REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
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- Orazio Molteni
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1 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
2 INDICE Art. 1 Ambito di applicazione TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 2 Finalità del processo di gestione del patrimonio Art. 3 Fondo stabilizzazione erogazioni TITOLO II ATTRIBUZIONI E RESPONSABILITA NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO Art. 4 Separazione ruoli e responsabilità Art. 5 Consiglio Generale Art. 6 Consiglio di Amministrazione Art. 7 Informative del Consiglio di amministrazione Art. 8 Comitato partecipazioni e investimenti finanziari Art. 9 Struttura operativa interna TITOLO III INVESTIMENTI Art. 10 Composizione degli investimenti Art. 11 Criteri di selezione degli investimenti del patrimonio gestito Art. 12 Diversificazione degli investimenti Art. 13 Gestione dei rischi degli investimenti del patrimonio gestito Art. 14 Investimenti del patrimonio strategico TITOLO IV MODALITA DI GESTIONE DEL PATRIMONIO Art. 15 Modalità di gestione del patrimonio TITOLO V SCELTA DEL GESTORE E DELL ADVISOR Art. 16 Principi di selezione del gestore e dell advisor Art. 17 Principi di selezione degli intermediari abilitati Art. 18 Principi di selezione dell advisor TITOLO VI PRINCIPI DI MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE Art. 19 Monitoraggio Art. 20 Rendicontazione TITOLO VII PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO, DEL BILANCIO E NORMA TRANSITORIA Art. 21 Pubblicità del Regolamento e del bilancio Art. 22 Norma transitoria
3 Art. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente Regolamento, adottato ai sensi degli articoli 4, comma 3, 14, comma 1, lett. b) e 17, comma 3, dello Statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, di seguito indicata come Fondazione, definisce gli obiettivi e i criteri, individua gli ambiti di azione e le responsabilità, e disciplina le procedure e le modalità della gestione patrimoniale e finanziaria della Fondazione, in aderenza ai contenuti della Carta delle Fondazioni definita in sede Acri. TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 2 Finalità del processo di gestione del patrimonio 2.1 Il patrimonio della Fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari, ai quali è legato da un rapporto di strumentalità. 2.2 Le politiche di investimento sono ispirate al perseguimento dei seguenti obiettivi: - salvaguardia del valore del patrimonio attraverso l adozione di idonei criteri prudenziali di diversificazione del rischio; - conseguimento di un rendimento che consenta di destinare all attività istituzionale un flusso di risorse finanziarie coerente con gli obiettivi pluriennali stabiliti dalla Fondazione; - stabilizzazione nel tempo del livello delle risorse da destinare alle finalità istituzionali, attraverso opportune politiche di accantonamento; - collegamento funzionale con le finalità istituzionali e in particolare con lo sviluppo del territorio. 2.3 Nelle scelte di investimento, la Fondazione: - utilizza forme di impiego coerenti con la sua natura di investitore istituzionale senza fine di lucro con orizzonte temporale di lungo periodo; - adotta criteri che tengano conto del grado di responsabilità sociale degli investimenti e ne verifica periodicamente il rispetto; - opera seguendo principi di adeguata diversificazione degli investimenti, in coerenza con le decisioni di investimento strategico; - può fare ricorso a operazioni di copertura del rischio che consentano di contenerne gli effetti e salvaguardare l integrità del patrimonio, tenendo conto dei costi/benefici e della presenza del fondo stabilizzazione erogazioni. 2.4 Nella gestione del patrimonio la Fondazione adotta un principio di bilanciamento tra la quota investita nella società bancaria di riferimento e gli altri investimenti, coerente con il profilo strategico della quota azionaria. Art. 3 Fondo stabilizzazione erogazioni 3.1 In coerenza con le finalità degli investimenti di cui al precedente art. 2.1, la Fondazione alimenta un fondo per la stabilizzazione delle erogazioni con l intento di assicurare un flusso stabile di risorse per la realizzazione delle finalità istituzionali e fronteggiare gli effetti sul risultato di gestione della volatilità dei mercati. 3.2 La Fondazione costituisce e mantiene un fondo la cui consistenza, unitamente a quella relativa ad altri fondi erogativi, consenta di ridurre la variabilità delle erogazioni previste per gli esercizi futuri. Le politiche di accantonamento e di utilizzo del fondo vengono definite anche con l intento di perseguire un più generale equilibrio finanziario di lungo periodo.
4 TITOLO II ATTRIBUZIONI E RESPONSABILITÀ NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO Art. 4 Separazione ruoli e responsabilità 4.1 Il Consiglio Generale, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori e la Struttura operativa interna operano secondo le attribuzioni dello Statuto e del presente Regolamento, nel rispetto dei relativi ruoli, competenze e responsabilità, senza ingerenze o sovrapposizioni di attribuzioni. Il Collegio dei Revisori vigila affinché le attribuzioni di responsabilità vengano rispettate e i processi e le procedure siano adeguate alle finalità per le quali sono definite. Art. 5 Consiglio Generale 5.1 Sono di competenza del Consiglio Generale le decisioni in merito alla definizione delle politiche di investimento del patrimonio con riguardo alla: - definizione delle linee generali di impiego, con riferimento alle classi di attività oggetto di investimento e relativo benchmark strategico (c.d. asset allocation strategica). La scelta del benchmark strategico tiene conto del peso del portafoglio strategico; - individuazione, d intesa con il Consiglio di Amministrazione, degli obiettivi di consistenza del fondo stabilizzazione erogazioni; - elaborazione degli indirizzi generali riguardanti gli investimenti strategici e i criteri di responsabilità sociale; - destinazione di quote del patrimonio agli impieghi in rapporto funzionale con le finalità statutarie e in coerenza con la strategia istituzionale adottata dalla Fondazione. 5.2 Il Consiglio Generale verifica periodicamente, sulla base delle rendicontazioni del Consiglio di Amministrazione, se i risultati degli investimenti siano coerenti con i principi generali dello Statuto e con le strategie di impiego elaborate. 5.3 Il Consiglio Generale provvede alla definizione dei criteri per l eventuale affidamento della gestione patrimoniale ad intermediari abilitati (gestori) ai sensi dell art. 4, comma 3, dello Statuto. Art. 6 Consiglio di Amministrazione 6.1 Sono di competenza del Consiglio di Amministrazione tutte le attribuzioni in materia di gestione del patrimonio che non sono riservate dallo Statuto e dal presente Regolamento al Consiglio Generale. 6.2 In particolare, con il supporto del Comitato partecipazioni e investimenti finanziari, ove istituito, e della Struttura operativa interna, spettano al Consiglio di Amministrazione: - la scelta circa la concreta allocazione del patrimonio nelle diverse tipologie d investimento, nel rispetto delle linee strategiche individuate dal Consiglio Generale; - l amministrazione degli investimenti strategici e il relativo esercizio dei diritti economici e amministrativi; - la individuazione, secondo i criteri definiti dal Consiglio Generale, degli intermediari abilitati cui affidare la gestione del patrimonio ove ritenuto opportuno; - la verifica periodica, in caso di gestione affidata a gestori abilitati, del rispetto delle politiche di investimento e delle regole di bilanciamento dei rischi definite dalla Fondazione; - l assunzione delle decisioni in termini di ribilanciamento strategico dei rischi e delle durate; - la valutazione periodica dei gestori; - la definizione degli aspetti organizzativi, operativi e di responsabilità della Struttura operativa interna;
5 - la selezione di eventuali advisor/consulenti esterni sulla base dei criteri contenuti nell art In caso di urgenza il Presidente della Fondazione, sentito il Direttore, potrà operare ai fini gestionali ai sensi dello Statuto. Art. 7 Informative del Consiglio di Amministrazione 7.1 Il Consiglio di Amministrazione relaziona semestralmente il Consiglio Generale circa l andamento della gestione patrimoniale, compresi gli impieghi strategici, con riguardo al rispetto delle politiche di investimento definite, ai rendimenti conseguiti e ai rischi assunti, anche sulla base dei rapporti periodici forniti dal Comitato partecipazioni e investimenti finanziari ove attivato. Art. 8 Comitato partecipazioni e investimenti finanziari 8.1 Il Consiglio di Amministrazione può istituire un Comitato partecipazioni e investimenti finanziari, ai sensi dell art. 17, comma 2, lett. f), dello Statuto, con poteri di controllo sulla gestione patrimoniale o specifici aspetti di analisi nei limiti delle proprie competenze statutarie. 8.2 Il Comitato, composto da componenti con competenze economico-finanziarie, si avvale della struttura operativa interna, coordinata dal Direttore, e può avvalersi di consulenze esterne, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. 8.3 Il Comitato risponde del proprio operato nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Nell esercizio della sua attività di vigilanza il Consiglio ha accesso agli atti del Comitato. 8.4 Possono essere delegate al Comitato attribuzioni nell ambito delle seguenti materie: - verifica e controllo periodico dell attività d investimento; - monitorare su base almeno trimestrale il rischio complessivo e quello specifico assunto nella gestione del patrimonio, sulla base di report prodotti dai gestori o dall eventuale advisor; - valutare la coerenza dell assetto degli investimenti con gli scenari di mercato e se necessario proporre eventuali ribilanciamenti; - controllare l attività dei gestori e proporre eventuali affidamenti e revoche di incarico; - analizzare i bisogni finanziari della Fondazione e proporre eventuali conferimenti e prelievi di liquidità dalle gestioni;- - svolgere attività di istruttoria su specifiche decisioni di investimento su richiesta del Consiglio di amministrazione. Art. 9 Struttura operativa interna 9.1 Nell ambito della struttura operativa della Fondazione è attiva una funzione di supporto alle decisioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato con il compito di: - sorvegliare i rischi e le perfomance degli investimenti collaborando con l eventuale advisor; - controllare l attività dei gestori e verificarne la rendicontazione e la conformità alle istruzioni d investimento impartite; - curare la gestione delle attività di tesoreria; - dare esecuzione a tutte le decisioni di investimento o disinvestimento assunte dal Consiglio di Amministrazione; - monitorare il portafoglio di partecipazioni detenute dalla Fondazione, inclusi gli investimenti strategici; - seguire le esigenze finanziarie della Fondazione, pianificandone le necessità anche con riferimento all attuazione dei programmi erogativi.
6 TITOLO III INVESTIMENTI Art. 10 Composizione degli investimenti 10.1 In relazione alle finalità perseguite, il patrimonio è composto da investimenti costituenti il patrimonio strategico e investimenti costituenti il patrimonio gestito Il patrimonio strategico è formato dagli investimenti nella società bancaria di riferimento e da quelli realizzati in collegamento funzionale con gli scopi statutari perseguiti e gli altri investimenti definiti tali con delibera del Consiglio di Amministrazione, per la rilevanza delle finalità o per la durata dell impiego Il portafoglio gestito deve avere un profilo rischio-rendimento coerente con la necessità di compensare il rischio del portafoglio strategico. Di ciò il Consiglio Generale tiene conto nella definizione delle politiche di investimento del patrimonio. Art. 11 Criteri di selezione degli investimenti del patrimonio gestito 11.1 Nella selezione degli investimenti, in attuazione delle politiche di impiego del patrimonio definite dal Consiglio Generale, il Consiglio di Amministrazione tiene in particolare conto i seguenti elementi: - coerenza con le finalità della Fondazione; - grado di rischio nelle sue diverse componenti; - grado di redditività attesa, al netto degli oneri connessi (di natura gestionale e fiscale); - flusso di liquidità periodico; - grado di chiarezza e comprensibilità delle caratteristiche dell investimento; - grado di liquidabilità dell investimento. Art. 12 Diversificazione degli investimenti 12.1 Gli strumenti finanziari che compongono il patrimonio gestito sono individuati con l obiettivo di perseguire un adeguato grado di diversificazione complessiva, tenuto conto anche degli investimenti del portafoglio strategico. Art. 13 Gestione dei rischi degli investimenti del patrimonio gestito 13.1 La Fondazione ha un approccio prudenziale al rischio e opera affinché il suo controllo e la generazione di rendimento siano per quanto possibile bilanciati La Fondazione valuta i rendimenti, i rischi e le correlazioni sulla base di previsioni di lungo periodo Nella valutazione del rischio complessivo connesso all insieme delle politiche di investimento in essere, il Consiglio di amministrazione considera in particolare i rischi di: - controparte; - liquidabilità; - mercato; - valuta; - credito; - carattere geopolitico; - concentrazione, tenendo conto degli investimenti strategici. Art. 14 Investimenti del patrimonio strategico 14.1 Rientrano, in particolare, fra gli investimenti del patrimonio strategico la partecipazione nella società bancaria di riferimento e gli investimenti collegati alla missione (mission connected
7 investments), con particolare riferimento a quelli che perseguono l obiettivo di contribuire alla promozione dello sviluppo economico Nell ambito delle proprie finalità di sviluppo del territorio, attraverso l investimento nella società bancaria di riferimento, nel rispetto della legislazione vigente, la Fondazione persegue l obiettivo di contribuire alla promozione dello sviluppo economico, nella consapevolezza che una istituzione finanziaria solida e radicata nei territori costituisca un volano di crescita e di stabilizzazione del sistema finanziario locale e nazionale La Fondazione non si ingerisce nella gestione operativa delle società partecipate, ma, esercitando i diritti dell azionista, vigila affinché la conduzione dell impresa avvenga nel rispetto dei valori economici e sociali che la ispirano Il portafoglio strategico è oggetto di ricognizione e di attenzione sistematica per verificare il grado di rispondenza degli investimenti in essere alle finalità della Fondazione. TITOLO IV MODALITÀ DI GESTIONE DEL PATRIMONIO Art. 15 Modalità di gestione del patrimonio 15.1 La gestione del patrimonio può avvenire sia in forma diretta, anche con l eventuale supporto di advisor, attraverso apposite strutture organizzative interne, sia in forma indiretta, mediante l affidamento di mandati di gestione ad intermediari abilitati Sono di norma gestite direttamente dalla Fondazione le disponibilità liquide di tesoreria e gli investimenti costituenti il portafoglio strategico, salvo diversa determinazione del Consiglio di Amministrazione Le disponibilità liquide di tesoreria sono gestite direttamente secondo le modalità organizzative definite dal Consiglio di Amministrazione e con criteri di minimizzazione del rischio e di pronta liquidabilità Il Consiglio di Amministrazione può disporre che il patrimonio sia gestito direttamente ove lo ravvisi opportuno per ragioni di efficienza ed efficacia in relazione alle finalità di investimento perseguite In presenza di gestione diretta, la struttura interna deputata è organizzativamente separata da ogni altra struttura della Fondazione ed esercita le proprie funzioni con il coordinamento del Direttore. TITOLO V SCELTA DEL GESTORE E DELL ADVISOR Art. 16 Principi di selezione del gestore e dell advisor 16.1 Per il raggiungimento degli obiettivi proposti alla gestione del proprio patrimonio, la Fondazione può avvalersi delle prestazioni professionali di intermediari abilitati, scelti con procedure trasparenti e imparziali e in base a criteri rispondenti all esclusivo interesse della Fondazione. Art. 17 Principi di selezione degli intermediari abilitati 17.1 La selezione dei gestori avviene sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio Generale, fra i quali assumono rilievo, per la valutazione qualitativa e quantitativa dei candidati: - l assetto e la solidità dell intermediario; - la struttura organizzativa; - le risorse dedicate; - la massa gestita;
8 - la tipologia di clientela e le politiche di rapporto con essa; - gli strumenti di controllo dei rischi; - economicità dell offerta; - le perfomance finanziarie precedenti Le informazioni fornite da ogni intermediario sono riclassificate alla luce di fattori di ponderazione fissati dal Consiglio di Amministrazione in modo da ottenere valutazioni comparabili Nell assegnazione dei mandati di gestione, il Consiglio di Amministrazione, verificate le proposte di almeno due intermediari ritenuti idonei, anche in funzione delle classi di investimento, delibera l affidamento dell incarico nell esclusivo interesse della Fondazione e nel rispetto degli indirizzi fissati dal Consiglio Generale La gestione del patrimonio non può essere affidata a intermediari nei cui gruppi ricoprano cariche o abbiano partecipazioni rilevanti o ai cui gruppi prestino consulenza i componenti degli organi o della struttura operativa interna della Fondazione, i loro parenti sino al secondo grado incluso e gli affini fino al primo grado, ovvero che prestino servizi finanziari ai componenti degli organi o che versino in altre situazioni di conflitto di interessi, anche per attività svolte in precedenza Il Consiglio di Amministrazione provvede a una valutazione periodica dei gestori selezionati e ad aggiornare la relativa lista con l assistenza della Struttura operativa interna e dell eventuale advisor. Art. 18 Principi di selezione dell advisor 18.1 La selezione dell advisor da parte del Consiglio di Amministrazione tiene conto fra l altro dei seguenti elementi: - competenza e professionalità; - precedenti lavorativi e presenza di clientela istituzionale; - gli strumenti di controllo dei rischi; - economicità dell offerta Nell assegnazione dell incarico il Consiglio di Amministrazione, verificate le proposte di almeno due consulenti ritenuti idonei, delibera l affidamento nell esclusivo interesse della Fondazione L incarico di consulenza non può essere affidato a soggetti nei cui gruppi ricoprano cariche o abbiano partecipazioni rilevanti o ai cui gruppi prestino consulenza i componenti degli organi o della struttura operativa interna della Fondazione, i loro parenti sino al secondo grado incluso e gli affini fino al primo grado, ovvero che prestino servizi finanziari ai componenti degli organi o che versino in altre situazioni di conflitto di interessi, anche per attività svolte in precedenza. TITOLO VI PRINCIPI DI MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE Art. 19 Monitoraggio 19.1 Il Consiglio di Amministrazione vigila con continuità sul rispetto da parte dei gestori del mandato di gestione conferito e controlla, in particolare, i risultati dagli stessi conseguiti, sotto il profilo patrimoniale, finanziario, di rischiosità e di rendimento, e ne verifica la coerenza con gli obiettivi della Fondazione. La Struttura operativa interna o il Comitato, se istituito, fornisce al Consiglio di Amministrazione tutta le informazioni necessarie per l attività di controllo e verifica, fermo restando la facoltà del Consiglio di acquisire direttamente dagli intermediari ogni opportuno chiarimento.
9 19.2 Il Collegio dei Revisori provvede alla verifica periodica dell adeguatezza delle procedure interne di controllo e rendicontazione dell attività di gestione del patrimonio. Art. 20 Rendicontazione 20.1 Tutte le operazioni concernenti la gestione patrimoniale trovano corrispondenza nella contabilità e nel bilancio annuale della Fondazione, in conformità ai principi contabili ad essa applicabili, dando evidenza dell impatto fiscale connesso agli impieghi effettuati. I criteri di rilevazione e di valutazione di bilancio sono coerenti con il profilo strategico o meno degli investimenti Nella Nota integrativa la Fondazione fornisce una adeguata, completa e trasparente informativa sugli investimenti realizzati e i risultati conseguiti, basati su un esposizione degli strumenti finanziari a prezzi di mercato o al fair value. TITOLO VII PUBBLICITÀ DEL REGOLAMENTO, DEL BILANCIO E NORMA TRANSITORIA Art. 21 Pubblicità del Regolamento e del bilancio 21.1 Il Regolamento per la gestione del patrimonio e il bilancio di esercizio sono resi pubblici sul sito Internet della Fondazione. Art. 22 Norma transitoria 22.1 Il presente Regolamento entra in vigore il 1^ ottobre Alle situazioni in essere, sorte prima dell'entrata in vigore del presente Regolamento, continuano ad applicarsi le disposizioni previgenti. * * *
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