APOCALISSE: 25/11/2010 Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - Biccari

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1 APOCALISSE: PROLOGO: Ap.. 1,1-3 1

2 INTRODUZIONE Ap 1,1-3 1 Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed Egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2 il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. 3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di que- sta profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino. 2

3 Ap.1,1: Rivelazione di Gesù Cristo : L apocalisse non è il libro del futuro, ma è la rivelazione del Figlio di Dio nella storia. 3

4 I cinque anelli della rivelazione La rivelazione avviene in una catena di cinque anelli, catena che unisce il cielo alla terra: 1. Dio Padre: la fonte da cui parte 2. Gesù Cristo: il Padre la comunica al Figlio 3. Angelo: inviato da Cristo come messaggero divino. 4. Giovanni: la persona alla quale l Angelo trasmette la Parola, diventando così testimone e profeta 5. Fedeli: credenti in Dio e in Cristo 4

5 Ap.1,1: Per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere Alla fine dell Apocalisse, scopriamo che cos è ciò che deve accadere presto: il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. Ecco, io verrò presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro (22,6-7) Il contenuto della Rivelazione è l annuncio di Gesù Cristo come Colui che è venuto, viene e verrà. 5

6 Ap.1,1: Tra breve Dalla prospettiva di Dio, il futuro è sempre un presto. Dalla parte nostra il presto è qualcosa di reale, poiché il tempo della nostra vita è sempre breve. L annuncio di un evento che sta per accadere presto è un invito alla vigilanza, all attesa attenta, con la cintura ai fianchi.. (Lc. 12,35) 6

7 Ap.1,1: ai suoi servi : i suoi servi sono coloro che riconoscono e confessano Dio come Signore del mondo, della storia e della loro vita. Da qui nasce la SPERANZA: Se Dio è il Signore del mondo e della storia non c è ragione di scoraggiarsi. Dio conduce la storia verso una meta; ogni evento ha un senso, anche la persecuzione. 7

8 DIO GUIDA LA STORIA Il piano di Dio è un piano di vita. Dio porterà la storia alla meta, nessuno ostacolo lo potrà fermare. Dalla Genesi all Apocalisse si scontrano il Regno di Dio e il regno di Satana; la lotta è perenne, ma il trionfo e la gloria sono dell Agnello e dei fedeli che lo seguono. 8

9 Ap.. 1,2: il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo. La missione di Giovanni, quale servo di Cristo, è quella di trasmettere tutto ciò che ha visto, di essere testimone della parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo. Cfr. 1 Gv: Ciò che abbia visto, toccato lo annunziamo a voi 9

10 L apostolo non rende testimonianza di quello che ha visto nella vita mortale di Gesù (ha accompagnato Gesù dal battesimo alla resurrezione); quello di cui rende testimonianza è la rivelazione di Gesù risorto, di Gesù giudice dei vivi e dei morti, in quanto egli domina la storia, la creazione e guida tutta l umanità ai suoi fini ultimi. Cfr. S. Paolo sulla via di Damasco: incontra Gesù risorto e testimonierà Gesù risorto. 10

11 Ap.. 1,3: Beato chi legge e beati coloro che ascoltano. Nell apocalisse appaiono 7 beatitudini E la beatitudine di chi legge e ascolta. Siamo guidati alla visione di Dio attraverso la fede e la fede si riceve dall ascoltare. ascoltare. In questa fede siamo già beati, perché la fede inizia la visione. Vedere la gloria di Dio è vedere la fine delle cose: non sbagliavano i primi cristiani nel vedere la fine del mondo imminente. Cfr. S. Stefano: vide i cieli aperti : questa è la visione e questa è la fine del mondo. E E morire alle cose di questa terra, a questo mondo di peccato. 11

12 La beatitudine, posta alla fine della introduzione, ci fa capire che le parole di Giovanni si inscrivono nel quadro della buona novella di Gesù Cristo e non hanno nulla di catastrofico. L Apocalisse non ha altro scopo che quello di aprire uno squarcio di luce sul mistero di Cristo, in continuità col Vangelo (cfr. Gv.. 20,31: sono stati scritti affinché crediate e credendo abbiate la vita ) 12

13 IMPORTANZA DELLA LITURGIA La liturgia attualizza nell oggi e nella comunità la salvezza offerta da Dio. La prima beatitudine raggiunge chi proclama e chi ascolta, custodisce e vive la parola (cfr. Maria: Lc. 1,31-45; Gv. 13,17). 13

14 IL TESTIMONE Ap.1,2: il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto Negli scritti di Giovanni la testimonianza ha grande importanza. Cfr. Giovanni Battista: rende testimonianza alla luce (Gv. 1,7) e annuncia Gesù come Agnello di Dio (Gv. 1,29 ss.) Giovanni l evangelista: rende testimonianza alla Parola fatta carne (Gv. 1,14 ss.) e, nell Apocalisse, annuncia il compimento della profezia del Battista. 14

15 Ap.. 1,3: il tempo infatti è vicino. Con la proclamazione della Parola arriva il Regno di Dio. Accogliere la predicazione è entrare nel Regno. AMEN: accogliamo ed entriamo 15

16 La mia vita è incontro con il Cristo che viene e desiderio del Cristo che verrà? Dio guida la storia: vivo nella serenità perché tutto è nelle mani di Dio? Testimonianza: sono testimone di tutto ciò che vivo, tocco, prego, celebro? Preghiera: prego per vincere o vinco pregando? Liturgia: come vivo la liturgia, soprattutto quella eucaristica? 16

17 IL LIBRO DELL APOCALISSE DEDICA EPISTOLARE E SALUTO Ap.1,4.1,4-8 17

18 4 Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è,, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al tuo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. 7 Ecco viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,, anche quelli che lo trafissero e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto. Sì, S, Amen. 8 Dice il Signore Dio: Io sono l Alfa l e l Omega, l Colui che è, che era e che viene, l Onnipotente. l 18

19 Ap.. 1,4: Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia.. La Chiesa, ogni Chiesa, non è dell Asia, di Roma non è di questo mondo. Sta nel mondo, ma come pellegrina in cammino, ma è sempre Chiesa di Dio, Chiesa celeste inserita sulla terra. Per questo nelle sue celebrazioni implora che passi la scena di questo mondo e venga il Signore. 19

20 Ap Ap.. 1,4: sette chiese. Giovanni si rivolge e scrive a tutta la Chiesa, alla Chiesa universale e ad ogni chiesa. Se il 7 indica la perfezione, le sette chiese simboleggiano l intera Chiesa. 20

21 E un saluto tipico delle lettere del N.T. Esprimono il contenuto profondo della salvezza di Gesù Cristo. E più che un semplice desiderio. Attraverso i suoi inviati, Dio comunica la sua benedizione (Mt. 10,12) 21

22 GRAZIA (= hesed): significa amore, tenerezza, misericordia. PACE (=shalom ( =shalom): è la pace completa, con tutti i beni di salute, ricchezza, consolazione. Sono i beni che faranno vincere, anzi, che dimostreranno la vittoria della Chiesa sulla Bestia: la pace viene dopo la vittoria, non prima. E il saluto con il quale si chiude l Apocalisse (22,21) 22

23 La grazia e la pace sono dono che Dio Padre sparge mediante Gesù Cristo e lo Spirito Santo 23

24 Ap Ap.. 1,4: Colui che è,, che era e che viene : La formula è un commento teologico originale dell IO SONO di Es. 3,14 Novità: che viene : Dio è sempre Colui che sta alla porta, che irrompe nel mondo e nella vita del credente. E il Signore del tempo e dell eternit eternità: : il Pantocratore. 24

25 Sono la prima e l ultima l lettera dell alfabeto greco: Dio abbraccia tutte le sillabe, le parole e gli avvenimenti della vita umana. E l unica volta, oltre a Ap.. 21,5-7 7 in cui Dio parla in prima persona 25

26 Ap.. 1,4 : sette spiriti che stanno davanti al trono. Il sette è puramente convenzionale e serve ad indicare la pienezza dello Spirito. 26

27 Messo alla fine della formula per parlare più diffusamente di Cristo mettendo in risalto il triplice ruolo che Gv.. gli attribuisce. 1. Rivelatore: testimone fedele 2. Glorificato e glorificante: primogenito fra i morti 3. Signore dell universo: il sovrano dei re della terra. ** Questo è il primo dei sette inni cristologici. 27

28 E il testimone fedele fino al punto da portare il nome di fedele e verace (Ap Ap.. 19,11) Fedele perché conosce il Padre (Mt. 11,27) e parla di ciò che ha visto (Gv ( Gv. 3,11-31) 31) 28

29 La sua resurrezione è una promessa per tutti, è germe di speranza seminato nella storia. Cfr. S. Paolo: Se Cristo è risorto anche noi risorgeremo (1 Cor.. 15,12 ss.) 29

30 Elevato al trono del Padre, ha assunto insieme a Lui il dominio su ogni cosa e sugli stessi re della terra. Verità fondamentale per suscitare la speranza e dare così coraggio a una Chiesa perseguitata. 30

31 Ap.. 1,5-6: ci ama, ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue e ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio.. Ci ama: il suo amore è più forte della morte: Cristo continua ad essere unito alla sua Chiesa. Le altre due espressioni si rifanno: all uscita dall Egitto (suggellata dall effusione del sangue dell Agnello: Es. 12,13) e all alleanza conclusa sul Sinai (suggellata dall aspersione del sangue sul popolo: Es. 24,8) La prima parte dell inno si conclude con la DOSSOLOGIA. 31

32 Inizia la seconda parte dell inno che introduce il tema della venuta di Cristo, che sarà anche il tema dominante della visione finale (Ap ( Ap.. 22,12-20) 20) Il dominio di Cristo glorioso, ora occulto, risplenderà presto con tutta la sua potenza e ognuno lo vedrà,, anche quelli che lo trafissero. L immagine è presa dal Figlio dell Uomo Uomo di Daniele. 32

33 L immagine di Cristo non solo glorioso ma anche giudice giudice è presa dal profeta Zaccaria (12,10-14) 14) ed è presente anche nel Vangelo di Giovanni (19,37) SI, AMEN: esprime la nostra adesione. 33

34 Cristo è il centro della storia della salvezza: è l unica spiegazione anche della mia vita? Gli uomini hanno ucciso l uomo l Cristo ma non il suo amore per l umanit l umanità: : so testimoniare l amore e la condivisione? Ci ha liberato da nostri peccati con il suo sangue: sappiamo assumere le sofferenze degli altri? Essere pazienti? 34

35 IL LIBRO DELL APOCALISSE Presentazione di Giovanni Ap.. 1,9-10a 10a 35

36 PRESENTAZIONE DI GIOVANNI: 1,9-10a 10a 9. Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tri- bolazione, nel regno e nella costanza in Gesù,, mi trovavo nell isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. 10. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva 36

37 v. 9: vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione L IO divino lascia ora il posto all IO dell autore. Giovanni si presenta come fratello. Nella Chiesa c è un solo Signore e maestro, gli altri siamo tutti fratelli (Mt. 23,8). Giovanni si sente unito ai fedeli ai quali rivolge la sua parola; con loro partecipa alla grazia della elezione e con loro patisce la persecuzione subìta dalla Chiesa. 37

38 v.9: a Patmos Durante il regno di Domiziano era una colonia penitenziaria romana, a circa 100 chilometri da Efeso. Siamo intorno al d.c. al tempo della prima persecuzione, sotto Domiziano, che raggiunge anche l Asia. 38

39 v. 10: rapìto in estasi nel giorno del Signore. Giovanni riceve la rivelazione il giorno del Signore,, di domenica, quando la Chiesa celebra il memoriale della Pasqua di Cristo (estasi = intervento divino sul tipo dell esperienza esperienza di Pietro a Giaffa) Nella celebrazione domenicale Giovanni sente sente una voce potente che gli ordina di scrivere quello che vede e di inviarlo alle sette chiese. 39

40 Apocalisse: libro liturgico Infatti inizia con un dialogo tra il lettore e la comunità celebrante (1,4-8) e si conclude con un altro dialogo liturgico, al quale prendono parte Giovanni, l angelo, Gesù e l assemblea (22,6-21). La Chiesa, durante la celebrazione liturgica, scopre il suo mistero, entra in comunione con l assemblea celeste, ottenendo così la sua meta escatologica. 40

41 Il giorno del Signore Nell apocalisse il giorno del Signore ha un triplice significato: 1. E il giorno della morte e resurrezione di Gesù: passato 2. E il giorno del ritorno del Signore nella gloria: futuro 3. Questi due giorni si uniscono nell OGGI della celebrazione eucaristica della Chiesa: attuale 41

42 Apocalisse: libro della comunità cristiana Viene detto già in 1,3 : : beato chi legge L apocalisse, con le sue visioni e i suoi simboli,va compresa alla luce della vita della comunità cristiana La parola dell Apocalisse risuona nella vita personale di ogni cristiano e nella vita comunitaria dell assemblea che la proclama (trova molto spazio nel tempo pasquale: (trova molto spazio nel tempo pasquale: è un tesoro autentico per le comunità che intendono professare la loro fede in Cristo risorto) 42

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