Capitolo 21. Ricerca, sviluppo e innovazione
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1 Capitolo 21 Ricerca, sviluppo e innovazione
2 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Ricerca e sviluppo in Italia Per saperne di più... ISTAT Banche dati e sistemi informativi. Roma. L Istat raccoglie annualmente informazioni circa le attività di R&S di imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni private nonprofit mediante le proprie rilevazioni statistiche e l accesso a fonti di dati amministrativi sulla ricerca e lo sviluppo sperimentale (R&S). In particolare, vengono raccolti dati sulla spesa interna per R&S e sulla consistenza del personale impegnato in attività di ricerca. L obiettivo di tale attività è la produzione di indicatori statistici sulla R&S che rappresentano, a livello nazionale e internazionale, un importante fonte di informazione per valutare le politiche di sostegno alla ricerca e di miglioramento della capacità innovativa e competitiva di un paese. L impegno dell Istat nella misurazione delle attività di R&S risale al 1963, anno in cui l Istituto realizzò una rilevazione statistica basata sulle raccomandazioni metodologiche dell Ocse contenute nel cosiddetto Manuale di Frascati. 1 Tale attività statistica si è poi consolidata nel contesto dell Unione europea (Ue) con la crescente armonizzazione delle statistiche sulla R&S a livello europeo sino all entrata in vigore, nel 2004, della decisione n. 1608/2003/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio sulle statistiche comunitarie in materia di scienza e tecnologia e, successivamente, del regolamento della Commissione n. 753/2004 relativo alle statistiche comunitarie su ricerca e sviluppo. Le statistiche sulla R&S svolta da imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni private nonprofit vengono prodotte dall Istat mediante rilevazioni statistiche dirette. Gli indicatori relativi all attività di R&S svolta dalle università (spesa per R&S e personale addetto alla R&S) vengono invece stimati dall Istat utilizzando fonti di informazione di diversa natura: - i coefficienti ottenuti dalla più recente rilevazione statistica realizzata dall Istat sulle attività di ricerca dei docenti e dei ricercatori universitari; - i dati amministrativi sulla consistenza del personale universitario e sui bilanci universitari forniti annualmente dal Ministero dell università e della ricerca. In merito ai dati sulla spesa per R&S sostenuta dalle università e sul personale universitario impegnato in attività di ricerca, va sottolineato che in questo capitolo vengono considerati sia gli atenei pubblici, che quelli privati. Ricerca e sviluppo nel periodo Nel 2007 la spesa totale per R&S (risultante dalla somma della spesa per R&S sostenuta da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni nonprofit e università) è stata pari a milioni di euro con una incidenza percentuale sul prodotto interno lordo dell 1,18 per cento. Si può osservare un aumento, rispetto al 2006, dell 8,3 per cento in termini monetari, a cui corrisponde un aumento del 5,8 per cento in termini reali (Prospetto 21.1). Per quanto riguarda le previsioni della spesa totale per R&S (al netto delle università) 2 si registra una variazione negativa pari a -1,6 per cento per il 2008 e una variazione positiva dell 8,5 per cento nel 2009 (sempre a valori correnti). 1 La prima versione del manuale sulle statistiche di R&S, noto come Manuale di Frascati, pubblicata dall Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel 1963, è stata sottoposta a diverse revisioni, di cui l ultima risale al Il Manuale, nelle sue varie versioni, ha sempre rappresentato il principale riferimento metodologico per le rilevazioni dell Istat sulla R&S. 2 I dati di previsione relativi alle università non sono disponibili. 529
3 Annuario statistico italiano 2010 Prospetto 21.1 Spesa per R&S intra-muros in Italia - Anni (milioni di euro) Spesa totale Spesa escluse le università ANNI A prezzi correnti A prezzi costanti 2000 (a) Variazione % su anno precedente A prezzi correnti A prezzi costanti 2000 (a) Rapporto sul Pil (valore %) A prezzi correnti A prezzi costanti 2000 (a) (b) ,3 0,6 1, (c) ,3 0,2 1, ,9 6,0 1, ,3 5,8 1, (d) ,0-0,9 1, (d) (a) Calcolati mediante il deflatore del Pil. (b) Per il 2009 è stata utilizzata la previsione di deflatore del Pil (2,8 per cento) inserita nel Dpef del Ministero dell economia e delle finanze (15 luglio 2009). (c) A partire dall anno 2005 è stata modificata la procedura di stima della spesa per R&S delle università. (d) Per gli anni 2008 e 2009 si forniscono previsioni di spesa. Per saperne di più... ISTAT. La ricerca e sviluppo in Italia nel Roma, (Statistiche in breve). Il peso della spesa per R&S sul prodotto interno lordo (Pil), pari come già osservato all 1,18 per cento nel 2007, è sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti. L incidenza della spesa per R&S sul Pil è un indicatore frequentemente utilizzato per confrontare le performance dei diversi paesi nel campo della ricerca scientifica. Tale indicatore, secondo i dati pubblicati dall Ocse, 3 è stato pari nel 2007 all 1,77 per cento come media per l Unione europea (Ue27) (Figura 21.1). In relazione alla consistenza del prodotto interno lordo, il basso livello della spesa per R&S emerge in modo evidente per il nostro Paese dal confronto puntuale con alcuni paesi europei: nel 2007 il rapporto tra la spesa per R&S e Pil è stato pari al 3,61 per cento in Svezia, al 3,48 in Finlandia, al 2,55 in Danimarca, al 2,54 in Austria, al 2,53 in Germania. La Francia raggiunge il 2,04 per cento e il Regno Unito l 1,82 per cento. L Italia, attestandosi sull 1,18 per cento, si mantiene al di sotto della media Ue (Ue27). Secondo le stime Istat, l attività di R&S svolta dalle imprese rappresenta circa la metà dell attività totale di R&S intra-muros in Italia (51,9 per cento). Il settore pubblico si attesta su una quota pari a circa il 14,5 per cento della spesa per R&S, mentre le università raggiungono il 30,1 per cento. Si conferma il ruolo marginale delle istituzioni nonprofit (3,5 per cento), mentre compete al settore pubblico e a quello dell università una quota più alta della spesa per R&S, rispettivamente il 14,5 per cento e il 30,1 per cento. Complessivamente (Tavola 21.1), la spesa per R&S intra-muros delle amministrazioni pubbliche è stata pari a milioni di euro. Il totale del settore pubblico (amministrazioni pubbliche e università) sarebbe quindi pari a milioni di euro, di cui milioni di euro è il contributo del settore delle università che comprende, però, anche università private. Rispetto al 2006, la spesa per R&S delle università appare in sensibile crescita nel 2007, con un incremento del 7,8 per cento. La spesa per R&S delle istituzioni private nonprofit (637 milioni di euro) ha subito nel 2007 un lieve aumento (+1,1 per cento rispetto al 2006). Gli investimenti in R&S delle imprese, pari a milioni di euro nel 2007, mostrano un aumento del 15,2 per cento rispetto al 2006; le previsioni per i due anni successivi, elaborate sulla base di quanto indicato dalle imprese stesse, mostrano una spesa che si mantiene sostanzialmente invariata nel 2008, per poi riprendere a crescere nel Ocse, Main Science and Technology Indicators, n. 2. Parigi, In accordo con la Commissione europea, l Ocse raccoglie sistematicamente i dati sulla R&S dei paesi Ue e pubblica regolarmente statistiche con confronti internazionali. 530
4 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Figura 21.1 Spesa per R&S in Europa e nei paesi Ocse - Anno 2007 (in percentuale del Pil) Svezia Finlandia Giappone Corea Svizzera Stati Uniti Danimarca Austria Germania Australia Francia Canada Belgio Regno Unito Ue27 Paesi Bassi Norvegia Lussemburgo Repubblica Ceca Irlanda Spagna Portogallo Italia Ungheria Turchia Grecia Polonia Slovacchia 2,06 2,04 1,90 1,90 1,82 1,77 1,71 1,64 1,57 1,54 1,28 1,27 1,21 1,18 0,97 0,72 0,58 0,57 0,46 2,90 2,66 2,55 2,54 2,53 3,61 3,48 3,44 3,21 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 Fonte: Ocse. Main Science and Technology Indicators, n. 2. Parigi, 2009 Il contributo alla spesa totale per R&S intra-muros del settore delle imprese è sostenuto prevalentemente dalle unità produttive di maggiore dimensione. In particolare, le imprese con almeno 500 addetti contribuiscono per il 70,1 per cento alla spesa complessiva del settore, mentre la quota corrispondente alla fascia dimensionale con meno di 50 addetti risulta pari a circa il 9 per cento. La spesa per R&S delle imprese è, inoltre, concentrata in un numero limitato di attività economiche. Nel 2007 i livelli di spesa più elevati si riscontrano per la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (1.135 milioni di euro), la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (1.019 milioni di euro), la fabbricazione di autoveicoli (1.000 milioni di euro), la fabbricazione di apparecchiature radio-tv e per telecomunicazioni (788 milioni di euro), le industrie chimiche (749 milioni di euro) e il settore dei servizi di ricerca e sviluppo (740 milioni di euro). Tali attività economiche rappresentano complessivamente il 57 per cento della spesa totale per R&S intra-muros delle imprese italiane. La ripartizione per tipologia di spesa nei vari settori istituzionali è riportata nella tavola 21.2, dalla quale si desume che la maggior parte delle risorse è assorbita dalle spese correnti (più dell 80 per cento). Il finanziamento della ricerca Le rilevazioni dell Istat sulla R&S individuano anche le fonti di finanziamento utilizzate da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni nonprofit e università per lo svolgimento dell attività di R&S. 531
5 Annuario statistico italiano 2010 Figura 21.2 Spesa per R&S intra-muros per settore d esecuzione e di finanziamento - Anno 2007 (composizioni percentuali) ,6 86,9 90, , ,6 0,2 14,6 24,8 6,5 5,7 4,4 6,3 2,2 1,3 1,1 2,7 4,0 0,0 0,2 0,2 Istituzioni private nonprofit Istituzioni pubbliche Università Istituzioni pubbliche Soggetti e organismi privati italiani Estero Università I flussi di finanziamento sono caratterizzati da relativa stabilità: il 78,6 per cento della spesa delle imprese è finanziato dalle imprese stesse, mentre le risorse pubbliche finanziano l 86,8 per cento della ricerca delle istituzioni pubbliche e il 90,8 per cento della ricerca universitaria. Sono, quindi, assai limitati i flussi di risorse tra settore pubblico e settore privato in senso ampio e ciascun settore resta fortemente dipendente dal proprio autofinanziamento. Infatti, nel 2007 il settore delle imprese ha finanziato solo il 4,4 per cento della R&S intra-muros svolta nel settore delle istituzioni pubbliche, mentre il settore pubblico ha finanziato solo il 6,6 per cento della R&S intra-muros svolta dalle imprese. Anche il finanziamento alla ricerca proveniente da fonti estere (compresa la Commissione europea) appare contenuto: rappresenta il 14,6 per cento della spesa per R&S intra-muros delle imprese, il 6,3 per cento di quella delle istituzioni pubbliche, il 5,7 per cento della spesa per R&S delle istituzioni nonprofit e il 2,7 di quella delle università. Ricerca di base e ricerca applicata La distribuzione della spesa per R&S tra le diverse tipologie dell attività di ricerca 4 prevede un articolazione in ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo sperimentale (Figura 21.3 e Tavola 21.4). Per quanto riguarda la percentuale di spesa dedicata alle diverse tipologie di ricerca da parte dei settori delle imprese, delle istituzioni nonprofit e delle istituzioni pubbliche si deve rilevare una continuità con i dati degli anni precedenti. Le imprese si confermano, così, orientate verso le attività di ricerca applicata e di sviluppo sperimentale, mentre solo il 5,5 per cento della spesa è destinato alla ricerca di base. Il settore pubblico, invece, ha investito nel 2007 il 58,6 per cento della propria spesa per R&S nella ricerca applicata e quasi il 35 per cento nella ricerca di base. 4 La R&S viene tradizionalmente distinta in tre tipologie, in base alle definizioni contenute nel Manuale di Frascati (si vedano nel glossario le voci Ricerca di base, Ricerca applicata e Sviluppo sperimentale ). 532
6 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Figura 21.3 Spesa per R&S intra-muros per tipo di ricerca e settore istituzionale - Anno 2007 (composizioni percentuali) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Ricerca di base Ricerca applicata Sviluppo sperimentale Istituzioni private nonprofit Istituzioni pubbliche Università Infine, le istituzioni private nonprofit hanno investito in ricerca di base il 31,7 per cento della spesa per R&S intra-muros, mentre il 65,5 per cento è stato destinato alla ricerca applicata, e soltanto il 2,8 per cento allo sviluppo sperimentale. Le università confermano, invece, la loro vocazione per la ricerca di base a cui viene destinato il 56,7 per cento della spesa totale per R&S; il 33,2 per cento finanzia la ricerca applicata e il 10,0 per cento lo sviluppo sperimentale. Passando all analisi della composizione per tipo di ricerca, si può osservare che il 65,5 per cento della spesa per ricerca di base è sostenuto dalle università, il 19,3 per cento dalle istituzioni pubbliche, l 11,0 per cento dalle imprese e il 4,2 dalle istituzioni nonprofit. Per la ricerca applicata, sono le imprese a coprire il 51,5 per cento della spesa, con le università e le istituzioni pubbliche che contribuiscono, rispettivamente, con il 23,4 e con il 19,8 per cento. Il contributo delle istituzioni nonprofit è del 5,3 per cento. Più rilevante è il ruolo delle imprese per quanto riguarda lo sviluppo sperimentale (86,9 per cento), con l università che investe il 9,7 per cento della propria spesa, le istituzioni pubbliche il 3,1 per cento e le istituzioni nonprofit lo 0,3 per cento. Il personale addetto alla ricerca La consistenza del personale impegnato in attività di R&S (espressa in unità equivalenti a tempo pieno) ammonta nel 2007 a unità (Tavola 21.5). Si può registrare un incremento dell 8,5 per cento rispetto all anno precedente riconducibile prevalentemente alle dinamiche occupazionali delle imprese e delle università. Il settore con il maggior numero di addetti dedicati alla R&S (espressi in unità equivalenti a tempo pieno) è quello delle imprese ( pari al 45,0 per cento del totale), seguito dall università ( unità, pari al 34,1 per cento), mentre sono gli addetti alla R&S nelle istituzioni pubbliche (17,0 per cento del totale) e quelli che operano nelle istituzioni private nonprofit (3,9 per cento) (Tavola 21.5 e Figura 21.4). 533
7 Annuario statistico italiano 2010 Figura 21.4 Addetti alla R&S - Anni (unità equivalenti a tempo pieno) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituzioni private nonprofit Istituzioni pubbliche Università Nel 2007 gli addetti alla R&S nelle imprese (in unità equivalenti a tempo pieno) sono aumentati del 17,1 per cento rispetto all anno precedente (+9,5 per cento i soli ricercatori). I settori con il maggior numero di addetti alla R&S sono, nel 2007: la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ( unità), la fabbricazione di autoveicoli (8.832 unità), le industrie chimiche (7.278 unità), il settore della ricerca e sviluppo (6.625 unità), la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (7.091 unità) e la fabbricazione di strumenti ottici e di precisione e orologi (5.773 unità). Per quanto riguarda, in particolare, la consistenza dei ricercatori (misurata in unità equivalenti a tempo pieno), si può osservare che il settore dei servizi di R&S, oltre ad avere il numero più consistente di ricercatori (4.183), è caratterizzato anche da un elevato rapporto ricercatori/totale addetti alla R&S: 63 per cento. Sempre in rapporto al totale degli addetti, la presenza dei ricercatori appare rilevante anche nel settore della sanità e dei servizi pubblici (58 per cento), dei servizi alle imprese (46,4 per cento), delle industrie chimiche (49,9 per cento) e della fabbricazione di macchine per ufficio (48,8 per cento). In termini numerici, oltre a quello dei servizi di R&S, anche altri settori sono caratterizzati da una forte presenza di ricercatori: il settore chimico e farmaceutico (3.633 ricercatori), quello della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (2.801 ricercatori) e quello della fabbricazione di altri mezzi di trasporto (2.926 ricercatori). Ricerca e sviluppo a livello regionale La distribuzione regionale della spesa per R&S intra-muros mette in evidenza che, anche nel 2007, il Nord-ovest mantiene un ruolo trainante con il 36,9 per cento della spesa, seguito dal Centro (23,5 per cento), dal Nord-est (22,0 per cento) e dal Mezzogiorno (17,5 per cento) (Tavola 21.6). La spesa totale per R&S rimane fortemente concentrata in tre regioni Piemonte, Lombardia e Lazio che coprono il 56,5 per cento della spesa per R&S delle imprese, il 52,7 per cento di quella delle istituzioni pubbliche e il 32,0 per cento della spesa sostenuta dalle università. Complessivamente, si concentra in queste regioni circa la metà della spesa nazionale. 534
8 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Relativamente al settore delle imprese, la spesa per R&S risulta concentrata per circa la metà (49,9 per cento) nel Nord-ovest, prevalentemente in Lombardia (28,2 per cento) e in Piemonte (18,4 per cento). Nel settore pubblico si osserva, invece, una diversa distribuzione territoriale: circa il 45 per cento dell attività di R&S delle istituzioni pubbliche si svolge nell Italia centrale (in particolare nel Lazio) e il 32,1 per cento di quella universitaria nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale del personale addetto in termini di unità equivalenti a tempo pieno (Tavola 21.7), prevalgono ancora le regioni del Nord-ovest (32,1 per cento), seguite da quelle del Centro (26,0 per cento), del Nord-est (23,4 per cento) e del Mezzogiorno (18,5 per cento). Nel Nord-ovest opera quasi la metà del personale impegnato in R&S nelle imprese (44,6 per cento), mentre al Centro è concentrato il 50,6 per cento di quello che lavora per le istituzioni pubbliche. Nel 2007, la Lombardia è regione leader oltre che per il livello di spesa, anche per quanto riguarda la consistenza del personale addetto alla R&S (19,0 per cento, rispetto al 15,7 per cento del Lazio). Lombardia e Lazio, assieme al Piemonte, assorbono nel 2007 il 45,0 per cento del personale addetto alla R&S a livello nazionale. Considerando i singoli settori istituzionali, le tre regioni assommano il 50,1 per cento degli addetti alla R&S nelle imprese (26,3 per cento nella sola Lombardia), il 55,0 per cento di quelli che operano nelle istituzioni pubbliche (43,3 per cento nel Lazio) e il 30,6 per cento degli addetti alla R&S in ambito universitario. L innovazione nelle imprese I più recenti dati prodotti dall Istat sulle attività di innovazione delle imprese italiane si riferiscono alla rilevazione svolta, in parallelo con la Community Innovation Survey dell Unione europea, relativamente al periodo Le imprese italiane con almeno 10 addetti che, nel periodo , hanno svolto attività innovative sono state il 32,3 per cento nell industria (incluse le costruzioni) e il 22,1 per cento nei servizi. Di queste rispettivamente il 31,5 per cento nell industria e il 21,3 per cento nei servizi ha introdotto con successo sul mercato, o al proprio interno, di prodotto e/o di processo nel triennio considerato. Si conferma una differente propensione all innovazione delle imprese all interno di ciascun macrosettore: nell industria, ad esempio, coesistono settori in cui i due terzi delle imprese sono innovatrici fabbricazione di macchine per ufficio (73,3 per cento), le industrie chimiche (63,3 per cento) e la fabbricazione di apparecchi radio-tv e delle telecomunicazioni (61,9 per cento) e settori in cui innova meno di un quarto delle imprese le industrie del vestiario (13,3 per cento), le costruzioni (17,3 per cento) e il settore del cuoio e calzature (18,6 per cento) (Tavola 21.8). Una forte variabilità intersettoriale caratterizza anche i servizi: a fronte di alcuni settori con una significativa frequenza di imprese innovatrici come quelli delle poste e telecomunicazioni (55,2 per cento), delle assicurazioni (52,6 per cento), e della ricerca e sviluppo (51,2 per cento), se ne registrano altri poco innovativi, tra cui il commercio al dettaglio (14,2 per cento) e le attività di supporto e ausiliarie dei trasporti (15,8 per cento) (Tavola 21.9). Con riferimento alla tipologia delle introdotte, sebbene a livello complessivo prevalga un orientamento verso l innovazione di processo, le scelte e i comportamenti innovativi restano fortemente legati alle caratteristiche strutturali delle imprese. Difatti, nelle imprese operanti nei settori delle costruzioni e dei servizi, l attenzione è rivolta principalmente all innovazione di processo disgiunta dall innovazione di prodotto, mentre nei settori industriali l innovazione tecnologica continua a configurarsi prevalentemente come un attività di intervento svolta congiuntamente sui prodotti e sui processi di produzione. Sensibilmente più contenuto nel complesso appare, invece, l orientamento verso la sola innovazione di prodotto. In 535
9 Annuario statistico italiano 2010 particolare, le imprese industriali sono più propense ad adottare strategie orientate verso l innovazione di prodotto, sia combinata a nuovi processi produttivi (il 39,9 per cento nell industria contro il 26,1 per cento nei servizi), sia disgiunta da di processo (il 15,8 per cento nell industria contro l 11,4 per cento nei servizi). Situazioni differenziate si osservano anche all interno di ciascun macrosettore: nell industria, la propensione ad innovare congiuntamente prodotti e processi riguarda almeno una impresa innovatrice su due nelle industrie chimiche (59,1 per cento), nel settore degli autoveicoli (54,7 per cento) e nella fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (54,3 per cento) (Tavola 21.10). I settori industriali che mostrano una maggiore tendenza a investire esclusivamente in di processo sono, invece, l industria della carta (70,0 per cento), il comparto estrattivo (69,4 per cento), la produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (rispettivamente 69,8 per cento nella produzione e 71,0 per cento nella distribuzione), le costruzioni (60,2 per cento). Infine, tra i settori prevalentemente orientati alla sola innovazione di prodotto spiccano la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (41,7 per cento), di macchine per ufficio (40,8 per cento) e di apparecchi di precisione (40,4 per cento). Nei servizi, invece, dove predomina una propensione alla sola innovazione di processo, i settori più rappresentativi di questa tendenza sono i trasporti terrestri (81,5 per cento), il commercio al dettaglio (80,1 per cento), le attività immobiliari (79,0 per cento) e gli alberghi e ristoranti (78,0 per cento) (Tavola 21.11). I settori più orientati a interventi innovativi combinati di prodotto-processo sono le poste e telecomunicazioni (61,8 per cento) in cui sono numerose anche le imprese concentrate in attività innovative orientate unicamente verso il prodotto i servizi di architettura e ingegneria (60,1 per cento), le assicurazioni (53,8 per cento). Infine, le imprese con una maggiore vocazione alla sola innovazione di prodotto sono relativamente più frequenti nei comparti dell informatica (36,0 per cento), dei collaudi e analisi tecniche (34,9 per cento), della ricerca e sviluppo (29,8 per cento). Le tecnologie dell informazione e della comunicazione e il commercio elettronico Per saperne di più... ISTAT. Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese: anno Roma, (Statistiche in breve, 22 dicembre). ISTAT. Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese: anno Roma, (Tavole di dati). Dall indagine che l Istat conduce annualmente su queste materie, risulta che, a gennaio 2009, le imprese che dispongono di almeno un personal computer rappresentano circa il 96 per cento del totale di quelle con almeno 10 addetti dell industria e dei servizi. Il 93,9 per cento delle imprese con almeno 10 addetti dispone di un collegamento a Internet e il 59,0 per cento ha un proprio sito Web. Livelli tecnologici più elevati si registrano per le imprese di maggiori dimensioni: il 99,8 per cento delle imprese con almeno 250 addetti sono connesse ad Internet e l 88,1 per cento dispone di una propria home page a fronte del 93,3 per cento e del 56,4 per cento rispettivamente per le imprese della fascia dimensionale minore (10-49 addetti). La connessione a Internet in banda larga è utilizzata dall 82,8 per cento delle imprese e il 79,6 per cento utilizza quella xdsl. Anche per la tipologia di connessione la dimensione aziendale incide sull utilizzo di tecnologie che consentono una maggiore velocità nella trasmissione dati: tra le imprese con oltre 250 addetti l utilizzo della banda larga si attesta al 96,8 per cento mentre tra quelle di minore dimensione si arriva all 82,0 per cento circa (Tavola 21.12). Le imprese che nel 2009 si sono connesse a Internet hanno utilizzato la rete principalmente per accedere ai servizi bancari e finanziari (91,9 per cento) e per ottenere informazioni sui mercati (66,1 per cento) (Tavola 21.13). Seguono gli utilizzi di Internet più complessi quali l acquisizione di servizi e informazioni in formato digitale (54,4 per cento), l acquisizione dei servizi di post-vendita (48,3 per cento) e il ricorso all e-learning, ovvero ad Internet per la formazione e l istruzione del personale (18,1 per cento). Internet si rivela sempre di più uno strumento di collegamento tra le imprese e la Pubblica Amministrazione (PA): l 86,2 per cento delle imprese con almeno 10 addetti connesse ad Internet ha utilizzato la rete per usufruire dei 536
10 21. Ricerca, sviluppo e innovazione servizi offerti on line dalla Pubblica Amministrazione (Tavola 21.14). I servizi maggiormente utilizzati tra quelli offerti dalla PA sono la ricerca di informazioni (77,8 per cento) e la ricezione di moduli (74,5 per cento). Poco più di due imprese su cinque collegate a Internet (45,1 per cento) utilizza i servizi on line della PA per svolgere una procedura amministrativa interamente in rete mentre solo una su dieci utilizza la rete per presentare le proprie offerte per le gare d appalto elettronico (e-procurement). Nel corso del 2008 il 32,4 per cento di imprese con almeno 10 addetti ha effettuato acquisti on line. Le imprese del settore dell energia (37,6 per cento) e quelle dei servizi (35,1 per cento) registrano una maggiore propensione ad effettuare gli acquisti on line. Nell ambito delle attività manifatturiere spiccano quelle della fabbricazione di computer, apparecchi elettronici e ottici (75,5 per cento) mentre nel settore dei servizi quelle di telecomunicazioni (83,2 per cento), delle agenzie di viaggio (73,7 per cento) e le attività editoriali (61,8 per cento) (Tavola 21.15). Il 5,5 per cento del totale delle imprese con almeno 10 addetti effettua vendite elettroniche. Emerge anche in questo caso la relazione positiva con la dimensione aziendale: le imprese di maggiore dimensione ricorrono più frequentemente alle vendite on line (14,6 per cento delle imprese con oltre 249 addetti contro il 5,1 delle imprese minori); tuttavia, in termini di valori percentuali scambiati, la percentuale di fatturato on line registrata dalle imprese di media dimensione ( addetti) è maggiore di quella registrata dalle imprese con oltre 249 addetti (rispettivamente 6,7 e 4,6 per cento). Il valore delle vendite on line raggiunge il livello più elevato nell ambito delle attività delle agenzie di viaggio (18,7 per cento). 537
11 Annuario statistico italiano 2010 Tavola Spesa per ricerca e sviluppo (R&S) intra-muros per settore istituzionale - Anni (valori assoluti in milioni di euro e composizioni percentuali) SETTORI ISTITUZIONALI Spesa intra-muros Variazione % su anno precedente Composizioni percentuali ANNO 2005 Istituzioni pubbliche ,8 17,3 Istituzioni private nonprofit ,6 2, ,7 50,4 escluse le università ,2 69,8 Università ,8 30,2 TOTALE ,3 100,0 ANNO 2006 Istituzioni pubbliche ,3 17,2 Istituzioni private nonprofit ,9 3, ,5 48,8 escluse le università ,8 69,7 Università ,2 30,3 TOTALE ,9 100,0 ANNO 2007 Istituzioni pubbliche ,7 14,5 Istituzioni private nonprofit 637 1,1 3, ,2 51,9 escluse le università ,5 69,9 Università ,8 30,1 TOTALE ,3 100,0 ANNO 2008 (a) Istituzioni pubbliche ,9 13,2 Istituzioni private nonprofit 618-3,0 3, ,0 50,9 escluse le università ,6 67,4 Università ,2 32,6 TOTALE ,0 100,0 ANNO 2009 (a) Istituzioni pubbliche ,1. Istituzioni private nonprofit , ,5. escluse le università ,5. Università... TOTALE... Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) (a) Stima su dati di previsione. 538
12 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Tavola Spesa per R&S intra-muros per settore istituzionale e tipologia di spesa - Anni (valori assoluti in milioni di euro e composizioni percentuali) SETTORI ISTITUZIONALI Spese di personale Spese correnti Beni e servizi Spese in conto capitale Spese totali Spese correnti Composizioni percentuali Spese in c/capitale Spese totali ANNO 2005 Istituzioni pubbliche 1448,3 935,1 2383,4 317,8 2701,2 88,2 11,8 100,0 Istituzioni private nonprofit 128,8 144,8 273,6 56,5 330,1 82,9 17,1 100,0 3950,7 3170,3 7121,0 734,8 7855,8 90,6 9,4 100,0 escluse le università 5527,8 4250,2 9778,0 1109, ,1 89,8 10,2 100,0 Università 3609,3 464,9 4074,2 637,5 4711,7 86,5 13,5 100,0 TOTALE 9137,1 4715, ,2 1746, ,8 88,8 11,2 100,0 ANNO 2006 Istituzioni pubbliche 1735,9 839,7 2575,6 321,5 2897,1 88,9 11,1 100,0 Istituzioni private nonprofit 288,5 255,8 544,3 85,9 630,2 86,4 13,6 100,0 4714,7 2849,8 7564,5 645,8 8210,3 92,1 7,9 100,0 escluse le università 6739,1 3945, ,4 1053, ,6 91,0 9,0 100,0 Università 3873,0 500,4 4373,4 720,3 5093,7 85,9 14,1 100,0 TOTALE 10612,1 4445, ,8 1773, ,3 89,5 10,5 100,0 ANNO 2007 Istituzioni pubbliche 1687,3 746,1 2433,4 210,9 2644,3 92,0 8,0 100,0 Istituzioni private nonprofit 277,3 272,4 549,7 87,5 637,2 86,3 13,7 100,0 4970,3 3589,8 8560,1 894,6 9454,7 90,5 9,5 100,0 escluse le università 6934,9 4608, ,2 1193, ,2 90,6 9,4 100,0 Università 4172,5 634,1 4806,6 688,6 5495,2 87,5 12,5 100,0 TOTALE 11107,4 5242, ,8 1881, ,4 89,7 10,3 100,0 Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) Tavola Spesa per R&S intra-muros per fonte di finanziamento e settore istituzionale - Anni (valori assoluti in migliaia di euro) Fonti di finanziamento SETTORI ISTITUZIONALI Istituzioni pubbliche Soggetti e organismi privati italiani Estero Università ANNO 2005 Istituzioni pubbliche Istituzioni private nonprofit escluse le università Università TOTALE ANNO 2006 Istituzioni pubbliche Istituzioni private nonprofit escluse le università Università TOTALE ANNO 2007 Istituzioni pubbliche Istituzioni private nonprofit escluse le università Università TOTALE Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) 539
13 Annuario statistico italiano 2010 Tavola Spesa per R&S intra-muros per tipo di ricerca e settore istituzionale - Anni (valori assoluti in milioni di euro e composizioni percentuali) Valori assoluti Composizioni percentuali SETTORI ISTITUZIONALI Ricerca di base Ricerca applicata Sviluppo sperimentale Ricerca di base Ricerca applicata Sviluppo sperimentale ANNO 2005 Istituzioni pubbliche ,5 53,8 6,7 100,0 Istituzioni private nonprofit ,4 53,0 3,6 100, ,6 47,4 47,0 100,0 escluse le università ,2 49,2 35,7 100,0 Università ,7 33,4 9,9 100,0 TOTALE ,7 44,4 27,9 100,0 ANNO 2006 Istituzioni pubbliche ,1 52,4 7,5 100,0 Istituzioni private nonprofit ,4 64,3 3,3 100, ,2 47,3 45,5 100,0 escluse le università ,7 49,5 33,8 100,0 Università ,4 33,7 10,0 100,0 TOTALE ,7 44,7 26,6 100,0 ANNO 2007 Istituzioni pubbliche ,8 58,6 6,7 100,0 Istituzioni private nonprofit ,7 65,3 2,9 100, ,5 42,4 52,1 100,0 escluse le università ,9 46,9 40,2 100,0 Università ,7 33,2 10,0 100,0 TOTALE ,1 42,8 31,1 100,0 Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) Tavola Addetti alla R&S per categoria professionale e settore istituzionale - Anni Ricercatori Tecnici e altro personale SETTORI ISTITUZIONALI Numero Unità in equivalenti tempo pieno Numero Unità in equivalenti tempo pieno Numero Unità in equivalenti tempo pieno ANNO 2005 Istituzioni pubbliche ,0 Istituzioni private nonprofit , ,9 escluse le università ,9 Università ,7 TOTALE ,6 ANNO 2006 Istituzioni pubbliche ,8 Istituzioni private nonprofit , ,5 escluse le università ,1 Università ,3 TOTALE ,4 ANNO 2007 Istituzioni pubbliche ,9 Istituzioni private nonprofit , ,8 escluse le università ,7 Università ,5 TOTALE ,2 Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) 540
14 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Tavola Spesa per R&S intra-muros per settore istituzionale e regione - Anno 2007 (valori in migliaia di euro) REGIONI Istituzioni pubbliche Università Istituzioni private nonprofit Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Trento Bolzano/Bozen Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) Tavola Addetti alla R&S per settore istituzionale e regione - Anno 2007 (unità equivalenti a tempo pieno) REGIONI Istituzioni pubbliche Università Istituzioni private nonprofit Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Trento Bolzano/Bozen Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA Fonte: Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle imprese (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni pubbliche (R); Rilevazione statistica sulla ricerca e sviluppo nelle istituzioni private nonprofit (R); Stima delle attività di R&S nelle università (E) 541
15 Annuario statistico italiano 2010 Tavola innovatrici e non innovatrici per attività economica - Industria - Anni (valori assoluti e composizioni percentuali) Valori assoluti Composizioni percentuali ATTIVITÀ ECONOMICHE imprese con attività innovative Di cui che hanno introdotto di prodotto e/o processo Di cui con attività innovative non concluse alla fine del 2006 senza attività innovative con attività innovative Di cui che hanno introdotto di prodotto e/o processo Di cui con attività innovative non concluse alla fine del 2006 senza attività innovative 10/11/13/14 - Industrie estrattive ,9 20,3 4,7 75,1 15/16 - Industrie alimentari e del tabacco ,1 29,6 1,5 68, Industrie tessili ,6 30,9 0,7 68, Industrie del vestiario ,8 13,3 0,5 86, Industrie del cuoio e calzature ,9 18,6 1,3 80, Industrie del legno (escluso mobili) ,1 37,5 0,6 61, Industria della carta e del cartone ,4 33,2 1,2 65, Stampa, editoria ,7 40,9 0,8 58, Raffinerie di petrolio e coke ,9 36,4 1,5 62, Industrie chimiche ,7 63,3 2,5 34, Fabbricazione prodotti chimici, farmaceutici e botanici per usi medicinali ,6 62,2 5,3 32, Gomma e plastica ,5 41,9 1,6 56, Prodotti da minerali non metalliferi ,8 30,7 1,1 68, Produzione metalli e leghe ,0 39,4 1,6 59, Fabbricazione prodotti in metallo ,5 36,2 0,3 63, Fabbricazione macchine apparecchi meccanici ,5 51,2 1,3 47, Fabbricazione macchine per ufficio ,1 73,3 1,8 24, Fabbricazione macchine e apparecchi elettrici ,8 42,6 1,2 56, Fabbricazione apparecchi radio TV e telecomunicazioni ,6 61,9 0,7 37, Fabbricazione apparecchi di precisione, ottici, orologeria ,4 53,3 2,1 44, Autoveicoli, motori, carrozzeria, rimorchi ,7 53,9 1,9 44, Fabbricazione altri mezzi di trasporto ,8 35,4 0,4 64, Costruzione di aeromobili e veicoli spaziali ,2 54,8 1,4 43, Altre industrie manifatturiere ,6 32,0 0,6 67, Recupero e preparazione per il riciclaggio ,2 29,5 1,8 68, Produzione, distribuzione elettr., gas, acqua ,0 27,4 2,6 70, Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua ,3 31,4 0,9 67, Costruzioni ,6 17,3 0,3 82, ,3 31,5 0,8 67,7 Fonte: Rilevazione statistica sull innovazione nelle imprese (R) 542
16 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Tavola innovatrici e non innovatrici per attività economica - Servizi - Anni (valori assoluti e composizioni percentuali) Valori assoluti Composizioni percentuali ATTIVITÀ ECONOMICHE imprese con attività innovative Di cui che hanno introdotto di prodotto e/o processo Di cui con attività innovative non concluse alla fine del 2006 senza attività innovative con attività innovative Di cui che hanno introdotto di prodotto e/o processo Di cui con attività innovative non concluse alla fine del 2006 senza attività innovative 50 - Commercio di autoveicoli ,9 25,7 0,2 74, Commercio all'ingrosso ,2 29,2 1,0 69, Commercio al dettaglio ,9 14,2 0,6 85, Alberghi e ristoranti ,1 16,3 0,8 82, Trasporti terrestri ,0 20,6 0,5 79, Trasporti marittimi ,2 18,0 1,2 80, Trasporti aerei ,2 32,5 1,8 65, Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti ,2 15,8 1,5 82, Poste e telecomunicazioni ,2 55,2-44, Intermediazione monetaria e finanziaria ,2 40,7 0,5 58, Assicurazioni ,6 52,6-47, Attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria ,8 17,2 0,6 82, Attività immobiliari ,5 16,5-83, Noleggio di macchinari e attrezzature ,8 20,8-79, Informatica e attività connesse ,4 37,2 1,2 61, Ricerca e sviluppo ,3 51,2 5,1 43, Altre attività professionali e imprenditoriali ,1 17,1 1,0 81, Attività in materia di architettura, di ingegneria ecc ,6 32,1 1,5 66, Collaudi e analisi tecniche ,2 42,8 2,4 54, ,1 21,3 0,8 77,9 Fonte: Rilevazione statistica sull innovazione nelle imprese (R) 543
17 Annuario statistico italiano 2010 Tavola innovatrici per tipo di innovazione e attività economica - Industria - Anni (valori assoluti e composizioni percentuali) Valori assoluti Composizioni percentuali ATTIVITÀ ECONOMICHE imprese Solo di prodotto Solo di processo Innovazioni sia di prodotto che di processo Solo di prodotto Solo di processo Innovazioni sia di prodotto che di processo 10/11/13/14 - Industrie estrattive ,2 69,4 21,4 15/16 - Industrie alimentari e del tabacco ,8 54,7 30, Industrie tessili ,5 38,8 41, Industrie del vestiario ,1 53,2 40, Industrie del cuoio e calzature ,4 57,1 31, Industrie del legno (escluso mobili) ,7 57,8 34, Industria della carta e del cartone ,0 70,0 22, Stampa, editoria ,5 55,9 41, Raffinerie di petrolio e coke ,5 56,3 35, Industrie chimiche ,8 17,0 59, Fabbricazione prodotti chimici, farmaceutici e botanici per usi medicinali ,8 26,5 50, Gomma e plastica ,5 42,3 33, Prodotti da minerali non metalliferi ,2 64,9 24, Produzione metalli e leghe ,3 41,7 44, Fabbricazione prodotti in metallo ,9 56,3 32, Fabbricazione macchine apparecchi meccanici ,0 19,7 54, Fabbricazione macchine per ufficio ,8 8,7 50, Fabbricazione macchine e apparecchi elettrici ,6 17,9 53, Fabbricazione apparecchi radio TV e telecomunicazioni ,6 18,2 46, Fabbricazione apparecchi di precisione, ottici, orologeria ,4 10,9 48, Autoveicoli, motori, carrozzeria, rimorchi ,6 22,7 54, Fabbricazione altri mezzi di trasporto ,7 16,1 42, Costruzione di aeromobili e veicoli spaziali ,0 10,0 70, Altre industrie manifatturiere ,8 49,9 40, Recupero e preparazione per il riciclaggio ,7 50,0 43, Produzione, distribuzione elettricità, gas, acqua ,7 69,8 25, Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua ,8 71,0 23, Costruzioni ,8 60,2 35, ,8 44,3 39,9 Fonte: Rilevazione statistica sull innovazione nelle imprese (R) 544
18 21. Ricerca, sviluppo e innovazione Tavola innovatrici per tipo di innovazione e attività economica - Servizi - Anni (valori assoluti e composizioni percentuali) Valori assoluti Composizioni percentuali ATTIVITÀ ECONOMICHE imprese Solo di prodotto Solo di processo Innovazioni sia di prodotto che di processo Solo di prodotto Solo di processo Innovazioni sia di prodotto che di processo 50 - Commercio di autoveicoli ,3 69,9 16, Commercio all'ingrosso ,5 59,6 31, Commercio al dettaglio ,4 80,1 13, Alberghi e ristoranti ,8 78,0 17, Trasporti terrestri ,5 81,5 14, Trasporti marittimi ,3 60,9 34, Trasporti aerei ,6 51,4 27, Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti ,9 48,3 41, Poste e telecomunicazioni ,9 15,3 61, Intermediazione monetaria e finanziaria ,2 45,4 45, Assicurazioni ,7 37,5 53, Attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria ,5 67,8 28, Attività immobiliari ,0 79,0 16, Noleggio di macchinari e attrezzature ,0 69,2 19, Informatica e attività connesse ,0 21,3 42, Ricerca e sviluppo ,8 24,4 45, Altre attività professionali e imprenditoriali ,5 62,6 24, Attività in materia di architettura, di ingegneria ecc ,6 30,3 60, Collaudi e analisi tecniche ,9 46,6 18, ,5 62,4 26,1 Fonte: Rilevazione statistica sull innovazione nelle imprese (R) 545
19 Annuario statistico italiano 2010 Tavola con 10 addetti e oltre per tecnologia di informazione e di comunicazione utilizzate, attività economica e classe di addetti - Anno 2009 (valori percentuali sul totale delle imprese) ATTIVITÀ ECONOMICHE CLASSI DI ADDETTI con Internet con Intranet con Extranet con sito Web Senza fili Modem analogico per tipologia di connessione a Internet Isdn Banda stretta (modem, Isdn) xdsl Banda larga Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 88,7 21,0 12,1 61,1 19,4 12,4 26,6 32,0 73,3 75,9 Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori 83,9 13,8 10,6 45,7 15,3 18,2 18,3 29,7 71,6 72,9 Industria del legno, della carta e stampa 98,9 20,5 15,8 69,3 19,6 16,2 23,9 31,7 84,3 90,1 Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati; fabbricazione di sostanze e prodotti chimici; produzione di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici; fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (non inclusi altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi) 99,7 24,7 13,2 79,5 32,1 15,6 21,7 30,8 79,8 85,0 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (non inclusi articoli in gomma e materie plastiche); fabbricazione di metalli di base e lavorazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 96,8 20,0 12,1 65,7 16,6 16,1 20,4 30,2 84,1 86,2 Fabbricazione di computer, apparecchi elettronici e ottici 98,5 29,2 15,9 82,9 37,1 2,4 19,8 20,9 93,6 97,5 Fabbricazione di apparecchi elettrici; fabbricazione di macchinari e apparecchi n.c.a. 98,6 23,4 21,4 85,7 28,6 11,5 20,1 25,6 85,6 89,1 Fabbricazione di mezzi di trasporto 96,0 12,9 12,1 51,7 21,6 23,5 20,7 41,2 72,6 74,7 Fabbricazione di mobili; altre attività manif., riparaz. e installaz. di macchine e apparecchiature 98,6 18,7 14,0 66,3 20,4 16,6 22,8 31,0 84,1 86,6 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 98,5 29,7 19,1 72,9 32,3 15,3 21,8 28,2 84,4 90,6 Costruzioni 94,2 13,0 6,6 40,2 15,9 15,8 19,0 29,8 77,5 79,8 Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli 95,9 27,8 21,0 59,1 21,1 14,0 24,1 30,8 82,2 85,2 Trasporto e magazzinaggio 95,8 19,6 14,7 55,4 21,9 10,6 16,1 21,1 83,9 88,6 Servizi postali e attività di corriere 85,0 26,6 9,1 27,1 15,2 16,3 9,5 17,1 76,3 76,3 Servizi di alloggio e ristorazione 78,4 10,0 8,2 62,2 14,6 15,5 12,7 25,0 65,3 67,0 Attività editoriali 100,0 49,8 25,5 89,9 39,0 10,4 21,7 23,2 82,1 95,1 Audiovisivi e attività radiotelevisive 100,0 28,2 12,1 81,8 9,3 7,8 9,7 15,9 95,2 98,8 Telecomunicazioni 100,0 83,8 52,2 95,2 46,9 8,5 30,6 30,6 54,4 91,8 Servizi IT e altri servizi informativi 99,5 63,2 51,5 69,5 43,2 10,3 22,4 25,8 85,6 95,8 Attività immobiliari 94,4 31,1 10,9 55,7 25,3 10,0 19,1 20,9 83,7 90,4 Attività professionali, scientifiche e tecniche; attività amministrative e di servizi di supporto 95,0 25,7 14,6 52,5 25,1 13,6 21,9 28,7 78,7 83,6 Attività delle agenzie di viaggio 100,0 47,6 38,6 89,6 24,5 7,8 13,2 15,1 88,8 95, ,2 15,6 10,9 62,9 17,4 15,9 21,4 30,5 79,9 82, ,2 37,9 26,5 88,1 37,5 9,4 19,4 25,0 88,5 94, ,6 56,6 39,0 87,4 44,3 15,2 19,1 26,0 87,2 94,4 250 e oltre 100,0 78,8 58,0 93,7 71,2 18,0 27,8 32,8 85,4 97,2 manifatturiero 94,9 19,8 13,9 66,2 20,8 15,4 21,2 30,0 80,9 83, ,1 20,3 12,6 67,1 24,5 15,6 21,0 27,7 84,3 88, ,3 50,5 29,1 83,2 51,2 16,6 29,9 35,1 90,4 96, ,0 48,7 39,1 93,7 53,7 12,5 16,1 23,1 85,1 96,7 250 e oltre 99,2 79,6 51,7 92,7 57,9 12,3 23,5 27,1 70,2 96,8 energia 98,5 29,7 19,1 72,9 32,3 15,3 21,8 28,2 84,4 90, ,9 12,0 6,2 38,5 14,9 16,1 19,2 30,2 76,9 79, ,8 24,0 11,7 71,3 28,9 7,5 13,7 19,0 91,3 94, ,0 45,9 20,4 83,8 46,5 13,9 21,5 28,5 87,6 91,8 250 e oltre 100,0 78,9 38,7 89,2 79,5 14,4 22,3 26,2 92,5 100,0 costruzioni 94,2 13,0 6,6 40,2 15,9 15,8 19,0 29,8 77,5 79, ,2 22,0 16,4 57,3 19,5 13,5 19,5 27,1 78,8 82, ,8 50,9 35,1 69,2 36,7 11,4 24,5 29,6 79,8 88, ,6 52,6 29,2 77,7 47,7 12,5 27,8 32,3 80,4 90,0 250 e oltre 99,6 63,8 41,8 82,8 61,2 14,5 26,5 30,4 84,0 96,2 servizi 92,8 25,3 18,2 59,0 22,0 13,4 20,2 27,4 79,0 82, ,3 17,8 12,5 56,4 17,9 14,9 20,2 28,9 79,0 81, ,6 42,4 28,8 78,8 36,7 10,2 21,3 26,6 85,2 92, ,8 54,0 33,8 83,3 46,2 13,9 22,8 28,7 84,2 92,4 250 e oltre 99,8 71,4 49,2 88,1 65,9 15,9 26,8 31,2 84,2 96,8 TOTALE 93,9 21,2 14,7 59,0 20,7 14,6 20,4 28,8 79,6 82,8 Fonte: Rilevazione sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese (R) 546
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