PROVINCIA DI GROSSETO

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1 PROVINCIA DI GROSSETO CONTROLLO DI GESTIONE A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE MILANO 9 FEBBRAIO 005 DONATELLA BIGOZZI

2 DATI GENERALI DELL ENTE: popolazione residente di cui nel capoluogo Kmq di superficie 1.830,440 Km. di strade provinciali 8 Comuni 3 Comunità montane Distretto Rurale (riconosciuto dalla Regione Toscana)

3 Rileggere l Organizzazione priorità iscritta nell agenda del Presidente Direttore Generale (dal 01 luglio 001) 5 Direttori di Dipartimento ( dal 01 agosto 003) 16 settori (dirigenti) 0 servizi (posizioni organizzative) Conferenza dei dirigenti

4 Dipartimenti Amministrazione e personale Infrastrutture e servizi tecnici Territorio ambiente e sostenibilità Attività produttive, lavoro e società Presidenza, programmazione economica e politiche comunitarie

5 Sviluppo del modello di Direzione Gli organi di direzione politica definiscono i programmi e gli obiettivi, La dirigenza, con atti di natura pubblica e privata organizza le risorse disponibili per il conseguimento dei risultati Gli organi di direzione politica apprezzano i risultati ottenuti con lo strumento del controllo

6 Ufficio del controllo di gestione Il Regolamento degli Uffici e dei Servizi (approvato nel 003), prevede che l Ufficio sia strutturalmente e funzionalmente incardinato nella Direzione Generale Missione: 1. Fornire informazioni rilevanti, tempestive e di qualità a supporto dell attività di direzione. Collabora con il Nucleo di Valutazione, con i Revisori dei conti, con i dirigenti (tecnico/politico) destinatari delle informazioni

7 Crescita culturale dell Ente L approccio alla definizione di un modello non è stato immediato per rendere VIVO un sistema di controllo gestionale è necessario un periodo di tempo apprezzabile Attività di verifica interna svolta in modo coordinato, secondo una visione unitaria Secondo un proprio livello culturale in materia di controllo e di aziendalità

8 Organizzazione: variabile dipendente Capacità di adattarsi per risolvere problemi emergenti Combinare una dimensione verticale (gerarchica) con una dimensione orizzontale e trasversale (lavorare per processi di creazione di valore) Limiti: di bilancio e di comportamento non assumendo il risultato come priorità dell azione

9 Introduzione del sistema di controllo Consigliare una o più strategie Sintetizzare i risultati previsti Presentare le fasi successive Definire le attività da svolgere

10 Il processo di controllo Il processo di controllo definisce la sequenza delle fasi attraverso le quali si realizza il ciclo di programmazione ed il successivo ciclo di controllo. I due cicli sono fortemente integrati, nella misura in cui la rilevazione dei risultati conseguiti e l osservazione ragionata delle variazioni intervenute tra obiettivi e risultati definisce, da un lato, gli ambiti di intervento a correzione di eventuali fenomenologie aziendali giudicate non soddisfacenti e, dall altro, elementi utili per definire i programmi di azione futuri, ancorandoli alle reali condizioni gestionali dell Ente.

11 PROCESSO DI CONTROLLO STRUTTURA ORGANIZZATIVA STRUTTURA INFORMATIVA SISTEMA DELLE RESPONSABILITA ECONOMICHE SISTEMA DELLE RILEVAZIONI DIREZIONALI PIANO DEI CONTRI DI COSTO E DI PROVENTO SISTEMA DI REPORTING HARDWARE E SOFTWARE DI SUPPORTO DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURAZIONE DEI RISULTATI ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI SULLA GESTIONE INTERVENTI CORRETTIVI E MODIFICATIVI SUGLI OBIETTIVI

12 Il piano dei centri di costo e provento Il piano dei centri di costo e provento dell Ente individua, per l Ente nel suo complesso e nell ambito di ogni unità operativa, aggregazioni significative sotto il profilo organizzativo e gestionale a cui possano essere utilmente attribuiti i costi di gestione e/o i proventi dalla stessa rivenienti.

13 Il sistema dei rapporti di gestione Il sistema dei rapporti di gestione si compone delle sintesi di dati, monetari e non monetari I rapporti rilevano i costi sostenuti ed i risultati monetari e non monetari della gestione Gli indicatori di risultato sono concordati dai Dirigenti con il Direttore La periodicità della predisposizione dei rapporti di gestione avviene in relazione alle esigenze dei destinatari garantendo almeno ogni sei mesi, tanto ai Dirigenti che al Direttore che alla Giunta, gli elementi necessari per valutare l andamento della gestione

14 La misurazione dei costi e dei risultati La misurazione dei costi e dei risultati avviene per il tramite del sistema informativo di controllo I Dirigenti collaborano al corretto funzionamento del sistema stesso

15 L analisi degli scostamenti tra obiettivi e risultati L analisi tecnica degli scostamenti, senza valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi, viene effettuata dall Ufficio per il Controllo di Gestione Il giudizio sull appropriatezza del raggiungimento degli obiettivi spetta alla Giunta la quale, in base alle risultanze ottenute programma le scelte future

16 CODICE CENTRO DENOMINAZION E TIPOL. ECON. ATTRIBUZIONE BASE DI IMPUTAZIONE VII Liv. VI Liv. V Liv. IV Liv. III Liv. II Liv. I Liv. 0 DIREZIONE GENERALE 0 1 Ufficio di Presidenza Ufficio Presidenza CI Al centro 0.1. Attribuzione integrale 0 1 Segreterie assessori CA Al centro Attribuzione integrale 0 1 Z Valori comuni 0 Affari generali CAII A tutti i centri del raggruppamento 0 Costi di centro 0 3 Servizio direzione generale Programmazione CA A tutti i centri intermedi e finali Costi di centro 0 3 Controllo di gestione CA A tutti i centri intermedi e finali Costi di centro Supporto al Nucleo di Valutazione CA A tutti i centri intermedi e finali Costi di centro Cooperazione internazionale e sviluppo partenariato CF 0 3 Z Valori comuni

17 Report analitico - 1 Centro di responsabilita - Pubblica Istruzione Cdc Diritto allo srudio Cdc Attività didattiche integrative A) Totale valori speciali B) Cdc Valori comuni C) = A) + B) Totale b c d b c d b c d b c d PROVENTI TRIBUTI TRASFERIMENTI PROVENTI DEI SERVIZI PROVENTI GEST. PATRIMONIALE PROVENTI DIVERSI PROV. CONC. EDIFICARE INCREM. IMMOB. LAV. INTERNI VAR. RIM. PROD. CORSO LAV. PROV. AZIENDE SPEC. E PARTEC. PROVENTI FINANZIARI PROVENTI STRAORDINARI A) TOTALE PROVENTI

18 Centro di responsabilita - Pubblica Istruzione Cdc Diritto allo srudio Cdc Attività didattiche integrative A) Totale valori speciali B) Cdc Valori comuni C) = A) + B) Totale b c d b c d b c d b c d COSTI B) C)=A)- B) PERSONALE ACQUISTI DI M.P. E BENI CONS. VAR. RIM. M.P. E/O BENI CONS. PRESTAZIONI DI SERVIZI GODIMENTO BENI DI TERZI TRASFERIMENTI IMPOSTE E TASSE AMMORTAMENTI DI ESERCIZIO ONERI AZ. SPEC. E PARTECIPATE ONERI FINANZIARI ONERI STRAORDINARI TOTALE COSTI DIRETTAMENTE IMPUTATI RISULTATO ECONOMICO LORDO COSTI RIPARTITI DA ALTRI CENTRI: D 1) D ) D) DA CENTRI AUSILIARI DA CENTRI INTERMEDI TOTALE COSTI RIPARTITI DA ALTRI CENTRI E)=C)- D) RISULTATO ECONOMICO NETTO

19 Report indicatori C.d.R. - Viabilità Indicatori di attività b c d N. verifiche effettuate Indicatori di qualità/efficacia b c d Km. lineari controllati/n. tot. Km Indicatori di efficienza b c d Costo/N. verifiche

20 Report investimento Dirigente... Budget Consuntivo Differenza Acquisizione di beni immobili Espropri e servitù onerose Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnicoscientifiche Incarichi professionali esterni Trasferimenti di capitale Partecipazioni azionarie Conferimenti di capitale Concessioni di crediti e anticipazioni Totale Titolo II Costi capitalizzati da report economico Totale generale dell'investimento

21 Riepilogo per investimenti % di realizzazione residua Descrizione dell'investimento Budget Consuntivo Differenza Budget Consuntivo Differenza Investimento 1 Investimento Investimento 3 Investimento 4 Investimento 5 Investimento 6 Investimento n Totale

22 Report progetti speciali Progetto a: ammodernamento istituzione nuove sedi per i servizi dell'impiego Progetto b: redazione piano protezione civile Totale costi di progetto Costi dei progetti Budget Cons. Diff. Budget Cons. Diff. Budget Cons. Diff PERSONALE 11. ACQUISTI DI M.P. E BENI CONS VAR. RIM. M.P. E/O BENI CONS PRESTAZIONI DI SERVIZI 11.5 GODIMENTO BENI DI TERZI 11.6 TRASFERIMENTI 11.7 IMPOSTE E TASSE 11.8 AMMORTAMENTI DI ESERCIZIO 13 ONERI AZ. SPEC. E PARTECIP 14 ONERI FINANZIARI 15 ONERI STRAORDINARI Totale costi

23 Prospettive La razionalità economico/sociale talvolta si scontra con lo scenario ambientale di riferimento; fattore quest'ultimo che, pur legittimo (e soprattutto legittimato), rischia di allontanare la programmazione dal bene comune come diceva Carlo Masini in Lavoro e Risparmio

24 PROVINCIA DI GROSSETO CONTROLLO DI GESTIONE A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE MILANO 9 FEBBRAIO 005 DONATELLA BIGOZZI