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1 EMERGENZA INCENDI BOSCHIVI novembre 2015-febbraio 2016 RELAZIONE A CURA DI: SETTORE REGIONALE PROTEZIONE CIVILE E SISTEMA ANTINCENDI BOSCHIVI, CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE, CORPO FORESTALE DELLO STATO, ARPA PIEMONTE

2 INTRODUZIONE A partire dai primi giorni del mese di novembre 2015, si è registrato in Piemonte un aumento costante del pericolo incendi boschivi che ha avuto come conseguenza una situazione di emergenza, perdurata in modo eccezionale (tranne una breve interruzione di due settimane nel mese di gennaio) fino al 9 febbraio Il bollettino giornaliero, e previsionale, sull indice di pericolo incendi boschivi (emesso da Arpa Piemonte) aveva evidenziato chiaramente, fin dai primi giorni di novembre 2015, la situazione meteorologica predisponente, alla quale hanno fatto seguito le prime segnalazioni di incendi, da parte della sala operativa del Corpo Forestale dello Stato, confermate dall USD (Unità Supporto Decisionale) del Corpo Volontari AIB Piemonte, la quale registra e invia tutte le segnalazioni che arrivano direttamente al Corpo AIB e gli interventi conseguenti dei Volontari. In questo arco temporale, di circa tre mesi, sono stati registrati un numero di incendi quasi pari a quelli quantificati in tutto il 2015; l estinzione degli stessi è stata coordinata e condotta dal Sistema regionale Antincendi Boschivi, come previsto dalla normativa vigente e dai documenti tecnici ad essa riconducibili: - L. 353/2000 Legge quadro in materia di incendi boschivi ; - L.r. 21/2013, Norme di attuazione della legge 21 novembre 2000, n. 353 (Legge quadro in materia di incendi boschivi); - Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi , approvato con DGR n del ; - Procedure operative antincendi boschivi, approvate con del 27 febbraio a questo proposito vale sottolineare che il Sistema regionale Antincendi boschivi è costituito da: REGIONE PIEMONTE Settore Antincendi boschivi e Sistema Antincendi boschivi coordina tutta la materia antincendi boschivi, la pianificazione, previsione, prevenzione e lotta attiva. CORPO FORESTALE DELLO STATO, a cui vengono affidati a seguito di Convenzione - compiti di: - direzione delle operazioni di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi (coordinamento personale volontario e mezzi operativi, anche aerei), - gestione della sala operativa antincendi boschivi; CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE; a cui vengono affidate a seguito di Convenzione tutte le attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, ferme restando: - la osservanza delle procedure operative (P.O.) - la preparazione professionale (formazione/addestramento, secondo P.O.) - l idoneità fisica (secondo P.O.) - la dotazione di DPI adeguati (secondo P.O.) VIGILI DEL FUOCO; per il concorso operativo (anche con mezzi aerei) nelle attività di spegnimento degli incendi con particolare riferimento alle zone di interfaccia urbanoforesta, in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato ed il Volontariato AIB.

3 IL SISTEMA AIB si avvale altresì: - del supporto aereo dato dalle Ditte elicotteristiche con cui la Regione Piemonte stipula appositi contratti, - dei grandi velivoli antincendio, inviati tramite il Dipartimento nazionale di protezione civile (nello specifico il COAU Centro Operativo Aereo Unificato); Attualmente Il servizio viene svolto su tre aree operative: - Piemonte Centro BASE CAFASSE - Piemonte Sud BASE STREVI (AL) - Piemonte Nord BASE DOMODOSSOLA Le attività svolte dal servizio elicotteristico sono: - estinzione degli incendi, - bonifica, - trasporto di personale addestrato all elicooperazione e delle attrezzature necessarie. Questo è l unico dispositivo di intervento, per l estinzione degli incendi boschivi, riconosciuto dalla normativa in materia, in Piemonte.

4 IL CONTESTO METEOROLOGICO (la relazione completa, a cura di Arpa Piemonte, è allegata al presente documento di sintesi) Il perdurare di particolari condizioni meteorologiche nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, ha aumentato il pericolo di incendi boschivi ed ha favorito l innesco ed il propagarsi degli stessi su tutto il territorio piemontese. Queste condizioni hanno fatto si che venisse emesso lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi, attivo dal 10 novembre 2015 al 4 gennaio 2016, successivamente riaperto il 19 gennaio fino al 9 febbraio Qui di seguito sono analizzate nel dettaglio le condizioni meteorologiche per il periodo interessato. Tre sono le variabili meteorologiche importanti che hanno influito sull innalzamento del pericolo di incendio vi sono le precipitazioni, scarse o del tutto assenti nel periodo analizzato, e il conseguente scarso innevamento, il vento, con numerosi episodi foehn anche intenso, e indirettamente le temperature elevate per il periodo, che hanno favorito l essiccamento dei combustibili, tutte condizioni legate al perdurare di condizioni anticicloniche. Nello specifico: - per quanto riguarda le precipitazioni, nei mesi di novembre e dicembre esse sono state quasi del tutto assenti, determinando un deficit annuale significativo rispetto alla media climatologica. Se si considerano i giorni consecutivi con precipitazione media su tutto il Piemonte inferiore ai 5 mm/giorno, nel 2015 i mesi di novembre e dicembre sono stati caratterizzati da un periodo secco lungo 62 giorni, dal 29 ottobre fino al 29 dicembre, ed anche gennaio, (in particolare tutta la seconda e terza decade) ha fatto registrare valori di precipitazione al di sotto della media del periodo. - Il limitato innevamento nelle zone alpine e prealpine è stato un altro fattore che ha favorito il pericolo di incendi boschivi, perché zone che solitamente sono coperte da neve e quindi non soggette al pericolo di incendi sono rimaste invece secche e asciutte; - le temperature medie del periodo novembre gennaio 2016, sono risultate molto più elevate rispetto alla media del periodo; - il vento ha avuto anch esso un ruolo importante. In questo arco temporale in esame si sono verificati complessivamente 12 episodi di foehn tra novembre e dicembre e 9 episodi a gennaio e inizio febbraio che hanno contribuito alla propagazione del fuoco, soprattutto nelle valli alpine settentrionali ed occidentali piemontesi. IL PERICOLO INCENDI BOSCHIVI SUDDIVISO PER MESI Premessa

5 La Regione Piemonte, fin dal 1984, si era dotata di un sistema di calcolo dell indice di pericolo di incendio che, sulla base di dati meteorologici, permetteva di valutare la predisposizione dei boschi ad essere interessati dal fuoco. A partire dal 2007, si è scelto di utilizzare il sistema FWI, conosciuto anche come metodo canadese e, ai fini operativi, fu deciso di suddividere il livello di pericolo in 5 classi di allerta: molto basso, basso, moderato, elevato, molto elevato, che dipendono dalle condizioni predisponenti l innesco di incendio e il comportamento potenziale del fuoco. Il sistema di previsione del pericolo di incendio contiene: - definizione del livello di pericolo giornaliero sulla base dei dati osservati; - definizione del livello di pericolo previsto per i 10 giorni successivi Di seguito viene illustrato l indice di pericolo suddiviso per i mesi dell emergenza. NOVEMBRE Il pericolo di incendi boschivi è stato molto elevato nel corso del mese. Già il giorno 10, emissione dello stato di massima pericolosità, quasi tutte le aree di base presentavano valori di pericolo elevato o molto elevato. La diminuzione del pericolo intorno alla metà del mese è legata al temporaneo cedimento dell area di alta pressione e all intrusione di correnti relativamente più fredde e umide. Il successivo aumento, che caratterizzato gli ultimi giorni del mese, è stato determinato in prevalenza dagli episodi di foehn che si sono succeduti a causa dell inteso flusso nord occidentale che ha interessato il Piemonte.

6 DICEMBRE Ad eccezione della zona dell Alessandrino, il pericolo di incendi boschivi è stato sempre elevato o molto elevato per l intero mese. Il primo giorno del mese, caratterizzato da un intenso episodio di foehn, l indice di pericolo è ovunque molto elevato GENNAIO A seguito degli episodi di tempo perturbato che hanno caratterizzato l inizio del mese di gennaio, l indice di pericolo ha determinato livelli bassi o molto bassi ovunque. Dal primo vero episodio di foehn, avvenuto l 11 gennaio, l indice di pericolo è aumentato in modo marcato in molte aree di base. Le zone di confine mostrano livelli di pericolo più bassi a causa delle deboli precipitazione legate allo sbarramento del foehn.

7 FEBBRAIO (PRIMA DECADE) Nei primi giorni di febbraio in cui era ancora attivo lo stato di massima pericolosità. Le precipitazioni degli ultimi giorni in esame determinano un deciso cambiamento nelle condizioni del combustibile, diminuendo in modo deciso il livello di pericolo. LA RISPOSTA DEL SISTEMA OPERATIVO Con Determinazione dirigenziale n del la Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese. Con nota prot del la Regione Piemonte ha attivato i benefici del DPR 194/01, con valore retroattivo a partire dal 7 novembre 2015 e fino a cessata esigenza. Lo stato di massima pericolosità incendi è stato: - revocato con DD n. 1 del ; - dichiarato nuovamente con DD. n. 107 del revocato nuovamente con DD n. 286 del

8 L Ufficio regionale di coordinamento del Sistema operativo anti incendi boschivi, ha mantenuto contatti h 24 con la sala operativa del CFS, con l USD/AIB e con i quadri del Corpo Volontari AIB del Piemonte, garantendo reperibilità continua. L USD/AIB è la sala di supporto decisionale e logistico del Corpo Volontari AIB Piemonte. Essa garantisce un sistema di collegamento tra le Squadre dei Volontari ed i Quadri del Corpo Aib che coordinano le stesse. Altresì costituisce punto di riferimento e collegamento costante con la Regione Piemonte e la sala operativa CFS, per: - segnalazione e coordinamento degli interventi, - diffusione ed aggiornamento dati relativi agli interventi (uomini, mezzi, necessità logistiche etc). A partire dal 5 novembre 2015 il Corpo Volontari Aib Piemonte ha autorizzato i propri Volontari: - alle attività di pattugliamento preventivo sul territorio; - al presidio delle sedi dislocate su tutto il territorio piemontese. L attività di pattugliamento ha lo scopo di vigilare su principi di incendio e di dissuadere, con la presenza, comportamenti che possano indurre inneschi colposi o dolosi. L attività di presidio delle sedi consiste nell avere a disposizione e in pronta partenza dei contingenti di Volontari che si possono presentare sul fronte di fuoco in tempi molto brevi, allertati dalle pattuglie che si muovono in pattugliamento sul territorio, o che lo presidiano da punti panoramici. Contemporaneamente la Regione Piemonte ha attivato il proprio servizio elicotteri e richiesto al Dipartimento di Protezione civile, ed ottenuto, lo schieramento di un secondo Canadair sull Aeroporto di Genova, richiedendone spesso l intervento.

9 I dati sotto riportati evidenziano la particolare intensità dell emergenza incendi boschivi novembre 2016 febbraio 2016 e l imponenza della risposta operativa che il SISTEMA AIB ha messo in campo.

10 GLI INCENDI E LA PERCORSA DAL FUOCO (fonte dati: Corpo Forestale dello Stato Sala Operativa) NOVEMBRE 2015 PROVINCE NUMERO INCENDI BOSC. (Ha) NON BOSC. (Ha) ALESSANDRIA 0 0,0000 0,0000 0,0000 ASTI 0 0,0000 0,0000 0,0000 BIELLA 6 25, , ,2957 CUNEO , , ,3250 NOVARA 2 0,1500 0,0500 0,2000 TORINO 16 58,6530 0, ,1530 VERBANIA 3 0,8500 0,0050 0,8550 VERCELLI 1 0,0000 0,0000 0,0000 TOTALI , , ,8287 DICEMBRE 2015 PROVINCE NUMERO INCENDI BOSC. (Ha) NON BOSC. (Ha) ALESSANDRIA 0 0,000 0,000 0,000 ASTI 1 0,010 0,000 0,010 BIELLA 6 290, , ,100 CUNEO 15 39,200 3,500 42,700 NOVARA 3 1,360 0,000 1,360 TORINO , , ,830 VERBANIA 0 0,000 0,000 0,000 VERCELLI 6 1,840 5,000 6,840 TOTALI , , ,840

11 PROVINCE GENNAIO 2016 NUMERO INCENDI BOSC. (Ha) NON BOSC. (Ha) ALESSANDRIA 0 0,000 0,000 0,000 ASTI 0 0,000 0,000 0,000 BIELLA 8 57, , ,930 CUNEO 15 16,150 0,030 16,180 NOVARA 2 4,500 0,000 4,500 TORINO 22 50,380 48,400 98,780 VERBANIA 0 0,000 0,000 0,000 VERCELLI 0 0,000 0,000 0,000 TOTALI , , , FEBBRAIO 2016 PROVINCE NUMERO INCENDI BOSC. (Ha) NON BOSC. (Ha) ALESSANDRIA 0 0,000 0,000 0,000 ASTI 0 0,000 0,000 0,000 BIELLA 0 0,000 0,000 0,000 CUNEO 6 88,750 10,000 98,750 NOVARA 2 0,550 0,000 0,550 TORINO 10 86,000 2,060 88,060 VERBANIA 3 330,550 0, ,550 VERCELLI 1 0,000 15,000 15,000 TOTALI ,850 27, ,910 NUMERO INCENDI BOSC. (Ha) NON BOSC. (Ha) PIEMONTE , , ,8

12 I NUMERI DEL CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE (l elenco completo degli interventi nel dettaglio, è allegato al presente documento di sintesi) VOLONTARI N. INTERVENTI Prov. (giornata/uomo) AUTOMEZZI KM percorsi AL AT BI CN NO TO VB VC TOT (fonte dati: Corpo Volontari AIB Piemonte) I NUMERI DEL CONCORSO AEREO NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO ERICKSON / / / 7h 20' CANADAIR 74h* 81h* 5h* 66h * ELICOTTERI REGIONALI 35h15' 38h23' 6h58' 54h 16' * * dati stimati (fonte dati: Corpo Forestale dello Stato) Allegati: - 4 determinazioni attivazione/disattivazione massima pericolosità - lettera attivazione benefici DPR194/01 - dati dettaglio interventi aib - relazione analisi meteorologica Arpa Piemonte

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