IL MELO N 3 del 12 maggio 2017

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1 IL MELO N 3 del 12 maggio 2017 Fase fenologica Il ritorno di freddo registrato nella seconda metà di aprile ha rallentato lo sviluppo vegetativo del melo che, comunque, si trova attualmente tra allegazione e frutto noce (fasi BBCH 72-74). Interventi di difesa post-fiorale Ticchiolatura: tutto sommato l andamento meteorologico primaverile si è dimostrato poco favorevole allo sviluppo delle infezioni primarie di questo patogeno. Infatti, ad esempio, in Valtellina anche i modelli previsionali hanno infatti evidenziato come l unica infezione primaria veramente grave sia avvenuta con le piogge registrate tra il 24 ed il 29 aprile; in seguito si sono avute anche altre infezioni primarie, ma di minore gravità. Il periodo di rischio prosegue comunque fino almeno allo stadio fenologico di frutto noce, per cui risulta necessario proseguire con una strategia essenzialmente di tipo preventivo/tempestivo, intervenendo con modalità curative solo dopo piogge importanti che possono aver dilavato il prodotto precedentemente distribuito e/o causato infezioni particolarmente gravi. In questa fase i principi attivi più idonei risultano essere dithianon, fluazinam e fluopyram tra quelli preventivi, e gli IBS (ciproconazolo, penconazolo, miclobutanil, tebuconazolo, fenbuconazolo, tetraconazolo, difenoconazolo) tra quelli ad azione anche curativa. Per evitare, o quanto meno rallentare, la comparsa di fenomeni di resistenza, si raccomanda di utilizzare

2 alternandoli fra loro principi attivi a differente meccanismo di azione, nonché di seguire scrupolosamente le indicazioni riportate in etichetta relative al numero massimo di trattamenti ammessi. Sostanza attiva Codice FRAC Caratteristiche del formulato Fluazinam C5 Di copertura Ditianon M9 Di copertura Fluopyram 7 Ciproconazolo Penconazolo Miclobutanil Tebuconazolo Fenbuconazolo Tetraconazolo Difenoconazolo Parzialmente sistemico Tipologia di trattamento Preventivo Tempestivo Preventivo Tempestivo Retroattività Entro 130 ora Entro 240 ora Rischio resistenza basso basso Indicazioni FRAC Strategia antiresistenza n necessaria n necessaria Preventivo --- medio-alto Necessaria 3 Sistemici Curativo Entro 960 ora Medio Necessaria Nei meleti dove viene attuata la difesa biologica, risultano sempre importanti i trattamenti di tipo tempestivo con il polisolfuro di calcio, mentre in via preventiva si può impiegare lo zolfo nella formulazione adesivata, tenendo poi in considerazione l entità della pioggia infettate per un eventuale successivo trattamento con il polisolfuro. Oidio: il primo intervento di difesa contro l oidio o mal bianco del melo (Podosphaera leucotricha, forma conidica Oidium farinosum) è rappresentato dall asportazione con le operazioni di potatura invernale dei germogli colpiti nella precedente stagione. Su questi possiamo infatti trovare i cleistoteci del fungo, cioè gli organi svernanti dai quali nel corso della primavera verranno rilasciate le ascospore responsabili delle nuove infezioni primaverili. In seguito, molti dei prodotti impiegati nella difesa contro la ticchiolatura risultano anche efficaci nel controllo di questo patogeno; qualora però nel corso della stagione si utilizzassero per più trattamenti consecutivi principi attivi che non dispongono di questa attività complementare, risulta necessario aggiungere in miscela un formulato ad azione specifica, sempre tenendo conto delle indicazioni/limitazioni riportate in etichetta.

3 Di seguito si riportano i principi attivi inseriti nei disciplinari regionali di difesa integrata, con indicato anche relativo il codice FRAC, dato indispensabile da considerare nell ottica di una strategia antiresistenza. Sostanza attiva Gruppo/codice FRAC BIO Indicazioni FRAC Rischio resistenza Strategia antiresistenza Zolfo Inorganici / M1 Si Basso n necessaria Quinoxifen Azanaftaleni / 13 Medio Necessaria Bupirimate Idrossiamminopirimidine / 8 Medio Necessaria Cyflufenamide Fenilacetamide / U6 Medio Necessaria Trifloxystrobin Pyraclostrobyn Boscalid Fluopyram Ciproconazolo Penconazolo Miclobutanil Tebuconazolo Fenbuconazolo Tetraconazolo Difenoconazolo Strobilurine QoI / 11 SDHI / 7 Inibitori della Biosintesi dell Ergosterolo IBE 3 Elevato Incrociato Medio-alto Necessaria Necessaria Medio Necessaria In una strategia di difesa biologica l unico prodotto impiegabile risulta essere lo zolfo. Alternaria: nell impostare una strategia di difesa contro l alternaria del melo, malattia di relativamente recente comparsa causata dal fungo ascomicete Alternaria alternata (Fr.) Keissel, è da tener conto che l inizio dell attacco ed il conseguente sviluppo possono variare negli anni, e quindi la comparsa della stessa va attentamente monitorata per poter intervenire al momento giusto ed in tempo utile. Nei frutteti notoriamente soggetti ad attacchi, già a partire dalla post-fioritura può però essere consigliato l inserimento nei programmi di difesa di prodotti fitosanitari impiegati contro la ticchiolatura e/o l oidio ma efficaci anche contro questo fungo patogeno, specie se in presenza di temperature molto elevate e su varietà molto sensibili Sostanza attiva Codice FRAC Strategia antiresistenza Boscalid 7 Necessaria Pyraclostrobin 11 Necessaria Fludioxonil 12 Necessaria Fluazinam 29 n necessaria Attivo anche contro Oidio Malattie da conservazione Ticchiolatura - Oidio Malattie da conservazione Ticchiolatura

4 (soprattutto Gala, sulla quale si sono osservate infezioni molto precoci a livello calicino). Nessun fungicida sembra comunque essere in grado di contenere totalmente l infezione, per cui nelle zone interessate dal patogeno è necessario approntare strategie che prevedano il ricorso non solo alla difesa chimica ma anche l adozione di tecniche colturali che aiutino a limitare le condizioni predisponenti la malattia. Tali pratiche assumono un ruolo ancora più importante nel caso della difesa biologica da questo patogeno, dal momento che in questo caso non sono utilizzabili i principi attivi precedentemente citati. Tra le pratiche che possono avere un effetto nel ridurre l incidenza della malattia ricordiamo: stimolare la degradazione della sostanza organica (foglie e frutti caduti a terra, residui di potatura), ad esempio tramite lo sminuzzamento con una trinciatrice a martelli effettuato in autunno o ad inizio primavera, per evitare che il fungo si possa sviluppare anche su substrato vegetale non più vitale; evitare in estate, nei frutteti soggetti nel passato a forti attacchi di alternaria, l'irrigazione sovrachioma; il passaggio all'irrigazione a goccia ha evidenziato, infatti, vantaggi maggiori rispetto ad un'intensa serie di interventi di difesa. Afidi: dopo i fondamentali interventi pre-fiorali contro le fondatrici dell afide grigio (Dysaphis plantaginea), specie chiave di questa famiglia su melo, in questo periodo può essere necessario un secondo trattamento di rifinitura, da effettuarsi solo se il monitoraggio evidenzia ancora colonie dell insetto. A tal fine possono essere impiegati neonicotinoidi quali thiametoxam, imidacloprid, clothianidin o acetamiprid (se non è già stato utilizzato quest ultimo in prefioritura), o altri principi attivi come pirimicarb, spirotetramat, azadiractina e sali potassici di acidi grassi. Principio attivo Pirimicarb Spirotetramat Clothianidin Acetamiprid Thiamethoxam Imidacloprid Azadiractina Sali potassici di acidi grassi Ammesso contro Gruppo chimico Sito/meccanismo di azione BIO Classificazione MoA Fosforganici Sistema nervoso 1A Derivati acidi tetronici Inibitore della crescita 23 Neonicotinoidi Sistema nervoso 4A Limonoide ---- Alterazione dello sviluppo Disgregazione pareti cellulari Si UN Si 8

5 Una particolare attenzione nella scelta del principio attivo utilizzato dovrà essere posta qualora fossero presenti anche infestazioni di afide lanigero (Eriosoma lanigerum), in modo da contenere entrambi i parassiti. Gli ultimi due sono principi attivi possono essere impiegati anche nei programmi di difesa biologica contro l afide grigio e gli altri afidi del melo. Carpocapsa: dove non viene attuata la confusione sessuale o la tecnica del disorientamento, dall allegagione in poi bisogna prestare attenzione ai voli della carpocapsa, i cui adulti compaiono dall ultima decade di aprile ai primi di maggio al raggiungimento dei 150 gradi/giorno (sommatoria dei gradi di temperatura media che dall inizio dell anno superano i 10 gradi centigradi). Inizio 1 volo adulti Inizio deposizione uova Schiusura uova Inizio penetrazioni nei frutti Stazione di Tresivio (SO) - Gradi giorno al 11/5/17 = 188,48 Stazione di Quistello (MN) - Gradi giorno al 11/5/17 = 173,53 A tal fine è necessario posizionare per tempo nel meleto le trappole a feromoni, che andranno controllate settimanalmente: quando viene superata la soglia di due adulti/trappola/settimana bisogna programmare l intervento insetticida per il controllo della prima generazione dell insetto. Il momento di applicazione dipende dal prodotto fitosanitario che si intende utilizzare. Principio attivo Triflumuron Diflubenzuron Gruppo chimico Benzoniluree Sito/meccanismo di azione Inibitori della sintesi della chitina BIO Classe MoA 15 Ammesso contro Carpocapsa - Cidia Carpocapsa Clorantraniliprole Diammidi Fibre muscolari 28 Carpocapsa - Cidia Emamectina Avermectine Cellule nervose 6 Carpocapsa - Cidia Tebufenozide Metoxifenozide Diacilidrazine Acceleratori della muta 18 Carpocapsa Carpocapsa - Cidia Thiacloprid Neonicotinoidi Sistema nervoso 4a Carpocapsa Spinosad Spinosoidi Sistema nervoso Si 5 Carpocapsa - Cidia Virus della granulosi --- Si Carpocapsa Fosmet Clorpirifos etile Fosforganici Sistema nervoso 1b Carpocapsa - Cidia Carpocapsa Etofenprox Piretrine Sistema nervoso 3a Carpocapsa - Cidia Azione Ovicidi Ovo-larvicida Larvicidi su larve giovani Larvicidi anche su larve già ad inizio penetrazione Momento di impiego Subito dopo l inizio del volo o a circa 225 gradi/giorno Entro 8-10 giorni dal superamento della soglia o a circa 330 gradi/giorno

6 Ovviamente è importante verificare l efficacia del trattamento valutando continuamente l andamento della presenza di carpocapsa nel frutteto con appositi monitoraggi e basandosi anche sulle catture delle trappole. In difesa biologica la disponibilità di prodotti fitosanitari è più ridotta, ma con gli opportuni accorgimenti questi risultano sufficienti. Dando per scontato che le strategie più efficaci si basano sulla della confusione sessuale o sul disorientamento, dove non ci sono le condizioni per l applicazione di tali tecniche gli interventi contro la carpocapsa si basano sull impiego del virus della granulosi, che ha dimostrato la sua massima efficacia nel controllo della prima generazione (vagabondaggio larve), da applicarsi alla schiusa delle uova (agisce come larvicida) ripetendo il trattamento 2-3 volte per coprire tutta la fase di schiusura delle stesse. In alternativa può essere impiegato spinosad, che però sarebbe meglio impiegare per il controllo delle generazioni successive. Andamento meteorologico Per previsioni meteorologiche aggiornate fare riferimento, rispettivamente, ai due link presenti all interno del sito istituzionale di ARPA Lombardia: (aggiornato ogni martedì); ne/default.aspx (aggiornato tutti i giorni alle tranne la domenica). A cura del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con ARPA Lombardia