Meccanizzazione, latte, carne, tabacco, allevamento, politica

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1 SUPPLEMENTO AL N. 12 DEL 23 MARZO marzo 2013 Anno LIV N. 12 GLI SPUNTI E LE PROPOSTE DELLA GRANDE FIERA AGRICOLA DI BASTIA UMBRA (5 7 APRILE 2013) Meccanizzazione, latte, carne, tabacco, allevamento, politica TUTTI I SETTORI DELL AGRICOLTURA RAPPRESENTATI ALLA RASSEGNA. AMPIA L OFFERTA CONVEGNISTICA

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3 n. 12/2013 [ SOMMARIO ] Terra e Vita 3 DIRETTORE RESPONSABILE: Mattia Losi VICEDIRETTORE: Beatrice Toni REDAZIONE: Francesco Bartolozzi, Dulcinea Bignami, Gianni Gnudi (caporedattore), Alessandro Maresca, Giorgio Setti (caporedattore), Lorenzo Tosi SEGRETERIA DI REDAZIONE: Tel: 051/ Fax: Via Goito, BOLOGNA redazione.edagricole@ilsole24ore.com UFFICIO GRAFICO: EMMEGI GROUP S.r.l. PROGETTO GRAFICO: Cinzia Leone DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.a. SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, Milano PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu Speciale Agriumbria [ COORDINAMENTO DI GIORGIO SETTI ] Una fiera per capire dove va l agricoltura PAG. 4 Quali politiche per l agricoltura umbra PAG. 10 Meccanizzazione, Enama per la sicurezza PAG. 14 Tutto il lavoro di Anabic per i bovini da carne PAG. 17 SEDE OPERATIVA: Via Pisacane, Pero MI Tel UFFICIO PUBBLICITÀ: Tel Fax: pubblicita.agroindustria@ilsole24ore.com UFFICIO TRAFFICO: Tel impianti.editoriaspecializzata@ilsole24ore.com Via Goito, Bologna STAMPA: Faenza Industrie Grafiche via Vittime civili di guerra, 35 Faenza (RA) SERVIZIO CLIENTI: servizioclienti.periodici@ilsole24ore.com Tel: +3902o06/ Fax Abbonamento annuo: Euro 99,00 Arretrati (disponibili i sei mesi precedenti): Euro 3,96 Estero: Abbonamento annuo prioritaria: Euro 305,00 Conto corrente postale n intestato a: Il Sole 24 ORE S.p.A. L abbonamento avrà inizio dal primo numero raggiungibile Così il Cap di Perugia sostiene l agricoltura PAG. 20 Tabacco, l interesse delle multinazionali PAG. 22 Il latte e i formaggi secondo il gruppo Grifo PAG. 24 Sanse essiccate nella mangimistica PAG. 26 Con il Vitellone Bianco dell Appennino Centrale PAG. 29 AcuradiAntonioRicci. Si ringrazia Umbriafiere per la collaborazione. Registrazione Tribunale di Bologna n del 7/04/1973 ROC Poste italiane Spa sped. A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art.1c.1:dcb Milano ROC n del 10 dicembre 2001 ISSN Associato a: ed è membro italiano di EUROFARM, l associazione dei più importanti giornali periodici agricoli europei Informativa ex D. Lgs: 196/2003 (tutela della privacy). Il Sole 24 ORE S.p.A., titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate, per i quali si applica l art. 24, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 196/2003, per inviarle la rivista in abbonamento od in omaggio. Il Responsabile del trattamento è il responsabile IT, cui può rivolgersi per esercitare i diritti dell art. 7 D. Lgs. 196/2003 (accesso, correzione, cancellazione, ecc) e per conoscere l elenco di tutti i Responsabili del Trattamento. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all amministrazione e potranno essere comunicati alle società del Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l invio di nostro materiale promozionale. Il Responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il Direttore Responsabile a cui, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 051/ ), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti dall art. 7, D. Lgs. 193/2003. Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall editore. Annuncio ai sensi dell'art. 2, comma 2 del "Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell'esercizio della attività giornalistica. La società Il Sole 24 ORE S.p.a., editore della rivista, rende noto al pubblico che esistono banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. Il luogo dove è possibile esercitare i diritti previsti dal D. Lgs. 196/ 03 è l'ufficio del Responsabile del Trattamento dei dati personali, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 051/ ).

4 4 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Una fiera per capire dove va l agricoltura Ampia diversificazione merceologica, proposta di nuovi modelli di sviluppo numero 45 di Agriumbria, Mostra nazionale dell agricoltura, zootecnia e alimentazione, in program L edizione ma al quartiere fieristico di Bastia Umbra (Pg) dal 5 al 7 aprile 2013, rinnova l appuntamento primaverile lanciando il messaggio l agricoltura fa quadrato con l obiettivo di coinvolgere, sul piano propositivo e operativo, quanto rappresentato da istituzioni pubbliche e private e dalla componente imprenditoriale e sindacale. «I punti critici che permangono nei diversi settori produttivi fa presente il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari comportano l individuazione di soluzioni globali che abbiano i presupposti per attivare politiche settoriali di interventi finanziari, e in particolare il credito alle imprese, che vadano a valorizzare le strutture produttive e le risorse agricole del territorio». L ampia e selettiva diversificazione merceologica di Agriumbria 2013 colloca, ancora una volta, questa manifestazione come una mostra mercato di interesse nazionale la cui esposizione di mezzi tecnici e le rassegne zootecniche di differenti specie e razze attivano una consistente contrattazione mercantile che rappresenta un indicatore economico degli investimenti finanziari. «Le edizioni di Agriumbria succedutesi negli anni precisa Bogliari hanno sempre proposto agli operatori tecnici e economici soluzioni progettuali di elevata tecnologia adottate per la realizzazione di filiera corta o lunga, ritenendo che la formula fieristica della manifestazione umbra possiede tutti i requisiti per facilitare le scelte degli imprenditori sul modello di sviluppo più rispondente alla multifunzionalità dell attività agricola». [ LA MECCANIZZAZIONE La meccanizzazione agricola e l impiantistica agroindustriale sono altri settori che ad Agriumbria occupano sempre maggiori spazi espositivi, oltre a presentare modelli e moduli di cantieri di lavoro costituiti da macchine e da attrezzature certificate Ce che comportano un corretto utilizzo soprattutto in un agricoltura multifunzionale nella quale non sempre si riscontra la specializzazione dell uso dei mezzi meccanici da parte dell operatore. La decisione di Umbriafiere e di Enama di indire un concorso nazionale per l innovazione tecnologica delle macchine agricole per il miglioramento della sicurezza riservato alle industrie, alle aziende e alle rappresentanze territoriali che partecipano all edizione 2013 di Agri [ Il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari.

5 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 5 [ Due immagini dell edizione 2012 di Agriumbria. L affluenza di visitatori in fiera è sempre stata molto elevata. umbria, rientra negli obiettivi che Umbriafiere ha perseguito sino dagli anni 70 fa presente Bogliari promuovendo prima con l Enpi, successivamente con la Regione Umbria e con Enama, campagne di informazioni tecniche riguardanti il corretto utilizzo dei mezzi meccanici per prevenire gli infortuni, e organizzando anche prove dimostrative in apposite aree del quartiere fieristico nelle quali venivano simulati, con il ricorso a sagome e manichini, incidenti causati dalla scarsa conoscenza funzionale e operativa delle macchine e delle attrezzature agricole. L attività agricola sottolinea il direttore di Enama, Sandro Liberatori richiede una maggiore attenzione in materia di infortunistica mediante misure preventive che tengano conto del differente ambiente di lavoro e della tipologia di interventi che si diversificano nell ambito di una stessa giornata ponendo l operatore nella necessità di valutare di volta in volta le modalità di utilizzo dei vari mezzi meccanici. A questo scopo Umbriafiere e Enama sottolinea Bogliari indicono il Concorso nazionale Sicurezza 2013 che vuole essere un messaggio e anche un invito a istituzioni pubbliche e private ad

6 6 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 [ CONVEGNO L alimentazione dei bovini Convegno di alto livello quello organizzato ad Agriumbria (venerdì 5 aprile pomeriggio) dalla rivista Informatore Zootecnico. Prima di tutto per l argomento in discussione, l alimentazione dei bovini, forse il principale problema gestionale degli allevatori italiani, tema che verrà affrontato tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista dei costi aziendali. Ma anche e soprattutto per l autorevolezza dei relatori, fra i maggiori esperti nazionali di zootecnia, dal professor Igino Andrighetto dell università di Padova al direttore di Anafi Giorgio Burchiellaro, dai dirigenti di grandi associazioni operanti nel campo della carne bovina, come Simone Mellano e Fabiano Barbisan, a Lea Pallaroni segretario generale dell associazione mangimisti italiani Assalzoo. Un gruppo di esperti che porteranno ad Agriumbria contenuti di portata nazionale, a sottolineare l aspirazione di questa rassegna ad affermarsi come una manifestazione il cui impatto vada al di là dei soli confini locali. Ecco comunque il programma dell incontro. Convegno: L ALIMENTAZIONE DEI BOVINI La tecnica e i costi nell allevamento da latte e in quello da carne Bastia Umbra (Pg), venerdì 5 aprile 2013 ore , in occasione di AGRIUMBRIA. L incontro avrà luogo alla sala Europa / Centro congressi della fiera Agriumbria. Organizzazione a cura della rivista Informatore Zootecnico, Edagricole / Gruppo24Ore. Ore 14.30: Introduzione, saluti delle autorità. Ore 14.40: Novità normative in mangimistica (contratti scritti, tempi di pagamento, materie prime, etichettatura, caratteristiche igienico sanitarie, tracciabilità, certificazione ). Lea Pallaroni, segretario generale Assalzoo. Ore 15.00: Alimentazione delle bovine da latte: i nuovi orientamenti tecnici e scientifici. Igino Andrighetto, docente all Università degli studi di Padova, direttore dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Ore 15.20: I costi di alimentazione della bovina da latte. Paolo Guardiani, agronomo, Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza. Ore 15.40: Genomica: l efficienza metabolica delle bovine da latte tra le nuove frontiere selettive. Giorgio Burchiellaro, direttore generale di Anafi (Associazione nazionale allevatori di bovini di razza Frisona italiana). Ore 16.00: Alimentazione dei bovini da carne: i nuovi orientamenti tecnici e scientifici. Riccardo Compiani, veterinario, ricercatore presso l Università degli studi di Milano. Ore 16.20: Alimentazione dei bovini da carne: come operano i produttori italiani. Simone Mellano, direttore di Asprocarne Piemonte. Ore 16.40: I costi di alimentazione dei bovini da carne; le prescrizioni in materia di alimentazione previste dal Disciplinare di qualità del Piano carni nazionale. Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio Italia Zootecnica. Ore 17,00: Discussione. Ore 17.30: Fine lavori. n adottare adeguati interventi, anche finanziari, onde migliorare le condizioni di sicurezza per gli operatori dell agricoltura e dell agroalimentare prevedendo specifiche misure anche nell elaborazione dei Psr. [ Uno degli stand dell edizione 2012 di Agriumbria. [ LA ZOOTECNIA Ampio spazio del quartiere fieristico di Bastia Umbra verrà riservato alla zootecnia che, con le mostre nazionali e interregionali divenute un punto di riferimento per valutare il livello genealogico raggiunto dalle diverse specie e razze (bovini, ovicaprini, equini e avicunicoli), rimane un settore nei confronti del quale viene posta particolare attenzione per verificare quali prospettive si vanno delineando per gli allevamenti. Vitalità che viene confermata dalla numerosa partecipazione di specie e razze che verranno esposte negli appositi spazi del quartiere fieristico dotato di ring nei quali avrà luogo ilconfronto fra i capi zootecnici iscritti a differenti Libri genealogici nazionali. L Associazione italiana allevatori / Italialleva, in collaborazione con l Ara dell Umbria e con le associazioni nazionali allevatori di razza e specie, ad Agriumbria presenterà il patrimonio zootecnico italiano selezionato dalle associazioni nazionali Assonapa (Associazione nazionale pastorizia), Anci (associazione nazionale cunicoltori italiani),

7 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 7 [ La Mostra interregionale della razza Chianina è uno degli appuntamenti più seguiti. Anapri (Associazione nazionale allevatori Pezzata Rossa Italiana), Anagra (Associazione nazionale allevatori Grigio Alpina), Anacli (Associazione nazionale allevatori Charolaise e Limousine) e Anafi (Associazione nazionale allevatori Frisona Italiana). [ LE CARNI BOVINE Come è noto, le razze Chianina, Marchigiana e Romagnola possono fregiarsi del Marchio Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale, il cui omonimo Consorzio di Tutela sarà presente in fiera con un proprio spazio espositivo nel quale sono state programmate iniziative rivolte al consumatore per meglio far conoscere e valutare la qualità della carne.. Ad Agriumbria sarà presente anche il Consorzio carni bovine italiane (Ccbi) con il proprio laboratorio mobile di sezionamento, una vera opportunità per tante piccole aziende non attrezzate per la lavorazione e commercializzazione delle carni prodotte nei propri allevamenti, che le mette in condizione di attuare la filiera corta. Il Ccbi nel corso delle giornate fieristiche venderà direttamente al pubblico carni Igp provenienti da allevamenti dei soci.

8 8 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Sono inoltre in programma appuntamenti organizzati dalla Federcarni con scolaresche e con il pubblico nel corso dei quali sono previste degustazioni e lezioni teorico pratiche delle carni suine e bovine. Iniziative che avranno come manifestazione finale la Prima Olimpiade Nazionale del Gastronomo Macellaio : competizione altamente professionale nella quale si cimenteranno esperti macellai in differenti prove pratiche e teoriche. Una novità di indubbio interesse che senz altro sarà al centro dell attenzione del pubblico presente ad Agriumbria. [ LA CHIANINA E LA FRISONA Nell ambito delle mostre di animali, sono da segnalare le interregionali della razza Chianina e della Frisona Italiana. Alla prima hanno aderito numerosi allevamenti dell Italia centrale, che presenteranno, come avverrà in occasione della Mostra Nazionale che si svolgerà nel 2013 in Toscana, capi e nuclei di soggetti iscritti al Libro genealogico a dimostrazione dell elevata genealogia raggiunta dagli allevamenti. La Mostra interregionale della Frisona italiana, organizzata [ Non solo bovini: anche le mostre di ovicaprini suscitano sempre grande interesse tra i visitatori di Agriumbria. dall Ara Umbria e dall Anafi, è una importante occasione per verificare la selezione e le performance di questa razza da latte che nell Italia centrale rappresenta un settore della [ In programma anche la zootecnia di indubbio interesse per la qualità della produ Frisona italiana, organizzata Mostra interregionale della zione destinata non solo al dall Ara Umbria e dall Anafi. consumo del latte fresco, ma anche alla trasformazione lattiero casearia. Le regioni nelle quali la Frisona Italiana rappresenta un importante bacino di produzione in Italia, sono la Toscana, l Umbria, le Marche, il Lazio e l Abruzzo con oltre 850 allevamenti e con vacche iscritte al Libro geneaologico (Dpr 1290 del 26 maggio 1959). La produzione lattiero casearia dell Umbria fa presente il presidente Bogliari si colloca nell ambito di quella nazionale a un livello qualitativo di indubbio prestigio, grazie alla selezione condotta negli allevamenti da parte dell Associazione regionale allevatori (Ara) che ha indirizzato la propria attività di assistenza tecnica prevalentemente alla determinazione del patrimonio genetico dei riproduttori, ridefinendone i criteri di rinnovamento, e ai controlli funzionali sulle vacche. Produzione di latte che prevalentemente viene conferita alla divisione lattiero casearia del gruppo alimentare Grifo Latte e che viene destinata a tre linee produttive: latte alimentare, formaggi a pasta filata e formaggi tradizionali che rappresentano la fase ultima della filiera lattiero casearia made in Umbria. na.r.

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10 10 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 11 Quali politiche per l agricoltura umbra Il Piano di sviluppo rurale (Psr) per l Umbria ha indubbiamente supportato in misura determinante l attività delle imprese agricole e agroalimentari impegnate in processi di ristrutturazione e di riconversione produttiva finalizzati a migliorare non solo l organizzazione gestionale delle aziende, ma anche dei processi di filiera che assumono un ruolo strategico per migliorare il valore aggiunto degli agricoltori. Un Psr e altri programmi comunitari che hanno consentito di introdurre innovazioni tecnologiche nei vari settori con risultati di indubbio interesse per delineare le prospettive future dell agricoltura umbra. Pertanto, si è ritenuto opportuno rivolgere alcune domande a Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, per Il Psr e gli altri programmi comunitari: il loro impatto nei vari settori della produzione regionale fare un primo bilancio sugli effetti che le varie misure finanziarie hanno prodotto sull agricoltura umbra Quale risposta hanno avuto i programmi regionali tra gli agricoltori? «Una misura efficace della corrispondenza dei programmi regionali ai bisogni e alle iniziative delle imprese agricole ed agroalimentari è dato dai successi del Piano di Sviluppo Rurale per l Umbria Il programma è stato impostato per la sua totalità. In queste settimane stanno uscendo gli ultimi bandi, come quello per il sostegno degli investimenti aziendali emesso dai Gal dell Umbria o quello per l avvio delle microimprese nel settore del turismo e delle energie alternative che fa seguito a quelli per fattorie didattiche e agricoltura sociale. Dunque aiuti agli agri [ Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria. coltori per le attività tipiche ma anche per quelle innovative. Il Piano ha avuto un successo rilevantissimo perché ha un tasso di realizzazione molto buono con una spesa effettiva superiore al 55% e con il coinvolgimento di migliaia di agricoltori nelle misure agroambientali e di centinaia di imprese nelle azioni di investimento aziendale. Il fenomeno non si limita dunque alla partecipazione ai bandi, sempre molto affollata, ma si traduce rapidamente anche nella realizzazione di iniziative di investimento che oltre alla mobilitazione di grandi capitali privati consentono di migliorare significativamente la competitività dell Umbria». E le risorse? «In effetti se avessimo avuto più risorse avremmo potuto sostenere un numero ancora maggiore di investimenti fin da subito; viceversa per il grosso dovremo aspettare la disponibilità dei programmi relativi alla fase D altra parte va considerato che il complesso delle azioni finanziate consente di verificare con apposite approfondimenti volti a valutarne l efficacia l insostituibilità delle risorse comunitarie per sostenere la competitività dell agroalimentare dell Umbria». Quale ruolo hanno avuto i Programmi Comunitari? «Come è noto le Regioni hanno a disposizione solo i Fondi ed i Programmi Comunitari. Sono stati azzerati tutti i trasferimenti statali in materia ed è stata pressoché annullata la capacità finanziaria autonoma delle regioni fuori da Sanità e Trasporto Pubblico Locale. E stato quindi un investimento importante il cofinanziamento del Piano di Sviluppo Rurale che per sua natura dispiega possibilità di sostegno in molte delle politiche necessarie per il settore agroalimentare e per il territorio rurale. Per il futuro se non ci saranno aperture da parte delle politiche comunitarie e nazionali il cofinanziamento sarà sempre più difficile, ma dal punto di vista politico resta una delle priorità assolute cui ancorare le scelte regionali». Quale è lo stato di realizzazione dei progetti di filiera? «Ci sono due differenti livelli di attuazione. In primo luogo ci sono le filiere, come quella del latte o quella dei cereali, che hanno trovato attuazione già nel Psr attuale con specifici bandi che stanno finanziando gli interventi proposti dal raggruppamento delle aziende di riferimento. L esito pratico lo vedremo tra qualche tempo quando riusciremo a valutare la competitività dei settori in riferimento alle nuove sfide. Ovviamente investire ed investire bene è solo una parte dei problemi delle filiere. Per il resto occorre una vera organizzazione che riesca a stabilizzare strategie di innovazione ma anche la presenza sul mercato e/o il rapporto con la distribuzione». E per il tabacco? «C è poi la filiera del tabacco che nell attuale Psr è oggetto di apposita strategia condivisa con la Commissione Europea che ha dato luogo ad una pluralità di interventi di sostegno non solo attraverso gli investimenti. La filiera è stata poi oggetto di una S uperatoilgirodiboadell'interobudget del Psr Umbria Altri 23 milioni di euro pagati agli agricoltori umbri nei primi due mesi del Da inizio programmazione le erogazioni superano il 55%.%. Già raggiunto l'obiettivo di spesa anchedel2013peruntotaledi36milabeneficiari Aiutiasuperficie: ha funzionato latask force Regione Agea Ai100milionidieuropagatinelcorsodel2012dalProgrammadi sviluppo rurale per l'umbria si aggiungono altri 23 milioni di euro pagati da AgeaA agli agricoltori umbri e altri beneficiari nei primi due mesi del La spesa pubblica erogata dall inizio della programmazione sale quindi ad oltre il 436 milioni di euro collocando la spesa del PSR dell'umbria intorno al 56% dell'intera dotazione programmata, in linea con la media della spesa sostenuta dai Psr a livelloeuropeoedioltre5puntisopralamedianazionale. Ma se consideriamo la spesa sostenuta dal 2007 ad oggi rispetto a quella programmata nello stesso periodo (vedi figura 1), il livello di spesasale acircail66%. Dei 436 milioni pagati dall inizio della programmazione, circa il 60% riguardano misure ad investimenti e il restante 40% al pagamento dei premi per le misure a superficie. Ciò assume particolare rilevanza in quanto, nonostante la crisi economico finanziaria che si è [ PSR Il 2013 si apre con ottimismo registrata soprattutto in questi ultimi anni, numerose imprese umbre del settore agricolo ed agroalimentare hanno comunque investito per il miglioramento della propria competitività. Dal punto di vista procedurale di registra che dei 124 bandi pubblici emanati dall'avvio del programma, le domande di aiuto presentate fino ad oggi da imprese agricole e altri beneficiari sono circa 34mila di cui oltre 26mila interamente finanziate. A queste devono aggiungersi oltre 10mila domande finanziate ogni anno agli agricoltori umbri che riguardano il pagamento delle misure agro ambientali per la conferma degli impegni assunti nelle annualità precedenti. Dei 785 milioni di spesa pubblica portata in dote complessivamente dal Psr per l Umbria, a fine febbraio 2013, le risorse stanziate risultano tutte impegnate e, quindi, ad oggi non residuano più disponibili finanziarie per ulteriori bandi, fatte salve eventuali economie di spesa derivanti da revoche, rinunce o riduzioni di spese. Il 2012 è stato, inoltre, caratterizzato da un considerevole miglioramento del complesso sistema di pagamanto utilizzato dall'organismo pagatore Agea per le domande sia ad investimento che a superficie (premi). I progressi compiuti sono frutto del lavoro svolto dalla "task force" Regione/Agea costituito nel corso del 2011 con l'obiettivo di sbloccare principalmente il pagamento delle domande a superficie relative alle annualità pregresse(dal 2007 al 2010). In particolare, per quanto riguarda le misure ad investimento si registra un considerevole incremento sia degli elenchi di liquidazione inviati dall Autorità di Gestione del programma che dei pagamenti eseguiti da Agea, con una ridottissima percentuale di domande che devono essere ancora pagate e che riguardano principalmente domande estratte a campione per i previsti controlli. Infatti dei 198 milioni di euro inviati dalla Regione, sono stati pagati da Agea circa 196 milioni di euro. In media, per le domande riguardanti misure adinvestimento,itempidipagamentodapartediageasonodicirca20 30 giorni dalla data di invio dell elenco di liquidazione da parte della Regione. Ma l accelerazione dei pagamenti da parte di Agea si è registrata soprattutto per le misure a superficie. Infatti, delle oltre 15mila domande che risultavano bloccate per anomalie diverse, a fine 2012 ne restano solamente 389 per le quali Agea dovrà intervenire puntualmente per la risoluzione delle cosiddette anomalie bloccanti. I miglioramenti apportati ai sistemi informativi di intescanbio dei dati utilizzati tra Agea e la Regione hanno altresì consentito di accelerare il pagamento delle domande a superficie. Infatti delle oltre 10mila domande presentate a maggio 2012, per la prima volta dall'inizio della programmazione, si è potuto completare, nello stesso anno, l'istruttoria di numerose domande e richiedere ad Agea il pagamento direttamente del saldo. Quindi, in sintesi, se Agea pagasse tutto ciò che è stato inviato dalla Regione con gli elenchi di liquidazione il livello di spesa complessiva del Psr salirebbe ad oltre 450 milioni di euro pari a circa il 58% dell intera dotazione del Programma. La buona performance della spesa pone il Psr per l'umbria al riparo dal cosiddetto rischio di disimpegno automatico (regola n+2). Infatti il programma regionale non solo ha superato ampiamente l'obiettivo di spesa assegnato dall'unione Europea al Psr dell Umbria per l'anno 2012 ma tale obiettivoèafinefebbraiogiàraggiuntoancheperil2013. A conferma del buon livello di esecuzione dei pagamenti del PSR per l Umbria ci sono i dati forniti da Agea che ha pubblicato una tabella riepilogativa dei pagamenti eseguiti nel 2012 a fine di verificare la situazione n+2 (le entrate contabilizzate sono aggiornate al ). I dati dimostrano che il Programma dell Umbria ha il più alto livello dei pagamenti tra i Programmi che hanno come organismo pagatore Agea(circa il 67%). Il 2013 si apre, quindi, con i migliori auspici ma, in quest'ultimo anno di programmazione, sarà necessario un ulteriore sforzo da parte di tutti(regione, Agea e beneficiari) se si vuole raggiungere la piena utilizzazione delle risorse assegnate al Psr dell'umbria. Anche la Commissione europea dovrà compiere la sua parte: fissare regole flessibili per la transizione tra l'attuale programmazione e quella relativa al periodo di programmazione in modo da consentire, come del resto avvenuto nelle precedenti programmazioni, il trasferimento di tutto ciò che non si potrà comunque concludere entro il , anno di chiusura dei conti del PSR nfranco Garofalo

11 12 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 [ PSR UMBRIA, LA SPESA SOSTENUTA E LA SPESA PROGRAMMATA riorganizzazione importante negli ultimi tre anni il cui esito è una semplificazione degli organismi intermediari tra produzione e trasformazione. Il processo si è accompagnato ad una diversa organizzazione dei contratti con le multinazionali. Oggi esistono due Accordi nazionali che coinvolgono quasi tutta la produzione regionale stabilizzando nel medio periodo le prospettive di mercato. La nuova fase della regolamentazione e della programmazione comunitaria porta altre sfide alla filiera che assieme a Ministero e Regioni sta seguendo il negoziato con grande attenzione. Positivo è stato l intervento messo in atto nelle scorse settimane dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ed in particolare dal suo Presidente De Castro». Passiamo al secondo dei due livelli di attuazione. «In secondo luogo ci sono gli studi in corso di ultimazione sul Progetto Speciale per la Vitivinicoltura umbra e il Piano Zootecnico Regionale. Questi due documenti, ampiamente discussi con le imprese e le loro associazioni, costituiscono la base per progetti da realizzare con la nuova programmazione comunitaria a partire dal prossimo anno». na.r.

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13 14 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/ Meccanizzazione, Enama per la sicurezza [ DI SANDRO LIBERATORI ] Le iniziative (Ente nazionale per la meccanizzazione agricola) da tempo è presente ad Agriumbria con numerose ed L Enama interessanti iniziative per tutti gli operatori del settore agricolo. Le principali attività riguardano le tematiche della meccanizzazione e della produzione di energia in agricoltura nella quali numerose sono state le iniziative poste in essere. La particolare sensibilità di Umbriafiere ha consentito di sviluppare importanti azioni divulgative in un evento che è tra i principali del nostro paese e che ormai costituisce un immancabile appuntamento per costruttori, distributori, contoterzisti, agricoltori ed altri interessati a questo fantastico settore che spesso si dimentica e che è il primario. [ SICUREZZA PRIORITÀ ASSOLUTA Nell agricoltura moderna la priorità assoluta deve essere data alla sicurezza, che deve essere intesa come concetto globale comprendendo l uomo, l ambiente e le produzioni agricole. Questi sono i tre pilastri della sicurezza ed ognuno di questi rappresenta un mondo tanto ampio quanto importante per l agricoltura e non solo. L uomo è sempre al centro di ogni attività e l operatore agricolo è sicuramente la figura più esposta agli infortuni in caso di un uso non corretto delle macchine o dell uso di macchinari non in regola con le normative vigenti. I dati degli infortuni in agricoltura che però riportano solo quelli delle aziende con lavoratori per la prevenzione degli infortuni in agricoltura messe in atto dall ente nazionale [ 1 Area del quartiere fieristico di Bastia Umbra riservata a prove dimostrative per un corretto uso dei mezzi meccanici. [ 2 Un momento di una prova dimostrativa Enama. dipendenti sono esaustivi e seppure in calo costituiscono ancora, purtroppo, una parte rilevante degli infortuni sul lavoro. Ciò genera conseguenze negative sia come immagine del settore che come costo sociale per la collettività ma occorre fare alcune riflessioni importanti in quanto il settore agricolo meriterebbe un approccio diverso dagli altri settori proprio per le sue specificità che ne fanno un caso a parte. L argomento è stato discusso in più sedi tra cui si ricorda anche l ultima edizione del Gas (Global Agricultural Safety) Forum, organizzato dall Enama, dove è uscito un messaggio chiaro sull esigenza di sviluppare normative specifiche per il settore agricolo. Un esempio può essere la definizione di luogo di lavoro più volte richiamata nelle normative in essere che se riferita ad un ambiente confinato e ben definito quale ad esempio un ambiente industriale diventa semplice effettuare una analisi precisa dei rischi e, di conseguenza delle misure preventive da adottare ma diventa molto difficile fare la stessa cosa in una azienda agricola o forestale dove le condizioni climatiche, ambientali e stagionali influenzano continuamente le condizioni dell ambiente di lavoro generando situazioni in continua evoluzioni che rendono estre

14 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 15 Nell ambito del settore agroenergetico esistono numerose problematiche che devono essere risolte per uno sviluppo razionale del settore e tra queste particolare importanza riveste una corretta informazione degli operatori al momento di effettuare gli investimenti. Ciò anche per non ripetere errori già visti in cui l unico interlocutore spesso era il soggetto interessato a fornire/ vendere il prodotto. Spesso si tratta di investimenti importanti che richiedono altrettanto importanti valutazioni tecniche ed economiche per sfruttare tutti i vantaggi offerti. Al fine di contribuire a risolvere tali problematiche Enama ha sviluppato un primo studio contenente uno stato dell arte del settore con la concertazione delle filiere coinvolte e sulla base di questo studio ha incominciato a sviluppare informazioni corrette che sono state inserite in manuali e casi studio messi a disposizione degli operatori. Tale documentazione contiene informazioni ed esempi per avere le idee più chiare sul tipo di investimento possibile e sul suo dimensionamento evitando così uno spreco di risorse. Tutta la documentazione prodotta è stata stampata ma è anche disponibile sulsitodell Enama. Questafaseèancoraincorsoinquantoviene continuamente aggiornata e dettagliata; un recente esempio è il manuale per il riscaldamento delle serre che contiene utili informa [ AGROENERGIE La situazione secondo Enama zioni economiche sulla convenienza di utilizzare fonti diverse in funzione della dimensione aziendale. Anche la manualistica è stata realizzata con la piena collaborazione dei soci che appartengono alle filiere del settore. Lo sviluppo dell attività sta proseguendo con nuove iniziative che riguardano la messa a punto di un sistema di certificazione nel settore agroenergetico ed un primo tassello è stato messo a punto grazie alla disponibilità e preziosa collaborazione di Aiel sulla certificazione del pellet con il marchio ENplus. Seguiranno la certificazione degli impianti nella termica e quella del biogas nonché dei prodotti utilizzati da tali impianti per i quali si è in fase avanzata di organizzazione. Tutto ciò al fine di offrire un servizio alle filiere in relazione alle nuove politiche in materia agricola ed energetica che prevedono l attivazione di sistemi di certificazione basati su criteri di innovazione, efficienza energetica, riduzione dell azoto ecc. Il settore è in veloce evoluzione e per questa ragione occorre operare in tempi stretti sviluppando iniziative concrete e che siano anche in linea con quanto viene proposto e sviluppato nei contesti internazionali dove l Enama è già presente nel settore dell ingegneria agraria grazie alla ormai pluriennale esperienza maturata nel settore della meccanizzazione. Ad Agriumbria Enama sarà presente con uno sportello per fornire informazioni e con la manualistica stampata in distribuzione agli operatori presenti. ns.l. mamente difficile una chiara identificazione e caratterizzazione dell ambiente di lavoro. Occorre poi considerare anche gli aspetti legati alla protezione dell ambiente in cui le macchine agricole hanno un ruolo molto importante facendo uso della chimica (irroratrici, spandiconcime ecc.) e, grazie alle diverse tecniche adottate, possono ridurre anche i fenomeni di degrado dei terreni. Questi sono soltanto alcuni aspetti che però fanno capire l importanza della sicurezza nei confronti dell ambiente. Infine, la sicurezza riguarda un altro grande tema che è quello delle produzioni agricole e qui si spazia dalla qualità delle produzioni fino alla sicurezza [ Un altra prova Enama sulla sicurezza nell uso dei trattori. alimentare che sta diventando uno dei temi principali nelle strategie di molti paesi per il futuro. Le macchine trattano i prodotti agricoli dal campo fino alla trasformazione ed in ultimo fino al consumatore. Se si mette insieme tutto quello che è stato sommariamente descritto appare evidente la necessità di disporre di mezzi meccanici di alta qualità ed in grado di operare in assoluta sicurezza. [ UN PREMIO DURANTE LA FIERA L Enama da tempo è attivo in questo settore con diverse iniziative che spaziano dalla divulgazione di una corretta informazione fino all attivazione del servizio di certificazione delle prestazioni e della sicurezza di macchine e componenti. Ad oggi la gamma di macchine agricole e componenti certificati Enama è numerosa ed ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti anche all estero fornendo così all utilizzatore la possibilità di scegliere tra mezzi meccanici con caratteristiche accertate. Ad Agriumbria l Enama è presente da numerosi anni; l Ente fieristico è stato da sempre sensibile alle tematiche della sicurezza, è stata sviluppata una ottima collaborazione che è partita con dimostrazioni dal vivo sull uso in sicurezza delle macchine fino ad arrivare ed eventi più tecnici riguardanti la divulgazione delle complesse normative. Quest anno l iniziativa del Premio sulla sicurezza costituisce un ulteriore elemento di stimolo per l industria a presentare le innovazioni ed a quelle più meritevoli verrà dato particolare risalto durante la manifestazione. L industria italiana è da sempre attenta alla tematica della sicurezza così come anche il mondo degli utilizzatori ma occorre concentrare gli sforzi al fine di giungere a considerarla proprio un priorità assoluta in Italia ma anche all estero. n

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16 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 17 Tutto il lavoro di Anabic per i bovini da carne Le cinque razze tutelate da Anabic sono etnie antiche, che hanno agito profondamente sul tessuto economico e sociale del nostro Paese. E che per le loro caratteristiche produttive, di primissimo ordine, si prestano in modo particolare alla valorizzazione di aree marginali, la salvaguardia delle quali è di fondamentale importanza per la collettività. Cinque razze diverse richiedono un attività di miglioramento articolata, che accanto ad indirizzi comuni ne preveda altri più specifici, adattati alle peculiarità di ciascuna. Gli obiettivi di selezione vengono perseguiti principalmente attraverso la prova di performance sulla linea maschile. La prova ha lo scopo di valutare le prestazioni produttive dei riproduttori in relazione al loro potenziale di accrescimento e alla loro conformazione muscolare. Accanto a questi obbiettivi ne esistono altri volti a valorizzare la longevità funzionale, la facilità al parto, l attitudine materna, tratti indicativi della capacità di interagire positivamente con l ambiente, con ridotte necessità di management. La selezione è orientata verso la eco compatibilità e il benessere degli animali, per valorizzare produzioni di qualità assoluta a tutela dei consumatori. [ IL VITELLONE BIANCO Come noto, le razze Marchigiana, Chianina e Romagnola possono fregiarsi del Marchio Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale conferito dalla Comunità Europea, e sottostanno L attività di miglioramento genetico svolta dall associazione nazionale allevatori a protocolli che ne rendono interamente tracciabile la filiera. Le continue acquisizioni delle genetica molecolare e gli sviluppi della genomica indicano inoltre nuove vie per la selezione, oggetto anche di articolati progetti su scala nazionale. Importanti progressi conseguono infatti alla individuazione dei geni responsabili di anomalie genetiche, che Anabic persegue da anni appoggiandosi a varie università ed istituti di ricerca. Anche i test per la ricerca dei geni che influenzano la tenerezza della carne potrebbero in futuro avere implicazioni selettive per le nostre razze. [ IL LABORATORIO SPERIMENTALE Relativamente ai caratteri legati alla qualità della carne, Anabic si è recentemente attrezzata, unitamente al Consorzio carni bovine italiane (Ccbi) di un proprio laboratorio sperimentale di sezionamento della carne che rappresenta un primo passo sia per approfondire la conoscenza di questi aspetti che per lo sviluppo di nuovi strumenti di selezione. Accanto all attività selettiva, l associazione svolge anche quella promozionale, organizzando, accanto alla partecipazione ad eventi espositivi su scala nazionale, anche convegni, incontri e meeting tecnici sul territorio. L attività istituzionale deve infatti avvalersi anche del rap [ Unas, toro di razza Chianina. [ Medi, toro di razza Podolica.

17 18 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/ porto con le istituzioni e gli enti locali, grazie alla sensibilità dei quali è possibile perseguire obbiettivi di interesse comune. 3 [ 1 Un toro di razza Marchigiana. [ 2 Un toro di razza Maremmana. [ FILIERA CORTA La difficile situazione economica attuale mette a dura prova la passione degli allevatori. L allevamento bovino, relativamente alle razze bianche non può prescindere dalla fattrice, che genera reddito solo se partorisce annualmente e resta a lungo in azienda. Il marchio di qualità Igp per le carni e la tracciabilità della filiera offrono garanzie, ma non alleviano da sole le difficoltà contingenti, incrementate da costi di produzione sempre più elevati e dalle bolle speculative che caratterizzano il mercato. L accorciamento della filiera rappresenta quindi una via percorribile per molti allevatori, decisi a proporre le carni del loro bestiame direttamente al consumatore. Si tratta di scelte impegnative che richiedono, oltre ad un [ 3 V.U. Manso, toro di razza Romagnola. accurato management, anche aziende ben strutturate. Anche Anabic si è attivata in tal senso attraverso la realizzazione di un proprio laboratorio mobile di sezionamento, che ha lo scopo i agevolare anche le piccole aziende, impossibilitate a ristrutturarsi in tal senso, nella valorizzazione commerciale diretta della carne prodotta in allevamento. Non mancano infine opportunità di sviluppo legate alla nuova Pac, orientata alla salvaguardia delle filiere che insistano e si sviluppino interamente in un determinato territorio. Ciò potrebbe avere positive implicazioni per le produzioni delle razze italiane, caratterizzate da una indiscutibile qualità e dalla forte legame con un territorio unico ed estremamente spendibile. na.r. [ CHE COSA FA Dalla genetica alla promozione L Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne(anabic) viene costituita nel 1961 con l'obiettivo di attuare tutte le iniziative finalizzate al miglioramento, alla valorizzazione e alla diffusione delle razze bovine autoctone italiane: Marchigiana, Chianina, Romagnola, Maremmana e Podolica. Sorta dalla confluenza delle preesistenti singole associazioni nazionali di razza, l'anabic ha acquisito le loro competenze in materia di selezione ed ha istituito il Libro genealogico nazionale unico delle razze bovine italiane da carne, che conta complessivamente 150mila capi. L associazione gestisce inoltre i centri genetici di queste razze(a Perugia per Chianina, Marchigiana e Romagnola, a Grosseto per la Maremmana e a Potenza per la Podolica), curando, attraverso lo svolgimento delle prove di performance test, la valutazione genetica dei riproduttori maschi. Gli obiettivi di selezione sono l incremento della muscolosità e della capacità di accrescimento, nel rispetto della fisiologia e del benessere del bestiame. All attività principale di miglioramento genetico, l associazione affianca varie iniziative a carattere promozionale, la redazione e la diffusione di stampa specializzata, la collaborazione in programmi di ricerca e sperimentazione con organismi statali competenti e istituti universitari, l assistenza tecnica agli operatori stranieri interessati all allevamento delle razze italiane. La sede dell Anabic si trova a S. MartinoinColle,asoli8kmdallacittàdiPerugia. na.r.

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19 20 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Così il Cap di Perugia sostiene l agricoltura [ DI ALBERTO BERTINELLI (*) ] Il Consorzio agrario di Perugia, rinnova anche quest anno la propria presenza ad Agriumbria, la Mostra mercato nazionale dell agricoltura, zootecnia e alimentazione di Bastia Umbra, da tempo un fondamentale punto di riferimento per tutto il mondo agricolo. Un evento atteso dagli imprenditori agricoli per quanto riguarda le novità tecnologiche, ma pure per orientarsi sulle nuove prospettive del settore primario, anche alla luce della nuova Politica agricola comunitaria. Non da ultimo, un importante vetrina per il Made in Italy agroalimentare, sempre più una leva competitiva rilevante, in questa difficile congiuntura economica. Il Consorzio agrario, attraverso propri stand ed incontri, intende potenziare il rapporto con gli operatori agricoli, ma più in generale aprirsi sempre di più alla società civile, incline al grande appeal che il settore riesce ad esercitare oggi. Questo perché l agricoltura è cambiata: non solo sotto l aspetto tecnologico dei mezzi, imprescindibili per ottimizzare il lavoro degli imprenditori, ma anche per quel ruolo multifunzionale della sua attività, che abbraccia variegati aspetti della società. Il Consorzio agrario interpreta l esigenza di modernità del settore Collegare il cibo che ogni giorno arriva sulle nostre tavole e la straordinaria peculiarietà dell agroalimentare, al lavoro degli imprenditori nei campi infatti, fino a poco tempo fa, non era così scontato. Oggi invece i cittadini consumatori riconoscono all agricoltura una valenza non solo economica, ma anche sociale e ambientale. Anche il comparto locale riesce ad esprimere al meglio, quei valori di prossimità, solidarietà, di legame con il territorio e di sicurezza alimentare, che la comunità è tornata con forza a reclamare. L attività del Consorzio agrario di Perugia si inserisce a pieno in quest ambito, con la presunzione di interpretare e coniugare al meglio l esigenza di modernità del settore, che anche la globalizzazione impone, con gli intrinseci aspetti del mondo rurale tornato protagonista della storia attuale. Mai come in questo particolare momento infatti, gli imprenditori agricoli hanno ricoperto un ruolo così centrale. Sta a loro, però, cogliere quelle potenzialità ancora inespresse che il settore può offrire, tornando protagonisti di quelle filiere agroalimentari, in cui debbono ritrovare il giusto spazio, un importante ruolo e soprattutto una vera dignità economica. Proprio questa è una delle mission principali del Consorzio agrario di Perugia, ovvero quella di contribuire ad aumentare reddito e competitività delle imprese, interagendo con tutta l economia locale e la società. Un Consorzio rinnovato e dinamico, può concorrere a valorizzare e razionalizzare le filiere agricole più rappresentative, puntando sulla qualità delle produzioni Made in Umbria. Ed eventi come Agriumbria, stimolando confronto, conoscenze e nuove consapevolezze nei protagonisti del mondo agricolo, rappresentano, anche da questo punto di vista, una tappa fondamentale. n (*) presidente del Consorzio agrario di Perugia. [ L home page del sito internet del consorzio:

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21 22 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Tabacco, l interesse delle multinazionali [ IN UMBRIA 450 aziende ettari L attenzione delle grandi industrie conferma la qualità del prodotto umbro Il quadro produttivo ed economico della coltura del tabacco risente dello stato di incertezza del settore che la riforma della Pac e la Direttiva 37/2001 propongono in materia di interventi finanziari per i sostegni accoppiati e di azioni per rafforzare la lotta al fumo, come già sta avvenendo in Australia. La Commissione per l agricoltura e per lo sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo a fine gennaio del 2013 ha approvato alcuni emendamenti ai progetti di relazione concernenti le proposte di regolamento che lasciano intravedere dei miglioramenti rispetto agli indirizzi proposti dalla Ue. Particolare importanza assume l emendamento approvato dal Parlamento Ue che fa riferimento ai pagamenti accoppiati (articolo 38): emendamento che introduce un criterio preferenziale per quei prodotti, come il tabacco, che hanno già usufruito di questi pagamenti nel periodo , prevedendo, inoltre, di aumentare dal 10 al 15% la quota di budget disponibile. Un risultato che rappresenta, secondo il presidente dell Unitab, l umbro Oriano Gioglio, un primo passo per aprire nuove prospettive alla coltura del tabacco in Umbria, regione la cui produzione tabacchicola e manifatturiera ha avuto un ruolo determinante sul piano e sui livelli occupazionali (5mila lavoratori). Il miglioramento genetico di cultivar un tempo coltivate ed oggi quasi completamente abbandonate, l introduzione di nuove linee di Virginia Bright e la realizzazione di modelli organizzativi di filiera rappresentano i punti qualificanti per valorizzare ulteriormente la tabacchicoltura umbra non solo Nel territorio umbro vi sono oltre 450 aziende che coltivano tabacco su una superficie di circa ettari, con una produzione di 20mila tonnellate. Per tale superficie nel 2010 la Regione umbra ha implementato una specificazione agroambientale, impegnando, in capo alla misura 214 del Psr , circa 30 milioni di euro. La superficie investita a tabacco si trova nella Val Tiberina, nei comuni di Città di Castello, San Giustino, Umbertide e Perugia: zone nelle quali la cultivar prevalentemente coltivata è il Virginia Bright (flue cured) con diverse linee che consentono una maggiore precocità e una migliore adattabilità alla raccolta meccanica. na.r. per la qualità del prodotto, ma anche per la sua identità territoriale. L interesse manifestato da multinazionali del tabacco conferma la qualità del prodotto umbro; interesse che già nel 2012 ha portato all intesa fra Ont (associazione produttori) e Philip Morris, un accordo biennale tra trasformatori (Tti) e tabacchicoltori (Opta) con Japan Tobaco per l acquisto di oltre 20mila tonnellate di tabacco Virginia Bright: accordo che consente di evitare surplus di produzione con inevitabili conseguenze negative sul prezzo. na.r.

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23 24 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Il latte e i formaggi secondo il gruppo Grifo Il Gruppo Grifo Agroalimentare oggi rappresenta una rilevante realtà produttiva e di trasformazione del comparto agroalimentare della regione Umbria, sostanziale per l economia del territorio grazie ad un sistema di sinergie 100% Umbria. L azienda garantisce nei vari processi di filiera i parametri di qualità e il rispetto verso l ambiente. Il Gruppo Grifo aspira ad essere il punto di riferimento nel mercato assumendo il ruolo di protagonista capace di preservare le origini, le tradizioni e gli antichi sapori di una terra ancora molto generosa, al fine di soddisfare le aspettative dei suoi consumatori. Il suo core business è incentrato, in primo luogo nel latte e sui suoi derivati, con sette divisioni di trasformazione caratterizzate dai rispettivi brand: Grifo Latte, prodotti a pasta filata Colfiorito, prodotti caseari Norcia, Legumi dell Umbria, vini della Cantina dei Colli Amerini e la gastronomia Corradi il Gastronomo. Oggi il Gruppo Grifo Agroalimentare, con ben sette divisioni di produzione e trasformazione e una commerciale extra regionale, rappresenta un fulcro preponderante sul settore agroalimentare in Umbria; una realtà fortemente radicata sul e con il territorio in cui il ruolo dei protagonisti è svolto non solo dalle energie aziendali, ma anche da tutti i consumatori e 2 3 L esperienza aziendale di una grande industria cooperativa della regione collaboratori. Lo slogan della Grifo Latte, Produttori di Benessere Quotidiano per la qualità della vita,conferma l impegno assunto con la consapevolezza di operare in modo da garantire prodotti genuini, controllati secondo i più rigidi standard di qualità e nella quasi totalità 100% Umbria, rispettando il territorio e il suo ambiente in tutti i processi di filiera. Il sistema integrato qualità, ambiente e rintracciabilità del Gruppo Grifo Agroalimentare società agricola cooperativa, è certificato secondo le norme Uni En Iso 9001:2008 e Uni En Iso 14001:2004 e secondo la Norma Uni En Iso 22005:2008. Il Gruppo Grifo Agroalimentare intende continuare ad innalzare e standardizzare la qualità organolettica ed igienico sanitaria dei propri prodotti, al fine di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze del cliente e di rag 1 [ 1 Primo piano sulla confezione di latte presentata all edizione 2012 di Agriumbria. [ 2 Carlo Catanossi, presidente del Gruppo Grifo agroalimentare. [ 3 Agriumbria 2012, l assessore regionale Fernanda Cecchini in visita allo stand di Grifo Latte.

24 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 25 giungere la sua piena soddisfazione, mantenendo il rispetto dei valori di riferimento che l hanno sempre caratterizzata in termini di etica, moralità, trasparenza, professionalità e miglioramento delle condizioni di lavoro del personale, investendo nella formazione e fornendo motivazioni per svolgere bene il proprio lavoro. In un ambiente fortemente competitivo, quale è quello in cui opera il Gruppo Grifo Agroalimentare, tale politica è considerata come parte integrante della strategia aziendale, mirante a posizionare l azienda tra i leader di settore all interno del territorio in cui opera (Umbria, Marche, Toscana, Lazio). Un punto saliente per il Gruppo Grifo Agroalimentare è la rintracciabilità di filiera dei propri prodotti, attraverso un sistema di rintracciabilità che supera i requisiti della normativa cogente. La continua revisione delle procedure di gestione e di controllo di tutto il sistema aziendale ha l obiettivo di consolidare la posizione di mercato, all interno del quale si muovono realtà diverse, con le quali il Gruppo Grifo Agroalimentare deve competere, pur cercando di mantenere la sua natura originaria di struttura fortemente radicata nel territorio. Gli obiettivi che il Gruppo Grifo Latte intende perseguire nel medio lungo periodo è di aumentare la quota di prodotto trasformato; migliorare il sistema di rintracciabilità dei prodotti, delle lavorazioni e dei controlli [ Alcuni dei prodotti del Gruppo Grifo. e di raggiungere un integrazione con altri settori dell agroalimentare regionale. Il Gruppo Grifo Latte, sponsor della manifestazione fieristica umbra, ha riportato su tre milioni di confezioni di latte scremato, già in commercio, il logo di Agriumbria: un accordo che va a consolidare la collaborazione tra due realtà che rappresentano l identità e la promozione della produzione agroalimentare dell Umbria. na.r.

25 26 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/2013 Sanse essiccate nella mangimistica La sansa denocciolata essiccata, sotto forma di pellet e panelli, rappresenta una soluzione mangimistica di indubbio interesse sia per il costo dell alimentazione che per la funzione antiossidante e per il contenuto lipidico. È il risultato di una sperimentazione finanziata dalla Regione Umbria, nell ambito del Psr , con la misura 124: Valorizzazione della sansa vergine denocciolata come integratore mangimistico da utilizzare nell alimentazione dei ruminanti (bovini e ovini). La sperimentazione è stata condotta dalla Facoltà di Scienze Agrarie dell Università di Perugia, che ha elaborato un piano di prove per valutare le performance produttive, le caratteristiche organolettiche della carne e del latte e lo stato sanitario dei ruminanti alimentati con una miscela di fieno di erba medica e di sansa denocciolata essiccata. [ PROTEINE E ANTIOSSIDANTI Dalle prove di alimentazione nei ruminanti è emerso che nel loro apparato digerente la presenza di microrganismi cellulositici provoca la degradazione delle pareti cellulari della sansa che, soggetta all azione di enzimi quali la cellulasi e la emicellulasi, si innesca la fermentazione degli zuccheri con la conseguente produzione di acidi grassi volatili che vengono assorbiti dalle pareti del rumine diventando, in tal modo, una fonte energetica per l animale. Oltre agli acidi grassi, si ottengono delle proteine microbiche che soddisfano per circa il 65% il fabbisogno proteico dell animale. Le prove di alimentazione, estese oggi su larga scala negli Materie prime utili nell alimentazione dei bovini e degli ovini, secondo l università di Perugia allevamenti, confermano che la sansa rappresenta un integratore zootecnico per il suo contenuto in olio e per la presenza di antiossidanti. Nelle sanse vergini essiccate la presenza di olio può raggiungere il 15%, e la sua composizione è data da una elevata percentuale di acidi grassi monoinsaturi e da una bassa quantità di quelli saturi. [ TRATTAMENTI ALLE SANSE VERGINI La bassa percentuale di proteine e l alto contenuto di fibra dovuti all alta percentuale di componenti della parete cellulare possono limitare l assimilazione delle proteine da parte degli animali alimentati con razioni contenenti elevate percentuali di sansa essiccata. Questo problema viene risolto trattando diversamente le sanse vergini adottando due metodi di intervento: il primo riguarda le sanse denocciolate in post estrazione dell olio, il secondo fa riferimento a sanse denocciolate in pre estrazione. Le due tipologie portano a una differenziazione del prodotto oltre che per il contenuto in olio e in antiossidanti (maggiori nelle sanse denocciolate in pre estrazione) anche per il livello di composizione in fibre e in lignina. Le sanse denocciolate in post estrazione presentano una maggiore quantità in lignina per via dei frammenti del nocciolo (polverino) che rimangono nelle sanse, mentre quelle denocciolate prima dell estrazione, in assenza di polverino, contengono meno lignina e sono quindi più idonee all alimentazione zootecnica in quanto la ligni

26 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 27 Per quanto riguarda il contenuto fenolico che si trova nelle sanse, questo varia a seconda del sistema di estrazione: nel tre fasi la percentuale di composti fenolici presenti nelle sanse è minore di quello del due fasi che trattiene una maggiore frazione di acqua di vegetazione. I composti fenolici presenti in maggiore quantità sono il tirosolo e l idrossitirosolo, le forme agliconiche dell oleuropeina, oltre al verbascoside. Nell alimentazione zootecnica, l elevata presenza di sostanze fenoliche naturali svolge una funzione [ PROPRIETÀ Il contenuto fenolico antiossidante, a differenza degli integratori ottenuti da altre specie oleose(pannelli di girasole, soia, ecc.): antiossidanti naturali che migliorano sensibilmente la qualità delle carni e del latte. na.r. na, come precedentemente evidenziato, svolge un azione limitante nell assimilazione della componente proteica. L utilizzazione delle sanse trattate con i due metodi nell alimentazione zootecnica richiede però una preventiva essiccazione i cui costi energetici condizionano in parte la destinazione come integratore; ma i risultati ottenuti da prove finalizzate a sfruttare e a ottimizzare tutte le componenti contenute nelle sanse vergini, confermano che i costi di essiccazione possono essere ampiamente compensati dal valore nutritivo e salutistico (benessere dell animale) che il sottoprodotto offre. [ NEL PRODOTTO FINALE Infatti, nelle carni si riscontra un aumento della composizione acidica dovuta al maggior contenuto in acido oleico e alla corrispondente riduzione degli acidi grassi saturi. Nel latte, in base a prove condotte sia su ovini che bufale alimentate con razioni arricchite con sanse vergini denocciolate essiccate, si rileva che, oltre all aumento del contenuto in acido oleico e a una riduzione dei grassi saturi,quali l acido palmitico e stearico, non si sono verificate diminuzioni della produzione e della qualità; anzi, si è riscontrato un aumento della vitamina E (alfa tocoferolo) nel grasso del latte e una maggiore stabilità all ossidazione nei formaggi. na.r.

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28 n. 12/2013 [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] Terra e Vita 29 1 Con il Vitellone Bianco dell Appennino Centrale geografica protetta Vitellone Bianco dell Appennino Centrale è, L Indicazione ad oggi, l'unico marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dalla Comunità europea per l'italia. Un prestigio sinonimo di garanzia per la salute di quanti lo includono nella propria dieta quotidiana. I vitelloni certificati con il marchio Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale sono soggetti di pura razza Chianina, Romagnola e Marchigiana nati e allevati nelle oltre 3mila aziende L Indicazione geografica protetta protagonista ad Agriumbria 2013 [ 1 Una presentazione che esalta l attrattività della carne del Vitellone dell Appennino centrale. [ 2 Esemplari di Chianina al pascolo. agricole sottoposte ai controlli per le verifiche del rispetto del disciplinare di produzione e rientranti nell area tipica. Gli animali devono essere allevati ed alimentati in maniera naturale con l utilizzo di foraggi e concentrati tipici della zona di allevamento. 2 [ QUASI 20MILA CAPI Nel 2012 i capi bovini certificati Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale sono stati , +3% rispetto ai capi del 2011, una crescita che dimostra la sempre crescente sensibilità del consumatore finale verso i prodotti di qualità e, in particolar modo, verso il Vitellone Bianco dell Appennino Centrale sinonimo di sicurezza alimentare garantita anche perché sottoposto a numerosi e serrati controlli lungo tutta la filiera (dall allevamen

29 30 Terra e Vita [ SPECIALE AGRIUMBRIA ] n. 12/ [ 3 Bovini di razza Marchigiana in un prato dell Appennino centrale. [ 4 Anche la Romagnola è fra le razze che possono far parte dell Igp. to fino alla vendita) svolti dal Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell Appennino Centrale e dall ente autorizzato dal Ministero allo svolgimento dei controlli. Anche quest anno il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell Appennino Centrale ha il piacere di ospitare i visitatori di AgriUmbria nel proprio stand all interno del padiglione 7 per far conoscere e riscoprire la carne chianina certificata Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale. [ SPAZIO EDUCATIONAL Ad AgriUmbria 2013 il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell Appennino Centrale metterà a disposizione ai propri visitatori un grande spazio educational in cui, nei tre giorni della manifestazione, si svolgeranno numerose attività indirizzate sia ai bambini che agli adulti. In particolare verranno coinvolti i bambini delle scuole materne ed elementari in attività ludiche (pittura delle sagome di chianina) e in contemporanea ci sarà la presenza di due pittori che dipingeranno in estemporanea due sagome di toro chianino delle dimensioni di 100 x 150 cm circa. Con la collaborazione degli istituti alberghieri locali e dell I lconsorzioditutelavitellonebiancodell AppenninoCentrale,consede a Perugia, nato nel febbraio 2003, è stato ufficialmente riconosciuto il 29 marzo Gli scopi principali del Consorzio di Tutela sono la tutela del marchio Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale, la promozione e la valorizzazione del prodotto, l attività di informazione al consumatore e la cura generale degli interessi relativi alla produzione Igp. L attività principale risulta comunque essere quella relativa alla vigilanza, alla tutela e alla [ IL CONSORZIO Vigilanza e tutela salvaguardia dell IGP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio del marchio. Parallelamente svolge anche attività di divulgazione e di informazione al consumatore sul marchio e sulle caratteristiche e pregi del prodotto. na.r. [ NEL DISCIPLINARE Le razze le regioni Università dei Sapori, verranno inoltre proposti menù completi per bambini a base di carne Chianina Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale studiati in modo da avere una dieta equilibrata e bilanciata per il bambino rendendo anche accattivante il piatto. [ CORSI E DIMOSTRAZIONI Nell intera giornata di domenica 7 si svolgeranno mini corsi e dimostrazioni di taglio e realizzazione di piatti con la carne Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale di razza chianina, in collaborazione con i macellai Possono fregiarsi del marchio Igp, bovini maschi e femmine di razza Chianina, Marchigiana eromagnoladietàcompresatrai 12 e i 24 mesi, purché nati ed allevati nell area geografica di pertinenza. Otto le regioni interessate, tra cui Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, parte del Lazio e parte della Campania. Gli animali, nati da allevamenti in selezione, devono risultare regolarmente iscritti al Registro Genealogico del Giovane Bestiame, del Libro Genealogico Nazionale. Regolamentata anche l'alimentazione, la macellazione, la classificazione della carcassa, la frollatura, il colore ed i parametri qualitativi; ma anche i controlli, l'etichettatura e le modalità di vendita. npaolo Canestrari aderenti al consorzio ed importanti cuochi. Saranno, questi, momenti di incontro e di confronto grazie ai quali i visitatori della rassegna umbra, direttamente coinvolti, potranno scoprire e ri scoprire la carne Chianina come uno dei più importanti prodotti di qualità legati al territorio e alla cultura storica regionale e conoscere, attraverso il confronto con gli allevatori e con coloro che lavorano nella filiera, le caratteristiche e le peculiarità del marchio Igp Vitellone Bianco dell Appennino Centrale. na.r.

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