AMBITO TERRITORIALE CACCIA. RE3 Collina

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1 AMBITO TERRITORIALE CACCIA RE3 Collina Relazioni Tecniche 2014 Consuntivo di attività 2013/2014 Programma annuale di attività 2014/2015

2 PREMESSA... 3 PARTE CONSUNTIVA ANALISI AMBIENTALE Ricognizione delle risorse ambientali Analisi delle risorse ambientali Recettività venatoria VALUTAZIONE QUALI QUANTITATIVA DELLE PRESENZE FAUNISTICHE Censimenti faunistici realizzati Analisi degl indici cinegetici ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Miglioramenti habitat realizzati PROGRAMMAZIONE DELLE PRESENZE FAUNISTICHE Catture e ripopolamenti realizzati Zone di ripopolamento Aree di rispetto Altri istituti esistenti (ordinanze e cinte comunali) Piani di controllo della fauna Progetti speciali Tutela dei nidi e piccoli ATTIVITÀ DI PREVENZIONE/RISARCIMENTO DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA Verifica e contributi per i danni alle colture Prevenzione dei danni alle colture PRELIEVO VENATORIO E ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE VOLONTARIO Distribuzione ed incidenza del prelievo venatorio Formazione e addestramento Organizzazione del volontariato Delimitazione del territorio per la gestione faunistica Regolamenti

3 PARTE PROGRAMMATICA ANALISI AMBIENTALE Ricognizione delle risorse ambientali Analisi delle risorse ambientali Verifica della recettività venatoria VALUTAZIONE QUALI QUANTITATIVA DELLE PRESENZE FAUNISTICHE Censimenti faunistici previsti Programma di monitoraggio dei Cervidi e Muflone Analisi degl indici cinegetici ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Miglioramenti habitat PROGRAMMAZIONE DELLE PRESENZE FAUNISTICHE Catture e ripopolamenti previsti Zone di ripopolamento da rinnovare/istituire/modificare (proposte) Aree di rispetto da rinnovare/istituire/modificare (proposte) Altri istituti modificati (ordinanze e cinte comunali) Piani di controllo della fauna Progetti speciali Tutela dei nidi e piccoli ATTIVITÀ DI PREVENZIONE/RISARCIMENTO DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA Verifica e contributi per i danni alle colture Prevenzione dei danni alle colture PRELIEVO VENATORIO E ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE VOLONTARIO Piani di prelievo Formazione e addestramento Organizzazione del volontariato Delimitazione del territorio per la gestione faunistica Regolamenti

4 Premessa Il Programma annuale di attività dell ATC RE3 è stato predisposto e presentato alla Provincia ai sensi della Legge Regionale n 6 del 18/02/ 00, Articolo 33 (Compiti degli ATC) e adeguato alle indicazioni del Piano Faunistico Venatorio Provinciale D.G.P. Provincia di Reggio Emilia n 22 del 30 aprile 2008 e succ. proroghe. Più precisamente il documento è costituito in una parte consuntiva e una parte programmatica così come indicato nel PFVP vigente. Parte consuntiva Importanti per la programmazione dell anno trascorso sono state: Il rinnovo delle adesione all ATC RE3 concretizzato in cacciatori tra iscritti e in mobilità. La organizzazione e realizzazione delle attività di monitoraggio della piccola selvaggina stanziale e degli ungulati realizzati secondo le metodologie previste dalle normative e dagli accordi con la Provincia; L analisi degli indici cinegetici e dello sforzo di caccia relativa alla piccola selvaggina stanziale ed agli ungulati (caccia di selezione e collettiva cinghiale); La realizzazione di interventi di miglioramento ambientale per scopi dissuasivi e di miglioramento degli habitat; La stesura delle proposte di cattura e ripopolamento della selvaggina stanziale e degli ungulati secondo le metodologie previste dalle normative e dagli accordi con la Provincia; La verifica delle aree di riproduzione naturale della fauna selvatica (ZRC e Aree di rispetto) e la loro ristrutturazione; La collaborazione con la Provincia per la realizzazione dei piani di controllo faunistici; Il proseguimento dei progetti speciali quali: il ProgettoTassobbio in convenzione con ATC RE4, il Progetto Starna e Pernice rossa, il Progetto ACATER e il Progetto Giornate ecologiche ; La riorganizzazione amministrativa-gestionale associata alle attività di prevenzione, accertamento e contribuzione per i danni agricoli (segnalazione, georeferenziazione, materiale di prevenzione, perizie ed erogazione contributo) previste dalle normative regionali e dal protocollo di intesa Provincia-ATC (Associazioni agricole-associazioni venatorie); La stesura delle proposte di prelievo della selvaggina stanziale e degli ungulati secondo le metodologie previste dalle normative e dagli accordi con la Provincia; La collaborazione con la Provincia per la stesura del Piano annuale di gestione del Cervo (PAO ACATER); L organizzazione amministrativa e gestionale delle strutture per la gestione degli Ungulati (centri di conferimento e misurazione biometrica); La organizzazione e realizzazione delle attività di vigilanza; L aggiornamento e la formazione degli operatori faunistici per la preparazione degli accompagnatori del Cervo e dei Coadiutori; L aggiornamento dell assetto territoriale con riferimento alle Unità e sotto-unità di gestione degli Ungulati realizzato in virtù del protocollo ISPRA_Provincia; La collaborazione con la Provincia per l individuazione di una nuova Unità di gestione e sotto-unità (Distretto n. 4 del Cervo e Aree di Gestione) ai sensi del Piano poliennale di gestione del Cervo (ACATER occidentale); L aggiornamento del regolamento di gestione degli Ungulati dell ATC anche in funzione delle indicazioni ACATER e Provincia di Reggio Emilia. L allestimento a Scandiano della Mostra dei trofei e la organizzazione del Seminario Monitoraggio del Cervo 2013 Analisi dei censimenti alla luce della prima esperienza di gestione completa della specie tenutosi il 5 maggio 2013 ; 3

5 La pubblicazione del giornalino annuale Natura Amica redatto e stampato in collaborazione con le ATC provinciali; L aggiornamento del sito internet dell ATC RE3. Parte programmatica Per quanto riguarda la programmazione per l anno a venire le scelte di gestione dell ATC saranno: La previsione di ottenere 1981 adesioni, a fronte di una densità minima di cacciatori pari a 1/23 cacciatore/ettari, alle quali si aggiungerà una quota di garanzia del 2% pari a 40 adesioni e un numero ulteriore e non ancora noto di cacciatori in mobilità che esercitano la caccia di selezione; La riorganizzazione territoriale degli istituti protetti (ZRC) ai sensi del PFVP vigente. La organizzazione territoriale delle Aree di rispetto; La riorganizzazione territoriale delle unità di gestione degli Ungulati e delle loro sottounità; L organizzazione amministrativa-gestionale associata alle attività gestionali previste nel PAO (piano pluriennale); La collaborazione con la provincia per la stesura del Piano annuale di gestione del Cervo (PAO); La verifica e riorganizzazione amministrativa-gestionale alle attività di prevenzione, accertamento e contribuzione con la finalità di ridurre ulteriormente i danni agricoli. La organizzazione dei metodi di verifica delle perizie e contribuzione per i danni agricoli tramite l utilizzo del programma di archiviazione dei danni della Regione Emilia Romagna (Osservatorio faunistico venatorio); La verifica e riorganizzazione amministrativa-gestionale associata alle attività di miglioramento ambientale; La verifica ed eventuale riorganizzazione amministrativa-gestionale delle strutture per la gestione degli ungulati (centri di conferimento e misurazione biometrica); La georeferenziazione dei dati territoriali indicati a seconda tipologia dei casi, per coordinate, area, zona e Comune ai sensi del PFVP vigente; L organizzazione e realizzazione di piani di settore predisposti per la gestione faunistica riguardanti: i miglioramenti ambientali, la prevenzione, i progetti speciali, il monitoraggio faunistico, le catture, i ripopolamenti faunistici, i piani di prelievo, i piani di controllo, la vigilanza venatoria e l organizzazione del volontariato necessaria per la realizzazione delle attività sopra indicate; L organizzazione e la distribuzione degli operatori faunistici e cacciatori per il riequlibrio delle prestazioni volontarie e del prelievo venatorio; La formazione e riqualificazione degli operatori faunistici; La collaborazione con la Provincia per realizzare forme di gestione faunistica maggiormente integrate (con particolare riferimento al coordinamento dei censimenti, dei calendari di prelievo e dei piani di controllo con altri istituti faunistici pubblici e privati); La collaborazione con l ATC RE4 per realizzare forme di gestione faunistica maggiormente integrate dell area Tassobbio; La organizzazione di una Mostra dei trofei ed eventuale convegno da realizzarsi nella sede da concordare con le altre ATC provinciali; L aggiornamento e la revisione dei regolamenti interni dell ATC; La pubblicazione del giornalino annuale Natura Amica ; L aggiornamento del sito internet dell ATC RE3. 4

6 Parte Consuntiva L ATC RE3 nel corso della stagione faunistico venatoria conclusa si è impegnata per lo sviluppo dei punti indicati nel piano di gestione precedente. Un impegno che ha consentito di prendere in considerazione e secondo i casi, accrescere o sviluppare parte consistente degli obiettivi programmatici definiti in sede di previsione. 1 Analisi Ambientale 1.1. Ricognizione delle risorse ambientali Nell anno passato il territorio agro-silvo-pastorale dell ATC RE3 non è stato soggetto a modifiche territoriali dovute a istituzione, modifica o revoca d istituti faunistici ai sensi della LN 157/ 92. Per tale motivo non si è incorsi in modifiche delle unità e sotto-unità per la gestione di Capriolo e Daino ai sensi della convenzione ISPRA-Provincia di Reggio Emilia. Allo stesso tempo è stato istituito un nuovo distretto di gestione del Cervo (REDC04) ai sensi delle disposizioni del Piano Poliennale dell ACATER Occidentale. Tale distretto risulta la somma degli attuali distretti di gestione dei Cervidi n. 1 e n Analisi delle risorse ambientali Le risorse ambientali sono state oggetto di valutazione e indagini tramite tecnologia GIS e si è provveduto: Alla misurazione della superficie complessiva e SASP dei distretti di gestione degli Ungulati. Alla misurazione della superficie complessiva e SASP delle aree di censimento e prelievo. Alla misurazione della superficie complessiva e SASP delle zone di caccia collettiva al Cinghiale. Alla individuazione e misurazione della superficie complessiva e SASP delle Aree di Rispetto Recettività venatoria Il numero di soci aderenti nella stagione scorsa è stato di 2378 (1984 prima scelta e 394 seconda scelta) con un reale parametro cacciatore territorio di un cacciatore / 18,3 ettari a fronte di una superficie SASP cacciabile di ettari. A questi si devono aggiungere 23 cacciatori in mobilità della caccia in selezione per un totale complessivo di 2401 cacciatori. 5

7 2 Valutazione quali quantitativa delle presenze faunistiche 2.1. Censimenti faunistici realizzati Nella stagione passata sono stati organizzati in modo estensivo stime di presenza e censimenti (anche strutturali) di Capriolo, Daino, Cervo e Muflone (i risultati ottenuti e le analisi conseguenti di queste indagini sono state presentate all ufficio competente). Nella stagione passata sono stati organizzati su aree campione, censimenti su transetto notturno (ika) (relativamente alle specie Volpe e Lepre) e censimenti (ika) diurni per la stima dei Galliformi (Starna, Pernice rossa e Fagiano). Alla luce di queste indagini sono state prodotte stime numeriche delle popolazioni delle aree protette (ZRC e AR) di Lepre e Fagiano finalizzate alla stesura di piani di cattura (i risultati ottenuti e le analisi conseguenti a queste indagini sono state presentate all ufficio competente). Sono state valutate indicazioni sull abbondanza di piccola fauna tramite l analisi dei cartellini venatori delle specie stanziali (Fagiano, Starna, Pernice rossa e Lepre) predisposti dall ATC relativi alla stagione 2013/ 14. Inoltre sono stati analizzati i carnieri di caccia della fauna ungulata. In consuntivo sono stati realizzati i seguenti tipi d indagine: Specie Metodi di censimento o stima realizzati Aree di indagine Fagiano indici cineg. Ika diurno Su tutto l ATC su aree campione Starna indici cineg. ika diurno Su tutto l ATC su aree campione Pernice r. indici cineg. Ika diurno Su tutto l ATC su aree campione Lepre indici cineg. Ika con faro Su tutto l ATC su aree campione Volpe indici cineg. Ika con faro Su tutto l ATC su aree campione Cinghiale indici cineg. a Sud strada pedemontana Capriolo Punto fisso, battuta Su tutto l ATC Daino Punto fisso, battuta a Sud strada pedemontana Punto fisso, battuta a Sud strada pedemontana Cervo Bramito Muflone Punto fisso a Sud strada pedemontana 2.2. Analisi degl indici cinegetici Si è badato a raccogliere e analizzare gli indici cinegetici delle specie cacciate tramite l analisi dei cartellini 2013/ 14. L elaborazione riguarda 1724 su 2390 cartellini rilasciati pari al 72,1% del totale ed ha portato ai risultati sotto indicati. Esemplari prelevati % sul Specie Origine dei dati 2013 Ripopolamento Fagiano ,6 Cartellini ATC Starna ,1 Cartellini ATC Pernice rossa ,7 Cartellini ATC Lepre ,7 Cartellini ATC Tutte le specie ,4 Cartellini ATC Il prelievo degli Ungulati è conforme a quanto previsto nei piani di prelievo autorizzati. Specie Esemplari assegnati 2013 Esemplari prelevati 2013 % Prelievo 2013 origine dei dati Capriolo ,4 Schede biometriche 6

8 Daino ,9 Schede biometriche Cervo ,1 Schede biometriche Cinghiale (collettiva) ,2 Registri collettiva Cinghiale (selezione) ,7 Schede biometriche Totali ,1 Il prelievo collettivo del Cinghiale articolato per distretto è il seguente: Distretto Cinghiale Assegnato Prelevato % prelievo ,1 2* , , ,5 Totali ,2 *: girata e braccata. Il prelievo di selezione articolato per distretto è il seguente: Capriolo Distretto Cervidi Assegnato Prelevato % prelievo ,9 2* , ,1 Totali ,4 *:di cui 131 in ATV Daino Distretto Cervidi Assegnato Prelevato % Prelievo ,2 2* , ,0 Totali ,9 *:di cui 2 in ATV Cervo Distretto Cervidi Assegnato Prelevato % Prelievo Cinghiale 1 e , ,7 Totali ,1 Distretto Cervidi Assegnato Prelevato % Prelievo ,3 2* , ,2 Totali ,7 *:di cui 7 in ATV 7

9 3 Attività di miglioramento ambientale L incremento delle popolazioni selvatiche è stato curato attraverso la gestione degli strumenti in dotazione all ATC, ossia la programmazione del prelievo venatorio, e tramite forme d intervento per la diminuzione di fattori limitanti delle specie in applicazione dei principi indicati al comma 11, art. 14 della Legge Nazionale n 157/ Miglioramenti habitat realizzati Rispetto a quest ultimo punto l ATC ha badato a proporre specifici progetti di riqualificazione ambientale. la semina a perdere di essenze ad alto valore alimentare (principalmente grano, girasole e miscugli) la trinciatura di seminativi abbandonati (con macchine operatrici) la organizzazione di giornate ecologiche (principalmente raccolta di inerti (filo spinato di recinzioni in disuso e altro), loro stoccaggio e conferimento alle discariche comunali). Queste attività sono state sviluppate per aumentare la capacità recettiva delle aree e con lo scopo di creare colture dissuasive per la diminuzione dei danni agricoli. Le spese sostenute per realizzare gli interventi indicati nei primi due punti ammontano a circa 7.500,00 euro. La distribuzione su base comunale degli importi e le tipologie degli interventi sono riportate nella tabella seguente. Comune Aratura Semenza Semina Trinciatura Zappatura Altro Erpicatura Totale Albinea 40,00 100,00 250,00 390,00 Baiso 0,00 Bibbiano 0,00 Canossa 200,00 50,00 250,00 500,00 80,00 200, ,00 Carpineti 250,00 250,00 Casalgrande 50,00 100,00 300,00 450,00 Casina 350,00 350,00 Castellarano 500,00 75,00 100,00 500,00 80,00 350, ,00 Cavriago 0,00 Montecchio E. 100,00 50,00 150,00 300,00 Quattro Castella 35,00 100,00 135,00 Reggio Emilia 0,00 Rubiera 0,00 San Polo d'enza 50,00 50,00 100,00 200,00 Sant'Ilario 0,00 Scandiano 300,00 50,00 300,00 950,00 80,00 400, ,00 Toano 50,00 60,00 150,00 260,00 Vezzano sul C. 50,00 50,00 100,00 200,00 Viano 0,00 Totali 1.250,00 510, , ,00 240,00 0,00 950, ,00 8

10 4 Programmazione delle presenze faunistiche 4.1. Catture e ripopolamenti realizzati Nella stagione passata (inverno 2012/2013) sono state realizzate catture di Lepre e Fagiano all interno delle ZRC e AR dell ATC RE3 quantificate come a seguire. Specie Cattura realizzata 2012/13 destinazione Fagiano 803 Aree protette C2 e ATC Lepre 1433 Aree protette C2, C3 e ATC Parte di queste catture sono state destinate al ripopolamento in territorio cacciabile mentre una parte è stata destinata a integrazione delle popolazioni delle aree protette dei comprensori C2 e C3. Nella stagione passata (inverno 2013/2014) sono state realizzate catture di Lepre e Fagiano all interno delle ZRC e AR dell ATC RE3 quantificate come a seguire. Specie Cattura realizzata 2013/14 destinazione Fagiano 609 Aree protette C2 e ATC Lepre 786 Aree protette C2 e ATC Parte di queste catture sono state destinate al ripopolamento in territorio cacciabile mentre una parte è stata destinata a integrazione delle popolazioni delle aree protette. Esemplari di cattura Ripopolamento in Ripopolamento in Specie 2013/14 ATC RE3 Aree protette C2 Fagiano Lepre Nella stagione passata si è provveduto realizzare ripopolamenti di Lepre, Fagiano, Pernice rossa e Starna provenienti da allevamento. Per quanto riguarda Starna e Pernice rossa le immissioni hanno interessato il territorio cacciabile con esclusione delle aree progetto. Per quanto riguarda la Lepre si è fatto ricorso ai ripopolamenti con n. 42 esemplari di cattura estera che hanno interessato esclusivamente le aree protette. In sintesi i ripopolamenti di fauna stanziale realizzati in ATC RE3 sono i seguenti: ATC RE3 Lepre Fagiano Starna Pernice rossa Esemplari immessi Zone di ripopolamento Nell anno passato l assetto territoriale delle Zone di ripopolamento e cattura (ZRC) in comprensorio collinare è rimasto inalterato fatte salve le revoche delle ZRC collinari denominate San Valentino e Nuova Stiano. 9

11 4.3. Aree di rispetto Per quanto riguarda le Aree di Rispetto classificate di tipo B (aree regolamentate con: divieto di prelievo di tutti i Galliformi e Lepre, accesso controllato per le altre forme di caccia e divieto addestramento cani) si è provveduto, a modificare le aree di rispetto tipo B denominate Fora di Cavola, Muraglione, Tapognana, Tresinaro e Tressano Secchia, a revocare l Area di rispetto Montecchio, oltre che ad istituire a copertura di istituti faunistici in revoca le Aree di rispetto Carpineti (ex CPRFS Carpineti), Toano (ex ZRC Nuova Stiano) e San Valentino (ex ZRC San valentino). Per maggiori dettagli vedi tabella e quadro d insieme a seguire con evidenziate in blu le nuove aree di rispetto. Tabella nome e superficie agro-silvo-pastorale delle Aree di rispetto 2013 ID NOME SUPERFICIE NOTE 25 AR Carpineti 810,0 istituzione 23 AR Toano 951,2 istituzione 26 AR San Valentino 345,0 istituzione 17 AR Fora Cavola 318,5 modifica 8 AR Muraglione 516,0 modifica 12 AR Tapognana 526,5 modifica 10 AR Tressano Secchia 171,3 modifica 22 AR Tresinaro 376,2 modifica 2 AR Bebbio Poiatica 399,0 modifica (unione) 21 AR Borzano 683,5 rinnovo 4 AR Buca Casalgrande 159,5 rinnovo 20 AR Cava Mattioli 166,7 rinnovo 13 AR Ferrovia 81,7 rinnovo 3 AR Fiorinfilla 161,8 rinnovo 7 AR La Torre 62,6 rinnovo 14 AR Montecchio - 628,1 revoca 16 AR Montecchio Spalletti 81,7 rinnovo 9 AR Parco Secchia Casalgrande 247,9 rinnovo 18 AR Pinetina 258,5 rinnovo 5 AR Salvaterra 230,8 rinnovo 19 AR San Rigo 95,7 rinnovo 11 AR Tenuta Venturini Baldini 128,6 rinnovo Ettari complessivi 6772,7 10

12 Quadro d insieme delle AR tipo B dell ATC RE3 (in azzurro le AR istituite/modificate nel 2013). 11

13 Per quanto riguarda le aree di rispetto di tipo A (aree regolamentate con: divieto di prelievo venatorio di Starna e Pernice rossa; accesso libero per le altre forme di caccia e addestramento cani consentito) corrispondenti alle aree Progetto Starna-Pernice rossa ricadente in territorio cacciabile dell ATC RE3 si è provveduto al loro rinnovo senza modifiche rispetto all anno precedente, fatta salva l aggiunta dell area di rispetto di san Valentino. Quadro d insieme delle AR tipo A dell ATC RE con la AR San Valentino evidenziata in azzurro Altri istituti esistenti (ordinanze e cinte comunali) Nella stagione passata sono state segnalate le intenzioni di alcuni comuni, prossimi a modificare le ordinanze comunali con particolare riferimento ai Comuni pedemontani e di cui ancora oggi, non se ne conosce l esatta perimetrazione. 12

14 4.5. Piani di controllo della fauna Nella stagione passata sono stati realizzati piani di controllo sulle specie Gazza, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Storno, Nutria, Volpe, Piccione domestico, Tortora dal collare e Cinghiale. I piani realizzati dalla vigilanza provinciale sono stati coadiuvati da operatori dell ATC RE3 espressamente abilitati nell esecuzione dei piani di controllo per la piccola selvaggina e Ungulati. I consuntivi delle attività svolte dai coadiutori (registri di uscita, catture, ecc.) consegnati al servizio di vigilanza provinciale, sono così riassumibili: Il piano di abbattimento delle specie ornitiche è stato complessivamente di: Comune Uscite Gazza Cornacchia Ghiandaia Storno Piccione Tortora Nutria Albinea Baiso Bibbiano Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Cavriago Correggio Montecchio Quattro C Reggio E Rubiera S. Ilario E San Polo E Scandiano Toano Vetto Vezzano s/c Viano TOTALE Il piano di abbattimento della Volpe è stato complessivamente di 380 esemplari di cui 209 adulti e 171 giovani. Per realizzare il piano suddetto sono state effettuate un totale di 3241 uscite. Maggiori dettagli sulle classi di età e sesso prelevati sono indicati in tabella a seguire: Tipologia intervento Maschi adulti Maschi giovani Femmine adulte Femmine giovani Totali Tana + punto privilegiato

15 4.6. Progetti speciali Nella stagione passata si è data continuità ai progetti speciali: L ATC RE3 ha dato collaborazione operativa al Progetto di gestione interregionale del Cervo denominato ACATER per contribuire alla gestione attiva della specie con la finalità di attenuare la pressione agricola esercitata dalla specie. L ATC RE3 ha dato continuità al progetto di ricostituzione delle popolazioni di Pernice rossa e Starna, che si estende su quasi ettari di territorio dell ATC RE3 con il divieto di caccia per queste due specie. Nell Area non si realizzano da diversi anni interventi d integrazione numerica di queste specie. A fronte delle stime e segnalazioni pervenute negli ultimi anni, si è evidenziata una sostanziale stabilità di entrambe le popolazioni. L ATC RE3 ha dato continuità, in collaborazione con L ATC RE4, il Progetto Pilota per il miglioramento delle condizioni faunistiche e ambientali della Valle Tassobbio creato con l intenzione di ottimizzare gli investimenti, e gli sforzi gestionali delle due ATC che condividono la valle del Torrente Tassobbio particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico e storico. Nel progetto sono inseriti punti di qualificazione per l area. Giornate ecologiche in associazione con i Comuni. l ATC RE3 ha organizzato 9 giornate ecologiche per raccogliere i rifiuti inerti abbandonati lungo la rete stradale o collaborando alla rimozione di micro discariche abusive. I comuni che hanno collaborato sono stati: Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Casalgrande, Scandiano, Toano, Viano e Vezzano s/c). L ATC RE3 ha collaborato alla redazione e pubblicazione del giornalino annuale Natura Amica in collaborazione con le ATC provinciali. Nel giornalino distribuito ai soci dell ATC sono raccolti gli interventi di presidenti, tecnici ed addetti ai lavori con commenti e valutazioni inerenti le attività di gestione faunistica svolte o programmate Tutela dei nidi e piccoli Si è operato per tutelare i nidi ed i piccoli tramite interventi di osservazione presso i prati prossimi allo sfalcio segnalando e consentendo lo spostamento e quindi una attenuazione della mortalità dei piccoli e dei nidiacei. Sono stati raccolti e messe in incubatrice uova di Fagiano, Pernice rossa e Starna. I pulli sono stati poi rimessi in libertà all interno di aree protette. 5 Attività di prevenzione/risarcimento danni causati dalla fauna selvatica 5.1. Verifica e contributi per i danni alle colture Nell anno scorso l ATC RE3 ha risarcito la totalità dei danni riconosciuti e certificati dalle perizie tecniche per il periodo dal 01/01/2013 al 31/12/2013. Le domande liquidate hanno accumulato un importo a contributo danni di ,00 euro al quale si deve aggiungere un importo pari a ,04 euro spesi in accertamento danni da parte del perito agronomo a altri operatori. 14

16 Le specie che hanno creato i maggiori problemi sono state il Cinghiale, il Capriolo e il Daino. Numero di danni risarciti per comune e tipologia agronomica. ComunePodere Erba medica Favino Grano Mais Mais ceroso Orzo Pere - produzione Pesche - produzione Prati Sorgo Uva - produzione Totale complessivo Albinea Baiso Canossa Carpineti Casalgrande 1 1 Casina Castellarano Castelnovo Ne' Monti 2 2 Quattro Castella 2 2 Scandiano Toano Vezzano S/C Viano Totale complessivo Numero di danni risarciti per comune e specie responsabile del danno. ComunePodere Capriolo Cervo Cinghiale Corvidi Daino Fagiano Ghiandaia Totale complessivo Albinea Baiso Canossa Carpineti Casalgrande 1 1 Casina Castellarano Castelnovo Ne' Monti 2 2 Quattro Castella Scandiano Toano Vezzano S/C Viano Totale complessivo

17 Importi risarciti per comune e tipologia ComunePodere Erba medica Favino Grano Mais Mais ceroso Orzo Pere - produzione Pesche - produzione Prati Sorgo Uva - produzione Totale complessivo Albinea Baiso Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo Ne' Monti Quattro Castella Scandiano Toano Vezzano S/C Viano Totale complessivo Importi risarciti per comune e specie responsabile del danno. ComunePodere Capriolo Cervo Cinghiale Corvidi Daino Fagiano Ghiandaia Totale complessivo Albinea Baiso Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo Ne' Monti Quattro Castella Scandiano Toano Vezzano S/C Viano Totale complessivo

18 5.2. Prevenzione dei danni alle colture Le domande di prevenzione danni pervenute sono state attribuite al Cinghiale, al Daino, al Cervo e al Capriolo. Gli importi di spesi per l acquisto di nuovo materiale di prevenzione (reti, ecc.) sono stati di ,77 euro. Le tipologie degl interventi su base comunale sono riportate nelle tabelle seguenti: Numero di prevenzioni realizzate per comune e tipologia di coltivazione Comune Mais Vigneto frumento Frutteto mais marroneto medica Medicaio medicato Orticoltura orzo/grano seminativo Sorgente Vigneto Vigneto -Mais Totale complessivo Albinea Baiso Canossa Carpineti Casalgrande 1 1 Casina Castellarano 5 5 Q. Castella 2 2 Toano Vezzano S.C Viano Totale complessivo Prelievo venatorio e organizzazione del personale volontario 6.1. Distribuzione ed incidenza del prelievo venatorio Il prelievo venatorio è stato organizzato secondo le specie oggetto di caccia autorizzate. Per quanto riguarda la piccola selvaggina e migratoria il prelievo è stato a norma del calendario provinciale e Regionale. Per quanto riguarda gli Ungulati il prelievo è stato realizzato ai sensi del calendario regionale secondo le autorizzazioni specifiche indicanti numero complessivo e classi sociali a seconda della specie considerata. Per quanto riguarda il Capriolo si è badato a organizzare l attività venatoria per area di censimento e prelievo con assegnazione personale. Per quanto riguarda il Daino si è badato a organizzare l attività venatoria per distretto con assegnazione personale. Per quanto riguarda il Cervo si è badato a organizzare l attività venatoria per distretto (il distretto del Cervo REDC03 coincidente dal punto di vista territoriale al distretto dei cervidi n. 3, mentre il distretto del Cervo REDC04 corrisponde alla somma dei distretti n. 1 e 2. 17

19 Per quanto riguarda il Cinghiale, il prelievo collettivo è stato organizzato per distretto con attività di caccia collettiva secondo calendari prestabiliti di assegnazione delle zone di prelievo Formazione e addestramento Si sono svolti incontri formativi e consultivi, per il personale volontario destinato ad incarichi di settore (Ungulati, piccola selvaggina) per illustrare o raccogliere informazioni sui programmi di attività e le proposte dei regolamenti interni in modifica. In particolare si sono svolti: Incontri con il CD e CT per stesura degli aggiornamenti al regolamento Ungulati,la stesura dei calendari ed il coordinamento delle attività di gestione degli Ungulati; Serate formative per l aggiornamento di capi distretto e coordinatori di settore; Serate formative per l aggiornamento di misuratori biometrici; Serate formative per l aggiornamento di ricuperatori di Ungulati feriti; Serate formative per l aggiornamento dei capisquadra del Cinghiale; Serate formative per l aggiornamento dei coadiutori impegnati nella realizzazione dei piani di controllo; Serate formative per organizzare il monitoraggio sanitario della fauna selvatica; Serate formative per la organizzazione del progetto ACATER occidentale; Corsi per gli accompagnatori al Cervo ai sensi del RR 1/ 08; 6.3. Organizzazione del volontariato L ATC ha organizzato e realizzato diverse iniziative inerenti le attività di competenza dell ATC con la collaborazione di specifici gruppi di lavoro (commissioni comunali, commissione catture e ripopolamenti, commissione danni agricoli, commissione Ungulati, commissione ambiente). Le attività di volontariato organizzate oltre a coinvolgere un numero elevato di operatori hanno comportato un rilevante sforzo organizzativo ed economico da parte dell ATC. Per ogni attività organizzata sono state necessarie il coordinamento dei gruppi di lavoro, il supporto formativo, il supporto operativo ed in alcuni casi il supporto economico. In dettaglio le attività svolte dai volontari hanno interessato gli argomenti: Vigilanza: l ATC RE3 ha realizzato, tramite il coordinamento del personale dipendente e il corpo delle Guardie Venatorie Volontarie delle Associazioni venatorie ed ambientali locali, un servizio di vigilanza rinforzato in termini di numero di operatori e di ore di servizio durante il periodo venatorio. Il tutto ha comportato un impegni significativo per il personale dipendente e volontario impegnato nella vigilanza in periodo venatorio; Piani di Controllo: l ATC RE3 in collaborazione con il Serv. Prov. ha coordinato i coadiutori referenti per la vigilanza provinciale per realizzare i piani di controllo attivi sul territorio di competenza e nelle ZRC del comprensorio C2; Tabellazione: l ATC RE3 ha badato a ripristinare o migliorare ove opportuno la tabellazione delle Aree di rispetto e delle Zone di ripopolamento; Censimenti faunistici: l ATC RE3 ha badato a realizzare censimenti diurni (Ungulati, Galliformi e Corvidi) e notturni (Ungulati, Lepre e Volpe) che hanno richiesto il coordinamento di personale specializzato (cacciatori di Ungulati e 18

20 coadiutori), equipaggi attrezzati di automezzi fuoristrada, fari alogeni strumenti ottici e quant altro necessario per la realizzazione dell attività; Catture selvaggina: l ATC RE3 ha badato a realizzare le cattura di Lepre e Fagiano in esubero nelle aree di produzione; Riparazione reti di cattura: l ATC RE3 ha badato a controllare e riparare le reti di cattura. Le spese per la realizzazione di quest attività congiuntamente alla catture hanno impegnato in modo rilevante l ATC RE3; Ripopolamenti: l ATC RE3 ha realizzato l ambientamento dei Galliformi utilizzando le strutture di ambientamento fisse (pre-ambientamento) e temporanee di ricovero e supporto alimentare in campo aperto; Prevenzione danni: l ATC RE3 ha raccolto le segnalazioni di danno presunto o in corso e le richieste di prevenzione danno attivando la fornitura di materiale di prevenzione e/o l intervento degli operatori per realizzare la messa in posa del materiale o in alternativa l allontanamento e/o l abbattimento; Miglioramenti ambientali: l ATC RE3 ha badato a individuare e realizzare campi a perdere o sfalciare gli appezzamenti abbandonati con finalità principalmente dissuasive; Giornate ecologiche; l ATC RE3 ha organizzato in collaborazione con alcuni comuni giornate ecologiche per raccogliere i rifiuti inerti abbandonati lungo la rete stradale impegnando a titolo volontario i propri iscritti; Gestione degli Ungulati: l ATC RE3 ha badato a individuare ed organizzare i centri di raccolta e misurazione biometrica per la gestione degli Ungulati; Gestione commissioni: l ATC RE3 ha organizzato le attività delle commissioni di lavoro; Gestione sede e ufficio: l ATC RE3 ha organizzato le attività di servizio e magazzino siti presso la propria sede; Attività di solidarietà per la raccolta fondi (cene sociali) pro scuole terremotate, enti ospedalieri e altri enti per anziani e disabili. Settore di volontariato n. operatori n. prestazioni Gestione Ufficio Gestione Consiglio Direttivo Gestione delle commissioni tecniche Vigilanza (periodo venatorio) Gestione ZRC e Aree Rispetto Catture (Lepre Fagiano) Gestione strutture ambientamento (voliere) Ambientamento Galliformi in campagna Gestione Ungulati (monitoraggio) Gestione Ungulati (altro) Prevenzione danni Gestione miglioramenti ambientali Giornate ecologiche Attività di solidarietà (pro Enti ospedalieri) Piani di controllo Piani controllo Volpe

21 Totali Delimitazione del territorio per la gestione faunistica Nell anno in corso sono state apportate modifiche delle unità di gestione. Si è provveduto a ri-delimitare le Aree di censimento e prelievo del comune di Carpineti interessate dalla revoca dell ex CPRFS RE1 delle Carpinete oltre ad assegnare loro una numerazione identificativa (ID_ATC n. 71, 72, 73, 74, 76, 78 e 81). Si è provveduto inoltre alla istituzione del distretto per la gestione del Cervo REDC04 del Piano ACATER. 20

22 6.5. Regolamenti E stato ulteriormente aggiornato il regolamento per la gestione degli Ungulati al fine di adeguarlo alle nuove disposizioni emanate con il RR 01/2008, le osservazioni della Provincia e il Piano poliennale ACATER Occidentale. 21

23 Parte Programmatica 7 Analisi Ambientale 7.1. Ricognizione delle risorse ambientali A fronte di eventuali modifiche degli istituti faunistici provinciali e del materiale a disposizione (situazione 2014) si aggiorneranno gli elaborati GIS e cartacei di tutte le unità territoriali dell ATC (Quadri d insieme, distretti, aree di censimento e prelievo, aree di censimento in battuta, zone di prelievo del Cinghiale, ecc.) calcolando al contempo le superfici complessive, SASP e il catasto ambientale di ogni singola unità considerata Analisi delle risorse ambientali Sulla base degli eventuali nuovi elaborati si ridisporrà l aggiornamento dei Registri di distretto al fine di dotare gli operatori dell ATC dei supporti cartografici adeguati. Si provvederà inoltre a programmare gli interventi di miglioramento ambientale e prevenzioni danni sulla base delle caratteristiche ambientali delle singole unità o sotto-unità di gestione oltre che degli interventi di risarcimento, prevenzione danni e prelievo realizzati nelle stagioni precedenti Verifica della recettività venatoria Tenuto conto di quanto indicato dalla Provincia in merito alla SASP destinata alla caccia programmata stagione f.v. 2013/ 14 quantificata in ettari e l indice di densità venatoria, pari a 1 cacciatore/22 ettari, la recettività venatoria risulta quindi di 1981 cacciatori alla quale si aggiungerà una quota di garanzia del 4% pari a ulteriori 79 adesioni. 8 Valutazione quali quantitativa delle presenze faunistiche 8.1. Censimenti faunistici previsti E prevista l organizzazione di campagne di censimento finalizzate alla raccolta di stime numeriche e strutturali sulle popolazioni delle specie più rappresentative. Le attività previste saranno preventivamente comunicate al servizio provinciale e nei casi opportuni eseguite in collaborazione con enti o istituti territoriali interessati da iniziative analoghe. Le metodologie impiegate faranno riferimento a quanto sotto indicato: 22

24 Specie Metodi di censimento o stima Aree di indagine Fagiano Starna Pernice rossa Lepre Volpe Cinghiale Capriolo Daino Cervo Muflone indici cinegetici ika diurno indici cinegetici ika diurno, mappaggio brigate indici cinegetici ika diurno, mappaggio brigate indici cinegetici, ika con faro indici cinegetici ika con faro Traccia, indici cinegetici ika con faro Punto fisso, ika con faro Punto fisso, ika con faro Vedi Metodologia ACATER Punto fisso ika con faro Su tutto l ATC su aree campione su aree campione su aree campione Su tutto l ATC su aree campione Su tutto l ATC su aree campione a Sud strada pedemontana su aree campione Su tutto l ATC su aree campione a Sud strada pedemontana su aree campione a Sud strada pedemontana su aree campione a Sud strada pedemontana su aree campione I risultati delle attività di cui sopra saranno comunicati agli Uffici provinciali competenti secondo le necessità o gli accordi del caso Programma di monitoraggio dei Cervidi e Muflone Per quanto riguarda il censimento dei Cervidi e del Muflone, tenuto conto della disponibilità di personale, delle caratteristiche ambientali complessive dei distretti, delle aree di censimento, e di quanto realizzato negli anni precedenti al fine di stimare con maggiore precisione il contingente dei Cervidi presente nel comprensorio collinare, si prevede di estendere il programma di censimento alle aree protette del comprensorio (ZAC e ZRC). Si prevede inoltre di estendere il programma di censimento alle aree di ATC e ZRC a nord della strada pedemontana. Si prospetta inoltre la possibilità di svolgere censimenti dei Cervidi simultaneamente a indagini su altre specie (vedi ika con faro) al fine di ottenere altri elementi di prova sulla presenza e consistenza Capriolo degli Ungulati. Alla luce di quanto previsto nel piano annuale dell ACATER Occidentale si organizzeranno indagini specifiche (transetti, primo verde e bramito) sulla specie Cervo Analisi degl indici cinegetici Si prevede di operare in questo senso in due settori per i quali ci si avvarrà del coordinamento e/o dell opera di tecnici esperti e di volontari oltre che della collaborazione del servizio provinciale per la realizzazione. Dati qualitativi-quantitativi ottenuti dallo spoglio delle schede biometriche; Dati qualitativi-quantitativi ottenuti dallo spoglio dei registri di braccata; Dati quantitativi ottenuti dallo spoglio di apposite schede predisposte per la caccia stanziale. 23

25 9 Attività di miglioramento ambientale 9.1. Miglioramenti habitat L ATC RE3 intende svolgere iniziative proprie mirate alla gestione degli ambienti agricoli marginali o forestali. Le linee guida che condurranno gli interventi di ricostruzione conservazione e miglioramento degli habitat saranno mirate al mantenimento e recupero degli habitat delle singole specie ma in particolare di gruppi delle specie presenti negli stessi ambienti e con esigenze ecologiche simili. Tenuto in considerazione che gli interventi riguarderanno il recupero, il mantenimento ed eventuale la trasformazione dei seminativi si riportano di seguito i criteri d individuazione degli appezzamenti necessari per attivare l iter di finanziamento del recupero ambientale. Interventi di recupero, mantenimento ed eventuale trasformazione dei seminativi per i Galliformi in linea di massima predisposti nelle aree ove nell intorno la estensione delle aree aperte (seminativi e incolti) supera i 50 ha; Interventi per Lepre in linea di massima predisposti nelle aree ove nell intorno la estensione delle aree aperte (seminativi e incolti) non supera i 50 ha; Interventi per gli Ungulati realizzati per scopi dissuasivi in linea di massima predisposti nelle aree ove l estensione delle aree aperte (seminativi e incolti) non superano i 10 ha. A tale scopo l ATC RE3 predisporrà contributi e risorse proprie al riguardo. Secondo i principi sopra esposti si progetteranno interventi di miglioramento ambientale anche in conformità a specifico progetto pilota localizzato nell area del Torrente Tassobbio (vedi progetti speciali). Si svolgerà azione di sensibilizzazione presso gli agricoltori al fine di favorire il mantenimento e il ripristino di metodi tradizionali come la rotazione colturale. Si cercherà di incoraggiare il pascolo al fine di creare condizioni di rinnovo del cotico erboso degli appezzamenti abbandonati o sotto utilizzati, per favorire in modo generico gli erbivori. 10 Programmazione delle presenze faunistiche Catture e ripopolamenti previsti Si prevede di realizzare catture presentando preventivamente i piani corredati da: dati di consistenza delle specie interessate, indicazione delle metodologie previste, tempi e siti di effettuazione delle catture e di ogni altro elemento tecnico ritenuto utile. Saranno realizzati la marcatura e il controllo sanitario di un campione significativo del catturato. Le specie per le quali è possibile fin da ora ipotizzare la cattura sono: Specie Esemplari di Cattura Fagiano 2000 Lepre 2500 Le catture saranno corredate da specifici studi di fattibilità e terranno inoltre in considerazione le caratteristiche delle aree di liberazione che dovranno garantire le possibilità di sopravvivenza e sviluppo delle discendenze degli esemplari liberati. 24

26 In merito alle catture di Lepre si richiede di destinare il 5% del catturato provinciale (disponibile per la Provincia) verso le Aree protette del comprensorio C3 ove vi sia necessità di ricostituzione delle popolazioni locali. In tal senso l ATC s impegna a contribuire con una quota. Si potrà inoltre prospettare la cattura di Ungulati tramite realizzazione di strutture fisse o mobili attivabili qualora vi siano esemplari all interno di strutture recintate, confinati in aree ove non sono garantiti la loro sopravvivenza. Rientrano in queste categorie gli Ungulati residenti in fondi chiusi, nelle cinte urbane, nelle aree ad alta viabilità, nelle aree a bassa o nulla vocazione, nelle aree a coltivazione intensiva recintate. Si prevede di realizzare ripopolamenti e reintroduzioni secondo quanto indicato nei progetti previsti, che nelle intenzioni dovrebbero rispettare i dati sotto indicati: Specie Esemplari di ripopolamento Fagiano Fagiano* 2000 Lepre* 2500 Pernice rossa 2000 Starna 1000 * : di cattura Zone di ripopolamento da rinnovare/istituire/modificare (proposte) L ATC RE3 propone di mantenere inalterato l assetto territoriale delle Zone di ripopolamento e cattura (ZRC) in comprensorio collinare prevedendone esclusivamente l eventuale rinnovo. Solo qualora si vengano a creare condizioni particolari, che richiedono revoca, istituzione o modifica delle ZRC, l ATC RE3 si riserva di integrare il piano con nuova documentazione Aree di rispetto da rinnovare/istituire/modificare (proposte) In merito alle aree sottoposte a tutela ai sensi dell art. 22 bis L.R. 6/ 00 denominate Aree di Rispetto (AR), non si propongono modifiche dell assetto attuale prevedendone esclusivamente il rinnovo fatta salva la revoca dell AR tipo B San Valentino. Le specie interessate dal divieto e le regole di accesso alle aree di rispetto per i cacciatori sono definite dallo specifico regolamento di gestione Tabella nome e superficie agro-silvo-pastorale delle Aree di rispetto 2014 ID NOME SUPERFICIE NOTE 26 AR San Valentino -345,0 revoca 25 AR Carpineti 810,0 rinnovo 23 AR Toano 951,2 rinnovo 17 AR Fora Cavola 318,5 rinnovo 8 AR Muraglione 516,0 rinnovo 12 AR Tapognana 526,5 rinnovo 10 AR Tressano Secchia 171,3 rinnovo 22 AR Tresinaro 376,2 rinnovo 2 AR Bebbio Poiatica 399,0 rinnovo 21 AR Borzano 683,5 rinnovo 4 AR Buca Casalgrande 159,5 rinnovo 25

27 20 AR Cava Mattioli 166,7 rinnovo 13 AR Ferrovia 81,7 rinnovo 3 AR Fiorinfilla 161,8 rinnovo 7 AR La Torre 62,6 rinnovo 16 AR Montecchio Spalletti 81,7 rinnovo 9 AR Parco Secchia Casalgrande 247,9 rinnovo 18 AR Pinetina 258,5 rinnovo 5 AR Salvaterra 230,8 rinnovo 19 AR San Rigo 95,7 rinnovo 11 AR Tenuta Venturini Baldini 128,6 rinnovo Ettari complessivi 6427,7 Quadro d insieme delle AR tipo B dell ATC RE

28 Quadro d insieme delle AR tipo A dell ATC RE Solo qualora si vengano a creare condizioni particolari, che richiedono revoca, istituzione o modifica delle AR l ATC RE3 si riserva di integrare il piano con nuova documentazione Altri istituti modificati (ordinanze e cinte comunali) In merito alle aree escluse dall esercizio venatorio per ordinanza comunali si provvederà ad aggiornare-acquisire la situazione attuale tramite eventuali rilevazioni sul campo o tramite richieste specifiche ai comuni interessati Piani di controllo della fauna L ATC RE3 intende agevolare la realizzazione di piani di controllo nel territorio di competenza con particolare attenzione per le zone di produzione e le aree di rispetto. Per 27

29 questo scopo intende proseguire e promuovere la collaborazione con la Provincia e gli uffici competenti e collaborare con personale proprio per la gestione dei piani di controllo. Nello specifico si precisa quanto segue: Volpe Si richiede che il piano di controllo della Volpe, sia mantenuto nella sua massima operatività nelle aree di reintroduzione e incremento dei Galliformi e nelle aree di produzione della fauna (ZRC, AR, ecc.). Per tale scopo l ATC RE3 fornirà gli elenchi degli operatori da destinare a questo e gli altri incarichi. Cinghiale Per quanto riguarda il Cinghiale, si chiede di rendere operativo il piano di controllo del Cinghiale da realizzare all interno delle aree protette e nella porzione planiziale dell ATC. In questo senso l ATC RE3 indica le squadre di caccia collettiva al Cinghiale quali operatori privilegiati destinatari di questo incarico. Qualora vi sia difficoltà nella organizzazione dei piani di controllo l ATC si riserva di indicare ulteriori operatori (cacciatori di selezione) da impiegare in questa attività. Si richiederà inoltre la possibilità di svolgere allontanamenti del Cinghiale con l impiego di dissuasivi e cani selettivi. Corvidi, Passero e Storno Si richiede che il piano di controllo dei Corvidi (Gazza, Cornacchia e Ghiandaia) e Storno sia mantenuto nella sua massima operatività nelle aree di reintroduzione e incremento dei Galliformi e nelle aree di produzione della fauna (ZRC, AR, ecc.), e nelle aree dove sono segnalati danni agricoli. Anche in questo caso si baderà a stilare l elenco dei coadiutori organizzati per comune per la realizzazione dei piani di controllo allo scopo. Nutria Si richiede che il piano di controllo della Nutria sia mantenuto nella sua massima operatività su tutto il territorio. Anche in questo caso saranno forniti gli elenchi degli operatori organizzati per comune destinatari di questo incarico. Piccione domestico e Tortora dal collare Si richiede che i piani di controllo su Piccione domestico e Tortora dal collare siano mantenuti nella loro massima operatività ovunque sono segnalati danni agricoli o concentrazioni elevate delle specie. Anche in questo caso si baderà a stilare l elenco dei coadiutori organizzati per comune per la realizzazione dei piani di controllo suddette allo scopo Progetti speciali Sono previsti, e si riconfermano in diversi stadi di progettazione e/o realizzazione: Reintroduzione e incremento in area sperimentale di Starna e Pernice rossa; Progetto pilota Valle Tassobbio ; Giornate ecologiche in collaborazione con i Comuni; Progetto ACATER occidentale; Giornalino Natura Amica. 28

30 10.7. Tutela dei nidi e dei piccoli In questo l ATC intende operare proponendo accordi con gli agricoltori per ottenere lo sfalcio da centro campo o da un solo lato, in modo da ridurre l uccisione dei neonati. Si baderà a monitorare tramite sopralluoghi sul campo lo stato di sviluppo dei neonati e della nidificazione al fine di fornire informazioni agli agricoltori e ridurre la mortalità neonatale della fauna selvatica. Si prevede, qualora sia irrimediabilmente danneggiato il nido, di raccogliere dal terreno le uova di fauna selvatica (Fagiano, Pernice rossa e Starna) al fine di garantirne la sopravvivenza e destinarli alla cova artificiale o naturale con l impiego di una chioccia adottiva (gallina). 11 Attività di prevenzione/risarcimento danni causati dalla fauna selvatica L ATC intende svolgere tutto il possibile affinché la convivenza tra agricoltori e fauna selvatica possa essere la migliore possibile. Questo svolgendo attività di assistenza tecnica per la perizia (valutazione) dei danni, il risarcimento dei danni, ma in particolare la prevenzione, l attenuazione dei danni e la informazione agli agricoltori Verifica e contributi per i danni alle colture Si prevede che nell annata di cui in oggetto, di impegnare sul capitolo risarcimento danni provocati dalla fauna a proprietari e conduttori di fondi rustici la cifra di circa euro Prevenzione dei danni alle colture Si prevede per l anno a venire una investimento finanziario di euro per l acquisto e la messa in posa di materiale per la prevenzione in quanto si cercherà di dedicare il massimo dell attenzione e delle energie alla prevenzione dei danni. 12 Prelievo venatorio e organizzazione del personale volontario Piani di prelievo Di seguito viene presentato il piano di prelievo programmato per la stagione venatoria relativamente alle principali specie di interesse gestionale (Fagiano, Starna, Pernice rossa, Lepre, Volpe, Cinghiale, Daino, Capriolo, Cervo e Muflone). Per quanto riguarda le specie ungulate il prelievo verrà programmato per classi sociali (sesso ed età). Le percentuali di prelievo numerico saranno fissate in funzione del perseguimento di una politica d incremento controllato, di stabilizzazione o di decremento delle popolazioni in sintonia con il Piano Faunistico Provinciale. Si rileva che codesta proposta si deve intendere come ipotesi di prelievo in quanto solo il successo riproduttivo e di ambientamento delle specie suddette unitamente alle limitazioni di prelievo previste dal calendario provinciale potranno, determinare i veri e propri piani di prelievo. 29

31 Lepre La popolazione primaverile presente sul territorio è stimata in circa di esemplari. Questa stima unitamente alla sostanziale stabilità del trend cinegetico portano a ritenere il controllo sul prelievo fino ad ora realizzato sufficiente e commisurato alla tutela della popolazione del lagomorfo. Si propone quindi un piano di prelievo di lepri. Fagiano Il trend cinegetico sostanzialmente stabile, porta a ritenere il controllo sul prelievo sufficiente, commisurato al mantenimento della popolazione del galliforme e quindi correttamente dimensionato. Si propone quindi un piano di prelievo di fagiani. Starna Il prelievo proposto previsto per le aree al di fuori del progetto reintroduzione (vedi Aree di rispetto dell ATC RE3) viene valutato di circa 500 esemplari a norma del calendario provinciale. Pernice Rossa Il prelievo proposto previsto per le aree al di fuori del progetto reintroduzione (vedi Aree di rispetto) viene valutato di circa 1000 esemplari a norma del calendario provinciale. Volpe Tenuta in considerazione l accertata diffusione della specie stimata in circa esemplari (popolazione post-riproduttiva) si prevede un prelievo come da calendario provinciale (singolo e con squadre organizzate) di almeno 800 esemplari a norma del calendario provinciale. Cinghiale Visti i risultati di prelievo del Cinghiale notevolmente aumentati nel corso della stagione scorsa e considerate le richieste di danno che anche a termine del prelievo sono recapitate all ATC RE3, s ipotizza per l anno a venire un prelievo che potrebbe attestarsi attorno ai esemplari a seconda del trend che si verrà a delineare per la popolazione complessiva del comprensorio C2. Capriolo Sulla base della percentuale di prelievo invernale in corso e dei risultati di censimento primaverili del Capriolo s ipotizza per l anno a venire un prelievo che potrebbe attestarsi attorno ai esemplari a seconda del trend che si verrà a delineare per la popolazione complessiva del comprensorio C2. Daino Per quanto riguarda il Daino, l ipotesi di prelievo contempla la volontà di stabilizzare la popolazione e si prevede un abbattimento di esemplari. Cervo Per quanto riguarda il Cervo, l ipotesi di prelievo di tipo sperimentale mirante a controllare eventuali danni agricolo- forestali segnalati in aree a bassa vocazione per la specie e a verificare le reali possibilità di prelievo contempla anche la volontà di stabilizzare la popolazione e si prevede un abbattimento di esemplari. Muflone 30

32 Per l anno a venire le eventuali prospettive di prelievo saranno dedotte dai risultati dei censimenti e dalle scelte gestionali che l ATC e la Provincia concorderanno in merito. Un prelievo per questa specie potrebbe attestarsi al massimo sui esemplari Formazione e addestramento Nell anno si prevede di organizzare incontri formativi o corsi di formazione, per gli aderenti dell ATC, mirati allo sviluppo dei seguenti temi: Tecniche di monitoraggio ambientale; Tecniche di realizzazione, gestione e mantenimento degli interventi di miglioramento ambientale; Tecniche di censimento standardizzate per gli Ungulati, la piccola selvaggina e la fauna antagonista; Tecniche di accompagnamento e di prelievo degli Ungulati; Tecniche di ambientamento della piccola selvaggina; Tecniche di controllo delle specie antagoniste-opportuniste; Tecniche di misurazione biometrica degli esemplari abbattuti; Tecniche di campionamento per le analisi sanitarie su fauna selvatica; Tecniche di compilazione della modulistica per la rendicontazione consuntiva dei prelievi, dei piani di controllo e degli interventi ambientali Organizzazione del volontariato L ATC organizzerà diverse attività di volontariato per realizzare interventi sul territorio nelle materie di propria competenza o in collaborazione con comuni territorialmente interessati e la Provincia. L organizzazione del personale impiegato terrà conto della ripartizione territoriale dell ATC RE3 in comuni, distretti, settori e aree di lavoro. Il tutto a norma dello statuto che prevede un numero minimo di prestazioni da parte dell iscritto all ATC. Le prestazioni volontarie saranno in alcuni casi oggetto di rimborso spese oppure assecondate con punteggio per le graduatorie di merito da utilizzare per l accesso ai prelievi. Nell anno in corso attraverso la pubblicazione di calendari, pagine informative, attraverso la formazione, l aggiornamento e anche con forme d incentivazione, si prevede di indicare agli aderenti, le modalità ed i referenti per collaborare alla gestione faunistica Delimitazione del territorio per la gestione faunistica Nell anno in corso si propone di apportate modifiche delle unità di gestione. Si propone di ri-delimitare le Aree di censimento e prelievo del comune di Toano interessate dalla revoca dell ex ZRC Nuova Stiano oltre ad assegnare una numerazione identificativa (ID_ATC n. 102 e 103). 31

33 Medesima assegnazione è stata data all ex ZRC San Valentino (ID_ATC n. 46) 32

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