PIANO PER L ARRESTO DEFINITIVO E LA RICONVERSIONE DELLE IMBARCAZIONI ABILITATE ALL ESERCIZIO DELLA PESCA COSTIERA LOCALE

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1 PIANO PER L ARRESTO DEFINITIVO E LA RICONVERSIONE DELLE IMBARCAZIONI ABILITATE ALL ESERCIZIO DELLA PESCA COSTIERA LOCALE E CHE UTILIZZANO IL SISTEMA DI PESCA A STRASCICO ( L.R. 5 MARZO 2008 N. 3 ART. 7 COMMA 22 ) 1

2 La pesca a strascico in Sardegna (dati 2006) La flotta a strascico che opera in Sardegna è composta da 157 battelli per un tonnellaggio complessivo di poco superiore agli 8 mila GT e una potenza motore pari a kw ed offre occupazione a 611 addetti. Rispetto agli altri segmenti di flotta che operano nell isola, i battelli a strascico costituiscono il 12% in termini quantitativi e rispettivamente il 68% ed il 40% del GT e del kw. Il segmento della flotta che esercita la pesca con sistemi a strascico annovera numerose imbarcazioni di piccole dimensioni (GT < 15) che praticano abitualmente la pesca sottocosta. Dal punto di vista della distribuzione geografica, la flotta a strascico regionale risulta concentrata nel compartimento di Cagliari; in quest area, infatti, sono iscritti circa i 2/3 dei battelli a strascico (98 unità) e il relativo maggiore tonnellaggio; seguono i compartimenti di Olbia e Porto Torres. Le attuali norme consentono la pesca a strascico ad una distanza non inferiore a tre miglia o, laddove la batimetria sia superiore ai 50 metri, non inferiore ad un miglio e mezzo. Nel raggruppamento che comprende gli altri sistemi di pesca (nasse, palangari, reti da posta ecc), si registrano invece imbarcazioni per complessivi GT e kw. Tale segmento della flotta è presente in maniera capillare su tutto il territorio e occupa circa addetti. Per la concomitante presenza sia delle imbarcazioni dello strascico che della pesca artigianale, nella fascia costiera si rileva una sovrapposizione di mestieri, che essendo in competizione per le medesime risorse generano elevata pressione di pesca e causano conflitto sociale tra gli operatori dei diversi sistemi di pesca. Impatto della pesca a strascico sulla fascia costiera Il sistema di pesca a strascico viene indicato, nella letteratura scientifica, come la causa principale della scomparsa delle praterie di posidonia in acque di bassa profondità e del deterioramento delle popolazioni che vivono sui fondali. L uso delle reti a strascico comporta infatti un danno alle popolazioni del fondo sia direttamente, attraverso l attività meccanica di raschiamento, sia in maniera indiretta per la cattura, al passaggio della rete, di tutte le forme viventi. A questi si aggiunge un altro problema costituito dai rigetti in mare ; la scarsa selettività degli attrezzi comporta infatti una notevole quantità di scarti in quanto vengono catturate sia specie senza alcun valore commerciale, sia specie con valore commerciale elevato ma aventi taglia tale da non permetterne la commercializzazione. Quest ultimo aspetto comporta una notevole pressione di pesca, senza alcun vantaggio economico. L'Unione Europea ha adottato specifiche misure di regolamentazione (In particolare con il Reg. CE 1967/2006, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo) che vietano l'uso di reti a strascico nelle zone sensibili delle acque comunitarie. Tuttavia, appare sempre più evidente che l attuale regolamentazione non garantisce una adeguata tutela delle risorse che trovano il loro habitat ottimale nella fascia costiera, costituite in buona parte da stadi giovanili di specie aventi elevato valore commerciale. Peraltro la dimensione ambientale assume un valore particolarmente 2

3 significativo per il litorale mediterraneo, densamente popolato e già soggetto ad altissimi tassi di utilizzazione: turismo, acquacoltura, pesca sportiva, industria, ecc. Inoltre le evidenti difficoltà nel controllo del rispetto dei limiti (batimetria, distanza dalla costa, aree interdette, presenza di posidonieto,ecc ) e un sistema di sanzioni non sempre efficace, contribuiscono a creare una sinergia negativa che inevitabilmente si scarica sull ecosistema costiero e sulle attività economiche che in esso si svolgono, a partire dai sistemi di pesca artigianali che hanno in più occasioni sollecitato provvedimenti per l allontanamento dello strascico. La necessità di una gestione integrata e sostenibile delle zone costiere è dunque particolarmente rilevante. Obiettivi del piano Alla luce di quanto esposto si è più volte considerata l opportunità/necessità di vietare l esercizio della pesca a strascico nella fascia costiera fino a sei miglia, con l eventuale eccezione per quei tratti di mare caratterizzati da batimetria particolarmente elevata. Questa opportunità è stata tuttavia contemperata dalla doverosa considerazione sulla necessità di salvaguardare i redditi che questo tipo di pesca garantisce. Va infatti considerato che, per limiti oggettivi legati alle caratteristiche delle imbarcazioni, oltreché per quanto stabilito dal particolare tipo di abilitazione, questo segmento della flotta non è in grado di operare, in sicurezza, oltre le sei miglia. Pertanto, in assenza di concrete prospettive di reimpiego, sarebbe socialmente inaccettabile, oltreché insostenibile, la cancellazione di questa opportunità di lavoro e di reddito che si determinerebbe vietando la pesca a strascico entro le sei miglia. In questo contesto una conciliazione tra l esigenza sempre più urgente di vietare la pratica dello strascico in questa fascia costiera e la salvaguardia di un attività economica ed i posti di lavoro che essa garantisce e la ricchezza che genera, può venire unicamente dalla riconversione verso forme più selettive e sostenibili, ovvero la pesca con attrezzi quali nasse, palangari, reti da posta ecc. Si rende quindi necessario adottare uno specifico Piano per favorire l abbandono dello strascico e la riconversione verso sistemi di pesca più selettivi e meno impattanti. Elementi per la definizione del piano Il documento del Ministero delle Politiche Agricole Base scientifica per la predisposizione del Piano di Gestione GSA 11 Sardegna, riporta i più significativi dati relativi alle caratteristiche strutturali ed economiche del comparto della pesca in Sardegna. Per le finalità del presente piano risultano particolarmente utili i dati relativi allo sforzo di pesca misurato in kw di potenza del motore e il quantitativo di pescato che nei due segmenti della flotta (strascico e altri sistemi) sono stati realizzati. (dato aggiornato al 2006) Attraverso questi dati si può mettere a confronto, per i due sistemi di pesca analizzati, il fatturato unitario espresso come valore in euro per anno e per kw di potenza utilizzata. Appare dal calcolo che il sistema dello strascico garantisce un maggiore ricavo per kw installato. 3

4 A partire da questo risultato si può calcolare quindi quale potrebbe essere la misura di compensazione necessaria per incentivare la riconversione del sistema di pesca a strascico in sistema di pesca più selettivi quali nasse, palangari, reti da posta ecc. Nel definire l incentivo va ovviamente considerato che la rinuncia all esercizio dello strascico avrebbe carattere permanente e che pertanto il riconoscimento del mancato reddito deve essere adeguatamente valutato su una base pluriennale. Infatti, ancorché si possa asserire che le ragioni di convenienza vanno in prospettiva individuate nel fatto che, riducendo lo sforzo di pesca nella fascia costiera, ci si aspetta un incremento della quantità e del valore del pescato di cui si avvantaggerà tutta la pesca artigianale (e quindi anche chi accetta di aderire alla riconversione), si deve considerare che questi positivi effetti si manifesteranno nel medio periodo. Si è quindi ritenuto adeguato prevedere una compensazione per il mancato reddito per un periodo pari ad un triennio. Si rende altresì necessario individuare criteri di selezione che consentano di stilare, in modo chiaro e trasparente una graduatoria tra gli aventi diritto. A tal fine si ritiene utile adottare il dato relativo alla potenza del motore espressa in KW (dato desumibile dal fleet register) privilegiando i natanti dotati di minor potenza, che più probabilmente insistono nella fascia più prossima alla costa. Connessione tra il piano e la politica comunitaria della pesca Gli obiettivi che il piano si propone sono totalmente compatibili con gli obiettivi della politica comunitaria della pesca in quanto : favorisce la riduzione dello sforzo di pesca, orienta gli operatori verso sistemi di pesca più selettivi favorisce la riduzione dei rigetti contribuisce al raggiungimento del massimo prelievo sostenibile. 4

5 Piano per l arresto definitivo e la riconversione delle imbarcazioni abilitate all esercizio della pesca costiera locale e che utilizzano il sistema di pesca a strascico ( L.R. 5 marzo 2008 n. 3 Art. 7 comma 22 ) MODALITA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI Beneficiari Possono accedere ai benefici previsti dal presente piano i titolari di licenza di pesca iscritti nei compartimenti marittimi della Sardegna abilitati all esercizio della pesca a strascico entro le sei miglia. Obblighi per i beneficiari Rinuncia alla licenza per l esercizio della pesca a strascico. Laddove si renda necessario ottenere una licenza per la pesca con altri sistemi non trainati quali nasse, palangari, reti da posta ecc, l ammissione al beneficio è subordinata alla conclusione positiva dell iter di acquisizione della nuova licenza. Laddove l adesione si configuri come ritiro definitivo il calcolo del beneficio e la sua erogazione avverranno secondo quanto previsto dal DM 8 agosto 2008 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) relativo alle modalità di arresto definitivo delle attività delle unità da pesca. Verrà dato seguito all istanza solo se il richiedente dimostrerà: di aver aderito ai bandi per l arresto definitivo di essere stato escluso dalla graduatoria dei beneficiari per mancanza di copertura finanziaria. Attuazione del piano L attuazione del piano compete ad ARGEA Sardegna che opererà sulla base delle indicazioni del presente piano in stretto raccordo con il Servizio Pesca. Il 90% delle somme disponibili sono destinate alla riconversione verso sistemi diversi dallo strascico, più selettivi e meno impattanti. Il restante 10% è riservato per ulteriori arresti definitivi. L intero stanziamento 2008, pari a euro è destinato alle misure di riconversione. Il piano verrà attuato dopo l approvazione del Ministero e previo riscontro positivo della notifica alla Commissione Europea. Emanazione del bando ARGEA Sardegna, fatta salva l approvazione del Ministero e l esito positivo della notifica, provvede a emanare il bando per le manifestazioni di interesse. Trascorso il termine stabilito dal bando per la presentazione delle domande, ARGEA Sardegna provvede a stilare la graduatoria degli aventi diritto dando priorità ai natanti dotati di minor potenza motore espressa in kw. 5

6 La pubblicazione della graduatoria sarà effettuata secondo le modalità previste dalle norme vigenti. Validità delle domande Nella circostanza che le esigenze finanziarie risultanti dalla graduatoria per l anno in corso superi la dotazioni finanziaria, le istanze non finanziabili vengono d ufficio riconsiderate nella formazione della graduatoria degli anni successivi. Calcolo del premio a) Arresto definitivo: Il calcolo del premio sarà effettuato in base di quanto previsto dal DM 8 agosto 2008 del MIPAAF relativo alle modalità arresto definitivo delle attività delle unità da pesca. b) Riconversione: Il premio e pari a tre annualità di mancato reddito sulla base dei parametri indicati nella tabella allegata. 6

7 TABELLA DI CALCOLO PER LA RICONVERSIONE sistema consistenza della flotta regionale (kw) pescato annuo (t) t di pescato annuo per kw valore medio del pescato euro/t ricavi euro/anno/kw strascico , , ,56 attrezzi fissi , , ,71 differenziale 375,85 calcolo del premio per kw di potenza installata incidenza costi di mancato reddito produzione 70% euro/anno/kw (euro) 375,85 263,10 112,76 338,27 differenziale euro/anno/kw elementi di calcolo mancato reddito per 3 anni euro/ kw fabbisogno finanziario potenza complessiva flotta KW (dati Fleet Register ) premio euro per kw premio complessivo (euro) , ,20 Il premio complessivo indicato in tabella è stato calcolato sull'ipotesi di adesione al piano dell'intera flotta. 7

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