DELIBERAZIONE N. 40/17 DEL
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- Lisa Campana
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1 IBERAZIONE N. 40/ Oggetto: Accordo di Programma Quadro Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale (Paesi del Mediterraneo). Stato di attuazione dei Progetti di interesse della Regione Sardegna. Il Presidente ricorda che con la deliberazione n. 57/1 del la Giunta regionale ha deliberato l adesione all Accordo di Programma Quadro Programma di sostegno alla Cooperazione Regionale (Paesi del Mediterraneo) per la realizzazione del quale sono stati stanziati 15 milioni di euro dal Ministero degli Affari Esteri con l obiettivo di offrire alle Regioni italiane nuove opportunità di cooperazione per il sostegno ai processi di sviluppo di integrazione economico-produttiva con i paesi della sponda sud del Mediterraneo. Il Presidente rammenta come la Regione Sardegna svolge, rispetto a tale Accordo, il duplice ruolo di Regione capofila del Programma e di Regione impegnata a realizzare alcune delle attività progettuali finanziate. Il Presidente, nel richiamare integralmente le premesse e il testo del suddetto Accordo di Programma Quadro, fa riferimento, in particolare, alle disposizioni contenute nell articolo 2 del dispositivo relative all attuazione delle linee di interevento, in base alle quali è stabilito che il Programma è articolato in 5 linee di intervento tematiche e che ciascuna linea si attua attraverso uno o più progetti integrati. Il Presidente continua ricordando, quindi, che con la deliberazione n. 5/2 del , la Giunta regionale ha provveduto sia ad individuare le specifiche linee di intervento rispetto alle quali è stato deciso di assicurare una partecipazione della Regione Sardegna, sia ad individuare le strutture regionali incaricate di provvedere alla realizzazione delle attività progettuali, secondo il seguente schema: 1/5
2 IBERAZIONE N. Linea di interevento Nome del Progetto Soggetto Attuatore Linea 2.1 Algeria Linea 2.1 Mediterraneo Linea 2.3 Mediterraneo Linea 2.4 Mediterraneo Sviluppo della Filiera Lattiero- Casearia in Algeria Sviluppo dei Saperi Artigianali Tradizionali e Integrazione dei Mercati in Marocco e in Italia Programma per la salvaguardia, la razionalizzazione e l uso efficiente delle risorse idriche La valorizzazione del patrimonio archeologico come veicolo per il dialogo interculturale Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna (I.Z.C.S.) Presidenza della Giunta Regionale, Direzione Generale, Servizio degli Affari Comunitari ed Internazionali Ente Acque della Sardegna (ENAS) Presidenza della Giunta Regionale, Direzione Generale, Servizio degli Affari Comunitari ed Internazionali Il Presidente, nell informare che al 30 giugno 2011 si sono concluse le attività del Progetto 2.1 Algeria, passa ad illustrare lo stato di attuazione degli altri progetti ancora in fase di realizzazione. In relazione alla Linea 2.4 il Presidente rammenta come la partecipazione della Regione Sardegna si sia incentrata sul sub-progetto Portale finalizzato a favorire la valorizzazione delle risorse del territorio dei paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo. Comunica, inoltre, come iniziali attività, concluse il , abbiano consentito la realizzazione di un portale telematico per la promozione integrata delle risorse culturali della regione marocchina di Tanger-Tétouan. Il Presidente continua informando come con le economie di spesa accertate, pari a euro ,51 di fondi FAS, è stato deciso di estendere le attività alla Regione tunisina del Cap Bon. La scelta, compiuta in considerazione degli ottimi rapporti intrapresi con il Ministero della cultura tunisino Institut National du Patrimoine, consentirà di riprodurre l esperienza precedentemente maturata e, quindi, conseguentemente di ampliare il numero dei Paesi mediterranei coinvolti. Relativamente alle linee 2.1 Marocco e 2.3 Mediterraneo, sub-progetto CHAECO (Marocco), il Presidente informa, invece, che gli ottimi risultati conseguiti nella realizzazione delle attività inizialmente programmate hanno consentito di ottenere un secondo finanziamento al fine di assicurare il completamento delle attività avviate. Nel corso dell ultima riunione del , il Comitato di Indirizzo e Monitoraggio, in qualità di organo di governo del Programma, ha approvato, infatti, un nuovo trasferimento di risorse che consente l estensione delle attività di progetto fino al 28 febbraio /5
3 IBERAZIONE N. Con riferimento alla Linea 2.1 Marocco, il cui obiettivo è quello di preservare i saperi locali attraverso l attivazione di un processo di salvaguardia delle specificità stilistiche, tecniche ed esecutive delle produzioni artigianali tradizionali, il Presidente comunica che con le nuove attività, avviate lo scorso 1 luglio, si intende implementar e il lavoro di ricerca e catalogazione avviato in Sardegna nel settore della tessitura tradizionale estendendo la ricerca al settore della lavorazione ad intreccio. Si intende, inoltre, sviluppare ulteriormente il sito web Archivio dei Saperi Artigianali del Mediterraneo elaborato nella precedente fase, includendo una mappatura delle principali imprese di artigianato tradizionale presenti sul territorio sardo al fine di favorire la commercializzazione delle produzioni artigianali locali. Altresì si intende rafforzare e diffondere i risultati ottenuti estendendo l approccio metodologico adottato ad altri territori e ad altri settori. Grazie all esperienza maturata durante la realizzazione delle precedenti attività progettuali ed i proficui rapporti di collaborazione instauratisi con i diversi partner coinvolti la Regione potrà avvalersi, in questa seconda fase, della collaborazione e dell esperienza di due ONG da tempo impegnate in attività di salvaguardia e promozione del patrimonio culturale in Marocco e in Egitto. Nello specifico il Presidente riferisce che è pervenuta la richiesta di collaborazione al progetto da parte dell ONG COSPE per estendere le nuove attività ai territori di Tangeri in Marocco e all oasi di Siwa in Egitto. Tale richiesta prevede di includere nuovi settori artigianali, in particolare il ricamo, la tessitura, l intreccio, la ceramica e la lavorazione dell argento, per i quali verrà avviata sia un attività di ricerca e documentazione che di studio di nuovo design delle produzioni, rispondenti alle esigenze del territorio manifestate dal COSPE. Verrà, infine, avviata un attività di collaborazione con il Museo della Kasbah di Tangeri finalizzata alla catalogazione della collezione tessile. Preso atto che il COSPE è presente dal marzo 2009 nelle località di Tangeri (Marocco) e nell oasi di Siwa (Egitto) con un progetto finanziato dall UE nell ambito del programma EuroMedHeritage denominato The city of Tangier and the Oasis of Siwa: pilot actions to protect and promote their historical heritage la sua collaborazione appare sinergica ed utile per dare un seguito al lavoro che la Regione Sardegna ha fin ora portato avanti nell ambito del Programma, e nello specifico alla valorizzazione dell Archivio dei Saperi Artigianali del Mediterraneo. La seconda ONG di cui intende avvalersi la Regione Sardegna per la realizzazione di alcune attività è SOLETERRE. Visti i proficui risultati conseguiti nella precedente fase del progetto si intende dare continuità alla collaborazione tra SOLETERRE e la Regione Sardegna al fine di perfezionare le produzioni elaborate e rafforzare le competenze tecniche della cooperativa Femmes de Casablanca in un ottica di sviluppo di nuove opportunità di mercato. 3/5
4 IBERAZIONE N. Le collezioni realizzate attraverso la collaborazione sia con il COSPE che con SOLETERRE saranno presentate in occasione della Fiera Internazionale MACEF di Milano. Relativamente alla Linea 2.3, il Presidente, d intesa con l Assessore dei Lavori Pubblici, precisa che con le ulteriori attività autorizzate dal CIM si intendono moltiplicare e diffondere i risultati ottenuti sia presso le autorità locali marocchine che presso nuovi gestori di zone industriali. Principale obiettivo che ci si prefigge di raggiungere è la realizzazione di una attività di diagnosi ambientale preliminare delle zone industriali identificate di concerto con il Ministero dell Ambiente, finalizzata ad individuare le principali criticità con le quali i gestori delle zone industriali si confrontano. La realizzazione di questi dossier, relativi alle nuove area industriali individuate, costituiranno un valore aggiunto da utilizzare come base conoscitiva nella elaborazione di proposte progettuali da candidare su altre fonti di finanziamento. Le nuove attività che interesseranno 4 nuove aziende, situate nella zona industriale di Settat, consistono prevalentemente nella redazione di audit ambientale, realizzazione di analisi dei reflui, accompagnamento nella stesura di dossier di finanziamento, monitoraggio della qualità dei reflui liquidi grazie a una campagna di analisi di almeno 6 mesi. L attività di accompagnamento nella stesura di dossier di finanziamento e di follow up della fase istruttoria, sarà quindi realizzata sia per le 4 nuove aziende, sia per tutte le aziende già coinvolte nel progetto. In questa nuova fase si intende anche assicurare un coinvolgimento di alcune aziende italiane del settore del trattamento delle acque attraverso, in particolare, visite in loco di unità industriali e realizzazione successiva di preventivi. Per quello che riguarda le attività al livello agro-urbano, i risultati già conseguiti a seguito dell indagine sull utilizzo dei reflui trattati in agricoltura hanno messo in evidenza una forte richiesta di informazioni da parte degli agricoltori. Con le nuove attività si prevede quindi di organizzare una ampia campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta agli agricoltori della zona di Had Soualem, con la collaborazione degli enti locali. Inoltre, una diffusione di più ampio raggio dei risultati sperimentali ottenuti dall attività a livello agro-urbano sarà realizzata attraverso la partecipazione a una fiera agricola (SIAM di Meknès principale fiera agricola del Marocco). La Giunta regionale, sentita la relazione del Presidente e acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Presidenza IBERA di prendere atto di quanto illustrato in premessa; 4/5
5 IBERAZIONE N. di procedere, attraverso i competenti uffici della Presidenza e dell Ente Acque della Sardegna (ENAS) alla realizzazione delle attività necessarie al completamento dei progetti connessi alle Linee di intervento 2.1 Marocco, 2.3, sub-progetto CHAECO e 2.4 dell Accordo di Programma Quadro Paesi del Mediterraneo. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 5/5
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