Gli archivi delle Comunità e degli Enti montani Le Comunità montane

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli archivi delle Comunità e degli Enti montani Le Comunità montane"

Transcript

1 Gli archivi delle Comunità e degli Enti montani Tra il 2008 e il 2011, in Liguria, sono state soppresse tutte le Comunità e gli Enti montani operanti sul territorio. Infatti, nel luglio del 2008, con L. R. 24/2008 Disciplina di riordino delle Comunità montane, disposizioni per lo sviluppo della cooperazione intercomunale e norme a favore dei piccoli Comuni, sono state soppresse le Comunità Montane della Riviera Spezzina e della Val Petronio mentre le restanti dodici Comunità montane della Liguria sono state soppresse il 30 aprile 2011 a seguito di quanto disposto dalle leggi regionali n.23/2010 e n.7/2011. Contestualmente, sono anche state revocate le deleghe attribuite ai quattro restanti Consorzi di comuni per le deleghe in agricoltura. Successivamente alla soppressione delle Comunità e Consorzi montani, a partire cioè dal 1 maggio 2011, la Regione Liguria esercita direttamente tutte le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana e antincendio boschivo, tramite gli sportelli territoriali per l agricoltura che, in molti casi, sono ospitati nelle preesistenti sedi delle ex Comunità montane. A seguito di quanto sopra detto, Regione Liguria ha acquisito la documentazione prodotta dai suddetti Enti soppressi e riguardante le proprie funzioni e competenze, in particolare in materia di agricoltura 1. Nel maggio 2013 sono iniziati i trasferimenti della documentazione dai magazzini e uffici delle soppresse Comunità montane ai locali della ditta esterna alla quale Regione Liguria, tramite apposita gara, ha affidato il servizio di custodia e deposito, in attesa delle operazioni di selezione, propedeutiche alla fase di schedatura e inventariazione. Le Comunità montane Le Comunità montane sono enti locali costituiti tra Comuni montani e parzialmente montani, non necessariamente della stessa Provincia, aventi lo scopo di promuovere la valorizzazione delle zone montane e preservare il territorio e le ricchezze ambientali mediante l esercizio di funzioni proprie e di funzioni conferite e l esercizio associato delle funzioni comunali 2. Le Comunità montane sono considerate dal Testo Unico degli Enti locali (TUEL), approvato con decreto legislativo n. 267/2000, come Unioni di Comuni e quindi veri e propri enti locali distinti e autonomi rispetto agli enti partecipanti. La Comunità montana viene istituita con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dopo che con legge regionale si è provveduto ad individuare gli ambiti territoriali omogenei idonei a realizzare gli interventi per la valorizzazione della montagna e l esercizio associato di funzioni comunali. La legge regionale che individua le zone territoriali ove far sorgere le Comunità montane provvede anche a disciplinare: le modalità di approvazione dello statuto, le procedure di concertazione, i piani zonali pluriennali e i programmi annuali, i criteri di 1 Per la documentazione relativa alle altre funzioni svolte dalle ex Comunità montane sono stati identificati i seguenti Enti ai quali è stata trasferita, almeno per la parte ancora corrente: * i Comuni (anche in convenzione fra loro e/o con la Provincia competente per territorio), per le funzioni in materia di vincolo idrogeologico; * le Province, per le funzioni in materia di opere di bonifica montana; * i Comuni per le funzioni già svolte dalle Comunità montane soppresse per conto dei Comuni. 2 Cfr F. Nesta, Natura giuridica delle Comunità Montane e dei Consorzi di Bonifica alla luce del Testo Unico degli Enti Locali, 2002, Alla base della disciplina delle Comunità montane troviamo l art. 44 della Costituzione La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane e l art. 118 della Costituzione riferito al principio di sussidiarietà; la legge n. 1102/1971, che ne ha previsto l istituzione; la legge n. 93/1981, che è intervenuta ad integrazione della precedente; la legge n. 97/1994, che ha dettato nuove disposizioni in materia; le leggi n. 59/1997 e n. 127/1997, con il relativo decreto legislativo n. 112/1998, norme tutte improntate sul fondamentale principio di sussidiarietà e sulla delega di poteri e funzioni per la realizzazione di un concreto decentramento; le leggi regionali di individuazione delle zone omogenee, con i conseguenti decreti del Presidente della Regione volti alla istituzione delle comunità montane; e, da ultimo, il Testo Unico degli Enti locali (TUEL) approvato con decreto legislativo n. 267/2000 che agli artt detta le disposizioni relative agli enti montani in questione. 1

2 ripartizione tra le Comunità montane dei finanziamenti regionali e di quelli europei, i rapporti tra le comunità montane e gli altri enti operanti nel territorio. Da quanto appena detto si evince innanzi tutto che le Comunità montane sono enti locali dotati di autonomia statutaria e ciò è molto rilevante in quanto sono esse stesse che, attraverso lo statuto, provvedono a disciplinare la propria organizzazione interna, i propri organi e i propri uffici, nonché il proprio ambito di competenze, individuando i propri compiti e le modalità di realizzazione degli stessi. In virtù di questa autonomia statutaria, le Comunità montane possono poi intervenire con propri regolamenti a disciplinare nel dettaglio le proprie attività. Per quanto riguarda gli organi delle Comunità montane, il TUEL prevede un organo rappresentativo che ha il compito di determinare l indirizzo politico e amministrativo da perseguire: il Consiglio della Comunità montana, che è organo deliberante e che provvede all approvazione dello Statuto e dei regolamenti. Vi è poi un organo esecutivo, destinatario di funzioni esecutive e gestionali dell attività della Comunità montana, che ha il compito di dare attuazione alle decisioni assunte dal Consiglio: la Giunta della Comunità montana, che ha potere deliberativo e che disciplina l organizzazione degli uffici e del personale ricorrendo allo strumento regolamentare, secondo le nuove previsioni dettate dal Testo Unico. Terzo organo è il Presidente nominato dal Consiglio e posto a capo della Giunta; ha la legale rappresentanza dell ente e sovrintende e coordina l attività dell esecutivo. Gli organi della Comunità montana sono formati esclusivamente da amministratori sindaci, assessori e consiglieri provenienti dai comuni partecipanti e il Presidente può contemporaneamente ricoprire la carica di sindaco di uno dei comuni associati. Il numero dei componenti degli organi della Comunità montana si ricava facendo rinvio alle norme dettate in materia per i comuni: non può eccedere il numero previsto per i comuni di dimensioni pari alla popolazione dell ente. Le Comunità montane svolgono molteplici funzioni che possono essere affidate loro direttamente dalle leggi di riferimento oppure possono essere delegate loro dai Comuni partecipanti, dalle Province interessate, dalla Regione o dallo Stato. Si hanno così funzioni proprie, funzioni delegate e funzioni svolte nell espletamento di compiti associativi. Tra le prime spicca la funzione programmatoria e di pianificazione delle Comunità montane, che adottano il piano pluriennale di sviluppo rurale ed economico e sociale, il quale descrive e rappresenta le possibilità di sviluppo nei vari settori economici, produttivi e sociali in conformità degli obiettivi stabiliti dall Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione. Il piano pluriennale di sviluppo rispecchia gli obiettivi fissati a livello regionale, nazionale e comunitario, e coinvolge la Provincia di riferimento che provvede alla sua approvazione. I piani pluriennali sono improntati alla salvaguardia e valorizzazione dell ambiente avendo come finalità il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale, l uso delle risorse idriche, la conservazione del patrimonio monumentale, dell edilizia rurale, dei centri storici e del paesaggio rurale e montano. Anche la programmazione urbanistica rientra nel piano pluriennale, in quanto questo contiene indicazioni che concorrono alla realizzazione del piano territoriale di coordinamento di competenza provinciale e presenta una visione globale dei piani regolatori generali dei comuni coinvolti. Tra le funzioni attribuite e delegate assumono particolare rilievo quelle relative al controllo degli scarichi e alla gestione degli impianti di acquedotto e di depurazione. Di particolare importanza è poi la gestione del patrimonio forestale che è funzione delegata proprio dalle Regioni. Sono poi funzioni delegate quelle che i Comuni trasferiscono direttamente alle Comunità montane in quanto necessitano di una trattazione unitaria a livello sovra comunale, pur non richiedendo un esercizio a livello regionale. Da ultimo abbiamo tutte quelle funzioni che sono attribuite alle Comunità montane in quanto devono essere esercitate dai Comuni in associazione tra loro. Si tratta di funzioni che possono essere ricondotte, in base a previsioni normative, a settori omogenei quali: 2

3 * raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani; * organizzazione del trasporto locale, in specie quello scolastico; * organizzazione del servizio di polizia municipale; * realizzazione di strutture di servizio sociale per gli anziani; * realizzazione di strutture sociali di orientamento e formazione per i giovani; * realizzazione di opere di interesse pubblico nel territorio di loro competenza. * costituzione di strutture tecnico-amministrative di supporto alle attività istituzionali dei Comuni, tra cui compiti di assistenza al territorio; Negli ultimi anni il ruolo delle Comunità montane è stato messo in discussione e in alcune regioni sono state ridimensionate o soppresse; in Liguria sono state ridotte da 19 a 12 nel 2009 e in seguito soppresse dal 1º maggio I Consorzi per la bonifica montana e altri Enti montani Il Consorzio di bonifica è un ente di diritto pubblico che cura l'esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica e controlla l'attività dei privati, sul territorio di competenza (comprensorio di bonifica). Le opere di competenza riguardano, ad esempio, la sicurezza idraulica (impianti idrovori, canali di bonifica), la gestione delle acque destinate all'irrigazione (impianti e reti irrigue), la partecipazione ad opere urbanistiche, ma anche la tutela del patrimonio ambientale e agricolo. I consorzi di bonifica erano già previsti nel regio decreto 8 maggio 1904, n. 368 di approvazione del regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi, tuttora in vigore in alcune parti (polizia di bonifica). Il regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 che reca nuove norme per la bonifica integrale e approva il testo unico, contiene le norme statali di riferimento per le Regioni alle quali oggi compete la disciplina normativa della materia. La sentenza della Corte Costituzionale n 66 del 1992, recita testualmente: La bonifica è un attività pubblica che ha per fine la conservazione e la difesa del suolo, l utilizzazione e tutela delle risorse idriche e la tutela ambientale. Le competenze in tema di bonifica, prima di competenza statale, sono diventate di attribuzione regionale con un primo parziale decentramento attuato nel 1972 ad opera del DPR 15 gennaio 1972, n. 11, concernente la materia dell'agricoltura e foreste, della caccia e della pesca nelle acque interne, che trasferì alle regioni a statuto ordinario le funzioni riguardanti la bonifica integrale e montana, comprese quelle già esercitate dallo Stato nei confronti dei Consorzi; la classificazione e declassificazione dei comprensori di seconda categoria, l'approvazione e l'attuazione dei piani generali di bonifica, le opere di bonifica, con esclusivo riferimento all'ambito del territorio regionale. Lo Stato si riservò, oltre la classificazione e declassificazione dei comprensori di prima categoria, tutte le funzioni di rilievo ultraregionali - riguardanti cioè opere, classificazione, comprensori, piani, consorzi a dimensione interregionale - che furono ritenute d'interesse nazionale. Successivamente il DPR 24 luglio 1977, n. 616 attuò un consistente trasferimento di competenze dallo Stato e dai molteplici enti pubblici operanti nei vari settori e a vario livello, alle Regioni e agli enti locali, stabilendo una ricomposizione-trasformazione decentrata di funzioni pubbliche. L attività dei Consorzi consiste soprattutto: nella realizzazione delle opere pubbliche di bonifica (canali, impianti idrovori, manufatti, apparecchiature, telecontrollo, ecc.) attraverso lo strumento amministrativo della concessione/delega da parte dello Stato e della Regione; nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di bonifica e degli innumerevoli manufatti di regolazione e manovra, attraverso: o il taglio delle erbe; o il riescavo dei canali quando si intasano; 3

4 o la ripresa delle frane che si verificano negli stessi; o la manutenzione e l esercizio delle apparecchiature di manovra e di regolazione dei livelli idrici; nella conservazione, esercizio ed aggiornamento degli impianti idrovori consorziali e dei manufatti accessori; nel soddisfacimento del servizio irriguo in agricoltura; nel mantenimento della portata minima vitale all interno della canalizzazione che attraversa i centri urbani; nel servizio di guardiania, di vigilanza e di regolamentazione delle richieste dei privati per l esecuzione di opere che riguardano le reti idrauliche di bonifica. L attività di Bonifica riguarda tutti gli insediamenti presenti nel comprensorio, tanto quelli agricoli come quelli extra agricoli. Il comprensorio è il territorio su cui il Consorzio esercita la propria competenza: esso è circoscritto da un perimetro che deve essere approvato dalla Regione con propria legge. Le funzioni in materia di bonifica s'inseriscono in un contesto di competenze trasferite riguardanti la difesa, l'assetto e l'utilizzazione del suolo, la tutela dell'ambiente, la protezione della natura, la difesa, la tutela e l'uso delle risorse idriche in ordine a cui le regioni a statuto ordinario vennero ad assumere un ruolo centrale: quello cioè di enti di governo preposti alla gestione sistematica e programmata del territorio e delle sue risorse. Gli organi dei Consorzi sono: - l Assemblea dei Consorziati; - il Consiglio dei Consorziati; - il Presidente del Consiglio dei Consorziati; - la Giunta del Consorzio. Tali organi possono assumere anche una diversa denominazione. Le loro funzioni sono quelle proprie degli organi corrispondenti degli altri enti locali e per il numero dei componenti si fa riferimento ai parametri dettati per i comuni aventi una superficie ed una popolazione analoga. I Consorzi di Bonifica sono dotati di un proprio Statuto che viene approvato dalla Regione di appartenenza e detta la disciplina delle funzioni e delle competenze, proprie e delegate, individuate sia dalla normativa nazionale che da quella regionale. Lo strumento statutario disciplina l organizzazione del Consorzio, l organizzazione degli uffici e l esercizio del potere regolamentare. La Regione provvede a fissare il regime dei contributi consortili che costituiscono la principale fonte di entrata cui si affiancano contributi comunitari, statali e regionali. Sono poi i Consorzi stessi a provvedere alla riscossione dei contributi consortili irrogando anche le sanzioni per eventuali inadempimenti. Per il resto i Consorzi di Bonifica sono destinatari di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali: come per le Comunità montane, siamo di fronte ad enti autonomi dotati di autonomia finanziaria prevalentemente indiretta. Le funzioni di Consorzio di Bonifica montana erano talvolta svolti dai Consigli di Valle, associazioni dei comuni prevista dal DPR 10 giugno 1955, n. 987, Decentramento di servizi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste che all art. 13 prevedeva: Allo scopo di favorire il miglioramento tecnico ed economico dei territori montani e di promuovere in particolare la costituzione dei consorzi di cui agli articoli 10 e 16 della legge 25 luglio 1952, n. 991, nonchè per adempiere e coordinare le funzioni previste dagli articoli 5 e 17 della stessa legge, dal comma 15 dell'art. 1 della legge 27 dicembre 1953, n. 959, e dagli articoli 139 e 155 del regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 3267, i Comuni compresi in tutto o in parte nel perimetro di una zona montana di cui all'art. 18, possono costituirsi in consorzio a carattere permanente, denominato "Consiglio di valle" o "Comunità montana". Con l istituzione delle Comunità montane, avendo anch esse il compito di salvaguardare il territorio montano, alcuni Consorzi di Bonifica e Consigli preesistenti sono risultati superflui ed è così che in Liguria sono stati soppressi con legge regionale 8 luglio 1982, n. 34, 4

5 Soppressione dei consorzi di bonifica montana e degli uffici raggruppati, che all articolo 1 prevedeva che: I Consorzi di bonifica montana costituiti ai sensi dell'articolo 16 della legge 25 luglio 1952 n. 991 e loro uffici raggruppati di cui all' articolo 62 del regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 come sostituito dall' articolo 6 del DPR 23 giugno 1962 n. 947, interamente ricadenti nel territorio della Regione sono soppressi. Le funzioni esercitate dai Consorzi e dagli uffici di cui al primo comma sono trasferite alle Comunità montane competenti per territorio che subentrano ad essi in ogni rapporto amministrativo e patrimoniale. Comunità montane e altri enti montani in Liguria In Liguria, le Comunità montane nascono ai sensi delle L. R. 15/73 "Disciplina delle Comunità Montane" e 27/73 "Delimitazione delle zone omogenee ai sensi e per gli effetti della Legge 3 dicembre 1971 n. 1102", emanate dalla Regione Liguria dopo l'istituzione ufficiale delle Comunità montane avvenuta con la L. 1102/1971. Con la L. R. 6/1978 la Regione delega alle Comunità montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana a partire dal 1º luglio Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio: provincia di Imperia: Comunità Montana Intemelia, Comunità Montana Argentina-Armea, Comunità Montana Valle Arroscia, Comunità Montana dell Olivo ; Consorzio dei Comuni di Ventimiglia, Vallecrosia, Vallebona, Camporosso, Soldano, Bordighera, San Biagio della Cima; Consorzio dei Comuni di Ospedaletti, Riva Ligure, Taggia, San Remo, Santo Stefano al Mare; Consorzio dei Comuni di Cipressa, Imperia, San Bartolomeo al Mare, Costarainera, Diano Marina, Diano Castello, Diano San Pietro, San Lorenzo al mare, Civezza, Cervo; provincia di Savona: Comunità Montana Ingauna, Comunità Montana Pollupice, Comunità Montana Giovo, Comunità Montana Alta Val Bormida ; Consorzio dei Comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Dego, Piana Crixia; Consorzio dei Comuni di Albenga, Alassio, Ceriale, Laigueglia, Borghetto S. Spirito; Consorzio dei Comuni di Borgio Verezzi, Finale Ligure, Noli, Spotorno; Consorzio dei Comuni di Bergeggi, Vado Ligure, Savona, Albisola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Quiliano. provincia di Genova: Comunità Montana Argentea, Comunità Montana Valle Stura, Comunità Montana Alta Val Polcevera, Comunità Montana Valle Scrivia, Comunità Montana Fontanabuona, Comunità Montana Alta Val Trebbia, Comunità Montana Valli Aveto-Graveglia-Sturla, Comunità Montana Val Petronio ; Consorzio dei Comuni Genova, Serra Riccò, Sant Olcese, Bogliasco, Pieve Ligure; Consorzio dei Comuni Sori, Recco, Camogli, Portofino, S.Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli; Consorzio dei Comuni Chiavari, Lavagna, Moneglia, Leivi. provincia di La Spezia: Comunità Montana Alta Val di Vara, Comunità Montana Riviera Spezzina, Comunità Montana Media e Bassa Val di Vara ; Consorzio dei Comuni La Spezia, Portovenere, Vezzano Ligure, Bolano, Santo Stefano Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ameglia, Castelnuovo Magra, Ortonovo. La L.R. 20/1996 Riordino delle Comunità Montane, manteneva sostanzialmente la delimitazione territoriale delle Comunità montane come definita nel 1978, ma gran parte dei Consorzi dei comuni furono soppressi o accorpati alle Comunità montane. Per alcuni Comuni non fu possibile rientrare nelle Comunità montane (ad esempio il Comune di Genova) poiché il loro territorio non era classificato montano. Per la gestione delle deleghe, infatti, l art. 40 della suddetta legge (norme per l esercizio della delega in agricoltura) prevedeva che in alcuni casi fossero mantenuti i Consorzi dei comuni (Consorzi Sanremese, Imperiese, dei Golfi Tigullio e Paradiso di Rapallo e CIDAF di Sarzana) mentre in altri era preferibile dar 5

6 mandato ai Comuni di stipulare rapporti convenzionali con le Comunità montane confinanti. L art. 5 (rapporti convenzionali), inoltre, prevedeva che i Comuni e le Comunità montane potessero stipulare convenzioni tra loro per la realizzazione di specifici interventi e per l esercizio in modo programmato di servizi e attività. Il Consorzio Sanremese esercitava le deleghe per i Comuni di Ospedaletti, Riva Ligure, Sanremo, Santo Stefano al Mare. I Comuni di Cipressa, Costarainera, San Lorenzo al mare, Diano Castello, San Bartolomeo al mare e Cervo facevano parte del Consorzio Imperiese. Bogliasco, Camogli, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita, Sori e Zoagli erano compresi nel Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso. Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra, La Spezia, Lerici, Ortonovo, Portovenere, Santo Stefano magra, Sarzana e Vezzano erano compresi nel Consorzio CIDAF (Consorzio Intercomunale Deleghe Agricoltura Foreste) di Sarzana. Con L. R. 24/ Disciplina di riordino delle Comunità montane, disposizioni per lo sviluppo della cooperazione intercomunale e norme a favore dei piccoli Comuni - la Regione Liguria ridefinì l assetto delle Comunità montane operanti sul proprio territorio. Nel 2008, come sopra detto, operavano sul territorio ligure quattro Consorzi per le deleghe in agricoltura e diciannove Comunità montane che diventarono successivamente dodici, con cinque accorpamenti e la definitiva soppressione delle Comunità montane della Riviera Spezzina e della Val Petronio. In seguito, la Regione, con L. R. 23/2010, soppresse dal 1 maggio 2011 le restanti Comunità montane; prevedendo inizialmente la permanenza in carica degli organi delle Comunità montane fino al 30 aprile Le necessarie disposizioni di attuazione e la disciplina degli effetti conseguenti alla soppressione, con particolare riferimento alle procedure per la liquidazione, al trasferimento delle funzioni, del personale e degli archivi e alle modalità di definizione della dotazione finanziaria per l'esercizio delle funzioni delegate, sono state demandate ad una successiva legge regionale, la L. R. 7/2011, recante Disciplina di riordino e razionalizzazione delle funzioni svolte dalle Comunità montane soppresse e norme di attuazione per la liquidazione, il cui Titolo II è interamente dedicato alla riattribuzione delle funzioni esercitate dalle Comunità montane soppresse. Le funzioni sono state riallocate in capo ai seguenti enti: la Regione, per le funzioni in materia di agricoltura e antincendio boschivo; i Comuni (anche in convenzione fra loro e/o con la Provincia competente per territorio), per le funzioni in materia di vincolo idrogeologico; le Province, per le funzioni in materia di opere di bonifica montana; I Comuni per le funzioni già svolte dalle Comunità montane soppresse per conto dei Comuni. Per quanto riguarda il Programma regionale di sviluppo rurale (Psr), tutte le funzioni precedentemente svolte dalle Comunità montane e dai Consorzi di comuni diventano di competenza del Settore Ispettorato Agrario Regionale, articolato in quattro sedi provinciali e quindici sportelli per il territorio, che in molti casi sono ospitati nelle preesistenti sedi delle Comunità montane. Le norme di attuazione per la soppressione delle Comunità montane prevedono, tra l altro, che: Ai Commissari liquidatori compete la gestione e il trasferimento degli archivi delle Comunità montane, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia ed in particolare del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della l. 6 luglio 2002, n. 137 ) e successive modificazioni ed integrazioni (L.R. 7/2011, art.9, c. 6). 6

7 Gli archivi delle Comunità montane e dei Consorzi montani in Liguria Presso gli uffici e i depositi delle Comunità montane esistenti nel 2011 sono stati, normalmente, rinvenuti, oltre agli archivi delle stesse, quelli delle Comunità montane dei Consorzi e dei Consigli montani preesistenti. Gran parte della documentazione prodotta è stata, per competenza, trasferita a Regione Liguria. Per la gestione delle delicate operazioni di acquisizione degli archivi, censimento, elencazione e trasferimento della documentazione, la Soprintendenza Archivistica e la Regione Liguria hanno collaborato per l individuazione di criteri univoci ed uniformi, per evitare possibili dispersioni e smembramenti non autorizzati. I commissari addetti alla liquidazione sono stati incaricati di occuparsi degli archivi secondo le procedure definite da Regione Liguria, che ha provveduto al coordinamento e alle necessarie verifiche. Regione Liguria per garantire la sicurezza, la conservazione e la fruizione degli archivi ha, inoltre, individuato gli spazi idonei al deposito, mediante l affidamento in outsourcing del servizio di trasporto e custodia. Ad oggi, ottobre 2016, è stata acquisita la documentazione dei Consorzi e di tutte le Comunità montane. La procedura di liquidazione è ancora attiva per la maggior parte delle Comunità montane, per cui una parte di pratiche, utili al disbrigo degli affari correnti, è ancora presso gli uffici e sarà oggetto di versamento successivo. Normalmente, come sopra detto, le Comunità montane esistenti alla data di soppressione, maggio 2011, conservavano anche gli archivi delle eventuali Comunità montane e/o Consorzi preesistenti, competenti in materia di agricoltura, e la documentazione spesso, era depositata senza un ordine che consentisse un immediata identificazione del soggetto produttore, che è stato comunque individuato in sede di elencazione. Per quanto riguarda la documentazione inerente il vincolo idrogeologico e i lavori pubblici, i commissari liquidatori hanno provveduto al versamento di quasi tutte le pratiche ai Comuni divenuti competenti in materia. Spesso quando un Ente era soppresso e nelle competenze ne subentrava un altro le pratiche ancora aperte venivano incrementate senza soluzione di continuità. In fase di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche all Ente che le aveva aperte, per questo in molti casi gli estremi cronologici della documentazione superano quelli di vita dell Ente produttore. Della documentazione acquisita sono stati predisposti elenchi sintetici per consentire un recupero ordinato e come primo strumento di consultazione. Nella maggior parte dei casi, non sono stati ritrovati gli strumenti archivistici utilizzati per l organizzazione degli archivi e, come traccia, per l elencazione è stata seguita la seguente tabella di classificazione degli atti, desunta, in parte, da quella in uso presso la Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza Documentazione inerente lo statuto dell Ente, le liti e le controversie, le relazioni con il pubblico, la promozione e la comunicazione. Documentazione inerente il Consiglio, il presidente e gli assessori della Giunta dell Ente, il revisore dei conti, le commissioni e i comitati istituiti in seno alla C.M. Atti degli organi di governo e amministrativi (delibere e decreti). 1.2 Personale Documentazione inerente il personale: assenze e presenze, missioni, straordinario, avanzamenti di carriera, concorsi, corsi di formazione, emolumenti e contributi di assistenza e previdenza. 7

8 1.3 Organizzazione Ente Documentazione inerente gli immobili utilizzati per gli uffici, gli automezzi in dotazione, l acquisto di beni e di servizi. 1.4 Contabilità Documentazione inerente la gestione dei capitoli del bilancio: entrate e uscite, i rapporti con la Tesoreria. Bilancio di previsione e rendiconto annuale; mandati di pagamento e reversali d incasso. 1.5 Rapporti istituzionali Corrispondenza con la Regione Liguria, la Provincia, i Comuni del territorio, la Prefettura, le altre Comunità montane, altri enti. 1.6 Programmazione Documentazione inerente la programmazione e la pianificazione, anche in adeguamento ai programmi nazionali e comunitari: Programma stralcio annuale (PAO), Piano di sviluppo agricolo/rurale (PSA/PSR), Programmi europei specifici (regolamenti Ce), certificazione ambientale. 2 Documentazione riguardante perlopiù i contributi concessi in agricoltura, previsti da piani nazionali e comunitari. 2.1 Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale Misura A investimenti in aziende agricole Misura B insediamento giovani agricoltori Misura E indennità compensativa (L indennità compensativa consiste in un aiuto annuale che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati dagli svantaggi materiali che ostacolano la produzione agricola in montagna) Misura F Agroambiente (riduzione concimi e fitofarmaci, agricoltura biologica, cura di terreni agricoli e forestali abbandonati, conversione terreni seminativi in pascoli, ecc.) Misura I Forestali Misura P Agriturismo Altre misure 2.2 Cooperazione Documentazione inerente le agevolazioni erogate per favorire la cooperazione. 2.3 Forestazione Documentazione inerente: vivaio forestale, biomasse, organizzazione e gestione del volontariato di antincendio boschivo e di protezione civile, progetti specifici. 2.4 Viabilità rurale Documentazione inerente la realizzazione e manutenzione delle strade interpoderali. 2.5 Zootecnia Documentazione inerente la richiesta e concessione di contributi a favore della zootecnia: in genere, si tratta di apicoltura, alpeggi e fecondazione artificiale. 2.6 Attività agricole diverse E compresa anche la documentazione inerente le attività di controllo e sorveglianza. 2.7 Caccia e pesca 2.8 Turismo rurale Documentazione inerente le agevolazioni per favorire le aziende agrituristiche 2.9 Carburante agricolo (Utenti Macchine Agricole UMA) Documentazione inerente le agevolazioni per l acquisto di carburante agricolo: schede delle ditte aventi diritto, dichiarazioni annuali del fabbisogno per l anno in corso e del consumo dell anno precedente. Buoni dei distributori del carburante Statistica 8

9 3 Altre deleghe 3.1 Artigianato, Commercio e Industria Documentazione inerente le attività volte a favorire lo sviluppo dell artigianato, del commercio e dell industria nel territorio della Comunità montana. Sono comprese le Dichiarazioni di Inizio Attività (D.I.A.) di soggetti privati e società allo Sportello unico imprese. 3.2 Turismo Documentazione inerente la gestione del territorio come bene turistico e gli interventi per promuovere il turismo sul territorio: gestione sentieri escursionistici, gestione aree protette e parchi naturali, sagre e fiere, festa dell agricoltura, mostre, convegni e manifestazioni, promozione del turismo delle pro loco, gestione e valorizzazione delle aree naturalistiche, storiche e archeologiche, pubblicazioni di opuscoli e volumi, ecc. 3.3 Sanità Documentazione inerente l'assistenza agli anziani e, più in generale la sanità e l'igiene pubblica: U.S.L., Pronto Soccorso, mattatoi, randagismo. 3.4 Trasporti e Viabilità Documentazione inerente il trasporto pubblico locale. 3.5 Pubblica Istruzione Scuola Documentazione inerente le scuole elementari e materne: progetti educativi sviluppati in collaborazione con gli istituti presenti sul territorio. 3.6 Formazione Professionale Documentazione inerente i progetti riguardanti la formazione professionale: piano di sviluppo locale (denominato Artium) cantieri scuola-lavoro, stages per studenti delle scuole medie inferiori e superiori, corsi di formazione per adulti. 3.7 Cultura Documentazione inerente le attività culturali previste per la promozione della cultura locale: iniziative organizzate in collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio, schedatura di reperti archeologici, gestione delle biblioteche, realizzazione di iniziative per la promozione di percorsi escursionistici, strade tematiche, realizzazione di film e manifestazioni, ricerca dialettale. 3.8 Ciclo dell acqua Documentazione inerente la costruzione e manutenzione di depuratori delle acque e di reti fognarie. 3.9 Rifiuti Documentazione inerente la gestione delle discariche dei rifiuti solidi urbani e del sistema di raccolta dei rifiuti sul territorio Difesa del suolo Documentazione inerente le opere di sistemazione idraulico forestale e idrogeologica: studi geologici, manutenzione corsi d acqua, frane, lavori di consolidamento idrogeologico, piani di assetto idrogeologici, consolidamento e rifacimento argini, bonifica montana, pulizia alvei Lavori pubblici Documentazione inerente la progettazione e l esecuzione di lavori pubblici come: costruzione, sistemazione e manutenzione strade, ponti, pubblica illuminazione, mattatoi, acquedotti. Documentazione inerente l Osservatorio dei lavori pubblici. Registri di protocollo Registri di protocollo della corrispondenza. 9

10 Elenco delle Comunità montane operanti in Liguria prima delle leggi di soppressione del 2008 e del 2010, presso le quali sono stati rinvenuti gli archivi acquisiti da Regione Liguria: 1. Comunità Montana Intemelia Comunità Montana dell Olivo e Alta Valle Arroscia Comunità Montana Argentina Armea Comunità Montana Alta Val Bormida Comunità Montana Ponente savonese Comunità Montana Giovo Comunità Montana Valli Stura, Orba e Leira Comunità Montana Alte Valli Trebbia e Bisagno Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla Comunità Montana Valli genovesi Scrivia e Polcevera Comunità Montana Fontanabuona Comunità Montana Val Petronio Comunità Montana Riviera Spezzina Comunità Montana Val di Vara Consorzio Sanremese per le Consorzio Imperiese per le Consorzio per le golfi Tigullio e Paradiso Consorzio Intercomunale e Foreste di Sarzana 57 1) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA MONTANA INTEMELIA L archivio della soppressa Comunità montana Intemelia era depositato in buone condizioni di conservazione nei locali dell ex sede, a Dolceacqua, dove si trovava anche la documentazione del Consiglio di Valle della Valle Nervia. Spesso le unità di conservazione contenevano le pratiche prodotte dai due enti e nella fase di acquisizione non è stato possibile elencare i due fondi separatamente. Sono presenti inoltre le deliberazioni e gli atti degli organi istituzionali del Consorzio agricolo del ponente. La procedura di liquidazione è ancora attiva, per cui una parte di pratiche utili al disbrigo degli affari correnti è ancora presso gli uffici, e sarà oggetto di versamento successivo. La consistenza totale è di 1816 unità contenute in 672 scatoloni. 1.1 Comunità Montana Intemelia e Consiglio di valle della Valle Nervia La Comunità montana Intemelia fu istituita nel 1973 con l approvazione delle leggi nn. 15 e 27 emanate dalla Regione Liguria, dopo che la L.1102/71 aveva affidato alle regioni il compito di individuare le zone omogenee dei propri territori montani, con la costituzione in ognuna di esse di una Comunità montana. pag. 10

11 L ente aveva sede a Dolceacqua ed era costituita da un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Airole, Apricale, Bajardo, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia e Ventimiglia. Nel 1978 la Regione ne definì l ambito territoriale e delegò ad essa le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Da gennaio 2009, con il riordino delle comunità montane, previsto dalla L. R. n. 24 del 4 luglio 2008, non facevano più parte dell'originaria Comunità montana i comuni di Bordighera, Camporosso, Vallecrosia e Ventimiglia. Per disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011 la Comunità montana Intemelia, così come tutte le altre della Liguria, fu soppressa dal 1 maggio 2011 (L. R. n. 23 del 29 dicembre 2010), con il trasferimento delle deleghe nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. Il Consiglio di Valle Nervia fu costituito, con lo scopo principale di provvedere al miglioramento tecnico ed economico dei propri territori montani, con D. Pref , n. 1782, il suo comprensorio fu classificato con DPR , n e comprendeva 7 comuni consorziarti in provincia di Imperia: Apricale, Baiardo (parte), Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabuona, Pigna, Rocchetta Nervina. Alla soppressione del Consiglio di Valle la Comunità Montana Intemelia ne subentrò nelle competenze unità generale unità Organizzazione ufficio unità Organi istituzionali unità Personale unità Contabilità unità Rapporti istituzionali unità Programmazione unità Determinazioni unità Corrispondenza unità Varie: stralci di pratiche inerenti l amministrazione dell Ente di argomenti diversi dai precedenti unità unità Gestione piani Contributi unità Foreste unità Zootecnia unità Carburante agricolo - UMA unità Viabilità rurale unità 11

12 Varie: stralci di pratiche inerenti l agricoltura di argomenti diversi dai precedenti o misti unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica unità Ciclo dell'acqua unità Rifiuti unità Difesa del suolo unità Lavori pubblici unità Varie: documentazione e cartografia inerente l ambiente, il territorio e l urbanistica non riconducibile alle voci precedenti unità Altre deleghe: Turismo e cultura, Servizi Sociali unità Turismo e Cultura unità Servizi Sociali unità Registri di protocollo unità Da riordinare scatoloni 2.2 Consorzio Agricolo del Ponente L archivio del Consorzio era depositato con gli archivi degli altri enti che avevano operato sul territorio (Comunità Montana Intemelia e Consiglio di Valle Nervia) volumi 2) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA DELL OLIVO E ALTA VALLE ARROSCIA L archivio della Comunità montana Olivo e Alta Valle Arroscia era conservato presso gli uffici di Imperia e Pieve di Teco, dove, tra l altro, erano depositati anche gli archivi degli enti che operavano in precedenza sul territorio: la Comunità montana dell Olivo e quella dell Alta Valle Arroscia, il Consorzio Silvo Pastorale Alta Valle Arroscia e il Consiglio di Valle Alta Valle Arroscia. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e dei Consorzi sul territorio, è di 3009 unità contenute in 684 scatoloni. 2.1 Comunità Montana dell Olivo e della Alta Valle Arroscia La Comunità montana dell Olivo e Alta Valle Arroscia fu istituita con L. R. 4 Luglio 2008 n. 24, con l accorpamento delle precedenti Comunità dell Olivo e Alta Valle Arroscia, e fu soppressa dal 1 maggio 2011, come previsto dalla legge regionale , n. 23. L ex Comunità operò quindi poco meno di tre anni, ebbe sede principale a Pieve di Teco e mantenne anche la sede operativa presso i locali dell ex C.M. dell Olivo, a Imperia. 12

13 Era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aquila d'arroscia, Armo, Aurigo, Borghetto d'arroscia, Borgomaro, Caravonica, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Cosio di Arroscia, Diano Arentino, Diano San Pietro, Dolcedo, Lucinasco, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pietrabruna, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Vasia, Vessalico e Villa Faraldi. Nel 2009, con l accorpamento delle preesistenti Comunità Montane, le pratiche già aperte furono incrementate dall istituenda C.M. dell Olivo e della Alta Valle Arroscia ma in sede di elencazione sono state attribuite alla comunità che aveva aperto il fascicolo, per cui non appaiono tra le unità immediatamente sotto indicate. La documentazione più recente è ancora a disposizione del liquidatore, a Dolceacqua, perché ritenuta necessaria al disbrigo delle pratiche correnti unità Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza unità unità Altre deleghe: Turismo, Servizi Sociali, Ambiente, Territorio e Urbanistica unità 2.2 Comunità Montana dell Olivo La Comunità montana dell'olivo era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aurigo, Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Cesio, Diano Arentino, Diano San Pietro, Dolcedo, Lucinasco, Pietrabruna, Pontedassio, Prelà, Vasia, Villa Faraldi. L'ente locale aveva sede ad Imperia. La C.M. fu istituita dopo le approvazioni delle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973, emanate dalla Regione Liguria dopo l'istituzione ufficiale delle Comunità montane con la legge n del 3 dicembre Con la L.R. n. 6 del 1978 la C.M. assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Nel 2009, con la legge di riordino delle Comunità montane, (L.R. 24/2008), l'ente locale fu soppresso insieme alla Comunità montana Alta Valle Arroscia e contestualmente fu istituita la Comunità montana dell'olivo e Alta Valle Arroscia, che accorpava i due ambiti territoriali. L archivio della Comunità Montana dell Olivo La documentazione era depositata in diversi locali: una parte negli armadi degli uffici e nella cantina dell ex sede in viale Matteotti 56, a Imperia. Un altra parte consistente era stata depositata in locali non idonei, a Pieve di Teco presso il Convento degli Agostiniani, e un ultima parte è andata persa perché irrimediabilmente compromessa a causa di agenti infestanti. Nel 2009, quando la C.M. è stata accorpata a quella dell Alta Valle Arroscia, le pratiche ancora aperte sono state incrementate dall istituenda Comunità Montana Olivo e Alta Valle Arroscia. In fase di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche alla C.M. Olivo, che le aveva aperte (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 1349 unità (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 551 unità Organi di Governo, affari istituzionali 13

14 e rappresentanza unità Personale unità Organizzazione Ente unità Contabilità unità Rapporti Istituzionali unità Programmazione unità Corrispondenza e carteggio per categorie unità Determinazioni unità Miscellanea : documentazione e cartografia L amministrazione non riconducibile alle voci precedenti unità (con successivi al 2013) 605 unità Gestione piani di sviluppo rurale unità Foreste unità Viabilità rurale unità Zootecnia unità Carburante agricolo UMA unità Attività di autorizzazione e vigilanza unità Altre deleghe unità Gestione dei rifiuti unità Difesa del suolo unità Lavori pubblici unità Corrispondenza ambiente, territorio e urbanistica unità Registri di protocollo registri 2.3 Comunità Montana Alta Valle Arroscia La Comunità montana Alta Valle Arroscia, istituita anch essa nel 1973 e con sede a Pieve di Teco, era costituita da un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aquila d'arroscia, Armo, Borghetto d'arroscia, Cosio di Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico. Nel 1978 la Regione ne definì l ambito territoriale e delegò ad essa le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste ed economia montana. Nel 2009, secondo quanto prescritto dalla L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso e accorpato con la C.M. dell Olivo e venne istituita la C.M. dell'olivo e Alta Valle Arroscia. L archivio della Comunità Montana dell Alta Valle Arroscia Nel 2009, quando la C.M. è stata accorpata a quella dell Olivo, le pratiche ancora aperte sono state incrementate dall istituenda Comunità Montana Olivo e Alta Valle Arroscia. In fase 14

15 di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche alla C.M. Alta Valle Arroscia, che le aveva aperte (con precedenti al 1969 e con successivi al 2012) 1528 unità (con precedenti al 1969 e con successivi al 2011) 855 unità Organi di Governo, affari istituzionali e rappresentanza unità Personale unità Organizzazione Ente unità Contabilità unità Rapporti Istituzionali unità Corrispondenza unità (con successivi al 2011) 272 unità Gestione piani di sviluppo rurale unità Foreste unità Viabilità rurale unità Zootecnia unità Carburante agricolo UMA unità Altre deleghe (con precedenti dal 1969 e successivi al 2012) 400 unità Turismo unità Ciclo dell acqua unità Rifiuti unità Difesa del suolo unità Lavori pubblici unità Corrispondenza unità Studi ambiente, territorio e urbanistica unità Registri di protocollo unità Consorzio Silvo Pastorale Alta Valle Arroscia Il Consorzio Silvo-pastorale Alta Valle Arroscia venne istituito nel 1956 ai sensi del R. D. 3267/1923. Alla fase istitutiva parteciparono, in principio, i Comuni di Cosio d Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Pornassio, successivamente, negli anni Sessanta, il Comune di Rezzo e quindi tutti gli altri. La sede era posta presso il Comune di Pornassio e l attività era volta alla gestione dei pascoli pubblici, dei boschi e in generale alla vigilanza del territorio. Nel corso degli anni sono stati redatti i piani economici o di assestamento, stime boschive, progetti di miglioramento delle foreste e dei pascoli. 15

16 Nel 1977, a seguito della costituzione delle Comunità Montane, le funzioni del Consorzio furono formalmente trasferite al nuovo Ente. L archivio del Consorzio era depositato con gli archivi degli altri enti che avevano operato sul territorio (Comunità Montana Alta Valle Arroscia e Consiglio di Valle) unità. La maggior parte della documentazione riguarda l organizzazione e il funzionamento dell Ente (33 unità), probabilmente le pratiche riguardanti le materie di competenza sono state trasferite alla Comunità Montana che nel frattempo era subentrata Consiglio di Valle Alta Valle Arroscia Il Consiglio di Valle Alta Valle Arroscia fu istituito con D. Pref , n. 4963, a seguito dell emanazione del DPR n. 987/1955, con lo scopo principale di provvedere al miglioramento tecnico ed economico de territori montani. I comuni consorziati erano undici: Aquila d Arroscia, Armo, Borghetto d Arroscia, Cosio d Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico unità La maggior parte della documentazione riguarda l organizzazione e il funzionamento dell Ente (25 unità), probabilmente le pratiche riguardanti le materie di competenza sono state trasferite alla Comunità Montana che nel frattempo era subentrata. 3) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA ARGENTINA - ARMEA L archivio della Comunità montana Argentina Armea era depositato nei locali dell ex sede, ad Arma di Taggia, dove era anche conservata la documentazione prodotta dal Consorzio di Bonifica Montana dell'argentina e del Consiglio di Valle "Valle Argentina", istituiti tra gli anni Cinquanta e Sessanta, le cui competenze furono assorbite dalla nuova Comunità Montana. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e dei Consorzi preesistenti sul territorio, è di 1244 unità contenute in 379 scatoloni. 3.1 Comunità montana Argentina - Armea La Comunità montana fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2011, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 23/2010, come illustrato nel precedente paragrafo Comunità montane e altri enti montani in Liguria. Era un comprensorio montano della Liguria, compreso tra i comuni della valle Argentina e la valle Armea, in provincia di Imperia e comprendeva i comuni di Badalucco, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Ligure, Pompeiana, Taggia, Terzorio e Triora. Successivamente alla soppressione è stato attuato il trasferimento delle deleghe nuovamente alla Regione e ai comuni interessati (con precedenti dal 1960 e successivi al 2013) 1097unità (con precedenti dal 1960) 570 unità Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza unità 16

17 Personale unità Organizzazione Ente unità Contabilità unità Rapporti istituzionali unità Programmazione unità Determinazioni unità Corrispondenza unità Miscellanea unità (con successivi al 2012) 170 unità Attività di studio e statistica* unità Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale unità Forestazione unità Viabilità rurale unità Zootecnia unità Carburante agricolo - UMA unità Attività agricole diverse unità *Documentazione inerente il Piano Integrato Mediterraneo (P.I.M.), statistiche, censimento agricolo, schede catastali dei terreni agricoli. Altre deleghe (con precedenti dal 1970 e successivi al 2013) 323 unità Commercio e Industria unità Turismo unità Sanità unità Trasporti e viabilità unità Pubblica Istruzione Scuole unità Formazione professionale unità Cultura unità Studi ambiente, territorio e urbanistica unità Ciclo dell acqua unità Rifiuti unità Difesa del suolo unità Lavori pubblici unità Registri di Protocollo (con precedenti al 1964) 44 unità I registri di protocollo, che sono stati prodotti dai tre enti montani che nel tempo hanno operato sul territorio, non sono stati dettagliati nell elenco di versamento; verranno suddivisi e giustamente attribuiti in fase di riordino. 3.2 Consiglio di Valle della Valle Argentina Il Consiglio di Valle della Valle Argentina fu istituito a seguito dell emanazione del DPR n. 987/1955 Decentramento di servizi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste che all art. 13 prevedeva la costituzione di tali enti allo scopo di favorire il miglioramento tecnico ed 17

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI IMPERIA Comando Provinciale di Imperia Indirizzo: Via Giovanni

Dettagli

PROVINCIA DI IMPERIA. Istituzione scolastica n. 1 Comuni Scuole alunni. Istituzione scolastica n.3 Comuni Scuole alunni

PROVINCIA DI IMPERIA. Istituzione scolastica n. 1 Comuni Scuole alunni. Istituzione scolastica n.3 Comuni Scuole alunni PROVINCIA DI IMPERIA ISTRUZIONE DELL'OBBLIGO I Ambito - Imperiese Comuni: Cervo, S.Bartolomeo al M., Villa Faraldi, Diano Marina, Diano Castello, Diano S.Pietro,, Diano Arent., Pontedassio, Chiusavecchia,

Dettagli

DECRETO del Dirigente n.170/2010 Diffusione in Liguria del punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) - Secondo aggiornamento.

DECRETO del Dirigente n.170/2010 Diffusione in Liguria del punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) - Secondo aggiornamento. DECRETO del Dirigente n.170/2010 Diffusione in Liguria del punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) - Secondo aggiornamento. Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 214 Attuazione

Dettagli

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2011

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2011 REGIONE AGRARIA N : 1 REGIONE AGRARIA N : 2 REGIONE AGRARIA N.1-ALTE VALLI ARROSCIA Comuni di: AQUILA D`ARROSCIA, ARMO, BORGHETTO D`ARROSCIA, COSIO D`ARROSCIA, MENDATICA, MONTEGROSSO PIAN LATTE, PIEVE

Dettagli

Agenzia Regionale per l Energia della Liguria A.R.E. Liguria S.p.A. ALLEGATO III. Popolazione residente per classi di età: valori assoluti

Agenzia Regionale per l Energia della Liguria A.R.E. Liguria S.p.A. ALLEGATO III. Popolazione residente per classi di età: valori assoluti ALLEGATO III Popolazione residente per classi di età: valori assoluti Tab. 3 - Popolazione residente 1981, 1991 e 1995 per classi di età: valori assoluti per comune Provincie Imperia 35.265 24.007 23.869

Dettagli

ALLEGATO 1. O.P.C.M. 3519/2006: Mappatura zonizzazione sismica del territorio della Regione Liguria

ALLEGATO 1. O.P.C.M. 3519/2006: Mappatura zonizzazione sismica del territorio della Regione Liguria ALLEGATO 1 O.P.C.M. 3519/2006: Mappatura zonizzazione sismica del territorio della Regione Liguria ALLEGATO 2 ZONA 2 Pga = 0,25 g su 1 6 IMPERIA BADALUCCO 2 14 IMPERIA CASTELLARO 3 16 IMPERIA CERIANA 4

Dettagli

Zona di Allertamento. Comune costiero

Zona di Allertamento. Comune costiero 008 001 IMPERIA AIROLE A X X X F. ROJA 008 002 IMPERIA APRICALE A X X X 008 003 IMPERIA AQUILA DI ARROSCIA A X X X 008 004 IMPERIA ARMO A X X 008 005 IMPERIA AURIGO A X X X 008 006 IMPERIA BADALUCCO A

Dettagli

Zona di Allerta. Comuni Costieri

Zona di Allerta. Comuni Costieri Bacini Grandi AIROLE 001 IMPERIA 008 A X X X F. ROJA APRICALE 002 IMPERIA 008 A X X X AQUILA DI ARROSCIA 003 IMPERIA 008 A X X X ARMO 004 IMPERIA 008 A X X AURIGO 005 IMPERIA 008 A X X X BADALUCCO 006

Dettagli

5 per mille 2012 Distribuzione delle scelte e degli importi per attività sociali del comune di residenza -Liguria

5 per mille 2012 Distribuzione delle scelte e degli importi per attività sociali del comune di residenza -Liguria CODICE FISCALE COMUNE PROVINCIA REGIONE NUMERO SCELTE IMPORTO 00238700082 AIROLE IM LIGURIA 3 45,63 00277920096 ALASSIO SV LIGURIA 73 1.649,45 00279480099 ALBENGA SV LIGURIA 115 2.611,06 00340950096 ALBISOLA

Dettagli

Movimento turistico comunale

Movimento turistico comunale Movimento turistico comunale ANNI 2011-2012 - PREMESSA - I dati sul movimento turistico comunale riportato di seguito si riferiscono al flusso dei turisti Italiani e Stranieri che hanno soggiornato in

Dettagli

Tabelle Bacini di Affidamento

Tabelle Bacini di Affidamento 1 Tabelle Bacini di Affidamento Legenda colori R.D. 0-35% : R.D. 35%-45% : R.D. 45% - 65% : R.D. > 65% : SANREMESE (IM) BADALUCCO 11,7 14,2 16 17,2 17,2 17,1 19,5 19,39 18,74 22,27 BAIARDO n.p. 19,6 21,7

Dettagli

Zona di Allerta. Presenza Bacini Grandi (nome) AIROLE 001 IMPERIA 008 A X X X F. ROJA ALASSIO 001 SAVONA 009 A X X.

Zona di Allerta. Presenza Bacini Grandi (nome) AIROLE 001 IMPERIA 008 A X X X F. ROJA ALASSIO 001 SAVONA 009 A X X. Istat Bacini Grandi AIROLE 001 IMPERIA 008 A X X X F. ROJA ALASSIO 001 SAVONA 009 A X X ALBENGA 002 SAVONA 009 A X X X F. CENTA T. ARROSCIA ANDORA 006 SAVONA 009 A X X X APRICALE 002 IMPERIA 008 A X X

Dettagli

REGIONE LIGURIA Decreto Dirigenziale n del

REGIONE LIGURIA Decreto Dirigenziale n del REGIONE LIGURIA Decreto Dirigenziale n. 5394 del 16 11 2016 Diffusione in Liguria del punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus) - Decimo aggiornamento. Visto il decreto legislativo 19 agosto

Dettagli

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ELENCO COMUNI AREE RURALI E

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ELENCO COMUNI AREE RURALI E Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ALLEGATO ELENCO COMUNI AREE RURALI E PREMIO CCI Tipo di programma Paese Regione 2014IT06RDRP006 Programma di sviluppo rurale Italia Liguria Periodo

Dettagli

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ELENCO COMUNI SVANTAGGIATI

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ELENCO COMUNI SVANTAGGIATI Italy - Rural Development Programme (Regional) - Liguria ALLEGATO ELENCO COMUNI SVANTAGGIATI CCI Tipo di programma Paese Regione 2014IT06RDRP006 Programma di sviluppo rurale Italia Liguria Periodo di programmazione

Dettagli

COMUNE Provincia Funzionario Airole IMPERIA Gambaro Alassio SAVONA Starnini Albenga SAVONA Starnini Albisola Superiore SAVONA Bulgarelli Albissola

COMUNE Provincia Funzionario Airole IMPERIA Gambaro Alassio SAVONA Starnini Albenga SAVONA Starnini Albisola Superiore SAVONA Bulgarelli Albissola Aggiornato al 01-set-13 COMUNE Provincia Funzionario Airole IMPERIA Gambaro Alassio SAVONA Starnini Albenga SAVONA Starnini Albisola Superiore SAVONA Bulgarelli Albissola Marina SAVONA Bulgarelli Altare

Dettagli

Stima indicativa degli abitanti residenti nelle aree a rischio

Stima indicativa degli abitanti residenti nelle aree a rischio Stima indicativa degli abitanti residenti nelle aree a rischio Al fine di individuare il numero indicativo di abitanti potenzialmente interessati da possibili eventi alluvionali, è stata effettuata una

Dettagli

Elezioni della Camera dei deputati del 9 e 10 aprile 2006 Circoscrizione X - Liguria

Elezioni della Camera dei deputati del 9 e 10 aprile 2006 Circoscrizione X - Liguria Comune % votanti % astenuti % voti validi su votanti bianche nulle Forz.Ita All.Naz. UDC LN-MPA DC-NPSI Alt.Soc. Airole 79,9 20,1 95,9 1,7 2,5 22,8 17,7 6,5 2,2-1,3 Apricale 70,4 29,6 94,2 4,0 1,8 24,8

Dettagli

Elezioni della Camera dei deputati del 9 e 10 aprile 2006 Circoscrizione X - Liguria

Elezioni della Camera dei deputati del 9 e 10 aprile 2006 Circoscrizione X - Liguria distribuzione dei voti per Comune Comune Iscritti Votanti Elezioni della Camera dei deputati del 9 e 10 aprile 2006 validi bianche nulle contestati Forz.Ita All.Naz. UDC LN-MPA DC-NPSI Alt.Soc. Airole

Dettagli

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Tre fasi principali: L istituzione delle regioni a statuto speciali e delle province autonome (1946) L istituzione delle regioni a

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale L Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale L Europa investe nelle zone rurali Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale L Europa investe nelle zone rurali Gruppo di Azione Locale Riviera dei Fiori Il Gruppo di azione locale Riviera dei

Dettagli

Il portale Ortofotoliguria La nuova piattaforma di utilizzo e di download geografico per il mondo professionale

Il portale Ortofotoliguria La nuova piattaforma di utilizzo e di download geografico per il mondo professionale Il portale Ortofotoliguria La nuova piattaforma di utilizzo e di download geografico per il mondo professionale Azienda ligure, dal 1991 si occupa di Cartografia Numerica e di Sistemi Informativi Territoriali

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Mercoledì 11 Giugno 2003 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16.05.2003 N. 530 Individuazione, formazione ed aggiornamento dell elenco delle zone sismiche dei

Dettagli

DOCUP Obiettivo 2 2000/2006 Liguria. Misura 2.6 componente d) certificazione ambientale e agenda 21 SCHEDA AVANZAMENTO INTERVENTI DGR 989/03

DOCUP Obiettivo 2 2000/2006 Liguria. Misura 2.6 componente d) certificazione ambientale e agenda 21 SCHEDA AVANZAMENTO INTERVENTI DGR 989/03 UNIONE EUROPEA MINISTERO DELL AMBI REGIONE LIGURIA DOCUP Obiettivo 2 2000/2006 Liguria Misura 2.6 componente d) certificazione ambientale e agenda 21 SCHEDA AVANZAMENTO INTERVENTI DGR 989/03 CERTIFICAZIONE

Dettagli

ORARIO SPECIALE FESTIVITA' 2012

ORARIO SPECIALE FESTIVITA' 2012 Riviera Trasporti S.p.A. ORARIO SPECIALE FESTIVITA' 2012 NATALE SANTO STEFANO CAPODANNO 2013 ERRATA CORRIGE Modifiche intervenute dopo la stampa tipografica LINEA 1 : VENTIMIGLIA PONTE SAN LUIGI LINEA

Dettagli

OGGETTO Accertamento dei risultati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani raggiunti nell anno 2014 dai Comuni della Liguria.

OGGETTO Accertamento dei risultati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani raggiunti nell anno 2014 dai Comuni della Liguria. D.G.R. n. 785 del 21.07.2015 OGGETTO Accertamento dei risultati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani raggiunti nell anno 2014 dai Comuni della Liguria. Richiamati: - Il d.lgs. 3 aprile 2006, n.152:

Dettagli

Fondi fotografici delle aziende ed enti turistici liguri

Fondi fotografici delle aziende ed enti turistici liguri Fondi fotografici delle aziende ed enti turistici liguri La catalogazione dei fondi fotografici aggregati agli archivi delle soppresse APT liguri è pressoché completa per quanto riguarda le Apt Genova

Dettagli

Gli ATS Ambiti Territoriali sociali DSS 3 Imperiese Mercoledì 29 Aprile Silvana Bergonzo Direttore Sociale DSS n.

Gli ATS Ambiti Territoriali sociali DSS 3 Imperiese Mercoledì 29 Aprile Silvana Bergonzo Direttore Sociale DSS n. Gli ATS Ambiti Territoriali sociali DSS 3 Imperiese Mercoledì 29 Aprile 2015 Silvana Bergonzo Direttore Sociale DSS n. 3 Imperiese Alcuni concetti di base che possono facilitare l'attività di questo Operatore

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO X LEGISLATURA ALLEGATI ALLA LEGGE REGIONALE RELATIVA A: LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2016 Allegato 1 "Rifinanziamento delle leggi di spesa regionali con esclusione delle

Dettagli

COMUNE DI VALLECROSIA

COMUNE DI VALLECROSIA COMUNE DI VALLECROSIA Provincia di Imperia DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 15/02/2008 N 13 OGGETTO: COMMISSIONE PER LE AUTORIZZAZIONI DI CUI ALL ART. 5 DELLA L.R. 20/99 NORME IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE,

Dettagli

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 37)

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 37) Atti consiliari Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (n. 37) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 10 aprile 2001

Dettagli

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2007 dai Comuni della Liguria.

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2007 dai Comuni della Liguria. D.G.R. n. 738 del 27.06.2008 OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2007 dai Comuni della Liguria. Richiamati: - l articolo 205 del decreto legislativo 3 marzo

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N O.P.C.M. 3519/2006. Nuova classificazione sismica del territorio della Regione Liguria.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N O.P.C.M. 3519/2006. Nuova classificazione sismica del territorio della Regione Liguria. Anno XXXIX - N. 47 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 19.11.2008 - pag. 6040 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24.10.2008 N. 1308 O.P.C.M. 3519/2006. Nuova classificazione sismica del

Dettagli

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico

Dettagli

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2008 dai Comuni della Liguria.

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2008 dai Comuni della Liguria. D.G.R. n. 876 del 26.06.2009 OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2008 dai Comuni della Liguria. Richiamati: - l articolo 205 del decreto legislativo 3 marzo

Dettagli

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2012 dai Comuni della Liguria.

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2012 dai Comuni della Liguria. D.G.R. n. 722 del 21.06.2013 OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2012 dai Comuni della Liguria. Richiamati: - l articolo 205 del decreto legislativo 3 marzo

Dettagli

LIGURIA IN TRASFORMAZIONE AZIONE

LIGURIA IN TRASFORMAZIONE AZIONE 35 Art. 17 (Liguria in trasformazione: Aree di Concertazione, porti turistici e approdi protetti, strutture ospedaliere regionali, infrastrutture di previsione) 1. La disciplina si articola nei seguenti

Dettagli

Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile

Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile Federazione Regionale Ligure Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali La Spezia Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile La Spezia c/o Centro Integrato di Protezione Civile

Dettagli

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 181)

C O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 181) Atti consiliari Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (n. 181) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 20 novembre 2002 -----

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

ORARIO GENERALE INVERNALE

ORARIO GENERALE INVERNALE RIVIERA TRASPORTI S.p.A. ORARIO GENERALE INVERNALE In vigore dal 14 settembre 2015 al 12 giugno 2016 AGGIORNATO AL 5 APRILE 2016 LINEA 17 : SANREMO - ARMA DI TAGGIA - CASTELLARO (solo Feriale) Pagina 35

Dettagli

OPCM 3519/2006. Aggiornamento classificazione sismica del territorio della Regione Liguria. LA GIUNTA REGIONALE

OPCM 3519/2006. Aggiornamento classificazione sismica del territorio della Regione Liguria. LA GIUNTA REGIONALE Anno 48 - N. 16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 19.04.2017 pag. 9 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17/03/2017 N. 216 OPCM 3519/2006. Aggiornamento classificazione sismica del territorio

Dettagli

Disaggregazione delle spese di personale per missioni e programmi

Disaggregazione delle spese di personale per missioni e programmi Disaggregazione delle spese di personale per missioni e programmi Stanziamenti finali in euro 01 SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI, DI 01 ORGANI ISTITUZIONALI 2.080.890 GESTIONE E DI CONTROLLO 03 GESTIONE

Dettagli

ALLEGATO 2 SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI

ALLEGATO 2 SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI ALLEGATO 2 SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI Sistemi Produttivi Locali Comuni di appartenenza Diano Marina Cervo, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano S. Pietro, San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi.

Dettagli

La riforma delle province e lo stato dell arte sul processo di attuazione

La riforma delle province e lo stato dell arte sul processo di attuazione La riforma delle province e lo stato dell arte sul processo di attuazione Il processo di attuazione regionale: a che punto siamo SPISA, 28 aprile 2015 Francesca Palazzi, Regione Emilia-Romagna I tempi

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 50

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 50 14 2-12-2011 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 50 ASSESSORATO RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DECRETO 30 agosto 2011. Griglie di elaborazione relative alla misura 124 Cooperazione

Dettagli

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2011 dai Comuni della Liguria.

OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2011 dai Comuni della Liguria. D.G.R. n. 788 del 29.06.2012 OGGETTO: Accertamento dei risultati di raccolta differenziata raggiunti nell anno 2011 dai Comuni della Liguria. Richiamati: - l articolo 205 del decreto legislativo 3 marzo

Dettagli

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE Prefazione... XV TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI NORMATIVA BASE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U., 27 dicembre 1947, n. 298)... 5 2. R.d. 18 novembre

Dettagli

Art. 1 Istituzione del Comune di Poggio Torriana mediante fusione

Art. 1 Istituzione del Comune di Poggio Torriana mediante fusione Deliberazione legislativa n. 76/2013 2 Art. 1 Istituzione del Comune di Poggio Torriana mediante fusione 1. Ai sensi dell articolo 15 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi

Dettagli

REGIONE LIGURIA ELENCO DELLE CARTE DEI CENTRI DI INTERESSE STORICO ARTISTICO E AMBIENTALE CISAA

REGIONE LIGURIA ELENCO DELLE CARTE DEI CENTRI DI INTERESSE STORICO ARTISTICO E AMBIENTALE CISAA ELENCO DELLE CARTE DEI CENTRI DI INTERESSE STORICO ARTISTICO E AMBIENTALE CISAA Numero Carta Nome Carta Comune Provincia 214030_1121 Caprile Propata Genova 214030_1623 Bavastrelli Propata Genova 214030_1743

Dettagli

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Il sistema di funzioni del Comune è definito dalla Costituzione e dalla legge. Si riportano di seguito, in estratto, le principali fonti di riferimento. COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Articolo

Dettagli

SCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE

SCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE SD 0.1 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA STATALE Legge 8 dicembre

Dettagli

proposta di legge n. 83

proposta di legge n. 83 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 83 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 26 agosto 2016 ISTITUZIONE DI UN NUOVO COMUNE MEDIANTE FUSIONE DEI COMUNI DI MONTEMAGGIORE

Dettagli

SEZIONE 0 INTRODUZIONE

SEZIONE 0 INTRODUZIONE SEZIONE 0 INTRODUZIONE 0.3 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA

Dettagli

SOMMARIO PREAMBOLO. Il Consiglio regionale

SOMMARIO PREAMBOLO. Il Consiglio regionale Allegato A "Modifiche alla legge regionale 88/1998 in attuazione della legge regionale 3 marzo 2015, n. 22 (Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 - Disposizioni

Dettagli

D.G.R. n. 940 del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico adozione della variante di salvaguardia della fascia costiera

D.G.R. n. 940 del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico adozione della variante di salvaguardia della fascia costiera D.G.R. n. 940 del 10.07.2009 Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico adozione della variante di salvaguardia della fascia costiera LA GIUNTA REGIONALE VISTI a) l art. 69 della L.R. n. 36/1997 e

Dettagli

1. Nota istituzionale

1. Nota istituzionale Allegato parte integrante ALLEGATO A) 1. Nota istituzionale La normativa attualmente in vigore in materia di utilizzazione delle acque pubbliche ha origine dal regio decreto legge del 1919 (n. 2161), entrato

Dettagli

Sesto rapporto sullo stato della legislazione

Sesto rapporto sullo stato della legislazione CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DIREZIONE REGIONALE ASSISTENZA LEGISLATIVA Sesto rapporto sullo stato della legislazione 197-28 1 PARTE PRIMA LA PRODUZIONE LEGISLATIVA DELLA REGIONE DEL VENETO 2 PARTE PRIMA

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che recepisce il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Direzione Generale Ufficio I Programmazione Offerta Formativa Prot.n. 108/C20, 24 ottobre 2006 IL DIRETTORE REGIONALE Visto

Dettagli

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA ASSESORADU DE SOS ENTES LOCALES, FINÀNTZIAS E URBANÌSTICA

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA ASSESORADU DE SOS ENTES LOCALES, FINÀNTZIAS E URBANÌSTICA AFFARI GENERALI, BILANCIO, GESTIONE PERSONALE E CONTENZIOSO CONTENZIOSO E AFFARI LEGALI AFFARI GENERALI, PERSONALE E FINANZE U.R.P. E PROGETTI COMUNITARI Contenzioso nanti la giurisdizione ordinaria, civile

Dettagli

15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. 9 ottobre 2011. Struttura demografica della popolazione in Liguria

15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. 9 ottobre 2011. Struttura demografica della popolazione in Liguria 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 9 ottobre 2011 Struttura demografica della popolazione in Liguria Settore Statistica Direzione Centrale, Affari Legali, Giuridici e Legislativi

Dettagli

ADOZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI DEI COMUNI DI NIBBIANO E PECORARA RELAZIONE DI PRESENTAZIONE

ADOZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI DEI COMUNI DI NIBBIANO E PECORARA RELAZIONE DI PRESENTAZIONE ADOZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI DEI COMUNI DI NIBBIANO E PECORARA RELAZIONE DI PRESENTAZIONE I Comuni di Pianello Val Tidone e Pecorara, facenti parte della ex Comunità

Dettagli

Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA LEGGE REGIONALE 2 GIUGNO 1980, N. 20 Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI Servizio Agricoltura sostenibile e gestione procedure P.S.R. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA 2014 2020 Misura 10 - Pagamenti Agro Climatici Ambientali - Sub Misura 10.01 Pagamenti per impegni Agro Climatici Ambientali Intervento

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA

Dettagli

D.L. 254 DEL : Bilancio di previsione della Regione Liguria per l anno finanziario 2013

D.L. 254 DEL : Bilancio di previsione della Regione Liguria per l anno finanziario 2013 D.L. 254 DEL 16.11.2012: Bilancio di previsione della Regione Liguria per l anno finanziario 2013 Il bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 pareggia in termini di competenza in 9.403,3 milioni

Dettagli

Il Responsabile delegato di Posizione Organizzativa

Il Responsabile delegato di Posizione Organizzativa P.O. Coordinamento degli interventi regionali a sostegno delle attività culturali in materia di teatro e cinema, delle manifestazioni culturali di spettacolo dal vivo di rilievo regionale, nazionale, e

Dettagli

LINEA 2: VENTIMIGLIA - BORDIGHERA - OSPEDALETTI - SANREMO

LINEA 2: VENTIMIGLIA - BORDIGHERA - OSPEDALETTI - SANREMO LINEA 2: VENTIMIGLIA - BORDIGHERA - OSPEDALETTI - SANREMO lv lv lv Sc VENTIMIGLIA 6:00 6:15 6:30 6:45 7:00 7:08 7:15 7:30 7:35 7:45 8:00 8:15 8:30 8:45 9:00 NERVIA BIVIO 6:05 6:20 6:36 6:51 7:06 7:14 7:21

Dettagli

APPENDICE 1. Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.

APPENDICE 1. Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze. APPENDICE 1 Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.it): STATUTO AGENZIA DEL TERRITORIO Articolo 1 Agenzia del territorio

Dettagli

L.R. n. 4 del 31 marzo 2009 Disciplina dell agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole Criteri di attuazione del Settore Agriturismo

L.R. n. 4 del 31 marzo 2009 Disciplina dell agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole Criteri di attuazione del Settore Agriturismo Parte seconda - N. 143 Euro 2,46 Anno 40 26 novembre 2009 N. 199 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 novembre 2009, n. 1693 L.R. n. 4 del 31 marzo 2009 Disciplina dell agriturismo e della multifunzionalità

Dettagli

Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa)

Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) 1. Ai sensi dell articolo 50, comma 3, del decreto legislativo

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Ampliamento sede cimiteriale.

COMUNE DI MOLFETTA Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Ampliamento sede cimiteriale. 32980 COMUNE DI MOLFETTA Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Ampliamento sede cimiteriale. Oggetto: Piano Particolareggiato per l ampliamento della Sede Cimiteriale. Verifica di assoggettabilità

Dettagli

L.R. 29/2005, art. 85 B.U.R. 21/11/2007, n. 47

L.R. 29/2005, art. 85 B.U.R. 21/11/2007, n. 47 L.R. 29/2005, art. 85 B.U.R. 21/11/2007, n. 47 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 novembre 2007, n. 0366/Pres. Regolamento concernente l assegnazione di finanziamenti ai Centri di assistenza tecnica

Dettagli

IL NUOVO ASSETTO TERRITORIALE ALLA LUCE DELLA SPENDING REVIEW PROVINCE PICCOLI COMUNI. A cura del Dr. Massimo Fieramonti

IL NUOVO ASSETTO TERRITORIALE ALLA LUCE DELLA SPENDING REVIEW PROVINCE PICCOLI COMUNI. A cura del Dr. Massimo Fieramonti IL NUOVO ASSETTO TERRITORIALE ALLA LUCE DELLA SPENDING REVIEW PROVINCE CITTA METROPOLITANE PICCOLI COMUNI Le previsioni, le tempistiche e le funzioni fondamentali A cura del Dr. Massimo Fieramonti Le previsioni

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e s.m.

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e s.m. DGR 239 18.04.2008 AUTORIZZAZIONE IMPIANTI Oggetto: Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti

Dettagli

SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI Determinazione degli adempimenti conseguenti alla sottoposizione al controllo dell Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE)

Dettagli

Delibera di Giunta Regionale 03 aprile 2009, n. 223 (1)

Delibera di Giunta Regionale 03 aprile 2009, n. 223 (1) Delibera di Giunta Regionale 03 aprile 2009, n. 223 (1) (1) In B.U.R.L. 28 maggio 2009, n. 20 Legge regionale n. 14/2006, art. 8. Ripartizione delle risorse finanziarie tra le Province; art. 13. Definizione

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2013/2015- (art.1 comma 8 e 9 della legge 190/2012)

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2013/2015- (art.1 comma 8 e 9 della legge 190/2012) PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2013/2015- (art.1 comma 8 e 9 della legge 190/2012) Approvato con delibera della G.M. n.27 del 26/3/2013. Piano triennale di prevenzione della corruzione

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE - 1 - TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Attribuzioni Art. 3 - Programmazione dell attività Art. 4 - Ordinamento Art. 5 - Direttore Art. 6 - Risorse umane Art. 7

Dettagli

CENTRO STUDI E RICERCHE SULLE AUTONOMIE LOCALI DI SAVONA. Norme di interesse

CENTRO STUDI E RICERCHE SULLE AUTONOMIE LOCALI DI SAVONA. Norme di interesse CENTRO STUDI E RICERCHE SULLE AUTONOMIE LOCALI DI SAVONA Decreto legge 5 novembre 2012, n. 188 Disposizioni urgenti in materia di e città metropolitane (G.U. 6 novembre 2012, n. 259 - in vigore dal 7 novembre

Dettagli

AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020

AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020 AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 14 2020 Misura 10 - Pagamenti Agro Climatici Ambientali - Sub Misura 10.01 Pagamenti

Dettagli

Albero delle strutture

Albero delle strutture Albero delle strutture Amministrazioni Forestali di Trento, 1877-1984 Ispettorato ripartimentale delle foreste di Trento, 1877-1983 Protocolli della corrispondenza, 1939-1973 Protocolli della Sezione tecnica

Dettagli

CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento TORRIGIANI TONINO

CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento TORRIGIANI TONINO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO TERRITORIO AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE N. B6132 del 27/11/2009

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 921 del 21 Luglio 2017 Reg. UE 1305/2013

Dettagli

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1.

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1. 1 Legge regionale 19 novembre 1975, n. 54. (Testo coordinato) Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. (B.U.

Dettagli

Ente Terre Regionali Toscane

Ente Terre Regionali Toscane Ente Terre Regionali Toscane (L.R. 27 dicembre 2012, n. 80) Decreto n. 10 del 24 febbraio 2016. DIREZIONE Oggetto: L.R. 39/00 art. 30 Verifica di conformità del piano di gestione, avente validità 2011-2025,

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo RISI GIAN CARLO Cellulare 335/6025252.pec E-mail VIA SAN SECONDO, 45 18039 VENTIMIGLIA (IM) ITALIA

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi

Dettagli

PREAMBOLO. Il Consiglio regionale

PREAMBOLO. Il Consiglio regionale Proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale Istituzione del Comune di Abetone Cutigliano, per fusione dei Comuni di Abetone e di Cutigliano. Visti gli articoli 117 e 133, della Costituzione;

Dettagli

Comune di Oliva Gessi (PV) Allegato alla Deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 9 Novembre 2015 ALLEGATO 3

Comune di Oliva Gessi (PV) Allegato alla Deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 9 Novembre 2015 ALLEGATO 3 Comune di Oliva Gessi (PV) Allegato alla Deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 9 Novembre 2015 ALLEGATO 3 AL MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 1501 del 10/11/2017 Reg. UE 1305/2013 - PSR

Dettagli

Il Sistema di protezione civile. Marina Morando Fondazione CIMA

Il Sistema di protezione civile. Marina Morando Fondazione CIMA Il Sistema di protezione civile Marina Morando Fondazione CIMA marina.morando@cimafoundation.org La Protezione Civile in pillole 1. IN ITALIA LA PROTEZIONE CIVILE È UNA FUNZIONE, NON UN AMMINISTRAZIONE.

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria.

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Il punto di vista di un pianificatore di area vasta. Andrea Pasetti andreaanselmo.pasetti@gmail.com

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 X LEGISLATURA ATTI: 12022 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 Legge europea regionale 2016. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall'appartenenza dell Italia all

Dettagli

SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO

SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO RACCOMANDAZIONE

Dettagli