IL LAVORO DI RETE: GRANDE RISORSA E GRANDE FATICA
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- Giuseppina Costantino
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1 IL LAVORO DI RETE: GRANDE RISORSA E GRANDE FATICA Claudio Cetti Direttore Dipartimento di Salute Mentale Azienda Ospedaliera Ospedale Sant Anna di Como 2015 Motore Sanità Venerdì 19 e sabato 20 giugno 2015 Milano Auditorium Testori Palazzo Lombardia
2 LE PREMESSE Perché lavorare in rete Perché le problematiche relative alla salute mentale hanno caratteristiche multidimensionali, sanitarie, sociali, esistenziali Perché il passaggio epocale, ormai quasi di 40 anni, dall ospedale psichiatrico al territorio ha dimostrato che è impossibile affrontare la problematica con un approccio monodimensionale Perché numerosi e qualificati studi testimoniano la maggiore efficacia, per il benessere del paziente,
3 E, ancora movimenti in movimento Il contesto attuale evidenzia che a fronte di una riiduzione o difficoltà delle risorse è indispensabile collegare le opportunità attraverso sistemi collegati a rete In particolare, la necessità di sviluppare percorsi di inclusione dei percorsi di cura e riabilitazione la cui difficoltà costituisce una grave stagnazione di sistema,con preoccupante aumento dei costi a fronte di risorse,e di soggetti nuovi che potrebbero costituire delle grosse opportunità nel realizzare una rete di prossimità indispensabile nel completamento dei percorsi di cura,con vecchie e nuovi soggetti (il volontariato, l associazionismo dei famigliari, la cooperazione sociale) emergono nuove soggettività: il rafforzamento dell associazionismo dei familiari, soprattutto a livello regionale, e l affacciarsi del movimento degli utenti; Si registrano sperimentazioni concrete di modelli che si
4 DALLA RETE AL LAVORO DI RETE: UN PASSAGGIO NON SCONTATO Lavorare in rete significa mettere in discussione e talvolta cambiare alcuni paradigmi scientifici, culturali, psicologici: Significa passare dal ruolo di erogatore di prestazioni a un ruolo di facilitazione, coordinamento, integrazione di risorse che, nel territorio, esistono già. Gli operatori come facilitatori di sistema e non semplici erogatori Un servizio efficace è quello dove i cuori e le intelligenze sono aperti e gli operatori sanno far
5 L ESPERIENZA COMASCA I punti di forza Sul territorio della provincia di Como è operativa un ampia rete d offerta di erogatori pubblici e privati articolata su più piani, con un tentativo di coordinamento strategico da parte dell OCSM Il sistema, in partnership con i diversi attori formali e informali del territorio, è in grado di erogare prestazioni di assistenza territoriale comprensiva di attività ambulatoriale, domiciliare, riabilitativa, semiresidenziale, di ricovero ospedaliero e residenziale attraverso la rete residenziale pubblica e privata. Rete dipartimentale delle risorse :messa in rete dipartimentale per linee di attività Rete della residenzialità e semiresidenzialità pubblica e
6 E, ANCORA Progressivo rafforzamento dei rapporti con il sistema sociosanitario territoriale, medici di medicina generale, Uffici di Piano, Aziende sociali dei comuni Già in fase operativa, un Protocollo condiviso da tutti i soggetti competenti del territorio per la gestione dei comportamenti violenti Forte impegno per l attivazione di percorsi per pazienti autori di reato Progressiva integrazione tra Psichiatria Adulti e UONPIA, in particolare attraverso il Centro Adulti e Adolescenti Ampliamento e consolidamento dei CART (ora SAP) Spazio Accoglienza Psicosociale
7 ALCUNE CRITICITA DEL SISTEMA Corporativismo, autoreferenzialità, insufficiente preparazione, resistenza al cambiamento dei modelli culturali Eccessiva rigidità del sistema sanitario, centrato su un approccio marcatamente residenzialistico nella gestione dei percorsi di cura Separatezza tra sociale e sanitario con rimpallo di competenze e questioni economiche per situazioni di confine OCSM poco partecipato dagli Enti Locali
8 LA RICCHEZZA DEL SISTEMA DI RETE COMASCO: PROGETTUALITÀ E INNOVAZIONE Soprattutto attraverso i Programmi Innovativi è stato possibile avviare processi positivi di risposta ai bisogni sociali e esistenziali dei pazienti, attraverso progetti e iniziative integrati con i servizi e con il territorio Si è cercato di operare in una logica, anche se ancora sperimentale, di budget di salute, operando su quegli assi di vita che possono permettere percorsi di uscita dalla residenzialità: casa, lavoro, opportunità di relazione, creatività, sport, tempo libero.
9 LA CASA ASVAP 6, Associazione di familiari (Cantù, Mariano, Erba) 2 appartamenti ASVAP 8, Associazione di familiari (Appiano Gentile) - due appartamenti CUMBALL, Associazione di familiari (Ossuccio) - un appartamento Cooperativa Sociale San Giuseppe Programma Ritornare a casa (housing) Vivere in Prossimità (Programma di sostegno domiciliare, Cooperativa Sociale Varietà)
10 LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE Progetti Il Verde per la promozione della salute mentale e Insieme per il San Martino : ASVAP 8 Fondazione Minoprio Appiano Gentile (Progetto Attraversamenti ) Cooperativa Azalea Ossuccio (Una rete per accogliere, una rete per raccogliere) Cooperativa Il Seme Longone (Verde al Beldosso) Fondazione Minoprio, Il Sol-Co) (Verde San Martino) Progetto Insieme per il Benessere Al San Martino
11 SOCIALIZZAZIONE, BENESSERE, ESPRESSIVITÀ, CREATIVITÀ, AFFETTIVITÀ Progetto ALCHECHENGI Attività di laboratorio esperienziale di musica Progetto OLTRE IL GIARDINO Laboratorio esperienziale di scrittura creativa, pubblicazione di un giornale a cura degl utenti, gruppi di auto aiuto Associazione GLOBAL SPORT LARIO benessere attraverso l attività fisica Progetto Libera il Tempo Iniziative durante i week-end in collaborazoncon Centro Servizi Volontariato (CSV)
12 L ASSOCIAZIONE DI UTENTI NEP (NESSUNO E PERFETTO) E L ESPERIENZA DEL SUPPORTO TRA PARI In linea con il concetto di recovery e in stretta collaborazione con numerose esperienze ormai diffuse anche in Italia e in Lombardia, il DSM di Como, ha avviato un esperienza pilota di creazione, attraverso numerosi percorsi di formazione di base e avanzati, di un gruppo operativo di ESP (Esperti in Supporto tra Pari).
13 SUL SUPPORTO TRA PARI, UNA RICERCA REGIONALE Il DSM di Como, forte della collaborazione instaurata in questi anni con altri Dipartimenti di Salute Mentale e Associazioni di familiari e di utenti a livello regionale, si è fatto promotore di una ricerca con il supporto della Direzione Regionale e la collaborazione tecnica della facoltà di sociologia dell Università Bicocca di Milano, sulla conoscenza della tematica della recovery e del supporto tra pari e della diffusione di esperienze già in essere.
14 CONCLUSIONI GOVERNARE IL MOVIMENTO ATTRAVERSO L INFORMAZIONE, LA FORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE Il DSM, attraverso la valorizzazione e il coordinamento di tutte le sue articolazioni, può garantire efficacia, qualità, valutazione ai suoi interventi ed effettuare la sua azione di governo clinico solo se riesce ad operare integrazioni culturali e operative in primo luogo al suo interno.
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