REGIONANDO 2000 REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA N.4 COSENZA CONSULTORIO FAMILIARE N. 2 INFANZIA VIOLATA
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- Dionisia Testa
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1 REGIONANDO 2000 REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA N.4 COSENZA CONSULTORIO FAMILIARE N. 2 INFANZIA VIOLATA Il presente lavoro si propone di dar vita a un Centro Interdisciplinare di Servizi finalizzato alla tutela di minori che hanno subito abuso. Tale progetto, nasce come proposta di cooperazione integrata fra diversi Servizi, Enti e Professionalità. Negli ultimi anni sono pervenuti al Servizio di Neuropsichiatria Infantile, in maniera sempre crescente, richieste di aiuto e di assistenza finalizzati alla tutela di minori che hanno subito violenza. L iniziativa è stata promossa in contestuale dall Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell A.S. n.4, nella persona della dott.ssa Alessandra Santelli e dall Università della Calabria, nella persona della prof.ssa Angela Costabile, che, in primo tavolo di consultazione, dopo aver vagliato tutta la problematica, sia nei risvolti operativi che negli aspetti della legislazione vigente, si sono adeguatamente formate contattando realtà strutturali preesistenti e frequentando degli adeguati Seminari di formazione, dando così vita ad un secondo tavolo di consultazione. I. TAVOLO DI CONSULTAZIONE - Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile - Università della Calabria
2 II. TAVOLO DI CONSULTAZIONE ORDINE DEI MEDICI PEDIATRI DI BASE PROVINCIA QUESTURA SERVIZI SOCIALI A.S. N. 4 SERVIZI SOCIALI - COMUNE CS TRIBUNALE DEI MINORI UNIVERSITA' U.O. DI N.P. A.S. N. 4 Dalle sedute del Tavolo di consultazione è emerso che la Domanda di Aiuto, prima di pervenire al Servizio, è stata spesso preceduta da contatti con più fonti non coordinate fra di loro, le quali hanno di conseguenza, dato risposte difformi generando confusione. Il tema, che attiene l abuso nell infanzia va attualmente configurandosi come uno dei maggiori problemi della Società, perché esso definisce un tipo di comportamento degli adulti familiari, tutori ed estranei che certamente danneggia e condiziona il processo evolutivo del bambino. L abuso si configura negli atteggiamenti più disparati: fisico, psicologico, sessuale o la risultante di più atteggiamenti concorrenti. Gli Organi Giudiziari attualmente interessati sono molteplici, non coordinati fra di loro e con competenze frammentate, per cui si riconosce la necessità e l urgenza che le vittime dell abuso siano adeguatamente sostenute da personale dotato della necessarie competenze di tipo psicologico, sempre più richieste, per effettuare nel processo penale, l audizione protetta del minore. Si ritiene necessario che, il Pubblico Ministero presso il Tribunale Penale trasmetta alla Procura della Repubblica Minori, copia delle comunicazioni di notizia di reato riguardanti presunti abusi a danni di minori che, non risultino essere già stati portati a conoscenza del T.M. da parte degli Organi di Polizia Giudiziaria o dei denuncianti, per l eventuale esercizio dell iniziativa civile davanti al Tribunale Minori.
3 Una normativa in questo senso è prevista nella Legge n.66/96 sui reati di violenza sessuale all art. 1, inoltre tale prassi si giustifica sulla base dell artt. 9 e 70 della L. 4105/1983 n.184 sull adozione e sull affidamento, relativo all obbligo per i pubblici ufficiali, di riferire al T.M. su ogni minore in stato di abbandono. Va infatti precisato che, lo stato di abbandono morale e materiale (art.8), può essere ravvisato anche nei casi più gravi di maltrattamento o di abuso a sfondo sessuale, il ché rende indispensabile un vaglio delle condizioni ambientali e familiari di crescita dei minori da parte del T.M. Dai vari incontri effettuati è emerso che ogni Ente dava risposte diverse rispetto al medesimo problema, ne conseguiva che, mancando un'interazione fra gli stessi, molti interventi rimanevano irrisolti o venivano affrontati in modo insufficiente e non risolutivo per il minore che non veniva quindi tutelato; venendo spesso sentito sullo stesso delicato evento da più persone con cui doveva relazionare, ripercorrendo ripetutamente il suo doloroso cammino. Si evidenziava inoltre che si ignorava l esistenza di alcune realtà territoriali deputate all erogazione di prestazioni indispensabili per la tutela dell Infanzia Violata. Durante le attività del Centro è nata l esigenza di coinvolgere altre figure necessarie ad ottimizzare il percorso in rete, cioé referenti di alcune organizzazioni professionali, dando vita al Terzo Tavolo di Consultazione. III TAVOLO DI CONSULTAZIONE ASL n1 ASLn4 ASSESSORATO SERVZI SOCIALI CS ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI RENDE ASSESSORATO PUBLICA ISRUZIONE CS CGM ORDINE ASSISTENTI SOCIALI ORDINE MEDICI CS ORDINE PEDIATRI ORDINE PSICOLOGI CALABRIA PREFETTURA CS PROCURA TRIBUNALE MINORI-CZ TRIBUNALE ORDINARIO CS TRIBUNALE MINORENNI CZ SOCIETA ITALIANA DI SOCIOLOGIA UFFICIO MINORI QUESTURA CS UNICAL
4 Una esigenza operativa ha consigliato di suddividere i membri impegnati in 4 gruppi di lavoro. CONSULENZA SULLE BUONE Le PRATICHE: riunioni del Centro avven Coordinatore Alessandra Santelli CGM Ufficio Minori-Questura di Cs Assessorato Servizi Sociali- Comune CS Assessorato Servizi Sociali- Comune Rende AS N4 AS N! Tribunale Minori CZ Tribunale ATTIVITA Ordinario-CS DI RICERCA Coordinatore A.Costabile UNICAL ASL N.4 Servizi Sociali ASL n.1 Assessorato Pubblica Istruzione CS ATTIVITA DI FORMAZIONE: Coordinatore Angela Costabile CGM Ordine degli Assistenti Sociali Calabria Ordine dei medici CS Ordine degli Psicologi Calabria Società Italiana di Sociologia Comune di Rende Comune CS Assessorato pubblica Istruzione CS CENTRO DI DOCUMENTAZIONE-BANCA DATI Coordinatore A.Costabile UNICAL Le riunioni del CSRISAM hanno cadenza mensile; quelle dei gruppi quindicinale. I principali obiettivi del Centro, elencati nello Statuto redatto dai membri del gruppo e consultabile all indirizzo a.costabile@unical.it sono : L individuazione di un percorso d aiuto che, tutelando il minore risulti il meno lesivo possibile. Conoscere la reale portata del fenomeno creando una banca dati nel rispetto della privacy, Svolgere attività promozionale di sensibilizzazione al problema. Formazione degli operatori coinvolti. Gli strumenti usati per la valutazione oggettiva sono: - numero dei casi esaminati nel progetto - grado di coinvolgimento delle altre istituzioni nel progetto - evoluzione positiva del caso rispetto agli aspetti relativi allo sviluppo psicoaffettivo dei soggetti presi in esame. Tale valutazione richiede tempi medi. La presentazione ufficiale del CSRISAM un apposito Convegno è avvenuta il 24 settembre 1999 durante
5 tenutosi presso l Università della Calabria con il Patrocinio della Regione Calabria Assessorato alla Sanità e Assessorato alla Pubblica Istruzione. Successivamente, presso l Università della Calabria è stato attivato un Corso di Perfezionamento post-laurea sui minori che hanno subìto abuso. A tale corso possono partecipare i componenti del CSRISAM gratuitamente. Inoltre, attraverso il budget stanziato per il corso di perfezionamento messo a disposizione dall Università, i componenti del Centro hanno usufruito e tutt oggi usufruiscono di un percorso di supervisione-formazione, sull attuazione del percorso in rete. Da quanto emerso, nasce l esigenza di concordare un protocollo d intesa tra i vari Enti, onde definire le modalità d intervento. Ogni ente si impegnerà ad erogare le prestazioni di sua competenza. Il Centro ha richiesto l acquisizione di una stanza attrezzata, presso l Unita Operativa di Neuropsichiatria Infantile, al fine di poter effettuare l audizione protetta. Tale richiesta è in via di definizione, mentre il protocollo d intesa è in via di ultimazione. La suddetta rete non implica un impegno ulteriore di spesa, in quanto le figure professionali che vi aderiscono fanno rientrare nel monte orario di servizio le prestazioni che si andranno ad erogare. La messa in rete degli Enti Servizi e Professionalità di cui sopra, sarà totalmente operativa entro il secondo semestre del In data 25/03/2000 il Centro entrerà ufficialmente a far parte del CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e Abuso all Infanzia ). Cosenza., lì 24/03/00 dott.ssa Alessandra Santelli CSRISAM Assessorato Servizi Sociali CS Dott.ssa A. Pellicori Ass. sociale Antonella Frontino Tel Assessorato Servizi Sociali Rende CS Dott.ssa E. Russo Tel Fax Assessorato Pubblica Istruzione CS Dott.ssa Donatella Laudadio Tel
6 Azienda Sanitaria n.1 Dott.ssa Loredana Nigri Tel Fax Azienda Sanitaria n.4 Servizi Sociali Dott.ssa Loredana Trozzo Dott.ssa Angela Ponzetto Dott. Altomare Tel./fax Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile Dott.ssa Alessandra Santelli Dott.ssa Anna Maria Catanzaro Tel./fax Centro Giustizia Minorile Dott.ssa Giuseppina Introcaso Tel Dott. Armando Madeo Tel Fax Ordine Assistenti Sociali Ass. Sociale V. Bonomo Tel Fax Ordine dei Medici CS Dott.ssa A. Fornaro Tel Ordine dei Medici Pediatri Dott.ssa M. Martire Tel Ordine Psicologi Calabria Dott. Visca Tel Prefettura di Cosenza Dott.ssa Sara Attisani Tel Procura Tribunale Minorenni Dir.. Mellea Tel
7 Società Italiana di Sociologia Sez. Calabria Dott. Mallamace Tel Tribunale Ordinario Cosenza Dott. Curreri Tel Fax Tribunale per i minorenni Catanzaro Presidente Dr. Blasco Dott. Calabrese Tel Ufficio Minori Questura di CS Dir. Teresa Bonfiglio Isp. Luigi Turco Tel Fax Università degli Studi della Calabria Dip. Scienze dell Educazione Prof.ssa Angela Costabile Tel Fax
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