PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI COMPENSAZIONE BOSCHIVA
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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI GARESSIO E ORMEA IMPIANTO IDROELETTRICO SUL FIUME TANARO in località "Cascina Isola" Documentazione ai sensi dell art.12 del D. Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Documentazione integrativa - Classifica / VAL PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI COMPENSAZIONE BOSCHIVA DATA PROGETTO Febbraio 2013 SCALA Elaborato 28 GRUPPO DI PROGETTAZIONE RICHIEDENTE STUDIO DI INGEGNERIA Dott. Ing. ANTONIO CAPELLINO Via Rosa Bianca, Mondovì - (CN) 0174/ studiocapellino@alice.it Geom. ALBERTO BALSAMO S.S. 28 Nord, Mondovì (CN) alberto.balsamo@geopec.it Dott. Arch. DANIELE BORGNA Via G. Pascoli, 39/ Mondovì (CN) arch.borgna@virgilio.it Dott. Ing. ALBERTO BONELLO Strada di Pascomonti Mondovì (CN) ing.bonello@ .it STUDIO SINTESI INGEGNERIA E PAESAGGIO Via Mongrando, 41/a Torino 011/ stefano.assone@studio-sintesi.com Dott. For. VALENTINA ANDREO Via San Carlo, Strambino (TO) valentina.andreo@gmail.com CLEAR ENERGY S.r.l. C.so Statuto, 2c Mondovì (CN) per CLEAR ENERGY S.r.l. PIETRO SICCARDI Si riservano tutti i diritti di divulgazione e/o riproduzione del presente documento senza specifica autorizzazione ai sensi della legge n.633 e s.m. ed int.
2 Premessa Nella presente relazione tecnica sono riportati il computo degli esemplari arborei abbattuti per la realizzazione dell Impianto Idroelettrico sul Fiume Tanaro proposto dalla società CLEAR ENERGY s.r.l. e il relativo progetto di compensazione forestale. Definizione degli abbattimenti Nel paragrafo seguente è riportato il computo degli esemplari arborei che saranno abbattuti per la realizzazione dell impianto idroelettrico in progetto. I dati sono suddivisi in differenti aree, che corrispondono alla diverse zone di intervento per la realizzazione dei differenti manufatti in progetto. La puntuale collocazione e perimetrazione delle aree è riportata nella tavola cartografica 16bis Individuazione delle aree boscate allegata al progetto. Area 01 Sponda sinistra del Fiume Tanaro Esemplari arborei abbattuti: nessuno. Saranno asportati solo alcuni salici dal portamento arbustivo presenti sulla sponda sinistra del torrente. Area 02 Sponda destra del Fiume Tanaro Esemplari arborei abbattuti: Ostrya carpinifolia 10 Fraxinus excelsior 12 Fraxinus excelsior 12 Fraxinus excelsior 12 Buxus sempervirens 10 Buxus sempervirens 10 Buxus sempervirens 10 Buxus sempervirens 10 Buxus sempervirens 10 Fraxinus excelsior 12 Fraxinus excelsior 12 Buxus sempervirens 15 Ostrya carpinifolia 20 Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 1
3 Alnus glutinosa 25 Juglans regia 43 Nell area 02 saranno abbattuti circa 168 esemplari arborei, di cui circa il 30% ha dimensione inferiore ai 20 cm. Area 03 Cabina ENEL L area risulta pressoché priva di esemplari arborei con diametro superiore ai 10 cm. L asportazione di vegetazione sarà concentrata sulla componente di rinnovazione e sullo strato arbustivo. Area 04 Edificio della centrale Esemplari arborei abbattuti: Prunus avium 30 Prunus avium 30 Nell area 04 saranno abbattuti circa 118 esemplari arborei, di cui oltre il 70% ha dimensione inferiore ai 20 cm. Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 2
4 Area 05 - Restituzione Esemplari arborei abbattuti: Alnus glutinosa 15 Robinia pseudoacacia 15 Alnus glutinosa 17 Acer campestre 20 Acer campestre 20 Robinia pseudoacacia 20 Alnus glutinosa 25 Alnus glutinosa 25 Acer campestre 30 Acer campestre 35 Acer campestre 40 Nell area 05 saranno abbattuti circa 74 esemplari arborei, di cui circa il 60% ha dimensione inferiore ai 20 cm, oltre ad alcuni salici a portamento arbustivo. A livello complessivo saranno quindi abbattuti circa 360 esemplari arborei su una superficie di 4600 m 2. Intervento di compensazione Il presente capitolo è redatto ai sensi dell art. 19 della L.R. 4/2009 Gestione e promozione economica delle foreste, in seguito alla trasformazione del bosco in altra destinazione d uso di alcune aree individuate nel capitolo precedente. La normativa in vigore prevede, infatti, che sia a carico del destinatario dell'autorizzazione la compensazione della superficie forestale trasformata (art. 19, comma 4) [ ] e che la compensazione possa essere effettuata mediante la realizzazione di rimboschimenti con specie autoctone di provenienza locale, con miglioramenti boschivi, o con versamento in denaro, secondo le modalità tecniche e le tempistiche stabilite con provvedimento della Giunta regionale entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge (art. 19, comma 6). Quindi, per la trasformazione delle aree boscate di cui sopra si prevede la realizzazione di un miglioramento del bosco ripariale presente nei pressi dell area di intervento, di dimensioni pari a circa 3 volte la superficie trasformata (circa m 2 ). Lo scarso interesse per la produzione legnosa degli ambienti ripariali ha generato negli ultimi decenni l abbandono delle utilizzazioni nelle fasce riparie montane, spesso senza sostituirle con una corretta gestione mirata a proteggere le sponde dall erosione fluviale e a garantire il normale deflusso delle acque. La vegetazione deve essere considerata come strumento coadiuvante nella difesa del territorio e nel contenimento delle acque in tutte quelle situazioni in cui l argine non è strettamente necessario, o la sua azione può essere svolta da una fascia di vegetazione opportunamente gestita. Infatti questa, se presente lungo i corsi d acqua, può limitare gli effetti di un evento alluvionale, a patto che non si prefiguri come eccezionale, riducendo l erosione spondale, rallentando la velocità della corrente, favorendo la deposizione del materiale fluitato ed impedendo che altro materiale sia immesso nei corpi idrici. Una gestione oculata della vegetazione riparia, orientata al mantenimento di un elevato grado Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 3
5 di stabilità della componente erbacea e arbustiva può evitare buona parte dei problemi di gestione dei corsi d acqua minori. La stabilità viene soprattutto ottenuta fornendo al bosco una struttura diversificata, dotata di arbusti in grado di flettersi e contenere l erosione, e di un piano arboreo composto da soggetti giovani con un equilibrato rapporto diametro/altezza, e diametro comunque progressivamente minore con l approssimarsi e il ridursi della larghezza dell alveo. Gli interventi a carico della fascia di vegetazione ripariale esistente saranno eseguiti secondo le modalità previste dalla normativa regionale (Circolare del Presidente della Giunta regionale 17settembre 2012, n. 10/UOL/AGR - Chiarimenti in ordine alle tipologie d intervento nelle aree di pertinenza dei corpi idrici) e dagli Indirizzi per la gestione dei boschi ripari montani e collinari (Regione Piemonte, 2008), di cui in seguito si riportano i criteri principali. Sulle sponde e in ogni caso sulla componente arborea interessata da eventi di piena con tempi di ritorno trentennali sarà realizzato un taglio selettivo della vegetazione con diametro di recidibilità e intensità funzionali alle caratteristiche del corso d acqua All interno dell alveo inciso (secondo quanto indicato da Florineth et al., ) non sarà permesso lo sviluppo di soggetti oltre un diametro soglia, compreso indicativamente tra 4 e 10 cm, poiché i fusti perdono rapidamente la capacità di flettersi e se asportati non saranno più facilmente sminuzzati dall azione delle acque e degli inerti trasportati. Gli interventi saranno gestiti in modo da mantenere il popolamento giovane, con struttura stabile, irregolare per gruppi e con la maggiore ricchezza di specie. Sarà conservato un popolamento denso, ma non chiuso, in modo da consentire la presenza di un ricco strato arbustivo e pluristratificato nelle aree golenali, che svolga funzione di dissipazione dell energia cinetica dell acqua; la stratificazione verticale delle fasce di vegetazione consente di avere un popolamento di diversa tipologia per ogni livello potenzialmente raggiungibile dalle piene. Nella fascia posta a diretto contatto con il corso d acqua, sarà applicato il governo a ceduo; i motivi principali per cui si è propensi ad utilizzare tale governo è la possibilità di ottenere soggetti con un più rapido sviluppo dell apparato radicale e una maggiore stabilità a causa di un minor sviluppo in altezza e quindi minor peso. Il taglio di utilizzazione prevederà il rilascio di almeno un pollone, scelto come tirasucchio tra quelli meno sviluppati, per evitare l indebolimento delle ceppaie delle specie con minore facoltà pollonifera. Nelle fasce sovrastanti la sponda e più distanti dalla stessa, raramente raggiunte in occasione di eventi di piena, sarà possibile arricchire la compagine del ceduo con riserve di latifoglie nobili (querce, tigli, ciliegio, frassino, olmo montano e aceri), adatte a questi ambienti. Il legname di risulta dai tagli sarà immediatamente accatastato in zona di sicurezza. Si opererà, ove necessario, con l ottica di difendere le cenosi riparie naturali eliminando gradualmente le specie esotiche (robinia, amorfa, buddleja, reynoutria, ecc.) e favorendo quelle autoctone. Data la naturale tendenza delle prime a colonizzare e consolidare rapidamente le zone denudate, potranno essere opportuni in un secondo tempo, interventi per favorire l ingresso e lo sviluppo della vegetazione desiderata. Non saranno eliminati senza una reale giustificazione (quale l apparato radicale compromesso e scalzato o l impedimento al deflusso delle acque) gli alberi che presentano le seguenti caratteristiche: soggetti pendenti sul corso d acqua, se non instabili, in quanto possono costituire un interesse estetico oltre a generare una fascia d ombra o individui deperienti o morti, luogo di rifugio e nutrimento per gli insetti e gli uccelli, a condizione che non incombano sul corso d acqua. Si riportano in seguito alcune immagini delle aree su cui si intende realizzare gli interventi, caratterizzate dalla presenza di popolamenti non correttamente governati, con esemplari maturi di dimensioni elevate in prossimità dell alveo inciso, esemplari con apparato radicale scalzato, Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 4
6 soggetti instabili pendenti sul corso d acqua e individui morti nell alveo inciso. Presenza di esemplari arborei morti in alveo Presenza di soggetti instabili pendendi sul corso d acqua Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 5
7 Inoltre, per una completa azione di miglioramento delle connessioni ecologiche della fascia perifluviale, si propone l impianto di specie ripariali in corrispondenza delle porzioni superiori delle sponde, ove questa risulta maggiormente frammentata. Verranno impiegate sia talee legnose (diametro 1,5-2 cm, lunghezza variabile da 0,5 a 1,5 m, a seconda della localizzazione) sia piantine radicate (soggetti in contenitore o fitocella, di altezza pari a cm). Allo scopo di non determinare l inquinamento genetico delle formazioni vegetali locali, si ricorrerà a talee prelevate inderogabilmente in prossimità del sito, raccogliendole da soggetti in buone condizioni fitosanitarie ed in riposo vegetativo (nel periodo tra gennaio e febbraio); per quanto riguarda le piantine, si farà riferimento ai vivai regionali o ad altre realtà private locali. Le aree su cui si prevede di realizzare l intervento di miglioramento solo localizzate nelle tavola allegata al presente documento. Progetto degli interventi di compensazione boschiva Pag. 6
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