradamento 100 Faggio 28 NE Libera Diradamento 21

22 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.3 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 101 Faggio 34 NE Libera Diradamento 102 Faggio 35 N Libera Diradamento 103 Faggio 28 NO Libera Diradamento 104 Faggio 40 N Libera Diradamento 105 Faggio 49 NO Libera Diradamento 106 Faggio 38 NO Libera Salvaguardare il Taxus baccata L. 107 Faggio 32 E Libera Diradamento 108 Faggio 36 N Libera Diradamento 109 Faggio 27 NE Libera Diradamento 110 Faggio 29 NO Libera Diradamento 111 Faggio 28 N Libera Diradamento 112 Faggio 30 NO 111 Diradamento 113 Faggio 46 NE Libera Diradamento 114 Faggio 55 NO 105 Diradamento 115 Faggio 46 N Libera Diradamento 116 Faggio 22 N Libera Diradamento 117 Faggio 44 N Libera Diradamento 118 Faggio 28 N Libera Diradamento 119 Faggio 41 N Libera Diradamento 120 Faggio 36 N Libera Diradamento 121 Faggio 32 N 120 Diradamento 122 Faggio 40 N Libera Diradamento 123 Faggio 32 N Libera Diradamento 124 Faggio 32 N Libera Diradamento 125 Faggio 32 N Libera Diradamento 126 Faggio 45 N Libera Diradamento 127 Faggio 48 N Libera Diradamento 128 Faggio 34 NO Libera Diradamento 129 Faggio 21 N Libera Diradamento 130 Faggio 32 N Libera Diradamento 131 Faggio 34 NE Diradamento 132 Faggio 33 NE Diradamento 133 Faggio 39 NE Libera Diradamento 134 Faggio 65 NE Libera Diradamento 135 Faggio 43 NE 83 Diradamento 136 Faggio 21 NE Libera Diradamento 137 Faggio 44 SE 139 Diradamento 138 Faggio 34 NE Libera Diradamento 139 Faggio 23 N 136 Diradamento 140 Faggio 40 NE 136 Diradamento 141 Faggio 38 N Libera Diradamento 142 Faggio 41 NE Libera Diradamento 143 Faggio 38 N Libera Diradamento 144 Faggio 52 N Libera Diradamento 145 Faggio 37 NO Libera Salvaguardare l'acero 146 Faggio 46 NE 145 Diradamento 147 Faggio 45 NE 143 Diradamento 148 Faggio 32 N 143 Diradamento 149 Faggio 31 N Libera Diradamento 150 Faggio 34 N Libera Diradamento 22

23 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.4 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 151 Faggio 26 N 150 Diradamento 152 Faggio 26 N Libera Diradamento 153 Faggio 36 N Libera Diradamento 154 Faggio 29 NE Libera Diradamento 155 Faggio 32 NE Libera Diradamento 156 Faggio 27 N Libera Diradamento 157 Faggio 36 NE Libera Diradamento 158 Faggio 20 NO Libera Diradamento 159 Faggio 65 N Libera Diradamento 160 Faggio 40 NE Libera Diradamento 161 Faggio 33 NE Diradamento 162 Faggio 28 N Libera Diradamento 163 Faggio 30 E Libera Diradamento 164 Faggio 44 N 88 Diradamento 165 Faggio 32 N Libera Diradamento 166 Faggio 27 NE Libera Diradamento 167 Faggio 34 N 166 Diradamento 168 Faggio 29 NE Libera Diradamento 169 Faggio 36 NE 168 Diradamento 170 Faggio 27 N Libera Diradamento 171 Faggio 25 N 172 Diradamento 172 Faggio 37 N Libera Diradamento 173 Faggio 24 N Libera Diradamento 174 Faggio 25 N 175 Diradamento 175 Faggio 33 N Libera Diradamento 176 Faggio 34 N Libera Diradamento 177 Faggio 33 NO Libera Diradamento 178 Faggio 46 N Libera Diradamento 179 Faggio 29 NE Libera Diradamento 180 Faggio 40 N Libera Diradamento 181 Faggio 36 N Libera Diradamento 182 Faggio 33 NE Libera Diradamento 183 Faggio 43 N Libera Diradamento 184 Faggio 32 N Libera Diradamento 185 Faggio 30 NO Libera Diradamento 186 Faggio 34 N 184 Diradamento 187 Faggio 31 N Libera Diradamento 188 Faggio 23 N Libera Diradamento 189 Faggio 32 NO Libera Diradamento 190 Faggio 44 NO Libera Diradamento 191 Faggio 36 NE 112 Diradamento 192 Faggio 27 N Libera Diradamento 193 Faggio 38 E Libera Diradamento 194 Faggio 29 N 193 Diradamento 195 Faggio 25 N Libera Diradamento 196 Faggio 43 N Libera Diradamento 197 Faggio NO 198 Diradamento 198 Faggio NO Libera Diradamento 199 Faggio NO Libera Diradamento 200 Faggio 45 N Libera Diradamento 23

24 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.5 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 201 Faggio 39 O Libera Diradamento 202 Faggio 28 N Libera Diradamento 203 Faggio 28 N Libera Diradamento 204 Faggio 30 N Libera Diradamento 205 Faggio 31 NO 206 Diradamento 206 Faggio 32 NO Libera Diradamento 207 Faggio 32 N Libera Diradamento 208 Faggio 23 N Diradamento 209 Faggio 31 NO Libera Diradamento 210 Faggio 28 NO Libera Diradamento 211 Faggio 33 N 192 Diradamento 212 Faggio 39 NE Libera Diradamento 213 Faggio 32 NE Libera Diradamento 214 Faggio 29 NE Libera Diradamento 215 Faggio 29 NE Libera Diradamento 216 Faggio 39 N Libera Diradamento 217 Faggio 34 NO Libera Diradamento 218 Faggio 31 N Libera Diradamento 219 Faggio 49 N Libera Diradamento 220 Faggio 36 N Libera Diradamento 221 Faggio 35 NE Libera Diradamento 222 Faggio 71 N Libera Diradamento 223 Faggio 39 NE Libera Diradamento 224 Faggio 33 NE Libera Diradamento 225 Faggio 46 NE Libera Diradamento 226 Faggio 36 NE Libera Tutelare due esemplari di cerro 227 Faggio 54 N Libera Diradamento 228 Faggio 51 NE Libera Forma irregolare del fusto 229 Faggio 35 N Libera Forma irregolare del fusto 230 Faggio 60 N Libera Diradamento 231 Faggio 40 N Libera Diradamento 232 Faggio 33 NO Libera Diradamento 233 Faggio 43 NO Libera Diradamento 234 Faggio 38 NO Libera Diradamento 235 Faggio 29 N Libera Diradamento 236 Faggio 31 NO Libera Diradamento 237 Faggio 38 NO Libera Diradamento 238 Faggio 30 NO Libera Diradamento 239 Faggio 31 N Libera Diradamento 240 Faggio 51 N Libera Diradamento 241 Faggio 34 N 181 Diradamento 242 Faggio 32 NO Libera Diradamento 243 Faggio 25 NO Libera Diradamento 244 Faggio 27 N Libera Diradamento 245 Faggio 25 NE 243 Diradamento 246 Faggio 37 NE Libera Forma irregolare del fusto 247 Faggio 31 N Libera Forma irregolare del fusto 248 Faggio 32 N Libera Diradamento 249 Faggio 24 NO Libera Diradamento 250 Faggio 27 NE Libera Diradamento 24

25 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.6 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 251 Faggio 32 NE Libera Diradamento 252 Faggio 36 N Libera Diradamento 253 Faggio 33 NE Libera Diradamento 254 Faggio 35 NE Libera Diradamento 255 Faggio 32 NO Libera Diradamento 256 Faggio 27 NE Libera Diradamento 257 Faggio 39 NE 235 Diradamento 258 Faggio 35 N Libera Diradamento 259 Faggio 36 NE Libera Diradamento 260 Faggio 41 N 230 Diradamento 261 Faggio 37 NE Libera Diradamento 262 Faggio 44 E Libera Diradamento 263 Faggio 55 N Libera Diradamento 264 Faggio 25 N Libera Diradamento 265 Faggio 21 N Libera Diradamento 266 Faggio 35 E Libera Diradamento 267 Faggio 46 N 269 Diradamento 268 Faggio 35 N Libera Diradamento 269 Faggio 70 NE Libera Biforcata 270 Faggio 36 N Libera Salvaguardare esemplari con funzione di abbeveratoio naturale per la fauna selvatica 271 Faggio 29 NE 270 Diradamento 272 Faggio 38 N Libera Diradamento 273 Faggio 27 S Libera Diradamento 274 Faggio 37 N Libera Diradamento 275 Faggio 38 N 259 Diradamento 276 Faggio 26 NO Libera Diradamento 277 Faggio 41 N Libera Diradamento 278 Faggio 30 NO Libera Diradamento 279 Faggio 44 N Libera Diradamento 280 Faggio 60 N Libera Diradamento 281 Faggio 27 N Libera Diradamento 282 Faggio 36 N Libera Diradamento 283 Faggio 27 NO Libera Diradamento 284 Faggio 35 NO 285 Diradamento 285 Faggio 47 NE Libera Diradamento 286 Faggio 38 N 247 Diradamento 287 Faggio 29 E Libera Diradamento 288 Faggio 24 NO 289 Diradamento 289 Faggio 29 NO Libera Diradamento 290 Faggio 31 NO Diradamento 291 Faggio 26 N Libera Diradamento 292 Faggio 27 N Libera Diradamento 293 Faggio 42 25,5 NO 294 Diradamento 294 Faggio 45 NO Libera Diradamento 295 Faggio 35 N Libera Diradamento 296 Faggio 48 N Libera Diradamento 297 Faggio 29 NE Libera Diradamento 298 Faggio 29 N Libera Diradamento 299 Faggio 27 N Libera Diradamento 300 Faggio 30 N Libera Diradamento 25

26 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.7 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 301 Faggio 27 NE Libera Diradamento 302 Faggio 26 N Libera Diradamento 303 Faggio N Libera Diradamento 304 Faggio N Libera Diradamento 305 Faggio 27 20,5 O Libera Diradamento 306 Faggio 21 NE Libera Diradamento 307 Faggio 38 NO Libera Diradamento 308 Faggio 28 N Libera Diradamento 309 Faggio 21 N Libera Diradamento Salvaguardare esemplare di Ilex Faggio NE Libera aquifolium L. 311 Faggio 27 N Libera Diradamento 312 Faggio 30 N Libera Diradamento 313 Faggio 22 N Libera Diradamento 314 Faggio 28 N Libera Diradamento 315 Faggio 34 NO Libera Diradamento 316 Faggio 32 N Libera Diradamento 317 Faggio 28 NO Libera Diradamento 318 Faggio 28 NO Libera Diradamento 319 Faggio 31 NE Libera Diradamento 320 Faggio 39 N Libera Diradamento 321 Faggio 35 NE Libera Diradamento 322 Faggio 27 N Libera Diradamento 323 Faggio 30 NE 302 Diradamento 324 Faggio NO 325 Diradamento 325 Faggio NO Libera Diradamento 326 Faggio N Libera Ingrossamento basale 327 Faggio N Libera Diradamento 328 Faggio NE Libera Nodosa 329 Faggio 25 N Libera Diradamento 330 Faggio 25 NO 329 Diradamento 331 Faggio 29 N Libera Diradamento 332 Faggio 36 N Libera Diradamento 333 Faggio 42 N Libera Diradamento 334 Faggio 35 NO Libera Nodosa Salvaguardare esemplare di Ilex Faggio NO Libera aquifolium L. 336 Faggio 32 NO Libera Diradamento 337 Faggio 32 O Libera Diradamento 338 Faggio 46 NO Libera Diradamento 339 Faggio 44 NO Libera Ingrossamento basale 340 Faggio 35 NO Libera Diradamento 341 Faggio 30 NO Libera Nodosa 342 Faggio 30 NO Libera Forma irregolare del fusto 343 Faggio 37 NE Libera Diradamento 344 Faggio 34 NO Libera Diradamento 345 Faggio 32 NE Libera Diradamento 346 Faggio 27 N Libera Diradamento 347 Faggio 33 NE Libera Diradamento 348 Faggio 32 NE Libera Diradamento 349 Faggio 29 N Libera Lesioni alla base del fusto 350 Faggio 40 NO Libera Diradamento 26

27 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.8 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 351 Faggio 28 N Libera Fusto curvato 352 Faggio 25 N Libera Diradamento 353 Faggio 30 N Libera Diradamento 354 Faggio 27 N Libera Diradamento 355 Faggio 29 NE Libera Diradamento 356 Faggio 19 O Libera Diradamento 357 Faggio 28 NO Libera Nodosa 358 Faggio 26 N Libera Diradamento 359 Faggio 20 NE Libera Diradamento 360 Faggio 24 O 349 Diradamento 361 Faggio 27 N Libera Lesioni alla base del fusto 362 Faggio 36 N Libera Diradamento 363 Faggio 32 NE Libera Diradamento 364 Faggio 34 NO 360 Fusto curvato 365 Faggio 32 E Libera Biforcata 366 Faggio 22 NO Libera Diradamento 367 Faggio 27 S 368 Diradamento 368 Faggio 27 N 365 Diradamento 369 Faggio 27 O Libera Diradamento 370 Faggio 24 O Libera Diradamento 371 Faggio 22 N 372 Diradamento 372 Faggio 30 N Libera Diradamento 373 Faggio 26 N 374 Biforcata 374 Faggio 28 N 375 Diradamento 375 Faggio 31 N 356 Diradamento 376 Faggio 27 N Libera Diradamento 377 Faggio 31 N Libera Diradamento 378 Faggio 25 NE Libera Diradamento 379 Faggio 47 N Libera Biforcata a 8 m 380 Faggio 31 O Libera Nodosa 381 Faggio 39 NE 382 Diradamento 382 Faggio 33 NE Libera Diradamento 383 Faggio 39 SO Libera Ingrossamento basale 384 Faggio 34 O Libera Fusto curvato 385 Faggio 37 NO Libera Diradamento 386 Faggio 27 O 364 Diradamento 387 Faggio 25 N Diradamento 388 Faggio 20 N 357 Diradamento 389 Faggio 23 N Libera Diradamento 390 Faggio 20 N 389 Diradamento 391 Faggio 29 N 387 Tumore alla base 392 Faggio 21 NO Libera Diradamento 393 Faggio 25 N 392 Biforcata a 5 m 394 Faggio 27 NE Libera Diradamento 395 Faggio 27 N Libera Diradamento 396 Faggio 27 N Libera Diradamento 397 Faggio 30 NE Libera Diradamento 398 Faggio 25 NO Libera Biforcata a 6 m 399 Faggio 39 N 384 Diradamento 400 Faggio 31 NE Libera Fusto curvato 27

28 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag.9 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 401 Faggio 48 N Libera Biforcata a 4 m 402 Faggio 24 N Libera Fusto curvato 403 Faggio 28 N 404 Nodosa 404 Faggio 42 N Libera Diradamento 405 Faggio 30 N 400 Diradamento 406 Faggio 18 N Libera Diradamento 407 Faggio 24 N Libera Diradamento 408 Faggio 36 NE Libera Diradamento 409 Faggio 24 NE Libera Diradamento 410 Faggio 29 NE Libera Diradamento 411 Faggio 27 N 412 Nodosa 412 Faggio 23 NO 391 Diradamento 413 Faggio 30 N 373 Diradamento 414 Faggio 28 NO 372 Fusto irregolare alla base 415 Faggio 20 N Diradamento 416 Faggio 26 N 373 Diradamento 417 Faggio 28 N 414 Diradamento 418 Faggio 28 NO Libera Diradamento 419 Faggio 26 N Libera Diradamento 420 Faggio 26 NE Libera Diradamento 421 Faggio 38 NO Libera Diradamento 422 Faggio 39 N Libera Diradamento 423 Faggio 31 S Libera Diradamento 424 Faggio 30 N Libera Diradamento 425 Faggio Libera Diradamento 426 Faggio 62 N Libera Diradamento 427 Faggio 45 N Libera Diradamento 428 Faggio 31 NE Libera Diradamento 429 Faggio 27 N Libera Diradamento 430 Faggio 22 N Libera Biforcata 431 Faggio 44 N Libera Biforcata 432 Faggio 19 S Libera Diradamento 433 Faggio 18 N Libera Diradamento 434 Faggio 19 N Libera Diradamento 435 Faggio 24 N Libera Diradamento 436 Faggio 28 N Libera Biforcata 437 Faggio 39 N Libera Biforcata 438 Faggio 28 N Libera Diradamento 439 Faggio 29 N Libera Diradamento 440 Faggio 29 N 429 Diradamento 441 Faggio 25 N 425 Diradamento 442 Faggio 22 O 441 Diradamento 443 Faggio 28 N Libera Diradamento 444 Faggio 22 N Libera Diradamento 445 Faggio 25 NO 421 Diradamento 446 Faggio 22 NO 425 Diradamento 447 Faggio 23 N x Diradamento 448 Faggio 32 NO x Diradamento 449 Faggio 22 N Libera Fusto curvato 450 Faggio 23 N Libera Diradamento 28

29 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 10 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 451 Faggio 25 N Libera Diradamento 452 Faggio 25 N Libera Diradamento 453 Faggio 27 SO 452 Diradamento 454 Faggio 24 N Libera Biforcata a 8 m 455 Faggio 30 NE Libera Diradamento 456 Faggio 26 E Libera Diradamento 457 Faggio 34 NO 458 Nodosa 458 Faggio 28 NO Libera Diradamento 459 Faggio 34 N Libera Fusto curvato 460 Faggio 30 E 461 Biforcata 461 Faggio 22 E Libera Diradamento 462 Faggio 22 E 461-x Diradamento 463 Faggio 25 N Libera Diradamento 464 Faggio 20 E Libera Biforcata 465 Faggio 35 SE Libera Diradamento 466 Faggio 35 SE Libera Diradamento 467 Faggio 36 S Libera Nodosa 468 Faggio 30 SE Libera Diradamento 469 Faggio 28 S 468 Diradamento 470 Faggio 36 SE Libera Diradamento 471 Faggio 33 SE Libera Diradamento 472 Faggio 31 SE Libera Diradamento 473 Faggio 30 SE Libera Diradamento 474 Faggio 30 SE Libera Diradamento 475 Faggio 28 S Libera Diradamento 476 Faggio 30 SE 469 Diradamento 477 Faggio 32 SE Libera Diradamento 478 Faggio 27 E 479 Diradamento 479 Faggio 19 E Libera Diradamento 480 Faggio 37 S 481 Diradamento 481 Faggio 42 S Libera Nodosa 482 Faggio 33 SE Libera Diradamento 483 Faggio 30 SE 482 Diradamento 484 Faggio 32 SE Libera Biforcata 485 Faggio 39 SO Libera Lesione alla base del fusto 486 Faggio 49 S Libera Diradamento 487 Faggio 32 SO 478 Diradamento 488 Faggio 31 SO Libera Diradamento 489 Faggio 32 S Libera Diradamento 490 Faggio 32 N Libera Diradamento 491 Faggio 33 S Libera Diradamento 492 Faggio 28 SE Libera Diradamento 493 Faggio 31 SE Libera Diradamento 494 Faggio 29 SE Libera Biforcata 495 Faggio 31 SO Libera Diradamento 496 Faggio 39 SO Libera Diradamento 497 Faggio 38 SO Libera Diradamento 498 Faggio 28 SO Libera Diradamento 499 Faggio 34 SE Libera Diradamento 500 Faggio 50 SO Libera Ingrossamento alla base 29

30 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 11 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 501 Faggio 31 S Libera Diradamento 502 Faggio 34 SO Libera Diradamento 503 Faggio 24 SO Libera Diradamento 504 Faggio 31 SO Libera Diradamento 505 Faggio 33 S Libera Diradamento 506 Faggio 26 S Libera Diradamento 507 Faggio 26 S Libera Diradamento 508 Faggio 25 S 489 Diradamento 509 Faggio 19 S Libera Diradamento 510 Faggio 35 S Libera Diradamento 511 Faggio 43 O Libera Diradamento 512 Faggio 36 SE Libera Diradamento 513 Faggio 30 SO 509 Diradamento 514 Faggio 33 S Libera Diradamento 515 Faggio 34 S Libera Diradamento 516 Faggio 28 S Libera Fusto curvato 517 Faggio 31 S Libera Diradamento 518 Faggio 40 S Libera Salvaguardare gli ontani 519 Faggio 37 SE Libera Diradamento 520 Faggio 46 E Libera Diradamento 521 Faggio 39 S 404 Diradamento 522 Faggio 32 O Libera Diradamento 523 Faggio 23 SO Libera Diradamento 524 Faggio 28 SO Libera Diradamento 525 Faggio 34 S Libera Diradamento 526 Faggio 21 SE 525 Diradamento 527 Faggio 31 S Libera Diradamento 528 Faggio 22 S Libera Diradamento 529 Faggio 28 SE Libera Diradamento 530 Faggio 29 O Libera Diradamento 531 Faggio 30 E Libera Fusto curvato 532 Faggio 27 SO 529 Diradamento 533 Faggio 25 O Libera Diradamento 534 Faggio 27 S X Diradamento 535 Faggio 43 SE 522 Fusto irregolare 536 Faggio 40 O 535 Diradamento 537 Faggio 22 SE Libera Diradamento 538 Faggio 33 SE Libera Nodosa 539 Faggio 22 SO 537 Diradamento 540 Faggio 21 S Libera Diradamento 541 Faggio 20 N Libera Cercinata 542 Faggio 38 S Libera Biforcata a 6 m 543 Faggio 38 SE Libera Diradamento 544 Faggio 42 S Libera Fusto irregolare alla base 545 Faggio 35 S Libera Diradamento 546 Faggio 32 S Libera Diradamento 547 Faggio 33 S Libera Diradamento 548 Faggio 40 N Libera Cercinata 549 Faggio 32 N Libera Diradamento 550 Faggio 32 N Libera Fusto curvato 30

31 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 12 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 551 Faggio 60 N Libera Biforcata a 3 m 552 Faggio 32 NO Libera Diradamento 553 Faggio 47 N Libera Lesioni sul fusto 554 Faggio 28 N 581 Diradamento 555 Faggio 24 N Libera Diradamento 556 Faggio 25 NO Libera Diradamento 557 Faggio 31 NO Libera Diradamento 558 Faggio 34 N Libera Diradamento 559 Faggio 35 NO Libera Diradamento 560 Faggio 32 N Libera Diradamento 561 Faggio 27 NO Libera Diradamento 562 Faggio 28 NE Libera Diradamento 563 Faggio 23 N Libera Diradamento 564 Faggio 27 N Libera Diradamento 565 Faggio 32 NE Libera Diradamento 566 Faggio 30 NO Libera Diradamento 567 Faggio 21 N Diradamento 568 Faggio 20 N 569 Diradamento 569 Faggio 24 N Libera Diradamento 570 Faggio 21 NO Libera Diradamento 571 Faggio 26 NO Libera Diradamento 572 Faggio 25 NO Libera Diradamento 573 Faggio 23 NO Libera Diradamento 574 Faggio 27 SO Libera Diradamento 575 Faggio 30 NO Libera Diradamento 576 Faggio 30 NO 575 Diradamento 577 Faggio 26 E Libera Diradamento 578 Faggio 22 N Libera Diradamento 579 Faggio 28 SE Libera Diradamento 580 Faggio 18 NO Libera Diradamento 581 Faggio 20 N Libera Diradamento 582 Faggio 26 N Libera Diradamento 583 Faggio 49 S Libera Lesioni sul fusto 584 Faggio 33 NO Libera Diradamento 585 Faggio 43 SE Libera Diradamento 586 Faggio 22 NO Libera Diradamento 587 Faggio 22 N x Diradamento 588 Faggio 24 N Libera Diradamento 589 Faggio 35 N Libera Diradamento 590 Faggio 38 N Libera Cretto da gelo 591 Faggio 27 N Libera Diradamento 592 Faggio 31 NO Libera Diradamento 593 Faggio 46 N Libera Diradamento 594 Faggio 38 NO Libera Diradamento 595 Faggio 26 N Libera Diradamento 596 Faggio 32 N Libera Diradamento 597 Faggio 36 NO Libera Fusto curvato 598 Faggio 21 NO Libera Lesioni alla base del fusto 599 Faggio 40 N Libera Lesioni alla base del fusto 600 Faggio 36 NO Libera Diradamento 31

32 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 13 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 601 Faggio 66 N Libera Lesioni alla base del fusto 602 Faggio 31 N Libera Fusto irregolare 603 Faggio 35 N Libera Diradamento 604 Faggio 24 N Libera Lesioni alla base del fusto 605 Faggio 61 N Libera Lesioni alla base del fusto 606 Faggio 44 NO Libera Lesioni alla base del fusto 607 Faggio 35 N Libera Diradamento 608 Faggio 38 N Libera Diradamento 609 Faggio 34 NO Libera Diradamento 610 Faggio 38 NO Libera Cretto da gelo 611 Faggio 56 N Libera Lesioni alla base del fusto 612 Faggio 40 N Libera Lesioni alla base del fusto 613 Faggio 40 N Libera Lesioni alla base del fusto 614 Faggio 26 N Libera Lesioni alla base del fusto 615 Faggio 34 NO Libera Diradamento 616 Faggio 33 N Libera Diradamento 617 Faggio 31 N Libera Diradamento 618 Faggio 34 N Libera Diradamento 619 Faggio 34 N Libera Diradamento 620 Faggio 42 NO Libera Diradamento 621 Faggio 43 N 611 Lesioni alla base del fusto 622 Faggio 42 NO Libera Diradamento 623 Faggio 23 N Libera Diradamento 624 Faggio 47 N Libera Cretto da gelo 625 Faggio 18 N Libera Diradamento 626 Faggio 40 N Libera Diradamento 627 Faggio 39 N Libera Diradamento 628 Faggio 38 N 610 Lesioni alla base del fusto 629 Faggio 44 N 628 Diradamento 630 Faggio 36 N 629 Lesioni alla base del fusto 631 Faggio 45 N 623 Diradamento 632 Faggio 41 NO X Fusto irregolare 633 Faggio 44 N Libera Diradamento 634 Faggio 35 N Libera Lesioni alla base del fusto 635 Faggio 38 N Libera Diradamento 636 Faggio 49 NO 638 Lesioni alla base del fusto 637 Faggio 30 N 638 Diradamento 638 Faggio 39 NO Libera Diradamento 639 Faggio 35 NO Libera Diradamento 640 Faggio 45 NE 615 Biforcata a 6 m 641 Faggio 37 NO 644 Fusto curvato 642 Faggio 37 N Libera Fusto curvato 643 Faggio 40 NO Libera Diradamento 644 Faggio 44 NO Libera Cretto da gelo 645 Faggio 33 O Libera Diradamento 646 Faggio 55 O Libera Diradamento 647 Faggio 45 O Libera Fusto irregolare alla base 648 Faggio 42 N Libera Diradamento 649 Faggio 33 O Libera Fusto curvato 650 Faggio 43 SO 651 Diradamento 32

33 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 14 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 651 Faggio 52 SO Libera Diradamento 652 Faggio 26 SO Libera Cretto da gelo 653 Faggio 25 O Libera Diradamento 654 Faggio 30 NO Libera Diradamento 655 Faggio 34 NO 643 Diradamento 656 Faggio 32 NO 647 Fusto curvato 657 Faggio 28 SO Libera Diradamento 658 Faggio 35 NO Libera Diradamento 659 Faggio 42 SO Libera Diradamento 660 Faggio 38 NO 659 Diradamento 661 Faggio 32 NO Libera Diradamento 662 Faggio 45 NO Libera Diradamento 663 Faggio 31 NE Libera Diradamento 664 Faggio 43 NE 663 Diradamento 665 Faggio 52 O Libera Diradamento 666 Faggio 26 NO 667 Diradamento 667 Faggio 50 NO Libera Diradamento 668 Faggio 43 NO 653 Cretto da gelo 669 Faggio 32 NO Libera Diradamento 670 Faggio 37 N Libera Diradamento 671 Faggio 40 N 672 Diradamento 672 Faggio 55 N Libera Biforcata a 6 m 673 Faggio 36 N 618 Diradamento 674 Faggio 32 N Libera Diradamento 675 Faggio 36 N Libera Salvaguardare esemplare di Ilex aquifolium L. 676 Faggio 29 N Libera Diradamento 677 Faggio 29 N Libera Diradamento 678 Faggio 34 NO Libera Diradamento 679 Faggio 36 N Libera Diradamento 680 Faggio 27 N Libera Diradamento 681 Faggio 37 N Libera Diradamento 682 Faggio 39 NO 667 Diradamento 683 Faggio 38 N Libera Diradamento 684 Faggio 38 NO 674 Fusto curvato e salvaguardare esemplare di Ilex aquifolium L. 685 Faggio 30 NO 674 Diradamento 686 Faggio 34 N Libera Diradamento 687 Faggio 38 N 633 Diradamento 688 Faggio 35 NO 635 Diradamento 689 Faggio 40 NO Libera Biforcata 690 Faggio 42 N Libera Cretto da gelo 691 Faggio 46 SO Libera Diradamento 692 Faggio 32 SO Libera Diradamento 693 Faggio 35 NO Libera Forma irregolare alla base 694 Faggio 35 SO Libera Diradamento 695 Faggio 40 NO Libera Biforcata a 8 m 696 Faggio 24 SO 665 Diradamento 697 Faggio 44 NO Libera Diradamento 698 Faggio 28 NO Libera Diradamento 699 Faggio 45 NO Libera Diradamento 700 Faggio 42 N Libera Diradamento 33

34 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 15 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 701 Faggio 30 NO Libera Diradamento 702 Faggio 32 NO Libera Diradamento 703 Faggio 22 O Libera Diradamento 704 Faggio 37 SO Libera Diradamento 705 Faggio 46 SO Libera Biforcata 706 Faggio 34 O Libera Diradamento 707 Faggio 36 O Libera Pianta secca con Fomes fomentarius 708 Faggio 39 NO Libera Diradamento 709 Faggio 31 NO Libera Diradamento 710 Faggio 32 NE Libera Fusto curvato 711 Faggio 44 NO Libera Diradamento 712 Faggio 31 N Libera Lesione sul fusto 713 Faggio 33 N Libera Diradamento 714 Faggio 30 SO Libera Lesione alla base del fusto 715 Faggio 36 SO Libera Diradamento 716 Faggio 29 O Libera Diradamento 717 Faggio 31 O Libera Diradamento 718 Faggio 22 NO Libera Diradamento 719 Faggio 32 NO Libera Cretto da gelo 720 Faggio 44 N Libera Nodosa 721 Faggio 49 N Libera Fusto curvato 722 Faggio 34 N Libera Diradamento 723 Faggio 37 N Libera Diradamento 724 Faggio 46 N Libera Fusto curvato 725 Faggio 36 N Libera Fusto curvato 726 Faggio 47 NO Libera Lesione alla base del fusto 727 Faggio 30 NO Libera Diradamento 728 Faggio 43 N Libera Diradamento 729 Faggio 27 NO Libera Diradamento 730 Faggio 27 N Libera Diradamento 731 Faggio 27 O Libera Diradamento 732 Faggio 28 O Libera Diradamento 733 Faggio 23 N Libera Diradamento 734 Faggio 39 O Libera Diradamento 735 Faggio 40 O Libera Diradamento 736 Faggio 31 O Libera Fusto curvato 737 Faggio 33 O Libera Diradamento 738 Faggio 40 NO Libera Diradamento 739 Faggio 34 N Libera Diradamento 740 Faggio 32 N Libera Diradamento 741 Faggio 31 NE Libera Diradamento 742 Faggio 45 E Libera Diradamento 743 Faggio 25 N Libera Diradamento 744 Faggio 37 N Libera Lesioni alla base del fusto 745 Faggio 43 S Libera Biforcata a 7 m 746 Faggio 31 N Libera Diradamento 747 Faggio 33 NE Libera Diradamento 748 Faggio 49 SO Libera Diradamento 749 Faggio 53 O Libera Diradamento 750 Faggio 42 O Libera Diradamento 34

35 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 16 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 751 Faggio 39 SO Libera Carie sul fusto 752 Faggio 35 O Libera Lesioni alla base del fusto 753 Faggio 32 N Libera Diradamento 754 Faggio 27 N Libera Diradamento 755 Faggio 30 NO 719 Diradamento 756 Faggio 30 NO Libera Diradamento 757 Faggio 28 NO 729 Diradamento 758 Faggio 26 N Libera Diradamento 759 Faggio 32 O Libera Diradamento 760 Faggio 23 NO Libera Diradamento 761 Faggio 48 N Libera Carie sul fusto 762 Faggio 26 N 761 Diradamento 763 Faggio 32 NO Libera Diradamento 764 Faggio 31 NO Libera Diradamento 765 Faggio 37 NO Libera Diradamento 766 Faggio 33 NO 758 Diradamento 767 Faggio 29 NO 766 Diradamento 768 Faggio 22 N 758 Diradamento 769 Faggio 20 N Libera Diradamento 770 Faggio 45 NO Libera Carie sul fusto 771 Faggio 32 NO 768 Diradamento 772 Faggio 28 SO Libera Diradamento 773 Faggio 30 NE Libera Diradamento 774 Faggio 63 SO Libera Diradamento 775 Faggio 38 S Libera Fusto curvato 776 Faggio 39 O Libera Diradamento 777 Faggio 35 NO 754 Diradamento 778 Faggio 38 O 777 Diradamento 779 Faggio 33 NO 756 Diradamento 780 Faggio 31 NO 756 Diradamento 781 Faggio 41 E Libera Carie sul fusto 782 Faggio 28 NO 793 Diradamento 783 Faggio 43 NE Libera Diradamento 784 Faggio 32 N Libera Diradamento 785 Faggio 25 N Libera Biforcata 786 Faggio 35 NE Libera Diradamento 787 Faggio 30 NE Libera Diradamento 788 Faggio 37 NE Libera Diradamento 789 Faggio 36 N Libera Diradamento 790 Faggio 28 NE Libera Diradamento 791 Faggio 37 NE Libera Diradamento 792 Faggio 41 NE Libera Diradamento 793 Faggio 29 NE Libera Diradamento 794 Faggio 39 N Libera Diradamento 795 Faggio 40 N Libera Diradamento 796 Faggio 53 NE Libera Diradamento 797 Faggio 66 N Libera Biforcata a 5 m 798 Faggio 42 NO Libera Biforcata a 3,5 m 799 Faggio 41 NE Libera Diradamento 800 Faggio 26 NE Libera Pianta secca 35

36 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 17 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 801 Faggio 63 NE Libera Diradamento 802 Faggio 33 N Libera Diradamento 803 Faggio 44 NE Libera Diradamento 804 Faggio 46 NE Libera Diradamento 805 Faggio 41 E Libera Diradamento 806 Faggio 48 NE Libera Cretto da gelo 807 Faggio 49 N Libera Cretto da gelo 808 Faggio 38 N Libera Carie alla base del fusto 809 Faggio 62 NE Libera Diradamento 810 Faggio 56 NE Libera Carie alla base del fusto 811 Faggio 59 N Libera Diradamento 812 Faggio 37 N Libera Diradamento 813 Faggio 66 N Libera Biforcata a 7 m 814 Faggio 57 N Libera Diradamento 815 Faggio 46 NE Libera Fusto curvato 816 Faggio 33 N Libera Diradamento 817 Faggio 33 N Libera Diradamento 818 Faggio 52 NE Libera Diradamento 819 Faggio 36 N Libera Diradamento 820 Faggio 47 NE Libera Diradamento 821 Faggio 34 N Libera Diradamento 822 Faggio 37 N Libera Diradamento 823 Faggio 32 N Libera Diradamento 824 Faggio 47 NE 812 Diradamento 825 Faggio 62 N 811 Diradamento 826 Faggio 64 NE Libera Diradamento 827 Faggio 66 NE 826 Biforcara a 2,5 m 828 Faggio 65 N Libera Diradamento 829 Faggio 56 N Libera Diradamento 830 Faggio 40 NO Libera Diradamento 831 Faggio 54 NO Libera Cretto da gelo 832 Faggio 39 N Libera Carie alla base del fusto 833 Faggio 41 N Libera Diradamento 834 Faggio 45 NE Libera Diradamento 835 Faggio 44 NE Libera Diradamento 836 Faggio 37 NE Libera Diradamento 837 Faggio 50 NE 815 Diradamento 838 Faggio 25 N Libera Lesione alla base del fusto 839 Faggio 43 NE 838 Fusto irregolare 840 Faggio 27 NE 839 Diradamento 841 Faggio 37 NE Libera Diradamento 842 Faggio 49 NE Libera Diradamento 843 Faggio 26 NE 842 Diradamento 844 Faggio 50 NO Libera Diradamento 845 Faggio 41 N Libera Diradamento 846 Faggio 34 NO Libera Diradamento 847 Faggio 29 NE Libera Diradamento 848 Faggio 34 NE Libera Diradamento 849 Faggio 35 N 841 Diradamento 850 Faggio 37 NE 841 Diradamento 36

37 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 18 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 851 Faggio 26 NE Libera Diradamento 852 Faggio 32 NE Libera Diradamento 853 Faggio 33 NE 851 Diradamento 854 Faggio 50 N Libera Nodosa 855 Faggio 35 N 839 Diradamento 856 Faggio 62 NE Libera Diradamento 857 Faggio 42 NO Libera Diradamento 858 Faggio 36 NE 857 Fusto curvato 859 Faggio 42 SE Libera Lesioni alla base del fusto 860 Faggio 38 N Libera Diradamento 861 Faggio 41 N Libera Diradamento 862 Faggio 51 NE Libera Diradamento 863 Faggio 57 N Libera Diradamento 864 Faggio 27 N Libera Diradamento 865 Faggio 51 NE 863 Fusto curvato 866 Faggio 39 N 864 Diradamento 867 Faggio 42 N Libera Diradamento 868 Faggio 30 NE Libera Diradamento 869 Faggio 33 N Libera Lesioni alla base del fusto 870 Faggio 32 N Libera Diradamento 871 Faggio 31 N 870 Diradamento 872 Faggio 49 NE Libera Forma irregolare alla base 873 Faggio 49 NE Libera Diradamento 874 Faggio 44 NE 875 Diradamento 875 Faggio 43 NE Libera Lesione alla base del fusto 876 Faggio 19 N Libera Diradamento 877 Faggio 37 NO Libera Diradamento 878 Faggio 38 N Libera Diradamento 879 Faggio 21 NE Libera Diradamento 880 Faggio 41 N Libera Fusto irregolare 881 Faggio 30 N 879 Diradamento 882 Faggio 32 N Libera Diradamento 883 Faggio 44 N Libera Lesione alla base del fusto 884 Faggio 39 N 885 Diradamento 885 Faggio 38 N Libera Diradamento 886 Faggio 38 N Libera Diradamento 887 Faggio 48 N 886 Diradamento 888 Faggio 44 NE Libera Diradamento 889 Faggio 45 NO Libera Diradamento 890 Faggio 28 NE x Diradamento 891 Faggio 38 SE Libera Diradamento 892 Faggio 46 SE Libera Lesione sul fusto 893 Faggio 19 SE Libera Diradamento 894 Faggio 22 NE Libera Diradamento 895 Faggio 35 NE Libera Diradamento 896 Faggio 21 S 897 Diradamento 897 Faggio 33 E Libera Biforcata 898 Faggio 22 E Libera Diradamento 899 Faggio 25 SE Libera Diradamento 900 Faggio 58 SE 899 Fusto curvato 37

38 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 19 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 901 Faggio 21 E Libera Diradamento 902 Faggio 24 E Libera Diradamento 903 Faggio 50 E Libera Diradamento 904 Faggio 45 E Libera Diradamento 905 Faggio 55 SE Libera Diradamento 906 Faggio 45 E Libera Diradamento 907 Faggio 29 E Libera Diradamento 908 Faggio 20 E Libera Diradamento 909 Faggio 19 E Libera Diradamento 910 Faggio 42 SE Libera Diradamento 911 Faggio 45 E Libera Diradamento 912 Faggio 24 E Libera Diradamento 913 Faggio 18 N Libera Diradamento 914 Faggio 18 N Libera Fusto curvato 915 Faggio 25 N Libera Diradamento 916 Faggio 25 NE Libera Diradamento 917 Faggio 31 N Libera Diradamento 918 Faggio 37 N Libera Diradamento 919 Faggio 18 N Libera Fusto curvato 920 Faggio 22 N Libera Diradamento 921 Faggio 40 N Libera Lesioni alla base del fusto 922 Faggio 56 N Libera Lesioni alla base del fusto 923 Faggio 42 N Libera Diradamento 924 Faggio 31 N Libera Diradamento 925 Faggio 24 N Libera Diradamento 926 Faggio 38 NO Libera Diradamento 927 Faggio 45 N Libera Diradamento 928 Faggio 32 N Libera Diradamento 929 Faggio 32 NO Libera Diradamento 930 Faggio 29 N Libera Diradamento 931 Faggio 33 N Libera Diradamento 932 Faggio 34 N 931 Diradamento 933 Faggio 37 N Libera Diradamento 934 Faggio 32 N Libera Lesioni alla base del fusto 935 Faggio 20 N Libera Diradamento 936 Faggio 32 NE Libera Diradamento 937 Faggio 33 N Libera Diradamento 938 Faggio 39 N Libera Diradamento 939 Faggio 19 N Libera Diradamento 940 Faggio 32 N Libera Fusto curvato 941 Faggio 18 N Libera Diradamento 942 Faggio 32 NE Libera Diradamento 943 Faggio 41 N Libera Diradamento 944 Faggio 35 N Libera Diradamento 945 Faggio 21 N Libera Diradamento 946 Faggio 41 N Libera Biforcata a 4 m e fusto curvato 947 Faggio 41 N Libera Fusto curvato 948 Faggio 31 NO Libera Fusto curvato 949 Faggio 36 NO Libera Biforcata 950 Faggio 42 NO Libera Diradamento 38

39 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 20 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 951 Faggio 43 N Libera Diradamento 952 Faggio 35 N Libera Diradamento 953 Faggio 29 N Libera Diradamento 954 Faggio 46 N Libera Biforcata a 8 m 955 Faggio 44 NE Libera Diradamento 956 Faggio 49 N 950 Diradamento 957 Faggio 25 N 949 Diradamento 958 Faggio 34 N 949 Diradamento 959 Faggio 25 NE 946 Diradamento 960 Faggio 40 N Libera Diradamento 961 Faggio 41 NO 964 Diradamento 962 Faggio 29 N Libera Diradamento 963 Faggio 44 NE Libera Diradamento 964 Faggio 41 NE Libera Diradamento 965 Faggio 33 NE Libera Diradamento 966 Faggio 28 NE Libera Fusto curvato 967 Faggio 37 NE Libera Diradamento 968 Faggio 34 N Libera Diradamento 969 Faggio 34 NO Libera Diradamento 970 Faggio 27 N Libera Diradamento 971 Faggio 27 N Libera Diradamento 972 Faggio 31 N 973 Diradamento 973 Faggio 28 NE Libera Diradamento 974 Faggio 21 NO Libera Diradamento 975 Faggio 27 N Libera Diradamento 976 Faggio 33 NO Libera Diradamento 977 Faggio 51 NE Libera Diradamento 978 Faggio 33 N 975 Diradamento 979 Faggio 32 N Libera Diradamento 980 Faggio 35 N 979 Diradamento 981 Faggio 34 N Libera Diradamento 982 Faggio 34 NE Libera Diradamento 983 Faggio 37 NE Libera Diradamento 984 Faggio 50 SE Libera Diradamento 985 Faggio 65 NE Libera Diradamento 986 Faggio 30 NO Libera Biforcata a 8 m 987 Faggio 42 N Libera Diradamento 988 Faggio 46 N Libera Fusto irregolare 989 Faggio 26 N Libera Biforcata a 8 m 990 Faggio 45 NE Libera Diradamento 991 Faggio 37 NE Libera Diradamento 992 Faggio 34 NE Libera Diradamento 993 Faggio 41 N Libera Diradamento 994 Faggio 49 N Libera Diradamento 995 Faggio 42 N Libera Diradamento 996 Faggio 49 NO Libera Diradamento 997 Faggio 49 N Libera Diradamento 998 Faggio 68 NO 989 Biforcata a 5 m 999 Faggio 38 E Libera Diradamento 1000 Faggio 45 E Libera Diradamento 39

40 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata piante uguali e/o superiori a 18 cm Pag. 21 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 1001 Faggio 42 E 988 Diradamento 1002 Faggio 72 E Libera Diradamento 1003 Faggio 45 O Libera Diradamento 1004 Faggio 19 E Libera Diradamento 1005 Faggio 26 E Libera Diradamento 1006 Faggio 24 E Libera Diradamento 1007 Faggio 49 NE Libera Diradamento 1008 Faggio 51 N Libera Diradamento 1009 Faggio 43 NE Libera Diradamento 1010 Faggio 22 N Libera Diradamento 1011 Faggio 35 NO Libera Lesioni alla base del fusto 1012 Faggio 25 N Libera Diradamento 1013 Faggio 41 N 1012 Lesioni alla base del fusto 1014 Faggio 49 NO Libera Diradamento 1015 Faggio 41 N Libera Diradamento 1016 Faggio 41 NO Libera Diradamento 1017 Faggio 44 N 1016 Diradamento 1018 Faggio 33 N Libera Diradamento 1019 Faggio 32 NE Libera Diradamento 1020 Faggio 71 N Libera Biforcata a 8 m 1021 Faggio 44 NO Libera Diradamento 1022 Faggio 71 N Libera Biforcata a 5 m 1023 Faggio 54 N Libera Fusto curvato e biforcata a 7 m 1024 Faggio 41 NO Libera Diradamento 1025 Faggio 18 N Libera Diradamento 1026 Faggio 39 NE Libera Diradamento 1027 Faggio 41 SE Libera Fusto curvato 1028 Faggio 44 NE Libera Cretto da gelo 1029 Faggio 21 N Libera Diradamento 1030 Faggio 55 NO Libera Biforcata a 8 m 1031 Faggio 59 NO Libera Diradamento 1032 Faggio 50 N Libera Diradamento 1033 Faggio 51 NE Libera Diradamento 1034 Faggio 35 NO Libera Biforcata a 8 m 1035 Faggio 25 NE Libera Diradamento 1036 Faggio 25 NE Libera Diradamento 1037 Faggio 57 NO Libera Fusto curvato e biforcata a 8 m 1038 Faggio 21 NE Libera Diradamento 1039 Faggio 22 NE Libera Fusto curvato 1040 Faggio 48 N Libera Carie sul fusto e cretto da gelo 1041 Faggio 21 N Libera Fusto curvato 1042 Faggio 38 NO Libera Diradamento 1043 Faggio 19 NE Libera Diradamento 1044 Faggio 31 NO Libera Diradamento 1045 Faggio 24 N Libera Fusto curvato 1046 Faggio 22 N Libera Diradamento 1047 Faggio 19 NO Libera Biforcata 1048 Faggio 21 N 1047 Biforcata a 4 m 1049 Faggio 45 E Libera Fusto curvato 1050 Faggio 34 NE Libera Diradamento 1051 Faggio 51 NE Libera Fusto curvato 40

41 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata delle piante inferiori a 18 cm Pag.1 N ord. Specie Diametro (cm) Altezza (m) Letto di caduta Direzione su pianta Note 1 Faggio 14 N Libera Diradamento 2 Faggio 17 N Libera Diradamento 3 Faggio 14 NO Libera Diradamento 4 Faggio 15 S Libera Diradamento 5 Faggio 14 SE Libera Diradamento 6 Faggio 14 SE Libera Diradamento 7 Faggio 12 SE Libera Diradamento 8 Faggio 10 SE Libera Diradamento 9 Faggio 16 SE Libera Diradamento 10 Faggio 16 SE Libera Diradamento 11 Faggio 12 SE Libera Diradamento 12 Faggio 14 SE Libera Diradamento 13 Faggio 16 SO Libera Diradamento 14 Faggio 10 N Libera Pianta cercinata 15 Faggio 15 N Libera Diradamento 16 Faggio 11 NO Libera Diradamento 17 Faggio 12 NO Libera Diradamento 18 Faggio 17 N Libera Diradamento 19 Faggio 15 N Libera Diradamento 20 Faggio 14 N Libera Diradamento 21 Faggio 14 N Libera Diradamento 22 Faggio 16 E Libera Diradamento 23 Faggio 12 S Libera Diradamento 24 Faggio 13 E Libera Diradamento 25 Faggio 16 N Libera Diradamento 26 Faggio 17 N Libera Diradamento 27 Faggio 14 N Libera Diradamento 28 Faggio 10 N Libera Diradamento 29 Faggio 15 N Libera Diradamento 30 Faggio 10 N Libera Diradamento 31 Faggio 17 N Libera Diradamento 32 Faggio 11 NE Libera Diradamento 33 Faggio 15 N Libera Diradamento 34 Faggio 15 NE Libera Diradamento 35 Faggio 12 N Libera Diradamento 36 Faggio 9 NE Libera Diradamento 37 Faggio 12 NE Libera Diradamento 38 Faggio 8 E Libera Diradamento 39 Faggio 15 E Libera Diradamento 40 Faggio 16 E Libera Diradamento 41 Faggio 16 E Libera Diradamento 42 Faggio 15 E Libera Diradamento 43 Faggio 13 N Libera Diradamento 44 Faggio 11 N Libera Diradamento 45 Faggio 16 NE Libera Diradamento 46 Faggio 16 N Libera Diradamento 47 Faggio 11 N Libera Diradamento 48 Faggio 16 NE Libera Diradamento 49 Faggio 16 NE Libera Diradamento 50 Faggio 12 N Libera Diradamento 41

42 Particella forestale 5B- PAF Piedilista di martellata delle piante inferiori a 18 cm Pag.2 N ord. Specie Diametro Altezza Letto di caduta (cm) (m) Direzione su pianta Note 51 Faggio 9 N Libera Diradamento 52 Faggio 17 N Libera Diradamento 53 Faggio 10 N Libera Diradamento 54 Faggio 8 N Libera Diradamento 55 Faggio 14 N Libera Fusto curvato trasversalmente 56 Faggio 14 N Libera Diradamento 42

43 8. Valore di Macchiatico Per la determinazione del valore di macchiatico oltre ai dati raccolti non si può non considerare alcuni parametri quali: la distanza della sezione dalla strada asfaltata (circa 6,50 Km dalla P1 e circa 5 Km dalla P2) le stradelle di esbosco, la necessità dell eventuale cippatura, il costo degli operai specializzati e non, gli oneri per la sicurezza, il nolo di trattrice forestale e/o trattore, nolo muli, costo del carburante, oneri per adempiere alle disposizioni legislative leggi Regione Campania L.R. n 11/96 e ss.mm.ii., deprezzamenti per difetti del legno che sono elementi che influiscono sulla determinazione del giusto valore di macchiatico della massa legnosa assegnata. Il valore di macchiatico è il risultato del giudizio di stima e come tale viene utilizzato dall ente proprietario per la procedura di alienazione del materiale legnoso ricavabile ad assume la valenza di prezzo base d asta. Attesa la distanza temporale intercorrente tra la data del progetto e la data dell asta pubblica il prezzo a base d asta può subire oscillazioni sia negative che in senso positivo in ragione dell incontro tra domanda e offerta. Dalle consultazioni eseguite presso industrie boschive, acquirenti privati, grossisti e fruitori anche alla minuta della legna da ardere di specie legnose, nonché dalla consultazione del listino prezzi all ingrosso della C.C.I.A.A., si ottiene il prezzo di mercato prossimo alla piazza di Acerno (Sa) e all imposto viene stimato come segue: - tronchi da sega di faggio...10,00 /mc a 100,00 /mc; - legna da ardere/tronchetti di faggio...7,00 /q a 80,00 /q; - n 1 fascine da 0,25 q/cadauna..0,12 /cadauna a 0,52 /cadauna. Assortimenti mercantili Da interviste svolte ad alcuni attori appartenenti alla filiera legno nel Comune di Acerno si è appreso che vi è richiesta di legna da ardere, tronchi e fascine di faggio del peso medio, quest ultime, di 25 kg cadauna. Diametro (cm) Specie Fasciname (%) Assortimenti legnosi Faggio Suddivisione in assortimenti legnosi Legna da ardere Fasciname Tronchi Tuttavia mentre la domanda della legna da ardere rimane per lo più invariata quella dei tronchi, destinati all ottenimento di tavolame, è diminuita per cui molti di questi vengono ridotti e venduti come legna da ardere. I tronchi di maggiore interesse sono quelli che hanno un diametro a partire da cm 28 a metri 1,30 dal colletto privi di nodosità ed altri difetti del fusto visibili come conicità, schiacciatura, curvatura, contrafforti, bozze, nodi ad occhio, ecc. che si possono notare osservando i fusti in piedi. Le piante comprese nelle classi di diametro tra 10 e 25 cm sono state ritenute idonee per l ottenimento di legna da ardere poiché fanno parte del piano dominato e presentano difetti ben visibili. 43

44 In funzione di tali osservazione nelle operazioni di assegnazione, anche alcune piante con diametro superiore a 33 cm sono state declassate volumetricamente del 50% a legna da ardere. Per quanto specificato sopra, nel calcolo della massa legnosa e la divisione secondo i vari assortimenti mercantili, la legna da ardere comprende, oltre alle fascine, le piante con diametro compreso da 10 a 27 cm, le piante declassate volumetricamente del 50% e le piante con difetti visibili del tronco. I difetti del fusto non visibili esternamente sono: durame grigiastro, cuore macchiato, cuore marcescente, ecc interessano soprattutto il durame centrale del tronco e vengono diagnosticati mediante analisi macroscopica dei trucioli ricavati da trivellazione del tronco estratti con appositi succhielli. L Ente venditore rende noto solo i difetti visibili che dovranno essere accettati dagli assegnatari non essendo ammessi reclami quantitativi o qualitativi. Raggruppamento in classi diametriche delle piante martellate Classi di diametro (cm) Totale A)Frequenza (n) B) Piante declassate del 50% a legna da ardere C) Altri difetti- declassate a legna da ardere D) Piante ripartite in assortimenti (differenza (A-(B2+C)) ,5 2 2,5 0,5 2 0,5 1,5 1, , ,5 40,5 16 8,5 8,5 3,

45 Volume e massa legnosa delle piante martellate Punto B2 Piante declassate del 50% a legna da ardere Classi di diametro (cm) B2- Piante declassate del 50 % Tavole di cubatura- Cantiani Volume dendrometrico (mc) Legna da ardere (mc) Fascine (mc) Volume legna da ardere(mc) Massa legna da ardere (q) Volume fascine (mc) Massa fascine (q) ,10 0,09 0, ,18 0,17 0, ,34 0,32 0, ,58 0,55 0, ,90 0,87 0, ,5 1,30 1,26 0,04 0,63 6,615 0,02 0, ,77 1,73 0,04 3,46 36,33 0,08 0, ,5 2,32 2,27 0,05 5,675 59,5875 0,125 1, ,5 2,95 2,89 0,06 1,445 15,1725 0,03 0, ,66 3,59 0,07 7,18 75,39 0,14 1, ,5 4,45 4,36 0,09 2,18 22,89 0,045 0, ,5 5,32 5,21 0,11 7,815 82,0575 0,165 1, ,5 6,27 6,14 0,13 9,21 96,705 0,195 2, ,60 394,75 0,80 8,40 Punto C) Altri difetti- declassate a legna da ardere Classi di diametro (cm) C- Altri difetti declassate a legna da ardere Tavole di cubatura- Cantiani Volume dendrometrico (mc) Legna da ardere (mc) Fascine (mc) Volume legna da ardere(mc) Massa legna da ardere (q) Volume fascine (mc) Massa fascine (q) ,10 0,09 0, ,18 0,17 0, ,34 0,32 0, ,58 0,55 0, ,90 0,87 0,03 26,1 274,05 0,9 9, ,30 1,26 0,04 32,76 343,98 1,04 10, ,77 1,73 0,04 50,17 526,785 1,16 12, ,32 2,27 0,05 61,29 643,545 1,35 14, ,95 2,89 0,06 43,35 455,175 0,9 9, ,66 3,59 0,07 14,36 150,78 0,28 2, ,45 4,36 0,09 13,08 137,34 0,27 2, ,32 5,21 0,11 5,21 54,705 0,11 1, ,27 6,14 0,13 6,14 64,47 0,13 1, , ,83 6,14 64,47 45

46 Punto D) Piante ripartite in assortimenti mercantili Classi di diametro (cm) D- Piante ripartite in assortimenti mercantili Volume dendrometrico (mc) Tavole di cubatura- Cantiani Tronchi (mc) Legna da ardere (mc) Fascine (mc) Volume tronchi (mc) Massa tronchi (q) Volume legna da ardere(mc) Massa legna da ardere (q) Volume fascine (mc) Massa fascine (q) ,10 0,00 0,09 0,01 0,00 0,00 1,80 18,90 0,20 2, ,18 0,00 0,17 0,01 0,00 0,00 6,12 64,26 0,36 3, ,34 0,00 0,32 0,02 0,00 0,00 26,56 278,88 1,66 17, ,58 0,00 0,55 0,03 0,00 0,00 89,65 941,33 4,89 51, ,90 0,30 0,57 0,03 63,60 667,80 120, ,82 6,36 66, ,5 1,30 0,70 0,56 0,04 122, ,58 97, ,06 6,98 73, ,77 1,19 0,54 0,04 142, ,40 64,80 680,40 4,80 50, ,5 2,32 1,74 0,53 0,05 129, ,12 39,49 414,59 3,73 39, ,5 2,95 2,36 0,53 0,06 95, ,59 21,47 225,38 2,43 25, ,66 3,04 0,55 0,07 48,64 510,72 8,80 92,40 1,12 11, ,5 4,45 3,74 0,62 0,09 31,79 333,80 5,27 55,34 0,77 8, ,5 5,32 4,52 0,69 0,11 38,42 403,41 5,87 61,58 0,94 9, ,5 6,27 5,33 0,81 0,13 18,66 195,88 2,84 29,77 0,46 4, , ,28 491, ,71 34,68 364,14 46

47 Progetto di taglio boschivo -5B 2016 Tabella Riepilogativa- Volume e massa legnosa delle piante martellate Classi di diametro (cm) Frequenza (n) Punto B2 Punto C Punto D Tavole di cubatura- Cantiani Volume dendrometrico (mc) Volume totale (mc) Volume tronchi (mc) Massa tronchi (q) Volume legna da ardere (mc) Punto B2 Punto C Punto D Massa legna da ardere (q) Volume fascine (mc) Punto B2 Punto C Punto D Massa fascine (q) ,10 2,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,80 18,90 0,00 0,00 0,20 2, ,18 6,48 0,00 0,00 0,00 0,00 6,12 64,26 0,00 0,00 0,36 3, ,34 28,22 0,00 0,00 0,00 0,00 26,56 278,88 0,00 0,00 1,66 17, ,58 94,54 0,00 0,00 0,00 0,00 89,65 941,33 0,00 0,00 4,89 51, ,90 217,80 63,60 667,80 0,00 26,10 120, ,87 0,00 0,90 6,36 76, , ,5 1,30 261,30 122, ,58 0,63 32,76 97, ,66 0,02 1,04 6,98 84, ,77 267,27 142, ,40 3,46 50,17 64, ,52 0,08 1,16 4,80 63, , ,5 2,32 241,28 129, ,12 5,68 61,29 39, ,73 0,13 1,35 3,73 54,6 50 0, ,5 2,95 165,20 95, ,59 1,45 43,35 21,47 695,73 0,03 0,90 2,43 35, ,66 80,52 48,64 510,72 7,18 14,36 8,80 318,57 0,14 0,28 1,12 16, ,5 3 8,5 4,45 53,40 31,79 333,80 2,18 13,08 5,27 215,57 0,05 0,27 0,77 11, ,5 1 8,5 5,32 58,52 38,42 403,41 7,82 5,21 5,87 198,35 0,17 0,11 0,94 12, ,5 1 3,5 6,27 37,62 18,66 195,88 9,21 6,14 2,84 190,94 0,20 0,13 0,46 8, ,16 691, ,28 781, ,29 41,62 437, bis

48 Analisi ricavi-costi Gli assortimenti, quali legna da ardere e fasciname vengono venduti a peso (quintali), ad eccezione dei tronchi che vengono commercializzati a volume (metri cubi). A. Analisi del prezzo di macchiatico per quintale di legna da ardere e/o tronchetti di faggio nella piazza del Comune di Acerno A- ATTIVO Per ogni quintale di legna da ardere Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile 7,00 B- PASSIVO a) Spese di taglio e allestimento 1,26 b) Spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto c) Spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% d) Spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) 1,47 0,88 0,18 e) Spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi 0,42 f) Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ect. (il 10% della differenza del prezzo mercantile e spese precendenti) g)spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile) 0,28 0,07 Redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,07 TOTALE SPESE 4,62 PREZZO DI MACCHIATICO 2,38 47

49 B. Analisi del prezzo di macchiatico per metri cubi di tronchi di faggio nella piazza del Comune di Acerno A- ATTIVO Per ogni metro cubo di tronco da sega Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile 100,00 B- PASSIVO a) Spese di taglio e allestimento 16,00 b) Spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto c) Spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% d) Spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) 19,00 11,17 2,31 e) Spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi 6,00 f) Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ect. (il 10% della differenza del prezzo mercantile e spese precendenti) g)spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile) 4,55 1,00 Redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 1,00 TOTALE SPESE 61,03 PREZZO DI MACCHIATICO 38,97 48

50 C. Analisi del prezzo di macchiatico per n 1 fascina di 0,25 q di faggio nella piazza del Comune di Acerno A- ATTIVO Per ogni quintale di fascina Attivo ( ) Passivo ( ) Prezzo mercantile 3,60 B- PASSIVO a) Spese di taglio e allestimento 1,59 b) Spese di smacchio (compreso carico e scarico) fino all'imposto 0,62 c) Spese di assicurazione, assegni familiari, contributi vari (si calcolano sulle sole merce di operaie e cioè sulle voci a) e 1/3 di b) in misura del 50% 0,90 d) Spese per direzione, sorveglianza e amministrazione (il 5% delle spese precedenti) 0,16 e) Spese per interessi e rischi capitale (interesse annuo del 6% del prezzo mercantile) per un periodo di anticipo di 6 mesi 0,11 f) Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo, ect. (il 10% della differenza del prezzo mercantile e spese precendenti) 0,02 g)spese per imprevisti e arrotondamenti (l'1% del prezzo mercantile ) 0,04 Redazione del piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,04 TOTALE SPESE 3,48 PREZZO DI MACCHIATICO 0,25 q 0,12 PREZZO DI MACCHIATICO q 0,48 49

51 Valore di macchiatico complessivo Il valore finale deriva dalla somma dei prodotti delle singole voci relative alle piante con diametro uguale e/o superiore a 18 cm, di quelle con diametro inferiore a 18 cm e della massa delle fascine per il relativo prezzo di macchiatico. Assortimenti B2- Piante declassate del 50% a legna da ardere C- Altri difettideclassate a legna da ardere D- Piante ripartite in assorrtimenti mercantili (differenza A-(B2+C)) Totale Prezzo di macchiatico ( /q) Prezzo di macchiatico ( /mc) Valore di macchiatico ( ) Tronchi(mc) 691,27 691,27 38,97 Legna da ardere (q) 394, , , ,29 2,38 Fasciname (q) 8,40 64,47 364,14 437,01 0, , ,83 209, ,38 STIMA DEL PREZZO BASE D ASTA Il valore di macchiatico del lotto boschivo è assimilabile a ,38. 50

52 9. Verbale di asseverazione Il progetto nel suo insieme viene asseverato in conformità all incarico conferito e viene asseverato secondo la normativa vigente (art.7 comma 2 ultimo capoverso dell Allegato B) della legge regionale n 11/96. La sottoscritta dott.ssa for. Francesca Ceres, nata ad Avellino il 18/07/1979, residente a Caposele, Provincia di Avellino, in via molino 18/A, c.a.p , codice fiscale CRSFNC79L58A509T, dott.ssa in Scienze Forestali ed Ambientali, iscritta all Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Avellino al n 258, in adempimento all incarico conferito dal Comune di Acerno (Sa) ha redatto il progetto di taglio boschivo come da autorizzazione al taglio della Comunità Montana dei Monti Picentini della particella forestale n 5B (fustaia di faggio) del P.A.F. con validità La sottoscritta dichiara che il giorno 16 maggio 2016 dell anno ha completato la relazione del progetto di taglio della particella forestale n 5 B; che il progetto viene redatto in conformità all art. 7, allegato B della L.R. n 11/96 e ss.mm.ii.; che il predetto elaborato viene redatto in piena etica professionale al solo scopo di far conoscere Erga omnes e per ogni legale scienza la stima del valore complessivo degli assortimenti legnosi ritraibili dalla sezione in argomento. Tanto dichiarato la sottoscritta, con l osservanza del disposto dell art. 76 del D.P.R. 445/2000 ben consapevole dell importanza morale e delle pene sancite per coloro che falsamente asseverano, assevera l antistante annesso progetto di utilizzazione boschiva la cui relazione è stata data all Ente Comunale il 16 maggio dell anno Si allega fotocopia della carta d identità dell asseverante. Caposele, 16 maggio 2016 LA PROGETTISTA dott.ssa for. Francesca Ceres 51

53 Documento di riconoscimento 52

54 10. Capitolato d oneri per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dal lotto boschivo di proprietà del Comune di Acerno (Sa). Regione Campania Assessorato agricoltura e foreste Servizio foreste U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania. Corpo Forestale dello Stato di Salerno. Capitolato Approvato con Legge regionale n.13 del 28 febbraio del Le norme del presente capitolato debbono ritenersi valide per quanto non in contrasto con L.R. n 11 del 07/0 5/96 e ss.mm.ii.. A) CONDIZIONI GENERALI Articolo 1 Ente che effettua la vendita Il Comune di Acerno (SA) mette in vendita il materiale legnoso in piedi ritraibile dal bosco demaniale sito in località Valle Bona, particella forestale N. 5B del P.A.F. 2015/2024, come da progetto di taglio redatto dal tecnico incaricato dott.ssa for. Francesca Ceres, in conformità al l Autorizzazione rilasciata dalla Comunità Montana Monti Picentini e dal parere tecnico dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania. Articolo 2 Forme di vendita La vendita avviene a mezzo di asta pubblica a termini normali con offerte segrete in aumento ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto ai sensi dell'art. 73 lett. C del regolamento di contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827 e successive modificazioni. E consentita la trattativa privata nei casi previsti e regolamentati dall art. 41 comma 1 del sopra citato Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827 e ss.mm.ii.. Articolo 3 Prezzo e rischi di vendita La vendita avviene a corpo partendo dal prezzo base di ,38 (quarantaseimilaseicentosettantadue/38) oltre IVA come per legge. La vendita è fatta a tutto rischio, pericolo ed utilità del deliberatario. Egli accetterà il presente progetto di taglio così come proposto, eseguirà il taglio, allestimento ed il trasporto del legname nonché tutti i lavori occorrenti e contemplati nel presente capitolato di oneri a rischio, conto e spese proprie, senza che possa pretendere indennizzi o compensi sorta per qualsiasi causa, anche di forza maggiore. L'aggiudicatario non potrà mai pretendere diminuzione alcuna di prezzo per qualsiasi ragione. Articolo 4 Materiale posto in vendita Il materiale legnoso in piedi posto in vendita, tutto radicato nella particella forestale N. 5B del P.A.F. 2015/2024, è costituito da N piante di faggio aventi diametro, misurato lungo il fusto a mt. 1,30 da terra, superiore a cm.18, contraddistinte con l impronta del martello forestale AV 53

55 258A numerate su apposita specchiatura al ceppo progressivamente con vernice rossa a smalto dal N. 1 al N. 1051, oltre a N. 56 piante di faggio, aventi diametro, misurato come sopra, inferiore a cm. 18, contrassegnate da una croce al ceppo in vernice rossa e contraddistinte dal martello forestale con impronta AV 258A. I confini del lotto sono individuati nell allegato verbale di assegno e stima. Articolo 5 Metodo di vendita La vendita avrà luogo a mezzo di Asta Pubblica ai sensi dell art. 2 del presente Capitolato nelle circostanze di tempo e di luogo precisato nell avviso d asta. Il suddetto avviso d'asta dovrà essere pubblicato all albo Pretorio del Comune di Acerno, all Albo Pretorio di n. 5 Comuni vicinori e su Internet. Le offerte in bollo dovranno essere consegnate in plichi sigillati a mezzo raccomandata postale, o a mano, presso la Segreteria del Comune. L Amministrazione procederà all'aggiudicazione anche quando venga sentita una sola offerta. Articolo 6 Requisiti per la partecipazione alla gara e documenti da allegare all offerta Per essere ammessi alla gara i concorrenti debbono allegare all offerta: 1) un certificato da cui risulti la loro iscrizione, come Ditta Boschiva, alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di data non anteriore a tre mesi a quella della gara. Nel caso si tratti di Società regolarmente costituite, dal detto certificato dovrà risultare che esso è stato rilasciato in base ad atti depositati presso la Camera di Commercio stessa e dovrà indicare la persona a cui spetta la legale rappresentanza sociale. Sono escluse dalle gare le Società di fatto. 2) un certificato rilasciato dall U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno di data non anteriore a mesi tre attestante l iscrizione della Ditta all Albo Regionale delle Ditte Boschive. 3) La quietanza rilasciata dalla Cassa dell Ente proprietario comprovante l effettuato deposito provvisorio di 4.667,24 pari al 10% del prezzo di stima posto a base d asta. Tale deposito servirà a garanzia dell offerta ed a pagare le spese di aggiudicazione, di contratto, di consegna, di martellata, di misurazione, di rilievi e di collaudo, che sono tutte a carico del deliberatario. Se il deposito risultasse esuberante, l Ente stesso restituirà al deliberatario la rimanenza a collaudo avvenuto; qualora, invece il deposito risultasse inefficiente a coprire le citate spese, il rappresentante dell Ente nel corso delle operazioni di collaudo farà tenere al Collaudatore apposito e dettagliato conto di spesa in uno alla richiesta dell eventuale somma da versare a compensazione del deposito provvisorio risultato carente di fondi. 4) Una dichiarazione con la quale il concorrente attesti di essersi recato sul luogo ove deve eseguirsi l utilizzazione, di aver preso visione delle condizioni locali, di tutte le circostanze generali, dello stato fitosanitario del materiale legnoso posto in vendita (dei pregi, dei difetti visibili e difetti non visibili di esso) e dei particolari relative all utilizzazione stessa e che il tutto è di suo gradimento, nonché di aver preso visione del Capitolato d oneri in ogni sua parte. 5) La certificazione attestante di essere in regola con la normativa di cui alla Legge 13 settembre 1982 n 726 e con Legge 23 dicembre 1982 n

56 Articolo 7 Incompatibilità Non possono essere ammessi alla gara: a) coloro che abbiano in corso con l'ente proprietario contestazioni per altri contratti del genere, o che si trovino comunque in causa con l'ente stesso per qualsiasi altro motivo; b) coloro che non abbiano corrisposto al detto Ente le somme dovute in base alla liquidazione di precedenti verbali di collaudo di altre vendite. Articolo 8 Esclusione all asta L Ente appaltante si riserva la piena ed insindacabile facoltà di escludere dall asta i concorrenti per i quali ricorrono i motivi di incompatibilità di cui al precedente art. 7 senza che gli esclusi abbiano diritto ad indennizzo di sorta. Articolo 9 Validità degli obblighi assunti dalle parti Il deliberatario, dal momento della aggiudicazione fattagli, resta vincolato per il pieno adempimento degli obblighi assunti verso l'ente proprietario, il quale invece non è vincolato sino a quando l'aggiudicazione stessa ed il contratto di vendita non abbiano riportato le prescritte superiori approvazioni. Nel caso di mancata approvazione del contratto di vendita, per valide motivazioni che l'ente è comunque tenuto a specificare, il deliberatario potrà ottenere lo scioglimento del contratto e la restituzione del deposito previsto dall'art. 6 senza diritto ad alcun indennizzo di sorta. Articolo 10 Verbale di aggiudicazione e domicilio eletto Il verbale di aggiudicazione, da redigersi su carta da bollo e da sottoscriversi subito dal Presidente della Commissione di gara, dall'ufficiale rogante, e da due testimoni, terrà luogo, quando approvato secondo il disposto del precedente articolo, di regolare contratto ed avrà la forza e gli effetti dell'atto pubblico. All'aggiudicatario verrà consegnata una copia autentica del contratto di vendita approvato, corredata dalla copia del verbale di aggiudicazione e del Capitolato d' oneri. L'aggiudicatario dovrà eleggere, a tutti gli effetti del contratto, domicilio legale nel luogo ove ha sede l'ente appaltante. Articolo 11 Deposito cauzionale Al momento dell'aggiudicazione o al più tardi entro dieci giorni dalla medesima l'aggiudicatario dovrà presentare all'ente cauzione definitiva nei modi e nelle forme di legge a garanzia dell'esatta esecuzione degli obblighi contrattuali nella misura del dieci per cento dell'importo del contratto (L.R. 11/96 art. 12 Allegato B). Articolo 12 Rescissione del contratto per mancata cauzione Se l'impresa aggiudicataria non costituirà la cauzione stabilita dal precedente art. 11 entro il termine ivi previsto, l'ente appaltante tra senz'altro rescindere il contratto dandone comunicazione all' Impresa stessa mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e disporre liberamente per una nuova gara, restando inoltre incamerato il deposito provvisorio eseguito per concorrere alla gara. 55

57 Articolo 13 Consegna del lotto boschivo La consegna del lotto boschivo deve farsi mediante sopralluogo entro 90 giorni dalla stipula del contratto. Il sindaco o il responsabile del procedimento, può richiedere che alle operazioni di consegna sia presente anche un Funzionario dell U.O.D. Servizio territoriale competente. La consegna è subordinata all adempimento degli obblighi derivanti dal contratto e relativo Capitolato d oneri tra i quali: a) accensione del deposito cauzionale pari al 10% dell importo del contratto a cura e spese dell aggiudicatario; b) riscontro pagamento della somma dovuta come da contratto; c) versamento su apposito conto corrente dell Ente proprietario di un importo pari al 10 % del prezzo di aggiudicazione, quale deposito per la realizzazione di migliorie del patrimonio boschivo Comunale, giusta applicazione dell art. 12 dell allegato B alla legge Regionale n. 11 del 07/05/1996 e ss.mm.ii.. Se l aggiudicatario si rifiuta di sottoscrivere il predetto verbale ne saranno specificate le ragioni nel verbale stesso. Ove però egli rifiuti o condizioni la presa in consegna del materiale venduto, essa si ha come non avvenuta. Nel caso che l aggiudicatario non si presenti ad assumere la consegna e questa non avvenga entro i termini stabiliti dai precedenti commi del presente articolo, la durata dell utilizzazione ed ogni altro termine e conseguenza derivante dall applicazione del presente Capitolato decorreranno a tutti gli effetti dal novantesimo giorno dalla avvenuta notifica dell approvazione del contratto anche se la consegna avvenga successivamente. Trascorsi quattro mesi senza che l impresa aggiudicataria abbia preso regolare consegna del lotto vendutole, l Ente proprietario potrà procedere a norma del precedente art. 12 alla rescissione del contratto con i conseguenti provvedimenti ed incamerando del deposito cauzionale. Articolo 14 Pagamento del prezzo di aggiudicazione L aggiudicatario dovrà pagare il prezzo di aggiudicazione in valuta legale al Tesoriere dell Ente stesso nel seguente modo: in due rate di uguale importo, di cui la prima rata alla stipula del contratto di vendita e la seconda rata al 50% delle piante tagliate nell utilizzazione boschiva, previa polizza fideiussoria contratta dalla ditta aggiudicataria per il restante 50%. Qualora, trascorsi giorni 10 (dieci) dall aggiudicazione e sottoscrizione del contratto, non fosse stata erogata la somma di aggiudicazione da parte della ditta aggiudicataria, l Ente potrà dar luogo all aggiudicazione alla ditta successiva, senza nulla dover alla ditta inadempiente. Articolo 15 Giorno di inizio dei lavori L aggiudicatario dovrà indicare all Amministrazione dell Ente, al direttore dei lavori, all U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno e alla Stazione Forestale il giorno in cui saranno iniziati i lavori in bosco. Articolo 16 Termine del taglio Il taglio delle piante e lo sgombero del materiale legnoso ricavabile, la cippatura e sminuzzamento dei cimali e ramaglia con diametro massimo di cm 2 ivi compreso i rifiuti della lavorazione dovrà essere terminato entro 12 mesi utili consecutivi dalla data della consegna, salvo eventuali 56

58 proroghe concesse a termine dell'art. 17 e salvo diverse indicazioni sulle modalità del taglio riportate nella Valutazione d Incidenza, trattandosi di area SIC. Il legname e la legna non tagliati e i prodotti non sgomberati entro i termini suindicati passeranno gratuitamente in proprietà dell'ente rimanendo pur sempre l'aggiudicatario responsabile di ogni spesa e conseguenza per il mancato sgombero e di quant'altro possa verificarsi per tale inosservanza. Articolo 17 Proroghe La proroga dei termini stabiliti dall art. 16 per il taglio e lo sgombero dei prodotti dovrà essere richiesta al Sindaco del Comune proprietario (o al Presidente dell Ente appaltante) almeno un mese prima dello scadere dei termini stessi. Questi ha facoltà di concederla per un tempo correlato alla parte del lotto boschivo ancora da utilizzare e pertanto acquisirà le notizie necessarie ed il parere della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. La concessione di eventuale proroga è subordinata all avvenuto pagamento dell intero importo del prezzo di aggiudicazione. La proroga comporterà la corresponsione all Ente di un indennizzo da valutarsi dal Collaudatore in sede di collaudo. L Amministrazione concede la proroga previa acquisizione del parere da parte dell U.O.D. di competenza. Articolo 18 Divieto di subappalto L'aggiudicatario non potrà cedere ad altri né in tutto né in parte gli obblighi ed i diritti relativi al presente contratto. L inosservanza di tale obbligo consente all'amministrazione dell'ente di avvalersi della rescissione del contratto e di tutti i conseguenti provvedimenti previsti dall'ultimo comma del precedente Art. 12 (incameramento del deposito provvisorio). Articolo 19 Rispetto delle leggi forestali L'aggiudicatario, nella utilizzazione del lotto venduto, è obbligato alla piena osservanza sia delle norme stabilite dal presente Capitolato sia delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, sia dei regolamenti e delle leggi forestali in vigore. Articolo 20 Rilevamento danni Durante la utilizzazione, nonché alla fine della lavorazione, i funzionari della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno procederanno, alla presenza dei rappresentanti o incaricati dall'ente e dell'aggiudicatario, al rilevamento dei danni eventualmente arrecati al bosco, con la marcazione (per quanto è possibile) del rilevamento stesso a mezzo di segni a vernice indelebile, picchettazione ed altro. Di tale rilevamento sarà redatto apposito verbale da sottoscriversi dal presenti. Tali verbali, in ogni caso, saranno sottomessi al giudizio ed alla liquidazione definitiva da parte del Collaudatore. Contemporaneamente per le infrazioni alle leggi e regolamenti in vigore, gli Agenti Forestali daranno corso al provvedimenti contravvenzionali. Articolo 21 Divieto di introdurre altro materiale e di lasciare pascolare animali È proibito all'aggiudicatario di introdurre nel bosco materiale proveniente da altre lavorazioni e di lasciare pascolare animali da tiro od altro. 57

59 Articolo 22 Modalità del taglio Il taglio delle piante deve essere eseguito a raso e a regola d'arte. Per le latifoglie destinate a riprodursi per via agamica il taglio deve essere effettuato con strumenti ben taglienti. La superficie di taglio deve essere lasciata liscia, inclinata e convessa (a "schiena d'asino" o a "chierica di monaco"), senza lacerare la corteccia. Il taglio deve praticarsi in prossimità del colletto. Anche i monconi e le piante danneggiate, da abbattersi dietro assenso dell'amministrazione, dovranno essere recisi a regola d'arte. Comunque, per le piante martellate, il taglio dovrà aver luogo al di sopra della impronta del martello. Articolo 23 Penalità per mancata conservazione delle impronte del martello e l omessa trascrizione del numero di assegno sulla relativa ceppaia L'aggiudicatario ha l'obbligo di conservare intatti ed in modo che siano sempre visibili il numero e l'impronta del martello forestale impressi in apposita specchiatura sulla ceppaia delle piante da tagliarsi. Sulla sezione del ceppo dovrà essere trascritto il numero che porta la pianta martellata in colore indelebile. Per le sotto indicate infrazioni vengono stabilite a carico dell'aggiudicatario le seguenti penalità: 1) di 10,00 per ogni impronta cancellata o resa illeggibile; 2) di 10,00 per mancata trascrizione del numero sullo specchio della ceppaia; 3) di 5,00 per ogni ceppaia non recisa a regola d'arte secondo le vigenti prescrizioni di massima e le norme del presente Capitolato; 4) di euro 5,00 per mancato taglio o riceppamento totale o parziale dei frutici spinosi, ceppaie danneggiate, monconi, per ogni ara di superficie; 5) di euro 5,00 per ogni moncone non tagliato; 6) di euro 5,00 per ogni ceppaia recisa nel caso di esecuzione del taglio durante il periodo di divieto. Articolo 24 Penalità per danneggiamento alle piante sottocavallo Nell'abbattere gli alberi si useranno tutti i mezzi suggeriti dalla pratica o dai funzionari della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno per non rompere, scortecciare o ledere in qualsiasi maniera le piante circostanti. Per ogni pianta non martellata o comunque non assegnata al taglio che venga stroncata e danneggiata dall'aggiudicatario o dai suoi operai in modo così grave da obbligarne l'abbattimento, l'aggiudicatario stesso pagherà all'ente proprietario un indennizzo da calcolarsi nel modo seguente: a) per un numero di piante inferiore o pari al 10% dei numero di piante costituenti il lotto boschivo, l'aggiudicatario pagherà il valore di macchiatico delle medesime, da determinarsi sulla base del prezzo di aggiudicazione, maggiorato del 15%. b) per le piante eccedenti il suddetto 10% l'aggiudicatario, pagherà il valore di macchiatico delle medesime, calcolato come sopra, maggiorato di quattro volte. Le piante rientranti nel dieci per cento saranno desunte dai verbali di verificazione redatti dai funzionari della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. La determinazione dell'indennizzo verrà effettuata dal Collaudatore in sede di collaudo. Qualora si tratti di piante giovani, non commerciabili, l'indennizzo sarà commisurato al doppio del danno. 58

60 Articolo 25 Sospensione del taglio L Amministrazione dell Ente si riserva la facoltà di sospendere, previo avviso da parte della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno, con comunicazione spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno all aggiudicatario, il taglio e anche lo smacchio qualora, malgrado gli avvertimenti dei funzionari della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno o degli Agenti Forestali, questi persista nella utilizzazione del bosco non in conformità alle norme contrattuali ed alle vigenti disposizioni di legge in materia forestale. Qualora dalla continuazione dell utilizzazione non in conformità a quanto stabilito dalle norme contrattuali e dalle vigenti leggi forestali in materia, potessero derivare danni da compromettere la consistenza boschiva del lotto, la sospensione in parola può essere fatta verbalmente dai funzionari della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno e salva all Amministrazione dell Ente la facoltà di avvalersi della rescissione del contratto e dei conseguenti provvedimenti come al precedente art. 14. In ogni caso l utilizzazione non potrà essere ripresa fino a quando l aggiudicatario non avrà provveduto al pagamento degli eventuali danni arrecati come da stima provvisoria della Regione Campania dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno salvo la loro determinazione definitiva in sede di collaudo. Articolo 26 Ripulitura della tagliata Per quanto riguarda la ripulitura della tagliata dai residui della lavorazione, il periodo di tempo entro il quale essa dovrà effettuarsi e le penali da corrispondere per le eventuali infrazioni, l aggiudicatario dovrà attenersi a quanto stabilito in merito dalle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale vigenti, oltre a considerare che è vietato la bruciatura dei residui della lavorazione, per cui si prevede la cippatura della ramaglia di diametro superiore ai 2 centimetri, secondo quanto previsto dal Comma IV dell Alleg. C Linee di indirizzo per l applicazione della L.R. n 14 del 24 luglio La cippatura e/o lavorazione della ramaglia dovrà essere praticata in corrispondenza delle aree preposte per il concentramento dei materiali di risulta (per la lavorazione o la riduzione in cippato), evidenziate nella cartografia allegata al progetto di taglio. Articolo 27 Obblighi dell'aggiudicatario per i passaggi e la viabilità in genere L'aggiudicatario è obbligato: 1) a tenere sgombero i passaggi e le vie nella tagliata in guisa che vi si possa transitare liberamente; 2) a spianare la terra mossa per le operazioni permesse nel lotto boschivo; 3) a riparare le vie, i ponti, i ponticelli, i termini, le barriere, le siepi, i fossi, ecc. danneggiati o distrutti e qualunque altro guasto arrecato al bosco nel taglio e nel trasporto del legname; 4) ad esonerare e rivalere comunque l'ente anche verso terzi per ogni e qualunque fatto derivante dall'utilizzazione dei predetti passaggi, vie, ecc. 5) la ditta aggiudicatrice del lotto boschivo, dovrà limitare l uso dei mezzi meccanici per le fasi di esbosco e dovrà utilizzare rigorosamente le piste di esbosco esistenti e individuate. È possibile procedere all adeguamento dei tracciati esistenti. 59

61 Articolo 28 Costruzione di capanne e manufatti L'aggiudicatario non potrà costruire nel bosco tettoie, capanni ed altri manufatti senza espressa autorizzazione dell'ente. L'autorizzazione è vincolata al parere favorevole dell U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno che provvederà, altresì a designare il luogo ove potranno avvenire le costruzioni, da effettuare solo con il legname di proprietà dell'aggiudicatario stesso, il quale dovrà altresì distruggerle e sgomberarle allo spirare del termine stabilito con l Art. 16 del presente Capitolato d'oneri, trascorso il quale passeranno gratuitamente in piena proprietà dell'ente. Articolo 29 Carbonizzazione e manufatti La carbonizzazione nel bosco è permessa con le modalità stabilite nelle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestali vigenti. Essa si farà, di norma, nelle aie carbonili preesistenti. Per ogni aia carbonile aperta senza autorizzazione ed assegno l'aggiudicatario pagherà una penale da euro 50,00 a euro 500,00. Articolo 30 Strade di esbosco e piazzole Il trasporto dei prodotti si farà per le vie esistenti che, all occorrenza, saranno indicate dai Funzionari della Regione Campania - U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno. Quando l autorizzazione al taglio rilasciata dall Ente delegato ed il progetto di taglio prevedano la costruzione di una pista di esbosco ex novo, dovrà rispettarsi il tracciato ivi indicato ed attenersi alle modalità costruttive prescritte. Quando, nel corso delle utilizzazioni, si ravvisi la necessità di realizzare stradelli di servizio per il solo avvicinamento ed il concentramento del materiale sui piazzali di carico, l aggiudicatario potrà farne istanza all U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno che potrà procedere al richiesto assegno, previo nulla-osta dell Ente proprietario, nei limiti di quanto previsto al riguardo nel Regolamento dei tagli boschivi allegato alla Legge Regionale n 13/87 e n 11/96. Articolo 31 Penalità per apertura o ampliamento di vie Per ogni decametro di via aperta o ampliata senza autorizzazione ed assegno, l'aggiudicatario pagherà una penale di 150,00 fatte salve l applicazione delle leggi penali in materia di danni al patrimonio e di tutela ambientale. Articolo 32 Collaudo Alla scadenza del termine originario o prorogato all utilizzazione, questa s intende chiusa. Tale chiusura potrà essere anticipata all eventuale antecedente data di ultimazione qualora l aggiudicatario ne dia comunicazione raccomandata al direttore dei lavori, all Ente e all U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno; in tal caso la chiusura prende data dall arrivo di tale comunicazione all U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno. Il collaudo sarà eseguito per conto dell Ente appaltante, da un funzionario del Servizio Foreste della Regione Campania entro mesi sei dalla data di chiusura dell utilizzazione come avanti determinata. L aggiudicatario ed il rappresentante dell Ente saranno invitati ad intervenire al collaudo al quale potranno anche farsi rappresentare; in caso di mancato intervento il collaudo verrà eseguito in loro assenza. 60

62 Il collaudo eseguito come sopra ha valore di lodo arbitrale non soggetto ad appello o ricorso. Tutte le spese di collaudo (pari 1%) sono a carico dell'ente appaltante che si rivarrà sul deposito provvisorio di cui al precedente Art. 6. Articolo 33 Disponibilità della cauzione L ' Amministrazione dell'ente potrà rivalersi senz'altro direttamente sulla cauzione nonché contro l'aggiudicatario in base alle risultanze del verbale di collaudo per quanto attiene alla stima dei danni ivi contenuta ed agli altri addebiti ivi ritenuti. Articolo 34 Interessi sulle penalità ed indennizzi Le somme che l'aggiudicatario dovesse versare all'ente per indennizzi o penalità saranno pagate al più tardi entro otto giorni dalla notificazione del verbale amministrativo o di collaudo dell'utilizzazione, e con le modalità contemplate nell'art. 23. In caso di ritardo, l'aggiudicatario dovrà versare anche gli interessi legali, salva ogni azione dell'ente. Articolo 35 Responsabilità dell aggiudicatario e assicurazione operai L'aggiudicatario risponderà in ogni caso direttamente tanto verso l'ente quanto verso gli operai e chiunque altro, dei danni alle persone ed alle cose, qualunque ne sia la natura e la causa rimanendo a suo completo carico sia ogni spesa e cura preventiva atta ad evitare danni sia il completo risarcimento di essi. Egli è obbligato a provvedere a termine di legge a tutte le varie assicurazioni previste dalle vigenti disposizioni nei confronti degli operai e dei lavori. Lo svincolo del deposito cauzionale è subordinato, in linea di massima, all acquisizione della certificazione di regolarità contributiva (DURC) nei modi di Legge. Articolo 36 Passaggio in fondi di altri proprietari L'Ente proprietario non assume alcuna responsabilità né oneri per eventuali passaggi o piazze di deposito da formarsi in fondi di altri proprietari. Articolo 37 Responsabilità dell'aggiudicatario L ' aggiudicatario sarà responsabile fino all'esecuzione del collaudo, di tutti i danni da chiunque e contro chiunque commessi che si dovessero verificare nella zona assegnata per il taglio e lungo le zone attraversate per l'esbosco ed il trasporto esonerando e rivalendo l'ente di qualsiasi azione e responsabilità al riguardo. Articolo 38 Svincolo deposito cauzionale Avvenuto il collaudo, il lotto aggiudicatario si intende riconsegnato all'ente proprietario: il deposito cauzionale e la eventuale eccedenza del deposito per spese non saranno svincolati se non dopo che da parte della Autorità tutoria dell'ente e da parte dell'aggiudicatario sarà stata regolata ogni pendenza amministrativa sia verso terzi per qualsiasi titolo dipendente 61

63 dall'esecuzione del contratto, sia verso l'ente stesso e salvo sempre il disposto degli articoli n 34 e n 36. Con il ritiro della cauzione il deliberatario rinuncia a qualsiasi diritto, azione o ragione verso l'ente per motivi comunque attinenti al presente contratto. Articolo 39 Infrazioni non contemplate La valutazione dei danni derivanti dalle infrazioni alle clausole e condizioni del presente Capitolato d'oneri che non sia stata prevista sarà fatto dal Collaudatore. Articolo 40 Richiamo alla contabilità Generale dello Stato Per quanto non disposto dal presente Capitolato si applicheranno le norme della Legge 18 novembre 1923, n e del Regolamento 23 maggio 1924, n Articolo 41 Conoscenza del Capitolato da parte dell ' aggiudicatario L approvazione del presente contratto, secondo il disposto contenuto nel precedente Art. 9, è subordinata al rilascio da parte dell'aggiudicatario della seguente dichiarazione scritta di suo pugno, e da lui firmata in calce: - agli effetti tutti dell'art codice civile il sottoscritto aggiudicatario dichiara di aver preso visione e cognizione dei precedenti artt. da 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35 e 36 del su esteso Capitolato che intende come qui riportati e che approva tutti specificatamente. B) CONDIZIONI SPECIALI Articolo 42 L aggiudicatario ha l obbligo di riservare dal taglio Il materiale legnoso da riservarsi dal taglio e da qualsiasi danneggiamento è costituito da tutte le piante così di seguito elencate: - tutte le piante di confine contrassegnate con doppio anello in tinta verde e numerate progressivamente da n. 1 al n. 30; - tutte le piante prive di qualsiasi contrassegno convenzionale. Articolo 43 Prelievo delle somme per spese generali Dal deposito provvisorio di cui all art. 6 del presente Capitolato l Ente proprietario preleverà le somme occorrenti per la liquidazione delle indennità di missione e delle spese al personale dell U.O.D. Servizio territoriale provinciale Salerno impegnato nelle operazioni di verifica preliminare, per la liquidazione dell onorario del tecnico incaricato che si è occupato delle operazioni di martellata, dei rilievi e della redazione del progetto di taglio, nonché quanto compete al Collaudatore. Articolo 44 Sgombero del frascame residuo della lavorazione Per ogni ara o sua frazione di superficie della tagliata non sgomberata dal frascame l aggiudicatario, oltre a quanto previsto dall art. 26 del presente Capitolato, è tenuto al pagamento 62

64 di una penalità di 100,00 (euro cento/00) per ara salvo quanto disposto dall allegato C, art. 11 L.R. n 11/96. L importo verrà determinato dal Collaudatore in sede di collaudo e la somma sarà versata all Ente proprietario che è tenuto ad impiegarla (entro sei mesi dall avvenuto versamento) per lo sgombro del frascame della tagliata collaudata ad esclusione di quello di diametro inferiore ai 2 cm. Articolo 45 Obblighi inerenti la sicurezza L aggiudicatario, per l utilizzazione boschiva è obbligato ad applicare le prescrizioni previste nel Piano Operativo di Sicurezza e fa salvo l Ente proprietario da ogni responsabilità a riguardo. La ditta si impegna a consegnare all atto della consegna del lotto boschivo il P.O.S. ai sensi del DLgs n 81/2008. Articolo 46 Approvazione degli articoli aggiuntivi Si approvano gli articoli aggiunti dal n. 42 al 45 compreso e le correzioni agli articoli del presente Capitolato d oneri. Articolo 47 Approvazione di eventuali aggiunte e/o correzioni Si approvano le aggiunte degli articoli e le correzioni degli articoli come segue: Per l Ente venditore Il Progettista L Aggiudicatario Il Responsabile dell Area Tecnica

65 11. Dichiarazione sostitutiva Dichiarazione sostitutiva d atto di notorietà resa ai sensi art. 47 D.P.R. del 28 dicembre 2000, n 445 La sottoscritta dott.ssa for. Francesca Ceres, nata ad Avellino il 18/07/1979, residente a Caposele, Provincia di Avellino, in via molino 18/A, c.a.p , consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione e uso di atto falsi, richiamante l articolo del D.P.R. n 445 del 28/12/2000 dichiara che gli interventi da realizzarsi con l esecuzione del progetto di taglio della particella forestale n 5B del P.A.F. con validità del Comune di Acerno sono tali da non superare il livello di rischio sostenibile della situazione attuale del territorio. Inoltre, gli stessi: a) non aggravano le condizioni di sicurezza del territorio e di difesa del suolo; b) non costituiscono in nessun caso un fattore di aumento di rischio da frana o colata detritica, attraverso significative e non compatibili trasformazioni del territorio nelle aree interessate; c) non compromettono la stabilità del versante; d) non costituiscono elemento pregiudizievole all attenuazione o all eliminazione definitiva delle specifiche cause di rischio esistente; e) non pregiudicano le sistemazioni definitive delle aree a rischio né la realizzazione degli interventi previsti dalla pianificazione di bacino o dagli strumenti di programmazione provvisoria e urgente; f) garantiscono condizioni adeguate di sicurezza durante la permanenza del cantiere in modo che i lavori si svolgano senza creare, neppure temporaneamente, un significativo aumento del livello di rischio o del grado di esposizione al rischio esistente; g) impiegano modalità esecutive tali da limitare l impermeabilizzazione superficiale del suolo, controllando la ritenzione temporanea delle acque attraverso adeguate reti di regimazione e di drenaggio; h) impiegano ove si renda necessario tecniche a basso impatto ambientale e di ingegneria; i) salvaguardano le risorse idriche del sottosuolo e del soprassuolo, con particolare riferimento alle riserve regolatrici e geologiche delle falde, nonchè al minimo deflusso vitale dei corsi d acqua; j) che tutto quanto riportato nel presente progetto è veritiero. Ai sensi dell art. 38 del D.P.R. n 445 del 12 dicembre 2000, la dichiarazione è unita alla fotocopia non autenticata di un documento di riconoscimento del dichiarante. LA PROGETTISTA dott.ssa for. Francesca Ceres 64

66 Documento di riconoscimento 65

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