1.1 Dati demografici e statistici di sfondo

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1 1.1 Dati demografici e statistici di sfondo Sommario 1. Le trasformazioni di carattere demografico 2. La diminuzione delle fasce più giovani 3. I fattori del calo demografico 4. L'invecchiamento della popolazione 5. I mutamenti demografici per comuni Introduzione Nell'ultimo trentennio, la provincia é stata caratterizzata da rilevanti trasformazioni di carattere demografico nella struttura e nella composizione della sua popolazione. La popolazione complessiva del Biellese é pari a abitanti, al , il dato più recente disponibile. Sono i nuovi nati, dei quali 506 femmine e 561 maschi. La popolazione adulta riguarda circa 109mila unità, i giovani al di sotto dei 14 anni sono l'11% e gli anziani (oltre 65 anni) il 28%. Fig.1 La popolazione nel Biellese per fasce di età, anno % Oltre 65 28% %

2 1. Le trasformazioni di carattere demografico Confrontando i dati della popolazione nei censimenti, si nota una diminuzione dai abitanti del 1971 ai del 2011, con una perdita complessiva di circa unità (l'11% in meno rispetto alla popolazione del '71). Tab.1.1 Popolazione residente nei censimenti, in provincia di Biella ( ) Totale Fonte: Istat, elaborazioni nostre Figura 1.1 Popolazione residente in provincia di Biella ( ) Fonte: Istat, Censimento della popolazione Negli ultimi anni la popolazione complessiva in provincia si attesta al di sotto delle 183mila unità: Popolazione Popolazione Fonte: Istat 2. La diminuzione delle fasce più giovani Il calo di popolazione non riguarda tutte le fasce di età nella stessa misura. Si evidenzia come tale diminuzione si concentri nelle fasce più giovani, 0-9 anni (da a ) e (da a ). E' invece aumentata la fascia oltre 65

3 anni (da a ). Tab.1.2 Popolazione nei censimenti in provincia di Biella per fasce di età ( ) Fonte: Istat, elaborazioni nostre Il grafico seguente mostra chiaramente le variazioni intervenute tra gli ultimi censimenti della popolazione, dal 1971 al La popolazione residente in provincia di Biella nel 2011 (censimento) conferma le tendenze in atto. L'analisi della popolazione mediante il grafico denominato piramide delle età rende immediatamente visibile la distribuzione delle varie fasce di età della popolazione attuale. Posizionando sulle ascisse la popolazione suddivisa per genere e sull'asse delle ordinate le varie classi di età, da 0 a 90 anni e oltre, il grafico dovrebbe assomigliare ad una piramide, con una base larga di giovani e la punta sottile delle età più anziane. In realtà assume una forma a fungo, con un'evidente erosione alla base.

4 Fig.1.2. Popolazione per età e genere in provincia di Biella, anno 2015 maschi femmine La popolazione immigrata viene spesso indicata come un elemento capace di contrastare l'invecchiamento e incidere sulle dinamiche in atto. Si tratta certamente di un contributo importante, che si concentra nelle classi di età centrale dell'età adulta. Il grafico seguente, tratto dalla sezione di OsservaBiella.it sull'immigrazione nel Biellese, ben evidenzia la distribuzione e la consistenza della popolazione immigrata per fasce d'età. femmine maschi

5 Come si può osservare, la consistenza rispetto alla popolazione locale é contenuta, e si colloca nelle fasce di età dove la popolazione locale é minore, ovvero nelle fasce di età più giovani e dei minori. (Cfr. sezione Demografia e immigrazione) 3. I fattori del calo demografico Le trasformazioni in corso negli ultimi decenni sono molto significative e sono state definite dal demografo Sgritta come Il mutamento demografico, rivoluzione inavvertita, il cui principale aspetto è il calo demografico, dovuto alla diminuzione delle nascite (come mostra il tasso di natalità**), all'aumento del numero di figli per famiglia (come mostra il numero medio di figli per donna**) e all'aumento dell'età al parto (dato sull'età media al parto**). Questi tre fattori causano il calo evidente in questi ultimi venti anni e ne generano un quarto, molto significativo, che sarà determinante per gli anni a venire: la diminuzione del numero di donne in età fertile, e quindi delle potenziali madri. Vediamo in seguito ciascun aspetto. La diminuzione delle nascite. Il numero di nati nel Biellese nel corso del 2013 é sceso, per la prima volta, sotto le unità per risalire a quota nel Un valore sempre nettamente inferiore al numero di decessi, per un saldo naturale** che risulta quindi sempre negativo di circa un migliaio di unità nati morti saldo naturale nati morti saldo naturale Il tasso di natalità nel Biellese è stato, nel 2015, pari a 5,9 per mille, il più basso fra tutte le province piemontesi, inferiore alla media regionale (7,5) e nazionale (8). A titolo di confronto, il tasso di natalità della regione Liguria è stato di 6,4 per mille, mentre quello della Campania di 8,7 per mille. Il numero medio di figli per donna. L'Istat calcola il dato relativamente a ciascuna provincia, raggiungendo una stima indicativa sintetizzata nella tabella seguente relativa all'anno 2015.

6 Prov. di Biella Donne italiane Donne straniere Donne residenti totale TFT Età media al parto TFT Età media al parto TFT Età media al parto 1,18 31,96 2,24 28,58 1,2 31,54 Per quanto riguarda le donne residenti nel Biellese, il valore medio è di 1,2 figli per donna, con un'età media al parto di 31,5 anni. La distinzione tra donne italiane e non permette di valutare anche la differenza fra nazionalità, che appare molto rilevante. Le donne italiane, infatti, hanno un numero medio di figli pari a circa 1,2, mentre per le donne straniere si sale a 2,2 figli in media per donna. Analogamente, per le donne italiane l'età media al parto è pari a 32 anni mentre per le donne straniere è di 28,6 anni. L'età media al parto è un dato quindi molto significativo, che mostra come le donne italiane attendano le età più mature per procreare (32 anni), privilegiando un numero di figli relativamente poco numeroso, prossimo in media ad 1 figlio per donna. Le donne migranti nella stessa fascia di età (15-49 anni) presentano un Tasso di Fecondità superiore (in media 2 figli per donna) ed un'età media al parto relativamente più giovane, pari a circa 28 anni e mezzo. Assolutamente evidente l'assottigliamento della differenze fra i due gruppi, dovuto essenzialmente alla trasformazione dei tassi della componente migratoria. Il numero di donne in età feconda. Le donne residenti nel Biellese in età feconda (15-49 anni) sono un parametro importante per capire le dinamiche demografiche degli anni futuri. Considerando gli ultimi anni, si può notare la tendenza in atto, ovvero un calo lieve ma continuo delle 'potenziali madri' : Tab.1.3. Donne in età anni residenti in Provincia di Biella, dal 1992 al Donne in età anni Donne in età anni Donne in età anni Fonte: Istat, elaborazioni nostre

7 Questa diminuzione (da nel 1992 a nel 2015 rispecchia ovviamente il calo della popolazione giovane e adulta, e verosimilmente proseguirà nei prossimi anni, soprattutto per l'invecchiamento naturale della popolazione attuale. Si tratta di una tendenza sulla quale la popolazione immigrata potrebbe incidere, ma non invertire l'andamento complessivo. Fig Donne in età anni residenti in Provincia di Biella, dal 1992 al Appare significativo concentrare l'attenzione sulla distribuzione per età delle potenziali madri. Si nota come la presenza di potenziali madri si concentri nelle fasce di età più elevate. Tab.1.4. Numero di donne in età anni in provincia di Biella per fasce di età, 2015 n. % Tot % 22% 27% 41%

8 4. L'invecchiamento della popolazione L'invecchiamento della popolazione biellese è aumentato negli ultimi vent'anni, in seguito al sovrapporsi di diversi fattori: maggiore longevità, riconducibile al miglioramento cure mediche e alla migliore rete di welfare sanitario e sociale, a tutela delle persone più anziane; esistenza di un generale livello di benessere economico, soprattutto nella fascia di popolazione più anziana, per l'esistenza di rendite da pensione e risparmi accumulati, nonché assenza di altre spese (casa di proprietà, ecc.); minor numero di nati negli ultimi vent'anni, che sbilanciano l'età media della popolazione complessiva verso le età più anziane; ingresso nella fascia di età adulta (30-39 anni) della prima coorte di coloro che sono nati nei primi anni del calo delle nascite, ovvero negli anni Ottanta. Un primo indicatore sull'invecchiamento della popolazione è dato dall'età media della popolazione, che è andata aumentando in modo sistematico, anche nell'ultimo quinquennio, come mostra la tabella che segue: Tab. 1.5 Variazioni quinquennali dell'età media della popolazione, anni età media della popolazione in prov BI età media maschi età media femmine Fonte : elaborazioni nostre, su dati BDDE L'età media della popolazione nel 1991 era di 43 anni ed è aumentata ogni cinque anni di un'unità, di anno in anno, per giungere all'età media di 47 anni nel Come noto, si riscontra una maggiore longevità femminile, evidente anche nel dato sull'età media della popolazione suddivisa per genere: la popolazione maschile ha un'età media di 45 anni e quella femminile di 49. Il progressivo invecchiamento della popolazione é dovuto anche al calo delle altre fasce di età della popolazione, sebbene la fascia più bassa (0-14 anni), come mostra

9 la seguente tabella, sia rimasta pressoché costante negli ultimi quindici anni. Tab Popolazione della provincia di Biella per fasce d'età, valori assoluti, Totale La composizione percentuale mostra chiaramente come sia aumentata l'incidenza della componente più anziana, mentre si verifica la diminuzione della quota di persone giovane-adulta. Tab Popolazione della provincia di Biella per fasce d'età, percentuali, Totale ,9 68,4 19,7 100

10 ,7 68,2 20, ,5 68,0 20, ,4 67,8 20, ,3 67,4 21, ,3 67,0 21, ,3 66,8 21, ,3 66,5 22, ,4 66,3 22, ,5 65,9 22, ,6 65,4 23, ,7 65,0 23, ,8 64,7 23, ,9 64,3 23, ,9 63,8 24, ,9 63,5 24, ,9 63,2 24, ,9 63,1 25, ,9 62,3 25, ,8 62,2 25, ,8 62, ,8 61,8 26, ,6 61,6 26, ,5 61,2 27, ,3 60,9 27,7 100 L' Indice di vecchiaia** della popolazione nel 1991 era di 166, a significare la presenza di 166 anziani ogni 100 giovani; oggi tale indice è di 244,8, ad indicare che per ogni giovane ci sono oltre 2 anziani. Tab Indice di vecchiaia (i.v.) in provincia di Biella, anno i.v ,2 183,2 187,9 192,3 194,5 195,9 196,7 anno i.v. 196,8 197,9 198,3 199,4 201,2 204,6 207,1 206,9 anno i.v. 209,8 211,7 213,9 219,9 230,1 223,9 236,5 244,8

11 Esaminando i cambiamenti delle fasce di età, si nota come sia aumentata soprattutto la componente più anziana. Nell'ultimo decennio, la popolazione anni è aumentata del 22%, quella tra 85 e 94 anni del 25% e gli ultra 95enni sono quasi raddoppiati (+44%), come mostra la tabella che segue. Tab Popolazione anziana in provincia di Biella per fasce di età, dal 2002 al 2012 Fasce di etá Variaz.% Over ,0 65/ ,4 75/ ,1 85/ ,2 95> ,7 4. I mutamenti demografici per comune I mutamenti demografici per comuni possono essere analizzati a partire dai trasferimenti di residenza, che mostrano come le zone industriali delle Valli stiano vivendo una situazione a rischio di spopolamento, a favore delle aree di pianura. In perdita sono soprattutto i comuni della Valle di Mosso e del Triverese, mentre il triangolo di pianura compreso tra Biella, Cossato e Cavaglià è l'area che ha visto un aumento di popolazione, assieme ad alcuni comuni del Biellese orientale. I dati relativi a calo o aumento (il trend) demografico di ciascun comune negli ultimi anni si può visionare nell'articolo che segue nell'osservatorio, dove si è indicizzata ogni variazione rispetto alla popolazione dell'anno Dai grafici si può apprezzare per ogni Comune la tendenza degli ultimi quindici anni, utile anche per delineare le probabili prospettive future (é ipotizzabile infatti che se negli ultimi 15 anni si è verificato un calo, questo proseguirà anche nei prossimi, e così via). Le variazioni in positivo segnalano quindi un aumento della popolazione, quelle in negativo una decrescita.

12 GLOSSARIO Tasso di natalità = rapporto tra il numero di nascite e la popolazione complessiva media in un dato periodo (solitamente un anno), in un dato territorio. numero di nati nel 2008 esempio: tasso di natalità 2008 = * 1000 (popolaz popolaz. 2007) / 2 Numero medio di figli per donna, detto anche Tasso di Fecondità = è un indicatore utilizzato dall'istat ed equivale alla somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda (dai 15 ai 49 anni), il numero di nati vivi all'ammontare medio annuo della popolazione femminile. Saldo naturale= La differenza tra il numero di nati vivi e il numero di persone decedute in un anno, per un determinato territorio. Indice di Vecchiaia = La popolazione anziana (over 65anni) sulla popolazione giovanile (0-14anni) *100. Il valore equilibrato dovrebbe essere di 1 anziano ogni giovane, e quindi 100. Un indice di vecchiaia di 200 significa che ci sono 2 anziani ogni giovane.

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